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Direttore ARTURO DIACONALE Mercoledì 17 Maggio 2017 Fondato nel 1847 - Anno XXII N. 93 - Euro 0,50 DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE pER LE gARANzIE, LE RIFORME ED I DIRITTI UMANI delle Libertà La pubblicazione dell’intercettazione di una conversazione tra Matteo Renzi e il padre Tiziano riapre la questione dell’uso politico delle inchieste giudiziarie a dispetto delle garanzie dei cittadini Caso Consip, ancora intercettazioni-gogna C he politici e banchieri si incon- trino e parlino dei casi bancari e finanziari in corso, come ha am- messo l’ex Ad di Unicredit Federico Ghizzoni, sia una consuetudine che risale a tempi dei tempi è assoluta- mente sicuro. Che, come ha rilevato perfidamente Matteo Renzi, le rive- lazioni sull’interessamento di Maria Elena Boschi per Banca Etruria si siano rivelate una brillante opera- zione di lancio commerciale del libro di Ferruccio de Bortoli, è un dato og- gettivo impossibile da contestare. Ed è altrettanto incontestabile, visto che risulta dai verbali della Commissione di Vigilanza della Rai, che lo stesso de Bortoli non sia stato eletto nel Cda dell’azienda radiotelevisiva pub- blica a causa di qualche volto non dato da parte dei parlamentari della maggioranza dell’allora governo gui- dato dal rinnovato segretario del Partito Democratico. Se tutto questo è vero vuol dire che, come insiste nel dire Renzi, il caso Boschi-Etruria è solo una mon- tatura creata apposta per fermare la ripresa del Pd? Alla domanda si possono dare al- cune risposte diverse. I giustizialisti senten- ziano che la montatura vera sia quella che Renzi sta cercando di realizzare ora attra- verso la stampa e la te- levisione di Stato allo scopo di nascondere lo scandalo del conflitto d’interessi tra l’allora ministra e il padre al tempo ... di ARTURO DIACONALE A ll’indomani della sua scontata vittoria alle primarie della Lega Nord, non mi stupisco affatto che Matteo Salvini, nonostante l’evidente riflusso che sta caratterizzando le forze sovraniste in tutta Europa, ri- lanci i temi principali della sua linea politica. Temi che, come ho già avuto modo di argomentare su questo gior- nale, rappresentano nel complesso un distillato di catastrofi a scelta per l’Italia, quasi allo stesso livello del sempre più confuso e contradditto- rio Movimento Cinque Stelle. In realtà, l’indiscusso (almeno per ora) segretario del Carroccio, nel continuare a sostenere il suo im- pianto programmatico, soprattutto sul piano economico, non mira af- fatto a creare le basi... di CLAUDIO ROMITI Continua a pagina 2 Continua a pagina 2 La zavorra di Matteo Renzi I Renzi: gruppo di famiglia in un interno “B abbo, non dire bugie”. Non c’è più religione a questo mondo se adesso sono i figli a met- tere in riga i padri. Un tempo avve- niva il contrario. Ma da quando nei palazzi romani si è insediato il “gi- glio magico” il mondo va alla rove- scia. Accade di leggere su “Il Fatto Quotidiano” la trascrizione di un’in- tercettazione telefonica di un collo- quio tempestoso tra Renzi padre e Renzi figlio, nel quale l’ex-presidente del Consiglio, a proposito dello scandalo Consip in cui è chiamato pesantemente in causa il suo genitore, gli in- giunge di dire la verità. A chi? Non a Dio nelle sue preghiere... di CRISTOFARO SOLA Continua a pagina 2 La logica politica di Salvini

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Page 1: La zavorra di Matteo Renzi - Opinione · Cia a agia 2 a a agia 2 La zavorra di Matteo Renzi I Renzi: gruppo di famiglia in un interno “Babbo, non dire bugie”. Non ... esplosa

Direttore ARTURO DIACONALE Mercoledì 17 Maggio 2017Fondato nel 1847 - Anno XXII N. 93 - Euro 0,50

DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1

DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE pER LE gARANzIE, LE RIFORME ED I DIRITTI UMANI

delle Libertà

La pubblicazione dell’intercettazione di una conversazione tra Matteo Renzi e il padre Tiziano

riapre la questione dell’uso politico delle inchieste giudiziarie a dispetto delle garanzie dei cittadini

Caso Consip, ancora intercettazioni-gogna

Che politici e banchieri si incon-trino e parlino dei casi bancari e

finanziari in corso, come ha am-messo l’ex Ad di Unicredit FedericoGhizzoni, sia una consuetudine cherisale a tempi dei tempi è assoluta-mente sicuro. Che, come ha rilevatoperfidamente Matteo Renzi, le rive-lazioni sull’interessamento di MariaElena Boschi per Banca Etruria sisiano rivelate una brillante opera-zione di lancio commerciale del librodi Ferruccio de Bortoli, è un dato og-gettivo impossibile da contestare. Ed

è altrettanto incontestabile, visto cherisulta dai verbali della Commissionedi Vigilanza della Rai, che lo stessode Bortoli non sia stato eletto nelCda dell’azienda radiotelevisiva pub-blica a causa di qualche volto nondato da parte dei parlamentari dellamaggioranza dell’allora governo gui-dato dal rinnovato segretario delPartito Democratico.

Se tutto questo è vero vuol direche, come insiste nel dire Renzi, ilcaso Boschi-Etruria è solo una mon-tatura creata apposta per fermare laripresa del Pd?

Alla domanda si possono dare al-cune risposte diverse. Igiustizialisti senten-ziano che la montaturavera sia quella cheRenzi sta cercando direalizzare ora attra-verso la stampa e la te-levisione di Stato alloscopo di nascondere loscandalo del conflittod’interessi tra l’alloraministra e il padre altempo ...

di ARTURO DIACONALE

All’indomani della sua scontatavittoria alle primarie della Lega

Nord, non mi stupisco affatto cheMatteo Salvini, nonostante l’evidenteriflusso che sta caratterizzando leforze sovraniste in tutta Europa, ri-lanci i temi principali della sua lineapolitica. Temi che, come ho già avutomodo di argomentare su questo gior-nale, rappresentano nel complesso

un distillato di catastrofi a scelta perl’Italia, quasi allo stesso livello delsempre più confuso e contradditto-rio Movimento Cinque Stelle.

In realtà, l’indiscusso (almeno perora) segretario del Carroccio, nelcontinuare a sostenere il suo im-pianto programmatico, soprattuttosul piano economico, non mira af-fatto a creare le basi...

di CLAUDIO ROMITI

Continua a pagina 2

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La zavorra di Matteo Renzi

I Renzi: gruppo di famiglia in un interno

“Babbo, non dire bugie”. Nonc’è più religione a questo

mondo se adesso sono i figli a met-tere in riga i padri. Un tempo avve-niva il contrario. Ma da quando neipalazzi romani si è insediato il “gi-glio magico” il mondo va alla rove-scia. Accade di leggere su “Il FattoQuotidiano” la trascrizione di un’in-tercettazione telefonica di un collo-

quio tempestoso tra Renzipadre e Renzi figlio, nelquale l’ex-presidente delConsiglio, a proposito delloscandalo Consip in cui èchiamato pesantemente incausa il suo genitore, gli in-giunge di dire la verità. Achi? Non a Dio nelle suepreghiere...

di CRISTOFARO SOLA

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La logica politica di Salvini

Page 2: La zavorra di Matteo Renzi - Opinione · Cia a agia 2 a a agia 2 La zavorra di Matteo Renzi I Renzi: gruppo di famiglia in un interno “Babbo, non dire bugie”. Non ... esplosa

dersi, come al solito quando compaiono improv-vise rivelazioni: cui prodest?

