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LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIOFormazione ed Attività
MAPPA CONCETTUALE
PROFILO PROFESSIONALE FORMAZIONE CONTESTI OPERATIVI CONTESTO RELAZIONALE ATTIVITÀ COMPETENZE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA TIROCINIO ESAME FINALE L’INFERMIERE E L’OSS…esempi
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Dott.ssa Silv ia G
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1. FIGURA PROFESSIONALE E PROFILO
L’operatore socio-sanitario è l’operatore che a seguito dell’attestato di qualifca conseguita al termine di specifca formazione professionale, svolge attività indirizzata a :
1. Soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario;
2. Favorire il benessere e l’autonomia dell’utente;
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2. LA FORMAZIONE
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È di competenza delle Regioni che provvedono all’organizzazione dei corsi e delle relative attività didattico-formative, nel rispetto delle disposizioni della Legge.
3. CONTESTI OPERATIVI
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L’operatore socio-sanitario svolge la sua attività in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali.
in ospedale e negli altri servizi sanitari
a casa della personanei servizi sociali: residenze per anziani; comunità alloggio; centri diurni
4. CONTESTO RELAZIONALE
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L’operatore socio-sanitario svolge la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed educativa, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale
Medici
Psicologi
Fisioterapisti
Educatori
Assistenti sociale
Famiglie degli assistitiAssociazioni di volontariato
5. ATTIVITÀ
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Le attività dell’operatore socio-sanitario sono rivolte alla persona ed al suo ambiente di vita e si esplicano in particolare in:
a.Assistenza diretta ed aiuto domestico, alberghiero;b.Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale;c.Supporto gestionale, organizzativo e formativo.
ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISTE PER L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO
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A. Assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero
B. Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale
C. Supporto gestionale, organizzativo e formativo
A. ASSISTENZA DIRETTA ED AIUTO DOMESTICO ALBERGHIERO
Assiste la persona, in particolare non autosuffciente o allettata, nelle attività quotidiane e di igiene personale;
Realizza attività semplici di supporto diagnostico e terapeutico;
Collabora ad attività fnalizzate al mantenimento delle capacità di psicofsiche residue, alla rieducazione, alla riattivazione ed al recupero funzionale;
Realizza attività di animazione e socializzazione di singoli e gruppi;
Coadiuva il personale sanitario e sociale nell’assistenza al malato anche terminale e morente;
Aiuta la gestione dell’utente nel suo ambito di vita; Cura la pulizia e l’igiene ambientale.
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B. INTERVENTO IGIENICO-SANITARIO E DI CARATTERE SOCIALE
Osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno dell’utente;
Collabora all’attuazione degli interventi assistenziali; Valuta, per quanto di competenza, gli interventi più
appropriati da proporre; Collabora all’attuazione di sistemi di verifca degli
interventi; Riconosce ed utilizza linguaggi e sistemi di
comunicazione-relazione appropriati in relazione alle condizioni operative;
Mette in atto relazioni-comunicazioni di aiuto con l’utente e la famiglia, per l’integrazione sociale ed il mantenimento ed il recupero dell’identità personale.
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C. SUPPORTO GESTIONALE, ORGANIZZATIVO E FORMATIVO
Utilizza strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio;
Collabora alla verifca della qualità del servizio; Concorre, rispetto agli operatori dello stesso proflo, alla
realizzazione dei tirocini ed alla loro valutazione; Collabora alla defnizione dei propri bisogni di
formazione e frequenta corsi di aggiornamento; Collabora, anche nei servizi assistenziali non di ricovero,
alla realizzazione di attività semplici.
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6. COMPETENZE DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO
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A. Competenze tecniche
C. Competenze relazionali
B. Competenze relative alle conoscenze richieste
A. COMPETENZE TECNICHE
In base alle proprie competenze e in collaborazione con altre fgure professionali, sa attuare i piani di lavoro;
È in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni (schede, protocolli, etc..);
E in grado di collaborare con l’utente e la sua famiglia:
Nel governo della casa e dell’ambiente di vita, nell’igiene e cambio biancheria;
Nella preparazione e/o aiuto all’assunzione dei pasti; Quando necessario, e a domicilio, per l’effettuazione degli acquisti; Nella sanifcazione e sanitizzazione ambientale.
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È in grado di curare la pulizia e la manutenzione di arredi e attrezzature, nonché la conservazione degli stessi ed il riordino del materiale dopo l’assunzione dei pasti;
Sa curare il lavaggio, l’asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare;
Sa garantire la raccolta e lo stoccaggio corretto dei rifuti, il trasporto del materiale biologico sanitario e dei campioni per gli esami diagnostici, secondo protocolli stabiliti;
Sa svolgere attività fnalizzate all’igiene personale, al cambio della biancheria, all’espletamento delle funzioni fsiologiche, all’aiuto nella deambulazione, all’uso corretto di presidi, ausili ed attrezzature, all’apprendimento e mantenimento di posture corrette;
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In sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del personale preposto è in grado di:
Aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso;
Aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie; Osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni
sintomi di allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione, etc …)
Attuare interventi di primo soccorso; Effettuare piccole medicazioni o cambio delle stesse ed
effettuare iniezioni di intramuscolari; Controllare ed assistere la somministrazione delle diete;
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Aiutare nelle attività di animazione che favoriscono la socializzazione, il recupero ed il mantenimento di capacità cognitive e manuali;
Collaborare ad educare al movimento e favorire movimenti di mobilizzazione semplici su singoli e gruppi;
Provvedere al trasporto di utenti, anche allettati, in barella-carrozzella;
Collaborare alla composizione della salma e provvedere al suo trasferimento;
Utilizzare specifci protocolli per mantenere la sicurezza dell’utente, riducendo al massimo il rischio;
Svolgere attività di informazione sui servizi del territorio e curare il disbrigo di pratiche burocratiche;
Accompagnare l’utente per l’accesso ai servizi.
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B. COMPETENZE RELATIVE ALLE CONOSCENZE RICHIESTE
Riconoscere le principali tipologie di utenti e le problematiche connesse;
Conoscere le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento personalizzati;
Riconosce per i vari ambiti le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all’utente sofferente, disorientato, agitato;
È in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell’utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche;
Conosce le modalità di rilevazioni, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifci relativi all’utente;
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Conosce le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione;
Conosce i principali interventi semplici di educazione alla salute, rivolte agli utenti ed ai loro famigliari;
Conosce l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali;
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C. COMPETENZE RELAZIONALI
Sa lavorare in équipe; Si avvicina e si rapporta con l’utente e con la famiglia,
comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza, sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo;
È in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente;
Sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori;
Sa sollecitare ed organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione ad iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale;
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È in grado di partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul Servizio e sulle risorse;
È in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità;
Affancandosi ai tirocinanti, sa trasmettere i propri contenuti operativi.
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7. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E MATERIE DI INSEGNAMENTO
La didattica è strutturata in almeno 1000 ore, suddivise in un modulo di base e uno professionalizzante, di cui 450 ore di tirocinio
La didattica è strutturata per moduli e per aree disciplinari;
Le materie di insegnamento relative ai moduli didattici sono articolate nelle seguenti aree disciplinari:
1. Area socio-culturale, istituzionale e legislativa;2. Area psicologia e sociale;3. Area igienico-sanitaria;4. Area tecnico-operativa.
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8. TIROCINIO
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Tutti i corsi comprendono un tirocinio guidato presso le strutture ed i servizi nel cui ambito è prevista la fgura professionale dell’operatore socio-sanitario
9. ESAME FINALE E RILASCIO DELL’ATTESTATO La frequenza dei corsi è obbligatoria e non possono essere
ammessi alle prove di valutazione fnale coloro che abbiano superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Giunta Regionale nel provvedimento istitutivo dei corsi e comunque non superiore al 10% delle ore complessive;
Al termine del corso gli allievi sono sottoposti ad una prova teorica ed una pratica da parte di un’apposita commissione d’esame;
In caso di assenze superiori al 10% delle ore complessive, il corso si considera interrotto e la sua eventuale ripresa nel corso successivo avverrà secondo modalità stabilite dalla struttura didattica;
All’allievo che supera la prova è rilasciato un attestato di qualifca valido, ai sensi della normativa vigente, nelle strutture, attività e servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali.
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Torniamo al punto di partenza…..
L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO
e’ l’operatore che, a seguito dell’attestato di qualifca conseguito al termine di specifca formazione professionale, svolge, su indicazione degli operatori preposti all’assistenza sanitaria e\o a quella sociale, attività indirizzate a soddisfare i bisogni primari della persona, nelle proprie aree di competenza, in contesto sia sociale che sanitario e a favorire il benessere e l’autonomia dell’utente
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CONTESTI OPERATIVI
• SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
• SOCIO SANITARI
• RESIDENZIALI O SEMIRESIDENZIALI
• AMBIENTE OSPEDALIERO
• DOMICILIO DELL’UTENTE
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L’infermiere e l’oss
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• L’INFERMIERE QUALE RESPONSABILE DELL’ASSISTENZA
GENERALE INFERMIERISTICA, NELL’AGIRE AVVALENDOSI DI
PERSONALE DI SUPPORTO, DEVE DEFINIRE LE COMPETENZE IN RELAZIONE AI BISOGNI ED AI
PROBLEMI DELLA PERSONA ASSISTITA E DELLA COMPLESSITA’
ASSISTENZIALE IN QUEL DETERMINATO CONTESTO
OPERATIVO
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NELL’AVVALERSI DELL’OPERATORE DI SUPPORTO L’INFERMIERE DEVE VALUTARNE LE COMPETENZE
IN BASE A:
•FORMAZIONE ACQUISITA
•CONOSCENZE ED ESPERIENZE
•CAPACITA’ ED ABILITA’ POSSEDUTE DAL SINGOLO OPERATORE
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LA DEFINIZIONE DI COMPETENZA DETERMINA LA RESPONSABILITA’ NELL’ESERCIZIO DI QUANTO PREVISTO DAL PROFILO D’APPARTENENZA.
L’INFERMEIRE:IDENTIFICA I BISOGNI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA DELLA PERSONA E DELLA COLLETTIVITA’
L’OSS:OSSERVA E COLLABORA ALLA RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA PIANIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA
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PROCESSO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA
IDENTIFICAZIONE DEI PROBLEMI DI ASSISTENZA INFERMIERISTCICA
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
CONTRIBUTO DELL’OSS
CONTRIBUISCENEL RILEVARE SEGNI E SINTOMI
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L’INFERMIERE:
FORMULA I RELATIVI OBIETTIVI, PIANIFICA GESTISCE, ATTUA, PRESCRIVE E VALUTA L’INTERVENTOASSISTENZIALE
L’OSS:
COLLABORA ALL’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI ASSISTENZIALI SU PRESCIZIONE E ATTRIBUZIONE DELL’INFERMIERE, SUPPORTANDO LA PERSONA ASSISTITA IN RELAZIONE AI DIVERSI GRADI DI INABILITA’ NELLE PRATICHE DI ACCUDIMENTO QUOTIDIANO
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ASSISTENZA
INFERMIERISTICACONTRIBUTO DELL’OSS
ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI(O ATTRIBUZIONE DELL’ATTUAZIONE)
VALUTAZIONE DEI RISULATTI RAGGIUNTI
ATTUA GLI INTERVENTI, AUTONOMAMENTE O IN COLLABORAZIONE SULLA BASE DELLA COMPLESSITA’ ASSISTENZIALE, RISCHIO, DISCREZIONALITA’, REQUISITI COGNITIVI-TECNICI RICHIESTI DALL’ESECUZIONE DELL’ATTIVITA’
CONTRIBUISCE A FORNIRE INFORMAZIONI E DATI
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ESEMPIO:
ACCOGLIMENTO DELLA PERSONA AL MOMENTO DELL’ACCETTAZIONE IN OSPEDALE PER RICOVERO PROGRAMMATO:
ATTIVITA’ INFERMEIRE OSS
ASSEGNA IL POSTO LETTO P EACCOMPAGNA LA PERSONA P SA O CCONTROLLA CHE LA PERSONA ABBIA A DISPOSOZIONE QUANTO NECESSARIO PER IL COMFORT ALBERGHIERO
E
MONITORIZZA LO STATO DELLA PERSONA ONDE PREVENIRE LE COMPLICANZE E GARANTIRNE LA SICUREZZA
P C
E: ESECUZIONE COMPITI
C: COLLABORAZIONE
SA: SU ATTRIBUZONE
SA O C: IN RELAZIONE ALLO SATO CLINICO L’INFERMIERE DECIDE SE ESSERE PRESENTE
P: PRESCRIZIONE
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L’INFERMIERE:GARANTISCE LA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE PRESCRIZIONI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE
L’OSS:SU INDICAZIONE E ATTRIBUZIONE DELL’INFERMIERE E SOTTO LA SUA SUPERVISIONE, AIUTA LA PERSONA PER LA CORRETTA ASSUNZIONE DEI FARMACI PRESCRITTI E PER IL CORRETTO UTILIZZO DI APPARECCHI MEDICALI DI SEMPLICE USO NONCHE’ AIUTA NELLA PREPARAZIONE ALLE PRESTAZIONI SANITARIE, SECONDO QUANTO RICHIESTO DAL CONTESTO OPERATIVO E ISTITUZIONALE
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Assunzione di farmaci
Infermiere
Valuta le condizioni di rischio (assistito, farmaci, contesto)
Attua l’assunzione o la attribuisce
Verifca e garantisce la corretta esecuzione
OSS
Attua l’assunzione
Verifca la corretta assunzione
Rileva e trasmette informazioni e dati
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Esecuzione di medicazioni sempliciInfermiere
Valuta le condizioni della lesione (tipo, rischio infettivo)
Decide quali rpodottiE metodiche usare
Attua la medicazione o ne attribuisce l’esecuzione
Valutazione dei risultati raggiunti
OSS
Attua la medicazione
Contribuisce a fornire informazioni e datiSull’evoluzione della lesione
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!