la forma del cuore

16
Parliamo! ACCENDI-CONVERSAZIONE DI COPPIA. Finalmente dopo un travagliato “parto” viene alla luce il primo prodotto della nostra associazione. La stampa di “Parliamo!” ha comportato una serie di rilavorazioni e di adattamenti notevoli ma stiamo procedendo in queste ore alla stampa di 60 cofanetti dedicati alla sperimentazione pratica da parte di Don Pietro ed alla costruzione della rete di distribuzione. Per la rete di distribuzione stiamo sondando più strade 1. Amazon che ha aperto a Castel San Giovanni la sua sede italiana e che si occupa della vendita, distribuzione e anche della logistica 2. Presentazioni mirate a persone del Clero 3. Appoggio a reti esistenti Stiamo considerando anche la realizzazione di una versione digitale in tecnologia HTML5 per smartphone, PC e tablet connessi ad internet. Avevamo una grande opportunità di disporre dei locali sotterranei di via Torino 56 a Milano. Dico avevamo in quanto mercoledi scorso, Monsignor Crippa, parroco di San Giorgio a Palazzo, ha comunicato all’amico di Sergio che ci aveva informato dell’opportunità, di aver cambiato idea e di non voler più accordarci l’affitto dei locali. La ragione pare sia di voler evitare di aver problemi con i propri parrocchiani per aver affittato a noi e perché cifra richiesta nel caso dovrebbe essere di almeno il doppio di quella offerta. Speravo in una telefonata o in una lettera ma forse è solo in arrivo. Sede di Milano “: ( LAURA GARNERONE MAURIZIO BOSIO NUOVI SOCI! Benvenuti a Laura e Maurizio che avremo modo di conoscere Sabato 10 marzo alla nostra riunione. Sono certo che l’Associazione riceverà un impulso notevole dal loro ingresso e invito tutti i soci a conoscere Laura e Maurizio e a tessere nuove relazioni. All’interno trovate maggiori dettagli. LA FORMA DEL CUORE N.1 marzo 2012 ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE - NON-FOR-PROFIT

Upload: paolo-rossetti

Post on 12-Mar-2016

237 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Prima newsletter dell'associazione di promozione sociale La Forma del Cuore

TRANSCRIPT

Page 1: La forma del cuore

Parliamo!ACCENDI-CONVERSAZIONE DI COPPIA.Finalmente dopo un travagliato “parto” viene alla luce il primo prodotto della nostra associazione.

La stampa di “Parliamo!” ha comportato una serie di rilavorazioni e di adattamenti notevoli ma stiamo procedendo in queste ore alla stampa di 60 cofanetti dedicati alla sperimentazione pratica da parte di Don Pietro ed alla costruzione della rete di distribuzione.

Per la rete di distribuzione stiamo sondando più strade

1. Amazon che ha aperto a Castel San Giovanni la sua sede italiana e che si occupa della vendita, distribuzione e anche della logistica

2. Presentazioni mirate a persone del Clero

3. Appoggio a reti esistenti

Stiamo considerando anche la realizzazione di una versione digitale in tecnologia HTML5 per smartphone, PC e tablet connessi ad internet.

Avevamo una grande opportunità di disporre dei locali sotterranei di via Torino 56 a Milano. Dico avevamo in quanto mercoledi scorso, Monsignor Crippa, parroco di San Giorgio a Palazzo, ha comunicato all’amico di Sergio che ci aveva informato dell’opportunità, di aver cambiato idea e di non voler più accordarci l’affitto dei locali. La ragione pare sia di voler evitare di aver problemi con i propri

parrocchiani per aver affittato a noi e perché cifra richiesta nel caso dovrebbe essere di almeno il doppio di quella offerta.

Speravo in una telefonata o in una lettera ma forse è solo in arrivo.

Sede di Milano “: (

LAURA GARNERONE MAURIZIO BOSIO

NUOVI SOCI!Benvenuti a Laura e Maurizio che avremo modo di conoscere Sabato 10 marzo alla nostra riunione.

Sono certo che l’Associazione riceverà un impulso notevole dal loro ingresso e invito tutti i soci a conoscere Laura e Maurizio e a tessere nuove relazioni. All’interno trovate maggiori dettagli.

LA FORMA DEL CUOREN.1 marzo 2012

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE - NON-FOR-PROFIT

Page 2: La forma del cuore

Una foto delle nostre relazioni• • •

Nella teoria delle reti sociali la società è vista e studiata come rete di relazioni, più o meno estese e strutturate.

Il presupposto fondante è che ogni individuo (o attore) si relaziona con gli altri e questa sua interazione plasma e modifica il comportamento di entrambi. Lo scopo principale dell'analisi delle reti sociali è appunto quello di individuare e analizzare tali legami tra gli individui. Diverse classi di misure sono disponibili in letteratura, rivolte fra l'altro all'esame delle proprietà di rete nel loro complesso (coesione, centralità, ...), alla ricerca di sottoreti specifiche (gruppi) ed alla ricerca di somiglianze fra reti

(equivalenza strutturale, automorfica e regolare).

Nel suo sviluppo la SNA ha fatto ampio uso di temi, concetti e strumenti di una branca della matematica nota come teoria dei grafi.

Ho provato a rappresentare nella immagine sotto riportata la frequenza e la “forza” delle nostre relazioni negli scorsi due mesi.

In color lilla sono indicate le frequentazioni quotidiane e stabili, in blu le relazioni antecedenti la costituzione dell’associazione e in verde le relazioni nate all’interno dell’associazione.

Visualizzare e studiare la rete sociale consente di decidere

strategie per migliorare la comunicazione ed il valore delle relazioni che come sappiamo sono il vero valore di una associazione come la nostra.

Vi ho riportato questa immagine per poter ragionarci su e decidere di indire riunioni e gruppi di lavoro che sviluppino una configurazione omogenea della rete sociale.

Cercherò pertanto di tenere sempre presente questa rete di relazioni, di farla crescere e di favorire lo sviluppo di nuove relazioni. Ovviamente cerchiamo tutti di estendere la rete, almeno fino ad un limite naturale che l’antropologo Dunbar nei suoi studi ha stimato essere pari a 150.

La nostra rete sociale

Page 3: La forma del cuore

Cucinoterapia a BorgotrebbiaLAURA

Laura Garnerone

Professione: Biologa Nutrizionista

Compleanno: 6 aprile

Attualmente Laura ha un proprio studio professionale come Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze dell’Alimentazione dopo una carriera al Policlinico di San Donato e come docente alla Facoltà di Medicina dell’Università degli studi di Milano.

Laura è sposata ed ha due figlie e vive a San Nicolò in provincia di Piacenza.

Ha pubblicato con l’editore Curcio il libro Nutrirsi di energia.

