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La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
una pubblicazione per gli Enti Pubblici a cura dell’Ing. Antonio Masturzo
LA VERIFICA PREVENTIVA DELLA PROGETTAZIONE (art. 26 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.)
OBBLIGO O OPPORTUNITÀ PER GLI ENTI LOCALI ?
aspetti tecnici e procedurali dell’attività di verifica della progettazione Aggiornati alle Linee Guida ANAC n. 1 - Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria
Delibera numero 138 del 21/02/2018 – In vigore dal 7 aprile 2018
La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
SOMMARIO
Premessa e scopo del documento ................................................................................. 4
Le innovazioni introdotte dal nuovo Codice degli appalti e delle concessioni (D.Lgs n.
50/2016) ......................................................................................................................... 1
Il nuovo ciclo della programmazione e del progetto .......................................................... 4
La fase di affidamento dei servizi di ingegneria e architettura ........................................... 9
La fase progettuale propedeutica alla procedura di affidamento dei lavori ..................... 11
Le modifiche introdotte dal Correttivo al nuovo Codice degli appalti e delle concessioni
(D.Lgs n. 56/2017) ........................................................................................................ 13
La verifica preventiva della progettazione (art. 26 D.Lgs. 50/2016) ............................ 24
La Verifica della progettazione: obbligo ed opportunità .................................................. 25
Cosa accerta la verifica preventiva della progettazione ................................................... 26
Chi può effettuare la verifica preventiva della progettazione .......................................... 27
Chi non può effettuare la verifica preventiva della progettazione ................................... 29
La differenza tra la verifica e la validazione della progettazione ...................................... 30
Procedure di affidamento del servizio .............................................................................. 31
Fasi progressive e successive dell’attività di verifica preventiva della progettazione ...... 33
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del Progetto Preliminare” ...... 35
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del Progetto Definitivo” ......... 43
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del Progetto Esecutivo” .......... 53
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto
architettonico” ............................................................................................................. 63
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto strutturale”
..................................................................................................................................... 66
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto civile”67
La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto impianti
meccanici ed idraulici” ................................................................................................. 68
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto impianti
elettrici ed elettronici” ................................................................................................. 69
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle interfacce – Specifiche tecniche
di progetto” .................................................................................................................. 70
La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Premessa e scopo del documento
La presente pubblicazione, rivolta ai tecnici ed agli amministratori degli Enti
Pubblici, si inserisce nel più ampio quadro di attività di supporto gratuito che,
da tempo, lo Studio Politecnico Ing. Antonio Masturzo & Partners offre alle
stazioni appaltanti. In particolare, dall’attività di monitoraggio e divulgazione
delle opportunità di finanziamento rivolte ad Enti Pubblici emerge, con nitore,
la crescente disponibilità di risorse economiche e la conseguente possibilità
di accedere a contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere e servizi
di interesse pubblico.
Si rileva, altresì, che le numerose opportunità di finanziamento rivolte agli
Enti Pubblici sono caratterizzate da un minimo comun denominatore:
richiedono la presenza di progetti esecutivi, verificati e validati ai sensi
dell’art. 26 del D. Lgs. 50/2016.
Occorre, quindi, comprendere se la verifica preventiva della progettazione
sia da intendersi come un mero obbligo di legge ovvero costituisca
un’autentica opportunità per gli Enti di appaltare progetti che non daranno
luogo, nella fase di esecuzione dell’opera, a fastidiose riserve e conseguenti
contenziosi che posso portare finanche alla revoca dei finanziamenti ricevuti.
A parere dello scrivente, a lume dell’esperienza pluriennale nel campo della
verifica preventiva e di supporto al RUP per la validazione della progettazione
di opere pubbliche, l’attività del verificatore –lungi dall’atteggiarsi ad un
infruttuoso costo- costituisce, per gli Enti Pubblici, un prezioso investimento
ed una adeguata protezione per l’esecuzione dell’appalto.
Con l’umiltà e la generosità donate dall’esperienza si presentano, appresso,
i principali aspetti tecnici e procedurali dell’attività di verifica preventiva della
progettazione come appaiono allo scrivente.
Pag. 1 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Le innovazioni introdotte dal nuovo Codice degli appalti e delle
concessioni (D.Lgs n. 50/2016)
Il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni (D.Lgs n. 50/2016) ha
introdotto una molteplicità di innovazioni sensibilmente condizionate da
poco commendevoli comportamenti degli operatori del settore che hanno
indotto il legislatore a dare grande rilievo al tema della legalità.
Interessa approfondire le innovazioni riguardanti il ciclo della
programmazione e del progetto, collocato nella fase iniziale del complesso
processo di realizzazione dell’opera pubblica. Esso riveste una notevole
rilevanza sia per i profili tecnici che per le implicazioni di natura
procedimentale e finanziaria.
Come è noto, con il nuovo Codice, il legislatore ha puntato alla netta
separazione tra progettazione ed esecuzione dei lavori, con sensibili impatti
nel corso di tutto il processo che porterà alla realizzazione dell’opera, dalla
programmazione alla procedura d’appalto alla procedura di collaudo. Per gli
appalti sopra la soglia di un milione di euro, come noto, si prevede l’obbligo
dell’affidamento dei lavori sulla base del progetto esecutivo e per
l’aggiudicazione l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa.
Di seguito sono state sintetizzate le maggiori innovazioni introdotte rispetto
al precedente Codice (D.Lgs n. 163/2006), nelle principali fasi del processo:
programmazione;
finanziamento;
progettazione;
approvazione;
affidamento dei lavori.
Pag. 2 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Tutti i diritti riservati all’autore: Ing. Antonio Masturzo
Figura 1: Le innovazioni del nuovo codice degli Appalti, (D.Lgs 50/2016) rispetto al previgente codice degli Appalti (D.Lgs 163/2006)
L’effetto della separazione tra progetto ed esecuzione dei lavori, insieme
all’introduzione di altri nuovi istituti, quale ad esempio il dibattito pubblico,
determina in ciascuna delle sopra indicate fasi, una separazione di attività
precedentemente “accorpate”. Ciò riguarda innanzitutto gli strumenti di
programmazione. Infatti la separazione del finanziamento della
progettazione da quello dell’opera ha determinato l’introduzione del
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Programma biennale dei servizi e delle forniture, al cui interno troveranno
collocazione anche i servizi di architettura e ingegneria.
L’accorpamento di studio di fattibilità e progetto preliminare in progetto di
fattibilità tecnica ed economica ha rafforzato l’esigenza di anticipare le
attività di indagine (geologiche e archeologiche) rispetto allo stesso primo
livello della progettazione, rivisitato appunto in progetto di fattibilità tecnica
ed economica.
L’introduzione, per alcune opere, del dibattito pubblico sulla base del
progetto di fattibilità tecnica ed economica ha determinato comunque
l’esigenza di anticipare parte delle procedure approvative esogene alla
stazione appaltante, introducendo una prima conferenza dei servizi “ex
ante” il dibattito pubblico.
Pag. 4 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Il nuovo ciclo della programmazione e del progetto
Se analizziamo più nel dettaglio le attività propedeutiche alla realizzazione
dell’opera distinguendo tra attività di programmazione, di progettazione e di
finanziamento (vedi figura) possiamo individuare tre specifici “macro flussi”
di attività.
Tutti i diritti riservati all’autore: Ing. Antonio Masturzo
Figura 2: Il nuovo codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016). Dalla programmazione al progetto
Il nuovo quadro normativo determina, in successione, una progressività dei
livelli di approfondimento degli atti tecnico-amministrativi che corrispondono
Pag. 5 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
ad una progressività degli impegni di spesa, garantendo
all’Amministrazione la possibilità di meglio modulare, rispetto al passato, la
disponibilità delle risorse stanziate, in particolare per la fase realizzativa, la
più onerosa dell’intero ciclo dell’opera.
I tre macro flussi sono ovviamente condizionati da due altri, altrettanto
rilevanti insiemi di attività amministrative, riconducibili a due famiglie: le
attività approvative ed autorizzative e le attività concorsuali, per
l’affidamento di servizi e lavori.
Conseguentemente, se approfondiamo più nel dettaglio i flussi delle attività
mettendole in relazione tra loro, possiamo iniziare a delineare lo schema
(flow chart) del ciclo della programmazione e del progetto (Cfr. Fig. 3). Da
esso si può evincere la complessa successione delle attività nelle varie fasi
che prendono avvio dalla formazione della domanda pubblica alla base dei
vari strumenti pianificatori e programmatici che, a loro volta, implementano
la formazione dei due strumenti programmatici introdotti nel nuovo Codice
- il Programma biennale dei servizi e delle forniture e il Programma triennale
dei lavori pubblici - oltre a quelli già previsti, come quelli imposti dai D.Lgs
228 e 229 del 2011.
È importante notare come il nuovo Codice, con l’introduzione del progetto
di fattibilità tecnica ed economica, abbia determinato la necessità di
prevedere, comunque, delle attività pre-progettuali che, in attesa
dell’apposito decreto del Ministero Infrastrutture Trasporti, in corso di
formulazione, sono per ora individuate esclusivamente nelle indagini
geologiche e geognostiche, nonché nella verifica preventiva archeologica,
senza alcuna definizione dimensionale.
Tuttavia non si può non prevedere che tali attività dovranno essere
precedute da almeno un importantissimo adempimento da parte
Pag. 6 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
dell’Amministrazione, la predisposizione del Documento Preliminare alla
Progettazione (DPP).
Infatti senza la definizione del quadro esigenziale, delle finalità e degli
obiettivi specifici dell’opera, del suo dimensionamento fisico ma anche
soprattutto economico-finanziario con la redazione del Quadro Tecnico
Economico e dei riferimenti normativi, sarebbe impossibile non solo avviare
l’attività progettuale e pre-progettuale ma anche inserire il progetto (ovvero
il prodotto dei servizi di ingegneria e di architettura) all’interno del
Programma biennale dei servizi in modo da poterle finanziare (con risorse
proprie o trasferite da altri). Per esempio, nel caso di opere statali da forme
di finanziamento ad hoc, come il Fondo unico per la progettazione o, ad
esempio, le delibere C.I.P.E.
Il primo livello progettuale previsto dal nuovo Codice, ovvero il progetto di
fattibilità tecnica ed economica, assume particolare rilevanza rispetto al
precedente primo livello, progetto preliminare. Ciò non solo in quanto tale
documento deve contenere l’analisi delle alternative progettuali secondo la
valutazione costi benefici, quali per esempio, nel caso di realizzazione di
una infrastruttura lineare, l’analisi comparativa delle diverse ipotesi di
tracciato, ma anche perché costituisce la condizione indispensabile al fine
del finanziamento dell’opera attraverso il suo inserimento nel Programma
triennale dei lavori pubblici.
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Figura 3: Il nuovo codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016). Diagramma di flusso delle Attività
Pag. 8 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Inoltre, non deve essere sottovaluta la possibilità di poter avviare le
procedure approvative, autorizzative e le espropriazioni per pubblica utilità,
sulla base dello stesso progetto di fattibilità, attraverso una prima
Conferenza dei servizi e, per le opere presumibilmente più rilevanti, l’avvio
della procedura del Dibattito Pubblico. Al riguardo non si deve sottovalutare
però come le procedure approvative, dove la partecipazione pubblica
assume maggior rilievo, possano determinare effetti non solo tecnici sulle
soluzioni progettuali, ma anche e soprattutto economici, sia per
l’introduzione di modifiche alle soluzioni progettuali originarie che per nuove
opere compensative non previste prima, con conseguente necessità di
adeguamento del Quadro Tecnico Economico dell’opera.
Da qui l’esigenza e la necessità di un continuo monitoraggio finanziario
dell’opera lungo l’iter programmatico e progettuale, del resto reso
obbligatorio dai già richiamati dd. lgss. 228 e 229/2011.
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La fase di affidamento dei servizi di ingegneria e architettura
Per analizzare invece la fase di affidamento dei servizi di ingegneria e
architettura è indispensabile partire dalla loro programmazione,
propedeutica al loro finanziamento, sulla base della “domanda pubblica”. Al
riguardo è evidente, come già illustrato precedentemente, che con il Codice
si pone, comunque, la necessità di predisporre una serie di attività pre-
progettuali, a partire da quelle contenute nel Documento Preliminare alla
Progettazione (DPP). Ciò riguarda innanzitutto, nel caso molto probabile per
le opere di una certa rilevanza, per l’affidamento esterno dei servizi di
ingegneria e architettura, dell’attribuzione del Codice Unico di Progetto
(C.U.P.). Inoltre il contenuto del Documento Preliminare alla Progettazione
(DPP) dovrà essere tale da permettere il corretto svolgimento dei servizi e
quindi definire almeno:
gli obiettivi dell’opera;
il quadro esigenziale;
la localizzazione;
i limiti di spesa con la determinazione del relativo Q.T.E.;
la definizione delle modalità di esecuzione dei servizi e di
espletamento interno all’amministrazione ovvero di affidamento
esterno degli stessi.
Una volta completata l’elaborazione del Documento Preliminare alla
Progettazione (DPP), la progettazione dell’opera dovrebbe essere inserita
nel Programma biennale dei servizi e delle forniture, sottoposto non solo al
sistema di monitoraggio e rendicontazione ai sensi dei dd.lgss. 228 e
229/2011, ma anche alle procedure a garanzia della trasparenza dell’azione
amministrativa e dei principi di concorrenza.
L’approvazione del Programma biennale dei servizi e delle forniture
consentirà il finanziamento dei servizi di ingegneria e di architettura, a
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iniziare dalle indagini pre-progettuali (geologiche e archeologiche) per poi
passare, se si tratta di attività effettuate all’esterno dell’Amministrazione,
alle procedure concorsuali per l’affidamento dei servizi di ingegneria e
architettura, dal progetto di fattibilità tecnico economica ai successivi livelli
di progettazione.
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Figura 4: Il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016)
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La fase progettuale propedeutica alla procedura di affidamento dei lavori
Per quanto riguarda le attività progettuali, come già segnalato, il Codice in
parola ha reso obbligatorie, prima della stesura del progetto di fattibilità
tecnica ed economica, le indagini geologiche e geotecniche nonché le
verifiche preventive archeologiche.
Pertanto, l’attività progettuale risulta articolata, perlomeno per i progetti più
complessi, in quattro fasi successive:
indagini;
progetto di fattibilità;
progetto definitivo;
progetto esecutivo.
L’approvazione del progetto di fattibilità consentirà l’inserimento dell’opera
nel Programma triennale dei lavori pubblici e quindi il finanziamento della
stessa.
Mentre l’iter progettuale, prima delle procedure di affidamento dei lavori,
dovrà seguire il suo corso autonomo, anche finanziario (sulla base del
Programma biennale dei servizi e delle forniture), attraverso le procedure
approvative sia del progetto definitivo che di quello esecutivo (Verifica
tecnica e Validazione), nonché il completamento dell’iter procedurale
autorizzativo: Conferenze dei servizi, Dibattito pubblico e, qualora
necessarie, procedure di Valutazione Impatto Ambientale, eventuali varianti
di piani urbanistici e Valutazione Ambientale Strategica.
