la nozione di cliente tra tradizione pedagogica e nuovi approcci organizzativi marco orsi dirigente...
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La nozione di clienteLa nozione di cliente
tra tradizione pedagogica e nuovi tra tradizione pedagogica e nuovi approcci organizzativiapprocci organizzativi
Marco ORSIdirigente scolastico, consiglio di amministrazione IRRE - Toscana
• alcuni filoni classici della classici della pedagogiapedagogia (Dewey, Rogers, Gardner…)
• taluni apporti innovativi della
management sciencemanagement science (Thompson, Crozier, Normann...)
La nozione di cliente è ambigua considerando...
1- La teoria 1- La teoria organizzativa organizzativa
e e l’ambigua nozione l’ambigua nozione
di cliente...di cliente...
La logica EnablingLa logica Enablingee
L’organizzazione L’organizzazione assorbenteassorbente
A) La logica A) La logica EnablingEnabling
R. Normann...
in molte organizzazioni...”si avverte l’influenza della catena del valore, in cui il clientecliente è una specie di terminale passivoterminale passivo che riceve un prodotto …”
ma il vero problema è …
•Limitare la logica relievingrelieving (outsourcing,esonero, de - responsabilizzazione)
•Espandere la logica enablingenabling (abilitante, coinvolgente, responsabilizzante...)
La logica enabling ...
• trasforma il cliente nel suo cliente nel suo medicomedico, nel suo progettista, nel suo insegnante…
• attiva una modalità di co-co-progettazioneprogettazione e di co--produzioneproduzione
nella logica enabling ...
• Non sono definiti ruoli e funzioni– chi progetta? chi utilizza?– chi fornisce? chi acquista?
ambiguità della nozione di cliente...
• “la distinzione tra ‘produttore’ e ‘produttore’ e ‘consumatore’‘consumatore’, o tra ‘fornitore’ e ‘cliente’, [ovvero tra docente e ovvero tra docente e studentestudente] diventa sempre meno chiara man mano che il panorama economico si orienta al servizioorienta al servizio”.
R.Normann, Ridisegnare l’impresa
B)Il cliente B)Il cliente assorbitoassorbito
La scuola ...• E’ di un’organizzazione assorbenteun’organizzazione assorbente
(inducting organization- J.D. Thompson)• per cui il cliente viene completamente
assorbito, ed è per questo che non può essere considerato cliente nel considerato cliente nel modo tradizionalemodo tradizionale
• Il dato della permanenza è permanenza è emblematicoemblematico
L’organizzazione assorbente ...L’organizzazione assorbente ...
CLIENTE CLIENTE
ORGANIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE
SCUOLA
SUPERMARKET
ambiguità della nozione di cliente...
• “la distinzione tra ‘produttore’ e ‘produttore’ e ‘consumatore’‘consumatore’, o tra ‘fornitore’ e ‘cliente’, [ovvero tra docente e ovvero tra docente e studentestudente] diventa sempre meno chiara man mano che il panorama economico si orienta al servizioorienta al servizio”.
R.Normann, Ridisegnare l’impresa
2 - Nella scuola...2 - Nella scuola...
• La scuola progetta, determina e offre (nel POF)– i percorsipercorsi– gli gli obiettiviobiettivi– i criteri i criteri valutativivalutativi
• Allo studente non resta che conformarsiconformarsi o meno a tale offerta pre – determinata
… si critica la nozione di cliente ma nei fatti spesso vi si
ricorre...
• Quanto è co - produttoreco - produttore e co - co -
progettatoreprogettatore??• Esiste questa flessibilità di ruoliflessibilità di ruoli
tra l’insegnare e l’imparare?• E’ più attiva la logica ENABLINGENABLING o
piuttosto la logica RELIEVINGRELIEVING?
Lo studente...
• cliente esternocliente esterno
• terminaleterminale della catena del valore
• esclusoescluso dal processo progettuale
• rigidamenterigidamente dentro il ruolo
dell’imparare
Si critica la nozione di cliente ma nei fatti lo studente spesso è...
• a LUOGHI di co - progettazioneLUOGHI di co - progettazione, co - produzione, ricerca, crescita comune, comunità di apprendimento?
• O piuttosto a NON - LUOGHINON - LUOGHI (Augè) transitoriamente occupati da docenti e alunni, i primi fornitori (erogatori) e i secondi fruitori (consumatori)
Gli ambienti scolastici assomigliano
3 - teoria 3 - teoria organizzativa e organizzativa e
approcci approcci pedagogici...pedagogici...
M. Corzier, L’impresa in ascolto
“si deve lavorare con personale con personale e con clienti che non sono e con clienti che non sono più passivipiù passivi…”. “E’ quindi importante conoscere le risorse di cui dispongono[…] per permetterne l’uso più costruttivo nella relazione di cooperazionecooperazione che con essi deve essere sviluppata”.
H. Gardner, Sapere per comprendere
“...gli studenti devono imparare ad assumersi [...] la responsabilità della responsabilità della propria crescitapropria crescita [...]. Nella misura in cui sapranno darsi degli obiettivi, valutare il cammino percorso […], riflettere […] sui propri apprendimenti […] diventeranno partner della propria partner della propria educazioneeducazione”.
R.Normann, Ridisegnare l’impresa
Co-produzione significa svegliaresvegliare e attivareattivare delle risorse dormienti e sottoutilizzate, mettere insieme … competenzecompetenze, collegare gli attori nell’ambito di nuove costellazioni”.
J. Dewey, Il mio credo pedagogico
“l’insegnante non è nella scuola per imporre certe idee imporre certe idee al fanciulloal fanciullo o per formare in lui certi abiti, ma è lì come membro membro della comunitàdella comunità per selezionare le influenze che agiranno sul fanciullo e per assisterlo convenientemente a reagire a queste influenze”
• certi filoni classici della classici della pedagogiapedagogia (Dewey, Rogers, Gardner…)
• taluni apporti innovativi della
management sciencemanagement science (Crozier, Thompson, Normann..)
La nozione di cliente è ambigua considerando...
4 - In conclusione4 - In conclusione
l’ambiguità e il l’ambiguità e il cambiamento...cambiamento...
• vedere lo studente co - produttore co - produttore e co - progettatoree co - progettatore
• flessibilità di ruoliflessibilità di ruoli tra l’insegnare e l’imparare
• attivare la logica ENABLINGENABLING
• immaginare la scuola come LUOGOLUOGO
• avere la visione di una comunità di comunità di apprendimentoapprendimento
Cambiare vuol dire...
J.Hillman, Lettera agli insegnanti italiani
“Comunque diamo forma a questa relazione, l’insegnante e l’insegnante e l’allievol’allievo, la guida e l’apprendista, l’esperienza e l’innocenza, il sapere e l’ignoranza, il pieno e il vuoto sono costituenti costanti costanti della vita interiore della vita interiore dell’animadell’anima”.
Grazie per Grazie per l’attenzione!!!l’attenzione!!!