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La Radiospecola - novembre 2006 pag. 1 Anno XLI mensile dei radioamatori bresciani EDITORE: Sezione A.R.I.di Brescia La Radiospecola SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 Brescia RECAPITO: Casella Postale 230 - 25121 Brescia : 030/380964 (con segret. telef.) internet: www.aribrescia.it mail: [email protected] APERTURA SEDE:: tutti i martedi e venerdi non festivi dalle ore 20.30 ASSEMBLEA MENSILE: Alle ore 21.00 del 2° venerdi del mese. RIUNIONE DEL C.D.: Il mercoledì precedente la riunione mensile. PRESIDENTE: IK2DFO Carlo Gorno Tempini - 0302808689 CONSIGLIERI: VICEPRESIDENTE: IZ2CDX Giuseppe Morandi - 0302000145 SEGRETARIO: I2BZN Pietro Borboni - Tel.0302770402 IW2FFT Mauro Ricci - Tel: 0303756722 I2CZQ Pietro Gallo - 9971886 SINDACO: IK2YYI Paola Maradini - Tel 030-2002654 I2IRH Pasquale Consalvi SINDACO SUPPL.: IK2SGO Giuseppe Gobbi - Tel. 030-2000042 I2IPK Antonio Saputo - 030802731 Consiglio Direttivo di sezione: Si sono riuniti nei giorni 23/10/06 e 27/10/06 con l'ordine del giorno: nomi- na delle cariche sociali nell'ambito della Sezione, gli eletti alle elezioni del 20 ottobre 2006. I2DFO, presidente uscente, ringrazia i convenuti del precedente consiglio per la fattiva collaborazione datae per il compito svolto. Dopo animata discussione si è proceduto all'assegnazione delle cariche socia- li. Hanno accettato l'incarico: IK2DFO - Carlo Gorno tempini : PRESIDENTE IZ2CDX - Giuseppe Morandi : VICEPRESIDENTE I2BZN - Piero Borboni: SEGRETARIO I2IRH - Pasquale Consalvi : CONSIGLIERE IW2FFT - Mauro Ricci: CONSIGLIERE I2CZQ - Pietro Gallo: CONSIGLIERE I2IPK - Antonino Saputo: CONSIGLIERE IK2YYI - Paola Maradini: SINDACO IK2SGO - Giuseppe Gobbi: VICESINDACO La Segreteria

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La Radiospecola - novembre 2006 pag. 1Anno XLI

mensile dei radioamatori brescianiEDITORE: Sezione A.R.I.di Brescia

La Radiospecola

SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 BresciaRECAPITO: Casella Postale 230 - 25121 Brescia

: 030/380964 (con segret. telef.)internet: www.aribrescia.itmail: [email protected]

APERTURA SEDE:: tutti i martedi e venerdi non festividalle ore 20.30ASSEMBLEA MENSILE:Alle ore 21.00 del 2° venerdi del mese.RIUNIONE DEL C.D.:Il mercoledì precedente la riunione mensile.

PRESIDENTE: IK2DFO Carlo Gorno Tempini - 0302808689 CONSIGLIERI:VICEPRESIDENTE: IZ2CDX Giuseppe Morandi - 0302000145SEGRETARIO: I2BZN Pietro Borboni - Tel.0302770402 IW2FFT Mauro Ricci - Tel: 0303756722

I2CZQ Pietro Gallo - 9971886SINDACO: IK2YYI Paola Maradini - Tel 030-2002654 I2IRH Pasquale ConsalviSINDACO SUPPL.: IK2SGO Giuseppe Gobbi - Tel. 030-2000042 I2IPK Antonio Saputo - 030802731

Consiglio Direttivo di sezione:

Si sono riuniti nei giorni 23/10/06 e 27/10/06 con l'ordine del giorno: nomi-na delle cariche sociali nell'ambito della Sezione, gli eletti alle elezioni del 20ottobre 2006.I2DFO, presidente uscente, ringrazia i convenuti del precedente consiglio perla fattiva collaborazione datae per il compito svolto.Dopo animata discussione si è proceduto all'assegnazione delle cariche socia-li.Hanno accettato l'incarico:IK2DFO - Carlo Gorno tempini : PRESIDENTEIZ2CDX - Giuseppe Morandi : VICEPRESIDENTEI2BZN - Piero Borboni: SEGRETARIOI2IRH - Pasquale Consalvi : CONSIGLIEREIW2FFT - Mauro Ricci: CONSIGLIEREI2CZQ - Pietro Gallo: CONSIGLIEREI2IPK - Antonino Saputo: CONSIGLIERE

IK2YYI - Paola Maradini: SINDACOIK2SGO - Giuseppe Gobbi: VICESINDACO

La Segreteria

pag. 2La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

RESPONSABILI TECNICI

Ponti:IW2FFT - I2IPKContest/Diplomi:IK2GZUStazione radio di sezioneIK2DFOSmistamento QSL:IK2UJFProtezione Civile:IZ2ARA - IK2UIQRadioassistenze:Consiglio DirettivoCorsi per OM:IW2CYRMostra Mercato Montichiari:Consiglio DirettivoResponsabile Laboratorio, apparati emagazzino:IK2YXQ - I2IRH

LA RADIOSPECOLAanno 41- numero 11

Novembre 2006

Gli articoli pubblicati sono opera dei Soci dellaSezione di Brescia e simpatizzanti che vo-gliono far conoscere, tramite queste pagine,le loro impressioni e le loro esperienze.Tutto quanto pubblicato è di pubblico domi-nio, proprietà dei Soci della Sezione di Bre-scia e di tutti i Radioamatori

Editore:Sezione A.R.I.di BresciaRedazione:I2BZN - Piero BorboniTel.030-2770402 - mail to: [email protected]

L’Ispettorato Territoriale per la Lombardia diMilano - Via Principe Amedeo, 5 (UfficioRadioamatori) riceve ora il pubblico TUTTI igiorni, al mattino, dal lunedì al venerdì.

Dal sito internet del medesimo -www.mincomlombardia.it, si può scaricaretutta la modulistica di nostro interesse (rilascioe rinnovo autorizzazioni, ecc.)

Consiglio Direttivo Nazionale

PresidenteI4AWX Belvederi LuigiVice PresidenteI1JQJ Pregliasco MauroI0SNY Sanna NicolaSegretario GeneraleI5PVA Cavicchioli PaoloVice Segretario GeneraleIK1YLO Barbera AlbertoCassiereI1ANP Alberti MarioConsigliereI2MQP Ambrosi MarioI1BYH Ortona AlessioConsigliere (nominato dal Ministero delleComunicazioni) Tondi Maria

Ediradio s.r.l.Consigliere Delegato I1ANP Alberti MarioConsigliere Delegato I4AWX Belvederi LuigiConsigliere Delegato I8KGZ Grassini GianniConsigliere Delegato I3SGR Salvadori GiancarloConsigliere Delegato I0SNY Sanna NicolaDirettore RadioRivista I0SNY Sanna NicolaVice Direttore RadioRivista I0SKK Cantucci Aless.Consulenti Tecnici RadioRivistaI1ANP Alberti MarioI5BQN Bossolini GuidoI7SWX Moda GiancarloI2GAH Zamagni GiancarloIV3NWV Palermo AntonioIZ0FMA Martini Alberto

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 3Anno XLI

INFO DALL' A.R.I.Si comunica che in data 4/11/05 è divenutaoperativa l’estensione della polizza dellaresponsabilità civile contro terzi sia peresercitazioni che per le emergenze comerichiesto dalla legge quadro sul volontariato n.266 dell’11 agosto 1991.L’estensione suddetta era stata sollecitata dallenostre organizzazioni periferiche ripetutamentenel corso degli scorsi anni ed il C.D.N. attualeha ritenuto prioritario per il Servizio ARI-RE larisoluzione di tale problema.Il Coordinatore Nazionale ARI-REA. Barbera, IK1YLO

INFO DI SEGRETERIASono stati ap-prontati daparte della Se-zione dei qua-derni conte-nenti l'elencodei prefissimondiali.Sono disponi-bili in segrete-ria al puro co-sto di stampadi Euro 2,00cad.

