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Documento del consiglio di Classe 5AI a.s. 2016-2017 Pagina 1/50
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO” – PAVIA
Via Verdi n°19 - tel. 0382.302801-2-3 fax 0382.303160 e-mail: [email protected] pec: [email protected] sito web: www.cardano.pv.it
C.F. 80003980184 - P.I. 01958500181 - Cod. Min. PVTF01000B
Documento del consiglio di classe
sull’azione educativa e didattica realizzata in
QUINTA AI
Anno scolastico 2016-2017
Documento del consiglio di Classe 5AI a.s. 2016-2017 Pagina 2/50
SOMMARIO
1. PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA .................................... 4
2. PROFILO DELLA CLASSE ................................................................................................................... 5
2.1 SITUAZIONE DI PARTENZA DEL TRIENNIO ................................................................................................................ 5
2.2 ELENCO DOCENTI e CONTINUITÀ DIDATTICA .......................................................................................................... 5
2.3 VARIABILI CHE HANNO INCISO SUL LAVORO DELLA CLASSE IN POSITIVO O IN NEGATIVO (PARTECIPAZIONE, IMPEGNO..) ...... 6
2.4 Tempi effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio) ........................................................................................ 6
3. OBIETTIVI ......................................................................................................................................... 7
3.2. Obiettivi Trasversali ................................................................................................................................................ 7
4. ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE ............................................................................................... 7
4.1. Strumenti di rilevazione diagnostica in ingresso ............................................................................................ 7
4.2. Attività DIDATTICHE INTEGRATIVE................................................................................................................... 7
4.2.2.(Conferenze, Certificazioni) ............................................................................................................................. 8
4.3. Tematiche pluridisciplinari ................................................................................................................................. 8
5. METODOLOGIE DIDATTICHE e STRUMENTI per la VALUTAZIONE ................................................... 8
5.1. Metodologie utilizzate dal consiglio di classe ................................................................................................. 8
5.2. Strumenti didattici .............................................................................................................................................. 9
5.3 Modalità di verifica ............................................................................................................................................... 9
5.4 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza ... 10
5.5 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico .............................................................................................. 11
5.6 Criteri di valutazione della prove scritte: ........................................................................................................ 12
5.7 TIPOLOGIE DI TERZA PROVA ........................................................................................................ 12
7. CONSUNTIVO ATTIVITÀ DISCIPLINARI ............................................................................................ 13
RELIGIONE .................................................................................................................................. 13
ITALIANO .................................................................................................................................... 15
STORIA ........................................................................................................................................ 17
INGLESE ...................................................................................................................................... 18
MATEMATICA ............................................................................................................................. 21
INFORMATICA ............................................................................................................................ 23
SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE ........................................ 26
GESTIONE DI PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA ..................................................... 30
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI .......... 33
SCIENZE MOTORIE ...................................................................................................................... 36
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ALLEGATI ............................................................................................................................................ 38
A1-TESTI DELLE SIMULAZIONI DI SECONDA E TERZA PROVA DELL’ESAME DI STAT0 .................................................. 38
A2-GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE ............................................................................................................ 47
A2-1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO .................................................. 47
A2-2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DI INFORMATICA ........................ 48
A2-3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ............................................................ 48
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1. PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA Il Diplomato in INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ha competenze specifiche nel campo dei
sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web e
“mobile”, delle reti telematiche e degli apparati di comunicazione. Ha abilità, conoscenze e
competenze che si rivolgono all’analisi, progettazione, commercializzazione, installazione e
gestione di sistemi informatici, basi di dati tradizionali e distribuite, reti di sistemi di elaborazione,
sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali. Collabora nella gestione,
documentazione e validazione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e
internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni.
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2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 SITUAZIONE DI PARTENZA DEL TRIENNIO La classe è composta di 16 alunni: 2 ragazze e 14 ragazzi tutti provenienti dallo stesso triennio. Non tutti hanno avuto una frequenza regolare. Taluni si sono aggiunti al gruppo iniziale per ripetenza scegliendo comunque “fedeltà” al consiglio di classe. 2.2 ELENCO DOCENTI e CONTINUITÀ DIDATTICA
MATERIA DOCENTE CONTINUITÀ DIDATTICA
Religione SOLDO Paola Triennio
Italiano PIETRA Antonio Triennio
Storia PIETRA Antonio Triennio
Inglese MILANI ALESSANDRA Triennio
Matematica BERTASSI MANUELA Ultimo BIENNIO
GestioneProgettoOrganiz di Impresa DI PALMA Federico Ultimo anno
Tecn.Prog.Sistemi Inform.e Telecomun. SUCCURRO MARIO Ultimo anno
Informatica ALBANI Nicoletta Triennio
Sistemi e Reti FERRARI Michele Triennio
Educazione fisica FOSSATI MASSIMO Triennio
Lab. T. PI. SIT. ALBERTARIO Claudio Triennio
Lab. G.P. O.I. RUTIGLIANO Rocco Ultimo anno
Lab. Informatica ROMAGNOLI Licia G. Triennio
Lab. Sistemi e Reti ALBERTARIO Claudio Triennio
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2.3 VARIABILI CHE HANNO INCISO SUL LAVORO DELLA CLASSE IN POSITIVO O IN NEGATIVO (PARTECIPAZIONE, IMPEGNO..)
Classe disciplinata e “tranquilla”: è stato facile lavorare.
Impegno e partecipazione, come spesso accade, diversi per gruppi così come il profitto.
Interessi spiccati purtroppo solo individualmente e non sempre in traiettoria con il curricolo.
In un progetto di classe si è comunque evidenziato un discreto grado di collaborazione.
2.4 DEBITI FORMATIVI
N° alunni con debito
Materia CLASSE TERZA a.s. 2014/2015
CLASSE QUARTA – a.s. 2015/2016
Italiano == ==
Storia == 1
Matematica 1 3
Sistemi e Reti 2 2
Inglese 1 2
Telecomunicazioni == 3
T.p.s.i.t 4 ==
Informatica == ==
Scienze Motorie 1 ==
2.4 Tempi effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio)
DISCIPLINA Ore di lezione settimanali (di cui di laboratorio)
Ore di lezione effettuate
(al 15 maggio)
Italiano 4 120
Storia 2 60
Inglese 3 (1) 81
Matematica 3 88
Gestione di Progetto ed Organizzazione d’impresa
3(1) 76 (27)
Informatica 6(3) 162(66)
Tecnologie di Progetto di sistemi informatici e telecomunicazioni
4(3) 119
Sistemi e Reti 4(2) 120
Scienze Motorie 2 52
Religione 1 26
() ore di laboratorio
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3. OBIETTIVI 3.2. Obiettivi Trasversali
Obiettivi (comportamentali e cognitivi)
Raggiunti da:
Tutti La maggioranza
a) ACQUISIZIONE DI UN METODO DI STUDIO SCIENTIFICO
Saper raccogliere, vagliare e sistemare in modo organico i dati X
Saper perseguire chiarezza concettuale relativamente agli argomenti trattati X
Rafforzare capacità di elaborazione autonoma X
Acquisire capacità di approfondimento e ricerca X
Saper porre correttamente un problema e generalizzare la relativa strategia risolutiva
X
B) SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE
Saper esporre in modo ordinato e coerente un argomento X
Saper comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio specifico delle discipline studiate
X
Saper comunicare le proprie idee sostenendo le proprie argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che a livello logico
X
C) SVILUPPO DEL SENSO DI RESPONSABILITA’
Partecipare alla vita scolastica (individualmente e a gruppi) in modo ordinato, pertinente e costruttivo.
X
Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni, personale non docente)
X
Conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto
Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a cominciare dall’orario scolastico, dalla tempestiva e regolare esecuzione dei compiti assegnati e del lavoro domestico, dalla disponibilità e dal corretto utilizzo del materiale didattico
X
4. ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE 4.1. Strumenti di rilevazione diagnostica in ingresso
Colloqui, test d’ingresso, verifiche scritte.
