la oce · 2018-02-08 · l'orientamento in ingresso e uscita nonché il raccordo ... crotone;...

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Nei laboratori INVALSI, vengono somministrate settimanal- mente, alle classi seconde, le simulazioni dei test, in manie- ra tale che la dimestichezza con il linguaggio specifico e la pratica, rendano possibili risultati di eccellenza con zero cheating. Gli studenti del triennio svolgono l'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO in modalità di Impresa Formativa Simu- lata, grazie alla quale sono le imprese e gli esperti a venire a scuola e non viceversa, risolvendo così un'annosa questio- ne. L'insegnamento laboratoriale interessa tutti i docenti, chia- mati alle applicazioni professionali delle competenze disci- plinari ed extradisciplinari, con l'impiego di nuove metodolo- gie. Il “Crosscurriculum” agevola anche l'espletamento del PIANO DI MIGLIORAMENTO (dove la scuola mette in campo soluzioni ai problemi emersi), l'inserimento dinamico dei docenti dell'ORGANICO POTENZIATO, l'ORIENTAMENTO in ingresso e uscita nonché il raccordo con l'UNIVERSITÀ, che, grazie alla pratica del “bilancio delle competenze” e alle lezioni tenute da docenti universi- tari, diventa garanzia di un accompagnamento strutturato verso scelte professionalizzanti consapevoli ed efficaci. Muta, quindi, il concetto tradizionale di “classe” quale com- posizione standard dei discenti. Ogni attività/ laboratorio viene svolta in una classe “VOCAZIONALE,” in cui gli stu- denti si aggregano per gruppi di livello/bisogno formativo, mentre i docenti utilizzano aule dedicate ove l'erogazione è arricchita da ICT, software e materiali didattici aggiuntivi e specifici. Gli studenti, i docenti, i genitori e i professionisti volontari diventano, così, protagonisti sinergici del procedi- mento di insegnamento-apprendimento (tearning). In conclusione, una scuola a misura di persona, una scuola per lo sviluppo delle capacità critiche e non delle erudizioni, una scuola inclusiva che attrae le intelligenze del territorio stabilendo sinergie interistituzionali tra le professionalità, espressione di una società moderna che abiura la torre eburnea. La scuola italiana da anni segna ritardi nei livelli e nella qualità di competenza degli studenti. Il sistema formativo e gli strumenti erogativi dei servizi non si sono adeguati ai bisogni del mercato del lavoro e alla valorizzazione dello studente-persona. Oggi “LA BUONA SCUOLA” impone una DIDATTICA MODULARE, APPLICATIVA ED INTEGRATA. E' di questa prospettiva che si é parlato nella prestigiosa Sala Zuccari, nel Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica, il 16 gennaio 2018, alla presenza di prestigiosi esponenti del campo della ricerca scientifica internazionale in campo pedagogico-didattico. La senatrice Enza Blundo ha promosso questo evento, a fine legislatura, per segnare una tappa storica, punto di svolta di un sistema formativo nazionale che si apre a nuove prospettive. Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli, dei Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere M.mo (CS), ha presentato, infatti, il RIVOLUZIONARIO IMPIANTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO denominato “Crosscurricu- lum”, già oggetto di grande interesse da parte del mondo scientifico ed in particolare del Prof. Giuseppe Spadafora, ordinario UNICAL, che è stato promosso in Rete dal Dirigen- te Scolastico Marilena Viggiani dell'istituto “Aletti” di Trebi- sacce (CS), e recepito, a livello istituzionale, dalla Senatrice Blundo della Commissione Istruzione, per la sua proposta di riforma scolastica. Il modello “Crosscurriculum”, risolvendo in maniera efficace tutti i problemi attuativi della riforma, si basa sull'attivazione di insegnamenti opzionali e sul potenziamento dei saperi e delle competenze, attraverso la personalizzazione didatti- ca, realizzando, così, la transizione “Dalla scuola prêt à porter alla didattica sartoriale”. Dunque, essenzialmente, programmazione flessibile e articolazione del gruppo- classe. La rivoluzionaria proposta di impianto didattico orga- nizzativo, con rimodulazione oraria, prevede la riduzione dell'ora di lezione di 10 minuti e la costituzione di aggiuntivi tre moduli di 60 minuti per ogni docente, destinati ad attività laboratoriali opzionali obbligatorie. Il progetto sperimentale del “Crosscurriculum” restituisce dati entusiasmanti sul piano didattico e dà risposte organizzative risolutive ai tanti nodi cruciali del sistema scuola italiano. L'integrazione tra il corpo docente, le competenze dei genitori e il volontariato professionale, e l'alternanza aula/laboratorio, generano un' offerta didattica dinamica e potenziata, ed una effettiva sinergia con gli impianti educativi extrascolastici delle nume- rose agenzie formative coinvolte. Questo ha consentito di “tarare” i servizi didattici agli effettivi bisogni educativi e formativi dei singoli studenti, sia per azzerarne le criticità, che per esaltarne le potenzialità indivi- duali, con laboratori di RECUPERO DISCIPLINARE OBBLIGATORIO per tutti gli studenti con deficit, e laboratori di potenziamento/eccellenza/olimpiadi disciplinari, per chi manifesta talento specifico. Organo ufficiale dell’Associazione “Amici delle Forze di Polizia Calabria” - Associazione non a scopo di lucro di utilità sociale. Redaz. e Direz.: Paola (CS) - Via dei Gigli, 3 – http//www.lavocedeltirreno.it – e-mail:[email protected] Anno XIII Febbraio 2018 Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli al Senato della Repubblica per il Convegno “IL FUTURO DELLA SCUOLA” La oce del Tirreno Periodico di cultura, attualità ed informazione. d i e P z r o o l i F z i e a l l C e a d l i a c b i r i m a A A.F.P.C. PAOLA (CS) di Emilio MONACO