La nostra neo-socia in collaborazione con la mamma di Don Pietro hanno dato vita ad un ciclo di lezioni pratiche di cucina per insegnare a tornare alla sana prassi di cucinare e riscoprire le tradizioni del territorio in cui si vive.

Il corso di Cucinoterapia di è tenuto a Borgotrebbia e le iscrizioni sono andate a ruba tanto da dover costringere l’organizzazione a sospendere ogni forma di pubblicità e di divulgazione del corso.

Credo che sia un bellissimo segno che quanto proposto risponda alle esigenze delle persone ed uno stimolo a Laura e a tutti noi ad unire gli sforzi e creare qualcosa di unico e di speciale.

Complimenti Laura!

PROPOSTELAURA PROPONE DI

CREARE UNA VERA E PROPRIA LINEA DI

INTERVENTO SUL TEMA DELLA NUTRIZIONE

Tra i temi che potremmo affrontare mettendo assieme le diverse

competenze abbiamo:

Allattamento Materno con l’intervento di personale della

Leche League

Disturbi alimentari Anoressia e Bulimia

con l’intervento di Maurizio Bosio e l’Associazione Kalos

Cucinoterapia

Food Photography

Cake Design

Credo che il cibo sia un potente strumento di aggregazione e

rifletteremo assieme su come dar vita a questo filone di possibili interventi.

Tel: 0523 480298 Fax: 0523 401535 E-mail: [email protected]

ISCRIVERSI AL PIU’ PRESTO. POSTI LIMITATI

QUOTA DI ISCRIZIONE 10 €

È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere”.

Corso Base di Cucina della nostra

Tradizione per le Feste di Natale Prepareremo insieme alcuni piatti per

le feste natalizie divertendoci insieme e alla fine della serata degusteremo insieme i piatti cucinati.

Ci avventureremo passo per passo, nel-la preparazione di alcuni piatti tipici per essere in grado di prepararli nelle feste con i nostri parenti e amici

Ci incontreremo i venerdì sera dalle 20.45 alle 22.00 nelle serate:

x� 25 novembre, Impariamo a fare lo STRACOTTO e il RIPIENO della GALLINA

x� 2 dicembre, Impastiamo a mano la pasta e facciamo gli ANOLINI

x� 9 dicembre, Il BRODO e i TOR-TELLI con la coda

x� 16 dicembre, Cos’è il BRODO RE-ALE? Degustazione finale di ANO-LINI, TORTELLI, BRODO REALE con brindisi...

Partecipa anche tu ai corsi di cucina del cuore……….

Parrocchia Santi Angeli Custodi

Via Trebbia, 89 29121 Piacenza

Pranzi salutari imparando a cucinare con amore....

Parrocchia Santi Angeli Custodi

Via Trebbia, 89 29121 Piacenza

Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione che attesterà, previo esa-me finale, il titolo di cuoco/a per AMORE.

Page 4: La forma del cuore

prime esperienze sul campoPaolo Rossetti

• • •IL NUOVO GIORNALE INTERVISTA PAOLO IN OCCASIONE DEGLI INTERVENTI RELATIVI AL PROGETTO NAVIGO ERGO SUM PER I RAGAZZI DELLE MEDIE E PRIME SUPERIORI DI BORGOTREBBIA E SANT’ANTONIO A PIACENZA. ECCO COSA HA SCRITTO PAOLO.

Il titolo degli interventi nasce da un'idea di Francesca Longaretti, coordinatrice ed ideatrice del centro di Ascolto Edith Stein: Navigo ergo sum.

Francesca ha redatto un progetto per una attività formativa dedicata ai giovani delle Parrocchie di Borgotrebbia e di Sant'Antonio a Piacenza, per farli riflettere sugli effetti dell'uso di Internet ed in particolare dei Social Network. 

Con Francesca Longaretti, insieme a Don Pietro Cesena, ed altri 12 soci, ho deciso lo scorso dicembre di dar vita ad una Associazione di promozione sociale chiamata La Forma del Cuore. Lo scopo dell'Associazione è favorire la scoperta e lo sviluppo dei talenti attraverso esperienze formative "complete" dove la persona sia messa in gioco con tutta se stessa, corpo, mani, testa e cuore: se mi coinvolgi imparo.

Su questo terreno fertile di collaborazione nasce la mia partecipazione, come relatore, al progetto "Navigo ergo sum".

Il tema dei miei due interventi è relativo all'uso dei sistemi di social networking o reti sociali. 

Le reti sociali sono un argomento estremamente importante, studiato fin dagli anni sessanta.

l termine Social Network è oggi diventato molto di moda, ma poco approfondito e ancor meno compreso in tutte le sue sfaccettature.

Il mio punto di partenza e' comprendere quale sia il livello di conoscenza delle tecnologie e del loro utilizzo attraverso delle domande dirette ai partecipanti. I ragazzi possiedono un livello di padronanza inversamente proporzionale all'utilizzo, che in termini di ore occupate e' a volte preoccupante nella sua grandezza.

Le tecnologie alla base dei sistemi di social networking sono molto potenti e possiedono diverse implicazioni, molte delle quali ancora da esplorare a fondo.

Come ogni tecnologia anche questa produce degli effetti su chi la utilizza. Modifica le nostre abitudini e ci modifica anche "fisicamente".

I miei interventi hanno l'obiettivo di stimolare una riflessione su cosa siano realmente una rete sociale e un sistema di social networking basato su internet: due cose ben diverse ma che vengono erroneamente accomunate.

Sono concetti e tecnologie troppo nuove per averne compreso realmente la potenzialità e gli effetti.

Il valore di internet e delle reti sociali è potenzialmente enorme.  

Ogni tecnologia ci modifica. La scoperta e l'utilizzo delle mappe geografiche stimolarono nell'uomo la capacita' di astrazione, l'orologio meccanico modificò in maniera radicale il modo di concepire il tempo, l'invenzione della stampa ha modificato il modo di ragionare della mente umana, aprendola alla riflessione, alla profondità di pensiero ed alla contemplazione. 

Ogni scoperta tecnologica ha il potere di modificare l'uomo in maniera profonda, rendendolo diverso dalle generazioni che queste tecnologie non hanno conosciuto.

Internet e i sistemi di social networking consentono di ridefinire i concetti di distanza, di identità e di informazione. La loro rapidità di evoluzione non ha pari nel corso della storia dell'umanità. 

In brevissimo tempo - come per il cibo che oggi abbonda sulle tavole di chi un tempo era affamato e per questo parsimonioso - anche per l'informazione siamo passati da una "fame" di informazioni, dati, notizie, immagini e potenziali relazioni, ad una vera e propria "indigestione" i cui effetti sono oggi troppo sottovalutati, in particolar modo dall'utente finale. 

