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L’ i i L’organizzazione dipartimentale dipartimentale

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L’ i iL’organizzazione dipartimentaledipartimentale

RIPARTIZIONE

AGGREGAZIONE

Il DIPARTIMENTO è …Il DIPARTIMENTO è …

una federazione di unità operative/servizi che.. una federazione di unità operative/servizi chemantengonomantengono lala loroloro autonomia,autonomia, indipendenzaindipendenza eeresponsabilitàresponsabilità così come quella di ciascuno deiresponsabilitàresponsabilità, così come quella di ciascuno deisoggetti che lo costituiscono e che, nel medesimotempo, riconoscono la loro interdipendenza, infunzione del raggiungimento di comunicomuni obiettiviobiettivi edadottano codicicodici concordaticoncordati ee consensualiconsensuali didicomportamenticomportamenti clinicoclinico--assistenziali,assistenziali, didatticididattici ee didipp ,,ricercaricerca con accettati e condivisi risvolti operativi,collaborativi, etici, medico-legali ed economicicollaborativi, etici, medico legali ed economici

Guzzanti

Il DIPARTIMENTO è costituito da unitàunità operativeoperativeppomogenee,omogenee, affiniaffini oo complementaricomplementari, che perseguonocomuni finalità e sono quindi tra loro interdipendenti,q p ,pur mantenendo la propria autonomia e responsabilitàprofessionale. Le unità operative costituenti ilp pdipartimento sono aggregate in una specifica tipologiaorganizzativa e gestionale, volta a dare risposterisposteg g ppunitarie,unitarie, tempestive,tempestive, razionalirazionali ee completecomplete rispetto aicompiti assegnati, e a tal fine adottano regolep g gcondivise di comportamento assistenziale, didattico,di ricerca, etico, medico-legale ed economico

AA..SS..SS..RR..

ASSISTENZA

FORMAZIONE ED FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO

DIDATTICA

RICERCA

EDUCAZIONE ED INFORMAZIONE SANITARIA

Obiettivi del Dipartimentop(DM 8/11/1976)

• convergenza di competenze ed esperienzei tifi h t i h i t i li discientifiche, tecniche e assistenziali di

gruppi e di singoli operatori, per consentirel’assistenza sanitaria completa del malato

• incremento della ricerca e collegamento tra• incremento della ricerca e collegamento tradidattica e assistenza

• miglioramento delle tecniche sanitarie alivello interdisciplinarelivello interdisciplinare

Obiettivi del Dipartimentop(DM 8/11/1976)

• aggiornamento e perfezionamentof i l d li t i it i di iprofessionale degli operatori sanitari di ogni

livello, ai fini di una assistenza sanitaria piùqualificata e paritaria per tutti i cittadini

• superamento delle disfunzioni chedeterminano tempi lunghi o inutili di degenzap g g

• umanizzazione dei rapporti tra strutture,operatori, utenti e familiari

Obiettivi del Dipartimentop(DM 8/11/1976)

• corresponsabilizzazione di tutti gli operatoriin relazione alle rispettive mansioni ofunzioniu o

• collegamenti tra competenze ospedaliere equelle di altre strutture socio-sanitarie delterritorio, per quanto attiene agli interventi diterritorio, per quanto attiene agli interventi ditipo preventivo, curativo e riabilitativo eall’educazione sanitaria

ObiettivoObiettivo

organizzativoorganizzativo

Obiettivo Obiettivo obiettivistrategicostrategico

Obiettivo Obiettivo clinicoclinico

obiettivi

Obiettivo Obiettivo iieconomicoeconomico

OBIETTIVOOBIETTIVO ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

Migliore coordinamento delgcomplesso di attività riferite apazienti per il cui trattamentopazienti per il cui trattamentorisulta indispensabile la

di i tconcorrenza di un sistemacomplesso di competenze e dirisorse.

OBIETTIVO CLINICO

IlIl miglioramentomiglioramento delladella qualitàqualità dell’assistenzadell’assistenzagraziegrazie all’opportunitàall’opportunità didi “federare”“federare” ii diversidiversigraziegrazie all opportunitàall opportunità didi federarefederare ii diversidiversiprofessionistiprofessionisti intornointorno aa percorsipercorsi diagnosticidiagnosticiterapeuticiterapeutici condivisicondivisi alal finefine didi ridurreridurre lalavariabilitàvariabilità nellenelle procedureprocedure ee neinei risultatirisultatiderivantederivante daldal continuocontinuo confrontoconfronto tratra lele

ti hti h i t i lii t i li d id i i lii li llllpratichepratiche assistenzialiassistenziali deidei singolisingoli ee quellequellesuggeritesuggerite dalledalle migliorimigliori evidenzeevidenze scientifichescientifichedisponibilidisponibili secondosecondo l’approcciol’approcciodisponibilidisponibili secondosecondo l approcciol approcciodell’EBM/EBNdell’EBM/EBN

OBIETTIVO ECONOMICOOBIETTIVO ECONOMICOOBIETTIVO ECONOMICOOBIETTIVO ECONOMICO

Gestione delle risorse piùefficienteefficiente

OBIETTIVO STRATEGICO

Diffusione delle conoscenzeDiffusione delle conoscenze scientifiche e lo sviluppo

d ll t i tidelle competenze organizzative

INTEGRAZIONE FISICA

= messa in comune degli i d ll ispazi, delle risorse umane e della tecnologia

COSTIFISSIFISSI

INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA

= coordinamento dell’utilizzo delle risorse condivisibili

(spazi, tecnologia, personale), anche separate

fi i tfisicamente

COSTIFISSIFISSI

INTEGRAZIONE CLINICA

= coordinamento spaziale e temporale degli atti p gsanitari sul processo

produttivo

COSTICOSTIVARIABILI e

QUALITA’QUALITA’

INTEGRAZIONE CULTURALE

= uniformazione dei icomportamenti attraverso

strumenti di validazione

COSTICOSTIVARIABILI ed

EFFICACIAEFFICACIA

APPROCCIOAPPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

DI CURA DEL

Frammentazione delle

DI CURA DEL PAZIENTE

competenze, problemi di DIFFUSIONE e di

A A A’Esigenza di elevata

i li i d ll

VARIABILITA’

specializzazione della moderna medicina

Unità Operative o Servizi Diagnostici per

SINGOLE DISCIPLINESINGOLE DISCIPLINE

LE SOLUZIONI DI ACCORPAMENTOACCORPAMENTO

aree specialistichearea

nosologica

specialistiche

organoo

apparato

classi dietà

intensitàdelle cureetà delle cure

Profilo istituzionaleProfilo istituzionale Collocazione delle unità organizzativeche lo compongonoche lo compongono

“Consistenza” dell’aggregazione

GGoverno

Profilo istituzionaleProfilo istituzionale

AZIENDALEIl Dipartimento aggrega

unità operative della stessa azienda

Il Dipartimento coinvolge INTERAZIENDALE

p gunità operative di più

aziende

Collocazione delle unità che lo compongono

Il Di ti t

OSPEDALIERO

Il Dipartimento aggrega solo unità operative

ospedaliere del medesimoospedaliere del medesimo ospedale o di ospedali

diversi ma della medesima azienda accorpate a fini

funzionali

Il Dipartimento coinvolge

TERRITORIALEIl Dipartimento coinvolge solo unità operative extra-

ospedaliereospedaliere

Collocazione delle unità che lo compongono

Il Dipartimento coinvolgeTRANSMURALE

Il Dipartimento coinvolgeunità operative

ospedaliere e territoriali

INTERAZIENDALE

Rapporti che vengono disciplinati conRapporti che vengono disciplinati con specifici accordi e convenzioni (esclusi quelli previsti per legge come il DSM)q p p gg )

Consistenza dell’aggregazione

FUNZIONALESenza messa in comune fisica di spazi e risorse

Con contiguità STRUTTURALE spaziale delle

unità operative accorpateaccorpate

GovernoGoverno

FORTEIl Dipartimento gestisce gerarchicamente i fattori produttivi di cui dispone

Il Dipartimento coordina ’ à

DEBOLEtrasversalmente l’attività

liberamente programmata e gestita programmata e gestita

dalle singole unità operativep

D.Lgs. 502/92 e D.Lgs. 229/99

ArtArt.. 1177--bisbis

(Dipartimenti)

1. L'organizzazione dipartimentale è ilmodello ordinario di gestione operativa dimodello ordinario di gestione operativa ditutte le attività delle Aziende sanitarie.

D.Lgs. 502/92 e D.Lgs. 229/99g g

2. Il direttore di dipartimento è nominato

dal direttore generaledal direttore generale

fra i dirigenti con incarico di direzione delle

strutture complesse aggregate nel dipartimento;

il direttore di dipartimento rimane titolare

della struttura complessa cui è prepostodella struttura complessa cui è preposto.

Organi di governo secondo…..

IL DLGS 229/99IL DLGS 229/99

DIRETTORE

La Regione gdisciplina la

composizione e COMITATOle funzioni (art. 17

bis comma 3)

I dipartimenti per previsione di leggeI dipartimenti per previsione di legge ….

SALUTE MENTALE

EMERGENZA SANITARIA

SALUTE MENTALE

EMERGENZA SANITARIA

MATERNO INFANTILE

PREVENZIONEPREVENZIONE

Dipartimento di Salute MentaleDipartimento di Salute MentaleDPR 7 aprile 1994

…è l’assetto delle strutture proprie dell’assistenza…è l assetto delle strutture proprie dell assistenzapsichiatrica delle USL.

…rappresenta la forma organizzativa che megliorisponde alle esigenze di garantire:

•l’unitarietà della programmazione e della gestionedelle attività in psichiatriadelle attività in psichiatria

•la pari dignità dei compiti operativi nelle diversesedi di intervento

Dipartimento di Salute MentaleDipartimento di Salute MentaleDPR 7 aprile 1994

Ogni D.S.M. per poter assicurare tutteOgni D.S.M. per poter assicurare tutte

le attività di prevenzione, cura (compresa la rispostap z , ( p pall’emergenza e al ricovero ospedaliero), riabilitazionee reinserimento sociale

adotta uno o più moduli-tipo riferiti tendenzialmente ap p fbacini di utenza non superiori a 150.000 abitanti -ferma restando la potestà regionale di modificare talef p g findicazione di massima

Dipartimento di Salute MentaleDipartimento di Salute MentaleDPR 7 aprile 1994

…dotato almeno di

DSM

Centro Salute

Mentale

ServizioPsichiatrico

Diagnosi e cura

Strutture Semiresidenziali

Strutture ResidenzialiMentale Diagnosi e cura

C tDH Centro Diurno

Dipartimento di Salute MentaleDipartimento di Salute MentaleDPR 7 aprile 1994

• Centro di Salute Mentale struttura territoriale sede organizzativadel Dipartimento con attività ambulatoriali e domiciliaridel Dipartimento con attività ambulatoriali e domiciliari,costituisce la sede organizzativa dell’équipe degli operatori ed ilpunto di coordinamento dell’attività sul territoriop

• Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dotato di un posto lettoogni 10 000 abitanti provvede alla cura dei pazienti cheogni 10.000 abitanti, provvede alla cura dei pazienti chenecessitano di trattamenti medici con ricovero in ambienteospedaliero. E’ ubicato presso ospedali generali pubblici delterritorio di competenza, è parte integrante del DSM anche quandol’ospedale in cui è ubicato sia amministrativamente autonomod ll U S L di t t t d lt i ddalla U.S.L. di competenza o appartenente ad altra aziendaospedaliera

Dipartimento di Salute MentaleDipartimento di Salute MentaleDPR 7 aprile 1994

• Strutture per attività in regime semiresidenziale (centro• Strutture per attività in regime semiresidenziale (centrodiurno e/o day hospital) con la ricettività tendenziale dialmeno un posto ogni 10.000 abitanti, sono destinate adp g ,ospitare soggetti che necessitano durante il giorno diinterventi terapeutici e di risocializzazione sulla base di

i di b di l i dprogrammi di breve, medio e lungo periodo.

• Strutture per attività in regime residenziale con laricettività tendenziale di almeno un posto ogni 10.000abitanti, rappresentano uno strumento per fornireadeguata assisten a ai pa ienti più graviadeguata assistenza ai pazienti più gravi

Dipartimento di Dipartimento di Emergenza sanitaria e Accettazione Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Il DEA è una aggregazione funzionale di unitàoperative che mantengono la propria autonomia eoperative che mantengono la propria autonomia eresponsabilità clinico assistenziale, ma chericonoscono la propria interdipendenza adottando unriconoscono la propria interdipendenza adottando uncomune codici di comportamento assistenziale al finedi assicurare in collegamento con le strutturegoperanti sul territorio, una risposta rapida ecompleta

Dipartimento di Dipartimento di Emergenza sanitaria e Accettazione

D.G.R. 35 – 7912 Regione Piemonte

Tipologia

• dove sia istituita la struttura complessa didove sia istituita la struttura complessa dimedicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza aquesta viene assegnata la funzione di prontosoccorso;

• dove non sia presente la struttura su indicata lapfunzione di pronto soccorso può assumere laveste di struttura semplice a valenzadi ti t l (d l DEA t )dipartimentale (del DEA stesso).

Dipartimento di Dipartimento di Emergenza sanitaria e Accettazione Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Il DEA è costituito da unità proprie e unità cheIl DEA è costituito da unità proprie e unità cheappartengono ad altri dipartimenti ed entrano a farparte della “funzione emergenza” attraverso lap gcondivisione di modelli operativi che dovranno essereadottati da tutte le Unità Operative individuate comeoperanti nell’ambito del DEA

Dipartimento di Dipartimento di Emergenza sanitaria e Accettazione Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Unità proprie

Servizi di Accettazione Unità Osservazione e

Unità proprie

e Pronto Soccorso

Unità operativa di

Breve degenza

Unità operativa diMedicina d’Urgenza Unità operativa di

Rianimazione

Modulo di Modulo diModulo di terapia intensiva

Modulo di terapia subintensiva

Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996Atto d intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Assicurare adeguati livelli di assistenza fin dal primog pintervento, anche mediante protocolli diagnostico-terapeutici,opportunamente verificati ed aggiornati;

Assicurare i collegamenti tecnico-organizzativi con gli altriospedali sede di DEA e di pronto soccorso situati nelospedali sede di DEA e di pronto soccorso, situati nelterritorio di riferimento;

Organizzare e gestire un sistema continuo e sistematico per lavalutazione e la promozione della qualità dell'assistenza e

i i i i idella appropriatezza della utilizzazione delle risorseassistenziali;

Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Favorire, con opportuna programmazione, il più altolivello di aggiornamento del personale;livello di aggiornamento del personale;

Perseguire iniziative finalizzate all'umanizzazionegdell'assistenza;

Contribuire alla educazione alla salute dei cittadini perun corretto uso delle emergenze sanitarie.

Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

DEVE GARANTIRE:le funzioni di Pronto Soccorso e accettazione,f ,l’osservazione e breve degenza,rianimazioneinterventi diagnostico-terapeutici di medicina e chirurgiagenerale, ortopedia e traumatologia, cardiologia conUTICprestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e

i bi l i h di di ti i i imicrobiologiche, di diagnostica per immagini etrasfusionali

Atto d’intesa Stato - Regioni Linee guida 1996

Deve essere ubicato in un ospedale con bacino di utenzadi norma > a 500.000 abitanti.

Deve garantire prestazioni di DEA di I livello,prestazioni di DEA di I livello, funzioni di più alta specializzazione legate all’emergenza tra cui : Neonatologia con terapia intensiva neonatale; Medicina d’Urgenza; Emodinamica cardiologica; Cardiochirurgia; Chirurgia Vascolare; Chirurgia toracica; Neurochirurgiatoracica; Neurochirurgia.

Dipartimento Materno InfantileDipartimento Materno Infantile DPR 1 marzo 1994

…è un Dipartimento tecnico - funzionale tranmurale

QuindiQuindi

non è una struttura operativa dotata di proprio budget

le U.O.O. e le U.O.T. conservano la loro collocazione all’interno delle strutture operative Distretto e/o

Ospedale

Dipartimento Materno InfantileDipartimento Materno Infantile DPR 1 marzo 1994

territorio ospedale

Pediatri di famiglia e/o di comunità, mmg UOO Pediatri

Consultori di Comunità

UOO Ostetricia GinecologiaComunità

Consultori

Ginecologia

UOO Neonatologia T i i t i t lfamiliari

C lt i

Terapia intensiva neonatale

UOO N i hi t iConsultori per adolescenti

UOO Neuropsichiatria Infantile

Dipartimento Materno InfantileDipartimento Materno Infantile DPR 1 marzo 1994

Assicura la tutela della salute della donna coppiaAssicura la tutela della salute della donna, coppia, bambino e adolescenti

d liarea ospedalieracompiti di diagnosi e cura

area territorialecompiti di promozione della salute di prevenzione curecompiti di promozione della salute, di prevenzione, cure primarie, riabilitazione ed integrazione fra interventi sanitari e socio-assistenziali

Dipartimento Materno InfantileDipartimento Materno Infantile DPR 1 marzo 1994

RiRisorse

…utilizzo dei fattori produttivi in funzione di progetti mirati, identificando i centri di responsabilità , pcorrispondenti, specificando il contributo che ciascuna struttura operativa fornisce al progetto.

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di Prevenzione

I b ll d fi i i d i li lli i li di

art 7 ter-Comma 1art 7 ter-Comma 1

In base alla definizione dei livelli essenziali diassistenza, il Dipartimento garantisce leseguenti funzioni di prevenzione collettiva eseguenti funzioni di prevenzione collettiva esanità pubblica:

profilassi delle malattie infettive eparasssitarie;parasssitarie;

t t l d ll ll tti ità d i i hi it i d litutela della collettività dai rischi sanitari degliambienti di vita anche con riferimento aglieffetti sanitari degli inquinanti ambientali;effetti sanitari degli inquinanti ambientali;

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di Prevenzionepart 7 ter-Comma 1

part 7 ter-Comma 1

tutela della collettività e dei singoli dai rischitutela della collettività e dei singoli dai rischiinfortunistici e sanitari connessi agli ambienti dilavoro;lavoro;

sanità pubblica veterinaria che comprendesanità pubblica veterinaria, che comprendesorveglianza epidemiologica delle popolazionianimali e profilassi delle malattie infettive eanimali e profilassi delle malattie infettive eparassitarie; farmacovigilanza veterinaria;igienedelle produzioni zootecniche; tutela igienico-p ; gsanitarie; tutela igienico- sanitaria degli alimentidi origine animale;

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di PrevenzioneDipartimento di Prevenzioneart 7 ter-Comma 1

Dipartimento di Prevenzioneart 7 ter-Comma 1art 7 ter Comma 1art 7 ter Comma 1

t t l i i i it i d li li titutela igienico-sanitaria degli alimenti;

sorveglianza e prevenzione nutrizionale;sorveglianza e prevenzione nutrizionale;

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di Prevenzionepart 7 quater

part 7 quater

Il DdP ha autonomia organizzativa econtabile ed è organizzato in centri dicosto e responsabilità

Il Direttore del DdP:•è scelto dal Direttore Generale tra iè scelto dal Direttore Generale tra idirigenti con almeno 5 anni di anzianità difunzione e•Risponde alla direzione aziendale delperseguimento degli obiettivi aziendali,p g gdell’assetto organizzativo e della gestione, inrelazione alle risorse assegnate

Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di Prevenzioneart 7 quater

Igiene e

..le strutture organizzative specificatamente dedicate a:

Igiene e sanità pubblica Sanità animale

Igiene deglili ti d ll

Igiene della prod degli alimentialimentie della

nutrizioneprod….degli alimenti

di origine animale

Igiene degli ll ti d ll

Prevenzione e Sicurezza degli ambienti allevamenti e delle

produzioni zootecnicheSicurezza degli ambienti

Di lavoro