4.2. Attività DIDATTICHE INTEGRATIVE 4.2.1. Visite Didattiche
Meta Anno di realizzazione
Viaggio di istruzione in Grecia A.s. 2014-15
Viaggio di istruzione a Roma A.s. 2016-17
Visita aziendale presso IBM SEGRATE A.s. 2015-16
Visita aziendale presso “7Pixel”- GIUSSAGO A.S. 2016-17
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4.2.2.(Conferenze, Certificazioni)
Attività Argomento/Destinazione durata Partecipanti
First Certificate (B2) Corso di Inglese ed esame di certificazione livello B2
30 0re 1
Corso NI-LabView Corso di formazione per certificazione NI
3
Nuova ECDL Corso e Certificazione 30 3
Mostra Escher Milano- Palazzo Reale 8 Tutta la classe
Mostra Uffizi “Virtuali” Milano-Fabbrica del Vapore 8 Tutta la classe
“Il tempo e la storia” Corso-Concorso 14 5 ( di cui un vincitore)
“ Il giorno della memoria” Riflessione sulla Shoa(conferenza) 3 Tutta la classe
4.3. Tematiche pluridisciplinari
Argomento Progetto DTCE “Dematerializzazione- ECDL”
Materie coinvolte
Informatica- Gestione di Progetto ed Organizzazione d’Impresa
Contenuti Applicazione web per la trasformazione dei documenti cartacei nella gestione del TEST center ECDL di Istituto
Strumenti utilizzati
Lab. di informatica- Server di sviluppo gratuito (Altervista)
Obiettivi Realizzazione di una applicazione client /server simulando tutte le fasi del pocesso dall’intervista al cliente al rilascio del sw
Alunni partecipanti
Tutta la classe
5. METODOLOGIE DIDATTICHE e STRUMENTI per la VALUTAZIONE 5.1. Metodologie utilizzate dal consiglio di classe
Lezioni frontali Tutte le materie
Lezioni partecipate Tutte le materie
Problem solving Informatica, Elettronica, Statistica, TpSit, GIPO
Lavoro di gruppo Informatica, Statistica, Sistemi, Elettronica, TpSit, GIPO
Attività di laboratorio Informatica,Sistemi, Inglese, TpSit, GIPO
Lezioni con supporti audio-visivi e/o multimediali
Sistemi, Storia, Inglese, GIPO
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5.2. Strumenti didattici
Ital
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Re
ligio
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Libro di testo 3 3 3 3 3 1 1 2 1 Dispense e appunti
3 3 3 2 1 3 2 2
Videocassette e DVD
3 3 2 1
Laboratorio/aule LIM
2 2 3 3 2
Piattaforma E-Learning/ Cloud
3 0 3 2
Documenti 3 3 1 3 Manuali Tecnici
1 1 2 1
Attrezzature Sportive
3
Legenda 1: talvolta 2: spesso 3:sempre
5.3 Modalità di verifica
● Colloqui ● Interrogazione breve
● Prove strutturate ● Prove semistrutturate
● Risoluzione di problemi ● Costruzione modelli
● Lavoro di gruppo ● Prove laboratorio
● Produzione di testi ● Interrogazione
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5.4 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza
VOTI in decimi (da POF)
VOTI in quindicesimi (da normativa)
LIVELLO
2 1 Lo studente fornisce prestazioni nulle o pressoché nulle.
3 4 Lo studente fornisce prestazioni valutabili, ma molto lontane dagli obiettivi minimi. La preparazione può considerarsi assente o da reimpostare completamente.
4 6 Per raggiungere gli obiettivi minimi lo studente deve colmare gravi lacune nelle conoscenze e/o correggere gravi errori nell’applicazione.
5 8 Solo superficialità nelle conoscenze e/o incertezze nell’applicazione e/o imprecisioni espressive separano lo studente dal raggiungimento degli obiettivi minimi.
6 10 Lo studente ha raggiunto gli obiettivi minimi, ma non si discosta da essi.
7 11-12 Lo studente ha raggiunto e consolidato gli obiettivi minimi, pur non discostandosi sostanzialmente da essi.
8 13 Lo studente si discosta nettamente, nella prestazione, dagli obiettivi minimi ma non raggiunge gli obiettivi massimi.
9 14 Lo studente ha di fatto raggiunto gli obiettivi massimi fissati, anche se qualche imperfezione non consente di esprimere la valutazione massima.
10 15 Lo studente ha pienamente raggiunto gli obiettivi massimi fissati.
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5.5 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico Vengono riportate le modalità di assegnazione dei crediti in base a quanto indicato dal P.O.F. ed approvato con delibera dal Collegio dei Docenti. Il credito scolastico viene assegnato, nella misura prevista dalle apposite tabelle contenute nel Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009, dal competente Consiglio di Classe, nella seduta di scrutinio finale, su proposta del Coordinatore di classe, una volta esaminate le apposite schede nelle quali ogni allievo del triennio avrà indicato e certificato le attività integrative extracurricolari e/o formative, seguite nell’anno scolastico corrente entro la fine delle lezioni, dalle quali ha tratto significative competenze. Il C.d.C. esprime un giudizio insindacabile, che terrà conto degli elementi che seguono:
1. Media dei voti conseguiti nello scrutinio finale. 2. Comportamento complessivamente positivo dell’allievo (frequenza – disciplina –
impegno – partecipazione). 3. Partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da Progetti
compresi nel POF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti Coordinatori di Progetto, per le quali viene indicato un monte ore non inferiore a venti.
4. Partecipazione con profitto alle lezioni di religione cattolica o, equivalentemente, all’attività alternativa.
5. Partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano desumere le competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per le quali viene indicato un monte ore non inferiore a trenta.
6. Acquisizione delle certificazioni specifiche ECDL, PET Etc. 7. Selezione per la partecipazione alle gare esterne delle Olimpiadi di materia. 8. Significativo scostamento della media dei voti dal minimo della fascia.
Per omogeneità di comportamento tra diversi Consigli di Classe, si conviene che il punteggio si discosti dal minimo di fascia nella misura di un solo punto (come da normativa) se si verifica almeno una delle seguenti condizioni :
➢ media dei voti ≥ 0,5 ➢ voto di religione o attività alternativa = ottimo
➢ partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da
progetti compresi nel POF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti Coordinatori di Progetto, per un numero complessivo di ore non inferiore a venti;
➢ partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano
desumere le competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per un numero complessivo di ore non inferiore a trenta; ➢ acquisizione delle certificazioni specifiche; ➢ selezione per la partecipazione a gare esterne riconosciute dal MIUR.
In nessun caso il punteggio variabile, nelle singole fasce verrà assegnato se l’ammissione
alla classe successiva sarà attribuita in presenza di voti di consiglio.
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5.6 Criteri di valutazione della prove scritte:
vedi griglie allegate
5.7 TIPOLOGIE DI TERZA PROVA
Tipologia N. prove Tempo previsto per ciascuna prova
B. Quesiti a risposta singola 2 2 ore
Testi delle simulazioni effettuate allegati in coda al documento
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7. CONSUNTIVO ATTIVITÀ DISCIPLINARI
Materia: RELIGIONE
Docente: Docente di laboratorio:
Paola Soldo
Libro di testo adottato: L.Solinas “Tutti i colori della vita” Ed. SEI Metodologie di insegnamento
Lezione frontale, lezione interattiva , discussione Mezzi e strumenti di lavoro
Libro di testo ,documenti, DVD
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti da:
Tutti La maggioranza
Alcuni
Comprendere l’importanza e il significato dei Patti Lateranensi e della loro revisione per i rapporti tra la chiesa e la società italiana
X
Conoscere il Concilio ecumenico Vaticano II come un evento importante nella vita della Chiesa contemporanea e descriverne le principali scelte operate
X
Approfondire la concezione cristiano -cattolica della famiglia e del matrimonio.
X
Conoscere gli orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla bioetica, sull’etica sessuale, sulla questione ecologica.
X
Studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo. Conoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa.
X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti da:
Tutti La maggioranza
Alcuni
Riconoscere e confrontarsi con gli eventi più importanti della Chiesa contemporanea
X
Riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella valutazione e trasformazione della realtà, in dialogo con tutti gli uomini .
X
Confrontarsi con la visione cristiana del mondo, attraverso i più significativi documenti del Magistero per elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà.
X
Confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti della rivelazione e interpretandone correttamente i contenuti, per elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità
X
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PROGRAMMA SVOLTO
Sono state affrontate le seguenti tematiche: Nel 1° quadrimestre
· I Patti Lateranensi: importanza storica, revisione e ricadute sulla società nel mondo contemporaneo
· Il Concilio Vaticano II: preparazione della convocazione, storia, documenti ed effetti riscontrati nella Chiesa e nel mondo
· Gli elementi fondamentali della morale cristiana: libertà, legge e coscienza.