Ogni innovazione tecnologica ci consente di evolvere e di cambiare, provocando profonde modifiche nel nostro essere. Plasma il nostro sistema nervoso e modifica i nostri comportamenti, senza che ce ne rendiamo neanche conto.  Più la tecnologia è potente, più  esige responsabilità e consapevolezza nell'utilizzo della stessa. Abbiamo bisogno di regole di comportamento, di formazione all'uso corretto per controllarne la potenza, dirigerne i benefici e gestirne gli effetti collaterali.

I miei interventi non vogliono demonizzare la tecnologia, che ho iniziato a conoscere con passione fin dai primi anni universitari.

Ritengo che ogni tecnologia sia "buona" se impiegata per scopi consoni alla dignità umana e all'accrescimento delle capacita' dell'individuo.

Cerco di contribuire ad una riflessione sull'utilizzo corretto e sulla preparazione degli utenti delle nuove tecnologie digitali, che  è decisamente più lenta dell'evoluzione delle tecnologie stesse. 

Il valore di Internet e dei sistemi di social networking consiste nella possibilità di farci passare da una individualità e soggettività, la cui deriva e' il narcisismo, che ha dominato lo sviluppo dello scorso secolo, (ed effetto collaterale anche della televisione a mio avviso), ad una dimensione collaborativa dove le relazioni possono riacquistare la centralità che meritano.

Facendo eco a quanto espresso da Giuseppe de Rita, tra i fondatori del CENSIS, la soggettività individuale che ha dato vita all'economia ed all'industria del nostro Paese ha anche affermato un soggettivismo etico sfociato in una vera e propria regressione.  Pensare di poter vivere auto determinandosi e di risolvere ogni problema da soli ha reso la nostra società fragile, isolata e incapace di far fronte alle incertezze che caratterizzano il nostro nuovo

mondo. Quello in cui viviamo è un mondo dominato da un mercato finanziario regolato da poteri speculativi difficili da controllare. 

La possibilità di rinascita e di riscatto del nostro Paese si deve basare, secondo me, sulla coesione sociale che nasce da una relazione con il territorio, con la cultura italiana, con l'arte e la spiritualità cattolica che ci contraddistinguono nel mondo. 

In Italia abbiamo un forte senso di appartenenza locale e coltiviamo delle relazioni forti, partendo dalla famiglia e dagli ambienti sociali che frequentiamo (lavoro, chiesa, attività ricreative).  E' per questo che da noi il fenomeno dei sistemi di social networking è esploso.  Credo che l'uso positivo dei sistemi di social networking in Italia nasca dal fatto che le tecnologie consentono di ritrovarsi tra vecchi amici o di continuare delle discussioni iniziate altrove. 

Ma è preoccupante la qualità delle relazioni che avvengono in questi sistemi. E' preoccupante il numero di ore spese sui sistemi di social networking e la mancanza di conoscenza e di consapevolezza relativa all'uso delle tecnologie dell'informazione.

Se lasciamo che chi progetta e mette sul mercato delle nuove tecnologie disegni il nostro futuro senza che noi ne discutiamo, ne comprendiamo e ne dettiamo i limiti, senza che noi reagiamo alle nuove tecnologie chiedendo ed imponendo delle regole all'uso, finiremo probabilmente per vivere in un mondo degradato ed eterodiretto da chi ha interessi puramente economici e che trae il massimo dei vantaggi dalla nostra ignoranza.

I miei interventi sono pensati per far discutere e mostrare i diversi volti del web, per parlarne e far crescere la voglia di pensare e di agire, e non solo di "comprare" ogni nuova tecnologia senza pensare.

L'utilizzo superficiale e non consapevole delle nuove tecnologie e' oggi troppo pericoloso, non solo in termini oggettivi  che possono mettere in pericolo la nostra vita (pensiamo alle carte di credito, o alle informazioni personali su di noi immesse nella rete) ma anche in termini di dipendenza psicologica.

Siamo chiamati, per responsabilità verso noi stessi e verso le generazioni future, a conoscere a fondo le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, con la chiara coscienza dei benefici ma anche dei dei rischi che comportano.

E' essenziale aver chiaro prima e durante l'uso quale sia lo scopo e quello che intendo ottenere dalla tecnologia che ho in mano per non diventarne "schiavo".

Sono d'accordo con quello che ha scritto Aldo Trento: "La tecnologia è sempre buona, positiva. E' l'uomo che, se non è educato, può trasformarla in uno strumento di perversità e di violenza. Tutto dipende dall'amore che si ha per il proprio destino e per quello altrui". (Aldo Trento - Cristo e il lavandino pag. 137)

Navigo ergo sum...

Page 5: La forma del cuore

Copyleft

di Simona Venturini e Camille Ferond• • •

Il Coplyleft è un “modello alternativo di gestione dei diritti d'autore, che opera […] in un'ottica non esclusiva e non standardizzata e che deriva originariamente dalla libera scelta dell'autore. Esso si realizza in concreto grazie all'applicazione di alcuni contratti-licenza che disciplinano la diffusione dell'opera e chiariscono a quali condizioni essa può essere condivisa, modificata, commercializzata.”

Come effetto dell’applicazione di questo modello:

• l’autore decide direttamente e a priori alcune regole che riguardano la diffusione della sua opera e che sono rivolte a tutti gli utenti, senza il bisogno di un intermediario (disintermediazione);

• se rimane un soggetto imprenditoriale intermediario, si può comunque avere una contrattazione relativa ai diritti sull’opera che accresce le prerogative dell’autore e la libertà dell’utente (riequilibrio);

• ogni opera viene ad avere uno specifico regime giuridico che può

strutturarsi in modo più elastico e dinamico (elasticità e differenziazione);

• si riesce a realizzare un modello economico sostenibile –anche per il mondo informatico- (sostenibilità economica) .

Si può in definitiva dire che il regime di copyleft porta con sé una certa democreatizzazione del sistema di protezione dell’opera (vedi p.41, la

proposta di Fisher)DIRITTO D’AUTOREDIRITTO D’AUTOREDIRITTO D’AUTOREDIRITTO D’AUTORE

Oggetto della tutela

Acquisizione del diritto

Requisiti per la tutelabilità

Durata della tutela

Opere dell’ingegno di carattere creativo

Automaticamente con la creazione dell’opera

Carattere creativo (originalità + novità)

70 anni dalla morte dell’autore

Trovate la presentazione sul nostro sito collaborativo http://laformadelcuore.pbworks.com/w/file/51087826/Presentazione_copyleft_02.ppt

VALERIA DUCATO

Cosa ti piace Veleria?

