la cultura della valutazione · lottare contro la curva di gauss presa come modello di...
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Italo Fiorin EIS università LUMSA ROMA
LA CULTURA DELLA VALUTAZIONE
L'unica abilità e veramente
competitiva è di essere sempre
in grado di imparare.
(S. Papert)
Cambiamenti
❖ PERCHE’ ? ( a che cosa serve valutare)
❖ CHE COSA? (quali sono gli aspetti da valutare)
❖ COME? (quali sono gli strumenti e i metodi della
valutazione)
La cultura della valutazione
ISTANZA FUNZIONE VALORI
DOCIMOLOGICA MISURATIVA
SOMMATIVA
MERITOCRAZIA
CURRICOLARE INFORMATIVA
FORMATIVA
EGUAGLIANZA
EDUCATIVA NARRATIVA
AUTENTICA
REALIZZAZIONE
PERSONALE
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ISTANZA DOCIMOLOGICA:Misurazione e valutazione
❖ La misurazione (verifica) consiste nell'acquisizione di
informazioni organizzate relativa a ciò che si intende
valutare;
❖ la valutazione consiste nello stabilire la rispondenza
delle misurazioni effettuate ai criteri qualitativi che sono
stati precedentemente stabiliti;
❖ la valutazione sarà tanto più consapevole, attendibile e
argomentata quanto più numerose e precise saranno le
informazioni su cui essa si appoggia.
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Logica Docimologica
❖ La logica docimologica pone l'accento sulla rigorosità, sulla
attendibilità, sulla comparazione corretta.
❖ È ispirata al valore dell'oggettività e della giustizia.
❖ Fa riferimento alla professionalità del valutatore.
❖ Non si preoccupa tanto dell'oggetto, quanto delle procedure
e del corretto rapporto tra rilevazioni e valutazione.
❖ Non ha lo scopo di cambiare la didattica, ma di registrare
fedelmente gli esiti dell'apprendimento
<<Istruire non è selezionare, è sforzarsi di far riuscire tutti, è quindi lottare contro la curva di Gauss
presa come modello di selezione>> (G. De
Landsheere)
EMBBMSMS
E ECCELLENTE
MB MOLTO BUONO
B BUONO
S SCARSO
MS MOLTO SCARSO
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Logica Curricolare
❖ La logica curricolare pone l'accento sulla soggettività, sulla utilizzazione
delle informazioni in funzione della progettazione
❖ È ispirata al valore dell'accompagnamento, del miglioramento,
dell'individualizzazione, della formativita'.
❖ Fa riferimento a una comunità professionale.
❖ Si preoccupa della relazione tra obiettivi da raggiungere e situazione di
partenza
❖ Si preoccupa di considerare le differenze qualitative tra gli obiettivi
(tassonomie)
❖ Si propone di modificare la didattica
Problemi
Che cosa si
valuta principalmente?
Quanto sono chiari
e condivisi i criteri
di valutazione?
Le modalità e gli strumenti di
valutazione sono coerenti
con gli obiettivi?
Gli obiettivi della scuola
rispondono a quanto
viene richiesto
dalla società di oggi?
Quanto sono coinvolti
gli altri insegnanti
nella valutazione?
Quali sono le modalità
di valutazione
utilizzate?
Quali sono gli
scopi
attribuiti alla
valutazione?
PER UNA VALUTAZIONE CONDIVISA
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ISTANZA EDUCATIVA
La valutazione autentica
si fonda sulla convinzione
che l’apprendimento
non si dimostra con l’accumulo
delle nozioni,
ma con la capacità di
generalizzare, trasferire, utilizzare
la conoscenza acquisita
in contesti reali
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Logica Educativa
❖ Si preoccupa di descrivere processi e prestazioni riferite
alle competenze
❖ È ispirata al valore della 'autenticità'
❖ Fa riferimento a una comunità professionale ed
educativa
❖ Si preoccupa della relazione tra apprendimento
accademico e vita
❖ Si propone di modificare la didattica
<< C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole …anzi di antico…>>
❖ La prospettiva della ‘scuola dell’apprendimento’ non è una prospettiva ‘assolutamente’ nuova.
