la stadera - autunno 2010
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Periodico di informazione a cura del Comune di LasinoTRANSCRIPT
Comune di Lasino
LA TADERASPerché sia imparziale tenendo conto del «peso» di tutti
autu
nno 2
010
anno n.2010 03
. . .Saluto della Giunta Il Cardinal Cristoforo Madruzzo Il comune di Lasino ad Assisi
. . . . Luci a San Siro…in rosa! Libri e dintorni Teatro Valle dei Laghi Dagli obiettivi al logo
. . . . . . «Dilettando insegna» Tennis Dieci anni Volley Valle dei Laghi Pergolese …e tu ci 6? Cineforum
. . . . . Trentino trasporti Croce Rossa Italiana CRM Una vacanza al buio Francesco Trentini, l'artista
. . . .Girovagando Centro per le famiglie Le erbe dimenticate “La Stadera” a Milano Deliberazioni
I risultati delle elezioni amministrative del 16 maggio 2010 che hanno proclamato sindaco Eugenio Simonetti
per la lista «Insieme per la comunità» hanno determinato la nomina della giunta composta dal vicesindaco,
Augusto Bassetti, dall'assessore ai lavori pubblici, ing. Luca Santuliana, dall'assessore al Bilancio, Finanze e
Sviluppo Economico, dottoressa Mariabruna Chistè, dall'assessore all'Ambiente, Diego Pisoni, anche
delegato per le frazioni di Madruzzo e di Lagolo. Jolanta Wozniak è delegata per la frazione di Pergolese e per
le politiche sociali. È stata attribuita a Ceschini Luisa la delega per la cultura e per il Piano Giovani a Gloria
Chistè.
La giunta comunale è impegnata a sviluppare il programma elettorale che ha proposto e che porta in essere
affrontando anche gli aspetti della quotidianità gestionale. Riconosce di essere una giunta giovane alla sua
prima esperienza amministrativa, consapevole che ha tanto da fare e sempre da imparare ma che non può
fermarsi di fronte a queste limitazioni. L'obiettivo è quello di voler lavorare per costruire una comunità salda,
orgogliosa delle proprie ricchezze naturali, della tenacia dei propri anziani che tanto hanno sacrificato per
darci quello che dobbiamo mantenere per il futuro dei nostri giovani. I tempi che ci vedono protagonisti non
sono dei migliori. La crisi economico finanziaria trascina anche la politica nella fase direzionale. Le risorse
sono sempre più ristrette e per aumentarle o si taglia la spesa o si devono incrementare le entrate tributarie.
L'equilibrio non è semplice, anzi tutt'altro. Quella che affrontiamo ogni giorno è una sfida comunque
avvincente e che coinvolge non solo noi amministratori e il consiglio comunale ma anche ogni cittadino perchè
siamo consapevoli che le scelte amministrative sono in primis le scelte del popolo. Il federalismo fiscale sarà
una forza propulsiva con ottime ripercussioni organizzative se tutti collaboriamo per una gestione fondata
sull'equità, alla ricerca di comportamenti anti elusivi e orientati alla sobrietà. È nostra intenzione diffondere e
far vivere l'idea che non si debba pensare a quello che è del Comune come fosse o di nessuno o generalizzato
di tutti. L'obiettivo è di infondere la cultura di diventare convinti custodi di ciò che appartiene alla nostra
comunità e di considerarlo patrimonio nostro ovvero “mio”.
Saluto della Giunta
POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% AC Trento - anno 2010 nr 03
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Durante il mese di ottobre avrete sicuramente notato che la nostra chiesetta
di San Siro era illuminata da una strana luce rosa: questa sua particolare
“condizione” ha sostenuto una importante iniziativa della Delegazione della
Valle dei Laghi LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
La Campagna “Nastro Rosa” vede il coinvolgimento di molte città d’Italia e
del mondo, e anche l’adesione di molti altri Comuni del Trentino. Fin dal
1989 si configura ormai come un appuntamento prioritario per la
sensibilizzazione alla lotta contro i tumori, in particolare per informare
tutte le donne sull’importanza delle prevenzione e della diagnosi precoce
dei tumori alla mammella.
Luci a San Siro…in rosa!La campagna “Nastro Rosa” della LILT
La Delegazione della Valle dei Laghi ha organizzato anche degli incontri
scientifico-informativi su questo tema con esperti e dottori e ha coinvolto
altre amministrazioni della valle, oltre a quella di Lasino, per dare un segno
tangibile dell’appoggio alla campagna. Ecco che allora, come è successo gli
anni passati, alcuni edifici pubblici sono stati illuminati di rosa: il Palazzo
Municipale di Padergnone, la Torre del Castello di Drena, la Chiesetta alla
Grotta Votiva di Lourdes di Cavedine e, appunto, la Chiesetta di San Siro a
Lasino.
Per qualsiasi informazione in merito a questa iniziativa potete rivolgervi alla
Delegazione Valle dei Laghi della LILT che ha sede a Cavedine in Via SS.
Martiri 3 (telefono 0461-568989) oppure consultare il sito internet
www.nastrorosa.it .
Gloria Chistè
Il comune di Lasino ad AssisiPartecipazione del sindaco Simonetti e della Giunta alle solenni celebrazioni per il patrono d'Italia
In onore di S. Francesco
patrono d'I tal ia anche i l
Comune di Lasino lo scorso 4
ottobre è stato ufficialmente
rappresentato ad Assisi in
occasione della riaccensione
della lampada votiva dei
Comuni italiani. Ogni anno le
regioni si avvicendano per
ricordare il santo patrono. Nel
2010 l 'onore spettava al
Trentino Alto Adige. L'offerta
dell'olio è rientrata in un intenso
programma di celebrazioni
dove i momenti istituzionali si
sono accompagnat i a l le
manifestazioni sacre che sono
cu lminate ne l la so lenne
concelebrazione, in diretta
televisiva nazionale, nella
Basilica Superiore, presieduta
da monsignor Luigi Bressan,
arcivescovo di Trento, con il
v e s c o v o d i B o l z a n o
Bressanone, monsignor Karl
Golser, e il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino. La
concelebrazione è stata preceduta dal solenne corteo di gonfaloni, sindaci
ed autorità, partito dalla piazza antistante il municipio di Assisi, dove il
sindaco della città, dottor Claudio Ricci, aveva ufficialmente e con
particolare decoro ricevuto i sindaci del Trentino Alto Adige ed altre autorità
politiche a rappresentanza della nostra regione, tra cui il presidente del
Consiglio Regionale, Marco Depaoli. Assisi è una città legata al Trentino
dalla figura di monsignor Giuseppe Nicolini, che ne fu vescovo e dove salvò
un centinaio di ebrei, atto per il quale è stato insignito nel 1977 del titolo di
Giusto fra le nazioni. Proprio in concomitanza con i preparativi a
festeggiamento dei 150 anni dell'unità di Italia è stata significativa la
presenza della nostra regione, terra di confine, che rappresenta una
comunità tra le più eterogenee d'Italia, con numerosi gruppi linguistici che
richiamano altrettante etnie dalle diverse culture e tradizioni. Nel contesto è
stato posto particolare accento a
q u e s t a p e c u l i a r i t à ,
sottolineando come le diversità
debbano essere considerate
una preziosa risorsa che deve
e s s e r e v a l o r i z z a t a e
opportunamente sostenuta. È
stata diffusa la concezione che il
campanilismo deve essere
interpretato come sinonimo di
convivenza, non di divisione, e
come stimolo alla crescita e per
lo sviluppo.
Quale cornice migliore per
l'auspicio all'unità la festa del
patrono d'Italia. È dal 4 ottobre
1939, ovvero alla vigilia del
secondo conflitto mondiale, che
si celebra ogni anno questa
giornata per ricordare che c'è
un'unica nazione che ha deciso
di crescere assieme seppur
nella diversità e nelle avversità
con la costanza di collaborare.
È una fo r za che v i ene
simbolicamente riaccesa in chi ha il compito di guidare la nazione anche
attraverso sindaci e giunte ovvero da chi amministra a contatto diretto con il
popolo nel quotidiano. È stata vissuta la metafora della concreta attuazione
del principio della sussidiarietà. Il susseguirsi di tutti questi eventi ci ha molto
onorati per avere preso parte a questa significativa giornata ad Assisi, città
che continua a trasmettere nella ricchezza della sua arte e della sua storia il
messaggio di fratellanza. Abbiamo carpito che il messaggio di S. Francesco
è un messaggio sempre più attuale e carico di significato che si manifesta
nelle azioni della cooperazione e del volontariato che sono ben radicate ed
animate nella società trentina e anche nel nostro Comune di Lasino. Sono
stati momenti intensi che hanno suscitato una carica di spiritualità
istituzionale che ci permetterà di vivere e amministrare un quotidiano non
semplice ma interessante perchè ricco di stimoli.
Mariabruna Chistè
2010autunno
n. 03S
sede di Trento l’1 agosto 1539 e appena confermato (24 novembre) furono
sottoscritte da suo padre per incarico di lui le convenzioni colla Contea del
Tirolo, rappresentata allora dal re dei Romani Ferdinando.
La sua elezione a Vescovo di Trento fu salutata con gradimento dai più
insigni principi del tempo. Nel 1542 venne pure eletto vescovo postulato di
Bressanone, al 28 novembre 1543 cardinale.
Prese possesso della sua chiesa e vi celebrò la sua prima messa nella festa
dei SS. Martiri anauniesi il 29 maggio 1542. A questa grande solennità
presero parte molti illustri personaggi, fra i quali i giovani principi figli del re
dei Romani, Massimiliano e Ferdinando col loro maggiordomo Giovanni
Gaudenzio, padre del consacrato. In quest’anno la fortezza di Marano
sull’Adriatico cadde in mano dei francesi, e il Madruzzo è mandato
ambasciatore di re Ferdinando alla Serenissima per comporre la vertenza.
Nel 1545 si aperse a Trento il grande Concilio, nel quale il Madruzzo emerse
per altezza d’ingegno e saldezza di princìpi, e la sua magnificenza con la
quale trattò Principi e cardinali, resterà memorabile.
Nel 1547 celebrò la vittoria di Carlo V a Muhlberg sui protestanti con una
sontuosità mai vista, cantata dal Colombino nel suo poemetto “Il trionfo
tridentino”.
L’anno appresso si recò a Genova dove congiunse in matrimonio l’Arciduca
Massimiliano, figlio di Ferdinando e tosto si recò in Spagna a Valladolid per
accompagnare il figlio di Carlo V° Filippo, in un suo viaggio in Italia e in
Germania. Nel suo passaggio per Trento il re vi rimase cinque giorni tra feste
sontuosissime, descritte dal Mariani nel suo “Trento con il Sacro Concilio”.
Dal 1555 al 1557 fu governatore dello Stato di Milano per l’imperatore Carlo
V e per il re Filippo II.
Papa Marcello II lo nominò legato e Governatore della Marca d’Ancona in
quei fortunosi tempi che il mare era infestato dai Turchi.
Durante il suo episcopato, che fu il più splendido della Chiesa tridentina,
aggiunse allo Statuto del Principato le leggi dette “cristoforine”, restaurò
Castel Nanno, costruì il magnifico Palazzo delle Albere e altri edifici.
Chiuso il 4 dicembre 1563 il Concilio, il 14 novembre 1567 il Madruzzo, noto
allora e passato alla storia sotto il nome di Cardinal di Trento, rinunzia alla
sua sede in favore del nipote Lodovico, ritirandosi a Roma.
Morì a Tivoli, Villa d’Este il 5 luglio 1578. E’ sepolto in S.Onofrio a Roma, la
chiesa dei Gerolimini, dei quali fu grande benefattore, nella cappella della
Famiglia Madruzzo.
Tiziana Chemotti
Il Cardinal Cristoforo MadruzzoBiografia tratta da uno studio effettuato da don Felice Vogt sui componenti della famiglia Madruzzo
Nelle uscite precedenti de “La Stadera” sono stati pubblicati due articoli
riguardanti le innumerevoli vicissitudini che hanno visto Castel Madruzzo e
principalmente le due Signorie che vi hanno abitato (la prima autoctona
estintasi verso la fine del XIV secolo, e la seconda più prestigiosa,
proveniente da Nanno), coinvolte sia per il loro peso politico che storico
negli avvenimenti e capovolgimenti che hanno determinato lo svolgersi
della storia locale e non.
Del maniero e delle omonime famiglie si è scritto e pubblicato tanto,
parecchi sono stati infatti gli studiosi, nel tempo così come in epoca recente,
che si sono occupati di approfondire e analizzare i vari contesti storici a loro
legati.
A tal proposito mi preme ricordare e porre in evidenza uno studio realizzato
da don Felice Vogt, curato per oltre cinquant’anni nella frazione di Castel
Madruzzo, inerente i componenti della seconda e più autorevole famiglia
Madruzzo.
Il dattiloscritto inizia con l’albero genealogico per proseguire con la stesura
biografica di ognuno dei componenti la famiglia. Ogni scheda cura
attentamente il profilo del personaggio, descritto con minuzia di particolari e
con specifici riferimenti biografici.
Don Felice Vogt introducendo l’elaborato sottolinea la grandezza della
famiglia Madruzzo con queste parole: “Con Gaudenzio Madruzzo, fiorito al
principio del cinquecento, questa famiglia sale rapidamente nel cielo della
storia, spandendo nel nostro paese per lo spazio di un secolo lo splendore di
una fulgida meteora. Da questa stirpe, che ebbe sprazzi di vera regalità,
uscirono guerrieri, governatori, cardinali.”
Da questo suo lavoro ho scelto la monografia del Cardinale Cristoforo,
senza dubbio la personalità più insigne della casata, anticipando così il suo
cinquecentesimo anno dalla sua nascita che cadrà nel 2012.
MADRUZZO CRISTOFORO: 96° Vescovo e 37° Principe di Trento.
Di Giangaudenzio e di Eufemia di Sporenberg. Nato a Castel Madruzzo ai 5
luglio 1512; studiò umane lettere all’Università di Padova, indi diritto a
Bologna sotto Ugo Boncompagni, che fu poi Gregorio XIII, e Pier Paolo
Parisio di Cosenza, famosissimo giureconsulto, che fu poi cardinale. Ebbe a
suoi condiscepoli Stanislao Osio, Ottone Truchsess e Alessandro Farnese,
divenuti poi celebri cardinali.
Canonico della Cattedrale di Trento nel 1529, ne fu eletto decano da
vescovo Clesio nel 1535, canonico di Augusta nel 1534, di Salisburgo nel
1536, di Bressanone nel 1537. Successe al Cesio ( + 28.VII.1539) nella
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Durante il mese di ottobre avrete sicuramente notato che la nostra chiesetta
di San Siro era illuminata da una strana luce rosa: questa sua particolare
“condizione” ha sostenuto una importante iniziativa della Delegazione della
Valle dei Laghi LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
La Campagna “Nastro Rosa” vede il coinvolgimento di molte città d’Italia e
del mondo, e anche l’adesione di molti altri Comuni del Trentino. Fin dal
1989 si configura ormai come un appuntamento prioritario per la
sensibilizzazione alla lotta contro i tumori, in particolare per informare
tutte le donne sull’importanza delle prevenzione e della diagnosi precoce
dei tumori alla mammella.
Luci a San Siro…in rosa!La campagna “Nastro Rosa” della LILT
La Delegazione della Valle dei Laghi ha organizzato anche degli incontri
scientifico-informativi su questo tema con esperti e dottori e ha coinvolto
altre amministrazioni della valle, oltre a quella di Lasino, per dare un segno
tangibile dell’appoggio alla campagna. Ecco che allora, come è successo gli
anni passati, alcuni edifici pubblici sono stati illuminati di rosa: il Palazzo
Municipale di Padergnone, la Torre del Castello di Drena, la Chiesetta alla
Grotta Votiva di Lourdes di Cavedine e, appunto, la Chiesetta di San Siro a
Lasino.
Per qualsiasi informazione in merito a questa iniziativa potete rivolgervi alla
Delegazione Valle dei Laghi della LILT che ha sede a Cavedine in Via SS.
Martiri 3 (telefono 0461-568989) oppure consultare il sito internet
www.nastrorosa.it .
Gloria Chistè
Il comune di Lasino ad AssisiPartecipazione del sindaco Simonetti e della Giunta alle solenni celebrazioni per il patrono d'Italia
In onore di S. Francesco
patrono d'I tal ia anche i l
Comune di Lasino lo scorso 4
ottobre è stato ufficialmente
rappresentato ad Assisi in
occasione della riaccensione
della lampada votiva dei
Comuni italiani. Ogni anno le
regioni si avvicendano per
ricordare il santo patrono. Nel
2010 l 'onore spettava al
Trentino Alto Adige. L'offerta
dell'olio è rientrata in un intenso
programma di celebrazioni
dove i momenti istituzionali si
sono accompagnat i a l le
manifestazioni sacre che sono
cu lminate ne l la so lenne
concelebrazione, in diretta
televisiva nazionale, nella
Basilica Superiore, presieduta
da monsignor Luigi Bressan,
arcivescovo di Trento, con il
v e s c o v o d i B o l z a n o
Bressanone, monsignor Karl
Golser, e il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino. La
concelebrazione è stata preceduta dal solenne corteo di gonfaloni, sindaci
ed autorità, partito dalla piazza antistante il municipio di Assisi, dove il
sindaco della città, dottor Claudio Ricci, aveva ufficialmente e con
particolare decoro ricevuto i sindaci del Trentino Alto Adige ed altre autorità
politiche a rappresentanza della nostra regione, tra cui il presidente del
Consiglio Regionale, Marco Depaoli. Assisi è una città legata al Trentino
dalla figura di monsignor Giuseppe Nicolini, che ne fu vescovo e dove salvò
un centinaio di ebrei, atto per il quale è stato insignito nel 1977 del titolo di
Giusto fra le nazioni. Proprio in concomitanza con i preparativi a
festeggiamento dei 150 anni dell'unità di Italia è stata significativa la
presenza della nostra regione, terra di confine, che rappresenta una
comunità tra le più eterogenee d'Italia, con numerosi gruppi linguistici che
richiamano altrettante etnie dalle diverse culture e tradizioni. Nel contesto è
stato posto particolare accento a
q u e s t a p e c u l i a r i t à ,
sottolineando come le diversità
debbano essere considerate
una preziosa risorsa che deve
e s s e r e v a l o r i z z a t a e
opportunamente sostenuta. È
stata diffusa la concezione che il
campanilismo deve essere
interpretato come sinonimo di
convivenza, non di divisione, e
come stimolo alla crescita e per
lo sviluppo.
Quale cornice migliore per
l'auspicio all'unità la festa del
patrono d'Italia. È dal 4 ottobre
1939, ovvero alla vigilia del
secondo conflitto mondiale, che
si celebra ogni anno questa
giornata per ricordare che c'è
un'unica nazione che ha deciso
di crescere assieme seppur
nella diversità e nelle avversità
con la costanza di collaborare.
È una fo r za che v i ene
simbolicamente riaccesa in chi ha il compito di guidare la nazione anche
attraverso sindaci e giunte ovvero da chi amministra a contatto diretto con il
popolo nel quotidiano. È stata vissuta la metafora della concreta attuazione
del principio della sussidiarietà. Il susseguirsi di tutti questi eventi ci ha molto
onorati per avere preso parte a questa significativa giornata ad Assisi, città
che continua a trasmettere nella ricchezza della sua arte e della sua storia il
messaggio di fratellanza. Abbiamo carpito che il messaggio di S. Francesco
è un messaggio sempre più attuale e carico di significato che si manifesta
nelle azioni della cooperazione e del volontariato che sono ben radicate ed
animate nella società trentina e anche nel nostro Comune di Lasino. Sono
stati momenti intensi che hanno suscitato una carica di spiritualità
istituzionale che ci permetterà di vivere e amministrare un quotidiano non
semplice ma interessante perchè ricco di stimoli.
Mariabruna Chistè
2010autunno
n. 03S
sede di Trento l’1 agosto 1539 e appena confermato (24 novembre) furono
sottoscritte da suo padre per incarico di lui le convenzioni colla Contea del
Tirolo, rappresentata allora dal re dei Romani Ferdinando.
La sua elezione a Vescovo di Trento fu salutata con gradimento dai più
insigni principi del tempo. Nel 1542 venne pure eletto vescovo postulato di
Bressanone, al 28 novembre 1543 cardinale.
Prese possesso della sua chiesa e vi celebrò la sua prima messa nella festa
dei SS. Martiri anauniesi il 29 maggio 1542. A questa grande solennità
presero parte molti illustri personaggi, fra i quali i giovani principi figli del re
dei Romani, Massimiliano e Ferdinando col loro maggiordomo Giovanni
Gaudenzio, padre del consacrato. In quest’anno la fortezza di Marano
sull’Adriatico cadde in mano dei francesi, e il Madruzzo è mandato
ambasciatore di re Ferdinando alla Serenissima per comporre la vertenza.
Nel 1545 si aperse a Trento il grande Concilio, nel quale il Madruzzo emerse
per altezza d’ingegno e saldezza di princìpi, e la sua magnificenza con la
quale trattò Principi e cardinali, resterà memorabile.
Nel 1547 celebrò la vittoria di Carlo V a Muhlberg sui protestanti con una
sontuosità mai vista, cantata dal Colombino nel suo poemetto “Il trionfo
tridentino”.
L’anno appresso si recò a Genova dove congiunse in matrimonio l’Arciduca
Massimiliano, figlio di Ferdinando e tosto si recò in Spagna a Valladolid per
accompagnare il figlio di Carlo V° Filippo, in un suo viaggio in Italia e in
Germania. Nel suo passaggio per Trento il re vi rimase cinque giorni tra feste
sontuosissime, descritte dal Mariani nel suo “Trento con il Sacro Concilio”.
Dal 1555 al 1557 fu governatore dello Stato di Milano per l’imperatore Carlo
V e per il re Filippo II.
Papa Marcello II lo nominò legato e Governatore della Marca d’Ancona in
quei fortunosi tempi che il mare era infestato dai Turchi.
Durante il suo episcopato, che fu il più splendido della Chiesa tridentina,
aggiunse allo Statuto del Principato le leggi dette “cristoforine”, restaurò
Castel Nanno, costruì il magnifico Palazzo delle Albere e altri edifici.
Chiuso il 4 dicembre 1563 il Concilio, il 14 novembre 1567 il Madruzzo, noto
allora e passato alla storia sotto il nome di Cardinal di Trento, rinunzia alla
sua sede in favore del nipote Lodovico, ritirandosi a Roma.
Morì a Tivoli, Villa d’Este il 5 luglio 1578. E’ sepolto in S.Onofrio a Roma, la
chiesa dei Gerolimini, dei quali fu grande benefattore, nella cappella della
Famiglia Madruzzo.
Tiziana Chemotti
Il Cardinal Cristoforo MadruzzoBiografia tratta da uno studio effettuato da don Felice Vogt sui componenti della famiglia Madruzzo
Nelle uscite precedenti de “La Stadera” sono stati pubblicati due articoli
riguardanti le innumerevoli vicissitudini che hanno visto Castel Madruzzo e
principalmente le due Signorie che vi hanno abitato (la prima autoctona
estintasi verso la fine del XIV secolo, e la seconda più prestigiosa,
proveniente da Nanno), coinvolte sia per il loro peso politico che storico
negli avvenimenti e capovolgimenti che hanno determinato lo svolgersi
della storia locale e non.
Del maniero e delle omonime famiglie si è scritto e pubblicato tanto,
parecchi sono stati infatti gli studiosi, nel tempo così come in epoca recente,
che si sono occupati di approfondire e analizzare i vari contesti storici a loro
legati.
A tal proposito mi preme ricordare e porre in evidenza uno studio realizzato
da don Felice Vogt, curato per oltre cinquant’anni nella frazione di Castel
Madruzzo, inerente i componenti della seconda e più autorevole famiglia
Madruzzo.
Il dattiloscritto inizia con l’albero genealogico per proseguire con la stesura
biografica di ognuno dei componenti la famiglia. Ogni scheda cura
attentamente il profilo del personaggio, descritto con minuzia di particolari e
con specifici riferimenti biografici.
Don Felice Vogt introducendo l’elaborato sottolinea la grandezza della
famiglia Madruzzo con queste parole: “Con Gaudenzio Madruzzo, fiorito al
principio del cinquecento, questa famiglia sale rapidamente nel cielo della
storia, spandendo nel nostro paese per lo spazio di un secolo lo splendore di
una fulgida meteora. Da questa stirpe, che ebbe sprazzi di vera regalità,
uscirono guerrieri, governatori, cardinali.”
Da questo suo lavoro ho scelto la monografia del Cardinale Cristoforo,
senza dubbio la personalità più insigne della casata, anticipando così il suo
cinquecentesimo anno dalla sua nascita che cadrà nel 2012.
MADRUZZO CRISTOFORO: 96° Vescovo e 37° Principe di Trento.
Di Giangaudenzio e di Eufemia di Sporenberg. Nato a Castel Madruzzo ai 5
luglio 1512; studiò umane lettere all’Università di Padova, indi diritto a
Bologna sotto Ugo Boncompagni, che fu poi Gregorio XIII, e Pier Paolo
Parisio di Cosenza, famosissimo giureconsulto, che fu poi cardinale. Ebbe a
suoi condiscepoli Stanislao Osio, Ottone Truchsess e Alessandro Farnese,
divenuti poi celebri cardinali.
Canonico della Cattedrale di Trento nel 1529, ne fu eletto decano da
vescovo Clesio nel 1535, canonico di Augusta nel 1534, di Salisburgo nel
1536, di Bressanone nel 1537. Successe al Cesio ( + 28.VII.1539) nella
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Teatro Valle dei LaghiLe prossime proposte
20 novembre 2010
h 20.30 - NOTTE DI NOTE
Il Comune di Cavedine presenta il concerto dei “THE BASTARD SONS OF
DIONISO”.
La band trentina piu Ì famosa degli ultimi tempi si esibisce in Valle dei Laghi
portando un po’ della sua energia e della sua grinta in un territorio da sempre
molto attivo in ambito musicale. Un imperdibile concerto nel quale la band
suonera Ì anche i brani tratti dal loro ultimo disco “In stasi perpetua”.
21 novembre 2010
h 16.30 Teatro Famiglie - ALICE E I DIRITTI DELLE MERAVIGLIE
Durata 60 min - teatro d'attore - 5-10 anni
Pungolata dalla Regina di cuori, Alice tira fuori dalla valigia, uno per volta,
tutti gli oggetti che ha raccolto durante il viaggio. Ad ogni oggetto è legato un
ricordo, ad ogni ricordo un episodio del suo viaggio, ad ogni episodio una
storia, ad ogni storia un bambino, ad ogni bambino un diritto negato. Alice
ripercorre così i diritti fondamentali dell’infanzia, attraversando più volte, in
un senso o nell’altro, il confine che separa il “Paese delle Meraviglie” dalla
realtà, raccontando, con la necessaria leggerezza ed evitando gli eccessi
lirici e drammatici, storie di infanzia negata.
24 novembre 2010
h 20.30 - CINEMA - MESE MONTAGNA (in collaborazione con il Trento Film
Festival).
Film “BIRDMAN OF THE KARAKORAM” di Alun Hughes. Genziana d'oro
Citta Ì di Bolzano Miglior film di esplorazione o avventura. Inglese con
sottotitoli italiani.
A seguire “GENTE D'ALPE” di Giovanna Poldi Allai, Filippo Lilloni, Sandro
Nardi. Premio Speciale "Citta Ì di Imola". 58° Trento Film Festival 2010.
26 novembre 2010
h 21.00 - Quinta edizione “MESE MONTAGNA – Esperienze che lasciano
una traccia...”
DIETRO LE QUINTE ...l’alpinismo che non ti aspetti.
La serata conclusiva della quinta edizione della rassegna, vi dara Ì la
possibilita Ì di incontrare alpinisti di fama internazionale che con le immagini e
i loro racconti vi faranno rivivere le emozioni che hanno provato
nell’affrontare le vette piu Ì alte del mondo. Presenta Paolo Malfer.
4 dicembre 2010
h 20.30 DANZA - La Compagnia Abbondanza/Bertoni presenta
“ROMANZO D’INFANZIA”.
Vincitore del Premio Stregagatto 1997/98
Testo: Bruno Stori
Coreografia e interpretazione: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Regia e drammaturgia: Letizia Quintavalla e Bruno Stori
Musiche: Alessandro Nidi
Ideazione luci: Lucio Diana
Elaborazioni sonore: Mauro Casappa
Costumi: Evelina Barilli
Fonico: Mirko Bogunovic
Luci: Alberta Finocchiaro, Andrea Gentili
Voce fuori campo: Silvano Pantesco
Coproduzione: Teatro Testoni Ragazzi
Con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali.
Romanzo d’infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza,
normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una
formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai
bambini.
8 dicembre 2010
h 16.30 Teatro Famiglie - LA COPERTA DI NATALE
Durata 50 min - teatro d’attore - dai tre anni
Nella cittàincuituttosibutta finiscono nella bocca del Grande Divoratore le
parole dei libri sul Natale. Niente è più come prima. Saranno un
Vecchiodallabarbalunga e una Vecchiadalpiedestorto ad estrarre dal
Grande Divoratore le parole perdute. É la notte del 24 Dicembre.
h 20.30 Cinema: LA PASSIONE, di Carlo Mazzacurati
con Silvio Orlando, Giovanni Battiston, Kasia Smutniak e Cristiana
Capotondi.
Film in concorso alla Biennale del Cinema di Venezia 2010
10 dicembre 2010
h 20.30 DANZA La Compagnia Ersilia Danza presenta “BUTTERFLY”.
Coreografia e regia: Laura Corradi
Creato con: Carlotta Plebs, Midori Watanabe Cristina Surace, Roberto
Costa Augusto, Giuseppe La Regina, Roberto Lori
Musiche di: Giacomo Puccini
Musiche originali: Enrico Terragnoli, Fabio Basile
Disegno luci e allestimento scenico: Alberta Finocchiaro
Costumi: Transit par-such
Coproduzione: Ersiliadanza, Fondazione Teatro Comunale di Modena
Dopo avere curato la regia dell’opera di Puccini, a Trento nel 2007, Laura
Corradi ritorna a Butterfly per scavare nel personaggio e nella sua vicenda
con gli strumenti propri della danza. Alla musica pucciniana si aggiungono
nuove composizioni che aiutano a compiere una trasposizione
contemporanea del dramma, in uno spettacolo che si concentra sul tema
dell’attesa amorosa della protagonista, approfondendone gli aspetti umani
e filosofici.
18 dicembre 2010
h 20.30 Teatro Giovani - TIM - Teatro Instabile di Meano presenta
“SINDBAD IL MARINAIO”
Liberamente tratto da “L’ultimo viaggio di Sindbad” e “Solo Andata” di Erri De
Luca. Premio per il miglior allestimento scenico al Palcoscenico Trentino
2009.
Questo spettacolo narra di un vecchio e sgangherato battello al suo ultimo
viaggio, un capitano leggendario che racconta storie mitologiche in presa
diretta come se avesse mille anni, un’umanita Ì stanca e senza futuro, che
cerca speranza oltre frontiera.
19 dicembre 2010
h 16.30 CINEMA RAGAZZI: Mini rassegna di film dedicati alle famiglie.
22 dicembre 2010
h 20.30 Cinema: LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, di Saverio
Costanzo
con Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini, Filippo Timi,
Maurizio Donadoni
Film in concorso alla Biennale del Cinema di Venezia 2010.
Per ulteriori informazioni, prezzi e prenotazioni:
Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Loc. Lusan – Vezzano
tel. 0461-340158 - [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it
A Natale regala il Teatro Valle dei Laghi
Dal 3 novembre e fino a tutto il mese di dicembre presso la biglietteria del
Teatro Valle dei Laghi negli orari di apertura sarà possibile acquistare le
nuove tessere a scalare pensate proprio come pacchetto regalo.
SPECCHI RIFLESSI CARD a 45€, una tessera che dà il diritto a 4 ingressi
per gli spettacoli della rassegna Specchi Riflessi,
GIOVANI CARD a 10€, una tessera che dà il diritto a 2 ingressi per gli
spettacoli della rassegna Teatro Giovani.
Inoltre rimane possibile l'acquisto della AIDA FAMILY CARD e della AIDA
CINEMA CARD.
Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave
Notizie
La biblioteca Valle di Cavedine ha inventariato (acquisito a patrimonio)
nell’anno 2009 un totale di 1882 nuovi documenti di cui 295 nel Punto di
lettura di Lasino.
Le presenze totali dell’anno (adulti e ragazzi/bambini) nelle cinque sedi
ammontano a 16602 unità, di cui 9907 nella sede di Cavedine, 1217 a Vigo
Cavedine, 1992 a Lasino, 1909 a Calavino e 1577 a Sarche.
La sede di Lasino a fronte di un’elevata presenza annuale di utenti (la più
alta dopo Cavedine) raggiunge un totale prestiti pari a 969, quindi
leggermente inferiore alle altre sedi. Da un lato ciò è ancora dovuto alla poco
radicata abitudine alla lettura (anche negli adulti) e all’uso della biblioteca;
inoltre si registra una minore presenza di ragazzi in età scolare, che si
attestano a 507 (4689 a Cavedine, 666 a Vigo Cavedine, 821 a Calavino e
736 a Sarche), conseguenza del fatto che il paese di Lasino è l’unico della
valle a non avere più le scuole elementari sul proprio territorio. Di fatto
questa situazione si traduce in una netta diminuzione della presenza totale
dei ragazzi in biblioteca (ma anche degli adulti che spesso li
accompagnano) e quindi dei prestiti. La maggioranza dei bambini di Lasino
frequenta le scuole nel vicino paese di Cavedine e qui sono portati a
frequentare la biblioteca, soprattutto per motivi connessi agli orari scolastici
e per le letture organizzate con le scuole, effettuate in tutte le sedi (esclusa
Lasino per i motivi citati).
Da quest’anno il Punto lettura di Lasino ha una nuova postazione Internet
per l’utenza, in aggiunta alla preesistente. Si tratta della nuova rete senza
fili (WiFi) gratuita “Free luna” per mezzo della quale è possibile (una volta
registrati) collegarsi anche con il proprio computer.
Nella stessa sede è stato poi completato l’angolo bambini con i nuovi
divanetti ed il tappetone.
Il prestito DVD è disponibile in tutte le sedi della biblioteca. Le
sceneggiature dei film in prestito sono state tratte per la maggior parte da
libri, tale scelta è stata operata dal Consiglio di Biblioteca che ha ravvisato
l’importanza di mantenere un profilo più alto rispetto all’acquisto di film
commerciali, quelli cosiddetti “di cassetta”.
Si è svolto quest’estate il Mercatino dei libri usati presso la Sala riunioni
adiacente alla biblioteca a Cavedine. Si è trattato di mettere in vendita il
numeroso materiale bibliografico scartato e quindi eliminato dal patrimonio
della biblioteca. È una procedura consueta e necessaria prevista dalla
normativa provinciale in materia di biblioteche; viene così eliminato il
materiale considerato non più idoneo perché usurato o non più rispondente
alle esigenze di un’informazione aggiornata e corretta. Il ricavato della
vendita è stato devoluto all’Associazione “Una scuola per Giuliano Lever”
Onlus (www.scuolagiulianolever.org).
Infine ricordiamo che da marzo 2009 il Punto lettura di Sarche (che serve
anche l’utenza di Pergolese) ha raggiunto le tre aperture settimanali al pari
di Lasino e Calavino mentre Vigo Cavedine resta, per ora, fermo a due
aperture settimanali.
P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i e c u r i o s i t à v i s i t a t e i l s i t o
www.biblioteca.valledicavedine.it.
2010 si festeggia Rodari!
Ricorre quest’anno il doppio anniversario, novant’anni dalla nascita e trenta
dalla morte, dello scrittore, insegnante, giornalista e pedagogista Gianni
Rodari. E’ in quest’occasione che la Fondazione Aida del Teatro Valle dei
Laghi, con il contributo dei comuni della Valle dei Laghi e della Provincia, ha
realizzato una serie di iniziative culturali celebrative. Mostre, spettacoli
teatrali e letture animate nelle biblioteche.
Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una
storia
“Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla
violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo
affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il
progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età
compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti ricerche scientifiche dimostrano
come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età
prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale
(è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si
sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la
capacità di lettura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere
che si protrae nelle età successive grazie all'imprinting precoce legato alla
relazione. Nati per Leggere si propone di utilizzare il libro come strumento di
interazione e di contatto tra il mondo del bambino e quello dell'adulto. E’un
progetto promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri (…)” Per saperne
di più: www.natiperleggere.it
Dal 1 al 12 ottobre presso le sedi della Biblioteca Valle di Cavedine si è
tenuta la Mostra della nuova bibliografia 2010 di “Nati per leggere”
durante la quale si sono svolti incontri con genitori e insegnanti
sull’importanza della lettura a voce alta ai bambini.
Teatro Valle dei Laghi
A settembre si è aperta la seconda stagione 2010-2011 del teatro Valle dei
Laghi. La programmazione si presenta ricca di eventi: dal teatro al cinema
alla musica, con un' ampia attenzione agli appuntamenti per le scuole e per i
bambini.
È possibile ritirare una copia della programmazione 2010/2011 presso le
nostre sedi di biblioteca, dove come per lo scorso anno si potrà effettuare la
prenotazione degli spettacoli, con scelta del posto a sedere.
Proposte di lettura – quattro autori italiani
Sangue mio di Davide Ferrario, regista e scrittore. Storia di un padre
rinchiuso in carcere e di una figlia che non conosce…
Quello che non sappiamo di Antonella Boralevi. La vicenda di un professore
universitario omosessuale spinto da un forte desiderio di paternità e dalle
domande sulla vita.
La marea umana di Franco Cordelli. Due amici, il tempo-marea che travolge
la vita delle persone.
La cotogna di Istanbul di Paolo Rumiz, giornalista ed inviato speciale
triestino. Tre uomini e una donna, l’amore, un viaggio, rito e “resurrezione”.
Dello stesso autore il conosciuto “La leggenda dei monti naviganti” del 2007
(un viaggio sulle Alpi e gli Appennini).
Anna Maturi
Cucù - Storie per cominciare il gioco di leggere
Zeb e la scorta di baci – Storie della famiglia
Vai a fare il bagno - Il tempo dei bambini…
2010autunno
n. 03S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Teatro Valle dei LaghiLe prossime proposte
20 novembre 2010
h 20.30 - NOTTE DI NOTE
Il Comune di Cavedine presenta il concerto dei “THE BASTARD SONS OF
DIONISO”.
La band trentina piu Ì famosa degli ultimi tempi si esibisce in Valle dei Laghi
portando un po’ della sua energia e della sua grinta in un territorio da sempre
molto attivo in ambito musicale. Un imperdibile concerto nel quale la band
suonera Ì anche i brani tratti dal loro ultimo disco “In stasi perpetua”.
21 novembre 2010
h 16.30 Teatro Famiglie - ALICE E I DIRITTI DELLE MERAVIGLIE
Durata 60 min - teatro d'attore - 5-10 anni
Pungolata dalla Regina di cuori, Alice tira fuori dalla valigia, uno per volta,
tutti gli oggetti che ha raccolto durante il viaggio. Ad ogni oggetto è legato un
ricordo, ad ogni ricordo un episodio del suo viaggio, ad ogni episodio una
storia, ad ogni storia un bambino, ad ogni bambino un diritto negato. Alice
ripercorre così i diritti fondamentali dell’infanzia, attraversando più volte, in
un senso o nell’altro, il confine che separa il “Paese delle Meraviglie” dalla
realtà, raccontando, con la necessaria leggerezza ed evitando gli eccessi
lirici e drammatici, storie di infanzia negata.
24 novembre 2010
h 20.30 - CINEMA - MESE MONTAGNA (in collaborazione con il Trento Film
Festival).
Film “BIRDMAN OF THE KARAKORAM” di Alun Hughes. Genziana d'oro
Citta Ì di Bolzano Miglior film di esplorazione o avventura. Inglese con
sottotitoli italiani.
A seguire “GENTE D'ALPE” di Giovanna Poldi Allai, Filippo Lilloni, Sandro
Nardi. Premio Speciale "Citta Ì di Imola". 58° Trento Film Festival 2010.
26 novembre 2010
h 21.00 - Quinta edizione “MESE MONTAGNA – Esperienze che lasciano
una traccia...”
DIETRO LE QUINTE ...l’alpinismo che non ti aspetti.
La serata conclusiva della quinta edizione della rassegna, vi dara Ì la
possibilita Ì di incontrare alpinisti di fama internazionale che con le immagini e
i loro racconti vi faranno rivivere le emozioni che hanno provato
nell’affrontare le vette piu Ì alte del mondo. Presenta Paolo Malfer.
4 dicembre 2010
h 20.30 DANZA - La Compagnia Abbondanza/Bertoni presenta
“ROMANZO D’INFANZIA”.
Vincitore del Premio Stregagatto 1997/98
Testo: Bruno Stori
Coreografia e interpretazione: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Regia e drammaturgia: Letizia Quintavalla e Bruno Stori
Musiche: Alessandro Nidi
Ideazione luci: Lucio Diana
Elaborazioni sonore: Mauro Casappa
Costumi: Evelina Barilli
Fonico: Mirko Bogunovic
Luci: Alberta Finocchiaro, Andrea Gentili
Voce fuori campo: Silvano Pantesco
Coproduzione: Teatro Testoni Ragazzi
Con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali.
Romanzo d’infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza,
normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una
formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai
bambini.
8 dicembre 2010
h 16.30 Teatro Famiglie - LA COPERTA DI NATALE
Durata 50 min - teatro d’attore - dai tre anni
Nella cittàincuituttosibutta finiscono nella bocca del Grande Divoratore le
parole dei libri sul Natale. Niente è più come prima. Saranno un
Vecchiodallabarbalunga e una Vecchiadalpiedestorto ad estrarre dal
Grande Divoratore le parole perdute. É la notte del 24 Dicembre.
h 20.30 Cinema: LA PASSIONE, di Carlo Mazzacurati
con Silvio Orlando, Giovanni Battiston, Kasia Smutniak e Cristiana
Capotondi.
Film in concorso alla Biennale del Cinema di Venezia 2010
10 dicembre 2010
h 20.30 DANZA La Compagnia Ersilia Danza presenta “BUTTERFLY”.
Coreografia e regia: Laura Corradi
Creato con: Carlotta Plebs, Midori Watanabe Cristina Surace, Roberto
Costa Augusto, Giuseppe La Regina, Roberto Lori
Musiche di: Giacomo Puccini
Musiche originali: Enrico Terragnoli, Fabio Basile
Disegno luci e allestimento scenico: Alberta Finocchiaro
Costumi: Transit par-such
Coproduzione: Ersiliadanza, Fondazione Teatro Comunale di Modena
Dopo avere curato la regia dell’opera di Puccini, a Trento nel 2007, Laura
Corradi ritorna a Butterfly per scavare nel personaggio e nella sua vicenda
con gli strumenti propri della danza. Alla musica pucciniana si aggiungono
nuove composizioni che aiutano a compiere una trasposizione
contemporanea del dramma, in uno spettacolo che si concentra sul tema
dell’attesa amorosa della protagonista, approfondendone gli aspetti umani
e filosofici.
18 dicembre 2010
h 20.30 Teatro Giovani - TIM - Teatro Instabile di Meano presenta
“SINDBAD IL MARINAIO”
Liberamente tratto da “L’ultimo viaggio di Sindbad” e “Solo Andata” di Erri De
Luca. Premio per il miglior allestimento scenico al Palcoscenico Trentino
2009.
Questo spettacolo narra di un vecchio e sgangherato battello al suo ultimo
viaggio, un capitano leggendario che racconta storie mitologiche in presa
diretta come se avesse mille anni, un’umanita Ì stanca e senza futuro, che
cerca speranza oltre frontiera.
19 dicembre 2010
h 16.30 CINEMA RAGAZZI: Mini rassegna di film dedicati alle famiglie.
22 dicembre 2010
h 20.30 Cinema: LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, di Saverio
Costanzo
con Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini, Filippo Timi,
Maurizio Donadoni
Film in concorso alla Biennale del Cinema di Venezia 2010.
Per ulteriori informazioni, prezzi e prenotazioni:
Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Loc. Lusan – Vezzano
tel. 0461-340158 - [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it
A Natale regala il Teatro Valle dei Laghi
Dal 3 novembre e fino a tutto il mese di dicembre presso la biglietteria del
Teatro Valle dei Laghi negli orari di apertura sarà possibile acquistare le
nuove tessere a scalare pensate proprio come pacchetto regalo.
SPECCHI RIFLESSI CARD a 45€, una tessera che dà il diritto a 4 ingressi
per gli spettacoli della rassegna Specchi Riflessi,
GIOVANI CARD a 10€, una tessera che dà il diritto a 2 ingressi per gli
spettacoli della rassegna Teatro Giovani.
Inoltre rimane possibile l'acquisto della AIDA FAMILY CARD e della AIDA
CINEMA CARD.
Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave
Notizie
La biblioteca Valle di Cavedine ha inventariato (acquisito a patrimonio)
nell’anno 2009 un totale di 1882 nuovi documenti di cui 295 nel Punto di
lettura di Lasino.
Le presenze totali dell’anno (adulti e ragazzi/bambini) nelle cinque sedi
ammontano a 16602 unità, di cui 9907 nella sede di Cavedine, 1217 a Vigo
Cavedine, 1992 a Lasino, 1909 a Calavino e 1577 a Sarche.
La sede di Lasino a fronte di un’elevata presenza annuale di utenti (la più
alta dopo Cavedine) raggiunge un totale prestiti pari a 969, quindi
leggermente inferiore alle altre sedi. Da un lato ciò è ancora dovuto alla poco
radicata abitudine alla lettura (anche negli adulti) e all’uso della biblioteca;
inoltre si registra una minore presenza di ragazzi in età scolare, che si
attestano a 507 (4689 a Cavedine, 666 a Vigo Cavedine, 821 a Calavino e
736 a Sarche), conseguenza del fatto che il paese di Lasino è l’unico della
valle a non avere più le scuole elementari sul proprio territorio. Di fatto
questa situazione si traduce in una netta diminuzione della presenza totale
dei ragazzi in biblioteca (ma anche degli adulti che spesso li
accompagnano) e quindi dei prestiti. La maggioranza dei bambini di Lasino
frequenta le scuole nel vicino paese di Cavedine e qui sono portati a
frequentare la biblioteca, soprattutto per motivi connessi agli orari scolastici
e per le letture organizzate con le scuole, effettuate in tutte le sedi (esclusa
Lasino per i motivi citati).
Da quest’anno il Punto lettura di Lasino ha una nuova postazione Internet
per l’utenza, in aggiunta alla preesistente. Si tratta della nuova rete senza
fili (WiFi) gratuita “Free luna” per mezzo della quale è possibile (una volta
registrati) collegarsi anche con il proprio computer.
Nella stessa sede è stato poi completato l’angolo bambini con i nuovi
divanetti ed il tappetone.
Il prestito DVD è disponibile in tutte le sedi della biblioteca. Le
sceneggiature dei film in prestito sono state tratte per la maggior parte da
libri, tale scelta è stata operata dal Consiglio di Biblioteca che ha ravvisato
l’importanza di mantenere un profilo più alto rispetto all’acquisto di film
commerciali, quelli cosiddetti “di cassetta”.
Si è svolto quest’estate il Mercatino dei libri usati presso la Sala riunioni
adiacente alla biblioteca a Cavedine. Si è trattato di mettere in vendita il
numeroso materiale bibliografico scartato e quindi eliminato dal patrimonio
della biblioteca. È una procedura consueta e necessaria prevista dalla
normativa provinciale in materia di biblioteche; viene così eliminato il
materiale considerato non più idoneo perché usurato o non più rispondente
alle esigenze di un’informazione aggiornata e corretta. Il ricavato della
vendita è stato devoluto all’Associazione “Una scuola per Giuliano Lever”
Onlus (www.scuolagiulianolever.org).
Infine ricordiamo che da marzo 2009 il Punto lettura di Sarche (che serve
anche l’utenza di Pergolese) ha raggiunto le tre aperture settimanali al pari
di Lasino e Calavino mentre Vigo Cavedine resta, per ora, fermo a due
aperture settimanali.
P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i e c u r i o s i t à v i s i t a t e i l s i t o
www.biblioteca.valledicavedine.it.
2010 si festeggia Rodari!
Ricorre quest’anno il doppio anniversario, novant’anni dalla nascita e trenta
dalla morte, dello scrittore, insegnante, giornalista e pedagogista Gianni
Rodari. E’ in quest’occasione che la Fondazione Aida del Teatro Valle dei
Laghi, con il contributo dei comuni della Valle dei Laghi e della Provincia, ha
realizzato una serie di iniziative culturali celebrative. Mostre, spettacoli
teatrali e letture animate nelle biblioteche.
Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una
storia
“Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla
violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo
affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il
progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età
compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti ricerche scientifiche dimostrano
come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età
prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale
(è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si
sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la
capacità di lettura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere
che si protrae nelle età successive grazie all'imprinting precoce legato alla
relazione. Nati per Leggere si propone di utilizzare il libro come strumento di
interazione e di contatto tra il mondo del bambino e quello dell'adulto. E’un
progetto promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri (…)” Per saperne
di più: www.natiperleggere.it
Dal 1 al 12 ottobre presso le sedi della Biblioteca Valle di Cavedine si è
tenuta la Mostra della nuova bibliografia 2010 di “Nati per leggere”
durante la quale si sono svolti incontri con genitori e insegnanti
sull’importanza della lettura a voce alta ai bambini.
Teatro Valle dei Laghi
A settembre si è aperta la seconda stagione 2010-2011 del teatro Valle dei
Laghi. La programmazione si presenta ricca di eventi: dal teatro al cinema
alla musica, con un' ampia attenzione agli appuntamenti per le scuole e per i
bambini.
È possibile ritirare una copia della programmazione 2010/2011 presso le
nostre sedi di biblioteca, dove come per lo scorso anno si potrà effettuare la
prenotazione degli spettacoli, con scelta del posto a sedere.
Proposte di lettura – quattro autori italiani
Sangue mio di Davide Ferrario, regista e scrittore. Storia di un padre
rinchiuso in carcere e di una figlia che non conosce…
Quello che non sappiamo di Antonella Boralevi. La vicenda di un professore
universitario omosessuale spinto da un forte desiderio di paternità e dalle
domande sulla vita.
La marea umana di Franco Cordelli. Due amici, il tempo-marea che travolge
la vita delle persone.
La cotogna di Istanbul di Paolo Rumiz, giornalista ed inviato speciale
triestino. Tre uomini e una donna, l’amore, un viaggio, rito e “resurrezione”.
Dello stesso autore il conosciuto “La leggenda dei monti naviganti” del 2007
(un viaggio sulle Alpi e gli Appennini).
Anna Maturi
Cucù - Storie per cominciare il gioco di leggere
Zeb e la scorta di baci – Storie della famiglia
Vai a fare il bagno - Il tempo dei bambini…
2010autunno
n. 03S
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontanonotiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
TennisIl primo circolo sportivo della Valle dei Laghi
Presentiamo in questo numero il primo circolo sportivo nato nella Valle dei
Laghi: il Circolo tennis di Cavedine, fondato nel 1975. Negli anni successivi
ne sono nati altri, ma il circolo tennis di Cavedine è l’unico che svolge attività
agonistica e tutti gli anni organizza corsi di formazione dedicati
principalmente ai ragazzi/e dai 6 ai 15 anni.
Attualmente il Circolo conta circa cento soci e di anno in anno la
partecipazione è sempre maggiore, grazie anche alla pubblicità fatta nelle
scuole da Vezzano a Drena.
I bambini di Lasino sono numerosi ed in costante aumento. Fra tutti, vorrei
ricordare Chistè Leonardo, Danielli Alessio, Grosselli Roberto, Mancabelli
Roberto, Meono Alessandra e Valentina, Pedrini Nicola, Pedrini Gianluca, i
quali partecipano con entusiasmo all’attività estiva organizzata dal Circolo,
seguiti dal maestro federale Sisto Fusco che ogni anno e con grande
entusiasmo mette a disposizione la sua competenza, trasmettendo la sua
passione agli allievi.
Dal prossimo anno sarà organizzato un corso per adulti. La speranza è
che, nel prossimo futuro, dia buoni risultati, contando anche su una
maggiore continuità nella frequenza da parte di persone più mature.
L’attività si svolge nella struttura di Cavedine, dotata di 2 campi illuminati e
spogliatoi maschili e femminili con doccia. Purtroppo i campi cominciano a
mostrare i primi segni di usura e necessiterebbero di un'adeguata
manutenzione che, se eseguita in tempi brevi, eviterebbe un ulteriore futuro
degrado. Inoltre, l’assenza di una struttura coperta, impedisce l'organizzare
corsi nella stagione invernale. Questo limita l’attività del circolo al solo
periodo che va da maggio a settembre.
Si spera che con la nascita della Comunità di Valle anche questi problemi
possano trovare soluzione. La realizzazione di una struttura coperta
permetterebbe di incentivare e intensificare l’attività agonistica aprendola a
tutti i tennisti della valle.
Gli incontri di Coppa Italia, che si svolgono solo nei mesi di maggio e giugno,
richiedono ai partecipanti un impegno che, seppure intenso, è di breve
durata lasciando così agli atleti tempo libero da dedicare ad altre attività, o
alla famiglia.
Il Consiglio Direttivo è attualmente così composto:
Presidente: Periotto Giovanni
Vice Presidente: Travaglia Domenico
Segretario: Biotti Adriano
Consiglieri: Salandini Stefano, Mariuccia Pedrotti, Toccoli Carlo, Bridarolli
Ferruccio, Daves Simone
Sede del circolo: Bar Pedro di Cavedine
Per informazioni: [email protected]
Concludiamo questa presentazione facendo al Circolo Tennis di Cavedine i
migliori auguri per un buon prosieguo dell’attività sportiva.
Anna Maria Omezzolli
«Dilettando insegna»
Notizie. Venerdì 26 marzo 2010, in occasione dell’assemblea
annuale della Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino, sono state
rinnovate alcune cariche sociali. Il nuovo direttivo, che rimarrà in
carica fino al 2013, è così composto: Danielli Corrado, Chistè
Mario, Zambarda Giada, Pisoni Flavio, Matteotti Anna, Gobber
Albina, Danielli Loredana, Simonetti Irene, Bernardi Danilo.
Curiosità. Sono state più di trenta le recite della commedia “Che
figura col direttore” di Loredana Cont, recitata in italiano, con il
debutto al Teatro Euclide di Roma nel 2008 e successivamente
tradotta nel nostro dialetto per le rappresentazioni nel Trentino,
in Alto Adige e nel vicino Veneto. Sempre d’effetto ed allegria la
performance di chiusura de “I Parenti del Pero”.
Anteprima. E’ imminente il debutto della nuova commedia, in prima
assoluta, “Robe da non creder” di Emilio Luigi Motta: commedia in dialetto
trentino, riportata ai giorni nostri, che vede impegnati ben 11 personaggi. Ci
saranno infatti delle new entry di attori della valle amanti del teatro
amatoriale che desiderano far parte nella nostra compagnia teatrale.
L’augurio è che il debutto sia veramente imminente, anche perché in valle
c‘è già un calendario di richieste; molti teatri del circondario sono memori
della professionalità e della comicità che caratterizzano le nostre
rappresentazioni. Speriamo di vedere presto, anzi prestissimo, la
Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino calpestare il palcoscenico, in primis
naturalmente quello di Lasino, proseguendo con un lungo itinerario di recite.
Irene Simonetti
Notizie, curiosità e anteprima dal mondo teatrale amatoriale XVI Rassegna teatrale
La Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino è orgogliosa di
presentare la XVI Rassegna teatrale che si svolgerà da sabato
8 fino a sabato 29 gennaio:
08 Gennaio 2011
Filodrammatica “S.Ermete” di Calceranica - “LE ME TOCCA
TUTTE” di Loredana Cont.
15 Gennaio 2011
Filodrammatica “Nuova Ribalta” di Segonzano - “ NO VE
CAPISO PU’” di Loredana Cont.
22 Gennaio 2011
FILOGAMAR di Cognola – “PERO POCIO E SO FRADEL GEMEL” di
Antonia Dalpiaz.
29 Gennaio 2011
FILODRAMMATICA di Olle - “SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO” tratta
dall'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini.
Le rappresentazioni si terranno presso il Teatro Comunale di Lasino con
inizio alle ore 20.45.
Prevendita biglietti al numero di cellulare 340 1588389
Dagli obiettivi al logoIl Comitato Lagolo si racconta
Con l’estate alle spalle, Lagolo rallenta il suo
ritmo ed il bosco con i suoi animali ritornano ad
essere i padroni indiscussi. Eccezion fatta per
un’impavida volpe, che per tutta la stagione
estiva si è fatta beffa di turisti e non, i quali,
lusingati dalla sua presenza vicino alle case, le
allungavano volentieri dei lauti pasti (anche se
non sarebbe proprio consigliato) per poi
ritrovarsi con le scarpe spaiate. Infatti, la
nostra cara volpe si è dilettata a rubarle per poi
disseminandole nel bosco.
Come simbolo del Comitato Lagolo, forse,
invece del caro rospo bufo bufo avremmo
dovuto scegliere proprio la volpe? A Barbara
Tamburini, ideatrice del logo nonché delle
svariate magliette, il rospo bufo bufo è
sembrato più simpatico e sicuramente più
rappresentativo: invisibile in inverno, in letargo nel bosco, colonizza il lago in
primavera, ritirandosi poi nuovamente tra gli alberi all’arrivo di un altro
colonizzatore l’homo sapiens sapiens.
Il logo, dunque, raffigurante tre rospi colorati ha un duplice significato. Le tre
unità simboleggiano le entità che vogliamo che si confrontino sulle
tematiche riguardanti Lagolo: Calavino, Lasino e il Comitato Lagolo. Fuor di
metafora invece i colori: il verde richiama la natura che vogliamo preservare
e valorizzare; il blu l’acqua fonte di vita per tutto l’ecosistema del lago e il
giallo? Naturalmente ciò che domina sopra tutto: il sole, fonte indiscussa di
energia, come quella del gruppo che rappresenta il Comitato.
Con grande soddisfazione, in agosto, abbiamo consegnato la centesima
tessera associativa. Segnale indicativo di quanto a Lagolo si sentisse la
necessità di essere rappresentati nei due Comuni. Con le nuove
amministrazioni, la consueta riunione annuale del Comune di Lasino che si
teneva a Lagolo per i suoi censiti, si è aperta anche al Comune di Calavino.
Ne è scaturito un interessante dibattito, mostrando come le due
amministrazioni abbiano concretamente preso
in carico le richieste fatte nel periodo elettorale.
Si può quindi affermare che il tavolo di lavoro
sui principali problemi che riguardano la
comunità di Lagolo, auspicato all’epoca, si sia
aperto. Di fatto, grazie all’aiuto dell’assessore
Diego Pisoni del Comune di Lasino, a breve
dovrebbero essere collocate di fronte al bar
ristorante “Al Mattino” le tanto attese cassette
postali per i residenti di Lagolo.
Nel frattempo in merito al lago, il Comune di
Calavino, tramite il suo portavoce per Lagolo
Arianna Tosi, ci ha comunicato che l’A.P.P.A.
(Agenzia Provinciale per la Protezione
dell’Ambiente) ha già avviato, non solo un
monitoraggio, ma anche un congruo studio sul
sistema gestionale del nostro piccolo specchio
d’acqua, per evitarne la chiusura anticipata. In seguito sarà nostra premura
organizzare una serata dove verrà illustrato il lavoro del gruppo di ricercatori
incaricati del progetto.
L’energia e la passione che animano il gruppo non si sono certo esaurite qui:
stiamo infatti cercando di far istituire un collegamento con i mezzi di
trasporto pubblico, oltre a quello per la scuola dell’obbligo, tra Lagolo e la
valle di Cavedine.
Altre idee e progetti sono in corso d’opera, ma al riguardo ve ne parlerò
volentieri la prossima volta, magari con un incipit sulle nostre iniziative
culinarie, perché siamo sì persone serie ed impegnate, ma come tutte, solo
fino ad un certo punto.
Naturalmente invito tutti a visitare il nostro sito www.lagolo.com (ancora
scarno, ma con grandi potenzialità).
Manuela Bassetti
membro del Direttivo del Comitato di Lagolo
2010autunno
n. 03S
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontanonotiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
TennisIl primo circolo sportivo della Valle dei Laghi
Presentiamo in questo numero il primo circolo sportivo nato nella Valle dei
Laghi: il Circolo tennis di Cavedine, fondato nel 1975. Negli anni successivi
ne sono nati altri, ma il circolo tennis di Cavedine è l’unico che svolge attività
agonistica e tutti gli anni organizza corsi di formazione dedicati
principalmente ai ragazzi/e dai 6 ai 15 anni.
Attualmente il Circolo conta circa cento soci e di anno in anno la
partecipazione è sempre maggiore, grazie anche alla pubblicità fatta nelle
scuole da Vezzano a Drena.
I bambini di Lasino sono numerosi ed in costante aumento. Fra tutti, vorrei
ricordare Chistè Leonardo, Danielli Alessio, Grosselli Roberto, Mancabelli
Roberto, Meono Alessandra e Valentina, Pedrini Nicola, Pedrini Gianluca, i
quali partecipano con entusiasmo all’attività estiva organizzata dal Circolo,
seguiti dal maestro federale Sisto Fusco che ogni anno e con grande
entusiasmo mette a disposizione la sua competenza, trasmettendo la sua
passione agli allievi.
Dal prossimo anno sarà organizzato un corso per adulti. La speranza è
che, nel prossimo futuro, dia buoni risultati, contando anche su una
maggiore continuità nella frequenza da parte di persone più mature.
L’attività si svolge nella struttura di Cavedine, dotata di 2 campi illuminati e
spogliatoi maschili e femminili con doccia. Purtroppo i campi cominciano a
mostrare i primi segni di usura e necessiterebbero di un'adeguata
manutenzione che, se eseguita in tempi brevi, eviterebbe un ulteriore futuro
degrado. Inoltre, l’assenza di una struttura coperta, impedisce l'organizzare
corsi nella stagione invernale. Questo limita l’attività del circolo al solo
periodo che va da maggio a settembre.
Si spera che con la nascita della Comunità di Valle anche questi problemi
possano trovare soluzione. La realizzazione di una struttura coperta
permetterebbe di incentivare e intensificare l’attività agonistica aprendola a
tutti i tennisti della valle.
Gli incontri di Coppa Italia, che si svolgono solo nei mesi di maggio e giugno,
richiedono ai partecipanti un impegno che, seppure intenso, è di breve
durata lasciando così agli atleti tempo libero da dedicare ad altre attività, o
alla famiglia.
Il Consiglio Direttivo è attualmente così composto:
Presidente: Periotto Giovanni
Vice Presidente: Travaglia Domenico
Segretario: Biotti Adriano
Consiglieri: Salandini Stefano, Mariuccia Pedrotti, Toccoli Carlo, Bridarolli
Ferruccio, Daves Simone
Sede del circolo: Bar Pedro di Cavedine
Per informazioni: [email protected]
Concludiamo questa presentazione facendo al Circolo Tennis di Cavedine i
migliori auguri per un buon prosieguo dell’attività sportiva.
Anna Maria Omezzolli
«Dilettando insegna»
Notizie. Venerdì 26 marzo 2010, in occasione dell’assemblea
annuale della Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino, sono state
rinnovate alcune cariche sociali. Il nuovo direttivo, che rimarrà in
carica fino al 2013, è così composto: Danielli Corrado, Chistè
Mario, Zambarda Giada, Pisoni Flavio, Matteotti Anna, Gobber
Albina, Danielli Loredana, Simonetti Irene, Bernardi Danilo.
Curiosità. Sono state più di trenta le recite della commedia “Che
figura col direttore” di Loredana Cont, recitata in italiano, con il
debutto al Teatro Euclide di Roma nel 2008 e successivamente
tradotta nel nostro dialetto per le rappresentazioni nel Trentino,
in Alto Adige e nel vicino Veneto. Sempre d’effetto ed allegria la
performance di chiusura de “I Parenti del Pero”.
Anteprima. E’ imminente il debutto della nuova commedia, in prima
assoluta, “Robe da non creder” di Emilio Luigi Motta: commedia in dialetto
trentino, riportata ai giorni nostri, che vede impegnati ben 11 personaggi. Ci
saranno infatti delle new entry di attori della valle amanti del teatro
amatoriale che desiderano far parte nella nostra compagnia teatrale.
L’augurio è che il debutto sia veramente imminente, anche perché in valle
c‘è già un calendario di richieste; molti teatri del circondario sono memori
della professionalità e della comicità che caratterizzano le nostre
rappresentazioni. Speriamo di vedere presto, anzi prestissimo, la
Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino calpestare il palcoscenico, in primis
naturalmente quello di Lasino, proseguendo con un lungo itinerario di recite.
Irene Simonetti
Notizie, curiosità e anteprima dal mondo teatrale amatoriale XVI Rassegna teatrale
La Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino è orgogliosa di
presentare la XVI Rassegna teatrale che si svolgerà da sabato
8 fino a sabato 29 gennaio:
08 Gennaio 2011
Filodrammatica “S.Ermete” di Calceranica - “LE ME TOCCA
TUTTE” di Loredana Cont.
15 Gennaio 2011
Filodrammatica “Nuova Ribalta” di Segonzano - “ NO VE
CAPISO PU’” di Loredana Cont.
22 Gennaio 2011
FILOGAMAR di Cognola – “PERO POCIO E SO FRADEL GEMEL” di
Antonia Dalpiaz.
29 Gennaio 2011
FILODRAMMATICA di Olle - “SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO” tratta
dall'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini.
Le rappresentazioni si terranno presso il Teatro Comunale di Lasino con
inizio alle ore 20.45.
Prevendita biglietti al numero di cellulare 340 1588389
Dagli obiettivi al logoIl Comitato Lagolo si racconta
Con l’estate alle spalle, Lagolo rallenta il suo
ritmo ed il bosco con i suoi animali ritornano ad
essere i padroni indiscussi. Eccezion fatta per
un’impavida volpe, che per tutta la stagione
estiva si è fatta beffa di turisti e non, i quali,
lusingati dalla sua presenza vicino alle case, le
allungavano volentieri dei lauti pasti (anche se
non sarebbe proprio consigliato) per poi
ritrovarsi con le scarpe spaiate. Infatti, la
nostra cara volpe si è dilettata a rubarle per poi
disseminandole nel bosco.
Come simbolo del Comitato Lagolo, forse,
invece del caro rospo bufo bufo avremmo
dovuto scegliere proprio la volpe? A Barbara
Tamburini, ideatrice del logo nonché delle
svariate magliette, il rospo bufo bufo è
sembrato più simpatico e sicuramente più
rappresentativo: invisibile in inverno, in letargo nel bosco, colonizza il lago in
primavera, ritirandosi poi nuovamente tra gli alberi all’arrivo di un altro
colonizzatore l’homo sapiens sapiens.
Il logo, dunque, raffigurante tre rospi colorati ha un duplice significato. Le tre
unità simboleggiano le entità che vogliamo che si confrontino sulle
tematiche riguardanti Lagolo: Calavino, Lasino e il Comitato Lagolo. Fuor di
metafora invece i colori: il verde richiama la natura che vogliamo preservare
e valorizzare; il blu l’acqua fonte di vita per tutto l’ecosistema del lago e il
giallo? Naturalmente ciò che domina sopra tutto: il sole, fonte indiscussa di
energia, come quella del gruppo che rappresenta il Comitato.
Con grande soddisfazione, in agosto, abbiamo consegnato la centesima
tessera associativa. Segnale indicativo di quanto a Lagolo si sentisse la
necessità di essere rappresentati nei due Comuni. Con le nuove
amministrazioni, la consueta riunione annuale del Comune di Lasino che si
teneva a Lagolo per i suoi censiti, si è aperta anche al Comune di Calavino.
Ne è scaturito un interessante dibattito, mostrando come le due
amministrazioni abbiano concretamente preso
in carico le richieste fatte nel periodo elettorale.
Si può quindi affermare che il tavolo di lavoro
sui principali problemi che riguardano la
comunità di Lagolo, auspicato all’epoca, si sia
aperto. Di fatto, grazie all’aiuto dell’assessore
Diego Pisoni del Comune di Lasino, a breve
dovrebbero essere collocate di fronte al bar
ristorante “Al Mattino” le tanto attese cassette
postali per i residenti di Lagolo.
Nel frattempo in merito al lago, il Comune di
Calavino, tramite il suo portavoce per Lagolo
Arianna Tosi, ci ha comunicato che l’A.P.P.A.
(Agenzia Provinciale per la Protezione
dell’Ambiente) ha già avviato, non solo un
monitoraggio, ma anche un congruo studio sul
sistema gestionale del nostro piccolo specchio
d’acqua, per evitarne la chiusura anticipata. In seguito sarà nostra premura
organizzare una serata dove verrà illustrato il lavoro del gruppo di ricercatori
incaricati del progetto.
L’energia e la passione che animano il gruppo non si sono certo esaurite qui:
stiamo infatti cercando di far istituire un collegamento con i mezzi di
trasporto pubblico, oltre a quello per la scuola dell’obbligo, tra Lagolo e la
valle di Cavedine.
Altre idee e progetti sono in corso d’opera, ma al riguardo ve ne parlerò
volentieri la prossima volta, magari con un incipit sulle nostre iniziative
culinarie, perché siamo sì persone serie ed impegnate, ma come tutte, solo
fino ad un certo punto.
Naturalmente invito tutti a visitare il nostro sito www.lagolo.com (ancora
scarno, ma con grandi potenzialità).
Manuela Bassetti
membro del Direttivo del Comitato di Lagolo
2010autunno
n. 03S
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano notiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
PergoleseSagra della natività
Domenica 12 settembre, in una splendida giornata si è svolta la Sagra della
Natività di Maria, organizzata dal Circolo Ricreativo, Pro Loco & Gruppo
Sportivo.
Come ogni anno il fulcro della festa è stata la Santa Messa celebrata dal
Decano Don Roberto Lucchi e la processione per le vie del paese con la
statua della Madonna (donata nel 1912 dal curato di Lasino Don Domizio
Frapporti). Le note della banda sociale di Pietramurata, sempre presente,
hanno sottolineato l'attaccamento e la volontà di tenere viva una bella
tradizione nel nostro pur giovane paese.
A mezzogiorno, il Circolo Ricreativo ha preparato per soci e simpatizzanti un
prelibato pranzo, consumato al parco, all'inizio del quale, il Presidente del
Circolo Ricreativo, Arrigo Pisoni, ha sottolineato la volontà di creare per le
persone occasioni per potersi incontrare, conoscersi e socializzare. Ha
inoltre ringraziato per la presenza Don Roberto e il sindaco Eugenio
Simonetti.
Nel pomeriggio una partecipata gimcana in bicicletta ha allietato i bambini,
mentre i più grandi si esibivano in un torneo di pallavolo. La festa si è
conclusa con una "pastasciuttata" per tutti i presenti.
Un doveroso ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita
della manifestazione. Molto apprezzata è stata la presenza del sindaco per
tutta la giornata, è stato piacevole vedere Eugenio cimentarsi nel torneo di
pallavolo.
Da queste pagine, vorrei invitare tutte le associazioni di Pergolese e il
Comune di Lasino a pensare al settembre 2012, ricorrendo in quell'anno il
centesimo anniversario della costruzione della nostra chiesa e il
cinquantesimo dell'ingresso, a Pergolese, del primo parroco, Don Giovanni
Paternoster. Non celebrare come merita una data così importante per la
nostra comunità, sarebbe un affronto ai nostri padri che pur nelle restrizioni
di quei tempi si impegnarono nell'edificare la casa di Dio, nel quale
ponevano le loro speranze e le loro stesse vite.
Sandro Chistè
Dieci anni Volley Valle dei Laghi2000 – 2010
Come anticipato nell’articolo pubblicato in primavera, l’associazione
sportiva “Volley Valle dei Laghi” ha festeggiato da poco i suoi primi dieci anni
di vita.
Vogliamo oggi approfondire la conoscenza con questa società
presentandone brevemente gli allenatori della scorsa stagione ai quali è
stato chiesto come nasce la loro passione per questo sport e come vedano
il proprio ruolo nella squadra.
Alessandro Lombardo
Allenatore dal 1979 con abilitazione 3°grado, conta una vasta esperienza in
varie categorie (fino a squadre di categoria B2, ha allenato la
rappresentativa trentina maschile).
“Della pallavolo mi entusiasma la continua sfida con se stesso, il cercare i
propri limiti per spostarli più in là e migliorare come singolo atleta e come
gruppo. Dopo aver giocato, il passaggio a fare l’allenatore è più che naturale
e ho avuto la fortuna di incontrare gente che mi ha fatto amare quest’attività,
che non è certo facile. I migliori corsi di aggiornamento sono comunque
sempre stati gli errori che ho fatto. Mi appassiona vedere i dettagli nei
movimenti delle singole atlete e riuscire a permettergli di migliorare. Un
buon allenatore deve conoscere bene quello che insegna, sia dal punto di
vista motorio tecnico che psicologico. Vorrei che le ragazze potessero
crescere come persone e come atlete con serenità e divertimento. La
pallavolo insegna a stare in un gruppo, sentirsi parte di questo, essere
disponibili con gli altri e qualche volta mettere da parte il proprio orgoglio – è
un’occasione per solidificare il proprio equilibrio personale. Per il VVL vorrei
avere più spazio nella palestra, per poter fare più allenamenti. Al momento
abbiamo raggiunto il massimo possibile, infatti la palestra è praticamente
sempre occupata.”
Roberto Bressan
Membro fondatore del club, è allenatore dal 1992 (2° grado) e segue la 2^ e
la 3^ Divisione e come “buon padre di club” un po’ tutte le nostre squadre.
“La pallavolo è la mia passione, perché è un gioco di squadra molto tecnico
senza contatto fisico con l’avversario, dove spicca anche la capacità di
concentrazione del gruppo. Come allenatore per me l’obiettivo non è la
perfezione ma il continuo miglioramento. Mi piace vedere la mia squadra
crescere; la sfida per l’allenatore è trovare l’equilibrio fra l’individualità e il
gioco di squadra, ma anche e soprattutto l’equilibrio tra le atlete. In ogni caso
ci vuole pazienza, perché i risultati non arrivano subito e questa pazienza è
richiesta anche ai genitori. La pallavolo è un sport difficile e piuttosto
sofisticato, dove ogni piccolo errore comporta un punto per l’altra squadra.
Mi auguro che le nostre ragazze si ricordino sempre che insieme sono
riuscite a fare tante cose, che insieme sono cresciute come gruppo.
L’essere capace di lavorare in gruppo è una capacità che serve tutti giorni.
Incontrando ex-atlete che ricordano volentieri il tempo trascorso insieme,
vedo che il nostro lavoro dà i suoi frutti. Per il futuro della nostra
associazione vorrei poter disporre di una palestra rinnovata e tanto tempo
per allenare.”
Erika Lesa
Giocatrice con una vasta esperienza in varie squadre (cat. max B2) e
allenatrice dell'under 15 dal 2009.
“Quant’è grande la mia passione per la pallavolo lo dice il fatto che già dopo
tre settimane dalla nascita di mio figlio Raffaele sono tornata in palestra.
Quest’anno oltre a giocare ho intrapreso la carriera di allenatrice con l'under
15. Ho scelto di iniziare a coprire questo ruolo perché vorrei poter
trasmettere alle ragazze la mia passione per questo sport e le mie
conoscenze frutto della mia esperienza come giocatrice e dalla fortuna di
aver avuto dei bravi allenatori che porterò sempre nel mio cuore. Ecco cosa
vorrei: rimanere nel cuore delle mie atlete, non per simpatia, ma per avergli
insegnato la pallavolo, vista non solo come tecnica e gioco, ma anche come
sport che educa alla vita. Essere l'allenatore non è per niente facile, essere
anche giocatrice aiuta, ma il ruolo richiede anche capacità di relazione con
le ragazzine, capire le loro difficoltà in genere, dire “brava” al momento
giusto... servirebbe quasi una minilaurea in psicologia!!! Spero vivamente di
diventare un buon coach e di riuscire a motivare le mie allieve in questo
fantastico mondo della pallavolo! Spero anche di riuscire a continuare a fare
la giocatrice, magari tra un biberon e l'altro!”
Veronica Chistè
Giocatrice della nostra squadra dalla stagione 2001-2002, da quattro anni
allena squadre del settore giovanile (Under 13, 14 e 15), abilitazione
Allenatrice 1° grado.
“Perché mi piace la pallavolo? È come chiedermi perché mi piace la Nutella.
Ma, a parte gli scherzi, credo che la pallavolo sia un sport di squadra
davvero unico, uno sport dove giocando si impara a stare in un gruppo,
all’interno del quale si raggiungono insieme vittorie e si affrontano insieme
sconfitte. Giocare a pallavolo mi piace perché mi diverto e faccio
movimento, ma soprattutto mi dà una carica di energia positiva e questo mi
aiuta a scaricare le tensioni accumulate durante la giornata. Come
allenatrice vorrei riuscire ad insegnare al meglio quello che ho imparato in
questi anni di attività e al tempo stesso spero di essere in grado di
trasmettere la grande passione per questo meraviglioso sport, non per
ultimo credo di essere un aiuto alla nostra società sportiva. Quando alleno la
mia squadra cerco di dare gli stimoli giusti per affrontare le ore in palestra
con entusiasmo e voglia di imparare, per insegnare a mettersi in gioco e
perché no ad acquisire uno spirito competitivo e vincente. Vorrei come
allenatrice essere un esempio positivo dal punto di vista sportivo ed
educativo, trasmettere fiducia durante le partite per affrontare anche i
momenti di sconforto, insegnare rispetto per i propri compagni, allenatori e
per le regole, e sportività nei confronti degli avversari. Allenare mi gratifica
quando durante le partite vedo la realizzazione di ciò che abbiamo provato
in allenamento. Nel rapporto allenatore-atleta è davvero bello riuscire ad
instaurare fiducia reciproca (anche se questo a volte non è facile …).
Allenare mi aiuta anche nella crescita personale. Se avessi la bacchetta
magica chiederei degli spogliatoi nuovi e soprattutto delle docce
funzionanti.”
Lorenzo Piazza
Giocatore esperto ed educatore sportivo (ha frequentato l’Istituto superiore
di educazione fisica) segue le nostre piccole atlete del minivolley.
“Della pallavolo come minivolley mi piace prima di tutto l’aspetto
socializzante, ludico e non agonistico. Il partire da zero e far crescere le
bambine sia al punto di vista tecnico che psicologico. La soddisfazione per
un allenatore del minivolley è vedere che vanno avanti a giocare, perché si è
riuscito a creare l’equilibrio giusto tra soddisfazioni e nuove sfide,
conservando la voglia di imparare, siccome la pallavolo è fatta anche di
momenti di sconfitte e frustrazione. Un buon allenatore deve giostrare
anche le dinamiche del gruppo basandosi su una solida competenza: non si
può improvvisare. Come giocatore ho avuto la fortuna di fare parte di una
squadra che partendo dall’Under 13 è arrivato fino in Serie C1, e ancora
oggi ci troviamo volentieri e siamo tutt’ora amici. Io non vedevo l’ora di
andare all’allenamento. Dal punto di vista della società non posso chiedere
di più, sono disponibili, se mi serve qualcosa lo ricevo, l’unica cosa
migliorabile è certamente la palestra.”
Eleonora Comai
Giocatrice e allenatrice in formazione, segue l’Under 15 e la squadra della
Coppa CSI Under 12.
“Da piccola vedevo sempre il cartone animato Mila e Shiro, che è
ambientato nel mondo della pallavolo, e volevo essere come lei. La
pallavolo mi piace perché bisogna avere attenzione per i particolari, è un
sport preciso, dove uno sbaglio anche di soli 30 cm è tanto, bisogna avere
voglia di essere precisi. Ma nello stesso momento c’è il desiderio di buttarsi,
di raccogliere la sfida a distanza. Come allenatrice serve tanta lucidità e
oggettività, un po’ di presunzione e anche il saper mentire. A volte si deve
affrontare delle squadre più forti, sapendo che si va a perdere, e comunque
si deve dire alle ragazze che possono farcela. Riuscire a trasmettere
tranquillità e la consapevolezza delle proprie capacità, saper coinvolgere e
trasmettere entusiasmo e voglia di tornare subito in palestra, queste sono le
sfide dell’allenatrice. Riuscire ad insegnare, oltre alla tecnica, la capacità di
stare in campo tranquille senza paure e paranoie. Per la nostra
associazione vorrei tanto lasciare in eredità un campionato regionale, che le
ragazze dell’Under 13 di oggi potessero giocare in una squadra in Serie D o
C, questo mi piacerebbe tanto.
Interviste a cura di
per il comitato di redazione «LA STADERA»
Sabine Stricker
3°
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2010autunno
n. 03S
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano notiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
PergoleseSagra della natività
Domenica 12 settembre, in una splendida giornata si è svolta la Sagra della
Natività di Maria, organizzata dal Circolo Ricreativo, Pro Loco & Gruppo
Sportivo.
Come ogni anno il fulcro della festa è stata la Santa Messa celebrata dal
Decano Don Roberto Lucchi e la processione per le vie del paese con la
statua della Madonna (donata nel 1912 dal curato di Lasino Don Domizio
Frapporti). Le note della banda sociale di Pietramurata, sempre presente,
hanno sottolineato l'attaccamento e la volontà di tenere viva una bella
tradizione nel nostro pur giovane paese.
A mezzogiorno, il Circolo Ricreativo ha preparato per soci e simpatizzanti un
prelibato pranzo, consumato al parco, all'inizio del quale, il Presidente del
Circolo Ricreativo, Arrigo Pisoni, ha sottolineato la volontà di creare per le
persone occasioni per potersi incontrare, conoscersi e socializzare. Ha
inoltre ringraziato per la presenza Don Roberto e il sindaco Eugenio
Simonetti.
Nel pomeriggio una partecipata gimcana in bicicletta ha allietato i bambini,
mentre i più grandi si esibivano in un torneo di pallavolo. La festa si è
conclusa con una "pastasciuttata" per tutti i presenti.
Un doveroso ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita
della manifestazione. Molto apprezzata è stata la presenza del sindaco per
tutta la giornata, è stato piacevole vedere Eugenio cimentarsi nel torneo di
pallavolo.
Da queste pagine, vorrei invitare tutte le associazioni di Pergolese e il
Comune di Lasino a pensare al settembre 2012, ricorrendo in quell'anno il
centesimo anniversario della costruzione della nostra chiesa e il
cinquantesimo dell'ingresso, a Pergolese, del primo parroco, Don Giovanni
Paternoster. Non celebrare come merita una data così importante per la
nostra comunità, sarebbe un affronto ai nostri padri che pur nelle restrizioni
di quei tempi si impegnarono nell'edificare la casa di Dio, nel quale
ponevano le loro speranze e le loro stesse vite.
Sandro Chistè
Dieci anni Volley Valle dei Laghi2000 – 2010
Come anticipato nell’articolo pubblicato in primavera, l’associazione
sportiva “Volley Valle dei Laghi” ha festeggiato da poco i suoi primi dieci anni
di vita.
Vogliamo oggi approfondire la conoscenza con questa società
presentandone brevemente gli allenatori della scorsa stagione ai quali è
stato chiesto come nasce la loro passione per questo sport e come vedano
il proprio ruolo nella squadra.
Alessandro Lombardo
Allenatore dal 1979 con abilitazione 3°grado, conta una vasta esperienza in
varie categorie (fino a squadre di categoria B2, ha allenato la
rappresentativa trentina maschile).
“Della pallavolo mi entusiasma la continua sfida con se stesso, il cercare i
propri limiti per spostarli più in là e migliorare come singolo atleta e come
gruppo. Dopo aver giocato, il passaggio a fare l’allenatore è più che naturale
e ho avuto la fortuna di incontrare gente che mi ha fatto amare quest’attività,
che non è certo facile. I migliori corsi di aggiornamento sono comunque
sempre stati gli errori che ho fatto. Mi appassiona vedere i dettagli nei
movimenti delle singole atlete e riuscire a permettergli di migliorare. Un
buon allenatore deve conoscere bene quello che insegna, sia dal punto di
vista motorio tecnico che psicologico. Vorrei che le ragazze potessero
crescere come persone e come atlete con serenità e divertimento. La
pallavolo insegna a stare in un gruppo, sentirsi parte di questo, essere
disponibili con gli altri e qualche volta mettere da parte il proprio orgoglio – è
un’occasione per solidificare il proprio equilibrio personale. Per il VVL vorrei
avere più spazio nella palestra, per poter fare più allenamenti. Al momento
abbiamo raggiunto il massimo possibile, infatti la palestra è praticamente
sempre occupata.”
Roberto Bressan
Membro fondatore del club, è allenatore dal 1992 (2° grado) e segue la 2^ e
la 3^ Divisione e come “buon padre di club” un po’ tutte le nostre squadre.
“La pallavolo è la mia passione, perché è un gioco di squadra molto tecnico
senza contatto fisico con l’avversario, dove spicca anche la capacità di
concentrazione del gruppo. Come allenatore per me l’obiettivo non è la
perfezione ma il continuo miglioramento. Mi piace vedere la mia squadra
crescere; la sfida per l’allenatore è trovare l’equilibrio fra l’individualità e il
gioco di squadra, ma anche e soprattutto l’equilibrio tra le atlete. In ogni caso
ci vuole pazienza, perché i risultati non arrivano subito e questa pazienza è
richiesta anche ai genitori. La pallavolo è un sport difficile e piuttosto
sofisticato, dove ogni piccolo errore comporta un punto per l’altra squadra.
Mi auguro che le nostre ragazze si ricordino sempre che insieme sono
riuscite a fare tante cose, che insieme sono cresciute come gruppo.
L’essere capace di lavorare in gruppo è una capacità che serve tutti giorni.
Incontrando ex-atlete che ricordano volentieri il tempo trascorso insieme,
vedo che il nostro lavoro dà i suoi frutti. Per il futuro della nostra
associazione vorrei poter disporre di una palestra rinnovata e tanto tempo
per allenare.”
Erika Lesa
Giocatrice con una vasta esperienza in varie squadre (cat. max B2) e
allenatrice dell'under 15 dal 2009.
“Quant’è grande la mia passione per la pallavolo lo dice il fatto che già dopo
tre settimane dalla nascita di mio figlio Raffaele sono tornata in palestra.
Quest’anno oltre a giocare ho intrapreso la carriera di allenatrice con l'under
15. Ho scelto di iniziare a coprire questo ruolo perché vorrei poter
trasmettere alle ragazze la mia passione per questo sport e le mie
conoscenze frutto della mia esperienza come giocatrice e dalla fortuna di
aver avuto dei bravi allenatori che porterò sempre nel mio cuore. Ecco cosa
vorrei: rimanere nel cuore delle mie atlete, non per simpatia, ma per avergli
insegnato la pallavolo, vista non solo come tecnica e gioco, ma anche come
sport che educa alla vita. Essere l'allenatore non è per niente facile, essere
anche giocatrice aiuta, ma il ruolo richiede anche capacità di relazione con
le ragazzine, capire le loro difficoltà in genere, dire “brava” al momento
giusto... servirebbe quasi una minilaurea in psicologia!!! Spero vivamente di
diventare un buon coach e di riuscire a motivare le mie allieve in questo
fantastico mondo della pallavolo! Spero anche di riuscire a continuare a fare
la giocatrice, magari tra un biberon e l'altro!”
Veronica Chistè
Giocatrice della nostra squadra dalla stagione 2001-2002, da quattro anni
allena squadre del settore giovanile (Under 13, 14 e 15), abilitazione
Allenatrice 1° grado.
“Perché mi piace la pallavolo? È come chiedermi perché mi piace la Nutella.
Ma, a parte gli scherzi, credo che la pallavolo sia un sport di squadra
davvero unico, uno sport dove giocando si impara a stare in un gruppo,
all’interno del quale si raggiungono insieme vittorie e si affrontano insieme
sconfitte. Giocare a pallavolo mi piace perché mi diverto e faccio
movimento, ma soprattutto mi dà una carica di energia positiva e questo mi
aiuta a scaricare le tensioni accumulate durante la giornata. Come
allenatrice vorrei riuscire ad insegnare al meglio quello che ho imparato in
questi anni di attività e al tempo stesso spero di essere in grado di
trasmettere la grande passione per questo meraviglioso sport, non per
ultimo credo di essere un aiuto alla nostra società sportiva. Quando alleno la
mia squadra cerco di dare gli stimoli giusti per affrontare le ore in palestra
con entusiasmo e voglia di imparare, per insegnare a mettersi in gioco e
perché no ad acquisire uno spirito competitivo e vincente. Vorrei come
allenatrice essere un esempio positivo dal punto di vista sportivo ed
educativo, trasmettere fiducia durante le partite per affrontare anche i
momenti di sconforto, insegnare rispetto per i propri compagni, allenatori e
per le regole, e sportività nei confronti degli avversari. Allenare mi gratifica
quando durante le partite vedo la realizzazione di ciò che abbiamo provato
in allenamento. Nel rapporto allenatore-atleta è davvero bello riuscire ad
instaurare fiducia reciproca (anche se questo a volte non è facile …).
Allenare mi aiuta anche nella crescita personale. Se avessi la bacchetta
magica chiederei degli spogliatoi nuovi e soprattutto delle docce
funzionanti.”
Lorenzo Piazza
Giocatore esperto ed educatore sportivo (ha frequentato l’Istituto superiore
di educazione fisica) segue le nostre piccole atlete del minivolley.
“Della pallavolo come minivolley mi piace prima di tutto l’aspetto
socializzante, ludico e non agonistico. Il partire da zero e far crescere le
bambine sia al punto di vista tecnico che psicologico. La soddisfazione per
un allenatore del minivolley è vedere che vanno avanti a giocare, perché si è
riuscito a creare l’equilibrio giusto tra soddisfazioni e nuove sfide,
conservando la voglia di imparare, siccome la pallavolo è fatta anche di
momenti di sconfitte e frustrazione. Un buon allenatore deve giostrare
anche le dinamiche del gruppo basandosi su una solida competenza: non si
può improvvisare. Come giocatore ho avuto la fortuna di fare parte di una
squadra che partendo dall’Under 13 è arrivato fino in Serie C1, e ancora
oggi ci troviamo volentieri e siamo tutt’ora amici. Io non vedevo l’ora di
andare all’allenamento. Dal punto di vista della società non posso chiedere
di più, sono disponibili, se mi serve qualcosa lo ricevo, l’unica cosa
migliorabile è certamente la palestra.”
Eleonora Comai
Giocatrice e allenatrice in formazione, segue l’Under 15 e la squadra della
Coppa CSI Under 12.
“Da piccola vedevo sempre il cartone animato Mila e Shiro, che è
ambientato nel mondo della pallavolo, e volevo essere come lei. La
pallavolo mi piace perché bisogna avere attenzione per i particolari, è un
sport preciso, dove uno sbaglio anche di soli 30 cm è tanto, bisogna avere
voglia di essere precisi. Ma nello stesso momento c’è il desiderio di buttarsi,
di raccogliere la sfida a distanza. Come allenatrice serve tanta lucidità e
oggettività, un po’ di presunzione e anche il saper mentire. A volte si deve
affrontare delle squadre più forti, sapendo che si va a perdere, e comunque
si deve dire alle ragazze che possono farcela. Riuscire a trasmettere
tranquillità e la consapevolezza delle proprie capacità, saper coinvolgere e
trasmettere entusiasmo e voglia di tornare subito in palestra, queste sono le
sfide dell’allenatrice. Riuscire ad insegnare, oltre alla tecnica, la capacità di
stare in campo tranquille senza paure e paranoie. Per la nostra
associazione vorrei tanto lasciare in eredità un campionato regionale, che le
ragazze dell’Under 13 di oggi potessero giocare in una squadra in Serie D o
C, questo mi piacerebbe tanto.
Interviste a cura di
per il comitato di redazione «LA STADERA»
Sabine Stricker
3°
Div
isio
ne
2010autunno
n. 03S
notiziamocultura, cronaca e curiosità
le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili .notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
CRMIl nuovo Centro Raccolta Multidifferenziata. Un'infrastruttura due volte ecologica
All’inizio dell’estate sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo centro
raccolta materiali in località Barcol all’estremità sud della zona artigianale.
La nuova realizzazione andrà a sostituire la vecchia, realizzata nel 2005 ed
a grandi linee avrà le stesse funzionalità, tuttavia il nuovo centro avrà
un'area coperta sotto la quale saranno posizionati sei container per la
raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Ci sarà inoltre un’area circoscritta
riservata ai rifiuti pericolosi. Sarà realizzata anche una struttura chiusa dove
troverà spazio l’ufficio del custode ed i locali per i servizi e le
apparecchiature necessarie all’impianto fotovoltaico. La copertura è stata
infatti progettata tenendo anche in considerazione l’ installazione di pannelli
solari fotovoltaici. Essa è dunque orientata a sud ed ha un’inclinazione
ideale per ottimizzare l’efficienza dei moduli solari e dunque massimizzare
la produzione di energia. L’impianto avrà una potenza nominale di 46,24 kW
e potrà produrre una quantità di energia elettrica stimata in più di 50000
kW/h annui. L’Amministrazione Comunale ha inoltre sfruttato la possibilità,
riservata solo ai Comuni, di effettuare lo scambio di energia elettrica
associando una o più utenze diverse da quella dove è installato l’impianto.
La struttura comunale individuata come quella di maggior consumo di
energia elettrica è la stazione di pompaggio di Fontana Gualiva che ha un
consumo annuo di circa 40000kW/h, che dunque a partire dalla messa in
funzione dell’impianto fotovoltaico del nuovo CRM vedrà le sue pompe
funzionare virtualmente
grazie all’energia del sole. I circa 10000kW/h rimanenti dalla produzione
dell’impianto del nuovo CRM saranno utilizzati per la stazione di pompaggio
di Miniol che ha un consumo di circa 9000kW/h annui. Questa soluzione è
doppiamente vantaggiosa poiché permette in primo luogo di accedere agli
incentivi del Conto Energia ed in secondo luogo di coprire il consumo di tutte
le infrastrutture relative all’acquedotto, estendendo la convenienza anche a
dopo che gli incentivi saranno cessati. Se pensiamo che fino a non più di tre
anni fa l’acqua era trasportata a Lagolo per mezzo di autocisterne e che lo
stesso lavoro sarà eseguito dal sole è evidente come tramite le nuove
tecnologie e un’interconnessione intelligente tra strutture ed impianti diversi
si possa trasformare un vantaggio in termini ambientali in un notevole
risparmio economico creando un circolo virtuoso. L’Amministrazione
sempre nella direzione dello sfruttamento energie rinnovabili si è già attivata
per l’installazione di altri impianti fotovoltaici sugli edifici comunali esistenti.
Una parte dell’area dove sorgerà il CRM sarà inoltre riservata a Trentino
Network per un’infrastruttura dedicata alle fibre ottiche le quali tra qualche
anno permetteranno l’accesso ad internet veloce a tutta la Valle.
L’Amministrazione comunale è infatti molto attenta allo sviluppo della rete e
nell’ambito della realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica
ha già iniziato la collaborazione con Trentino Network per predisporre il
nostro paese al cablaggio puntuale (casa per casa).
La multifunzionalità del nuovo CRM ha permesso di illustrare anche alcuni
progetti futuri che l’Amministrazione intende affrontare. La struttura del
nuovo CRM sarà presumibilmente ultimata per la fine del 2010, mentre
l’apertura e la messa in funzione avverrà non prima di averlo dotato di una
strada d’accesso idonea.
Luca M. Santuliana - Diego Pisoni
Croce Rossa Italianao Mezza Luna Rossa
La Croce Rossa Italiana nasce da un’idea dello svizzero Henry Dunant, che
alla battaglia di Solferino del 1859 resta impressionato dalle donne
pietosamente impegnate a curare i soldati, senza tener conto di divise o di
bandiere. Henry Dunant, con fermo intento, proclamando a sua volta la
neutralità dei malati e dei feriti di guerra, promuove la fondazione di Società
di Soccorso, riconosciute dagli Stati che il 22 agosto del 1864, realizzano la
Conferenza Internazionale di Ginevra.
La Croce Rossa Italiana, quale Associazione con intenti e scopi di carattere
internazionale, è eretta a corpo morale nel 1886. Da quel momento essa
soccorre i feriti d'ogni evento bellico in cui si trova coinvolto il Paese e la sua
opera si esplica anche in tutti gli interventi di pubblica calamità, quale
supporto agli organi governativi per la protezione civile.
Il Movimento della Croce Rossa opera nel campo dell'aiuto umanitario sulla
base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XX Conferenza
Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965, che
costituiscono lo spirito e l'etica della Croce Rossa e della quale sono garanti
e guida. Essi sintetizzano i fini del Movimento ed i mezzi con cui realizzarli:
UMANITA’, IMPARZIALITA’, NEUTRALITA’, INDIPENDENZA,
VOLONTARIETA’, UNITA’ e UNIVERSALITA’.
Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, create in origine
per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze
Armate, svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di
guerra.
Le componenti della CRI sono sei: due ausiliarie alle Forze Armate
(Infermiere Volontarie e Corpo Militare) e quattro a carattere civile (VdS,
Pionieri, Donatori del sangue, Comitato Femminile).
In realtà La Croce Rossa del Trentino è, al momento, soggetta ad un
progetto pilota di unificazione delle Componenti volontaristiche a carattere
civile. Essa è quindi composta da un’unica componente civile, i “Volontari
CRI”, e dalle due componenti ausiliarie delle forze armate.
I Volontari della Croce Rossa trentina sono principalmente impegnati in
attività di trasporto infermi e di emergenza sanitaria (in convenzione con il
118); si occupano poi come già detto anche di attività socio-assistenziali con
specializzazione delle squadre di soccorso per l'emergenza psicologica,
educazione sanitaria, protezione civile, ricerca con unità cinofile, soccorsi
con mezzi e tecniche speciali, emergenza nazionale ed internazionale
legata a calamità ed a situazioni di conflitto armato nei vari paesi interessati
e diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.
Per esempio, negli ultimi tempi, si sono attivati per il soccorso in seguito ai
terremoti in Abruzzo, ad Haiti ed infine per l’alluvione in Pakistan.
In Trentino sono attualmente attivi più di 1.600 tra volontari e volontarie,
distribuiti su 22 gruppi provinciali.
Per diventare Volontario della CRI è sufficiente frequentare un corso
formativo di base che permette il conseguimento del Brevetto Europeo di
Primo Soccorso - BEPS. Nel corso si illustrano le tecniche di primo soccorso
(senza l'utilizzo delle dotazioni dell'ambulanza) e si conosce la Croce
Rossa: la sua organizzazione, la storia ed i principi che ne guidano le attività
(12 lezioni). Il superamento di tale primo modulo consente di svolgere
attività socio-assistenziali come ad esempio volontariato presso la RSA di
Cavedine. Se si desidera continuare il percorso nell'area sanitaria, si può
accedere al secondo modulo che effettua un percorso di specializzazione
nel "Pronto Soccorso e Trasporto Infermi". Questo è un corso di tipo teorico-
pratico che abilita al servizio di soccorso sanitario in ambulanza in
convenzione con il 118-Trentino Emergenza. In questo modulo vengono
approfondite le conoscenze in ambito sanitario, con nozioni di anatomia,
fisiologia, patologia e le relative tecniche di soccorso, mediante l'utilizzo
della strumentazione e dei presidi di cui è dotata l'ambulanza.
Parte integrante del corso è anche il tirocinio, a fianco di volontari esperti, in
cui si potranno mettere in pratica, pur con supervisione, le manovre e le
tecniche imparate. A termine del percorso (23 lezioni) è previsto un esame
teorico-pratico finale.
Se sei interessato ad entrare nel Gruppo CRI “ Valle dei Laghi”, che ha sede
a Vezzano, a gennaio verrà effettuato un nuovo corso. Esso, in linea di
massima, sarà articolato in due serate a settimana e avrà
una durata di circa 18 settimane.
Per qualsiasi informazione contatta il coordinatore del
gruppo Matteo Sommadossi al numero 3493921431 o
un volontario che conosci.
Diventa volontario anche tu!
Ilaria Robba
Si informano i nostri lettori che da qualche tempo è stata
istituita una nuova tratta della Trentino Trasporti che collega la
valle di Cavedine alla città di Trento, con cambio previsto a
Vezzano.
Questi gli orari della nuova tratta:
partenza da Vigo Cavedine: ore 10.25?arrivo a Lasino: ore 10.34?arrivo a Vezzano: ore 10.48?coincidenza a Vezzano: ore 10.53?arrivo a Trento: 11.12?
Comitato di redazione «LA STADERA»
Trentino Trasporti
Da luglio ad ottobre i nostri teatri ed il parco di Lagolo si sono animati con le
proiezioni di film di grande pregio artistico offerti agli spettatori sotto una luce
capace di dare risalto ai temi propri del cineforum di quest'anno.
Le formatrici dell'Associazione Amaranta, Viola Durini e Franca Rossi,
hanno contribuito con grande professionalità e bravura ad accompagnare
gli spettatori con una proposta di lettura interpretativa che non è mai stata
forzata ma ha sempre voluto lasciare a ciascuno la libertà di riflettere in
autonomia: sono state poste delle domande ma mai si sono date risposte,
cosicché l'intelligenza di ognuno ha saputo trovare una strada diversa, da
condividere con chi ha trascorso con noi quelle ore.
Due temi (il rapporto tra generazioni e l'identità individuale e collettiva, l'io
che si rapporta con sé e con il resto della società), quattro film ( Lost in
translation, Goodbye Lenin!, Billy Elliot e Little Miss Sunshine) per
un'iniziativa che il nostro Comune ha voluto finanziare perché il cineforum è
un'occasione in più per arricchire le nostre riflessioni e per condividere il
nostro tempo libero con chi ci vive accanto.
Luisa Ceschini
CineforumGenerazioni e identità a confronto
…e tu ci 6?Il Tavolo del Piano Giovani della Valle dei Laghi
Le Politiche giovanili della Valle dei Laghi sono affidate al Piano Giovani di
Zona, promosso dall’Assessorato all’Istruzione e Politiche Giovanili della
Provincia Autonoma di Trento. Questo Tavolo di lavoro è stato istituito nel
2007, quando i sei Comuni della Valle dei Laghi (Terlago, Vezzano,
Padergnone, Calavino, Lasino e Cavedine) affidano al questo progetto la
gestione della sfera sociale e giovanile.
La composizione del tavolo conta oggi 23 componenti, ai quali si aggiunge
il referente tecnico, un ruolo molto importante che spiegherò in seguito.
Ogni Comune è rappresentato da tre membri: un rappresentante
dell’amministrazione, un rappresentante dei giovani e un rappresentante
delle associazioni. Per il Comune di Lasino questi ruoli sono stati affidati
rispettivamente a Chistè Gloria di Lasino (Consigliere Comunale e delegata
al Piano Giovani della Valle dei Laghi per il Comune di Lasino), Santoni
Martina di Pergolese e Bassetti Gianni di Lasino. Vi sono poi dei
rappresentanti sovracomunali: un rappresentante della Cassa Rurale della
Valle dei Laghi, uno del progetto intercomunale “Comuni…Chiamo”, uno
dell’istituto Comprensivo Valle dei Laghi, uno della pastorale giovanile
decanale e uno della Croce Rossa Valle dei Laghi. E’ in fase di valutazione
l’ammissione a componente del tavolo di uno o più rappresentanti della
Biblioteca.
L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è quello di raccogliere e valutare i
progetti presentati dalle varie realtà giovanili del territorio e di redigere
quindi il Piano Giovani di Zona. Questo Piano viene finanziato per il 50%
dall’amministrazione provinciale e per il 50% dai comuni della valle, dalle
associazioni del territorio e dalla Cassa Rurale. In tutta la provincia sono
attualmente attivi circa 30 Piani Giovani di Zona e d’ambito, distribuiti su
tutto il territorio. I progetti che sono stati presentati e attuati in questi anni
nella nostra valle sono tanti e spaziano su molteplici categorie: viaggi, corsi,
serate informative, scambi culturali, manifestazioni musicali. Ogni anno
infatti le associazioni e i gruppi giovanili possono presentare al Piano
Giovani un progetto (quest’anno il termine è scaduto il 15 ottobre) che avrà
come periodo di attuazione l’anno successivo. Il Piano poi ha il compito di
valutare i progetti presentati seguendo dei criteri ben precisi che la stessa
Provincia decide e pone come requisiti per l’approvazione dei progetti. Per
avere un’idea di quanto i giovani e il Piano hanno fatto, visitate il sito
www.pgzvallelaghi.eu. Qui troverete notizie, foto e descrizioni di tutti i
progetti effettuati e che si faranno. C’è anche la possibilità di iscriversi alla
newsletter per ricevere informazioni sugli eventi e le iniziative proposte dal
Piano e da tutte le associazioni della valle.
Il Tavolo di lavoro si incontra prevalentemente ogni mese ma in alcuni
periodi intensifica le riunioni. I periodi che richiedono un impegno e un lavoro
maggiori sono tra ottobre e dicembre, quando il Tavolo raccoglie i progetti
delle associazioni, li studia, li valuta e poi li approva, e tra febbraio e marzo
quando i soggetti che hanno svolto un progetto devono rendicontare
l’attività, presentando al Piano tutta la documentazione necessaria per
poter richiedere e ricevere il finanziamento (tra cui il bilancio economico). In
queste due fasi entra in gioco una figura molto importante del Piano: il
referente tecnico, ruolo che fino al 31 dicembre 2010 è affidato a Veronica
Sommadossi di Fraveggio. Oltre che supportare le associazioni e i gruppi
giovanili nelle fasi di progettazione e rendicontazione dei progetti, il
referente tecnico ha anche il compito di mantenere i contatti con e tra i
componenti del tavolo, promuovere tutte le iniziative e le attività, e tenere i
rapporti con gli uffici provinciali. Nei mesi appena passati Veronica ha svolto
un lavoro di raccolta di recapiti email e telefonici dei giovani della Valle per
poter promuovere e divulgare le iniziative del Piano Giovani.
All’interno del Tavolo sono nati 3 Sottotavoli: Comunicazione, Progetto,
Formazione, ai quali si aggiunge un’apposita commissione che avrà il
compito di trovare il nuovo referente tecnico per il triennio 2011-2013. Il
Sottotavolo Comunicazione si occupa della promozione delle attività del
Piano: oltre alla creazione del sito internet è in progetto la realizzazione di un
vademecum che raccolga tutte le realtà giovanili della valle e tutto quello
che può essere utile per una associazione (sedi, orari, attività). Il Sottotavolo
Formazione si occupa invece della formazione interna del Tavolo: in
collaborazione con la Provincia e con altri Enti esterni si stanno
predisponendo degli incontri formativi per i componenti del Tavolo. Il
Sottotavolo Progetto, infine, ha il compito di sviluppare e strutturare un
progetto che verrà poi presentato al Piano e ai giovani della valle proprio dal
Tavolo stesso.
Nelson Rockefeller, governatore di New York e vicepresidente degli Stati
Uniti negli anni ’70, diceva che “è essenziale permettere ai giovani di vedersi
partecipi ad una delle ere più emozionanti della storia, e far sentire loro uno
scopo in relazione ad essa”: crediamo che il Piano Giovani possa essere
uno strumento e una risorsa validi per vedere i nostri giovani attivi e
partecipi.
Gloria Chistè
2010autunno
n. 03S
notiziamocultura, cronaca e curiosità
le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili .notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
CRMIl nuovo Centro Raccolta Multidifferenziata. Un'infrastruttura due volte ecologica
All’inizio dell’estate sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo centro
raccolta materiali in località Barcol all’estremità sud della zona artigianale.
La nuova realizzazione andrà a sostituire la vecchia, realizzata nel 2005 ed
a grandi linee avrà le stesse funzionalità, tuttavia il nuovo centro avrà
un'area coperta sotto la quale saranno posizionati sei container per la
raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Ci sarà inoltre un’area circoscritta
riservata ai rifiuti pericolosi. Sarà realizzata anche una struttura chiusa dove
troverà spazio l’ufficio del custode ed i locali per i servizi e le
apparecchiature necessarie all’impianto fotovoltaico. La copertura è stata
infatti progettata tenendo anche in considerazione l’ installazione di pannelli
solari fotovoltaici. Essa è dunque orientata a sud ed ha un’inclinazione
ideale per ottimizzare l’efficienza dei moduli solari e dunque massimizzare
la produzione di energia. L’impianto avrà una potenza nominale di 46,24 kW
e potrà produrre una quantità di energia elettrica stimata in più di 50000
kW/h annui. L’Amministrazione Comunale ha inoltre sfruttato la possibilità,
riservata solo ai Comuni, di effettuare lo scambio di energia elettrica
associando una o più utenze diverse da quella dove è installato l’impianto.
La struttura comunale individuata come quella di maggior consumo di
energia elettrica è la stazione di pompaggio di Fontana Gualiva che ha un
consumo annuo di circa 40000kW/h, che dunque a partire dalla messa in
funzione dell’impianto fotovoltaico del nuovo CRM vedrà le sue pompe
funzionare virtualmente
grazie all’energia del sole. I circa 10000kW/h rimanenti dalla produzione
dell’impianto del nuovo CRM saranno utilizzati per la stazione di pompaggio
di Miniol che ha un consumo di circa 9000kW/h annui. Questa soluzione è
doppiamente vantaggiosa poiché permette in primo luogo di accedere agli
incentivi del Conto Energia ed in secondo luogo di coprire il consumo di tutte
le infrastrutture relative all’acquedotto, estendendo la convenienza anche a
dopo che gli incentivi saranno cessati. Se pensiamo che fino a non più di tre
anni fa l’acqua era trasportata a Lagolo per mezzo di autocisterne e che lo
stesso lavoro sarà eseguito dal sole è evidente come tramite le nuove
tecnologie e un’interconnessione intelligente tra strutture ed impianti diversi
si possa trasformare un vantaggio in termini ambientali in un notevole
risparmio economico creando un circolo virtuoso. L’Amministrazione
sempre nella direzione dello sfruttamento energie rinnovabili si è già attivata
per l’installazione di altri impianti fotovoltaici sugli edifici comunali esistenti.
Una parte dell’area dove sorgerà il CRM sarà inoltre riservata a Trentino
Network per un’infrastruttura dedicata alle fibre ottiche le quali tra qualche
anno permetteranno l’accesso ad internet veloce a tutta la Valle.
L’Amministrazione comunale è infatti molto attenta allo sviluppo della rete e
nell’ambito della realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica
ha già iniziato la collaborazione con Trentino Network per predisporre il
nostro paese al cablaggio puntuale (casa per casa).
La multifunzionalità del nuovo CRM ha permesso di illustrare anche alcuni
progetti futuri che l’Amministrazione intende affrontare. La struttura del
nuovo CRM sarà presumibilmente ultimata per la fine del 2010, mentre
l’apertura e la messa in funzione avverrà non prima di averlo dotato di una
strada d’accesso idonea.
Luca M. Santuliana - Diego Pisoni
Croce Rossa Italianao Mezza Luna Rossa
La Croce Rossa Italiana nasce da un’idea dello svizzero Henry Dunant, che
alla battaglia di Solferino del 1859 resta impressionato dalle donne
pietosamente impegnate a curare i soldati, senza tener conto di divise o di
bandiere. Henry Dunant, con fermo intento, proclamando a sua volta la
neutralità dei malati e dei feriti di guerra, promuove la fondazione di Società
di Soccorso, riconosciute dagli Stati che il 22 agosto del 1864, realizzano la
Conferenza Internazionale di Ginevra.
La Croce Rossa Italiana, quale Associazione con intenti e scopi di carattere
internazionale, è eretta a corpo morale nel 1886. Da quel momento essa
soccorre i feriti d'ogni evento bellico in cui si trova coinvolto il Paese e la sua
opera si esplica anche in tutti gli interventi di pubblica calamità, quale
supporto agli organi governativi per la protezione civile.
Il Movimento della Croce Rossa opera nel campo dell'aiuto umanitario sulla
base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XX Conferenza
Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965, che
costituiscono lo spirito e l'etica della Croce Rossa e della quale sono garanti
e guida. Essi sintetizzano i fini del Movimento ed i mezzi con cui realizzarli:
UMANITA’, IMPARZIALITA’, NEUTRALITA’, INDIPENDENZA,
VOLONTARIETA’, UNITA’ e UNIVERSALITA’.
Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, create in origine
per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze
Armate, svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di
guerra.
Le componenti della CRI sono sei: due ausiliarie alle Forze Armate
(Infermiere Volontarie e Corpo Militare) e quattro a carattere civile (VdS,
Pionieri, Donatori del sangue, Comitato Femminile).
In realtà La Croce Rossa del Trentino è, al momento, soggetta ad un
progetto pilota di unificazione delle Componenti volontaristiche a carattere
civile. Essa è quindi composta da un’unica componente civile, i “Volontari
CRI”, e dalle due componenti ausiliarie delle forze armate.
I Volontari della Croce Rossa trentina sono principalmente impegnati in
attività di trasporto infermi e di emergenza sanitaria (in convenzione con il
118); si occupano poi come già detto anche di attività socio-assistenziali con
specializzazione delle squadre di soccorso per l'emergenza psicologica,
educazione sanitaria, protezione civile, ricerca con unità cinofile, soccorsi
con mezzi e tecniche speciali, emergenza nazionale ed internazionale
legata a calamità ed a situazioni di conflitto armato nei vari paesi interessati
e diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.
Per esempio, negli ultimi tempi, si sono attivati per il soccorso in seguito ai
terremoti in Abruzzo, ad Haiti ed infine per l’alluvione in Pakistan.
In Trentino sono attualmente attivi più di 1.600 tra volontari e volontarie,
distribuiti su 22 gruppi provinciali.
Per diventare Volontario della CRI è sufficiente frequentare un corso
formativo di base che permette il conseguimento del Brevetto Europeo di
Primo Soccorso - BEPS. Nel corso si illustrano le tecniche di primo soccorso
(senza l'utilizzo delle dotazioni dell'ambulanza) e si conosce la Croce
Rossa: la sua organizzazione, la storia ed i principi che ne guidano le attività
(12 lezioni). Il superamento di tale primo modulo consente di svolgere
attività socio-assistenziali come ad esempio volontariato presso la RSA di
Cavedine. Se si desidera continuare il percorso nell'area sanitaria, si può
accedere al secondo modulo che effettua un percorso di specializzazione
nel "Pronto Soccorso e Trasporto Infermi". Questo è un corso di tipo teorico-
pratico che abilita al servizio di soccorso sanitario in ambulanza in
convenzione con il 118-Trentino Emergenza. In questo modulo vengono
approfondite le conoscenze in ambito sanitario, con nozioni di anatomia,
fisiologia, patologia e le relative tecniche di soccorso, mediante l'utilizzo
della strumentazione e dei presidi di cui è dotata l'ambulanza.
Parte integrante del corso è anche il tirocinio, a fianco di volontari esperti, in
cui si potranno mettere in pratica, pur con supervisione, le manovre e le
tecniche imparate. A termine del percorso (23 lezioni) è previsto un esame
teorico-pratico finale.
Se sei interessato ad entrare nel Gruppo CRI “ Valle dei Laghi”, che ha sede
a Vezzano, a gennaio verrà effettuato un nuovo corso. Esso, in linea di
massima, sarà articolato in due serate a settimana e avrà
una durata di circa 18 settimane.
Per qualsiasi informazione contatta il coordinatore del
gruppo Matteo Sommadossi al numero 3493921431 o
un volontario che conosci.
Diventa volontario anche tu!
Ilaria Robba
Si informano i nostri lettori che da qualche tempo è stata
istituita una nuova tratta della Trentino Trasporti che collega la
valle di Cavedine alla città di Trento, con cambio previsto a
Vezzano.
Questi gli orari della nuova tratta:
partenza da Vigo Cavedine: ore 10.25?arrivo a Lasino: ore 10.34?arrivo a Vezzano: ore 10.48?coincidenza a Vezzano: ore 10.53?arrivo a Trento: 11.12?
Comitato di redazione «LA STADERA»
Trentino Trasporti
Da luglio ad ottobre i nostri teatri ed il parco di Lagolo si sono animati con le
proiezioni di film di grande pregio artistico offerti agli spettatori sotto una luce
capace di dare risalto ai temi propri del cineforum di quest'anno.
Le formatrici dell'Associazione Amaranta, Viola Durini e Franca Rossi,
hanno contribuito con grande professionalità e bravura ad accompagnare
gli spettatori con una proposta di lettura interpretativa che non è mai stata
forzata ma ha sempre voluto lasciare a ciascuno la libertà di riflettere in
autonomia: sono state poste delle domande ma mai si sono date risposte,
cosicché l'intelligenza di ognuno ha saputo trovare una strada diversa, da
condividere con chi ha trascorso con noi quelle ore.
Due temi (il rapporto tra generazioni e l'identità individuale e collettiva, l'io
che si rapporta con sé e con il resto della società), quattro film ( Lost in
translation, Goodbye Lenin!, Billy Elliot e Little Miss Sunshine) per
un'iniziativa che il nostro Comune ha voluto finanziare perché il cineforum è
un'occasione in più per arricchire le nostre riflessioni e per condividere il
nostro tempo libero con chi ci vive accanto.
Luisa Ceschini
CineforumGenerazioni e identità a confronto
…e tu ci 6?Il Tavolo del Piano Giovani della Valle dei Laghi
Le Politiche giovanili della Valle dei Laghi sono affidate al Piano Giovani di
Zona, promosso dall’Assessorato all’Istruzione e Politiche Giovanili della
Provincia Autonoma di Trento. Questo Tavolo di lavoro è stato istituito nel
2007, quando i sei Comuni della Valle dei Laghi (Terlago, Vezzano,
Padergnone, Calavino, Lasino e Cavedine) affidano al questo progetto la
gestione della sfera sociale e giovanile.
La composizione del tavolo conta oggi 23 componenti, ai quali si aggiunge
il referente tecnico, un ruolo molto importante che spiegherò in seguito.
Ogni Comune è rappresentato da tre membri: un rappresentante
dell’amministrazione, un rappresentante dei giovani e un rappresentante
delle associazioni. Per il Comune di Lasino questi ruoli sono stati affidati
rispettivamente a Chistè Gloria di Lasino (Consigliere Comunale e delegata
al Piano Giovani della Valle dei Laghi per il Comune di Lasino), Santoni
Martina di Pergolese e Bassetti Gianni di Lasino. Vi sono poi dei
rappresentanti sovracomunali: un rappresentante della Cassa Rurale della
Valle dei Laghi, uno del progetto intercomunale “Comuni…Chiamo”, uno
dell’istituto Comprensivo Valle dei Laghi, uno della pastorale giovanile
decanale e uno della Croce Rossa Valle dei Laghi. E’ in fase di valutazione
l’ammissione a componente del tavolo di uno o più rappresentanti della
Biblioteca.
L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è quello di raccogliere e valutare i
progetti presentati dalle varie realtà giovanili del territorio e di redigere
quindi il Piano Giovani di Zona. Questo Piano viene finanziato per il 50%
dall’amministrazione provinciale e per il 50% dai comuni della valle, dalle
associazioni del territorio e dalla Cassa Rurale. In tutta la provincia sono
attualmente attivi circa 30 Piani Giovani di Zona e d’ambito, distribuiti su
tutto il territorio. I progetti che sono stati presentati e attuati in questi anni
nella nostra valle sono tanti e spaziano su molteplici categorie: viaggi, corsi,
serate informative, scambi culturali, manifestazioni musicali. Ogni anno
infatti le associazioni e i gruppi giovanili possono presentare al Piano
Giovani un progetto (quest’anno il termine è scaduto il 15 ottobre) che avrà
come periodo di attuazione l’anno successivo. Il Piano poi ha il compito di
valutare i progetti presentati seguendo dei criteri ben precisi che la stessa
Provincia decide e pone come requisiti per l’approvazione dei progetti. Per
avere un’idea di quanto i giovani e il Piano hanno fatto, visitate il sito
www.pgzvallelaghi.eu. Qui troverete notizie, foto e descrizioni di tutti i
progetti effettuati e che si faranno. C’è anche la possibilità di iscriversi alla
newsletter per ricevere informazioni sugli eventi e le iniziative proposte dal
Piano e da tutte le associazioni della valle.
Il Tavolo di lavoro si incontra prevalentemente ogni mese ma in alcuni
periodi intensifica le riunioni. I periodi che richiedono un impegno e un lavoro
maggiori sono tra ottobre e dicembre, quando il Tavolo raccoglie i progetti
delle associazioni, li studia, li valuta e poi li approva, e tra febbraio e marzo
quando i soggetti che hanno svolto un progetto devono rendicontare
l’attività, presentando al Piano tutta la documentazione necessaria per
poter richiedere e ricevere il finanziamento (tra cui il bilancio economico). In
queste due fasi entra in gioco una figura molto importante del Piano: il
referente tecnico, ruolo che fino al 31 dicembre 2010 è affidato a Veronica
Sommadossi di Fraveggio. Oltre che supportare le associazioni e i gruppi
giovanili nelle fasi di progettazione e rendicontazione dei progetti, il
referente tecnico ha anche il compito di mantenere i contatti con e tra i
componenti del tavolo, promuovere tutte le iniziative e le attività, e tenere i
rapporti con gli uffici provinciali. Nei mesi appena passati Veronica ha svolto
un lavoro di raccolta di recapiti email e telefonici dei giovani della Valle per
poter promuovere e divulgare le iniziative del Piano Giovani.
All’interno del Tavolo sono nati 3 Sottotavoli: Comunicazione, Progetto,
Formazione, ai quali si aggiunge un’apposita commissione che avrà il
compito di trovare il nuovo referente tecnico per il triennio 2011-2013. Il
Sottotavolo Comunicazione si occupa della promozione delle attività del
Piano: oltre alla creazione del sito internet è in progetto la realizzazione di un
vademecum che raccolga tutte le realtà giovanili della valle e tutto quello
che può essere utile per una associazione (sedi, orari, attività). Il Sottotavolo
Formazione si occupa invece della formazione interna del Tavolo: in
collaborazione con la Provincia e con altri Enti esterni si stanno
predisponendo degli incontri formativi per i componenti del Tavolo. Il
Sottotavolo Progetto, infine, ha il compito di sviluppare e strutturare un
progetto che verrà poi presentato al Piano e ai giovani della valle proprio dal
Tavolo stesso.
Nelson Rockefeller, governatore di New York e vicepresidente degli Stati
Uniti negli anni ’70, diceva che “è essenziale permettere ai giovani di vedersi
partecipi ad una delle ere più emozionanti della storia, e far sentire loro uno
scopo in relazione ad essa”: crediamo che il Piano Giovani possa essere
uno strumento e una risorsa validi per vedere i nostri giovani attivi e
partecipi.
Gloria Chistè
2010autunno
n. 03S
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
Francesco Trentini, l'artistaInaugurazione ad Arco della mostra dedicata alle opere dello scultore
A fine novembre ad Arco a Palazzo Panni verrà inaugurata una mostra dove
saranno esposte molte opere realizzate da Francesco Trentini, celebre
scultore che è nato nel 1876 a Lasino dove vi ha vissuto fino alla veneranda
età dei novant'anni.
Dell 'art ista Francesco Trentini è stato pubblicato a cura
dell'Amministrazione comunale un opuscolo riepilogativo della sua vita e
delle sue numerose opere già in occasione dei vent'anni dalla sua morte.
Recentemente è anche stata elaborata un'attenta e completa ricerca dal
dottor Paolo Flor il quale ha organizzato un'esposizione presso il nostro
municipio. I volumi sono visibili presso la biblioteca comunale, nella sala
“Francesco Trentini”, spazio che è stato dedicato all'artista in quanto è
permanentemente esposta una sua famosa scultura. La mostra che verrà
proposta ad Arco nei prossimi mesi è un'occasione per poter ammirare
alcune delle opere del Trentini ma anche per ripercorrere alcuni tratti della
lunga vita dello scultore nel particolare contesto del suo paese natale. Si
potrà pensare al Trentini nostro paesano che percorre le nostre strade,
ammira le nostre campagne, ne osserva le bellezze e le imprime nelle sue
opere. Sebbene le sue innate e non comuni doti lo hanno portato a studiare
e lavorare lontano, Francesco Trentini ha sempre amato il suo Lasino, dove
ha concretizzato e maturato le capacità artistiche nel laboratorio realizzato
nella casa di via Lagolo, tutt'ora mantenuta nell'originaria costruzione in
pietra ed abitata dai Pizzedaz Trentini suoi discendenti. Abbiamo ricordato
Francesco Trentini con la signora Teresa Bassetti che ne è stata la nuora.
Nonna Teresina, ancora arzilla con i suoi 97 anni, ne parla con emozione e
con la riverenza di chi gli ha dedicato attenzioni e cure sebbene con tanto
sacrificio. Teresina, sposò Leopoldo Pizzedaz, originario di Calavino che
lavorava presso i Trentini e che intenerì Francesco tanto che lo adottò. Per
questo la famiglia discendente porta i due cognomi Pizzedaz Trentini.
Teresa rimase vedova molto giovane con a carico tre figli in tenera età.
Erano tempi duri, non c'erano gli ammortizzatori sociali e bisognava vivere
trovando con tenacia i mezzi per poter mandare avanti la famiglia nonno
compreso. Francesco amava tanto l'arte quanto adorava i suoi nipoti. Era
così preso dalla bellezza della natura, dai ritmi della vita agreste, che
imprimeva nella sua fantasia e rielaborava nella scultura e nel disegno e
spesso bisognava richiamarlo ai ritmi quotidiani o semplicemente per il
pranzo o per la cena. Il Trentini offriva il proprio talento, attraverso la
realizzazione di opere scultoree, solo perchè voleva esprimere la propria
capacità artistica ma non per guadagno. Teresa ricorda che aveva dato la
disponibilità per la realizzazione della fontana nella piazza di Vetriolo e non
chiese niente se non alcune messe per i propri cari. È uno dei tanti aneddoti
che esprimono l'animo nobile di umile artista del Trentini, personaggio del
quale dobbiamo veramente vantarci che sia nato proprio a Lasino.
Le doti artistiche furono scoperte da don Francesco Pisoni nel notare il
bastone con cui si recava al pascolo sul quale aveva intagliato una testa di
uomo. Fu indirizzato agli studi a Trento e poi in Austria ad Innsbruck e
all'accademia a Vienna. Le sue capacità gli permisero di accedere ad una
borsa di studio con cui potè visitare i musei di Londra, Parigi e le faraoniche
opere in Egitto. Visse anche a Roma fino a quando il Trentino terra del Tirolo
era collegata all'Austria. Poi si ritirò nella sua terra natia e vi rimase
coltivando le proprie passioni, raffigurando personaggi del mondo
contadino, della sua gente, del popolo semplice ed umile che lo aveva visto
nascere e crescere, quella gente che sono stati i nostri avi e che ci hanno
tramandato la sana tenacia di essere attivi nel quotidiano con umiltà.
Francesco è stato soprattutto questo ovvero un grande umile artista. In una
lettera scriveva che proponeva le sue opere non per guadagnare ma per
una soddisfazione personale. Sebbene non si sia dato nè importanza nè
vanto, ci ha comunque lasciato il messaggio della sua grandezza sia come
artista, attraverso le sue opere, sia come persona, attraverso la semplicità
della sua condotta di vita.
La mostra di Arco è pertanto una preziosa occasione per ammirare le sue
opere e ripercorrere la sua filosofia di vita improntata a quell'umiltà che gli ha
comunque dato la forza di scolpire un materiale duro come il marmo ma
anche la tenerezza di nonno affettuoso, come appare nella foto che lo ritrae
con i nipoti, Domenico, Pasqua e Clotilde.
Mariabruna Chistè
Una vacanza al buio
Non capisco se a svegliarmi sia il massaggio del sole che filtra discreto
attraverso la finestra rimasta aperta o un cinguettio di uccelli. Forse
entrambe le cose. Di certo, non il russare da motore diesel di Marisa: mia
moglie e luce della mia vita, più o meno. E neppure riesco a capire se sono
del tutto sveglio o ancora appeso alla coda di un qualche sogno. Quello di
cui sono certo è che sto bene. Proprio bene. Ho dormito come un sasso,
come una persona in pace con se stessa e con la denuncia dei redditi.
La prima cosa che mi torna alla mente è il feroce mal di testa della sera
precedente, simile a quelli post-sbronza che ti trascinano in un infinito tunnel
di malumori rendendoti antipatico pure a te stesso. Ma quando i miei piedi
entrano in contatto con la frescura granulosa del pavimento, mi sento la
testa leggera come un soffio. Mi sembra quasi di non averla. In effetti, mia
moglie me lo dice con sospettosa frequenza “sei un uomo senza testa!” Ma
forse non è questo che intende.
Ora mi è tutto chiaro! Sono in vacanza! Per questo ho dormito come un
bimbo nel ventre materno, per questo sento cinguettare i passeri e non ho
sentito Marisa russare. Esco dalla camera a piedi scalzi, muovendomi con
cautela: sono in territorio non conosciuto.
Per questa estate, Marisa, che di solito pensa e fa le cose per entrambi,
aveva deciso d’affittare una casetta in riva al mare: bianca di calce e con il
tetto a terrazzo come quella che sogniamo di possedere da una vita, e che
mai compreremo. All’inizio mi ero impuntato, risoluto come deve essere un
uomo.
- Ma che vai dicendo! Non se ne fa nulla, figurarsi se...!
L’affitto, in effetti, sembrava una rapina a mano armata. Ma più che altro il
mio rifiuto dipendeva dal non voler riconoscere che, fra noi due, era sempre
lei ad avere le idee migliori. Non è facile, per un uomo, credetemi,
riconoscere che la propria donna è più in gamba di lui; che le indovina
pressoché tutte.
Marisa aveva scelto la casa su internet.
- È una vacanza al buio - avevo detto acido e scostante.
Lei rispose non badandomi, come si fa con i bambini capricciosi. Nella foto,
quello che rubava l’attenzione era una splendente buganvillea verde e rosa,
carnosa, che s’abbarbicava alla casa andando a formare un pergolato
fiabesco.
- Questa! - disse Marisa. - Affittiamo questa!
Io continuai a impuntarmi come un mulo, senza ragione. Sostenevo che
troppe erano le ore di macchina per arrivarci, che nemmeno sapevamo
quanto distasse la casa dalla spiaggia e altre menate. Non mi fidavo
dell’agenzia, le dissi, né della foto.
- Un professionista, in una foto è capace di farti apparire anche quello che
non c’è.
- Questa! - ridisse lei puntando con decisione l’indice proprio sulla
buganvillea che pareva tracimare dalla foto. Quello che vidi nei suoi occhi,
una sorta di illusione infantile, frantumò ogni mio possibile rifiuto. Però
dentro di me continuavo a masticare amaro. L’idea di dormire in letti di altri,
cucinare nelle pentole e mangiare nei piatti di altri mi trasmetteva una
inquietudine sconosciuta. Ma ormai avevo detto di sì, un sì che Marisa
aveva già messo in conto ben prima che lo pronunciassi.
Ed ebbero così inizio le grandi manovre pre-vacanza: sistemare casa, lei,
preparare i bagagli, insieme, e calcolare il volume disponibile nella
macchina, io, rimbeccandoci come due con-suocere.
- Senti, portiamo i nostri cuscini?
- Ma sì, che domande! almeno quelli.
- E il portatile? Lo sai che senza computer mi sento perso!
- E la caffettiera?
- Anche quella!? Ma dai! Se lì non c’è se ne compra un’altra!
- Ma no! Che dici, lo sai, con la caffettiera nuova il caffè viene come viene.
E il cappello di paglia con le tese larghe, per lei e, sempre per lei, un intero
set di creme per il prima il durante e il dopo sole...
- Il bollitore per il tè no! che vuoi che ci serva...
- Però qualche medicina sì, che non si sa mai, meglio prevenire.
- E qualcosa di cucinato per i primi giorni, no?
- E le marmellate fatte da noi che delle altre non mi fido.
- Non scordiamoci qualche libro. Ognuno scelga i propri.
E via cosi fino a sfiorare la rissa quando Marisa, lasciandosi scivolare
esausta sul divano, propose un compromesso:
- se lasci a casa il set da pesca, rinuncio allo sdraio pieghevole!
E siccome il viaggio fa parte della vacanza, è Marisa a sostenerlo, e
l’autostrada si prende solo quando è indispensabile, parole sue pure
queste, abbiamo viaggiato per una quantità industriale di chilometri su ogni
tipologia di strada senza mai, e sottolineo mai, superare i limiti di velocità -
mai avrei sospettato d’essere così affezionato ai punti della mia patente -,
circondati da borse e fagotti a premerci contro schiena e fianchi. Strade
statali e provinciali, superstrade, tangenziali, circonvallazioni e bretelle con
rotatorie simili a fioriere, incroci con semafori intelligenti e ignoranti
controllati da vigili urbani e polizia stradale con lampeggianti da luna park e
ausiliari del traffico intristiti dall’odio collettivo. Un autentico percorso di
guerra, giuro, capace di segnarci per la vita.
Per quasi tutto il percorso Marisa ha viaggiato letteralmente aggrappata al
sedile, sguardo fisso alla strada e un piede affondato con forza nel tappetino
ad anticipare ogni mia possibile frenata.
- Ma allora guida tu, no!- sbottavo.
Figurarsi! Però pretendeva che non solo io guidassi come voleva lei, ma che
lo facessero anche tutti gli altri automobilisti. Imprecò e inveì con violenza
contro ogni automobilista, ogni camionista e motociclista che incrociammo
o superammo, non risparmiando neppure qualche incauto ciclista e più d’un
pedone, sfoggiando gergo e gestualità degni di un ultras. Si assopì solo
verso il tramonto, esausta, con una mano ancora stretta alla cintura di
sicurezza e il piede destro allungato nell’atto di frenare.
Tutto questo ieri, fino a notte fonda quando poggiammo tutto il nostro
bagaglio nella casa sconosciuta che, per la verità, fin dalla prima veloce
occhiata mostrò d’essere molto, ma molto più confortevole ed equipaggiata
di quanto avessimo, o avessi supposto.
La caffettiera sta gorgogliando, non la nostra, è ovvio, ancora
impacchettata, e in casa c’è pure il tostapane e la radio, un televisore e ogni
altro piccolo elettrodomestico per portare il quale abbiamo di certo lasciato a
casa qualcosa che invece verrà a mancarci. Però questo non ha più
nessuna importanza ora, e il soave profumo del caffè beatifica il mio
completo risveglio. Mentre apro la porta che s’affaccia sul patio, addento
un’albicocca che non ha viaggiato con noi. La buganvillea mi esplode negli
occhi. È una benedizione. Un’immagine balsamica e salvifica capace di
medicare ogni stanchezza e ogni ferita del cuore. Un passero sta
cinguettando e le fronde degli eucalipti si muovono pigre nella brezza
profumata di salsedine e di lentisco. Sono le nove e mezzo del mattino e non
si sente null'altro. S’indovina solo lo sciabordio del mare che gratta
indolente sulla sabbia, al di là della siepe. È il miglior benvenuto che abbia
mai ricevuto in vita mia.
E mentre penso che, certo, è valsa la pena vivere la giornata di ieri, e pure la
precedente, vado cercando le parole più adatte per dire a Marisa che sì,
aveva proprio ragione lei, senza però dover ammettere che ragione ce l’ha
sempre, o quasi.
Graziano Zambarda
2010autunno
n. 03S
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
Francesco Trentini, l'artistaInaugurazione ad Arco della mostra dedicata alle opere dello scultore
A fine novembre ad Arco a Palazzo Panni verrà inaugurata una mostra dove
saranno esposte molte opere realizzate da Francesco Trentini, celebre
scultore che è nato nel 1876 a Lasino dove vi ha vissuto fino alla veneranda
età dei novant'anni.
Dell 'art ista Francesco Trentini è stato pubblicato a cura
dell'Amministrazione comunale un opuscolo riepilogativo della sua vita e
delle sue numerose opere già in occasione dei vent'anni dalla sua morte.
Recentemente è anche stata elaborata un'attenta e completa ricerca dal
dottor Paolo Flor il quale ha organizzato un'esposizione presso il nostro
municipio. I volumi sono visibili presso la biblioteca comunale, nella sala
“Francesco Trentini”, spazio che è stato dedicato all'artista in quanto è
permanentemente esposta una sua famosa scultura. La mostra che verrà
proposta ad Arco nei prossimi mesi è un'occasione per poter ammirare
alcune delle opere del Trentini ma anche per ripercorrere alcuni tratti della
lunga vita dello scultore nel particolare contesto del suo paese natale. Si
potrà pensare al Trentini nostro paesano che percorre le nostre strade,
ammira le nostre campagne, ne osserva le bellezze e le imprime nelle sue
opere. Sebbene le sue innate e non comuni doti lo hanno portato a studiare
e lavorare lontano, Francesco Trentini ha sempre amato il suo Lasino, dove
ha concretizzato e maturato le capacità artistiche nel laboratorio realizzato
nella casa di via Lagolo, tutt'ora mantenuta nell'originaria costruzione in
pietra ed abitata dai Pizzedaz Trentini suoi discendenti. Abbiamo ricordato
Francesco Trentini con la signora Teresa Bassetti che ne è stata la nuora.
Nonna Teresina, ancora arzilla con i suoi 97 anni, ne parla con emozione e
con la riverenza di chi gli ha dedicato attenzioni e cure sebbene con tanto
sacrificio. Teresina, sposò Leopoldo Pizzedaz, originario di Calavino che
lavorava presso i Trentini e che intenerì Francesco tanto che lo adottò. Per
questo la famiglia discendente porta i due cognomi Pizzedaz Trentini.
Teresa rimase vedova molto giovane con a carico tre figli in tenera età.
Erano tempi duri, non c'erano gli ammortizzatori sociali e bisognava vivere
trovando con tenacia i mezzi per poter mandare avanti la famiglia nonno
compreso. Francesco amava tanto l'arte quanto adorava i suoi nipoti. Era
così preso dalla bellezza della natura, dai ritmi della vita agreste, che
imprimeva nella sua fantasia e rielaborava nella scultura e nel disegno e
spesso bisognava richiamarlo ai ritmi quotidiani o semplicemente per il
pranzo o per la cena. Il Trentini offriva il proprio talento, attraverso la
realizzazione di opere scultoree, solo perchè voleva esprimere la propria
capacità artistica ma non per guadagno. Teresa ricorda che aveva dato la
disponibilità per la realizzazione della fontana nella piazza di Vetriolo e non
chiese niente se non alcune messe per i propri cari. È uno dei tanti aneddoti
che esprimono l'animo nobile di umile artista del Trentini, personaggio del
quale dobbiamo veramente vantarci che sia nato proprio a Lasino.
Le doti artistiche furono scoperte da don Francesco Pisoni nel notare il
bastone con cui si recava al pascolo sul quale aveva intagliato una testa di
uomo. Fu indirizzato agli studi a Trento e poi in Austria ad Innsbruck e
all'accademia a Vienna. Le sue capacità gli permisero di accedere ad una
borsa di studio con cui potè visitare i musei di Londra, Parigi e le faraoniche
opere in Egitto. Visse anche a Roma fino a quando il Trentino terra del Tirolo
era collegata all'Austria. Poi si ritirò nella sua terra natia e vi rimase
coltivando le proprie passioni, raffigurando personaggi del mondo
contadino, della sua gente, del popolo semplice ed umile che lo aveva visto
nascere e crescere, quella gente che sono stati i nostri avi e che ci hanno
tramandato la sana tenacia di essere attivi nel quotidiano con umiltà.
Francesco è stato soprattutto questo ovvero un grande umile artista. In una
lettera scriveva che proponeva le sue opere non per guadagnare ma per
una soddisfazione personale. Sebbene non si sia dato nè importanza nè
vanto, ci ha comunque lasciato il messaggio della sua grandezza sia come
artista, attraverso le sue opere, sia come persona, attraverso la semplicità
della sua condotta di vita.
La mostra di Arco è pertanto una preziosa occasione per ammirare le sue
opere e ripercorrere la sua filosofia di vita improntata a quell'umiltà che gli ha
comunque dato la forza di scolpire un materiale duro come il marmo ma
anche la tenerezza di nonno affettuoso, come appare nella foto che lo ritrae
con i nipoti, Domenico, Pasqua e Clotilde.
Mariabruna Chistè
Una vacanza al buio
Non capisco se a svegliarmi sia il massaggio del sole che filtra discreto
attraverso la finestra rimasta aperta o un cinguettio di uccelli. Forse
entrambe le cose. Di certo, non il russare da motore diesel di Marisa: mia
moglie e luce della mia vita, più o meno. E neppure riesco a capire se sono
del tutto sveglio o ancora appeso alla coda di un qualche sogno. Quello di
cui sono certo è che sto bene. Proprio bene. Ho dormito come un sasso,
come una persona in pace con se stessa e con la denuncia dei redditi.
La prima cosa che mi torna alla mente è il feroce mal di testa della sera
precedente, simile a quelli post-sbronza che ti trascinano in un infinito tunnel
di malumori rendendoti antipatico pure a te stesso. Ma quando i miei piedi
entrano in contatto con la frescura granulosa del pavimento, mi sento la
testa leggera come un soffio. Mi sembra quasi di non averla. In effetti, mia
moglie me lo dice con sospettosa frequenza “sei un uomo senza testa!” Ma
forse non è questo che intende.
Ora mi è tutto chiaro! Sono in vacanza! Per questo ho dormito come un
bimbo nel ventre materno, per questo sento cinguettare i passeri e non ho
sentito Marisa russare. Esco dalla camera a piedi scalzi, muovendomi con
cautela: sono in territorio non conosciuto.
Per questa estate, Marisa, che di solito pensa e fa le cose per entrambi,
aveva deciso d’affittare una casetta in riva al mare: bianca di calce e con il
tetto a terrazzo come quella che sogniamo di possedere da una vita, e che
mai compreremo. All’inizio mi ero impuntato, risoluto come deve essere un
uomo.
- Ma che vai dicendo! Non se ne fa nulla, figurarsi se...!
L’affitto, in effetti, sembrava una rapina a mano armata. Ma più che altro il
mio rifiuto dipendeva dal non voler riconoscere che, fra noi due, era sempre
lei ad avere le idee migliori. Non è facile, per un uomo, credetemi,
riconoscere che la propria donna è più in gamba di lui; che le indovina
pressoché tutte.
Marisa aveva scelto la casa su internet.
- È una vacanza al buio - avevo detto acido e scostante.
Lei rispose non badandomi, come si fa con i bambini capricciosi. Nella foto,
quello che rubava l’attenzione era una splendente buganvillea verde e rosa,
carnosa, che s’abbarbicava alla casa andando a formare un pergolato
fiabesco.
- Questa! - disse Marisa. - Affittiamo questa!
Io continuai a impuntarmi come un mulo, senza ragione. Sostenevo che
troppe erano le ore di macchina per arrivarci, che nemmeno sapevamo
quanto distasse la casa dalla spiaggia e altre menate. Non mi fidavo
dell’agenzia, le dissi, né della foto.
- Un professionista, in una foto è capace di farti apparire anche quello che
non c’è.
- Questa! - ridisse lei puntando con decisione l’indice proprio sulla
buganvillea che pareva tracimare dalla foto. Quello che vidi nei suoi occhi,
una sorta di illusione infantile, frantumò ogni mio possibile rifiuto. Però
dentro di me continuavo a masticare amaro. L’idea di dormire in letti di altri,
cucinare nelle pentole e mangiare nei piatti di altri mi trasmetteva una
inquietudine sconosciuta. Ma ormai avevo detto di sì, un sì che Marisa
aveva già messo in conto ben prima che lo pronunciassi.
Ed ebbero così inizio le grandi manovre pre-vacanza: sistemare casa, lei,
preparare i bagagli, insieme, e calcolare il volume disponibile nella
macchina, io, rimbeccandoci come due con-suocere.
- Senti, portiamo i nostri cuscini?
- Ma sì, che domande! almeno quelli.
- E il portatile? Lo sai che senza computer mi sento perso!
- E la caffettiera?
- Anche quella!? Ma dai! Se lì non c’è se ne compra un’altra!
- Ma no! Che dici, lo sai, con la caffettiera nuova il caffè viene come viene.
E il cappello di paglia con le tese larghe, per lei e, sempre per lei, un intero
set di creme per il prima il durante e il dopo sole...
- Il bollitore per il tè no! che vuoi che ci serva...
- Però qualche medicina sì, che non si sa mai, meglio prevenire.
- E qualcosa di cucinato per i primi giorni, no?
- E le marmellate fatte da noi che delle altre non mi fido.
- Non scordiamoci qualche libro. Ognuno scelga i propri.
E via cosi fino a sfiorare la rissa quando Marisa, lasciandosi scivolare
esausta sul divano, propose un compromesso:
- se lasci a casa il set da pesca, rinuncio allo sdraio pieghevole!
E siccome il viaggio fa parte della vacanza, è Marisa a sostenerlo, e
l’autostrada si prende solo quando è indispensabile, parole sue pure
queste, abbiamo viaggiato per una quantità industriale di chilometri su ogni
tipologia di strada senza mai, e sottolineo mai, superare i limiti di velocità -
mai avrei sospettato d’essere così affezionato ai punti della mia patente -,
circondati da borse e fagotti a premerci contro schiena e fianchi. Strade
statali e provinciali, superstrade, tangenziali, circonvallazioni e bretelle con
rotatorie simili a fioriere, incroci con semafori intelligenti e ignoranti
controllati da vigili urbani e polizia stradale con lampeggianti da luna park e
ausiliari del traffico intristiti dall’odio collettivo. Un autentico percorso di
guerra, giuro, capace di segnarci per la vita.
Per quasi tutto il percorso Marisa ha viaggiato letteralmente aggrappata al
sedile, sguardo fisso alla strada e un piede affondato con forza nel tappetino
ad anticipare ogni mia possibile frenata.
- Ma allora guida tu, no!- sbottavo.
Figurarsi! Però pretendeva che non solo io guidassi come voleva lei, ma che
lo facessero anche tutti gli altri automobilisti. Imprecò e inveì con violenza
contro ogni automobilista, ogni camionista e motociclista che incrociammo
o superammo, non risparmiando neppure qualche incauto ciclista e più d’un
pedone, sfoggiando gergo e gestualità degni di un ultras. Si assopì solo
verso il tramonto, esausta, con una mano ancora stretta alla cintura di
sicurezza e il piede destro allungato nell’atto di frenare.
Tutto questo ieri, fino a notte fonda quando poggiammo tutto il nostro
bagaglio nella casa sconosciuta che, per la verità, fin dalla prima veloce
occhiata mostrò d’essere molto, ma molto più confortevole ed equipaggiata
di quanto avessimo, o avessi supposto.
La caffettiera sta gorgogliando, non la nostra, è ovvio, ancora
impacchettata, e in casa c’è pure il tostapane e la radio, un televisore e ogni
altro piccolo elettrodomestico per portare il quale abbiamo di certo lasciato a
casa qualcosa che invece verrà a mancarci. Però questo non ha più
nessuna importanza ora, e il soave profumo del caffè beatifica il mio
completo risveglio. Mentre apro la porta che s’affaccia sul patio, addento
un’albicocca che non ha viaggiato con noi. La buganvillea mi esplode negli
occhi. È una benedizione. Un’immagine balsamica e salvifica capace di
medicare ogni stanchezza e ogni ferita del cuore. Un passero sta
cinguettando e le fronde degli eucalipti si muovono pigre nella brezza
profumata di salsedine e di lentisco. Sono le nove e mezzo del mattino e non
si sente null'altro. S’indovina solo lo sciabordio del mare che gratta
indolente sulla sabbia, al di là della siepe. È il miglior benvenuto che abbia
mai ricevuto in vita mia.
E mentre penso che, certo, è valsa la pena vivere la giornata di ieri, e pure la
precedente, vado cercando le parole più adatte per dire a Marisa che sì,
aveva proprio ragione lei, senza però dover ammettere che ragione ce l’ha
sempre, o quasi.
Graziano Zambarda
2010autunno
n. 03S
GirovagandoRicevo e pubblico il viaggio in Cambogia. Un viaggio di piacere con un progetto umanitario
Nel marzo 2010, due colleghi del gruppo Croce Rossa Valle dei Laghi, si
sono recati in Cambogia per un viaggio turistico-conoscitivo. Il motivo che li
ha spinti ad affrontare un viaggio così inusuale, è stato il desiderio di visitare
una zona dell’Asia meno conosciuta e frequentata dei luoghi ben più noti del
sud-est asiatico.
Per poter recarsi in Cambogia è indispensabile il passaporto ed all’arrivo in
aeroporto viene rilasciato un visto valido per un mese.
Nella loro visita sono stati accompagnati da una guida (ce ne sono solo sei in
tutto il Paese che parlano italiano), di nome Sarath, necessaria per poter
comprendere il delicato clima politico sociale di questa zona, ufficialmente
governato da una monarchia democratica, ma uscita dalla dittatura dei
khmer rossi pochi anni fa.
Sarath ha fatto loro conoscere le varie realtà di questo Paese martoriato per
anni, dapprima pesantemente coinvolto nella guerra del Vietnam ed a
seguire, dal ‘75 in poi per i successivi quattro anni, sotto la guida di Pol Pot,
si procedette all'eliminazione sistematica di alcuni milioni di Cambogiani
(soprattutto quelli più istruiti) nel tentativo cruento di trasformare la
Cambogia in una cooperativa agraria, di stampo maoista, dominata dalla
classe agricola.
La valuta venne abolita, i servizi postali bloccati, la popolazione fu
considerata una forza lavoro di operai resi schiavi e il paese cadde in uno
stato di quasi assoluto isolamento. Con la scusa di salvaguardare la gente
dai bombardamenti, la capitale Phnom Penh venne svuotata e, con l’intento
di spostare le persone del nord a sud, quelle dell’est all’ovest, e viceversa, le
famiglie vennero smembrate separandole dai bambini e i maschi dalle
femmine.
Come reazione alle ripetute incursioni armate contro le regioni di confine,
nel 1978 il Vietnam invase la Cambogia, obbligando i Khmer rossi
(guerriglieri comunisti) a trovare un riparo relativamente più sicuro nella
giungla a ridosso del confine thailandese. Dalle loro postazioni, intrapresero
la guerriglia armata contro il governo appoggiato dal Vietnam, che
insanguinò il paese per tutto il corso degli anni '70 e '80.
Verso la metà del 1993, le elezioni condotte sotto l'egida dell'ONU portarono
alla creazione di una nuova costituzione e al re-insediamento al trono
cambogiano di Norodom Sihanouk. I Khmer rossi boicottarono le elezioni, si
rifiutarono di partecipare ai colloqui di pace e proseguirono ad acquistare
grandi quantitativi di armi dalle maggiori autorità militari cambogiane. Nei
mesi seguenti alle elezioni, venne promulgata un'amnistia in favore di tutti
coloro che avevano abbandonato le fila dei Khmer: le prime defezioni si
ebbero nel 1994, quando il governo cambogiano dichiarò i Khmer rossi
criminali. Ora la situazione politica appare sostanzialmente stabile dopo le
turbolenze degli scorsi anni.
La visita del Paese, li ha condotti a Phnom Penh, capitale della Cambogia,
situata alla confluenza dei fiumi Mekong e Tonle Sap, considerata durante il
periodo coloniale francese come “la perla dell’Asia”, dove hanno potuto
visitare il Museo Nazionale, che espone la più bella collezione al mondo di
reperti e sculture Khmer, il Monumento dell’Indipendenza, il Mercato
Russo, tra le cui bancarelle è possibile trovare veramente di tutto tra cui
interessanti oggetti in lega d’argento, in madreperla e in paglia, ed il Museo
di Tuol Sleng, principale centro di detenzione e tortura del paese durante gli
anni della dittatura di Pol Pot.
Di grande impatto emotivo dal punto di vista culturale è stata la visita alla
città tempio di Angkor, antica capitale del regno Khmer, nel cuore della
Cambogia, un immenso patrimonio archeologico faticosamente strappato
alla giungla. Giace su un’area talmente vasta che la visita è durata 3 giorni,
ma sarebbe potuta proseguire. Il grande tempio Rajavihara, oggi noto con il
nome di Ta Phrom, è famoso anche per l’aspetto selvaggio nel quale si
presenta. Questo tempio venne infatti scelto quale luogo esemplificativo per
mostrare al mondo lo stato in cui Angkor fu ritrovata; ancora oggi
giganteschi alberi si sorreggono sui muri del monastero e le loro possenti
radici si insinuano tra le intercapedini dei massicci blocchi di arenaria a
costituire un mistico connubio tra arte, storia e natura, spesso
costituendone addirittura la struttura portante. La visita è proseguita con le
rovine del tempio montagna Ta Keo, mai terminato dai suoi antichi
costruttori, e dei due piccoli templi “in piano” in stile Angkor Wat, simili tra
loro e di immensa bellezza: il Thommanon ed il Chao Sai Tewoda. Infine
all’Angkor Thom, la gigantesca città fortificata alla quale si accede dal
“Victory Gate”. Al suo interno si trovano “la Terrazza degli Elefanti” e la
“Terrazza del Re Lebbroso”, interamente scolpita con stupendi bassorilievi
realizzati su cinque registri sovrapposti. Al centro geometrico dell’Angkor
Thom si trova invece il Tempio di Stato del grande Re Jayavarman VII, il
celebre “Bayon”, noto al mondo per le sue innumerevoli torri sulle quali
sono scolpiti i giganteschi volti in pietra. Più a nord si trova invece il
colossale monastero del Nagarajayasri, dedicato al padre del Re, noto
come Preah Khan, e le “terme” oggi note con il nome di Neak Pean.
Durante il viaggio il rapportarsi con Sarath e il suo popolo ha fatto sì che i due
volontari abbiano “scoperto” che a causa del burrascoso passato, molti
bambini invece di andare a scuola, lavorano. Il tasso di analfabetismo è
altissimo, e le persone adulte non sentono la necessità di mandare i figli a
scuola. Ai docenti mancano invece adeguate formazione e strutture poiché
le classi istruite e colte furono giudicate sovversive e quindi eliminate; ciò ha
portato anche alla mancanza di un tessuto socio-culturale a cui i giovani
possano ispirarsi. Da qui due anni fa un gruppo di quattro persone
proveniente da diversi paesi (Cambogia, Italia, America e Giappone) hanno
cominciato a lavorare per la realizzazione di un sogno: costruire una scuola
nel villaggio di Tumleap nella provincia cambogiana del Siam Reap. La
scuola è stata chiamata con il nome di YOSIMASA: formato dalle iniziali dei
fondatori. Quello che manca attualmente per la completa funzionalità della
struttura è un pozzo di acqua potabile. Nella progettazione della scuola,
infatti, questa necessità era stata prevista ed affrontata con la costruzione di
un laghetto, situato nel cortile della scuola stessa. Considerato però che in
Cambogia la stagione secca va da febbraio a maggio, nella scuola ci si trova
generalmente già ad aprile davanti ad una grave carenza d’acqua. Tale
situazione si è venuta a creare in quanto il laghetto progettato e costruito
non ha una capacità sufficiente per costituire la riserva d’acqua necessaria
per affrontare un così lungo periodo di tempo. Senza acqua, gli alunni della
scuola non sono in grado di svolgere le consuete operazione igienico
sanitarie previste normalmente, come lavare i piatti e le pentole utilizzate o
più semplicemente lavarsi le mani, provocando problemi di salute.
Ecco che è nato un progetto per la raccolta di fondi che verrà organizzato in
Valle, di cui i due ragazzi si sono fatti promotori all’interno del gruppo CRI
“Valle dei Laghi” coinvolgendo i delegati dell’Area Internazionale, di gruppo
e provinciale, ed il commissario del gruppo CRI Valle dei Laghi.
Loro si occuperanno inoltre dei contatti con i responsabili del posto e di ogni
aspetto legato alla realizzazione del lavoro di cui presto sentiremo parlare.
Centro per le famigliedella Valle dei Laghi
Il Centro per le famiglie della Valle dei Laghi, con sede a Lasino nella ex
scuola elementare, nasce da un percorso di riflessione e confronto avviato
un paio di anni fa dal progetto intercomunale Comuni…Chiamo con i
genitori, le amministrazioni comunali, le realtà pubbliche e private coinvolte
nell’ambito del sostegno alla genitorialità. Il centro offre, in particolare alle
famiglie con minori d’età 0- 3 anni, prescolare e scolare:
spazi e occasioni di incontro e socializzazione per mamme e papà;?“spazio gioco” per incontro e socializzazione dei bambini stessi;?confronto tra genitori rispetto a bisogni specifici, con l’eventuale ?supporto di esperti;
“spazio sollievo” per genitori e nonni;?momenti di incontro e gioco anche per bambini più grandi;?servizio di anticipo posticipo per il prolungamento dell'orario scolastico ?per facilitare la conciliazione dei tempi di lavoro e di accudimento dei
figli.
Il Centro inoltre pone attenzione ai bisogni delle nuove famiglie che arrivano
in Valle dei Laghi a cui manca una rete familiare, alle famiglie in cui nasce il
primo figlio, pone attenzione a differenziare le diverse fasce di età dei
bambini (0-1 anni/1-3 anni) e a non caricare questi bisogni solo sulle risorse
genitoriali e/o parentali.
Al di là di obiettivi e finalità il centro per le famiglie è un luogo dove
incontrarsi, dove scambiare le proprie esperienze di persone e genitori,
dove trovare motivi per star bene assieme, sostenersi nella gioia e nelle
difficoltà, un luogo dove esprimere la propria creatività e voglia di
partecipare.
RIAPRE LO SPAZIO GIOCO PER FAMIGLIE E BAMBINI
LUNEDÌ 9.30-11.30 BAMBINI 0-3 ANNI
MERCOLEDÌ 16.00-18.00 BAMBINI 0-6 ANNI
PROSSIMO CALENDARIO E ATTIVITÀ
22/11 …”bau bau settete”… giochiamo a nascondino …
24/11 … attività con il didò …
29/11 … guarda, tante stelle nel cielo! …
1/12 … ben arrivato Dicembre ...
6/12 … disegniamo batuffoli di neve ...
13/12 …è arrivata S.Lucia ...
15/12 … prepariamo il presepe …
lunedì 20/12 SPAZIO GIOCO MESE
FESTA PRENATALIZIA...CHE DELIZIA!
aperto a bimbi e genitori degli spazi gioco
di tutta la Valle dei Laghi (0-6 anni)
22/12 … prepariamo un regalo per i più lontani ...
27/12 … eccoci ancora qui dopo il Natale ...
29/12 … l'anno nuovo si avvicina ...
POI IL CENTRO RIAPRE IL 3 GENNAIO 2011!
info: 0461/564770 - 348/7593205
sede: Lasino via Roma, 3
vi aspettiamo!!!
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
2010autunno
n. 03S
GirovagandoRicevo e pubblico il viaggio in Cambogia. Un viaggio di piacere con un progetto umanitario
Nel marzo 2010, due colleghi del gruppo Croce Rossa Valle dei Laghi, si
sono recati in Cambogia per un viaggio turistico-conoscitivo. Il motivo che li
ha spinti ad affrontare un viaggio così inusuale, è stato il desiderio di visitare
una zona dell’Asia meno conosciuta e frequentata dei luoghi ben più noti del
sud-est asiatico.
Per poter recarsi in Cambogia è indispensabile il passaporto ed all’arrivo in
aeroporto viene rilasciato un visto valido per un mese.
Nella loro visita sono stati accompagnati da una guida (ce ne sono solo sei in
tutto il Paese che parlano italiano), di nome Sarath, necessaria per poter
comprendere il delicato clima politico sociale di questa zona, ufficialmente
governato da una monarchia democratica, ma uscita dalla dittatura dei
khmer rossi pochi anni fa.
Sarath ha fatto loro conoscere le varie realtà di questo Paese martoriato per
anni, dapprima pesantemente coinvolto nella guerra del Vietnam ed a
seguire, dal ‘75 in poi per i successivi quattro anni, sotto la guida di Pol Pot,
si procedette all'eliminazione sistematica di alcuni milioni di Cambogiani
(soprattutto quelli più istruiti) nel tentativo cruento di trasformare la
Cambogia in una cooperativa agraria, di stampo maoista, dominata dalla
classe agricola.
La valuta venne abolita, i servizi postali bloccati, la popolazione fu
considerata una forza lavoro di operai resi schiavi e il paese cadde in uno
stato di quasi assoluto isolamento. Con la scusa di salvaguardare la gente
dai bombardamenti, la capitale Phnom Penh venne svuotata e, con l’intento
di spostare le persone del nord a sud, quelle dell’est all’ovest, e viceversa, le
famiglie vennero smembrate separandole dai bambini e i maschi dalle
femmine.
Come reazione alle ripetute incursioni armate contro le regioni di confine,
nel 1978 il Vietnam invase la Cambogia, obbligando i Khmer rossi
(guerriglieri comunisti) a trovare un riparo relativamente più sicuro nella
giungla a ridosso del confine thailandese. Dalle loro postazioni, intrapresero
la guerriglia armata contro il governo appoggiato dal Vietnam, che
insanguinò il paese per tutto il corso degli anni '70 e '80.
Verso la metà del 1993, le elezioni condotte sotto l'egida dell'ONU portarono
alla creazione di una nuova costituzione e al re-insediamento al trono
cambogiano di Norodom Sihanouk. I Khmer rossi boicottarono le elezioni, si
rifiutarono di partecipare ai colloqui di pace e proseguirono ad acquistare
grandi quantitativi di armi dalle maggiori autorità militari cambogiane. Nei
mesi seguenti alle elezioni, venne promulgata un'amnistia in favore di tutti
coloro che avevano abbandonato le fila dei Khmer: le prime defezioni si
ebbero nel 1994, quando il governo cambogiano dichiarò i Khmer rossi
criminali. Ora la situazione politica appare sostanzialmente stabile dopo le
turbolenze degli scorsi anni.
La visita del Paese, li ha condotti a Phnom Penh, capitale della Cambogia,
situata alla confluenza dei fiumi Mekong e Tonle Sap, considerata durante il
periodo coloniale francese come “la perla dell’Asia”, dove hanno potuto
visitare il Museo Nazionale, che espone la più bella collezione al mondo di
reperti e sculture Khmer, il Monumento dell’Indipendenza, il Mercato
Russo, tra le cui bancarelle è possibile trovare veramente di tutto tra cui
interessanti oggetti in lega d’argento, in madreperla e in paglia, ed il Museo
di Tuol Sleng, principale centro di detenzione e tortura del paese durante gli
anni della dittatura di Pol Pot.
Di grande impatto emotivo dal punto di vista culturale è stata la visita alla
città tempio di Angkor, antica capitale del regno Khmer, nel cuore della
Cambogia, un immenso patrimonio archeologico faticosamente strappato
alla giungla. Giace su un’area talmente vasta che la visita è durata 3 giorni,
ma sarebbe potuta proseguire. Il grande tempio Rajavihara, oggi noto con il
nome di Ta Phrom, è famoso anche per l’aspetto selvaggio nel quale si
presenta. Questo tempio venne infatti scelto quale luogo esemplificativo per
mostrare al mondo lo stato in cui Angkor fu ritrovata; ancora oggi
giganteschi alberi si sorreggono sui muri del monastero e le loro possenti
radici si insinuano tra le intercapedini dei massicci blocchi di arenaria a
costituire un mistico connubio tra arte, storia e natura, spesso
costituendone addirittura la struttura portante. La visita è proseguita con le
rovine del tempio montagna Ta Keo, mai terminato dai suoi antichi
costruttori, e dei due piccoli templi “in piano” in stile Angkor Wat, simili tra
loro e di immensa bellezza: il Thommanon ed il Chao Sai Tewoda. Infine
all’Angkor Thom, la gigantesca città fortificata alla quale si accede dal
“Victory Gate”. Al suo interno si trovano “la Terrazza degli Elefanti” e la
“Terrazza del Re Lebbroso”, interamente scolpita con stupendi bassorilievi
realizzati su cinque registri sovrapposti. Al centro geometrico dell’Angkor
Thom si trova invece il Tempio di Stato del grande Re Jayavarman VII, il
celebre “Bayon”, noto al mondo per le sue innumerevoli torri sulle quali
sono scolpiti i giganteschi volti in pietra. Più a nord si trova invece il
colossale monastero del Nagarajayasri, dedicato al padre del Re, noto
come Preah Khan, e le “terme” oggi note con il nome di Neak Pean.
Durante il viaggio il rapportarsi con Sarath e il suo popolo ha fatto sì che i due
volontari abbiano “scoperto” che a causa del burrascoso passato, molti
bambini invece di andare a scuola, lavorano. Il tasso di analfabetismo è
altissimo, e le persone adulte non sentono la necessità di mandare i figli a
scuola. Ai docenti mancano invece adeguate formazione e strutture poiché
le classi istruite e colte furono giudicate sovversive e quindi eliminate; ciò ha
portato anche alla mancanza di un tessuto socio-culturale a cui i giovani
possano ispirarsi. Da qui due anni fa un gruppo di quattro persone
proveniente da diversi paesi (Cambogia, Italia, America e Giappone) hanno
cominciato a lavorare per la realizzazione di un sogno: costruire una scuola
nel villaggio di Tumleap nella provincia cambogiana del Siam Reap. La
scuola è stata chiamata con il nome di YOSIMASA: formato dalle iniziali dei
fondatori. Quello che manca attualmente per la completa funzionalità della
struttura è un pozzo di acqua potabile. Nella progettazione della scuola,
infatti, questa necessità era stata prevista ed affrontata con la costruzione di
un laghetto, situato nel cortile della scuola stessa. Considerato però che in
Cambogia la stagione secca va da febbraio a maggio, nella scuola ci si trova
generalmente già ad aprile davanti ad una grave carenza d’acqua. Tale
situazione si è venuta a creare in quanto il laghetto progettato e costruito
non ha una capacità sufficiente per costituire la riserva d’acqua necessaria
per affrontare un così lungo periodo di tempo. Senza acqua, gli alunni della
scuola non sono in grado di svolgere le consuete operazione igienico
sanitarie previste normalmente, come lavare i piatti e le pentole utilizzate o
più semplicemente lavarsi le mani, provocando problemi di salute.
Ecco che è nato un progetto per la raccolta di fondi che verrà organizzato in
Valle, di cui i due ragazzi si sono fatti promotori all’interno del gruppo CRI
“Valle dei Laghi” coinvolgendo i delegati dell’Area Internazionale, di gruppo
e provinciale, ed il commissario del gruppo CRI Valle dei Laghi.
Loro si occuperanno inoltre dei contatti con i responsabili del posto e di ogni
aspetto legato alla realizzazione del lavoro di cui presto sentiremo parlare.
Centro per le famigliedella Valle dei Laghi
Il Centro per le famiglie della Valle dei Laghi, con sede a Lasino nella ex
scuola elementare, nasce da un percorso di riflessione e confronto avviato
un paio di anni fa dal progetto intercomunale Comuni…Chiamo con i
genitori, le amministrazioni comunali, le realtà pubbliche e private coinvolte
nell’ambito del sostegno alla genitorialità. Il centro offre, in particolare alle
famiglie con minori d’età 0- 3 anni, prescolare e scolare:
spazi e occasioni di incontro e socializzazione per mamme e papà;?“spazio gioco” per incontro e socializzazione dei bambini stessi;?confronto tra genitori rispetto a bisogni specifici, con l’eventuale ?supporto di esperti;
“spazio sollievo” per genitori e nonni;?momenti di incontro e gioco anche per bambini più grandi;?servizio di anticipo posticipo per il prolungamento dell'orario scolastico ?per facilitare la conciliazione dei tempi di lavoro e di accudimento dei
figli.
Il Centro inoltre pone attenzione ai bisogni delle nuove famiglie che arrivano
in Valle dei Laghi a cui manca una rete familiare, alle famiglie in cui nasce il
primo figlio, pone attenzione a differenziare le diverse fasce di età dei
bambini (0-1 anni/1-3 anni) e a non caricare questi bisogni solo sulle risorse
genitoriali e/o parentali.
Al di là di obiettivi e finalità il centro per le famiglie è un luogo dove
incontrarsi, dove scambiare le proprie esperienze di persone e genitori,
dove trovare motivi per star bene assieme, sostenersi nella gioia e nelle
difficoltà, un luogo dove esprimere la propria creatività e voglia di
partecipare.
RIAPRE LO SPAZIO GIOCO PER FAMIGLIE E BAMBINI
LUNEDÌ 9.30-11.30 BAMBINI 0-3 ANNI
MERCOLEDÌ 16.00-18.00 BAMBINI 0-6 ANNI
PROSSIMO CALENDARIO E ATTIVITÀ
22/11 …”bau bau settete”… giochiamo a nascondino …
24/11 … attività con il didò …
29/11 … guarda, tante stelle nel cielo! …
1/12 … ben arrivato Dicembre ...
6/12 … disegniamo batuffoli di neve ...
13/12 …è arrivata S.Lucia ...
15/12 … prepariamo il presepe …
lunedì 20/12 SPAZIO GIOCO MESE
FESTA PRENATALIZIA...CHE DELIZIA!
aperto a bimbi e genitori degli spazi gioco
di tutta la Valle dei Laghi (0-6 anni)
22/12 … prepariamo un regalo per i più lontani ...
27/12 … eccoci ancora qui dopo il Natale ...
29/12 … l'anno nuovo si avvicina ...
POI IL CENTRO RIAPRE IL 3 GENNAIO 2011!
info: 0461/564770 - 348/7593205
sede: Lasino via Roma, 3
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notiziamo le associazioni si raccontano
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2010autunno
n. 03S
Le erbe dimenticateCorso per il riconoscimento delle erbe spontanee
L’utilizzo di piante ed erbe spontanee nell’alimentazione si perde nella notte
dei tempi. Ed è da lì che è iniziato il loro addomesticamento.
Purtroppo la vita moderna è così cambiata, anche in confronto a quella che
conducevano i nostri nonni solo pochi decenni fa, che l’utilizzo di tante erbe
e piante spontanee commestibili è andato perso. Varie sono le cause: vita
frenetica, difficoltà di reperire zone incontaminate dall’inquinamento urbano
e agricolo dove raccoglierle, scarsa conoscenza delle specie eduli, per cui ci
si è ridotti a consumare solo quelle che più facilmente si trovano in
commercio.
Per questa ragione ci è sembrato molto interessante ed utile contattare un
esperto del settore che illustrasse caratteristiche e utilizzo di alcune delle
specie eduli del nostro territorio. Il corso per il riconoscimento delle erbe
spontanee commestibili è stato organizzato dal direttivo del Circolo
Ricreativo Culturale “S.Pietro” di Lasino ed è stato tenuto dal sig. Giorgio
Perini dell’omonimo studio Naturalistico.
Giorgio, che di una passione ne ha fatto un lavoro, prima di iniziare il
percorso autonomo nel suo studio naturalistico ha condotto e realizzato
numerosissime iniziative che riguardano lo studio e l’approfondimento delle
tematiche ambientali (è anche consulente per la PAT nella definizione
naturalistica dei biotopi di interesse provinciale), nello studio di vertebrati ed
invertebrati in numerosi siti di interesse naturalistico della nostra provincia
ed è docente in corsi di percorsi formativi riguardanti la didattica ambientale.
Socio fondatore della società di progettazione e divulgazione ambientale
Albatros, è impegnato da sempre nella diffusione della cultura
dell’economia solidale attraverso la fondazione e la partecipazione al
gruppo di acquisto solidale “La credenza” di Trento. La sua grande passione
per la vegetazione spontanea e non, e per la ricerca delle antiche varietà
orticole e frutticole un tempo coltivate negli orti e ormai sostituite da cultivar
selezionate geneticamente, lo ha portato alla costituzione dell’Associazione
“La pimpinella” che, in collaborazione con realtà scientifiche provinciali, si
occupa della raccolta e salvaguardia del germoplasma delle antiche
cultivar.
Dopo questa breve ma doverosa presentazione del nostro esperto,
passiamo a descrivere la nostra personale esperienza durante il corso.
L’evento ha suscitato grande interesse e partecipazione tanto da dover
costituire due gruppi, di circa 15 partecipanti, che hanno svolto le attività in
due giornate con escursioni pratiche nei campi, negli orti ed incolti del
circondario del nostro comune. Qui si è potuto, con l’aiuto del nostro
esperto, raccogliere e classificare numerose specie vegetali spontanee. In
serata la maestria di uno chef, aiutato in cucina della presidentessa del
Circolo Giovanna Gianordoli, ha trasformato le erbe raccolte in un ottimo e
ricercato menu: da sciroppi e bevande impreziosite con fiori, attraverso
gnocchi, minestre, primi freddi, insalate, contorni e frittate.
Un vecchio adagio recita “siamo ciò che mangiamo”; con questa esperienza
molti di noi lo hanno veramente compreso e apprezzato ancora di più,
potendo scoprire le proprietà ed il gusto che apportano alla nostra tavola le
specie spontanee che nei nostri orti consideriamo infestanti (i farinei, le
portulacche, i papaveri, le ortiche e tante altre) e che invece si sono rivelate,
grazie innegabilmente alla sapienza dello chef e alle indicazioni del nostro
esperto, ottimi ingredienti per una cucina sana, salutare e soprattutto
inaspettatamente gustosa.
L’occasione è stata utile per un attivo confronto tra le partecipanti che,
ognuna attingendo al proprio bagaglio culturale e familiare, hanno
raccontato e rivelato antiche ricette e usanze legate all’utilizzo delle erbe
spontanee, permettendo in alcuni casi di conoscere “bizzarre” abitudini
alimentari o di mettere in guardia da comuni errori di valutazione rispetto
all’utilizzo delle piante in cucina. Spesso infatti si crede che le nostre
consuetudini, perché tramandate da tempo dai nostri nonni, siano ormai
consolidate e sicure; l’occasione è stata invece propizia per sfatare
convinzioni non del tutto esatte riguardo all’uso delle piante in cucina.
L’utilizzo delle diverse specie può essere fatto senza rischio quando si è
sicuri della specie e solo in determinate fasi del suo sviluppo. Esempio
classico è quello del cosiddetto asparago di monte, raccolto nelle
primissime fasi della crescita è un ottimo succedaneo dell’asparago, ma
può rivelarsi molto pericoloso se consumato subito dopo. Lo stesso dicasi
per il luppolo, ottimo ingrediente per le frittate solo se si utilizzano i
primissimi germogli!
Anche le infestanti dell’orto sono state rivalutate e hanno assunto
“importanza culinaria” grazie alle rivelazioni delle partecipanti e del nostro
esperto: la portulacca, erba succulenta e infestante degli orti, può essere
utilizzata nell’insalata per conferirle un gusto deciso e piccantino; le giovani
piantine di papavero sono ottime in insalata; i farinei, temibili infestanti, se
raccolti ad una dimensione di 10-20 cm di grandezza sono ottimi
succedanei dello spinacio nella preparazione di minestre e gnocchi.
Oltre all’utilizzo delle specie spontanee, questa esperienza ci ha permesso
di apprendere utilizzi alternativi, a molte di noi sconosciuti, di molti degli
ingredienti della nostra quotidiana cucina casalinga. Lo chef, infatti,
appassionato di ricerca culinaria multietnica (è di origine marocchina ma
lavora da tempo nei ristoranti in Trentino) ha elencato gli accostamenti
migliori per molte delle spezie diffuse in cucina. Così abbiamo imparato che
il rosmarino va benissimo con l’arrosto, ma le patate al contrario è meglio
condirle con il timo; che c’è molta differenza tra il cumino (pianta
mediterranea che entra a far parte della maggior parte delle ricette nord
africane e del curry) ed il comino (conosciuto anche come carvi e utilizzato
molto in Alto Adige per insaporire il pane) dal gusto meno robusto; che il
peperoncino, come tutte ci aspettavamo, lo si può mettere ovunque, anche
nella cioccolata!!!; che i semi di finocchio oltre che il pane insaporiscono le
crostate; che la salvia è ottima con la cacciagione e il fegato; che il
finocchietto selvatico (per coloro che sanno raccoglierlo e soprattutto
riconoscerlo) è un gradevole insaporitore del pesce di lago e della carne di
maiale. Abbiamo anche raccolto informazioni su spezie non comuni nella
cucina tradizionale come il cardamomo, ottimo con pollo, verdure e
cioccolato, il cerfoglio che insaporisce il pesce o i formaggi di capra, il
dragoncello per tutti i tipi di pesce azzurro, o il coriandolo per dolci e
marinature delle carni ed infine che le insalate sono più appetitose se
arricchite con fiori di rosmarino, petali di calendula o di tarassaco.
Oltre a queste piccole curiosità, che sicuramente risultano interessanti ed
utili per molte, lo chef ci ha parlato dei cereali, di quelli diffusi nella nostra
cultura culinaria e di quelli che abbiamo importato da culture esotiche.
L’orzo e l’avena, ormai relegati ad alimento per il bestiame, sono ottimi
sostitutivi del grano, anzi dovrebbero ricoprire un posto d’onore nelle
pietanze quotidiane. La quinoa, l’amaranto ed il miglio, cereali esotici e poco
diffusi presso le nostre cucine, possono a loro volta risultare
importantissime alternative al grano, per esempio in presenza di
intolleranze alimentari. Questi ottimi cereali, reperibili nei negozi di prodotti
biologici e del commercio equo e solidale, possono sostituire la pasta di
grano duro e, associati a legumi e verdure, rendere più ricchi i menu,
soprattutto per i bambini a cui è sempre consigliata la somministrazione di
alimenti di origine vegetale poco raffinati che mantengono inalterate le
caratteristiche nutrizionali come il contenuto di vitamine e sali minerali.
Certi che le brevi informazioni riportate saranno utili per provare a rendere
più colorata e gustosa la propria dieta che, spesso per mancanza di tempo,
si riduce alle solite pietanze, riportiamo di seguito alcune delle ricette dei
piatti realizzati in occasione della cena. Inoltre ricordiamo che, vista la
partecipazione e l’entusiasmo suscitato dall’esperienza, abbiamo aderito
alla possibilità di una futura realizzazione di un ulteriore corso con
laboratorio per la produzione di succhi e composte con le bacche e frutti
spontanei, che sarà promosso mediante avviso.
Le nostre ricette.
Gnocchi di ortica: sbollentare le ortiche per qualche minuto, scolarle e
saltarle con dragoncello e timo; utilizzarle come gli spinaci mescolandole al
pane raffermo bagnato con latte, uova, formaggio grattugiato; con questo
composto formare gli gnocchi, cuocere in abbondante acqua salata e
condire con burro fuso.
Insalata di avena: lavare l’avena, cuocere per un’ora, scolare e condire con
punte di asparago sbollentate, foglie di rucola, sedano a cubetti,
dragoncello, succo di limone ed olio extra vergine di oliva.
Come cuocere il miglio, il riso, la quinoa e l’amaranto: tostare per 3 minuti in
olio extra vergine, aggiungere una quantità di acqua pari a circa 3 volte il
cereale, mescolare, incoperchiare e lasciare cuocere a fuoco lento per 15
minuti (riso, quinoa e amaranto) o 20 minuti (miglio) senza mescolare.
Vittoria Procino - Gabriella Berlanda - Bruna Licen
“La Stadera” a MilanoLettera integrale di un nostro lettore “speciale”. Buona lettura!
Gentilissima Redazione “La Stadera”,
con immenso piacere ho ricevuto il periodico che parla della vita di Lasino e cioè “La Stadera”. Sono
Grasselli Antonio. Nel 1943 a causa della guerra in atto, Milano cercava di allontanare dal pericolo
dei bombardamenti i bambini con il consenso dei genitori. Io fra questi fui inviato a Lasino presso le
sorelle Maria e Angelina Chistè che mi accolsero con quel calore che per un ragazzino di solo 8 anni
poteva avere da persone sino ad allora sconosciute. Con loro mi ambientai nella vita giornaliera
ben diversa da quella che vivevo a Milano; c’era da curare i bachi da seta, portare al pascolo le due
caprette e la pecora ed anche la scuola. In aprile feci la Prima Comunione. Le notizie di mamma le
avevo solo con la posta anche se rara era per me una grande gioia riceverla (purtroppo non c’era il
telefonino). Alla fine del 1943 mia madre venne a riprendermi e a Trento vidi per la prima volta quello
che i bombardamenti fecero alla città. Il ponte sull’Adige era stato distrutto e dopo essere giunti con
l’autobus fummo traghettai alla sponda opposta.
Negli anni successivi tenni sempre dei buoni rapporti epistolari con le zie (così le chiamavo) e infatti
ritornai a Lasino nel 1952, nel 1954, 1959, 1962, 1965 sempre per sporadiche poche giornate. Nel
1987 non essendo andato in ferie con la famiglia feci una visita a Lasino andando a trovare la nipote
delle zie e cioè Noemi Trentini. La stessa mi invitò di venire a trascorrere alcuni giorni a Lasino nella
sua casa e così vi ritornai nel 1988 e nel 1989. Dal 1985 dopo essere stata operata mia moglie di un
tumore al seno dedicai un poco del mio tempo libero come volontario alla “Lega italiana per la lotta
contro i tumori” e presso la Stazione Metropolitana di C.na Gobba. A Natale addobbavo un abete
che mi veniva inviato dal Comune di Dimaro e la solidarietà dei cittadini di Milano veniva devoluta
all’Istituto dei Tumori per il Reparto Pediatrico. A causa di divergenze il Comune di Dimaro non fu in
grado di inviarmi l’abete. Decisi allora di rivolgermi al Sindaco di Lasino e chiesi a Noemi e a suo
fratello Alcide se il Sindaco avesse accettato la mia iniziativa per in Natale. La risposta del sig. Mario
Zambarda fu positiva. Il primo abete mi fu inviato nel 1989 e ne se seguì per i successivi anni sino al
2008. A causa degli anni (mi dimenticavo di dirvi, sono nato nel 1935 a Milano e per 35 anni ho
lavorato presso l’A.T.M. Azienda Trasporti Milanese, di questi 30 anni come macchinista nei metrò)
e dei due nipoti di cui io faccio il nonno sitter a tempo pieno ho dovuto lasciare questa iniziativa.
A Lasino ora vengo tutti gli anni per rinfrancarmi. Per quei pochi giorni sono ospite presso il sig.
Franco Gianordoli a cui sono legato con vera e sincera amicizia. In quei giorni che sono suo ospite
non manca mai di chiedermi quello che mi abbisogna con tanta umanità.
“La Stadera” era da me ricevuta negli anni scorsi e poi non la ricevetti più. Pensai che il mio
nominativo non essendo cittadino di Lasino era stato depennato, ora invece dopo averla ricevuta
nuovamente sono rimasto molto felice. Per me Lasino è come se fosse il mio paese di nascita. In
questi anni ho fatto parecchi amici fra questi Franco Caldini, Ermanno Chemotti, Fedele Biscaglia,
Bruno Danielli, Carlo Trentini e altri.
Con l’arrivo della nuova “La Stadera” ho letto il saluto rivolto agli abitanti di Lasino del neo-eletto
Sindaco sig. Eugenio Simonetti a cui io mando tanti auguri di buon lavoro di cuore per il suo
mandato e spero quando verrò a Lasino poterlo incontrare e stringergli la mano.
Alla Redazione de “La Stadera” io rivolgo i miei più cari ringraziamenti e spero tanto che possa
avere un dialogo di vera amicizia con coloro che fanno parte della Redazione affinché possa
sentirmi anche se non proprio cittadino di Lasino ma vicino a tutti voi. Grazie!
Un saluto di cuore, Antonio Grasselli
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
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2010autunno
n. 03S
Le erbe dimenticateCorso per il riconoscimento delle erbe spontanee
L’utilizzo di piante ed erbe spontanee nell’alimentazione si perde nella notte
dei tempi. Ed è da lì che è iniziato il loro addomesticamento.
Purtroppo la vita moderna è così cambiata, anche in confronto a quella che
conducevano i nostri nonni solo pochi decenni fa, che l’utilizzo di tante erbe
e piante spontanee commestibili è andato perso. Varie sono le cause: vita
frenetica, difficoltà di reperire zone incontaminate dall’inquinamento urbano
e agricolo dove raccoglierle, scarsa conoscenza delle specie eduli, per cui ci
si è ridotti a consumare solo quelle che più facilmente si trovano in
commercio.
Per questa ragione ci è sembrato molto interessante ed utile contattare un
esperto del settore che illustrasse caratteristiche e utilizzo di alcune delle
specie eduli del nostro territorio. Il corso per il riconoscimento delle erbe
spontanee commestibili è stato organizzato dal direttivo del Circolo
Ricreativo Culturale “S.Pietro” di Lasino ed è stato tenuto dal sig. Giorgio
Perini dell’omonimo studio Naturalistico.
Giorgio, che di una passione ne ha fatto un lavoro, prima di iniziare il
percorso autonomo nel suo studio naturalistico ha condotto e realizzato
numerosissime iniziative che riguardano lo studio e l’approfondimento delle
tematiche ambientali (è anche consulente per la PAT nella definizione
naturalistica dei biotopi di interesse provinciale), nello studio di vertebrati ed
invertebrati in numerosi siti di interesse naturalistico della nostra provincia
ed è docente in corsi di percorsi formativi riguardanti la didattica ambientale.
Socio fondatore della società di progettazione e divulgazione ambientale
Albatros, è impegnato da sempre nella diffusione della cultura
dell’economia solidale attraverso la fondazione e la partecipazione al
gruppo di acquisto solidale “La credenza” di Trento. La sua grande passione
per la vegetazione spontanea e non, e per la ricerca delle antiche varietà
orticole e frutticole un tempo coltivate negli orti e ormai sostituite da cultivar
selezionate geneticamente, lo ha portato alla costituzione dell’Associazione
“La pimpinella” che, in collaborazione con realtà scientifiche provinciali, si
occupa della raccolta e salvaguardia del germoplasma delle antiche
cultivar.
Dopo questa breve ma doverosa presentazione del nostro esperto,
passiamo a descrivere la nostra personale esperienza durante il corso.
L’evento ha suscitato grande interesse e partecipazione tanto da dover
costituire due gruppi, di circa 15 partecipanti, che hanno svolto le attività in
due giornate con escursioni pratiche nei campi, negli orti ed incolti del
circondario del nostro comune. Qui si è potuto, con l’aiuto del nostro
esperto, raccogliere e classificare numerose specie vegetali spontanee. In
serata la maestria di uno chef, aiutato in cucina della presidentessa del
Circolo Giovanna Gianordoli, ha trasformato le erbe raccolte in un ottimo e
ricercato menu: da sciroppi e bevande impreziosite con fiori, attraverso
gnocchi, minestre, primi freddi, insalate, contorni e frittate.
Un vecchio adagio recita “siamo ciò che mangiamo”; con questa esperienza
molti di noi lo hanno veramente compreso e apprezzato ancora di più,
potendo scoprire le proprietà ed il gusto che apportano alla nostra tavola le
specie spontanee che nei nostri orti consideriamo infestanti (i farinei, le
portulacche, i papaveri, le ortiche e tante altre) e che invece si sono rivelate,
grazie innegabilmente alla sapienza dello chef e alle indicazioni del nostro
esperto, ottimi ingredienti per una cucina sana, salutare e soprattutto
inaspettatamente gustosa.
L’occasione è stata utile per un attivo confronto tra le partecipanti che,
ognuna attingendo al proprio bagaglio culturale e familiare, hanno
raccontato e rivelato antiche ricette e usanze legate all’utilizzo delle erbe
spontanee, permettendo in alcuni casi di conoscere “bizzarre” abitudini
alimentari o di mettere in guardia da comuni errori di valutazione rispetto
all’utilizzo delle piante in cucina. Spesso infatti si crede che le nostre
consuetudini, perché tramandate da tempo dai nostri nonni, siano ormai
consolidate e sicure; l’occasione è stata invece propizia per sfatare
convinzioni non del tutto esatte riguardo all’uso delle piante in cucina.
L’utilizzo delle diverse specie può essere fatto senza rischio quando si è
sicuri della specie e solo in determinate fasi del suo sviluppo. Esempio
classico è quello del cosiddetto asparago di monte, raccolto nelle
primissime fasi della crescita è un ottimo succedaneo dell’asparago, ma
può rivelarsi molto pericoloso se consumato subito dopo. Lo stesso dicasi
per il luppolo, ottimo ingrediente per le frittate solo se si utilizzano i
primissimi germogli!
Anche le infestanti dell’orto sono state rivalutate e hanno assunto
“importanza culinaria” grazie alle rivelazioni delle partecipanti e del nostro
esperto: la portulacca, erba succulenta e infestante degli orti, può essere
utilizzata nell’insalata per conferirle un gusto deciso e piccantino; le giovani
piantine di papavero sono ottime in insalata; i farinei, temibili infestanti, se
raccolti ad una dimensione di 10-20 cm di grandezza sono ottimi
succedanei dello spinacio nella preparazione di minestre e gnocchi.
Oltre all’utilizzo delle specie spontanee, questa esperienza ci ha permesso
di apprendere utilizzi alternativi, a molte di noi sconosciuti, di molti degli
ingredienti della nostra quotidiana cucina casalinga. Lo chef, infatti,
appassionato di ricerca culinaria multietnica (è di origine marocchina ma
lavora da tempo nei ristoranti in Trentino) ha elencato gli accostamenti
migliori per molte delle spezie diffuse in cucina. Così abbiamo imparato che
il rosmarino va benissimo con l’arrosto, ma le patate al contrario è meglio
condirle con il timo; che c’è molta differenza tra il cumino (pianta
mediterranea che entra a far parte della maggior parte delle ricette nord
africane e del curry) ed il comino (conosciuto anche come carvi e utilizzato
molto in Alto Adige per insaporire il pane) dal gusto meno robusto; che il
peperoncino, come tutte ci aspettavamo, lo si può mettere ovunque, anche
nella cioccolata!!!; che i semi di finocchio oltre che il pane insaporiscono le
crostate; che la salvia è ottima con la cacciagione e il fegato; che il
finocchietto selvatico (per coloro che sanno raccoglierlo e soprattutto
riconoscerlo) è un gradevole insaporitore del pesce di lago e della carne di
maiale. Abbiamo anche raccolto informazioni su spezie non comuni nella
cucina tradizionale come il cardamomo, ottimo con pollo, verdure e
cioccolato, il cerfoglio che insaporisce il pesce o i formaggi di capra, il
dragoncello per tutti i tipi di pesce azzurro, o il coriandolo per dolci e
marinature delle carni ed infine che le insalate sono più appetitose se
arricchite con fiori di rosmarino, petali di calendula o di tarassaco.
Oltre a queste piccole curiosità, che sicuramente risultano interessanti ed
utili per molte, lo chef ci ha parlato dei cereali, di quelli diffusi nella nostra
cultura culinaria e di quelli che abbiamo importato da culture esotiche.
L’orzo e l’avena, ormai relegati ad alimento per il bestiame, sono ottimi
sostitutivi del grano, anzi dovrebbero ricoprire un posto d’onore nelle
pietanze quotidiane. La quinoa, l’amaranto ed il miglio, cereali esotici e poco
diffusi presso le nostre cucine, possono a loro volta risultare
importantissime alternative al grano, per esempio in presenza di
intolleranze alimentari. Questi ottimi cereali, reperibili nei negozi di prodotti
biologici e del commercio equo e solidale, possono sostituire la pasta di
grano duro e, associati a legumi e verdure, rendere più ricchi i menu,
soprattutto per i bambini a cui è sempre consigliata la somministrazione di
alimenti di origine vegetale poco raffinati che mantengono inalterate le
caratteristiche nutrizionali come il contenuto di vitamine e sali minerali.
Certi che le brevi informazioni riportate saranno utili per provare a rendere
più colorata e gustosa la propria dieta che, spesso per mancanza di tempo,
si riduce alle solite pietanze, riportiamo di seguito alcune delle ricette dei
piatti realizzati in occasione della cena. Inoltre ricordiamo che, vista la
partecipazione e l’entusiasmo suscitato dall’esperienza, abbiamo aderito
alla possibilità di una futura realizzazione di un ulteriore corso con
laboratorio per la produzione di succhi e composte con le bacche e frutti
spontanei, che sarà promosso mediante avviso.
Le nostre ricette.
Gnocchi di ortica: sbollentare le ortiche per qualche minuto, scolarle e
saltarle con dragoncello e timo; utilizzarle come gli spinaci mescolandole al
pane raffermo bagnato con latte, uova, formaggio grattugiato; con questo
composto formare gli gnocchi, cuocere in abbondante acqua salata e
condire con burro fuso.
Insalata di avena: lavare l’avena, cuocere per un’ora, scolare e condire con
punte di asparago sbollentate, foglie di rucola, sedano a cubetti,
dragoncello, succo di limone ed olio extra vergine di oliva.
Come cuocere il miglio, il riso, la quinoa e l’amaranto: tostare per 3 minuti in
olio extra vergine, aggiungere una quantità di acqua pari a circa 3 volte il
cereale, mescolare, incoperchiare e lasciare cuocere a fuoco lento per 15
minuti (riso, quinoa e amaranto) o 20 minuti (miglio) senza mescolare.
Vittoria Procino - Gabriella Berlanda - Bruna Licen
“La Stadera” a MilanoLettera integrale di un nostro lettore “speciale”. Buona lettura!
Gentilissima Redazione “La Stadera”,
con immenso piacere ho ricevuto il periodico che parla della vita di Lasino e cioè “La Stadera”. Sono
Grasselli Antonio. Nel 1943 a causa della guerra in atto, Milano cercava di allontanare dal pericolo
dei bombardamenti i bambini con il consenso dei genitori. Io fra questi fui inviato a Lasino presso le
sorelle Maria e Angelina Chistè che mi accolsero con quel calore che per un ragazzino di solo 8 anni
poteva avere da persone sino ad allora sconosciute. Con loro mi ambientai nella vita giornaliera
ben diversa da quella che vivevo a Milano; c’era da curare i bachi da seta, portare al pascolo le due
caprette e la pecora ed anche la scuola. In aprile feci la Prima Comunione. Le notizie di mamma le
avevo solo con la posta anche se rara era per me una grande gioia riceverla (purtroppo non c’era il
telefonino). Alla fine del 1943 mia madre venne a riprendermi e a Trento vidi per la prima volta quello
che i bombardamenti fecero alla città. Il ponte sull’Adige era stato distrutto e dopo essere giunti con
l’autobus fummo traghettai alla sponda opposta.
Negli anni successivi tenni sempre dei buoni rapporti epistolari con le zie (così le chiamavo) e infatti
ritornai a Lasino nel 1952, nel 1954, 1959, 1962, 1965 sempre per sporadiche poche giornate. Nel
1987 non essendo andato in ferie con la famiglia feci una visita a Lasino andando a trovare la nipote
delle zie e cioè Noemi Trentini. La stessa mi invitò di venire a trascorrere alcuni giorni a Lasino nella
sua casa e così vi ritornai nel 1988 e nel 1989. Dal 1985 dopo essere stata operata mia moglie di un
tumore al seno dedicai un poco del mio tempo libero come volontario alla “Lega italiana per la lotta
contro i tumori” e presso la Stazione Metropolitana di C.na Gobba. A Natale addobbavo un abete
che mi veniva inviato dal Comune di Dimaro e la solidarietà dei cittadini di Milano veniva devoluta
all’Istituto dei Tumori per il Reparto Pediatrico. A causa di divergenze il Comune di Dimaro non fu in
grado di inviarmi l’abete. Decisi allora di rivolgermi al Sindaco di Lasino e chiesi a Noemi e a suo
fratello Alcide se il Sindaco avesse accettato la mia iniziativa per in Natale. La risposta del sig. Mario
Zambarda fu positiva. Il primo abete mi fu inviato nel 1989 e ne se seguì per i successivi anni sino al
2008. A causa degli anni (mi dimenticavo di dirvi, sono nato nel 1935 a Milano e per 35 anni ho
lavorato presso l’A.T.M. Azienda Trasporti Milanese, di questi 30 anni come macchinista nei metrò)
e dei due nipoti di cui io faccio il nonno sitter a tempo pieno ho dovuto lasciare questa iniziativa.
A Lasino ora vengo tutti gli anni per rinfrancarmi. Per quei pochi giorni sono ospite presso il sig.
Franco Gianordoli a cui sono legato con vera e sincera amicizia. In quei giorni che sono suo ospite
non manca mai di chiedermi quello che mi abbisogna con tanta umanità.
“La Stadera” era da me ricevuta negli anni scorsi e poi non la ricevetti più. Pensai che il mio
nominativo non essendo cittadino di Lasino era stato depennato, ora invece dopo averla ricevuta
nuovamente sono rimasto molto felice. Per me Lasino è come se fosse il mio paese di nascita. In
questi anni ho fatto parecchi amici fra questi Franco Caldini, Ermanno Chemotti, Fedele Biscaglia,
Bruno Danielli, Carlo Trentini e altri.
Con l’arrivo della nuova “La Stadera” ho letto il saluto rivolto agli abitanti di Lasino del neo-eletto
Sindaco sig. Eugenio Simonetti a cui io mando tanti auguri di buon lavoro di cuore per il suo
mandato e spero quando verrò a Lasino poterlo incontrare e stringergli la mano.
Alla Redazione de “La Stadera” io rivolgo i miei più cari ringraziamenti e spero tanto che possa
avere un dialogo di vera amicizia con coloro che fanno parte della Redazione affinché possa
sentirmi anche se non proprio cittadino di Lasino ma vicino a tutti voi. Grazie!
Un saluto di cuore, Antonio Grasselli
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
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2010autunno
n. 03S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . . orari e numeri utili
si delibera notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . . orari e numeri utili
si delibera
DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 01/07/2010 al 30/09/2010
N.Progr. DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
30 10/09/2010 Nomina scrutatori.
31 10/09/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 25.06.2010.
32 10/09/2010Rinnovo convenzione con il Comune di Dro per il riparto delle spese di gestione e funzionamento delle Scuole elementari e medie per gli anni scolastici 2010/2011 - 2011/2012 - 2012/2013 - 2013/2014 - 2014/2015.
33 10/09/2010 Regolamento edilizio comunale: esame ed approvazione modifica all’art. 45.
34 10/09/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (3° provvedimento).
N.Progr. DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
77 07/07/2010Realizzazione Centro Raccolta Materiali con impianto fotovoltaico a Lasino. Incarico di collaudo statico all’arch. Massimo Paissan con studio in Pergine Valsugana (TN).
78 07/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione “Noi Valle dei Laghi” di Lasino per l’organizzazione del campeggio estivo a Monte Terlago (TN) nel periodo dal 5 al 10 luglio 2010.
79 07/07/2010Proroga affidamento gestione C.R.M. di Lasino e servizio di pulizia delle aree pubbliche alla Cooperativa L’OASI SOS LAVORO di Lasino fino al 31.07.2010.
80 14/07/2010Convenzione Consorzio dei Comuni Trentini – SET Distribuzione S.p.A. per gestire e regolamentare il meccanismo di cauzione richiesto a tutti gli operatori pubblici e privati che intervengono sui suoli di proprietà pubblica: approvazione e relativa adesione.
81 14/07/2010Rinnovo convenzione per la gestione delle richieste di "bonus tariffa sociale" per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale da parte dei clienti domestici disagiati, stipulata da Consorzio dei Comuni Trentini, Provincia autonoma di Trento e CAF operanti sul territorio provinciale: approvazione e relativa adesione.
82 14/07/2010Autorizzazione all’utilizzo del campo sportivo di Lasino per l’attività calcistica da parte della U.S. Calavino (agosto 2010 – maggio 2011).
83 14/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’U.S.D. Cavedine Lasino per il 40° anniversario di fondazione della società sportiva.
84 21/07/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (4° provvedimento).
85 21/07/2010Fondo per gli interventi di manutenzione ambientale (comma 3 art. 13 bis della L.P. 36/93 e s.m.): approvazione del programma dell’intervento da realizzare ai fini della presentazione della domanda di finanziamento.
86 21/07/2010Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.
87 21/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore della Fondazione Aida di Verona per l’organizzazione del progetto “Rodari incontra la Valle dei Laghi. Cento città per Rodari” che si terrà nel periodo dal 10 al 19 settembre 2010.
88 21/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione Onlus “Amici della Scuola dell’Infanzia di Pietramurata” per l’organizzazione dell’asilo estivo presso la Scuola materna di Pietramurata (TN) nel periodo dal 5 al 30 luglio 2010.
89 21/07/2010Presa d’atto quantificazione danno economico subito dal Comune di Lasino a seguito di accertamento illecito amministrativo da parte del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento per taglio non autorizzato di piante.
90 29/07/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (5° provvedimento).
91 29/07/2010Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: nomina commissione giudicatrice.
92 29/07/2010Autorizzazione al signor Pisoni Tiziano all’apertura di un nuovo accesso carraio nella frazione di Castel Madruzzo a servizio della p.f. 812 C.C. Lasino.
93 29/07/2010Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, del servizio di consulenza nella procedura di gara.
94 29/07/2010 Nomina Commissione Edilizia Comunale.
95 06/08/2010 Determinazione corrispettivo delle sorti boschive per l’anno 2010.
96 06/08/2010Concessione flessibilità e collocamento in congedo obbligatorio per maternità della dott.ssa Baldessari Irene, segretario comunale reggente, dal giorno 12 settembre 2010, ai sensi dell’art. 20 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
97 06/08/2010Affidamento temporaneo del servizio di gestione del Centro Raccolta Materiali di Lasino e del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti e vegetali presso la frazione di Pergolese alla S.O.G.A.P. s.r.l. di Preore.
98 19/08/2010Concessione e liquidazione contributo all’Istituto Comprensivo della Valle dei Laghi a sostegno delle spese di trasporto per corsi sportivi rivolti agli alunni nell’anno scolastico 2009-2010.
99 19/08/2010Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: verbali della Commissione giudicatrice.
100 19/08/2010Autorizzazione al prestito di opere per la mostra intitolata allo scultore Francesco Trentini organizzata dal Comune di Arco per il periodo 26 novembre 2010 – 27 febbraio 2011.
101 19/08/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione sportiva dilettantistica “Bocciofila Toblino Valle dei Laghi” per l’organizzazione di una gara di bocce nella frazione di Lagolo.
102 19/08/2010Assegnazione contributo straordinario a favore della Pro Loco Lasino – Lagolo per la stampa e distribuzione dei calendari di fine anno e per l’acquisto di stoviglie biodegradabili.
DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 01/07/2010 al 30/09/2010
103 19/08/2010Fondo per gli interventi di manutenzione ambientale (comma 3 art. 13 bis della L.P. 36/93 e s.m.) – parziale modifica del piano finanziario dell’intervento oggetto della richiesta di finanziamento di cui alla deliberazione giuntale n. 85 di data 21.07.2010.
104 08/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per corsi di ginnastica da parte dei Vigili del Fuoco Volontari di Lasino (settembre 2010 – maggio 2011).
105 08/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per corsi di ginnastica da parte della Pro Loco Lasino Lagolo (ottobre 2010 – maggio 2011).
106 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino – opere stradali. Affido dell’incarico di direzione dei lavori, assistenza, misura e contabilità.
107 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino – opere stradali. Affido dell’incarico di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
108 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del Comune di Lasino – opere di illuminazione. Affido dell’incarico di direzione dei lavori, misura, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
109 14/09/2010Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 3° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.
110 22/09/2010“Mountain & Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Adesione al progetto interambito promosso dall’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, accettazione del ruolo di ente capofila e affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva
111 22/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.
112 22/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del Comune di Lasino – opere di illuminazione e opere stradali. Richiesta sospensione del termine fissato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2658 del 6 novembre 2009 e conferma degli interventi programmati
113 27/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissione di propaganda diretta (candidature alla carica di Presidente e liste dei candidati alla carica di componente dell’Assemblea).
114 27/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010.Ripartizione e assegnazione spazi per affissione di propaganda indiretta.
115 27/09/2010 Mountain & Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.
116 27/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per lezioni di danza da parte dell’associazione ItinerArte (11 ottobre 2010 – maggio 2011).
117 27/09/2010 Incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Laura Bisoffi. Presa d’atto.
118 27/09/2010Autorizzazione all’utilizzo del teatro di Pergolese per corso di ginnastica da parte del Gruppo Sportivo Pergolese (5 ottobre 2010 – 4 novembre 2010).
2010autunno
n. 03S
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si delibera notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . . orari e numeri utili
si delibera
DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 01/07/2010 al 30/09/2010
N.Progr. DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
30 10/09/2010 Nomina scrutatori.
31 10/09/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 25.06.2010.
32 10/09/2010Rinnovo convenzione con il Comune di Dro per il riparto delle spese di gestione e funzionamento delle Scuole elementari e medie per gli anni scolastici 2010/2011 - 2011/2012 - 2012/2013 - 2013/2014 - 2014/2015.
33 10/09/2010 Regolamento edilizio comunale: esame ed approvazione modifica all’art. 45.
34 10/09/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (3° provvedimento).
N.Progr. DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
77 07/07/2010Realizzazione Centro Raccolta Materiali con impianto fotovoltaico a Lasino. Incarico di collaudo statico all’arch. Massimo Paissan con studio in Pergine Valsugana (TN).
78 07/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione “Noi Valle dei Laghi” di Lasino per l’organizzazione del campeggio estivo a Monte Terlago (TN) nel periodo dal 5 al 10 luglio 2010.
79 07/07/2010Proroga affidamento gestione C.R.M. di Lasino e servizio di pulizia delle aree pubbliche alla Cooperativa L’OASI SOS LAVORO di Lasino fino al 31.07.2010.
80 14/07/2010Convenzione Consorzio dei Comuni Trentini – SET Distribuzione S.p.A. per gestire e regolamentare il meccanismo di cauzione richiesto a tutti gli operatori pubblici e privati che intervengono sui suoli di proprietà pubblica: approvazione e relativa adesione.
81 14/07/2010Rinnovo convenzione per la gestione delle richieste di "bonus tariffa sociale" per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale da parte dei clienti domestici disagiati, stipulata da Consorzio dei Comuni Trentini, Provincia autonoma di Trento e CAF operanti sul territorio provinciale: approvazione e relativa adesione.
82 14/07/2010Autorizzazione all’utilizzo del campo sportivo di Lasino per l’attività calcistica da parte della U.S. Calavino (agosto 2010 – maggio 2011).
83 14/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’U.S.D. Cavedine Lasino per il 40° anniversario di fondazione della società sportiva.
84 21/07/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (4° provvedimento).
85 21/07/2010Fondo per gli interventi di manutenzione ambientale (comma 3 art. 13 bis della L.P. 36/93 e s.m.): approvazione del programma dell’intervento da realizzare ai fini della presentazione della domanda di finanziamento.
86 21/07/2010Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.
87 21/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore della Fondazione Aida di Verona per l’organizzazione del progetto “Rodari incontra la Valle dei Laghi. Cento città per Rodari” che si terrà nel periodo dal 10 al 19 settembre 2010.
88 21/07/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione Onlus “Amici della Scuola dell’Infanzia di Pietramurata” per l’organizzazione dell’asilo estivo presso la Scuola materna di Pietramurata (TN) nel periodo dal 5 al 30 luglio 2010.
89 21/07/2010Presa d’atto quantificazione danno economico subito dal Comune di Lasino a seguito di accertamento illecito amministrativo da parte del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento per taglio non autorizzato di piante.
90 29/07/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (5° provvedimento).
91 29/07/2010Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: nomina commissione giudicatrice.
92 29/07/2010Autorizzazione al signor Pisoni Tiziano all’apertura di un nuovo accesso carraio nella frazione di Castel Madruzzo a servizio della p.f. 812 C.C. Lasino.
93 29/07/2010Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, del servizio di consulenza nella procedura di gara.
94 29/07/2010 Nomina Commissione Edilizia Comunale.
95 06/08/2010 Determinazione corrispettivo delle sorti boschive per l’anno 2010.
96 06/08/2010Concessione flessibilità e collocamento in congedo obbligatorio per maternità della dott.ssa Baldessari Irene, segretario comunale reggente, dal giorno 12 settembre 2010, ai sensi dell’art. 20 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
97 06/08/2010Affidamento temporaneo del servizio di gestione del Centro Raccolta Materiali di Lasino e del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti e vegetali presso la frazione di Pergolese alla S.O.G.A.P. s.r.l. di Preore.
98 19/08/2010Concessione e liquidazione contributo all’Istituto Comprensivo della Valle dei Laghi a sostegno delle spese di trasporto per corsi sportivi rivolti agli alunni nell’anno scolastico 2009-2010.
99 19/08/2010Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: verbali della Commissione giudicatrice.
100 19/08/2010Autorizzazione al prestito di opere per la mostra intitolata allo scultore Francesco Trentini organizzata dal Comune di Arco per il periodo 26 novembre 2010 – 27 febbraio 2011.
101 19/08/2010Assegnazione contributo straordinario a favore dell’Associazione sportiva dilettantistica “Bocciofila Toblino Valle dei Laghi” per l’organizzazione di una gara di bocce nella frazione di Lagolo.
102 19/08/2010Assegnazione contributo straordinario a favore della Pro Loco Lasino – Lagolo per la stampa e distribuzione dei calendari di fine anno e per l’acquisto di stoviglie biodegradabili.
DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 01/07/2010 al 30/09/2010
103 19/08/2010Fondo per gli interventi di manutenzione ambientale (comma 3 art. 13 bis della L.P. 36/93 e s.m.) – parziale modifica del piano finanziario dell’intervento oggetto della richiesta di finanziamento di cui alla deliberazione giuntale n. 85 di data 21.07.2010.
104 08/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per corsi di ginnastica da parte dei Vigili del Fuoco Volontari di Lasino (settembre 2010 – maggio 2011).
105 08/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per corsi di ginnastica da parte della Pro Loco Lasino Lagolo (ottobre 2010 – maggio 2011).
106 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino – opere stradali. Affido dell’incarico di direzione dei lavori, assistenza, misura e contabilità.
107 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino – opere stradali. Affido dell’incarico di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
108 08/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del Comune di Lasino – opere di illuminazione. Affido dell’incarico di direzione dei lavori, misura, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
109 14/09/2010Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 3° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.
110 22/09/2010“Mountain & Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Adesione al progetto interambito promosso dall’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, accettazione del ruolo di ente capofila e affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva
111 22/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.
112 22/09/2010Riqualificazione del patrimonio viario del Comune di Lasino – opere di illuminazione e opere stradali. Richiesta sospensione del termine fissato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2658 del 6 novembre 2009 e conferma degli interventi programmati
113 27/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissione di propaganda diretta (candidature alla carica di Presidente e liste dei candidati alla carica di componente dell’Assemblea).
114 27/09/2010Elezione del Presidente e dei componenti dell’Assemblea delle Comunità di Valle indetta per il giorno 24.10.2010.Ripartizione e assegnazione spazi per affissione di propaganda indiretta.
115 27/09/2010 Mountain & Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.
116 27/09/2010Autorizzazione all’utilizzo della Palestra delle ex Scuole Elementari di Lasino per lezioni di danza da parte dell’associazione ItinerArte (11 ottobre 2010 – maggio 2011).
117 27/09/2010 Incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Laura Bisoffi. Presa d’atto.
118 27/09/2010Autorizzazione all’utilizzo del teatro di Pergolese per corso di ginnastica da parte del Gruppo Sportivo Pergolese (5 ottobre 2010 – 4 novembre 2010).
2010autunno
n. 03S
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
UFFICI COMUNALI
Anagrafe 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30
Ragioneria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Tributi 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30
Tecnico | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Segreteria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Ricevimento del Sindaco e degli Assessori | Prenotare l'incontro presso la segreteria comunale
C.R.M. (CENTRO RACCOLTA MATERIALI) 10.00 - 12.00 13.30 - 17.30 09.00 - 12.00
DOTT. STENICO | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00
Sarche | 0461/56.31.31 8.30 - 10.30 8.30 - 10.30
Lasino 0461/56.32.57| 08.30 - 10.30 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30 17.00 - 19.00
Calavino 0461/56.32.61 | 11.00 - 13.00 17.00 - 19.00 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30
Pergolese 0461/56.47.86 | 16.00 - 17.30 11.00 - 13.00
DOTT. PISONI | cell. 333/30.65.857 | Per visite su appuntamento tel. dalle 11.30 - 12.30 del giorno prec.
Cavedine | 0461/56.83.92 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30
Vezzano 0461/86.45.70 | 10.00 - 12.30 16.00 - 18.30 16.30 - 19.00 10.00 - 12.30
Vigo Cavedine 0461/56.62.10 | 16.00 - 18.00 16.00 - 18.00
Lago di Cavedine 17.00 - 19.00
DOTT. RICCI
Sarche 16:00 - 19:00 15:00 - 18:00 12:30 - 13:00 12:30 - 13:00 16:00 - 19:00
Calavino 0461/56.31.31 | 08:30 - 09:30
Ranzo 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30
Vezzano 0461/84.43.08 | 11:00 - 12:00
Padergnone 0461/86.45.07 | 10:30 - 12:00 10:30 - 12:00 09:00 - 11:00 10:30 - 12:00
Pediatra DOTT. SSA LA DELFA | cell. 348/12.16.499 | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00
Cavedine 0461/56.88.05 | 10.00 - 13.00 12.00 - 15.00
Vezzano 0461/34.00.43 | 12.00 - 15.00 09.30 - 12.30 09.30 - 12.30
GUARDIA MEDICA | Prefestivi e festivi: dalle 10.00 del prefestivo alle 8.00 del giorno feriale successivo
Calavino | Via Gentilini, 7 - 0461/56.42.96 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 08.00- lun. 08.00
BIBLIOTECA Valle di Cavedine | È disponibile il servizio Internet
Lasino 0461/56.17.45 - [email protected] | 09.30 - 12.30
15.00 - 18.00 15.00 - 18.00 15.00 - 18.00
Sarche 0461/56.31.11 - [email protected] | 09.30 - 12.30 15.00 - 17.00 15.00 - 18.00
Calavino 0461/56.40.50 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30 14.30 - 17.30
Vigo Cavedine 0461/56.60.60 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30
Sede Cavedine 0461/56.82.20 - [email protected] | 10.00 - 12.30 10.00 - 12.30
14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.00 - 18.00
Farmacia
Cavedine | 0461/56.91.20 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00
Vezzano | 0461/86.40.32 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00
Sarche | 0461/56.31.41 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 chiuso 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30
« orari.. » servizi pubblici S
COMUNE DI LASINO
Indirizzo P.zza A. Degasperi, 25 - 38076 Lasino (TN)
Numeri 0461/56.41.41 - fax 0461/56.30.40
e-mail [email protected]
EMERGENZA
Trentino Emergenza 118
Croce Rossa Vezzano 0461/34.01.20
Guardia medica Calavino 0461/56.42.96
PRONTO SOCCORSO
Ospedale S. Chiara 0461/90.32.06
Pronto Soccorso Pediatrico 0461/90.35.28
VIGILI DEL FUOCO
Vigili del Fuoco emergenze 115
Vigili del Fuoco di Lasino 329/21.04.378
Vigili del Fuoco di Trento 0461/49.23.00
Servizio Antincendi 1515
FORESTALE
Stazione Forestale Vezzano 0461/49.37.94
Custode Forestale 349.00.74.735
FORZE DELL’ORDINE
Carabinieri 112
Carabinieri di Lasino 0461/56.41.42
Carabinieri di Vezzano 0461/86.40.17
Comando Polizia Municipale Trento 0461/88.91.11
SANITÀ
Ospedale Santa Chiara 0461/90.31.11
CUP [Centro Unico di Prenotazione] 848 816 816
Centro Prenotazione Ambulanza 800 070 080
Casa di Riposo di Cavedine 0461/56.85.10
Farmacia di Cavedine 0461/56.91.20 (chiusa giovedì)
Farmacia di Vezzano 0461/86.40.32 (chiusa mercoledì)
Farmacia di Sarche 0461/56.31.41 (chiusa lun. mattina e mer. pomeriggio)
ALTRI NUMERI
Trentino Trasporti 0461/82.10.00
Ferrovie dello Stato 848 888088 - www.fs-on-line.it
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Ufficio postale Cavedine 0461/56.85.26 - fax 0461/56.82.17
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« numeri.. » di pubblica utilità
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
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orari e numeri utili
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