Nel 2° quadrimestre
· L’insegnamento della Chiesa sull’amore, il matrimonio e la famiglia · L’insegnamento della Chiesa sulla vita in tutti i suoi stadi dalla nascita alla morte: in particolare
il significato della vita nella società e per il cristiano · La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente
e la politica; giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell’insegnamento cristiano
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Materia: ITALIANO
Docente: Antonio PIETRA
Libro di testo adottato: “Letteratura letterature”, Armellini, Colombo, Zanichelli
TEMPI, STRUMENTI DI VERIFICA Il controllo del processo di apprendimento è avvenuto in itinere attraverso il dialogo con gli alunni e i loro interventi, sia spontanei sia su mia precisa richiesta. Per quanto riguarda la valutazione
scolastica ho utilizzato come strumenti un colloquio e una prova scritta per quadrimestre. L’attività didattica ha proceduto con regolarità. Rispetto ai precedenti due anni l’impegno e l’interesse da parte degli studenti si sono espressi ad un livello sostanzialmente positivo; permangono in alcuni alunni difficoltà espressive sia nell’orale che nello scritto.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla Maggioranza
Da Alcuni
Autori e opere in programma X
Correnti e movimenti X
Il contesto politico e sociale X
Capacità
Utilizzare la lingua secondo le esigenze comunicative X
Riconoscere il valore dei testi letti X
Competenze
Orientarsi nel processo di sviluppo della civiltà artistico letteraria
X
Riconoscere lo specifico dei testi letterari X
SINTESI DEI CONTENUTI
Guy de Maupassant: Bel Ami G. Verga: Cavalleria rusticana La lupa Rosso malpelo Libertà I Malavoglia (brani antologizzati) C. Baudelaire: L’albatro G. Pascoli: Lavandare Il lampo Temporale Novembre X Agosto La mia sera
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Nebbia G. D’Annunzio: Il piacere (brani antologizzati) La pioggia nel pineto L. Pirandello: Il treno ha fischiato La patente La tragedia di un personaggio La carriola I. Svevo: Senilità (brani antologizzati) La coscienza di Zeno (brani antologizzati) F. T. Marinetti: Manifesto del Futurismo G. Ungaretti: Veglia I fiumi San Martino del Carso Soldati E. Montale: Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Cigola la carrucola del pozzo Forse un mattino andando in un’aria di vetro Non recidere, forbice, quel volto La casa dei doganieri Ho sceso dandoti il braccio A. Moravia: Delitto al circolo del tennis Addio alla borgata B. Fenoglio: I 23 giorni della città di Alba
Il partigiano Johnny (brani antologizzati) la Malora (brano antologizzato)
P. Levi: Se questo è un uomo ( brani antologizzati) L. Sciascia Il giorno della civetta ( brani antologizzati)
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Materia: STORIA
Docente: Antonio PIETRA
Libro di testo adottato: F. M. Feltri: Chiaroscuro
TEMPI, STRUMENTI DI VERIFICA Il controllo del processo di apprendimento è avvenuto in itinere attraverso il dialogo con gli alunni e i loro interventi, sia spontanei sia su mia precisa richiesta. Per quanto riguarda la valutazione
scolastica ho utilizzato come strumenti un colloquio e una prova scritta per quadrimestre.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla Maggioranza
Da Alcuni
Linee guida della storia del Novecento X
Capacità X
Collegare la storia generale alle storie settoriali X
Utilizzare adeguate concettualizzazioni X
Competenze
Utilizzare la storia per leggere il presente X
SINTESI DEI CONTENUTI
● Prima guerra mondiale (cause, sviluppi, conseguenze). ● Rivoluzione russa (cause, sviluppi, conseguenze). ● Primo dopoguerra in Europa e U. S. A.. ● Primo dopoguerra in Italia. ● Nascita del fascismo. ● Il Ventennio fascista. ● Crisi del '29. Risposte delle nazioni alla crisi. ● Il New Deal. ● Repubblica di Weimar. ● Il Nazismo. ● Seconda guerra mondiale (cause, sviluppi, conseguenze). ● Italia nel secondo dopoguerra. La Repubblica. ● La costituzione e le elezioni del 1948. ● U.S. A. e U.R.S.S.: guerra fredda. ● Israele e i paesi arabi ● Il crollo dell’impero sovietico ● L’Italia dal miracolo economico alla crisi della prima repubblica ● La decolonizzazione e l’attuale rapporto tra Nord e Sud del Mondo ● Israele e i paesi arabi. ● Il crollo dell’impero sovietico. ● L’Italia dal miracolo economico alla crisi della prima repubblica.
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Materia: INGLESE
Docente:
Alessandra MILANI
Libro di testo adottato: Login – HOEPLI
Gli alunni della 5AI hanno dimostrato un atteggiamento molto eterogeneo verso gli argomenti proposti. La classe presenta un piccolo numero di studenti dal rendimento scolastico veramente brillante per quanto riguarda la lingua straniera e sicuramente in grado di utilizzarla in modo efficace nel futuro percorso lavorativo o accademico. Il coinvolgimento nelle lezioni è stato costante per questa parte degli allievi, molto superficiale e disinteressato per altri. L’impegno domestico è stato regolare solo per un gruppetto di alunni, mentre altri hanno dimostrato attenzione saltuaria e basso tempo di attenzione; la partecipazione ai momenti di verifica è stata puntuale e con risultati ottimi solo per alcuni, mentre altri hanno costantemente chiesto di rimandare le verifiche sia scritte sia orali. Il comportamento è stato mediamente corretto. Nelle prove orali ho sempre sollecitato e valorizzato l’esposizione non mnemonica dei testi studiati, invitando gli studenti, a partire dalla metà della classe quarta, ad arricchire l’esposizione di quanto studiato sulla base di quanto apprendevano nelle varie materie d’indirizzo, anche a scapito della correttezza formale, che in un testo ripetuto mnemonicamente è solo fittizia e non dimostra un’autentica capacità comunicativa. Nelle prove scritte ho assegnato sistematicamente domande a risposta aperta su argomenti trattati nel programma. Ho sollecitato gli studenti più brillanti a rispondere liberamente e in modo “creativo” ai quesiti proposti, mentre ho vivamente consigliato a quelli più in difficoltà di aderire alle letture studiate e di esprimersi in modo meno personale, dimostrando almeno di saper rispondere in modo pertinente al quesito proposto. I testi delle letture effettuate in classe (al di fuori del testo in adozione) provengono da siti Internet di argomento informatico o da riviste, e sono quindi rigorosamente originali. Uno studente ha conseguito la certificazione PET in terza, uno ha sostenuto e superato brillantemente, nel corrente anno scolastico, la certificazione FIRST.
CONTENUTI Sono stati svolti i seguenti argomenti dal libro di testo: Operating Systems Operating Systems Windows and Macintosh Operating Systems Graphical User Interfaces Internet Services Services
Blogging Internet technologies
Linux What is Linux? An Interview with Linus Torvalds What does “Open Source” Mean? Local Area Networks Local Area Networks Bus and Ring Topologies Star Topology ISO/OSI Protocols ISO/OSI Protocols High Level OSI protocols Rounding off: what is an Intranet? Office Suites Tips on Word Processing Spreadsheets
Documento del consiglio di Classe 5AI a.s. 2016-2017 Pagina 19/50
Optical Fibers The Nature of Optical Fibers Communications using Optical Fibers Telephone Communications In laboratorio: visione del film “The Imitation Game” (sulla vita di Alan Turing) e studio della
trama.
Fotocopie da materiale originale Da TIME Magazine e altre riviste :
Better Artificial Limbs through Robotics World of Warcraft (a videogame) Computer worm targets industrial sites Nato on frontline of Cyberwar Augmented Reality An art form just like theatre (videogames) Databases (ciclo di 8 pagine da un manuale tecnico)
Lettura autonoma del sito della BBC dedicato allo sceneggiato “Sherlock”, visto a scuola. Si tratta
delle classiche storie di Sherlock Holmes, ambientate però nella Londra dei nostri giorni. Il sito
presenta il “blog” del Dottor Watson e ripropone le storie in chiave moderna. L’attività ha
permesso di praticare l’inglese generale in un anno in cui la parte di microlingua risulterebbe
altrimenti preponderante. I ragazzi hanno visto gli episodi e poi letto e studiato:
A Study in Pink
The Blind Banker
The Great Game
Lettura autonoma e in classe del racconto di E. A. Poe “The Gold Bug”, scaricato in versione
originale da Internet e da me ridotta con qualche taglio nelle descrizioni più lunghe. Descrizione
dei protagonisti, dell’ambiente e narrazione della trama per punti fondamentali, con particolare
attenzione al problema della descrizione e decodifica del messaggio cifrato (interessante per
l’aspetto della crittografia) e della scoperta del tesoro sepolto.
Tutti hanno effettuato nel corso dell’a.s. una presentazione PowerPoint su un argomento di tipo
tecnico. Scopo dell’attività era imparare a presentare un argomento di tipo tecnico-professionale
in pubblico con una certa disinvoltura (voce, postura, scioltezza). Segue l’elenco degli argomenti
delle varie presentazioni realizzate durante l’a.s. Ho lasciato gli studenti liberi di scegliere
argomenti affini ai propri interessi e di riutilizzarli o no ai fini dell’esame. SEGUE ELENCO DELLE
PRESENTAZIONI (ogni studente ne ha preparato e studiato una sola):
E-COMMERCE WIKILEAKS NANOTECHNOLOGIES SOCIAL NETWORKS CABLING GOAL-LINE TECHNOLOGY
ANONYMOUS WLAN BOSTON DYNAMICS INTERNATIONAL SPACE STATION PROSTHESES PROTOCOLS DARPA VIRUS DRM
AUGMENTED REALITY
Documento del consiglio di Classe 5AI a.s. 2016-2017 Pagina 20/50
Metodi di insegnamento (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving ecc.)
Lezione frontale, Utilizzo della LIM, dialogo in L2
Mezzi e strumenti di lavoro (sussidi didattici utilizzati) Libro di testo, video, LIM, articoli da riviste originali
Strumenti e numero di verifiche (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul
nuovo esame di stato) Sono state effettuate tre verifiche scritte e due orali nel primo quadrimestre per valutare il grado di comprensione e la capacità di esprimersi in modo autonomo e sufficientemente corretto in lingua straniera. Sono state somministrate tre verifiche scritte e quattro orali nel secondo quadrimestre. Le verifiche scritte, a parte la terza del I quadrimestre (basata sulla word-formation a livello B2) sono state tutte domande a risposta aperta. CLIL L’insegnante di Gipo ha utilizzato la lingua inglese per insegnare questi argomenti: software design process; Test-Driven design. Al termine delle lezioni gli studenti hanno svolto un test di verifica in lingua inglese che è stato valutato dal docente di GIPO per quanto riguarda i contenuti disciplinari e dal docente di L2 per il livello di competenza linguistica.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla Maggioranza
Da Alcuni
Elementi essenziali della grammatica inglese con particolare riferimento alla distinzione fra registro formale e informale Il linguaggio tecnico: vocabolario e strutture specifiche, nozioni di tecnologia dell’informazione.
X
Capacità
Capacità di comprendere e sintetizzare un testo; comprensione orale e sviluppo delle strategie comunicative in relazione all’argomento di discussione
x
Competenze
Sviluppo della competenza comunicativa: raccontare la trama di un libro, esporre i principali contenuti di un testo e di un documentario scientifico
x
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Materia: MATEMATICA
Docente:
M. Bertassi
Libro di testo adottato: "MATEMATICA.VERDE” Bergamini, Trifone Zanichelli
Metodi di insegnamento Lezione frontale e lezione dialogata , esercizi in collaborazione.
Mezzi e strumenti di lavoro Calcolatrice tascabile; libro di testo. Tempi I Quadrimestre : Integrali indefiniti e definiti.. II Quadrimestre : Integrali impropri. Equazioni differenziali. Funzioni di due variabili Osservazione sulla classe: La classe ha mostrato attenzione ed interesse in classe sin dall’inizio dello scorso anno scolastico. Il comportamento nei confronti dell’insegnante è sempre stato rispettoso e sereno. La maggior parte degli studenti inizialmente in difficoltà ha colmato le lacune ed ha mostrato un atteggiamento serio e costruttivo. Il profitto è mediamente più che sufficiente e vi è la presenza di studenti che hanno già ottenuto risultati positivi in test universitari.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti
Dalla Maggioranza
Da Alcuni
Conoscenza dei concetti e delle definizioni fondamentali , degli enunciati dei teoremi e delle implicazioni logiche intercorrenti
X
Capacità
Fornire interpretazione pratica delle relazioni e delle
proprietà studiate
X
Stabilire collegamenti fra gli argomenti studiati X
Sintetizzare in modo schematico gli argomenti X
Competenze
Saper risolvere in modo schematico gli argomenti X
CONTENUTI RICHIAMI DEI PREREQUISITI
Regole di derivazione, goniometria, geometria analitica.
INTEGRALI Le primitive di una funzione. Le proprietà degli integrali indefiniti L'integrazione delle funzioni elementari L'integrazione per scomposizione, per sostituzione, per parti
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L'integrazione delle funzioni razionali fratte Determinazione dell'area di un trapezoide L'integrale definito e le sue proprietà La funzione integrale Teorema della media ( enunciato e significato geometrico) Teorema di Torricelli- Barrow ( con dimostrazione ) Il calcolo delle aree Il calcolo del volume di un solido di rotazione Integrali impropri. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Definizione, curve integrali, integrale generale e particolare Le equazioni differenziali del primo ordine, a variabili separabili e lineari. Le equazioni differenziali del secondo ordine omogenee a coefficienti costanti
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI Dominio delle funzioni di due variabili Derivate parziali Teorema di Schwarz Determinante hessiano Condizioni per l’esistenza e determinazione di punti stazionari
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Materia: INFORMATICA
Docente: Docente di laboratorio:
Nicoletta ALBANI Licia ROMAGNOLI
Libro di testo adottato: Gallo- Sirsi “CLOUD” - ed. Minerva-Scuola
Metodologie di insegnamento
Lezione frontale e lezione dialogata - lavoro di gruppo in laboratorio – esercizi in collaborazione
Mezzi e strumenti di lavoro Computer; libro di testo, appunti, tutorial, piattaforma di e-learning . Tempi
● I quadrimestre : la progettazione concettuale e logica di una base di dati ● II quadrimestre : il linguaggio di interrogazione SQL – la programmazione lato server- uso di un dbms in
locale ed in rete.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla
Maggioranza Da
Alcuni
Conoscenza delle problematiche relative alla raccolta, archiviazione ed elaborazione dei dati sulle memorie di massa
x
Conoscenza dei concetti fondamentali per la progettazione di basi
di dati.
X
Conoscenza di Sistema Informativo e delle problematiche
organizzative connesse
x
Capacità
Capacità di applicare i principi e la metodologia di progettazione di
un data base utilizzando il modello concettuale E/R ed il modello
Relazionale.
x
Capacità di definire relazioni normalizzate e utilizzare gli operatori
relazionali.
x
Capacità di creare un DB ed eseguire interrogazioni su tabelle, in
linguaggio SQL.
x
Competenze
Saper scegliere il tipo di organizzazione più adatto per i dati, a seconda delle applicazioni
x
Saper collaborare ad un lavoro di equipe. x
Saper sviluppare in forma completa (analisi, progettazione e
realizzazione, collaudo, documentazione) un prodotto software
con un discreto grado di complessità
x
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SINTESI DEI CONTENUTI Modulo 1: ARCHIVIAZIONE DEI DATI e DBMS
● Organizzazione di un sistema informativo automatizzato
● Limiti della gestione tradizionali con gli archivi
● Caratteristiche di un DBMS:
− funzionamento in multiutenza
− eliminazione della ridondanza
− indipendenza delle applicazioni dai dati
− sicurezza e integrità dei dati
− la gestione della sicurezza
− la gestione delle transazioni
− la gestione della concorrenza
− la gestione del backup e restore dei dati
− la gestione delle query ● Classi di linguaggi per un Data Base (DDL, DML, QL, DMCL, DCL)
● Classi di utenza: ruoli e responsabilità
● Dal Database in locale a quello in rete:
a) condivisione in ambiente client/server e replica di dati
b) la distribuzione dei dati in rete: frammentazione e replica di tabelle Modulo 2 : Progettazione concettuale e logica di una basi di dati
● Modellazione dei dati e progetto software ● Lo schema concettuale ● Il modello E/R ● Entità ● Attributi: nome, formato, dimensione, dominio,opzionalità ● Tipologie di attributi: semplici, composti,multipli, chiavi candidate e chiavi primarie ● Associazioni : binarie, dirette, inverse, totali e parziali ● Classificazione delle associazioni : cardinalità 1:1, 1:N,N:M, gerarchie ● Regole di lettura
➢ Il modello relazionale
➢ I concetti fondamentali del modello relazionale
➢ definizione di: relazione, grado, cardinalità, domini, tuple,
➢ chiave candidata, primaria ed esterna
➢ requisiti fondamentali di una relazione
➢ Il mapping dello schema E/R
➢ Regole di derivazione del modello logico dallo schema E/R: derivazione di Entità
ed Associazioni
➢ Le operazioni relazionali:
selezione, proiezione, congiunzione, unione, intersezione e differenza ➢ La normalizzazione delle relazioni: il problema delle anomalie
La prima, la seconda e la terza forma normale.
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➢ Il linguaggio SQL
● Caratteristiche generali
● Identificatori e tipi di dati
● Definizione delle tabelle
● Comandi per la dichiarazione dei dati
● Comandi per la manipolazione dei dati
● Le operazioni relazionali nel linguaggio SQL
● Funzioni di aggregazione
● Ordinamenti e raggruppamenti
● Condizioni di ricerca
● I comandi per la sicurezza
● Interrogazioni parametriche
● Interrogazioni nidificate che restituiscono uno o più valori( predicati IN, EXIST;
ANY e ALL)
Modulo 3: AMBIENTI SOFTWARE PER DATA BASE
➢ Data Base nel WEB ● Architettura CLIENT/ SERVER : strumenti hw e sw ● Ripartizione di applicazioni tra Client e Server ● Definizioni delle tecnologie WEB e DB SERVER ● Pagine dinamiche PHP (istruzioni di connessione e SQL ospite) ● MySQL come DB-server
Laboratorio: Esercitazioni di gruppo relative ai moduli teorici. Nella seconda parte dell’anno le ore di laboratorio sono state utilizzate per la realizzazione cooperativa del progetto di classe DTCE
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Materia: SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE
Docente: Docente di laboratorio:
FERRARI Michele ALBERTARIO Claudio
Libro di testo consigliato: Baldino, Rondano, Spano, Iacobelli “ Internetworking Sistemi e Reti” (Vol. unico e vol. per il V anno) ed. JUVENILIA Lorenzi, Pizzigalli, Rizzi “Reti Internet e tecnologie web” ed. ATLAS
Strumenti didattici Computer, libro di testo, appunti, tutorial. Metodologie didattiche Lezione frontale e lezione dialogata - lavoro di gruppo in modo particolare per quanto riguarda il laboratorio – esercizi individuali e di gruppo – esercitazioni guidate. Osservazioni sulla classe La classe ha potuto mantenere la continuità didattica nella materia nell’arco del triennio.
Tenuto conto delle modifiche introdotte dalla cosiddetta riforma Gelmini, occorre osservare
che il numero di ore specifiche è stato ridotto a quattro in totale, contro le sei previste in
precedenza. Nonostante l’esperienza maturata negli anni, per il docente non è stato sempre
facile prevedere difficoltà e tempi di assimilazione. Spesso argomenti considerati
apparentemente semplici o comunque dati per acquisiti, di fatto hanno comportato la necessità
di ripetuti chiarimenti o di veri e propri ripassi dopo un certo periodo di tempo. Questa
perdurante azione di recupero in itinere ha rallentato lo svolgimento del programma e ha
limitato l’approfondimento di alcuni argomenti, ma l’alternativa sarebbe stata quella di
proseguire solo con un numero molto esiguo di elementi. Tuttavia gli interventi suddetti non
sempre hanno avuto successo e colmato in modo definitivo le lacune preesistenti. Come
strumento di progetto e verifica si è utilizzato principalmente Cisco Packet Tracer, un
programma che consente di simulare in modo molto efficace e realistico le problematiche di
rete affrontate durante le lezioni. Tale scelta si inquadra nell’ottica di consentire agli allievi di
acquisire una serie di competenze indispensabili per una eventuale certificazione CISCO,
peraltro inserita tra i progetti del POF. Ciò premesso, la fisionomia della classe risulta molto
differenziata, si passa da elementi che di fatto non hanno saputo mantenere un approccio serio
e costruttivo, limitando molto la fase di rielaborazione e di studio, ad altri discontinui, con una
preparazione non sempre sicura ed articolata, in particolare nei confronti degli aspetti
progettuali della materia, ad un gruppo che fortunatamente ha evidenziato serietà, impegno e
risultati uniformemente positivi. Per tali studenti il livello di preparazione raggiunto è discreto,
sicuramente buono, in alcuni casi, a conferma di un apprezzabile percorso di crescita umana e
professionale.
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Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla Maggioranza
Da Alcuni
Mezzi trasmissivi di rete X
VLAN : configurazione, dispositivi e protocolli X
Indirizzamento statico e dinamico con DHCP X
Instradamento: routing statico e dinamico, algoritmi e protocolli di routing; Inter-VLAN routing
X
Sicurezza delle reti e criptografia: sicurezza fisica, dei dati, degli accessi
X
Gateway e servizi integrati: proxy, firewall, nat e dmz
X
Caratteristiche fondamentali ed utilità delle VPN X
Esempi con Packet Tracer di configurazione ed utilizzo dei principali server di rete (DNS, FTP, HTTP, MAIL)
X
Analisi e progetto di massima di una rete locale in termini di topologie, dispositivi e organizzazione con riferimenti anche al cablaggio strutturato
X
Capacità
Capacità di analizzare la struttura di una rete in termini di topologie, dispositivi e protocolli
X
Capacità di organizzare una rete dal punto di vista delle apparecchiature e dei protocolli
X
Capacità di valutare le prestazioni globali di una rete
X
Competenze
Saper valutare le caratteristiche ed utilizzare correttamente i mezzi trasmissivi di rete (doppino, cavo coassiale, fibra ottica)
X
Essere in grado di progettare le reti LAN con gestione delle VLAN e degli switch multilayer (Layer 3), con configurazione dei dispositivi tramite Packet Tracer e assegnazione dinamica degli indirizzi tramite il protocollo DHCP
X
Analisi delle problematiche di routing statico e dinamico ed utilizzo di alcuni protocolli di routing fondamentali
X
Saper strutturare una rete in rapporto ai dispositivi, ai mezzi trasmissivi e alle connessioni
X
Saper riconoscere i principali fattori di rischio per i sistemi e comprendere l’impiego delle chiavi nella crittografia
X
Saper realizzare una LAN tenendo conto delle regole fondamentali per il cablaggio strutturato delle reti
X
Saper utilizzare alcuni protocolli fondamentali X Saper affrontare il progetto completo di una rete locale e lo sviluppo di programmi di comunicazione
X
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SINTESI DEI CONTENUTI
MEZZI TRASMISSIVI per la TRASMISSIONE NUMERICA Il doppino: caratteristiche, tipologie (UTP, STP, FTP), impiego
Il cavo coassiale (Thick e Thin)
Le fibre ottiche monomodali e multimodali, caratteristiche fondamentali e prestazioni, cenni alle
problematiche di connettorizzazione e alle interfacce di tipo elettro ottico
Gli SWITCH e le VLAN nelle RETI DI CALCOLATORI VLAN: caratteristiche, utilità ed apparati (switch managed) Tecnologia di trunking nelle VLAN e protocollo IEEE802,1q DTP (Dynamic Trunking Protocol) funzionalità e sua gestione (abilitazione - disabilitazione) Inter-VLAN routing: configurazione router-on-a-stick e creazione delle sub-interface Switch di livello 2 e Switch Layer 3: approfondimenti, campi di utilizzo, comandi fondamentali per la
loro programmazione tramite IOS command-line interface (CLI) e verifiche con Cisco Packet Tracer Switch Layer 3: SVI (Switched Virtual Interface) e routed interface
ROUTING: DISPOSITIVI e PROTOCOLLI Concetti fondamentali: Protocolli Routable e routed, scopi di un protocollo di routing, routing statico
e dinamico, informazioni contenute nelle routing table Routing statico e tabelle di instradamento, Long prefix matching, default route ed esempi di
ottimizzazione della tabella di routing (route summarization) Collegamento seriale tra due Router, concetti di DTE e DCE, componenti fisici delle linee punto punto
DTE-DCE, cablaggi e setting del clock Struttura e componenti fondamentali di un router, file running config, file startup config e fase di
avvio Routing dinamico: protocolli distance vector e link state RIP v1 e RIPv2 come esempi di protocolli di routing: caratteristiche fondamentali Autonomous system, interior routing protocol (RIP, IGRP, EIGRP, OSPF), exterior routing protocol
(cenni)
La SICUREZZA dei SISTEMI INFORMATICI Sicurezza fisica, sicurezza dei dati e dei programmi, sicurezza in rete e controllo degli accessi Crittografia a chiave simmetrica esempi e limiti Crittografia a chiave asimmetrica con chiave pubblica e privata per la garanzia dell’identità del
mittente e della segretezza dei dati Firma digitale, impronta e autenticazione
GATEWAY e SERVIZI INFORMATICI Proxy ARP, Proxy server, Firewall (Application Level, Stateful Packet Inspection) e ACL (Access
Control List) Allocazione dei Firewall a livello aziendale: Single Proxy Topology, Multiple Proxy Vertically
Topology, Multiple Proxy Orizontally Topology. DMZ (DeMilitarized Zone), Back to Back DMZ, Three Homed Firewall NAT (Network Address Translation) e PAT (Port Address Translation) Protocolli e servizi del livello applicazione: Telnet, FTP, HTTP, SMTP, POP3, DNS, DHCP
PROGETTO e IMPLEMENTAZIONE delle RETI e dei SERVIZI LAN: assegnazione automatica degli indirizzi IP con server DHCP autonomo o installato su un
router, comandi e verifica della funzionalità con Packet Tracer
Cablaggio strutturato: concetti ed elementi fondamentali Esempi significativi di rete locale: progetto e implementazione
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LABORATORIO e APPROFONDIMENTI
- Cisco Packet Tracer: caratteristiche, modalità operative e di debugging
- Assegnazione dinamica degli indirizzi di rete con DHCP e simulazione di una lan con Server DHCP
- Modalità operative e di accesso dei device Cisco: user, privilege mode e global configuration mode
- Progetto, configurazione dei dispositivi e simulazione di una rete locale con un router e tre sottoreti
(Packet Tracer)
- Progetto, configurazione dei dispositivi e simulazione di una rete locale con tre VLAN collegate
separatamente ad un router (Packet Tracer)
- Progetto, configurazione dei dispositivi e simulazione di una rete locale contenente tre VLAN con
collegamento unico ad un router utilizzando la configurazione router-on-a-stick e le sub-interface
(Packet Tracer)
- Progetto, configurazione dei dispositivi e simulazione di una rete locale contenente tre VLAN con
collegamento unico ad un router, utilizzando uno switch multilayer, Layer 3 (Packet Tracer)
- Comandi per la configurazione di un Router (porte e tabella di routing)
- Protocollo RIP v1 (routing dinamico) comandi fondamentali di configurazione, e distanza
amministrativa
- Routing statico su cammini multipli, modalità di instradamento dei pacchetti e comando tracert
- Esercitazione guidata: Rete contenente più LAN connesse tramite router ed una Server Farm con
server Mail-Web-DNS-FTP (Packet Tracer)
- Reti senza fili: WPAN, WLAN Wi-Fi (IEEE 802.11) e struttura di una rete mista (wired-wireless)
- Accesso alla rete geografica (internet): CDN, ISDN (cenni), DSL (ADSL e SDSL)
- Reti private virtuali (VPN): caratteristiche e campi di utilizzo
- Esempi significativi di rete locale: progetto e implementazione.
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Materia: GESTIONE DI PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
Docente: Docente di laboratorio:
Federico Di Palma
Rocco Rutigliano Libro di testo adottato: Antonio Dell’Anna, Martina Dell’Anna- Il project
management nella scuola superiore (Gestione progetto e
organizzazione d’impresa), Versione 2.20 del 04/10/2015
ISBN 9788896354827
Metodologie di insegnamento
Lezione frontale, lezione interattiva , discussione, esercitazione guidata. Mezzi e strumenti di lavoro
Libro di testo ,documenti, laboratorio.
Obiettivi Raggiunti da:
Tutti Almeno metà Alcuni
Conoscenze
Principali elementi dell’organizzazione di impresa X
Linee guida delle normative sulla sicurezza (Legge 81) e sulla qualità
(TQM e UNI-EN-ISO 900x) X
Principali tecniche per lo sviluppo di un progetto sw X
Capacità Utilizzare i principali sw correlati ad un progetto (Drive, GiT, Gantt
project) X
Saper correttamente leggere i principali strumenti di
rappresentazione simbolica in ambito aziendale (organigramma,
diagramma di flusso e Gantt) X
Saper correttamente impostare i principali strumenti di
rappresentazione simbolica in ambito aziendale (organigramma,
diagramma di flusso e Gantt) X
Utilizzare in maniera coerente e corretta il linguaggio tecnico
proprio della disciplina X
Competenze Scrivere una proposta di progetto strutturata
X
Scrivere un programma di test da includere per una semplice
funzione utilizzando il coverage design (scatola nera e bianca) X
Impostare una analisi dei rischi in maniera coerente e strutturata X
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SINTESI DEI CONTENUTI
Il programma è stato diviso in quattro parti fondamentali: l'organizzazione aziendale, volta a
fornire il contesto e la terminologia aziendale e le principali linee guida in materia di sicurezza e
qualità; la gestione di progetto, che inquadra e struttura come un progetto possa essere gestito in
maniera corretta e documentabile; la gestione precisa dei processi produttivi propri del corso di
studi; il laboratorio in cui, oltre all’acquisizione di strumenti software propri dell’area gestionale,
è stata svolta una simulazione a livello di classe volta alla realizzazione di un progetto reale, in
collaborazione con la disciplina di informatica, volta a fissare ed interiorizzare i contenuti in un
approccio costruttivista..
La terza parte del programma è stata svolta in lingua inglese in accordo con quanto previsto dalla
normativa vigente. Le lezioni, dal 13 Gennaio al 6 Marzo sono state svolte in lingua inglese (16
ore). In questo gruppo di lezioni rientrano 3 ore svolte dalla tutrice Laura Gustafson proveniente
dal M.I.T. di Boston. Coerentemente le rispettive valutazioni, in forma scritta ed orale, sono state
condotte in lingua inglese (5 ore).
Parte I) Organizzazione Aziendale
● Scopi e finalità dell’organizzazione aziendale. ● Strutture organizzative: micro strutture (mansioni, funzioni e ruoli), macro strutture (linea,
staff) e criteri di raggruppamento , meccanismi di coordinamento, organigramma, principali strutture (funzionale, divisionale, ibrida ed a matrice con enfasi sul ruolo del product manager).
● Processi aziendali: catena del valore di Porter, processi primari e di supporto, side (lato) aziendali e principali sw di gestione aziendale (e-procurement, e-commerce and e-business).
● Qualità totale: principi (conformità, controllo in ingresso, tracciabilità, soddisfazione del cliente, e miglioramento continuo), ruota di Deming, e legge di Pareto.
● Impianto normativo per la qualità e la sicurezza: vision 2000 (serie ISO 900x, UNI EN ISO 900x e UNI EN ISO 19011), legge quadro 81 (principi ispiratori, principali figure coinvolte, diritti e doveri, controlli), documenti fondamentali (manuale della qualità e Documento di Valutazione dei Rischi).
Parte II) Gestione di progetto ● Principi del project management: definizione di progetto, variabili di un progetto, gestione
del rischio, documentazione con particolare enfasi sulla proposta di progetto. ● Team di progetto: definizione, formazione e problemi di comunicazione. ● Ciclo di vita di un progetto: definizione delle principali fasi mediante approccio top down
(dal PBS al WBS) e relativa documentazione. ● Principali processi in un progetto (gestione dello scopo, gestione del rischio, gestione dei
costi), ruoli coinvolti e mansioni corrispondenti. Parte III) Modelli di sviluppo sw (CLIL Module)
● Ciclo di vita del sw: fasi principali e principali problematiche. ● Modelli e Metodologie principali per lo sviluppo del sw: cascata, a V, a doppia V, agile,
extream programming. ● Test del software: approcci (test phase, test driven-design), obiettivi del test (prestazionali,
funzionali), fasi di test (alpha, beta test), metodologie del test (scatola nera, scatola bianca), prodotti di test (programmi, check list, piani di test).
● Documenti principali per lo sviluppo software: user-story, architettura di massima, progetto esecutivo.
Parte IV) Laboratorio
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● Si sono illustrati i seguenti applicativi con finalità gestionali: ● GanttProject: open sw usato per il tracciamento di diagrammi UML (gant) e come
strumento di pianificazione. ● Git: open sw usato per gestire repository condivisi per lo sviluppo di progetti sw. ● Github: server web basato su git per la condivisione di progetti software open source.
● Progetto di classe: proposta, pianificazione, realizzazione e test di ...
Si allega la SCHEDA DIDATTICA CLIL prevista dall’istituto
Lingua: Inglese
MATERIALE ☒ autoprodotto ☒ già esistente (pagina wiki-pedia)
contenuti
disciplinari
● Ciclo di vita del sw: fasi principali e principali problematiche.
● Modelli e Metodologie principali per lo sviluppo del sw: cascata, a V, a
spirale, agile, extream programming.
● Test del software: fasi e tipologie di test, piano di test.
● Gestore di versioni (GIT).
modello operativo
☒ insegnamento gestito dal docente di disciplina
☒ insegnamento in co-presenza
metodologia /modalità di
lavoro
☒ frontale ⬜ individuale ☒ a coppie ☒ in piccoli gruppi
☒ utilizzo di particolari metodologie didattiche ___esercitazioni pratiche
risorse (materiali,
sussidi)
Materiale on line (wikipedia),
Slide fornite dal docente e dalla tutor (proveniente dal M.I.T.)
modalità e strumenti di
verifica
in itinere: lezione dialogata, interventi,interrogazioni brevi
Finale: prova scritta
modalità e strumenti di valutazione
Compito Scritto e interrogazione per gli assenti
modalità di recupero
⬜ non presenti ☒ presenti – interrogazione
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Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
Docente: Docente di
laboratorio:
Mario Succurro Claudio Albertario
Libro di testo
consigliato in
corso d’anno
- Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di
telecomunicazioni(vol 3 Ed.Zanichelli)
Metodologie di insegnamento Lezione frontale e lezione dialogata - Attività dil laboratorio – esercizi individuali e di gruppo – esercitazioni guidate.
Mezzi e strumenti di lavoro
Computer, libro di testo, appunti, tutorial.
Obiettivi Raggiunti
Conoscenze Da Tutti Dalla Maggioranza
Da Alcuni
metodi e tecnologie per la programmazione di rete X protocolli e linguaggi di comunicazione a livello
applicativo X
Conoscenza delle varie famiglie e tipologie di socket X
Capacità
capacità di analizzare un sistema di gestione di rete X
capacità di scrittura di socket client/server X
Capacità di utilizzare il linguaggio XML X
Competenze realizzare applicazioni per la comunicazione in rete X sviluppare programmi client/server con i protocolli. X sviluppare(analisi, progettazione e realizzazione,
collaudo, documentazione )di un prodotto software di
media complessità.
X
Osservazioni sulla classe
L'impegno della classe manifestato sia nell'attenzione che nel profitto risulta nella media,anche se con uno scostamento notevole nei risultati. Un gruppo di allievi ha manifestato maggior interesse rispetto ad altri conseguendo una maggiore padronanza degli argomenti proposti. Il comportamento complessivo della classe tenuto durante l'anno è accettabile.
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SINTESI DEI CONTENUTI
Gestione delle reti e protocollo SNMP
● Funzioni di un Network Management System
● Architettura del protocollo SNMP
● Componenti del protocollo: SMI MIB OID
● Utilizzo del protocollo SNMP su sistema operativo Linux
● Gestione Manager-agent: livello trasporto
● Messaggi SNMP , tipi di dati, tipi di PDU
● SNMP versioni e community
● RFC
LAB
- Concetti di virtualizzazione. Installazione di Linux su Virtualbox
- Monitoraggio del traffico di rete nella LAN mediante SNMP e gnuplot per la presentazione
grafica su pagina web
Tecnologie e protocolli delle reti di computer
● La tecnologia packet-switching e la rete Internet
● Lo standard Ethernet per le reti LAN wired e wireless
● Il modello OSI dell’ISO e lo stack di protocolli TCP/IP
● Il livello di rete e il protocollo IP
● Il livello di trasporto e i protocolli UDP e TCP
● Il modello client/server e il protocollo applicativo HTTP:
● Dal web al cloud
Socket programming in Linux e Windows
● Il protocollo di trasporto datagram-oriented UDP
● la sua gestione mediante socket in Linux e Windows
● Il protocollo di trasporto connection-oriented TCP
● la sua gestione mediante socket in Linux e Windows
LAB: - progettazione in C di applicazione UDP per un sistema lettore/contatori in rete con dati
raccolti su file csv
Socket programming in linguaggio Java
● Server e client UDP in Java
● server e client Tcp in java
● classi di java.net:
○ inetaddress
○ serversocket ,socket
○ datagramsocket,datagrampacket
○ url ,httpurlconnection
● concorrenza e multithread
LAB: - progettazione di una chat in java
- servizio daytime su server/client di tipo UDP
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Il linguaggio XML per la rappresentazione dei dati
● generalità
● Le componenti di XML
● il Document Type Definition
● Schemi XSD per definire linguaggi XML
● API java per la gestione di XML
Web Service
● Web-service di tipo REST (cenni)
Strumenti SW utilizzati:
Linux Fedora 24 in virtualbox
Ambiente di sviluppo NetBeans
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Materia: SCIENZE MOTORIE
Docente: Fossati Massimo Libro di testo adottato: CORPO LIBERO (Fiorini-Coretti-Bocchi)
Metodi di insegnamento Nelle specialità tecniche, si è utilizzato il metodo globale, per apprendere e perfezionare il gesto sportivo, quello analitico. Le unità didattiche, si sono sviluppate attraverso lezioni frontali e qualche volta in attività di gruppo. Mezzi e strumenti di lavoro Tutte le attrezzature in dotazione alla palestra. Spazi Palestra e spazi esterni all’istituto Tempi Misurazioni di inizio e fine anno e test giornalieri. Strumenti di verifica Profitto e preparazione, impegno e partecipazione, interesse e collaborazione, attitudini, ritmo di apprendimento, miglioramenti rispetto il livello di partenza.
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti da:
Tutti Almeno
metà
Alcuni
schemi motori di base
capacità coordinative
capacità condizionali
sport individuali
sport di squadra
educazione alla salute
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti da:
Tutti Almeno
metà
Alcuni
Sa adeguare e adattare le proprie capacità alle esercitazioni richieste
Conoscenza della tecnica; dei regolamenti; comprendere e applicare
la logica di gioco; conoscenza di strategie; ruoli e schemi; spirito di
collaborazione, rispetto e fair play
Norme igienico-sanitarie-alimentari; prevenzione degli infortuni con
elementi di pronto soccorso
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Programma svolto
● Riscaldamento generale: esercizi di preatletica generale, esercizi individuali a carico
naturale, esercizi individuali con piccoli sovraccarichi.
● Fondamentali individuali e di squadra della pallavolo (palleggio, bagher, battuta,
schiacciata, posizioni in campo), svolgimento di partite con le regole di gioco.
● Fondamentali individuali della pallacanestro (palleggio, passaggio, 3° tempo, dai e vai).
● Calcio 5, fondamentali individuali (passaggio, tiro) e di squadra (disposizione in campo),
partite.
● Avviamento al gioco Volano.
● Avviamento al salto in alto con scavalcamento laterale, salti con altezza crescente.
● Avviamento al baseball.
● Preparazione specifica ai test motori funicella, velocità 30 mt, lancio del peso 3kg e lancio
della palla medica 3kg.
● Conoscenze dei principi fondamentali dell’allenamento alla resistenza organica aerobica e
anaerobica, i fattori della resistenza, l’interval-training.
● Conoscenza dei regolamenti della pallavolo, pallacanestro e calcio 5.
Gli obiettivi generali sono stati:
● Favorire la presa di coscienza del proprio se corporeo in rapporto agli altri e all’ambiente.
● Sviluppare la capacità di organizzare il proprio spazio operativo.
● Favorire la capacità di autocontrollo emotivo dell’impulsività.
● Fare aumentare la fiducia in se stessi.
● Favorire il rispetto, la collaborazione e la socializzazione.
● Sviluppare la consapevolezza del rispetto delle regole e degli altri.
● Favorire l’acquisizione del senso di responsabilità e il rispetto dell’ambiente.
● Facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività di moto che tenda a promuovere la
pratica motoria come abitudine di vita.
● Favorire la scoperta e l’orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività
sportive.
Gli argomenti specifici sono stati:
● Mobilità articolare e elasticità.
● Coordinazione generale.
● Preparazione alla prova del salto della funicella.
● Preparazione alla prova di velocità.
● Consolidamento della tecnica della pallavolo.
● Consolidamento della tecnica della pallacanestro.
● Consolidamento della tecnica del calcetto.
● Consolidamento della tecnica della pallamano.
● Consolidamento della tecnica del badminton.
● Atletica leggera: salto in lungo con piccola rincorsa con zona di battuta libera; salto in alto
con scavalcamento laterale.
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ALLEGATI A1-TESTI DELLE SIMULAZIONI DI SECONDA E TERZA PROVA DELL’ESAME DI STAT0 SIMULAZIONE TERZA PROVA del 15 marzo
Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e reti
1 – Descrivi le differenze fra un socket di tipo TCP e uno di tipo UDP.
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2 – Commenta in modo esaurente le seguenti righe di codice:
struct sockaddr_in serv_addr;
serv_addr.sin_family = AF_INET;
serv_addr.sin_addr.s_addr = htonl(INADDR_ANY);
serv_addr.sin_port = htons(5000);
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3 – Descrivi le “community” (cosa sono e come sono dichiarate e impiegate in Linux). Spiega
inoltre cosa sono le RFC. …………………………………………………………………………………………………………………
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Disciplina: SISTEMI e RETI
CANDIDATO : COGNOME NOME__________________________
1. 1. Illustrare le caratteristiche fondamentali del DHCP..
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2. Un Router collega un certo numero di reti, supponendo che la netmask impiegata sia 255.255.254.0 si completi la tabella indicando, gli indirizzi di rete e, tra gli indirizzi IP indicati, quali potranno essere assegnati a degli host e quali no, indicando sinteticamente le motivazioni ed assegnando, nei casi in cui ha un senso, un possibile indirizzo per il default gateway.
Indirizzo IP Indirizzo di rete
Default gateway
Indirizzo assegnabile: SI/NO - motivazione
134.108.1.0
134.108.2.0
134.108.4.2
55
134.108.2.2
134.108.3.0
127.0.0.1
131.102.3.0
8.10.254.0
8.10.252.25
5
134.108.1.2
55
3. Lo schema sotto riportato rappresenta una rete composta da due sottoreti (Amministrazione e
Vendite) con un numero di host che riproduce una prima ipotesi operativa, ma suscettibile di
ulteriori ampliamenti. I dispositivi S1, S2, S3 sono degli switch, in particolare S1 e S3 risultano ubicati
in contesti differenti, e così gli host ad essi collegati, ad esempio su piani diversi di uno stesso
edificio. Si discutano la/le scelte progettuali (organizzazione e caratteristiche dei dispositivi di rete)
che consentono a ciascun host di comunicare con qualunque altro host all’interno dell’intera rete.
Nel caso in cui si individui la necessità di introdurre delle apparecchiature o/e collegamenti che non
sono presenti nello schema proposto, si motivino, anche in questo caso, le integrazioni da mettere in
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pratica.
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Disciplina: GESTIONE DI PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
1) Si descrivano cosa sia un KPI, il candidato fornisca anche un esempio di uso.
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2) Si descriva cosa siano PBS e WBS e come questi differiscano fra di loro.
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CLIL QUESTION) The candidate writes the definition of the following technical terms:
White box design:_________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
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Beta Test: _______________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Performance Test: _________________________________________________________________
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Disciplina: INGLESE
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS IN NO MORE THAN 10 LINES PER ANSWER
1) WHAT DO YOU KNOW ABOUT THE STAR TOPOLOGY?
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2) WHAT IS A RELATIONAL DATABASE?
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3) WHAT IS WORLD OF WARCRAFT?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA del 27 APRILE
Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e reti
1 – Descrivi un collegamento UDP server/client con socket java
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2 – Descrivi la relazione fra SMI, MIB e OID per il protocollo SNMP
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3 – Commenta in modo esaurente(funzione,argomenti,applicazione) la seguente funzione API:
int bind(int s, struct sockaddr *locaddr,int locaddrlen);
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Disciplina: SISTEMI e RETI
CANDIDATO : COGNOME NOME__________________________
1. Tra i servizi del livello Application, se ne descriva uno a scelta del candidato indicando altresì i protocolli impiegati (si escluda la descrizione del protocollo DHCP, già richiesta nella precedente simulazione).
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2.
Nella rete di figura sono presenti un PC (PC5) con indirizzo IP 192.168.3.177/28 e due LAN con
indirizzo IP 192.168.1.64/26 (LAN1) e 192.168.2.192/28 (LAN2). Si richiede di specificare:
a. se ce ne sono, quali indirizzi, all’interno delle due lan, dovranno essere assegnati in modalità statica indicando delle scelte operative compatibili con le rispettive reti di appartenenza;
b. il range di indirizzi IP effettivamente utilizzabili per l’assegnazione dinamica, supponendo che il Router1 supporti le funzionalità di server DHCP per LAN1; si tenga conto, ovviamente, delle valutazioni espresse nel punto a.
3. Facendo riferimento a Router1 e a Router2 nello schema del 2° esercizio, si richiede di riportare la/le
righe delle rispettive tabelle di routing che dovranno essere presenti nel caso di routing statico come
conseguenza di una programmazione specifica da parte dell’amministratore di rete. Nel caso sia
necessario assegnare degli indirizzi IP non ancora definiti, si richiede di indicarli chiaramente
giustificando la compatibilità di questi ultimi con le rispettive reti di appartenenza.
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Disciplina: GESTIONE DI PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
Domanda 1) Il candidato descriva cosa sia una macro-unità e le tecniche usate per governarla
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Domanda 2) Il candidato dia una definizione dei seguenti termini.
Git
___________________ Processo
Progetto di massima
________ CLIL QUESTION) The candidate describes what a functional test is in general and gives the
details of a notable test of his/her choice, including, if possible, the relative implementation using a
language of his/her choice.
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Disciplina: INGLESE
NAME SURNAME
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS IN NO MORE THAN 10 LINES PER ANSWER
1 - DESCRIBE PROTOCOLS 4-5-6-7
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2 - EXPLAIN THE TITLE OF "THE IMITATION GAME"
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3 - WHAT HAPPENS DURING A NORMAL TELEPHONE CALL?
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA DEL 5 MAGGIO 2017:
TESTO MINISTERIALE PROVA SUPPLETIVA 2015
A2-GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE A2-1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Indicatore
Fascia Punti Punteggio
assegnato
Comprensione del testo e dell'argomento proposto
1-3
Correttezza, proprietà linguistica e sintattica
0-3
Coerenza e chiarezza delle argomentazioni
0-3
Ricchezza degli apporti culturali pluridisciplinari
0-3
Capacità applicativa delle conoscenze acquisite nelle argomentazioni
0-3
Totale Punteggio
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A2-2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DI INFORMATICA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI INFORMATICA
ANNO SCOLASTICO 2016 – 2017
Macro
Indicatori
Indicatori Analitici Fascia
PUNTI
Punteggio
Assegnato
Analisi della
traccia e
conoscenza dei
contenuti
● Discussione di ipotesi e/o vincoli ● Uso del linguaggio tecnico appropriato ● Editing (impostazione scritto-grafica chiara e
comprensibile sul piano formale) ● Comprensione e conoscenza dei contenuti
1-4
Analisi dei dati
● Diagramma E/R coerente con ipotesi e vincoli impostati dal candidato
● Schema logico ● Completezza dei dati e formato ● Eventuale normalizzazione (3FN)
0-6
Codifica
● Uso del linguaggio SQL ● Uso di un linguaggio lato server
0-5
TOTALE PUNTEGGIO
N.B.
L’analisi delle tracce proposte nei temi d’esame degli anni precedenti evidenzia che le interpretazioni delle
situazioni possono essere molto differenziate sulla base delle conoscenze che il singolo candidato può
avere (o NON AVERE) sulla situazione descritta in traccia. Da qui molteplici soluzioni (tutte accettabili) a
livello concettuale. Nella correzione degli elaborati durante l’anno si è sempre favorita l’interpretazione
personale purché coerente con le ipotesi e i vincoli impostati dal candidato.
A2-3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
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Tipologia: QUESITI a RISPOSTA SINGOLA
Indicatori Fascia di punteggio Punteggio Assegnato
Pertinenza e conoscenza dei contenuti
1-7
Capacità di sintesi e rielaborazione
0-4
Padronanza del linguaggio specifico e chiarezza espositiva
0-4
Totale Punteggio
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
I DOCENTI :
ALBANI Nicoletta (coordinatore di classe)
ALBERTARIO Claudio
BERTASSI Manuela
DI PALMA Federico
FERRARI Michele
FOSSATI Massimo
MILANI Alessandra
PIETRA Antonio
ROMAGNOLI Licia
RUTIGLIANO Rocco
SOLDO Paola
SUCCURRO Mario
Pavia, 15 maggio 2017