kobane, il sogno del rojava, pensieri e fatti intersecati

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#KOBANE IL #KURDISTAN SIRIANO, L’ ESPERIENZA #ROJAVA E LE PROVE DELLA III GUERRA MONDIALE (Rojavayê Kurdistanê) ©L.C. Tha_HoneyMan. SI RINGRAZIA IVAN GROZNY X LA DIMOSTRAZIONE CHE ESSERE VERI GIORNALISTI SI PUO’!

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Non avere paura delle ombre, significano solamente che c’è della luce che splende lì vicino. (R. Renkel).

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Page 1: Kobane, il sogno del Rojava, pensieri e fatti intersecati

#KOBANE IL #KURDISTAN SIRIANO, L’ ESPERIENZA #ROJAVA

E LE PROVE DELLA III GUERRA MONDIALE (Rojavayê Kurdistanê) ©L.C. Tha_HoneyMan.

SI RINGRAZIA IVAN GROZNY X LA DIMOSTRAZIONE CHE

ESSERE VERI GIORNALISTI SI PUO’!

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IL TERRITORIO KURDO_SIRIANO

“CARTA DEL CONTRATTO SOCIALE DEL ROJAVA”, l’esperimento sociale più avanzato al mondo. La carta stabilisce: l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un equilibrio ecologico.

IL SOGNO

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E questa era la Rojava a fine Novembre…

Questa era la realtà, ISIS stava controllando gran parte del Rojava, con gli aiuti di tutti gli stati OSCURISTI, anche se ultimamente la coalizione US_UE si è schierata contro, ma è una loro

CREATURA!

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Situazione a Dicembre, >50 giorni di combattimento.

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COME E’ SUCCESSO QUESTO?

La risposta è semplice, ed è una risposta ovvia…

Inizio tutto con Israele.

Il 29 novembre 1947 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite nella Risoluzione 181 approvava il piano di partizione della Palestina, che prevedeva la costituzione di due stati indipendenti, uno ebraico e l'altro arabo. Il moderno Stato d'Israele fu quindi proclamato da David Ben Gurion il 14 maggio 1948.

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Fu la prima forzatura che destabili il mondo arabo. Riassumendo:

Successivamente Israele compì ogni genere di porcheria, arrivando

a distruggere la casa di chi lanciava le pietre contro i carri armati.

Nel frattempo, i poteri forti americani, forti di un Bush succube

cominciarono a spingere verso nuove guerre arabe, la caduta

dell’ Iraq, praticamente l’ex alleato Saddam sacrificato per il denaro

la pressione sulle primavere arabe, le cadute dei regimi a favore

di una presunta democrazia, vedi LIBIA, così presunta che, de facto

o sono nuove dittature o peggio, pseudocaliffati,infine la Siria.

Escono fuori 3 novità,in quei anni:

1. ORGANIZZAZIONE DELLA CIA PER GRUPPI TERRORISTICI (REBELS)

2. ENORMI AFFARI PER LE LOBBIT DELLE ARMI/PETROLIO/BANCARIE

3. COSTITUZIONE DI NUOVA METODOLOGIA PER LA DISINFORMAZIONE

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STORIA ATTUALE, IL GIOCATTOLO DIVENTA PERICOLOSO, Il Jihadista.

Come si è arrivati al caos di oggi in Iraq e in Siria? Da diversi mesi, in Iraq, dopo la Siria è tornato il caos. Dopo l'invasione statunitense nel

2003, che ha provocato la caduta del dittatore Saddam Hussein, nel Paese si sono accentuate notevolmente le già nette divisioni tra le tre principali etnie locali: gli sciiti, i sunniti e i curdi. Nel frattempo, l'influenza dei gruppi estremisti, anche a causa della fragilità del governo centrale e delle politiche per molti esclusive del premier sciita Al Maliki, è cresciuta sempre più nel tempo. Tra questi, lo Stato Islamico, Isis, è il gruppo jihadista sunnita che mette più paura a Bagdad e all'Occidente, anche grazie al supporto di parte della comunità sunnita, appunto. A nord, invece, sono presenti i curdi, una comunità che da moltissimo tempo invoca l'indipendenza ma che, sinora, paradossalmente ha rappresentato un collante per lo Stato iracheno: i suoi miliziani Peshmerga in Iraq, YPG e YPJ in Siria, infatti, sono stati quelli che hanno contrastato più efficacemente l'avanzata degli estremisti. Almeno fino a ora.

ISIS,ma chi sono,chi li paga,da dove arrivano? Uno dei giocattoli utilizzati dalla CIA e da altre sigle per rovesciare ASSAD, spacca gli schemi

e comincia a colpire prima i ribelli anti Assad in Siria,poi si spinge anche al di fuori della Siria, invade l’iraq e compie atrocità degne del peggior nazismo, inizialmente la risposta della NATO fù nulla, tanti bei blabla, quando l’opinione pubblica mondiale cominciò a far sentire la propria voce,il presidente americano Obama, non potendo far altro comincio controvoglia a utilizzare la forza aerea della Nato per bombardare i Jihadisti,inizialmente con scarsi risultati (ovviamente), ma per questo immediatamente criticati dall’opinione pubblica americana, Obama fu forzato a intensificare i bombardamenti e a colpire davvero.

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Torniamo al Rojava, le forze in campo.

Semplificando, si possono fare 5 gruppi :

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Gli attori della III guerra mondiale (in miniatura x ora) Il 1° gruppo, Rojava, (principalmente #YPG #YPJ) sono

tra tutti i più scalcinati, i più determinati, ostacolati dalla Turchia, non considerati da UE_USA, mai seriamente aiutati da nessuno, difendono Kobane e il #Rojava, è loro sogno, a costo della vita.

Il 2°gruppo, Rebels, erano quelli sovvenzionati e addestrati dalla Nato, nati (anche l’isis!) per rovesciare la Siria, in questo momento perdenti.

Il 3° gruppo, i Loyalist, sono le armate di Assad, sponsorizzate dalla Russia e dai Iraniani.

Il 4° gruppo, Isis, sono le armate jihadiste, ancora foraggiate da Oman,Arabia Saudita,Turchia e varie lobby petrolifere e di armi, Oscurantisti pazzi.

Il 5° gruppo, onnipresenti Israeliani, in vena di espansione, dominio e controllo, odiano tutti.

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La Situazione attuale…

Kobane, accerchiata dall’isis da 4 mesi!

Israel ?

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Domandona: chi vuole la caduta di Kobane?

La Turchia in primis, la politica di Erzogan prevede la totale eliminazione dei curdi e il rovesciamento della Siria, egli offre all’isis la possibilità di passare impunemente la frontiera, farsi curare negli ospedali turchi, viveri, armi, logistica e soldi.

Erzogan già a marzo 2013 progettava l’invasione della Siria, i servizi russi hanno Pubblicato le conversazioni tra ministri e generali turchi. Stragi in Turchia a opera di soldati turchi travestiti da siriani per giustificare entrata in guerra. Strategia facile facile, vista e rivista, ma efficace. Unico neo la diffusione in internet delle intercettazioni, Il caro presidente, vista la situazione ha pensato bene di bannare sia twitter che youtube e facebook. W la democrazia…

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Domandona: chi vuole la caduta di Kobane?, bis!

Il regime di Assad e le sue milizie, ovviamente se cade Kobane e il Rojava, egli puo’ additare i sanguinari Isis richiedendo alla coalizione UE_US di intervenire piu’ duramente sull’ Isis stessa e ricavando aiuti e altro.

(Tralasciando che lui è bestia esattamente come Isis)

Ovviamente L’Isis stessa che conquistando Kobane dimostrerebbe al mondo che nessuno li può fermare solo con degli aerei e piccoli gruppi di partigiani.

Facendola Breve, la caduta di Kobane farebbe la fortuna di tutti i gruppi schierati ad eccezione dei Kurdi stessi e, in minima parte, della coalizione EU_US. (immagine).

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E invece… La determinazione Kurda spiazza TUTTI !

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La Carta Del Rojava Noi popoli che viviamo nelle Regioni Autonome Democratiche di Afrin, Cizre e

Kobane, una confederazione di curdi, arabi, assiri, caldei, turcomanni, armeni e ceceni, liberamente e solennemente proclamiamo e adottiamo questa Carta.

Con l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un equilibrio ecologico, la Carta proclama un nuovo contratto sociale, basato sulla reciproca comprensione e la pacifica convivenza fra tutti gli strati della società, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, riaffermando il principio di autodeterminazione dei popoli.

Noi, popoli delle Regioni Autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale.

Con questa Carta, si proclama un sistema politico e un’amministrazione civile fondata su un contratto sociale che possa riconciliare il ricco mosaico di popoli della Siria attraverso una fase di transizione che consenta di uscire da dittatura, guerra civile e distruzione, verso una nuova società democratica in cui siano protette la convivenza e la giustizia sociale.

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Massimo D’alema e la figuraccia del caso Öcalan. Da Mosca Öcalan giunse a Roma il 12 novembre 1998 accompagnato da Ramon Mantovani, deputato di Rifondazione Comunista. Il leader del PKK si consegnò alla polizia italiana, sperando di ottenere in qualche giorno asilo politico. Ma la minaccia di boicottaggio verso le aziende italiane spinse il neo-formato governo D'Alema a ripensarci. Il governo italiano non poteva estradare Öcalan in Turchia, paese in cui era ancora in vigore la pena di morte, né poteva concedergli asilo: la concessione dell'asilo spetta infatti, in Italia, alla magistratura, che infatti lo riconobbe a Öcalan, ma troppo tardi. Una soluzione sarebbe potuta arrivare dalla notifica, da parte del cancelliere tedesco Gerhard Schröder, del mandato di cattura in vigore contro di lui in Germania, ma Schröeder probabilmente non volle creare tensioni nell'ampia minoranza di immigrati curdi in Germania. Dopo 65 giorni, il 16 gennaio 1999, Öcalan fu convinto a partire per Nairobi, in Kenia. Il "caso Öcalan" fu origine di critiche al governo D'Alema, accusato tra l'altro di aver trascurato gli articoli 10 e 26 della Costituzione italiana, che regolano il diritto d'asilo e vietano l'estradizione passiva in relazione a reati politici.

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LA DIS-INFORMAZIONE NOSTRANA Ultimamente l’informazione occidentale si impegna, e non poco, a definire

Kobane “piccola vittoria che non ha grande rilevanza per le sorti generali della guerra”… chiariamoci, guerra di chi?

Quella di Assad contro i ribelli? Quella di Erzogan contro la Siria e I Curdi? Quella di immagine Americana? Quella delle lobby delle armi e del petrolio? Quella Dell’ Isis contro le popolazioni locali? Di che guerra stiamo parlando?, ve lo dico io, l’unica guerra che si sta

combattendo (e #Kobane è un grande successo) è la guerra all’umanità, i Kurdi sono odiati da tutte le forze in campo perchè UNICI VERI DEMOCRATICI.

Insostenibile per tutti questi stati dittatoriali, nazisti, spietati. E sinceramente mi schifo nel leggere i vari giornalisti di regime che parlano di

NON vittoria o altro, facendo inutili frasi che iniziano con “geopolitica” e finiscono con “strategie tattiche”, manco fossero loro a resistere per la vera democraticità del #Rojava!!!, confondendo addirittura le forze in campo per vera ignoranza. (chiamano Peshmerga le armate #YPG #YPJ... Sono in una dozzina i Peshmerga!)

E in italia, i giornalisti seri ormai sono solo i free-lance. Grande Ivan…

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E per finire: Vi ricorderemo così.