la riflessione sull’irc in ottica · la testimonianza è un dialogo a due voci sullo stretto...
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TESTIMONIANZA
Alessandra
Albini
Micaela
Filippini
La riflessione sull’IRC in ottica
interculturale in un processo di
formazione professionale e
interdisciplinare
Bienno 2015
La testimonianza è un dialogo a due voci sullo stretto legame che unisce l’IRC e l’intercultura seguendo il percorso
di un filo che collega il singolo al plurale, l’individuale al collettivo, la nostra scuola alla vita dei bambini. Si vuole
andare oltre un “multiculturalismo superficiale” per puntare sul valore incondizionato di una persona.
A partire dall'esperienza formativa del master in "Dialogo interreligioso" e dagli stages che le docenti hanno
vissuto in prima persona, si presenterà la testimonianza di come i principi guida dell'intercultura sono stati studiati
nei loro aspetti pedagogici, normativi e sociologici per poter coinvolgere l'IRC in un percorso didattico che, in via
sperimentale, si armonizzi al progetto pedagogico-educativo della scuola (POF).
Si proporranno anche delle considerazioni, scaturite da un lavoro di formazione vissuto all’interno dell’istituto
comprensivo di Manerbio presso cui lavorano, sulla revisione del curricolo e su come si aprono delle potenzialità
per accogliere l’ottica interculturale nell’IRC, tenendo conto dell’importanza di una trasversalità con le altre
discipline, attraverso degli esempi concreti. La riflessione interculturale, proposta per l’IRC, è a fondamento di un
nuovo curricolo disciplinare, che ci pone di fronte ad un “dialogo” di ciascuna disciplina su se stessa. Ci s’interroga
su come l’IRC può giocare un ruolo fondamentale per cercare di far ritrovare all’istituzione educativa e ai docenti
un orientamento, una nuova strada da percorrere, un cammino comune verso l’inclusione per ri-localizzare i propri
mondi di riferimento.
Alla luce di un laboratorio formativo rivolto agli insegnanti di IRC della zona bassa centro della Diocesi di Brescia,
si farà anche accenno alle riflessioni emerse sull'IRC e sul suo valore interculturale, sulla presa di consapevolezza
che le indicazioni nazionali per la costruzione dei curricoli danno un contributo alla formazione di persone capaci di
dialogo tra l’identità e l’alterità, di rispetto verso la diversità, sia essa culturale che religiosa, di relazione per una
nuova umanità. Il modo in cui la scuola può inserire anche l’IRC in una prospettiva interculturale passa attraverso i
saperi, i contenuti scolastici, le competenze e soprattutto l’azione degli insegnanti che sono il vero motore ideale e
morale dell’istituzione e gli interlocutori ai quali la scuola si affida per dialogare con la comunità.
Il master «dei pianeti/mondi lontani»
Un sacco di domande e discussioni sulla
Freccia Bianca:
Chi siamo?
Quali sono le nostre esperienze di vita?
Chi sono i nostri «maestri»?
Bauman, Luhman, Berger Prof.ssa Vanna Iori
Perché ci siamo iscritte?
Cosa pensiamo di trovare/scoprire?
A cosa ci serve?
Cosa ne facciamo?
Chi coinvolgiamo?
Le intuizioni del master cosa ci siamo «portate a casa»
Snodi: Intrecci di preparazioni per una prospettiva di lavoro comune
Contaminazione cognitiva (il proprio modo di vedere il mondo non è l’unico)
L’interdipendenza (capacità di chiedere aiuto)
Piste da aprire (siamo arrivati fin qui, ora
tocca a voi) Dalla teoria alla pratica
Dai contenuti alle relazioni
cosa mi ha portato il
master? Qual è il
guadagno formativo?
Non è una questione di contenuti, ma di ottica con cui guardare i contenuti, “sono entrata con aspettative sui contenuti e sono uscita avendo cambiato sguardo”
E’ una questione di metodo di lavoro da portare avanti insieme (insegnante di IRC e insegnante curricolare), ”utilizzare il sapere e non riprodurre il sapere”
L’aspetto religioso serve per una comprensione dell’attualità-realtà (presente); serve per decostruire, analizzare, vedere degli stereotipi in modo diverso e quindi sviluppare un pensiero critico, capace di entrare in dialogo anche con persone di posizione differente
Uno sguardo sul mondo
Lo stage del master viviamo in un territorio: conosciamo qualcuno!
"Sono contento di aver avuto una delusione che è molto meglio di non aver avuto niente!"
D
O
V
E
C
H
I
S
O
N
O
Lo stage del master viviamo in un territorio: condividiamo qualcosa!