Mi piace, mi piace, mi piace... il profumo del caffè al mattino, nuotare nel mare e la torta di mele. Leggere un buon libro, essere a cena con amici, l'atmosfera di attesa dei giorni prima di Natale. Far progetti sul futuro e sul week end, avere un'idea, bere un buon vino.

Cosa stai combinando?

Sto scrivendo per un format radiofonico (Destini Incrociati). Non avevo mai scritto finora per la radio, per cui questo è stimolante e faticoso. Poi faccio la mamma e la moglie, ogni tanto doppio.

Per l'associazione sto leggendo il libro di Maurizio Bosio sull'anoressia/bulimia per cercare di capire se può diventare un progetto dell'Associazione e in che forma.

SIMONA VENTURINI

Per conoscerci sempre un po’ di più iniziamo una rubrica che spero possa diventare una ricorrenza di questa pubblicazione: l’intervista telematica.

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?

Il mio futuro nell'associazione è un po’ nebuloso. Nel senso che certe cose mi riescono bene, su altre faccio molta fatica, quindi sono in ascolto.

Faccio sempre così quando non ho le idee chiare e voglio impegnarmi in qualcosa di nuovo: sto in ascolto. Sono aperta e attenta ma non prendo ancora iniziative. So per esperienza che la condizione e il modo in cui posso servire prima o poi salta fuori.

So solo che non sono un'organizzativa, sono una creativa e... non intendo forzarmi  più di tanto.

Cosa ti piace? Mi piace il mare, in tutte le stagioni: i piedi nella sabbia, il blu delle onde e l'incontro di cielo e acqua all'orizzonte. Mi piace anche vedere film, nel buio e silenzio di un cinema tranquillo o sul divano di casa con una tazza di tisana da sorseggiare. Mi piace leggere e mi qualche momento di solitudine per guardarmi dentro. Più di tutto però mi piace poter condividere tutto questo e molto altro con gli altri, usando la parola e tentando di farla diventare un vero mezzo di comunicazione.Cosa stai combinando?In queste settimane sto cercando di recuperare l'uso della mia mano

infortunata e di fare comunque tutto con l'altra mano, quella "maldestra" ma buona! Come vedi il tuo futuro nell’associazione?

Il mio futuro ne La Forma del Cuore cerco volutamente di non" vederlo" troppo, perché è un'esperienza che voglio vivere, momento per momento, perdendomi il meno possibile e ho sperimentato che più cerco di vedermi in possibili ruoli futuri, più faccio lavorare la mente e stacco il cuore e così finisco a programmare le cose invece che viverle. Cerco di mettere nell'associazione quello che so e ho sperimentato, volta per volta a seconda delle esigenze che emergono.

Page 6: La forma del cuore

La bellezza possibileLa ricerca del kalòn nella cura dell’anoressia-bulimia

MAURIZIO BOSIO

Medico-chirurgo

Di Maurizio molti di noi sanno ancora molto poco.

Maurizio, con grandissimo piacere e onore da parte del vostro indegno presidente che vi scrive, ha chiesto di far parte dell’associazione.

Maurizio ha appena pubblicato un libro che alcuni di noi stanno leggendo ed aiutando, per quanto possibile, Maurizio a tutelare e a diffondere questi contenuti visto il tema di assoluto interesse sociale:la cura dei disturbi dell’apprendimento.

Maurizio è un Uomo di una sensibilità e cultura fuori dal comune e sono certo che, con Laura saranno degli ottimi acquisti per questa neonata associazione.

Tra le opere pubblicate da Maurizio segnalo un libro su Boccherini ed uno sulle avventure in Albania di cui ha un reportage fotografico di rara bellezza.

“Un numero non esiguo di giovani manifestano il disturbo psicopatologico chiamato anoressia-bulimia in cui è l’individuo stesso a indirizzare la propria libertà in senso patologico, privandosi dello stretto necessario per la sussistenza o eliminandolo con varie modalità.

Il disturbo viene vissuto con modalità e significati differenti da ogni paziente, pur avendo caratteristiche cliniche simili, e pone al terapeuta alcune domande nodali sotto il profilo fenomenologico, antropologico e clinico: che cosa comunicano le/i pazienti, se realmente hanno la volontà di comunicare? Qual è il grado di libertà e la qualità della volontà coinvolti nei vari stadi della malattia? Che significato ha per l’esistenza della persona affrontare una minaccia potenzialmente mortale? Da che cosa dipende la possibilità di uscire (definitivamente?) dal disturbo alimentare e da ciò che esso sottende? E quali sono allora i reali obiettivi della cura e il criterio che ne definisce il successo?”...

... ”Dall’anoressia-bulimia si esce per motivi affettivi, non soltanto cognitivi; il recupero della salute come ben-essere ed essere-bene favorisce l’autostima e consente di affrontare i problemi della personalità che stanno dietro al disturbo alimentare. Il percorso della cura si attua, idealmente, nel passaggio da un io bloccato, avvitato su se stesso, improduttivo, indirizzato verso il nulla, ad un io dal normale funzionamento, percepito come degno di stima, aperto agli altri e pronto ad affrontare le asperità della vita. La persona anoressica-bulimica supera i suoi paradossi abbattendo le mura difensive e lasciandosi attraversare dal vento impetuoso della vita di cui fa esperienza, esteticamente, con i cinque sensi. Si realizza, infine, avendo imparato a piegarsi senza spezzarsi al ritorno delle ossessioni grazie allo sviluppo della resilienza; accetta di vivere con le sue fragilità un’esistenza di cui ha scorto la bellezza misteriosa e le responsabilità delle relazioni.”

...

Queste brevi righe dalla prefazione al nuovo libro di Maurizio Bosio ci fanno capire da subito l’importanza del tema e della necessità di aiutare Maurizio a divulgare una terapia che ha dimostrato risultati eccellenti e che valorizza la Persona in tutte le sue caratteristiche e nelle sue potenzialità.

Page 7: La forma del cuore

Tecnologia, didattica e opportunità imprenditoriali

MASSIMOSCALI

Professione: Informatico

Compleanno: 27 febbraio

Cosa stai combinando in questi mesi?

Dopo avere letto "Il profumo dei limoni", sto leggendo il libro "Internet ci rende stupidi?" (Nicholas Carr): estremamente interessante per capire come le tecnologie hanno un impatto su di noi (sia fisico, sia comportamentale). Spero che questo possa tornare utile nello sviluppo di supporti informatici alla formazione/istruzione.

Ho iniziato ad occuparmi del sito laformadelcuore.org ma ho sospeso in attesa che vengano definiti gli obiettivi e quindi i contenuti e la forma.

Sto studiando lo sviluppo di un prototipo promozionale per "Parliamo!”