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Figura 5: Il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016)
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Le modifiche introdotte dal Correttivo al nuovo Codice degli
appalti e delle concessioni (D.Lgs n. 56/2017)
Dopo un anno di sperimentazione del Nuovo Codice dei Contratti pubblici
(D.Lgs. n. 50/2016) e decreti attuativi, è stato emanato il Correttivo (D.Lgs.
56/2017): 131 articoli, che dispongono numerose correzioni ai 220 articoli
del D.Lgs. 50/2016.
Se il Nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. n. 50/2016) nasce per rispondere
all’esigenza di snellire le procedure farraginose del vecchio “corpus iuris”
(D.Lgs. 163/2006 e D.P.R. 207/10), il Correttivo (D.Lgs. 56/2017) diventa
uno strumento che pone l’attenzione su quei propositi che il Nuovo Codice
degli Appalti si era prefissato ma che di fatti, non è riuscito a far emergere.
Le modifiche proposte sono, infatti, mirate a perfezionare l’impianto
normativo senza sconvolgerlo, con il solo scopo di migliorarne l’omogeneità,
la chiarezza e l’adeguatezza, in modo da perseguire l’obiettivo dello
sviluppo del settore che la stessa L. 11/2016 si era prefissata. Di qui la
necessità di intervenire in materia di:
Pianificazione, programmazione e progettazione di un’opera
pubblica;
Trasparenza e partecipazione degli stakeholder;
Definizione della figura del Rup;
Nuove soglie comunitarie al di sotto delle quali gli affidamenti
possono avvenire a cura diretta del Rup o tramite procedura
negoziata;
Compensi dei progettisti;
Verifica preventiva della progettazione;
Appalto integrato.
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Al contempo, il Decreto Correttivo dovrebbe permettere di intervenire sulle
norme a seguito dell’attività di monitoraggio e valutazione ex post
dell’impatto della regolamentazione, per verificare se la riforma “annunciata”
ha effettivamente raggiunto gli obiettivi attesi e quali impatti concreti ha
avuto nella prassi applicativa.
In materia di programmazione il Correttivo segue la linea intrapresa dal
Codice degli appalti: se, infatti, il Nuovo Codice ha disposto che il
programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale
dei lavori pubblici debbano essere adottati da amministrazioni aggiudicatrici
ed enti aggiudicatori, con relativi aggiornamenti annuali, il Correttivo precisa
che, ai fini dell’inserimento nel programma triennale, le amministrazioni
aggiudicatrici approvano, preventivamente, il documento di fattibilità delle
alternative progettuali.
Proprio in merito a quest’ultimo, il Correttivo si esprime ulteriormente,
chiarendo che: ai fini delle attività di programmazione triennale dei lavori
pubblici, dei concorsi di progettazione e dell'espletamento delle procedure
di dibattito pubblico e di idee il progetto di fattibilità può essere articolato in
due fasi successive di elaborazione. In tutti gli altri casi, il progetto di
fattibilità è sempre redatto in un'unica fase di elaborazione. Nel caso di
elaborazione in due fasi, nella prima fase il progettista individua ed analizza
le possibili soluzioni progettuali alternative, ove esistenti, e redige il
documento di fattibilità delle alternative progettuali. Nella seconda fase di
elaborazione, ovvero nell'unica fase, qualora non sia redatto in due fasi, il
progettista incaricato sviluppa tutte le indagini e gli studi necessari.
Sempre in ambito di progettazione, per quanto attiene al prospetto
economico, il Correttivo specifica la necessità di far riferimento ai prezzari
regionali aggiornati annualmente che cessano di avere validità il 31
dicembre di ogni anno e possono essere transitoriamente utilizzati fino al
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30 giugno dell'anno successivo. Si sottolinea, inoltre, che i costi della
sicurezza sono scorporati dal costo dell'importo assoggettato al ribasso.
Sicuramente una della maggiori novità introdotte dal Nuovo Codice è stata
l’introduzione del Dèbat Public, che diventa concretizzazione di trasparenza
e partecipazione: su scorta del modello francese, le amministrazioni
aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori pubblicano non solo i progetti di
fattibilità relativi alle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza
sociale, ma anche gli esiti della consultazione pubblica con i portatoti di
interesse. In questo scenario, si muove l’azione del Correttivo, che integra
quanto già proposto dal Nuovo Codice con l’indizione di una commissione
presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che abbia come
obiettivo quello di stabilire le modalità di monitoraggio dell'istituto del
dibattito pubblico.
Vengono altresì introdotti dal Correttivo ulteriori specifiche che evitano
finalmente l’errato affidamento di servizi di progettazione per i quali non era
previsto compenso, in quanto considerato forma di sponsorizzazione o
subordinato all’ottenimento del finanziamento, negando, pertanto, la
possibilità di tale inadeguata previsione di contratto.
Ulteriori novità sono state introdotte in merito alla Verifica preventiva della
progettazione: questa prevede, così come stabilito dal Nuovo Codice, che
la stazione appaltante verifichi la conformità alla normativa vigente e la
rispondenza degli elaborati progettuali in merito:
al soddisfacimento dei fabbisogni della collettività;
alla qualità architettonica, tecnico funzionale e di relazione nel
contesto dell’opera;
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alla conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni
culturali e paesaggistici, nonché al rispetto di quanto previsto dalla
normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza;
ad un limitato consumo del suolo;
al rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli
altri vincoli esistenti;
al risparmio, all'efficientamento ed al recupero energetico nella
realizzazione e nella successiva vita dell'opera nonché alla
valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere;
alla compatibilità con le preesistenze archeologiche;
alla razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse
verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici
specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture;
alla compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica
dell'opera;
all’accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle
disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.
Sono tuttavia specificati dal Correttivo i tempi di inizio della verifica, fermo
restando che, nelle procedure di affidamento, la stessa ha luogo prima
dell'inizio delle procedure; nei casi in cui è consentito l'affidamento
congiunto di progettazione ed esecuzione, invece, la verifica della
progettazione ha luogo prima dell'inizio dei lavori. Attività, quella di verifica,
che, nel caso di contratti aventi ad oggetto la progettazione e l’esecuzione
dei lavori, deve essere effettuata, di sicuro, sul progetto esecutivo ed
eventualmente sul progetto definitivo, ancor prima dell’approvazione di
ciascun livello di progettazione.
Altro tema tanto a cuore al Nuovo Codice quanto al Correttivo, è ridurre i
tempi di emanazione dei bandi di gara ed il conseguente affidamento. Il
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Correttivo tenta in tal senso, attraverso due diverse misure, di aggirare il
limite che si era concretizzato con il Nuovo Codice:
-in primis palesa la necessità che gli enti gestori di servizi pubblici a
rete forniscano, contestualmente al proprio parere, il
cronoprogramma di risoluzione delle interferenze; parere ad essi
richiesto dal Nuovo codice degli appalti: “In sede di Conferenza dei
servizi sul progetto di fattibilità, tutte le amministrazioni e i soggetti
invitati, compresi gli enti gestori di servizi pubblici a rete per i quali
possono riscontrarsi interferenze con il progetto, sono obbligati a
pronunciarsi sulla localizzazione e il tracciato dell’opera”.
In secondo luogo la possibilità di non far decadere le procedure
autorizzative per decorrenza dei termini. Al fine di chiarire questo
punto, è stato specificato dal Correttivo che: nei casi di appalti
conseguenti al ritiro, alla revoca o all’annullamento di precedente
appalto, basati su progetti per i quali risultino scaduti i pareri, le
autorizzazioni e le intese acquisiti, ma che non siano intervenute
variazioni né di tracciato né in materia di regolamentazione
ambientale, paesaggistica e antisismica, ovvero in materia di
disciplina urbanistica, restano confermati, per un periodo comunque
non superiore a cinque anni, i citati predetti pareri, le autorizzazioni
e le intese già resi dalle diverse amministrazioni. L'assenza delle
variazioni di cui al primo periodo, deve essere oggetto di specifica
valutazione e attestazione da parte del RUP.
Come abbiamo precedentemente sottolineato, uno dei principali obiettivi
che si è posto il Nuovo Codice degli appalti prima e il Correttivo poi, è
l’identificazione del ruolo e della funzione del Responsabile Unico del
Procedimento negli appalti e nelle concessioni: se infatti il Nuovo Codice
definisce i compiti, le competenze e i confini del libero operato del Rup (si
Pag. 18 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
pensi agli incarichi di progettazione per importi inferiori ai 40.000 euro, i
quali vengono per via diretta affidati dal RUP), con il Correttivo si legifera
che saranno le linee guida dell’ANAC a stabilire importo massimo e tipologia
dei lavori, servizi e forniture per i quali il RUP può coincidere con il
progettista, con il direttore dei lavori o con il direttore dell'esecuzione.
Anche in tema di Criteri di sostenibilità energetica e ambientale, abbiamo
delle innovazioni proposte dal Correttivo: si fissa in modo più chiaro la
disciplina dei contratti pubblici relativamente all’adozione dei Criteri
Ambientali Minimi, lasciando invariato il co.1 dell’art. 34 che già li
prevedeva, ma si introduce con il co.2, tali criteri come considerevoli anche
ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Uno degli argomenti di maggiore rilevanza in termini di modifiche apportate
dal Correttivo, è sicuramente il tema dei Contratti Sotto Soglia: con l’articolo
35 (Soglie di rilevanza comunitaria e metodi di calcolo del valore stimato
degli appalti), il Nuovo Codice degli Appalti determina in modo
inequivocabile le soglie comunitarie al di sopra delle quali vengono
applicate le disposizioni del Codice e si esplicitano le differenti tipologie di
procedura di gara per gli affidamenti. Per accrescere il livello di attenzione
sulla trasparenza delle procedure, per quanto concerne i contratti sotto
soglia, torna ad essere di particolare importanza la necessità per le stazioni
appaltanti, della corretta definizione degli importi da porre a base di gara e
di conseguenza la scelta della procedura di gara da adottare. Non sono
stati, di fatti, oggetto di modifica del Correttivo gli importi dei lavori e la
metodologia di affidamento, quanto sono stati modificati il numero degli
operatori economici, accresciti in numero.
Ulteriore novità introdotta è che, nel caso in cui la stazione appaltante abbia
fatto ricorso alle procedure negoziate, la verifica dei requisiti avviene
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sull’aggiudicatario; tuttavia alla stazione appaltante è riservata la possibilità
di estendere le verifiche agli altri partecipanti. La verifica, a differenza di
quanto prescritto nel Codice degli appalti, è legata al possesso dei requisiti
economici, finanziari e tecnico professionali, e non più alla mera verifica
mediante consultazione della Banca dati nazionale degli operatori
economici.
Con il correttivo sono stati inoltre modificati i requisiti di base richiesti alle
stazioni appaltanti e centrali di committenza: il lasso di tempo a cui fare
riferimento per calcolare il numero minimo di gare gestite è passato da tre
a cinque; l’assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture all’ANAC e il monitoraggio sullo stato di
attuazione delle opere, la verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi
previsti e la costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti.
Tra le innovazioni anche i requisiti richiesti ai consorzi per la partecipazione
alle gare. Infatti, se con il Nuovo Codice i requisiti maturati dalle singole
imprese erano in capo al consorzio per i soli primi cinque anni dalla
costituzione, con il Correttivo questa restrizione di carattere temporale
decade e i consorzi, al fine della qualificazione, possono utilizzare sia i
requisiti di qualificazione maturati in proprio, sia quelli posseduti dalle
singole imprese consorziate. Proprio in questo contesto si innesta la
possibilità introdotta dal Correttivo di designare, ai fini dell'esecuzione dei
lavori o dei servizi, un'impresa consorziata diversa da quella indicata in sede
di gara, a condizione che la modifica soggettiva non sia finalizzata ad
eludere, in tale sede, la mancanza di un requisito di partecipazione in capo
all'impresa consorziata.
In linea con quanto previsto dall’Unione Europea, il Correttivo introduce
l’obbligatorietà di prevedere, nei bandi di gara, delle clausole sociali volte a
promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato.
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Torna invece chiaramente utilizzabile, lo strumento dell’appalto integrato,
leggendo quanto previsto nell’articolo 59. (Scelta delle procedure e oggetto
del contratto) dove al co. 1, adeguatamente modificato per poterne
accogliere le eccezioni, viene fatta seguire l’introduzione del co. 1-bis: “Le
stazioni appaltanti possono ricorrere all’affidamento della progettazione
esecutiva e dell’esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo
dell’amministrazione aggiudicatrice nei casi in cui, l’elemento tecnologico o
innovativo delle opere oggetto dell’appalto, sia nettamente prevalente
rispetto all’importo complessivo dei lavori”.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva che sintetizza le principali
modifiche introdotte dal Correttivo (D.Lgs 56/2017).
Pag. 21 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
PRINCIPALI MODIFICHE APPORTATE DAL DLGS 56/2017 AL DLGS 50/2016
Art. del
D. Lgs.
56/2017
Art. del
D. Lgs.
50/2016
Contenuto
4 3 Definizioni. Aggiunta e precisazione delle definizioni tra cui lavori di
categoria prevalente e scorporabile, manutenzione, documento di
fattibilità delle alternative progettuali e quadro esigenziale.
6 5,c, 1
lett. C)
In house. Precisazione che la presenza di capitali privati nella società
che possono riceve appalti in house non deve comportare “controllo o
potere di veto”.
11 21 Programmazione. Le opere inserite nel programma triennale devono
essere dotate di documento di fattibilità delle alternative progettuali. Le
norme non si applicano a pianificazione di soggetti aggregatori e
centrali di committenza.
12 22 Dèbat public. Nasce una commissione Mit per monitorare i dibattiti
pubblici sulle grandi opere.
13 23 Progettazione. Nel decreto Mit sui livelli di progettazione deve essere
definito il contenuto minimo del “quadro esigenziale”. Un altro (e nuovo)
decreto Mit su proposta del Cslp deve disciplinare la progettazione
semplificata per la manutenzione fino a 2,5 milioni. Ai fini di
programmazione, dèbat public e concorsi di idee e progettazione il
progetto di fattibilità può essere articolato in due fasi. La prima è
costituita dal documento di fattibilità delle alternative progettuali.
23,c.16 Prezzari lavori. I prezzari regionali devo essere aggiornati ogni anno.
Cessano di avere validità il 31 dicembre e possono essere usati in via
transitoria fino al 30 giugno dell’anno successivo. In caso di
inadempienza delle regioni può intervenire il Mit. Le stazioni
appaltanti devono individuare nei bandi il costo della mano d’opera. I
costi della sicurezza sono scorporati dall’importo soggetto a ribasso.
14 24 Compensi dei progettisti. Obbligo di utilizzare i parametri prestabiliti
degli onorari. No subordinazione compensi a finanziamento
dell’opera. No a pagamenti con forme di sponsorizzazione o
rimborso.
15 25 Archeologia preventiva. Nuovo decreto (Dpcm) da approvare entro il
31 dicembre 2017 per definire linee guida di accelerazione delle
procedure di verifica dell’interesse archeologico. In caso di ritardi
ritenuti eccessivi, per opere e insediamenti di grande impatto le stazioni
Pag. 22 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
appaltanti possono attivare le procedure previste dal decreto sblocca
opere per dimezzare i tempi.
