la disailità intellettiva stefano vicari ed i disturbi...
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La disabilità intellettiva ed i disturbi associati
Floriana CostanzoStefano VicariOspedale Pediatrico Bambino Gesù. U.O.C. Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Neuroscienze, Roma
www.specchioriflesso.net
LA SINDROME DI DOWNDISABILITA’ INTELLETTIVA
PROFILO COGNITIVO:
• Capacità linguistiche
---> produzione povera, poco fluente
---> maggiore compromissione della morfosintassi
---> relativo risparmio del lessico.
• Abilità visuo-spaziali
---> appaiono meno compromesse
• Deficit di memoria e apprendimento
La Memoria
MBTMLT
IMPLESPL
VERBALE
VISIVA
SPAZIALE
La Memoria
Modello della working memory
di Baddeley
(Baddeley and Hitch, 1974).
Memoria a Breve Termine Verbale
COMPONENTI del Loop Fonologico
Il supporto visivo è tra le risorse più importanti nel favorire l’apprendimento.
Memoria a Breve Termine Visuo-spaziale
WORKING MEMORY
Rappresentare, mantenere e manipolare informazioni
Lateral PFC e connessioni con alte regioni posteriori (Gazzaniga, 2002).
SPAN
25 6
4 7
9 5
3
4 7 2
8 1 5
3 6 1
B-DIGIT B-CBT NWR
WSDS
Working memory
In sintesi: WM e MBT
Compromissione generale, in particolare della componente verbale
(Jarrold & Baddeley ,1997; Jarrold et al., 2000, 2002; Vicari et al., 2004, 2006, 2007;
Silverman, 2007)
Dissociazione tra MBT spaziale e visiva(Vicari et al., 2003; Vicari et al., 2006; Duarte et al. 2011)
Dichiarativa
Semantica
Procedurale
Working Memory
Budson e
Price, 2005
Vicari et al. 2000Neuropsychologia, 38(3):240-51
Riconoscimento
Richiamo libero
Vicari et al. 1997Neuropsychologia, 35, 1, 71–79
MLT verbale
Recupero -->Nella SD rispetto alla SW difficoltà nell’adottare strategia di clustering (Vicari et
al.1997)
RICONOSCIMENTO SPAZIALE
O TD∆ DS
O TD∆ DS
Vicari et al. 2005Dev Med Child Neurol. 47(5):305-11.
MLT visivo-spaziale
RICONOSCIMENTO VISIVO
PRIMING VISIVO
PRIMING VERBALE
SRTT
TORRE DI LONDRA
MLT implicita: Priming e procedurale
Vicari et al. 2000Neuropsychologia. 2000;38(3):240-51
Grave deficit nel richiamo libero (Jarrold et al., 2007; Carlesimo et al., 1997). Deficit nel richiamo spaziale contestuale (Edgin et al., 2014)
Deficit nella MLT verbale e visiva, MLT visuo-spaziale relativamente risparmiata (Carlesimo et al., 1997; Vicari et al., 2005)
Apprendimento procedurale relativamente preservato (Vicari et al., 2007, Johns et al. 2012).
In sintesi: MLT
• Pochi gli studi sulla memoria nella prima infanzia, in particolare per la MBT e WM
• Nell'età adulta la ricerca è limitata ai domini della MLT e WM
• Pochissime ricerche negli anziani
Il profilo della MBT rimane stabile nel tempo
Studi longitudinali
Il profilo della MLT peggiora con l’età
Studi longitudinali
Riassumendo 1:
• MBT compromessa (verbale>visivo-spaziale)
• MLT dichiarativa compromessa
• MLT implicita relativamente preservata
Quali le basi Neuroanatomiche di questo profilo?
MBT verbale e lobo parietale inf. destro
MBT Spaziale e lobo parietale inf. destro (via visiva dorsale)
MBT Visiva e giro sup. temporale destro, lobo occipitale mediale, giro fusiforme (via visiva ventrale)
Correlazioni cervello-comportamento: la MBT
MBT verbale e spaziale correlate alla densità di MG parietale inferiore destra (anziché di sinistra)
I dati confermano un ruolo specifico della dell'emisfero destro nel deficit della MBT verbale (Vicari & Carlesimo, 2006).