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Nei laboratori INVALSI, vengono somministrate settimanal-mente, alle classi seconde, le simulazioni dei test, in manie-ra tale che la dimestichezza con il linguaggio specifico e la pratica, rendano possibili risultati di eccellenza con zero cheating. Gli studenti del triennio svolgono l'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO in modalità di Impresa Formativa Simu-lata, grazie alla quale sono le imprese e gli esperti a venire a scuola e non viceversa, risolvendo così un'annosa questio-ne. L'insegnamento laboratoriale interessa tutti i docenti, chia-mati alle applicazioni professionali delle competenze disci-plinari ed extradisciplinari, con l'impiego di nuove metodolo-gie. Il “Crosscurriculum” agevola anche l'espletamento del PIANO DI MIGLIORAMENTO (dove la scuola mette in campo soluzioni ai problemi emersi), l'inserimento dinamico d e i d o c e n t i d e l l ' O R G A N I C O P O T E N Z I ATO , l'ORIENTAMENTO in ingresso e uscita nonché il raccordo con l'UNIVERSITÀ, che, grazie alla pratica del “bilancio delle competenze” e alle lezioni tenute da docenti universi-tari, diventa garanzia di un accompagnamento strutturato verso scelte professionalizzanti consapevoli ed efficaci. Muta, quindi, il concetto tradizionale di “classe” quale com-posizione standard dei discenti. Ogni attività/ laboratorio viene svolta in una classe “VOCAZIONALE,” in cui gli stu-denti si aggregano per gruppi di livello/bisogno formativo, mentre i docenti utilizzano aule dedicate ove l'erogazione è arricchita da ICT, software e materiali didattici aggiuntivi e specifici. Gli studenti, i docenti, i genitori e i professionisti volontari diventano, così, protagonisti sinergici del procedi-mento di insegnamento-apprendimento (tearning). In conclusione, una scuola a misura di persona, una scuola per lo sviluppo delle capacità critiche e non delle erudizioni, una scuola inclusiva che attrae le intelligenze del territorio stabilendo sinergie interistituzionali tra le professionalità, espressione di una società moderna che abiura la torre eburnea.

La scuola italiana da anni segna ritardi nei livelli e nella qualità di competenza degli studenti. Il sistema formativo e gli strumenti erogativi dei servizi non si sono adeguati ai bisogni del mercato del lavoro e alla valorizzazione dello studente-persona. Oggi “LA BUONA SCUOLA” impone una DIDATTICA MODULARE, APPLICATIVA ED INTEGRATA. E' di questa prospettiva che si é parlato nella prestigiosa Sala Zuccari, nel Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica, il 16 gennaio 2018, alla presenza di prestigiosi esponenti del campo della ricerca scientifica internazionale in campo pedagogico-didattico.La senatrice Enza Blundo ha promosso questo evento, a fine legislatura, per segnare una tappa storica, punto di svolta di un sistema formativo nazionale che si apre a nuove prospettive. Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli, dei Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere M.mo (CS), ha presentato, infatti, il RIVOLUZIONARIO IMPIANTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO denominato “Crosscurricu-lum”, già oggetto di grande interesse da parte del mondo scientifico ed in particolare del Prof. Giuseppe Spadafora, ordinario UNICAL, che è stato promosso in Rete dal Dirigen-te Scolastico Marilena Viggiani dell'istituto “Aletti” di Trebi-sacce (CS), e recepito, a livello istituzionale, dalla Senatrice Blundo della Commissione Istruzione, per la sua proposta di riforma scolastica.Il modello “Crosscurriculum”, risolvendo in maniera efficace tutti i problemi attuativi della riforma, si basa sull'attivazione di insegnamenti opzionali e sul potenziamento dei saperi e delle competenze, attraverso la personalizzazione didatti-ca, realizzando, così, la transizione “Dalla scuola prêt à porter alla didattica sartoriale”. Dunque, essenzialmente, programmazione flessibile e articolazione del gruppo-classe. La rivoluzionaria proposta di impianto didattico orga-nizzativo, con rimodulazione oraria, prevede la riduzione dell'ora di lezione di 10 minuti e la costituzione di aggiuntivi tre moduli di 60 minuti per ogni docente, destinati ad attività laboratoriali opzionali obbligatorie. Il progetto sperimentale del “Crosscurriculum” restituisce dati entusiasmanti sul piano didattico e dà risposte organizzative risolutive ai tanti nodi cruciali del sistema scuola italiano. L'integrazione tra il corpo docente, le competenze dei genitori e il volontariato professionale, e l'alternanza aula/laboratorio, generano un' offerta didattica dinamica e potenziata, ed una effettiva sinergia con gli impianti educativi extrascolastici delle nume-rose agenzie formative coinvolte. Questo ha consentito di “tarare” i servizi didattici agli effettivi bisogni educativi e formativi dei singoli studenti, sia per azzerarne le criticità, che per esaltarne le potenzialità indivi-duali, con laboratori di RECUPERO DISCIPLINARE OBBLIGATORIO per tutti gli studenti con deficit, e laboratori di potenziamento/eccellenza/olimpiadi disciplinari, per chi manifesta talento specifico.

Organo ufficiale dell’Associazione “Amici delle Forze di Polizia Calabria” - Associazione non a scopo di lucro di utilità sociale.Redaz. e Direz.: Paola (CS) - Via dei Gigli, 3 – http//www.lavocedeltirreno.it – e-mail:[email protected] Anno XIII Febbraio 2018

Il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli al Senato della Repubblica per il Convegno “IL FUTURO DELLA SCUOLA”

La oce del Tirreno

Periodico di cultura, attualità ed informazione.

die Pzr oo liF z ie all Ce ad li a

c bi rim a

A

A.F.P.C.PAOLA (CS)

di Emilio MONACO

“Affidamento condiviso o diviso?” è l'evento formativo organizzato dalla presidente de l l 'associaz ione degl i Avvocati Matrimonialisti I t a l i a n i d e l l a S e z i o n e Distrettuale di Catanzaro, avvocato Margherita Corriere, e dal presidente della Società Italiana di Scienze Forensi, dottore Marco Pingitore, con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza.

La tavola rotonda, a cui prenderanno parte illustri magistrati, avvocati, mediatori familiari, psicologi e psichiatri, si terrà venerdì 12 gennaio 2018, alle ore 15.30, presso la Biblioteca “Arnoni” del Tribunale di Cosenza.Il delicato quanto attuale tema sarà introdotto dai saluti dell'avvocato Vittorio Gallucci, presidente dell'Ordine degli Avvocati del Foro di Cosenza. All'introduzione dei lavori seguirà la tavola rotonda moderata dal giornalista Valerio Caparelli, addetto stampa regionale dell'AMI.Si parlerà dell'affidamento condiviso e di quello che è lo stato dell'arte oggi con: Filomena De Sanzo, giudice del Tribunale di Cosenza; Vincenzo Di Pede, giudice del Tribunale di Castrovillari; Alessandra Angiuli, giudice del Tribunale di Crotone; Fiorella Palazzo, giudice del Tribunale di Brindisi e coordinatrice del Gruppo di Lavoro “Linee guida del Tribunale di Brindisi”; Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani; Mariella Fanuli, mediatrice familiare e componente del Gruppo di Lavoro “Linee guida del Tribunale di Brindisi”, come il prof. Marino Maglietta, presidente dell'associazione “Crescere Insieme”; Giovanni Battista Camerini, neuropsichiatra infantile e psichiatra, nonché presidente della SISF di Bologna; Margherita Corriere, presidente AMI della Sezione Distrettuale di Catanzaro; Marco Pingitore, psicologo-psicoterapeuta e presidente della Società Italiana di Scienze Forensi. La partecipazione all'evento formativo è aperto a tutti, gratuito e dà diritto a 3 crediti formativi per gli avvocati.“Oggi, è veramente attuato un serio e autentico affidamento

Pag. 2 La Voce del Tirreno Febbraio 2018

A COSENZA TAVOLA ROTONDA SUL TEMA: AFFIDAMENTO CONDIVISO O DIVISO? IL DIRITTO ALLA BIGENITORIALITÀ CON AVVOCATI, MAGISTRATI, PSCICOLOGI E PSICHIATRI

condiviso, oppure si cela, sotto mentite spoglie, un affidamento che di fatto esclude dalla vita della prole la figura genitoriale, che non è la collocataria prevalente dei figli?”.Questa una delle principali domande cui daranno delle risposte gli illustri ospiti. Ma saranno poste anche domande come: “che differenza c'è tra l'Italia e il resto d'Europa in tema di affidamento condiviso? In Italia esiste ancora la maternal preference? Quale dev'essere la condotta del legale dei genitori al fine di favorire un autentico affidamento condiviso? E infine, quali strategie si devono attuare nelle coppie molto conflittuali a tal fine?”Il diritto alla bigenitorialità è un diritto fondamentale dei minori, riconosciuto non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. La bigenitorialità rappresenta quel diritto di ogni bambino, di ogni adolescente, di avere sempre rapporti continuativi e significativi con entrambi i genitori, sebbene costoro siano separati o divorziati.I minori hanno bisogno di iniziare a percepire il rapporto tra i genitori non più come conflittuale ma come un rapporto dove il conflitto lascia pian piano spazio a una relazione che, se non è più quella di amore tra i coniugi, almeno possa essere quella di un rapporto civile ed equilibrato, nell'ambito del quale possano essere assistiti, curati, educati, amati da entrambi i genitori.Madre e padre, nella loro peculiarità, hanno importanti compiti per una crescita equilibrata della prole. E infatti, l'amore materno viene considerato il punto di partenza per la formazione di una personalità sana.D'altra parte il professore Giovanni Bollea, grande neuropsichiatra infantile, affermava che il bambino porta avanti il suo continuo lavoro di adattamento al mondo esterno prevalentemente attraverso il padre e che l'instaurarsi di una relazione significativa, sicura e costante con il padre permette un adeguato sviluppo sociale ed emotivo della prole.Insomma, i bambini per una loro armoniosa crescita hanno bisogno della presenza di entrambe le figure genitoriali: deprivarli di una delle due significa strappare loro un punto di riferimento fondamentale per il loro equilibrio affettivo-relazionale.Ecco perché occorre salvaguardare ai minori un autentico e serio affidamento condiviso, al fine di farli crescere tutelando il loro equilibro psicofisico e un sano relazionarsi affettivo.

PREFETTURA DI COSENZA - OPERAZIONE "STIGE"Si è tenuta presso la Prefettura/UTG di Cosenza una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica nella quale, a seguito dell'ordinanza adottata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata esaminata la situazione relativa ai comuni di questa provincia interessati dalla nota operazione giudiziaria denominata “Stige”, che ha colpito la cosca “Farao/Marincola” di Cirò Marina (Kr), culminata con l'esecuzione dell'ordinanza di applicazione di misura coercitiva ex art.292 c.p.p. emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della predetta DDA nei confronti di circa 200 persone.Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, oltre ai vertici delle Forze dell'Ordine hanno partecipato il Commissario Straordinario del Comune di Mandatoriccio ed il Commissario Prefettizio del Comune di Cariati. Il provvedimento giudiziario adottato dalla DDA ha

interessato alcuni ex amministratori, pubblici ufficiali ed imprenditori dei Comuni di Mandatoriccio, Cariati, San Giovanni in Fiore e Colosimi.Il citato Comitato dopo aver approfonditamente esaminato le posizioni dei soggetti coinvolti, come risultante dall'ordinanza della DDA, ha assunto, anche alla luce del concorde orientamento espresso al riguardo dagli Organi commissariali, iniziative volte ad approfondimenti dell'attività amministrativa dei comuni interessati.

La Voce Del Tirreno

La presidente dell'ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) dott.ssa Rachele Celebre e il dr. Renzo Bonofiglio, Direttore del Centro di Ricerca “Rene e Trapianto” ubicato presso l'Azienda Ospedaliera Annunziata di Cosenza, hanno sottoscritto una convenzione internazionale decentrata con il GIC di Bossea, Matam, Repubblica del Senegal che li vede partner della Provincia di Cosenza, del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università della Calabria e del CIRM (Consorzio Italiano per la Ricerca in Medicina).L'accordo di partenariato, siglato martedì 23 gennaio presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, prevede l'istituzionalizzazione di scambi e relazioni volte a favorire il reciproco sviluppo economico, sociale, culturale, scientifico, sportivo e ambientale, nonché il rafforzamento dei legami di amicizia fra le rispettive popolazioni.In particolare, l'ASIT, attraverso il fattivo sostegno del Centro di Ricerca “Rene e Trapianti”, si impegna a:- promuovere campagne di prevenzione sulle malattie renali e a incentivare il processo di donazione e trapianto in Senegal;- favorire l'analisi epidemiologica delle malattie renali acquisite e congenite e cardio vascolari in genere rilevando il relativo impatto sulla morbilità e mortalità sia in età adulta che pediatrica;- garantire la formazione a distanza attraverso apposite piattaforme e presso strutture clinicizzate – fra cui lo stesso Centro di Ricerca – di personale medico ed infermieristico, genetisti e tecnici di laboratorio;- garantire lo scambio professionale finalizzato alla formazione degli operatori sanitari del Senegal;- valorizzare i prodotti alimentari del Senegal per l'impiego degli stessi come nutraceutici finalizzati a sperimentare le potenzialità terapeutiche;- favorire l'analisi dei contesti nutrizionali per studiare i fattori che contribuiscono alla malnutrizione sia nella popolazione adulta che pediatrica.Alla sottoscrizione della convenzione - che si è svolta a Roma grazie all'interessamento del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico sen. Antonio Gentile - hanno preso parte, oltre alla dott.ssa Celebre e al dr. Renzo Bonofiglio, il Vicepresidente della Provincia dr. Mario Bartucci, il Presidente del CIRM dr. Antonio Pernice, il delegato per l'Unical prof. Paolo Brocato (per conto del Direttore del DSU prof. Raffaele Perrelli e dell'Ordinario di Archeologia Medievale prof. Giuseppe Roma) e il Ministro della Governance Territoriale e Presidente del GIC di Bossea dr. Yaya Abdoul Kane.