16 26 Verifica della progettazione. In caso di appalto integrato la verifica sul
progetto esecutivo dell’aggiudicatario va fatta prima dell’approvazione
dei progetti e dell’inizio dei lavori. Il bando e la lettera di invito per
l’affidamento dei lavori devono contenere gli estremi dell’avvenuta
validazione del progetto posto a base di gara. In caso di appalto
integrato i progetti presentati da chi vince l’appalto devono essere
verificati prima dell’approvazione di ciascun livello di progettazione.
17 27 Approvazione progetti. In casi di riassegnazione di appalti revocati è
possibile recuperare a certe condizioni (e per un periodo non
superiore a 5 anni) i pareri già ottenuti sul progetto. Gli enti gestori
devono elaborare, a spese dell’aggiudicatario, il progetto di
risoluzione delle interferenze.
19 29 Trasparenza. Precisazione sulla pubblicazione degli atti e delle
informazioni da dare ai concorrenti ai fini del rito super-accelerato per
i ricorsi. Stabilito il principio di unicità dell’invio delle informazioni alle
varie banche dati.
21 31 Rup. Le linee guida ANAC sul Rup devono precisare anche
presupposti e modalità di nomina oltre all’importo e la tipologia dei
contratti per i quali il Rup può coincidere con progettista, direttore
lavori e direttore dell’esecuzione.
22 32 Affidamenti diretti. Negli appalti sotto 40.000 euro la stazione
appaltante può procedere all’affidamento diretto tramite determina a
contrarre o atto equivalente. Precisati contenuti minimi dell’atto.
23 34 Criteri ambientali minimi. Devono essere tenuti in considerazione tra i
parametri dell’offerta più vantaggiosa anche nelle opere di
ristrutturazione.
24 35 Anticipazione prezzo. L’importo dell’anticipo del 20% si calcola
sull’importo dell’aggiudicazione e non più sul valore stimato
dell’appalto.
25 36, c.2 Contratti sotto soglia. Aumenta il numero delle imprese da invitare alle
procedure negoziate per i lavori. Tra 40.000 e 150.000 euro devono
essere dieci invece di 5. Tra 150.000 euro e 1.000.000 euro di passa
da 10 a 15. Addio doppio preventivo e obbligo di motivazione sotto
40.000 euro.
Pag. 23 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
36, c.5 Procedure negoziate. Possibile limitare la verifica dei requisiti soltanto
sull’aggiudicatario.
36, c.7 Linee guida ANAC. Devono essere indicati i criteri di rotazione degli
inviti e degli affidamenti e una guida alla verifica dei requisiti.
27 38 Qualificazione stazioni appaltanti. Sale da 3 a 5 anni i periodo di
riferimento per calcolare il numero minimo di gare gestite per ottenere
la qualificazione. Tra i criteri entrano anche l’assolvimento degli
obblighi di comunicazione all’ANAC e il monitoraggio sullo stato di
attuazione delle opere.
31 47 Consorzi stabili. Possono utilizzare sia i requisiti di qualificazione
maturati in proprio, sia quelli posseduti dalle singole imprese
consorziate designate per l’esecuzione delle prestazioni sia, mediante
avvalimento, quelli delle singole imprese consorziate non designate
per l’esecuzione del contratto. Le linee guida ANAC devono precisare
i criteri per l’imputazione delle prestazioni eseguite al consorzio o ai
singoli consorziati.
32 48 Raggruppamenti. Possibilità di modificare il gruppo dopo la gara solo
per fallimento, liquidazione, etc. e a condizione che la modifica non sia
finalizzata a eludere la carenza di un requisito di qualificazione. In caso
di perdita dei requisiti in corso di esecuzione la PA ha l’obbligo (non la
facoltà) di recedere il contratto.
38 59, c.1 Appalto integrato. Ok appalto integrato per le opere ad alto tasso di
tecnologia, per le opere di urbanizzazione a scomputo e in leasing. La
delibera a contrarre deve motivare la scelta e specificare l’incidenza
sui tempi di realizzazione delle opere che avrebbe comportato
l’affidamento separato di progetto e lavori.
59, c.3 Offerte irregolari. Viene specificato quando le offerte presentate in
gara devo essere considerate irregolari o inammissibili.
39 60 Gare elettroniche. In caso di procedure aperte il termine per la
ricezione delle offerte può essere ridotto di cinque giorni.
Tutti i diritti riservati all’autore: Ing. Antonio Masturzo
Tabella 1 LE PRINCIPALI MODIFICHE APPORTATE DAL CORRETTIVO APPALTI AL D.LGS 50/2016
Pag. 24 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
La verifica preventiva della progettazione (art. 26 D.Lgs.
50/2016)
La verifica dei progetti ha un’importanza centrale negli appalti di opere
pubbliche in quanto, ai sensi dell’art. 205, comma 2, terzo capoverso, del
codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. che recita: “Non
possono essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che sono stati
oggetto di verifica ai sensi dell’articolo 26”.
Tale centralità nel processo di progettazione e appalto delle opere
pubbliche, consente di attribuire all’istituto quel ruolo fondamentale di
strumento di prevenzione di errori e/o omissioni da cui conseguono
maggiori costi e tempi di realizzazione. L’affermazione costituisce diretta
attuazione del principio di centralità e qualità della progettazione espresso
dalla legge n. 11/2016 contenente la delega al Governo per l’attuazione
delle direttive Europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.
Non possono essere oggetto di riserva
gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica
ai sensi dell’articolo 26.
Pag. 25 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
La Verifica della progettazione: obbligo ed opportunità
Le stazioni appaltanti devono procedere all’affidamento di appalti di lavori
sulla base di progetti esecutivi redatti e validati in conformità alla vigente
normativa; a tal fine il RUP deve verificare, in contraddittorio con le parti,
che il progetto esecutivo sia conforme alla normativa vigente.
Nei casi di affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione, la
verifica della progettazione presentata dall’affidatario avviene prima
dell’approvazione di ciascun livello di progettazione. Al fine di accertare
l’unità progettuale, i soggetti di cui al comma 6 dell’articolo 26 del codice dei
Contratti Pubblici D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., prima dell’approvazione e in
contraddittorio con il progettista, verificano la conformità del progetto
esecutivo o definitivo rispettivamente, al progetto definitivo o al progetto di
fattibilità.
La stazione appaltante, prima dell’inizio delle procedure di affidamento,
nei contratti relativi a lavori, verifica la rispondenza degli elaborati e la
loro conformità alla normativa vigente.
Pag. 26 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Cosa accerta la verifica preventiva della progettazione
A lume del comma 6 dell’articolo 26 del codice dei Contratti Pubblici D.Lgs.
50/2016 e s.m.i. la verifica preventiva della progettazione accerta in
particolare:
a) la completezza della progettazione e la rispondenza all’art. 23 del
codice;
b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
d) i presupposti per la durabilità dell'opera nel tempo;
e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
f) la possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti;
g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;
h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
i) manutenibilità e la presenza del piano di monitoraggio delle opere, ove
richiesto.
Gli estremi della validazione del progetto posto a base di gara sono un
elemento essenziale del bando o della lettera di invito per l’affidamento
dei lavori.
Pag. 27 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Chi può effettuare la verifica preventiva della progettazione
I soggetti che possono effettuare la verifica preventiva della progettazione
sono (art. 26, comma 6, D.Lgs. 50/2016):
a) per i lavori di importo pari o superiore a venti milioni di euro, gli
organismi di controllo accreditati in conformità alla norma UNI CEI EN
ISO/IEC 17020 ai sensi del Regolamento (CE) 765 del 2008;
b) per i lavori di importo inferiore a venti milioni di euro e fino alla soglia di
cui all’articolo 35, i soggetti di cui alla lettera a) e di cui all’articolo 46,
comma 1, del codice che dispongono di un sistema interno di controllo
di qualità conforme alla UNI EN ISO 9001, settore EA34, certificato da
Organismi accreditati ai sensi del Regolam. (CE) n. 765/2008;
c) per i lavori di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice
e fino a un milione di euro, la verifica può essere effettuata dai soggetti
di cui alla lettera b) e dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti ove il
progetto sia stato redatto da progettisti esterni o le stesse stazioni
appaltanti dispongano di un sistema interno di controllo di qualità
conforme alla UNI EN ISO 9001, settore commerciale EA34, certificato
da Organismi accreditati ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008
ove il progetto sia stato redatto da progettisti interni;
Pag. 28 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
d) per i lavori di importo inferiore a un milione di euro, la verifica è effettuata
dal responsabile unico del procedimento, anche avvalendosi della
struttura di cui all’articolo 31, comma 9, del codice.
Pag. 29 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Chi non può effettuare la verifica preventiva della progettazione
Lo svolgimento dell’attività di verifica è incompatibile con lo svolgimento,
per il medesimo progetto, dell’attività di progettazione, del coordinamento
della sicurezza della stessa, della direzione lavori e del collaudo (art. 26,
comma 7, codice). Sotto la soglia del milione di euro, il RUP può svolgere,
pertanto, le funzioni di verifica preventiva del progetto, unicamente nei casi
in cui non abbia svolto le funzioni di progettista. Il quadro normativo impone,
altresì, di escludere che lo stesso possa svolgere funzioni di direttore lavori
e di coordinatore della sicurezza laddove abbia svolto funzioni di verifica del
progetto.
Pag. 30 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
La differenza tra la verifica e la validazione della progettazione
La validazione del progetto posto a base di gara è l’atto formale che riporta
gli esiti delle verifiche (art. 26, comma 8, codice). La validazione è
sottoscritta dal RUP e si basa sul rapporto conclusivo che il soggetto
preposto alla verifica deve redigere e sulle eventuali controdeduzioni del
progettista. In sede di validazione il responsabile del procedimento può
dissentire dalle conclusioni del verificatore, in tal caso l’atto formale di
validazione o mancata validazione del progetto deve contenere specifiche
motivazioni.
Pag. 31 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Procedure di affidamento del servizio
Qualora l’attività di verifica preventiva sia affidata all’esterno, l’affidamento
avviene in modo unitario per tutti i livelli di progettazione, non verificati già
all’interno, mediante selezione del soggetto verificatore con un’unica gara
per tutti i livelli e tutti gli ambiti (architettonico, ambientale, strutturale,
impiantistico, ecc.) di progettazione appaltati.
Alle procedure di affidamento si applicano le regole previste per
l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura.
Ne consegue che per affidamenti d’importo pari o superiore a 40.000 euro,
l’unico criterio utilizzabile è quello dell’offerta economicamente più
vantaggiosa secondo il rapporto qualità prezzo, come previsto dall’art. 95,
comma 3, lett. b) del codice. 27
In ordine ai requisiti per l’accesso alla gara i bandi potranno prevedere
almeno i seguenti requisiti:
fatturato globale, adeguatamente motivato, per servizi di verifica, di
progettazione o di direzione lavori, realizzato nei migliori tre esercizi
dell’ultimo quinquennio, per un importo da determinare in una misura
non superiore a due volte l’importo stimato dell’appalto del servizio
di verifica. Può anche essere valutata, in alternativa al fatturato, la
richiesta di un “livello adeguato di copertura assicurativa” contro i
Pag. 32 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
rischi professionali per un importo percentuale fissato in relazione al
costo dell'opera, così come ammesso per i servizi di progettazione;
avvenuto svolgimento, negli ultimi dieci anni, di almeno due appalti
di servizi di verifica di progetti, di progettazione o di direzione lavori,
relativi a lavori di importo ciascuno almeno pari al cinquanta per
cento di quello oggetto dell’appalto da affidare e di natura analoga
allo stesso. Per l’individuazione di servizi di verifica, di progettazione
o di direzione lavori analoghi si fa riferimento alla suddivisione in
classi e categorie di opere prevista dal d.m. 17 giugno 2016.
I bandi di gara devono contenere tutta la documentazione necessaria per
permettere ai concorrenti di effettuare un’attenta valutazione delle
implicazioni tecnico-temporali ed economiche connesse con le attività di
verifica del progetto posto a base di gara. Si tratta di garantire la possibilità
di accedere al documento relativo al livello inferiore a quello della
progettazione per cui si chiede la verifica (il progetto di fattibilità tecnica e
economica per il progetto definitivo; il progetto definitivo per il progetto
esecutivo), nonché all’elenco degli elaborati per il livello da verificare.
Pag. 33 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Fasi progressive e successive dell’attività di verifica preventiva della progettazione
Per quanto riguarda l’attività di verifica, parimenti a quella progettuale,
essa è identificabile come un’attività iterativa, basata su un processo
decisionale a sviluppo ciclico, non lineare di attività analitiche e
sintetiche.
È dunque chiaro come sia complesso e non produttivo organizzare delle
rigide istruzioni operative per l’attività verifica.
Tuttavia è opportuno elencare un percorso base comune all’attività
ispettiva. Il Verificatore, una volta avuta tutta la documentazione
(completa nella fase in esame) ed effettuato un primo studio di detta
documentazione, dopo aver dialogato con i progettisti per le iniziali
illustrazioni del caso e i dovuti chiarimenti e le necessarie delucidazioni,
riunisce il gruppo di progettisti e Responsabile Unico Procedimento, per
una prima disamina del progetto.
In tale fase occorre evidenziare le criticità correlate alle specificità del
progetto e predisporre un piano di analisi delle criticità riscontrate.
Le fasi essenziali dell’attività di verifica preventiva della progettazione
sono sintetizzabili come nella seguente figura.