MLT VerbaleCorrela con la corteccia orbitofrontalebilaterale
Riorganizzazione neuroanatomica atipica nella SD
MLT Spazialee lobo temporale mediale(paraippocampo/ giro fusiforme di sin.)e cingolo anteriore bilaterale
Correlazioni cervello-comportamento: la MLT
Riassumendo 2:
Organizzazione tipica delle strutture cerebrali per la memoria spaziale
Organizzazione atipica per la memoria verbale
Apprendimento osservazionale
È un apprendimento indiretto perchéun comportamento viene acquisitoseguendo l'osservazione di unacondotta commessa da un modello(apprendimento vicario).
Teoria dell'apprendimento sociale di Albert Bandura (1977)
Lo studio del "burattino" Bobo
Capacità cognitive coinvolte nell'apprendimento osservativo:
- prestare attenzione al comportamento del modello e osservare le conseguenze
- ricordare cosa è stato osservato
- pianificare ed eseguire il comportamento osservato
- essere motivato a farlo
Jeannerod, 1994; Grèzes & Decety, 2001; Frey & Gerry, 2006
Apprendimento osservazionale
DS
WS
TD
0
20
40
60
TE1 OBS2 OBS1 TE2
ER
RO
RS
**
* **
L’apprendimento procedurale punto di forza!
• Apprendimento diretto preservato
• Deficit nell'apprendimento osservativo
Dopo il training di osservazione (OBS1-OBS2) Errori: DS > TD
Prove ed errori(TE1-TE2)Errori: DS = TD
Riassumendo 3:
• Per apprendere, le persone con SD non riescono a trarre vantaggio dalla sola osservazione
• Ma, piuttosto, da procedure per prove ed errori
Quali implicazioni per il trattamento?
Attività del tempo libero: imparare facendo
Miglioramento significativo sui compiti di workingmemory del gruppo che ha svolto il training
Effetti specifico con poche generalizzazione ad altri compiti di memoria
Training specifici sulla memoria
Correlazione tra
Report dei genitori con l'OMQ-PF
Prestazione ai compiti di memoria neuropsicologici
• misurare le capacità di memoria in ambiente ecologico e quindi pianificare un trattamento mirato
• misurare l’efficacia del trattamento nei trial clinici
Importanza dell’impatto sulla vita quotidiana
• L'analisi visiva spaziale può essere più efficace nell'apprendimento rispetto a quella verbale
• Le istruzioni verbali esplicite poco utili per promuovere l'apprendimento
• L'apprendimento diretto, o apprendimento per esperienza, sembra essere la migliore strategia
Conclusioni
Capacità adattive: complesso di abilità indispensabili all’individuo all’interno dei vari ambienti di relazione in cui vive che permettono di raggiungere autonomia personale e responsabilità sociale rispetto alla propria età e gruppo culturale di appartenenza.(Witt e Martenes, 1984)
Funzionamento adattivo
Funzionamento adattivo
QS (quoziente di sviluppo) : • Comunicazione: Ricezione Espressione Scrittura
• Abilità quotidiane: Personale (come il soggetto mangia, si veste e cura l’igiene personale), Domestico (quali lavori domestici il soggetto compie), Comunità (come il soggetto usa tempo, denaro, telefono e proprie capacità lavorative);
• Socializzazione: Relazioni interpersonali (come il soggetto interagisce con gli altri), Gioco e tempo libero (come il soggetto gioca e impiega il tempo libero), Regole sociali (come il soggetto manifesta senso di responsabilità e sensibilità verso gli altri);
• Abilità motorie: Grossolane (come il soggetto usa braccia e gambe per il movimento e la coordinazione), Fini (come il soggetto usa mani e dita per manipolare oggetti)
Nella Sindrome di Down (SD) i deficit adattivi maggiori riguardano: Il processamento verbale (Laws G., 1998)
Molti individui mostrano grave ritardo nel linguaggio, soprattutto in termini di discrepanza fra capacità espressiva e ricettiva (Sigman M, Ruskin E, Arbeile S, et al., 1999; Freeman
SF, Kasari C., 2002)
Le capacità motorie (Mon-Williams M, Tresilian JR, Bell VE, et al., 2001)
I limiti nelle abilità motorie riguardano sia i movimenti grossolani che quelli fini
Nonostante tali deficit, molti individui con SD mostrano: Buone abilità sociali (Fidler DJ, Hepburn S, Rogers , 2006) comprese
quelle di instaurare relazioni interpersonali e di mantenere un’elevata performance nel gioco e nelle attività ricreative(Freeman SF, Kasari C., 2002)
Profilo funzionamento adattivo
Negli ultimi anni sempre maggior attenzione
Rischio psicopatologico
Alcuni dati …
La letteratura riporta che i disturbi psichiatrici sono molto
più frequenti in individui con sindromi genetiche rispetto alla
popolazione generale
(Morgan et al.,2008; Stinton et al.,2010)
La prevalenza dei disturbi psichiatrici negli individui con
sindromi genetiche e disabilità intellettiva varia dal 30% al
40% (20 % nella popolazione generale)
(Einfeld and Tonge,1996; Coe et al.,1999)
Rischio psicopatologico
I bambini/adolescenti con SD presentano rischio di maggior
prevalenza di Disturbi d’Ansia ma basso rischio di Psicosi
Profilo differente tra SW e SD rischio psicopatologico legato
all’eziologica genetica e non alla DI per se
Sindrome di Down e comorbidità psichiatrica
Capone et al, 2006 Capone et al, 2013
Dykens et al, 2015
• Ansia --> simile alla
popolazione generale
•5-10 anni: problemi
esternalizzanti
• 11 anni- età adulta:
ansia, disturbi depressivi
Nicham et al, 2003
Dykens et al, 2007• Pre-pubertà (< 13 anni):
ADHD, Problemi oppositivo-
provocatori,
Disturbi dello Spettro Autistico
• Pubertà- età adulta (> 13 anni):
psicosi, disturbi depressivi,
disturbo bipolare Fletcher et al, 2007
Un bambino su due con la Sindrome di Down nel corso dell’infanzia appare:
• Oppositivo
• Eccessivamente ostinato
• Disobbediente
• Impulsivo
Dykens et al, 2002
La disattenzione influisce sul funzionamento globale del soggetto sia in ambito scolastico che lavorativo (Costanzo et al., 2013; Ekstein, Glick, Wiell, Kay, & Berger, 2011; van Gameren-Oosteromet al., 2013; Vicari et al., 2013)
In adolescenza è presente una marcata tendenza al ritiro sociale (Dykens et al., 2002; Jacola, Hickey, Howe, Esbensen, & Shear, 2014)
La prevalenza dei disturbi depressivi in età adulta è dell’ 11% (Dykens, 2007; Walker, Dosen, Buitelaar, e Janzing, 2011).
2. Valutazione aspetti
Comportamentali/psicopatologici
(CBCL 6-18, Achenbach, 2001)
(K-SADS-PL, Kaufman et al., 2004)
Cosa fare?
1. Visita neuropsichiatrica
Campanelli d’allarme …
eccessiva chiusura/ritiro sociale
mancanza di interessi
comportamenti stereotipati
eccessiva irritabilità
aggressività autodiretta e/o eterodiretta
Impulsività
Scarso rispetto delle regole
comportamenti problema
Tutti quei comportamenti checreano un problema alla personastessa o nella relazione tra lui el’ambiente circostante
Come intervenire?
1. L’analisi di un comportamento problema non si limita ad osservare il comportamento problema stesso.
↓
Osservazione anche della relazione tra stimoli antecedenti e conseguenze
Stimolo antecedente
Comportamento Problema
Conseguenza
Richiesta di mettere in ordine la
stanza
Aggressività autodiretta(mordersi la
mano)
Sgridare il bambino
Il bambino continua a mordersi la mano
Stimolo antecedente
Comportamento Problema
Conseguenza
Richiesta di mettere in ordine la
stanza
Aggressività autodiretta(mordersi la
mano)
“far finta di niente”
Il bambino smette di mordere lamano
… e di fronte ad una diagnosi
psicopatologica?
Linee guida American Association on Intellectual and
Developmental Disabilities(Rush e Frances, 2000)
Indicazioni di intervento
L’analisi applicata del comportamento (Applied Behavior
Analysis, ABA) ha ricevuto un rating di 8 sul massimo di 9 possibile
(primo livello di raccomandazione) → in particolrae per il
trattamento dei comportamenti problematici
I trattamenti cognitivo-comportamentali, il trattamento
comportamentale classico e il counseling di sostegno sono al
secondo livello di raccomandazione con un rating di 5 → studio
sistematico di Hassiostis et al., 2011 per trattamento depressione
e ansia
Interventi sul comportamento
Una vasta gamma di interventi per questi pazienti sono rivolti
alla riduzione/ eliminazione delle condotte disadattive e
all’insegnamento di abilità sociali più funzionali
Alcuni esempi di terapie comportamentali considerate efficaci per pazienti con disabilità intellettiva sono (Bouras, 2000)
• il programma positivo• la saturazione/ sovracorrezione dello stimolo• l’attenuazione dello stimolo • la token economy• il rinforzo positivo e differenziale• l’estinzione
Interventi sugli aspetti affettivi e relazionali
Interventi educativi sulle emozioni (Educazione Razionale
Emotiva)
Interventi sulle abilità sociali (Social Skills Training).
Interventi sulla famiglia
parent training
psico-educazione
evidenziare alcune abitudini di interazione genitore/bambino problematica;
fornire indicazioni e strategie di gestione del comportamento del bambino;
aiutare i genitori a migliorare il senso di competenza ed efficacia
genitoriale, instaurando una buona relazione con il figlio.
Interventi sulla famiglia
parent training
psico-educazione
evidenziare alcune abitudini di interazione genitore/bambino
problematica;
fornire indicazioni e strategie di gestione del comportamento
del bambino;
migliorare e/o risolvere situazioni problematiche all’interno
del contesto di vita quotidiano;
far emergere le potenzialità educative che ogni genitore
possiede, ma che fatica ad attuare;
aiutare i genitori a migliorare il senso di competenza ed
Obiettivi
Trattamento farmacologicoIl trattamento delle comorbilitàpsichiatriche principali :-comportamento autolesivo, aggressivo ooppositivo- iperattività, disattenzione- umore deflesso, ansia,- ossessioni e compulsioni- disturbi del sonno.
deve sempre essere rivalutato ogni 6-12 mesi e deve essere fatto un bilancio tra l’efficacia e gli effetti collaterali.
• La disabilità intellettiva ed i disturbi associati alla SD necessitano una presa in carico globale
• Sulla base dei vari aspetti cognitivi, adattivi e psicopatologici che accompagnano la sindorme è necessario uno specifico trattamento psicologico-educativo e/o farmacologico
• I punti di forza--> modalità visuo-spaziale, apprendimento implicita, imparare facendo, le abilità sociali --> per veicolare apprendimento e adattamento
Conclusioni
PsicologiMaria Chiara CastiglioniFlavia CirilloFloriana CostanzoMilena LaboniaEleonora Napoli Deny MenghiniOrnella Piscitelli Maria Pontillo
Psicologi Ricercatori –Phd e Post-Doc Paola BergonziniLaura CasulaIlenia ChianelloMichela CriscuoloMaria Elena De MatteisSilvia Di VaraElisa FucàMelissa GrassoSerena LicchelliRoberta NovelloMaria Laura PucciariniOrnella SantonastasoCristiana Varuzza
SegreteriaElisa ZaccagniniFrancesca Dante
Medici
Paolo Alfieri
Roberto Averna
Anna Maria Caramadre
Maria Pia Casini
Francesco Demaria
Paola De Rose
Silvia Guerrera
Giulia Serra
Giovanni Valeri
Valeria Zanna
Medici Ricercatori
Valentina Biasone
Laura Castaldo
Alessandra Carta
Alberta Mereu
UOC Neuropsichiatria Infantile
Prof. Stefano Vicari
Capo SalaAlessandra CorvajaAngela RanatiRita Simone
InfermieriLaura BaldiMauro BarbettaFilippo BenedettiAndrea BorgoLuca CasellaMarco CecchiRosalba CiaiLivia ConcettiMassimiliano MannucciGiorgio MasielloAnna MellozziRosalba RandelliBeatrice RomeoManuela SalamaAntonella SollazzoLaura ZoffoliAngelica QammazElena Onwudimegwu
LogopedistiFabio QuarinCristina Caciolo