la didattica per competenze: progettare, … · abilità conoscenze attitudini personali...
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da BabeleUscire da Babele sta a significare un corretto re-inquadramento dei concetti-chiave, veri e propri cardini
attorno i quali si costruisce un pensiero e si
forma un’operatività
Uscire
PROGETTARE INSEGNARE VALUTARE
COMPETENZE
Azione didatticaanticipata
Azione didatticain situazione
ideazione realizzazione riflessione
Apprendere dall’esperienza
DIDATTICA
È un sapere personalizzato che si
manifesta (si costruisce) in un
contesto.
1. Che cosa è la competenza?
un soggetto diventa competente, non nasce competente, e diventa competente in
qualcosa, e in riferimento allespecifiche situazioni in cui è chiamato a manifestare in modo consapevole la sua
competenza.
Il sapere condiviso diventa personalizzato quando il soggetto lo
elabora e lo riveste di significati propri.
contesto
la situazione,gli oggetti,le sfide,i compiti
situazione specifica
“situazione sfidante”
La competenza per esprimersi ha bisogno di un contesto dato
COMPETENZA
Abilità Conoscenze
Attitudini personali
Conoscenze concettualio dichiarativeConoscenze procedurali
Atteggiamenti, significati, valori
(sapere che: fatti, concetti e teorie) (saper come, essere abile)
2. Componenti di una competenza
In una manifestazione di competenza le tre componenti vengono mobilizzate e coordinate
P = prestazione
situazione
compito
Specifiche richieste
soggetto
percepisce
controlla
elaborainformazioni
MetteIn
relazione
agisce
"materie prime"
organizza in modo da assumere comportamenti
efficaci in quella
risultato
script
contesto
In sintesi possiamo rappresentare graficamente la competenza come risultato dall'incrocio ortogonale di
quattro fattori: la conoscenza,l'esperienza, la riflessione e l'azione.
è il prodotto di una costruzione
attiva del soggetto
si svolge attraverso particolare forme di
collaborazione e negoziazione
sociale
ha carattere situato
processo ermeneutico
“I fatti sono teorie”
Vuol dire che niente è definibile come fatto di per sé al di fuori di una teorizzazione che ne dà il
significato
Punto di vista
Ciò che noi sappiamo è sempre relativo a qualche prospettiva, a un certo punto di
vista
La conoscenza è “giusta o
“errata”, alla luce della
prospettiva che si è scelta
Cosa vorrebbe dire allora
“insegnare qualcosa a qualcuno”?
Cambiare la visione del mondo di questa persona
Altro non è
che cercare di
Cercare quindi di definire quali sono per lui i fatti, e proporre allora qualcosa di nuovo ma che rientra nelle sue definizioni di fatti.
Non basta mettergli a confronto tutta una serie di cose nuove. Ma bisogna prima sapere che cosa è “nuovo” per lui. Quindi proporgli, attraverso dei “fatti”, delle teorie concorrenti alle sue; proporgli, attraverso un fatto, un modo di pensare diverso.
Conseguenze didattiche
insegnanteQualcuno che ci insegni a saltare da un modello all’altro
Chiavi di lettura
Percorsi possibili
Altri modi di interpretare la realtà
Non apprendere “per competenze”,ma apprendere diventando
competentivale a dire:
scegliendo intenzionalmente, divolta in volta, le strategie migliori
e le nozioni più adeguate, perintervenire efficacemente in
una situazione(flessibilità, contestualizzazione,
intenzionalità)di cui si risponde (responsabilità).
“Il senso comune esprime una forma di conoscenza particolare, in grado di far
fronte alle esigenze quotidiane della vita sociale”.
“Nelle società occidentali altamente scolarizzate, c’è l’illusione di poter superare la
conoscenza del senso comune sostituendola con il pensiero scientifico”.