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pag. 4La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

In data 20 ottobre 2006 alle ore 21,00, presso la sede sociale di Via Maiera, 21 – Brescia,si riunisce il Comitato Elettorale per lo spoglio delle schede elettorali relative alle nomina del Consiglio Direttivo edel Collegio Sindacale per il biennio 2007-2008.Il Comitato è costituito dal sindaco IK2SGO – Giuseppe GobbiDopo aver aperto l’urna e verificata la regolarità delle buste si procede all’apertura delle stesse:

Buste pervenute: 61 Schede annullate: 0Schede valide : 61 Schede bianche: 0

Candidature pervenute per il Consiglio direttivo: IK2DFO – Carlo Gorno Tampini; IZ2CDX – Morandi Giuseppe;I2IPK - Saputo Giuseppe.Candidature pervenute per il Collegio Sindacale: IK2SGO – Gobbi Giuseppe; IK2YYI – Maradini Paola.

Al termine dello spoglio i nominativi elencati hanno ricevuto i seguenti voti:per il CONSIGLIO DIRETTIVO:

1) GORNO CARLO - IK2DFO 41 11) VIZZUTI EVARISTO – IK2YXQ 82) MORANDI GIUSEPPE- IZ2CDX 38 12) CANZIANI STEFANO – IZ2ARA 73) FABI FABRIZIO - IK2UIQ 34 13) GALLO PIETRO – I2CZQ 64) SAPUTO ANTONIO - I2IPK 30 14) SCOTUZZI ARMANDO – I2JIM 55) RICCI MAURO – IW2FFT 24 15) GARGIONI ROMEO – IK2EAD 46) BORBONI PIERO – I2BZN 22 16) BACCARINI GIANFRANCO – I2GCX 37) CONSALVI PASQUALE – I2IRH 21 17) BARCHI BARTOLOMEO – IW2CYR 38) DI PIETRO ANTONINO – I2QIL 20 18) BEGALI PIETRO – I2RTF 39 PAGHERA GIACOMO – IZ2FNX 12 19) FESTA DOMENICO – IZ2GAQ 310) SEBASTIANI MARINO - I2KBO 12 20) FORTI FRANCO – I2QIK 3

hanno ottenuto due voti:BAGLIONI ADRIANO I2XBO – BONIZZONI IVANO IW2ADL – DE PELLEGRIN FAUSTINO IK2SAU– GALIMBERTI RENATO IW2FRA– GASTALDI ANGELO IW2FTL – GOBBI GIUSEPPE IK2SGO –MAGGIORI CLAUDIO IW2DPN – MARINO LUIGI IW2HFZ – VALZELLI GIOVANNI IK2FWO.

Hanno ottenuto 1 voto:ALMICI ARNALDO IW2IKN – BARBIERI ITALO I2BBJ – BELTRAMI FRANCESCO IK2WAR –BLUMETTI FABRIZIO IZ2BHP – CARUSO PIETRO IK2VTJ – FABBRI TULLIO IZ2FTR – FALETTISILVANO IZ2BPY – FAUSTO CARMINE IK2JTU – FRATI ANGELO IK2LGJ – FUSI FIORENZO IW2CQA– LEGGERINI BIANCA IW2FRB – MARADINI PAOLA IK2YYI – MAZZUCCHI FABIO IZ2ELT – ROCCALOGLIO FERNANDA I2RLX – ROSATI GIUSEPPE I2NKR – TEDESCHI GUIDO IK2BCP.

PER IL SINDACO1) MARADINI PAOLA – IK2YYI 50 3) GASTALDI ANGELO – IW2FTL 22) GOBBI GIUSEPPE – IK2SGO 44

hanno ottenuto 1 voto :BACCARINI GIANFRANCO I2GCX – BORBONI PIERO I2BZN – CIOLI VITTORIO IK2DDQ – FORTIFRANCO IK2QIK – GALLO PIETRO I2CZQ– RICCI MAURO IW2FF T– SAPUTO ANTONIO I2PIK –TEDESCHI GUIDO IK2BCP – VIZZUTI EVARISTO IK2YXQ .

La seduta si chiude alle ore 23,00Letto, approvato e sottoscritto:IL SINDACO GLI SCRUTATORI:Giuseppe gobbi Di Pietro Antonino Morandi Giuseppe

Brescia, 20/10/2006

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 5Anno XLI

Cosa osservo di nuovo. Il CD non era ancorainsediato che già ero stato reso partecipe di qualcosa.Potrà sembrare strano, ma negli ultimi anni (ultimidecenni) la riservatezza che avvolgeva la scena delleelezioni non mi aveva mai particolarmente coinvolto.È vero che poi Radiospecola raccontava, ma eraun’altra cosa. Chissà se altri come me, emarginati daipassati segreti dei sancta sanctorum, si sono dispersiin questo modo.

Sono inoltre contento che siano state ripreseformalmente le riunioni mensili (o forse ero io chepensavo non si tenessero più). In quella appenatrascorsa mi aspettavo che venisse esposta in dettagliola novità organizzativa dell’Orgboard. In fondo quellaè la novità che entusiasma e coinvolge. Tra l’altro hoosservato che chiunque vede la bozza e la analizza unattimo, desidera inserirvisi come collaboratore per unqualche preciso scopo: e si diceva che i soci eranorefrattari…

L’uso dell’Orgboard nelle associazioni, nei circoli,nei club non è cosa nuova. Forse l’Orgboard è natoper le aziende, per gestire con controllo la produzione,il personale, i procacciatori. Ma lo si può usare anchea livello personale tanto è versatile. L’usodell’Orgboard può incrementare attività e produzione.

Mi sono permesso di abbreviare con l’inglesismoOrgboard per semplificare la parola, ma sto parlandodel: “Tabellone organizzativo”. (Org sta perorganizzazione e board è il Consiglio, o Comitato, cheha poteri di supervisione, così si esprime Babylon.) Inun certo senso sarebbe una specie di “diagramma diflusso” se parlassimo di informatica. Qualcosa insommasenza la cui chiarezza e conoscenza l’avanzare e ilcrescere è lasciato all’improvvisazione ed al caso.

Siccome non so se il CD ne abbia già discusso, mirendo autonomo a parlarne solo per la parte in cuisono coinvolto: la Sezione Tecnica, quella che staassumendo il nome colloquiale di “terza linea”..

Ad esempio: lo Stato ha i tre poteri di base,Legislativo, Esecutivo, Giudiziale. Una aziendapotrebbe avere la sezione Progetti, Produzione,

Verifica, Pubblicità, ecc. Per ogni sezione ci deve essereuno o più promotori o esecutori. Una persona puòoccupare più di un posto e ogni posto potrebbe averepiù di una persona. L’insieme coordinato delle variesezioni provoca e snellisce la vita e l’avanzamento delgruppo.

Quindi tornando a noi.In maniera semplice una sezione di Radioamatori,

per la sua esistenza, ha bisogno come minimo di trenuclei operativi: la parte amministrativa, la parteoperativa, la parte tecnica. Si può dividere anche inaltro modo, ma questa è l’attuale proposta.

Ecco che da ora abbiamo una Sezione Tecnica,che ha già iniziato a prendere vita. A capo della SezioneTecnica c’è il consigliere I2IRH - Pasquale (è lui ilfautore di questa Base Organizzativa). I vari settoridella Sezione Tecnica con i rispettivi funzionariesecutivi sono: Manutenzione (IW2FFT - Mauro),Autocostruzione (IK2SGO - Giuseppe), Magazzino(IK2YXQ - Evaristo), Laboratorio (I2IPK -Antonino), Sperimentazione (I2RTT - Rosario),Materiale (IW2CQA - Fiorenzo), e ci sono altri postie vanno bene molti altri aiuti.

Tutto ciò per poterci divertire noi in primis,portando avanti nel contempo il miglioramento dellaSezione ARI di Brescia.

Già nella prima riunione informale sono usciteproposte, idee, desideri, programmi... troppi tutti inun colpo! Servirà un attimo di tempo per organizzarliin scalette esecutive di priorità. Che altro dire: sicomincia a vivere!

Postilla:La cosa migliore per me sarebbe di esporre il nostro

Tabellone Organizzativo, opportunamente discusso ecompletato da chi di dovere, proprio in un grossotabellone, posto all’entrata della sede, con l’elenco ditutte le attività della Sezione ARI (e sono tante e spessosconosciute o dimenticate dai più) e accanto il nome(o i nomi) di chi segue o è interessato a ogni particolarepunto.

I2RTT - Rosario

ORGBOARDRTT viewpoint

Assunto: qualsiasi gruppo sociale positivo che opera per l’interesse di tutti va aiutato. Corolla: qualsiasi Consiglio Direttivo che dimostra buona volontà va aiutato. Deduzione: il nostro Consiglio Direttivo della Sezione ARI di Brescia va aiutato.

pag. 6La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

cosa è?

Questa immagine, dal fascino misterioso edenigmatico, mi ricorda la “guerra dei mondi”durante l’invasione marziana. Ed in effettiinvasione c’è stata, ma solo là in quel di Bagolino:lo scorso 22 ottobre le onde hanno avvolto eintriso la valle.

Ma andiamo con ordine. Il tutto nasce nellanotte dei tempi, quando, dalla fucina di Vulcano,nella succursale del Prealpino, accanto einframmezzo ad una dozzina di progetti chesgorgano da ogni poro, sorge anche l’idea diimplementare e crescere, di raddoppiare i valoridi frequenza e di dimezzare le dimensioni, diespandere le conoscenze, di aderire ancora dipiù al senso dell’essere ricerca e conoscenza,scopo primario della natura Radiantistica.

“I radioamatori sono coloro che ancora oggisperimentano nuovi metodi di comunicazione enuove modalità di propagazione delle onde

Giga a Gogo Clanpresenta: I nuovi mostri.

radio, restando così fedeli allo spirito originariodegli appassionati della radio.” così recitatestualmente Wikipedia, l’enciclopedia libera,sulla voce Radioamatore.

Si può realmente essere ancora Radioamatorinel suo senso profondo così definito? Beh, si,certo, di sicuro e in una infinità di modi.

Qui osserviamo una sfaccettatura tratta dalregno delle SHF, che non sono certo un confinesperimentale nuovo, ma è nuovo il nuovo mododi affrontarlo.

Succede che il nostro ricercatore primario(intendo “rintracciatore”), al secolo IW2CQAFiorenzo arriva nella fucina con una WR75(guida d’onda dichiarata utile per le frequenzedai 10 ai 15 GHz) terminante con quel cubettovisibile nella foto numero due. La guida èinnestata su una parabola da 180 cm di diametroutili, non propriamente spalleggiabile… ma forsequasi: vedi nella foto numero tre il suotrasporto.

Dalla fucina non si riesce a smontare ilcubetto se non a pena di distruggerlo: ètotalmente impenetrabile alla vista ed aicacciaviti. Quindi lo si prova in incognita percome è nato. Con l’aggiunta del solo lanciatoreviene testato colà, in quella presunta fabbricadi rimbalzi fra le dorsali pietrose degli alti montidel circondario. Montato in funzionetransponder da prova di sé ad ogni eccitazione.

Il fischio di test è quasi perenne. Anchespiovente dal cielo. Ricordate il primo degliesperimenti sul Monte Netto per la frequenza

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 7Anno XLI

precedente? In cui il beacon svizzero del MonteGeneroso imperversava da ogni dove? E così èstato rilevato sia dal pianoro del Maniva sia dalfondo valle.

Certo, non si è vista la reciprocità con latrombetta e 200 mW, intendo dire che nonsempre all ’ascolto del fischio di testcorrispondeva la possibilità di farsi sentire. Che

Montichiari, 7 - 8 ottobre 2006

Su invito della Provincia, la Sezione ha partecipato alla manifestazione della "Protezione Civile" chesi è tenuta presso il Centro Fiera di Montichiari nei giorni 7-8 ottobre 2006.Una manifestazione imponente, con ben 5 capannoni che esponevano tutto quanto in caso di cala-mità, puo essere utile nell'espletamento dei soccorsi.Presenti tutte le associazioni di volontariato della Provincia di Brescia e limitrofe.Molte le dimostrazioni pratiche svolte nel piazzale antistante la fiera.Compito della nostra partecipazione è stato di dimostrare ai numerosi visitatori, fra i quali numerosescolaresche, il compito dei radioamatori in caso di calamità.Ecco alcune fotografie della manifestazione.

fosse necessario un secondo “mostro” per cuila spiovenza dal cielo permetterebbe poi lareciprocità? e, quindi, SHF che se ne va al di làdei monti? Una bella sfida, per chi la intuisce,da queste poche parole.

Il seguito alle prossime invasioni.I2RTT - Rosario

pag. 8La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

INCONTRI a tema il Giovedi sera in Sezione -I0TIC e la carta di SmithReport 20.05.2006 - foto by (c) IK0QBIContinuano le serate a tema in sezione, I0TIC, Odoardo ha spiegato ai numerosi colleghi che hanno seguito la

sua lezione, l’utilizzo della Carta di Smith. Complimenti a Odoardo!

Qualche tempo fa nel consultare il sito della sez Ari di Perugia sono venuto a conoscenza che unmio amico I0TIC stava facendo un BELLISSIMO REGALO ai soci della sezione ARI Perugia (lamia “prima” sezione ).

Conoscendo Odoardo ho pensato che la cosa fosse sicuramente interessante: Da “vecchio “professore ( ha insegnato biologia all’università di Perugia), ha sicuramente scelto bene “argomentoe contorno”. Qualche E-mail e dopo qualche settimana ho ricevuto le copie degli articoli tradottie anche il graditissimo regalo d’alcuni tipi di CARTE DI SMITH delle quali non conoscevo nemmenol’esistenza … Che bel tuffo nel passato, che bei ricordi. Che “sprint” alla mia testa di giovanestudente hanno dato certi generosi radioamatori….

Ho letto tutto il materiale con rapidità e crescente entusiasmo. Subito ho pensato che l’invernopassato dall’81enne professor Tiberi a tradurre e fare esercizi fosse un “opportunità” dacondividere e far gustare anche ad altri, magari qualche giovane OM desideroso di “conosceretutto”. Ho chiesto ed ottenuto, con mio immenso piacere, la sua autorizzazione (citando le fonti)a divulgare il suo bel lavoro nel nostro notiziario di sezione ….. ANTENNA BOOK è la fonte….

Il lavoro di I0TIC, che ha tradotto le parti più significative, permette di raggiungere rapidamentee stabilmente una buona comprensione dell’argomento che non è dei più semplici.

Com’ è noto le equazioni usate per analizzare il comportamento di una linea sono d’impiegopiuttosto laborioso ( Anche l’uso del computer non esclude per nulla la conoscenza dei meccanismidi base… ). Inoltre le equazioni stesse “hanno il difetto”, come tutti i calcoli analitici, di nonpossedere alcuna flessibilità nel senso che non permettono, a calcolo eseguito, di prevedere l’entitàdelle variazioni del risultato nel caso vi siano modifiche anche ad uno solo dei termini di esse(ad esla frequenza). Per aiutare tecnici, ingegneri e ….anche radioamatori… sono stati ideati diversisistemi grafici che, se non hanno la “esattezza” dei calcoli analitici, riescono a risolvere gli stessiproblemi con “adeguata precisione”, velocità e VISIONE D’INSIEME, pregio, quest’ ultimo secondome, irrinunciabile.

Tra i diversi metodi grafici proposti, la “carta di SMITH”, che a come base del suo sviluppo ilcoefficiente di riflessione, si è decisamente imposta e permette di risolvere un elevato numero diproblemi relativi alle linee…”insegnando anche come vanno le cose”.

I2ETE - Franco

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 9Anno XLI

La Carta di Smith è uno strumento graficosofisticato per risolvere problemi di linea ditrasmissione. Una della più semplici applicazioniè di determinare l’impedenza del punto dialimentazione di una antenna, che si basa su unamisura dell’impedenza all’ingresso di una linea ditrasmissione di lunghezza randomizzata. Con l’usodella Carta di Smith, si può misurare l’impedenzacon l’antenna sistemata sulla cima del traliccio odel mass, e non c’è bisogno di tagliare la linea adun esatto multiplo di mezze lunghezze d’onda. LaCarta di Smith può essere utilizzata per altri scopi,come il progetto di adattamento d’impedenza deinetworks. Questi networks possono adattarsi aciascuna delle varie forme ad L e a Pi-greco, a unsistema di adattamento con stub, all’adattamentodi una sezione in serie, e a molte altre. Con unaconoscenza della Carta di Smith, l’amatore puòeliminare molti lavori di “taglia e prova”.

Chiamata come il suo inventore, Phillip H. Smith,la Carta di Smith fu descritta originariamente, inElectronics nel gennaio 1939.

(omissis)In altra parte, è stato stabilito che l’impedenza

d’ingresso cioè, l’impedenza vista quando “stiamoguardando dentro” una lunghezza di linea, èdipendente dall’SWR, dalla lunghezza della linea edalla Zo della linea. L’SWR è, a sua volta,dipendente dal carico con il quale termina la linea.Vi sono relazioni matematiche complesse chepossono essere utilizzate per calcolare i valorid’impedenza, delle tensioni, delle correnti e deivalori SWR che si incontrano quando si opera conuna particolare linea di trasmissione. Tuttavia, èmolto più facile determinare tali parametrigraficamente con l’aiuto di un utilissimocongegno: la Carta di Smith. Se si conoscel’impedenza con cui si termina, è una cosasemplice determinare l’impedenza d’ingresso diuna linea, di qualsiasi lunghezza, per mezzo della

CARTA di SMITH: CALCOLI della LINEA di TRASMISSIONE(da Antenna Book)

CALCOLI con la CARTA di SMITH

Carta. Viceversa, con una linea di data lunghezzaed un’impedenza d’ingresso conosciuta (omisurata), l’impedenza di carico può esseredeterminata per mezzo della Carta: un metodoconveniente di determinare, ad esempio a distanza,l’impedenza di una antenna.

Sebbene in apparenza possa sembrare piuttostoformidabile, la Carta di Smith, non è altro che untipico grafico specializzato con le coordinate chepresentano linee curve anziché, rettangolari. Ilsistema di coordinate consiste semplicemente didue famiglie di cerchi: la famiglia della resistenzae la famiglia della reattanza. I cerchi dellaresistenza (fig. 1) sono centrati sull’asse dellaresistenza (la sola linea diritta sulla Carta), e sonotangenti al cerchio esterno, alla destra della Carta.A ciascun cerchio viene assegnato un valore dellaresistenza, che viene indicato nel punto dove ilcerchio incrocia l’asse della resistenza. Tutti i puntilungo un cerchio, presentano lo stesso valore diresistenza.

I valori assegnati a questi cerchi, variano dazero (a sinistra della Carta) all’infinito (a destradella Carta) e, realmente, rappresentano unrapporto rispetto al valore dell’impedenza che èstato assegnato al punto centrale della Carta,

pag. 10La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

indicato con 1.0. Questo punto viene chiamatoprime center (centro primario). Se al prime centerviene assegnato un valore di 100 ohm, allora 200ohm di resistenza è rappresentato dal cerchio 2.0;50 ohm, da 0.5; 20 ohm, dal cerchio 0.2, e così via.Se al prime center viene assegnato un valore di 50ohm, il cerchio 2.0 ora rappresenta 100 ohm; quello0.5, 25 ohm; ed il cerchio 0.2, 10 ohm. In tutti icasi, esso viene determinato dividendo la resistenzareale per il numero assegnato al prime center.Questo processo viene chiamato normalizzazione.Questa caratteristica permette l’uso della Carta diSmith per qualsiasi valore dell’impedenza, e,perciò, con qualsiasi tipo di linea di trasmissioneuniforme, qualunque possa essere la suaimpedenza. Come sopra ricordato, si possonoottenere versioni specializzate della Carta di Smith,per es. con un valore di 50 ohm al prime center.Quest’ultime sono destinate all’uso con linee a50 ohm.

Ora consideriamo i cerchi di reattanza, fig. 2,che sembrano come delle linee curve sulla Carta,perché sono disegnati soltanto segmenti di uncerchio completo. Questi cerchi (segmenti) sonotangenti all’asse della resistenza, che esso stessoè un membro della famiglia della reattanza, aventeun raggio di valore infinito. I centri sono dispostial di sopra o al di sotto di una linea tangente alladestra della Carta. L’ampio cerchio esterno, che

delimita la porzione coordinata della Carta, è l’assedella reattanza.

A ciascun segmento di cerchio della reattanza,viene assegnato un valore di reattanza, indicatovicino al punto dove il cerchio tocca l’asse dellareattanza. Tutti i punti di ciascun segmento, hannolo stesso valore di reattanza. Come per i cerchi dellaresistenza, i valori assegnati a ciascun cerchio dellareattanza, sono normalizzati, rispetto al valoreassegnato al prime center. I valori al di sopradell’asse della resistenza, sono positivi (induttivi)e quelli al di sotto dell’asse della resistenza, sononegativi (capacitivi).

Quando si combinano i cerchi della famiglia dellaresistenza con quelli della famiglia della reattanza,il sistema delle coordinate della Carta di Smithrisulta come si vede nella fig. 3. Le impedenze delcomplesso ( R+jX) si possono mettere in graficosu tale sistema coordinato.

MESSA in GRAFICO dell’IMPEDENZASupponiamo di avere un’impedenza consistente

di una resistenza di 50 ohm e di una reattanzainduttiva di 100 ohm (Z = 50 + j100). Se noiassegniamo al prime center un valore di 100 ohm,normalizziamo la nostra impedenza, dividendociascun componente per 100. L’impedenzanormalizzata diverrebbe, allora:

50/100 + j100/100 = 0.5 + j1.0.

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 11Anno XLI

Questa impedenza potrebbe essere messa ingrafico sulla Carta di Smith all’intersezione delcerchio della resistenza, 0.5 ed il cerchio dellareattanza, 1.0, come indicato nella fig. 3. I calcolisi possono ora fare da questo valore messo ingrafico.

Se al prime center si assegnasse un valore di 50ohm (anziché 100), la stessa impedenza, 50 + j100ohm, potrebbe essere messa in graficoall’intersezione di 50/50 = 1.0 sul cerchio dellaresistenza e 100/50 = 2.0 sul cerchio positivo dellareattanza. Questo valore, 1 + j2 è, anch’esso,indicato nella fig. 3. Ma, ora noi abbiamo due puntimessi in grafico nella fig. 3 per rappresentare lostesso valore dell’impedenza, 50 + j100 ohm.Questi esempi mostrano che la stessa impedenzapuò essere messa in grafico in punti differenti sullaCarta, dipendendo dal valore assegnato al primecenter. Ma due punti messi in grafico, non possonorappresentare la stessa impedenza allo stessotempo! E’ consuetudine, quando vengono risoltiproblemi di linea di trasmissione, di assegnare alprime center, un valore uguale alla Zo, cioèall’impedenza caratteristica della linea che vieneusata. Questo valore dovrebbe essere sempreregistrato all’inizio dei calcoli per evitare, inseguito, possibili confusioni. (Si usano specialiCarte con il valore di 50 ohm al prime center;questo rende, in generale, non necessarionormalizzare le impedenze, quando si lavora conlinee a 50 ohm. I valori della resistenza e dellareattanza possono essere messi in graficodirettamente.