TECNOLOGIE DIGITALI, DIDATTICA E OPPORTUNITÀ IMPRENDITORIALILe tecnologie digitali sono entrate prepotentemente in ogni ambito. Anche nell’educazione scolastica le tecnologie digitali e i nuovi media (video, podcast, social network, blog, wiki ecc.) offrono promettenti possibilità ma troppo spesso si finisce con l’essere semplici utenti di tecnologie che non si è in grado di padroneggiare e quindi di utilizzare secondo i propri scopi.

Mancando conoscenza e cultura sulle potenzialità e sui limiti delle nuove tecnologie digitali, i professori e i genitori non sono spesso in grado di fornire indicazioni utili ed educative ai propri figli.

Come associazione abbiamo iniziato ad esplorare la possibilità di organizzare un programma formativo che veda anche la collaborazione di un autore come Johan Lynch autore de Il profumo dei Limoni.

Paolo e Silvia si sono recati da Mauro Balordi - Direttore dell’Università Cattolica di Piacenza per verificare ambiti di collaborazione possibile sul tema. Dall’incontro è scaturito un contatto interessante con una docente della Cattolica di Milano che insegna anche a Piacenza.

Credo che dovremmo prendere spunto da iniziative imprenditoriali come quelle dell’incubatore di tecnologie digitali H-Farm che ha recentemente aperto una scuola nelle campagne della laguna veneziana: Digital Accademia http://www.digitalaccademia.com/

Nel nostro piccolo potremmo provarci con una sede a Milano, una depandance in campagna e la Pieve di Verdeto.

Le Persone, le strutture e le idee ci sono, il resto lo troveremo.

Page 8: La forma del cuore

http://www.santiangelicustodi.com/index.php/articoli-ed-editoriali/langolo-delle-riflessioni-del-donpi/50-bambini-perduti

Facciamo un incontro per il gruppo di terza media sulla scelta della scuola superiore. I ragazzi sono un po’ preoccupati, non sanno bene che fare, che sbocchi lavorativi potrebbero esserci… chiediamo aiuto ad alcuni nostri amici che si occupano di formazione aziendale.

Al termine della sessione mi fermo un attimo a parlare con una formatrice. (Camille Ferond n.d.r) “Il problema non sono tanto i ragazzi, ma i genitori… che non riescono a trasmettere una speranza. La prossima volta dobbiamo coinvolgere anche loro!”

Come no! Fosse facile… La speranza, come diceva don Abbondio a proposito del coraggio, se uno non ce l’ha non se la può dare… E la speranza è Cristo. I nostri adulti, nella stragrande maggioranza hanno apostatato la fede, non credono più in  niente. Quale speranza possono dare ai loro figli? Forse un po’ di moralismo o al massimo qualche pillola, ma non di saggezza…

Noi siamo rimasti soli, come i bambini perduti dobbiamo imparare senza la tradizione dei padri. Questo significa che le nuove generazioni stanno pagando un prezzo altissimo e dolorosissimo, di cui le tasse, lo spread e altri mostri sociali che si raccontano sui giornali, sono alla pari delle barzellette sporche…

Bambini perduti

Francesca Longaretti

Fondatrice del Centro, Santa Edith Stein, aperto a Piacenza nella Parrocchia dei Santi Angeli Custodi – Via Trebbia, 89

Sono passat i ormai 6 mesi dall’intervista che ho rilasciato al programma ‘Le strade della vita’ e le persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto e Consulenza giovanile Edith Stein sono state davvero molte in questo breve periodo di tempo. Quello che stiamo riscontrando come equipe e ci colpisce, é come sia grande il desiderio dell’ essere umano di vivere una vita rispettosa e conforme della sua natura, cioè quella umana e allo stesso tempo come è abissale la distanza tra la nostra natura umana e quello che ogni giorno dobbiamo fare per tenere il passo con il sistema società che sembra così alieno ai nostri bisogni. Abbiamo prodotto una società che non risponde ai nostri bisogni più veri e più grandi e per questo ci sentiamo sempre così appesantiti e desiderosi di fuggire dalla realtà. I nostri giovani s t a n n o g r i d a n d o c h e n o n capiscono perché valga la pena vivere ma noi non riusciamo a sentirli perché siamo assordati dal continuo fare e strafare per g u a d a g n a r e , r i s p a r m i a r e , consumare pensando che così risolveremo i bisogni dei nostri giovani e questi nel frattempo si stanno lasciando morire o perché non vogl iono assolutamente replicare la vita dei loro genitori che vedono “così infelici e tristi”…(parole di un giovane a colloquio) o p e r c h é n o n h a n n o m a i incontrato nella vita qualcuno che abbia detto loro e testimoniato

con la vita che VIVERE E’ UN’ ESPERIENZA BELLISSIMA!Noi operatori del Centro siamo pronti ad accogliere tutti i giovani che sentono ne l cuore un desiderio grande di felicità che non riescono ad appagare…disponibili a parlare a confrontarci e a invitarvi a grandi esperienze di g r u p p o c o n c o e t a n e i p e r condividere insieme la fatica e la bellezza di vivere.La vita è belle, è bellissima anche quando è dolorosa…perché ricordatevi che ‘fedeltà ad un amore, fedeltà ad un dolore…è…fedeltà alla vita’!NOI CI SIAMO SEMPRE! CONTATTATECI!!!Francesca

Tratto dal Blog del centro di a s c o l t o h t t p : / /centrodiascoltoedithstein.wordpress . com/2011/07 /01 /youtube /

Page 9: La forma del cuore

Abili disabili - ReworkSERGIO CAVAGLIANO

Professione: personal trainer

Compleanno: 29 settembre

Cosa gli piace: cosa mi piace? vivere :-)

Cosa sta facendo: nelle ultime settimane..., non mi fermo mai, ho ultimato il primo anno di Massoterapia, sto sviluppando progetti per l’associazione, sono gratificato dal mio lavoro perché molte persone stanno meglio, sto scrivendo post sul blog che mi piacciono molto, insomma non mi annoio proprio 

sito: http://www.sentieridelse.it/sentieridelse/Home_Page.html

blog: http://sentieridelse.blogspot.com/

ABILI DISABILI - REWORKInizialmente avevamo pensato di concentrarci su una attività per rendere consapevoli dei propri limiti ogni persona cosiddetta “normo dotata”. L’attività Abili Disabili è stata sperimentata una prima volta a Borgotrebbia per verificarne la fattibilità e i riscontri. A seguito dell’incontro ci siamo resi conto della difficoltà di affrontare da subito il tema della disabilità e di quanto questo tema fosse di moda.

Sergio ha ripensato l’attività e la sperimenteremo presto per dargli forma in un prossimo incontro. Il documento è sul nostro sito collaborativo ma riproponiamo qui uno stralcio.