❖ Si potrebbe risalire più indietro nel tempo, ma bastino alcuni riferimenti esemplari: Montessori, Dewey, Freinet, Bruner …
❖ Oggi, però, la pressione è maggiore.
❖ Non solo le ricerche sull’apprendimento confermano e incrementano con nuove consapevolezze questo orientamento, ma ci sono ragioni esterne che spingono nella stessa direzione: la società e l’economia ‘della conoscenza’
pongono nuove richieste ai sistemi formativi.
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SOLLECITAZIONI AL CAMBIAMENTO
LA PRESSIONE DELLE
NUOVE RICHIESTE
DELL’ECONOMIA
LA PRESSIONE DELLA
RICERCA
SULL’APPRENDIMENTO
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LE COMPETENZE COME…
Nella parte visibile
dell’iceberg abbiamo le
conoscenze,le abilità e le
strategie. È la zona del
sapere e del saper fare. Ma
la parte sommersa, quella
più profonda e ampia, è
caratterizzata dall’affettività,
dalla motivazione, dalla
volontà, dall’immagine di sé
e dai valori
“Fronteggiare efficacemente richieste e
compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze e di abilità,
ma anche l’uso di strategie e di routines necessarie per l’applicazione di tali
conoscenze e abilità,
nonché emozioni e atteggiamenti adeguati
e un’efficace gestione di tali componenti.”
Le competenze secondo l’OCSE
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IMPLICAZIONI PEDAGOGICHE
❖ La competenza come sempre disponibile
❖ La competenza come sempre irraggiungibile
❖ La competenza come sempre sfidante
❖ La competenza come sempre significativa
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COMPETENZE BASE (ISFOL) COMPETENZE ESSENZIALI (DeSeCo)
COMPETENZE CHIAVE (Raccomandazione europea 2006)
Competenze base:- informatica-Lingue-Economia-Organizzazione-Diritto e legislazione
1. Agire in modo autonomo(identità personale, orientamento positivo al futuro, sensibilità verso il proprio ambiente
1. Comunicazione nella madre lingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienze e in tecnologia
4. Competenza digitale5. Imparare a imparare6. Competenze sociali e
civiche7. Spirito di iniziativa e
imprenditorialità8. Consapevolezza ed
espressione culturale
Competenze traversali:-Diagnosi-Comunicazione -Decisione -Problem solving
2.Servirsi di strumenti in maniera interattiva(strumenti cognitivi e strumenti ‘materiali’)
Competenze tecnico-professionali
3. Interagire in gruppi socialmente eterogenei(relazioni sociali e convivenza)
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA ROMA
COME INTENDERE LE COMPETENZE CHIAVE?
Nel concetto di competenze chiave individuiamo tre livelli:
a) Strumentale (oggi gli ‘alfabeti’ richiesti sono tanti, e la qualità di alfabetizzazione è più elevata)
b) Culturale (la ‘cittadinanza’ ha a che fare con l’identità culturale, con una tradizione o memoria)
c) Pro-sociale (la cittadinanza richiesta è ‘attiva’, quindi chiede partecipazione e assunzione di responsabilità)
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-La persona va messa al centro degli ambienti di apprendimento
-L’apprendimento ha una natura sociale
-La motivazione e le emozioni hanno un ruolo molto importante
-Vanno riconosciute e valorizzate le differenze individuali
-Va incentivata la capacità di realizzare connessioni trasversali
-L’apprendimento scolastico va collegato alla vita reale, l’apprendimento va
orientato all’intervento sociale
-La valutazione deve essere formativa
The Nature of Learning, OCSE 2012
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Lo sfondo didattico della valutazione ‘autentica’
❖ La prospettiva didattica che porta alla valutazione
‘autentica’ è impegnativa, in quanto richiede agli
studenti di svolgere prestazioni complesse, che li
obbligano a mettere in relazione i contenuti appresi con i
contesti reali; rigorosa, perche ̀ richiede la spiegazione
delle soluzioni cercate; coerente, perche ̀ richiede di
collegare in modo efficace e coerente le conoscenze, le
procedure e i singoli momenti del processo di
apprendimento.
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Valutare e Apprendere
Che relazione c'è?
❖ Valutare l'apprendimento
❖ Valutare per l'apprendimento
❖ Valutare come apprendimento