Ora, è noto che il signor Renzi non ci stia perniente simpatico e che, dal punto di vista del benedell’Italia, valutiamo il suo ritorno alla guida delPaese alla stregua di una iattura. Cionondimeno,bisogna ammettere che il giovanotto sia statomesso sotto da quegli stessi poteri che prima lohanno voluto, coccolato e assecondato, dopo lohanno scaricato brutalmente e adesso ne ostaco-lano il ritorno al timone della nazione. Come nonvedere un nesso con l’altra rivelazione che ha in-fiammato il dibattito negli ultimi giorni: la telefo-nata della ex-ministra Maria Elena Boschi all’Addi Unicredit, oggi ex, Federico Ghizzoni per un in-teressamento su Banca Etruria? Anche in quel casoè stato un giornalista (Ferruccio de Bortoli) che, inun libro, depone l’“uovo d’oro” di una notizia de-stinata a cambiare il corso della politica. Avvienetutto per caso? Si fatica a crederlo. Da qualcheparte c’è una regia che dosa gli interventi per por-tare il Paese verso un unico sbocco ad essa graditoche non è il medesimo a cui ambirebbero gli ita-liani. Ma quale? Lo scopriremo presto.

CRISTOFARO SOLA

2 L’OPINIONE delle Libertà mercoledì 17 maggio 2017Politica

di populismo, dopo aver sostenuto per annil’uscita dall’Euro, l’abolizione della Legge Fornerosulle pensioni, la surreale flat tax al 15 per cento,un rigido protezionismo economico ed altre ame-nità sovraniste, l’idea di ritornare sotto l’ombrellodi un rinnovato centrodestra, per nulla propensoad uscire dall’Europa e probabilmente orientatoa un ben più sostanziale realismo politico, scon-fesserebbe di fatto la sua linea, determinando unainevitabile perdita di consensi per Salvini.

In sostanza, l’estremismo a cui si è da tempoincatenato il capo della Lega ne ha aumentatoenormemente la presa elettorale nel periodo piùcritico per l’Europa e per la sua tenuta economicae politica. Tuttavia, in una fase nella quale sembracrescere nel Vecchio Continente una certa avver-sione per gli avventurismi di tutti i colori, lo stessoestremismo, non potendo essere dismesso comeun vestito usato, obbliga Salvini a percorrere unastrada apparentemente senza uscita.

CLAUDIO ROMITI

...ma ai magistrati della Procura di Roma che loindagano per traffico illecito d’influenze. L’accusasi focalizza sulle presunte frequentazioni di Renzisenior con manager e imprenditori interessati aentrare nel business degli appalti pubblici. La te-lefonata risale alla mattina del 2 marzo scorso. Ilnome di Tiziano Renzi viene fuori per un acco-stamento ai traffici dell’imprenditore napoletanoAlfredo Romeo, in carcere con l’accusa di corru-zione per aver passato una mazzetta da 100milaeuro a un alto funzionario della Consip nella pro-spettiva di essere agevolato nell’aggiudicazione diun appalto per la fornitura di servizi alla Pubblicaamministrazione. Renzi padre lo avrebbe incon-trato in una “cena di lavoro” per concordare unastrategia di “assalto al cielo” della mega-tortaConsip. È vero o no? C’è un testimone che lo in-chioda.

Alfredo Mazzei commercialista napoletano, at-tivo negli ambienti partenopei del Partito Demo-cratico, lo ha raccontato agli inquirenti. Ma

segue dalla prima

...vicepresidente della Banca in questione. I garan-tisti insistono sulla presunzione d’innocenza easpettano di vedere quali saranno gli sviluppi e laconclusione di una vicenda dai contorni oscuri.Ma chi tenta di affrontare la questione con un mi-nimo di realismo politico non può fare a meno diconsiderare due particolari specifici.

Il primo è che la vicenda delle banche toscaneesplosa durante i tre anni del Governo Renzi lasciaancora code velenose destinate a colpire pesante-mente il Partito Democratico, il suo segretario e isuoi più stretti collaboratori.

La seconda, di ordine più generale, è che il casoBoschi-Etruria si intreccia con le ultime rivelazionisul caso Consip e il combinato di queste notizie edelle polemiche che ne scaturiscono torna ad ali-mentare la preoccupazione, che tanto ha pesatodurante la campagna referendaria conclusasi conla sconfitta renziana, circa la strettissima commi-stione di stampo nepotistico e familistico verifica-tasi tra poteri economici e potere politico neglianni dell’incontrastato predominio governativodell’ex Presidente del Consiglio dei ministri. PerMatteo Renzi questa preoccupazione popolare èdiventata la sua zavorra più pesante e pericolosa!

ARTURO DIACONALE

...per una futura alleanza di Governo; condizioneindispensabile, visti i numeri, per riportare la Leganella stanza dei bottoni. Egli intende unicamenteraggiungere l’unico obiettivo della sua attuale stra-tegia politica: capitalizzare il consenso potenzialedi cui è ancora accreditato il suo partito. Un con-senso che si è onestamente guadagnato in questianni di crisi, cavalcando però tutta una serie di op-zioni demagogiche di facile masticatura per lapancia del Paese e, proprio per questo, assoluta-mente inadatte a rispondere ai gravi problemistrutturali che stanno mandando alla deriva l’in-tero sistema.

D’altro canto, avendo scelto di entrare in sin-tonia con il lepenismo e con altre analoghe forme

l’interessato nega: quella cena non c’è stata. E, so-prattutto, non sarebbe lui il “T” destinatario delcadeau da 30mila euro sonanti, di cui c’è traccia inun “pizzino” trovato in una perquisizione nell’uf-ficio di Romeo. Dall’intercettazione si coglie lapreoccupazione del giovane Renzi che valuta lagravità della situazione per l’impatto che avrebbesulla sua carriera politica. Da qui l’intimazione albabbo a non scherzare con i magistrati. “È unacosa molto seria... Devi ricordarti tutti gli incontrie i luoghi, non è più la questione della Madonninae del giro di merda di Firenze per Medjugorje”.Matteo non si fida della reticenza del genitore eteme. Tiziano conferma: nessuna cena, forse soloun incontro al bar. E infine una raccomandazionedi Matteo che deborda in amore filale: non direniente della mamma, altrimenti (i magistrati) chia-mano anche lei. Insomma, un bel quadretto. Cometitolerebbe Luchino Visconti: Gruppo di famigliain un interno.

Le indagini successive, però, hanno appuratoche davvero Tiziano Renzi non ha incontratoRomeo. Peggio, è emerso l’intento manipolatoriodegli investigatori napoletani, che hanno avviato leindagini prima che passassero per competenza allaProcura delle capitale, nel truccare le carte dell’in-dagine trascinandovi dentro un familiare del ex-premier. A quale scopo? Probabilmente perdimostrare un teorema giudiziario destinato, comemolti altri prima, a finire in bolle di sapone. Resta,tuttavia, qualche considerazione da fare sull’enne-sima pubblicazione di un’intercettazione che, invia teorica, dovrebbe essere coperta dal segretod’indagine. Colpisce la tempistica. Il “Fatto” ri-porta il testo di una pagina del libro di MarcoLillo fresco di stampa: “Di padre in figlio”. L’in-tercettazione è del 2 marzo scorso. Neanche ses-santa giorni ed è già cotta e mangiata ad uso nondi uno scoop giornalistico ma addirittura di unaproduzione letteraria. Ammazza che rapidità!Questo Marco Lillo, e con lui chi gli ha fornito iltesto di un atto giudiziario che non avrebbe do-vuto essere reso noto, è un primatista dell’alta ve-locità. Bando all’ironia: è uno schifo. Non èconcepibile che vi sia un filo diretto tra certi am-bienti giudiziari e altrettanti ambienti giornalisticiche rende possibile la diretta streaming di ciò cheaccade nelle stanze delle procure. Poi, c’è da chie-

La zavorra di Matteo Renzi

I Renzi: gruppo di famiglia in un interno

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