Questo incontro ha lo scopo di rendere i partecipanti più sensibili e quindi consapevoli dei principi che regolano le funzionalità del nostro corpo. Verranno proposti diversi esercizi sperimentali riguardanti la fisicità e la funzionalità sia singolarmente che in gruppo.

Lo svolgimento delle esercitazioni consentirà di ottenere dei validi strumenti personali, per migliorare sia l’aspetto posturale, funzionale e anche quello relazionale dei partecipanti.

Oggi prenderemo in esame quello che la maggior parte di noi considera scontato e a volte banale, funzionare!

Il fatto che siamo vivi, non significa che sappiamo respirare bene.

Il fatto che stiamo in piedi o seduti non significa che lo sappiamo fare bene.

Il fatto che ci muoviamo non significa che ci sappiamo muovere bene.

Cosa si intende per bene? In maniera funzionalmente ottimale, cioè con il massimo del rendimento e il minor costo possibile.

In altre attività, soprattutto commerciali, questo concetto è ben chiaro, ma chissà perché questo non avviene per l’Azienda Uomo.

Questo fondamentalmente perché l’essere umano ha una natura “pigra” e funziona sufficientemente, cioè fa quello che gli è sufficiente per svolgere le sue ordinarie mansioni.

Noi funzioniamo abitualmente circa con il 12,5% del nostro corpo!

Non consideriamo il dietro – 50%

Difficilmente consideriamo dalla vita in giù – 25%

Se siamo destri o mancini utilizziamo solo quella parte – 12,5%

Risultato: 12,5% e spesso nemmeno così bene.

Temi trattatiDi cosa si occupa Sergio

Difesa Personale 20%Aikido 20%Shiatzu 20%Educazione fisica 30%Massaggio tradizionale 10%

Page 10: La forma del cuore

Cosa fare dopo aver scoperto i propri talenti...

ALEX CURTI

Alessandro Curti

Professione: Ingegnere delle Telecomunicazioni

Compleanno: 11 dicembre

Cosa ti piace? Se dovessi dirti la primissima cosa che mi salta in mente, .... comunque, relativa all'attività professionale /lavorativa ti direi sicuramente "lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo", sia esso la realizzazione di un progetto, la costruzione di una lista civica.

Cosa stai facendo in queste settimane?Fortuna vuole che sto facendo esattamente questo. sia BMW, sia CiboProssimo, sia BancoPopolare mi vedono parte di un team (con differenti ruoli) per realizzare un progetto

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?Vista la mia propensione per il project management, finito il mio periodo blu, cioè dopo il 21 aprile, potrei gestire progetti tecnologici o meno.

Alex è attivamente impegnato con il

INTERVENTI PROSSIMI VENTURIStiamo dando vita ad una associazione che vuole far scoprire e risvegliare i talenti che ognuno di noi ha ricevuto.

Far comprendere sperimentandolo cosa ciascuno di noi è in grado di fare, cosa gli piace e per cosa siamo portati è lo scopo della nostra associazione. Stimolare all’imprenditorialità, a farsi carico del proprio destino, comprendere dove siamo e lo scenario intorno a noi costituiscono il passo successivo per aiutare ed aiutarci a realizzarci e a migliorare la società in cui siamo stati chiamati a contribuire.

Credo dovremmo iniziare a proporre una serie di stimoli per aiutare e supportare concretamente l’imprenditorialità, la creatività e il voler fare con coraggio e determinazione.

La nostra è una società altamente tecnologica in cui l’uomo è un assiduo fruitore ignorante della tecnologia. E l’ignoranza rende spesso l’uomo schiavo di quello che non conosce, non padroneggia appunto.

Questo apre una prospettiva molto interessante ed utile ai nostri percorsi esperienziali.

Riappropriarsi della manualità, saper costruire oggetti e strumenti, inventare e adattare la tecnologia di massa alle esigenze specifiche di ciascuno di noi. Sono temi molto interessanti ed educativi.

Possiamo organizzare sessioni formative esperienziali e prodotti editoriali multimediali su temi legati all’imprenditorialità con titoli:

• come dar vita ai tuoi sogni imprenditoriali

• sviluppare l’iniziativa personale

• nuove tecnologie per la didattica

• elettronica e interazione fisica con le informazioni

e molti altri ancora. Probabilmente una linea dedicata alla “consapevolezza nell’uso della tecnologia”, degli stimoli all’imprenditorialità e alla riscoperta della tradizione artigiana del nostro paese possono essere temi di interesse e socialmente molto utili in questi tempi.

Fabrizio ScottiMedico Oculista

Compleanno 7 gennaio

Cosa ti piace?

La mia famiglia, la fotografia, la musica

Cosa stai facendo in queste settimane?

Sto organizzando la mia nuova attività lavorativa...it's a mess!!

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?

Per ora riesco ad essere un osservatore poco presente

Page 11: La forma del cuore

Food photography e passione

ROBERTA RESTELLI

Commerciale IT

Compleanno 16 agosto

Rovesciare sul tavolo la farina e aggiungere lo zucchero, il sale, il lievito e mescolare bene; aggiungere le uova e il burro a pezzetti e lavorare l'impasto. Aggiungere il vino bianco poco alla volta fino ad ottenere una palla elastica e morbida. Tagliare a metà l'impasto e la parte avanzata avvolgerla nella pellicola per evitare che si asciughi. Infarinare leggermente il tavolo, tagliare un pezzo di impasto, appiattirlo leggermente e iniziare a passarlo nella macchina tira pasta (i riferimenti della nostra macchina sono Imperia manuale e per la prima passata abbiamo usato il primo buco, quello più largo) e ripassarla più volte fino a quando la pasta non diventerà liscia.

Durante questi passaggi ripiegare in tre parti la pasta su sè stessa. Spostare la rotellina della macchina Imperia sul buco a metà e ripetere l'operazione una sola volta senza però piegare la pasta. Stendere sul tavolo la sfoglia ottenuta facendo attenzione ad infarinarla leggermente e senza sovrapporla.

Alla fine di questo passaggio, spostare la rotella sull'ultimo buco (quello più sottile) e rifare la stessa procedura (sarà sufficiente un solo passaggio). Tagliare le strisce ottenute in grandi quadrotti di circa 10 cm di lato e fare due piccoli taglietti diagonali all'interno del rettangolo in prossimità degli angoli e far girare l'angolo all'interno del taglio come se si volesse fare un nodo. Questa operazione dovrà essere fatta il più velocemente possibile perché se la pasta si asciuga cuocerà ma senza gonfiarsi.

Prepararsi a friggere. La padella non dovrà essere tanto larga e avrà i bordi alti. Versare nella padella 1 litro di olio e 250 gr di strutto e lasciarli scaldare. Non appena l'olio sarà caldo al punto giusto, friggere al massimo 4-5 chiacchiere per volta bucandole con una forchetta. Dopo un paio di minuti (o non appena avranno preso un leggerissimo colore) con una mestolo forato scolarle su carta assorbente e quando si saranno raffreddate, spolverarle con zucchero a velo.

ChiacchierePer l'impasto: 

1 kg farina 00100 gr burro (freddo di frigorifero)

4 uova80 gr zucchero semolatovino bianco secco q.b.

1 bustina di lievito per dolci1 pizzico di sale

Per friggere: 2 lt olio di semi di arachide 

500 gr di struttozucchero a velo per spolverare

Il senso gusto

http://ilsensogusto.blogspot.com/

Page 12: La forma del cuore

Valutazione

E' il cruccio di tutti gli studenti: il voto. Noi invece vogliamo che il momento della valutazione sia un gioco, divertendosi chi valuterà l’attività proposta dalla Forma del Cuore ci darà una misura di quello che abbiamo creato rispetto a quello che ci aspettavamo.

Emozioni,relazioni, consapevolezza di sé e degli altri.

Le percezioni del mondo evolvono tra presente passato e futuro senza che ce ne accorgiamo e plasmano l'identità delle  persone.

Il loro cambiamento ci darà la misura dell'impatto che ha avuto la nostra proposta educativa.

Camille, maestra in merito, ci insegnerà a rendere tangibile quanto altrimenti rimarrebbe inespresso e quindi perso agli occhi di tutti, per generare un feedback sull'efficacia e la sostenibilità delle nostre proposte. Valuteremo cioè l' effetto che hanno, quanta felicità generano nei protagonisti anche rispetto alle ricadute sulla società attorno.

Dateci i vostri obbiettivi e noi valuteremo la probabilità di raggiungerli prima del vostro intervento, e poi, se e come li avete raggiunti, rimanendo a disposizione per riflettere e sperimentare insieme su come fare di più la dove i dati dei nostri stakeholders / interessati, lo richiedono.

SILVIA ROMANI

Compleanno: 26 settembre

Cosa ti piace?

Sono molto curiosa,  mi piace tutto e soprattutto la novità. Ma non voglio essere generica, cerco di arginarmi. Mi piace stare a contatto con le persone, confrontarmi e imparare e poi trasmettere quello che ho appreso a chi non lo sa, mi piacciono le cose belle e diverse, mi piace toccare con mano le

CAMILLE FERONDCompleanno: 14 febbraio

Sono più felice quando posso indulgere nelle varie attività (no troppa routine) che servono a risolvere problemi o rispondere a bisogni ricercando e giocando con le idee, in gruppo, scrivendo magari qualcosa (di tecnico o creativo) a proposito.

Cosa stai facendo in queste ultime settimane?

Oltre ad affrontare le sfide di stare caldi in una casa di campagna ancora in fase di ristrutturazione, i temi su cui mi sono impegnata, includono:

• Per LFDC ed altri: Aggiornamenti e sviluppò sistemi di valutazione delle prestazioni & modelli di competenze a livello di comunità; aziende (pubbliche o no); persone.

• Generazione di idee per attività Abili disabili; Orientamento teen; Copyright; Kit di comunicazione per le copie.

• Per altri: Ricerca & sviluppo di materiale didattico “gamificazione/ edutainment” sulla risoluzione dei conflitti / mediazione civile a vari livelli (individuali – Società dall’Italia al Rwanda)

• Partecipato a eventi, e riunioni e scritto material assieme ad altri come presidente del comitato dei genitori della scuola dei miei figli con l’intento di migliorare: la “governance” e “l’accountability” di tutte le parti; l’accoglienza /integrazione/sostegno dei nuovi iscritti e le loro famiglie; seminare e nutrire alcuni cambiamenti culturali riguardo alla valutazione; disciplina costruttiva dei ragazzi; e l’ottimizzazione dei laboratori multimediale, fisica e di lingua, oltre ad alcuni altri temi più mondani.

Continuo ad aggiornarmi e/o riflettere su:

• Modi di aiutare i millenni ad autogestire il loro tempo e angosce è minimizzare i rischi

della connettività quasi costante e aumentarne I benefici.

• Arricchire l’orientamento post secondario anche per mezzo di un anno sabbatico “gap year” con opportunità di apprendimento mentre si lavora – programmi Young Entrepreneur della CE; erasmus; operatori di pace / volontariato ecc…

• Life-balance; anziani e saluta cerebrale; obesità; tecniche di terapie cognitive-comportamentali; l’emergenza di nuove esigenze e potenziale risposta imprenditoriale…

Come vedi il tuo futuro nell'associazione?

A breve penso di potere contribuire a più progetti/aspetti dell’associazione.

a lungo termine penso che ci sia un potenziale di dedicarci molto più tempo, finanze personali permettendo

nel intermedio tento di conciliare LFDC con altre cose che faccio il più possibile.

idee, i progetti, i prodotti di cui parlo o di cui mi parlano, mi piace progettare e realizzare. Mi piacciono i viaggi, gli sport, la fotografia e la musica.

Cosa stai facendo?

Lavoro per un'agenzia di relazioni pubbliche, mi occupo dei rapporti con i giornalisti per alcune istuzioni. Ultimamente sto scrivendo tanto e  sto leggendo altrettanto, scoprendo che non mi dispiace affatto, soprattutto quando posso dare voce a qualcosa che vivo da vicino.

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?

Non riesco a vedermi in un posto preciso nell'associazione per ora, so solo che non potrei stare solo dietro a un monitor, per il resto metto a disposizioni le mie capacità e tutti i miei 29 anni di vita, la mia formazione filosofica, la mia esperienza professionale, per quanto breve, per portare avanti il progetto, penso che mi farà anche scoprire qualcosa di nuovo di me.

Page 13: La forma del cuore

GIULIA MANCA

Professione: Esperta marketing

Compleanno: 4 ottobre

Cosa ti piace? Viaggiare e stare in mezzo alla gente

Cosa stai combinando in queste ultime settimane? Nuovo cambio nella mia vita, direzione felicità

Come vedi il tuo futuro nell'associazione? Attivo, con progetti interessanti da seguire e cose da imparare.

ANDREA BONSANTO

Compleanno: 27 dicembre

Cosa ti piace? Mi piace il vento, fare vela, andare al cinema, leggere, la tecnologia.

Cosa stai facendo nelle ultime settimane?Non ho molto tempo x me, sono spesso in trasferta e quindi il tempo vola!!Quello che rimane un po di cinema, sport...