Febbraio 2018 Pag. 3La Voce del Tirreno

L'ASIT PARTNER DI UNA CONVENZIONE INTERNAZIONALE CON IL SENEGAL. FIRMATO A ROMA IL PROTOCOLLO

La Voce Del Tirreno

Erano presenti anche la Dirigente del Settore delle Politiche Comunitarie della Provincia di Cosenza avv. Anna Viteritti, la Responsabile del Servizio Agenda Digitale dott.ssa Maria Gabriella Fittante, il Segretario Generale del CIRM dott.ssa Anna Allodi e la nutrizionista dott.ssa Martina Bonofiglio.

Pag. 4 La Voce del Tirreno Febbraio 2018

LA VOCE DEL TIRRENOPeriodico di cultura, attualità ed informazione

Organo dell'associazione “Amici delle Forze di Polizia Calabria”

Direttore responsabile: Emilio Monaco

Stampa: Grafiche Gnisci srl - San Lucido (CS)

Registrazione Tribunale di Paola N° 10 del 04.08.2006

Redazione e direzione: Via dei Gigli, 3 - Paola (CS)

La collaborazione per la realizzazione del periodico è libera a tutti ed è da considerarsi totalmente gratuita. Le opinioni espresse nei testi pubblicati impegnano soltanto gli autori i quali se ne assumono la responsabilità di fronte alla legge. Foto e testi, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Il 25 aprile 1945 gli alleati anglo-americani e le organizzazioni partigiane liberarono l'Italia dal nemico tedesco e dagli ultimi fascisti loro alleati. Erano trascorsi più di vent'anni di dittatura e si era consumata una sconfitta militare nella più sanguinosa guerra che la storia dell'umanità avesse mai conosciuto e di cui lo stesso fascismo italiano fu corresponsabile. Si trattava ora di porre le basi del nuovo stato, di un'Italia diversa in cui i valori di democrazia, della libertà, della giustizia e della solidarietà, fossero posti alla base della nuova società cui la maggioranza degli italiani aspirava. Già con il Patto di Salerno nel 1944, stipulato tra Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e la Monarchia, si decise di sospendere la scelta tra Monarchia e Repubblica fino alla fine della guerra, e si decise che a guerra finita gli italiani avrebbero dovuto eleggere un'Assemblea Costituente con il compito di redigere una nuova Costituzione, perché lo Statuto Albertino del 1848 non rappresentava la reale volontà degli italiani.Si trattava dunque di una "Tregua Istituzionale" perché il re rinunciava ai suoi poteri in attesa che il popolo scegliesse definitivamente con un referendum. A guerra finita la parola doveva passare alle urne, ma sia per difficoltà tecniche dovute all'apprestamento delle nuove liste di elettori, sia a causa di pressioni politiche delle forze moderate che temevano una reazione popolare favorevole alle forze innovative, dovettero passare tredici mesi perché si giungesse alle prime elezioni libere del paese. Il 9 maggio 1946 vi fu l'abdicazione del re Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto II; questo fu l'estremo tentativo di presentare al popolo la dinastia dei Savoia affinché scegliessero la monarchia. Finalmente il 2 giugno 1946 il popolo italiano fu convocato per il Referendum Istituzionale e per l'elezione dell'Assemblea Costituente. Per la prima volta nella storia del paese poterono votare uomini e donne con almeno 21 anni di età, cioè le elezioni furono a Suffragio Universale maschile e femminile. La scelta repubblicana prevalse con circa dodici milioni e settecento mila voti contro gli undici milioni della monarchia. Il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la vittoria della Repubblica. Questa fu una scelta importante per il nostro Paese perché non si tratto solo di scegliere tra re o presidente, ma si operò una rottura con il regime passato a favore di un regime integralmente nuovo. L'ASSEMBLEA COSTITUENTE con l'elezione dei 556 componenti eletti in rappresentanza del popolo, avrebbero elaborato la nuova Costituzione, furono per lo più favorevoli a quei partiti politici che avevano combattuto la dittatura e si erano organizzati, nel corso della resistenza, assumendo un ruolo importante nella lotta armata contro i tedeschi e i fascisti. Si trattava di tre grandi partiti di massa che caratterizzarono la vita politica italiana anche dopo l'entrata in vigore della Costituzione, si tratta della Democrazia Cristiana con il 35% dei voti, il Partito Socialista di Unità con il 21% dei voti e il Partito Comunista Italiano con il 19% dei voti, ad essi si aggiunsero altre formazioni minori tra cui l'Unione Democratica Nazionale (liberali) con il 7% dei voti, il Partito Repubblicano Italiano con il 4% dei voti e il Partito d'Azione con il 2% dei voti; mentre una modesta parte degli elettori espresse un voto decisamente conservatore e rivolto al passato, al ricordo della Monarchia. L'Assemblea era composta dai più valorosi nomi della resistenza accanto a giuristi democratici dell'epoca tra cui ricordiamo: per la DC Alcide De Gasperi, Aldo Moro e Oscar Luigi Scalfaro; per il Partito socialista Pietro Nenni e Sandro Pertini; per il Partito