Il prime center è un punto d’importanzaparticolare. Come appena ricordato, èconsuetudine, quando si debbono risolvereproblemi, di assegnare a tale punto sulla carta, ilvalore Zo della linea (per esempio: 50 ohm peruna linea a 50 ohm. Questo significa che il centerpoint della Carta ora rappresenta 50 +j0 ohm, cioèuna resistenza pura uguale all’impedenzacaratteristica della linea. Se questo rappresenta uncarico sulla linea, siamo certi che esso rappresentaun perfetto adattamento, senza potenza riflessa e

con un SWR = 1.0 : 1. Perciò, il prime centerrappresenta anche il cerchio dell’SWR, 1.0 (cioècon raggio zero). I cerchi SWR verranno discussiin una successiva sezione.

Circuiti in Corto e ApertiA proposito delle impedenze da mettere in

grafico, meritano considerazione due casi speciali.Sono i circuiti in corto e quelli aperti. Un verocorto-circuito presenta un resistenza zero ed unareattanza zero, cioè 0 +j0. Questa impedenza èmessa in grafico sulla parte sinistra della Carta, allaintersezione degli assi della resistenza e dellareattanza. Per contro, un circuito aperto presentauna resistenza infinita e, perciò, viene messa ingrafico alla parte destra della Carta,all’intersezionedegli assi della resistenza e della reattanza. Questidue casi speciali, vengono talvolta usati negliadattamenti con gli stubs, come più avantidescritto.

Cerchi Standing Wave Ratio o SWRMembri della terza famiglia di cerchi, i quali non

sono stampati sulla Carta, ma che vengono aggiuntidurante i procedimenti di risoluzione dei problemi,sono i cerchi SWR (vedi fig. 4).

Questa famiglia è centrata sul prime center eappare come cerchi concentrici, all’interno

pag. 12La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

dell’asse della reattanza. Durante i calcoli, medianteun compasso scrivente, si possono aggiungere unoo più di questi cerchi. Ciascun cerchio rappresentaun valore dell’SWR e ogni punto dellacirconferenza ha lo stesso valore. Il valoredell’SWR per un dato cerchio, può esseredeterminato direttamente dal sistema dellecoordinate della Carta leggendo il valore dellaresistenza dove il cerchio SWR incrocia l’asse dellaresistenza, alla destra del prime center. (La letturadove il cerchio incrocia l’asse della resistenza allasinistra del prime center, ci indica il rapportoinverso).

Considera la situazione dove un carico disadattatoin un tratto di linea, causa l’esistenza di un rapportoSWR di 3 a 1. Se noi, temporaneamente trascuriamola perdita della linea, possiamo asserire che l’SWRrimane costante lungo tutta la lunghezza di questalinea. Questo viene rappresentato sulla Carta diSmith, disegnando un cerchio SWR con un 3:1costante (un cerchio con un raggio di 3 sull’assedella resistenza, come in fig. 5).

Lo scopo della Carta è tale che ogni impedenzache si incontra in qualunque punto lungo questalinea disadattata, cadrà sul cerchio SWR. Leimpedenze possono essere lette dal sistema dicoordinate solamente avanzando attorno al cerchioSWR di una quantità corrispondente alla lunghezzaimplicata della linea.

Questo comporta l’uso di scale di lunghezzad’onda che compaiono in fig. 5, vicino al perimetrodella Scala di Smith. Queste scale sono calibratein termini di porzioni di lunghezza d’onda elettricalungo una linea di trasmissione. Entrambe le scalepartono da 0, alla sinistra della carta. Una scala,che marcia in senso antiorario, parte dall’estremitàdel generatore o dell’alimentazione della linea eavanza verso il carico. L’altra scala parte dal caricoe procede verso il generatore, in senso orario. Ilcerchio completo attorno al margine della Carta,rappresenta 1/2 ë. Una volta che si avanza lungo ilperimetro di queste scale, ciò corrisponde all’avereavanzato lungo la linea di trasmissione per 1/2ë.Dato che le impedenze stesse si ripetono, lungo

un tratto di linea, ogni 1/2ë la Carta può essereusata per qualsiasi lunghezza di essa, eprecisamente, lasciando il suo valore tale e qualese la lunghezza risulta < 0.50ë, o, se essa è > 0.50ë,sottraendo dal suo valore, un numero intero dimezze lunghezze d’onda onde ottenere un valorecompreso tra 0 e 0.50ë.

Come mostrato dalla fig. 5, è anche un mezzo ditrasferimento del raggio del cerchio dell’SWR allescale esterne della Carta disegnando linee tangentiquesto cerchio. Un altro semplice modo di ottenereinformazioni da queste scale esterne, è di trasferireil raggio del cerchio SWR ad una scala esterna conun compasso scrivente. Piazza la punta delcompasso al centro, punto 0, e inscrivi un cortoarco attraverso la scala appropriata. Fatto questo,si può notare, in fig. 5, che la scala esternaSTANDING-WAVE VOLTAGE-RATIO ci indicache l’SWR è 3.0 (in A), cioè la stessa nostracondizione quando inizialmente si è disegnato ilcerchio sulla Carta (3.0 è anche lo stesso valoredell’SWR che si è letto sull’asse dellaresistenza).

I0TIC (by I2ETE)

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 13Anno XLI

Questo è il decimo tema basato su delle elaborazionilogiche originali riguardanti l’Universo, un riassunto diquanto già illustrato nel solito modo molto semplice,facile da assimilare, e su quanto attualmente si conoscein merito.

La prima elaborazione logica originaleDeriva dall’osservazione del moto degli oggetti celesti:

la Luna persevera nella sua esistenza per la forzacentrifuga sviluppata dal moto rotatorio intorno allaTerra.

La Terra, e tutti i Pianeti perseverano nella loroesistenza, per il loro moto rotatorio intorno al Sole, inconseguenza della forza centrifuga.

Il Sole e tutti gli altri miliardi di simili corpi celestiruotano intorno al pesantissimo nucleo della Galassia,e perseverano nell’esistenza in conseguenza della forzacentrifuga, la medesima faccenda succede per ogniGalassia dell’Universo.

Di conseguenza vanto di aver stilato la mia <Primalegge della cosmologia> che afferma:

Ogni corpo celeste dell’Universo esiste finquando ruota intorno ad altro

Possibile è pensare che la medesima legge valgaanche per i nuclei dei trenta milioni di Galassie, che siosservano nel nostro volume sferico visibile.

In questo modo si può arguire che il <Red Shift>nonsia dipendente da un’espansione dell’Universo, ma,come ho descritto in un tema precedente, inottemperanza alla mia prima legge della cosmologia,dal suo moto rotatorio, infatti….

Ci sono poche cose sicuramente certe, rilevate alivello cosmologico, sulla propagazione delle ondeelettromagnetiche.

La prima è rappresentata dalla sua velocità.Essa è sorprendentemente piccolissima, rispetto alle

dimensioni dell’Universo, ed inoltre non puòassolutamente variare, aumentando o diminuendo,secondo i postulati di Einstein.

La seconda è la constatazione che gli spettrid’emissione degli elementi eccitati sugli

Astri presentano una differenza, rispetto allefrequenze elettromagnetiche degli stessi elementi eccitati

LA PROPAGAZIONE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHEPROTAGONISTA DI UN NUOVO UNIVERSO

LE SEI ELABORAZIONI LOGICHE ORIGINALI

nei laboratori terrestri.Questa differenza indagata mediante uno

spettroscopio è positiva (aumentata) per la famiglia delleGalassie vicine, e negativa (diminuita) per quantomaggiore è la distanza delle altre indagate.

Alla seconda differenza hanno assegnato il nome di"Red shift".

***La prima ingenua idea è stata quella di formulare

l’ipotesi… a similitudine dell’acustico effettoDöppler…. Che questa differenza sulle frequenzeelettromagnetiche ricevute dipenda da unallontanamento delle sorgenti distanti, secondo deipercorsi rettilinei, euclidei, e siccome questo risibilefatto si rileva sulle onde elettromagnetiche provenientida ogni direzione d’indagine:

"Ecco che s’ipotizza un’espansionedell’Universo".

60 anni orsono sottolineavo, sul mio "Trattatoelementare di Fisica per gli istituti tecnici superiori" delProfessor Rosario Federico, ordinario di fisica ematematica nel R. Liceo "Alfieri" di Torino.

Alla pagina 118 del secondo volume "dell’EditriceLibraria Torinese. Torino":

Al paragrafo 113 leggiamo le "Analisi degli Astri":Essendo fermi, vicino ad una strada ferrata ci passa

avanti un treno che fischia, osserviamo nettamente uncambiamento nel tono del fischio più acuto quando lalocomotiva s’avvicina, che diventa più grave appenaessa è passata.

Questo fatto si chiama "Principio di Döppler" e sispiega facilmente: quando la locomotiva s’avvicina, lavelocità del suono si somma a quella del treno, perquesto al nostro orecchio arriva in ciascun secondo unmaggior numero di periodi, vale a dire che percepiamoun suono di maggior numero di vibrazioni, e perciò piùacuto.

Poi la locomotiva s’allontana, e diminuisce il numerodelle onde che arrivano ad ogni secondo al nostroorecchio, allora si percepisce un suono di tonalità piùbassa.

Traducendo questo concetto per la luce, si ottieneche se un corpo luminoso (una stella) s’avvicina allaTerra, deve aumentare la frequenza delle onde luminoseche arriva al nostro occhio, vale a dire vedremo la

pag. 14La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

luce spostata di qualche frazione di millimetro verso ilvioletto, invece se essa s’allontana dalla Terra, le righedello spettro si vedranno spostate verso il rosso.Dall’entità di questo spostamento si può calcolare lavelocità con cui l’Astro si muove….>

Un principio fisico, dettato da Einstein, vuole, invece,che la velocità della luce non si possa sommare, osottrarre a quella posseduta dalle sorgenti, quindi

"l’ipotesi dell’espansione dipendente dal"Red Shift" non è ammissibile."

Il bello è che il buon Einstein aveva ragione perchépredicava la <relatività>: messo qualcosa per nonsporcarsi, seduto sul tender, sopra il carbone, anchequando la locomotiva andava a cento allora, il fischioera irradiato in modo sempre uguale.

Traducendo questo concetto per la luce, messoqualcosa per non scottarsi, seduto su una stella ches’allontanava quasi alla metà, della velocità della luce,sullo spettroscopio vedeva le righe senza il <Red Shift>:come stesse seduto al tavolo d’esperimenti di casa!

Sui vocabolari c’è scritto che "le ipotesi" sonosupposizioni d’avvenimenti come fossero veri, dai qualisi deducono delle conseguenze.

Quale sarà allora la verità?Per stabilirla in modi sicuri ed evidenti scartiamo le

ipotesi: il primo modo è rappresentato dalla famigliadelle vicine Galassie le quali ….

Non partecipano all’espansione dell’Universo.Altro motivo è il contrasto con il principio fisico,

dettato da Einstein, rappresentato dalla sua formula<E=mc2>.

Nel rispetto di questa formula qualsiasi variazionedella velocità della luce <c> porterebbe ad unadifferenza della quantità dell’energia presentenell’Universo, in pieno gravissimo contrasto con ilprincipio fisico che indica:

"L’energia elettromagnetica non si crea, e nonsi annulla".

In conseguenza ho affermato che l’Universo èsempre stato, e sempre sarà.

Alcuni contestano che quest’affermazione contrastacon l’idea della creazione che invece è implicitadell’ipotesi del "Big Bang".

A questi rispondo tranquillamente: credo chel’Universo sia opera del Padreterno,

Onnipotente, che sempre è stato e sempre sarà.***

Eseguendo un conteggio a rovescio dello spaziopercorso durante quest’ipotetica espansione

dell’Universo, durata 14 miliardi d’anni, si ottiene l’ideache…

Al principio, tutti i corpi cosmici, già esistentinel nostro volume sferico visibile si sono riuniti,ed in seguito c’è stato un "Big Bang"

Pertanto esso dovrebbe essere stato il frutto diuna trasformazione, e non di una creazione.

Recentemente l’Astronomo Massimo Capaccioli,che seguo nelle sue illustrazioni sul satellitare <Edu 2,Explora> ha ammesso che non si conosceassolutamente nulla del <Big Bang>, non di quantoesisteva prima, non del suo momento iniziale, della suatemperatura, non della sua espansione inflazionistica,non del seguente aumento della sua velocità.

Aggiungiamo inoltre questo fatto: siccome i Solipresenti nello spazio cosmico hanno una vita media di10 miliardi d’anni, é possibile stabilire che gli oggettioggi osservati oltre la distanza di questi 10 miliardid’anni luce non esistono più, compresi quelli cheingenuamente si tenta di indagare, prodotti nei primimomenti dell’ipotetico "Big Bang".

Esistono evidentemente quelli delle generazionisuccessive, che non possono indicare nulla sulla loroipotetica origine, come ad esempio il nostro Sole.

La seconda elaborazione logica originaleConsente di stabilire che tutti gli oggetti cosmici

osservabili entro il volume sferico, con raggio di 14miliardi d’anni luce, non si possono assolutamenteconsiderare attuali.

Noi possiamo osservare quegli oggetti cosmici dopoil lungo tempo impiegato dalla loro radiazioneelettromagnetica per effettuare il percorso fino allanostra vista.

La terza elaborazione logica originaleconseguente…..

Consente di stabilire che durante il suddetto tempo,l’ipotetica espansione dell’Universo sia pertantocontinuata, ed allora i più distanti corpi cosmici che locompongono starebbero, oggi, fuori della visibilità,almeno a…… 28 miliardi d’anni luce di distanza.

La conseguente quarta elaborazione logicapermette di stabilire con certezza che

"L’ipotetico Big Bang dovrebbe essere avvenutoben 28 miliardi d’anni orsono."

Questa è la conseguenza data dall’ingenua ipotesidell’espansione dell’Universo.

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 15Anno XLI

Cari lettori, ed Egregi Scienziati, non piacequesto risultato?

Allora resta da scegliere…

La quinta elaborazione logica originaleLa quale permette di ipotizzare un conteggio a

rovescio, non solo dello spazio percorso, ma anchedel tempo impiegato, durante lo stesso, ed allora

"si ha per risultato che il "Big Bang" èavvenuto di recente".

Hanno calcolato che la nostra Galassia possiede unnucleo formato da un "buco nero", avente una massacorrispondente a due milioni di Soli come il nostro.

Poi dei potentissimi strumenti d’indagine hannocondotto a conoscere l’origine di certi ignoti eventi,che si presentavano come un vero enigma.

Si è stabilito che i fortissimi "lampi di luce" rilevati,dipendono da degli spettacolari, enormi eventi checapitano nell’Universo.

Hanno calcolato che quelle improvvise radiazionielettromagnetiche hanno una potenza straordinaria,paragonabile a quella di migliaia di Galassie.

Si pensa che siano dipendenti dallo scontro di dueastri di dimensioni immense, e l’indicazione "delformarsi d’un potentissimo buco nero avente unamassa corrispondente a miliardi di Soli come ilnostro": il quale avrà la sua corrispondente immensanube d’idrogeno, responsabile dell’inizio di "una nuovaGalassia".

Questi lampi si possono vedere nell’ambito del nostro"limitato volume sferico visibile", che solitamentesi chiama Universo. Un volume sferico che aveva, 14– 15 miliardi d’anni orsono…. un raggio corrispondentea 14 – 15 miliardi d’anni luce.

La sesta elaborazione logica originaleconsente pertanto di stabilire che il formarsi di queste

nuove Galassie contrasta con l’antica ipotesi che sianostate generate in seguito "all’inflazionedell’espansione", conseguente il "Big Bang", allaseguente "creazione degli atomi d’idrogeno".

Sono belle storie fantasiose quindi, i "vortici diquest’idrogeno" che avrebbero condotto allaformazione delle Galassie, alla loro "continuaespansione" a generare l’attuale Universo.

Per la redazione, in questo punto inserire l’immagineche c’è al FILE "copertina.doc"

I dieci temi sull’Universo hanno brani ricavatidal libro

"La propagazione delle onde elettromagnetiche"Nei suoi due capitoli principaliLe basi della propagazione sul Pianeta TerraLa propagazione elettromagnetica, protagonista di

un nuovo UniversoPer il quale sono stati pagati i diritti d’autore alla SIAE

4658 .Autore Bini p.i.e. EdoVia Trento 106, 25074 Idro BSTel 0365 83858 FAX 0365 839 838Per la copertina a colori consulta il sito

www.aribrescia.itwww.coler.it/propagazionemarconi/Mail [email protected] i soliti rispettosi saluti da Edo I2BAT<Idro, Martedì 16 Agosto 2005 >

pag. 16La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

MAHLON LOOMIS

Mahlon Loomis ancora una volta, già ne hotrattato tempo fa.

Ora dopo aver visto la replica delle sueesperienze di ricetrasmissione compiute dairagazzi dell’istituto tecnico di Holice guidati dalloro insegnante, OH5PQK, sento di dovercompletare quello scritto.

Premesso il mio scetticismo sull’efficacia delcircuito che mi è stato mostrato, devo dire chemi è stato assicurato come possibile uncollegamento telegrafico fra due stazioniequipaggiate con questo transceiver fino alladistanza di 30 metri. Il giorno in cui si sarebbedovuto condurre l’esperimento, la pioggia nonlo ha consentito, ho quindi potuto solo prenderevisione della apparecchiatura e delle antenneesposte in un’aula.

Certo, Mahlon Looms presentato dai suoiconcittadini come il vero inventore della radiopotrà certo aver avuto l’idea di precorrere i tempicon un sistema di comunicazione wireless, nonperò a radio frequenza. Per questo si dovràattendere circa trent’anni con esperimenti diLodge, di Popov e con quelli risolutivi diMarconi.

Anche l’ing. William Prece, direttore delGPO (general post office) inglese poi mentoredi Marconi, aveva compiuto esperienze diwireless, con la tecnica dell’induzione però.Cosa che avrebbe, in ogni caso, consentitotrasmissioni nell’ambito delle centinaia di metripur impiegando mostruosi sistemi di radiazione.

Nathan Stubblefield nello stesso periodoelaborava un progetto di wireless telephone edè per questo citato dai suoi concittadino comel’inventore della radiofonia e dei telefonicellulari, e per questo, di fantasia ce ne vuoleparecchia.

Diverso è il caso di Reginald Fessenden citatocome il vero padre della radio e qui, salvoqualche piccola forzatura il discorso ha una sualogica. Certo della radio intesa come quella chenoi conosciamo cioè la radiodiffusione.

Per di più da Fessenden ha preso origine ilCW (quello vero) inteso come “continuos wave”.Prima di allora le trasmissioni telegrafiche senzafilo, quelle di Marconi, per intenderci, non eranoaltro che “wireless” oppure “Spark”. Senza fili,scintilla. Tali erano le uniche definizionipossibili.

Con l’avvento degli alternatori Alexanderson,da Fessenden commissionati all’ingegneresvedese, si ha l’introduzione di quell’ondacontinua che oltre a consentire alle trasmissionitelegrafiche una nota quasi musicale, incontrasto con il gracchiare dello spark, potevaessere modulata da una componente a bassafrequenza (la Fonia).

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 17Anno XLI

Pur rendendo omaggio a quei coraggiosi cheimpiegando tempo e capitali hanno condotto unagrama vita senza soddisfazioni economichebisogna considerare come ben diversa la vicendadi Marconi.

Loomis, medico dentista, ha trascurato laprofessione per dedicarsi ai suoi esperimenti conil risultato di una vita stentata da un punto di vistaeconomico.

Stubblefield, inventore di professione, haconosciuto il ridicolo e la povertà.

Ora, da più parti, siritiene Fessendencome padre dellaradio. Intesa comeradiodiffusione siintende infatti, primadegli esperimenti dimodulazione di unospark nel 1901 equelli ben più fondatidi modulazione di

un’onda continua generata da un alternatoreAlexanderson, nessuno, a parte Quirino Majoranacon il suo microfono a filo d’acqua, avevapensato alla trasmissione di voci e suoni.

Ma il professore canadese non si è limitato aquesto, più modestamente, cioè senza battere lagrancassa dei media, senza intervenire sulmercato azionario come Lee De Forest, sapevagiungere ad importanti risultati: collegamentobilaterale in CW fra il Massachusetts e la Scozianel 1906 quasi in contemporanea con Marconi,l’invenzione del rivelatore elettrolitico nel 1905ma, ben più importante l’invenzione del sistemaeterodina a cambiamento di frequenza.

Tanto per intenderci quello usato ancora ogginei ricevitori radio sia fissi che portatili, sia dadilettanti che professionali.

Un oscillatore locale a frequenza variabile fabattimento con la frequenza ricevuta e dà perdifferenza, il segnale a media frequenza di 455o 467 Hz, generalmente.

Strana analogia dei nomi: nel 1865 il prof.Wilhelm Feddersen, tedesco, applicava perprimo il principio dell’eterodina ad un generatoredi scintille emesse da due diversi spinterometrimescolate e poi proiettate su di uno schermoper mezzo di specchi ruotanti a velocità sincronacon la frequenza del risuonatore. Riusciva cosìa determinare la natura oscillatoria dello spark(scintilla).

Tutto questo, ben prima che James ClerkMaxwell lo teorizzasse con famose equazioni.

Qui mi sorge di fare un commento:impossibile che il fisico scozzese non ne avessesentito parlare, quindi è lecito supporre che laformulazione della teoria oscillatoria di Maxwellsia stata in un certo senso suggerita dalle praticheesperienze di Feddersen (che non c’entra nientecon il quasi omonimo Reginald Fessenden delquale stiamo trattando.

Qui di seguito gli schemi delle esperienze diHolice 2006, che, a mio parere, non hanno nientea che vedere con il sistema di comunicazioneideato da Loomis.

Looms infatti, si proponeva di cortocircuitareverso massa le cariche elettrostatiche presentinell’atmosfera sovrastante il trasmettitore a cuisarebbe corrisposto una diminuzione di cariche

pag. 18La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

nell’atmosfera sovrastante il ricevitore, rivelatapoi per mezzo di un galvanometro come daschema.

Diverso il funzionamento dei due transceiverdi Holice che, a mio parere si basa sul fenomenodell’induzione

Così come l’allestimento del telefono

“cellulare” di Stubblefield come si può notaredallo schema di brevetto del 1908 esposto inprima pagina che fa presupporre, anche in questocaso, un sistema ad induzione e non aradiofrequenza.

I2RTF - Piero

CONSIGLI UTILI 6Brescia, 3 novembre 2006Vi avevo lasciato con queste parole:L’anno nuovo è iniziato ma i problemi rimangono i

soliti. La sicurezza del pc è sempre in alto mare e gliattacchi sono sempre più insistenti. I buontemponi checreano worm e virus si approfittano dei neofiti, che nonhanno dimestichezza con i programmi, per crearglisempre problemi. La maggior parte dei novizi si perdeper strada o quanto meno fa a meno del web.

E’ solo di pochi giorni fa che sono stato a casa di unamico e dire che aveva il pc infestato è poco.

Ripuliti ben 3000 files e altrettanti cancellati. Per nonparlare degli spioni, fatta una pulizia per qualchecentinaio di chiavi di registro e di processi veri e propridi spionaggio.

In un altro caso non sono riuscito a togliere unaconnessione in back-ground che utilizzava il pcdell’amico come server. Nessun programma inesecuzione e il contatore dei dati di connessione siincrementava in maniera esponenziale. L’unica soluzioneè stata la formattazione.

Quindi, non smetterò mai di ripeterlo, bisogna averesempre l’antivirus aggiornato, un buon firewall, unprogramma anti-spy e fare un controllo del pc in manierasistematica. Per chi ha la larga banda, diventa uncontrollo obbligatorio, se non vuole ritrovarsi con un pcinservibile.

Per Vostra opportuna conoscenza adopero programmigratuiti per uso personale. L’antivirus che adopero èANTIVIR che è un attimo più complesso, ma leggero edefficace. Non ha l’aggiornamento automatico, ma è ingrado di scovare virus che sono latenti e inseriti anche

in file cab, zip e di ripulirli. Per firewall uso SeagateFirewall, anche questo gratuito per uso personale. Perquanto riguarda gli anti-spy adopero Adware SE e Spy-Bot ambedue validi programmi che si possono aggiornareon line.

Non è che la situazione sia cambiata molto, i problemirimangono e i virus sono sempre più “cattivi”. Dopo latelefonata dell’amico golfista Franco, ritengo opportunoinformarvi delle mie ultime esperienze.

Ci sono pagine web che ti infestano senza cheneppure te ne accorgi, in quanto attraverso gli active“x”, che servono a far dialogare il pc con l’esterno inmaniera interattiva, i rompiscatole riescono a penetrarenel tuo pc disattivandoti anche l’antivirus.

Io che adoperavo ANTIVIR ho verificato che installandoanche un altro antivirus, in questo caso AVG 7.0 free,non esiste incompatibilità. Ambedue lavoranotranquillamente in background senza nemmenosovraccaricare il sistema come fa altro noto antivirus.

Questo consiglio vale solo per i pc che hanno comepiattaforma XP e non per altri sistemi che non ho testato.

Succede quindi che, se anche per caso, tu finisci inuna di queste maledette pagine web infestanti, anchese gli active “x” riescono a disattivarti l’antivirus, nonsono in grado di disattivarti anche il secondo installatoe rimani comunque protetto. Importante, prima di iniziarela navigazione, fare l’aggiornamento degli antivirus.

Per quanto riguarda gli anti-spy rimangono validi quellimenzionati precedentemente.

73 de ik2uiq

La Radiospecola - novembre 2006 pag. 19Anno XLI

CENA SOCIALE 2006

LA SEZIONE A.R.I. DI BRESCIA ORGANIZZA PERVENERDI 15 DICEMBRE 2006

UNA CENA SOCIALE PRESSO IL RISTORANTECASCINA MAGGIA

Via Della Maggia 3 - Brescia con il seguente menu: Antipasti:

Timballo di zucchine con salsa al parmigianoRose di speck e caprino

Primi Piatti:

Lasagnette asparagi e funghiRisotto della Maggia (Cavolfiore calabrese e moscardini)

Secondi Piatti:

Sella di coniglio ai porcini con timballo di mais biancoTagliataPatata in crosta con pesto e ricotta.

Dolci - Caffè - Acqua - Vini

** ** ** ** ** **Prezzo:

Per i partecipanti al “Rally Mille Miglia 2006”: offerto dallaSezione

Per Soci, Amici, Parenti, Simpatizzanti: € 25,00 Si prega dare la vostra adesione direttamente in segreteria ovia email: [email protected] specificando il numero deipartecipanti.Ulteriori dettagli sul sito: www.aribrescia.it

pag. 20La Radiospecola - novembre 2006Anno XLI

L’ELETTRA CANDIDA NAVE

Leggendo qua e là sono incappato su alcune notizie della “ELETTRA” la Nave Laboratorio di Marconi, chepenso utile ricordare.

LA STORIALa Nave fu costruita in Scozia nei primi del ‘900 su ordine dell’Arciduca d’Austria, quindi passò di mano e

ritornò in Inghilterra e da mezzo di svago diventò nave scorta nella Grande Guerra.Alla fine della guerra fu messa in disarmo. La acquistò MARCONI nel ’19, quindi fu trasferita in Italia,

ribattezzata “ELETTRA” e trasformata in “Nave Laboratorio”, perché lo studioso voleva piena libertà dimovimento per approfondire gli studi sulla propagazione delle onde radio.

Le biografie dell’epoca riportano gli eventi più famosi realizzati proprio dalla ELETTRA, che rimase la sedefavorita di Marconi utilizzata anche nello studio e sperimentazione delle microonde che portarono alla realizzazionedel Radiofaro: siamo nel ’37 anno della morte di MARCONI.

L’EPILOGOLa nave fu quindi rilevata dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni per assicurarne la conservazione.Nel ’40 all’inizio della II GM si ritenne più sicuro trasferirla a Trieste e rimase presso la Soc. di Navigazione

Italia finché i nostri alleati, nonostante l’opposizione del Governo, la requisirono per utilizzo bellico. Fortunatamentele Apparecchiature di Marconi furono rimosse e conservate in posti sicuri così che alla fine delle ostilità furonotrasferite a Milano al Museo della Scienza e della Tecnica.

Tornando alla nave, capitò che nei primi del’44, in missione bellica, fosse bombardata ed affondata in unasecca nei pressi di Zara.

La nave rimase in quella triste condizione per lunghi anni, spogliata di tutto quello che poteva essere asportatorimanendo un nudo scheletro arrugginito.

Il Governo tentò tutte le strade possibili con la Jugoslavia per ottenere il relitto: solo nel ’62 si poté recuperarladopo 18 anni dal suo affondamento, ma il suo destino non era ancora compiuto.

La nave tornò così a Trieste. Furono fatti numerosi e ripetuti studi e valutazioni per la ricostruzione, ma comesuccede ancora in questi casi i finanziamenti proposti arrivavano sempre in notevole ritardo, quindi cronicamentein difetto per procedere ai lavori. Si sprecarono cosi altri dieci anni mentre l’”ELETTRA” continuava inesorabilmentead arrugginire. Alla fine, vista l’improponibilità della ricostruzione per i costi diventati altissimi, fu decisa lademolizione, anzi lo smembramento.

La nave è stata divisa in tronchi e distribuita in varie zone:PRUA Trieste Padriciano Centro Radioelettrico SperimentaleSEZ.TRASVERSALE CENTRALE Trieste Museo del MareSEZ.TRASVERSALE Pontecchio Marconi Villa GrifoneELEMENTO DELLO SCAFO Santa Margherita LigureELEMENTO FIANCATA Mestre Palazzo P.T.POPPA CON ELICA E TIMONE Fucino TelespazioMACCHINA A VAPORE Venezia Museo NavaleGENERATORE ELETTRICO A VAPORE Roma Museo P.T.LABORATORIO DI BORDO Milano Museo S & TSCAFO( frammento) Sidney Circolo MarconiCosa trasmette la storia dell’ELETTRA: rimpianto, recriminazioni?Abbiamo perduto un cimelio vera pietra miliare sulla storia del progresso umano.Proposta: Organizzare una gita a Milano, Venezia, Trieste come alternativa alle varie pseudo fiere Radiantistiche:

si risparmierebbe di comprare qualche “coso” da mettere nell’armadio del farò, ma si guadagnerebbe in SpiritoRadiantistico vero. Fateci sapere.

I2ROW Roberto