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?Come ho già avuto modo di dirti Paolo ho l'impressione, per il tipo di esperienza maturata e per il lavoro che svolgo, di essere abbastanza distante da questi primi progetti che stiamo realizzando, spero comunque di poter dare il mio contributo.

ALESSANDRA MINGOTTI

Compleanno: 5 novembre

Cosa ti piace? Sopportare mio marito, uomo splendido che sta scrivendo queste righe e che non si sbilancia a scrivere cosa piaccia alla moglie per evitare di essere smentito o peggio...

Cosa stai facendo nelle ultime settimane?La mamma di tre bimbi a tempo pieno, la gestione della burocrazia di Paolo e dell’Agriturismo.

Come vedi il tuo futuro nell’associazione?A supporto, quando serve, come posso. Libero Paolo da suoi compiti consentendogli qualche ora in più da dedicare all’associazione.

Le frasi qui riportate sono una libera interpretazione di Paolo dell’Alessandra-pensiero.

Nosco APP è la soluzione per consentire ai team di lavoro come noi di coinvolgere attivamente le persone nel condividere le proprie idee stimolando l’ intelligenza collettiva e mettendo in concorrenza i contributi di tutti.

La Forma del Cuore l'ha ricevuta come dono di battesimo da Nosco, società danese Nosco con cui collabora Paolo.

Un ringraziamento a entrambi e speriamo di essere presto quotati non solo come idea.

Page 14: La forma del cuore

laformadelcuore.pbworks.com è lo spazio collaborativo dei soci.

Per accedere basta inserire la vostra email e la password scelta la prima volta che siete stati invitati ad entrare e premere su Log-in.Se marcate il campo Remember-me vi sarà più semplice entrare in quanto non dovrete rimettere ogni volta i vostri dati.Se non la ricordate la password basta premere su Forgot your password? e vi sarà inviata una email per definire una nuova password.

Se avete problemi chiamate Paolo: 335 6968 980 - skype: rossetti_paolo

email

se dimentichi la password premi qui

seleziona questa casella

WIKI - Spazio collaborativo online

EDITUn WIKI si differenzia da un tradizionale sito web perché chiunque può aggiungere contenuti (documenti, testo, immagini, video ecc.) e cambiare i contenuti delle pagine esistenti semplicemente cliccando il tasto EDIT. Non potete fare danni tutta la storia delle modifiche è memorizzata.

Ognuno di noi può creare archivi (folder) e pagine di testo (page).

Caricare file (Upload files) e collegarli evidenziando una parola quando si è in modalità EDIT e selezionando il file a destra a cui collegare la parole,

L’area NAVIGATOR consente di muoversi tra archivi (in MAIUSCOLO con il simbolo della cartelletta gialla) e file.

E’ possibile commentare ogni singola pagina .

Lo strumento è molto semplice. Ma senza alcuna paura, se volete una spiegazione o un aiuto chiedete a Paolo e verrete aiutati!

Se carichiamo dei documenti, se possibile, trasformiamoli in PDF se sapete come fare. Oppure caricateli così come li avete e provvederemo a sistemarli.

Page 15: La forma del cuore

Sede di Milano - Via Torino 56Perché una sede a Milano?La sede di Milano potrebbe essere il punto di svolta per la nostra Associazione.

Disporre di una sede prestigiosa in pieno centro di Milano, a due passi dal Duomo e da San Lorenzo, dalle scuole statali più prestigiose (Parini e Manzoni), ci potrebbe consentire di dar vita a seminari, incontri, riunioni e ogni sorta di occasione di relazione con i cittadini di Milano e proporre collaborazioni con molti enti e associazioni come la nostra, aprendo così le porte a nuovi soci e nuove opportunità per tutti.

Incrociamo le dita e a presto per le novità.

La sede sarà disponibile, se tutto va bene, da Settembre 2012 con un calendario pre-concordato con la Parrocchia.

NUMERISEDE

Salone MQ

130Palestra

MQ

60Affitto Euro

500

Associazione di promozione socialeLa Forma del CuoreDott. Ing. Paolo RossettiVia Bruno Armani 6 29015 Castel San Giovanni PCT 0523 885508

M. 335 6968 98008 febbraio 2012

Reverendissimo MonsignoreGianpietro CrippaParrocchia San Giorgio a PalazzoPiazza San Giorgio, 2 20123 Milano

 Oggetto: Richiesta di utilizzo dei locali sottocortile della Parrocchia San Giorgio a Palazzo di Via Torino a Milano

Reverendissimo Monsignorein qualità di presidente dell’associazione di promozione sociale La Forma del

Cuore, di cui allego l’atto costitutivo e lo statuto, mi permetto di sottoporle la

nostra richiesta di poter usufruire in comodato d’uso dei locali sottocortile

visionati dal nostro socio Sergio Cavagliano accompagnato dall’Ing. Montorfano in

data 26 gennaio 2012. Attualmente operiamo utilizzando a titolo gratuito i locali della Parrocchia di

Borgotrebbia di Piacenza e l’Antica Pieve di Verdeto, in Località Agazzano (PC)

grazie all’ospitalità del nostro Socio Fondatore e Parroco Don Pietro Cesena.

Poiché la gran parte dei nostri soci attivi vive ed opera a Milano ed i locali della

Parrocchia di Borgotrebbia sono già assegnati ad attività di catechesi ci troviamo ad

affrontare il problema della mancanza di una sede idonea a dar vita ad attività

dell’associazione. Tale mancanza risulta essere il limite principale alla possibilità di

svolgere a pieno le attività istituzionali della nostra Associazione da parte dei soci

fondatori.

Fino ad oggi abbiamo svolto attività a favore di gruppi giovanili dai 13 ai 24 anni

della Parrocchia di Borgotrebbia ma vorremmo allargare il nostro bacino di utenza

Proposta

Bocciata

Page 16: La forma del cuore

OBIETTIVO SOCI EFFETTIVI E FONDATORI17

SITO COLLABORATIVOlaformadelcuore.pbworks.com

Condivisione idee

cuore.noscoapp.com

Sito ufficiale (in costruzione)

www.laformadelcuore.org

LA FORMA DEL CUOREPrimo numero

2012

Paolo • • •

Sabato 10 marzo - 9:00 Ganaghello

1.

2.

3.

4.

5.

6. Museo d'arte

7. Spiaggia

8. Pub

9. Parco monumentale

10. Film

ULTIMO PENSIERO...La Forma del Cuore sta prendendo forma. Non è semplice con tante persone con tanta energia, distanti e poco tempo libero, ma sono certo che stiamo remando nella giusta direzione.

La “bocciatura” della sede è un colpo basso ma ci rialzeremo. Non ho mai pensato che sarebbe stato facile dar vita ai sogni ma se non ci si prova si perde in partenza!