LA NASCITA DELLA COSTITUZIONE ITALIANAComunista Giorgio Amendola e Palmiro Togliatti; per il Partito Repubblicano Ugo La Malfa; per i liberali Benedetto Croce e Luigi Einaudi e per il Partito D'azione Piero Calamandrei. Il 25 giugno 1946 fu insediata l'Assemblea, che come suo primo atto procedette con la nomina del Capo provvisorio dello stato nella persona di Enrico De Nicola; dopo di che iniziarono i lavori di predisposizione del testo della Costituzione, affidata a una Commissione di 75 membri che dovevano redigere un progetto da presentare all'Assemblea in seguito. Dopo circa sei mesi di attività, la Commissione dei 75 presento il progetto all'Assemblea che nel corso di quasi tutto il 1947 discusse, integrò, modificò, articolo per articolo. Finalmente il 27 dicembre 1947 l'Assemblea approvò il testo definitivo della Costituzione che venne promulgato dal Capo provvisorio dello Stato ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948. UNA COSTITUZIONE CHE NASCE DAL POPOLO - Per la prima volta gli italiani avevano una Costituzione elaborata direttamente dai loro rappresentanti liberamente e democraticamente eletti. La nuova costituzione nacque dalla prima grande lotta di popolo in Italia poiché furono coloro che avevano imbracciato le armi e patito la persecuzione politica dei fascisti durante la resistenza, a essere scelti dal popolo per elaborare la nuova Costituzione. Era la prima volta che nella storia d'Italia le grandi masse popolari partecipavano direttamente e consapevolmente al loro destino, in risposta alla dittatura e alla guerra. Dunque la Costituzione si affermò come un patto fondamentale tra forze politiche diverse, ma accomunate dall'antifascismo e da una forte ideale nato dalla guerra di Liberazione. Alla Costituzione i costituenti decisero di imprimere il carattere della rigidità, collocandola al vertice di tutto l'ordinamento giuridico poiché decisero di mettere al riparo gli articoli da eventuali futuri colpi di mano di momentanee maggioranze politiche, per cui la nostra Costituzione non può essere modificata se non con un procedimento di revisione costituzionale, molto lungo e gravoso rispetto al normale procedimento legislativo e con la partecipazione di molti schieramenti politici. La nostra Costituzione è composta da 139 articoli ed è strutturata in due Parti, a loro volta suddivise in Titoli, taluni dei quali in Sezioni, tutti preceduti dai Principi Fondamentali. La parte prima è intitolata "Dei Diritti e dei Doveri dei cittadini (artt. da 13 a 54)", mentre la parte seconda è intitolata "Ordinamento della Repubblica (artt. da 55 a 139) e contiene le regole sull'organizzazione dello Stato".

di Emilio MONACO