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Energy efficiency - Certificato energetico - building label

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Page 1: KlimaHaus CasaClima

Di più è meglio: 2 ante e 3 lastre di vetro rendono la fi nestra accoppiata l’optimum in relazione all’isolamento acustico. Isolamento termico, da sole, da sguardi indesiderati e protezione antieffrazione sono naturalmente compresi. Per godersi appieno il silenzio.

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Page 2: KlimaHaus CasaClima

4 KlimaHaus | CasaClima 04/2009 5KlimaHaus | CasaClima 04/2009

Sogno un modo di vivere ed abitare dove le per-

sone si sentano a proprio agio senza bisogno di

proseguire con lo sfruttamento delle risorse e con

il continuo danneggiamento dell’ambiente e del

clima. Non penso, in tal senso, ad un’imposizio-

ne di rinunce e prescrizioni, quanto piuttosto a

un edifi care creativo al cui centro stiano i bisogni

autentici delle persone: l’aspirazione di una vita

sana, giusta e felice. So che sto parlando di un

sogno, ma questa visione può diventare realtà.

“Il percorso è la meta” non è una vuota frase re-

torica, ma un presupposto indispensabile per in-

traprendere un cammino che non si fondi ancora

sullo sfruttamento e la distruzione delle materie

prime necessarie al nostro stile di vita.

Il costruire è sempre stato espressione di potere

e dominio sugli uomini e sulla natura. Solo se

riusciremo a sentirci come elementi della vita,

quindi come parte del Tutto e ad agire di con-

seguenza, potremo imboccare una nuova strada

più stabile. È urgente sviluppare un rapporto

estremamente parsimonioso con l’energia ed

un uso intelligente delle materie prime, che non

gravi sugli ecosistemi, ma ne agevoli invece la

capacità di rigenerazione. Per orientarci abbia-

mo bisogno di esempi. La consegna annuale dei

CasaClima Awards mette in vetrina la visione di

un abitare energeticamente effi ciente e sosteni-

bile. “Costruire” signifi ca realizzare oggetti per

la protezione della vita e di questo vale la pena

discutere in modo concreto e sensibile. Il sogno

è ancora lontano, ma la via si mostra con questi

begli esempi degni di essere imitati.

Norbert Lantschner

Norbert Lantschner

48 Alpi Finestre, Rifi ano

63 Celenit, Onara di Tombolo

63 Emmbau, San Lorenzo

79 Fiera Bolzano

49 Hella, Bolzano

50 KWB, Bolzano

Esempi da imitare

PROGETTARE IL BENESSERE

TERMICO ESTIVOAmbienti di vita confortevoli

anche d’estate senza un elevato dispendio di energia: è questo

l’obiettivo di un costruire attento al benessere degli abitanti ma

anche sensibile alla protezione del clima e dell’ambiente.

IL VERDE CONQUISTA I TETTIUn tetto verde migliora la qualità dell’ambiente in cui viviamo, regola il defl usso delle acque e protegge le coperture piane da un precoce degrado. Allo stesso tempo consente il recupero dello spazio naturale sottratto al paesaggio con l’edifi cazione.

UNA FINESTRA SUL PAESAGGIOEcologia , effi cienza e paesaggi da incorniciare accolgono i visitatori del Parco naturale Vedrette di Ries/Aurina

61 Maico, San Leonardo i. P.

51 Monier/Wierer, Chienes

46 Pircher, Cittiglio

60 Röfi x, Parcines

62 Rubner Porte, Chienes

44 Wolf Haus, Campo di Trens

SERVIZI | PR

La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.

È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autoriazzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione.

Impressum

Editore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/09 del 15.04.2008Coordinazione Progetto: Dir. Norbert LantschnerDir. Responsabile: Michaela FalkensteinerRedazione: Donata Bancher, Luca Devigili, Luca Lionetti, Andreas Franzelin, Norbert Lantschner, Gebhard PlatterAnnunci: Marita WimmerFoto: Agenzia CasaClima, Georg HoferCopertina: helios-agenzia per comunicazioneaudiovisiva Concetto/Realizzazione: King Laurin S.r.l., Appiano (BZ)Grafi ca & Impaginazione: Georg Hochkofl erProduzione: Athesiadruck S.r.l., BolzanoTiratura: 25.000Prezzo singolo: 6,00 €

ContattoAgenzia CasaClima Via degli Artigiani. 31I – 39100 BOLZANOTel.: +39 0471 062 140Fax: +39 0471 062 [email protected]

www.agenziacasaclima.it

ATTUALITÀ30 Commissario UE per l’Energia visita una CasaClima

32 CasaClima nature

34 Novità APE Udine

36 Progettare il benessere termico estivo

52 Il verde conquista i tetti

79 Klimahouse Umbria 09

AGENZIA CASACLIMA41 Partner CasaClima

64 La Convenzione CasaClima con i Comuni

70 Novità Agenzia CasaClima

SERIE65 I ponti termici

72 Tips&Tricks ProCasaClima 2009

74 Una casa prende forma

AWARDS 2009 7 Erlacher Arredamenti

12 Asilo Molini di Tures

16 MUSEION Bolzano

19 Naturalia Bau

22 VerdeCasa SPF

26 Casa Furgler

Periodicotrimestrale

Nel corso di una ceremonia tenutasi il 9 giugno presso il Museion di Bolzano sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso Miglior CasaClima.

COMMISSARIO UE PER L’ENERGIA VISITA UNA CASACLIMANel pomeriggio del 22 giugno 2009, il Commissario Europeo per l’Energia Andris Piebalgs ha incontrato l’assessore all‘Urbanistica, Ambiente ed Energia della Provincia Autonoma di Bolzano Michl Laimer.

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CASACLIMA LIVING

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GIUDIZIO GIURIACapacità imprenditoriale e fi losofi a

aziendale coniugate ad una progettazione e realizzazione di

grande qualità ed energeticamente consapevole.

Il nuovo edifi cio amministrativo della ditta Er-lacher Arredamenti sorge su uno stretto lotto

con sviluppo nord-sud nei pressi di Ponte Garde-na, a diretto contatto con la traffi cata statale del Brennero, una delle più importanti vie di colle-gamento, assieme alla vicina ferrovia e all’auto-strada, fra mondo di lingua tedesca e mondo di lingua italiana.

Il sito, in precedenza occupato dall’albergo “Alte Post”, è delimitato sul lato ovest dalla strada d’ac-cesso ai capannoni produttivi dell’azienda, loca-lizzati leggermente più in alto lungo i pendii della valle dell’Isarco.

Una forma dinamica che protegge dal rumore e dall’inquinamento

Il nuovo corpo edilizio per uffi ci, progettato dall’ar-chitetto Stefan Gamper, doveva rappresentare all’esterno l’innovazione, il dinamismo e la creati-vità dell’azienda. Questi principi aziendali si mani-festano nel chiaro linguaggio formale e nell’uso di linee molto pulite. Ne risulta un corpo architetto-nico chiaramente strutturato, il cui fronte trapezoi-dale leggermente inclinato diventa un tutt’uno con

CasaClima Oro

Indice termico 9 kWh/m2a

Edifi cio per uffi ci Erlacher Arredamenti

CasaClima Awards 2009Nel corso di una ceremonia tenutasi

il 9 giugno presso il Museion di Bolzano sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso

Miglior CasaClima.

Una giuria appositamente nominata seleziona la “Miglior CasaClima” tra gli edifi ci che nell’an-

no trascorso 2008 hanno ottenuto una targhetta CasaClima. Nel 2009 vengono assegnati i “Cubi d’oro CasaClima”. La scelta è ricaduta su 6 proget-ti, che secondo la giuria più di altri hanno saputo coniugare in modo esemplare i criteri di effi cienza energetica e sostenibilità ambientale con un’ele-vata qualità architettonica. A dimostrazione di come l’esperienza CasaClima si stia affermando con successo su scala nazionale e sia un punto di riferimento per tutti coloro che vogliano costruire con qualità, per la seconda volta il premio Miglior CasaClima è stato assegnato anche ad un edifi cio fuori dalla provincia di Bolzano.Inoltre è stato consegnato un diploma di riconosci-mento ad un progetto segnalato. L’evento è anche l’occasione per fare il punto sul progetto CasaCli-ma ormai proiettato verso nuove mete anche fuori

La giuria Prof. Cristina Benedetti Università La Sapienza, RomaSiegfried CamanaPresidente ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), MilanoHelmut MoroderVicepresidente CIPRA, BolzanoGeorg FeldererStudio tecnico Energytech, BolzanoGeorg PichlerDirettore Uffi cio Aria e Rumore, BolzanoNorbert LantschnerDirettore dell’Agenzia CasaClima, BolzanoUlrich KlammsteinerAgenzia CasaClima, Bolzano

dai confi ni provinciali e per ringraziare i più di 1.600 proprietari di edifi ci CasaClima, tutti ideali vincitori di questo concorso, per aver creduto e in-vestito in quella che sette anni fa era ancora “una scommessa con il futuro”. Per la prima volta sono stati premiati non solo edifi ci, ma anche sostenitori del progetto CasaClima.

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RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE

www.eurotherm.info/pianocasa

la superfi cie del tetto anch’esso leggermente piega-to. Il gioco della facciata inclinata e della copertu-ra appare come una fi gura omogenea che richia-ma una struttura aggrappata. Allo stesso tempo la facciata inclinata conferisce al corpo edilizio un aspetto dinamico ed innovativo.Attraverso questa struttura architettonica è stato inoltre soddisfatto uno dei requisiti fondamentali dell’edifi cio: una costruzione che si ponesse da un lato come confi ne verso il fi lo stradale ma che allo stesso tempo si opponesse al pendio in salita.Dalla strada statale che corre davanti all’edifi co arriva infatti molto rumore e molta polvere, per questo la facciata verso strada è stata concepita come un fronte relativamente chiuso che presenta solo tre lunghe fasce fi nestrate. La chiusura del-la facciata verso strada consente di godere negli spazi interni di una maggior tranquillità. Verso il

pendio, ossia verso la sede produttiva dell’azienda, la facciata viene invece smaterializzata e appare in gran parte trasparente: l’interno può passare qui in modo fl uente nel verde del paesaggio.

Spazi fl essibili a misura d’azienda

L’entrata principale avviene dal piazzale posto a livello della statale del Brennero. Il nuovo volume è collegato ai capannoni produttivi collocati più in alto da un corpo-ponte. Questo asse di collegamen-to sospeso nel vuoto permette di trasportare diret-tamente materiali e pezzi di arredo dagli spazi di produzione alle nuove superfi ci espositive. L’infra-strutturazione verticale dell’edifi cio amministrati-vo è realizzata attraverso una scala in acciaio ed un ascensore. Il piano terra è stato concepito come spazio polifunzionale dalla connotazione neu-tra. Qui vengono presentati e venduti ai clienti mobi-li e soluzioni di dettaglio. Lo spazio è stato però confi gurato in modo fl essibile, per poter garantire anche altri utilizzi. In questo modo possono essere ospitati anche eventi come performances artisti-che, vernissage, mostre o altro.

Negli spazi ai piani superiori sono collocati altre superfi ci espositive, l’uffi cio per la vendita e gli uf-fi ci tecnici, le sale conferenze e spazi di servizio. Il terzo piano accoglie una sala multimediale nella quale idee e soluzioni elaborate dall’azienda pos-sono essere presentate in modo virtuale ai clienti. Questo spazio può essere anche trasformato in uno spazio per la formazione e l’aggiornamento.

Standard energetici elevati per spazi di lavoro confortevoli e di qualità

Attraverso una stretta collaborazione con la com-mittenza si sono defi niti i passi progettuali e si so-no potuti conciliare in modo ottimale ambiti come la protezione dai rumori, l’acustica, l’illuminotec-nica, il clima interno, il comfort, l’ottimizzazione energetica e la scelta dei materiali. Il concetto ge-nerale dell’edifi cio si fonda su una struttura aperta e su uno sfruttamento possibilmente elevato della luce naturale.L’edifi cio è stato realizzato con un involucro che soddisfa ampiamente i requisiti di una classe CasaClima Oro. La struttura portante principale

Dati dell’edifi cioCommittente Erlacher Innenausbau

Ubicazione Barbiano

Altezza 836 m s.l.m.

Progettazione Arch. Stefan Gamper

Tipo di costruzione Costruzione media

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,45 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um 0,32 W/(m2K)

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è in calcestruzzo armato mentre la facciata verso est è realizzata con struttura in legno intelaiata. Le pareti esterne in calcestruzzo sono coibenta-te con 16 cm di polistirene mentre la facciata in legno è stata coibentata con 20 cm di fi bra di legno fra i montanti. Anche nel tetto inclinato, fra le travi in legno, sono stati inseriti spessori importanti di materiale isolante (35 cm di fi bra di legno). La facciata est e la copertura inclinata sono state rivestite in continuità con lamiera in zincotitanio pretrattato. Le facciate sui lati sud ed ovest sono invece caratterizzate dall’utilizzo di chiusure interamente in vetro per una trasparen-za quasi assoluta. Per ridurre un possibile surri-scaldamento interno nel periodo estivo, viste an-che le dimensioni e l’orientamento delle vetrate, sono stati impiegati vetri con g =0,49 in grado di bloccare parte dell’energia solare in ingresso.Per poter organizzare i singoli piani secondo le necessità dell’azienda e quindi per garantire un’adeguata variabilità e fl essibilità molte pare-ti di separazione interne sono state realizzate a

secco con struttura leggera in alluminio e rive-stimenti in cartongesso.Particolare attenzione è stata posta nei confronti del problema acustico: tutti i solai sono per questo completati con un controsoffi tto appeso in pannelli di cartongesso perforati e inserimento di materiale fonoassorbente nell’intercapedine.Nei soffi tti sono stati anche inseriti dei canali per l’illuminazione integrati ed intelligenti che consen-tono diverse dotazioni di mezzi di illuminazione e di sistemi illuminotecnici.L’edifi cio usufruisce di un sistema di ventilazione controllata con immissione isotermica. E’ presente un sistema di riscaldamento a pavimento alimen-tato con una caldaia a trucioli di legno da 35 kW che serve anche per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Il ridotto fabbisogno per riscaldamento e l’utilizzo di biomassa legnosa come fonte ener-getica principale hanno consentito di raggiungere un indice di emissioni di CO2 di 6 kg/m²a ossia una ottima classe A per quanto riguarda l’effi cien-za energetica complessiva.

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito a BolzanoFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 7740 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 9,05 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima Oro

Fabbisogno di energia primaria/ emissioni di CO2

Fabbisogno di energia primaria globale 22370 kWh/a

Quota di energia alternativa 56,70%

Emissioni CO2 4,72 t/a

Indice CO2 6 kg/(m2a)

Categoria di effi cienza energetica complessiva CasaClima A

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GIUDIZIO GIURIAEsempio di integrazione di spazi

multifunzionali e ambienti salubri, per far crescere e sviluppare le nuove

generazioni nella consapevolezza di un ambiente “sano”.

A seguito delle cattive condizioni dell’edifi cio e dell’ormai superato impianto distributivo de-

gli ambienti il comune di Campo Tures decise la demolizione della scuola materna esistente nella frazione di Molini di Tures e la sua sostituzione con un moderno edifi cio in classe CasaClima A.La nuova costruzione, su progetto degli architetti Johanna Niederkofl er e Thomas Winkler, si in-serisce nel contesto esistente migliorandone la situazione urbanistica, in particolare per quanto

riguarda il collegamento con il parcheggio pub-blico. L’obiettivo è la riduzione sensibile dei pe-ricoli legati al traffi co stradale, sia per i bambini che per i genitori.

Coperture a verde per un’effi cace integrazione nel paesaggio

Il nuovo edifi cio, al centro dell’abitato, si pre-senta come un volume basso ed allungato in cui gli spazi si articolano sul lato nord su un piano, mentre l’ambito delle aule a sud occupa due pia-ni. La porzione a settentrione, baricentro mas-siccio dell’edifi cio, abbraccia su tre lati il volume delle aule, realizzato con una struttura leggera in legno che incornicia ampie vetrate e si chiu-de superiormente con un tetto a padiglione poco inclinato. Una pensilina in acciaio e legno funge da elemento di mediazione fra i due poli. Le co-perture del volume più basso, realizzate a verde

estensivo ed a giardino, ricollegano invece l’edi-fi cio al verde del parco circostante.L’ingresso dei bambini nell’edifi cio avviene da nord, attraverso un atrio di distribuzione centrale. Da qui, passando per la zona del guardaroba, i piccoli ospiti raggiungono le aule oppure possono accedere direttamente allo spazio esterno anti-stante sistemato a giardino. Dalle aule, tramite un collegamento interno, è possibile accedere ad una stanza per il gioco e le attività motorie collocata al piano superiore e che, a seconda delle esigenze, può essere suddivisa in due spazi più piccoli. La sala per il personale, la cucina e i servizi igienici hanno invece accesso diretto dall’atrio. Il giardino a sud è collegato con una scala esterna al tetto ver-de, in parte utilizzato come terrazza per i giochi. Un secondo ingresso sul lato nord dell’edifi cio per-mette l’accesso all’ambulatorio medico collocato al piano terra e ad un locale per prove musicali ed un uffi cio a servizio della frazione che si trovano inve-ce nel piano interrato. L’illuminazione naturale di questi ambienti è resa possibile dall’abbassamento di livello delle superfi ci verdi antistanti.

Un involucro superisolato

Le strategie impiegate per il raggiungimento della classe CasaClima A per quanto concerne il fabbi-sogno termico invernale si sono concentrate su un favorevole orientamento dell’edifi cio, un ottimo isolamento dell’involucro ed un corretto dimen-sionamento ed orientamento delle superfi ci vetrate per massimizzare gli apporti solari gratuiti nella stagione fredda. L’utilizzo e quindi il riscaldamento degli ambienti nell’interrato ha reso necessaria la coibentazione sia dei muri perimetrali che della platea di fon-dazione. In ambedue i casi è stato realizzato un isolamento termico sul lato freddo degli elementi costruttivi, realizzati interamente in calcestruz-zo armato, con polistirene estruso con spessore 20 cm (U=0,12 W/m²K). Per l’isolamento termi-

co delle pareti perimetrali fuori terra, realizzate con murature in laterizio da 30 cm di spessore si sono invece impiegati pannelli in idrati di silica-to di calcio da 20 cm. Il tetto a padiglione delle aule leggermente inclinato, con struttura portante in legno, è stato coibentato con fi bra di legno (U= 0,14 W/m²K) mentre per i tetti piani in calcestruz-zo armato è stato previsto un isolamento termico in polistirene estruso ed una fi nitura superfi ciale a verde estensivo.Per garantire un corretto ricambio d’aria anche nel periodo freddo senza la necessità di aprire le fi nestre e ridurre così le perdite per ventilazione, nell’edifi cio è installato un impianto di ventilazio-ne controllata con recupero di calore. L’impianto è dotato anche di batteria elettrica di post-riscalda-mento da 6kW per portare la temperatura dell’aria in ingresso a 22-24 °C. Per l’umidifi cazione dell’aria esterna, in inverno relativamente secca, è previsto un umidifi catore elettrico centralizzato.

Comfort e salute sempre in primo piano

Uno studio di fattibilità relativamente al sistema di riscaldamento ha portato alla scelta, per mo-tivi economici, di un impianto di riscaldamento elettrico.

Asilo a Molini di Tures

CasaClima A

Indice termico 17 kWh/m2a

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Dati dell’edifi cioCommittente Comune Campo Tures

Ubicazione Campo Tures

Altezza 864 m s.l.m.

Progettazione Arch. Johanna Niederkofl erArch. Thomas Winkler

Tipo di costruzione Costruzione media

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,44 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um

0,26 W/(m2K)

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E’ stato infatti dimostrato che il fabbisogno termico annuo calcolato, pari a circa 36000 kWh/a, può es-

sere ridotto di circa il 22%, quindi a circa 28.000 kWh/a, in quanto i tempi di utilizzo della

scuola materna sono limitati (chiusura tutti i pomeriggi dopo le 15, tutti

i fi ne settimana e i giorni di ferie) e quindi la tempe-

ratura durante il pe-

riodo di non occupazione può essere abbassata. Gli orari di lavoro molto regolari dell’asilo e il gioco dei bambini sul pavimento permettono l’inserimento ottimale di un riscaldamento a pavimento. Per le altre stanze, che hanno tempi di utilizzo limitati e necessitano quindi di un rapido riscaldamento, è stato previsto l’inserimento di radiatori elettrici.A garanzia della salute degli occupanti i fi li delle resistenze del sistema di riscaldamento a pavi-mento sono stati realizzati in modo che il campo magnetico della resistenza si autocompensi. Un tessuto metallico speciale inserito nel massetto

offre inoltre una protezione aggiuntiva contro l’elettrosmog. Ne risulta un campo elettroma-gnetico misurato molto ridotto e ampiamente sotto ai limiti di legge. Il sistema di riscaldamento a pavimento è inoltre dotato di sensore per la regolazione delle tempera-ture superfi ciali per garantire sempre un clima gra-

devole e di un limitatore di temperatura per evitare il surriscaldamento dei pavimenti in caso di mal-funzionamento. Il collegamento con l’impianto di allarme e di chiusura elettrica delle porte permette di spegnere automaticamente l’impianto di riscal-damento nei periodi di non occupazione dell’asilo e contenere così i consumi energetici.

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito a BolzanoFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 19864 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 17,32 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima A

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GIUDIZIO GIURIAPensato e progettato per il basso consumo energetico, il museo di

arte contemporanea vince la sfi da dell’effi cienza energetica.

Il nuovo Museion ha da poco festeggiato il suo primo anno di vita e il suo imponente volume

affacciato sul Talvera è ormai una presenza fa-miliare per tutti gli abitanti di Bolzano e non solo. Il museo di arte contemporanea, a fi rma degli architetti berlinesi KSV – Krüger- Schubert- Vandreike si presenta alla città come un volume architettonico prismatico chiuso su tre lati (fi an-chi e copertura) da una pelle metallica in pan-nelli di alluminio. I fronti d’accesso, piegati ver-so l’interno quasi ad accogliere il visitatore, sono invece interamenti vetrati. Le vetrate funzionano come diaframma multifunzionale: per i visitatori all’interno del museo diventano una vetrina sul-la città, mentre all’esterno appaiono invece co-me uno specchio nel quale si rifl ette l’intorno. Di notte possono invece trasformarsi in un effi cace “mezzo espositivo” per eventi multimediali che trasformano il Museion da classica istituzione espositiva in un luogo di interazione fra mondo dell’arte e cittadinanza.

La sfi da dell’effi cienza energetica

La concezione dell’involucro opaco e trasparen-te e degli impianti di climatizzazione dell’edifi cio risponde all’esigenza di una gestione economica-mente sostenibile della struttura. L’isolamento ter-mico degli elementi opachi, comprese le coperture, può vantare uno standard decisamente superiore a quello tecnico e legislativo normalmente prescritto per strutture pubbliche di questo tipo, tale da per-mettere all’edifi cio di rientrare nei parametri dello standard Casaclima B per quanto riguarda il fab-bisogno termico per riscaldamento. Il valore medio di trasmittanza termica dell’involucro opaco, in-teramente in calcestruzzo armato con isolamento esterno, è infatti di 0,24 W/m²K mentre le vetrate hanno un Uw medio di 0,90 W/m²K.Per far fronte ad un possibile rapido mutamento delle condizioni di temperatura e umidità relativa, si è reso necessario dotare l’edifi cio di tecnologie impiantistiche in grado di rispondere con la massi-ma fl essibilità e rapidità alle variazioni climatiche. Un microclima interno ottimale è infatti un requisito importante non solo per il comfort dei visitatori ma anche per la conservazione delle opere d’arte ospi-tate all’interno del museo: esse potrebbero in alcuni casi risentire negativamente di un’instabilità delle condizioni ambientali, in particolare variazioni di temperatura ed umidità relativa, che possono deri-

vare sia dalla forte variabilità del clima della città di Bolzano ma anche dalla variabilità del numero dei visitatori. In questo senso importante si è dimostrata l’integrazione funzionale delle facciate in vetro nel concetto globale di climatizzazione anche al fi ne di un concreto risparmio energetico.

Facciate in vetro ventilate per la regolazione del microclima interno

Le facciate vetrate che caratterizzano il fronte est su via Dante e quello Ovest sul Talvera sono costi-tuite da una tripla pelle. Alle lastre esterne antief-

Il Museion CasaClima B

Indice termico 47 kWh/m2a

Dati dell’edifi cioCommittente Provincia Autonoma

di Bolzano

Ubicazione Bolzano

Altezza 262 m s.l.m.

Progettazione KSV Kruger Schubert Vandreike (Berlin)

Tipo di costruzione Costruzione media

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,25 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um

0,44 W/(m2K)

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frazione si aggiunge una vetrata intermedia com-posta da lamelle di vetro stratifi cato (ogni lamella è costituita da due lastre di vetro incollate con inter-posta una speciale pellicola), orientabili in modo indipendente e la cui principale funzione è quella di regolare in modo ottimale l’ingresso della luce naturale all’interno del museo. Di notte le lamel-le si chiudono e si trasformano in una superfi cie semirifl ettente ed omogenea sulla quale vengono retroproiettate le immagini multimediali. La vetrata più interna svolge invece la vera fun-zione di contenimento energetico: essa è infatti composta da lastre con vetrocamera montate su un telaio a taglio termico. L’intercapedine tra le lastre, larga quasi un metro e originariamente pensata come elemento di pro-tezione termica degli elementi più interni e come spazio di servizio per la manutenzione, è stata collegata con le centrali di trattamento aria e di climatizzazione poste nell’ interrato e con bocche di emissione ed immissione collocate in copertura. In questo modo è possibile convogliare all’impianto di climatizzazione dell’aria che è già stata preri-scaldata o preraffrescata naturalmente. In inverno si può prelevare dal diaframma vetrato colpito dal sole dell’aria preriscaldata ad una temperatura dai +3 ai +5 °C rispetto alla temperatura dell’aria ester-na; in estate, in modo analogo, è invece possibile

prelevare dalla vetrata sul lato in ombra dell’aria fresca. Un sistema fl essibile di aerazione modifi ca la direzione dei fl ussi d’aria nelle intercapedini ve-trate a seconda della stagione e del percorso solare: l’aria dalla copertura viene aspirata nella vetrata ad est o su quella a ovest e viene poi convogliata in un grande canale integrato nelle fondazioni che ar-riva alla centrale di trattamento aria. Da qui l’aria riscaldata o raffrescata viene trasferita nell’inter-capedine del fronte vetrato opposto ed una volta esausta viene espulsa in copertura. E’ possibile così equilibrare meglio il microclima interno andando a togliere calore dalla facciata più insolata per trasfe-rirlo a quella in ombra e viceversa.Nei periodi in cui il museo non è attivo (per esempio di notte) il ricambio dell’aria negli spazi espositivi e il volume dell’aria di scarico vengono ridotti. In inverno, per evitare la formazione di condensa dovuta all’aria umida aspirata all’in-terno delle intercapedini, viene fatta circolare sulle vetrate più esterne dell’aria calda aspirata all’interno del museo stesso.L’insieme dei provvedimenti descritti, con particola-re riferimento alle “facciate attive” ha portato, sulla base di una serie di simulazioni e di calcoli, a ridurre il dimensionamento degli apparecchi legati alla cli-matizzazione del 10-15% con notevoli vantaggi sia in termini economici che ambientali.

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito a BolzanoFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 344557 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 47,23 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima B

GIUDIZIO GIURIAZero emissioni di CO2, la produzione di energia, l’attenzione dei dettagli,

l’uso dei materiali naturali, fanno di questo edifi cio un modello

di riferimento per la progettazione del futuro.

L’obiettivo di una nuova sede che comunicasse la fi losofi a dell’azienda, leader nazionale nella di-

stribuzione di prodotti ecologici per l’edilizia, ha portato alla realizzazione del primo edifi cio com-merciale in Italia ad emissioni zero, cioè completa-mente autosuffi ciente dal punto di vista energetico.

Il progetto, affi dato all’architetto Dietmar Dejo-ri, si è infatti concentrato sul raggiungimento di un basso fabbisogno energetico da coprire con l’utilizzo esclusivo di energia da fonti rinnovabili autoprodotta. In pieno accordo con le priorità della committenza non poteva mancare una par-ticolare attenzione alla scelta di materiali per la costruzione salubri, che utilizzano materie pri-me rigenerabili, con un basso contenuto di ener-gia grigia e quindi a basso impatto ambientale. Da qui la scelta di una struttura interamente in legno ad eccezione delle fondazioni e del vano scala. Il legno infatti, oltre ad essere un materia prima rinnovabile e facilmente reperibile, non necessità di grandi quantità di energia per la trasformazione e può essere facilmente riciclato alla fi ne del ciclo di vita.

Edifi cio commerciale Naturalia-Bau

CasaClima Oro+

Indice termico 8 kWh/m2a

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Damiani Legnami Spa39042 Bressanone (BZ)T 0472 97 57 57 – www.balken.it

progetto CasaClima

La natura è patrimonio inviolabile; preservare l’ambiente è un imperativo.

La fi losofi a progettuale e il sistema produttivo Balken sono in sintonia con i principi dell’edilizia eco-compatibile. Una progettazione responsabile ed intelligente degli edifi ci Balken e un processo produttivo effi ciente permettono di investire oggi per risparmiare domani.

I carpentieri specializzati Balken, altre-sì Esperti CasaClima, permettono alla nostra azienda di realizzare edifi ci in legno energeticamente effi cienti, compatti, sani ed accoglienti.

Balken rispetta l’equilibrio della natura: il nostro avvenire è l’ambiente.

Edifi ci e coperture in legnoEffi cienza energetica per il benessere di vita e ambiente

Ad un involucro poco disperdente si aggiunge un impianto di ventilazione con un’elevata effi cienza nel recupero del calore (90%) per poter limitare anche le perdite per ventilazione. Il sistema di ven-tilazione non funziona in tutto l’edifi cio ma solo a servizio del primo piano, dove si trovano gli uffi -ci, e del secondo, dove è collocata la sala confe-renze: in questo modo è stato possibile installare una macchina con una portata volumetrica ridotta (1200 m³ invece che 2800 m³) e quindi con consu-mi elettrici ridotti.

Sfruttare l’energia gratuita del sole ed il calore della terra

Il basso fabbisogno energetico dell’edifi cio è intera-mente coperto da impianti che utilizzano fonti rin-novabili quali l’energia termica fornita dal terreno o dal sole. L’energia termica per il riscaldamento è infatti fornita da una pompa geotermica che sfrutta quattro sonde profonde 100 metri a circuito chiuso. La temperatura dell’acqua scambiata con il terreno è di circa 13 °C, costante durante tutto l’arco dell’an-no. Il COP medio della pompa di calore geotermica è di 3,8. I consumi di energia elettrica necessari per il funzionamento della pompa di calore, compresi i picchi di energia ausiliaria, sono di 14100 kWh elettrici/anno e vengono coperti con l’energia elet-trica prodotta dall’impianto fotovoltaico installato in copertura. La pompa di calore provvede anche al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Il raffre-scamento estivo avviene invece facendo passare il liquido a bassa temperatura contenuto nelle sonde direttamente nell’impianto radiante. Un impianto fotovoltaico da 20 kWp completa le dotazioni dell’edifi cio zero emissioni: esso per-mette di coprire l’intero fabbisogno di energia dell’edifi cio ossia fornisce l’energia necessaria per l’illuminazione, per il funzionamento della pompa di calore e per tutte le apparecchiature elettriche in dotazione all’edifi cio. I moduli fotovoltaici, per una superfi cie complessiva di 192 m², sono collocati sul tetto verde dell’edifi cio e orientati esattamente a sud: l’inclinazione è di circa 30° rispetto all’oriz-zonte, così da ottenere il massimo irraggiamento possibile. È stato calcolato che il risparmio di CO2 è dell’ordine dei 0,3-0,4 kg per ogni kWh prodot-to tramite fotovoltaico. Se l’edifi cio impiegasse un impianto tradizionale a gas, avremmo emissioni di CO2 pari a 9800 kg/anno, riducibili del 37% ossia a 6200 kg/anno con l’impianto geotermico ed infi ne del 100% quindi a zero con l’installazione dell’im-pianto fotovoltaico.La sostenibilità ambientale dell’edifi cio sia per quan-to riguarda i materiali impiegati, che per il rispar-mio energetico ottenuto e la scelta esclusiva di fonti energetiche rinnovabili ha consentito all’edifi cio di fregiarsi del marchio CasaClima Oro+.

Ecologia e risparmio energetico per la protezione del clima

Il basso fabbisogno termico per riscaldamento, in-feriore ai 10 kWh/m²a, è il risultato delle elevate prestazioni dell’involucro, attentamente coibenta-to dalle fondazioni al tetto e senza ponti termici. Un orientamento sfavorevole del lotto non ha per-messo di sfruttare in modo ottimale l’energia sola-re per il riscaldamento passivo dell’edifi cio.Se per l’isolamento delle strutture a contatto con il terreno si sono utilizzati materiali come l’XPS ed il vetro cellulare, per la loro elevata resistenza in ambienti umidi, nel resto dell’edifi cio gli elemen-ti disperdenti sono stati tutti coibentati con fi bra di legno a diversa densità. Nelle pareti esterne, con sistema a telaio e lastre in legno, l’isolamento termico, con i suoi 26 cm di spessore, permette di raggiungere una trasmittanza termica di 0,13 W/m²K. La copertura a verde estensivo è isolata invece sopra la struttura portante in tavole di le-gno impilate con 33 cm di fi bra di legno (U =0,11 W/m²K): gli elevati spessori e l’elevata inerzia ter-mica della fi bra vegetale offrono notevoli vantag-gi anche per la protezione termica estiva. Sia le pareti in legno che le pareti in calcestruzzo della scala sono completate all’interno con un intonaco

di argilla, particolarmente utile per la regolazione dell’umidità interna e quindi garanzia di un mi-croclima sempre piacevole, nel quale sono inseriti i tubi del riscaldamento-raffrescamento radiante. Le superfi ci vetrate sono realizzate con vetri a tre strati con Uw di 0,5 W/m²K.

Dati dell’edifi cioCommittente Naturalia Bau

Ubicazione Sinigo (BZ)

Altezza 325 m s.l.m.

Progettazione Dr. Arch. Dietmar Dejori

Tipo di costruzione Costruzione media in legno massiccio

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,43 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um

0,24 W/(m2K)

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito a BolzanoFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 6692 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 8,45 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima Oro

Fabbisogno di energia primaria/ emissioni di CO2

Fabbisogno di energia primaria globale -38135 kWh/a

Quota di energia alternativa 75,53%

Emissioni CO2 -2,43 t/a

Indice CO2 -3 kg/(m2a)

Categoria di effi cienza energetica complessiva CasaClima Oro

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GIUDIZIO GIURIALa grande cura nella progettazione

e nella realizzazione dei dettagli costruttivi, così come la concezione

impiantistica e la scelta dei materiali, rendono questo edifi cio un esempio

da imitare.

La palazzina di 12 alloggi su 3 piani alle porte di Alessandria, primo edifi cio certifi cato Ca-

saClima in Piemonte, è il frutto di un progetto nato dalla sensibilità dei committenti, l’impresa SPF Group, nei confronti dei temi ambientali e del risparmio energetico in edilizia.La grande sinergia sia in fase progettuale che costruttiva fra impresa, staff di progettisti inter-ni, consulenti esterni e fornitori ha consentito la realizzazione di un edifi cio con un fabbisogno energetico per riscaldamento certifi cato molto

ridotto, pari a 12 kWh/m²a, che fa uso, accan-to a tecnologie tradizionali, di nuovi materiali e innovative soluzioni sia per l’involucro che per l’impiantistica.

Un progetto energetico attento ai dettagli

Il progetto energetico, fi nalizzato al massimo sfruttamento degli apporti solari e ad una dra-stica riduzione delle perdite energetiche, ha pri-vilegiato una forma particolarmente compatta e con orientamento ottimale, in cui le aperture e le schermature sono state attentamente studiate per massimizzare lo sfruttamento degli apporti solari in inverno senza dover rinunciare ad un ottimo comfort estivo. Un isolamento termico uniforme dell’involucro con un attento studio dei dettagli, l’approfondimento di soluzioni tecniche non usali in questi contesti ed una realizzazione a regola d’arte hanno consentito di ottenere un involucro senza ponti termici ed a perfetta tenu-

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Edifi cio residenziale SPF a Spinetta Marengo (AL)

ta d’aria. Le pareti esterne in laterizio porizzato da 25 cm sono state completate con un isola-mento termico a cappotto da 16 cm in EPS con grafi te. Per il tetto piano è stato previsto invece un isolamento termico sotto le guaine bitumino-se in 20 cm di XPS. Tutti i ponti termici in corrispondenza dei balconi in calcestruzzo sono stati risolti interrompendo la continuità fra solaio interno ed esterno mediante l’inserimento di elementi prefabbricati di disgiun-zione termica. Per il primo solaio sopra l’autori-messa l’isolamento termico è stato posato sul lato caldo e si è provveduto al taglio termico di tutte le murature, sia esterne che interne, mediante in-serimento di uno strato di vetro cellulare ad alta resistenza alla base delle stesse. Per le fi nestre si sono utilizzati dei serramenti in legno-alluminio con Uf pari a 1,2 W/ m²K ed Ug pari a 1,1 W/ m²K con cassonetti per avvolgibili isolati ed a ispezione esterna. Molta cura è stata posta nella risoluzio-ne del ponte termico del davanzale e nella tenuta all’aria in corrispondenza dei collegamenti serra-mento-muratura.Per limitare le perdite per ventilazione in ogni ap-partamento è inserito un impianto di ventilazione meccanica con recuperatore di calore a piastre con un’effi cienza di oltre il 90%, in grado di trattare una portata d’aria variabile dai 30 ai 140 m³/h.

L’aspirazione dell’aria avviene dai bagni e dalle cucine mentre le mandate sono inserite in tutti gli altri ambienti; le canalizzazioni sia di mandata che di ripresa sono posate a pavimento.

Risorse rinnovabili ed alta effi cienza per un traguardo esemplare

Per quanto riguarda le scelte impiantistiche si sono privilegiati sistemi che utilizzano fonti energetiche

CasaClima A

Indice termico 12 kWh/m2a

Dati dell’edifi cioCommittente SPF – Immobiliare srl

Ubicazione Spinetta Marengo (AL)

Altezza 95 m s.l.m.

Progettazione Ing. Massimo Devecchi Geom. Paola RenatiArch. Cavallo GianpieroIng. Andrea Cagni

Tipo di costruzione Costruzione media

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,47 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um

0,31 W/(m2K)

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rinnovabili e che funzionano con alte effi cienze. Sulla copertura è installato un campo solare di 52,8 m² in grado di coprire il 65% del fabbisogno annuo di acqua calda e oltre il 10% del fabbisogno annuo di riscalda-mento. I collettori solari piani selettivi sono collegati a due serbatoi inerziali a stratifi cazione da 2000 litri l’uno. Il fabbisogno di energia termica per riscalda-mento ed acqua calda non coperto dal solare termico è prodotto mediante una pompa di calore da 25 kW ad assorbimento aria/acqua alimentata a gas meta-no. L’effi cienza minima è del 140% ossia la pompa è in grado di produrre 35,3 kW termici in condizioni di progetto con aria esterna a 7° e temperatura di mandata dell’acqua a 50 °C . Il bassissimo livello di emissioni di CO2 in atmosfe-ra, inferiori ai 5 kg/m²anno, ha consentito all’edifi -cio di ottenere una certifi cazione in classe CasaCli-ma Oro per quanto concerne l’effi cienza comples-siva. Un ottimo traguardo che premia un’azienda che ha investito molto sia in termini di risorse che energie nel portare avanti un cambiamento cultu-rale nel mondo dell’edilizia piemontese sensibiliz-zando le coscienze delle istituzioni, dei progettisti,

dei fornitori,dei media e degli utenti fi nali a vivere in modo sano e confortevole, risparmiare energia , proteggere il clima e l’ambiente.In termini economici l’intervento è costato tra il 13% ed il 15% in più rispetto ad un intervento di edilizia tradizionale in accordo con la 311/2006, ma le spe-se per il riscaldamento invernale sono limitate ad 80 -100 euro l’anno per ogni alloggio. Assieme all’incremento del valore di mercato degli immobi-li costruiti secondo criteri di risparmio energetico ciò consente di affermare che il ritorno dell’investi-mento sia signifi cativo già a pochi anni dall’investi-mento. L’esperienza acquisita e l’offerta maggio-mente concorrenziale delle forniture, con un ovvio rifl esso anche nei più stretti tempi di realizzazione lasciano prevedere che nelle prossime realizzazio-ni che rispettano il protocollo CasaClima i costi di produzioni e il maggior investimento iniziale per tecnologie di risparmio energetico possano essere contenute nella misura di un + 5%-6%. Un ulterio-re valido motivo affi nché sempre più numerose im-prese possano seguire un esempio virtuoso come quello di SPF.

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito al comune di appartenenzaFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 12688 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 12,44 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima A

Fabbisogno di energia primaria/ emissioni di CO2

Fabbisogno di energia primaria globale 30957 kWh/a

Quota di energia alternativa 39,84%

Emissioni CO2 5,06 t/a

Indice CO2 5 kg/(m2a)

Categoria di effi cienza energetica complessiva CasaClima Oro

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G IUDIZIO GIURIA Signifi cativo esempio di

riqualifi cazione di edilizia tradizionale, senza alterazioni formali e nel pieno

rispetto dell’effi cienza energetica.

La residenza contadina, costruita nel 1956 in mezzo ai vigneti di S.Maurizio a Bolzano, non

aveva subito dalla sua edifi cazione nessuna so-stanziale modifi ca, ad eccezione di piccoli lavo-ri di trasformazione interna e della sostituzione delle fi nestre nel 2005. I proprietari, in quanto

produttori di frutta, avevano potuto contare per molti anni sul legno dei meli per coprire il loro fabbisogno energetico. Ma le ormai sempre più ridotte dimensioni degli alberi da frutta e quin-di la minor quantità di legna a disposizione im-poneva, per mantenere un’autonomia da fonti energetiche fossili, una riduzione del fabbisogno energetico per riscaldamento.Da qui la decisione di un intervento di risanamento energetico, la cui progettazione è stata affi data allo studio Solarraum, fi nalizzato soprattutto al miglio-ramento termico dell’involucro edilizio e che ri-spettasse il forte desiderio dei proprietari di man-tenere intatto l’aspetto esteriore del manufatto.

Risanare l’involucro mantenendo i caratteri formali dell’esistente

Gli interventi hanno riguardato essenzialmente l’iso-lamento termico delle pareti esterne, del tetto, del solaio verso il piano terra non riscaldato, adibito a magazzino, e la rimozione e nuova costruzione del balcone che, con la sua struttura in calcestruzzo armato, costituiva un ponte termico importante. Le fi nestre, sostituite nel 2005, sono state al contrario mantenute nonostante esse rappresentino, con il loro Uw di 1,30 W/m²K (Uf=1,37 W/m²K,Ug=1,10 W/m²K), il punto più debole del nuovo involucro.Una progettazione attenta e dettagliata ha consen-tito di chiarire e defi nire molti particolari comples-si in anticipo: un presupposto essenziale per una corretta esecuzione da parte delle maestranze e quindi per un buon esito dei lavori.

Casa d’abitazione Furgler

CasaClima B

Indice termico 39 kWh/m2a Foto

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Risanamento

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28 KlimaHaus | CasaClima 04/2009

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29KlimaHaus | CasaClima 04/2009

Le pareti esterne sono state coibentate con 25 cm di EPS grigio (λ= 0,032 W/mK) in modo da portare la trasmittanza termica complessiva della parete da 0,80 W/m²K a 0,11 W/m²K. Par-ticolarmente impegnativa è risultata la coiben-tazione dell’erker, data la sua forma particolare così come l’isolamento dell’architrave arcuato delle fi nestre, che doveva essere conservato per poter avere, anche dopo il risanamento, lo stes-so aspetto caratteristico delle facciate. Per que-sto in corrispondenza dell’architrave si è optato per un materiale isolante minerale (silicato di calcio) facile da modellare. Con l’aiuto di una sagoma realizzata sulla forma originaria della curvatura questa è stata ripristinata. Anche gli ornamenti in legno presenti fra le fi nestre sono

stati rimontati. Per rispondere alla volontà dei committenti di poter ricollocare sulle fi nestre le veneziane esterne esistenti, è stato studiato uno speciale telaio in legno che è stato fi ssato alle fi nestre e che è stato poi isolato per la riduzione dei ponti termici.

L’attenzione per i dettagli come garanzia della qualità fi nale

Il tetto è stato coibentato utilizzando fi occhi di cel-lulosa e pannelli in fi bra di legno. Siccome l’edifi cio doveva continuare ad essere abitato anche duran-te il periodo dei lavori, è stato necessario smonta-re la copertura dall’esterno. La struttura portante esistente è stata rinforzata staticamente mediante

il raddoppio in sezione dei puntoni. Lo spazio fra i travetti, dopo aver collocato un freno vapore, è stato riempito con 18 cm di cellulosa insuffl ata. Il tutto è stato completato con 12,2 cm di fi bra di legno. Nella zona di colmo, che costituisce uno spazio di sottotetto non abitabile, ai bordi inferiori dei travetti sono stati fi ssati e incollati dei pannelli OSB in modo da consentire anche in questo ambito l’insuffl aggio della cellulosa. In questo modo si è potuta migliorare la trasmittanza termica di tutto il tetto portandola a 0,14 W/m²K. Per completare il concetto di involucro riscaldato è stato isolato termicamente anche il solaio sopra il piano ter-ra, posando 15 cm di EPS con grafi te (λ= 0,032 W/mK) sul lato inferiore. Condotti ed installazioni sono stati trattati con particolare cura.Basandosi sul calcolo agli elementi fi niti dei ponti termici e delle temperature superfi ciali sulla faccia interna dell’elemento costruttivo si è anche deciso di rimuovere il balcone in calcestruzzo armato sul

Dati dell’edifi cioCommittente W. Furgler

Ubicazione Bolzano

Altezza 262 m s.l.m.

Progettazione Arch. Barbara Wörndle Ing. Oscar Stuffer

Tipo di costruzione Costruzione media

Rapporto superfi cie disperdente dell´involucro/volume lordo riscaldato

0,69 1/m

Coeffi ciente medio di trasmissione globale Um

0,22 W/(m2K)

Fabbisogno di calore per riscaldamento riferito a BolzanoFabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento 8645 kWh/a

Fabbisogno di calore per riscaldamento specifi co superfi cie netta 39,82 kWh/(m2a)

Categoria termica dell’edifi cio CasaClima B

Fabbisogno di energia primaria/ emissioni di CO2

Fabbisogno di energia primaria globale 5064 kWh/a

Quota di energia alternativa 85,46%

Emissioni CO2 1,25 t/a

Indice CO2 6 kg/(m2a)

Categoria di effi cienza energetica complessiva CasaClima A

lato sud. Al suo posto è stato realizzato un nuovo balcone in legno separato termicamente dall’edi-fi cio. Anche in questo caso è stato sviluppato un nuovo dettaglio in modo da consentire un perfetto taglio termico. Alla fi ne dei lavori è stato eseguito un Blower Door Test come controllo di qualità del-la tenuta all’aria dell’edifi cio.

Ridotto fabbisogno per garantire l’autonomia da fonti energetiche fossili

Attraverso il complesso delle misure di risanamento il fabbisogno termico per riscaldamento è stato ridotto dagli iniziali 200 kWh/m²a a circa 40 kWh/m²a: que-sto signifi ca un risparmio sui costi per il riscaldamen-to di circa l’80%. Un dato di fatto che farà sì che anche in futuro, pur con un aumento dei prezzi dell’energia, i committenti possano dormire sonni tranquilli. Il ri-dotto fabbisogno consente infatti di utilizzare come fonti esclusive di energia, per il riscaldamento e la produzione dell’acqua calda sanitaria, il legno rica-vato dai frutteti ed il sole.Se in un prossimo futuro la famiglia Furgler decide-rà di installare un impianto di ventilazione control-lata allora il fabbisogno termico per riscaldamento potrà essere ulteriormente ridotto e l’edifi cio potrà raggiungere facilmente lo standard CasaClima A.Dal punto di vista dell’effi cienza energetica com-plessiva l’edifi cio si colloca ora, con i suoi 6 kg di CO2/m²a, di solo 1kg di CO2/m²a sopra il li-mite per il raggiungimento della classe Oro. Un chiaro segnale del contributo che committenti e progettisti hanno voluto dare in difesa del clima e dell’ambiente.

Premi di riconoscimento

GIUDIZIO GIURIA:

Un edifi cio CasaClima che unisce una lungimirante progettazione ad una realizzazione di elevata qua-lità, per assicurare il benessere ambientale all’in-segna della tutela dell’ambiente e del clima.GIUDIZIO GIURIA:

Il Master di II livello „CasaClima“ si presenta co-me un gioiello di ricerca applicata e formazione di altissimo livello nell’ambito delle costruzioni ener-geticamente consapevoli.

Progettista: Arch. Michael Tribus

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Casa Reisigl

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Nel pomeriggio del 22 giugno 2009, il Commissario Europeo per l’Energia

Andris Piebalgs ha incontrato l’assessore all‘Urbanistica, Ambiente ed Energia della Provincia Autonoma

di Bolzano Michl Laimer.

Giunto in visita in Alto Adige su invito del presidente Durnwalder, il Commissario UE

per l’Energia ha espresso grande interesse per i progetti intrapresi dalla Provincia di Bolzano nel settore energetico. L’obiettivo della politica energetica in Alto Adige è quello di raggiunge-re la sicurezza dell’approvvigionamento me-diante due capisaldi: l’impiego sostenibile del-le energie e la messa a disposizione di energia a prezzi accettabili. Uno dei passi in questa direzione è la riduzione delle perdite ed il po-tenziamento dell’effi cienza energetica a livel-lo tecnico, in abbinamento alla copertura del restante fabbisogno energetico con le energie rinnovabili. Attualmente, come ha posto in evidenza Laimer, il 52 per cento dell’energia consumata in Alto Adige proviene da fonti rin-novabili.

Particolare interesse a livello comunitario riveste il progetto altoatesino CasaClima che promuove il risparmio e l’effi cienza energetica in edilizia e che è divenuto legge provinciale nel 2004. Come ha sottolineato Piebalgs, CasaClima è un progetto di successo che può essere d’esempio per altre regioni europee. Piebalgs, accompagnato dall’assessore Laimer e dal presidente dell’Agenzia CasaClima Konrad Bergmeister, ha visitato la CasaClima Oro ExPost, sede dell´Assessorato all‘Urbanistica, Ambiente e Energia della Provincia Autonoma di Bolzano. Nel corso della visita il Commissario si è dimo-strato particolarmente interessato a tutti i dettagli della costruzione, soffermandosi in particolare con attenzione sul funzionamento dell’impianto di ven-tilazione e il tetto verde. Dopo aver visitato la CasaClima Oro ed esser-si complimentato per i risultati ottenuti in Alto Adige grazie alle azioni adottate per la protezio-ne del clima e dell’ambiente, l’autorevole ospi-te ha avuto un colloquio con il presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Al termine dell’in-contro Piebalgs ha affermato che questa visita altoatesina gli ha fornito impulsi importanti che porterà a Bruxelles per lo sviluppo di progetti comunitari in ambito energetico.

Commissario UE per l’Energia “CasaClima: un concetto per l`Europa“

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Un’intervista con il direttore Norbert Lantschner sulla nuova certifi cazione

CasaClima nature.

KlimaHaus-CasaClima: Quali sono gli obiettivi della certifi cazione CasaClima nature?N.L: CasaClima nature nasce dall’esigenza di consi-derare come criterio di qualità per l’edilizia non solo l’effi cienza energetica ma anche l’ecocompatibilità dei materiali e dei sistemi che vengono utilizzati per raggiungere questo obiettivo. Sostenibilità signifi -ca in primo luogo costruire edifi ci con un basso o bassissimo consumo di energia. Per rispondere a questa richiesta sono disponibili numerosi materiali che si differenziano non solo per le prestazioni che sono in grado di offrire ma anche per la loro storia. Dall’estrazione allo smaltimento ogni materiale se-gue percorsi diversi con impatti più o meno pesanti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. La certifi ca-zione CasaClima nature si offre come strumento per classifi care l’edifi cio non solo secondo un criterio di minimizzazione dei consumi energetici ma anche in base all’utilizzo di materiali ecocompatibili. La valutazione è fatta su base scientifi ca e quindi ap-plicando criteri oggettivi.

KH-CC: Perché è diffi cile valutare l’impatto ambientale degli edifi ci?N.L.: Nella valutazione di un ma-teriale o di un sistema subentrano una serie di criteri che richiedono una vasta ed approfondita cono-scenza, soprattutto per quanto riguarda l’interazione fra aspetti ecologici, sociali ed economici.E’ inoltre necessario valutare tutti i singoli passaggi dall’inizio alla fi ne della vita di un prodotto. Per descri-vere questo percorso sono stati elaborati diversi modelli ma di tanti aspetti resta comunque diffi cile dare una valutazione. E’ il caso, ad esempio, degli impatti di un materiale sulla salute dell’uomo, non solo nella fase di utilizzo, ma anche di produzio-ne o smaltimento. Inoltre tutti i modelli impiegano una miriade di dati e il loro reperimento e la loro gestione rappresentano già una prima diffi coltà.

KH-CC: Quali sono i caratteri distintivi della nuova certifi cazione?N.L.: CasaClima nature sostituisce la certifi cazione CasaClima +, che già evidenziava le peculiarità eco-logiche dell’edifi cio. Si trattava di un sistema sempli-ce, che richiedeva requisiti di accesso. Con CasaCli-ma nature vengono resi disponibili nuovi parametri quantitativi per descrivere in modo scientifi co gli elementi dell’involucro, in particolare per quanto riguarda il fabbisogno di energia primaria non rin-

novabile (PEI), il potenziale di acidifi cazione (AP) e il potenziale di effetto serra (GWP). Il database di riferimento è stato elaborato da un’importante isti-tuto di ricerca internazionale, l’IBO(Österreichisches Institut für Baubiologie und Bauökologie) di Vienna. Ogni azienda può comunque sottoporre i suoi pro-dotti ad un processo di certifi cazione ambientale per ottenere il marchio Natureplus.Per facilitare ad utenti e progettisti il lavoro di rico-struzione del ciclo di vita dei materiali è disponibile il software ProCasaClima 2009 su XClima Profes-sional che permette la valutazione in automatico di un indice di ecocompatibilità inserendo solamente i dati richiesti dalla valutazione energetica. Anche per il CasaClima nature sono previste classi di va-lutazione dell’ecocompatibilità per capire quale scelta individui il minor impatto ambientale.

KH-CC: Come si inserisce il CasaClima nature all’in-terno della certifi cazione CasaClima?N.L.: CasaClima nature è un’offerta di orienta-mento e quindi uno strumento volontario che permette ai committenti di veder valutato anche il comportamento ecologico del proprio edifi cio, ossia i suoi impatti sui macrosistemi acqua-aria -suolo- clima- salute.I singoli valori forniti dal database sono un orientamento, un indirizzo e come tali vanno recepiti. In ogni caso l’indice CasaClima di eco-compatibilità deve porre l’accento sul fatto che non si possono costruire edifi ci che nel tempo possono creare problemi. Per questo è importante una scelta che favorisca anche la durabilità dell’edifi cio, che privilegi mate-riali reperibili sul territorio locale, quindi con brevi tragitti per il trasporto, e che dia priorità a sistemi con un certo grado di semplicità. Sistemi troppo sofi sticati possono creare infatti diffi coltà sia nel funzionamento sia nella sostituzione delle compo-nenti una volta che queste si sono degradate.

KH-CC: Quali sono le prospettive?N.L.: CasaClima deve dare la possibilità di in-dividuare la qualità. Questa qualità inizia vin-cendo la sfi da di creare soluzioni a bassissimo consumo energetico e prosegue con l’utilizzo di materiali e componenti con un ridottissimo im-patto ambientale.Il cerchio si chiude uscendo dal sistema edifi cio in-teso come involucro-impiantistica per considerare anche gli aspetti outdoor, ossia una valutazione ambientale dell’edifi cio.Siamo però convinti che questi passaggi abbiano priorità diverse e per questo riteniamo che il per-corso scelto con CasaClima nature sia una risposta agli attuali comportamenti nel mondo dell’edilizia. Proseguendo la nostra fi losofi a: vivere nel benesse-re, ma nel rispetto della natura e delle risorse.

oltre il risparmio energetico

Norbert Lantschner

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Con l’adozione delle modifi che al proprio Regolamento Edilizio, il Comune

di Udine ha abbracciato il sistema CasaClima, rendendolo obbligatorio a

partire dal 1° giugno 2009.

Udine è il primo tra i capoluoghi della regione Friuli Venezia Giulia a fare questa scelta che

è stata defi nita dal sindaco Honsell «una pietra miliare per la città». Il sindaco ha aggiunto che «progettare una città sostenibile è un imperativo etico, oltre che utilitaristico».Si tratta quindi di una decisione che punta ad un’edilizia di qualità, a basso fabbisogno energeti-co e ad elevato comfort abitativo.Per tutti gli edifi ci, pubblici e privati, la certifi -cazione energetica CasaClima sarà obbligatoria, pena la mancata concessione dell’abitabilità. Gli edifi ci di nuova costruzione dovranno raggiungere almeno la classe B, mentre quelli ristrutturati do-vranno migliorare le proprie prestazione energe-tiche almeno di una classe CasaClima. L’adesione

Comune Udine – Adesione a CasaClima

al sistema viene incentivata dalla copertura delle spese di certifi cazione da parte del Comune, che sono limitate al primo anno per la classe B, oltre a sgravi sugli oneri di costruzione, che sono più alti al raggiungimento delle classi A e Oro.Con questa iniziativa, Udine compie un passo impor-tante nella direzione di un’edilizia di qualità e di un abitare consapevole orientato alla riduzione dei con-sumi energetici e delle emissioni di CO2.

Con l’istituzione del fondo sperimentale la Provincia di Udine

mira un’altra volta all’obiettivo dell’effi cienza energetica in edilizia.

Il “Fondo Sperimentale per la Promozione e l’Incen-tivazione dell’Effi cienza Energetica in Edilizia”,

per il quale è stato inizialmente stanziato mezzo milione di euro, erogherà un fi nanziamento in con-to capitale agli interventi virtuosi di nuova costru-zione e di riqualifi cazione energetica. I nuovi edifi ci dovranno raggiungere almeno la classe B secondo lo standard CasaClima, mentre gli edifi ci soggetti a ristrutturazione dovranno ricadere almeno in clas-se C. L’erogazione del fi nanziamento è subordinata all’ottenimento della certifi cazione CasaClima, in-dividuata dall’amministrazione provinciale udine-se come strumento idoneo al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’effi cienza energetica e come procedura indipendente rispetto agli inte-ressi delle diverse parti.

Il contributo verrà erogato in misura minima in presenza dei requisiti di base e verrà accresciuto al conseguimento dei più alti traguardi di effi cienza. Potranno presentare domanda di fi nanziamento i privati cittadini proprietari di edifi ci o terreni edifi cabili sul territorio provinciale. La domanda dovrà essere presentata prima della data di ini-zio dei lavori e sarà considerata ammissibile solo dopo la verifi ca positiva del progetto e del calcolo del fabbisogno termico da parte di APE, Agenzia Provinciale per l’Energia di Udine, che rilascia le certifi cazioni CasaClima in Friuli Venezia Giulia.Si tratta dunque di una misura rivolta direttamen-te ai cittadini ed alla prima casa, il cui obiettivo, ri-cordato dall’assessore all’Energia, Stefano Teghil, «è quello di ridurre l’inquinamento e migliorare l’effi cienza energetica». L’attenzione va anche alla situazione economica, perché, «in questo modo si immette liquidità nell’edilizia bio-compatibile in un momento di crisi e l’effi cienza energetica consente un risparmio notevole sulle bollette per centinaia di euro all’anno».

Provincia di Udine – Incentivazione dell’effi cienza energetica

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Ambienti di vita confortevoli anche d’estate senza un elevato dispendio di energia: è questo l’obiettivo di un costruire attento al benessere degli

abitanti ma anche sensibile alla protezione del clima e dell’ambiente.

Il surriscaldamento all’interno degli edifi ci in estate e le conseguenti condizioni di disagio

per gli abitanti stanno diventando un problema sempre più stringente non solo nelle zone centra-li e meridionali della nostra penisola ma anche nel nord Italia. L’innalzamento delle temperature medie ed i pic-chi di calore, conseguenti ai cambiamenti climatici

che interessano il nostro pianeta ma anche legati a fenomeni più circoscritti come le isole di calore nelle aree urbane, hanno portato ad un uso sem-pre più diffuso dei condizionatori non solo negli ambienti di lavoro, ma anche nelle abitazioni. Una proliferazione legata anche alle sempre più elevate esigenze delle persone, che oggi aspira-no ad un microclima interno confortevole, anche quando le temperature esterne sono molto ele-vate. Le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti: un rapido incremento dei consumi elettrici che nelle passate stagioni ha portato anche a fe-nomeni di blackout su vasta scala e spese ener-getiche per la climatizzazione che in molti casi superano quelle per il riscaldamento invernale. Ridurre di un grado la temperatura interna con un climatizzatore tradizionale implica infatti un

impiego di energia molto maggiore rispetto a quello necessario per aumentare di un grado la temperatura nel periodo freddo.

Una progettazione attenta che minimizzi i fabbisogni di energia sia in estate che in inverno

Per garantire un ambiente fresco senza od al più con un minimo di dispendio energetico è dunque importante che gli edifi ci siano costruiti secondo criteri di effi cienza migliori rispetto a quelli nor-malmente applicati nel recente passato, con una maggiore attenzione al contesto climatico in cui il singolo edifi cio si inserisce e soprattutto siano applicate in modo appropriato tutte le possibilità tecniche e progettuali oggi a disposizione. Nella

progettazione di un’effi cace protezione termica estiva, soprattutto per edifi ci in zone climatiche caratterizzate da estati calde ma anche da inver-ni relativamente freddi, è importante individuare strategie che concilino la minimizzazione del fab-bisogno energetico estivo con la riduzione delle dispersioni e lo sfruttamento passivo dell’energia solare per il riscaldamento in inverno. Si tratta dunque di intervenire in primo luogo sul controllo dell’irraggiamento solare diretto facendo in modo che l’energia solare in ingresso all’edifi cio, in in-verno gradevole e preziosa per limitare i consumi energetici, possa essere bloccata o comunque ri-dotta in estate e non diventi così fonte di disagio per gli abitanti. Per fare questo è necessario prima di tutto un ap-profondito studio del contesto climatico e micro-climatico in cui si va a costruire, con particolare attenzione all’irraggiamento solare disponibile nel corso dell’anno, all’andamento delle temperature esterne, ai venti prevalenti ed alle eventuali ombre o ostruzioni dell’orizzonte. Per ridurre il carico termico estivo e quindi garan-tire buone condizioni di comfort all’interno degli edifi ci anche nel periodo estivo senza l’impiego di un raffrescamento attivo, ossia di un impianto di climatizzazione, è in ogni caso necessario interve-nire su più fronti.

Il corretto dimensionamento ed orientamento delle superfi ci trasparenti dell’involucro

L’orientamento, le dimensioni e l’inclinazione del-le superfi ci trasparenti sono parametri che vanno attentamente progettati per poter controllare gli apporti energetici nelle diverse stagioni. Per la protezione termica estiva le fi nestre più proble-matiche sono quelle collocate ad est e soprattut-to a ovest. In queste direzioni i raggi solari rag-giungono infatti il vetro con una direzione quasi perpendicolare e quindi determinano un grande apporto di energia termica. E’ quindi importante ridurre le dimensioni delle fi nestre in questi orien-tamenti, anche in considerazione del fatto che gli apporti solari in inverno sono ridotti rispetto alle fi nestre orientate a sud. Sulle vetrate a sud i raggi arrivano invece in estate più inclinati e quindi c’è una rifl essione maggiore, quindi un minor carico termico. In ogni caso tutte le aperture, anche a sud, devono avere la possibilità di essere adegua-tamente schermate.Anche l’inclinazione delle superfi ci trasparenti ha un ruolo signifi cativo nel determinare la quantità di energia in ingresso: una fi nestra su una copertu-ra inclinata riceve in estate, ad esempio, un irrag-giamento doppio rispetto ad una superfi cie vetra-ta verticale nella stessa direzione e con medesime

Progettare il benessere termico estivo

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dimensioni. Per questo è necessario dimensionare in modo accurato le fi nestre in falda e garantire sempre un ombreggiamento effi cace.

Schermature mobili e fi sse per limitare gli apporti solari nel periodo caldo

Per tutte le aperture vetrate vanno previsti op-portuni sistemi di ombreggiamento con scher-mature fi sse o mobili. Tali sistemi vanno proget-tati in modo che sia sempre possibile l’ingresso della radiazione solare nel periodo freddo e sia sempre garantito un suffi ciente livello di illu-minazione degli spazi interni in modo da non dover ricorrere all’illuminazione artifi ciale che rappresenterebbe in estate un ulteriore aggra-vio termico per l’edifi cio.Fra i sistemi di schermatura più effi caci si ri-cordano:

schermature mobili come veneziane, frangi-• sole a lamelle, avvolgibili, tende da colloca-re sempre sul lato esterno del serramento: la posizione esterna è infatti fi no a tre volte più effi cace per la riduzione dei carichi ter-mici rispetto ad una schermatura posizionata all’interno poiché il calore una volta entrato nell’edifi cio non può più essere re-irradiato verso l’esterno attraverso il vetro e quindi va inevitabilmente ad innalzare la temperatura dell’aria interna;elementi fi ssi propri della costruzione come • balconi, sporti, pensiline o schermature oriz-zontali fi sse esterne per le pareti verso sud, attentamente progettate in funzione dei per-corsi solari in modo da consentire comunque

il passaggio della radiazione solare in inverno, quando il sole è più basso sull’orizzonte;elementi naturali come le alberature, meglio • se a foglia caduca, per permettere comunque il soleggiamento nel periodo invernale.

L’utilizzo di vetri a controllo solare o rifl ettenti, os-sia con fattore solare g basso e quindi in grado di ridurre parte dell’energia termica in ingresso, va attentamente valutato poiché si riducono contem-poraneamente anche i guadagni solari in inverno ed in parte anche la trasparenza e quindi la dispo-nibilità di luce naturale negli spazi interni.

Un involucro opaco ben isolato e dall’elevata inerzia termica

Un buon isolamento termico dell’edifi cio, con alti spessori e sul lato esterno degli elementi disper-denti assicura non solo ridotte perdite di calore in inverno ma anche una riduzione del fl usso di calore verso l’interno in estate. Le grandezze signifi cative per valutare la protezio-ne termica estiva offerta da un elemento costrut-tivo opaco (parete, solaio o tetto) sono, oltre alla trasmittanza termica, lo sfasamento e l’attenuazio-ne ossia il ritardo temporale e la riduzione di am-piezza dell’onda termica nel passaggio dall’esterno all’interno dell’elemento costruttivo. Un elemento in costruzione massiccia (laterizio, calcestruzzo etc.) presenta generalmente una buona inerzia ter-mica e quindi un suffi ciente capacità di sfasamento ed attenuazione. Nel caso di costruzioni leggere è invece importante inserire materiali isolanti a bas-sa conduttività ma con elevata inerzia, in grado di assicurare uno sfasamento oltre le 10 ore. In que-sto senso ai materiali isolanti di natura sintetica

come il polistirolo, il poliuretano etc. più leggeri, sono da preferire materiali più pesanti e con alta capacità termica come le fi bre naturali di origine vegetale (fi bra di legno, di canapa etc.).Per le superfi ci esterne andrebbero inoltre preferiti colori chiari perché assorbono meno la radiazione solare rispetto ai colori scuri e quindi riducono il carico termico sull’involucro. In alternativa posso-no essere utilizzati rivestimenti o pitture selettive.L’isolamento termico posizionato sul lato esterno degli elementi costruttivi risulta la soluzione più ef-fi cace per poter sfruttare appieno la massa interna degli elementi disperdenti come massa di accumu-lo del calore. Durante il giorno le masse interne possono infatti essere sfruttate per immagazzinare il calore in ingresso all’edifi cio o prodotto al suo interno, limitando così l’innalzamento della tem-peratura dell’aria all’interno delle stanze. Nelle ore notturne, più fresche, questo calore accumu-lato viene riceduto lentamente all’ambiente e può essere smaltito all’esterno mediante ventilazione.

Una ventilazione naturale notturna effi cace

Una ventilazione naturale nelle ore serali e not-turne, combinata con una suffi ciente massa d’ac-cumulo ed un ombreggiamento ottimale delle aperture vetrate durante la giornata per limitare i carichi termici costituisce una strategia di raf-frescamento passivo effi cace soprattutto là dove maggiore è l’escursione termica giornaliera. Per favorire una ventilazione naturale che vada a lam-bire tutte le superfi ci con un suffi ciente volume di aria fresca e quindi a scaricare le masse d’accu-mulo interne, si può sfruttare, a seconda dei casi, la pressione del vento o il cosiddetto effetto camino ossia il gradiente di pressione che si viene a gene-rare per la differenza di temperatura delle masse d’aria all’interno dell’edifi cio. In ambedue i casi è necessaria una progettazione attenta degli spazi e delle aperture in particolare per quanto riguarda il loro dimensionamento e la loro collocazione sia

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in pianta che in sezione in modo da sfruttare al meglio la direzione del vento prevalente o attivare il movimento dell’aria per differenza di pressione. Va sempre prevista la possibilità di regolare auto-maticamente l’apertura delle fi nestre in funzione dei carichi termici da smaltire e delle modalità di fruizione delle stanze.

Sfruttare i serbatoi naturali di freddo per ridurre i consumi energetici per il raffrescamento

Se la ventilazione naturale risulta insuffi ciente per ridurre il fabbisogno di raffrescamento di un edifi -cio è meglio prevedere una ventilazione controllata abbinata con un collettore d’aspirazione interrato che permette di abbassare la temperatura dell’aria in ingresso. In questo modo si può avere, senza grande dispendio energetico, un discreto risultato di raffrescamento estivo.In alternativa, possono essere utilizzati sistemi di raffrescamento in free-cooling che sfruttano serba-toi naturali di freddo come l’acqua di falda o il ter-reno. In questo caso si utilizza la bassa temperatu-ra del terreno o dell’acqua di falda per raffreddare l’acqua che alimenta le serpentine di un pavimento radiante o a soffi tto con l’attivazione termica delle masse oppure le batterie di raffreddamento di un impianto di ventilazione controllata. I serbatoi a bassa temperatura possono essere sfruttati anche

per il funzionamento di una pompa di calore rever-sibile in grado di produrre sia freddo d’estate che caldo in inverno. L’elevata effi cienza del sistema e l’utilizzo di fonti energetiche in gran parte rinno-vabili consente a questo sistema di raffrescamento di incidere in modo contenuto sui consumi fi nali dell’edifi cio.

Strategie per migliorare il comfort estivo negli edifi ci esistenti

Per migliorare il comfort estivo negli edifi ci esi-stenti con interventi minimi è sempre valida la strategia di bloccare il calore prima che questo entri nell’edifi cio ed innalzi conseguentemente la temperatura all’interno delle stanze. Per questo possono essere d’aiuto alcuni accorgimenti:

lasciar completamente chiuse le fi nestre du-• rante il giorno e ventilare per molto tempo nelle ore notturne;utilizzare schermature solari esterne come gli • avvolgibili; se non sono presenti affi darsi a ve-neziane interne possibilmente di colore chiaro da tenere abbassate durante il giorno;usare ventilatori a bassi giri per movimentare • l’aria: questo allevia la sensazione di caldo;evitare l’utilizzo di climatizzatori compatti • che consumano molta energia elettrica: me-glio climatizzatori di nuova generazione a basso consumo.

Dopo due anni dall’avvio della certifi cazione di “Partner CasaClima”

sono ormai una novantina le aziende che collaborano con l’Agenzia CasaClima

sui temi e le soluzioni specifi che per un’edilizia

a basso consumo energetico, attenta al comfort abitativo, alla

sostenibilità ambientale e alla tutela del clima.

I Partner CasaClima sono un nodo importante nella rete Ca-

saClima così come i “Consulenti esperti CasaClima” o gli Audito-ri autorizzati (“Certifi catori Ca-saClima”). L’Agenzia CasaClima non proget-ta, non costruisce e non vende immobili ma è operativa nella formazione, consulenza e cer-tifi cazione: per questo deve garantire la mas-sima imparzialità e deve muoversi con atten-zione fra le molteplici tecnologie applicazioni e soluzioni che il mercato offre. Nel confronto e nello scambio diretto di esperienze fra Agen-zia e Partner CasaClima c’è la possibilità di far accrescere reciprocamente le competenze e le opportunità.

Cos’è la certifi cazione Partner CasaClima?

Come la certifi cazione CasaClima degli edifi ci anche la certifi cazione per diventare Partner CasaClima è una scelta volontaria, che ha come obiettivo una maggior trasparenza e qualità a vantaggio del consumatore. In modo analogo a quanto succede per gli edifi ci anche il processo per ottenere la certifi cazione di “Partner Casa-Clima” prevede una valutazione secondo criteri di qualità nonché una verifi ca in cantiere o in stabilimento per poter controllare se le parole ed i dati forniti corrispondono alla realtà cioè

ai fatti concreti.La certifi cazione “Partner Casa-Clima” non è una certifi cazione del prodotto ma una valutazione della gestione aziendale dove non è suffi ciente solamente la competenza nella costruzione o nella ristrutturazione di un edifi -cio o nella produzione o commercializzazione di prodotti e materiali riguardanti l’effi cienza energetica, bensì sono necessari provvedimenti concreti nell’ambito della tutela del clima inse-riti in un’economia sostenibile.

Come diventare Partner?

Per poter intraprendere l’iter di certifi cazione “Partner CasaClima” sono richieste esperienze minime nella formazione e costruzione CasaCli-ma: almeno l’attestato di partecipazione al Corso base CasaClima ed un’esperienza in un cantiere certifi cato con targhetta CasaClima. Solo se questi requisiti sono soddisfatti è possibile passare al-la richiesta di certifi cazione (modulo di richiesta scaricabile dal sito http://www.agenziacasaclima.it/it/rete-casaclima/Partner-casaclima.html ). Una domanda compilata in modo completo ed esau-riente permette all’Agenzia CasaClima di stilare un preventivo per i costi della certifi cazione e l’uti-lizzo del marchio registrato CasaClima. Insieme

Partner CasaClima

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KWB Italia S.r.l.39100 Bolzano (Bz) | www.kwbitalia.it

MENERGA Italia NE S.r.l.39047 S. Cristina (Bz) | www.menerga-ne.it

OTIS S.p.A.20060 Cassina dei Pecchi (MI) | www.otis.com

PLUGGIT S.r.l.45100 Rovigo (RO) | www.pluggit.com

ROBUR S.p.A.24040 Verdellino/Zingonia (BG) | www.robur.it

SCHIEDEL S.r.l.20060 Truccazzano (MI) | www.schiedel.it

SOL S.r.l.39018 Terlano (Bz) | www.sol.bz.it

VELTA Italia S.r.l.39018 Terlano (Bz) | www.veltaitalia.it

ZEHNDER TECNOSYSTEMS S.r.l.41011 Campogalliano (MO) | www.zehnder-tecnosystems.it

CULTURAALMAFABER Cooperativa Sociale ONLUS23851 Galbiate (LC) | www.almafaber.com

C.R.E. S.r.l.38060 Villalagarina (TN) | www.cre.to

EcoEducation39100 Bolzano (Bz) | www.ecoceducation.it

KANTEA S.c.r.l.39100 Bolzano (Bz) | www.kantea.org

Laboratorio LEGNOLEGNO Consorzio42015 Correggio (RE) | www.legnolegno.it

MAICO academy39015 S. Leonardo in Passiria (Bz)www.maico.com/academy.asp

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EDILTECO S.p.A.41038 San Felice sul Panaro (MO)www.edilteco.com

FANTINI SCIANATICO S.p.A.70038 Terlizzi (BA) | www.fantiniscianatico.it

FRANK Italy39022 Campo di Trens (Bz)www.frank-italy.com

GAZZOTTI S.p.A.40013 Trebbo di Reno (BO) | www.gazzotti.it

INPEK S.r.l.39049 Prati/Vipiteno (Bz) | www.inpek.it

KERAKOLL S.p.A.41049 Sassuolo (MO) | www.biocalce.it

KNAUF S.a.s.56040 Castellina Marittima (PI) | www.knauf.it

LATERLITE S.p.A.43045 Rubbiano di Fornovo (PR) | www.leca.it

MONIER S.p.A.39030 Chienes (Bz) | www.lafarge-roofi ng.it

NATURALIA BAU S.r.l. 39012 Merano (Bz) | www.naturalia-bau.it

PANARIA Group41034 Finale Emilia (MO) | www.panariagroup.it

PITTSBURGH Corning S.r.l.39100 Bolzano (Bz) | www.foamglas.it

RÖFIX S.p.A.39020 Parcines (Bz) | www.roefi x.com

SCHLAGMANN Baustoffwerke S.r.l. & Ko. S.a.s.D-84367 Zeilarn (D) | www.schlagmann.de

TASSULLO Materiali S.r.l.38010 Tassullo (TN) | www.tassullo.it

TOPHAUS PROGRESS S.p.A.39042 Bressanone (Bz) | www.progress-online.it

XELLA Italia S.r.l.24050 Grassobbio (BG) | www.ytong.it

TECNICA / ImpiantisticaALDES S.p.A.41100 Modena (MO) | www.aldes.com

CEAM S.r.l.40012 Calderara di Reno (BO) | www.ceam.it

INVOLUCRO - CostruzioniARCA IMMOBILI S.a.s.31023 Resana (TV) | www.arcaimmobili.com

ASTER Holzbau S.r.l.39050 San Genesio (Bz) | www.aster-holzbau.com

BOSCARATO Costruzioni S.r.l.31053 Pieve di Soligo (TV) | www.boscarato.it

C.L.E. Cooperativa Lavoratori Edili soc.coop39100 Bolzano (Bz) | www.coopcle.it

Coop. ABITCOOP41100 Modena (MO) | www.abitcoop.it

DAMIANI LEGNAMI S.p.A.39042 Bressanone (Bz) | www.balken.it

GOSTNER S.a.s.39040 Varna (Bz) | www.gostner.it

HAAS Fertigbau S.r.l.D-84326 Falkenberg (D) | www.haas-fertigbau.it

HARTL Haus Italia39057 Frangarto (Bz) | www.hartlhaus.it

INVOLUCRO CostruzioniSerramentiMateriali

TECNICA Ventilazione,riscaldamento,raffrescamento

CULTURA Corsi, convegni, eventi, support

al preventivo viene inviato anche il catalogo dei criteri che riguarda le premesse organizzative, la coscienza ecologica, il management delle risorse, la consulenza ed assistenza clienti ed il migliora-mento continuo.Le aziende che hanno superato la certifi cazio-ne vengono inseriti nell’apposito elenco sul sito dell’Agenzia e possono utilizzare il logo “Partner CasaClima” per due anni. Dopodiché ci sarà una nuova valutazione per un eventuale rinnovo per un ulteriore biennio.

Nuovi servizi per i Partner

Per migliorare il servizio offerto ai Partner e fa-cilitare la consultazione ad utenti, consumatori, tecnici o artigiani, l’Agenzia riorganizzerà il sito internet. I Partner CasaClima saranno presentati suddivisi in tre campi di competenze: involucro, tecnica e cultura.Il campo “Involucro” sarà diviso nelle aree “costru-zione” (muratura, in legno, …), “serramenti” (fi ne-stre, porte, avvolgibili) e “materiali” (isolamenti, mattoni, intonaci, pavimenti, …). Il campo “Tecni-ca” sarà suddiviso tra l’impiantistica per il riscal-damento, il raffrescamento, la ventilazione, ecc.

HOKU S.r.l. Zimmerei-Holzbau39034 Dobbiaco (Bz) | www.hoku.it

HOLZ & KO S.r.l.39050 Nova Ponente (Bz) | www.holzko.it

Holzbau HOFER S.r.l.A 9990 Debant / Osttirol (A) www.hofer-holzbau.at

il MODULO LEGNOTECNOLOGIA S.r.l.37124 Verona (VR) | www.ilmodulo.net

LEGNOSUD S.p.A.39040 Ora (Bz) | www.legnosud.it

LEIGSCH S.r.l.39040 Racines (Bz) | www.leigsch.it

MEROTTO Francesco S.r.l.31010 Farra di Soligo (TV) www.impresamerotto.com

NATURA & DESIGN33080 Fiume Veneto (PN)www.naturaedesign.eu

PIRCHER OBERLAND S.p.A.39034 Dobbiaco (Bz)www.pircher.eu

PLATTNER BAU S.p.A.39055 S. Giacomo/Laives (Bz)www.plattner-bau.it

POLLAM Enzo S.r.l.38030 Soraga (Val di Fassa) (TN)www.carpenteria_pollam.com

RASOM Holz&Ko S.r.l.38036 Pozza di Fassa (TN) | www.rasom.it

RECA S.r.l.39100 Bolzano (Bz) | www.recasrl.com

REINVERBUND S.r.l.39026 Prato allo Stelvio (Bz) ww.soligno.com

RENSCH HAUS S.r.l.D-36148 Kalbach/Rhön (D) www.rensch-haus.com

RUBNER HAUS S.p.A.39030 Chienes (Bz) | www.rubner.com

WIERER BAU S.p.A.39030 Chienes (Bz) | www.wiererbau.com

WOLF SYSTEM S.r.l.39040 Campo di Trens (Bz) | www.wolfsystem.it

INVOLUCRO - SerramentiALPI Fenster S.r.l.39010 Riffi ano (Bz) | www.alpifenster.it

C & Z S.r.l.38068 Rovereto (TN) | www.czitalia.com

CARRETTA Serramenti36010 Zanè (VI) | www.carrettaserramenti.it

ESSEPI S.r.l.38073 Cavedine (TN) | www.essepifi nestre.it

FALISELLI S.r.l.24062 Costa Volpino (BG) | www.faliselli.it

Il seguente elenco rispetta la suddetta divisione dei Partner CasaClima in ordine alfabetico. La situazione è aggiornata a giugno 2009.

Il campo “Cultura” comprende i Partner nel settore della formazione, dell’organizzazione di convegni, seminari, fi ere, collaborazioni, intese, ecc.E’ inoltre previsto un ampliamento dello spazio a disposizione dei singoli Partner per poter presen-tare i livelli di formazione dei relativi dipendenti nei corsi CasaClima e la partecipazione a cantieri certifi cati con targhetta CasaClima, cioè un elenco di vere e proprie referenze CasaClima.Per ulteriori informazioni: [email protected] (Dr. Andreas Franzelin)

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Da sempre l’azienda di Vipiteno, grazie alla strut-tura modulare delle sue costruzioni, fa della ra-pidità di realizzazione uno dei suoi punti di forza principali. Mediamente una casa prefabbricata Wolf Haus viene consegnata “chiavi in mano” al proprietario entro quattro mesi dall’ordine. E non si tratta di progetti realizzati in serie, ma di so-luzioni aperte alla personalizzazione o su proget-to individuale. La rapidità è resa possibile anche dalla formula ad “interlocutore unico”. Sarà Wolf Haus ad occuparsi di tutto, abbattendo perciò dra-sticamente tempi e costi. Tutte le case prefabbrica-te Wolf Haus sono garantite 30 anni, una garanzia di solidità e bontà dell’investimento.Con questo importante incarico Wolf Haus ribadisce la sua leadership assoluta nel settore delle case prefab-bricate sul territorio nazionale. Un primato che arriva da lontano, costruito grazie alla profonda esperienza nel settore, alla serietà delle proposte e all’affi dabilità dei prodotti che da sempre contraddistinguono l’ope-rato dell’azienda di Vipiteno (BZ), parte integrante di un gruppo che a livello mondiale può contare su 30 sedi, 2.500 dipendenti ed un volume annuo totale di 10.000 strutture costruite.In un periodo in cui fi nalmente le tematiche am-bientali paiono incontrare un’attenzione sempre più vasta, riempie di soddisfazione rilevare come, a livello locale, esista una realtà imprenditoriale „caposcuola“ ormai da anni in questo settore, po-nendosi a pieno titolo come portabandiera della qualità altoatesina a livello nazionale. Tutto ciò assolutamente in linea con l’impegno dall’ammi-nistrazione provinciale, di rafforzare, partendo dall’Alto Adige, il concetto di edilizia ed architet-tura sostenibili, vedi concetto CasaClima.Il mondo sta cambiando, e con esso anche il mo-do di abitare e costruire. Strutture sostenibili, fat-te per l’uomo e per l’ambiente, per durare e per essere tramandate di generazione in generazione, dove vivere e progettare la propria vita in totale tranquillità e sicurezza. È un onore far parte di questo grande cambiamento.

L’azienda di Vipiteno, leader di mercato nel settore case

prefabbricate, vince un appalto da 42,4 milioni di Euro indetto dalla

Presidenza del Consiglio.

Oltre alla preziosa opera dei volontari locali, nella lunga e diffi cile opera di ricostruzione in

Abruzzo avranno un ruolo di primo piano anche il know-how e l’esperienza imprenditoriale altoatesi-ni. A metà giugno Wolf Haus ed altri partner strate-gici, si è aggiudicata 4 lotti all’interno di un grande appalto gestito dalla Protezione Civile. L’obiettivo dell’azienda è di realizzare entro il 15 dicembre 2009 ben 500 abitazioni in classe A “chiavi in mano”. L’azienda è risultata di gran lun-ga la prima in graduatoria e volume tra le imprese che hanno proposto strutture portanti in legno. In-fatti Wolf Haus ha ottenuto un punteggio eccellen-te nei fattori tecnici, che avevano una valenza del 65% sull’esito fi nale, il prezzo richiesto (25%) ed i tempi di realizzazione dell’opera (10%).Tutte le cinquecento abitazioni progettate e rea-lizzate da Wolf Haus saranno in classe A e pie-namente rispondenti alla normativa antisismica. Gli edifi ci si contraddistingueranno per la spiccata attenzione al contenimento dei consumi energetici e per l’utilizzo di materiali a basso impatto am-bientale. La copertura prevista permette infatti la possibilità di integrare nella struttura sia i pannelli per la produzione dell’acqua calda sanitaria, che eventualmente quelli necessari per la produzione dell’energia elettrica fotovoltaica. L’isolamento termico ed acustico sarà ai massimi livelli.

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Pircher Spa, da sempre impegnata nel recupero e trattamento delle acque,

offre all’interno della sua gamma di prodotti un ampio assortimento

di vasche ed impianti rivolti sia all’industria ed alle aree pubbliche,

che all’ambito civile.

Pircher ha sviluppato un sistema di recupero dell’acqua piovana dedicato prevalentemen-

te ai privati. Proprio per questi utenti, infatti, l’utilizzo di questa soluzione di approvvigiona-mento alternativa offre importanti prospettive di risparmio. La scelta dell’impianto, adatto alle singole esigenze, dipende da diversi fattori: dalla superfi cie di raccolta disponibile, ovvero l’area del tetto della casa e/o da aree pavimentate, dal-la piovosità media annua della zona d’ubicazione e dal fabbisogno familiare. Per soddisfare qual-siasi esigenza, le vasche Pircher sono disponibili sia in calcestruzzo che in polipropilene, in diversi modelli e volumi. Le vasche in calcestruzzo nel modello circolare hanno una capacità che varia da 1.000 a 5.000 litri, e nel modello rettangolare da 8.000 a 50.000 litri. Si completano di piastre di copertura nelle versioni pedonali, carrabili o carrabili pesanti, e di chiusini zincati o in ghisa. I serbatoi in polipropilene, in versione solo carra-bile, sono realizzati con la tecnica dell’iniezione

compressa e sono disponibili in quattro volumi: 2.700, 3.750, 4.800 e 6.500 litri. Si completano di chiusini con fusto telescopico, pedonali o carra-bili in ghisa. Per il riutilizzo dell’acqua piovana, i sistemi sono dotati inoltre di un sistema di fi ltrag-gio, esterno o interno alla vasca e dimensionato in funzione dell’area di raccolta dell’acqua piova-na. Per chi intende sfruttare l’acqua piovana sia per l’irrigazione che per l’uso domestico, Pircher propone l’installazione di una centralina automa-tizzata, da fi ssare a parete, che preleva l’acqua contenuta nel serbatoio e la invia alla destinazione d’impiego. La pompa funziona con sistema “start-stop” a controllo di pressione: si avvia e si arresta da sola in base all’apertura ed alla chiusura dei rubinetti. Quando l’acqua piovana contenuta nella vasca di raccolta si esaurisce, l’unità di controllo della centralina passa automaticamente alla rete idrica, assicurando così un affl usso d’acqua sicu-ro e continuo a tutti i punti di prelievo (rubinetti, elettrodomestici, cassette wc, ecc.). La centralina è dotata di un pratico pannello di controllo, che permette di passare dalla funzione automatica a quella manuale e di controllare i livelli.Diversamente, per la sola irrigazione di orti e giar-dini Pircher propone un sistema composto da una pompa sommergibile multigirante, inserita all’in-terno del serbatoio e collegata a livello del terre-no ad un pressostato elettronico. Il pressostato permette di far partire immediatamente la pom-pa mediante la semplice apertura dei rubinetti o dell’elettrovalvola dell’impianto di irrigazione. Alla chiusura del rubinetto la variazione di pressione interrompe automaticamente il fl usso. Ulteriori in-formazioni su www.pircher-edilizia.com.

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Nell’ambito del risparmio energetico è molto importante poter offrire al

cliente ciò di cui ha bisogno.

Oggi ogni costruttore nell’ambito delle sue possibilità deve assumersi la responsabili-

tà nei confronti del clima tramite una costru-zione sostenibile, la quale diventa sempre più uno standard in tante regioni. Fondamentale è l’effi cienza energetica: la nuova costruzione o l’abitazione da risanare va realizzata a tenuta d’aria e di vento; ne derivano vantaggi come isolamento termico e acustico, un migliore cli-ma interno e un ridotto consumo di energia. Offrire al cliente ciò di cui ha bisogno è nella fi -losofi a di ALPI Fenster. Come produttore leader di fi nestre e portoncini, specializzato in isola-mento termico e acustico, sicurezza e antinfor-tunistica, ALPI Fenster offre soluzioni di siste-

ma collaudate, dal prodotto alla consulenza fi no all’installazione. Cassonetti avvolgibili interni o davanzali passanti per esempio rappresentano classici ponti termici che possono essere evitati durante la fase di progettazione.Su questi temi è decisivo ragionare in maniera organica ed orientarsi verso soluzioni di sistema integrate per evitare punti deboli e non bisogna accontentarsi, per ragioni di risparmio, di so-luzioni timide e parziali: esse producono sola-mente costi aggiuntivi e non risolvono i proble-mi. Effi cienza energetica nell’edilizia signifi ca soluzioni di sistema funzionanti e durature, che garantiscano tenuta ermetica, come ad esem-pio l’installazione di sistemi di fi nestre con cas-sonetti coibentati per avvolgibili con ispezione esterna. Soluzioni come questa gravano meno sull’ambiente e hanno effetti positivi sulle tasche dei nostri clienti, poiché favoriscono una miglio-re gestione energetica: risparmiare anziché ri-scaldare (o rinfrescare)!

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contro sole e intemperie permettono di regolare a piacere luce e ombra,

proteggono da sguardi indiscreti e hanno eccellenti proprietà

isolanti. Vari nei modelli e nei colori, guarniscono l’architettura

interna ed esterna.

Tapparella HELLA: più sicurezza, miglior clima, minor consumo. Le tapparelle HELLA proteggono da sole, sguardi indiscreti, rumore e intemperie. Permettono inoltre un grande risparmio di ener-gia: in inverno in zona fi nestra si può risparmiare fi no al 30% di riscaldamento, in estate è garantito un clima interno gradevole. L’innovativa tapparel-la alla veneziana HELLA permette inoltre la rego-lazione graduale della luce entrante.Tenda alla veneziana HELLA: protezione reale contro sole e sguardi indiscreti. La tenda alla vene-ziana interna o esterna HELLA è un classico della protezione contro sole e sguardi indiscreti. È facile da usare, crea un’atmosfera piacevole e protegge perfettamente.Veneziana per esterni HELLA: regolazione lumi-nosa e qualità estetica. Una veneziana esterna uni-sce i vantaggi di tapparella e veneziana, offrendo la somma ottimale tra i due prodotti e un comfort di utilizzo elevato e convincente.Tenda da sole HELLA: bella e funzionale. Nei gior-ni caldi, una tenda da sole assicura ombra e fresco.

Grazie alla vasta gamma di modelli, colori e design, la tenda da sole HELLA si adatta perfettamente all’ar-chitettura e allo stile abitativo di ognuno.Tessuti ombreggianti per esterno e interno: un clima perfetto. Tende o veneziane verticali, om-breggianti per giardini d’inverno, plissee o rulli oscuranti – in tutti i casi il caldo resta fuori e la luce entrante è regolabile al bisogno. HELLA trav: un’architravatura innovativa. Le de-cisioni importanti vanno prese prima di chiudere i muri, come per il sistema di architravature HELLA trav. Esso è la miglior base di partenza per qual-siasi sistema di protezione contro sole, sguardi indiscreti e intemperie, e l’aspetto della facciata è preservato. HELLA trav è dotato di un sistema chiuso senza ponti termici. Grazie al massiccio corpo isolante, “trav” dà un contributo essenziale all’isolamento termico ed è perfetto anche per case a basso consumo e case passive.La linea di prodotti HELLA offre la soluzione ottimale per ogni esigenza. HELLA tiene in modo particolare all’alta qualità e alla lunga durata dei prodotti, ha a cuore la vicinanza al cliente, la consulenza individua-le e un servizio perfetto sul campo.

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Gli impianti a biomassa vanno progettati con professionalità, spendendo di

meno e ottenendo di più.

Sin dal 1994 KWB Biomasseheizungen, azien-da austriaca leader in caldaie a biomassa che

ha a Bolzano la sede per l’Italia, porta sul merca-to prodotti solidi e innovativi, merito della conti-nua attività di ricerca e sviluppo del suo Centro d’Innovazione, riconosciuto come il più grande d’Europa. Ma KWB sa che un buon prodotto da solo non basta. È per questo che il supporto alla progettazione rappresenta un momento saliente dell’attività dell’Azienda: i responsabili commer-ciali di KWB sono vicini al termotecnico, dalla pri-ma fase di consulenza, al sopralluogo, al momento della progettazione, secondo criteri fl essibili e con soluzioni ad hoc per le diverse esigenze.E poiché la vendita di una caldaia rappresenta so-lo l’inizio, KWB ha predisposto per il postvendita

una rete di assistenza dalle 8 alle 21, 365 giorni l’anno. C’è sempre un tecnico a disposizione per ogni necessità, dall’ordinaria alla straordinaria manutenzione: per KWB nessuno deve mai resta-re al freddo! I termotecnici e gli installatori hanno inoltre la possibilità di frequentare l’Accademia che propone corsi base e avanzati. Questi vengono organizzati in Azienda o fuori e si articolano in un programma specifi co che abbina a lezioni di teo-ria anche esercitazioni pratiche su caldaie e visite a stabilimenti già in funzione. E allora, sommando tutte queste attività si ottiene un plusvalore a 360 º. Per il cliente, che investe in prodotti di alta quali-tà e in salute. Per il termotecnico, che lavora con un’Azienda solida e affi dabile che offre soluzioni sofi sticate per lui e per l’installatore. Per il territo-rio e per l’economia, in quanto vengono sfruttate le risorse e si crea forza lavoro locale. Per la natura: emissioni bassissime. Per questo e per molto altro ancora i collaboratori di KWB possono a gran voce gridare: Forniamo energia per la vita!

Progettazione innovativa Luciano Leon, Termotecnico, e Nicola Capuzzo, resp. vendita

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Una tavolozza di colori, per riprodurre l’effetto antico delle

coperture in coppi vecchi.

Coppo Domus sembra fatto a mano, pezzo per pezzo. Invece rappresenta l’espressione più

alta della continua ricerca di Cotto Coperture volta a coniugare l’aspetto estetico tradizionale ai processi produttivi più evoluti. Con la sua “onda alta” e la sua forma particola-re, Coppo Domus riproduce esattamente l’effetto estetico del profi lo di un tetto in coppi tradizionali, abbinato però alla facilità di posa di una tegola dalle grandi dimensioni (46 x 27,8 cm), che non solo agevola i tempi di posa, ma consente anche un peso al metro quadro della copertura ridotto. La superfi cie “rustico” di cui è dotato riproduce l’effetto “tipo a mano” dei coppi tradizionali e rende ogni pezzo unico e singolare. Le sei colora-zioni disponibili poi sono sapientemente ispirate al paesaggio italiano, alla sua campagna, ai suoi borghi medievali, al suo inconfondibile stile medi-terraneo. Esse sono: Rustico Gotico, che ricorda i

toni caldi dei vecchi coppi prodotti a mano con l’ar-gilla piemontese; Rustico Etrusco, con prevalenza d’ocra e di verde; Rustico Fiammingo che sembra ottenuto rimescolando negli anni i coppi vecchi; Rustico Andaluso che richiama le coperture delle tipiche cascine padronali della pianura padana, su cui il tempo e l’umidità hanno lasciato il loro se-gno indelebile; Rustico Catalano, che con i suoi toni chiari richiama la pasta d’argilla tipica delle terre del centro Italia ed infi ne Rustico Ellenico, una to-nalità molto chiara, tipica dei tetti esposti al sole e alla calura mediterranea. Da oggi, inoltre, Coppo Domus permette la massima libertà di espressio-ne e di personalizzazione della propria copertura, grazie alle nuovissime colorazioni Mélange. Si tratta della mescolanza delle colorazioni di base che, come su una tavolozza di un pittore, consente di ottenere effetti cromatici unici e singolari: Fiam-mingo ed Etrusco; Andaluso e Catalano; Gotico, Etrusco ed Ellenico; ma anche Catalano ed Etrusco. E perché fermarsi qui? Cotto Coperture dà spazio al vostro gusto, al vostro stile e alla vostra fantasia: provate a mescolare i colori di Coppo Domus e sce-gliete l’effetto estetico che più vi aggrada.

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Un tetto verde migliora la qualità dell’ambiente in cui viviamo,

regola il defl usso delle acque e protegge le coperture piane da un

precoce degrado. Allo stesso tempo consente il recupero dello spazio

naturale sottratto al paesaggio con l’edifi cazione.

Le coperture a verde non sono una scoperta recente, ma appartengono anzi ad un’antica

tradizione: i famosi giardini pensili di Semira-mide, i tetti ricoperti di zolle erbose in Scandi-nava oppure i giardini pensili delle ville roma-ne rappresentano esempi noti. In epoche suc-cessive il concetto di copertura a verde cadde in un pesante oblio e tornò in auge solo nel XIX secolo come conseguenza della crescente urbanizzazione.In conseguenza di ogni attività edifi catoria sia essa relativa ad edifi ci, vie, strade o piazze, viene infat-

ti sottratta al paesaggio una parte di Natura. Ne consegue che le superfi ci a verde assumono per l’uomo un valore sempre crescente e diffi cilmente compensabile. La qualità abitativa e di vita dipen-dono dalla percezione dello spazio costruito che ci circonda: come ci sentiamo osservando sterili, grigie e surriscaldate superfi ci polverose, prive di colore e senza vegetazione, senza la possibilità di poter avvertire il mutare delle stagioni?Le coperture a verde portano ad un miglioramento ecologico, funzionale ed estetico degli ambienti di abitazione e lavoro. Il maggior costo, nel caso degli estensivi, è limitato e ben ripagato dai molteplici benefi ci che questo tipo di copertura è in grado di arrecare.

I molteplici benefi ci dellecoperture a verde

I tetti verdi, oltre al recupero di superfi ci natu-rali di compensazione dell’attività edifi catoria e di sigillazione del suolo, offrono altri vantaggi, anche dal punto di vista economico. Riduzione dei picchi di defl usso idrico: grazie alla capacità

Il verde conquista i tetti

di ritenzione idrica, la copertura verde può ritar-dare nel tempo il defl usso delle acque meteoriche verso le canalizzazioni e i sistemi di smaltimento, contribuendo così a contenere le necessità di ri-dimensionamento dei canali di smaltimento. In funzione del tipo e dello spessore della stratifi ca-zione e della tipologia di vegetazione, possono es-sere ridotti in questo modo gli effetti degli eventi di piena, sempre più frequenti anche nelle nostre zone climatiche. Risparmio nei futuri costi di risanamento: con un tetto verde l’impermeabilizzazione ha una mag-giore durata perché è protetta dai raggi UV, dagli infl ussi delle intemperiee dagli sbalzi termici estremi. Su una copertura a verde le temperature massime estive si aggirano intorno ai 25°, mentre su una copertura tradizio-nale possono anche superare gli 80°.Risparmio dei costi energetici: la copertura a verde fornisce prestazioni di isolamento termico in in-verno e soprattutto di raffrescamento nel periodo estivo, consentendo risparmi nei costi di riscalda-mento e di condizionamento. La trasmittanza ter-mica “U” varia, in ogni caso, in funzione del grado di umidità degli strati.Riduzione dell’inquinamento sonoro: una coper-tura a verde assorbe le onde sonore (ad esem-pio del traffi co) e ne riduce la propagazione. Il substrato è effi cace soprattutto nella banda del-le basse frequenze, mentre la vegetazione lo è in quella delle alte frequenze. Gli inverdimenti pensili intensivi, invece, con il fruscio del vento tra foglie, cespugli o alberi stimolano momenti e sensazioni di benessere.

Riduzione dell’elettrosmog: secondo ricerche ef-fettuate dall’Università di Kassel, una copertura a verde con 15 cm di substrato leggero è in grado di assorbire circa il 94,4% delle emissioni nel campo di frequenza della rete telefonica mobile cellulare - da 1,8 a 1,9 GHz - e delle ricetrasmittenti. Mitigazione microclimatica: le coperture a verde trattengono e accumulano l’acqua piovana resti-tuendola all’ambiente per evapo-traspirazione. Attraverso questo processo l’aria diviene più umida e, rinfrescandosi, può ridurre la perce-zione di aria asciutta e polverosa caratteristica delle isole di calore negli insediamenti urbani.Fissaggio delle polveri sottili che vengono sottrat-te all’atmosfera grazie alla vegetazione che eleva l’umidità dell’aria e riduce la velocità del vento. Nuovi ambienti di vita per la fauna e per la fl ora: il ridotto intervento umano richiesto per la ma-nutenzione favorisce uno sviluppo naturale della vegetazione.Aumento della qualità di vita e della percezione visiva degli insediamenti grazie all’effetto tranquil-lizzante generato dalle superfi ci a verde ed alla mi-gliore integrazione degli edifi ci.

Verde estensivo e verde intensivo

Si defi nisce copertura a verde pensile ogni super-fi cie a verde priva di diretto contatto con il suolo e collocata su tetti impermeabilizzati o anche garage interrati.A seconda del grado di manutenzione richiesto, si distinguono fondamentalmente due tipologie di inverdimento.

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Gli inverdimenti estensivi o “tetti verdi” propria-mente detti, sono caratterizzati dal fatto di richie-dere poca manutenzione. Rispetto agli intensivi sono realizzati con una tipologia di vegetazione più specializzata, a sviluppo più contenuto, e sono più leggeri. Le superfi ci a verde estensivo non sono fruibili: lo scopo principale è di ottenere prestazio-ni economiche ed ecologiche.Le caratteristiche che contraddistinguono una co-pertura a verde estensivo sono:

spessore della stratifi cazione• da 8 a 15 (20) cm;peso compreso tra 70 e 250 kg/m²;• manutenzione limitata (1-2 interventi all’anno);• irrigazione necessaria solo nella fase di attec-• chimento e in caso di emergenza;scelta delle specie utilizzabili molto limitata;• calpestabili solo per la manutenzione;• costi contenuti;•

Gli inverdimenti intensivi sono invece veri e propri giardini sul tetto. Tutto è realizzabile: dall’orto fi no alla zona di seduta all’ombra degli alberi. Gli oneri di manutenzione di queste tipologie di inverdimen-to sono, di conseguenza, più elevati, così come i costi ed i pesi.Le principali caratteristiche di un tetto a verde in-tensivo sono:

spessore della stratifi cazione da 20 a 150 cm;• peso compreso tra 250 e 2000 kg/m²;• manutenzione elevata;•

ampia scelta, con poche restrizioni, delle spe-• cie utilizzabili;necessaria l’irrigazione artifi ciale;• fruibili come superfi ci a giardino;• costi più elevati.•

Sistemi multistrato e piante autoctone per assicurare elevate prestazioni

La stratifi cazione standard di una copertura a verde pensile è costituita da un’impermeabi-lizzazione antiradice, uno strato di protezione, uno strato drenante, uno strato fi ltrante e dal substrato di vegetazione. Le prestazioni del-lo strato impermeabilizzante sono, di base, le stesse richieste per tutte le altre tipologie di co-pertura, con una caratteristica aggiuntiva: deve essere sempre garantita la resistenza alle radici. Ognuno degli strati citati, che soddisfa funzioni diverse, deve fornire elevate prestazioni. A se-conda del produttore e della situazione (statica, clima, microclima, tipologia di vegetazione, tipo di fruizione ecc.) si modifi cano gli strati o la ti-pologia di materiale.La più usuale stratifi cazione impiegata in un inver-dimento pensile multistrato consiste in:

vegetazione;• substrato (min. 8 cm);• strato fi ltrante;•

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strato drenante;• impermeabilizzazione (antiradice) e • strato di protezione.

La gamma di prodotti e sistemi disponibili è am-pia, come numerose sono le ditte che si sono spe-cializzate nell’inverdimento di coperture.Tutti gli edifi ci, siano essi abitazioni private od edifi ci pubblici, con coperture piane o con tetti inclinati possono essere inverditi. Tecnicamente è possibile realizzare inverdimenti fi no a 45° di inclinazione della copertura, anche se le coperture leggermente inclinate (1° – 2°) sono le più sempli-ci da inverdire. Chi desidera realizzare un inver-dimento pensile dovrebbe sempre fare verifi care preventivamente da esperti la capacità portante della struttura di supporto.Particolarmente interessante è l’inverdimento esten-sivo delle coperture piane esistenti dei magazzini e delle strutture industriali e artigianali anche perché richiede un impegno limitato. Nelle coperture esten-sive la manutenzione di avviamento si prolunga in-fatti fi no ad ottenere uno sviluppo della vegetazione adeguato: successivamente è necessario l’intervento di un giardiniere solo 1- 2 volte all’anno per la manu-tenzione del manto vegetale ed il controllo di elementi tecnici come gli scarichi oppure i fi ssaggi e raccordi dell’elemento di tenuta.

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Nella realizzazione di un tetto verde bisogna anche garantire un adeguato accumulo idrico. Importante è la capacità drenante del substrato ed una adeguata presenza di elementi nutritivi. La vegetazione deve, inoltre, essere adeguata al tipo di macroclima locale ed al microclima della copertura: ventilazione, ombreggiamento, espo-sizione, estremi termici, regime delle precipita-zione infl uiscono sulla crescita e la sopravviven-za delle piante. Per ottimizzare l’uso delle piante possono risultare molto utili l’osservazione e l’analisi dei siti naturali in quanto le dinamiche possono quasi sempre essere applicate anche al comportamento delle piante in un giardino e, soprattutto, sul tetto.

Impiegando la vegetazione sul tetto va in ogni caso tenuto in considerazione che:

lo spazio di radicazione è molto limitato e que-• sto genera una forte concorrenza radicale;si possono presentare condizioni sia di note-• vole aridità che di forte infradiciamento;può esserci pericolo di ristagno idrico che può • provocare il deperimento degli apparati radi-cali profondi;l’esposizione al vento è maggiore e ciò può • provocare un maggiore essiccamento ed espo-ne la vegetazione a maggiori sollecitazioni meccaniche.

Negli inverdimenti estensivi, l’impiego di specie selvatiche autoctone è particolarmente interes-sante dal punto di vista ecologico perché queste sono molto adatte al tipo di ambiente e forniscono un habitat e una fonte di nutrimento per farfalle, insetti e volatili.

La copertura sperimentale presso la Scuola Professionale Laimburg (BZ)

Presso la Scuola Professionale Laimburg sono in fase di sperimentazione 9 tipologie di coperture verdi. Gli scopi della ricerca nelle parcelle di spe-rimentazione consistono nella misurazione della capacità di evapotraspirazione nei diversi inverdi-menti estensivi, il rilevamento dei dati sulla ridu-zione e ritardo dei picchi di defl usso idrico, oltre alle osservazioni sullo sviluppo della vegetazione.I sistemi di stratifi cazione variano dal monostrato al multistrato e sono stati realizzati con strati drenanti dotati o privi di elementi di accumulo idrico oppure con materiale sciolto. Nella posa della vegetazione sono state utilizzate piante in contenitore, sementi, talee di sedum e stuoie precoltivate. La cura è limita-ta all’irrigazione nella fase di attecchimento e a due interventi di manutenzione all’anno.Al di sotto delle coperture inverdite è collocata una stazione di misurazione che rileva, per ciascun evento meteorico e per ciascun settore, l’entità e il ritardo del defl usso.La sperimentazione, partita nella primavera del 2005, è arrivata ormai in fase conclusiva ed a bre-ve saranno pubblicati i primi risultati.Accanto alla ricerca un ulteriore e importante compito che la Scuola di Laimburg si è assunta con queste superfi ci sperimentali è quello di pro-muovere la sensibilizzazione verso il tema delle coperture a verde: vengono infatti organizzate vi-site guidate per fornire ogni spiegazione sul tema. Architetti, pianifi catori, privati e istituzioni pubbli-che devono infatti essere maggiormente coinvolti e informati sulle possibilità ed anche sui limiti delle coperture a verde.

www.athesialibri.it

Promuovere la realizzazione del verde pensile: il R.I.E.

Nel Comune di Bolzano, dal 2004, è in vigore l’”In-dice di Riduzione dell’Impatto Edilizio” (R.I.E.). Si tratta di uno strumento nato con lo scopo di con-trastare il degrado climatico dell’ambiente urbano conseguente alla sigillatura ed impermeabilizza-zione dei suoli. Il R.I.E è un indice numerico applicato al lotto edifi cabile che certifi ca la qualità dell’intervento

edilizio rispetto alla permeabilità del suolo ed al verde. In tale indice, il verde pensile è considerato strumento primario

per compensare la sigillazione dei suoli;• per l’aumento del benessere ambientale;• per il miglioramento del microclima.•

L’adozione della procedura R.I.E. è obbligatoria per tutti gli interventi di trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio comunale, sia per quan-to riguarda le nuove costruzioni che per quanto riguarda gli edifi ci esistenti

Il tetto verde presso la Scuola di Laimburg all’ inizio della sperimentazione

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Va previsto un sistema di irrigazione?Negli inverdimenti estensivi si deve irrigare so-lo nella fase di attecchimento (4-5 settimane) e in occasione di periodi di siccità estrema. Un allacciamento alla rete idrica, e/o irrigatori, age-vola enormemente questo lavoro e rappresenta solo un piccolo aggravio dei costi. Gli inverdi-menti intensivi devono sempre essere irrigati. Un sistema automatico di irrigazione garantisce l’alimentazione idrica anche durante il periodo di ferie.Quanto dura nel tempo una copertura a verde?Un inverdimento realizzato e mantenuto in modo corretto teoricamente non ha limiti di età.E’ possibile avere un orto sul tetto?Si tratta, in questo caso, di un inverdimento inten-sivo con irrigazione, concimazione ecc.. La forte insolazione può favorire addirittura la crescita di molte verdure e piante aromatiche.

Le più comuni domande in tema di verde pensile...

E’ possibile realizzare un giardino pensile su una copertura già esistente?Sì. Il problema più importante da risolvere è quello del peso aggiuntivo che la copertura deve sostene-re, che deve essere sempre verifi cato da un tecnico strutturale. Occorre anche appurare se l’imperme-abilizzazione è resistente alle radici.Una copertura a verde può danneggiare l’imperme-abilità di un tetto?Un inverdimento pensile realizzato professional-mente e in modo corretto ottiene il risultato esat-tamente contrario: protegge la copertura dalle in-temperie, ad esempio dagli sbalzi termici, dall’ir-raggiamento solare, da pioggia, grandine, gelo ecc. prolungandone, in questo modo, la durata nel tempo.

Cosa può succedere alla copertura a verde in in-verno? Vi sono problemi in caso di forti precipita-zioni nevose?Non vi sono problemi. Occorre prevedere, nel calcolo statico di ogni copertura, il probabile peso dello strato di neve in funzione del clima e dell’altitudine. La formazione di ghiaccio e la neve non creano problemi in un inverdimento realizzato a norma.

Testo tratto dalla brochure: “Il tetto verde”

Helga Salchegger, Scuola professionale per la frut-ti-, viti-, orti- e fl oricoltura Laimburg Dott. Martin Schweiggl, Ex-Direttore dell’Uffi cio Ecologia del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano

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“Costruire il futuro„La ditta RÖFIX lancia

und DVD-documentario sull’impiego pratico

dei materiali per l’edilizia in ben

quattro lingue.

Finalmente è disponibile “Co-struire il futuro”, il DVD-docu-

mentario realizzato da RÖFIX in collaborazione con Boundary Pro-duction, nota azienda produttrice di fi lmati, in particolare documen-tari. Se l’aggiornamento costante per quanto riguarda l’esistenza di nuovi prodotti è fondamentale, lo è altrettanto l’informazione e la specializzazione sulle tecniche di lavorazione di tali materiali mo-derni. Forte dell’esperienza ma-turata in una storia aziendale fon-data sul confronto quotidiano tra tecnico e cantiere, RÖFIX risponde a questa esigenza proponendo, in ben quattro lingue, uno strumento di divulgazione professionale sem-plice e chiaro; il documentario si compone, infatti, di 27 brevi fi lmati suddivisi per tematiche di prodotto: i calcestruzzi, gli intonaci di fondo, i rivestimenti murali, il restauro e il risanamento, i sistemi di isolamento termico e la preparazione dei fondi di posa. Insieme alle presentazioni obiettive dei pro-dotti e alle accurate descrizioni dei loro campi di impiego, alcuni consigli utili arricchiscono il do-cumentario della professionale competenza tecni-ca dell’azienda di Röthis. La specializzazione delle risorse umane di RÖFIX ha permesso negli anni lo sviluppo della vasta gamma di prodotti oggi disponibili e la creazione di un servizio di assistenza funzionale e compe-tente, ma non è abbastanza: nella certezza che la diffusione della conoscenza sia il valore irrinuncia-bile per la crescita nella qualità dei servizi offerti e per il conseguente miglioramento delle condizioni di vita della società contemporanea, RÖFIX mette a disposizione gratuitamente il suo documentario per gli applicatori, gli architetti, i progettisti, i ri-venditori e, ancora più importanti, per le scuole, le università e le altre strutture di formazione specia-lizzate nel settore, portando il pratico nel teorico.

Con la pubblicazione di questo DVD dunque e con la possibilità di ordinarlo semplicemente collegan-dosi al sito www.roefi x.com, RÖFIX rende viva la propria competenza tecnica, mettendo in evidenza nelle immagini suggestive dei cantieri che stupi-scono per la loro bellezza anche i profani, grazie anche alla collaborazione con enti illustri quali il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che ha gentil-mente concesso la riproduzione dell’intervento di restauro a Villa Balbianello a Lenno (CO). Il DVD RÖFIX vi verrà spedito gratuitamente compilando il modulo d’ordine al sito http://www.roefi x.com/Ordi-ne-di-materiale-informativo.67.5.html

INFORöfi x SpA Via Venosta 70 | 39020 Parcines (BZ) | Tel. 0473 966 100offi ce.partschins@roefi x.com | www.roefi x.com

60 KlimaHaus | CasaClima 03/2009

Alte prestazioni termiche, stabilità garantita, design da

personalizzare: sono le carte vincenti dei pannelli in legno multistrato

della linea Next di Maico.

Si tratta di semilavorati che costruttori e pro-gettisti possono trasformare in porte d’in-

gresso originali e performanti.Fuori sembra un semplice pannello, dentro è un concentrato di tecnologia.La struttura in legno multistrato del Pannello Mai-co per porte è composta da:

una cornice esterna in legno massello• rinforzi in acciaio sui quattro lati per impedire • la torsionerinforzo centrale in listelli lungovena contro • lo spanciamentoanima interna in poliuretano (pannello termi-• co), o in materiale fonoisolante (pannello acu-stico), o in legno di balsa (pannello ecologico)rivestimento esterno a più strati con impial-• lacciatura alternata.

Risultato? Prestazioni – termiche, acustiche e an-tieffrazione – diffi cili da raggiungere con il sistema di costruzione tradizionale a montanti e traversi.

Super isolamento

Le porte realizzate con il Pannello Maico contri-buiscono a mantenere la casa calda d’inverno e fresca d’estate. Infatti la versione termica del pannello ha un eccezionale valore di trasmittan-za termica (Up=0,96 W/m2K), che permette di realizzare porte con Ud compreso tra 1,1 e 1,3 W/m2K già nello spessore 68 mm. Insieme al pannello sarà fornito un foglio di calcolo – cer-

tifi cato dall’istituto PfB di Rosenheim – con cui determinare e attestare le prestazioni di iso-lamento termico della porta fi nita.

Garanzia antideformazione

I Pannelli Maico sono garantiti per ben 10 anni contro le defor-mazioni. Nonostante il legno sia un materiale sensibile alle varia-zioni di temperatura e umidità, la struttura interna del pannello (con rinforzi in legno massiccio e acciaio e grazie agli speciali listelli lungovena) contrasta torsione, imbarcamento e spanciamento.

Largo alla creatività!

Il design della porta, non vincolato alla struttura a montanti e traversi, è tutto da decidere. L’aspetto fi nale dipende dalla fantasia di chi progetta la por-ta. Alcune possibili varianti:

incisioni• inserti in alluminio, specchi, vetri o formelle • artistichevenature in più direzioni• superfi ci laccate• pantografatura e altro ancora…•

Gradi di personalizzazione

Si può scegliere tra il Pannello Maico nella versione standard più rifi nita (già impiallacciato) e quello grezzo, con superfi cie in MDF exterior e montanti in pino giuntato, ideale per chi voglia rendere an-cora più unico il proprio portoncino. Le prestazioni si mantengono identiche nei due casi.

INFOMaico SrlZona Artigianale 15 | 39015 S. Leonardo (BZ) | Tel. 0473 651 [email protected] | www.maico.com

Porte isolanti con iPannelli Maico

Porta realizzata da Imil Spa con Pannello Maico

1. Struttura perimetrale in legno massello

2. Rinforzi in acciaio lungo montanti e traversi

3. Struttura interna in listelli lungovena a elevata stabilità

4. Anima poliuretanica ad alta densità (in alternativa: balsa

o materiale fonoassorbente)

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Nell’ambito della sua serie di progetti, la Rubner passa la parola al cliente:

i proprietari di CaseClima o case passive parlano delle loro esperienze

ed evidenziano l’innegabile valore aggiunto apportato dalle porte Rubner.

A breve distanza dal centro cittadino, in dire-zione di Scena, sorge l’incantevole maso Dor-

nerhof di proprietà della Famiglia Gufl er – un ve-ro gioiello immerso nel verde di colline coltivate a vite. Ascoltando le parole della Signora Gufl er, che ripercorre la storia dell’antico casale, si per-cepiscono il forte legame con la propria terra e l’amore per la splendida casa ristrutturata con cura, passione e non poche diffi coltà nel corso degli ultimi anni. Inutile dire che con la realiz-zazione di questo ambizioso progetto, l’arch. Gu-tweniger di Merano - un vero esperto in opere di

restauro e di risanamento - ha creato un vero ca-polavoro. Oggi, il meraviglioso casale non stupisce soltanto per l’innegabile bellezza della sua struttu-ra esterna, ma anche per gli ottimi valori di isola-mento termico, che corrispondono alla categoria CasaClima A. “Per quanto riguarda i portoncini, le diffi coltà maggiori le abbiamo riscontrate già nello scantinato, dove le arcate dovevano essere chiuse con porte capaci di garantire un isolamento termi-co molto elevato. In questo ambito si è rivelata in-dispensabile la consulenza esperta e professionale del Signor Walter Blaas, fi dato consulente Rubner, che ha risolto tutti i nostri dubbi affi ancandoci con grande disponibilità e competenza”, sottolinea la Signora Gufl er.

Porte Rubner

Con 140 collaboratori e 4 stabilimenti di produzio-ne, la Rubner si è guadagnata la fama di specialista nella produzione di pregiati portoncini e porte in legno su misura. Un’ampia gamma di funzionalità soddisfa tutti gli ambiti delle CaseClima e a basso consumo energetico nonché le esigenze in materia di isolamento acustico, protezione antincendio e antieffrazione.

INFORubner Türenwerk SpaZona artigianale 10 | 39030 Chienes (BZ) | Tel. 0474 563 222 [email protected] | www.tueren.rubner.com

Un antico casale si trasforma in CasaClima A+

La soluzione Celenit per il raffrescamento estivo della casa è un isolamento con un ottimale

sfasamento termico.

Arriva la tanto desiderata estate ma porta con sé anche un caldo torrido e spesso insoppor-

tabile. La soluzione più naturale per il raffre-scamento estivo della propria casa sta nell’uti-lizzare un isolante che smorzi l’onda di calore che entra nell’edifi cio ma anche ne ritardi il più possibile l’ingresso. Si parla infatti di sfasamen-to dell’onda termica, ovvero la differenza di tem-po tra l’ora in cui si registra la massima tempe-ratura sulla superfi cie esterna della struttura e l’ora in cui si registra la massima temperatura sulla superfi cie interna della stessa. Lo sfasa-mento termico è importante per determinare il comfort abitativo ed ha importanti ripercussioni in termini di risparmio energetico. Con uno ele-vato sfasamento dell’onda termica, il calore en-tra nelle ore notturne durante le quali può essere smaltito facilmente con ricambi d’aria esterna.

Difendere la casa dal calore estivoIl pannello Celenit in lana di legno di abete rosso mineralizzata e legata con cemento Portland pos-siede una buona resistenza termica ed elevati calo-re specifi co e massa volumica, che garantiscono un elevato sfasamento dell’onda termica assicurando così ottime condizioni di benessere d’estate.

Tutte le soluzioni Celenit presentano:leggerezza con elevato sfasamento dell’onda • termica isolamento acustico certifi cato a norma di leg-• ge (D.P.C.M. 05/12/97)isolamento termico• ecobiocompatibilità• protezione al fuoco• durabilità• traspirabilità •

INFOCelenit SpaVia Bellinghiera 17 | 35019 Onara di Tombolo (PD)Tel. 049 599 35 44 | www.celenit.com

Prendete un’azienda giovane come la emmbau, specializzata in raffi nate soluzioni per allestimenti

interni ed esterni e…

…mettete che abbia bisogno di una nuova sede. Bene. C’è qualcuno che può pensare possa fare a meno di costruirsi un edifi cio in classe ORO? La risposta è no. E infatti la nuova sede della emmbau di San Lorenzo di Sebato ha dei valori addirittura inferiori ai severissimi parametri dell’Agenzia Ca-saClima per gli edifi ci in classe ORO. La emmbau è specializzata in sistemi fonoassorbenti e sistemi compositi di isolamento termico per nuove costru-zioni e per restauri (allestimenti esterni). L’ultimo

gioiello creato con la tecnologia emmbau è la nuo-va sede in fase di certifi cazione per la qualifi ca Ca-saClima ORO. ORO perché si tratta di un progetto innovativo e unico non solo in Alto Adige ma ad-dirittura a livello nazionale per il suo “involucro” perfettamente termoisolato. L’edifi cio è munito di serramenti con triplo vetro e schermatura esterna con veneziane orientabili e azionate automatica-mente attraverso un sensore solare per ottimiz-zare al meglio gli apporti solari durante l’intero periodo dell’anno. L’intera casa dispone inoltre di un impianto di ventilazione e preriscaldamento ge-otermico e tre sonde geotermiche che producono abbastanza energia per il riscaldamento d’inver-no, per la refrigerazione d’estate e per la produ-zione di acqua calda. In più il progetto innovativo prevede dei pannelli solari che producono energia in forma di corrente. Esteticamente convincente e all’avanguardia dal punto di vista tecnico.

INFOemmbau SrlVia Brunico 17 | 39030 San Lorenzo di Sebato (BZ) Tel. 0474 474 505 |[email protected] |www.emmbau.com

Qualifi ca ORO per la emmbau

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L’Agenzia CasaClima ha rivisto l’intero pacchetto di servizi rivolto ai Comuni e

rilanciato la Convenzione ma l’obiettivo è rimasto lo stesso: incentivare

i Comuni ad impegnarsi attivamente per un edilizia energeticamente

sostenibile attraverso azioni concrete sul proprio territorio.

A distanza di circa tre anni, con alle spalle l’esperienza di diversi Comuni già convenzio-

nati, è stato rinnovato il servizio CasaClima di convenzione con i Comuni. Il servizio prevede che un Comune possa scegliere diverse “azioni” (o pac-chetti di Consulenza) attraverso la sottoscrizione di un accordo, con l’obiettivo di promuovere la co-struzione di edifi ci energeticamente sostenibili e l’effi cienza energetica in generale. Le azioni sono molteplici; fra queste, ad esempio, lo sviluppo del Regolamento Edilizio e l’elaborazione di un Rego-lamento Energetico che preveda forme di incen-tivazione per chi costruisce edifi ci a risparmio energetico certifi cati CasaClima, l’organizzazione dello sportello energetico CasaClima, di corsi Ca-saClima, di seminari o di convegni, la fornitura di materiale divulgativo in materia di effi cienza energetica.

Le novità del nuovo servizio

Le novità del servizio riguardano in particolare l’iter di Convenzione, il nuovo ruolo attivo sul territorio dei Consulenti CasaClima, la documentazione. L’Iter di Convenzione cioè tutti i passi che un Co-mune deve compiere per giungere alla Conven-zione con l’Agenzia CasaClima, dal colloquio tra Agenzia e Comune, alla descrizione dei servizi, fi no all’accordo fi nale è stato defi nito in modo preciso al fi ne di selezionare i Comuni davvero interessati a questa iniziativa. In questo senso si inserisce la sottoscrizione del Manifesto della Sostenibilità co-me atto preliminare e formale per l’avvio dell’iter di Convenzione. Il Manifesto per la Sostenibilità propone dieci principi guida per uno sviluppo so-stenibile; la sua sottoscrizione intende dimostrare formalmente una volontà seria dell’Amministra-zione Comunale di mettere in atto politiche a favo-re delle costruzioni energeticamente sostenibili.

L’altro aspetto interessante è il nuovo ruolo attivo dei Consulenti CasaClima nella Convenzione per quanto riguarda la sola azione d’implementazione degli strumenti regolamentari ed urbanistici: per ogni Comune che si convenziona l’Agenzia Casa-Clima nomina un Consulente CasaClima di riferi-mento, che si dovrà occupare della consulenza e della revisione del regolamento edilizio. Per quanto riguarda la documentazione oltre alla Bozza di Convenzione sono richiesti la Bozza del re-golamento energetico tipo, costantemente aggiornata in base alla legislazione nazionale, che il Consulente deve confrontare con la legislazione regionale e i re-golamenti Comunali ed i suoi allegati (lo schema del procedimento per il rilascio dei permessi di costru-ire che fruiscono degli incentivi previsti dal regola-mento e le Schede Tecniche periodicamente aggior-nate). È possibile consultare e scaricare il Manifesto per la Sostenibilità e l’iter generale di Convenzione (illustrazione del servizio, dei ruoli - Agenzia Casa-Clima - Consulente energetico CasaClima -Comune, dell’iter di convenzione) sul sito dell’Agenzia CasaCli-ma (www.agenziacasaclima.it). L.L.

La Convenzione CasaClima con i Comuni

Serie tecnica a fascicoli 2

I ponti termiciPer la valutazione dei ponti termici

la normativa offre ai progettisti numerose metodologie di calcolo sia

semplifi cate che dettagliate.

Questo secondo articolo sui ponti termici nell’edilizia analizza le principali norme na-

zionali relative a questa problematica e indica in estrema sintesi le principali metodologie di cal-colo, descrivendone limiti e peculiarità.Nel prossimo articolo verrà invece illustrato come questa materia è affrontata negli atlanti dei ponti termici.

La normativa nazionale di riferimento

La prima norma in ordine temporale che si è occu-pata dei ponti termici, è stata la UNI 7357 “Calcolo del fabbisogno termico per riscaldamento di edi-fi ci” del 1974 e più precisamente nell’appendice “UNI-7357-FA-3”, dove vengono trattati: “i casi di pareti non uniformi contenenti punti singolari (ponti termici)”.Tale norma raccoglie vari abachi e casistiche con i quali vengono defi niti i valori del coeffi ciente di trasmissione lineica allora chiamato “k”. Questa norma fa riferimento ad un metodo semplifi cato che fornisce delle stime della trasmittanza termica lineica mediante valori tabulati di progetto.La valutazione del parametro di trasmittanza lineica “k” è un metodo semplifi cato tratto da studi basati sul metodo più complesso agli elementi fi niti, che con-sente di calcolare in modo approssimativo il calore disperso per ogni singolo ponte termico. L’equazione generale di dispersione del calore causato da ponte termico è la seguente:

Q= k L (Ti-Te )

k= coeffi ciente lineico;L= estensione lineare del ponte termico;Ti-Te = differenza delle temperature dell’aria tra superfi cie interna ed esterna.

Mediante questo metodo è possibile quindi ren-dere il ponte termico equivalente ad un nuovo elemento a contatto con l’ambiente esterno (su-perfi cie disperdente) di dispersione lineare “k” e lunghezza “L”.

Le norme di calcolo sui ponti termici a cui oggi si fa riferimento sono:

UNI-EN-ISO10211-1: 1998;• UNI-EN-ISO14683: 2001 - agg. 2008• UNI-EN-ISO10211-2: 2003 - agg. 2008•

UNI EN ISO 10211-1:1998 Metodo dettagliato 3-D

La norma UNI-EN-ISO 10211-1 defi nisce le specifi che dei modelli geometrici 3D e 2D di un ponte termico e si pone come obiettivo quello di determinare in modo preciso i fl ussi termici tri-dimensionali e bidimensionali e la conseguente modifi ca delle temperature superfi ciali delle pa-reti interne mediante l’uso di metodi numerici dettagliati di calcolo. La norma defi nisce pure i limiti del modello, come deve essere suddiviso, le condizioni limite ed i valori delle temperature ad esse collegate. Le formule di calcolo si ritengono valide nelle se-guenti ipotesi:

condizioni termiche stazionarie;• tutte le proprietà fi siche siano indipendenti • dalla temperatura;non ci siano sorgenti di calore all’interno delle • strutture edilizie.

Si distinguono due metodi numerici:“Classe A” rappresentazione 3-D, cioè tridi-• mensionale, dei fl ussi termici (UNI-EN-ISO 10211-1)“Classe B” rappresentazione 2D, cioè bidi-• mensionale dei fl ussi termici (UNI-EN-ISO 10211-2)

Si ritiene che il calcolo indicato nella normativa ar-rivi a tali punti di complessità e precisione che se ne consiglia l’utilizzo soprattutto in ambito di ricerca. I software 3D, che aiutano molto nello svolgimento di tali calcoli, peccano però spesso nel richiedere un’ec-cessiva quantità di dati di ingresso.Senza entrare nello specifi co delle questioni di calcolo, che non è lo scopo di questa trattazione, si preferisce porre l’attenzione su alcune que-stioni nodali.

Modalità con le quali si defi nisce il modello 3D

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e di umidità dell’aria esterna insieme alla tempe-ratura interna in accordo con le tabelle nazionali. Da questi calcoli si evince così il fattore di tem-peratura minimo fRsi,min., che corrisponde al mese con le temperature medie più basse e quindi con un fRsi,min. più alto chiamato fRsi,max. :Dalla stessa norma si cita :“…il componente edilizio deve essere progettato in modo tale da avere un fattore fRsi sempre mag-giore di fRsi,max; ovvero fRsi > fRsi,max…”Utilizzando un metodo semplifi cato, per elementi piani può valere la seguente formula:

fRsi = (U -1 – Rsi)/U -1

Invece per fenomeni di trasmissione del calore bidimensionale o tridimensionale si deve fare ri-ferimento ad un programma agli elementi finiti o in accordo con le UNI EN ISO 10221-1 e UNI EN ISO 10221-2.

Nota: nell’Appendice G.2 della UNI EN ISO 10221-1, “Temperature interne ed esterne, umidità interna variabile”, la norma ricorda co-me il rapporto delle differenze di temperatura, a causa delle oscillazioni costanti delle tempera-ture sia all’interno degli ambienti, sia all’ester-no, non possa essere considerato costante nel

tempo. Ciò fa sì che in regime non staziona-rio, cioè nelle situazioni reali, sia impossibile determinare in modo preciso la temperatura superfi ciale di una parete e quindi la possibile formazione di condensa.

Dalla relativa norma si cita : “…la defi nizione di un criterio comparabile per valutare il rischio di formazione e crescita di muf-fa è ancora in fase di studio…”Si ricorda che tali condizioni non sono dovute so-lamente a parametri fi sici, ma anche a condizioni microbiologiche e da caratteristiche chimiche ed igroscopiche dello strato superfi ciale. In condizioni di valori elevati di umidità relativa e in ambienti poco riscaldati si può formare la muffa.Un valore “sicuro” per poter valutare la possibi-le formazione di condensa superfi ciale, potrebbe essere rappresentato dal valore minimo di tem-peratura superfi ciale interna legato ad un valore massimo di umidità relativa intorno all’80% come defi nito dalla norma UNI 13788 – 2003.La Norma DIN 4108-2: 2004, sui ponti termici, come si vedrà nella terza parte di questi articoli relativi alla problematica dei ponti termici, ha defi nito un valore minimo della temperatura superficiale interna di 12,6 °C ed un fattore di temperatura fRsi ≥ 0,7 .

Trasmittanza termica lineica e fattore di temperatura superfi ciale

La determinazione dei coeffi cienti di accoppia-mento di fl usso termico sono la base per poter determinare i valori di trasmittanza termica lineica.Di seguito si riportano le defi nizioni dei para-metri fondamentali contenuti nella norma UNI-EN-ISO 10211:

coeffi ciente di accoppiamento termico, L• i,j:fl usso termico scambiato, riferito alla differen-za tra le temperature interne di riferimento, tra due ambienti generici i e j, interagenti dal punto di vista termico nel componente edilizio consideratotrasmittanza termica lineica: • coeffi ciente di correzione che tiene conto dell’infl uenza di un ponte termico distribui-to lungo una linea e utilizzato per calcolare i coeffi cienti di accoppiamento termico L, a partire da un calcolo 1-D

Le relative equazioni, vista la complessità dell’ar-gomento, si lasciano alla individuale consultazione in dettaglio della norma stessa.

La determinazione del fattore di temperatura sulla superfi cie interna è alla base della determi-nazione delle temperature minime superfi ciali, che possono portare a rischio di condensa.Dalle defi nizioni contenute nella norma:

fattore di temperatura sulla • superfi cie interna: Differenza tra le temperature della superfi cie interna e dell’aria esterna divise per la diffe-renza delle temperature dell’aria interna ed esterna, calcolata con una resistenza superfi -ciale interna Rsi.

Dalla norma UNI 13788 – 2003 si evincono le ana-loghe defi nizioni :

fattore di temperatura in corrispondenza • alla superficie interna: questo parametro defi nisce la differenza tra la temperatura della superficie interna e dell’aria esterna in rapporto alla differenza tra la tem-peratura dell’aria interna e dell’aria esterna calcolata con una resistenza superficiale in-terna Rsi in accordo alla norma ISO 9346 e seguenti:

Il fattore di temperatura per strutture complesse è invece riportato nella UNI EN ISO 10211-1:1998.

fattore di temperatura di progetto, in corri-• spondenza alla superficie interna: questo parametro defi nisce il fattore di tempe-ratura minimo accettabile in corrispondenza della superficie interna:

temperatura minima accettabile: • valore minimo della temperatura superficiale interna oltre il quale ha inizio la crescita di muffe.

La temperatura minima superfi ciale viene deter-minata dal calcolo dell’umidità relativa dell’aria interna, dal calcolo del valore dell’umidità volu-mica di saturazione e dalla pressione del vapore di saturazione sulla superfi cie in accordo con le equazioni della norma UNI 13788 :2003. Per ogni mese si devono conoscere i valori di temperatura

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il calcolo numerico della trasmittanza termica lineica e del limite inferiore delle temperature minime superfi ciali. Il metodo di calcolo adottato in questa normativa utilizza un modello geometrico di tipo bidimen-sionale. I risultati di calcolo quindi saranno una semplifi cazione rispetto al modello tridimensio-nale in accordo con la EN-ISO-10211-1: 1998. Gli errori,rispetto alla norma EN-ISO-10211-1: 1998, in gran parte, saranno dovuti alla man-canza del dato corretto della lunghezza del ponte termico lineare.Il modello bidimensionale, pur fornendo valo-ri accurati di temperature superfi ciali interne, può non tener conto della presenza all’inter-no dell’ambiente di altri ponti termici lineari o puntiformi, ottenendo così una temperatura mini-ma superfi ciale più alta rispetto a quella reale con conseguente possibile formazione di muffa.

Considerazioni fi nali

Un edifi cio ben coibentato dall’esterno (isolamento a cappotto con materiale isolante di spessore su-periore ai 10cm), con omogeneità delle pareti di-sperdenti ed uno sviluppo dell’isolamento ottimale e continuo nei punti critici quali :

attacco fi nestra/parete esterna, • copertura/parete esterna, • giunzione balcone/solaio-intermedio/parete • esterna, solaio contro-terra o cantina/parete esterna, •

non ha nessun problema di dispersione elevata di calore e possibile conseguente formazione di muffa a causa dei ponti termici. Anche la discontinuità termica dei materiali che com-pongono la struttura (nel caso di edifi cio a telaio in calcestruzzo armato) o la non coincidenza tra geome-tria dell’involucro termico e sviluppo tridimensionale del fl usso termico disperdente (ponti termici geome-trici), possono venire facilmente risolte con semplici accorgimenti in fase progettuale e succesivamente in fase costruttiva. Oggi infatti esistono molti elementi prefabbricati, che possono venire utilizzati là dove si pone il problema di interruzione della continuità dell’isolamento termico.La progettazione di qualità, non solo termica, deve prevedere quindi una profonda attenzione nella progettazione e nello sviluppo dei dettagli archi-tettonici esecutivi ed il controllo della loro corret-ta esecuzione in cantiere. Sono questi i presupposti fondamentali che distinguono un edifi cio sul quale è stato predisposto solo un calcolo energetico da uno che invece garantisce l’assenza di possibili forma-zioni di muffa o ammaloramenti degli elementi edilizi interessati, con ricadute positive sia sulla du-rata di vita dell’edifi cio ma anche sul comfort e la salute degli abitanti. L.D.

Edifi cio che mostra posizione e tipologie di ponti termici secondo lo schema della norma UNI EN ISO 14683

UNI EN ISO 14683: 2001 Metodo semplifi cato (agg. 2008)

La Norma UNI-EN-ISO 14683: 2001 specifi ca dei metodi semplifi cati per la determinazione del fl usso di calore attraverso i ponti termici linea-ri che si manifestano alle giunzioni degli elementi dell’edifi cio. Nell’ipotesi di ponti termici lineari questa norma fa riferimento a metodi semplifi cati, che danno stime della trasmittanza termica lineica con valori tabu-lati di progetto. La norma non considera però le temperature superfi ciali e la possibile formazio-ne di condensa e muffe.In effetti questa è la norma a cui molte metodologie di calcolo (software per calcolo termico degli edifi ci e atlanti dei ponti termici) fanno riferimento.L’equazione di base è il coeffi ciente di perdita di calore per trasmissione:

HT = L+Ls+HU [W/K]

HT= perdita di calore per trasmissioneL = coeffi ciente di accoppiamento termicoLs = coeffi ciente accoppiamento termico del terre-no (EN ISO 13370) HU= perdita di calore attracerso ambienti non ri-scaldati (EN ISO 13789)La trasmittanza termica lineica e puntuale così diventa:

L = ∑ Ui*Ai + ∑ Ψk*lk + ∑ Χj [W/K]

L = coeffi ciente di accoppiamento termicoUi = è la trasmittanza termica dell’i-esimo componente dell’involucro edilizioAi = è l’area caratterizzata dalla trasmittanza Ui

Ψk= è la trasmittanza termica lineica del k-esimo ponte termico linearelk = è la lunghezza lungo la quale si applica Ψk

Χj = è la trasmittanza termica puntuale del j-esimo ponte termico puntuale

In fase progettuale preliminare, quando sono state defi nite le dimensioni e la forma dell’edifi cio, ma non ancora il dettaglio, si possono usare valori di trasmittanza termica lineica di progetto come defi nite nel prospetto 2 della norma UNI-EN-ISO 14683: 2001.I ponti termici sono suddivisi per tipo e disposizio-ne diversa dello strato isolante:

esterno; • intermedio;• interno; • uniformemente distribuito nello • spessore murario.

Per ogni tipo di ponte termico viene assegnato un valore di coeffi ciente di accoppiamento termico li-neico bidimensionale L2D e contemporaneamente tre valori Ψ:

Ψ• i basato su dimensioni interne;Ψ• oi basato dimensioni totali interne;Ψ• e E basato su dimensioni esterne.

Nella fase in cui nel progetto siano già stati defi niti i dettagli tecnici allora può risultare interessante utilizzare un “Atlante dei ponti termici”. Ope-rativamente si confronta il proprio dettaglio co-struttivo con quello che maggiormente si avvicina a quello contenuto nell’atlante in modo da ricavare il corrispettivo valore di Ψ indicato. In questa fase è utile anche utilizzare metodi che prevedono cal-coli manuali (vedi UNI-EN-10211-1/2).Si ritiene che per un professionista sia consigliabile utilizzare, nel caso si volesse affrontare il calcolo nu-merico del ponte termico, dei software dedicati. Soli-tamente i software bidimensionali in commercio sono suffi cientemente semplici da utilizzare, evitano facili errori e si ottengono dei risultati accettabili.

UNI EN ISO 10211-2:2003 Metodo dettagliato 2-D

La norma UNI-EN-ISO 10211-2: 2003 fornisce le indicazioni per un modello geometrico bi-dimensionale di un ponte termico lineare per

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Il 28 maggio il progetto CasaClima è sta-to presentato a Ljubljana, capitale della Slovenia. Durante la manifestazione il direttore dell´Agenzia CasaClima Norbert Lantschner ha presentato il sistema di certifi cazione energetica italiano in tutte le sue particolarità. Il numeroso pubblico ha seguito con molto interesse le argomenta-zioni del promotore di CasaClima. Grazie alle condizioni climatiche della Slovenia, analoghe a quelle italiane, l´applicazione del sistema di certifi cazione proposto po-trebbe riuscire con successo.

Il Manifesto per la Sostenibilità, pubblicato ad inizio aprile, ha sinora riscosso un grande suc-cesso. A giugno erano già 1.000 le persone che hanno sottoscritto il documento. In dicembre il manifesto verrà consegnato ai responsabili della Conferenza mondiale sul clima. Il documento è già stato tradotto in portoghese, con il titolo „o decálogo do sol dez princípios para um constru-ir sustentável“ e si può sottoscrivere sul sito dell´agenzia CasaClima.

Presentato in Slovenia il progetto CasaClima

1.000esima adesione al Manifesto per la Sostenibilità

LUGLIO 1 Serramenti / fi nestre 6-lug-09

2 Serramenti / fi nestre 13-lug-09

3 Tenuta all’aria (blower-door test) 20-lug-09

4 Tecniche di misurazione: termografi a 27-lug-09

SETTEMBRE 5 Materiali isolanti 31-ago-09

6 Costruzioni in legno 7-set-09

7 Programma di calcolo CasaClima / Xclima 14-set-09

8 Miglior CasaClima 2009 (5 giugno 2009) 21-set-09

9 Risanamento 28-set-09

OTTOBRE 10 Impianti: ventilazione controllata 5-ott-09

11 Impianti: riscaldamento e raffrescamento 12-ott-09

12 Impianti: solare termico e fotovoltaico 19-ott-09

13 Certifi cazione CasaClima 26-ott-09

NOVEMBRE 14 Tetto verde 2-nov-09

15 Sistema a cappotto 9-nov-09

16 KlimaHouse Umbria (8-10 ottobre 2009) 16-nov-09

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Costruiamo case sul modello della natura, con sistemi bioarchitettonici coerenti, e utilizzando esclusivamente materiali privi di sostanze nocive. Le nostre pareti energetiche traspiranti in legno spesse 40 cm, ad esempio, sono assolutamente innovative, grazie al pannello unico nel suo genere “Xund-E” di protezione dall‘elettrosmog, e generano un clima abitativo molto equilibrato; in estate piacevolmente fresco, d‘inverno confortevolmente caldo. Il tutto con un con-sumo energetico estremamente basso. Con l‘utilizzo di geotermia o pannelli solari, si può inoltre ottenere uno standard CasaClima ai massimi livelli.

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Dal 30 Aprile 2009 è disponibile la versione ProCasaClima 2009

Professional con la quale è possibile effettuare la valutazione della so-

stenibilità ambientale dei materiali utilizzati per l’edifi cio e quindi

determinare la classifi cazione CasaClima nature.

Si è quindi reso necessario prendere in con-siderazione non solo gli elementi strutturali

che delimitano l’involucro edilizio ma anche le partizioni interne all’edifi cio (Fig. 1). Per poter considerare tali elementi nel calcolo ProCasaClima è stata aggiunta una nuova cate-goria tra quelle già presenti alla voce “catego-rie” degli elementi strutturali (Fig.2).Le categorie fi no ad ora presenti (punto 1 di Fig.2) hanno la funzione di modifi care i coeffi cienti di Resistenza superfi ciale interna ed esterna e il fattore di correzione della tem-peratura (punto 2 di Fig.2) per poter quindi defi nire verso “cosa” l’elemento strutturale disperde il calore. La nuova categoria invece, denominata “interna”(punto 1 di Fig.3) , ha la funzione di rendere nullo il fl usso termico disperso dalla parete in oggetto (punto 2 di Fig.3) , in quanto tale parete non delimita il vo-lume riscaldato, ma viene considerata nel calcolo come “quantità di materiale” uti-lizzata nel progetto e quindi da sottoporre alla eventuale valutazione nature.L’altra novità introdotta con la valutazione nature è visualizzabile all’interno del Catalo-go materiali di Agenzia CasaClima (punto 1 di Fig.4) dove è apparso un rettangolino verde. Tale icona contrassegna quei materiali che al loro interno contengono i parametri per poter permettere a ProCasaClima 2009 di calcolare i valori per la Classifi cazione nature. Tale contrassegno è disponibile solo all’in-terno del catalogo materiali di Agen-zia CasaClima che pertanto è l’unico accredi-tato per l’utilizzo in ambito di Clas-sifi ca-zione nature.

TIPS AND TRICKSProCasaClima 2009Servizio per utenti XClima

Fig. 1

Fig. 2

Fig. 3

A cura di: Arch. S. CappochinA cura di: Arch. S. Cappochin

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La coibentazione della copertura è stata eseguita in aprile; subito dopo

sono stati realizzati il tetto verde e la pavimentazione della parte a terrazza.

Contemporaneamente è continuata la posa de-gli impianti e le predisposizioni per la rea-

lizzazione dell’involucro esterno (controtelai, cornici di raccordo) e il montaggio delle pareti divisorie interne a secco.Attualmente vengono gettati i sottofondi e si pro-cede alla posa dei serramenti e dell’isolamento termico sulle pareti esterne e sul solaio verso gli ambienti interrati non riscaldati.Si prevede di completare le strutture interne a secco entro l’estate procedendo in parallelo con le opere di fi nitura.

Preparazione del tetto verde

Correzione di ponti termici strutturali

Coibentazione delle pareti confi nanti con vani non riscaldati nell’interrato

Due cellule bagno prefabbricate

Controtelai predisposti per la posa del isolamento termico a cappotto

La copertura piana dopo la posa del substrato e della terrazza

Correzione di ponte termico puntuale

Posa del sistema di isolamento in pannelli a basedi idrati di silicato di calcio

Correzione di ponti termici strutturali

Vista della copertura vetrata sopra le terrazze

La casa per anziani prende forma

Arch. Z. MonteduroArch. Z. Monteduro

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Una fi nestra sul paesaggioEcologia , effi cienza e paesaggi

da incorniciare accolgono i visitatori del Parco naturale

Vedrette di Ries/Aurina

Esito di un concorso indetto dall’amministra-zione comunale di Predoi nel 2001, il proget-

to dell’arch. Bruno Rubner per l’Infopoint del Parco naturale Vedrette di Ries/Aurina si svi-luppa attorno all’idea di un luogo che defi nisca da un lato la fi ne della vallata e dall’altro l’ini-zio del parco naturale.All’arrivo il livello del terreno è abilmente confi gu-rato per invitare l’automobilista a lasciare la mac-china nel parcheggio e dirigersi poi verso l’edifi cio principale modellato a sua volta in modo da indurre

ad entrare nell’edifi cio. Una volta all’interno, al vi-sitatore si dischiude una vista mozzafi ato sulla ca-tena montuosa che chiude la vallata. Una fi nestra panoramica fa da cornice al paesaggio che si mo-stra all’interno dell’edifi cio come fosse un quadro in esposizione, suscitando in questo modo la curiosità del visitatore verso ciò che là fuori succede. Sul lato opposto rispetto all’ingresso si apre un’altra porta che permette di dirigersi fi sicamente verso ciò che all’interno del centro informativo si è potuto soltan-to conoscere ed apprezzare da lontano.L’illuminazione degli spazi interni avviene at-traverso la fi nestra panoramica a tutta facciata e attraverso gli ingressi. Gli ingressi sono infatti realizzati in vetro per consentire una immediata leggibilità della vita che si svolge dentro l’edifi cio. La chiusura laterale dello spazio sottolinea di nuo-

vo la presenza della fi nestra panoramica con la sua vista straordinaria. Il visitatore non viene distratto da altre aperture ed in questo modo viene risve-gliato il suo interesse per il parco naturale che si accinge a conoscere più da vicino.

Un percorso multimediale ed interattivo per conoscere le peculiarità del luogo

Nella sala d’ingresso i visitatori possono ricevere le prime informazioni sul concetto espositivo così come informazioni turistiche su tutta la Valle Aurina. Per questo è disponibile un bancone di ricevimento per la presentazione ed il deposito del materiale divulga-tivo ed una colonna informativa con rimandi ad altre attrazioni turistiche offerte dalla vallata.

Un’esposizione con immagini e oggetti collocati in vetrine isolate entra nel merito della particolare si-tuazione dell’artigianato artistico e dell’agricoltura nell’alta Valle Aurina. Su un bancone sono presentati anche i prodotti culinari tipici del luogo. Sulle pareti libere sono invece esposte immagini a grande for-mato dei pascoli alpini. Al centro un plastico tridi-mensionale consente al visitatore una panoramica in miniatura sul Parco e su tutta la Valle Aurina. Touch-screens e quadri informativi sono a disposizione per approfondire la conoscenza dei parchi naturali in Alto Adige. Una pedana rialzata di fronte alla fi -nestra panoramica offre la possibilità di sedersi per ammirare il paesaggio esterno o le enormi immagini panoramiche che occupano le pareti.Una scala di acciaio e ardesia accompagna il visi-tatore al piano inferiore, dove un’esposizione inte-rattiva e carica d’atmosfera introduce nell’affasci-nante mondo di questa valle alpina. Questo ambito è conformato secondo il motto del Parco naturale:” I confi ni della natura ed i confi ni dell’uomo”. Nel-le nere pareti di ardesia sono inserite vetrine che approfondiscono diversi temi inerenti alla varietà della natura ed alla storia di questa regione. Nella sala video da 24 posti, rivestita con tessuto di feltro nero, il visitatore può godersi invece la visione di un bel cortometraggio sul Parco.L’allestimento continua all’esterno con banche e tavoli che invitano ad intrattenersi e dove in estate trovano posto mostre temporanee che affrontano tematiche sia di carattere naturalistico che relative agli usi e costumi locali.

Materiali ecologici e risorse rinnovabili in sintonia con lo spirito di un parco naturale

L’edifi cio principale è realizzato con elementi massicci in legno d’abete. Essendo l’infopoint il punto di partenza verso il parco naturale, la scel-ta del materiale risponde alla fi losofi a di sosteni-bilità del parco. Questa soluzione permette inol-tre di ottimizzare le prestazioni fi sico-tecniche ed economiche degli elementi strutturali e soddisfa anche i criteri ecologici richiesti dallo standard CasaClima+ . Grazie alla prefabbricazione è stata inoltre possibile una realizzazione molto veloce: anche questo rientrava a sua volta nel concetto di ottimizzazione dei costi.

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Klimahouse Umbria 09Fiera specializzata per

l’effi cienza energetica e la sostenibilitá in edilizia a Bastia

Umbra dal 8 al 10 ottobre 2009.

Dall’8 al 10 ottobre 2009, a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, si terrà la seconda edi-

zione itinerante di “Klimahouse”, fi era specializ-zata per le l’effi cienza energetica e la sostenibi-lità in edilizia. La manifestazione prevede, tra le varie iniziative, anche un articolato programma di visite a edifi ci ‘intelligenti’ per illustrare, con esempi concreti, cosa accade al centro-sud in te-ma di edilizia sostenibile.A fronte del grande successo ottenuto dalla prima edizione itinerante di “Klimahouse”, presentata a Roma lo scorso ottobre, Fiera Bolzano continua il suo ‘viaggio’ lungo lo ‘stivale’ scegliendo l’Umbria, la regione più centrale d’Italia, il vero cuore della penisola nonché territorio culturalmente ‘sensibi-le’ e ricettivo per la divulgazione di un know-how, tipicamente altoatesino, del costruire ecologico. La tappa umbra di “Klimahouse”, che sarà ospitata dal funzionale centro fi eristico di UmbriaFiere, rap-presenta un accessibile punto di incontro per archi-tetti, ingegneri, geometri, imprenditori edili locali e nazionali che desiderano informarsi sulle soluzioni e sui vantaggi del risparmio energetico nell’edilizia applicabili alle realtà del centro-sud Italia. La scelta di Fiera Bolzano di replicare un’edizio-ne fuori dai propri confi ni regionali è avvalorata da una grande richiesta di operatori e da un dato signifi cativo rilevato in occasione dell’ultima edi-zione di “Klimahouse” tenutasi lo scorso Gennaio a Bolzano: il 20% dei visitatori proveniva infatti dall’Emilia Romagna in giù.Da Sud a Nord è boom di case a basso consumo energetico. In particolar modo in Umbria - dove sono già numerosi e signifi cativi gli investimenti in edifi ci nuovi e in via di riqualifi cazione - è tangi-bile l’impegno della Regione, delle Province e dei Comuni nel processo di trasformazione dell’edili-zia del nostro Paese. Le case ‘intelligenti’, sino a questo momento prerogativa dell’Alto Adige e del Nord Italia, sono ora sempre più un vanto anche delle regioni centro-meridionali che si stanno at-trezzando per adottare soluzioni concrete che contribuiscano a contenere i problemi ambientali. Oltre a un’area espositiva, che presenterà le ulti-me soluzioni per l’effi cienza energetica e la soste-nibilità in edilizia, e a un articolato programma

congressuale con relatori di fama internazionale, “Klimahouse Umbria” offrirà l’opportunità di par-tecipare a visite guidate ad alcuni di questi edifi ci ad alta effi cienza energetica. Grazie agli esperti sarà possibile ‘toccare con mano’ costruzioni energeticamente effi cienti, co-me, ad esempio l’intervento di Avigliano Umbro (TR) con una serie di abitazioni in stile tradizio-nale in pietra, legno e cotto, tipiche umbre in fa-se di certifi cazione e la “Residenza Annamaria”, abitazione plurifamiliare in Umbria che rispon-de ai requisiti di Classe energetica “A” stabiliti dall’Agenzia CasaClima di Bolzano. Realizzato a Montelaguardia, alle porte di Perugia, l’edifi cio garantisce massimo comfort e minimi consumi ai suoi cinque appartamenti, per un totale di super-fi cie netta riscaldata di 500 mq, con un concen-trato di soluzioni innovative in grado di abbattere dell’80% i costi energetici e di controllare le emis-sioni inquinanti.Gli edifi ci sono stati progettati e costruiti propo-nendo un nuovo modo di concepire l’abitazio-ne, puntando sull’utilizzo di materiali isolanti e sull’applicazione di moderne tecnologie come la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, lo sfruttamento dell’energia solare gra-zie a pannelli posti sulla copertura e il recupero dell’acqua piovana per usi irrigui.La “Residenza Annamaria” - testimonianza di co-me uno sforzo progettuale iniziale sia il passaggio obbligato per garantire un’elevata qualità dell’abi-tare e un contributo all’innovazione in architettura - è solo uno degli esempi proposti nel programma di visite guidate a edifi ci di moderna concezione per effi cienza energetica presenti sul territorio umbro. Sarà possibile effettuare le prenotazioni online a partire dal mese di luglio. www.klimahouse-umbria.it

Le pareti esterne sono coibentate con pannelli in fi bra di legno e sono rivestite con assi di larice non piallate che nel corso del tempo si confor-meranno cromaticamente alle semplici costru-zioni dei dintorni. I rivestimenti interni sono in pannelli di legno massiccio per richiamare l’ac-cogliente impronta delle “Stuben”. Le fi nestre sono in larice locale con rivestimento esterno in alluminio e vetri a doppia lastra con Ug =

1,10 W/m²K e g = 0,56. Il tetto ventilato in zinco titanio è anch’esso isolato termicamente con pannel-li in fi bra di legno. I servizi igienici, collocati all’ester-no al livello del parcheggio per poter essere utilizzati anche fuori degli orari di apertura del centro informativo, sono rivestiti con pannelli in fi bro-cemento color ardesia. Fra i servizi igienici e l’edifi cio principale è colloca-ta una rampa d’accesso coperta verso l’interra-to, che conduce ad un atrio e ad un ripostiglio. Dall’atrio si accede da un lato al deposito per il noleggio sci in inverno e mountain bike in esta-te, dall’altro al vano tecnico dove è collocata la caldaia a pellets che copre il fabbisogno per ri-scaldamento dell’edifi cio. Per la produzione di acqua calda si utilizzano invece dei collettori solari installati in copertura. Il fabbisogno termico inferiore ai 50 kWh/ m²a, l’utilizzo di materiali ecologici e il ricorso esclu-sivo a fonti energetiche rinnovabili per il riscal-damento e la produzione di acqua calda hanno consentito all’edifi cio di ottenere la targhetta CasaClima B+.

Classe energetica : CasaClima B+Indice termico: 50 kWh/m²aCommittente: Comune di Predoi, Provincia Autonoma di BolzanoProgetto architettonico: Arch.Bruno Rubner

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80 KlimaHaus | CasaClima 04/2009

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il n° 4/2009

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10,2° C

Senza ISOLSTONE

-5° C +20° C

Targhetta CasaClima Nell’ambito dell’apertura della

nuova esposizione ALPIvista, è stata consegnata ad ALPI Fenster di Rifi ano

(Alto Adige) la targhetta CasaClima per la nuova sede realizzata in classe

d’effi cienza energetica A.

Il nuovo edifi cio dispone di una superfi cie com-plessiva di 1.900 m² (esposizione, uffi ci, centro

formazione, garage), articolata su quattro piani, in cui è stata integrata una facciata in vetro di 320 m², rivolta a sud e sud-ovest, con un valore Uw medio di 0,68 W/m²K. L’agenzia CasaClima ha accertato un consumo energetico pari a 2,4 l/m²a (= 24 kW/m²a corrispondente alla classe A CasaClima).Con la nuova sede ALPI Fenster, produttore di fi nestre e portoncini in legno da più di 37 anni, vuole ribadire la sua piena identifi cazione con la fi losofi a del risparmio energetico e il suo operato in linea con essa. “Avere dei valori e viverli”: è la fi losofi a di quest’azienda innovativa, che non

punta solo sull’aspetto economico, ma anche sul rispetto dei collaboratori, su un rapporto traspa-rente di partnership con i clienti e sulla coopera-zione con fornitori affi dabili che condividono la medesima mentalità.Da sempre, un uso responsabile di materie pri-me rinnovabili, la tutela ambientale e il risparmio energetico sono le priorità di ALPI Fenster, convin-ta che responsabilità e sostenibilità siano i valori principali delle imprese future.

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82 KlimaHaus | CasaClima 04/2009

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Arch. Rudi Zancan Relatore CasaClima

CasaClima Cartoon

S E R V I Z I O - P R & P U B B L I C I T À

Actis, Limoux (F) 31

Agenzia CasaClima, Bolzano 84

Alpi Finestre, Rifi ano 48

Athesia Buch, Bolzano 57

Basf, Cesano Maderno 25

Baufritz, Merano 71

Brutti, Lugagnano 81

Chimiver Panseri, Pontida Bergamo 23

Damiani Legnami, Bressanone 21

Disan, Bolzano 75

Eurotherm, Appiano 9

Fiera Bolzano 35

Finstral, Renon 3

Greenlux, Bolzano 59

Internorm, Gardolo di Trento 83

Isodomus, Gais 41

KLH Massivholz, Katsch/Mur (A) 23

KWB, Bolzano 50

Monier/Wierer, Chienes 51

Pircher, Cittiglio 47

Plasticwood.it,

Oppeano Loc. Mezzantica 39

Quartieri Luigi, Dovera 77

Röfi x, Parcines 2

Rottensteiner, Bolzano 55

Roverplastik, Volano 33

Rubner Porte, Chienes 27

Thomas Lobis, Renon 38

Vario Haus, Nalles 75

Wolf Finestre, Sciaves 13

Wolf Haus, Campo di Trens 45

Zehnder Technosystems, Campogalliano 11