Pag. 34 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Figura 6: “Fasi di Verifica Preventiva del Progetto”
Pag. 35 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del
Progetto Preliminare”
RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA DI PROGETTO
PROGETTO PRELIMINARE
CUP
Codice opera
Descrizione opera
Committente
Responsabile di progetto
Progettisti
Importo dei lavori
Data della verifica
Fase di
verifica
VERIFICA PROGETTO
PRELIMINARE Elaborati
Gruppo di verifica Architettonico
Strutturale
Impianti elettrici
Impianti idrico/fognario
Impianti termico - condizionamento
Altri
Estensione del controllo Elaborati verificati/Criticità dell’intervento
Affidabilità
Completezza ed adeguatezza
Leggibilità, coerenza e ripercorribilità
Compatibilità
Pag. 36 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
CHECK LIST DI VERIFICA
A) Relazione illustrativa NOTE
Sono elencati e descritti chiaramente tutti gli obiettivi principali
dell’intervento, ripresi dal DPP.
c
nc
È indicato per quali motivi il progetto, nelle sue scelte generali,
soddisfa tali obiettivi.
c
nc
È accertata la disponibilità delle aree da utilizzare mediante l’esame
di elenchi mappali e di certificati catastali.
c
nc
Sono state individuate e analizzate delle soluzioni alternative; sono
descritte le ragioni generali della soluzione prescelta tra le alternative
presentate.
c
nc
È descritta la fattibilità ambientale dell’intervento anche con
riferimento alla possibilità di utilizzo di materiali riciclati.
c
nc
Sono elencati e descritti vincoli di natura archeologica,
paesaggistica, o di altra natura sulle aree interessate. Si è tenuto
conto di essi, nel rispetto della legislazione vigente in materia, nel
rispetto dei vincoli e obiettivi finanziari e temporali del DPP.
c
nc
Sono analizzate le situazioni dei pubblici servizi (strade, fognature
b/n, acquedotto, illuminazione, teleriscaldamento, ecc.).
c
nc
Sono descritti in modo chiaro gli aspetti funzionali dell’intera opera c
nc
Sono individuate e descritte le interrelazioni (interferenze) tra i vari
elementi costitutivi del progetto:
componente distributiva interna ed esterna all’opera,
componente di aspetto,
componente costruttiva,
componente economica, ecc.. Tra gli elementi costitutivi sono presenti le indicazioni circa le
modalità di gestione e di manutenzione dell’opera per la vita utile.
c
nc
Sono contenute le indicazioni necessarie a garantire l’accessibilità,
l’utilizzo e la manutenzione degli impianti e dei servizi esistenti.
c
nc
Sono indicate e, di conseguenza analizzate, le circostanze prevedibili
ma non desumibili dagli elaborati progettuali, ma influenti sulle scelte
e la riuscita del progetto.
c
nc
Sono riportati i calcoli sommari relativi alla spesa e la sintesi relativa
alle fonti di finanziamento per la sua copertura. È prevista una
opportuna e fattibile articolazione dell’intervento in più lotti funzionali
e fruibili. Sono riportati i risultati del piano economico finanziario. I
calcoli sommari sono attendibili. I risultati sono compatibili con le
indicazioni del DPP.
c
nc
È redatto il cronoprogramma delle fasi attuative con l’indicazione dei
tempi massimi per lo svolgimento delle varie attività: redazione del
progetto definitivo e di quello esecutivo, validazione, approvazione,
affidamento, esecuzione e collaudo.
c
nc
Sono forniti gli indirizzi necessari alla successiva redazione del
progetto definitivo e del progetto esecutivo. Gli indirizzi confermano
l’attendibilità del cronoprogramma per le fasi progettuali e
consentono di programmare il loro sviluppo. Gli indirizzi indicano
anche le caratteristiche e la scala dei vari elaborati grafici.
c
nc
Pag. 37 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
B) Relazione tecnica NOTE
Sono descritti gli studi tecnici, alla base dello sviluppo del
progetto, effettuati in relazione alla tipologia e alla categoria
dell’intervento. Lo sviluppo degli studi e i loro risultati sono
conformi alla legislazione vigente.
c
nc
Sono indicate le principali tipologie prestazionali dei sistemi
tecnologici e i corrispondenti livelli qualitativi: i requisiti e,
laddove possibile e opportuno, le specificazioni di
prestazione.
c
nc
Le indicazioni qualitative sulle tecnologie da impiegare
consentono la stima con sufficiente approssimazione dei
relativi costi di realizzazione, di gestione e di manutenzione.
c
nc
È stata indicata la principale normativa di riferimento per la
scelta dei materiali e dei prodotti da utilizzare. c
nc
C) Studio di prefattibilità ambientale NOTE
Sono indicate e analizzate le alternative di localizzazione
possibili. Sono illustrate nel dettaglio le ragioni della scelta
del sito dal punto di vista sia della minimizzazione
dell’impatto ambientale, sia degli sviluppi pianificati o
attendibili dei bisogni che hanno originato l’intervento.
c
nc
È stato effettuato uno studio sui prevedibili effetti della
realizzazione e dell’esercizio dell’opera, così come
progettata, sul contesto di insediamento, dal punto di vista
sia ambientale sia della salute umana. Lo studio è
sufficientemente chiaro, completo e attendibile.
c
nc
Sono state indicate le norme di tutela ambientale, gli
eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l’esercizio
di impianti e sono stati forniti i criteri tecnici da adottare per
assicurare l’eventuale ripristino delle condizioni preesistenti
c
nc
Sono illustrate nel dettaglio le ragioni della scelta tipologica
illustrata nella Relazione generale. Le soluzioni progettuali
individuate all’interno di tale scelta consentono di
minimizzare gli effetti dell’impatto ambientale.
c
nc
Sono state individuate e definite le misure di compensazione
ambientale, gli interventi di ripristino, di controllo degli effetti
indesiderati. Sono stimati i relativi costi e sono stati inseriti
nei piani finanziari tra i lavori per la salvaguardia
dell’ambiente.
c
nc
(Nel caso in cui l’intervento ricada sotto la procedura di
valutazione di impatto ambientale)
Sono state fornite le necessarie indicazioni per lo
svolgimento della fase di selezione preliminare dei contenuti
dello studio di impatto ambientale. Sono riportate tutte le
informazioni che permettono di selezionare gli argomenti da
trattare nello studio di valutazione d’impatto ambientale.
c
nc
Pag. 38 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
D) Esiti delle indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche
preliminari
NOTE
Le indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari
effettuate, riscontrabili dalla documentazione, sono tutte quelle
necessarie a progettare adeguatamente e senza rischi, sia ai fini della
sicurezza dell’opera e del sito, sia ai fini della tutela di beni archeologici
(se presenti), la collocazione dell’edificio nel territorio circostante, il
suo sistema di fondazioni, ecc.
c
nc
Gli esiti delle indagini sono chiari. c
nc
La soluzione progettuale proposta, relativamente sia alla collocazione
dell’edificio nel territorio sia al sistema di fondazioni, è corrispondente
agli esiti delle indagini.
c
nc
E1) Planimetria generale e schemi grafici NOTE
Sono presenti i seguenti documenti:
Uno stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico territoriale
in scala adeguata oppure uno stralcio del piano urbanistico generale
o del piano urbanistico attuativo in scala adeguata, contenente la
rappresentazione della localizzazione sia dell’intervento da realizzare,
sia delle altre eventuali localizzazioni esaminate in alternativa.
c
nc
Le planimetrie con rappresentazione delle curve di livello, con inserite
le piante delle opere da realizzare rappresentate a livello di “copertura”
o a livello di ingombro generale secondo lo sviluppo orizzontale (scala
non inferiore a 1:2000);
c
nc
Le piante (sezioni orizzontali), correlate al territorio circostante
rappresentato in planimetrie con curve di livello c
nc
I prospetti e le sezioni verticali collocati nel territorio circostante
(contesto naturale, contesto urbano, ecc.), rappresentati in una scala
adeguata alla tipologia dell’intervento. È raccomandabile, per ottenere
la chiarezza necessaria, alla comprensione dell’insieme della
soluzione progettuale dell’opera, disporre anche di una o più
assonometrie o prospettive, dell’opera inserita nel contesto (territorio
naturale o urbano) circostante.
c
nc
Gli schemi grafici e le sezioni orizzontali e verticali rappresentano le
caratteristiche spaziali, tipologiche e funzionali delle opere.
È raccomandabile, per ottenere la chiarezza necessaria alla
comprensione della soluzione distributiva dell’opera, laddove essa
presenti una originalità di concezione o una certa complessità,
disporre anche di uno o più spaccati assonometrici dell’opera.
c
nc
Gli schemi grafici e le sezioni orizzontali e verticali rappresentano le
caratteristiche tecnologiche delle opere da realizzare. E’
raccomandabile, per ottenere la chiarezza necessaria alla
comprensione delle soluzioni tecnologiche di massima dell’opera,
laddove esse presentino una originalità di concezione, disporre anche
di uno o più spaccati assonometrici di esse .
c
nc
Pag. 39 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
E2) Planimetria generale e schemi grafici NOTE
Esame dei documenti (chiarezza e adeguatezza delle rappresentazioni e conformità di quanto prescritto nel DPP)
Lo stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico territoriale e
del piano urbanistico generale o attuativo sono in una scala adeguata
alla estensione e alla tipologia dell’intervento.
c
nc
L’indicazione della localizzazione sia dell’intervento da realizzare, sia
delle altre eventuali localizzazioni esaminate in alternativa, è chiara e
corrisponde alle indicazioni del DPP.
c
nc
Le planimetrie con curve di livello in cui sono inserite le piante delle
opere e le sezioni del territorio con prospetti e sezioni relative,
descrivono le opere da realizzare in modo coerente, chiaro (in una
scala adeguata alla tipologia dell’intervento) e completo.
c
nc
La forma complessiva dell’architettura dell’opera e il suo rapporto
funzionale e formale col territorio, nelle loro linee generali, possiedono
la qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale corrispondente a
quella richiesta dal DPP.
c
nc
Gli schemi grafici (sezioni orizzontali e verticali) sono predisposti nelle
scale adeguate e sono sufficienti per consentire l’individuazione e la
comprensione delle caratteristiche spaziali, tipologiche e funzionali
delle opere da realizzare.
c
nc
Gli schemi grafici (prospetti e viste particolari, sezioni orizzontali e
verticali) sono predisposti nelle scale adeguate e sono sufficienti per
consentire l’individuazione e la comprensione delle caratteristiche
tecnologiche generali delle opere da realizzare. In particolare sono
chiaramente descritte le tipologie tecnologiche di: strutture; chiusure
verticali: pareti e infissi; chiusure orizzontali superiori; partizioni interne
orizzontali (solai); partizioni interne verticali (pareti divisorie ed infissi)
c
nc
Le tipologie tecnologiche sono corrispondenti a quanto eventualmente
richiesto nel DPP, adeguate ai requisiti tecnologici sia dell’opera sia
delle parti funzionali (unità tecnologiche o elementi tecnici) a loro volta
individuati e definiti per soddisfare: i requisiti ambientali espressi nel
DPP, le caratteristiche distributive esaminate.
c
nc
Le tabelle relative ai parametri da rispettare, corrispondono alle
esigenze e alle indicazioni della normativa relative alle destinazioni
d’uso indicate dal nel DPP.
c
nc
Le planimetrie e gli schemi grafici riportano, se del caso, le indicazioni
preliminari relative al soddisfacimento delle esigenze di un lavoro da
dividere in lotti funzionali per il loro inserimento nell’Elenco Annuale
dei lavori.
c
nc
Sono presenti nei documenti grafici esaminati le necessarie
indicazioni circa gli elaborati grafici da sviluppare (e le relative scale
da adottare) per la redazione del Progetto Definitivo ed Esecutivo, le
indicazioni sono adeguatamente raccolte e riassunte.
c
nc
E’ stata verificata la coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati
e pareri nonché nullaosta. c nc
È stata verificata l’esistenza e il rispetto di tutti i pareri / nullaosta
previsti per il livello di progettazione di seguito elencati:
parere igienico sanitario
parere tutela architettonica
parere pubblico spettacolo
ecc.
c nc
Pag. 40 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
F) Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza
NOTE
Il documento sostanzialmente raccoglie le problematiche attinenti la
sicurezza derivate da:
caratteristiche del sito (accessibilità, presenze ecc.); caratteristiche dei
procedimenti esecutivi di particolari tecnologie in previsione delle
predisposizioni e delle lavorazioni necessarie;
caratteristiche del sistema di realizzazione e dell’appalto di
costruzione (probabile presenza di più imprese esecutrici);
c
nc
È presente l’indicazione sull’obbligo di seguire le disposizioni vigenti
in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro da parte
dell’impresa aggiudicataria (d.leg. 81/2008) in relazione alle
lavorazioni necessarie alla realizzazione delle tipologie tecnologiche
indicate nel progetto.
c
nc
Sono presenti le indicazioni per l’applicazione delle disposizioni in
materia di salute e sicurezza dei cantieri (d.leg. 81/2008) in riferimento
alla realizzazione dei manufatti prevedibili (tipologie tecnologiche e
relativo sviluppo spaziale nel progetto) e in base alla situazione del
contesto e dell’area del cantiere.
c
nc
Le indicazioni presenti, messe in relazione al contenuto dei documenti
A) Relazione illustrativa, B) Relazione tecnica, C) Studio di
prefattibilità ambientale, D) Esiti delle indagini geologiche,
idrogeologiche,ed archeologiche preliminari E) Planimetria generale e
schemi grafici, costituiscono una prima analisi e valutazione dei rischi
connessi alla realizzazione dell’opera.
c
nc
G) Calcolo sommario di spesa NOTE
Sono indicate tutte le possibili spese (rilievi, accertamenti, indagini,
allacciamenti ai pubblici servizi, imprevisti, acquisizione di aree o di
immobili, spese tecniche, ecc..) per consentire il calcolo delle spese.
c
nc
Sono valutate tutte le spese indicate. La valutazione relativa alla
definizione delle quantità e dei parametri monetari utilizzati è effettuata
secondo criteri affidabili. La stima risulta ragionevolmente attendibile.
c
nc
Il computo metrico-estimativo di massima é redatto utilizzando prezzi
unitari ricavati da prezziari o listini ufficiali vigenti nell’area
dell’intervento per la realizzazione e la relativa gestione per il periodo
di vita utile.
c
nc
La spesa stimata rientra nelle somme a disposizione della Stazione
Appaltante. c
nc
È presente una stima comparativa diretta dei costi tecnici di
costruzione e dei costi complessivi di realizzazione dell’intervento
ricavati da banche dati per interventi similari realizzati o nelle vicinanze
o in situazioni commerciali analoghe.
c
nc
Pag. 41 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
H) Verifiche di carattere generale e considerazioni conclusive NOTE
E’ verificata l'applicazione delle norme specifiche e delle regole
tecniche di riferimento adottate per la redazione del progetto. c nc
E’ verificata la coerenza delle ipotesi progettuali poste a base delle
elaborazioni tecniche ambientali, architettoniche, strutturali,
impiantistiche e di sicurezza.
c nc
E’ verificata la corrispondenza dei nominativi dei progettisti a quelli
titolari dell'affidamento e verifica della sottoscrizione dei documenti per
l'assunzione delle rispettive responsabilità.
c nc
E’ stata verificata l'esistenza di tutti gli elaborati previsti per il livello del
progetto da esaminare. c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle informazioni tecniche ed
amministrative contenute nei singoli elaborati. c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle modifiche apportate al progetto a
seguito di un suo precedente esame. c nc
E’ stato verificato l'adempimento delle obbligazioni previste nel
disciplinare di incarico di progettazione. c nc
E’ stata verificata la leggibilità degli elaborati con riguardo ai linguaggi
convenzionali di elaborazione. c nc
E’ stata verificata la comprensibilità delle informazioni contenute negli
elaborati e della ripercorribilità delle calcolazioni effettuate. c nc
E’ stata verificata la coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati. c nc
E’ stata verificata la rispondenza delle soluzioni progettuali ai requisiti
espressi nello studio di fattibilità ovvero nel documento preliminare alla
progettazione o negli elaborati progettuali prodotti nella fase
precedente.
c nc
E’ stata verificata la rispondenza della soluzione progettuale alle
normative assunte a riferimento ed alle eventuali prescrizioni, in
relazione agli aspetti di seguito specificati:
inserimento ambientale;
impatto ambientale;
funzionalità e fruibilità;
stabilità delle strutture;
sicurezza delle persone connessa agli impianti tecnologici;
igiene, salute e benessere delle persone;
superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche;
sicurezza antincendio;
inquinamento acustico;
durata e manutenibilità;
rispetto dei tempi e dei costi;
sicurezza ed organizzazione del cantiere.