COME?
Il dovere del ri-posizionamento dentro le contraddizioni
COSA?
I valori concreti della vita, le esperienze reali, fra i coetanei, stando vicino alle
persone.
CON CHI?
Incontrare persone e non simulacri
Stage: mettiamo delle basi attraverso uno studio
trovare i fondamenti per mettere
fondamenta ad un progetto
Percorso interdisciplinare da attuare nella scuola
“La Chiesa deve creare una nuova capacità di dialogo con la società,
imparare a fare ponti laddove c’è l’abitudine a creare muri. Voi fate ponti
per favore! E col dialogo, fate ponti” (Papa Francesco agli scout 13
giugno 2015)
Poco per volta, ma tutti insieme
Dialogo come esperienza: il cammino
Film “Sei vie per Santiago”
pellegrini che affrontano il viaggio verso Santiago, ognuno con le proprie ragioni, motivazioni e aspettative. Tutti affrontano il cammino dotati solo di uno zaino, un paio di stivali e, soprattutto, una mente libera e aperta.
“le conversazioni e il dialogo vissuti nel cammino, sono stati un’esperienza spirituale” dice Tomans, uno dei pellegrini
“le atmosfere, i paesaggi del Cammino, ….. il pellegrino ha la sensazione di dialogare con Dio” dice la regista Lydia B. Smith
stage : normativa come punto fermo
Non fare i rivoluzionari ma partire/arrivare alla normativa.
Non solo belle idee date dall’entusiasmo, ma anche la possibilità data dalla normativa
Documenti ecclesiali,
scolastici,
europei
Consente la messa in
opera e regolamenta un
progetto in cantiere
NO
Quale normativa può
legittimare un
progetto ?
Documenti ecclesiali
Normativa scolastica
Documenti europei
Ricaduta nella pratica Stage master: le 2 parti sono complementari, una la premessa
dell’altra.
Non si può fare irc interculturale senza tener presente
il territorio e la scuola in cui si vive.
Non basta la pedagogia da sola, serve la sociologia
per fare irc interculturale
bisogna essere complete, bisogna unire i punti di vista.
Due sguardi e background diversi che ci uniscono
nella stessa esperienza del master
Contaminazione cognitiva
Esperienza: formazione sul curricolo
e la sua revisione in chiave verticale che ha coinvolto tutto l’Ic Manerbio
La revisione del curricolo che ha favorito
un lavoro di rielaborazione
della materia dell’IRC per trovare delle aperture
all’intercultura, degli spazi di confronto
partendo dal curricolo si è messo mano alle parti che lo compongono: contenuti e saperi, finalità e obiettivi, strumenti e metodologie, competenze
Per fare una revisione interculturale si devono applicare delle
operazioni mentali: interrogarsi, riflettere, ascoltare, ricercare,
analizzare, interpretare, comparare, mettere in relazione,
sintetizzare, schematizzare (vedi costruzione mappe di studio
magari utili per valutare le competenze perché costruisci
compiti autentici/in situazione)
(ci sono esperti che ci stanno lavorando
per revisionarlo dal punto di vista
interculturale insieme alle altre discipline,
dove si sono collegati obiettivi e si mostra
un’apertura attraverso le operazioni
mentali fondamentali per un lavoro
interculturale)
è interessante un confronto con
altre scuole sulla revisione dei
curricolo per vedere modalità
diverse e “sguardi” diversi
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
- DISCORSI E PAROLE
- SE’ E L’ALTRO
- CONOSCENZA DEL MONDO
- SUONI E IMMAGINI
- CORPO E MOVIMENTO
AREA LINGUISTICO –ARTISTICO-
ESPRESSIVA
(italiano, arte e immagine, musica, storia e
geografia, cittadinanza)
Scienze, motoria
INTERDIPENDENZA DEI SAPERI: QUALE POSTO OCCUPA L’IRC ?
A COSA SI PUO’ COLLEGARE?
Campi di esperienza Materie/discipline
Approfondire lo studio del curricolo per trovare come sviluppare dei metodi interculturali,
es. metodo comparativo
tra le religioni
tra le preghiere
utilizzare mediatori didattici diversi
strutturare compiti attivi, dove esercitare esperienza e risolvere problemi
UNO SGUARDO AD INTRA NEL CURRICOLO IRC.
Cos’è che consente un’apertura interculturale?