Serge Moscovici
Saperi informali : tuttele nozioni che si acquisiscono
senza intenzioneesplicita ma che si consolidano
nelle attività quotidiane
Saperi formali :discipline,
saperi consolidatitrasmessi
istituzionalmente
Saperi nonformali : saperi
trasmessi dadocenti e
acquisiti perscelta dal singolo
ad es. danza,chitarra, nuoto,
etc
Scoprire ciò che l’alunno sa già vuol direagganciare conoscenze da questi tre
ambiti diversi, per potersi garantire ilcoinvolgimento autentico
Le competenze richiedono continuità di esercizio e
rinforzi nel tempo per essere apprese
Richiedono tempi lunghi
«La generalizzazione degli istituti comprensivi, che
riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado, crea le condizioni perché si affermi una
scuola unitaria di base che prenda in carico i
bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine
del primo ciclo di istruzione e che sia capace di
riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi
offre entro un unico percorso strutturante»
infanziaprimaria
secondaria
InfanziaPrimaria Secondaria
Infa
nzia
Primaria
Second
aria
Filtro
curricolo verticale
basato sulle competenze
Camminare a più voci
Punto di vista
soggetto
azione
oggetto
Le tre polarità del processo cognitivo
comunicazioneAzionecostruttiva
ambiente
tre ambiti
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Comunicazione
sostituire
negoziare
rappresentare
Si tratta di tutti quei sistemi di segni che consentono,attraverso il negoziato con altri soggetti, di effettuare scambi simbolici in rappresentanza degli
oggetti assenti
Soggettosostituire la realtà mediante
segni
Ambito del Soggetto: “Sostituire, Negoziare, Rappresentare”
rappresentare
codificare
Regole della codificazione
“LINGUAGGI”Genera la differenziazione dei
Linguaggi creatività espressione
I discorsi
e le parole
Area linguistico-espressiva
Asse dei linguaggi
-sostituire-negoziare-rappresentare
Soggetto
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Ambiente
esplorare
conoscere
Prendere posizione
oggetto
Si tratta delle operazioni finalizzate a esplorare l’esperienza sociale , rendersi conto delle sue
caratteristiche, cercarne il senso e prendere posizione responsabile.
Attribuire significato agli oggetti del mondo materiale e all’esperienza sociale
Ambito dell’Oggetto: “Esplorare, Conoscere, Prendere Posizione”
osservare
conoscereintervenire
interpellarsi
“SENSO”Matrice dei saperi ambientali,Geografici,Storici, scientifici e della connessa ricerca del senso, sociale morale e religiosa
Il sé e
l’altro
Area
Storico-
geografica
Asse storico sociale
-esplorare-conoscere -prendere posizione
oggetto
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Azionecostruttiva
fare
prendere coscienza
formalizzare
azione
Si tratta degli elementi che consentono di organizzare in termini universali la rappresentazione del reale.
Gli schemi e le regole procedurali della conoscenza
Elaborazione delle regole, degli schemi e delle procedure della conoscenza che permettono di organizzare e controllare i fenomeni
mediante la loro rappresentazione
Ambito Azione: “Azione e Presa di Coscienza”
fare
Presa di coscienza
Regole dell’Azione
“COGNITIVO”Punto di sviluppo delle discipline motorie, logico-matematiche e tecnologiche
Il corpo e il movimento
La conoscenza
del mondo
Area matematico-scientifico- tecnologica
Asse matematico Asse scientifico tecnologico
-fare-prendere coscienza -formalizzare
Azionecostruttiva
azione
Indicazioni 2012 riferimento
diretto
8 competenze
chiave europee
competenze culturali
di base
devono
contribuire
a costruire
1. Comunicazione nella madrelingua;2. Comunicazione nelle lingue straniere;3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;4. Competenza digitale;5. Imparare ad imparare;6. Competenze sociali e civiche;7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità;8. Consapevolezza ed espressione culturale
SCIENZE E TECNOLOGIA
MATEMATICA
PATRIMONIO ARTISTICO E LETTERARIO
IDENTITA’ STORICA
IDENTITA’ CORPOREA
LE OTTO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
8 competenze
chiave
europee
SONO
METACOMPETENZE
RAPPRESENTANO
LA FINALITA’
DELL’ISTRUZIONE
Nelle competenze
chiave si possono
inscrivere tutte le
competenze di
base. Alla loro
formazione
concorrono tutte
le discipline.
rappresentano un fattore
unificante del curricolo,
poiché tutti sono chiamati
a perseguirle
competenze culturali di base
Si riferiscono ai diversi ambiti del
sapere e delle discipline Discendono dalla struttura
propria della disciplina
Restano le stesse nei diversi gradi di scuola
Un’impostazione ben giustificata quando si tratta di
settori specifici e/o lontani dalla vita quotidiana delle
persone e comunque tuttora fondamentale, ma che può
sconfinare nel ‘nozionismo’ e nella frammentarietà
‘Materia’ fa riferimento all’oggetto di studio ed
alla quantità di conoscenze
consolidate in un certo campo del
sapere, illustrate in un manuale, e
richiama l’insegnamento come
‘trasferimento’ di conoscenze presso
gli alunni.
‘Disciplina’termine più tecnico, segnala
– invece – l’attenzione alla
‘particolare metodologia di
pensiero, applicata ad una
determinata categoria di
fenomeni’ (Bruner) che
caratterizza il modo di
procedere, gli strumenti, gli
artefatti e la ‘forma mentis’
(Gardner) propri dei diversi
saperi.L’uso/esercizio di questi
elementi forma e disciplina –
appunto – il pensare/fare e la
scuola si configura come un
contesto privilegiato
d’esercizio/uso guidato di
conoscenze procedurali.
‘Aree di
apprendimento’
‘Area’ indica la misura di uno
spazio delimitato da un perimetro
che fa da confine, ovvero
separazione ma anche contatto,
con altre aree.
E le rappresentazioni
di Venn evidenziano
le sovrapposizioni ed
intersezioni tra aree
diverse.
linguistico-
artistico-
espressiva
matematico-
scientifico-
tecnologica
storico-geografica
Aree
È quindi evidente l’uso metaforico di ‘area’ nel
contesto delle Indicazioni.
Intende richiamare
contemporaneamente la
specificità, le connessioni, le
interazioni delle diverse
materie/discipline; dal punto
di vista sia dei saperi, sia dei
docenti, sia degli alunni.
Nella consapevolezza che,
comunque, ‘la mappa non è
il territorio’ e nel riferimento
all’unitarietà/integralità
della persona-alunno,
dell’insegnamento e del
sapere/cultura.
‘Apprendimento’ richiama ‘quel che fanno le persone
(alunni)’ lungo tutto il corso della vita e
soprattutto nell’età più velocemente evolutiva.
- l’integrazione tra conoscenze dichiarative, conoscenze
procedurali e atteggiamenti nei processi disviluppo e
apprendimento scolastici e non scolastici.
L’approccio per competenze sottolinea
- La centratura sullo sviluppo del
- “sapere, saper fare e saper essere”
sempre più autonomo e consapevole
del soggetto in apprendimento,
- la funzione servente e strumentale delle
materie/discipline e dell’insegnamento alla formazione
ed allo sviluppo delle persone alunni;
Non gli unici, ma i più
direttamente
intenzionali.
Pertanto, definire le materie/discipline aree di
apprendimento significa sottolineare la
funzione che hanno i saperi e l’insegnamento:
sono strumenti, ambienti e contesti
per/della formazione delle persone.
ma funzionali
alla promozione
e allo sviluppo
delle persone.
Non fine a sé
stessi e alla
propria (auto)
riproduzione
saperi
Discipline
COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUAC
OM
PET
ENZE
SO
CIA
LI E
CIV
ICH
E
lingua
italiana lingua
straniera
matematica
tecnologiascienze
geografia
Cittadinanza
e Costituzione
musica
arte
educazione
fisicastoria
i quadri di riferimento sono riportati
in schede a due sezioni: la sezione A
riporta le competenze, articolate in
abilità e conoscenze; gli esempi di
“compiti significativi” e le evidenze;
la parte B i descrittori con i livelli di
padronanza attesi rispetto alle
competenze.
rappresentano il nucleo essenziale della
competenza, sono aggregati di compiti, che
– se portati a termine dagli alunni con
autonomia e responsabilità, ancorché in
modo graduato per complessità e difficoltà
nel corso degli anni, testimoniano l’agire
competente. Poiché i Traguardi sono
espressi quasi sempre come dei buoni
“comportamenti sentinella” che
manifestano la competenza, essi sono stati
assunti come “evidenze”.
Del resto essi sono
l’elemento da considerare per la valutazione
dell’evoluzione della competenza dei
bambini e delle bambine
durante l’esperienza della scuola
dell’infanzia.
sono solo meri esempi di attività da
affidare agli alunni. La competenza non è
un oggetto fisico, ma un “sapere agito”.
Noi la vediamo e possiamo apprezzarla
solamente se viene messa in atto in
contesto, per risolvere problemi e gestire
situazioni. Quindi non potremmo mai né
perseguirla, né valutarla, se non
affidassimo agli alunni dei compiti non
banali che essi portano a termine “in
autonomia e responsabilità”, utilizzando i
saperi posseduti, ma anche reperendone
di nuovi.
Essi vengono strutturati in modo da poter
mostrare le “evidenze” della
competenza.
viene valutata la padronanza della
competenza chiave nel suo complesso.
La rubrica si articola in quattro livelli; il
primo si attaglierebbe ad un alunno in una
situazione evolutiva “acerba”; il riferimento
potrebbe essere un alunno anticipatario o
comunque che ha bisogno di consolidare
esperienze e abilità che altri alla sua età
hanno già generalmente conseguito. Il
secondo livello si attaglierebbe ad un
alunno pressappoco tipico della fine del
primo anno di scuola dell’infanzia e dell’età
mediana; il terzo livello ad un alunno
pressappoco tipico in uscita dalla scuola
dell’infanzia; il quarto livello ad un alunno
evoluto del quinto anno, che ha conseguito
con buona sicurezza i Traguardi
contemplati dalle Indicazioni.
Competenza da promuovereDisciplin
eObiettivi di apprendimento Contenuti
ASCOLTO E PARLATO
Dimostrare la capacità di comprendere
ed esprimersi usando un registro
linguistico adeguato.
I
T
A
L
I
A
N
O
Riconoscere e rispettare le principali
regole in un contesto comunicativo.
Comprendere i vari messaggi
comunicativi.
Ascoltare semplici testi e riesporli
riferendone le informazioni principali.
Le regole della convivenza civile.
Bisogni,idee,opinioni personali.
LETTURA E SCRITTURA
Leggere , comprendere e produrre
semplici testi di vario tipo
individuandone e rispettandone la
struttura.
Arricchire il lessico
Padroneggiare la lettura strumentale.
Cogliere il senso globale di un semplice
testo letto.
Scrivere testi relativi al proprio vissuto e
di altro genere seguendo una traccia
data.
Lettura espressiva.
I segni di interpunzione.
La struttura (inizio-svolgimento-
conclusione) e gli elementi
costitutivi dei diversi generi
(narrativo-descrittivo).
Produzione scritta individuale e
collettiva.
RIFLESSIONE LINGUISTICA
Individuare i principali aspetti
strutturali e funzionali della lingua
Saper riconoscere la struttura della frase
minima.
Conoscere le principali convenzioni
ortografiche e morfologiche della
lingua.
Soggetto e predicato.
Le difficoltà ortografiche.
Le parti variabili del discorso.
ISTITUTO COMPRENSIVO FOLIGNO3
“G. GALILEI”
Curricolo verticale per
competenze
PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
OBIETTIVI
EDUCATIVI
COMPETENZE APPRENDIMENTO
PERMANENTE
COMPETENZE DI CITTADINANZA
Conoscere e usare gli strumenti e i linguaggi matematici.
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Operare nella realtà
Conoscere se stessi, gli altri e l’ambiente. Consapevolezza ed espressione culturale
Competenze sociali e civiche
Agire in modo autonomo e responsabile
Stabilire positive relazioni interpersonali con i
coetanei e con gli adulti: essere disponibili al
dialogo, alla cooperazione e alla solidarietà per
una cittadinanza unitaria e plurale
Competenze sociali e civiche
Collaborare e partecipare
Imparare ad imparare
Risolvere problemi
Acquisire consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti, maturare un ruolo
attivo nell’apprendimento per sapersi orientare
nelle scelte future.
Imparare ad imparare
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Imparare ad imparare
Progettare
Acquisire i vari tipi di linguaggi e i codici che
costituiscono la struttura della nostra cultura e
sviluppare un pensiero critico in un orizzonte
allargato alle altre culture con cui conviviamo.
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza digitale
Comunicare
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione