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Periodico di vita Parrocchiale di Castelletto n. 1 - Febbraio 2013 LA COMUNITÀ CCONTA

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Page 1: LA COMUNITÀ CCONTA · ne nelle UUPP avvenga per mandato esplicito del Vescovo. 44. …b. È bene che in ogni parroc-chia, se possibile, si mantenga la pre-senza dell’oratorio,

Periodico di vitaParrocchiale di Castelletton. 1 - Febbraio 2013

LA COMUNITÀ RACCONTA

Page 2: LA COMUNITÀ CCONTA · ne nelle UUPP avvenga per mandato esplicito del Vescovo. 44. …b. È bene che in ogni parroc-chia, se possibile, si mantenga la pre-senza dell’oratorio,

,Q�FRSHUWLQD��&HUYHQR���'HFHQQDOH�GHOOD�6DQWD�&UXV6DFUD�5DSSUHVHQWD]LRQH�GHO����PDJJLR�����(Foto Sabrina Losio)

5,)(5,0(17,�87,/,�

3DUURFFKLD�7UDVILJXUD]LRQH�GL�1RVWUR�6LJQRUHPiazza Giovanni Paolo II, 2 - 25024 Castelletto di Leno - BS

Codice Fiscale: 97004190175 - P.Iva: 03385840982

Abitazione del Parroco: tel. 030-907915 Cel: 333-23328546DFULVWD: Maria Brentonico: 030-907286

&RQVLJOLR�3DVWRUDOH - Segretario - Agostino Bertocchi - Tel. 030-907062

&RQVLJOLR�$IIDUL�(FRQRPLFL - Segretario - Marco Buccella - Tel. 030-907107

&RQVLJOLR�GHOO¶2UDWRULR - Segretario - Angelo Guerniero - Tel. 030-9039241

6LWR�,QWHUQHW� www.parrocchiacastelletto.itCuratori del sito: Domenico Pinardi e Luigi D’Urso

Ricevono all’indirizzo�ZHEPDVWHU#SDUURFFKLDFDVWHOOHWWR�LW�,QGLUL]]L�GL�SRVWD�HOHWWURQLFD�GHO�SDUURFR��[email protected] GHOOD�SDUURFFKLD� [email protected] (¶� VHPSUH� FDXWHOD� YHUL¿FDUH� FKH� L� GDWL� LQYLDWL� VLDQR�HIIHWWLYDPHQWH�DUULYDWL� D�destinazione.

%ROOHWWLQR�3DUURFFKLDOH�³/D�&RPXQLWj�5DFFRQWD´In redazione: Bertocchi Agostino, Bolentini Luca, Dada Tiziana, Piccioli Piera, Tomasoni Elena e don Gianluca.Ricevono all’indirizzo: [email protected],Q� TXHVWR� QXPHUR� IRWJUD¿H� D� FXUD� GL�� )UDQFR� 2QJDUL�� *LXVHSSH� &RFFKL��Mara Capuzzi, Alessandra Maggioni, Sabrina Losio, Sara Morè, Emanuele

Brentonico.

)8785$�81,7¬�3$6725$/(�',�/(12

25$5,�6$17(�0(66(&$67(//(7723UHIHVWLYD� ore 18.30

)HVWLYH: ore 7.30 - 10.30 - 18.30

Vespri e Benedizione ore 15.00

)HULDOL� dipende dai giorni

1HL�PHVL�GL�JHQQDLR�H�IHEEUDLR�UHVWD�VRVSHVD�OD�0HVVD�SULPD�

/(123UHIHVWLYD� ore 18.30

)HVWLYH� ore 7.30 - 9.00 - 9.30 (ospedale) - 10.00

- 11.00 - 15.30 (in avvento e in quaresima)

)HULDOL� ore 8.00 - 9.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.30

0,/=$1(//23UHIHVWLYH� ore 18.00

)HVWLYH� ore 10.00

325=$123HULRGR�RUD�OHJDOH6��0HVVH�RUH�������IHULDOL�GDO�OXQHGu�DO�JLRYHGu���YHQHUGu�RUH������FRQ�DGRUD]LRQH3UHIHVWLYH��ore 18.30

)HVWLYH� ore 8.00 - 10.30 - 18.30

3HULRGR�RUD�VRODUH)HULDOL��RUH�������GD�OXQHGu�D�JLRYHGu���YHQHUGu�RUH������FRQ�DGRUD]LRQH3UHIHVWLYH� ore 18.00

)HVWLYH��ore 8.00 - 10.30 - 18.00

LA COMUNITÀ RACCONTAPeriodico di vita parrocchiale di Castelletto

�������Lettera del Parroco

� Sinodo Diocesano

� Introduzione Anno della Fede

� Anno della Fede - I giovani

� Anno della Fede - Il rischio dell’idolatria

� Anno della Fede - Il non praticante

� Anno della Fede - Cristiani, perseguitati ancora oggi!

�� Excursus di altre violenze religiose e politiche

����� Anno della Fede - Catechisti

������&RPH�FRQIHVVDUVL����� Giornata del ringraziamento

�� Giornata della Caritas e del Pane

������,PPDFRODWD���2IIHUWD�GHOOH�URVH�� Santa Lucia - Un dono in dono

������5LÀHVVLRQH�GL�DYYHQWR���,O�YRORQWDULDWR�LQ�SDUURFFKLD�� Gruppo Betlemme: genitori si diventa...

�� Gruppo Emmaus: lasciamoci contagiare

�� Concorso dei presepi 2012

�� Minigrest invernale / Spettacolo dei ragazzi

�� Progetti-amo

�� Neve, slittino in spalle e... qualche caduta di troppo

�� Hallo, don Bosco! / Ciak, si gira!

�� Giornata della vita / Libri: Dominique Lapierre

������$QDJUDIH�� Felicitazioni e auguri

������2IIHUWH���%LODQFLR�FRQVXQWLYR������� Calendario

Costo copia euro 4,00 circa - Offerta libera

6WDPSD� /LWRJUDILD�%UHVVDQHOOL�VUOVia Veneto n. 6/8, Manerbio - Tel. 030 9380201- Fax 030 9383356

Sommario

OraziOne a Gesù CrOCifissO

Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima Tua presenza prostrato Ti prego con fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le Tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: “Hanno forato le mie mani e i miei piedi,

hanno contato tutte le mie ossa”. Si concede al fedele che piamente recita, dopo

la Comunione, la predetta preghiera dinanzi

DOO¶LPPDJLQH� GL� *HV�� &URFL¿VVR�� O¶,1'8/*(1=$�3/(1$5,$� QHL� VLQJROL� YHQHUGu� GL� 4XDUHVLPD�� H�O¶,QGXOJHQ]D�3DU]LDOH�LQ�WXWWL�JOL�DOWUL�JLRUQL�GHOO¶DQQR.

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20133

La voce del parroco

Carissimi,

continua l’anno della fede; entriamo nei quaranta giorni santi ed austeri della QUARESIMA, che ci preparano alla Pasqua con il digiuno, la preghiera e le opere buone.

Una fede senza opere è come un albero senza frutti: la fede e la carità si richiamano a vicenda. La Quaresima ci invita proprio, con le tradizionali indicazioni per la vita cristiana, ad alimentare la fede attraverso un ascolto più attento e prolungato della Parola di Dio (vedi i Centri di Ascolto) e la partecipazione ai sacramenti (vedi la Messa, anche feriale), e, nello stesso tempo, a crescere nella carità, nell’amore verso Dio e verso il prossimo.

La fede ci invita a guardare al futuro con la virtù della speranza, nell’attesa fiduciosa che la vittoria dell’amore di Cristo giunga alla sua pienezza. Da parte sua, la carità ci fa entrare nell’amore di Dio manifestato in Cristo, ci fa aderire in modo personale ed esistenziale al donarsi totale e senza riserve di Gesù al Padre e ai fratelli (FIU��%HQHGHWWR�;9,���0HVVDJJLR�SHU�OD�4XDUHVLPD�����).

In questo tempo di Quaresima, in cui ci prepariamo a celebrare l’evento della Croce e della Risurrezione, nel quale l’Amore di Dio ha redento il mondo e illuminato la storia, auguro a tutti voi di vivere questo tempo prezioso ravvivando la fede in Gesù Cristo, per entrare nel suo stesso circuito di amore verso il Padre e verso ogni fratello e sorella che incontriamo nella nostra vita.

Per questo elevo la mia preghiera a Dio, mentre invoco su ciascuno di voi e sulle vostre famiglie la Benedizione del Signore! Buona Quaresima e Buona Pasqua!

Don Gianluca

In occasione del Natale sono pervenuti alla Parrocchia numerosi auguri, che abbiamo gradito moltissimo; in particolare da parte di Padre franco Piubeni da Castiglione delle Stiviere, Madre Carmela Prandini da Brescia, Padre Patrizio ramponi dal Convento di Villasmundo (Siracusa), Padre enea e Padre eugenio dei Missionari Comboniani di Bresciae del Sindaco di Leno dott. Pietro Bisinella.

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20124 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20134

Chiesa Locale

Sinodo Diocesano

%UHVFLD��������H�������GLFHPEUH�����

Domenica 9 dicembre scorso si con-cludeva a Brescia il 29° Sinodo Dio-cesano, centrato sulle Unità Pastorali. Veniva votato dai presenti il DOCU-MENTO FINALE, suddiviso in cin-que capitoli e 103 numeri di riferi-mento. Ne riprendiamo velocemente solo alcuni e parziali, rimandando al testo completo che si può facilmente reperire sul sito internet della Diocesi. Queste affermazioni NON sono vin-FRODQWL� ¿QFKp� LO�9HVFRYR�QRQ� OH� DS-proverà e solo se le approverà, come pare verosimile.

DH¿QL]LRQH�GL�83 - 16. L’UP è una particolare unione di più parrocchie DI¿GDWH� GDO�9HVFRYR� D� XQD� FXUD� SD-storale unitaria e chiamate a vivere un cammino condiviso e coordinato di autentica comunione, attraverso la realizzazione di un unico progetto pa-storale missionario pluriennale aperto non solo al territorio, ma pure al mon-do intero, in sintonia con le indicazio-ni pastorali diocesane.elementi essenziali - 19. Tra gli elementi di una UP sono da ritener-si essenziali: la nomina, da parte del Vescovo, di un presbitero coordinato-re responsabile dell’UP, cui compete: presiedere il Consiglio dell’Unità Pa-storale (CUP), coordinare il gruppo di coloro che esercitano un ministero, presiedere la commissione econo-mica, guidare la progettazione della SDVWRUDOH� GHOO¶83� H� YHUL¿FDUQH� O¶DW-tuazione, promuovere la comunione e forme di vita fraterna tra i presbiteri dell’UP, curare i rapporti dell’UP con la comunità civile, la costituzione di un consiglio dell’UP, la progettazione pastorale comune, un Regolamento sulla base di un modello diocesano da DGDWWDUH�DOOH�VSHFL¿FKH�HVLJHQ]H�GHOOH�singole UP.

35. Attraverso il CUP (= Consiglio dell’Unità Pastorale), spetta all’UP il compito di una comune progettazio-ne pastorale per l’annuncio, la vita liturgica e la carità nell’ambito delle parrocchie che costituiscono l’UP. In particolare, nella vita liturgica si dovranno ripensare in modo organico gli orari delle celebrazioni eucaristi-che cercando di garantire in ogni par-rocchia una celebrazione eucaristica domenicale e curare la formazione degli animatori liturgici. 36. Nella catechesi si dovrà attuare il cammino dell’iniziazione cristiana secondo le disposizioni diocesane, prestando attenzione alla formazione dei genitori e dei catechisti. Quando risulti possibile e utile, la catechesi dei bambini e dei ragazzi sarà svolta nelle singole parrocchie. In questo caso, ogni parrocchia può prevedere incontri organizzativi per i propri ca-techisti.42. Nella pastorale il volontariato e la gratuità sono valori da salvaguar-dare. In casi particolari e se neces-sario si potrà ricorrere a personale remunerato, che dia testimonianza di coerenza di vita cristiana e di dedizio-ne educativa. L’incarico di tali perso-ne nelle UUPP avvenga per mandato esplicito del Vescovo.

44. …b. È bene che in ogni parroc-chia, se possibile, si mantenga la pre-senza dell’oratorio, almeno con una struttura minima per il servizio del catechismo, delle attività connesse alla iniziazione cristiana e all’anima-zione dei ragazzi… Commissione economica nell’UP - 85. Nell’UP si potrà costituire una commissione economica che cerchi di ottimizzare le risorse presenti e di sensibilizzare le parrocchie a “sov-venire” alle necessità della Chiesa. Si invitano le comunità a studiare e ad avviare percorsi di comunione tra le parrocchie, soprattutto in vista di un sostegno a quelle che si trovano LQ� SDUWLFRODUH� GLI¿FROWj�� 6L� SRWUj� D�tale scopo istituire un fondo comu-ne dell’UP��DI¿GDWR�DO�SUHVELWHUR�UH-sponsabile dell’UP. I Consigli per gli Affari Economici delle singole par-rocchie siano riuniti periodicamente per favorire l’armonizzazione dell’u-tilizzo delle risorse in funzione del progetto pastorale delle UUPP. 86. Può essere utile che nell’UP ci sia un segretario economico, nominato dal coordinatore dell’UP sentito il parere dell’eventuale commissione economica, che lo sollevi da alcune incombenze burocratiche, giuridiche e amministrative nelle parrocchie...

Dgl

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20125 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20135

Catechesi

Anno della fedeGDO����RWWREUH������DO����QRYHPEUH�����

Con quasi un anno di anticipo, Papa Benedetto XVI, annunciava un ANNO DELLA FEDE col motu proprio PORTA FIDEI (La porta della fede). Anche la nostra Parrocchia il 12 ottobre scorso apriva questo anno in sintonia col Pastore della Chiesa Universale. Sono dav-vero numerose ed illuminanti le spiegazioni del Papa e dei Vescovi per capire meglio cos’è questa “FEDE”, la prima delle tre virtù teologali, infuse da Dio e che noi dobbiamo coltivare e praticare, strettamente legata alle altre due: la SPERANZA e la CARITA’ e soprattutto a quest’ultima.All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avveni-mento, con una Persona, Dio. Egli ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,10); l’amore diventa la risposta dell’uomo al dono dell’amore, col quale Dio ci viene incontro» (Deus caritas est, 1). La fede costituisce quella personale adesione – che include tutte le nostre facoltà – alla rivelazione dell’amore gratuito e «appassionato» che Dio ha per noi e che si manifesta pienamente in Gesù Cristo. Quando noi lasciamo spazio all’amore di Dio, siamo resi simili a Lui, partecipi della sua stessa carità. Aprirci DO�VXR�DPRUH�VLJQL¿FD�ODVFLDUH�FKH�(JOL�YLYD�LQ�QRL�H�FL�porti ad amare con Lui, in Lui e come Lui; solo allora la nostra fede diventa veramente «operosa per mezzo della carità» (Gal 5,6). La fede è conoscere la verità e aderirvi (cfr 1 Tm 2,4); la carità è «camminare» nella verità (cfr Ef 4,15). Con la fede si entra nell’amicizia con il Signore; con la carità si vive e si coltiva questa amicizia (cfr Gv 15,14s). La fede ci fa accogliere il co-mandamento del Signore e Maestro; la carità ci dona la beatitudine di metterlo in pratica (cfr Gv 13,13-17). 1HOOD� IHGH� VLDPR� JHQHUDWL� FRPH�¿JOL� GL�'LR� �FIU�*Y�1,12s); la carità ci fa perseverare concretamente nella ¿JOLRODQ]D�GLYLQD�SRUWDQGR�LO�IUXWWR�GHOOR�6SLULWR�6DQWR�(cfr Gal 5,22). La massima opera di carità è proprio l’evangelizza-zione, ossia il «servizio della Parola». Non v’è azio-QH�SL��EHQH¿FD��H�TXLQGL�FDULWDWHYROH��YHUVR�LO�SURVVL-mo che spezzare il pane della Parola di Dio, renderlo partecipe della Buona Notizia del Vangelo, introdurlo nel rapporto con Dio: l’evangelizzazione è la più alta e integrale promozione della persona umana. È la verità originaria dell’amore di Dio per noi, vissuta e annun-ciata, che apre la nostra esistenza ad accogliere questo amore e rende possibile lo sviluppo integrale dell’uma-nità e di ogni uomo (cfr Enc. Caritas in veritate, 8).

Michela e raffaele

Il rapporto che esiste tra queste due virtù è analogo a quello tra due Sacramenti fondamentali della Chiesa: il Battesimo e l’Eucaristia. Il Battesimo (sacramentum ¿GHL�� SUHFHGH� O¶eucaristia (sacramentum caritatis), ma è orientato ad essa, che costituisce la pienezza del cammino cristiano. In modo analogo, la fede precede la carità, ma si rivela genuina solo se è coronata da essa. è molto strano che tanti cristiani hanno tempo per tutto e ne sprecano davvero molto, ma, quando parli loro di fede nOn HannO TeMPO... Dgl

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20126 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20136

Catechesi

Anno della Fede - I giovani

C’è un episodio nel vangelo che tante volte abbiamo meditato con sottile amarezza. È quello del gio-vane ricco che, invitato da Gesù ad uscire fuori dalla sua vita perbene (“7XWWH� TXHVWH� FRVH�� 1RQ� XFFLGH�re, non commetterai adulterio, non

UXEHUDL�� QRQ� WHVWLPRQLHUDL� LO� IDOVR��onora il padre e la madre, e amerai

il prossimo tuo come te stesso, le ho

RVVHUYDWH´), non ha il coraggio di abbandonare le “molte ricchezze” che possedeva, e se ne va via “tri-ste” (Mt 19, 16-22). È spontaneo vedere in questo personaggio il sim-bolo dei nostri giovani che agli in-viti della Chiesa rispondono picche. 3HJJLR��3HUFKp�QRQ�VH�QH�YDQQR�YLD�tristi, ma con l’aria scanzonata di chi non c’è cascato o, addirittura, di chi ha scampato un pericolo. Che fare? Gesù non gli corre dietro. Non insiste e non cerca di convincere per vie traverse: lo guarda mentre se ne YD��H�ID�ULÀHWWHUH�L�GLVFHSROL�VXO�SH-ricolo delle ricchezze, assicurandoli che lasciarle non è una perdita, ma un guadagno enorme: FHQWR� YROWH�WDQWR�FLz�FKH�VL�ODVFLD��H�SRL�OD�YLWD�eterna (Mt 19, 27-29). È la strada che dobbiamo seguire noi: convin-cere che accogliere il vangelo non è una perdita, ma un grande van-taggio, ora e dopo. Questo è il no-stro compito: annunciare il vangelo in modo chiaro, libero e liberante, senza motivazioni sbagliate o poco

limpide, e senza accontentarci di grandi eventi, pur importanti e inco-UDJJLDQWL��PD�QRQ�ULVROXWLYL�DL�¿QL�GL�una risposta personale profonda che convinca a fare il salto di qualità per la vita di ogni giorno. Chi deve fare questo annuncio? La risposta sem-

bra facile e spontanea: “La Chiesa”. Certo! Chi altri sennò? Purtroppo però per “Chiesa” si intende il papa, i vescovi, i preti, i religiosi… È que-sto l’errore che dobbiamo assoluta-mente superare per non continuare a vedere tristemente il giovane ricco del vangelo moltiplicato per mille e mille. In questi ultimi cinquant’an-ni, nel corso dei quali il mondo è cambiato profondamente e radical-

mente, facendo franare tradizioni secolari e consolidate, compresa una fede vissuta più come FRQYHQ]LRQH sociale che come FRQYLQ]LRQH per-sonale, la Chiesa intesa come clero non è stata con le mani in mano. Tantissimi preti, lasciati liberi dalla parrocchia per dedicarsi completa-mente alla pastorale giovanile, han-no cercato di rinnovare gli oratori, le associazioni, moltiplicando l’offerta di esperienze “forti”, come campo-scuola, tre giorni, uscite, convegni e incontri di ogni tipo. Come mai, però, questo impegno non è basta-to per presentare al mondo giova-nile la proposta di Gesù come una ricchezza meritevole e capace di fare abbandonare le altre? I motivi sono molteplici, ma uno dei più im-portanti è che, al loro ritorno nella quotidianità, i giovani non hanno trovato famiglie e comunità cri-stiane capaci di accogliere e col-tivare una fede giovane, fresca ed entusiasta, in grado di non lasciarsi sedurre e risucchiare dalle “molte ricchezze” che il mercato del mon-do offre. È necessario un cambia-mento profondo: da famiglie e par-rocchie che delegano e appaltano la proposta del vangelo a preti e laici volenterosi, a famiglie e parrocchie capaci di far vivere la ricchezza del vangelo nel quotidiano.

Tonino Lasconi

In occasione dell’Anno della fede la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha DSHUWR� XQ� VLWR� VSHFL¿FR� GRYH� q� SRVVLELOH�FRQVXOWDUH�WXWWL�L�WHVWL�GHL�FDWHFKLVPL�XI¿FLDOL�in lingua italiana: una vera miniera! È possibile fare anche una ricerca analitica su XQ�WHPD�R�XQ�DUJRPHQWR�VSHFL¿FR�

http://www.educat.it

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20127 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20137

Catechesi

Anno della Fede - Il rischio dell’idolatria Il caso dello sport - “uno su mille ce la fa”

,O�WLWROR�GL�TXHVWD�EUHYH�ULÀHVVLRQH�FL�riporta con i ricordi ad una canzone di Gianni Morandi dell’85, dove il cantante, assieme agli autori Franco Migliacci e Roberto Fia, cercava di esprimere una forte voglia di riscat-to e l’invito a non arrendersi di fron-WH�DOOH�GLI¿FROWj�GHOOD�YLWD��Motivazioni più che comprensibili se si considerava l’allora momento di silenzio della sua carriera e che poi ha brillantemente superato. La canzone ci dà, però, modo di fare alcune considerazioni in merito a certe attese o aspirazioni o più sem-plicemente a degli stili di vita che si sono ingenerati nella nostra società. Innanzi tutto possiamo porci la do-manda: Uno su mille ce la fa; ma a fare che cosa? Ne propongo una secon-da: siamo così sicuri che questo rapporto matematico valga per tutti i campi di ricerca?Partendo dal rispetto per ogni pro-fessione o per le aspirazioni di cia-scuno, non possiamo, però, non considerare come la visibilità e la popolarità di alcune rispetto ad al-tre, incidano sul nostro vissuto e su quelli che sono i valori cui tendia-mo. In questo aspetto inserisco il fatto che la visibilità e la popolarità di cui accennavo poco fa non fan-no emergere quasi mai cosa voglia dire raggiungere alcuni obiettivi. Una certa ignoranza di fondo sulle componenti di fatica e impegno per affermarsi viene facilmente e per certi versi quasi consensualmente taciuta rispetto agli effetti che quel-la determinata carriera o professione produce. Facciamo semplicemente l’esempio dell’investimento emotivo e non solo che avviene nel mondo del calcio. Ogni anno centinaia di mi-

gliaia di ragazzi e di contro le rispet-tive famiglie, si accostano a questo sport con motivazioni diverse: c’è chi vuole praticare una sana atti-YLWj�¿VLFD, c’è chi vuole divertirsi con gli amici, chi vuole crescere con un gioco di squadra che espri-me dinamiche di condivisione e c’è chi cerca di farlo diventare una professione. Sottolineo nell’ultima PRWLYD]LRQH�LO�³FHUFD´�SHUFKp�VWDQ-do alle statistiche, solo un ragazzo su 40.000 raggiunge la massima

divisione e diventa un professioni-sta. Vuol dire che 39.999 dovranno fare altre scelte con tutte le conse-guenze di rivedere le proprie aspet-tative o riconsiderare i propri sogni e desideri. Questo vale sia per i ra-gazzi ma anche per i genitori che a volte, durante le gare sanno scaldar-si e accendersi in dibattiti da tecnici della nazionale o al pari di managers di club inglesi. Per non parlare del-le volte che si arriva alle incitazioni che rasentano la violenza o a litigi veri e propri verso quanti non riten-JRQR� FKH� LO� ORUR�¿JOLR� VLD� XQ� YHUR�campioncino.

Al di là delle querelle frutto della più o meno incompetenza, credo che dobbiamo approfondire la ri-ÀHVVLRQH� VXO� UDSSRUWR� FDUULHUD�UHD-lizzazione personale. Prima di tutto penso che sia saggio che ciascun genitore o adulto di ri-ferimento, debba assieme al proprio ¿JOLR��DUULYDUH�D�YHGHUH�FRQ�XQ�VDQR�principio di realtà le potenzialità a disposizione e orientarsi verso quel-le scelte che più rispondono alle ca-ratteristiche della persona. C’è però un lavoro previo da fare, ossia vedere cosa ci rende felici e cosa vuol dire essere felici. Questo a partire da quello che si è e che si vorrebbe diventare, sempre, però, facendo i conti con la realtà che dice come siamo fatti e che per raggiun-gere degli obbiettivi ci vuole tanto impegno. Il binomio tutto-subito possibil-mente a costo zero o vicino allo zero, non è reale oppure se anche in qualche caso si manifesta, c’è da ribadirlo che si tratta di qualche sporadico caso dove in buona parte delle situazioni si creano acrobati-che e non sempre riuscite gestioni. E’, inoltre, paradossale vedere o constatare come oggi si ricoprano incarichi di responsabilità senza competenza, con motivazioni lon-tane dal prendersi cura della realtà che si va a seguire o come siano in costante aumento le scommesse o le promesse di facili carriere e di stipendi che permettano stili di vita oltre le possibilità. &RVD�YRJOLDPR�UHVWL�DL�QRVWUL�¿JOL"�Quali strumenti stiamo consegnan-do loro per leggere la vita ed essere in grado di affrontarla?

Don Davide Colombi

Curato di Leno

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20128 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20138

Catechesi

contemplano questo diritto e lo di-sciplinano tenendo in alta considera-zione la libertà di scelte dettate dalla coscienza di ciascun individuo. Nel nostro paese la Costituzione si pre-occupa di tutelare e disciplinare tale diritto con i seguenti articoli:art.19: Tutti hanno diritto di pro-fessare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, indi-viduale o associata, di farne propa-ganda e di esercitarne in privato o in SXEEOLFR�LO�FXOWR��SXUFKp�QRQ�VL�WUDWWL�di riti contrari al buon costume.art.20: Il carattere ecclesiastico e LO�¿QH�GL�UHOLJLRQH�R�GL�FXOWR�G¶XQD�associazione od istituzione non pos-sono essere causa di speciali limita-]LRQL�OHJLVODWLYH��Qp�GL�VSHFLDOL�JUD-YDPL�¿VFDOL�SHU�OD�VXD�FRVWLWX]LRQH��capacità giuridica e ogni forma di attività.art.21: Tutti hanno diritto di mani-festare liberamente il proprio pen-

Anno della Fede – Il non praticante

Anno della Fede - Cristiani, perseguitati ancora oggi!$�FXUD�GL�3LHUD�3LFFLROL

il non praticante: spremete questa parola: non vi resterà che un po’ di cenere in mano.Che cos’è il non praticante? Non q�XQ�DWHR��Qp�XQ�HEUHR��Qp�XQ�EXGGL-sta, e neppure un miscredente. È un cristiano, ma… un cristiano senza esserlo, pur essendolo. Capitelo, se potete! Il non praticante è stato bat-tezzato, ha ricevuto la comunione, la Cresima, si è sposato in Chiesa. ,�VXRL�¿JOL��IRUVH��YDQQR�DO�FDWHFKL-smo. Egli stesso desidera di essere sepolto religiosamente, con una bel-la croce sopra la tomba. 'XQTXH��KD�la fede… dunque è dei nostri!

Alto là! … A qualche passo dall’al-tare egli si arresta recisamente, osti-natamente.

Abbiamo molto sentito parlare ulti-mamente di Asia Noreen Bibi, paki-VWDQD��PDGUH�GL�FLQTXH�¿JOL�DUUHVWDWD�il 9 giugno del 2009 per blasfemia e rinchiusa in carcere in condizioni disumane tali da mobilitare Asso-FLD]LRQL� UHOLJLRVH� H� ODLFKH� QRQFKp�Organismi internazionali che si sono impegnati a favore della sua liberazione (chi volesse sostenere la causa di Asia Bibi può scrivere all’Ambasciata Pakistana di Roma, Via della Camilluccia 682 oppure collegarsi al sito www.asianews.it). L’accusa: oltraggio all’islam, per-ché di religione cristiana. Come lei tanti cristiani nel mondo stanno subendo, ancora oggi, persecuzio-ni gravi che feriscono nel corpo e nello spirito annullando la dignità personale e ignorando uno dei diritti universali e inviolabili dell’uomo: la libertà religiosa. Le Costituzioni civili di paesi che lo sono altrettanto

Niente Confessione, niente Comu-nione. C’è, come in geometria, una specie di “ponte dell’asino” che lo spaventa. È il confessionale. Non si decide a passare… come certi ca-valli che hanno paura di un cencio o di un pezzo di carta, gettato sul-OD�VWUDGD��³3HUFKp�WL�IHUPL�TXL��PLR�caro?” “Impossibile… Non posso..” ³0D�SHUFKp"���� ´� ³1RQ� LQVLVWHUH��Ê�inutile”.egli si consola di essere un neutra-

le. Ma, non si può restare neutrale, quando si combatte una lotta acca-nita tra il bene e il male, quando la famiglia, la società, la patria incas-sano paurosi colpi demolitori e di-sgregatori, dati senza tregua dalle passioni umane e da interessi loschi.

senza saperlo, il non praticante è un nemico funesto��3HUFKp�QRL�YL-viamo in una casa di YHWUR. Tutti ci vedono; su tutti, quindi, esercitiamo OD�QRVWUD�LQÀXHQ]D�Il capo di famiglia, il maestro, il ma-gistrato, il medico, il padrone che non pratichi la religione, è intorno D�Vp�un vero devastatore di anime. Quale responsabilità!Ah! Siate uomini leali, uomini di carattere, imitate coloro che passano tutti i famosi ponti, cantando il Cre�do…, tutto il Credo��¿QR�DOOD�YLWD�eterna… imitate coloro che, digni-WRVDPHQWH��¿HUDPHQWH��YLYRQR�WXWWD�la loro religione, in armonia con tut-to il passato, con tutta la stirpe, con tutta la Chiesa.

Pierre L’Ermite

siero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.in molti paesi del mondo questo DiriTTO risulta essere ancora 9,2/$72, come afferma Monsi-

Asia Noreen Bibi

Cristiana innocente condannata a morte in Pakistan per motivi religiosi e reclusa da oltre 1330 giorni in carcere

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-20129 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-20139

Catechesi

gnor Celestino Migliore osserva-tore permanente della santa sede presso l’OnU: “Non esiste al mon-do religione che non sia discriminata e i più discriminati in assoluto sono i cristiani. A dispetto di quanto ripe-tutamente proclamato dalla comuni-Wj�LQWHUQD]LRQDOH�H�VSHFL¿FDWR�QHJOL�strumenti legislativi internazionali, così come nelle Costituzioni di mol-ti Stati, il diritto alla libertà religiosa continua oggi a essere ampiamente violato. In particolare, ha precisato il rappresentante vaticano, i cristia-ni appartengono al gruppo religioso più colpito: sarebbero oltre 200 milioni i fedeli di diverse confes-sioni cristiane che subiscono di-scriminazioni sul piano legale o culturale. La Santa Sede rinnova la richiesta ai Governi di abroga-re quelle leggi che hanno favorito «ingiustizia e violenza» astenendosi «dall’adottare restrizioni alla libertà d’espressione». La Santa Sede ha LVWLWXLWR�JLj�GD�TXDOFKH�DQQR�O¶8I¿-cio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro aggiungendovi gli Ambiti Giustizia e pace allo scopo di segna-lare, attraverso il lavoro e l’impegno della Commissione Giustizia e Pace della CEI, le situazioni in cui tali violazioni vengono continuamente perpetrate e di favorire, là dove sia possibile, interventi a sostegno delle persone e delle minoranze discri-minate. Svolge anche un lavoro di sensibilizzazione e di divulgazione di informazioni su questo fenomeno promuovendo conferenze e incontri sia a livello nazionale che interna-zionale. Riportiamo di seguito uno stralcio di un documento elabora-to da questa Commissione che già nel 1998 denunciava un quadro internazionale pericoloso e preoc-cupante per la libertà di religione e la promozione della pace: “Ci sono

VLWXD]LRQL�LQ�FXL�O¶RUGLQH�UHJQD��PD�non sempre l’assenza della guer-

ra è sinonimo di pace. C’è infatti

DVVHQ]D�GL�FRQÀLWWR�DQFKH�QHOOH� VL�tuazioni di oppressione, quando il

GHEROH� VRFFRPEH� DOOD� SUHSRWHQ]D�del forte e non è in grado di reagire

H�GL�RSSRUVL�� ,Q� WDO�FDVR� OD�SDFH�q�solo apparente e maschera un or�GLQH�SHUYHUVR��IRQGDWR�VXOOD�IRU]D�H�sull’ingiustizia.

/D� IHULWD� SL�� SURIRQGD� LQIHUWD�dall’ingiustizia è quella della viola-

zione dei diritti umani, e quindi dei

GLULWWL�GHL�SRSROL��/D�SDFH�LQIDWWL�QRQ�può realizzarsi quando tali diritti

propri sono oppressi da una rela�]LRQH�SUHYDULFDWULFH��R�TXDQGR�VRQR�trascurati o dimenticati dal silen�]LR� H� GDOO¶LQGLIIHUHQ]D´�� �(GXFDUH�alla pace, Commissione ecclesiale

*LXVWL]LD�H�SDFH���5RPD�����JLXJQR�������Spesso a farne le spese sono donne e bambini, vittime di pregiudizi e pau-re motivate dall’ignoranza e da una cultura arretrata o inesistente. Pro-prio dal Pakistan ci viene una testi-monianza forte, la storia di Malala, una ragazza adolescente di 14 anni aggredita e ferita gravemente al vol-

to per aver descritto sul blog la con-dizione delle ragazze a cui veniva impedito di istruirsi. Quando la sua terra era occupata dai talebani una delle prime imposizioni fu la chiu-sura delle scuole femminili e Malala ha iniziato a raccontare, attraverso LQWHUQHW�� OH�GLI¿FROWj�FKH�GRYHYDQR�affrontare. Scriveva parole come queste: “Se alle nuove generazioni non verranno date le penne, i terro-risti daranno loro le pistole”.

Malala Yousafzai ragazza musulmana, oggi quindicenne;

il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini

armati saliti a bordo del suo pullman scolastico mentre tornava da scuola.

è stato Ministro per la difesa delle Mino-ranze del Pakistan, assassinato il 2 mar-zo 2011 a islamabad, all’età di 42 anni, col-pito in pieno giorno da 35 colpi d’arma

Shahbaz

Bhatti

da fuoco, da estremisti islamici talebani, che più volte l’avevano minacciato di morte per la sua attività in difesa dei più poveri e per la sua opera di riconciliazione tra cristiani e musulmani in Pakistan. è�VWDWD�IRUWH�H�FRQYLQWD�OD�VXD�EDWWDJOLD�SHU�PRGL¿FDUH�la pessima legge anti-blasfemia in vigore nella sua nazione, uti-lizzata per ritorsioni contro i cristiani. finora nessuna autorità FLYLOH�KD�RVDWR�PRGL¿FDUH�TXHVWD�OHJJH�DQFKH�D�PRWLYR�GHOOH�IRUWL�pressioni dei talebani e delle fatwa degli ulema.

0DUWLUH�FULVWLDQR

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-201210 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201310

Catechesi

Excursus di altre violenze religiose e politiche

TIBET

CUORE FERITO DELL’ASIA

Il 4 febbraio 1913, cento anni fa, il 13° Dalai Lama dichiarava l’indi-pendenza tibetana… Sono un centinaio i giovani tibetani che negli ultimi dodici mesi si sono suicidati dandosi fuoco; una forma estrema di protesta contro l’invasio-ne cinese. Sta accadendo in quello che un tempo era in territorio del Tibet orientale, ora formalmente annesso alla Cina. L’attuale Dalai Lama Tenzin Gyatso è dal 1951 esu-le in India, dopo l’invasione cinese, che mira ad annientare l’identità et-nica, culturale e religiosa del popolo tibetano, che pratica il buddhismo nel ramo del lamaismo tibetano. Nonostante le numerose e cruente VWUDJL�FKH�FRQWLQXDQR�GD�DOORUD�¿QR�ad oggi, la comunità internazionale non sembra scomporsi più di tanto.

LA PRIMAVERA ARABA

sotto scacco

degli Integralisti Islamici

Sappiamo tutti la situazione da guerra civile che sta vivendo la siria da oltre due anni. Bisognerebbe ascoltare le testimo-nianze di alcuni missionari che da decenni vivono in MaLi, per ca-pire quale devastazione culturale e religiosa hanno attuato i fondamen-talisti islamici, penetrati dall’estero per provocare distruzioni, violenze ed innescare odio tra etnie e religio-QL�GLYHUVH�FKH�¿QR�D�SRFR�WHPSR�ID�

FRQYLYHYDQR� LQ� PRGR� SDFL¿FR«�Pochi giorni fa, il 29 gennaio, questi eroi dell’umanità in ritirata incendia-vano due settori dei preziosi mano-scritti della Biblioteca di Timbuctù. E’ proprio vero che l’ignoranza eretta a sistema non guarda in faccia a nessuno e non rispetta più niente! Da oltre un anno gli estremisti della setta islamica Boko Aram insangui-nano la niGeria�� DQQDI¿DWD� GDO�sangue di moltissimi cristiani, so-prattutto nelle regioni del nord del Paese. La loro intenzione è islamiz-zare con la forza la nazione, senza rispettare i popoli che da sempre FRQYLYHYDQR� DEEDVWDQ]D� SDFL¿-camente, di cui il 50% è cristiano (alla faccia del rispetto di tutti e del miope “vogliamoci bene” di moda a casa nostra!).E che dire dell’eGiTTO? Da quan-do s’è rovesciato il dittatore Muba-

rak (11 febbraio 2011) e s’è insedia-to il partito dei fratelli Musulmani rappresentati dal Presidente Morsi, non c’è pace per i partiti laici di op-posizione e per i cristiani copti (cir-ca il 10% degli abitanti). Numerosi disordini e manifestazioni al Cairo nelle ultime settimane, represse nel sangue cercano di portare la cal-ma in una popolazione che non si rassegna a cadere dalla padella di Mubarak nel fuoco dell’islamismo radicale, che vuole imporre a tutti i

cittadini la VKDUuD, cioè la legge isla-mica più rigorosa.E in LiBia? Dopo l’uccisione di Christopher Stevens, avvenuta a Bengasi l’11 settembre 2012, che credeva fermamente in una riappa-FL¿FD]LRQH� GL� FLYLOWj� GLYHUVH�� GRSR�JOL� DQQL�EXL�GHO�GLWWDWRUH�*KHGGD¿�e l’attuale instabilità politica nel Paese, fa pensare che anche lì gli estremisti islamici hanno la meglio. La violenza cruda domina e tronca ogni tentativo di dialogo.

E la TUnisia? Era uno degli Stati più tolleranti, nonostante il dittato-re Ben Alì! Ora, dopo l’assassinio politico del leader dell’opposizione Chokri Belaid del Fronte Popolare (un partito di forze laiche tunisine), che aveva denunciato il progetto dell’attuale governo di creare uno Stato islamico, accende un forte al-larme per la presenza di forze ever-sive operanti con ogni mezzo anche ai massimi livelli politici.

Lhasa - il Palazzo del Potala, un tempo residenza del Dalai Lama,

la massima autorità religiosa del lamaismo tibetano

Christopher stevens, ambasciatore Usa in Libia, assassinato a Bengasi

l’11 settembre 2012 dai talebani.

TUnisia - Chokri Belaid assassinato da mandanti del partito ennahda

il 7 febbraio 2013

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-201211 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201311

Catechesi

Anno della Fede – Catechisti Formazione zonale e magistero

Abbiamo accolto con grande favore l’iniziativa promossa dalla Zona Pa-storale 12 di promuovere sei incontri di formazione per i catechisti. I primi due, di stile psico-pedagogico e meto-dologico, guidati magistralmente dal prof. riva, ci hanno aiutato a scoprire numerosi trucchi per saper gestire un gruppo, per migliorare le nostre capa-cità, per VYHJOLDUFL con un po’ d’intu-ito e d’impegno per essere autonomi nel trovare soluzione ai problemi di vario genere che affrontiamo nella trasmissione della fede. Ci sono tre tipi di caratteri principali di catechisti: passivo (quelli che non sanno impor-si e sono sempre succubi) - aggres-sivo (quelli che non dialogano, ma s’impongono dall’alto con la propria autorità), assertivo (il carattere idea-le, di chi sa entrare in dialogo, sa ge-stire il gruppo e sa comandare appog-giandosi sulla stima e l’autorevolezza guadagnata). Nel terzo incontro don zini, salesiano, ha aiutato i presenti a rendersi conto che la vocazione del catechista non va presa alla leggera. Alcuni si sono domandati: se per esse-re dei buoni catechisti si devono avere tutte queste caratteristiche: chi mai si salverà? Gli incontri di magistero che tenia-mo in Parrocchia aiutano ad entra-re nel 6LW]�LP�/HEHQ (nella situazione concreta) della nostra realtà: nell’ul-WLPR��DG�HVHPSLR��DEELDPR�ULÀHWWXWR�su uno dei testi un po’ dimenticati del Concilio, $SRVWROLFDP� $FWXRVL�tatem, n° 10: “La parrocchia offre un luminoso esempio di apostolato comunitario, fondendo insieme tutte le diversità umane che vi si trovano e inserendole nell’universalità della Chiesa. i laici si abituino ad agire nella parrocchia in stretta unione con i loro sacerdoti…” e si commentava: presupposto che il

TUrCHia - Don andrea santoro, missionario di roma a Trebisonda,

ucciso il 6 febbraio 2006.

TUrCHia - Mons. Luigi Padovese, di RULJLQH�PLODQHVH��9LFDULR�$SRVWROLFR�

dell’anatolia. Pastore molto impegnato nell’ecumenismo e nel dialogo con l’islam, fu assassinato

a coltellate dal suo autista ad iskenderun il 3 giugno 2010.

E in TUrCHia? Desta sorpresa (ma ormai siamo preparati a tutto) la dichiarazione del capo della Di-rezione delle fondazioni religiose Adnan Ertem (riportato da Avveni-re il 7 febbraio 2013) che il museo di 6DQWD�6R¿D�D�7UHELVRQGD��7UDE]RQ���antica chiesa, capolavoro dell’ar-te bizantina, diventerà presto una moschea, per il culto islamico. Tutti sanno come il premier turco Tayyp

Erdogan (al potere dal 2002), ini-zialmente considerato un islamico-moderato, ha rilasciato spesso di-chiarazioni assai poco moderate.

sacerdote, essendo pastore, è la guida della comunità e che il suo compito è quello di creare sintesi tra i vari cari-smi, ecco alcuni suggerimenti pratici:- la stretta unione tra il sacerdote ed i catechisti si crea quando ci s’incon-tra e si dialoga chiedendo spiegazioni dove sembrano necessarie; - la stretta unione si forma gradual-mente, quando s’instaurano rappor-WL�GL�VWLPD�H�GL�¿GXFLD�UHFLSURFD��/H�scelte pastorali non devono essere guardate con un tendenziale sospetto;- non è automatica la stretta unione; occorre esercitarsi, allenarsi, impe-gnarsi: da niente viene niente!- la stretta unione si forma quando si condividono i grandi ideali (trasmet-tere la fede ai piccoli e alle famiglie e creare entusiasmo attorno alla per-sona di Gesù) e le scelte piccole che portano gradualmente ad essi; è come dire: si tira la corda tutti insieme e nel-la stessa direzione: sempre!Tutto è reso più facile dal desiderio di conoscere e capire meglio la propria fede (pensando che si è in cammino e non ancora arrivati alla perfezione): è l’impegno alla propria formazione remota e prossima; quando c’è un rapporto personale profondo col signore (frequenza abituale alla Mes-sa e ai sacramenti della confessione e della comunione); quando si avverte la necessità di avere una direzione spirituale ed una guida che aiuta a fare passi in avanti, anche piccoli, ma senza perdere tempo ed opportunità preziose.Un mio grazie sincero a tutti i cate-chisti che si stanno impegnando per comunicare la fede in situazioni og-gettivamente non facili e che si stanno sforzando di costruire questa necessa-ria sintonia, se si vuole costruire ti�rando tutti nella stessa direzione.

Dgl

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-201212 LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201312

Catechesi

Nel sacramento della penitenza av-viene una vera e propria esperienza pasquale: la capacità di aprire gli oc-chi e dire: «è il Signore!». La parola latina confessio�QRQ�VLJQL¿FD�VROR�DQ-GDUVL�D�FRQIHVVDUH��PD�VLJQL¿FD�DQFKH�lodare, riconoscere, proclamare. Il Card. Martini suggerisce di vivere concretamente il sacramento della penitenza (la confessione) come un colloquio penitenziale articolato in tre momenti:

PriMO MOMenTO:La COnfessiOne Di LODe.Invece di iniziare a confessarsi di-cendo “ho peccato facendo…” si può dire “Signore ti ringrazio”, esprimen-do davanti a Dio i motivi per cui sono grato. Abbiamo troppa poca stima di noi stessi. La nostra vita è piena di doni, bisogna fermarsi un po’ a rileg-gerli nella propria vita. Questo allarga l’anima al vero rapporto personale con Dio.Non sono più io che vado, quasi di nascosto, ad elencare qualche peccato per farlo cancellare, ma sono io che mi metto dinanzi a Dio, Padre della mia vita e dico:�� WL� ULQJUD]LR�±�DG�HVHPSLR�±�SHUFKp�dall’ultima confessione ad ora (non far superare il mese!) tu mi hai ricon-ciliato con una persona…��WL�ULQJUD]LR�SHUFKp�PL�KDL�IDWWR�FDSL-UH�FRVD�GHYR�IDUH����WL�ULQJUD]LR�SHUFKp�mi hai dato la salute…

��WL�ULQJUD]LR�SHUFKp�PL�KDL�IDWWR�JX-stare la preghiera…Dobbiamo imparare a ringraziare il Signore, anche per le piccole cose, anche se possono sembrare ovvie.

seCOnDO MOMenTO: /$�&21)(66,21(�',�9,7$Non si tratta semplicemente di elen-care i peccati personali (che si deve anche fare!), ma la domanda fonda-mentale dovrebbe essere:- che cosa dall’ultima confessione, nel-la mia vita vorrei non ci fosse stato?- Che cosa vorrei non aver fatto?- Che cosa mi dà disagio?- Che cosa mi pesa nel cuore?Così facendo ci si accorge che questo sacramento ci fa entrare in noi stes-si. Non fermarsi solo all’esteriorità di qualche cosa commessa, ma ci per-mette di giungere alla radice di ciò che non dovrebbe essere nella mia vita.- Ad esempio: Signore… sento in me delle antipatie invincibili, che sono causa di… malumori, maldicenze… Vorrei essere guarito da questo (e cer-co io stesso una possibile soluzione!).- Signore… sento in me delle forti tentazioni che mi trascinano, più for-ti di me… Vorrei essere guarito dalla forza di queste tentazioni.- Signore… sento in me disgusto per le cose che faccio (ricordo quali sono: dare nome alle cose, per aver chia-UH]]D�GHOOD�GLI¿FROWj��«�VHQWR�LQ�PH�pigrizia… malumore… disamore alla preghiera… e tant’altro! Vorrei risol-levarmi col tuo aiuto Signore…- Signore… sento in me dubbi che mi SUHRFFXSDQR«�QRQ�ULHVFR�DG�DYHU�¿-ducia totale in te… non sono contento della mia vita spirituale e materiale SHUFKp«��GLUH�LO�PRWLYR���Se riusciamo in questa confessione di vita ad esprimere dei profondi sen-timenti o emozioni che ci pesano e vorremmo che non ci fossero, allora abbiamo trovato le radici delle nostre colpe, cioè ci conosciamo per ciò che realmente siamo: un fascio di desi-deri, un vulcano di emozioni e senti-

menti, alcuni dei quali buoni, immen-samente buoni, altri… così cattivi che pesano negativamente. Risentimenti, amarezze, tensioni, gusti morbosi, perversioni, mancanza di carità, tra-scuranza dell’incontro con il Signore che … non ci piacciono. Li mettiamo dinanzi al Signore dicendo: “Guarda, Signore, sono debole, peccatore, Tu solo mi puoi soccorrere, salvare, tu solo togli i miei peccati.

TerzO MOMenTO: La COnfessiOne Di feDe.Un nostro sforzo non serve a molto se non è unito ad un profondo atto di fede nella potenza risanatrice, gua-ULWULFH�H�SXUL¿FDWULFH�GHOOR�6SLULWR�GL�Dio. La confessione non è solo de-porre i peccati, ma deporre il nostro cuore nel Cuore di Cristo�SHUFKp�OR�cambi, converta con la sua potenza.Nel terzo momento si deve dire al Signore: “Signor, so che sono fragi-le, debole, incline a ricadere nuova-mente, ma tu per la tua misericordia cura la mia fragilità, custodisci la mia debolezza, fammi capire ciò che devo fare per migliorare ed essere sanato.Da questa confessione, allora, nasce la preghiera di pentimento: “Signo-re, so che ciò che ho compiuto non è solo danno a me, ai miei fratelli, alle persone che sono state disgustate, strumentalizzate, ma è anche offesa a te, Padre, che mi hai amato, mi hai chiamato”. È un atto personale: “Pa-dre riconosco, e non vorrei mai averlo fatto… Padre ho capito che…”

Una confessione fatta così non ci an-QRLD� PDL�� SHUFKp� q� VHPSUH� GLYHUVD��ogni volta ci accorgiamo che emergo-no radici sbagliate, diverse dal nostro essere profondamente buoni: desideri ambigui, intenzioni sbagliate, senti-menti falsi. Ma soprattutto, alla luce della potenza pasquale di Cristo, fac-ciamo esperienza della misericordia risanatrice e guaritrice di Dio che ci dice “Neanche io ti condanno… vai e non peccare più”.

Come confessarsi'DJOL�VFULWWL�GHO�FRPSLDQWR�&DUG��&��0��0DUWLQL

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201313

Vita parrocchiale

tutto nella vita eremitica, solitaria (detti anche anacoreti, per distin-guerli dai cenobiti, che sono i monaci che vivono in comunità). E’ patrono degli animali dome-stici e da sempre viene invocato come protettore nelle stalle, cam-pagne, allevamenti del bestiame (pollami, suini, bovini). La sua festa liturgica è celebrata il 17 gennaio. Noi abbiamo anticipato il suo ricordo dopo la giornata del ringraziamento, al termine della benedizione delle cascine ed attività agri-cole, mercoledì 28 novembre scorso, alla presenza di numerosi allevatori e contadini della nostra comunità.

Benedizione delle CascineAl termine della Messa Solenne delle 10.30, come di consueto, c’è stata la benedizione dei trattori, elemento principe per la lavorazione della nostra terra.Nei giorni seguenti ho accompagnato volentieri don Gianluca per la benedizione delle cascine, terreni e al-levamenti vari. Mi ha colpito anche quest’anno l’acco-glienza sincera da parte di tutti.Nel dialogo che precedeva il momento di preghiera, molti hanno espresso serie preoccupazioni per l’anda-mento del mercato, per la crisi che tocca anche il settore agricolo, un po’ dimenticato dai nostri governanti, ma non dimenticato dal Creatore... infatti al momento della EHQHGL]LRQH��QRQRVWDQWH�OH�GLI¿FROWj�HVSUHVVH��DVVXPH-YDQR�WXWWL�XQ�DWWHJJLDPHQWR�GL�¿GXFLD�SHU�O¶DYYHQLUH�H�speranza che proprio quella benedizione di Dio, accol-

ta, possa portare i suoi frutti.Ho notato che anche gli anima-li erano praticamente attenti... i cani non abbaiavano e le muc-che non mangiavano... Ho visto con piacere che ci sono dei gio-vani interessati a portare avanti il lavoro agricolo e per-¿QR�UDJD]]H�FKH�DI¿DQFDQR�L�JHQLWRUL�FRQ�UHVSRQVDELOLWj�nel governo degli animali e questo mi fa ben sperare che in futuro la terra che il buon Dio ci ha dato non sarà abbandonata.6RQR�FRQWHQWR�GL�DYHU�IDWWR�TXHVWD�HVSHULHQ]D��SHUFKp�è stata per me un momento di condivisione molto gra-dito.

Gino Crotti

Rimasto presto orfano di entrambi i genitori, pren-dendo alla lettera l’insegnamento del Vangelo, il gio-vane Antonio distribuì la grande ricchezza ricevuta in eredità donandola ai poveri. Si ritirò nel deserto della Tebaide in Egitto, dove iniziò una dura vita ascetica, con penitenze, digiuni e combattimenti spirituali contro LO� GLDYROR�� VL� DGRSHUz�SHU� IRUWL¿FDUH� OD�&KLHVD�� VRVWH-nendo i confessori della fede durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano e appoggiò Sant’Atanasio nella lotta contro gli eretici ariani (quelli che insegna-vano l’umanità di Gesù rinnegandone la divinità). Fu proprio Atanasio il primo biografo di Sant’Antonio, che pare, abbia chiuso gli occhi alla veneranda età di oltre cento anni, nel 356. Furono tanti i suoi discepoli, tanto da essere ritenuto il fondatore dei monaci, intesi soprat-

Sant’Antonio, Abate

Giornata del Ringraziamento'RPHQLFD����QRYHPEUH�����

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201314

Vita parrocchiale

Ringraziamo tutti coloro che, con la loro sensibilità e generosità, hanno contribuito alla buona riuscita della “raccolta di generi alimentari” svoltasi in due piazze di Castelletto. Il “ricavato” ha superato ogni più rosea aspettativa e sarà utilizzato per il sostentamento delle famiglie più bisognose della nostra comunità, sia di quelle che già hanno avanzato le loro richieste di aiuto, sia di quelle che vorranno richiederlo. Ricordiamo, a tal proposito, che è possibile richiedere il nostro piccolo sostegno presso la sede della Caritas Parrocchiale sita in via forni nr. 14/a, oppure dal Parroco.Cogliamo l’occasione per ringraziare ulteriormente il grande “cuore soia-no” che, in occasione della Giornata del Pane (prima domenica di Av-vento, 2 dicembre 2012), ci ha permesso di raccogliere un bel gruzzoletto di € 480,00 destinato alle opere di carità di Suor Giovanna Dada. Visti i risultati di queste proposte, siamo certi che esse siano state vissute come occasioni propizie per ravvivare la fede e la carità della nostra comunità cristiana.

Giuseppe Cocchi - Caritas

Giornata della Caritas e del Panesabato 24 novembre 2012 - domenica 2 dicembre 2012

san Martino di Tours, immagine benedetta alla Messa del 1° dicembre

Carissimo don Gianluca...i giorni scorsi ho sentito la mia consorella che si occupa della Onlus a servizio dei poveri e mi ha detto dell’offerta ricevuta dalla Comunità di Castelletto. So che hanno provveduto ad inviare i ringra-]LDPHQWL�H�OD�ULFHYXWD��SXUWURSSR�QRQ�q�VWDWR�SRVVLELOH�LQYLDUOL�SULPD��SHUFKp�QHO�ERQLILFR�QRQ�F¶HUDQR�dati se non Parrocchia della Trasfigurazione), tuttavia ci tengo a ringraziare anche personalmente, sia te, sia la comunità. Grazie di cuore per la vostra sensibilità e generosità, il Signore vi ricompensi con l’abbondanza delle sue Benedizioni. Grazie anche a nome di quei poveri che, grazie a voi, potranno avere un pasto caldo.Assicurando a te e a tutta la comunità il mio ricordo nella preghiera, ti auguro di cuore ogni bene.

Con affetto e gratitudine, sr. Giovanna

5LQJUD]LDPR�OD�Forneria Ferrarini�GL�&DVWHOOHWWR�FKH�KD�RIIHUWR�L�QXPHURVL�SDQL�EHQHGHWWL�GXUDQWH�OH�0HVVH�H�GLVWULEXLWL��DOOH�SRUWH�GHOOD�&KLHVD�GDJOL�LQFDULFDWL�GHOOD�&DULWDV

'DOOH�6XRUH�)UDQFHVFDQH�FRQ�L�SRYHUL�GL�9HUPLFLQR���5RPD

Preparazione sacchetti per la Giornata del pane - 1° dic. Gazebo alla raccolta generi alimentari - 24 novembre

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201315

Vita parrocchiale

Bambini presenti alla Messa del 13 dicembre

“C’era scritto nel grande Proget�WR�� LO� *UDQGH� $UFKLWHWWR� O¶DYHYD�SURPHVVR�� XQ� 0HVVLD� OLEHUDWRUH�DYUHEEH� VDOYDWR� LO� PRQGR�� &RVu�O¶DQJHOR�*DEULHOH�KD�SRUWDWR�O¶DQ�nuncio in un paesino sperduto… e

/HL�� GROFH�0DULD�� KD� GDWR� OD� VXD�GLVSRQLELOLWj�D�GLYHQWDUH�OD�PDGUH�GL�'LR�H�FRQ�OD�VXD�PROWLWXGLQH�GL�Vu��PDWWRQH�GRSR�PDWWRQH��KD�FR�struito una casa per accogliere

Gesù.”

Ehi, piccoli muratori, oggi le pa-role dell’angelo sono per voi, anzi per te: ³1RQ� WHPHUH�� SHUFKp�'LR� YXROH� QDVFHUH� QHO� WXR� FXRUH��/D� VXD� IRU]D� VDUj� LQ� WH� H� VH� WX� WL�¿GHUDL�GLFHQGR�³Vu´�RJQL�JLRUQR��VFRSULUDL� OD� JLRLD� YHUD� H� VSHUL�menterai che per chi crede nulla è

LPSRVVLELOH�´Molti bambini della scuola dell’in-

Immacolata - Offerta delle rose“Eccomi”: Una moltitudine di sì, come mattone su mattone

fanzia e del primo anno della scuola primaria hanno creduto e sono accorsi Sabato 8 dicembre, accompagnati dalle loro fami-glie, a offrire una rosa bianca a Maria nel giorno dell’Imma-colata Con-c e -zione, c i o è nel gior-no in cui si ricorda che la Ma-donna è stata preservata dal peccato RULJLQDOH�� SURSULR� SHUFKp� VDUHEEH�diventata la mamma di Gesù. Con questo gesto hanno voluto offri-re il loro impegno a prepararsi al

Natale dicendo tanti semplici “sì” nella loro vita quotidiana. Noi mamme ringraziamo Maria e

chiediamo il suo aiuto per esse-re donne au-tentiche, per conservare la delicatezza, la sensibi-lità, la te-nerezza , la gene-

rosità dei sentimenti e tutti

insieme ringraziamo Dio SHUFKp�q�HVLVWLWD�XQD�GRQQD�FKH�FL�ha dimostrato la possibilità di ren-dere la nostra esistenza una storia di salvezza per noi e per coloro che stanno accanto a noi.

Angiola Pennati

S. Lucia - Un dono in donoDate e vi sarà dato... (Luca 6,38)���*LRYHGu����GLFHPEUH�����

Alla Messa delle ore 16 molti bambini hanno portato una bu-sta con l’offerta per scavare un pozzo alla missione di Amotikà in Benim. Abbiamo consegnato € 350,00�DOO¶8I¿FLR�2UDWRUL��SUR-motore dell’iniziativa.

Alcuni bambini hanno fatto dei bellissimi disegni, che hanno messo nella busta assieme alla loro offerta.

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201316

Vita parrocchiale

rito di ammissione al Catecumenato

È una preghiera di VITA da rileggere, secondo me, in tutti i momenti in cui ci sentiamo “smarriti”, proprio per questo motivo vorrei riportarla per intero:

NOI CI IMPEGNIAMO

Noi ci impegniamo…Ci impegniamo noi, e non gli altri;

unicamente noi, e non gli altri;Qp�FKL�VWD�LQ�DOWR��Qp�FKL�VWD�LQ�EDVVR�

Qp�FKL�FUHGH��Qp�FKL�QRQ�FUHGH�Ci impegniamo,

senza pretendere che gli altri si impegnino,con noi o per conto loro,con noi o in altro modo.

Ci impegniamosenza giudicare chi non s’impegna,senza accusare chi non s’impegna,

senza condannare chi non s’impegna,VHQ]D�FHUFDUH�SHUFKp�QRQ�V¶LPSHJQD�

Il mondo si muove se noi ci muoviamo,si muta se noi mutiamo,

si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.La primavera incomincia con il primo fiore,

la notte con la prima stella,il fiume con la prima goccia d’acqua

l’amore col primo pegno.Ci impegniamo

3HUFKp�QRL�FUHGLDPR�QHOO¶DPRUH�la sola certezza che non teme confronti,

la sola che bastaa impegnarci per sempre.

Amen.

Ringrazio Mons. Tino Clementi, il parroco Don Gian-luca e tutti i volontari, sicuro che dopo questa serata sia uno stimolo in più per fare un buon volontariato.Buon lavoro!

Domenico Musa

Riflessione di Avvento - Il volontariato in parrocchia!Martedì 11 Dicembre 2012 si è tenuto nella chiesa par-rocchiale, un interessante colloquio dedicato al volon-tariato e ai suoi volontari./¶RELHWWLYR�SULQFLSDOH�q�TXHOOR�GL�ULÀHWWHUH�FRPH�RSHUD-re al meglio nel servizio da noi prestato, rendendo ciò il più possibile consapevole, educativo e cristiano.Relatore e ospite speciale Mons. Tino Clementi arci-prete di Manerbio. La serata si apre con una preghiera invocando lo Spirito Santo, unica “Guida spirituale” per noi … “ Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre GHFLVLRQL��SHUFKp�WX�VROR��FRQ�'LR�3DGUH�H�FRQ�LO�)LJOLR�suo, hai un nome santo e glorioso...”. Si procede con un interessante discorso che ci conferma che i segni cri-stiani della quotidianità di una persona diventano ne-cessari per un buon volontario. Tanti sono stati i punti toccati durante la sua relazione, rendendo chiara la stra-da giusta da percorrere. Come prima cosa spiega che RJQL�YRORQWDULR�q�3,(75$�9,9$�GHOOD�SDUURFFKLD e che nessun gruppo si deve sentir piccolo, ogni singola persona fa gruppo prima con se stesso per poi aiutare e sostenere l’intera comunità. Non bisogna mai puntare il dito contro, ogni persona deve sentirsi se stessa in tutto quello che fa, deve essere in grado di trasmettere sere-nità, di sostenere e aiutare il parroco ad avvicinare le persone, specialmente le generazioni più giovani. Ogni volontario è testimone dell’amore, è simbolo di dedi-zione, farlo non è una cosa semplice, bisogna essere in grado di riconoscere i propri errori, ogni individuo deve fare quello che può, non deve trascurare l’impegno pre-so solo per “far vedere” che anche lui fa volontariato. Il volontariato è una cosa seria, è un chiaro esempio di dialogo, di confronto e di umiltà verso la comunità. /D�VHUDWD�VL�FRQFOXGH�FRQ�XQD�EHOOLVVLPD�H�VLJQL¿FDWLYD�preghiera di Don Primo Mazzolari che illustra e riassu-me al meglio quanto detto e ribadito durante la serata.

Durante la messa delle 18.30 il Parroco ha ammesso al catecumenato la signora anila Gramo, che ha chiesto di ricevere il Battesimo. Da settembre ha iniziato la preparazione, accompagnata dai catechisti Piera e Luca.

VDEDWR����GLFHPEUH�����

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201317

Vita parrocchiale

Gruppo Betlemme: genitori si diventa…Nel mese di ottobre è iniziato que-sto nuovo cammino per noi genitori FKH�LQVLHPH�DL�QRVWUL�¿JOL�FL�SRUWHUj��verso il sacramento della Cresima e dell’Eucaristia. Il nome del gruppo è Betlemme (luogo della nascita di Gesù) e vuole richiamare alla me-moria la bellezza e la grandezza di DYHU�DYXWR�XQ�¿JOLR�H�GL�DYHU�FKLHVWR�per lui alla Chiesa il dono del Batte-simo. L’obiettivo di questi primi in-contri è quello di offrire a noi genito-ri l’opportunità di riscoprire la fede GD�DGXOWL�H�GL�DLXWDUH�L�QRVWUL�¿JOL�DG�intraprendere il cammino dell’Ini-ziazione Cristiana. Nel primo incon-tro si è discusso del momento in cui si è scoperto di essere genitori, visto come un evento atteso e desidera-to anche se non privo di incognite (paure, ansie, preoccupazioni etc..). L’aspetto positivo emerso dalle di-scussioni è stata la consapevolezza GL�FRQVLGHUDUH�OD�QDVFLWD�GL�XQ�¿JOLR�come dono di Dio. Si è puntualizza-WR�DQFKH�VXO�IDWWR�FKH�DYHUH�XQ�¿JOLR�non equivale automaticamente ad essere genitori, ma che il mestiere di genitore s’impara giorno per gior-QR� FDPPLQDQGR� D� ¿DQFR� GHL� ¿JOL��aiutandoli a crescere. Nel secondo incontro si è focalizzata l’attenzio-QH�VXO�IDWWR�FKH�³DYHUH�GHL�¿JOL�QRQ�VLJQL¿FD�possedere�GHL�¿JOL´��SHUFKp�

non sono oggetti ma persone; accolti sin dall’inizio accettando la loro ori-ginalità, i loro limiti ed i loro difetti rispetto alle nostre aspettative. A tal proposito si è rievocata la favola di Pinocchio: il falegname Mastro Ci-liegia trovò un pezzo di legno che rideva e piangeva come un bambino e lo regalò al suo amico Geppetto, il quale lo prese per fabbricarsi un burattino meraviglioso, che sapesse ballare, tirare di scherma e fare sal-ti mortali. Per Mastro Ciliegia quel pezzo di legno altro non era che un semplice tronco, mentre per Gep-petto grande era la soddisfazione delle sue aspettative; quel pezzo di legno diventava un burattino che sa-peva fare tutto quello che lui avreb-

Betlemme, gruppo genitori e bambini, 16 dicembre 2012

scuola Materna - spettacolo di natale giovedì 20 dicembre 2012

Bambini e maestre in festa coi genitori accorsi numerosi.

Mercatini di natale in piazza - 16 dicembe 2012nonostante la neve, i più tenaci non demordono; WXWWR�D�¿Q�GL�EHQH, per le spese dell’Oratorio.

be desiderato. La favola ci insegna FKH�GLYHQWDUH�JHQLWRUL�VLJQL¿FD�QRQ�FDULFDUH�L�¿JOL�GHL�QRVWUL�SURJHWWL�PD�aiutarli a scoprire la loro strada, sa-pendoci gradatamente ritirare per la-sciarli camminare con le loro forze, certi dei valori positivi che abbiamo trasmesso loro e che sempre incide-ranno nelle loro scelte. Partecipare a questi incontri aiuta noi genitori a sentirci parte di un grande progetto, QRQ�VROR�SHU�L�QRVWUL�¿JOL�PD�DQFKH�per noi stessi: dal confronto con gli altri nasce la consapevolezza che le varie esperienze genitoriali aiu-tano a crescere e a non sentirsi soli LQ�TXHVWR�GLI¿FLOH�FRPSLWR�GL�HVVHUH�educatori.

Raffaella e Massimo

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201318

Vita parrocchiale

Gruppo Emmaus: Lasciamoci contagiare… Verso Cresima e Prima Comunione

In questo periodo in cui parecchie persone sono FRVWUHWWH� D� OHWWR� SHUFKp� LQÀXHQ]DWH�� SXz� VHPEUDUH�strano il titolo che abbiamo dato all’articolo. In effetti, parlando di contagio, pensiamo subito a qualche malattia da cui è meglio tenersi alla larga. Nell’incontro di dicembre per i genitori del gruppo Emmaus, invece abbiamo avuto l’impressione che i presenti siano stati contagiati da qualcosa di po-sitivo: dalla voglia di affrontare e condividere gli aspetti che riguardano l’educazione cristiana dei QRVWUL�¿JOL�FKH�VL�SUHSDUDQR�D�ULFHYHUH�L�VDFUDPHQWL�dell’Eucaristia e della Cresima.In alcune occasioni anche noi eravamo un po’ critici su come si sviluppavano gli incontri dei genitori: ci sembrava che ci fossero molte potenzialità che re-stavano inutilizzate, che molti dei partecipanti non avessero intenzione di aprirsi agli altri, che preva-lessero le critiche e l’incontro fosse vissuto come un obbligo da sbrigare il più alla svelta possibile.All’ultimo incontro invece erano presenti i genitori di quasi tutti i ragazzi, tanto che facevamo fatica a trovare posto, la discussione ha coinvolto tutti e sono emersi parecchi spunti interessanti.La giornata è proseguita con la Messa celebrata da don Gino e possiamo dire di aver contagiato anche OXL� YLVWR� FKH� DOOD� ¿QH� KD� ULQJUD]LDWR� L� UDJD]]L� SHU�DYHUJOL�SRUWDWR�XQ�VRI¿R�GL�JLRYLQH]]D�La giornata si è conclusa con la cena in oratorio, condividendo quanto di buono ciascuno aveva pre-parato.Abbiamo detto prima di alcuni spunti interessanti HPHUVL� GDOOD� GLVFXVVLRQH�� q� GLI¿FLOH� ULDVVXPHUOL� LQ�

poche righe ma ve li proponiamo raggruppandoli in pochi punti:- La famiglia è fondamentale per la crescita spiri-tuale dei ragazzi e deve aiutarli a comprendere il VLJQL¿FDWR�GHL�VDFUDPHQWL�FKH�DQGUDQQR�D�ULFHYHUH��� �$L� JHQLWRUL� q� DI¿GDWR� DQFKH� LO� FRPSLWR� GL� GDUH�continuità alla catechesi che li porterà ai sacramenti in particolare adesso che la cresima è stata anticipa-ta rispetto a qualche anno fa.- Pur essendo fondamentale il ruolo dei genito-UL� GREELDPR� DYHU� ¿GXFLD� QHOO¶DLXWR� FKH� FL� YLHQH�dall’alto, Cristo che si lascia ricevere nel sacramen-to dell’Eucaristia e lo Spirito Santo, sono al nostro ¿DQFR�QHOO¶HGXFD]LRQH�GHL�QRVWUL�UDJD]]L�- Lo Spirito Santo che riceveranno il giorno della cresima porterà sicuramente i doni promessi, i no-VWUL�¿JOL�QRQ�IDUDQQR�FRVH�VWUDRUGLQDULH�D�SDUWLUH�GDO�giorno successivo, ma diventeranno consapevoli di avere capacità da mettere a disposizione degli altri.- Anche noi adulti abbiamo dei doni che vanno fat-ti fruttare nel modo corretto: non possiamo tenerli solo per noi e non dobbiamo neppure metterli in mostra solo per ricevere il riconoscimento da par-te degli altri; per questo ci è richiesto un impegno verso il prossimo ed in particolare nella comunità parrocchiale.Ci auguriamo che l’incontro di dicembre non sia stato un’eccezione ma che anche i successivi siano vissuti allo stesso modo da parte di tutti i genitori.

Marco e Cinzia

emmaus - Gruppo genitori16 dicembre 2012

Cresimati 2012 - gruppo quasi al completo al ritiro di novembre, pochi giorni prima di ricevere Cresima e Prima Comunione

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201319

Vita parrocchiale

Concorso dei presepi 2012

Che cos’è più natalizio del presepe? Il presepe è quello che ci rimanda alle nostre tradizioni; ci riporta in-dietro negli anni, quando da bam-bini ci perdevamo le giornate! Era un’attività che ci appassionava sia a casa, in famiglia, sia a scuola, con i compagni e le maestre. Un pensiero V¿RUD�QHOOD�QRVWUD�PHQWH��TXHVW¶DQ-no facciamo nuovamente il presepe. Allora andiamo in solaio e tiriamo fuori dallo scatolone ben imballato, tutto l’armamentario del presepe: la capanna ereditata dalla zia con le VWDWXLQH�VFRPSDJQDWH��Vu�SHUFKp�XQD�è piccola e l’altra è gigantesca, una è di plastica, comprata all’IPER, e un’altra è di porcellana che viene da chissà dove), i soliti improbabili pastori con l’agnellino sulle spalle e che suonano la zampogna (che in Palestina era sconosciuta) oppure la donzelletta da mettere vicino al pozzo e poi, dulcis in fundo, i tre Re Magi. Aperto lo scatolone, in mezzo alla polvere ci sorge un dubbio “ma vogliamo fare il solito presepe o quest’anno facciamo qualcosa di di-verso? Queste è stata sicuramente la domanda che si sono posti i 46 par-tecipanti al concorso dei presepi del Natale 2012. Sono stati esaminati i presepi realizzati dai bambini del-la scuola elementare e media. Con grande entusiasmo i giorni 28 e 29 dicembre la commissione formata da nostro parroco Don Gianluca, il chierico Richeito, le due “fotogra-fe” Alessandra e Sabrina, Fabio e

Michele, hanno iniziato le visite sia in paese che nelle varie cascine. C’è stato chi ci ha aspettato con eccita-zione e fermento. Simpatico ed un po’ imbarazzante è stato, in alcuni casi, svegliare i più piccoli ed i loro genitori, ancora mezzi addormen-tati per l’orario mattutino, ma felici di ricevere la nostra presenza. Ab-biamo visto, fotografato e valutato una serie di presepi di vario tipo: in miniatura, tradizionali, in legno, in terracotta, con materiali riciclati o innovativi; tutti fatti con pazienza, fantasia, amore, ma soprattutto fede. Tanti presepi belli, antichi, luminosi e colorati ci hanno regalato una forte sensazione di bellezza e di bontà. Il presepe rappresenta la nascita di Cri-sto, rappresenta la Sacra Famiglia. Dove in una casa c’è un presepe, piccolo o grande che sia, vuole dire che in quella casa la famiglia vive in modo sereno, nonostante tutte le GLI¿FROWj��SHUFKp�FUHGH�QHO�SLFFROR�bimbo che sarà Re e nostro Dio. Un messaggio di speranza per un futuro migliore. Ricreare le emozioni della

La Giuria con Davide, Chiara, Mar e Luca

Michele zangarini: la grotta come la Chiesa; la mangiatoia come l’altare

sara Piovani: un virgulto spunterà dal tronco di Jesse

natale 2012 - PresePiO in CHiesa allestito da franco, agostino, Marco ed emanuele

nascita di Gesù è “catechismo” per tutti, adulti e piccini, rievoca bontà ed amore, allontana dalle tentazioni di un ormai dilagante consumismo H� VWLPROD� ULÀHVVLRQL� SURIRQGH� VXO�senso della vita e ci avvicina al vero senso della Fede. Fabio Maggioni

3ULPR�FODVVL¿FDWR: Matteo e Filippo Bindoni; secondo: Veronica Mancini; terzo: Benedetta e Francesco Bellomi

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201320

Vita parrocchiale

26 dicembre 2012, teatro dell’orato-rio, ore 20.30: il sipario si apre e ad andare in scena sono i nostri bam-bini del catechismo accompagnati dalla parte più giovane ed energica del gruppo catechisti.Con molta semplicità, spontaneità ed allegria i protagonisti della nostra storia ci hanno portato a spasso e fatto attraversare i continenti del no-stro bellissimo pianeta alla ricerca di Greggio, città natale del presepe, voluto e pensato da San Francesco. Durante il loro viaggio, hanno in-contrato alcuni tra i personaggi più VLJQL¿FDWLYL�GHOOD�QRVWUD�VWRULD��DP-mirato paesaggi e vissuto emozioni a loro sconosciute. A dare un senso a TXHVWR�OXQJR�SHUHJULQDUH�q�DOOD�¿QH��l’incontro con san Francesco e la scoperta del senso del vivere e co-struire a distanza di anni il presepe nelle nostre case e nelle nostre co-munità.

Spettacolo ragazzi

Michela, Lorenzo, Matteo e fabio dai Piamartini a Brescia alla premia-zione del Concorso presepi provin-ciale del MCL (Movimento Cristiano Lavoratori), alla presenza di Mons. 9HVFRYR�/XFLDQR�0RQDUL�il presepio della nostra chiesa si è FODVVL¿FDWR� ��� QHOOD� FDWHJRULD� GHOOH�Parrocchie.

Il tutto viene accompagnato dal canto ormai esperto dei nostri ra-gazzi, che hanno dimostrato di ave-re ormai raggiunto una certa ma-turità nella scelta di quanto e cosa proporre e una sintonia nella produ-]LRQH�IUXWWR�GL�SURYH�H�DI¿DWDPHQWR�tra loro.E’ stato un piacere vivere il tutto da spettatore, comprendere ed apprez-zare il lavoro fatto da chi ogni do-menica cerca di aggiungere valore a quanto già c’è in ognuno dei nostri

¿JOL�Ogni esperienza, pur piccola, sem-plice che sia, è sempre occasione di crescita e la capacità di condividerla non è sempre cosa da tutti.Un grazie di cuore a tutti: piccoli e JUDQGL�� SURWDJRQLVWL� H� QRQ�� SHUFKp�dietro un risultato c’è sempre un grande lavoro e anche quest’anno avete superato le aspettative!!!Che dire... se non... arrivederci al prossimo Natale!

Sonia Cenedella

Minigrest invernaleNei giorni feriali delle vacanze na-talizie Mara e Franco non si sono permessi neanche un attimo di ri-poso. Aiutati da alcuni adolescen-ti ben preparati hanno accolto da mattina a sera i bambini e fanciulli di scuola materna ed elementare. Il bar dell’oratorio era aperto per tutti coloro che hanno voluto tra-scorrere insieme, nel gioco, musi-ca, disegno e altre attività qualche ora o tutto il tempo a disposizione, con il supporto del chierico Ri-chey-ito. È�VWDWD�PROWR�SUR¿TXD�OD�collaborazione con Roberto e Vin-cenza, che tutti i giorni ci prepara-vano il pranzo ad un costo mode-sto e che i bambini hanno sempre gustato. Particolarmente atteso il momento della merenda, dove le

mamme non hanno mai fatto man-care le loro specialità. 'XOFLV� LQ� IXQGR le ultime mare-conde di Roberto avanzate dopo i mercatini di Natale; in un battiba-leno, nonostante fossero numero-se, sono improvvisamente andate a ruba, non lasciando ai ritardatari nemmeno il piacere di annusarne il profumo. Dgl

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201321

Vita parrocchiale

“PROGETTI-AMO”Grest invernale serale medie e adolescenti

“La vita è la vita è un sogno, fanne una realtà... la

vita è un’avventura, rischiala... la vita è un mistero

scoprilo.”

Queste tre frasi sono una parte di una delle tante poesie scritte da Madre Teresa, il personaggio che ci ha ac-compagnati nei tre giorni del grest invernale.Il titolo del grest era “progetti-amo” ovvero abbiamo cercato di far capire ai ragazzi ciò che è importante, utile, quali mezzi utilizzare, quali luoghi è consono fre-quentare per vivere una vita vera, una vita con la “V” maiuscola.La vita intesa come progetto dà sapore e luce alla nostra esistenza e ci può aiutare a vivere guardando lontano. il primo giorno abbiamo scoperto che noi come una matita siamo guidati da Qualcuno di più grande, che per crescere qualche volta abbiamo bisogno di essere temperati, ovvero soffrire un po’. La matita ci permette di utilizzare la gomma per correggere i nostri sbagli e LQ¿QH�OD�PDWLWD�KD�XQD�JUD¿WH�DOO¶LQWHUQR�RYYHUR�OD�QR-stra personalità: ognuno di noi infatti, lascia sempre un segno nella vita degli altri.il secondo giorno abbiamo guardato un video nel qua-le Madre Teresa da due semplici parole: “Ho sete!” dette da un povero, malato sdraiato in una stazione, ha capito quale fosse la sua vocazione ovvero dare tutto per i più poveri dei poveri.,Q�EDVH�D�TXHVWR�IDWWR�DEELDPR�ULÀHWWXWR�VXOO¶LPSRUWDQ-za che diamo ai luoghi in cui viviamo e abbiamo cer-cato di capire come ci si sente all’interno di essi e quali sono i luoghi in cui ci si sente più a proprio agio e in cui ci sente a disagio. In questo modo abbiamo cercato di aiutare i ragazzi a capire quali siano i luoghi che ci aiutano ad “attrezzarci” per combattere la tendenza del mondo di vivere alla giornata senza dare un senso a ciò

che si fa, per esempio l’oratorio, la famiglia, la scuola. il terzo giorno� FL� VLDPR� IHUPDWL� D� ULÀHWWHUH� VXO� IDWWR�che per essere veramente felici dobbiamo puntare alla

santità.Ognuno ha la propria strada singolare verso la santità: la propria vocazione.Per capire quale sia la nostra strada bisogna mettersi in viaggio.Nel viaggio della vita bisogna stare attenti ai segnali che ci permettono di capire qual’è la strada giusta.In questo viaggio bisogna andare un po’ controcorrente, non lasciarsi trascinare dal mondo, imparare a evitare e riconoscere i pericoli, non fare tutto da soli ma farsi aiu-WDUH�GD�TXDOFXQR�GL�FXL�FL�¿GLDPR��GDUH�OD�SUHFHGHQ]D�a ciò che è importante per fare le scelte giuste e soprat-tutto non fermarsi mai ma puntare sempre in alto!Il viaggio verso la santità, la ricerca della propria strada non sono cose impossibili!Tanti nel mondo ci stanno provando e la dimostrazione che è tutto vero è che sono felici. È stata un’esperienza molto bella, costruttiva in cui, dal più piccolo al più grande, abbiamo imparato a confron-tarci, ad aprirci agli altri, ad ascoltare le esperienze di vita degli altri, a divertirci con molta semplicità e so-prattutto a metterci in gioco capendo che anche con i nostri limiti arricchiamo sempre chi incontriamo sulla nostra strada! Anna Zubani

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Vita parrocchiale

Neve, slittino in spalle e... qualche caduta di troppo!$IIUHWWDWHYL� D� SUHSDUDUH� O¶RFFRUUHQWH� UDJD]]L���� FXI¿D��guanti, doposci... pronti? si parte!!! Destinazione Ponte di Legno! Giovedì 3 Gennaio la sveglia è suonata pre-VWR�SHU�WXWWL��PD�QRQ�FL�q�DIIDWWR�SHVDWR�SHUFKp�FRQVDSH-voli della bellissima giornata che stavamo per affronta-re. Mettiamo piede sul pullman alle 7.30 e poco dopo ci troviamo con gli scarponi immersi nella neve; da qui è partita la nostra avventura. Il clima non poteva essere migliore, con un caldo sole alto in cielo e una giornata a dir poco perfetta; ci siamo subito muniti di bob e slittini per passare la prima parte della nostra giornata. La pista era ripida e affollata ma tra uno slalom e l’altro siamo riusciti brillantemente ad evitare gli ostacoli. Ahimè, TXHVWR�QRQ�YDOHYD�SHU�WXWWL�SHUz�SHUFKp�QRQ�SRWHYDQR�GL�FHUWR�PDQFDUH�UX]]RORQL�H�ULVDWH�D�QRQ�¿QLUH����/H�OXQ-ghe ed estenuanti discese ci avevano tolto ogni energia e cosa ci poteva essere di meglio che un bel panino e una fetta di torta per recuperare il buonumore? Ci sia-mo incamminati così verso l’oratorio che ci attendeva per il pranzo. Poco dopo, prima delle 14.00, la stanza usata per pranzare però era già sgombra. Senza perdere tempo, dopo una piccola pausa, via verso la pista di pat-tinaggio che ci aspettava. Anche qui, non sono mancate di certo cadute e giravolte sul ghiaccio... C’era chi si destreggiava sulla pista proprio come se con i pattini ci fosse nato, mentre invece c’era qualcuno meno for-tunato che non faceva in tempo a rialzarsi che era già

per l’ennesima volta per terra causando un’allegria ge-nerale che ha accompagnato tutto il pomeriggio. Beh, il gioco è bello quando dura poco, o perlomeno così a QRL�q�VHPEUDWR��QRQ�DEELDPR�IDWWR�LQ�WHPSR�D�LQ¿ODUFL�L�pattini che, a malincuore, era già arrivato il momento di incamminarci verso il pullman che ci aspettava. Dopo due ore di viaggio, trascorse cantando e rivivendo insie-me i momenti più belli e divertenti della giornata siamo arrivati al nostro amato paese. Un GRAZIE SPECIA-LE a Franco e Mara che hanno organizzato la splendida giornata facendoci passare insieme, in allegria, gli ul-timi giorni di vacanza. Questa avventura è giunta sì al termine, ma non vediamo l’ora che arrivi la prossima!!!

Simona, Sara e Milena.

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201323

Vita parrocchiale

Hallo, don Bosco!

Ciak, si gira!!!

festa in Oratorio dopo la Messa

Anche quest’anno, come ormai è tradizione, la Fi-lodrammatica “Chèi del Maestro”, ha portato in scena una divertente e gustosa commedia in tre atti intitolata: “La dieta del dutùr”, scritta dal bagno-lese Stefano Godizzi.La dieta, tema più che mai attuale nella società odierna, ha dato vita ad una serie di situazioni esi-laranti che hanno suscitato un mare di risate e rega-lato il buonumore al numeroso pubblico presente in sala, nel Teatro Paolo VI del nostro oratorio.Sul palco si sono mossi con disinvoltura tutti gli attori, guidati con mano sapiente dal nostro regi-sta 'DULR�&UHVFHUL, da chi, data l’età e l’esperienza conseguita in altre commedie può esser considerato un YHWHUDQR��¿QR�D�FKL�YDQWDYD�PHQR�HVSHULHQ]D�LQ�questo campo o addirittura era al debutto, come me. Particolarmente emozionante è stato il momento in cui l’autore stesso, che era presente in sala, dopo esser salito sul palco ci ha ringraziato e si è compli-mentato con noi per l’impegno che abbiamo profu-so portando in scena la sua opera.

Possiamo dire di aver raggiunto l’obiettivo che c’e-UDYDPR�SUH¿VVDWL�� FLRq� TXHOOR� GL� IDU� WUDVFRUUH� GXH�serate in allegria e spensieratezza a chi ha parteci-pato ed ha applaudito di cuore.Un sentito ringraziamento di cuore a tutti e… alla prossima!!!

Gabriele per la Filodrammatica

“Chèi del maestro”

Giovedì 31 gennaio. Sono le 15.45; suona la cam-SDQHOOD� SHU� OD� ¿QH� GHOOD�scuola; i bambini corrono fuori. Molti di loro col ¿DWR� LQ�JROD� VL� SUHFLSLWD-QR�LQ�FKLHVD��SHUFKp�QRQ�q�un giovedì qualsiasi, ma è la festa di don Bosco, Pa-

dre e Maestro della gioventù, Patrono dell’Oratorio GL�&DVWHOOHWWR��'RSR�WDQWR�WHPSR�ULVXRQD�¿Q�VRWWR�OD�volta della chiesa l’inno in tedesco: Hallo, don Bo�VFR��KDOOR��GRQ�%RVFR���KLOI�GHU�-XJHQG�LQ�GHU�:HOW��+DOOR��GRQ�%RVFR��KDOOR��GRQ�%RVFR���PDFK�VLH�YLH�HV�*RWW�JHIHOW��&LDR��GRQ�%RVFR��FLDR�GRQ�%RVFR���DLXWD� L�JLRYDQL�QHO�PRQGR��FLDR��GRQ�%RVFR��FLDR��GRQ�%RVFR��UHQGLOL�FRPH�SLDFH�D�'LR��Nell’omelia viene ripresa una celebre formula cara a don Bosco: a + B - C�FKH�VLJQL¿FD��$���allegri; più B - buoni; meno C - cattivi. È un insegnamento facile da imparare a memoria, non sempre da ese-guire. Ma i ragazzi presenti mostrano un grande af-fetto al loro Santo che a Torino spese tutta la sua

vita sacerdotale per i ragazzi di strada, quelli ab-bandonati, orfani e talvolta sfruttati nei lavori più faticosi (muratorini, spazzacamini...).Abbiamo mantenuto la tradizione del primo orato-rio di Torino, dove dopo la preghiera e il catechismo il Santo serviva lui stesso la merenda ai ragazzi. Al bar dell’oratorio le mamme avevano preparato per tutti, grandi e piccini, un’abbondante rinfresco.

����IHEEUDLR�����

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201324

Vita parrocchiale

Domenica 3 febbraio abbiamo festeggiato la Gior-nata della Vita.All’inizio della S. Messa delle ore 10.30 i bambini del gruppo Betlemme hanno portato all’altare alcu-QL�SLFFROL�FHUL�URVVL��SHUFKp�OH�¿DPPHOOH�ULFRUGDQR�la vita; inoltre sono stati accesi questi lumini per ricordare i bambini che il Signore ha chiamato a 6p�PROWR�SUHVWR��,O�FHOHEUDQWH�KD�EHQHGHWWR�O¶DFTXD�con la quale sono stati aspersi gli stessi bambini e, successivamente, anche l’intera assemblea. Inoltre al momento del Padre Nostro i bambini sono sa-liti in presbiterio a dare la mano a don Gianluca per recitare tutti insieme la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Al momento della Comunione è stata letta una preghiera di ringraziamento per il dono GHL�¿JOL�GD�SDUWH�GHOOH�PDPPH�H�SDSj�GHO�JUXSSR�Betlemme.

Nella giornata mondiale dei lebbrosi, 27 gennaio 2013, abbiamo ricordato l’ultimo impegno editoriale del celebre giornalista, autore de “/D�FLWWj�GHOOD�JLRLD”, Domi-

nique Lapierre - “Gli ultimi saranno i primi, la mia vita accanto ai dimenticati della Terra”, della Rizzoli a cura di Renzo Agasso - febbraio 2012.È un’DXWRELRJUD¿D che parte dal 1931, attraversa una vita avventurosa, affasci-QDQWH��ULFFD�GL�VRUSUHVH�H�GL�IDWWL�XQLFL�H�VHQVD]LRQDOL��H�DUULYD�¿QR�DL�QRVWUL�JLRUQL��Tutto inizia durante le sere di guerra a Parigi, quando sotto le coperte il piccolo Domenico divorava romanzi, racconti di viaggio, di vite di pionieri e di esplora-tori, ad esempio dello scout francese *X\�GH�/DULJDXGLH� DUWH¿FH�GHOOD�&URFLHUD�JLDOOD��XQ�YLDJJLR�DYYHQWXURVR�LQ�DXWR�GD�3DULJL�¿QR�D�6DLJRQ�LQ�,QGRFLQD��&HOHEUH�il suo motto “Se non c’è la strada, falla!”, che ha guidato tutta la vita di Lapierre, ¿QR�DOOD�YLUDWD�GHO�������TXDQGR�FRQXVFLXWD�0DGUH�7HUHVD�GL�&DOFXWWD ed i lebbrosi dell’inglese -DPHV�6WHYHQV ha iniziato a farsi patrono dei più poveri tra i poveri, UDFFRJOLHQGR�¿QR�DL�QRVWUL�JLRUQL�RIIHUWH�GD�WXWWR�LO�PRQGR�

Giornata della vita

Libri utili da leggere...

Nel pomeriggio abbiamo fatto un momento di pre-ghiera in chiesa, durante il quale è stato ricordato il giorno in cui Maria e Giuseppe hanno portato Gesù al tempio per offrirlo al Signore. Questo è ciò che fanno i genitori quando portano in chiesa il proprio ¿JOLR�SHU�IDUOR�EDWWH]]DUH�H�SHU�IDU�Vu�FKH�DQFK¶HJOL�possa entrare nella casa del Signore. Terminato il PRPHQWR�GL�SUHJKLHUD�H�GL�ULÀHVVLRQH��GRSR�OD�EH-nedizione dei piccoli, ci siamo portati sul sagrato della chiesa, dove ad ogni bambino è stato dato un palloncino a cui si doveva legare un bigliettino con un pensiero o un ringraziamento riguardante la vita. Poi tutti insieme abbiamo lanciato questi bellissimi palloncini verdi che sono volati alti su nel cielo. E’ VWDWR�VFHOWR�LO�FRORUH�YHUGH�SHUFKp�TXHVWR�q�LO�FRORUH�della speranza: la nostra è quella di poter andare un giorno in Paradiso.

Beatrice

Benedizione dei bambini Lancio dei palloncini

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201325

Anagrafe

MatrimoniBattesimi

Anniversario

,16,(0(�9(562�,/�0$75,021,2

,WLQHUDULR�GL�IRUPD]LRQH�SHU�FRSSLH�GL�¿GDQ]DWL�����

LenO all’Oratorio ore 20.30Martedì e Giovedì 11 - 16 - 18 - 23 - 30 Aprile02 - 07 - 09 - 16 - 18 (sabato) Maggio

I nostri morti����0DULD�%ROHQWLQL�YHG��=DQJDULQL�n. 15/06/1929 † m. 01/12/2012

,O� ��� GLFHPEUH� OD� QRVWUD� FDUD� QRQQD�0DULD� FL� KD� ODVFLDWR� GRSR� XQD� EUHYH�PDODWWLD��/D�VXD�YRJOLD�GL�YLYHUH�QRQR�stante la sofferenza ha aiutato tutti noi

D� VXSHUDUH� TXHVWR� PRPHQWR� GLI¿FLOH��,O� VXR�HVHPSLR�GL�YLWD�H� LO� VXR�VRUULVR�ULPDUUj� VHPSUH� FRQ� QRL� H� FL� JXLGHUj�QHOOD�QRVWUD�YLWD�

I tuoi nipoti

����&HVDUH�0DJJLRQLn. 04/01/1928 † m. 12/12/2012

����*LDQFDUOR�%HUHWWD

�n. 26/07/1933

† m. 05/02/2013

$OIUHGR�)DULQD

�n. 06/06/1935

† m. 06/02/2013sepolto a Bagnolo Mella

35266,0,�&256,�,1�35(3$5$=,21(�$/�%$77(6,02

����0DUWHGu����IHEEUDLR�H���PDU]R�������� - ore 20.30 in canonica

����0DUWHGu����H����PDJJLR������ - ore 20.30 in oratorio

Il terzo incontro di preparazione è

concordato dal Parroco con le singole

IDPLJOLH�

Celebrazione dei BATTESIMI durante

la Messa:

� - Veglia Pasquale, 30 marzo 2013

- ore 20.30

� - Domenica 9 giugno, ore 10.30.

Matrimonio Godizzi Michelecon Baviera GiovannaCelebrato il 7 settembre 2012 a Leno

Piovani aldo e zangarini natalina60° di Matrimonio - sabato 29 dicembre 2012

,O� JLRUQR� QHO� TXDOH� WL� DEELDPR� GDWR�O¶XOWLPR� VDOXWR�� q� VFHVD� WDQWD� QHYH��QHYH�FKH�WX�DPDYL�PROWR��Ê�VWDWR�TXD�VL�XQ�VHJQR�GHO�GHVWLQR�WDQWR�FKH�DE�ELDPR� GHWWR�� TXL� F¶q� OR� ]DPSLQR� GHO�nonno.

Tutti ricorderanno il tuo sorriso coin�YROJHQWH��HUHGLWDWR�GD�WXWWL�L�WXRL�QLSR�ti, ricorderanno il tuo spirito frizzante

HG� HQHUJLFR� FKH� UDOOHJUDYD� DQFKH� OH�giornate più tristi.

1RL�WXWWL�DYUHPz�XQ�JUDQGH�ULFRUGR�GL�WH�HG�q�LPSRVVLELOH�GHVFULYHUH�in poche parole quello che hai rappresentato per noi. Sei stato sem�SUH�HVHPSLR�GL�RQHVWj��OHDOWj�H�ERQWj��6HL�VWDWR�XQ�XRPR�GL�JUDQGH�IHGH��,�WXRL�LQVHJQDPHQWL�H�FRQVLJOL�OL�WHUUHPR�SUHVHQWL�H�FL�DLXWH�UDQQR�DG�DIIURQWDUH�OH�GLI¿FROWj�GHOOD�YLWD�

,�WXRL�¿JOL

Si ricorda anche:

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201326

³'UDPPDWLFR� O¶LQFLGHQWH�D�&DVWHOOHWWR�GL�/HQR��GRYH� LQWRUQR�DOOH����>GL�GRPHQLFD����JHQQDLR�����@�XQD�)LDW�3XQWR�FRQ�D�ERUGR�TXDWWUR�UDJD]]H� LQWRUQR�DL����DQQL�q� VWDWD� WDPSRQDWD�VXO� UHWUR�GD�XQD�%PZ�¿QHQGR�SRL�OD�VXD�FRUVD�LQ�XQ�IRVVR��DG�DYHUH�OD�SHJJLR�OH�GXH�UDJD]]H�VHGXWH�VXO�VHGLOH�SRVWHULRUH��ULFRYHUDWH�LQ�RVSHGDOH�LQ�JUDYLVVLPH�FRQ�dizioni…”

(Dal Giornale di Brescia di lunedì 23).La foto dell’auto estratta dal fossato non lascia dubbi circa la gravità del fatto. L’intera comunità parrocchiale si ritrovò più volte in chiesa

a pregare, unita, solidale con le giovani e le loro famiglie che trascorsero giorni drammatici. Nel male io vidi un bellissimo spettacolo di un dolore condiviso da tutti come raramente accade.

Don Gianluca

Congratulazioni a

Silvia Pasqualiche il 20 dicembre 2012 si è laureata all’Università degli Studi di Parma, Facoltà di Let-WHUH�H�)LORVR¿D��&RUVR�GL�ODX-rea in conservazione dei beni culturali con la tesi: “Dalle biblioteche digitali a MLOL (Media Library on line). Uno strumento a servizio della for-mazione continua”.

Auguri a

Vittorio RizzottoNato a Bolzano Vicentino il 12/12/1919, coniugato il 28/04/1949 con Maria Musa, che ha festeggiato il suo 93° compleanno attorniato dai familiari e nipoti.

Auguri a

Tomasina Tomasoninata nel 1911, che il 14 ottobre scor-so ha compiuto 101 anni, qui ri-presa con il nipote Osvaldo.

Auguri a

Pietro Gervasinato nel 1910, che il 27 settembre scorso ha compiuto 102 anni, qui con le nipoti Chiara e Maria Laura.

Laurea

Circa un anno fa abbiamo avuto un grave inci-GHQWH��,Q�TXHO�PRPHQWR�GLI¿FLOH��FKH�KD�SURYR-cato grande sofferenza, vi abbiamo sentito molto vicini a noi e alle nostre famiglie. Vogliamo quin-di ringraziare con questo nostro ritrovato sorriso la Comunità di Castelletto per il suo sostegno.

Valeria Fornari, Cinzia Bossoni, Viviana

Bolentini, Mariagiulia Bertocchi

Tutto è bene quel che finisce bene...

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201327

Offerte dal 16 novembre 2012 al 31 gennaio 2013

Opere Parrocchiali

Opere straordinarie della Chiesa

Opere straordinarie dell’Oratorio

Altre Offerte

Elemosine e candele votive di novembre 350,00Dai malati - dicembre 2012 135,00In memoria del def. Cesare Maggioni - dipendenti FMB 20,00Elemosine e candele votive di dicembre 309,98Elemosine e candele votive di gennaio 200,00

Benedizione delle cascine (dal 19 al 27 novembre) date n° 50 benedizioni

1.985,00

NN 250,00In memoria della def. Bolentini Maria ved. Zangarini 200,00Prima domenica del mese - dicembre 529,30Buste di Natale (n° 349) 4.420,00NN - per compleanno 30,00In memoria del def. Maggioni Cesare 200,00Dai malati - S. Stefano 200,00NN - per anniversario di matrimonio 100,00In memoria della def. Falappi Domenica ved. Tomasoni 70,00In gennaio - NN 150,00Prima domenica del mese - gennaio 410,00

Bollettino n° 4/2012 - offerte raccolte 2.038,65Dalla Caritas diocesana 350,00Pro organo - mercatino - da Franco e Mara 230,00Giornata del Seminario 550,00Giornata del pane per le suore Francescane con i poveri 480,00Un dono in dono - S. Lucia dei ragazzi 350,00Santa Infanzia - 6 gennaio 345,00Comune di Leno - rimborso spese oratorio estate 2012 840,00Comune di Leno - rimborso spese di assicurazione 800,00Triduo dei morti - iscrizione dei defunti per la Messe 1.230,00Triduo dei morti - contributo per la cera 58,00

Gruppo Lourdes - gruppo cucina 80,00Canta-Castelletto - festa 8 settembre 710,00Mercatini di Natale - Franco e Mara 700,00Mercatini di Natale - gruppi cucina e logistica 1.313,00Offerta per un maiale (Gobbi William - Gino) 400,00GENNAIOCenone oratorio - 31 dicembre 97,00Ultime mariconde dell’inverno - gruppo cucina 158,55NN - per visita presepio 25,00NN 150,00M. e F. 10,00

3HVFD�GL�%HQH¿FHQ]D���PHUFDWLQR�PDPPH�³7XWWR�D�¿Q�di bene”

1.500,00

Alcuni benefattori hanno offerto una corona luminosa per il si-mulacro della B.V. Maria; un’immagine di S. Benedetto e una della B.V. Maria del Lippi per la Cappella.Diversi benefattori hanno offerto immagini sacre: della Madon-na di Guadalupe, dell’Angelo custode, di papa Paolo VI e un QXRYR�&URFL¿VVR�SHU� OD� VDOD�GHOO¶2UDWRULR� �� ,O�JUXSSR� WHDWUDOH�ha coperto la spesa per il lavoro di sistemazione dei comandi caldaia del teatro in Oratorio.

In occasione dei cin-quant’anni dell’inizio del Concilio Vaticano II, 11 ottobre 1962, in libreria sono stati editi o ripub-blicati numerosi volumi che descrivono, raccon-tano con abbondanza di particolari quello che giu-VWDPHQWH� q� VWDWR� GH¿QLWR�l’evento ecclesiale più VLJQL¿FDWLYR� GHO� YHQWHVL-mo secolo. Questa breve storia riassume la prece-dente più ampia in cinque

Libri utili da leggere...Un pronipote di Papa Giovanni, il giornalista Marco Roncalli, in occa-sione del centenario della nascita del Papa del sor-riso, avvenuta a Canale d’Agordo in provincia di Belluno il 17 ottobre 1912, ne ha ripreso l’im-SRQHQWH� ¿JXUD�� *LRYDQQL�Paolo I, Papa per soli 33 giorni, morì improvvi-samente la notte del 28 settembre 1978. Ecco una SRGHURVD� ELRJUD¿D� ULFFD�

volumi dello stesso autore e ci immerge nella dinamica, nelle discussioni e controversie dei Padri conciliari. Società Editrice il Mulino - 2012 - pagine 202 - € 12.

di documentazione che ha valorizzato fonti scritte note H�LQHGLWH��¿QR�DL�ULFRUGL�GHJOL�XOWLPL�WHVWLPRQL��Edizioni San Paolo - 2012 - 735 pagine - € 34.

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201328

3DUURFFKLD�GHOOD�7UDVÀJXUD]LRQH�GL�1RVWUR�6LJQRUH���&DVWHOOHWWR�GL�/HQR���%UHVFLD

BILANCIO CONSUNTIVO 2012

OPere sTraOrDinarie PaGaTe nell’anno 2012Parco giochi in Oratorio - residuo in sospeso dal 2011 - tutto pagato con offerte varie 8I¿FLR�SDUURFFKLDOH�Arredamento e restauro con disinfestazione da residui vegetali ed animali per i registri dell’archivio e tutta la documentazione - residuo in sospeso dal 2011 - pagato con offerte varie

Opere straordinarie dell’Oratorio - residuo debito in sospeso al 31-12-2012 Debito complessivo della Parrocchia al 31 dicembre 2012 (Prestiti da restituire):

in particolare, circa il Bar dell’OratorioIl 1° febbraio 2012 si ri-apriva il Bar dell’Oratorio come attività commerciale della Parrocchia, con diversi contraccolpi che ab-ELDPR�GRYXWR�SDUDUH��$G�HVHPSLR��OD�WDULIID�GHL�UL¿XWL�q�SDVVDWD�GD�¼�������GHO������DG�¼��������GHO���������¼���������FLRq�FRQ�un aumento del 1.264 per cento!). Abbiamo sostenuto spese per l’acquisto di un nuovo televisore di ultima generazione; realizzato in casa nostra corsi HACCP per tutti i baristi volontari che ne erano sprovvisti; ottenuto il piano di sicurezza del locale; l’acquisto GL�GXH�UHJLVWUDWRUL�GL�FDVVD�H�GL�XQ�JUDQLWRUH�SHU�O¶HVWDWH��FRQ�XQD�ULIRUQLWXUD�VLJQL¿FDWLYD�GHO�PDJD]]LQR«

Utile trasferito dal Bar alla Parrocchia nel 2012 (11 mesi del commerciale): Spese per pagamento utenze (Enel, Gas, TV, TIA, Acqua): $GHJXDPHQWR�LPSLDQWR�HOHWWULFR��SHU�FHUWL¿FD]LRQH�LGRQHLWj�SLDQR�GL�VLFXUH]]D���Fornitura di n° 3 nuovi termoconvettori nella sala del Bar:

€ 1.332,09

€ 9.801,70

€ 4.557,26€ 20.739,71

'XUDQWH�O¶DQQR������F¶q�VWDWR�LO�VLJQL¿FDWLYR�UHFXSHUR�GL�GHELWR�SDUL�D��¼�������������FRQ�XQD�media di 1.550 euro al mese circa, grazie soprattutto alla generosità di voi fedeli, dimostrata in numerose occasioni nonostante la crisi economica che ha colpito tutti e grazie al lavoro di numerosi volontari della parrocchia e dell’oratorio che si ringraziano vivamente; speriamo di poter continuare la via intrapresa!

€ 2.980,00€ 6.323,03€ 3.364,84€ 1.518,55

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201329

Calendario di Quaresima 2013MerCOLeDì 13 feBBraiO - ss. CeneriInizio della Quaresima - Giorno di magro e di digiuno

- SS Messe alle ore 8.30 e 20.00 con imposizione delle ceneri- Ore 16.00 - SS. Ceneri per i ragazzi (liturgia senza la Messa)- Magistero dei Catechisti.9(1(5'Î����- Via Crucis in chiesa: ore 16.00 per i ragazzi, ore 20.00 per tutti- Preparazione Centro di Ascolto (20.45 Parroco con catechisti)DOMeniCa 17 - 1a Di QUaresiMa - Ore 15.00 canto dei Vespri e Benedizione EucaristicaMarTeDì 19 - 1° incontro di preparazione al Battesi-mo, in canonica ore 20.30MerCOLeDì 20 - Incontro Zonale Catechisti a Leno, con don Paolo Zini, SdB “*HV��H�LO�'LR�$PRUH”*,29('Î��� - Ore 18.30 Gruppo Padre Pio (Rosario, Messa, Adorazione) - Ore 21.00 Incontro di preghiera mensile dei giovani a Leno9(1(5'Î��� - Ore 20.00 Stazione Quaresimale (inizio alla B.V. Maria di Fatima, processione penitenziale pas-sando per via Gilioli, Forni e Manzoni con arrivo alla chiesa, 0HVVD in chiesa)DOMeniCa 24 - 2a Di QUaresiMa - Nel pomeriggio: 9LD�&UXFLV�SHU�L�UDJD]]L�H�JHQLWRUL�dell’iCfr a san Pancrazio di Montichiari, merenda insieme. Partenza ore 14.15 in automobile dalla piazza. In centro a Montichiari, lasciato il Duomo e la piazza alla propria sinistra si prende la strada a destra (dopo il vicolo chiuso in salita) che sale sulla rupe dal retro; ampio parcheggio auto all’inizio del percorso.LUneDì 25 - Centri di Ascolto, ore 20.00 e 20.30

9(1(5'Î����0$5=2- In mattinata: comunione ai malati- Ore 20.00 - Via Crucis itinerante in via Tosini, con par-tenza nel piazzale della farmacia - conclusione nel parco giochi al centro della via entro e non oltre le ore 21(resta sospesa la Via Crucis pomeridiana)DOMeniCa 3 - 3a Di QUaresiMa- Ore 9.30: ritiro zonale per le famiglie a Gambara- Ore 15.00 canto dei Vespri e Benedizione EucaristicaLUneDì 4 - Consiglio dell’oratorioMarTeDì 5 - 2° incontro di preparazione al Battesi-mo, in canonica ore 20.30MerCOLeDì 6 - QUaresiMaLe ore 20.30 in Chie-sa - Predicatore: don Arturo, Prevosto di Gottolengo*,29('Î�� - Rosario perpetuo ore 14.30 in Chiesa- Nel pomeriggio: rogo della vecchia in oratorio

INCONTRI PER I GENITORIGRUPPI DI CATECHISMO

durante la Quaresima 2013 in oratorio - domenica - ore 15.45

17 febbraio - gruppo Betlemme (genitori/bambini 1a elementare)- gruppo 3a media post cresima.

24 febbraio - Via Crucis a Montichiari (tutti)3 marzo - gruppo Nazareth (2a elementare)

- gruppo Roma (2a media)10 marzo - Processione e Messa al Cimitero17 marzo - scuola Materna; incontro (genitori e

bambini di tutti e tre gli anni)- gruppo Antiochia (1a Media)

24 marzo - PALME - SS. QUARANTORE31 marzo - PASQUA - VESPRI SOLENNI

9(1(5'Î���- Ore 16.00 e 20.00 Via Crucis in Chiesa- Ore 20.45 preparazione 8° Centro di ascolto in Canonica (catechisti)DOMeniCa 10 - 4a Di QUaresiMa (LæTáre)- Ore 14.30 Vespri in Chiesa; segue la PrOCessiOne aL CiMiTerO - S. Messa1%��UHVWD�VRVSHVD�OD�0HVVD�9HVSHUWLQD�GHOOH�RUH������LUneDì 11 - Ore 19.00 S. Messa a Squadretto- Ore 20.30 Redazione bollettinoMarTeDì 12 - CPZ a GottolengoMerCOLeDì 13 - 5° incontro zonale dei catechisti a Leno - Ore 20.30 con il Prof. Giuseppe Mari: Gesù e la ChiesaDOMeniCa 17 - 5a Di QUaresiMa- Ore 15.00 canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica/81('Î��� - Centri di Ascolto, ore 20.00 e 20.30 (8° ed ultimo incontro)MarTeDì 19 - sOLenniTà Di s. GiUsePPe Festa dei papà

- SS. Messe alle ore 8.30 e 20.00 - Aperitivo in oratorio per bambini e papà dopo la Messa seraleMerCOLeDì 20 - Magistero Catechisti*,29('Î��� - Ore 18.30 gruppo Padre Pio9(1(5'Î��� - Ore 20.00 Via Crucis Vivente - inizio in Piazza Giovanni Paolo II, via Manzoni, via Papa Gio-vanni, via Bettinazzi, via Forni e conclusione in Piazza del Mercato (entro e non oltre le ore 22.00)saBaTO 23 - a Brescia Veglia delle Palme dei giovani con il Vescovo

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201330

Settimana Santa'20(1,&$�'(//(�3$/0(�������0$5=2Ore 7.30 - Messa primaOre 10.30 - Benedizione degli Ulivi in Piazza del Mercato, a seguire il corteo verso la Chiesa Parrocchiale - S. Messa Solenne - Vangelo della Passione del Signore.Ore 15.00 - apertura delle SS. Quarantore - canto dei Vespri - Esposizione continua del SS. SacramentoOre 18.30 - S. Messa serale ricordando i giovani defunti - presente il Predicatore

/81('Î�6$172�(�0$57('Î�6$172���66��48$5$1725(Ore 8.00 - Esposizione e Lodi - Ore 8.30 - Santa Messa - Esposizione continua del SS. SacramentoOre 11.30 - Ora Media e Reposizione.Ore 15.00 - Canto dei Vespri - Esposizione continua del SS. SacramentoOre 20.00 - S. Messa e Predica - Benedizione Solenne conclusiva l’ultima sera

0(5&2/('�6$172���*,251$7$�'(//(�&21)(66,21,Ore 8.30 - S. Messa - Confessioni fino alle 11Ore 16.00 - Confessioni dei ragazzi - continuano le Confessioni fino alle 18.00Ore 20.00 - S. Messa

*,29('Î�6$172Ore 7.30 - Ufficio delle letture, Lodi, Ora MediaMessa Crismale in Cattedrale - Si può seguire l’intera celebrazione dalle 9.15 su TeletuttoOre 16.00 - Santa Messa per i ragazzi - Lavanda dei piediOre 20.00 - Messa Solenne in Cena Domini - Lavanda dei piedi - processione all’interno della Chiesa col canto del Tantum ergo (Indulgenza Plenaria) e Reposizione al Sepolcro - Ora Santa

9(1(5'Î�6$172 - Magro e Digiuno - si raccolgono le offerte per i Luoghi SantiOre 8.30 - Ufficio delle letture, Lodi, Ora MediaOre 10.30 - Preghiera dei ragazzi al SepolcroOre 15.00 - Azione liturgica della Passione del Signore e bacio del crocifissoOre 20.00 - Processione del crocifisso con partenza dalla chiesa; Piazza, via Manzoni, Libertà, indipen-denza, Scalvini, Piave, Sabotino, Manzoni, Chiesa

6$%$72�6$172Ore 8.30 - Ufficio delle letture, Lodi, Ora MediaOre 10.30 - Preghiera dei ragazzi e bacio al crocifissoConfessioni in mattinata fino alle 11 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18Ore 20.30 Veglia Pasquale nella Notte Santa - Benedizione del fuoco e del cero - Exultet - Liturgia della Parola - Liturgia battesimale - Liturgia Eucaristica - Scambio degli auguri Pasquali al bar dell’oratorio

'20(1,&$�',�3$648$������0$5=2Ore 7.30 - Messa primaOre 10.30 - Messa Solenne - Benedizione e dispensa delle uova- Discorso di Pasqua del S. Padre a mezzogiorno con Benedizione Urbi et Orbi (Indulgenza Plenaria)Ore 16.00 - Canto dei Vespri e Benedizione - Ore 18.30 - Messa cantata

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 1-201331

Tempo di PasquaLUneDì DeLL’anGeLO - 1° aPriLe- Sante Messe alle ore 9.30 e 18.30MarTeDì 2 - Gita dei ragazziMerCOLeDì 3 - Magistero catechisti*,29('Î�� - Ore 14.30 Rosario perpetuo9(1(5'Î�� - Comunione ai malati al mattino- Ore 20.00 S. Messa delle famiglie (prepara il gruppo Nazareth)DOMeniCa 7 - 2a Di PasQUa - in aLBis della Divina Misericordia

Dall’8 al 14 aprile si celebra la Settimana Vocazionale

/81('Î�����$1181&,$=,21(�'(/�6,*125(���sOLenniTà- Ore 16 S. Messa alla Santella del Massago- Ore 20.30 consiglio per gli affari economiciMerCOLeDì 10 - Magistero catechistiDOMeniCa 14 - 3a Di PasQUa Giornata per l’Università Cattolica

LUneDì 15 - Ore 19.00 S. Messa a Squadretto- Ore 20.30 redazione del bollettinoMerCOLeDì 17 - Ore 20.30 a Leno incontro zonale dei catechisti - Prof. Giuseppe Mari: la Chiesa, una, san-ta, cattolica, apostolica.*,29('Î��� - Ore 18.30 gruppo Padre Pio - Ore 21.00 incontro di preghiera zonale dei giovani a GottolengoDOMeniCa 21 - 4a Di PasQUa Giornata Mondiale delle Vocazioni

LUneDì 22 - Ore 20.30 gruppo liturgico in Canonica*,29('Î����$35,/(���6$1�0$5&2���)(67$- Sante Messe alle ore 9.30 e 18.30- Concorso di bellezza “El cà pö bel de Castelèt e dintor-ni”. Manifestazione di tutto il giorno in oratorio'20(1,&$�������a Di PasQUa

MESE DI MAGGIOM(5&2/('Î����6��*,86(33(�/$925$725( - S. Messa ore 8.30Pellegrinaggio a Comella in bicicletta con partenza alle ore 9 dalla Piazza - lungo il tragitto si faranno alcune soste di preghiera - iscrizione per il pranzo entro i giorni stabiliti presso l’oratorio. Ore 16.00 - S. Messa a Comella per la comunità - man-dato ai genitori del Gruppo Betlemme (1a elementare)Il rientro è previsto a Castelletto attorno alle ore 18.00*,29('Î���- Ore 14.30 Rosario perpetuo9(1(5'Î�� - Comunione ai malati al mattinoTUTTi i saBaTi di maggio si celebra la S. Messa alle ore 8.30 all’altare della Madonna, preceduta dalle Lodi alle 8.15DOMeniCa 5 MaGGiO - 6a Di PasQUa LUneDì 6 - Ore 20.00 S. Messa alla Cascina FenilnuovoTUTTi i MarTeDì di maggio alle ore 20.00 si recita il Rosario in oratorio - Sono attesi i ragazzi e le famiglie - Tutte le altre attività restano sospese0(5&2/('Î���- Ore 20.00 S. Messa alla Cascina Tor-ri, presso la Fam. Rossi Luigi - Magistero catechisti *,29('Î���- Ore 20.30 Consiglio Pastorale in oratorio9(1(5'Î����- Ore 20.00 S. Messa al MassagoDOMeniCa 12 - asCensiOne DeL siGnOre -

sOLenniTà - Ore 15.00 Prime Confessioni - Fanciulli del gruppo Cafarnao (3a elementare) - Festa della mammaLUneDì 13 - Festa della B.V. Maria di Fatima - S. Messa alle ore 20.00 alla SantellaMarTeDì 14 - 1° incontro di preparazione al Battesi-mo, in oratorio, ore 20.30MerCOLeDì 15 - ore 20.30 in Chiesa: catechesi della comunità presente don Pietro Guindani Prevosto di Seniga

INCONTRI PER I GENITORIGRUPPI DI CATECHISMO

in oratorio - domenica - ore 15.45

7 aprile - gruppo Cafarnao (3a elementare)- ritiro 3 classi medie e superiori

14 aprile - gruppo Betlemme (1a elementare) genitori e bambini- gruppo Emmaus (5a elementare)

21 aprile - gruppo Nazareth (2a elementare)- gruppo adolescenti (superiori)

28 aprile - gruppo Gerusalemme (4a elementare)

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