DIMENSIONE TEOLOGICA
Es. riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio
DIMENSIONE DELL’ INCULTURAZIONE
Es. individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio) per rilevare come la fede sia stata interpretata e
comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
DIMENSIONE DELLA CONTESTUALIZZAZIONE
Es. riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a
confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino
ecumenico
DIMENSIONE DEL MISTERO DELLA VITA
Es. scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle
principali religioni non cristiane
IRC
Il curricolo di IRC il punto di vista di chi lo vive indirettamente
(le solite questioni, le critiche e i luoghi comuni)
Cosa pensano gli
insegnanti di IRC dei
docenti «prevalenti»
Cosa pensano gli
insegnanti prevalenti
dei docenti di IRC
Il curricolo di IRC il punto di vista di chi lo vive indirettamente
(passiamo oltre le solite questioni, le critiche e i luoghi comuni)
Centralità dell’alunno (cambiamento dell’approccio educativo dell’insegnamento)
Sguardo verticale Il percorso scolastico è un segmento di un progetto di
vita. Abbiamo a che fare con persone che stanno
sviluppando un progetto di vita.
Sguardo orizzontale Territorio, famiglia, oratorio, associazioni…
Dialogo con il contesto di vita, coinvolgimento del
sociale.
L’IRC non può non fare i conti con chi ha
davanti nella sua complessità.
L’IRC non può non fare i conti con il sociale.
Lanciare un appello alla società a favore di una
cultura inclusiva.
Il curricolo di IRC all’ interno di un progetto di vita e di buone pratiche di sistema
Non laicizzare i contenuti disciplinari dell’IRC ma
vivere pratiche d’insegnamento inclusive della diversità culturale e religiosa
PROGETTO DI VITA e l’IRC • Dargli competenze utili per la vita
• Attenzione! No buonismo, atteggiamento caritatevole,
burocratismo, irrigidimento rispetto alle regole.
• Pericoli/rischi: crollo psicologico, rinuncia a una
progettualità condivisa
Dalle BUONE PRATICHE alle
BUONE PRATICHE DI SISTEMA •L’IRC deve dare il suo contributo per costruire comunità
•Inserirsi in una progettualità condivisa, capacità di far evolvere
il contesto
•Costruire nuove relazioni utili al sociale.
Il curricolo di IRC è realmente interculturale? Come facciamo a saperlo?
VIVERE l’INCLUSIONE nella DIVERSITÁ
La materia (IRC) può avvicinarti agli altri?
Le attività proposte agganciano la motivazione
degli alunni?
L’approccio è anche di tipo laboratoriale?
Le attività sono trasversali alle discipline?
Coordinazione dell’apprendimento
Tutte le discipline hanno la stessa rilevanza?
Le attività sono mirate alla promozione di
competenze?
A cosa mi serve nella vita quello che mi stai
insegnando?
Dalla tua lezione cosa mi porto a casa?
«Una buona idea
uno slancio che ci porti verso l’alto»
Il curricolo di IRC «contaminato» da altre materie
Una piccola sperimentazione
Una contaminazione
Programmata
Una contaminazione
Indotta
Attività sperimentate dall’ins. di IRC
In modo trasversale coinvolte tante discipline
che hanno sviluppato ed approfondito, attraverso i linguaggi disciplinari, i primi articoli (musica, patto educativo, italiano, arte, geografia, IRC, storia, tecnologia, laboratorio)
Finalità: competenze esistenziali legate alle relazioni “Interagisce con gli altri nel rispetto di idee e culture diverse. Si pone in situazione di ascolto attivo riconoscendo e rispettando i punti di vista diversi dal proprio” e alla convivenza civile “Assume comportamenti rispettosi delle cose, degli ambienti e delle altre persone anche nel linguaggio” oltre gli obiettivi specifici per IRC legati alla Chiesa, al suo sviluppo e alla sua struttura “comprendere la Chiesa come popolo di Dio nel mondo (avvenimenti, persone e strutture)
LA COSTITUZIONE
RACCONTATA
AI BAMBINI
Art. 1
Musica: inno di Mameli
Laboratorio: simulazione
di un’elezione Art. 2
Patto educativo:
ricerca di regole
di convivenza
civile
Art. 3
Italiano: discussione sul
concetto di uguaglianza
e diversità. Produzione
di un testo
Art. 4
Arte: visione e ed analisi del quadro IL
QUARTO STATO
di Pellizza da Volpedo. Rielaborazione
personale del quadro.