c nc
È stata verificata la congruità dei parametri di riferimento con strutture
di analoga tipologia:
Euro/m³ CTL cubatura totale lorda
Euro/m² STL superficie totale lorda
c nc
Pag. 42 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
ESITO DEL CONTROLLO TECNICO
Positivo
Necessarie modifiche/integrazioni:
Relazione di verifica
IL RESPONSABILE DEL GRUPPO DI VERIFICA
________________________________________
La verifica è stata eseguita in contraddittorio con i progettisti
Progettisti Prestazione Data e Firma
Pag. 43 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del
Progetto Definitivo”
RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA DI PROGETTO
PROGETTO DEFINITIVO
CUP
Codice opera
Descrizione opera
Committente
Responsabile di progetto
Progettisti
Importo dei lavori
Data della verifica
Fase di
verifica
VERIFICA PROGETTO
DEFINITIVO
Elaborati
Gruppo di verifica Architettonic
Strutturale
Impianti elettrici
Impianti idrico/fognario
Impianti termico - condizionamento
altri
Estensione del controllo
Elaborati
verificati/Criticità
dell’intervento
Affidabilità
Completezza ed adeguatezza
Leggibilità, coerenza e ripercorribilità
Compatibilità
Pag. 44 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
CHECK LIST DI VERIFICA
A) Relazione descrittiva NOTE
Rispondenza del progetto alle finalità dell'intervento. c
nc
Rispetto del prescritto livello qualitativo. c
nc
Costi e benefici attesi. c
nc
Criteri utilizzati per le scelte progettuali. c
nc
Aspetti dell'inserimento dell’intervento sul territorio. c
nc
E’ stata valutata la possibilità di utilizzo di materiali provenienti dalle attività
di riuso e riciclaggio. c
nc
Caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti. c
nc
Criteri di progettazione delle strutture e degli impianti, in particolare per
quanto riguarda la sicurezza, la funzionalità e l'economia di gestione. c
nc
Aspetti riguardanti la topografia, la geologia, l'idrologia, il paesaggio,
l'ambiente e gli immobili di interesse storico, artistico ed archeologico che
sono stati esaminati e risolti in sede di progettazione attraverso lo studio di
fattibilità ambientale, ove previsto, nonché attraverso i risultati di apposite
indagini e studi specialistici.
c
nc
Indica le eventuali cave e discariche da utilizzare. c
nc
Indica le soluzioni adottate per il superamento delle barriere architettoniche c
nc
Riferisce in merito all'idoneità delle reti esterne dei servizi atti a soddisfare
le esigenze connesse all'esercizio dell’intervento da realizzare ed in merito
alla verifica sulle interferenze delle reti aeree e sotterranee con i nuovi
manufatti.
c
nc
Contiene le motivazioni che hanno indotto il progettista ad apportare
variazioni alle indicazioni contenute nel progetto preliminare. c
nc
Riferisce in merito alle eventuali opere di abbellimento artistico o di
valorizzazione architettonica. c
nc
Riferisce in merito al tempo necessario per la redazione del progetto
esecutivo eventualmente aggiornando quello indicato nel cronoprogramma
del progetto preliminare.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel Capitolato
Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché con i requisiti definiti dal
D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle documentazioni di
autorizzazione ed approvazione facenti riferimento alla fase progettuale. c
nc
Pag. 45 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
B1) Relazione geologica NOTE
Sono identificate le formazioni presenti nel sito. c
nc
È stato effettuato lo studio dei tipi litologici. c
nc
E’ descritta la struttura ed i caratteri fisici del sottosuolo. c
nc
E’ descritto il modello geologico-tecnico del sottosuolo. c
nc
Sono stati illustrati gli aspetti stratigrafici, strutturali, idrogeologici,
geomorfologici, litotecnici e fisici. c
nc
E’ definito il livello di pericolosità geologica. c
nc
E’ descritto il comportamento in assenza ed in presenza delle opere. c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici c
nc
B2) Relazione geotecnica
NOTE
Sono state effettuate indagini geotecniche. c
nc
E’ stato analizzato il comportamento meccanico del volume di
terreno influenzato, direttamente o indirettamente, dalla costruzione
del manufatto.
c
nc
Sono stati effettuati calcoli geotecnici per gli aspetti che si riferiscono
al rapporto del manufatto con il terreno.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché con i
requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
B3) Relazione idrologica e idraulica NOTE
E’ stato fatto lo studio delle acque meteoriche, superficiali e
sotterranee.
c
nc
Sono indicate le fonti dalle quali provengono gli elementi elaborati. c
nc
Sono indicati i procedimenti usati nella elaborazione. c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché con i
requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con le documentazioni di autorizzazione ed
approvazione facenti riferimento alla fase progettuale.
c
nc
Pag. 46 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
C) Relazioni specialistiche NOTE
Comprendono tutti gli aspetti e le problematiche inerenti
l’opera in oggetto.
c
nc
I contenuti presenti nelle relazioni specialistiche sono coerenti
con:
le specifiche esplicitate dal committente
le norme cogenti;
le norme tecniche applicabili, anche in relazione alla
completezza della documentazione progettuale;
le regole di buona progettazione.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle documentazioni
di autorizzazione ed approvazione facenti riferimento alla fase
progettuale.
c
nc
C1) Studio di impatto ambientale Note
E’ stato redatto secondo le norme tecniche che disciplinano
la materia.
c
nc
E’ stato predisposto contestualmente al progetto definitivo
sulla base dei risultati dello studio preliminare.
c
nc
Contiene i dati e le informazioni raccolte nell'ambito del
progetto stesso anche con riferimento alle cave e alle
discariche.
c
nc
C2) Studio di fattibilità ambientale Note
Approfondisce e verifica le analisi sviluppate nella fase di
redazione del progetto preliminare.
c
nc
Analizza e determina le misure atte a ridurre o compensare
gli effetti dell’intervento sull’ambiente e sulla salute.
c
nc
Analizza e determina le misure atte a riqualificare ed a
migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del contesto
territoriale avuto riguardo agli esiti delle indagini tecniche,
alle caratteristiche dell'ambiente interessato dall’intervento in
fase di cantiere e di esercizio, alla natura delle attività e
lavorazioni necessarie all’esecuzione dell’intervento ed
all'esistenza di vincoli sulle aree interessate.
c
nc
Contiene tutte le informazioni necessarie al rilascio delle
prescritte autorizzazioni e approvazioni in materia
ambientale.
c
nc
Pag. 47 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
D1) Elaborati grafici NOTE
Verificare la presenza dei seguenti elaborati (ove applicabile integrare l’elenco sulla base del DPP e del progetto preliminare)
Stralcio dello strumento urbanistico generale o attuativo con l'esatta
indicazione dell'area interessata all’intervento.
c
nc
Planimetria d'insieme in scala non inferiore a 1:500, con le indicazioni
delle curve di livello dell'area interessata all’intervento, delle strade, della
posizione, sagome e distacchi delle eventuali costruzioni confinanti e
delle eventuali alberature esistenti con la specificazione delle varie
essenze.
c
nc
Planimetria in scala non inferiore a 1:200, corredata da due o più sezioni
atte ad illustrare tutti i profili significativi dell’intervento, anche in
relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti, prima e dopo la
realizzazione, nella quale risultino precisati la superficie coperta di tutti i
corpi di fabbrica. Tutte le quote altimetriche relative sia al piano di
campagna originario sia alla sistemazione del terreno dopo la
realizzazione dell’intervento, sono riferite ad un caposaldo fisso. La
planimetria riporta la sistemazione degli spazi esterni indicando le
recinzioni, le essenze arboree da porre a dimora e le eventuali superfici
da destinare a parcheggio; è altresì integrata da una tabella riassuntiva
di tutti gli elementi geometrici del progetto: superficie dell'area, volume
dell'edificio, superficie coperta totale e dei singoli piani e ogni altro utile
elemento.
c
nc
Le piante dei vari livelli, nella scala non inferiore a 1:100 con
l'indicazione delle destinazioni d'uso, delle quote planimetriche e
altimetriche e delle strutture portanti. Le quote altimetriche sono riferite al
caposaldo di cui al punto precedente ed in tutte le piante sono indicate le
linee di sezione corrispondenti alle sezioni rappresentate graficamente
(vedi punto successivo).
c
nc
Almeno due sezioni, trasversale e longitudinale nel rapporto di scala non
inferiore a 1:100, con la misura delle altezze nette dei singoli piani, dello
spessore dei solai e della altezza totale dell'edificio. In tali sezioni è
altresì indicato l'andamento del terreno prima e dopo la realizzazione
dell’intervento, lungo le sezioni stesse, fino al confine ed alle eventuali
strade limitrofe. Tutte le quote altimetriche sono riferite allo stesso
caposaldo di cui sopra.
c
nc
Tutti i prospetti, nel rapporto di scala non inferiore a 1:100 completi di
riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici circostanti, alle quote
del terreno e alle sue eventuali modifiche. Se l'edificio è adiacente ad
altri fabbricati, i disegni dei prospetti comprendono anche quelli
schematici delle facciate adiacenti.
c
nc
Elaborati grafici in scala non inferiore a 1:200 atti ad illustrare il progetto
strutturale nei suoi aspetti fondamentali, in particolare per quanto
riguarda le fondazioni.
c
nc
Schemi funzionali e dimensionamento di massima dei singoli impianti,
sia interni che esterni.
c
nc
Planimetrie e sezioni in scala non inferiore a 1:200, in cui sono riportati i
tracciati principali delle reti impiantistiche esterne e la localizzazione
delle centrali dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle
vigenti norme in materia di sicurezza, in modo da poterne determinare il
relativo costo.
c
nc
Pag. 48 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
D2) Elaborati grafici NOTE
Esame dei tipi di documenti (chiarezza e adeguatezza delle rappresentazioni e conformità di quanto prescritto nel DPP)
Lo stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico
territoriale e del piano urbanistico generale o attuativo sono
in una scala adeguata alla estensione e alla tipologia
dell’intervento.
c
nc
L’indicazione della localizzazione sia dell’intervento da
realizzare, sia delle altre eventuali localizzazioni esaminate
in alternativa, è chiara e corrisponde alle indicazioni del DPP.
c
nc
Le planimetrie con curve di livello in cui sono inserite le
piante delle opere e le sezioni del territorio con prospetti e
sezioni relative, descrivono le opere da realizzare in modo
coerente, chiaro (in una scala adeguata alla tipologia
dell’intervento) e completo.
c
nc
La forma complessiva, dell’architettura dell’opera e il suo
rapporto funzionale e formale col territorio, nelle loro linee
generali, possiedono la qualità concettuale, sociale,
ecologica, ambientale corrispondente a quella richiesta dal
DPP.
c
nc
Gli schemi grafici (sezioni orizzontali e verticali) sono
predisposti nelle scale adeguate e sono sufficienti per
consentire l’individuazione e la comprensione delle
caratteristiche spaziali, tipologiche e funzionali delle opere da
realizzare.
c
nc
Gli schemi grafici (prospetti e viste particolari, sezioni
orizzontali e verticali) sono predisposti nelle scale adeguate
e sono sufficienti per consentire l’individuazione e la
comprensione delle caratteristiche tecnologiche generali
delle opere da realizzare.
c
nc
Le tipologie tecnologiche sono corrispondenti a quanto
eventualmente richiesto dal DPP, adeguate ai requisiti
tecnologici sia dell’opera sia delle parti funzionali (unità
tecnologiche o elementi tecnici) a loro volta individuati e
definiti per soddisfare:
– i requisiti ambientali espressi nel DPP,
le caratteristiche distributive esaminate.
c
nc
Il progetto é redatto considerando anche il contesto in cui
l’intervento si inserisce in modo che esso non pregiudichi
l’accessibilità, l’utilizzo e la manutenzione delle opere, degli
impianti e dei servizi esistenti.
c
nc
Il progetto é redatto secondo criteri diretti a salvaguardare
nella fase di costruzione e in quella di esercizio gli utenti e la
popolazione delle zone interessate dai fattori di rischio per la
sicurezza e la salute degli operai.
c
nc
Tutti gli elaborati sono sottoscritti dal progettista o dai
progettisti responsabili degli stessi, nonché dal progettista
responsabile dell’integrazione fra le varie prestazioni
specialistiche.
c
nc
Pag. 49 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
E) Calcoli preliminari delle strutture e degli impianti
NOTE
I calcoli preliminari delle strutture e degli impianti devono consentirne il dimensionamento e, per
quanto riguarda le reti e le apparecchiature degli impianti, anche la specificazione delle
caratteristiche. I calcoli degli impianti devono permettere, altresì, la definizione degli eventuali
volumi tecnici necessari. Indicare le singole relazioni di calcolo verificate.
verificare che le ipotesi e i criteri assunti alla base dei calcoli siano coerenti con la
destinazione dell'opera e con la corretta applicazione delle disposizioni normative e
regolamentari pertinenti al caso in esame;
verificare che il dimensionamento dell'opera, con riferimento ai diversi componenti, sia
stato svolto completamente, in relazione al livello di progettazione da verificare, e che i
metodi di calcolo utilizzati degli stessi siano esplicitati in maniera tale da risultare
leggibili, chiari e interpretabili;
verificare la congruenza di tali risultati con il contenuto delle elaborazioni grafiche ed
anche delle prescrizioni prestazionali e capitolari; per gli elementi ritenuti più critici, che
dovranno essere desumibili anche dalla descrizione illustrativa della relazione di calcolo
stessa, verificare la correttezza del loro dimensionamento;
verificare che le scelte progettuali costituiscano una soluzione idonea in relazione alla
durabilità dell'opera nelle condizioni d'uso e manutenzione previste.
Strutture c
nc
Impianti elettrici c
nc
Impianto riscaldamento c
nc
Impianto condizionamento c
nc
Idrico-fognario c
nc
F) Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici
NOTE
Descrive tutti i contenuti prestazionali tecnici degli elementi previsti nel progetto.
c
nc
Descrive, anche sotto il profilo estetico, le caratteristiche, la forma e le principali dimensioni dell’intervento, dei materiali e dei componenti previsti nel progetto.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro
descrizione grafica, nonché con i requisiti
definiti del D.P.P
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle
documentazioni di autorizzazione ed
approvazione facenti riferimento alla fase
progettuale
c
nc
Pag. 50 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
G) Piano particellare di esproprio
NOTE
E’ redatto in base alle mappe catastali aggiornate c
nc
Comprende le espropriazioni e gli asservimenti necessari per gli attraversamenti e le deviazioni di strade e di corsi d'acqua.
c
nc
Sulle mappe catastali sono indicate le eventuali zone di rispetto o da sottoporre a vincolo in relazione a specifiche normative o ad esigenze connesse alla categoria dell'intervento.
c
nc
Il piano è corredato dall'elenco dei proprietari da espropriare, asservire o occupare temporaneamente ed è corredato dell'indicazione di tutti i dati catastali nonché delle superfici interessate.
c
nc
E’ stata indicata per ogni proprietario l'indennità presunta di
espropriazione e di occupazione temporanea determinata in
base alle leggi e normative vigenti.
c
nc
c
nc
H) Stima sommaria dell’intervento e delle espropriazioni
NOTE
Gli elementi di computo comprendono tutte le opere previste nella documentazione di progetto (elaborati grafici, capitolato, relazioni).
c
nc
I metodi di misura delle opere sono usuali o standard. c
nc
I prezzi unitari assunti a base del computo metrico sono coerenti con le analisi dei prezzi e con i prezzari assunti come riferimento.
c
nc
Le misure delle opere computate sono corrette. (Effettuare verifiche operando a campione e/o per categorie prevalenti).
c
nc
I totali calcolati sono corretti c
nc
È stato utilizzato un prezziario aggiornato. c
nc
Sono state effettuate le analisi dei prezzi non contenute nel prezziario.
c
nc
Le analisi dei prezzi comprendono i prezzi dei materiali, mano d’opera, noli e trasporti desunti dal prezziario aggiornato o da prezzi correnti di mercato.
c
nc
Sono incluse nel computo metrico le spese per la sicurezza. c
nc
Sono comprese le spese generali (13÷15%) e l’utile dell’impresa (10%).
c
nc
Il computo metrico estimativo prevede somme da accantonare per eventuali lavorazioni in economia, da prevedere nel contratto d’appalto o da inserire nel quadro economico tra quelle a disposizione della stazione appaltante (se applicabile).
c
nc
Il quadro economico é conforme a quanto prescritto nel DPP c
nc
Pag. 51 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
I) Verifiche di carattere generale e considerazioni conclusive
NOTE
E’ verificata l'applicazione delle norme specifiche e delle regole tecniche di riferimento adottate per la redazione del progetto.
c nc
E’ verificata la coerenza delle ipotesi progettuali poste a base delle elaborazioni tecniche ambientali, architettoniche, strutturali, impiantistiche e di sicurezza.
c nc
E’ verificata la corrispondenza dei nominativi dei progettisti a quelli titolari dell'affidamento e verifica della sottoscrizione dei documenti per l'assunzione delle rispettive responsabilità.
c nc
E’ stata verificata l'esistenza di tutti gli elaborati previsti per il livello del progetto da esaminare.
c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle informazioni tecniche ed amministrative contenute nei singoli elaborati.
c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle modifiche apportate al progetto a seguito di un suo precedente esame.
c nc
E’ stato verificato l'adempimento delle obbligazioni previste nel disciplinare di incarico di progettazione.
c nc
E’ stata verificata la leggibilità degli elaborati con riguardo alla linguaggi convenzionali di elaborazione.
c nc
E’ stata verificata la comprensibilità delle informazioni contenute negli elaborati e della ripercorribilità delle calcolazioni effettuate;
c nc
E’ stata verificata la coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati e pareri nonché nullaosta.
c nc
È stata verificata l’esistenza e il rispetto di tutti i pareri / nullaosta previsti per il livello di progettazione di seguito elencati: a) parere igienico sanitario b) parere tutela architettonica c) parere pubblico spettacolo d) ecc.
c nc
E’ stata verificata la rispondenza delle soluzioni progettuali ai requisiti espressi nello studio di fattibilità ovvero nel documento preliminare alla progettazione o negli elaborati progettuali prodotti nella fase precedente.
c nc
E’ stata verificata la rispondenza della soluzione progettuale alle normative assunte a riferimento ed alle eventuali prescrizioni, in relazione agli aspetti di seguito specificati:
– inserimento ambientale; – impatto ambientale; – funzionalità e fruibilità; – stabilità delle strutture; – sicurezza delle persone connessa agli impianti tecnologici; – igiene, salute e benessere delle persone; – superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche; – sicurezza antincendio; – inquinamento acustico; – durata e manutenibilità; – rispetto dei tempi e dei costi; – sicurezza ed organizzazione del cantiere.
c nc
È stata verificata la congruità dei parametri di riferimento con strutture di analoga tipologia: Euro/m³ CTL cubatura totale lorda Euro/m² STL superficie totale lorda
c nc
Pag. 52 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
ESITO DEL CONTROLLO TECNICO
Positivo
Necessarie
modifiche/integrazioni:
Relazione di verifica
IL RESPONSABILE DEL GRUPPO DI VERIFICA
________________________________________
La verifica è stata eseguita in contraddittorio con i progettisti
Progettisti Prestazione
Data e Firma
Pag. 53 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema del “Rapporto Tecnico di Verifica Preventiva del
Progetto Esecutivo”
RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA DI PROGETTO
PROGETTO ESECUTIVO
CUP
Codice opera
Descrizione opera
Committente
Responsabile di progetto
Progettisti
Importo dei lavori
Data della verifica
Fase di verifica VERIFICA PROGETTO DEFINITIVO Elaborati
Gruppo di verifica Architettonico
Strutturale
Impianti elettrici
Impianti idrico/fognario
Impianti termico -
condizionamento
altri
Estensione del controllo
Elaborati verificati/Criticità
dell’intervento
Affidabilità
Completezza ed adeguatezza
Leggibilità, coerenza e ripercorribilità
Compatibilità
Pag. 54 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
CHECK LIST DI VERIFICA
B) Relazione descrittiva NOTE
Rispondenza del progetto alle finalità dell'intervento. c
nc
Rispetto del prescritto livello qualitativo. c
nc
Costi e benefici attesi c
nc
Criteri utilizzati per le scelte progettuali. c
nc
Aspetti dell'inserimento dell’intervento sul territorio. c
nc
E’ stata valutata la possibilità di utilizzo di materiali
provenienti dalle attività di riuso e riciclaggio.
c
nc
Caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali
prescelti.
c
nc
Criteri di progettazione delle strutture e degli impianti, in
particolare per quanto riguarda la sicurezza, la funzionalità e
l'economia di gestione.
c
nc
Aspetti riguardanti la topografia, la geologia, l'idrologia, il
paesaggio, l'ambiente e gli immobili di interesse storico,
artistico ed archeologico che sono stati esaminati e risolti in
sede di progettazione attraverso lo studio di fattibilità
ambientale, ove previsto, nonché attraverso i risultati di
apposite indagini e studi specialistici.
c
nc
Indica le eventuali cave e discariche da utilizzare. c
nc
Indica le soluzioni adottate per il superamento delle barriere
architettoniche
c
nc
Riferisce in merito all'idoneità delle reti esterne dei servizi atti
a soddisfare le esigenze connesse all'esercizio dell’intervento
da realizzare ed in merito alla verifica sulle interferenze delle
reti aeree e sotterranee con i nuovi manufatti.
c
nc
Contiene le motivazioni che hanno indotto il progettista ad
apportare variazioni alle indicazioni contenute nel progetto
preliminare.
c
nc
Riferisce in merito alle eventuali opere di abbellimento
artistico o di valorizzazione architettonica.
c
nc
Riferisce in merito al tempo necessario per la redazione del
progetto esecutivo eventualmente aggiornando quello
indicato nel cronoprogramma del progetto preliminare.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle
documentazioni di autorizzazione ed approvazione facenti
riferimento alla fase progettuale.
c
nc
Pag. 55 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
B1) Relazione geologica NOTE
Sono identificate le formazioni presenti nel sito. c
nc
È stato effettuato lo studio dei tipi litologici. c
nc
E’ descritta la struttura ed i caratteri fisici del sottosuolo c
nc
E’ descritto il modello geologico-tecnico del sottosuolo. c
nc
Sono stati illustrati gli aspetti stratigrafici, strutturali,
idrogeologici, geomorfologici, litotecnici e fisici.
c
nc
E’ definito il livello di pericolosità geologica. c
nc
E’ descritto il comportamento in assenza ed in presenza delle
opere.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
B2) Relazione geotecnica NOTE
Sono state effettuate indagini geotecniche. c
nc
E’ stato analizzato il comportamento meccanico del volume
di terreno influenzato, direttamente o indirettamente, dalla
costruzione del manufatto.
c
nc
Sono stati effettuati calcoli geotecnici per gli aspetti che si
riferiscono al rapporto del manufatto con il terreno.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
c
nc
B3) Relazione idrologica e idraulica NOTE
E’ stato fatto lo studio delle acque meteoriche, superficiali e
sotterranee.
c
nc
Sono indicate le fonti dalle quali provengono gli elementi
elaborati.
c
nc
Sono indicati i procedimenti usati nella elaborazione. c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle
documentazioni di autorizzazione ed approvazione facenti
riferimento alla fase progettuale.
c
nc
Pag. 56 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
C) Relazioni specialistiche NOTE
Comprendono tutti gli aspetti e le problematiche inerenti
l’opera in oggetto.
c
nc
I contenuti presenti nelle relazioni specialistiche sono
coerenti con:
- le specifiche esplicitate dal committente - le norme cogenti; - le norme tecniche applicabili, anche in relazione alla
completezza della documentazione progettuale; - le regole di buona progettazione.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione riportata nel
Capitolato Speciale di Appalto e negli elaborati grafici nonché
con i requisiti definiti dal D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle
documentazioni di autorizzazione ed approvazione facenti
riferimento alla fase progettuale.
c
nc
C1) Studio di impatto ambientale NOTE
E’ stato redatto secondo le norme tecniche che disciplinano
la materia.
c
nc
E’ stato predisposto contestualmente al progetto definitivo
sulla base dei risultati dello studio preliminare.
c
nc
Contiene i dati e le informazioni raccolte nell'ambito del
progetto stesso anche con riferimento alle cave e alle
discariche.
c
nc
C2) Studio di fattibilità ambientale NOTE
Approfondisce e verifica le analisi sviluppate nella fase di
redazione del progetto preliminare.
c
nc
Analizza e determina le misure atte a ridurre o compensare
gli effetti dell’intervento sull’ambiente e sulla salute.
c
nc
Analizza e determina le misure atte a riqualificare ed a
migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del contesto
territoriale avuto riguardo agli esiti delle indagini tecniche,
alle caratteristiche dell'ambiente interessato dall’intervento in
fase di cantiere e di esercizio, alla natura delle attività e
lavorazioni necessarie all’esecuzione dell’intervento ed
all'esistenza di vincoli sulle aree interessate.
c
nc
Contiene tutte le informazioni necessarie al rilascio delle
prescritte autorizzazioni e approvazioni in materia
ambientale.
c
nc
Pag. 57 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
D1) Elaborati grafici NOTE
Verificare la presenza dei seguenti elaborati (ove applicabile integrare l’elenco sulla base del DPP e del progetto preliminare)
Stralcio dello strumento urbanistico generale o attuativo con l'esatta indicazione dell'area interessata all’intervento.
c
nc
Planimetria d'insieme in scala non inferiore a 1:500, con le indicazioni delle curve di livello dell'area interessata all’intervento, delle strade, della posizione, sagome e distacchi delle eventuali costruzioni confinanti e delle eventuali alberature esistenti con la specificazione delle varie essenze.
c
nc
Planimetria in scala non inferiore a 1:200, corredata da due o più sezioni atte ad illustrare tutti i profili significativi dell’intervento, anche in relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti, prima e dopo la realizzazione, nella quale risultino precisati la superficie coperta di tutti i corpi di fabbrica. Tutte le quote altimetriche relative sia al piano di campagna originario sia alla sistemazione del terreno dopo la realizzazione dell’intervento, sono riferite ad un caposaldo fisso. La planimetria riporta la sistemazione degli spazi esterni indicando le recinzioni, le essenze arboree da porre a dimora e le eventuali superfici da destinare a parcheggio; è altresì integrata da una tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici del progetto: superficie dell'area, volume dell'edificio, superficie coperta totale e dei singoli piani e ogni altro utile elemento.
c
nc
Le piante dei vari livelli, nella scala non inferiore a 1:100 con l'indicazione delle destinazioni d'uso, delle quote planimetriche e altimetriche e delle strutture portanti. Le quote altimetriche sono riferite al caposaldo di cui al punto precedente ed in tutte le piante sono indicate le linee di sezione corrispondenti alle sezioni rappresentate graficamente (vedi punto successivo).
c
nc
Almeno due sezioni, trasversale e longitudinale nel rapporto di scala non inferiore a 1:100, con la misura delle altezze nette dei singoli piani, dello spessore dei solai e della altezza totale dell'edificio. In tali sezioni è altresì indicato l'andamento del terreno prima e dopo la realizzazione dell’intervento, lungo le sezioni stesse, fino al confine ed alle eventuali strade limitrofe. Tutte le quote altimetriche sono riferite allo stesso caposaldo di cui sopra.
c
nc
Tutti i prospetti, nel rapporto di scala non inferiore a 1:100 completi di riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali modifiche. Se l'edificio è adiacente ad altri fabbricati, i disegni dei prospetti comprendono anche quelli schematici delle facciate adiacenti.
c
nc
Elaborati grafici in scala non inferiore a 1:200 atti ad illustrare il progetto strutturale nei suoi aspetti fondamentali, in particolare per quanto riguarda le fondazioni.
c
nc
Schemi funzionali e dimensionamento di massima dei singoli impianti, sia interni che esterni.
c
nc
Planimetrie e sezioni in scala non inferiore a 1:200, in cui sono riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche esterne e la localizzazione delle centrali dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza, in modo da poterne determinare il relativo costo.
c
nc
Pag. 58 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
D2) Elaborati grafici NOTE
Esame dei tipi di documenti (chiarezza e adeguatezza delle rappresentazioni e conformità di quanto prescritto nel DPP)
Lo stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico territoriale e del piano urbanistico generale o attuativo sono in una scala adeguata alla estensione e alla tipologia dell’intervento.
c
nc
L’indicazione della localizzazione sia dell’intervento da realizzare, sia delle altre eventuali localizzazioni esaminate in alternativa, è chiara e corrisponde alle indicazioni del DPP.
c
nc
Le planimetrie con curve di livello in cui sono inserite le piante delle opere e le sezioni del territorio con prospetti e sezioni relative, descrivono le opere da realizzare in modo coerente, chiaro (in una scala adeguata alla tipologia dell’intervento) e completo.
c
nc
La forma complessiva, dell’architettura dell’opera e il suo rapporto funzionale e formale col territorio, nelle loro linee generali, possiedono la qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale corrispondente a quella richiesta dal DPP
c
nc
Gli schemi grafici (sezioni orizzontali e verticali) sono predisposti nelle scale adeguate e sono sufficienti per consentire l’individuazione e la comprensione delle caratteristiche spaziali, tipologiche e funzionali delle opere da realizzare.
c
nc
Gli schemi grafici (prospetti e viste particolari, sezioni orizzontali e verticali) sono predisposti nelle scale adeguate e sono sufficienti per consentire l’individuazione e la comprensione delle caratteristiche tecnologiche generali delle opere da realizzare.
c
nc
Le tipologie tecnologiche sono corrispondenti a quanto eventualmente richiesto dal DPP, adeguate ai requisiti tecnologici sia dell’opera sia delle parti funzionali (unità tecnologiche o elementi tecnici) a loro volta individuati e definiti per soddisfare: – i requisiti ambientali espressi nel DPP,
– le caratteristiche distributive esaminate.
c
nc
Il progetto é redatto considerando anche il contesto in cui l’intervento si inserisce in modo che esso non pregiudichi l’accessibilità, l’utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti.
c
nc
Il progetto é redatto secondo criteri diretti a salvaguardare nella fase di costruzione e in quella di esercizio gli utenti e la popolazione delle zone interessate dai fattori di rischio per la sicurezza e la salute degli operai.
c
nc
Tutti gli elaborati sono sottoscritti dal progettista o dai
progettisti responsabili degli stessi, nonché dal progettista
responsabile dell’integrazione fra le varie prestazioni
specialistiche.
c
nc
Pag. 59 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
E) Calcoli preliminari delle strutture e degli impianti NOTE
I calcoli preliminari delle strutture e degli impianti devono consentirne il dimensionamento e, per quanto riguarda le reti e le apparecchiature degli impianti, anche la specificazione delle caratteristiche. I calcoli degli impianti devono permettere, altresì, la definizione degli eventuali volumi tecnici necessari. Indicare le singole relazioni di calcolo verificate.
– verificare che le ipotesi e i criteri assunti alla base dei calcoli siano coerenti con la destinazione dell'opera e con la corretta applicazione delle disposizioni normative e regolamentari pertinenti al caso in esame;
– verificare che il dimensionamento dell'opera, con riferimento ai diversi componenti, sia stato svolto completamente, in relazione al livello di progettazione da verificare, e che i metodi di calcolo utilizzati degli stessi siano esplicitati in maniera tale da risultare leggibili, chiari e interpretabili;
– verificare la congruenza di tali risultati con il contenuto delle elaborazioni grafiche ed anche delle prescrizioni prestazionali e capitolari; per gli elementi ritenuti più critici, che dovranno essere desumibili anche dalla descrizione illustrativa della relazione di calcolo stessa, verificare la correttezza del loro dimensionamento;
– verificare che le scelte progettuali costituiscano una soluzione idonea in relazione alla durabilità dell'opera nelle condizioni d'uso e manutenzione previste.
Strutture c
nc
Impianti elettrici c
nc
Impianto riscaldamento c
nc
Impianto condizionamento c
nc
Idrico-fognario c
nc
F) Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici NOTE
Descrive tutti i contenuti prestazionali tecnici degli elementi previsti nel progetto.
c
nc
Descrive, anche sotto il profilo estetico, le caratteristiche, la forma e le principali dimensioni dell’intervento, dei materiali e dei componenti previsti nel progetto.
c
nc
I contenuti sono coerenti con la loro descrizione grafica, nonché con i
requisiti definiti del D.P.P.
c
nc
I contenuti sono coerenti con i contenuti delle documentazioni di
autorizzazione ed approvazione facenti riferimento alla fase progettuale.
c
nc
G) Piano particellare di esproprio NOTE
E’ redatto in base alle mappe catastali aggiornate. c
nc
Comprende le espropriazioni e gli asservimenti necessari per gli attraversamenti e le deviazioni di strade e di corsi d'acqua.
c
nc
Sulle mappe catastali sono indicate le eventuali zone di rispetto o da sottoporre a vincolo in relazione a specifiche normative o ad esigenze connesse alla categoria dell'intervento.
c
nc
Il piano è corredato dall'elenco dei proprietari da espropriare, asservire o occupare temporaneamente ed è corredato dell'indicazione di tutti i dati catastali nonché delle superfici interessate.
c
nc
E’ stata indicata per ogni proprietario l'indennità presunta di
espropriazione e di occupazione temporanea determinata in base alle
leggi e normative vigenti.
c
nc
Pag. 60 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
H) Stima sommaria dell’intervento e delle espropriazioni NOTE
Gli elementi di computo comprendono tutte le opere previste nella documentazione di progetto (elaborati grafici, capitolato, relazioni).
c
nc
I metodi di misura delle opere sono usuali o standard. c
nc
I prezzi unitari assunti a base del computo metrico sono coerenti con le analisi dei prezzi e con i prezzari assunti come riferimento.
c
nc
Le misure delle opere computate sono corrette. (Effettuare verifiche operando a campione e/o per categorie prevalenti)
c
nc
I totali calcolati sono corretti.
c
nc
È stato utilizzato un prezziario aggiornato.
c
nc
Sono state effettuate le analisi dei prezzi non contenute nel prezziario.
c
nc
Le analisi dei prezzi comprendono i prezzi dei materiali, mano d’opera, noli e trasporti desunti dal prezziario aggiornato o da prezzi correnti di mercato.
c
nc
Sono incluse nel computo metrico le spese per la sicurezza.
c
nc
Sono comprese le spese generali (13÷15%) e l’utile dell’impresa (10%).
c
nc
Il computo metrico estimativo prevede somme da accantonare per eventuali lavorazioni in economia, da prevedere nel contratto d’appalto o da inserire nel quadro economico tra quelle a disposizione della stazione appaltante (se applicabile).
c
nc
Il quadro economico é conforme a quanto prescritto nel DPP.
c
nc
Pag. 61 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
II) Verifiche di carattere generale e considerazioni conclusive NOTE
E’ verificata l'applicazione delle norme specifiche e delle regole tecniche di riferimento adottate per la redazione del progetto.
c nc
E’ verificata la coerenza delle ipotesi progettuali poste a base delle elaborazioni tecniche ambientali, architettoniche, strutturali, impiantistiche e di sicurezza.
c nc
E’ verificata la corrispondenza dei nominativi dei progettisti a quelli titolari dell'affidamento e verifica della sottoscrizione dei documenti per l'assunzione delle rispettive responsabilità.
c nc
E’ stata verificata l'esistenza di tutti gli elaborati previsti per il livello del progetto da esaminare.
c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle informazioni tecniche ed amministrative contenute nei singoli elaborati.
c nc
E’ stata verificata l'esaustività delle modifiche apportate al progetto a seguito di un suo precedente esame.
c nc
E’ stato verificato l'adempimento delle obbligazioni previste nel disciplinare di incarico di progettazione.
c nc
E’ stata verificata la leggibilità degli elaborati con riguardo alla linguaggi convenzionali di elaborazione.
c nc
E’ stata verificata la comprensibilità delle informazioni contenute negli elaborati e della ripercorribilità delle calcolazioni effettuate;
c nc
E’ stata verificata la coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati e pareri nonché nullaosta.
c nc
È stata verificata l’esistenza e il rispetto di tutti i pareri / nullaosta previsti per il livello di progettazione di seguito elencati: a) parere igienico sanitario b) parere tutela architettonica c) parere pubblico spettacolo d) ecc.
c nc
E’ stata verificata la rispondenza delle soluzioni progettuali ai requisiti espressi nello studio di fattibilità ovvero nel documento preliminare alla progettazione o negli elaborati progettuali prodotti nella fase precedente.
c nc
E’ stata verificata la rispondenza della soluzione progettuale alle normative assunte a riferimento ed alle eventuali prescrizioni, in relazione agli aspetti di seguito specificati:
– inserimento ambientale; – impatto ambientale; – funzionalità e fruibilità; – stabilità delle strutture; – sicurezza delle persone connessa agli impianti tecnologici; – igiene, salute e benessere delle persone; – superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche; – sicurezza antincendio; – inquinamento acustico; – durata e manutenibilità; – rispetto dei tempi e dei costi; – sicurezza ed organizzazione del cantiere.
c nc
È stata verificata la congruità dei parametri di riferimento con strutture di analoga tipologia: Euro/m³ CTL cubatura totale lorda Euro/m² STL superficie totale lorda
c nc
Pag. 62 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
ESITO DEL CONTROLLO TECNICO
Positivo
Necessarie
modifiche/integrazioni:
Relazione di verifica
IL RESPONSABILE DEL GRUPPO DI VERIFICA
La verifica è stata eseguita in contraddittorio con i progettisti
Progettisti Prestazione
Data e Firma
Pag. 63 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Progetto architettonico”
RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA DI PROGETTO
Check List per la verifica delle coerenze delle interfacce – Progetto architettonico
TIPO DI VERIFICA DI INTERFACCIA NOTE
1 Rispetto dei confini di proprietà risultanti sul rilievo e sulle piante del sito con il progetto architettonico
c nc
2 Rispetto delle distanze minime previste dalla normativa vigente c
nc
3 Coerenza della posizione dei pilastri, dei muri portanti e delle dimensioni complessive dell'edificio con il progetto strutturale
c
nc
4 Verificare che le costruzioni già esistenti e quelle ancora da costruire siano chiaramente identificati nelle piante del sito
c
nc
5 Verificare che i prospetti si accordino con le piante; in particolare, controllare il filo del tetto, le aperture delle finestre e delle porte, le bocche di ventilazione, gli impianti di illuminazione esterni e i giunti di espansione
c nc
6 Coerenza della quota altimetrica dei fori di scarico con quella del sito c
nc
7 Coerenza delle sezioni con i prospetti e con le piante c
nc
8 Coerenza delle sezioni dei muri con le sezioni del progetto architettonico e del progetto strutturale
c
nc
9 Verificare che la misura delle finestre sia quella dell'abaco ed ecc… verificare che il tipo di vetro per le finestre si accordi con le specifiche tecniche
c nc
10 Verificare che i giunti d'espansione siano continui lungo l'edificio c
nc
11 Verificare che le piante particolareggiate a scala inferiore si accordino con le piante a maggiore scala
c
nc
12 Verificare che le tavole della carpenteria strutturale si accordino con le piante civili per garantire l'assenza di incongruenze nella po- sizione delle partizioni interne. Includere i numeri delle stanze nelle tavole della carpenteria strutturale
c nc
13 Verificare che il posizionamento delle apparecchiature elettriche/elettroniche e delle valvole di regolazione e dei diffusori dell'impianto meccanico risultante dalle piante del progetto meccanico e del progetto elettri- co/elettronico non siano in contrasto con il posizionamento indicato nelle tavole della carpenteria strutturale
c nc
14 Verificare che le informazioni sulle finiture dei locali risultanti dal capitolato si accordino con le informazioni derivanti da piante e alzati, inclusi i numeri dei locali, le finiture, le altezze di piano. Cercare accuratamente omissioni ed incongruenze
c
nc
15 Verificare che le informazioni sui serramenti previsti, risultanti dal capitolato, siano congruenti con gli altri elaborati di progetto, verificare le dimensioni, le identificazioni; cercare accuratamente omissioni ed incongruenze. Coordinare i serramenti dritti nelle eventuali murature curve. Evidenziare le differenze quando si rilevano condizioni "simili"
c
nc
16 Verificare che la copertura sia fornita di un’adeguata protezione e di sistemi di sicurezza per il lavaggio delle facciate continue
c
nc
Pag. 64 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
17 Verificare che le parti da conservare e le par- ti da demolire siano chiaramente individuate sia nelle piante che nelle sezioni e negli alza- ti. Assicurarsi che le annotazioni riguardanti le parti da demolire o da conservare si accordino con i desideri del committente
c
nc
18 Verificare che le rigature del cemento, giunti di espansione e i giunti di controllo siano chiaramente indicati
c nc
19 Coordinare i corsi verticali delle murature con le dimensioni e la posizione delle aperture. Verificare i punti di controllo dei corsi quando le murature di nuova costruzione si interfacciano con quelle esistenti. Coordinare il posizionamento di architravi, davanzali e pezzi speciali con il progetto strutturale
c nc
20 Verificare che i particolari costruttivi dei serramenti prevedano uno spazio adeguato per cardini, maniglie, astragali, barre a spinta, ecc.; controllare che tutte le finiture da realizzare prima dell'installazione dei serramenti siano state specificate e coordinate
c nc
21 Verificare che gli irrigatori siano stati previsti in posizioni adeguate e non interferenti con altri sottoservizi e impianti strade e arredi urbani
c nc
22 Verificare che siano state indicate chiara- mente le barriere architettoniche di sicurezza e di protezione (es. corrimano)
c
nc
23 Rivedere gli spessori di finitura del pavimento in prossimità delle porte e dei mate- riali di transizione; controllare i “franchi” per le porte e verificare l'accessibilità delle se- die a rotelle
c
nc
24 Verificare che materiali e/o attrezzatura e/o arredi fornita dal proprietario siano stati co- ordinati tra le piante e le alzate interni. Assi- curarsi che sia chiaro quale soggetto fornisce e quale installa ogni pezzo dell'attrezzatura (forniture del proprietario e installato dal general contractor e/o fornito e installato dal general contractor). Verificare ogni articolo che debba essere murato (come i pannelli di controllo e di allarme). Assicurarsi che ci sia adeguata lunghezza, altezza e profondità. Quando possibile, tenere gli elementi murati fuori dai muri tagliafuoco
c nc
25 Verificare che il posizionamento dei muri tagliafuoco sia congruente con le valvole di tiraggio del fuoco e/o del fumo indicate sulle piante del progetto meccanico. Verificare i franchi per le attrezzature meccaniche, elettroniche ed elettriche
c
nc
26 Verificare che le cassette, i raffreddatori ad acqua, gli impianti antincendio, gli accessori del bagno, ecc. stiano negli spazi disponibili e negli spessori delle partizioni. Verificare che le prese elettriche/elettroniche nelle pa- reti attrezzate siano alla giusta altezza. Co- ordinare le altezze e i posizionamenti delle cassette con il progetto elettrico, elettronico, meccanico, idraulico e delle telecomunica- zioni. Prevedere gli adeguati spazi per le strisce di riempimento ad ogni lato. Coordinare il cablaggio informatico, elettronico ed elettrico e i requisiti di sicurezza con il committente. Pianificare guarnizioni e canalette per il cablaggio
c
nc
27 Verificare che i materiali, gli spessori e i metodi di costruzione si accordino tra specifiche tecniche e disegni
c
nc
28 Verificare che i materiali di tenuta indicati nei disegni siano gli stessi indicati nelle specifiche tecniche
c
nc
29 Verificare che il posizionamento delle attrezzature sia stato coordinato con le piante del sito
c nc
30 Verificare che tutti gli assemblaggi dei prefabbricati siano come richiesto dalle specifiche tecniche, conseguentemente ai muri adiacenti
c
nc
31 Verificare che gli elaborati grafici delle finiture nei muri e nei pavimenti siano coordinati con i giunti richiesti, come nel caso dei giunti di controllo nelle pareti e nei controsoffitti in cartongesso
c nc
32 Confermare i contenuti di tutti i titoli, annota- zioni, etichette c
nc
Pag. 65 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
33
Verificare che l'elenco elaborati rifletta accuratamente gli effettivi numeri, nomi e sequenze dei documenti (es. WBS, OBS, ecc.)
c
nc
34
Verificare che i riferimenti incrociati (riferi- menti delle alzate interne, sezioni dell'edificio, dei muri e dei dettagli, ecc.) siano completi e corretti
c
nc
35
Verificare che tutte le partizioni siano identificate con una indicazione del tipo, e che le classi REI indicate dai tipi di partizione combacino con le classi mostrate sulle tavole di carpenteria strutturale
c
nc
36 Verificare che i nomi e i numeri dei locali sia- no congruenti tra le piante e i capitolati
c
nc
37 Verificare che le indicazioni riportate nei documenti identifichi i relativi materiali
c nc
38
Verificare che il cartiglio sia corretto e congruente con le informazioni che appaiono nelle tavole
c nc
39
Verificare che il titolo, la scala, il numero, la freccia indicante il Nord e la legenda compaiano su tutte le piante
c nc
40 Verificare che tutte le partizioni, gli sfalsa- menti, le nicchie, ecc. siano quotate
c nc
41
Verificare che i cambiamenti di quota siano indicati con gli opportuni segni altimetrici, e che le barriere di sicurezza siano previste dove necessarie
c
nc
42
Verificare che il posizionamento delle porte e i sensi di apertura permettano l'ingresso e l'uscita alle sedie a rotelle. Controllare le informazioni del capitolato circa maniglie, ecc.
c
nc
43
Controllare che i dettagli costruttivi non pre- vedano che materiali con diverse tolleranze di costruzione debbano essere posati senza opportune indicazioni
c
nc
44
Controllare la congruenza tra disegni a scala inferiore e quelli a scala superiore in cui rientrano
c
nc
45 Verificare che i giunti di controllo siano previ- sti in grandi aree di muri a secco
c
nc
46 Verificare che per tutte le superfici sia indica- ta la pittura o la finitura da applicare
c
nc
47 Verificare che l'isolamento termico e acustico sia continuo c
nc
48
Verificare che tutte le varianti dalle condizioni di base del contratto siano chiaramente indicate e differenziate
c
nc
49
Assicurarsi che i corridoi per l'evacuazione mantengano la continuità dei percorsi taglia- fuoco
c
nc
50
Verificare che i corridoi o i locali antincendio abbiano i solai antincendio, o che i muri perimetrali si estendano fino alle strutture. Verificare che l'assemblaggio costituente la copertura sia adeguato al mantenimento della sicurezza antincendio
c
nc
51
Se sono utilizzati solai antincendio, verificare che le specifiche tecniche includano una se- zione dedicata ai solai antincendio
c
nc
52
Controllare che tutte le attrezzature dell'im- pianto elettrico/elettronico previste nei solai antincendio siano agganciate al muro a sec- co, se necessario inserite in tubi speciali
c
nc
53
Controllare che la sicurezza antincendio sia richiamata nei tipi di partizione, dettagli co- struttivi o note generali
c
nc
54
Controllare che ogni suddivisione in locali sia contraddistinta e numerata e che sia indicata anche negli altri progetti
c nc
Pag. 66 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Progetto strutturale”
NOTE
1
Verificare che le linee della griglia dei pila- stri si accordino tra progetto strutturale e progetto architettonico
2
Verificare che la posizione dei pilastri sia la stessa nel progetto strutturale e nel progetto architettonico
3
Verificare che la soletta perimetrale indicata nel progetto strutturale si accordi con il progetto architettonico
4
Verificare che le solette ribassate o rialza- te siano indicate e si accordino con il pro- getto architettonico
5 Verificare che I’altezza delle solette si accordi con il progetto architettonico
6
Verificare che le travi di fondazione siano identificate e dimensionate nei capitolati e nelle piante
7
Verificare che i plinti di fondazione siano identificati e dimensionati nei capitolati e nelle piante
8 Verificare l'allineamento dei pilastri alle varie quote
9
Verificare che la linea di perimetro del tetto nel progetto strutturale si accordi con la pianta della copertura del progetto archi- tettonico
10
Verificare che i pilastri, le travi di solaio e le travi di copertura siano elencati nella sezione dei capitolati relativi a travi e pila- stri
11
Verificare che la lunghezza dei pilastri in- dicata nei capitolati sia la stessa indicata nelle sezioni
12 Verificare che le sezioni grafiche siano opportunamente indicate.
13
Verificare che la posizione dei giunti strutturali e di espansione si accordi con i pro- getti delle altre discipline
14 Verificare che ogni dimensione si accordi con il progetto architettonico
15
Verificare che le annotazioni degli elaborati grafici non siano in contrasto con le specifiche tecniche
16
Coordinare il posizionamento delle parti- zioni interne mobili e il posizionamento delle apparecchiature dell'impianto idraulico in modo da evitare contrasti con gli elementi strutturali
17
Considerare la sequenza delle lavorazioni strutturali con le fasi previste dal progetto architettonico
18
Verificare che l'acciaio strutturale e le fini- ture del pavimento siano state integrate con i requisiti di sicurezza antincendio
19
Verificare che gli elaborati grafici del pro- getto strutturale identifichino gli elementi primari e secondari e che i requisiti antincendio siano espressi in accordo con questa classificazione
20
Verificare che gli elaborati grafici del pro- getto strutturale includano una nota per i subappaltatori che faccia riferimento al progetto architettonico per tutti i ferri. Tutti i ferri devono essere indicati nel progetto architettonico, ma le dimensioni devono essere indicate dall'ingegnere strutturista. Gli elaborati grafici dello strutturista dovrebbero indicare i dettagli di connessione dei ferri in relazione agli elementi strutturali
21 Verificare che siano stati previsti opportuni supporti strutturali per il sistema di lavaggio delle finestre della facciata
22
Verificare che siano stati previsti opportuni supporti strutturali per le future manutenzioni di facciata
Pag. 67 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Progetto civile”
NOTE
1 Verificare che i servizi interrati di nuova costruzione non interferiscano con cavi della linea elettrica/elettronica e telefonica, con la rete idrica, fognaria, del gas, con i tubi di deflusso delle acque chiare, con i tubi di condotta del combustibile, con pozzetti e serbatoi del carburante (con tutti i sottoservizi preesistenti)
2 Verificare che i pali della luce o del telefono, i cavi, i segnali stradali, i canali
di drenaggio, le scatole delle valvole, i tombini, ecc... esistenti non
interferiscano con le nuove strade, i nuovi marciapiedi e con quando previsto
in progetto
3 Verificare che siano indicati i confini della costruzione, le pendenze, la terra di colti- vo, il prato, ecc... e che siano congruenti con i progetti delle altre discipline.
4 Verificare che gli idranti e i pali della luce non siano in contrasto con altri elementi fuori terra
5 Verificare che i profili mostrino i servizi interrati ed evitino i contrasti con l'esistente
6 Verificare che le distanze orizzontali tra le condotte di drenaggio e i tombini si
accordino con le dimensioni in scala di piante e profili
7 Verificare che tutte le pendenze esistenti e progettate siano indicate
8 Verificare che sia indicata la connessione di tutte le gronde e i canali di scolo con i canali di drenaggio delle acque chiare
9 Verificare che sia identificata e nominata la figura fisica che provveda al
coordina- mento con l’amministrazione pubblica e con i fornitori dei servizi
10 Verificare che gli elaborati grafici del pro- getto civile siano graficamente e dimensionalmente congruenti con gli elaborati delle altre discipline
11 Verificare che l'illuminamento dell'area non sia in contrasto con l'illuminamento delle aree adiacenti
12 Individuare i servizi passanti nei muri di contenimento e le caratteristiche. Indicare l'elevazione dei muri di contenimento
13 Individuare eventuali aree adiacenti per lo stoccaggio durante la costruzione
14 Verificare che il rilievo indichi in maniera esaustiva i legami tra le strutture, gli edifici esistenti con le linee di confine su tutti i lati
15 Verificare la compatibilità modulare degli elementi per permettere la flessibilità
degli ambienti
16 Manutenibilità del passaggio dei cavidotti dopo l'esecuzione
17 Verifica dei collegamenti Messa a terra - Pozzetti
18 Verificare come si intende provvedere in fase successiva all'esecuzione alla
pulizia delle facciate Navicella prevista o altro sistema
Pag. 68 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Progetto impianti meccanici ed idraulici” NOT
1 Verificare che le piante dell'impianto idraulico si accordino con le piante del progetto architettonico
2 Verificare che le nuove linee del gas, dell'acqua, delle fognature siano connesse con i servizi nuovi o già esistenti indicati nelle Piante del progetto civile
3 Verificare che le apparecchiature idrauliche si accordino con le informazioni sugli impianti risultanti dai capitolati e con le posizioni indicate nel progetto architettonico
4 Verificare che i canali di drenaggio del tetto e la pendenza del tetto si accordino con la pianta della copertura del progetto architettonico
5 Verificare che le condotte siano dimensionate propria- mente e che i drenaggi
siano connessi e non siano in contrasto con le fondazioni
6 Verificare che nel progetto architettonico siano previste tutte le tracce nei muri necessarie per inserirvi le con- dotte verticali
7 Verificare che le condotte dell'impianto sanitario siano dimensionate e che tutte le apparecchiature siano connesse
8 Verificare che le piante HVAC combacino con le piante architettoniche
9 Verificare che gli sprinkler non interferiscano con altri elementi del solaio siano localizzati in maniera appropriata
10 Verificare che le condotte meccaniche/idrauliche non siano in conflitto con gli elementi strutturali ed architettonici o altro
11 Verificare che l'altezza del solaio sia adeguata al caso più sfavorevole di sovrapposizione di travi e condotte
12 Verificare che i supporti strutturali previsti per le attrezzature meccaniche siano indicati negli elaborati grafici del progetto strutturale
13 Verificare che siano indicate nei muri cavedi tecnici di tiraggio del fumo e del fuoco
14 Verificare che la posizione dei diffusori si accordi con le tavole della carpenteria strutturale
15 Verificare che le aperture necessarie per le condotte e i ventilatori nel tetto siano indicate nelle piante di copertura del progetto strutturale
16 Verificare che le condotte siano dimensionate con una logica progettuale
17 Verificare che le annotazioni sui disegni siano referenziate
18 Verificare che le unità di condizionamento, gli elementi riscaldanti e i ventilatori si accordino con le piante del progetto architettonico
19 Verificare che le attrezzature meccaniche si inseriscano negli spazi ad esse
destinati e che ci sia spazio adegua- to per la manutenzione, esempio per il
cambio dei filtri o dei tubi
20 Verificare che le prestazioni di potenza, voltaggio, fase dei principali elementi dell'attrezzatura prevista dai pro- getti elettrici, elettronici e meccanici rilevabile dagli elaborati grafici si accordi con le relative specifiche
21 Verificare che il posizionamento dei termostati sia stato coordinato con il progetto architettonico: i termostati non devono essere posizionati al centro di murature che debbano essere ricoperte da pannelli
22 Coordinare il piano di appoggio esterno delle attrezzature meccaniche e i carichi, con la capacità portante del terreno
23 Verificare che gli isolanti acustici siano adeguatamente dimensionati e posizionati in prossimità degli impianti meccanici
24 Riferirsi al progetto architettonico per la localizzazione dei dispositivi che sono visibili nelle aree di progetto
25
Verificare che le dimensioni interne utilizzate per la progettazione delle condotte siano state considerante an- che rispetto alle dimensioni esterne
Pag. 69 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Progetto impianti elettrici ed elettronici”
NOTE
1 Verificare che le piante del progetto elettri- co/elettronico siano in accordo con il pro- getto architettonico e meccanico: controlla- re che la posizione delle attrezzature montanti sia in accordo tra le varie discipline
2 Verificare che la posizione delle attrezza- ture d'illuminamento, di rilevamento
grandezze fisiche, di allarme ed elettroniche in generale siano in accordo con
le tavole della carpenteria strutturale e che non sia in contrasto con le
strutture, con l'impianto idraulico e meccanico
3 Verificare che i principali elementi degli impianti abbiano connessioni
elettriche ed elettroniche (nei casi in cui gli impianti siano ad esempio soggetti
a monitoraggi prestazionali o degli allarmi/anomalie, etc.
…) e che le prestazioni di potenza, voltaggio, fase si accordino con le informa- zioni capitolari delle altre discipline
4 Verificare che la posizione dei pannelli di controllo elettrici ed elettronici siano in accordo con le piante dei progetti architettonici, meccanici e idraulici, e che siano in- dicati nei diagrammi dei montanti elettrici ed elettronici
5 Verificare che le note siano referenziate
6 Verificare che ci sia spazio sufficiente per i pannelli di controllo elettrici ed elettronici
7 Verificare che i pannelli elettrici ed elettronici di monitoraggio e controllo non sia- no murati in muri tagliafuoco
8 Verificare che il posizionamento delle attrezzature elettriche ed elettroniche
esterne sia coordinato con la pavimentazione, le pendenze e la sistemazione
del lotto
9 Verificare che siano stati previsti i supporti strutturali per le attrezzature elettri- che/elettroniche
10 Verificare che il posizionamento delle condotte elettriche, elettroniche ed
informatiche, le trincee nel pavimento e le aperture siano coordinate con le
piante del progetto strutturale
11 Verificare i requisiti di potenza per tutte le attrezzature meccaniche
12 Riferirsi al progetto architettonico per la localizzazione dei dispositivi che sono vi- sibili nelle aree finite
13 Verificare che gli interruttori, le prese, i sensori ed i componenti elettronici, i
pannelli di monitoraggio e controllo, siano dei colori e delle finiture
appropriate per il progetto
14 Verificare che la posizione dei pali della luce e la posizione di ogni dispositivo relativo agli “impianti elettrici speciali” ed agli “impianti elettronici” siano state coordinate con il progetto architettonico
15 Assicurarsi che i rilievi del progetto archi- tettonico mostrino i termostati, gli interruttori, i sensori, i componenti elettronici, gli interscambi, le prese elettriche e telefoni- che, ecc... e che le posizioni siano coordinate sia con il progetto architettonico con il progetto meccanico
16 Verificare che i tipi di lampade siano stati coordinati con gli standard o le richieste del committente
Pag. 70 La verifica preventiva della progettazione. Obbligo o opportunità per gli Enti Pubblici?
Schema di “Check list per la verifica delle coerenze delle
interfacce – Specifiche tecniche di progetto”
NOTE
1 Verificare che i vari punti del contratto dichiarino esplicitamente quanto intendono dire
2 Controllare le specifiche tecniche rispetto al cronoprogramma della costruzione
3 Confrontare le informazioni sulle finiture architettoniche contenute nei capitolati con l'indice delle specifiche tecniche
4 Verificare che le specifiche prestazionali indichino in maniera completa ed accurata gli specifici requisiti di progetto
5 Controllare i principali elementi delle attrezzature che si intende utilizzare e verificare che siano congruenti con gli elaborati grafici del contratto
6 Verificare che gli elementi individuati con "come indica- to" o "dove indicato" nelle specifiche tecniche siano in effetti precisati negli elaborati grafici (corrispondenze)
7 Verificare l'esistenza di tutte le specifiche tecniche necessarie e che le stesse siano contenute nel relativo in- dice
8 Verificare che le specifiche tecniche siano adatte (fatte su misura) al progetto
9 Identificare eventuali duplicazioni tra le sezioni delle specifiche tecniche e quella della verifica dei contenuti
10 Assicurarsi che le specifiche tecniche includano una se- zione sulle varianti
11 Identificare le specifiche tecniche riguardanti finiture desiderate negli spazi destinati all'impianto meccanico, elettronico ed elettrico e nelle aree di stoccaggio
12 Verificare la presenza di modelli dimostrativi dei requisiti nelle specifiche tecniche (sala degli esempi e mock-up)
13 Verificare che i colori usati per i vari elementi di progetto siano stati considerati e conseguentemente specificati.
14 Indicare le tolleranze degli spessori dei giunti gettati in opera e verificare la stagione di posa degli stessi rispetto al cronoprogramma
15 Verificare dal cronoprogramma la stagione di posa dei calcestruzzi
16 Verificare che un eventuale colore personalizzato sia specificato
17 Verificare che i sistemi di fissaggio dell'isolante, rigido o meno, e il sistema in generale, funzionino in tutti i casi di utilizzo. specialmente per installazioni orizzontali non supportate
18 Esistono campionature
19 Ove necessario, ci sono sufficienti modelli in scala reale