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La Flora del Bosco

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  • La Flora del Bosco

  • L’area del bosco di Foglino faceva parte dell’ “Antica Selva del Circeo e di Terracina” ed

    era formata da una fitta foresta planiziale caratterizzata dalla presenza di paludi estese che

    impedivano l’insediamento umano stabile. Fin dall’antichità l’area è stata soggetta alla

    pratica del taglio dei boschi per la produzione di carbone vegetale, per la raccolta di

    ghiande e per l’edilizia in particolare nell’area di S. Anastasio ed in altre località limitrofi e

    per alimentare le cave di zolfo nell’area Solfatara. Venivano utilizzate principalmente

    specie legnose di tipo arbustivo, tra cui il corbezzolo (Arbutus unedo) e l’erica (Erica arborea)

    e di tipo arboreo, l’olmo campestre (Ulmus minor), l’ontano comune (Alnus glutinosa),

    l’orniello (Fraxinus ornus), pioppi (Populus nigra e P. alba) e diverse specie di querce, in

    particolare leccio (Quercus ilex), cerro (Quercus cerris) e sughera (Quercus suber). Il taglio dei

    boschi si intensificò nel corso degli anni fino alla definitiva distruzione dell’Antica Selva

    con la Bonifica Integrale. Dei 10.000 ha della Selva di Nettuno rimangono oggi pochi lembi

    residui lungo il litorale, il Lido dei Gigli, Tor Caldara, Torre Astura, il Poligono di Nettuno

    e alcuni nuclei forestali isolati nell’entroterra, Boschi di S. Anastasio, della Spadellata, del

    Padiglione, di Villa Borghese e di Foglino – Tre Cancelli.

    Il bosco è caratterizzato quasi esclusivamente da aree boscate caratterizzate da una foresta

    temperata calda formata principalmente da cerro e farnetto.

    Fonte: Bosco di cerro e farnetto. Sopralluogo diretto

  • Lo strato arboreo è costituito da Quercus cerris e Quercus frainetto, i quali possono

    raggiungere l’altezza massima di 15-18 metri e un diametro di 40-60 centimetri. Lo strato

    arbustivo è invece formato da diverse specie tipiche della vegetazione forestale decidua e

    temperata, tra cui Crataegus monogyna Pyrus pyraster, Malus sylvestris , Mespilus germanica,

    Ligustrum vulgare, Euonymus europaeus che sono specifiche di cenosi forestali diffuse

    nell'Italia centro - meridionale.

    Fonte: Bosco di cerro e farnetto. Sopralluogo diretto.

    Il bosco è inoltre costituito da numerose specie mediterranee, come Myrtus comunis,

    Juniperus oxycedrus ed Erica scoparia, che si trovano nello strato arbustivo, e da specie

    lianose ( rampicanti ) come Smilax aspera e Rubia peregrina e specie erbacee tra cui Carex

    distachya e Asparagus acutifolius, queste ultime più diffuse negli ampi spazi aperti.

    All’interno del bosco di caducifoglie è presente un piccolo lembo di pineta a pino

    domestico (Pinus pinea) con elementi di Quercetum ilicis piantati tra anni Trenta e

    Cinquanta del Novecento.

  • Fonte: Flora del Bosco di Foglino. Sopralluogo diretto.

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