Art. 5-6
Geografia: puzzle
dell’Italia e ricerca dei
dialetti in base alla
zona geografica
Art. 7-8
IRC: libertà di culto e patti
lateranensi
Art. 9 Scienze: Conoscenza dei parchi
italiani; formazione di squadre di
pulizia del giardino della scuola
Art. 11
Storia: conoscenza di
alcuni eventi
importanti quali la
prima guerra
mondiale
Musica: canzoni
come La guerra di
Piero, La leggenda
sul Piave
Arte: quadro di
Picasso “La
Guernica”
Art. 12
Italiano: filastrocca
partendo dai
significati dei colori
della bandiera
Arte: Realizzazione
di una bandiera
dell’Italia.
In particolare, IRC si è interessata agli art. 7 e 8
A partire dall’anniversario dell’editto di
Costantino, discussione sul concetto di
libertà religiosa. Ricerca degli stati che
la esprimono e approfondimento del
documento costituzionale.
Confronto con il cammino della Chiesa
e l’impegno di persone che vedono
nella libertà religiosa una via alla
convivenza pacifica.
Scoperto il valore e l’importanza del dialogo
interpersonale per il raggiungimento della pace ,
a partire dall’incontro tra Papa Francesco e
Napolitano, ricostruzione storica degli incontri tra le
istituzioni fino ad arrivare ai Patti Lateranensi , al
significato di questo evento con le relative
conseguenze nella vita scolastica.
Attraverso informazioni sullo Stato del Vaticano e
della organizzazione ecclesiastica, si realizza un
giornalino che parla di Papa Francesco in occasione
del suo primo anniversario di pontificato.
PROGETTO TRASVERSALE:
SEGNI E TRACCE… CITTADINI ALL’ ORIZZONTE
Dai segni del tempo alle tracce dei cittadini che crescono”
IRC A. A.
OBIETTIVI 1.Conoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni 2. Scoprire l’importanza del dialogo e della pace quali valori posti alla base del rispetto di ogni credo religioso
OBIETTIVI Saper cogliere l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale, scoprirne la ricchezza e apprezzare il valore del dialogo interreligioso per sviluppare un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
PERCORSO:
Dalla conoscenza delle grandi religioni raccogliendo informazioni insieme
ad interrogarsi, collettivamente, su alcuni fattori/ indicatori presenti in ciascuna religione
alla costruzione, in gruppi (IRC ed AA), di carte d’identità relative alle diverse religioni trattate
alla condivisione delle conoscenze attraverso la presentazione del materiale prodotto
ad un confronto insieme per interrogarsi su alcuni snodi: Possono le religioni dialogare? Che cosa le unisce, in cosa possono trovarsi d’accordo? Quali principi o valori comuni(es. rispetto dell’altro, giustizia, pace…)? È possibile individuare una REGOLA D’ORO? (rispetto dell’altro)
ad un confronto con il decalogo della pace di Assisi per un impegno di convivenza pacifica (comunitario e personale)
Competenze per la vita e disposizioni della mente attivate
pensare in modo flessibile
fare domande e porre problemi
pensare in modo interdipendente
Il curricolo di IRC «contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2
Dalla guerra tra Sparta e Atene…
…all’aiuto di Dio
Dio abita dove lo si lascia entrare
Il curricolo di IRC
«contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2
Materie coinvolte:
STORIA, ITALIANO, ARTE/TEATRO, GEOGRAFIA, IRC
Obiettivi dell’IRC
• riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con
l’altro, con Dio
• scoprire l’esistenza ragionevole di valori, come la pace, che appartengono agli
altri uomini di tutte le religioni
• rafforzare il rispetto reciproco tra diverse espressioni di fede.
Il curricolo di IRC
«contaminato» da altre materie in un laboratorio di italiano L2
Materie coinvolte:
STORIA, ITALIANO, ARTE/TEATRO, GEOGRAFIA, IRC
Competenza per la vita/disposizione della mente
(educabili, trascendenti e pervasive)
• Ascoltare con comprensione ed empatia
• Pensare in modo flessibile
• Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni
• Pensare in modo interdipendente
• riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con
l’altro, con Dio
• scoprire l’esistenza ragionevole di valori, come la pace, che appartengono
agli altri uomini di tutte le religioni
• rafforzare il rispetto reciproco tra diverse espressioni di fede.
Ricaduta nella pratica
PROVARE anche con un collega
interessato, anche per un argomento, ma
poi andare avanti perché non sia
un’esperienza limitata
Approcci di intercultura
nell’IRC:
a partire dall’insegnante che è preparato ed esperto o impreparato a livello contenutistico, ma sa farlo a livello umano educativo perché c’è una sensibilità interiore
partire dalla classe: se è multietnica, se è complessa con presenza di BES, DSA….;
a partire dalla strutturazione della disciplina: revisione del curricolo vedere dentro la materia per scoprire che l’IRC è un punto di vista diverso e che contempla al suo interno altri punti di vista (dialogo ad intra)
a partire dalla coordinazione di un apprendimento: le mie attività proposte sono trasversali ad altre? Tutte le discipline hanno la stessa importanza? (dialogo ad extra)
a partire dagli strumenti didattici (i testi scolastici sono interculturali?)
a partire dai programmi ministeriali (presentano temi /contenuti/questioni che riguardano le altre culture? Propongono dei confronti?)
IRC
ESPERIENZA
Laboratorio formativo di macrozona con IDRC della
zona bassa-centro
“L’IRC in rapporto all’intercultura”
punti di forza del laboratorio:
Argomento scelto per interesse da parte degli insegnanti
Presa di coscienza che nella riflessione pedagogica,
la quale ispira le nuove indicazioni, la dimensione interculturale è tra quelle fondanti rispetto ai nuovi paradigmi educativi.
Snodo formazione continua (revisione del proprio operato alla luce della nuova situazione scolastica)
La disciplina passa attraverso voi
insegnanti, non state fermi nella
formazione!
Conoscenza di nuove/altre
esperienze tra insegnanti di diversi
ordini e gradi di scuola,
anche tra specialisti e titolari.
Contaminazione cognitiva e
condivisione di competenze
(è interculturale lo scambio di idee)
il confronto ed il dialogo
produce conoscenze!
Riflessioni
DALLA PRATICA ALLA TEORIA?
Chi ha fatto dell’intercultura un’esperienza
Partire dalle conoscenze spontanee, esplicitare il risultato in termini di conoscenza scientifica
Concetto trasferibile e universale (vedi transcultura, vedi nelle esperienze trasversali la generalizzazione)
Non solo scambio arricchente, ma costruttivo della novità
Il confronto genera conoscenze contenutistiche,
ma anche produce un sapere
Nel confronto l’esperienza si purifica,
si eleva ad una concettualizzazione
NUOVE CATEGORIE CONCETTUALI I concetti creano relazioni, legami, ponti
educativi e didattici, intrecci, «sguardi».
Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi
DOCENTE cosa vuoi dai tuoi alunni?
• Nel momento della contraddizione cosa ti auguri per i tuoi alunni? Che
siano uomini seri o che se la cavino in qualche modo?
• Hai fiducia in loro? Speri in loro? Se sì come gliela trasmetti nella tua
disciplina?
Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli
Voi GRUPPO DOCENTI (tutte le materie)
Gli date strumenti e metodi culturali
• per affrontare/raccontare la complessità,
• per fare domande e ascoltare,
• per aprire lo sguardo (far cadere le difese personali e culturali)
• per leggere le esperienze, quello che stanno vivendo, il mondo intorno a loro e
saperlo interpretare (dargli un senso, ridurne la complessità)
• per essere miti, fiduciosi, esposti al dialogo (gli altri non si possono possedere)
• per dargli un futuro
(permetterne la nascita)
Laboratorio IDRC l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli , vivete in un territorio
RETE DI EDUCATORI
(Docenti IRC, referenti intercultura, CTI2 Manerbio, CVM Ancona,
CEM Mondialità, Ufficio Esu…)
L’intercultura passa per la conoscenza reciproca delle persone, nuove
relazioni (connessioni)
Il laboratorio è servito a creare un sapere comune in una comunità
scientifica tra pari
Produzione di sapere condiviso in équipe (cooperazione)
Scambio reciproco e confronto professionale
Piccola rete di contatti da mantenere
Capacità di far evolvere il contesto
Laboratorio IDRC: molte risorse…dove? l’IRC passa attraverso voi, che non siete soli , vivete in un territorio che ha molte risorse
Risorse del
territorio
rete
Gruppo docenti
docente
Buone pratiche
di sistema
Costruire una
comunità
La scuola riduce le
distanze dalla
società grazie
all’attualizzazione
e disposizione
all’umanizzazione
dell’IRC.
Laboratorio IDRC: molte risorse…chiavi di lettura
Snodo tra il dentro e fuori la scuola
Costruttori di ponti
Gancio per un patto educativo territoriale
Interlocutori per la scuola con i nuovi luoghi del dialogo (strutture di plausibilità)
Una buona idea di Nicolò Fabi
Sono un orfano di acqua e di cielo
un frutto che da terra guarda il ramo
orfano di origine e di storia
e di una chiara traiettoria.
Sono orfano di valide occasioni
del palpitare di un'idea con grandi ali
di cibo sano e sane discussioni
delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali.
Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfano della morte, e quindi della vita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza
giustificazione
Del nero di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi
Di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia
all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita