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1 Istituto Comprensivo Putignano G. Minzele – G. Parini Anni scolastici 2016-2019 Registro Elettronico Dirigente Scolastico: Prof. Francesco Tricase Dirett. dei Serv. Gener. e Ammin.: Sig.ra Anna D’Elia Docenti Collab.: Prof.ssa Rosa D’Aprile – Ins. Fausta Martellotta F. S. Area POF: Prof.ssa Chiara Dalfino Spinelli Presidente del Consiglio d’Istituto : Arch. Nicola Losavio Via V. Petruzzi, 18 - 70017 PUTIGNANO Tel.080/4911131 - Fax : 0804911131 Cod. Mecc. BAIC85800B - C.F. 82021510720 - Cod. U.S. 698 e-mail [email protected] PEC:Posta Elettronica Certificata [email protected] Sito Web http://www.scuolamediaparini.it Delibera Collegio Docenti n 31 del 14 Marzo 2016 Delibera Consiglio di Istituto n. 19 del 10 Maggio 2016 “Chiara Lubich” “Perrone Karusio” “G. Minzele” “G. Parini”

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Istituto Comprensivo

Putignano

G. Minzele – G. Parini

Anni scolastici 2016-2019

Registro Elettronico

Dirigente Scolastico: Prof. Francesco Tricase Dirett. dei Serv. Gener. e Ammin.: Sig.ra Anna D’EliaDocenti Collab.: Prof.ssa Rosa D’Aprile – Ins. Fausta Martellotta F. S. Area POF: Prof.ssa Chiara Dalfino Spinelli

Presidente del Consiglio d’Istituto : Arch. Nicola Losavio

Via V. Petruzzi, 18 - 70017 PUTIGNANOTel.080/4911131 - Fax : 0804911131

Cod. Mecc. BAIC85800B - C.F. 82021510720 - Cod. U.S. 698e-mail [email protected]

PEC:Posta Elettronica Certificata [email protected] Web http://www.scuolamediaparini.it

Delibera Collegio Docenti n 31 del 14 Marzo 2016Delibera Consiglio di Istituto n. 19 del 10 Maggio 2016

“ChiaraLubich”

“PerroneKarusio”

“G. Minzele” “G. Parini”

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PREMESSA

IL PTOF

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità

culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro

autonomia. Costituisce la carta d’identità di ogni Istituto e ne esprime l’originalità sul piano didattico-

educativo, organizzativo-gestionale e valutativo.

Si basa su un’analisi dei bisogni educativi espressi dal contesto sociale, culturale ed economico, dalle

diverse esigenze formative degli alunni e dalle attese espresse dalle famiglie.

E’ un documento pubblico, trasparente e condiviso, in cui si esplicita l’autonomia scolastica e la

flessibilità curricolare. Inoltre è dinamico, flessibile e aggiornato annualmente allo scopo di poter

raggiungere traguardi di miglioramento graduali.

Il Piano dell’ Offerta Formativa, elaborato dal collegio dei docenti sulla base delle Linee di indirizzo

definite dal Dirigente Scolastico e approvato dal Consiglio d'Istituto, è un documento con il quale la

scuola offre alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “G.Minzele - G.

Parini” di Putignano:

- è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del

sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni

legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con

proprio atto di indirizzo prot 6852/C23-A26 del \06 Ottobre 2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 14 marzo 2016;

- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del10 /05 / 2016 ;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano è pubblicato nel sito web dell’Istituto;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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I percorsi formativi promossi dal nostro Istituto Comprensivo scaturiscono dalle fonti normative che

impongono sempre accurate riflessioni e disponibilità di adattamento, senza però distogliere

l’attenzione dalle scelte di carattere educativo-didattico che da sempre contraddistinguono la nostra

Istituzione scolastica: formare soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi alla vita locale,

nazionale, europea.

Le fonti normative essenziali cui si ispira il PTOF dell’I.C.” G. Minzele- G. Parini”sono:

Legge 13 luglio 2015, n.107

- La Costituzione della Repubblica Italiana (artt. 2, 3, 5, 30, 33, 34, 97, 117, 118, 119);

- Legge Costituzionale 3/2001;

- Leggi Ordinarie (L.241/1990 e successive modificazioni, L.20/1994, L. 169/2008, L.

170/2010); L.135/2012

- Leggi Delega (162/1990, 59/1977, 53/2003, 133/2008)

Decreti del Presidente della Repubblica (275/1999, 139/2007, 81/2009, 89/2009);

- D.P.R 80/2013; Direttiva Ministeriale 11/2014

- Decreti Legislativi (196/2003, 59/2004, 81/2008, 150/2009);

- Indicazioni Nazionali per il Curricolo 4/9/2012;

- Raccomandazioni del Consiglio d’Europa 18/12/2006 e 23/04/2008;

- Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma dilavoro e istruzione ( Bruxelles, 18/01/2010);

- Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles, 26-27/11/2009);

- Comunicazione della Commissione Europea per l’inclusività rispetto a:

o disabilità (anche nelle Linee Guida per l’Integrazione Scolastica degli alunni con

disabilità - MIUR Agosto 2009 e C.M. 38 del 15/04/2010);

o potenzialità (anche in C.M. 43 del 15/04/2009);

o Linee di Indirizzo generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e diamministrazione ai fini dell’elaborazione del P.T.O.F. (2016-2019) del DirigenteScolastico;

Proprio in relazione alle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 2006 e del 2008 la progettazioneformativa della nostra scuola punterà allo sviluppo delle otto competenze-chiave da esso fissate:

1. Comunicazione nella madrelingua, quale capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,sentimenti in forma sia orale che scritta, di interagire adeguatamente in un’intera gamma di contesticulturali e sociali.

2. Comunicazione nelle lingue straniere, basata sulla capacità di comprendere, esprimere edinterpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia scritta che orale, in unagamma appropriata di contesti sociali e culturali, a seconda dei desideri e delle esigenze individualio sociali. In tal senso la scuola garantirà un ampliamento dell’offerta formativa attraverso larealizzazione di corsi curricolari di bilinguismo ed extracurriculari per la certificazione dellecompetenze in lingua inglese (Trinity o Cambridge).

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, quale capacità di svilupparee applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Lacompetenza in campo scientifico si traduce in applicazione delle conoscenze e delle metodologieper dare risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani.

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4. Competenza digitale, che si traduce nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico,le TSI (tecnologie della società dell’informazione) supportate dalle TIC. In tal senso la scuolagarantirà un ampliamento dell’offerta formativa attraverso la realizzazione di percorsi didattico-educativi che vedranno l’impiego di strumenti tecnologici (LIM).

5. Imparare ad imparare, intesa come abilità di organizzare il proprio apprendimento attraverso unagestione efficace del tempo e delle informazioni, incentivando motivazione e fiducia.

6. Competenze sociali e civiche, personali, interpersonali e interculturali, che riguardano tutte le formedi comportamento che consentono alle persone di partecipare alla vita in società sempre piùdiversificate. A decorrere dall’ a. s. 2009/10, ai sensi della L.169/2008, il curricolo ordinarioincorpora la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione” trasversale all’intero precorsodidattico.

7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità, quale capacità di tradurre le idee in azione, di pianificare egestire progetti, anche con l’assunzione di rischi, per raggiungere obiettivi in modo creativo einnovativo.

8. Consapevolezza ed espressione culturale, quale consapevolezza dell’importanza dell’espressionecreativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione,compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

Quanto fin ora espresso volge al conseguimento del “Profilo delle Competenze al termine delprimo ciclo di Istruzione”, fissato dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012.

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Il Piano dell’Offerta Formativa TriennaleELABORATO dal Collegio Docenti con delibera n.31 del 14/03/2016 su indicazione dell’atto

d’indirizzo del Dirigente Scolastico emanato con nota prot.n. 6852/C23/A26 del06/10/2015, dopo i

contatti preliminari nel corso delle quali sono state prese in considerazioni le proposte ed i pareri

formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche che operano nel territorio, e l’ associazione dei genitori;

APPROVATO dal Consiglio d’Istituto con delibera n° 19 del 10/05/2016;

TENUTO CONTO del RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE), di cui alladelibera del collegio docenti n 31 del 14/03/2016 ;

TENUTO CONTO del PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO), di cui alla delibera del Collegiodocenti n. 31 del 14/03/2016;

PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola

AI SENSI dello:

Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistemanazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomiadelle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall‟art.14 della legge 107 del 13.07.2015;Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’ articolo 15, comma 2, lettera b),del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;

Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015

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VISION E MISSION dell’Istituto

VISION dell’Istituto

1- Esemplificare la direzione verso cui il cambiamentoa lungo termine dell’Istituto si deve muovere

2- Dare al personale docente la motivazione permuoversi nella direzione giusta anche se i percorsipossono essere complessi e difficili

3- Contribuire a coordinare rapidamente edefficacemente le azioni

4-3.

Contribuire a coordinare rapidamente ed efficacemente leazioni

D

Una scuola che educhi alla partecipazione attiva ,consapevole, responsabile formando un cittadinoconsapevole e competente= Formazione integraledella persona

La VISION rappresenta e riguardal’organizzazione della nostrascuola

Ha loSCOPO

di

Potenziare e valorizzare le competenzelinguistiche, con particolare riferimento allelingue comunitarie ( inglese e francese)anche attraverso l’uso delle tecniche digitali

Sviluppare e potenziarele competenze disciplinari e dicittadinanza degli alunni

Far crescere la comunitàeducante mediante lacollaborazionescuola-famiglia-territorio

Potenziare le competenze digitali diciascun alunno, mediante una didatticalaboratoriale per l’utilizzo critico econsapevole dei social-network e deimedia

OBIETTIVI

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LA MISSION è

LA MISSION dell’Istituto

Una formazione globale non può prescindere dalle conoscenze, dalle abilità e competenze, dalbisogno di rapportare il sapere alla complessità del contesto attuale e deve saper fornire aglistudenti gli strumenti per conoscere, per approfondire, per sottoporre dati, nozioni e concetti adun processo di interiorizzazione, di revisione, di capacità di confronto critico e cosciente. Da ciòscaturisce che tutte le iniziative della scuola , sia quelle curriculari che extra curriculari nonpossono essere tra loro delle monadi staccate, ma tutti gli interventi e le attività che la scuolaorganizza contribuiscono a costruire il PROGETTO unitario e globale , pertanto l’Istituto “ G.Minzele-G.Parini” offre ai suoi studenti una progettazione costituita da scelte individuali ecollegiali, quindi condivise, per raggiungere finalità formative istituzionali.Il nostro Istituto nel proprio operare pedagogico adotta i seguenti principi:

promuovere l'istruzione e l'educazione nella scuola alla luce dei valori costituzionali diuguaglianza, libertà e accesso al sapere senza discriminazioni di sorta, coniugando lostudio del sistema dei diritti e dei doveri inerenti la persona con il più ampio tema delrispetto quotidiano

offrire ogni possibilità di conoscenza, confronto e scambio di esperienze che permetta aciascuno di determinare la propria identità, accompagnandola sempre con la varietà e ladifferenza, esponendola volutamente e serenamente alla molteplicità delle culture e delleopinioni

sviluppare la consapevolezza sia all’interno che all’esterno dell’istituto sugli elementicaratterizzanti l’Istituto

progettare e realizzare l’Offerta Formativa nella prospettiva dell’unitarietà, salvaguardando ledifferenze specifiche d’ordine (Infanzia, Primaria, Secondaria), le libertà individuali el’autonomia degli organi collegiali

rafforzare la dimensione verticale che caratterizza un istituto comprensivo, favorendo unamaggior interazione tra i gradi scolastici

costruire e rafforzare forme di raccordo e di coordinamento con il territorio integrare e diffondere le possibilità offerte dalle nuove Tecnologie dell'Informazione e della

comunicazione nei sistemi di didattica e formazione, sia per supportare la didattica, sia perfavorire un sentimento condiviso di cittadinanza europea

Il modo di cui si avvale l’Istituto perraggiungere la vision

Favorire la formazione integrale , valorizzare,orientare la persona attraverso una metodologia

condivisa

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privilegiare la cultura dell'accoglienza, dell'inclusione e della legalità attraverso l’eserciziodella cittadinanza attiva anche in ambito internazionale

promuovere l’educazione interculturale, anche migliorando l’apprendimento delle linguestraniere

Nel rispetto dei principi succitati, e alla luce della Legge n. 53 del 2003, del D.L. vo n. 59/2004, dellaLegge n. 169 /2008 e delle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e delprimo ciclo d’istruzione ” (anno 2012), l’Istituto si impegna ad essere Scuola:

dell’educazione integrale della persona; che colloca nel mondo educando ai valori che determinano la convivenza civile,

quali la pace, la giustizia e la democrazia.

orientativa che prepara i propri alunni verso scelte consapevoli e prepara allaresponsabilità personale

dell’identità che valorizza le differenze nell’ottica dell’inclusione, conparticolare attenzione ai cambiamenti della società e della cultura;

della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi, favorendo larealizzazione di percorsi formativi individualizzati;

che valorizza le eccellenze e le potenzialità di ciascun alunno, riducendo così ledifferenze tra le classi

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Putignano è ubicata nel sud-est barese, in una zona di notevole interesse paesaggistico e

naturalistico della Puglia. L’antichissima città, la cui origine si perde nella notte dei tempi, è statacostruita su tre amene colline a 375 metri sul livello del mare. Questa cittadina, all’avanguardia perciviltà e progresso, è posta sull’antica Via Egnathia, una diramazione della Via Appia Antica, che daAltamura e Gioia del Colle passa per Putignano ed arriva fino a Fasano.

Putignano, inoltre, dista 18 chilometri dal mare ed è situata a 39 chilometri a sud – ovest di Bari.

Il territorio putignanese è esteso per 9544 ettari; la sua popolazione conta oltre ventisettemila abitanti,

che si contraddistinguono per spiccate capacità: grande laboriosità; arguzia ed intelligenza vivace;

industriosità; capacità di estrosa creatività; doti imprenditoriali; fine spirito sarcastico, che fa

spontaneamente ridere e sorridere e che, mentre diverte, non offende; attenzione al progresso ed alla

tecnica; lungimiranza ed azione orientata al bene della collettività.

Le origini della cittadina sono antichissime, come testimoniano i numerosi reperti archeologici,

ritrovati soprattutto tra l’Ottocento ed il Novecento ed attualmente custoditi nei musei di Napoli e di

Bari, nonché in alcune collezioni private e nel Palazzo municipale.

Il centro storico conserva per gran parte una struttura urbanistica tipicamente medievale, mentre la

parte più moderna, costruita intorno al borgo antico, si è estesa gradualmente su una viabilità più

adeguata ai mezzi di trasporto in uso e con costruzioni più funzionali alle esigenze ed alle condizioni

economiche della popolazione residente.

Le Amministrazioni Comunali che si sono succedute hanno curato particolarmente, negli ultimi

tempi, l’immagine della città, operando anche scelte di attenzione, disponibilità e collaborazione con leistituzioni educative operanti sul territorio, credendo nel valore della formazione delle giovani

generazioni per il prestigio della cittadina e per il bene della comunità locale.

BREVE STORIA DELL’ISTITUTO E CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

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Nell’anno scolastico 2012-2013, a seguito del piano di riordino della rete scolastica disposto dalla

Regione Puglia, in applicazione delle norme di cui alla legge 97/1994 e per volontà degli Organi

Collegiali, degli Istituti coinvolti e dell’Ente Locale, nasce l’Istituto Comprensivo “G. Minzele - G.

Parini”, con sede direzionale ed amministrativa presso l’edificio sito in via Vincenzo Petruzzi. La sua

denominazione trae origine dalle intitolazioni delle due istituzioni scolastiche precedenti.

La struttura della scuola “Romanelli”, ora “Perrone Karusio”,

esiste da almeno quarant'anni. La famiglia Perrone Karusio

dona al Comune il giardino ubicato in via Raimondo Vinella, e

lo stesso Comune, viste le esigenze della cittadinanza, costruì

l'edificio. All'epoca Putignano è protagonista di un grosso boom

occupazionale: aumentano le famiglie in difficoltà nel

trovare qualcuno che si occupi dei propri figli durante

l’orario di lavoro. Infatti in quel periodo erano pochissimi

gli asili privati ed ancor meno quelli pubblici. Per questo si

decide di costruire un asilo.

Il plesso scolastico ubicato in contrada “Spine Rossine”,

dalla quale per anni ha preso il nome, è l’ex lazzaretto di Putignano. Le spine “rossine” sono i cespugli

spinosi con fiori gialli presenti in abbondanza sul ciglio della strada della zona. La struttura è ora

intitolata a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari.

L’edificio in via Roma è intitolato a “Gennaro Minzele” (1761- 1824),

prestigioso matematico e scrittore locale che si distingue in campo

scientifico, impegnando la propria vita in attività di ricerca e di studi

approfonditi . Gennaro Minzele, matematico, autore di varie opere

scientifiche, maestro del letterato Vincenzo Cuoco e dello storico

Pietro Colletta, studia presso l’Università di Napoli e collabora a diverse opere, scrivendo varie

recensioni. Il principe Mirelli di Teora, celebre matematico, è discepolo di Gennaro Minzele, nominato

cattedratico presso l’Università degli studi di Napoli il 21 novembre 1813. Tra le sue opere

ricordiamo: “La grandezza discreta nelle sue finite ed infinitesime funzioni” del 1798, ed il “Trattato

dell’Algebra”.

L’8 Febbraio 1915 il Consiglio

Comunale di Putignano approvava il

progetto per la costruzione di un edificio

scolastico in un terreno detto “Orto di

Presentazione dell’Istituto

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Cristo”, di proprietà di una Congregazione di carità. Il suolo comprendeva, oltre all’attuale Piazza

Moro, anche un tratto di terreno che si estende fino a Via Noci. I lavori sono avviati, ma bloccati nel

1924, perché quel suolo era al di sotto del livello stradale e, per motivi igienici, non adatto ad una

scuola. La costruzione dell’ edificio è spostata in “Orto Sant’Eligio”, corrispondente all’attuale

ubicazione della “Minzele”.

L’edificio in via V. Petruzzi, sede della nostra Scuola Secondaria di 1° grado, è stato il primo della

città ad essere destinato a scuola post-elementare. Prima della sua costruzione i corsi di Avviamento

Professionale, istituiti nel 1930, la Scuola Media ed il Ginnasio avevano sede nell’edificio prossimo a

questo. Perciò l’edificio dell’attuale, costruito sul finire degli anni ’40 del Novecento con venti

milioni di lire, fondi stanziati dal governo “a sollievo della disoccupazione“ , ha rappresentato per

decenni il cuore pulsante dell’istruzione scolastica di Putignano. L’istituzione dei primi corsi di

istruzione secondaria è, dunque, opera dell’ Amministrazione Comunale del tempo.

La Scuola Media si attiva con l’anno scolastico 1935/36. Con l’anno scolastico 1937/38 funzionavano

a pieno ritmo le tre classi. Senza soluzione di continuità, dal 1938/39 iniziava a funzionare il corso

ginnasiale.

Il Podestà Michele Mummolo poteva vantare che Putignano avesse il corso completo di Ginnasio,

intendendo con la parola Ginnasio le tre classi di scuola media e le due ginnasiali, quarta e quinta.

Primo Preside della Scuola Media completa e poi del Ginnasio è il compianto Prof. Rocco Morea, il

quale lascia l’incarico nel 1945 per gravi motivi di salute. Gli succede, per il solo 1945/46, Filippo

Carbonelli, e poi Vito Giannini, che tiene la direzione della scuola dal 1946/47 al 1953/54. La Scuola

Media nasce dunque come scuola comunale: il Comune provvedeva a tutto, sul piano organizzativo e

sul piano finanziario. Allorchè nel 1950/51 la Media diviene Statale, benché le due sezioni scolastiche

continuano a convivere nello stesso edificio, conservano ciascuna la propria autonomia legale e

funzionale. La Scuola Media ha come primo Preside Francesco Vernaleone, quindi Vito Giannini

sino al 1953/54. Nel 1954/55 è Preside Angelo Galiano; dal 1955/56 al 1960/61 è Preside Giuseppe

Morea. E’ con la direzione di quest’ultimo che la scuola, nel 1959/60, è intitolata a Giuseppe

Parini. Dopo Morea, la “Parini” è diretta per un anno dalla Prof.ssa Teresa Contegiacomo, deceduta

quasi centenaria. Poi viene la Riforma, con l’istituzione della Scuola Media Unica (legge del 31

dicembre 1962, n. 1859), ora Scuola Secondaria di 1° Grado. Il primo Preside della nuova scuola,

qui a Putignano, è il Prof. Romualdo Mastromatteo, già direttore della Scuola di Avviamento

Professionale. Altri Dirigenti si sono avvicendati nel corso degli anni, rendendo la “Parini” sempre

ricca di prestigio.

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Gli Uffici della Dirigenza e di Segreteria dell’Istituto sono allocati presso la Scuola Secondaria“G. Parini”.Indirizzo: Via Petruzzi, 18 – 70017 PUTIGNANO (BA)Indirizzo e-mail: [email protected] (posta elettronica certificata): [email protected] web: http.//www.scuolamediaparini.itCodice Fiscale:82021510720 Codice Meccanografico:BAEE15100G

Dirigente Scolastico

Prof. Francesco TricaseUfficio di Dirigenza in via Petruzzi, 18

080/4911131

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Sig.ra Anna D’Eliaufficio in via Petruzzi, 18tel. 080/4911131

Uffici di Segreteria

Petruzzi, 1870017 Putignano BAtel. e fax 080/4911131e-mail: [email protected] (posta elettronica. certificata): [email protected]

Il Dirigente riceve Orario

dal lunedì al sabato 10.00 – 12.00

Giorni di ricevimento Orario

dal lunedì al sabato 10.00 – 12.00

Giorni di ricevimento OrarioDal lunedì al venerdì 11.00 – 12.30

Martedì - Giovedì 15.00 – 18.00

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Dall’ anno scolastico 2012-2013 è stato Istituito il nuovo Istituto Comprensivo Statale “G. Minzele–G.Parini”, composto da 4 sedi scolastiche di ordine e grado diverso che ospitano circa 1200 bambinie ragazzi dai 3 ai 14-15 anni.L’Istituto Comprensivo è costituito da 2 unità di Scuola dell’Infanzia, di 1 di Scuola Primaria e di1 di Scuola Secondaria di I grado(sede principale) che operano in continuità e in sinergia educativae didattica, con obiettivi condivisi e con organi amministrativi, pedagogici e dirigenziali unitari

L’Istituto Comprensivo è così costituito:

SCUOLA DELL’INFANZIA “ CHIARA LUBICH”

ORGANIZZAZIONETEMPO –SCUOLA

N° AULE N° ALUNNI RISORSESTRUTTURALI

2 Insegnanti per sezione6 giorni alla settimana(lunedì-

sabato)

25 ore senza servizio mensa; 40ore con mensa

6 149

-6 Aule-salone interno polifunzionale-la cucina-un’aula docenti-un giardino attrezzato construtture ludiche-Servizi

SCUOLA DELL’INFANZIA “PERRONE KARUSIO”

ORGANIZZAZIONETEMPO –SCUOLA

N° AULE N° ALUNNI RISORSESTRUTTURALI

2 Insegnanti per sezione5 giorni alla settimana(lunedì-venerdì)

25 ore senza servizio mensa; 40 ore conmensa

11 230

-11Aule-sezioni dislocate sia a piano terrache al piano superiore-due saloni utilizzati per le attivitàludiche e motorie e per gli incontricon le famiglie-un laboratorio per lo svolgimentodelle attività di ampliamentodell’offerta formativa

-a piano terra è collocata l’auladocenti-la cucina interna è attigua alla salamensa

- l’ampio giardino, fornito dimateriale ludico, permette attivitàall’aperto

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

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SERVIZI OFFERTI: Servizio trasporto (se richiesto) e/o servizio mensa (se richiesto)

SCUOLA PRIMARIA “G.MINZELE”

ORGANIZZAZIONE N° AULE N° ALUNNI RISORSE STRUTTURALI

TEMPO –SCUOLA

Curricolo obbligatoriodi 29 ore settimanali.

-22 Aule-Ufficio del Dirigente Scolastico

L’attività didattica è n. 22 aule

sono dislocatesui tre livellidella strutturacon i relativiservizisono dislocatesui tre livellidella strutturacon i relativiservizi

-Laboratorio multimediale

articolata in 6 giorni asettimana in orario

poantimeri-

Dislocate suitre livelli

livelli della

2 LIM mobili

-due LIM mobili

-Laboratorio scientificoantimeridiano della struttura -il centro di documentazione. con un

dal lunedì al venerdì394 congruo numero di postazioni multimediali

dalle 8.00 – alle 13.00

ore ore13.00

il laboratorio musicale

il laboratorio musicale Palestra coperta ampia eattrezzata

Il sabato dalle 8.00alle -il laboratorio artistico- espressivo

Ampio cortile esterno recintatoalle12.00

due classi a tempo pienocon 40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

dalle ore 8.00 alle ore16.00 con servizio mensa

.00-16.00

dal

lunedì

al

ve

-l’aula per il supporto agli alunni

diversamenteabili;-al primo piano si trova l’aula magna,utilizzata come spazio per incontri collegiali,assemblee generali con le famiglie, salaproiezioni e conferenze

0102030405060708090

1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.

EstOvestNord

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. PARINI”

ORGANIZZAZIONETEMPO –SCUOLA

N AULE N. ALUNNI RISORSE STRUTTURALI

Classi a tempoNormale (tot. lezioni994 ore)dal Lunedì al Sabato8.00 / 13.00

18 aule di cui14dotate divideoproiettore ecomputer portatili.2 LIM di cui unaportatile

299

-laboratorio telematico-multimediale, costituitoda una rete LAN con 24postazioni multimediali

-laboratorio scientifico, benstrutturato ed attrezzato

-laboratorio dicinematografia, corredatodi moderne attrezzatureper la realizzazione dicortometraggi e visione difilm;

-laboratorio musicale eaudiovisivo,insonorizzato, dotato distrumenti musicali edattrezzature audio

-laboratorio artisticosala multimediale, dotata diattrezzature perrappresentazionicinematografiche, perelaborazione di filmati grazieall’ausilio di software ad hoc,per incontri invideoconferenza ad uso distudenti e docentil’aula docenti è dotata di unPC con collegamento concollegamento ad InterntL’Aula Magna“Mezzapesa”, munita di un

grande schermo, utilizzata

per l’allestimento di mostre,

per la realizzazione di

rappresentazioni teatrali,

saggi corali e strumentali,

conferenze, dibattiti, incontri

con esperti ed ogni altra

iniziativa afferente al mondo

scolastico o aperta al

territorio.

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Maria

:

FunzionestrumentaleContinuità e

Orientamento

Profssa AnnaNapoletano

F. S.Viaggi

d’IstruzioneScuola Secondaria

P r o f . s s aMa r i a Mo s s a

F . S P r i m a r i aI n s . C in z i a

G i g an t e

R e f . I n f a n z i aI n s . V i t a

R o s a I ng e l l i s

P r i m o C o l l a b o r a t o r eP r o f . s s a R o s a D ’ A p r i l e

S e c o n d o C o l l a b o r a t o r eI n s . F a u s t a M a r t e l l o t t a

Coordinatored i p lesso

“G. Minzele”Ins . Rosa Arrè

C o o r d i n a to r ed i p l e s so“Per roneKarusio”

Ins . AngelaLosavio

F. S.P.O.F.

P r o f . s s aChiaraDal f inoSpinel l i

R e f .I n f a n z i aI n s . A nn aP a t r i z i a

P a g l i a r u l o

F. S.Sito web

FormazioneDocenti

ValutazioneP r o f . s s a

G i u s e p p i n aVan cher i

F. S.Sostegno

I n s . Lu c i aG i l i b e r t i

R e f .S e c o n d a r i aP r o f . s s a

D a n i e l a D iMi z i o

R e f . I n f a n z i aI n s . Ma r i a

N o t a r a ng e l o

DirigenteProf. FRANCESCO TRICASE

C o o r d i n a to r ed i p lesso“Ch iaraLub ich”Ins . M .

F ran cescaT r iso l in i

F. S.Continuità e

OrientamentoP r o f . s s a

AnnaNapo le tano

F . S. P r i m a r i aI n s . S araSpo r te l l i

Staff di DirigenzaCommissione di lavoro

Diret toreServ iz i

General iAmminist rat i v i

Anna D’El ia

Assistent iAmminist rat i v i

Co l laboratoreScolast ic i

GiuntaEsecut iva

Consigl io d iI s t i tuto

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FUNZIONIGRAMMASCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

(art.1 – commi 14 della Legge 107 del 15/07/2015)

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF,il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione di due docenti, i cui compiti sono cosìdefiniti:

Dirigente Scolastico

Prof. FrancescoTricase

-Assicura la gestione unitaria dell’istruzione, ne ha la legalerappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie estrumentali e dei risultati del servizio;- ha autonomia di direzione,coordinamento e valorizzazione dellerisorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; ètitolare delle relazioni sindacali;-organizza le attività secondo criteri di efficienza, di efficacia, di

qualità

Primo Collaboratore

Prof.ssa RosaD’Aprile

-Segue l’organizzazione e l’attuazione del P.O.F.-Collabora alla formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal

Collegio dei Docenti-Collabora all’attività di orientamento e continuità-Collabora con i coordinatori di classe che curano i rapporti e le

segnalazioni con le Famiglie e comunica le assenze-Raccoglie i materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e

alla relativa documentazione settore Scuola secondaria di I grado-Segue le esecuzioni dei deliberati dei consigli di classe e del Collegio dei

Docenti.-Accoglie i nuovi docenti-Segue le iniziative esterne/interne alunni/docenti in collaborazione con le

Funzioni Strumentali interessate-Definisce la programmazione annuale delle ottanta ore secondo le

indicazioni del D.S-Funge da supporto al D.S. per l’organizzazione di eventi non

programmabili durante l’a.s

-Gestisce le richieste degli studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata.-Sostituisce il D.S. nelle riunioni esterne qualora delegato.-Partecipa allo Staff di PresidenzaIl docente primo collaboratore, in caso di sostituzione del D.S., èdelegato alla firma dei seguenti atti amministrativi:

- atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente eA.T.A., nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze permalattia;

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- atti contenenti comunicazioni al personale docente e A.T.A.;-corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale,

comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggettiprivati avente carattere di urgenza;

-corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale eperiferica, avente carattere di urgenza;

- libretti delle giustificazioni;- richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi.

-

SECONDO COLLABORATORE DEL D.S

Ins. Fausta Martellotta

-Sostituisce il D.S. e il Collaboratore vicario in caso di assenza oimpedimento.

-Collabora con il D.S. alla gestione dell’orario provvisorio e definitivodelle lezioni del settore Scuola Primaria

-Collabora con il D.S. alla gestione unitaria dell’istituzione, supportandolonel tenere i collegamenti tra F.S., docenti, commissioni, referenti,coordinatori.

-Collabora nel mantenere le relazioni con il pubblico e nella applicazionedel Regolamento di disciplina.

-Predispone la sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi oimpegnati in altre attività settore Scuola Primaria.

-Collabora con il D.S. alla formazione delle classi prime della ScuolaPrimaria e all’assegnazione dei docenti alle classi.

-Funge da supporto al D.S. per l’organizzazione di eventi nonprogrammabili durante l’a.s.

-Gestisce le richieste degli studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata-Cura le iniziative esterne/interne alunni/docenti in collaborazione con le

Funzioni Strumentali interessate-Raccoglie i materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e

alla relativa documentazione settore Scuola Primaria-Cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di interclasse e del Collegio

dei Docenti orizzontale, rappresentando al Dirigente situazioni eproblemi, sezione Scuola primaria;

-Collabora con i Presidenti di interclasse che curano i rapporti e lesegnalazioni con le Famiglie e comunica le assenze

-Coordinare le ore eccedenti da utilizzare per progetti di ampliamento delPOF o manifestazioni ed eventi culturali

-Partecipa allo Staff di Presidenza

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È altresì istituita, per il plesso della Scuola primaria, la figura del Coordinatore di plesso che ha iseguenti compiti

Coordinatore di plesso scuola primaria

Ins. Rosa Arrè

-Mantenere i rapporti con il Dirigente Scolastico in ordine agliadempimenti organizzativi e formali di plesso;

-Rivolgersi al docente Collaboratore Vicario o al Docente 2°Collaboratore in caso di assenza o impedimento del DirigenteScolastico;

-Collaborare con il Docente vicario e con il Docente 2° Collaboratore.- I compiti di Coordinatore di plesso in caso di sua assenza sono rilevati dal

Collaboratore Vicario o dal Docente 2° Collaboratore-Collaborare con il secondo Collaboratore del Dirigente Scolastico nel

controllo del sistema di comunicazione interna al Plesso e curarel'archiviazione di circolari e comunicazioni;

-Consegnare in segreteria i materiali relativi al plesso e le comunicazionirichieste, tranne quelle strettamente personali che saranno sempreinoltrate dai diretti interessati;

-Collaborare con il Docente 2° Collaboratore nella gestione dei problemidegli alunni relativi ai ritardi, uscite anticipate, autorizzazioni,avvertimento alla famiglia in caso di indisposizione;

-Collaborare nel controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalareeventuali anomalie al Dirigente Scolastico e al Direttore dei ServiziGenerali e Amministrativi;

-Controllare il corretto uso delle attrezzature e del fotocopiatore esegnalare al 2° Collaboratore e all'Ufficio di Segreteria eventuali guastio anomalie;

-Cooperare con il Dirigente scolastico e/o con il Docente Vicario e con ilResponsabile del servizio sicurezza e prevenzione nell'assicurare ilrispetto delle norme e il coordinamento delle figure sensibili;

-Cooperare con lo Staff di Presidenza, le funzioni strumentali, lecommissioni di lavoro

-Partecipare agli incontri dello Staff di Presidenza

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È altresì istituita, per i due plessi della Scuola dell’Infanzia ,”Chiara Lubich” e “ Perrone Karusio” lafigura del Coordinatore di plesso che ha i seguenti compiti

Coordinatore di plesso scuola dell’infanzia “ Chiara Lubich” e “ Perrone Karusio

Ins. Francesca TrisoliniCoordinatore di plesso “Chiara Lubich”

Ins. Angela LosavioCoordinatore di plesso “Perrone Karusio”

-Mantenere i rapporti con il Dirigente Scolastico in ordine agliadempimenti organizzativi e formali di plesso;

- In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico rivolgersi alDocente Collaboratore vicario o Docente 2° collaboratore;

-Collaborare con il Docente Collaboratore vicario o Docente 2°collaboratore;

- In caso di sua assenza i compiti del Coordinatore di plesso sono rilevatidal Collaboratore vicario o Docente 2° collaboratore;

-Controllare il sistema di comunicazione interno Plesso e curarel'archiviazione (circolari e comunicazioni);

-Curare la consegna in segreteria dei materiali relativi al plesso e lecomunicazioni richieste, tranne quelle strettamente personali chesaranno sempre inoltrate dai diretti interessati;

-Gestire i problemi degli alunni relativi ai ritardi, uscite anticipate,autorizzazioni, avvertimento alla famiglia in caso di indisposizione;

-Provvedere ad utilizzare le risorse umane del plesso presenti a scuola perla copertura delle classi dei docenti assenti fino all’arrivo del docentesupplente;

-Controllare la registrazione di tutti gli interventi relativi alla gestionedell’orario (supplenze, residui orari, ore eccedenti, recuperi, permessi);

-Provvedere alla messa a punto dell'orario scolastico di plesso e allaregistrazione di tutti gli interventi relativi alla gestione dell'orario edella flessibilità che saranno consegnati e comunicati all’ufficio diPresidenza;

-Collaborare nel controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalareeventuali anomalie al Dirigente Scolastico e al Direttore dei ServiziGenerali e Amministrativi;

-Sovrintendere al corretto uso delle attrezzature e del fotocopiatore esegnalare all'Ufficio di segreteria eventuali guasti o anomalie;

-Cooperare con il Dirigente scolastico e/o con il docente vicario e con ilResponsabile del servizio sicurezza e prevenzione nell'assicurare ilrispetto delle norme e il coordinamento delle figure sensibili;

-Cooperare con lo Staff di Presidenza, le funzioni strumentali, lecommissioni di lavoro;

-Presiedere il Consiglio d’intersezione in assenza del DS;-Presiedere le Assemblee dei genitori di sezione o di plesso in assenza del

DS-Partecipare agli incontri dello Staff di Presidenza

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Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, il Collegiodei Docenti ha individuato 4 aree di interesse e ha eletto le relative Funzioni strumentali.

AREA 1 – Gestione dell’ Offerta Formativa e valutazione dell’Istituzione scolastica

Prof.ssa Chiara ClementeDalfino ( ScuolaSecondaria di 1° grado)

Ins. Patrizia Pagliarulo

( referente Scuoladell’Infanzia)

-Collaborare con il D.S. , con le Funzioni Strumentali , con laprof.ssa D’Aprile, con l’insegnante Martellotta con i coordinatoridi Plesso e la Referente della Scuola dell’Infanzia; nella stesuradel POF /PTOF.

-Coordinare la progettazione curricolare ed extracurricolare;-Monitorare le attività del piano dell’Offerta Formativa attraverso un

questionario di valutazione-Valutazione d’Istituto-Partecipare alle riunioni di staff dirigenziale ,-Effettuare la verifica finale del P. O.F. (il monitoraggio del POF in

collaborazione con la Funzione Strumentale dell’Area 4)-Analizzare i dati delle rilevazioni degli apprendimenti ed avviare

l’elaborazione di protocolli di valutazione interna coerenti con ilPOF. (in collaborazione con la Funzione Strumentale dell’Area 4)

-Partecipare alle riunioni dello staff dirigenziale al fine di monitorarein itinere l’andamento delle Attività

AREA 2 - Interventi e servizi agli studenti. Continuità e Orientamento

Prof.ssa Anna Napoletano( Scuola Secondaria di 1°grado)

-Coordinare le azioni previste dal P.O.F in materia di continuità edorientamento in ingresso e in uscita (formulare un progetto) incollaborazione con la prof.ssa Dalfino ,la prof.ssa D’Aprile,l’insegnante Sportelli Sara, l’insegnante Martellotta ( ScuolaPrimaria), e la referente della Scuola dell’Infanzia ;ins.Pagliarulo Patrizia.

-Gestire i servizi agli studenti: obbligo scolastico e formativo conraccolta dei dati sull’evasione sulla scarsa frequenza degli alunnie consequenziale pianificazione e coordinamento dei rapporti conle famiglie ai fini della continuità e dell’orientamento

-Coordinare i rapporti con le altre istituzioni scolastiche presenti sulterritorio.

-Elaborare, insieme allo Staff di Presidenza il depliant illustrativodell’Istituto per le iscrizioni del nuovo anno scolastico.

-Curare l’informazione per studenti e famiglie relativeall’orientamento.

-Curare il progetto continuità e coordinare le relative attività incollaborazione con la F.S del POF. la prof.ssa D’Aprile,l’insegnante Sportelli Sara e l’insegnante Martellotta ( ScuolaPrimaria)

- Coordinare le iniziative extracurricolari volte all’ampliamento eall’arricchimento del curriculum, promosse dall’istituto e/o daaltre istituzioni

-Monitorare i risultati scolastici degli alunni in uscita-Partecipare alle riunioni dello staff dirigenziale al fine di monitorare

in itinere l’andamento delle attività

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AREA 2 - Interventi e servizi agli studenti. – Continuità ( Scuola dell’Infanzia e Primaria-

Ins. Sara Sportelli(Scuola Primaria )

-Coordinare le azioni previste dal P.O.F in materia di continuità incollaborazione la prof.ssa Dalfino ,la prof.ssa D’Aprile,l’insegnante Martellotta ( Scuola Primaria), e la referente dellaScuola dell’Infanzia ;

-Coordinare i rapporti con le altre istituzioni scolastiche presenti sulterritorio;

-Elaborare, insieme allo Staff di presidenza il depliant illustrativodell’Istituto per le iscrizioni del nuovo anno scolastico.

-Curare il progetto continuità e coordinare le relative attività tra lescuole in collaborazione con la prof.ssa Dalfino Spinelli, laprof.ssa D’Aprile,la prof.ssa Napoletano Anna e l’insegnanteMartellotta;

-Curare l’informazione per studenti e famiglie relative allacontinuità;

-Formulare eventuali proposte di acquisti di ( hardware e software)da sottoporre all’attenzione del Dirigente Scolastico e per suotramite agli organi collegiali;

-Monitorare i risultati scolastici degli alunni in uscita;-Partecipare alle riunioni dello staff dirigenziale al fine di monitorare

in itinere l’andamento delle attività

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AREA 3- Formazione Docenti Sito Web e Valutazione

Prof.ssa GiuseppinaVancheri

- Progettare attività in intesa con altre scuole, Enti, Associazioni incollaborazione con la prof.ssa Dalfino , la prof.ssa D’Aprile,l’insegnante Martellotta e la Referente della Scuola dell’Infanzia.

-Presentare al Collegio dei Docenti iniziative di formazione per idocenti in collaborazione con le prof.sse Dalfino , D’Aprile e leinss. Martellotta, Losavio e Trisolini

-Coordinare le attività di partecipazione a concorsi e alle ProveInvalsi in collaborazione con la prof.ssa Dalfino e la prof.ssaD’Aprile e l’insegnante Martellotta

-Monitorare in itinere l'andamento delle attività realizzate.-Avviare l’ elaborazione di protocolli di valutazione interna coerenti

con il POF.-Curare il sito web secondo la normativa vigente.-Supportare la Dirigenza e gli Uffici di Segreteria per la diffusione

delle informazioni all'utenza, favorendo circolarità delleinformazioni e trasparenza

-Analisi dei bisogni formativi e gestione dei collegamenti internetper ricerca, individuazione, scarico e distribuzione dei materialiinformativi di particolare rilevanza per la scuola e la didattica;

-Raccolta feedback relativi alla partecipazione degli alunni alleattività di ampliamento dell’O.F. e socializzazione dei risultati.

-

-

AREA 4- Visite guidate e viaggi d’istruzione

Prof.ssa Maria Mossa( Scuola Secondaria di 1°Grado)

-Gestire la comunicazione con i consigli di classe per l’elaborazionedelle proposte da presentare al Collegio dei docenti e al consigliod’Istituto relativamente alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione.in collaborazione con la Commissione Viaggi

-Organizzare le visite guidate e i viaggi d’istruzione . incollaborazione con la Commissione Viaggi

-Gestire la documentazione.- Inviare le comunicazioni alle famiglie.-Comunicare e relazionare al Collegio dei docenti;-Partecipare alle riunioni dello staff dirigenziale al fine di monitorare

in itinere l’andamento delle attività.-

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AREA 4- Visite guidate e viaggi d’istruzione

Ins. Cinzia Gigante( Scuola Primaria )Referente Scuoladell’infanziaIns. Ingellis Vita Rosa

-Gestire le comunicazioni con i consigli di intersezione e interclasseper l’elaborazione delle proposte da presentare al Collegio deidocenti e al consiglio d’Istituto relativamente alle visite guidate eai viaggi d’istruzione in collaborazione con la CommissioneViaggi.

-Organizzare le visite guidate e i viaggi d’istruzione incollaborazione con la Commissione Viaggi

-Gestire la documentazione-Comunicare con le famiglie-Comunicare e relazionare al Collegio dei docenti.-Partecipare alle riunioni dello Staff dirigenziale al fine di monitorare

in itinere l’andamento delle attività

-

AREA 5 - Assistenza alunni - Gruppo H”

Ins. Lucia Giliberti(Scuola Primaria )

Referente prof.ssaDaniela Di Mizio( Scuola Secondaria di 1°grado)

-Coordinare il gruppo H e tenere i rapporti con l’A.S.L;-Monitorare i sussidi didattici per gli alunni diversabili;-Ricercare e coordinare le attività programmate nei percorsi differenziati;-Curare la documentazione riguardante gli alunni diversamente abili e la

successiva archiviazione in collaborazione con il CollaboratoreVicario e il Docente 2° Collaboratore;

-Coordinare la fase di rilevazione dei bisogni formativi degli alunnidiversabili, del gruppo “GLIS” e dei rapporti con l’A.S.L;

-Monitorare l’inserimento degli alunni diversabili e verificare laprogrammazione dei docenti di sostegno, funzionale all’inserimentodei singoli alunni H;

-Organizzare e coordinare i vari progetti A.S.L (screening,etc..).

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Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal POF e dal PTOF ilD.S. individua figure professionali i cui compiti sono così definiti:

COORDINATORI DEICONSIGLI DI CLASSE

-Coordinano e presiedono i Consigli di Classe a loro affidati inassenza o impedimento del Dirigente Scolastico. Nel presiedere iConsigli di Classe controlleranno che la discussione sia attinenteagli argomenti all’odg e non consenta deviazioni e divagazioni

-Coordinano la programmazione didattica e le operazioni divalutazione quadrimestrale.

-Raccolgono la programmazione individuale dei singoli docenti e laconsegneranno ai preposti nei termini fissati .

-Segnalano con tempestività al Dirigente scolastico tutte le notedisciplinari ed i fatti suscettibili di provvedimenti.

Raccolgono sistematicamente informazioni sull'andamentodidattico e disciplinare degli alunni, rilevano le varieproblematiche e ne curano tempestivamente la comunicazione alConsiglio di classe e alle famiglie.

Segnalano alle famiglie tempestivamente, a mezzo telefono e/oin forma scritta, sia le assenze continuative degli studentisuperiori ai 6 giorni, sia le numerose e ripetute assenze saltuarie,

Raccolgono le varie proposte dei docenti comprese quelleper acquisto strumenti e sussidi didattici;

Procedono al raccordo delle risultanze delle riunioni; Predispongono la raccolta dei dati completi per l’esame dei

nuovi libri di testo da sottoporre al Collegio dei Docenti ene controlla il non superamento del tetto massimoconsentito;

Promuovono incontri tra docenti e famiglie se necessarieed opportune;

Controllano l’andamento generale della classe segnalandotempestivamente le assenze, i ritardi ingiustificati deglialunni e proponendo al Dirigente Scolastico o un suaassenza al docente vicario l’adozione di provvedimentivolti ad eliminare comportamenti non conformi alRegolamento d’Istituto.

Individuano gli studenti che necessitano di attività direcupero e sostegno e trasmettono i nominativi al Dirigentescolastico .

Esaminano gli itinerari proposti dalla Commissione deiviaggi d’istruzione e visite guidate in seno al Consiglio,individueranno i docenti accompagnatori e potrannosuggerire alla Commissione la scelta del periodo dieffettuazione delle varie uscite;

Raccolgono la programmazione individuale dei singolidocenti e la consegnano ai preposti nei termini fissati;

-Propongono strategie atte a promuovere, nel gruppo classe e nelgruppo dei docenti del C.d.C., spirito collaborativo e interesse peril progetto formativo, nell’ottica di un clima di aula favorevole aiprocessi di apprendimento

-

1a A Prof.ssa Rosanna

Sportelli

2 a A Prof.ssa Maria Mossa

3 a A Prof.ssa Annalisa Tropiano

1 a B Prof.ssa Anna Napoletano

2 a B Prof.ssa Maria Pia Losavio

3a B Prof.ssa Giuseppina

Vancheri

1 a C Prof.ssa Antonia Menga

2 a C Prof.ssa Angela Clelia Grossi

3 a C Prof.ssa Chiara ClementeDalfino Spinelli

1 a D Prof.ssa Francesca Genchi

2 a D Prof.ssa Rosa D’Aprile

3 a D Prof.ssa Aurelia Intini

3 a E Prof.ssa Giuseppina DeMarco

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SEGRETARI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

- I Segretari provvedono a redigere il verbale della seduta delConsiglio di classe in modo rigoroso ed esauriente,riportando in maniera chiara e completa le decisioni assuntenonché le motivazioni che le hanno determinate.

-Segnalare, in segreteria, eventuali assenti non giustificati allesedute.

-

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COORDINATORE D’INTERCLASSEClassi 1e Ins. Rosalia Lippolis -Collaborare con le altre docenti per illustrare

la programmazione educativa e didattica aigenitori delle classi.

-Curare le buone relazioni all’interno delConsiglio di Interclasse e coordinare gliincontri;

-Farsi carico di raccogliere eventualmente tuttala modulistica, appositamente predisposta,e/o allegati da inserire a verbale.

-Coordinare e formulare per iscritto le richiesterelative all’acquisto del materiale di facileconsumo;

-Mantenere positivi rapporti con le famiglie e ilTerritorio: convocazioni, relazioni.

-Riferire al Dirigente, su situazioniparticolarmente problematiche orelativamente ad un elevato numero diassenze degli alunni;

-Collaborare con le colleghe con incarico dicollaboratrici del DS, Coordinatori di plesso econ le “Funzione Strumentale“;

-Raccogliere le proposte del consiglio diinterclasse.

-Collaborare con la Funzione Strumentale perla stesura del piano delle visite guidate edei viaggi d’istruzione;

-Compilare tutta la modulistica appositamentepredisposta;

-Raccogliere e consegnare al DS, doverichiesto, le relazioni finali inerenti visiteguidate, spettacoli, manifestazioni...;

-Segnalare al DSGA eventuali disfunzioni einconvenienti riscontrati con il serviziopullman;

-Curare la distribuzione o la raccolta delle schededi valutazione alla/e classe/i.

-

Classi 2e Ins MastroleoGaetana

Classi 3e Ins. Gigante Cinzia

Classi 4e Ins.FaustaMartellotta

Classi 5e Ins. Maria Cristofaro

Il compito di Segretario d’interclasse prevede Verbalizzare le riunioni dei consigli di interclasse; Curare la tenuta del registro dei verbali, compilato con

precisione e correttezza in ogni sua parte. Segnalare, in segreteria, eventuali assenti non giustificati alle

sedute.

-

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COORDINATORE D’INTERSEZIONEIns. Francesca Trisolini (Scuola dell’Infanzia “ ChiaraLubich”)

Ins. Angela Losavio ( Scuoladell’Infanzia “ PerroneKarusio”)

-Collaborare con le altre docenti per illustrare laprogrammazione educativa e didattica ai genitori delleclassi.

-Curare le buone relazioni all’interno del Consigliod’intersezione

-Collaborare con la Referente per la stesura del piano dellevisite guidate e dei viaggi d’istruzione da presentare allaFunzione strumentale .

-

Il compito di Segretario d’intersezione prevede Verbalizzare le riunioni dei consigli di intersezione. Curare la tenuta del registro dei verbali, compilato con

precisione e correttezza in ogni sua parte. Segnalare, in segreteria, eventuali assenti non giustificati alle

sedute.

-

COORDINATORI D’AREAAREA LINGUISTICACoordinatrice prof.ssa ChiaraClemente Dalfino Spinelli

AREA TECNICO –SCIENTIFICACoordinatrice prof.ssa DorianaCampanella

AREA ARTISTICO-ESPESSIVO- MOTORIACoordinatore prof. AndreaD’Alessandro

-Coordinano le riunioni del Dipartimento disciplinare-Coordinano le richieste atte a dotare la scuola delle risorse

didattiche necessarie (strumenti didattici, introduzione opotenziamento della tecnologia didattica.

-Compilano il verbale delle riunioni del Dipartimento.-Curano l’accoglienza dei nuovi docenti del proprio Dipartimento.-Organizzano eventuali prove per classi parallele del proprio

Dipartimento su indicazioni dei colleghi del Dipartimentomedesimo.

-Coordinano le adozioni dei libri di testo del proprio Dipartimentodisciplinare.

-Promuovono il confronto fra i docenti del dipartimento al fine didefinire il piano di lavoro disciplinare annuale.

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola PrimariaLab InformaticaIns. Mastroleo Gaetana

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

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-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola PrimariaLab MusicaleIns. Bianco Eugenia Maria Pia

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito di

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elaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola PrimariaLab ScientificoIns. Ferranti Angela

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola PrimariaLab Centro DocumentaleIns. Delfine Elisabetta

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere per

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contestazione di eventuali addebiti-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario al

funzionamento dei laboratori.-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioni

necessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e dei

materiali e sussidi consegnati-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonea

relazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

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RESPONSABILI DI LABORATORIScuola Secondaria di 1° gradoLab ScientificoProf.ssa Campanella Doriana

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola Secondaria di 1° gradoLab MusicaleProf.D’Alessandro Andrea

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario al

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funzionamento dei laboratori.-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioni

necessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e dei

materiali e sussidi consegnati-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonea

relazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

RESPONSABILI DI LABORATORIScuola Secondaria di 1° gradoLab ArtisticoProf.ssa Mastrangelo Angela

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

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RESPONSABILI DI LABORATORIScuola Secondaria di 1° gradoLab CinematograficoProf.ssa Genchi Francesca

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

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RESPONSABILI DI LABORATORIScuola Secondaria di 1° gradoLab InformaticaProf.ssa D’Onghia Anita

-Curano la gestione e l’ utilizzo di quanto consegnato-Provvedono al controllo del materiale, al coordinamento delle

attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti,alla tempestiva segnalazione delle anomalie, guasti, furti,ecc., che si dovessero verificare.

-Predispongono l’ottimale utilizzo del laboratorio, sentite lenecessità evidenziate dai collaboratori del dirigentescolastico

-Fanno osservare il regolamento d’uso dei laboratori e nepropongono le opportune integrazioni e rettifiche.

-Comunicano tempestivamente al Direttore S.G.A. guasti,danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere percontestazione di eventuali addebiti

-Controllano l’uso del materiale di consumo necessario alfunzionamento dei laboratori.

-Comunicano, con apposita relazione, le manutenzioninecessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio

-Predispongono registri per la gestione dei laboratori e deimateriali e sussidi consegnati

-Avanzano proposte di acquisto, accompagnate da idonearelazione, di sussidi didattici necessario allo svolgimentodelle attività.

-Controllano che tutte le attività svolte nel laboratorio da partedei docenti siano puntualmente annotate sul registro comeanche le rotture/guasti che si dovessero verificare.

- Alla fine dell’anno, i responsabili. hanno il compito dielaborare una dettagliata relazione sul compito svolto,sull’utilizzo dei laboratori e materiali da parte delpersonale scolastico, sullo stato dei beni ricevuti inconsegna con indicazione dei beni deteriorati da scaricare ebeni da riparare

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COLLEGIO DEI DOCENTI

Composizione del CollegioDirigente ScolasticoTutti i docenti

Compiti del Collegio Docenti:-Delibera il funzionamento didattico della scuola,le attività di

sperimentazione, il piano di aggiornamento, la scelta dei libri daadottare nelle classi, i viaggi d’istruzione,-Cura l’elaborazione del PTOF e della programmazione educativa,.-valuta la realizzazione di quanto indicato nel PTOFSceglie due membri del comitato di valutazione ed individua lefunzioni strumentali.

CONSIGLIO DI CLASSEComposizione del Consigliodi classe:Dirigente Scolastico chepresiede(o delega docentecoordinatore)-Tutti i docenti che operanonella classeRappresentanti dei genitori(eletti annualmente)

Compiti del Consiglio di classe:determinare la realizzazione dell’azione educativa-didattica dei docentiche operano in una classe

CONSIGLIO DI ISTITUTODirigente Scolastico:prof. Francesco Tricase

Componente genitori:Arch. Nicola GiovanniLosavio ( Presidente)Sig.ra Antonella LabateSig. Ubaldo AmatiSig.ra Campanella MariannaSig. Campanella RobertoSig.ra Carmela CurciSig.ra Angela GiottaSig. Vincenzo Del Vento

Componente docentiIns. Cristofaro MariaProf.ssa D’Aprile RosaProf.ssa Di Mizio DanielaIns. Elefante RaffaellaIns. Martellotta FaustaIns. Mezzapesa GinaIns. Trisolini Maria FrancescaComponente ATASig.ra Bramante MariaCarmelaSig. Laera Angelo

Compiti del Consiglio d’Istituto:

- deliberare il bilancio e l’impiego dei mezzi finanziari- predisporre il regolamento interno- approvare il PTOF- elaborare gli indirizzi e le scelte generali di gestione e diamministrazione- elaborare il calendario scolastico

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Tutor dei tirocinanti Universitari

1.Collaborazione con l’ufficio tirocinio dell’Università2.Accoglienza dei tirocinanti.3.Assegnazione dei tirocinanti ad una sezione/classe4.Assegnazione ai tirocinanti di un insegnante tutor.5.Verifica periodica, attraverso incontri con i tutor assegnati, dell’attività

Valutazione finale del tirocinio svolto.

Reti di Scuole

La Legge 107 favorisce la costituzione delle reti di scuole, consolida ed implementa quanto previstodall'art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, per consentire a ciascuna istituzione scolastica diprogettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali dettati dalla leggestessa. Attraverso la costituzione di reti e tramite i relativi accordi sarà quindi possibile realizzareprogetti o iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale.

L’Istituto “G. Minzele-G. Parini” partecipa alle seguenti reti:

- Rete per la Sicurezza- Reti di scuole costituite per progetti MIUR ( Piano di miglioramento)- Rete di scuole per il Progetto " Vivere il mare"- Rete con l’Ente locale

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Diagnosi autovalutazione di Istituto e piano di miglioramento

Atto preliminare per l’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di AutoValutazione),pubblicato sulSito della Scuola all’indirizzo www.scuolamediaparini.it e il PDM (Piano di miglioramento), di cuiall’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità, traguardi, edobiettivi di processo.Si rinvia al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario dellerisorse umane, materiali, finanziarie di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti deglistudenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.Si riprendono qui come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusividel RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità e i traguardi che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

ESITI DEGLI STUDENTI

RISULTATI SCOLASTICI

PRIORITA’ DESCRIZIONE DEL TRAGUARDOMiglioramento delle azioni di monitoraggio evalutazione

Azione di gruppi di lavoro per riflettere suirisultati degli studenti. Adozione di prove strutturateper classi parallele

Promozione dell’Inclusione Socializzazione tecniche innovative adottateIncremento recupero; monitoraggio PDP ed azioni conseguenti; valutazione interventi BES;

Promozione del pieno sviluppo della persona ditutti gli alunni

Aumento risorse umane per ampliamento epersonalizzazione dell’ O.F., finalizzato allo sviluppodelle eccellenze e del potenziamento del curricolo dibase.

Competenze chiave e di Cittadinanza

Migliorare l’acquisizione delle competenzeeuropee

Programmazione verticale d’istituto in funzione diuna didattica delle competenze

Valutazione delle competenze chiave e dicittadinanza con criteri comuni e condivisi

Divulgazione interna ed esterna alla scuola degliobiettivi delle competenze chiave europee

Le priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguardano gli esiti scolastici raggiunti daglialunni nei due ordini di scuola: Primaria e Secondaria di I grado.

Priorità della scuola è migliorare il successo formativo degli alunni, valorizzando le potenzialità diciascun alunno, riducendo così la differenza tra le classi, e valorizzando le eccellenze nel quadro di unosviluppo armonico e integrale della persona.

RAV (Rapporto di AutoValutazione) e PDM (Piano di Miglioramento

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Le strategie che la scuola intende mettere in atto, per migliorare il rendimento dei propri alunni, non

possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale al processo di crescita dei propri

discenti. La scuola, quindi, intende programmare il proprio intervento formativo partendo dai risultati

degli scrutini e dai dati restituiti dall’INVALSI per migliorare il successo formativo dei propri

studenti, agendo sull’ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di

un’utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto. La

scuola inoltre si impegna ad assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo le

eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA attraverso azioni di recupero. La

programmazione verticale delle competenze, certamente potrà contribuire a potenziare tutte le azioni

di inclusione e differenziazione favorendo la consapevolezza dell’importanza dell’imparare ad

imparare, il pensiero creativo e divergente attraverso una modalità cooperativo-concreta utile alla

individualizzazione di interventi più efficaci e produttivi per ogni singolo alunno.

In vista di questi risultati intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo

occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo.

In questo processo la scuola vuole avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di

input provenienti dal territorio

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curriculo, progettazione evalutazione

Progettare un curricolo funzionale all’acquisizionedelle abilità di baseProgettare un curricolo funzionale alla scelta dellascuola secondaria di 1° grado.Progettare per competenze.Elaborare e adottare delle rubriche valutative

Ambienti per l’apprendimento Progettare e organizzare ambienti d’apprendimentofunzionali alle nuove strategie d’insegnamento –apprendimento ( Debate, aule laboratorio, Flippedclassroom)Promuovere la didattica dello sviluppo delle capacità dirisolvere problemi e imparare ad imparare

Inclusione e differenziazione Utilizzare le opportunità offerte dalla tecnologia neiriguardi della diversità

Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane

Mettere in pratica processi di formazione eautoformazione finalizzati al miglioramento delle pratichedidattiche e alla predisposizione di rubriche valutative e diambienti di apprendimento

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OBIETTIVI di PROCESSO

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L'analisi dei risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali ha permesso di riflettere sul

livello di competenze raggiunto dalla scuola in relazione alle scuole del territorio, a quelle con

background socio-economico simile e al valore medio nazionale. Tale analisi permette di valutare la

capacità della scuola di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento dei livelli essenziali di

competenza. L'azione della scuola dovrebbe quindi essere volta a ridurre l'incidenza numerica e la

dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia,

considerando la variabilità dei risultati interna alla scuola (tra le classi, tra le sedi, tra gli indirizzi),

così come la distribuzione degli studenti nei diversi livelli di rendimento.

ESITI

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole

con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica

in alcune classi si discosta in negativo dalla varianza regionale e nazionale.

Punti di Forza

I risultati raggiunti dalla scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica risultano

superiori rispetto alla media nazionale.

Punti di Debolezza

- Dai dati delle prove nazionali di matematica emerge una forte varianza tra le classi della scuola

primaria (classi V). La varianza risulta maggiore rispetto al dato delle altre scuole del sud di

+51,6% e di + 54,6% rispetto al dato Italia.

- Dai dati delle prove nazionali di matematica della Scuola Secondaria di I grado emerge una

varianza tra le classi compresa tra il 12% e il 18%

- Andamento irregolare dei risultati delle prove invalsi nella scuola Primaria a parità di ESCS nei

diversi anni di rilevazione.

Risultati nelle prove standardizzate nazionaliINVALSI

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L’elaborazione del PTOF dovrà svilupparsi in maniera coerente con le azioni di miglioramentodeclinate nel PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra iseguenti di cui all’art. 1, comma 7 della legge 107/2015

OBIETTIVI FORMATIVI SCUOLADELL’INFANZIA EPRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI1° GRADO

Valorizzazione potenziamentodelle competenze linguistiche,con particolare riferimentoall’italiano nonché alla linguainglese anche mediante la CLIL

Potenziare l’aspetto comunicativo della lingua italiana e dellelingue straniere

Potenziamento delle competenzematematiche-logiche-scientifiche

Migliorare i risultati delle prove INVALSI

Sviluppo delle competenzedigitali degli studenti, conparticolare riguardo al pensierocomputazionale e all’utilizzo criticoe consapevole dei social network.

Potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggioinformatico, matematico e scientifico nel processo diinsegnamento apprendimento

Potenziamento delle metodologie eattività laboratoriali

Progettare per competenze

Sviluppo di comportamentiresponsabili ispirati allaconoscenza e al rispetto dellalegalità, della sostenibilitàambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle attivitàculturali

Educare alla legalità e al senso civico ( rispetto delle regole)

Valorizzazione di ,percorsiformativi individualizzati eCoinvolgimento degli alunni e deglistudenti

Ridurre le differenze tra le classi e valorizzare le eccellenze

Individuazione di percorsi e disistemi funzionali alla premialità ealla valorizzazione del meritodegli alunni e degli studenti

Valorizzare le eccellenze

Definizione di un sistema diorientamento

Valorizzare la valenza orientativa della didattica in manieratrasversale per tutte le discipline

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

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Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo

2009, n. 89

DALLE INDICAZIONI AL CURRICOLO

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni

costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. (....)

Il curricolo di istituto è l’ espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo

stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è

il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni

scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa con riferimento al profilo dello

studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli

obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le

scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e

alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal regolamento dell’autonomia scolastica,

che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

EXTRACURRICOLARE,

EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

IL CURRICOLO DI ISTITUTO

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L’istituto Comprensivo “ G. Minzele –G Parini”, nel solco delle Indicazioni Nazionali, si riconosce epunta alla piena realizzazione del

Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento

Sviluppo armonico e integrale della persona

all’interno deiprincipi dellaCostituzioneItaliana

Nellapromozionedellaconoscenza

Nel rispetto enellavalorizzazionedelle diversità

Con ilcoinvolgimentoattivo degli studentie delle famiglie

della tradizioneculturaleeuropea

Finalità generale della Scuola

CURRICOLOVERTICALE

in termini di

CONTINUITA’ UNITARIETA’

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L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola

caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e target professionale, è progressivo e

continuo. La condizione di Istituto Comprensivo favorisce la progettazione di un curricolo unico,

verticale.

Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini

in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un

contesto orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili

alle diverse età, dai tre ai sei anni.

Forte e caratterizzante in questa fascia d’età è l’approccio emotivo, empatico con l’apprendimento,

vissuto in chiave percettiva, sensoriale.

Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze

con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza

progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi

Il progresso che la Scuola accompagna è, dunque, quello di un progressivo e sempre più insistito

utilizzo della dimensione cognitiva, avviandola alla futura capacità di astrazione.

Al momento della elaborazione del PTOF, la scuola è impegnata nella costruzione del CURRICOLO

VERTICALE per COMPETENZE in quanto individuato, per quest’anno, come obiettivo di processo

nel PDM, funzionale ad una delle priorità emerse dal RAV.

Lo STATO stabilisce le normegenerali cui le scuole devono attenersi

-obiettivi generali del procedimento formativo-obiettivi specifici di apprendimento relativi alle

competenze degli studenti-le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori- i sistemi di valutazione

Con le INDICAZIONI NAZIONALIs’intendono fissare

Gli obiettivi generaliGli obiettivi di apprendimentoI traguardi per lo sviluppo delle competenze deibambini e dei ragazzi per ciascuna disciplina ecampo di esperienza

Le SCUOLE sono chiamate aElaborare il proprio curricolo

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In tale prospettiva il Collegio ha deliberato un percorso di formazione con un docente esperto per un

totale di 24 ore.

Il piano di formazione, che è in corso di svolgimento, è stato organizzato secondo la seguente

articolazione:

n° 2 interventi, rivolti al Collegio unitario, di carattere generale: condivisione di lessico e

concetti necessari per la costruzione di un curricolo verticale per competenze.

n°2 interventi, rivolti ad un gruppo di lavoro misto, di carattere operativo: elaborazione del

curricolo verticale e dei modelli di progettazione comuni.

Seguiranno incontri di disseminazione degli esiti del gruppo di lavoro presso l’intersezione, le

interclassi e i dipartimenti. Lo scopo è quello di riportare e condividere quanto emerso dalla

riflessione, dal confronto e dalla ideazione avvenute nel corso.

Al termine di questo percorso, per l’avvio del prossimo a. s., ci si attende la disponibilità del quadro

di riferimento, sia in termini di competenze disciplinari che di competenze trasversali, all’interno del

quale i docenti, singolarmente o collegialmente, possano operare, con strumenti di progettazione

comuni e condivisi, scelte educativo – didattiche volte a garantire l’APPRENDIMENTO

Il CURRICOLO VERTICALE si articola attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA nella Scuola

dell’Infanzia e attraverso le DISCIPLINE nella scuola del primo ciclo.

La costruzione del curricolo verticale d’istituto prende in considerazione:

Il profilo dello studente in riferimento al contesto storico-culturale

L’articolazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza

L’articolazione degli obiettivi di apprendimento

L’articolazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.

La costruzione della rubrica valutativa.

Sulla base delle Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione 2012, i docenti, riuniti in apposite commissione didattiche, hanno elaborato il

Curricolo Verticale trasversale e delle singole discipline, fissando i traguardi da raggiungere e

definendo gli specifici contenuti, ma alla luce della programmazione per competenze e della

certificazione per competenze il curricolo verticale deve essere rivisto.

Vedi Allegato

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COMPETENZE

CHIAVE DI

CITTADINANZA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

IMPARARE AD

IMPARARE

Costruire la propriaidentità imparandoa riconoscere la

Pluralità di elementi(gioco,manipolazione,disegno, esplorazione,osservazione) checreano le possibilitàdi crescita emotiva ecognitiva

Costruire la propriaidentità assumendoun ruolo attivo nelproprioapprendimento efacendo proprio ilsenso diresponsabilità che sitraduce nel far bene ilproprio lavoro e nelportarlo a termine,nell’avere cura di sé,degli oggetti, degliambienti che sifrequentano sianaturali sia sociali

Costruire consapevolmente lapropria identità personaleattraverso la capacità diconoscere se stesso, di esserese stesso, di valorizzare lapropria dimensione personale.

Organizzare il proprioapprendimento, individuando,scegliendo ed utilizzandovarie fonti e varie modalità diinformazione e diformazione, anche infunzione dei tempidisponibili, delle propriestrategie e del proprio metododi studio e di lavoro.

COMUNICARE

Prendere coscienzadelle diversemodalità dicomunicazione peruna correttaintegrazione con glialtri e l’ambiente

Acquisire,comprendere eutilizzare glistrumenti espressivied argomentativiindispensabili pergestire lacomunicazione invari contesti

-Comunicare organizzandocorrettamente l’informazionee servendosi non solo deilinguaggi specifici ma di tuttiquelli che concorrono allosviluppo longitudinale,trasversale e sinergicodell’espressione-Utilizzare le tecnologiedell’informazione e dellacomunicazione.- Acquisire una competenzaplurilingue e pluriculturaleutile ad esercitare lacittadinanza attiva oltre iconfini del territorionazionale

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Il nostro Istituto per i prossimi anni, ha previsto l’adozione del curricolo obbligatorio di29 ore, per la scuola Primaria, incrementando di un’ora la lingua italiana e una dimatematica.

Nella scuola secondaria di I grado,invece ci sono 13 classi a tempo normale e dalprossimo anno , il Collegio dei docenti, ha chiesto 1 classe a tempo prolungato, rilevatala richiesta d’iscrizione da parte dei genitori. La classe a tempo prolungato hal’incremento delle ore di italiano e matematica e il potenziamento di un’ ora della linguainglese che passa da tre a quattro ore e di un’ora di lingua francese che passa da duea tre ore

Metodologie didattiche:

CLIL Potenziamento della lingua inglese e francese Tecnologie didattiche applicate alla didattica Debate Flipped classroom Aule laboratorio Attività laboratoriali curriculari ed extracurriculari

IL TEMPO SCUOLA E METODOLOGIE DIDATTICHE

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La valutazione va considerata parte integrante del processo di insegnamento apprendimento e valetta nell’ottica dello studente posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovrannopensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone chesollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.Valutare pertanto significherà educare a una cittadinanza unitaria (scuola-famiglia) e plurale a untempo, attraverso la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali, ma ancheattraverso il confronto con tradizioni, culture e procedure europee e internazionali.Valutare gli apprendimenti significherà, soprattutto, riflettere sui percorsi da mettere in atto perelaborare i saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo del mondo, definita dallemolteplici interdipendenze fra locale e globale, premessa indispensabile per l’esercizio consapevole diuna cittadinanza nazionale, europea e planetaria.L’obiettivo del valutare, sarà, non il superamento o meno della prova, ma mirerà a rafforzare i percorsiper rendere i ragazzi competenti e consapevoli, capaci di concentrare nella singolarità delmicrocosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano, aiutandoli nella formazionedell’essere umano integrale.La valutazione: riferimenti normativaLa valutazione scolastica ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento scolastico e ilrendimento complessivo degli alunni. Le verifiche intermedie, periodiche e finali sul rendimentoscolastico sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal P.O.F. definito dalle istituzioniscolastiche. Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente scolastico, definisce modalità e criteri perassicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà diinsegnamento. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa ilprocesso di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorsoscolastico avvalendosi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di privacy, anche degli strumentiofferti dalle moderne tecnologie.Valutazione del comportamento: la valutazione del comportamento degli alunni è espressa:a. nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,

attraverso un voto numerico accompagnato da una nota analitica e formulato secondo le modalitàdeliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;

b. nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensidell’articolo 2 della legge 169/2008; il voto numerico è illustrato con specifica nota ed è riportato anchein lettere nel documento di valutazione. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamentodell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico.Riferimenti normativi: art. 8, comma 1, e art. 11, comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del2004 e successive modificazioni; art. 2 della legge 169/2000.

LA VALUTAZIONE

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Valutazione Religione Cattolica: i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica fannoparte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti,ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsidell’insegnamento della religione cattolica. La valutazione è, in ogni modo, espressa senza attribuzione divoto numerico e non concorre alla media .Riferimenti normativi: Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, articolo 309; Decreto delPresidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 4Valutazione Educazione Fisica: il voto di educazione fisica concorre, al pari delle altre discipline, alladeterminazione della media per l'ammissione agli esami.Riferimento normativo: con il Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 14,comma 5 è abrogato l’articolo 304 del testo unico di cui al Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297,relativo alla valutazione dell’educazione fisica

Scrutini finali e pagelleNell’ambito dello scrutinio finale, è decisa l’ammissione di ogni singolo alunno alla classe successiva o,eventualmente, la sospensione del giudizio o la non ammissione. Sono ammessi alla classe successivagli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a seidecimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutatecon l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. La valutazione finale degliapprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico.Riferimenti normativi: Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 8;Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, articolo 193, comma 1, secondo periodo.

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SCUOLA PRIMARIAGRIGLIA di CORRISPONDENZA fra VOTI e

CONOSCENZE, ABILITA’ e COMPETENZE DISCIPLINARI

Giudizioe Votocorrispondente

Indicatori Descrittori Partecipazione

e impegno Giudizio analitico

Conoscenze

Conosce i contenuti in modoapprofondito ed organico.

Partecipa inmodocostruttivo,con apportisignificativi econ impegnoserio eresponsabile.

Eccellente raggiungimento di tuttigli obiettivi disciplinari. Sicuro earticolato possesso delle abilità edelle conoscenze. Padronanza ditutte le procedure e metodologiedisciplinari. Capacità di porre inrelazione le conoscenze maturatein contesti diversi.Capacità di esprimere valutazioneed elaborazioni sintetichepersonali.

OTTIMO

10

Abilitàecompetenze

Utilizza ed applica correttamente tuttele tecniche operative. Sa organizzarsinel lavoro in modo autonomo ed è ingrado di definire strategie risolutive insituazioni note, anche complesse.Ricava le informazioni ed opera icollegamenti richiesti.Ha padronanza dei termini specifici e siesprime nei diversi linguaggi in modoappropriato.

Conoscenze

Possiede conoscenze complete e benstrutturate. Partecipa in

maniera attivae costruttivaimpegnandosicon diligenza econsapevolezza

Ottimo raggiungimento degliobiettivi disciplinari.Sicuro possesso delle abilità edelle conoscenze.Capacità di spiegare il contenutodegli apprendimenti. Padronanzadelle fondamentali procedure edelle metodologie disciplinari.Capacità di servirsi degliapprendimenti in contesti diversi

DISTINTO

9

Abilitàecompetenze

Applica facilmente e correttamentele conoscenze in modo autonomoanche a problemi complessi.Possiede ottime capacità di analisi esintesi.

Conoscenze

Conosce i contenuti in modo completoe organizzato.

Partecipa inmodocostruttivo econ impegnoassiduo.

Apprezzabile raggiungimentodi tutti gli obiettivi disciplinari.Sicura acquisizione delleconoscenze e delle abilità dibase. Piena autonomianell’applicare procedure emetodologie disciplinari.

BUONO

8

Abilitàecompetenze

Utilizza ed applica correttamente letecniche operative.Sa organizzarsi nel lavoro e impostarestrategie risolutive in situazioniproblematiche note.Coglie gli elementi di un messaggio informa adeguata.Usa in modo corretto ed appropriato itermini specifici.

Conoscenze

Conosce gran parte dei contenuti inmodo accettabile.

Partecipa e siimpegna inmodocostante.

Discreto raggiungimento degliobiettivi disciplinari. Acquisizionestabile delle conoscenze e delleabilità di base fondamentali.Discreta autonomia nell’applicareprocedure e metodologiedisciplinari

DISCRETO

7

Abilitàecompetenze

Applica in modo abbastanza corretto letecniche operative.Sa organizzare il lavoro e usarestrategie risolutive. Comprende gliargomenti fondamentali.Si esprime in modo chiaro esufficientemente corretto.

SUFFICIENTE

6

Conoscenze

Conosce in modo accettabile i contenutiessenziali della disciplina.Ha una parziale conoscenza delle tecnicheoperative. Partecipa e si

impegnageneralmente inmodo costante

Raggiungimento degli obiettividisciplinari strumentali. Acquisizioneessenziale e/o non sempre stabile delleconoscenze e delle abilità di basefondamentali.Sufficiente autonomia nell’applicareprocedure e metodologie disciplinari.Apprendimenti ancora fragili eparziali, pur con alcuni progressi.

Abilità ecompetenze

Sa organizzare il lavoro, utilizzaparzialmente strategie risolutive.Comprende gli aspetti fondamentali, ma conqualche difficoltà per quelli più complessi.Si esprime in modo chiaro, ma essenziale.

NONSUFFICI

ENTE

5

Conoscenze

Conosce i contenuti in modoparziale/frammentario.

Partecipa inmodosuperficiale econ impegnosaltuario.

Raggiungimento solo parziale dellestrumentalità di base e di autonomiaoperativa nelle diverse discipline;pertanto, il grado di acquisizione delleconoscenze e delle abilità non èsufficiente.

Abilità ecompeten

ze

Necessita di sostegno per organizzarsi nellavoro e impostare strategie risolutive.Ha difficoltà a cogliere il significatoessenziale di un testo. Possiede proprietà dilinguaggio inadeguata.Applica con difficoltà le tecniche operative.

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SCUOLA PRIMARIACRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE SINTETICA

DEL COMPORTAMENTO

Giudizio e Votocorrispondente Criterio Giudizio analitico

Ottimo

10

Stabilisce rapporti costruttivi e stimolanti concompagni ed insegnanti ed è semprespontaneamente disponibile allacollaborazione.Rispetta le regole di comportamento emantiene sempre un atteggiamento corretto eadeguato alle richieste scolastiche.Evidenzia notevole interesse e curiosità per leproposte didattiche, attenzione costante espiccato senso di responsabilità nellosvolgimento del lavoro assegnato.

Partecipa con rispetto scrupoloso alleregole della scuola evidenziando uncomportamento maturo perresponsabilità e collaborazione.Frequenta assiduamente le lezionialle quali partecipa con vivointeresse e impegno costante.Nelle consegne scolastiche è serio ediligente.Riveste un ruolo propositivoall’interno della classe.

Distinto

9

Stabilisce rapporti sereni e positivi concompagni ed insegnanti ed è disponibile allacollaborazione.Rispetta le regole di comportamento emantiene generalmente un atteggiamentocorretto e adeguato alle richieste scolastiche.Evidenzia interesse e curiosità per le propostedidattiche, attenzione e senso di responsabilità.

Partecipa con interesse alle attivitàdella classe con attenzione costantenel tempo.Si impegna con continuità eraramente non rispetta modalità etempi delle consegne.E’ collaborativo con tutti e rispettaspazi e materiali della scuola.

Buono

8

Tende a stabilire rapporti positivi all’internodel gruppo e con le insegnanti.Riconosce ed accetta la necessità di regole dicomportamento, ma non sempre le rispetta.L’interesse e la curiosità per le propostedidattiche sono discontinui; anche l’attenzionee il senso di responsabilità non sempre sonoadeguati alle richieste scolastiche.

Partecipa con interesse non sempreadeguato alle attività della classe; siimpegna in modo selettivo el’attenzione non è sempre costante;qualche volta non rispetta modalità etempi delle consegne.E’ collaborativo e normalmenterispetta spazi e materiali dellascuola.

Discreto

7

Non sempre riesce a instaurare e mantenererapporti positivi con i compagni e con leinsegnanti.Spesso non rispetta le regole dicomportamento e per questo ha bisogno diessere richiamato ad un maggiorautocontrollo.Frequentemente va sollecitato ad un maggiorimpegno e concentrazione nello svolgimentodel lavoro assegnato.Anche la frequenza alle lezioni è discontinua.

Partecipa con interesse discontinuoalle varie attività della classe; siimpegna in modo irregolare e faticaa rispettare modalità e scadenza delleconsegne.E’ collaborativo solo in alcuneattività e con alcuni compagni.Fatica a rispettare le regole comuni,spazi e materiali delle scuola.

Sufficiente

6

Non porta a termine gli impegni presi, nonsvolge i compiti assegnati, è disinteressato alleattività formative- didattiche proposte.Non porta mai il materiale necessario per leattività.Disturba durante le attività didattiche, nonrispetta le regole convenute. Spesso il suocomportamento tende a destabilizzare irapporti sociali ed interpersonali e/o diventafonte di pericolo per sé e per gli altri.

Comportamento scorretto edirresponsabile, che non tiene contodelle indicazioni educative, benchéqueste vengano ripetute edargomentate, e viola le regolecomuni.

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SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO

GRIGLIA DI CORRISPONDENZA FRA VOTI ECONOSCENZE, ABILITA’ e COMPETENZE DISCIPLINARI

LIVELLO VOTO 1/10Conoscenze complete e approfondite

10Applicazioni autonome e consapevoli in situazioni complesse e diversificate

Padroneggia gli strumenti e rielabora in modo critico e personale le conoscenzeapprese. Valuta e sceglie strategie opportune per affrontare e risolvere problemicomplessi

Conoscenze complete

9Applicazioni autonome in contesti nuovi

Padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese e opera in modosicuro. E’ autonomo nella soluzione di problemi complessi

Conoscenze organicheApplicazioni corrette e consapevoli 8

Si esprime in modo chiaro e appropriato e utilizza strutture e conoscenze appreseper comunicare e operare in modo accurato in situazioni sia note che nuove

Conoscenze buone – globali

7

Applicazione corrette

Si esprime con un lessico chiaro e utilizza strutture e conoscenze apprese percomunicare in modo adeguato e operare correttamente seguendo i procedimentirichiestiConoscenze essenziali – basilari

6Applicazioni semplici in contesti notiSi esprime con un lessico essenziale, utilizza in modo semplice strutture econoscenze apprese per comunicare e operare in contesti noti.Individua procedimenti secondo istruzioni dirette.

Conoscenze lacunose – superficialiAbilità parziali e incerteSi esprime con un lessico non sempre appropriato.Utilizza in modo incerto semplici conoscenze apprese

5

Conoscenze frammentarie - stentate

4Abilità limitate. Metodo di studio inadeguato, difficoltà ad orientarsiautonomamente nei contenuti e ad elaborare processi cognitiviCompetenze irrilevanti

Conoscenze inesistenti – scarse

da 3 a 1Abilità molto limitate. Rifiuto di attività d’impegno (es. rifiuto di essereinterrogato, impreparazione alle verifiche); gravissime difficoltà nellacomprensione e nell’applicazione dei concetti di baseNessuna competenza

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SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADOCRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA

DESCRITTORI di VALUTAZIONE VOTO

Alto senso di responsabilità e lodevole rispetto dei compagni, del personaledella scuola e del regolamento d’istituto

Frequenza assidua, interesse e partecipazione costruttivi alle attivitàscolastiche

Puntuale e accurata organizzazione del lavoro scolastico

Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima disponibilità allasocializzazione

10

Grande senso di responsabilità e scrupoloso rispetto del regolamentod’istituto

Frequenza assidua, interesse e partecipazione attivi alle attività scolastiche

Puntuale e seria organizzazione del lavoro scolastico

Ruolo positivo all’interno della classe e ottima disponibilità’ allasocializzazione

9

Buon senso di responsabilità’ e regolare rispetto del regolamento d’istituto Frequenza costante, interesse e partecipazione apprezzabili alle attività

scolastiche

Puntuale organizzazione del lavoro scolastico

Ruolo collaborativo all’interno della classe e disponibilità’ allasocializzazione

8

Discreto senso di responsabilità’ e parziale rispetto del regolamentod’istituto

Frequenza non sempre regolare, frequenti ritardi e/o uscite anticipate

Interesse e partecipazione settoriali alle attività scolastiche

Discreta organizzazione del lavoro scolastico

collaborazione e disponibilità’ all’interno della classe non sempre adeguata

7

Parziale senso di responsabilità’ e limitato rispetto del regolamento d’istituto Frequenza discontinua, ripetuti ritardi e/o uscite anticipate

Interesse e partecipazione inadeguati alle attività’ scolastiche Scarsa organizzazione del lavoro scolastico

Ruolo problematico all’interno della classe e difficile disponibilità’ allasocializzazione

6

Scarso senso di responsabilità’ e mancato rispetto del regolamento d’istituto, Frequenza discontinua, numerosi ritardi e/o uscite anticipate

Interesse e partecipazione inesistenti alle attività’ scolastiche Mancata organizzazione del lavoro scolastico

Ruolo negativo all’interno della classe e difficile socializzazione

5

.

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VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Per l’insegnamento della Religione Cattolica resta in vigorela valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente.

Griglia di corrispondenza tra voti e parametri

Giudizio Parametro Giudizio analitico

Ottimo

Ha raggiunto un ottimo livello diacquisizione negli obiettivi programmati.Ha acquisito in modo completo eapprofondito le conoscenze del cristianesimoe i suoi principi fondamentali.

Offre sempre un valido contributo diriflessione e di valutazione ai problemi,dimostrando sensibilità morale.È impegnato a comprendere ed applicare ivalori di fede e i principi etici cristiani.

Distinto

Ha raggiunto un notevole livello diacquisizione negli obiettivi programmati.Ha acquisito in modo completo leconoscenze del cristianesimo e i suoi principifondamentali.

Partecipa alle conversazioni con notevoleinteresse.È impegnato a comprendere ed applicarei valori di fede e i principi etici cristiani.

Buono

Ha raggiunto un buon livello di acquisizionenegli obiettivi programmati.Ha acquisito in modo adeguato leconoscenze del cristianesimo e i suoi principifondamentali.

Si interessa alle letture e alleconversazioni religiose.Prende coscienza dei problemi e cerca diattuare nella realtà un comportamentocoerente con i principi etici ricevuti.

Discreto

Ha raggiunto un discreto livello diacquisizione negli obiettivi programmati.Ha acquisito in modo poco adeguato leconoscenze del cristianesimo e i suoi principifondamentali.

Si interessa discretamente alle letture ealle conversazioni di tipo religioso e mettein pratica i principi più elementari dellavita cristiana.

Sufficiente

Ha raggiunto un essenziale livello diacquisizione negli obiettivi programmati.Ha acquisito in modo parziale le conoscenzedel cristianesimo e i suoi principifondamentali.

Segue le discussioni con superficialità edisinteresse.Comprende la necessità di adeguare il suocomportamento ai principi appresi, manon mette in pratica gli insegnamenti.

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La Riforma del sistema nazionale di Istruzione e Formazione (legge 107 entrata in vigore il

16/07/2015) mira ad ampliare e potenziare l’offerta formativa elencando, al comma 7, una serie di

azioni per il raggiungimento degli obiettivi formativi. Nell’ Atto di Indirizzo del nostro Istituto

Comprensivo si individuano come prioritarie le azioni di seguito elencate, contrassegnate in ordine

alfabetico:

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati

operanti in tali settori;

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia

giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

[...]

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e

attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico;

potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e

la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di

settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni

adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre

2014;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado

disviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese;

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o

per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e

laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,

delle famiglie e dei mediatori culturali;

definizione di un sistema di orientamento.

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Sulla base degli obiettivi enunciati nell’Atto di indirizzo, il Collegio ha elaborato un progetto

extracurriculare con una scheda progettuale conservata agli atti, prevista dalla normativa vigente

(D.I.44/2001) nella quale vengono evidenziati gli obiettivi formativi, ma anche le risorse umane,

strumentali e finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto. Nel PTOF vengono evidenziati, per

ogni progetto approvato, gli obiettivi formativi ed educativi legati agli esiti del PDM, gli indicatori di

risultato per monitorare/valutare in progress le varie attività, i risultati attesi misurabili.

OBIETTIVOPRIORITARIO

SCUOLA DELL’INFANZIA

TITOLO delProgetto

Obiettivi educativi eformativi

valorizzazione epotenziamento delle

competenze linguistiche,con particolare riferimento

all'italiano nonché allalingua inglese e ad altre

lingue dell'Unione europea,anche mediante l'utilizzo

della metodologia “Contentlanguage integrated

learning

English storytellingAmpliamento in orariocurricolareGiralastoriaAmpliamento in orariocurricolare

SCUOLA PRIMARIAPotenziare permigliorare

Promuovere ilsuccesso formativoattraverso azionivolte al recupero dialunni con disabilità ,DSA e BisogniEducativi SpecialiMettere in attocomportamenti diautonomia, rispettodelle regole, diconvivenzaImpegnarsi in attivitàdi gruppo, in forme dicollaborazione , diconfronto e di aiutoreciproco

SCUOLA PRIMARIAProgettoPotenziamento dellalingua Italiana

Saper utilizzare ilinguaggi specifici efunzionali al contestoSaper utilizzare inmodo pertinente i varicodici comunicativi

SCUOLA SECONDARIAAlla scoperta dellalingua latina

Sviluppare la capacitàdi riflessione sullalingua.Individuare i rapportitra lingua latina e lingueneolatine

Progetto lettura - Promuovere e Attivare i processi di passaggio

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Incontro conl’autore( Progettoverticale –Primaria esecondariaAmpliamento in orario

curricolare

consolidare il piaceredella letturaSollecitare la letturacritica

dalla lettura all’espressione orale escritta

Il Corriere dellaParini

Saper usareadeguatamente, inrapporto all’argomentoe all’interlocutore ,tipologie testuali eregistri linguisticiTrasferire capacità ecompetenze insituazioni reali

Sviluppare le dinamicherelazionali e di cooperazione chesottintendono alla buona riuscitadel lavoro

Il Teatro Migliorare il rapportocon se stessi e con glialtriSviluppare capacitàcomunicative piùadeguate ed efficaci.

Sviluppare le dinamicherelazionali e di cooperazione chesottintendono alla buona riuscitadel lavoro

Lettorato in linguaInglese

Sostenerel’insegnamento el’acquisizione dellalingua attraverso unapproccio dinamico eaffettivoGuidare gli aluni asperimentare le proprieabilità e conoscenze,parlando ed interagendosu argomenti motivati,legati ai loro interessie alla loro realtàpersonale e culturale

Integrare le abilità linguistiche neipercorsi disciplinari specifici inmoduli pre-CLIL e CLIL

Lettorato in linguaFrancese

Sostenerel’insegnamento el’acquisizione dellalingua attraverso unapproccio dinamico eaffettivo

Integrare le abilità linguistiche neipercorsi disciplinari specifici inmoduli pre-CLIL e CLIL

Teatro in linguaInglese

Diversificare emigliorarel’apprendimento dellalingua ingleseutilizzando la musica

Interagire co gli espertimadrelingua( worshop)

Teatro in linguaFrancese

Conoscere le principalifunzioni comunicativee migliorare laconoscenza degliargomenti di civiltà eletteratura

Interagire con gli attori dimadrelingua( worshop)

SCUOLA DELL’INFANZIA

competenze nella pratica e

Giocando con lamusica

Educare al ritmo, almovimento, allaconoscenza di sé, alla

Arricchire la capacità dicomunicare attraverso illinguaggio del corpo

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nella cultura musicali,nell'arte e nella storiadell'arte, nel cinema,nelle tecniche e nei mediadi produzione e didiffusione delle immaginie dei suoni, anche medianteil coinvolgimento deimusei e degli altri istitutipubblici e privati operantiin tali settori

consapevolezza e alcontrollo delle proprieespressioni emotive ecomportamentaliSCUOLA PRIMARIA

Potenziamento dellapratica strumentaleDM 8/2011 - Progettoverticale - ScuolaPrimaria e Secondariadi 1° Grado

Il progetto ha favoritonon solo l’integrazionedel percorso curricolaredei propri alunni ma èstato un importantemezzo disocializzazione, perchéha proposto fin dallaScuola Primaria unprogramma diavvicinamento allamusica dei bambinidalla classe terza fino altermine della ScuolaSecondari di 1° Grado,nell’ottica della nuovaRiforma della Scuola.

L’obiettivo delpercorso formativoprogrammato erealizzato lo scorsoanno è stato quello didiffondere la culturamusicale, favorire lapratica strumentale evocale e offrire unvalido approcciomusicale di base che hapermesso lo sviluppo eil potenziamento delsenso ritmico-motorio el’affinamentodell’orecchio armonico.Con l’itinerarioeducativo proposto laScuola ha facilitato lasocializzazione el’integrazione nelgruppo, ha valorizzatole abilità di ciascuno infunzione del risultatod’insieme permettendola realizzazione di sé elo sviluppo di attitudinipersonali verso l’uso distrumenti musicali.L’esperienza dellamusica d’insieme,cantare in uno stessocoro ha contribuito nonsolo alla realizzazione

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di un progetto comune,ma ha rafforzato lacontinuità tra ScuolaPrimaria e Secondariain relazione allaformazione musicale,alla costituzione diun’orchestra e allacomposizione di uncoro polifonico.

PraticaMusicale afavore diuna crescitaarmonica -

Progetto verticale -Scuola Primaria eSecondaria di 1°GradoScuola cinema -Progetto verticaleScuola Primaria eSecondaria di 1°Grado

SCUOLA SECONDARIAOrchestra Conoscere i fondamenti

della tecnica di unostrumento musicaleFavorire l’affinamentodel gusto esteticomusicale ,lasocializzazione e laconcentrazione

Potenziamento dellapratica strumentaleDM 8/2011

Il progetto ha favoritonon solo l’integrazionedel percorso curricolaredei propri alunni ma èstato un importantemezzo disocializzazione, perchéha proposto fin dallaScuola Primaria unprogramma diavvicinamento allamusica dei bambinidalla classe terza fino altermine della ScuolaSecondari di 1° Grado,nell’ottica della nuovaRiforma della Scuola.L’obiettivo del percorsoformativo programmatoe realizzato lo scorsoanno è stato quello didiffondere la cultura

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musicale, favorire lapratica strumentale evocale e offrire unvalido approcciomusicale di base che hapermesso lo sviluppo eil potenziamento delsenso ritmico-motorio el’affinamentodell’orecchio armonico.Con l’itinerarioeducativo proposto laScuola ha facilitato lasocializzazione el’integrazione nelgruppo, ha valorizzatole abilità di ciascuno infunzione del risultatod’insieme permettendola realizzazione di sé elo sviluppo di attitudinipersonali verso l’uso distrumenti musicali.L’esperienza dellamusica d’insieme,cantare in uno stessocoro ha contribuito nonsolo alla realizzazionedi un progetto comune,ma ha rafforzato lacontinuità tra ScuolaPrimaria e Secondariain relazione allaformazione musicale,alla costituzione diun’orchestra e allacomposizione di uncoro polifonico.

PraticaMusicale afavore diuna crescitaarmonica -

Progetto verticale -Scuola Primaria eSecondaria di 1°GradoProgetto RadioParini incollaborazione conRadio JP diPutignanoCreare con letecniche

SCUOLASECONDARIA

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“Diario delleemozioni”Progetto verticale- Scuola Primariae Secondaria di 1°Grado

Conoscere i fondamentidella tecnica di unostrumento musicaleFavorire l’affinamentodel gusto esteticomusicale ,lasocializzazione e laconcentrazione

Laboratorio teatrale

potenziamento dellecompetenze matematico-logiche e scientifiche

SCUOLA SECONDARIA Avvicinare i ragazzi al mondodella radio, valorizzando questomezzo di comunicazione, perchéin grado di favorire il dialogo,rendendo gli adolescentiprotagonisti in un contestocreativo e stimolante

Abbinare suoni a parole, conl’aiuto della musica e deglistrumenti multimedialiDiffondere la propensione deiragazzi ad informarsi,sviluppando coscienza critica ecapacità di crearsi un’opinione

Potenziamento diMatematicaPrepara, semina,bagna ... attendi conpazienza

-Rendere operative leconoscenze disciplinariattraverso il progetto ela successivarealizzazione di unprodotto utile e fruibileda tutto il plesso-Imparare ad apprezzarei ritmi lenti della natura

Imparare a progettare e arealizzare un prodotto attraversofasi di lavoro specifiche econsequenzialiStimolare gli studentiall’osservazione dei cicli naturaliRiscoprire un’alimentazionetradizionale

Il ricercatore ascuola

c) sviluppo dellecompetenze in materia dicittadinanza attiva edemocratica attraverso lavalorizzazionedell'educazioneinterculturale e alla pace, ilrispetto delle differenze e ildialogo tra le culture, ilsostegnodell'assunzione diresponsabilità nonché' dellasolidarietà e della cura deibeni comuni e dellaconsapevolezza dei diritti edei doveri

SCUOLA PRIMARIALE Mille DanzeVivere Vivendo

SCUOLA SECONDARIAIL ConsiglioComunale deiragazziAttività alternative allareligione cattolica:storia, attualità,riflessione filosofica

Avviare alla praticasportiva di alcunediscipline che nonpossono essere praticatesul nostro territorio(vela, canoa,orienteering, bike, tirocon l’arco)

Sviluppare, attraverso ilcoinvolgimento dei partecipantialla vita in comunità, un reale esolido rapporto di comunicazione, partecipazione ed amicizia

sviluppo dicomportamentiresponsabili ispiratialla conoscenza e alrispetto della legalità,della sostenibilitàambientale, dei benipaesaggistici, delpatrimonio e delle attività

SCUOLA SECONDARIAProgetto LegalitàInsegnare a crescere

Educare allaCittadinanza, allaLegalità, allapartecipazioneconsapevole edemocraticaPotenziare neglistudenti il senso

Prevenire il disagio, ladevianza, i comportamenti arischio per la costruzione delben-essere con se stesso, congli altri, con l’ambiente.-Promuovere e rafforzare laconsapevolezza che la legalità èil pilastro della convivenza

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culturali civico e la capacità dipartecipareconsapevolmente eresponsabilmente allavita sociale, politica ecomunitaria, nelpieno riconoscimentodell’importanza delrispetto delle regole,delle libertà e delleidentità personali,culturali e religiose.Promuovere ilprotagonismogiovanile e prevenireil disagiopromuovendo ilsuccesso formativo

civile e le diverse educazioninon sono compartimenti stagniche non comunicano tra di loro,ma ambiti, sfere, aspetti di unarealtà unica che abbraccia lavita dell’individuo in modocompleto e continuo.

potenziamento dellediscipline motorie esviluppo dicomportamenti ispirati auno stile di vita sano,con particolareriferimentoall'alimentazione,all'educazione fisica eallo sport, e attenzionealla tutela del dirittoallo studio deglistudenti praticantiattività sportivaagonistica

SCUOLA dell’INFANZIAObiettivo SPORT-LANDIA

SCUOLA PRIMARIAObiettivo SPORT-LANDIAVivere il mare(progetto verticale)

Avviare alla praticasportiva di alcunediscipline che nonpossono essere praticatesul nostro territorio(vela, canoa,orienteering, bike, tirocon l’arco)

Sviluppare, attraverso ilcoinvolgimento dei partecipantialla vita in comunità, un reale esolido rapporto di comunicazione, partecipazione ed amicizia.

SCUOLA SECONDARIABATTI 5! -Conoscere gli elementi

tecnici e regolamentaridel gioco.-Consolidare le capacitàcoordinative-Gestire in modoconsapevole le abilitàspecifiche riferite allesituazioni tecnichenello sport del “Calcio a cinque”

Rispettare le regole in un giocoa squadra.Svolgere un ruolo attivo,utilizzando al meglio le proprieabilità tecniche..

Torneo d’Istituto diPallavolo

Conoscere gli elementitecnici e regolamentaridel gioco-Consolidare lecapacità coordinative

-migliorare individualmente ilvolume tecnico generale e ilvolume tecnico- agonistico, inrelazione alla disciplinapraticata; -conoscere i

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- partecipare ad attivitàsportive extra-curriculari tramiteforme diaggregazione nuove ediverse rispetto aquelle svolte durantela normale attivitàdidattica

regolamenti tecnici sportivi;-sviluppare la capacità dicollaborare concretamenteall’organizzazione di tornei emanifestazioni sportive;-acquisire la capacità di vivereserenamente il risultato delproprio impegno senzaesaltazione in caso di vittoria,senza umiliazione in caso disconfitta , quindi capacità divivere il “piacere del gioco”.

Vivere il mare(progetto verticale)

Avviare alla praticasportiva di alcunediscipline che nonpossono essere praticatesul nostro territorio(vela, canoa,orienteering, bike, tirocon l’arco)

Sviluppare, attraverso ilcoinvolgimento dei partecipantialla vita in comunità, un reale esolido rapporto di comunicazione, partecipazione ed amicizia.

Progetto scuola:EducazioneAlimentare e Attivitàfisica per laprevenzione dellemalattie metabolichee cardiovascolariProgetto verticale -Scuola Secondaria di1° Grado e Primaria

sviluppo delle competenzedigitali degli studenti, conparticolare riguardo alpensiero computazionale,all'utilizzo critico econsapevole dei socialnetwork e dei media

SCUOLA SECONDARIAProgetto Edmodo spingere gli studenti

ad utilizzare,attraverso lapiattaforma Edmodo,le nuove tecnologie inmaniera costruttiva,come un viatico perl’espansione degliorizzonti didatticiverso una dimensionepiù collaborativa,partecipativa edinclusiva.Sviluppare neglistudenti il senso diresponsabilità, chepuò esplicitarsinell’uso consapevoledi Google per farericerche in manieracritica e produrrenuovi materiali inclasse o condividerlicon i compagni,.Comprendere che

-Sviluppare il pensiero critico-Lavorare in modo collaborativo-Sintetizzare e verificare leinformazioni,-Mettere in discussione le ipotesi-Acquisire consapevolezza chegli strumenti informatici nonhanno un uso solo ludico masono degli strumenti utili "perimparare a imparare"-Imparare a collegare le nuoveidee, le nuove tecniche e lenozioni acquisite al patrimonioculturale già posseduto eapplicarle alla vita privata

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l’apprendimento devebasarsi anche sullacollaborazione tracompagni.

SCUOLA SECONDARIApotenziamento dellemetodologielaboratoriali e delleattività di laboratorio

Laboratori aperti -Far apprendere airagazzi contenutispecifici di Chimica edi Fisica attraversoattività sperimentali.-Saper osservare edescrivere situazioni,fatti e fenomeni-Saper rappresentare lacomplessità deifenomeni con disegni,simboli,tabelle ,diagrammi,grafici, semplicisimulazioni

Sviluppare le conoscenze diMicrobiologia.Sviluppare le conoscenze diScienza dell’alimentazione

Prepara, semina,bagna... attendi conpazienza

prevenzione e contrastodella dispersionescolastica, di ogni formadi discriminazione e delbullismo, ancheinformatico;potenziamentodell'inclusione scolasticae del diritto allo studiodegli alunni con bisognieducativi specialiattraverso percorsiindividualizzati epersonalizzati, anche conil supporto e lacollaborazione deiservizi socio-sanitari ededucativi del territorio edelle associazioni disettore

SCUOLA PRIMARIAPotenziare per...migliorare-Progetto verticale

Progetto ScuolaInclusiva

Progetto recupero

SCUOLA SECONDARIAProgetto Recuperodella lingua italiana( Classi prime –seconde e terze)

Eliminare i fattori diallontanamento dallascuola con strumentididattici educativi, cherendono l’esperienzascolastica piacevole eattiva sul territorioRecuperare, consolidaree potenziare lecompetenze di base inambito disciplinareArricchire il bagagliolessicalePortare l’alunno dalpiano del “sapere” aquello del “saperessere” e del “ Saperfare”

Offrire pari opportunità aglialunni recuperando le diversità

Recupero dellalingua inglese (

Rinforzo delle abilità dibase riferite alla

Rinforzare la motivazioneintrinseca all’apprendimento

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Classi prime –seconde e terze)

comprensione eproduzione della linguaorale e scritta

attraverso il raggiungimento ditraguardi all’interno di gruppi piùomogenei

Recupero dellalingua francese (Classi prime –seconde e terze)

Rinforzo delle abilità dibase riferite allacomprensione eproduzione della linguaorale e scritta

Rinforzare la motivazioneintrinseca all’apprendimentoattraverso il raggiungimento ditraguardi all’interno di gruppi piùomogenei

Recupero dimatematica( Classiprime –seconde eterze)

Comprendere semplicitesti matematici escientificiSaper risolveresemplici algoritmi eproblemi

Rimuovere le situazionicontingenti che impediscono ilpieno e regolare sviluppodell’apprendimento nelle attivitàscolasticheCreare un clima operativo chepossa far acquisire ad ogni alunnola fiducia nelle proprie capacità

Progetto ScuolaInclusiva

SCUOLA PRIMARIA

valorizzazione dellascuola intesa comecomunità attiva,aperta al territorio ein grado disviluppare eaumentarel’interazione con lefamiglie e con lacomunità locale,comprese leorganizzazioni delterzo settore e leimprese:

Progetto ricamo –Riscopriamola manualità, in collaborazionecon l’associazioneLegambiente

Vivere il Natale:allestimento delPresepe vivente

-Scoprire come lanascita di Gesù vienericordata nel mondo,approfondendo leprincipali tradizioninatalizie.-Maturare unatteggiamento dirispetto del creatocome insegna SanFrancesco, primoecologista e primo arealizzare un presepevivente.-Conoscere le lineeessenzialidell’enciclica di PapaFrancesco “Laudatosì”.

-Favorire il recupero delleproprie radici culturali econfrontarle con le diversetradizioni nel mondo

SCUOLA SECONDARIAProgetto scuola:Manovre didisostruzione

Progetto verticale -Scuola Secondaria di1° Grado e PrimariaProgetto scuola:prevenzionedelle malattiedella tiroideScuola

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Secondaria di1° Grado

SCUOLA dell’INFANZIA

definizione di unsistema diorientamento.

La fabbrica dellestorie ( continuitàScuola dell’Infanziae Scuola Primaria)

SCUOLA PRIMARIAAccoglienza futureclassi prime

SCUOLA SECONDARIAProgetto

Orientamentopromuovere lo sviluppoarticolato emultidimensionale purnei cambiamentievolutivi e nelle diverseistituzioni scolastiche-prevenir il disagio e ladispersione scolastica-agevolare ilpassaggio degli alunnida un ordine di scuolaall’altro-favorire lo sviluppoarmonico ed integraledella personalitàdell’alunnofavorire la capacità difare delle scelte

saper leggere i bisogni e i disagidei preadolecenti e intervenireprima che si trasformino inmalesseri conclamati,disadattamenti, abbandoniAiutare l’alunno ad acquisireun’immagine sempre più chiaraed approfondita della realtàsocialeAiutare l’alunno a modificare glistili di apprendimento , gliinteressi, le abitudini, i sentimenti ,l’immagine di sé

Il Francese perAmico

Saper comprendere eprodurresemplicissime frasi

Acquisizione dellaconsapevolezza di un’altra linguaeuropea

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a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno del triennio Motivazione : Indicare il pianodelle sezioni previste e le lorocaratteristiche(tempo pieno enormale, pluriclassi……)

Posto comune Posto di sostegno

Scuoladell’infanzia “PerroneKarusio

a.s. 2015-16: 22 ruolocomune2 I.R.C

3 Le attuali 11 sezioni sonoa tempo pieno

a.s. 2016-2017 22 ruolocomune2 I.R.C

5 Previsione di 11 sezionifunzionanti a tempo pieno

a.s. 2017-2018 22 ruolocomune2 I.R.C

5 Previsione di 11 sezionifunzionanti a tempo pieno

a.s. 2018-2019 22 ruolocomune2 I.R.C

5 Previsione di 11 sezionifunzionanti a tempo pieno

Scuoladell’infanzia “ChiaraLubich”

a.s. 2015-16: 12 ruolocomune1 I.R.C

1 Previsione di 6 sezionifunzionanti a tempo pieno

a.s. 2016-2017 12 ruolocomune.1 I.R.C

1 Previsione di 6 sezionifunzionanti a tempo pieno

a.s. 2017-2018 12 ruolocomune1 I.R.C

1 Previsione di 6 sezionifunzionanti a tempo pieno

a.s. 2018-2019 12 ruolocomune1 I.R.C

1 Previsione di 6 sezionifunzionanti a tempo pieno

Fabbisogno organico di posti comuni e di sostegno,di potenziamento e di personale ATA(art.1 – commi 5 – 14 della Legge 107 del 15/07/2015

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Annualità Fabbisogno del triennio Motivazione : Indicare il pianodelle sezioni previste e le lorocaratteristiche(tempo pieno enormale, pluriclassi……)

Postocomune

Posto disostegno

ScuolaPrimaria“G. Minzele”

a.s. 2015-16: 28 ruolocomune2 IRC2 spec.inglese

4 Attualmente in uscita 2 classiquinte primarie Leattuali 22 sezioni sono 20 atempo normalefunzionanti a 29 ore + 2a tempo pienofunzionante a 40 ore

a.s. 2016-2017 33 ruolocomune2 IRC2 spec.inglese

11 Previsione formazione 4 classiprime di primaria. di cui 3 atempo normale +1 a tempo pienoTotale n 21 classi a temponormale funzionante a 29 ore +3a tempo pieno funzionante a 40ore

Bisogno di incremento numerodocenti di sostegno attualmentenon sufficienti

a.s. 2017-2018 35 ruolocomune2 IRC2 spec.inglese

12 Previsione formazione 5 classiprime di primaria. di cui 4 atempo normale +1 a tempo pienoTotale n 21 classi a temponormale funzionante a 29 ore +4a tempo pieno funzionante a 40ore

Bisogno di incremento numerodocenti di sostegno attualmentenon sufficienti

a.s. 2018-2019 37 ruolocomune 2IRC2 spec.inglese

13 Previsione formazione 5 classiprime di primaria. di cui 4 atempo normale +1 a tempo pienoTotale n 20 classi a temponormale funzionante a 29 ore +5a tempo pieno funzionante a 40ore

Bisogno di incremento numerodocenti di sostegno attualmentenon sufficienti

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOClasse diConcorso/Sostegno

A.S2015/2016

A.S2016/2017

A.S2017/2018

A.S2018/2019

Sostegno 9 11 11 11

Lettere A043 7+1 orariainterna

6+1cattoraria

7+1catt.oraria

7+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totalePer l’anno scolastico 2016-2017 ilCollegio ha chiesto 1 classe a tempoprolungato

Inglese A345 2+1oraria 2+1cattedraoraria

2+1cattoraria

2+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale ,di cui 1classe a tempo prolungato

Francese A245 1+1oraria 1+1cattoraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale di 1 classe atempo prolungato

MatematicaA059

4+1catt.oraria

4 4+1catt.oraria

4+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale 1 classe atempo prolungato

Ed. MusicaleA032

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale

Ed.ArtisticaA028

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime,e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale1 classe atempo prolungato

TecnologiaA033

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale1 classe atempo prolungato

Ed. FisicaA030

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

1+1catt.oraria

Previsione di riportare a 5 classi leprime,e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale1 classe atempo prolungato

Religione 13 12 13 14 Previsione di riportare a 5 classi leprime, e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale1 classe atempo prolungato

PianoforteAJ77

1 1 1 Previsione di riportare a 5 classi leprime e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale

ViolinoAM77 1 1 1 Previsione di riportare a 5 classi leprime e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale

Chitarra 1 1 1 Previsione di riportare a 5 classi leprime e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale

Percussione(Batteria)

1 1 1 Previsione di riportare a 5 classi leprime e ritornare gradualmente adavere 15 classi in totale

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b POSTI PER IL POTENZIAMENTO

Anno Scolastico Tipologia (es postocomune

Primaria; classe diconcorso scuolasecondaria, sostegno…)*

N. Docenti Motivazione (con riferimentoalle priorità strategiche e allaprogettazione

PRIMARIAA.S:2016/2017 Potenziamento

umanistico, socio-economico e per lalegalità- (postocomune)

2 primaria1 sostegno

Prevenzione e contrasto delladispersione scolastica, attraversopercorsi individualizzati epersonalizzati anche con il supporto ela collaborazione dei servizi sociali esanitari e associazioni.

PotenziamentoScientifico

2 primaria1 sostegno

Potenziamento delle competenzelogico-matematiche e scientificheValorizzazione del merito degli alunni.

Potenziamentoartistico-musicale

1 primaria Potenziamento delle competenzenella pratica e nella cultura

musicale, nell’arte, nella storia dell’arte,nel cinema … Alfabetizzazione all’arte,alle tecniche e ai media di produzione ediffusione delle immagini.

SCUOLASECONDARIA DI 1°GRADO

Potenziamentolinguistico (lettere)Classe concorso A043

2 sec.

Sostituzione del docentecollaboratore del dirigentescolastico, insegnante di LettereValorizzazione e potenziamentodelle competenze linguistiche,conparticolare riferimento all’italiano.

Potenziamentolinguistico

Classe di concorso A345Classe di concorso A245

1 secondaria1 secondaria

Valorizzazione e potenziamentodelle competenze linguistiche inlingua Inglese e Francese

Potenziamentoartistico-musicaleA030 A032

1 sec.1 prim

Potenziamento delle competenzenella pratica e nella culturamusicale, nell’arte, nella storiadell’arte, nel cinema …Alfabetizzazione all’arte, alle tecnichee ai media di produzione e diffusionedelle immagini.

Pianoforte AJ77ViolinoChitarraPercussioni( Batteria)

1111

Richiesta classe sperimentale distrumento musicale ( Pianoforte,Violino, Chitarra, Batteria)

PotenziamentolaboratorialeClasse concorsoA059 A042A048

1 sec.1 prim

Sviluppo delle competenze digitalidegli studenti con particolareriguardo al pensiero computazionale,all’utilizzo critico e consapevole deisocial network, dei media e allaproduzione. Potenziament ali eattività di laboratorio.

Potenziamentoumanistico, socio-economico e per lalegalità

1 secondaria Potenziamento umanistico, socio-economico e per la legalità

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Istruzione al personale ATA in ordine alla sicurezza, accoglienza, cortesia, vigilanza , pulizia edecoro

1. Protocollo, comunicazioni in entrata e in uscita, archivio corrente e storico: N°1 unità AA.

2. Gestione contabile-finanziaria, dei beni dell’Istituto, inventari e rapporti con gli uffici

amministrativo-finanziari territoriali: N° 1 unità AA

3. Gestione amministrativa del personale: N° 2 unità AA

4. Gestione amministrativa degli alunni/studenti, degli organi collegiali supporto alla

didattica: N° 1 unità AA

5. Gestione dei rapporti con l’ente locale e della dimensione amministrativa della sicurezza

scolastica, inclusi adempimenti ex D.L.vo 81/2008, delle norme anti-fumo, privacy e anti-

corruzione, delle chiavi di accesso ai locali scolastici, armadi etc.: N° 1 unità AA

.

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri comeriportati nel comma 14 art. 1 lex 107/201

TIPOLOGIA N°

Assistente amministrativo 6

Collaboratore scolastico16

FABBISOGNO dei POSTI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO edAUSILIARIO

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Attrezzature /_Infrastrutture Motivazione della Scelta Fonti di Finanziamento

Postazioni informatiche per laSegreteriaUso del registro elettronico

Ottimizzare il lavoro dellaSegreteriaOttimizzare l’uso del registroelettronicoUso della piattaforma Edmodo

Pon 2014/2020

Avviso MIUR prot.9035del 13/07/2015

LIM COMPUTER PORTATILITABLET

Rendere più fruibile l’uso delletecnologie nel processo disegnamento/apprendimento

PON 2014/2020Avviso MIUR prot. 12810 del15/10/2015 -FESR –Realizzazione AMBIENTIDIGITALI

Banchi e sedieIncremento delle classi a temponormale richiesta di una classe atempo prolungato nella scuola

secondaria I grado

Fondi del Comune

Arredi Arredi molto vecchi e in pessimostato

Fondi del Comune

FABBISOGNO di ATTREZZATURE E INFRASTRUTTUREMATERIALI

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Per effetto di quanto specificato precedentemente , tenuto conto inoltre:

che N° 1 unità del personale AA usufruisce dei permessi mensili perché diversabili L.104/1992

- che N° 1 unità del personale CS usufruisce dei permessi mensili per assistere familiari con

certificazione ex art.3 della L.104/1992

-della necessità di garantire l’apertura pomeridiana di cinque giorni settimanali presso il plesso della

scuola Primara “G.Minzele” per n 3 classi a tempo pieno e di due giorni settimanali nel plesso della

scuola secondaria di I grado “G.Parini” (per il tempo prolungato), si rende necessario integrare le

previsioni relative al predetto personale con la richiesta di N° 3 posti di CS.

Conseguentemente il fabbisogno intermedia per il triennio 2016- 2019 risulta il seguente:

Personale CS: N° 17 posti

Personale AA: N° 6

FABBISOGNO di Personale ATA (

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Piano formazione/aggiornamento docenti

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizioscolastico, è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere lasperimentazione e le innovazioni didattiche.

Una delle novità significative della legge 107/2015 è la formazione degli insegnanti, infatti, l’art 1comma 124 la definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata invigore dal luglio scorso con l’approvazione della legge. Tuttavia, essa aggiunge “ Leattività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il pianotriennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento delle istituzioniscolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013,n. 80”.L’istituto Comprensivo “ G. Minzele- G. Parini” nell’ambito della MISSION dello stesso ha fattoproprie alcune priorità individuate dal Ministero con la Legge 107/2015 art. 1 comma 7 ed enunciatedal Dirigente Scolastico nell’Atto di Indirizzo prot. n.6852/C23-A26 del 06/10/2015

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimentoall’italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l’utilizzo della metodologia Contentlanguage Integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematiche, logiche, scientifiche;e )sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;h)sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei mediai) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni e degli studenti;Sono state prese in considerazione, inoltre, le linee di indirizzo del PTOF, che vedono nella

conoscenza: istruzione, ricerca, innovazione la piena realizzazione della vision dell’istituzione eprevedono le seguenti proposte di innovazione

Adeguare il POF al Piano triennale dell’offerta formativa previsto dalla legge 107/2015 Strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente

alle Indicazioni Nazionali Migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio. Potenziare la didattica per competenze Superare la dimensione trasmissiva ed individualistica dell’insegnamento e modificare l’impianto

metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppodelle competenze chiave di cittadinanza che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari(comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logicomatematiche, competenze digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare,consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)

Operare per la reale personalizzazione dei curricolo Superare l’idea di classe chiusa e pensare a gruppi classe Consolidare la cultura e la prassi del curricolo verticale, anche in raccordo con gli istituti

superiori, mediante lo strumento dell’accordo di rete.

Per realizzare la vision della scuola è necessario procedere per azioni, che si strutturano attraverso unamission attraverso obiettivi: chiari, possibili, identificabili, misurabili, raggiungibili e controllabili.

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’FORMATIVE

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’FORMATIVE

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Per l'elaborazione delle iniziative formative, oltre che della lettura ed interpretazione delle esigenzedell'istituto evidenziate dall'autovalutazione (RAV) e dal piano di miglioramento (PdM), si è tenutoconto dei bisogni degli insegnanti emersi in seduta di Collegio dei Docenti e delle modalità diattuazione della formazione

1. area metodologico- didattica2. area disciplinare3. area psico- relazionale

1) area delle competenze relative all’insegnamento: area metodologico-didattica

BISOGNO EMERSO AZIONE EFFETTI POSITIVI A MEDIO ELUNGO TERMINE

Migliorare lapratica metodologico-

didattica

Formazione sulla programmazione evalutazione per competenze e sulletecniche di costruzione delle rubrichevalutative

Utilizzo consapevole e disseminazione delmodello di progettazione e valutazioneinnovativoUso di modelli didattici efficienti edefficaci rispetto allo sviluppo dellecompetenze e della valutazione

Formativa.Restituzione degli esiti agli alunni con

relativa condivisione e riflessione su di essial fine di individuare le migliori vie daseguire per avvicinarsi ai traguardidesideratiUso del processo valutativo come vero eproprio attivatore delle azioni daintraprendere intendendo l’attivitàvalutativa come parte costitutiva edimprescindibile di acquisizione dellecompetenze europee

.Adesione e diffusione dellasperimentazione delle AvanguardieEducative (debate, flippes classroom,classi laboratorio) attraverso laformazione con i webinar e glistrumenti della rete

Aumento dei docenti formati nelladidattica innovativa.Disseminazione, utilizzo e integrazionedella didattica innovativaCreazione di un clima educante, positivo,inclusivo e motivante

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Piano di azione

Corso di formazione“Laboratorio delle Competenze” :Esperto esterno: prof. Tommaso Montefusco

Figure interessate : Tutti i Docenti dell’Istituto Comprensivo ( Docenti scuola dell’Infanzia-Docenti Scuola Primaria-

DocentiScuola Secondaria di 1° Grado)

Numero di ore : Il corso prevede in totale 24 ore, di cui 6 frontali e 18 di laboratorio. CiascunDocente è impegnato per 12 ore.

Modalità attività formative :Fase A 2 incontri in Plenaria- con metodologia frontaledialogata, con proiezione di slide e video

Fase B 2 incontri a carattere laboratoriale durante i quali idocenti saranno divisi per aree disciplinari:

1. area umanistica2. area matematico-scientifico-tecnologica3. area delle educazioni

2) area delle competenze relative all’insegnamento: area disciplinare

BISOGNO EMERSO AZIONE

EFFETTI POSITIVI A MEDIO ELUNGO TERMINE

Migliorare le competenzeDisciplinari (digitali,matematiche ee linguistiche)

Formazione dei docenti in meritoa:1.una opportuna e approfonditaconoscenza dei linguaggi estrumenti informatici.2. Competenza linguistica dellalingua di livello intermedio eavanzato secondo il QuadroComune Europeo di riferimentodelle LinguePrassi innovative nella didatticadella matematica e della linguaItaliana

Insegnamento attraverso l'integrazionedelle tecnologie nella didattica CLIL.

Disseminazione delle pratiche innovative

Creazione di un clima positivo ecoinvolgenteCreazione di una scuola inclusiva emotivante

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FORMAZIONE DIGITALE

MONITORAGGIO

Azioni Indicatori Strumenti di rilevazione

Area 1 A. Miglioramento della didattica percompetenza e giusta costruzione del testfinaleUtilizzo di rubriche valutativePercentuale di alunni i cui esitiformativi risultino migliorati nelconfronto tra i risultati del primo e delsecondo quadrimestreProve di verifica per competenze Esitiscrutini Esiti INVALSI

Analisi degli esiti scolastici riscontratiattraverso verifiche interne alla scuolae le prove InvalsiProgrammazione per competenzeAnalisi delle unità didattiche che siavvalgono degli strumenti innovativiRubriche valutative

Scale di valutazione

Area 1 B. Numero di docenti che aderiscono allaformazione on-lineNumero dei docenti che utilizzano leAvanguardie Educative

Analisi delle simulazioni realizzatenelle classi

Percentuale degli alunni chemigliorano i risultati

Area 2 Aumento dei docenti che utilizzano lenuove TIC

Numero di docenti che si formanoper l’acquisizione di nuovi strumentimetodologici

Aumento del livello di conoscenzadelle lingue( italiano, inglese efrancese)

Prodotti digitali

Questionario

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DIAGRAMMA DI GANTT

ATTIVITÀQUANDO (TEMPISTICA ATTIVITÀ)

S O N D G F M A M G

Incontro staff per ladefinizione del piano

Diffusione del piano tramitecollegioAttività Ottobre – Maggio2016_2017Azione area 1. A.

Azione area 1. B.

Azione area 2.

Monitoraggio

Qualunque corso di aggiornamento deve avere l’approvazione del Collegio dei docenti a cuispetta la delibera per l’istituzione del corso. Una volta che il Collegio delibera il corso diaggiornamento, la frequenza è vincolante per tutti i docenti, a meno che un docente non faccia rilevaree inserire nel verbale che registra la seduta il suo dissenso o comunque la sua volontà a non partecipareal corso.

Il Piano di formazione-aggiornamento docenti tiene conto dei seguenti criteri:

Criteri per l’autorizzazione alla partecipazione dei singoli docenti

momenti formativi, corsi e seminari in orario non coincidente con le ore di attività didatticasono da privilegiare in quanto consentono la partecipazione di tutti i docenti.

in presenza di iniziative di formazione a numero chiuso e di più richieste di partecipazione siterrà conto dei seguenti criteri di priorità espressi nell’ordine:

precedenza ai docenti della disciplina attinenti al corso quando questo sia specifico precedenza a chi non ha fatto ore di aggiornamento nell’ultimo triennio precedenza a chi comporta meno onere per l’Amministrazione

2.1 – Criteri di partecipazione ad iniziative al di fuori della pianificazione d’Istituto (fatta eccezioneper tutte quelle iniziative formative promosse dal MIUR o da altri Enti accreditati)

coerenza con finalità ed obiettivi del Piano nessun onere, in termini di esonero dalle lezioni e dalle attività collegiali, per la scuola. In caso di più richieste e di numero chiuso o ridotto valgono i criteri già espressi al punto

precedente

3 – Iniziative comprese nel piano di formazione- aggiornamento

promosse dall’amministrazione progettate dalla scuola progettate in rete con altre scuole

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realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce autorizzate dall’amministrazione per le quali il Collegio dei docenti riconosce la partecipazione

individuale- realizzate autonomamente dai docenti.

Documentazione e valutazione

- I docenti partecipanti ad iniziative a numero chiuso sono tenuti a presentare al Collegio eventualidocumentazioni e materiali prodotti e a dare conto delle innovazioni metodologiche introdottenella didattica in conseguenza del processo formativo realizzato. I docenti metteranno adisposizione della comunità scolastica le risorse e i materiali acquisiti durante le attività diformazione in formato elettronico e/o cartaceo.

- Per ogni iniziativa sarà valutata l’efficacia attraverso la somministrazione di questionari aipartecipanti.

Il presente piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di cui al momentoattuale il Collegio non è a conoscenza.

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Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107, unavisione operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide diinnovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistemascolastico e le opportunità dell’educazione digitale.Nel nostro istituto è stata individuata per il prossimo triennio, così come richiesto dallanormativa vigente, la figura dell’“animatore digitale”

L’animatore ha il ruolo fondamentale di coordinare e sviluppare i temi e i contenutidel PNSD.

dovrà organizzare laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta lacomunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso glisnodi formativi;

favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di

workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti

formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura

digitale condivisa;

individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degliambienti della scuola , come :

o uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si sta dotando;

o la pratica di una metodologia comune;

o informazione su innovazioni esistenti in altre scuole;

o un laboratorio di coding per tutti gli studenti

La scuola, quindi, mira all’innovazione continua nel settore delle TIC, così da rispondere

adeguatamente alle attese degli utenti, quali cittadini della società del futuro. Le nuove tecnologie si

rivelano strumenti strategici per rimodulare metodologie didattiche e ambienti di apprendimento, offrire

nuovi stimoli e motivare maggiormente ai processi di insegnamento/apprendimento. I docenti sono

sostenuti in questo processo di cambiamento attraverso un percorso di accompagnamento: è

delineato, in linea con il PNSD, un Piano Triennale di Attuazione, (in allegato), mirato a costruire

competenze specifiche per la progettazione e la conduzione di attività didattiche che prevedono l'uso

dei nuovi strumenti tecnologici. In tale prospettiva, la figura dell’animatore digitale è strategica per

PIANO DIGITALE

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favorire il processo di diffusione della cultura e della pratica digitale nelle tre direttrici operative

indicate dal MIUR

Formazione interna

Coinvolgimento della comunità scolastica

Creazione di soluzioni innovative

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha quindi l’obiettivo di modificare gli ambienti di

apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società

della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27

ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al

fine di:

migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse

implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e

laboratori;

favorire la formazione dei docenti sull’ uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione

didattica;

individuare un animatore digitale;

partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative

Allegato 3

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I docenti dell’IC “G. MINZELE- G. PARINI” ” perseguono progressivamente il tracciato del rinnovamentometodologico – didattico. La prospettiva che si intende proseguire è quella di attivare, attraverso il processodi insegnamento , l’apprendimento, una relazione educativo - didattica basata sulla partecipazione attiva daparte dei soggetti coinvolti: gli studenti.L’obiettivo è quello di creare una dimensione di apprendimento cooperativo, partecipato, condiviso; uncontesto all’interno del quale il soggetto in formazione, coinvolto nelle scelte e/o messo a parte delleargomentazioni a supporto degli interventi educativo – didattici in atto, sviluppi la giusta motivazione adapprendere, a diventare costruttore del proprio percorso di apprendimento. In tal modo quando lamotivazione è opportunamente sollecitata si pone in essere la migliore condizione perché l’apprendimentorisulti significativo e per questo diventerà duraturo.Un apprendimento che diventa ancora più solido se ‘costruito’, non indotto dall’esterno ma elaboratoattraverso esperienze attive, in cui lo studente è protagonista.

Conferma di ciò è l’orientamento espresso dal Collegio quando, dovendo esprimere un ordine di prioritàagli ambiti di potenziamento (in vista dell’assegnazione dell’organico aggiuntivo di questo anno), haprivilegiato il campo ‘potenziamento laboratoriale’.Altro aspetto oggetto di interesse e prospettiva di crescita della comunità docente è quello di muovere daibisogni e/o dagli interessi e dalle capacità che gli alunni hanno, a seconda dell’età.L’attualità/la modernità delle proposte didattiche, vicine al vissuto degli studenti, consente di ridurreprogressivamente quel senso di estraneità che spesso i ragazzi avvertono nei confronti della scuola edella proposta di insegnamento.

Altro scenario di sviluppo della didattica è quello legato alla progressiva trasformazione e valorizzazionedegli ambienti. Obiettivo è riconoscere l’importanza di apprendere in un ambiente in cui anche ladimensione percettiva è accolta e corrisposta nel suo volgere al bello e al funzionale.

Sul piano prettamente operativo saranno progressivamente sempre più accolte iniziative di lavorodifferenziato in cui la cooperazione e il tutoring rendano più efficace l’azione didattica. Il lavoro di gruppo,a coppie continuerà ad essere perseguito come modalità proficue non solo sul piano didattico ma anchedella socializzazione.

Si punterà all’incremento delle attività improntate al problem solving, soprattutto nella prospettiva diintrodurre, come strumenti di verifica e per la valutazione, i compiti di realtà

La nostra Istituzione scolastica ha attivato un progetto di innovazione tecnologica- metodologico-didatticache prevede l’adesione al movimento delle Avanguardie Educative (flipped classroom, debate, aulelaboratorio) e alla Piattaforma Edmodo, ambiente digitale avanzato, multidisciplinare, adattivo emodulare, creato per soddisfare le più recenti indicazioni ministeriali in termini di scuola delle competenze,di didattica personalizzabile, di contenuti digitali integrabili ai libri di testo.

E’ una piattaforma di e-learning sociale dove professori, studenti e genitori si incontrano nel tentativo

di “rivoluzionare” il modo di fare scuola. Su Edmodo i professori possono assegnare compiti e fornire

spiegazioni, inviare schemi esplicativi e segnalare articoli di approfondimento relativi agli argomenti

appena spiegati in classe. Gli studenti possono collaborare tra di loro in gruppi-studio, chiedere

INNOVAZIONE TECNOLOGICA - METODOLOGICA -DIDATTICA

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chiarimenti ai compagni di classe e ai professori, segnalare materiali; possono postare, commentare e

pubblicare video, note e allegati. La piattaforma riproduce, in un ambiente di e-learning, una classe delle

scuole medie o delle scuole superiori. Dopo essersi registrato ed aver creato un account personale, l'utente

sia esso professore, studente, o genitore potrà richiedere di essere inserito all'interno di un gruppo

riservato ai componenti del gruppo classe. Gli studenti o i professori possono avviare sondaggi su

qualunque tema (ad esempio il viaggio di istruzione di fine anno) oppure creare un calendario dove

segnare le scadenze didattiche più importanti (compiti in classe, interrogazioni, assemblee di classe e

istituto, incontri tra genitori e professori). Si tratta di una piattaforma semplice da utilizzare, un vero e

proprio social network adattato a scopi educativi, dove i protagonisti del mondo scolastico possono

convogliare le molteplici risorse reperibili in Rete. Edmodo nasce quindi come luogo dove far incontrare

esigenze scolastiche di studenti e professori: uno dei primi risultati ottenuti è stata la creazione di legami

e scambi professionali tra insegnanti distanti, magari centinaia e centinaia di chilometri l'uno dall'altro.

Sulla piattaforma i docenti possono discutere e condividere metodologie di insegnamento, confrontarsi

sull'efficacia di testi scolastici o su verifiche previste dai ordinamenti scolastici di vari Paesi.

Il progetto si pone in linea con il movimento di innovazione che cerca di trasformare il modello di scuola

trasmissivo, non più adeguato alla nuova generazione di studenti digitali e multitasking. Esso intende

utilizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai linguaggi digitali per cambiare gli ambienti

di apprendimento, l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del «fare scuola».

Gli insegnanti gestendo lezioni multimediali facilitate, fruibili in modo collaborativo, assegnando i

compiti e controllando i risultati delle lezioni sia da casa sia da scuola, pianificando lezioni che

prevedono l’uso “ragionato” delle ICT, organizzano attività centrate sullo studente. La nuova modalità di

progettazione delle attività inverte il tradizionale modo di procedere: parte dalla metodologia per arrivare

ai contenuti. Il metodo richiede un cambiamento del modo tradizionale di pensare le attività didattiche e

mette in discussione il modello “docente erogatore” a favore di una modalità centrata sulla progettazione

e organizzazione di attività, sulla conduzione di situazioni didattiche creative e di supporto al lavoro dei

ragazzi.

L’uso delle ICT e la loro applicazione in ambito formativo favorisce la creazione di nuovi tempi e

modalità di apprendimento con una metodologia e una didattica collaborative e inclusive, utilizzando il

brainstorming, la ricerca, l’insegnamento tra pari. L’uso delle ICT responsabilizza l’intero gruppo classe

sui temi di accessibilità, di inclusione, di partecipazione scolastica; con esso si sperimenta una

comunicazione multimodale che utilizza diversi codici comunicativi per andare incontro alle necessità di

ogni singolo alunno/studente, anche in presenza di alunni con BES.

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I docenti, infatti, predispongono i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico,

affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per

svolgere le proprie attività di apprendimento e per supportare le attività dell'alunno con disabilità e con

bisogni educativi speciali anche in assenza dell'insegnante di sostegno.

L’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta, pertanto, una notevole risorsa per l'integrazionescolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Il pc, isoftware didattici predisposti e gli ambienti informatici ove simulare qualsiasi situazione (reale oipotetica) permettono a tutti gli studenti che presentano deficit e difficoltà di interagire costruttivamentecon i compagni di classe e con i docenti. La possibilità di autocorrezione, la velocità di elaborazione,l’immediatezza del feedback e la correzione tecnicamente “pulita” sono fattori che facilitano estimolano l’apprendimento. I software per l’apprendimento, le sintesi vocali, le lavagne interattivemultimediali (LIM), i netbook e i tablet creano una “rete integrata” che permette, grazie a linguaggidiversi e multimodali, di potenziare l’autostima dei soggetti con disabilità/difficoltà.Partendo da questi principi si propone un nuovo modello didattico in cui l'insegnante svolge il ruolodi supporto all'attività didattica/di regia, gli strumenti didattici vengono ridefiniti così come tuttol’ambiente in cui si svolge l'attività di apprendimento: niente più zaino, quindi, e al suo posto unaleggera sacca con lo stretto necessario per fare i compiti a casa. Al progetto si può aderirevolontariamente ed è previsto il contributo della famigli

Uno degli aspetti innovativi della normativa vigente è rappresentato dal concetto di Bisogni EducativiSpeciali (BES),che si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF(International Classification of Functioning, disability and health): classificazione internazionale difunzionamento, disabilità e salute, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie:

- disabilità;

- disturbi evolutivi specifici (DSA e ADHD);

- svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

Tali problematiche, certificate da uno o più specialisti, documentate dalla famiglia o rilevate dallascuola, sono al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto di insegnanti e genitori.

Tutto il personale scolastico promuove l’integrazione degli alunni con bisogni educativi specialifavorendone la socializzazione, l’acquisizione di autonomia nella gestione di sé, il miglioramento nellasfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno.

I docenti di sostegno, di classe, di sezione, predispongono percorsi che valorizzino al massimo lerisorse strumentali ed umane disponibili.

Gli interventi educativo-didattici sono volti al perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali:

in ambito socio-affettivo e relazionale:

avere consapevolezza di sé e conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti;

Azione della scuola in relazione aibisogni educativi speciali

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acquisire la consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri;

educarsi al senso di responsabilità;

interiorizzare norme di condotta che si traducano in forme positive di comportamento.

in ambito cognitivo:

migliorare la capacità di attenzione e di concentrazione;

sviluppare la capacità di memorizzazione;

imparare ad esprimere, usando anche codici diversi da quello verbale, il proprio vissuto e ciò chesi apprende;

rinforzare le abilità cognitive ed operative per il conseguimento di risultati adeguati alle propriepotenzialità.

La scuola, per garantire professionalità negli interventi di integrazione, promuove la formazione delpersonale docente in materia di bisogni educativi speciali; l'analisi della certificazione del disturbofornita dagli specialisti del Servizio Sanitario Nazionale; l'individuazione e l’applicazione di strategiedidattiche, metodologiche e valutative adeguate.

INCLUSIONE

BES

H DSA DISAGIO

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La famiglia è il “contesto primario di apprendimento”, infatti la Costituzione italiana afferma che, “alla famiglia spetta il compito e la responsabilità per la crescita e l’educazione dei figli”. Alla scuolaspetta il compito di conoscerla per costruire un rapporto di collaborazione reale e fattivo che faciliti la

crescita integrale ed armonica degli alunni

L’Istituzione Scolastica si propone come servizio alla giovane utenza e condivide con le famiglie un

“Contratto educativo” che implica responsabilità comuni nel reciproco rispetto di competenze e di ruoli.La scuola riconosce i bisogni e i diritti delle famiglie e s’impegna a sollecitarne ed accoglierne leproposte; a fornire informazioni corrette; a rendere conto periodicamente degli apprendimenti di ciascun

alunno e delle scelte didattiche e metodologiche che ne sostengono il percorso.

L’Istituzione promuove, in accordo con gli Organi Collegiali competenti, iniziative di Sostegno e

recupero per gli alunni in situazione di svantaggio, disagio, handicap; individua forme di collaborazione

in merito alle iniziative che la scuola intraprende sul territorio; condivide con le famiglie scelte di

rilevanza progettuale, culturale, strutturale. Le forme di comunicazione scuola-famiglia prevedono:

1. momenti assembleari che rispondono ad esigenze di confronto, di dibattito, di proposta su tematiche

relative alla situazione educativo-didattica della classe o sezione.

Gli insegnanti incontrano periodicamente le famiglie per dare e ricevere informazioni utili al successo

formativo di ogni studente con le seguenti modalità:

STRUMENTI TEMPI FUNZIONI

assemblea dei genitori diinizio anno scolastico,presieduta

Scuola dell’Infanzia

dal Dirigente o su delega dai docenti

di sezione

Tre volte l’annoScuola Primariadal Dirigente o su delega alpresidente di interclasse

Una volta l’annoScuola Secondaria di 1° Grado

dal Dirigente o su delega dal

coordinatore di classe a seconda della

necessità

- Elegge i rappresentanti deigenitori.

- Discute problemi particolari con

o senza docenti.

In tale sede avviene la

Condivisione del Patto educativo di

corresponsabilità, documento con il

quale, esplicitando le responsabilità

di tutte le componenti scolastiche,

l’Istituto intende condividere constudenti e famiglie i principi

fondamentali dell’azioneeducativo-didattica finalizzata al

successo formativo di ogni studente

Consigli di Intersezione Scuola dell’Infanzia: un incontro nel mese di

dicembre rivolto a tutti i

Si discute dell’andamentodidattico- disciplinare della classe

ALLEANZA SCUOLA- FAMIGLIACRITERI E MODALITA’ DI RAPPORTI

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genitori; un incontro individuale nel mese

di febbraio; un incontro nel mese di giugno

rivolto a tutti i genitori

Consigli di Interclasse Scuola Primariatre volte l’anno con i rappresentanti deigenitori

Si discute dell’andamentodidattico-disciplinare della classe

I rappresentanti dei genitori si

fanno portavoce presso gli altri

genitori della classe di tutte le

iniziative concordate in sede di

consiglio

Consigli di classe Scuola Secondaria di 1° Gradotre volte l’anno con i rappresentantidei genitori

Si discute dell’andamentodidattico- disciplinare della classeI rappresentanti dei genitori sifanno portavoce presso gli altrigenitori della classe di tutte leiniziative concordate in sede diconsiglio

Colloqui individuali Scuola dell’Infanzia:un incontro nel mese di dicembrerivolto a tutti genitori;un incontro individuale nel mese difebbraio;un incontro nel mese di giugno rivoltoa tutti i genitori

cui si attribuisce una funzioneprimaria:

1.per la raccolta di tutte leinformazioni necessarie adelaborare un'immagine fedeledell’alunno; 2.percomunicare, in un clima disteso enei modi più accessibili, inrelazione alla situazione socio-affettiva dello studente;.3.per costruire con le famiglieitinerari possibili per ilsuperamento di eventuali difficoltà,in vista di situazioni di transito incontesti nuovi, al fine di sostenerela continuità didattica o ilpassaggio a nuovi ordini di scuola.

Consegna del documento di

valutazione

Scuola Primariadue volte l’anno a fine di ogniquadrimestre. Incontri su richiesta deigenitori o dell’insegnante nell’ultimaora dell’incontro di programmazione

Scuola Secondaria di 1° Gradouna volta attivo l’orario definitivo, idocenti mettono a disposizione un’orasettimanale in cui convocano igenitori o su appuntamento da partedei genitori.Un incontro scuola-famiglia perquadrimestreColloquio con il coordinatore di classee/o singoli docenti su appuntamentoconcordato con le parti interessatetramite la segreteria della scuola ecomunque al di fuori delle ore dilezione

Libretto scolastico Scuola Secondaria I grado Per giustificare assenze, ritardio uscite anticipate

Diario scolastico Scuola Primaria Strumento di comunicazione tradocenti e famiglia

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La continuità didattica si connota come azione progettata per facilitare i cambiamenti, impliciti nel

percorso formativo dell’alunno e il passaggio da una scuola a quella successiva;

dal contesto socio-culturale in cui ciascuno aveva costruito la propria storia ad uno nuovo, in una fase

che può mettere in crisi l’ identità dell’alunno, deludere le sue aspettative almeno nell’iniziale momento

di novità. Alla continuità verticale tra scuole si aggiunge la progettazione della continuità orizzontale

tra classi e gruppi di alunni della stessa età; o tra la scuola e le altre realtà culturali ed educative presenti

sul territorio. Gli scambi e gli incontri d’intersezione e interclasse facilitano la disponibilità e l’aperturaverso gli altri e sostengono l’acquisizione di competenze personali e trasversali necessarie ad affrontare icambiamenti in senso lato, non solo strettamente legati al percorso scolastico. Al fine di garantire la

continuità tra i vari ordini di scuole, lo staff di Presidenza individua criteri efficaci per l’effettuazionedelle attività di continuità, con lo specifico contributo delle FF. SS. per il Sostegno agli alunni e ai

docenti, infatti si realizzano incontri fra Docenti per:

scambi di informazioni sugli alunni;

scambi e confronti sulle progettazioni;

promozione di iniziative comuni.

Nella nostra Scuola Primaria si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:

incontro degli Insegnanti delle classi quinte della Scuola Primaria con le Insegnanti dell’ultimoanno della Scuola dell’Infanzia, per la raccolta di dati utili alla formazione delle classi prime e lo

scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunto dai bambini e sulla programmazione

didattica;

predisposizione di contesti idonei a facilitare il passaggio di alunni in situazione di svantaggio,

disagio o handicap;

incontro degli Insegnanti delle classi quinte con i Docenti della Scuola Secondaria di primo

grado, per la raccolta di dati utili alla formazione delle nuove classi,

lo scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunto dagli alunni,

a predisposizione di nuovi contesti adeguati alle situazioni di svantaggio o handicap.

Vi è inoltre un incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti, sia della Scuola

dell’Infanzia sia della Scuola Primaria, sia della Scuola Secondaria di primo grado per l’illustrazione delPOF.

La Scuola Secondaria predispone, in sintonia con le attività summenzionate, il progetto “Accoglienza,

Orientamento e Continuità” che si prefigge di creare per ogni studente un percorso graduale che, sin

dalla classe prima, in continuità con quanto effettuato nella scuola Primaria, possa sollecitarlo a:

conoscere se stesso, le proprie attitudini e capacità, le proprie aspirazioni;

saper sostenere idee ed operare scelte responsabili e mature;

conoscere la realtà attorno a sé: gli altri e i loro bisogni, la famiglia, la scuola e il mondo del lavoro;

CONTINUITA’ TRA ORDINI DI SCUOLA

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operare scelte consapevoli in merito al percorso scolastico e agli sbocchi professionali che questo può

offrire.

E’ ormai prassi consolidata da alcuni anni, nei primi giorni di scuola, facilitare l’ingresso degli alunnidelle prime classi con test sia disciplinari che a carattere generale, atti a rilevare l’autostima, la fiducia inse stessi, le aspettative relative al nuovo ordine di scuola. Il “Progetto accoglienza” prevede momenti di

socializzazione per promuovere un clima positivo all’interno della classe e favorire la conoscenza

reciproca

Il “Progetto Continuità” , quindi è rivolto agli alunni che frequentano le classi quinte delle scuole

primarie di Putignano, i quali, attraverso le attività programmate, hanno modo di conoscere ambienti,

attrezzature, percorsi formativi, discipline caratterizzanti il nostro Istituto.

Di seguito la rappresentazione grafica dell’idea di continuità e di orientamento che l’IC “G. Minzele-

G.Parini” intende perseguire nel periodo di riferimento della presente programmazione, al fine di

pervenire alla definizione di un sistema di orientamento. (l. 107/2015, art. 1 comma 7)

CONTINUITA’Azioni intrapresedalla scuola comecontinuumeducativo-didattico

MatriceFORMATIVA

Impegno sul pianodella progettazioneeducativo -didattica

Esercizio di unCURRICOLO-VERTICALEcondiviso

Iniziative diACCOGLIENZA

Iniziative diSCAMBIO di NOTIZIE

Iniziative diINCONTRO -DIBATTITO-

MatriceESPOSITIVA

Impegno sul pianoorganizzativo

MatriceINFORMATIVA

Impegno sulpianocomunicativo

MatriceDIDATTICA

Impegno sulpiano dellaprogrammazioneeducativo-didattico

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Nella scuola secondaria di I grado all’azione di guida e di stimolo didattico nel rispetto del processo

evolutivo in corso e delle caratteristiche che lo stesso assume da soggetto a soggetto, si affianca un altro

aspetto del processo di continuità – orientamento: l’orientamento informativo, volto a supportarel’alunno in uscita dalla scuola del primo ciclo, quando è chiamato a compiere una scelta del prosieguo

scolastico, importante per il suo futuro personale e sociale, infatti è' previsto un itinerario di

“Orientamento in uscita”, per aiutare alunni e famiglie nella scelta dell’indirizzo scolastico futuro. Per

adempiere a tale dovere la Scuola Secondaria di primo grado opera sul fronte della continuità con

specifiche iniziative didattiche ed informative, garantisce anche diverse opportunità operando in

collaborazione con le istituzioni superiori del territorio per fornire agli studenti una informazione

ampia e corretta che sia di reale stimolo e aiuto in una scelta consapevole del proprio indirizzo di

studi.

La capacità di saper scegliere è una competenza che ha assunto sempre più un ruolo determinante nel

percorso formativo di un individuo ed è una competenza che si acquisisce, si sviluppa, si perfeziona

soprattutto a scuola. Per un individuo che deve modificare il suo modo di lavorare, che deve cambiare

lavoro e ambiente lavorativo, adattarsi a diversi contesti professionali e a organizzazioni produttive con

dinamiche differenti, è necessario sviluppare competenze orientative nuove, sviluppare la propria

identità, imparare a prendere decisioni sulla propria vita, imparare a relazionarsi in modo costruttivo

pena l’insuccesso scolastico, la dispersione scolastica, il disagio giovanile, l’esclusione dal mondo dellavoro e l’esclusione sociale.

L’ I.C. “G.Minzele G. Parini” ha sempre riservato una particolare attenzione alle iniziative diorientamento degli alunni. I documenti nazionali ed europei considerano, ormai, l’orientamento lungotutto il corso della vita come un diritto permanente di ogni persona, infatti, il nostro Istituto , haadottato le Linee guida Nazionali per l’Orientamento permanente (trasmesse con nota MIUR del19.02.2014, prot. n. 4232)e ha avviato un modello di Orientamento scolastico inteso non più comesemplice strumento per gestire e facilitare il passaggio tra un ordine di scuola e l’altro, bensì come “uninsieme di attività che metta in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita, diidentificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia diistruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni diapprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengonoacquisite e/o sviluppate". E’ quindi un modello di orientamento non più informativo ma formativo,che necessita (richiama una corrispondente) di una didattica orientante, che realizza autonomamentee/o in rete un insegnamento/apprendimento disciplinare finalizzato, oltre all’acquisizione dei saperi dibase, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, anche le Career Management Skills (CMS),come sono definite nei documenti dell'UE le competenze di orientamento al lavoro.Alla luce di quanto esposto, la proposta formativa che l’ I.C. “G.Minzele. G.Parini” ha scelto diadottare comprende:

l’individuazione del Tutor dell’Orientamento, la figura di sistema con il compito di organizzaree coordinare le attività interne di orientamento, di relazionarsi con i coordinatori deidipartimenti disciplinari per le attività di didattica orientante, di organizzare e coordinareattività di orientamento dedicate a studenti in situazione di disagio e a studenti plusdotati, di

ORIENTAMENTO

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interfacciarsi con gli altri attori della rete di orientamento nel territorio;

la predisposizione di un curricolo formativo unitario e verticale che, ai vari livelli, realizzi azionidi orientamento in grado di recuperare il "valore" del lavoro per la persona e la "cultura” dellavoro;

questionari volti a rilevare gli orientamenti emergenti degli alunni;

l’organizzazione e la realizzazione di incontri informativi con le istituzioni scolastiche delcomprensorio;

l’organizzazione e la realizzazione di incontri formativi (stages) con le istituzioni scolastiche delcomprensorio;

il monitoraggio e la documentazione dei percorsi e delle attività di orientamento, nonché dellescelte compiute dagli alunni;

il coinvolgimento della famiglia in quanto soggetto formativo primario, nella fase decisionaledella scelta della scuola di ordine/grado superiore;

il Consiglio Orientativo relativo alla scelta dell’Istituto della Scuola Media Superiore ai genitori

ORIENTAMENTO

MatriceFORMATIVA

Impegno sul pianodella progettazioneeducativo -didattica

Conoscenza di sé e delleproprie inclinazioni

MatriceINFORMATIVA

Impegno sul pianoorganizzativo

MatriceINFORMATIVA

Impegno sulpianoorganizzativo

Scelta del percorsoscolastico successivo

Raccolta dati delprosieguo scolastico

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Nella visione dell’ I.C. “G.Minzele-G.Parini” l’Orientamento deve aiutare gli alunni a sviluppare lapropria identità, a prendere decisioni sulla propria vita personale e professionale, a facilitare l'incontrotra la domanda e l'offerta di formazione e, successivamente, tra domanda e offerta di lavoro. Unaformazione orientante e orientativa di qualità rappresenta un fattore importante anche per migliorare latrasparenza delle qualifiche e delle competenze e, di conseguenza, l'accesso all'occupazione.

FONTI Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, "Competenzechiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE)", in particolare la descrizione della competenzachiave n. 7, "Senso di iniziativa e di imprenditorialità".- Comunicazione della Commissione europea:"Europa 2020, una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", 2010.-Cedefop,2006: "Migliorare le politiche e i sistemi di orientamento lungo tutto l'arco dellavita. Uso di strumenti di riferimento europei comuni". Il Centro europeo per lo sviluppo formazioneprofessionale (Cedefop) è il centro di riferimento dell’Unione europea per l’istruzione e la formazioneprofessionale. Esso fornisce informazioni e analisi sui sistemi, sulle politiche, sulla ricerca e sulla prassilegata all’istruzione e formazione professionale. Il Cedefop è stato istituito nel 1975 con il Regolamento(CEE) n. 337/75 del Consiglio.-Risoluzione del Consiglio d'Europa (2008): "Integrare maggiormentel'orientamentopermanente nelle strategie dell'apprendimento permanente", 15030/08. EDUC 257 SOC 653.

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Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF saranno elaborati strumenti dimonitoraggio e valutazione tali da rilevare i livelli di partenza, gli obiettivi di riferimentonel triennio, ed i conseguenti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevarli

ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO

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L’IC “G. Minzele-G.Parini”, in sede di appositi incontri, ha attentamente esaminato il profilo dellecompetenze al termine della scuola dell’Infanzia e al termine del Primo ciclo di istruzionecosì come tracciati dalle Indicazioni Nazionali (DM 254/2012) e come trasfuse nei MODELLI diCERTIFICAZIONE delle COMPETENZE (ex circ. min. n. 3 del 13/02/2015).Rilevato che i modelli proposti presentano un impianto che li pone in linea di continuità con laprospettiva formativa nazionale e sovranazionale, e che sono coerenti con l’obiettivo di processorelativo al Curricolo per competenze, pertanto il Collegio dei docenti ne ha deliberatol’adozione a partire dal corrente a. s. 2015 – 2016, procedendo così al progressivo superamentodella valutazione intesa solo come misurazione delle conoscenze e delle abilità.

In coerenza con il TRAGURDO RAV “Competenze chiave e di Cittadinanza” e con l’AREA DIPROCESSO “Curricolo, progettazione e valutazione”(secondo la linea di azioni avviata con il PDM),la Scuola punta alla definizione di strumenti e alla implementazione di modalità di valutazionecomprensive, oltre che della dimensione cognitiva, anche di quella emotiva e relazionale del soggetto informazione.

Una valutazione attenta all’individuo nella sua interezza, dunque; una valutazione che sappiamisurare ma anche contestualizzare, porre in relazione l’esito cognitivo con altre sfere difunzionamento della persona.Una valutazione in cui l’osservazione e la misurazione siano funzionali a promuovere losviluppo della persona, che abbiano una valenza educativa e, soprattutto, propulsiva delsoggetto di domani, quando - individuo competente – sia chiamato ad essere propulsivo di sé edella società.Il corpo docente dell’Istituto Comprensivo “G. Minzele- G. Parini” mira quindi a praticare laVALUTAZIONE secondo una VISIONE ORGANICA (grafico seguente) che dalla misurazionedel rendimento didattico pervenga alla valutazione delle competenze a presidio delSUCCESSO FORMATIVO e in vista della PROMOZIONE INDIVIDUALE e SOCIALEdell’INDIVIDUO.

VALUTAZIONE

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VERIFICA EVALUTAZIONEazioni intraprese dallascuola per accertare lamaturità cognitiva-emotivae relazionale nellaprospettivadell’APPRENDIMENTOPERMANENTE

azioni intraprese dalla scuolaper accertare la maturità

- cognitiva- emotiva e relazionale

nella prospettivadell'APPRENDIMENTO

PERMANENTE

degliAPPRENDIMENTI

delCOMPORTAMENTO

CERTIFICAZIONEdelle

COMPETENZE

OBIETTIVIexINDICAZIONI

NAZIONALIcome declinatiattraverso la

progettazione diScuola

CONOSCENZE-sapere

ABILITA’- saper fare

PROFILOSCOLASTICO

PROFILO delloSTUDENTE al

termine delCICLO

Comportamentosociale

Comportamento dilavoro-

Forme evolute diconoscenzeacquisite e abilitàesercitate

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Allegato n.1

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

Prot. n.6852/C23-A26 Putignano,06/10/2015

AL COLLEGIO DEI DOCENTIAL CONSIGLIO D ISTITUTO

e. p.c. AL DIRETTORE dell’USRAL SINDACOAI GENITORIAL DIRETTORE dei SERVIZIGENERALI AMMINISTRATIVIAL PERSONALE ATA

SITOATTIALBO

DECRETO

ATTO D’INDIRIZZO PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVATRIENNALE 2016-2019 E INDICAZIONI PER IL PIANO ANNUALE 2015-2016

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il DPR 297/1994, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione

VISTO l'art. 1 del D.lvo 6 marzo 98 n. 59, con il quale, si affidano compiti alDirigente Scolastico di gestione unitaria dell'unità scolastica, conferendo al medesimoautonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e valorizzazione dellerisorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, così comeaggiornato dall art. 1, comma 78, della L. 107/2015;

VISTO l’ articolo 3 del DPR 275/1999, così come ricodificato dal comma 14dell’ articolo 1 della legge n. 107 del 13.07.2015, recante la Riforma del sistemanazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizionilegislative vigenti , il quale prevede che:

- le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno scolasticoprecedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'offerta formativa (POFT);

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- il Piano viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per leattività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigentescolastico e successivamente il piano approvato dal Consiglio d Istituto;

VISTO il D.L.vo 165/2001 e ss.mm. ed integrazioni

VISTO il DPR 89/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo edidattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art.64, c. 4, del DL 112/2008,convertito, con modificazioni, dalla L 133/2009

VISTA la Legge 107/2015, con le modifiche introdotte alla previgente normativa

VISTI gli artt. 26, 27, 28 e 29 del CCNL Comparto Scuola

VISTE le Indicazioni Nazionali per il Curriculo 2012

TENUTO CONTOdelle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto diAutovalutazione

PREMESSO- che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge

107/2015- che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione su modalità di elaborazione,

contenuti indispensabili, obiettivi strategici, priorità, elementi caratterizzanti l’identitàdell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’OffertaFormativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base allanormativa vigente

CONSIDERATO CHE- le indicazioni per la redazione del Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16, formulate

tenendo conto degli esiti del Rapporto di autovalutazione e sulla base delle linee diindirizzo del Consiglio di Istituto, costituiscono il punto di partenza del presente atto diindirizzo

- le innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomiascolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del pianodell’offerta formativa triennale

- il Collegio dei Docenti è chiamato a redigere il Piano dell’offerta formativa, che con la Legge107/2015 diviene triennale ed è soggetto a valutazione degli obiettivi in esso inseriti

- il Piano dell’Offerta Formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee disviluppo didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente eATA, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia

- per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del POFT è necessariol’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si vuoleintendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole componenti alproprio interno

RISCONTRATO CHE- gli indirizzi del Piano vengono definiti dal Dirigente Scolastico che, in proposito, attiva rapporti

con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; ilcollegio dei docenti lo elabora; il consiglio di istituto lo approva

- il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.- per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le Istituzioni scolastiche si possono avvalere di

un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione

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VALUTATE- prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV,

“Rapporto di Autovalutazione”, e degli esiti formativi registrati dagli studenti negli anniscolastici precedenti

TENUTO CONTO- delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e di quanto

emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola econ le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio

RITENUTI FONDAMENTALI I SEGUENTIObiettivi strategici in linea con la Legge 107/2015:

- a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimentoall’italiano e all’inglese, mediante l’utilizzo della metodologia Content Language IntegratedLearning

- b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche- c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, teatrale e artistica,

anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in talisettori

- d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso lavalorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo trale culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura deibeni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze

- e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

- g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stiledi vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport,e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportivaagonistica

- h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensierocomputazionale e all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

- i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio- l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studiodegli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzatianche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio edelle associazioni di settore

- m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado disviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese leorganizzazioni del terzo settore

- r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi elaboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche incollaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, dellefamiglie e dei mediatori culturali

- s) definizione di un sistema di orientamento

CONSIDERATO che l'anno scolastico 2015-16 si presenta come un periodo di transizione traquanto previsto dalla legge n. 107/2015 e le norme precedenti riguardanti leprocedure di pianificazione del piano dell'offerta formativa;

ATTESO CHE l attuazione della L. 107/2015 prevede una serie di decreti attuativi, che

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potranno successivamente apportare novità rilevanti che potrebbero generare lanecessità di variazioni e adattamenti agli attuali strumenti di programmazione;

RILEVATA, pertanto, la necessità di definire gli indirizzi generali cui ispirare laformulazione del Piano dell Offerta formativa annuale 2015-2016, ancora daredigere, e del Piano triennale dell’ Offerta formativa 2016-2019;

EMANA Il SGUENTE ATTO DI INDIRIZZO

ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come rinnovellato dall’ art. 1 comma 14 della legge13.7.2015, n. 107 per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione relativialla redazione del PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019 EINDICAZIONI PER IL PIANO ANNUALE 2015-2016

1. Il POFT quale strumento di programmazione generale.La legge 107, nel rinnovellare il Regolamento per l’ autonomia, definisce il Piano dell’Offertaformativa il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delleistituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa eorganizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia . La legge esplicitaanche che il Piano deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi eindirizzi di studi, determinati a livello nazionale, riflettere le esigenze del contesto culturale, socialeed economico della realtà locale, e indicare gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: ilfabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia e il fabbisogno dei posti peril potenziamento dell'offerta formativa. Il Piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti delpersonale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento,il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonchè i piani di miglioramentodell'istituzione scolastica . Il Piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolteal personale docente e amministrativo e ausiliarioIl Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo documento con cui l’Istituzionedichiara all’esterno la propria identità ma un documento strategico in cui occorre racchiudere,secondo un ampia logica di programmazione e una pianificazione a lungo raggio, la mission, lastrutturazione del curricolo, le attività, la logistica organizzativa, l’impostazione metodologica-didattica, la promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui la scuola intende perseguiregli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che, pur essendo comuni a tutte le istituzioniscolastiche, contemporaneamente la caratterizzano e la distinguono.Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, lamotivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelteoperate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzionedi un modello operativo che miri al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si componel’attività della scuola chiamano in causa tutti. Solo in questo modo il Piano, da mero adempimento,diventa reale strumento di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali e di dare unadirezione chiara all’attività dei singoli e dell’Istituzione nel suo complesso.Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborareil Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.Per il corrente anno scolastico, la legge prevede ancora il Piano annuale, che, alla luce delleinnovazioni introdotte dalla legge 107, non potrà che essere un piano di transizione verso laprogrammazione triennale, prevedendo già in esso una struttura e un articolazione che rispetti ilnuovo modello di programmazione..

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2. Breve Profilo attuale dell’Istituto ComprensivoL’Istituto Comprensivo “ G. Minzele- G. Parini” accoglie un gran numero di alunni provenienti dafamiglie con situazioni socio-economico-culturali diversificate, che condizionano in positivo o innegativo il rendimento scolastico.Putignano è un centro urbano composito il cui tessuto sociale è costituito da famiglie di1.Liberi professionisti e piccoli impreditori con reddito medio –alto.2. Lavoratori dipendenti con reddito medio.3. Lavoratori occasionali dalle precarie condizioni economiche.4.Lavoratori licenziati .5.Immigrati ai quali occorre garantire un’adeguata accoglienza e integrazioneNel suo bacino d’utenza confluiscono anche ragazzi provenienti da un quartiere a rischio, San PietroPiturno, (originari dei quartieri San Paolo ed Enziteto di Bari) caratterizzato da un livello socio-culturale piuttosto disagiato. Molte famiglie provenienti da questo quartiere dimostrano debolecapacità educativa e spesso sono nel mirino dell’azione penale della Magistratura. Le situazionicomplesse che nascono nei contesti familiari influiscono sul piano socio-affettivo-emotivo e sitraducono in scarsa motivazione per lo studio e difficoltà di apprendimento. Alcunialunni sono seguiti dai servizi sociali, altri provengono da famiglie di lavoratori occasionali olicenziati. Nel corrente anno scolastico si è registrato un aumento di ragazzi stranieri con difficoltànella comprensione della lingua italiana e di conseguenza difficoltà nella decodifica testuale. Lascuola è costretta ad affrontare situazioni di svantaggio linguistico e comunicativo, propriedell’effetto di una cultura che lega il linguaggio alla comune e ristretta esperienza del gruppo diappartenenza. In questa realtà scolastica, nella quale sono presenti anche alunni con disturbi specificidell’apprendimento, la percentuale della dispersione scolastica, nonostante l’attuazione del progetto“Diritti a Scuola” risulta ancora alta, si è ridotta al 12%, secondo dati registrati nell’anno; il tasso diripetenza è del 3%; la presenza di allievi stranieri è del 3% sia nella scuola primaria che nella scuolasecondaria di 1° grado, ma da un’indagine fatta all’inizio del corrente anno scolastico risultaaumentato dello 0,9% sia nel plesso “Minzele” che “Parini”; la presenza di allievi diversabili è del3% in entrambi i plessi. L’attuale scenario economico, le trasformazioni degli ambienti sociali eorganizzativi, rendono il percorso da intraprendere ancora più difficile e impegnativo e per viverenella società contemporanea si chiede ai ragazzi autonomia, senso di responsabilità e di coerenza,creatività per affrontare l’incertezza del futuro.

La scuola inoltre non è solo un luogo in cui avviene l’apprendimento e in cui si trasferisconoconoscenze, ma è uno spazio di relazione, di incontro; un laboratorio in cui sperimentarsi, mettersi allaprova in un ambiente protetto e regolato, per imparare a comunicare e convivere civilmente con i propricoetanei ma anche con gli adulti. La scuola è un ambiente dove si manifestano non solo le capacità diadattamento dei ragazzi ma anche i segni precoci di difficoltà e di disagio. Lo Sportello di Ascolto haaccolto i ragazzi in un momento evolutivamente molto delicato e controverso, quale l’adolescenza,pertanto può essere considerata una buona occasione per affrontare e risolvere problematiche inerenti lacrescita, la dispersione scolastica, l’insuccesso, il bullismo, ma anche uno spazio in cui fare prevenzionerispetto alle situazioni di disagio e sofferenza e alle situazioni di rischio.L Istituto comprensivo conta attualmente ________ docenti, 16 collaboratori scolastici, 6 assistentiamministrativi, il DSGA e il DS.

Le infrastrutture edilizie dei plessi scolastici sedi di erogazione delle attività didattica sono diseguito descritte:

Scuola dell’ Infanzia “Perrone Karusio”

Edificio costituito da piano terra e primo piano e giardinoall’aperto

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Scuola dell’ Infanzia “Chiara Lubick

Edificio costituito da piano terra e primo piano e giardinoall’aperto

Scuola Primaria “ G. Minzele”

Edificio costituito da piano terra, piano sollevato e primopiano con spazi in misura sufficiente, cortile e palestra.L’Edificio consta di 22 aule un laboratorio di informatica.Laboratorio scientifico, bibiblioteca e aula di musica

Scuola Secondaria di 1 Grado “G.Parini”

Edificio costituito da piano terra con i seguentilaboratori: Laboratorio musicale insonorizzato,laboratorio Cinematografico realizzato con FESR ___-,dotato di computer e rete Wirles, laboratorio di arte;piano sollevato con l’Ufficio di presidenza, gli Uffici disegreteria e aule dotate di videoproiettore e computerportatili ;primo piano con aule dotate di videoproiettore ecomputer portatili, laboratorio di informatica dotato divideoproiettori di 24 computer e di un Server, aula Magna“ Mezzapesa”, laboratorio Scientifico

A livello di infrastrutture digitali l’Istituto è dotata :Scuola Primaria “G. Minzele” di 1 laboratorio di informatica con 24 computer e due LIM, e di unarete Lan non sufficienteLa Scuola Secondaria di 1 Grado “ G, Parini” è dotata di un laboratorio di informatica con 22computer e 14 aule tutte dotate di proiettore e computer portatili collegati ad Internet; è statointrodotto il registro elettronico; l’utilizzo delle tecnologie multimediali è presente nell’ azionedidattica.A livello di comunicazione la Scuola utilizza un sito web,A livello di regolamenti, la scuola è dotata di un Regolamento d Istituto, che necessita diRevisione.

A. Finalità dell’IstitutoLa finalità del POFT è espressa in continuità con le finalità perseguite dall’Istituto:- le attività curricolari ed extracurricolari previste devono inserirsi in un quadro unitario, coerente ed

organico- l’offerta formativa prevista deve tener conto della ciclicità triennale del POF- l’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati

nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza- l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti

indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei pianiprecedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuitoa costruire l’immagine della scuola.

Lo scopo è realizzare l’autonomia funzionale della istituzione scolastica che è finalizzata alSuccesso formativo, allo sviluppo della persona umana e al miglioramento dei processi diinsegnamento/apprendimento, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, tenendoconto dei seguenti indirizzi:

- promuovere l'istruzione e l'educazione nella scuola alla luce dei valori costituzionali di uguaglianza,libertà e accesso al sapere senza discriminazioni di sorta, coniugando lo studio del sistema deidiritti e dei doveri inerenti la persona con il più ampio tema del rispetto quotidiano

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- offrire ogni possibilità di conoscenza, confronto e scambio di esperienze che permetta a ciascuno dideterminare la propria identità, accompagnandola sempre con la varietà e la differenza,esponendola volutamente e serenamente alla molteplicità delle culture e delle opinioni

- sviluppare la consapevolezza - sia all’interno che all’esterno dell’istituto - sugli elementicaratterizzanti l’Istituto

- progettare e realizzare l’offerta formativa nella prospettiva dell’unitarietà, salvaguardando ledifferenze specifiche d’ordine (Infanzia, Primaria, Secondaria), le libertà individuali el’autonomia degli organi collegiali

- rafforzare la dimensione verticale che caratterizza un istituto comprensivo, favorendo una maggiorinterazione tra i gradi scolastici

- costruire e rafforzare forme di raccordo e di coordinamento con il territorio- integrare e diffondere le possibilità offerte dalle nuove Tecnologie dell'Informazione e della

comunicazione (TIC) nei sistemi di didattica e formazione, sia per supportare la didattica, sia perfavorire un sentimento condiviso di cittadinanza europea

- privilegiare la cultura dell'accoglienza, dell'inclusione e della legalità attraverso l’esercizio dellacittadinanza attiva anche in ambito internazionale

- promuovere l’educazione interculturale, anche migliorando l’apprendimento delle lingue straniere.

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B. Priorità del Piano dell’Offerta Formativa ( o attività della scuola)- inserire nel POFT linee metodologico-didattiche centrate sugli alunni, che prevedano anche attività

di tipo laboratoriale e l’utilizzo di metodologie adeguate sia al miglioramento degliapprendimenti (recupero e potenziamento- Piattaforma Edmodo) che allo sviluppo dellecompetenze sociali, anche utilizzando docenti dell’organico potenziato

- inserire nel POFT azioni, sia didattiche che di aggiornamento, che consentano il consolidamento e ilradicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale finalizzato all’acquisizione dellecompetenze disciplinari e delle competenze trasversali di cittadinanza

- inserire nel POFT azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degliobiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrantedel POFT

- inserire nel POFT azioni progettuali di durata triennale, coerenti con le finalità del POFT,trasversali ed unificanti, che contribuiscano a caratterizzare significativamente l’Istituto

- inserire nel POFT azioni di formazione-aggiornamento rivolte al personale docente e ATA,finalizzate alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa

- individuare aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere strutturate consuccesso o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato

Alla luce del profilo di scuola, le priorità di cui tener conto nell’elaborazione del POF annuale etriennale sono:

1) il Piano deve essere raccordato con tutte le risorse del territorio e del contesto sociale,affinchè la scuola possa svilupparsi armonicamente, valorizzando le potenzialità delterritorio in cui nasce e facendo anche da volano al suo sviluppo;

2) l’Offerta Formativa deve essere ispirata all’unitarietà dell’azione didattica fra ordini discuola, fra plessi, fra classi parallele, nelle scelte curricolari, nelle attività direcupero/sostegno e nei progetti di ampliamento dell'Offerta Formativa, superando leframmentazioni sia di tipo orizzontale che verticale; in questo ambito centrale appare lacostituzione dei Dipartimenti verticali e il coordinamento delle azioni di programmazione;la prospettiva di continuità verticale del curricolo (anche sperimentando unaprogrammazione per biennio) deve costantemente guidare i docenti ed essere in grado diaccompagnare lo studente in tutti i suoi passaggi nel percorso di apprendimento in modoarmonico, considerando ciascun alunno nella sua unicità e facendosi carico della suaglobalità di essere bambino/a e ragazzo/a; in questo ambito vanno inserite le previsioni delPiani di Miglioramento e gli obiettivi di processo concernenti il curricolo;

3) la didattica deve essere la sfida centrale della programmazione perché sullasua innovazione, sul miglioramento della sua efficacia, sulla sua personalizzazione eflessibilità, che si gioca il successo formativo di tutti gli studenti, ai fini dell’ attuazionedella normativa sui BES e delle Indicazioni Nazionali per il curricolo, superando la puradimensione trasmissiva dell’insegnamento; in questo contesto, la formazione el’innovazione degli strumenti didattici devono essere alla base del POFT;

4) la cultura della programmazione per competenze, della loro valutazione e certificazione,deve essere costantemente potenziata per assicurare la realizzazione di quanto dispostodalle Indicazioni Nazionali e dal PAI dell’Istituto, in merito alla costruzione del curricoloverticale e ai processi di personalizzazione ed inclusione, verificando, attraverso unadeguato e costante impegno valutativo, gli standard formativi e le prestazioni essenzialistabilite per tutti gli allievi;

5) le azioni di integrazione e inclusione scolastica degli studenti stranieri, con BES o con altribisogni sociali devono essere al centro del POFT, sia utilizzando la quota di autonomia sial’organico potenziato e i progetti di ampliamento dell’ Offerta formativa; le attività direcupero e potenziamento devono essere accuratamente programmate anche in orarioextracurricolare; le attività di valorizzazione delle eccellenze devono altresì avere la stessa

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rilevanza per far emergere i talenti della scuola e migliorare le performance degli alunni;6) l’utilizzo della quota di autonomia fino al 20% per favorire attività coerenti con le

dimensioni strategiche della scuola, la flessibilità dell'orario complessivo del curricolo edi quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo-classe,ad esempio per il recupero, per l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri.

7) l’ armonizzazione del tempo-scuola condizione fondamentale per la gestione unitaria deitempi di apprendimento degli alunni: in questo senso va accelerato il processo diattivazione del tempo pomeridiano e del tempo prolungato, già presente nelle prime dueclassi della primaria, giungendo rapidamente all’ articolazione oraria settimanale dal lunedìal venerdì sia nella primaria che nella secondaria di primo grado; alla luce della L.107/2015 appare, quindi, necessario potenziare l’ apertura pomeridiana delle scuole oltre ilimiti e i quadri orari attuali;

8) le attività aggiuntive di ampliamento dell’Offerta formativa, in orario curricolare oextracurricolare, devono essere programmate e valutate tenendo conto della valenzaformativa rispetto agli obiettivi prioritari stabiliti dal POFT, della coerenza con le 4 areeindividuate di competenza (linguistica, scientifica, espressiva-emotiva, di cittadinanza)della compatibilità con le risorse a disposizione della scuola, della definizione di tempi estrumenti per garantire la realizzazione progettuale, il monitoraggio e la valutazione deirisultati, la documentazione del processo.

9) lo sviluppo della capacità della scuola di PROGETTARE, ovvero di presentare proposteall’interno dei bandi PON;

10)la progettualità del POFT va sviluppata in modo partecipato con gli enti locali, gli entiprivati e le aziende, le associazioni del territorio, le famiglie e gli stessi studenti, affinchè sirafforzino anche le iniziative di collaborazione e apertura al territorio, come quelle per losviluppo di abilità pro-sociali, empatiche, di volontariato, anche alla luce di progetti di vitaper i bambini con disabilità o con altri svantaggi;

11)la valorizzazione di una dimensione del POFT non solo didattica, ma educativa in sensoglobale, dando rilevanza, accanto e in funzione degli apprendimenti, alla motivazione, allapartecipazione, al diritto-dovere a vivere e concorrere ad un ambiente di vita scolasticaserena, rispettosa dei valori e delle differenze, all'interno della quale siano bandite qualsiasiforma di razzismo, omofobia e discriminazione.

C CRITERI GENERALI per la PROGRAMMAZIONE delle SEZIONI del POFT

In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi dimiglioramento individuati dal RAV, il POF annuale 2015-2016 e quello del triennio 2016-2019dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per:- favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie di

bisogni educativi speciali di cui sono portatori)- garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l’utilizzo di metodologie

inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità;- stimolare il dialogo interculturaleIl POFT, quindi, sarà articolato in diverse sezioni, contenenti gli elementi generali dellaprogrammazione. Si propone di seguito una possibile articolazione, indicando le azioni daperseguire in ciascuna sezione, sia per il POF annuale (relativamente alle attività previste nelcorrente anno scolastico) sia per il POF triennale (a.s. 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019).

Sezione 1 IDENTITA’ CULTURALE, MISSION E TRAGUARDIIn questa sezione verrà esplicitata la vision della scuola per il prossimo triennio con le prospettive disviluppo, le finalità, gli obiettivi strategici e di miglioramento, le priorità e i traguardi da perseguire.

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Sezione 2 DIAGNOSI, AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO E PIANO DIMIGLIORAMENTOIn questa sezione viene presentato il profilo complessivo della scuola, il suo contesto di riferimento,i dati principali relativi alla sua attività e atti a descrivere il contesto in cui colloca, i principali puntidi forza e di debolezza, i fabbisogni impliciti ed espliciti.L’ elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità , dei traguardi e degli obiettivi individuatinel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’ utenza. Occorre altresì prevedere l’attuazione delpiano di miglioramento e la verifica dell’efficacia delle azioni attuate. Nel POFT si dovràprovvedere a specifiche azioni che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivipredefiniti del RAV.

Sezione 3 - IL CURRICOLO DELLA SCUOLA: QUADRO DI SINTESIIn questa sezione occorre progettare e sviluppare il curricolo di istituto per la scuola dell’infanzia,primaria e secondaria di primo grado, inteso come complesso di traguardi, obiettivi, attività,discipline e campi di esperienze, metodi e criteri di valutazione.Per migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio siprevedono, il curricolo per classi parallele, il curricolo per ordine di scuola, il curricolo verticale e ilcurricolo generale d istituto.Sarà importante definire anche l’intero apparato metodologico dell’azione didattica, finalizzata allosviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, sia negli specifici ambiti disciplinari(comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-­matematiche, competenze digitali) sia negli ambiti trasversali (imparare ad imparare, spirito diiniziativa e imprenditorialità , consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche). In questasezione saranno previsti i Dipartimenti sia orizzontali che verticali con i relativi Coordinatori diDipartimento.Si introdurrà , inoltre, il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali con un appositoprogramma di intervento (competenze di cittadinanza; competenze digitali), la promozionedell’innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come prevista nelleIndicazioni nazionali per il curricolo.

Sezione 4 ORGANIZZAZIONE DIDATTICAIn questa sezione sarà declinata l’organizzazione complessiva della didattica. In particolare, le sceltedi flessibilità didattica e organizzativa con l’inserimento nel POFT di elementi di flessibilità nellascuola secondaria di 1° Grado (in tutti gli ordini di scuola relativi) fino al 20% della quotacurricolare, prevedendo una diversa organizzazione del gruppo classe, attività di ampliamento earricchimento dell’Offerta Formativa.La programmazione flessibile deve essere altresì mirata sia al potenziamento del livello diintegrazione (ad esempio, corsi intensivi di italiano L2), sia alla valorizzazione delle eccellenze. Inquesto stesso ambito dovrà essere rivisto il tempo-scuola, puntando su un articolazione dello orarioscolastico più funzionale ai bisogni degli studenti, garantendo l’apertura pomeridiana e la estensionedello stesso orario di apertura della scuola con attività extracurricolari.Si potrà prevedere l’ orario flessibile del curricolo e delle singole discipline, unità di insegnamentonon coincidenti con l’ unità oraria di lezione, percorsi didattici personalizzati e individualizzati,come previsto dal comma 3 della L. 107/2015 lettera a e b.In questa sezione devono essere previste le attività di orientamento e di continuità .

Sezione 5 INCLUSIONE E VALORIZZAZIONEIn questa sezione verranno pianificati tutti gli interventi per la governance dell’ inclusionescolastica, in stretta sinergia con il PAI dell’Istituto, e per la valorizzazione delle eccellenze.Andranno definite le azioni di recupero e di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delleeccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni, operando per una effettivapersonalizzazione dei curricoli.

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Verranno definiti gli strumenti per monitorare e intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio(a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/BES/Svantaggio sociale) e perverificare i risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento della OffertaFormativa e del Curricolo. Vanno previste attività curriculari ed extracurriculari relative alpotenziamento, al recupero e alla valorizzazione delle eccellenze.

Sezione 6 - AMPLIAMENTO E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVALa legge 107/2015 mira ad ampliare e potenziare l offerta formativa elencando al comma 7 una seriedi azioni, fra le quali devono essere contemplate nel POFT le seguenti:

a) -valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimentoall’italiano e all’inglese, mediante l’utilizzo della metodologia Content Language IntegratedLearning

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifichec) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, teatrale e artistica,

anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti intali settori

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso lavalorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e ildialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà edella cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delleconoscenze

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stiledi vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allosport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivitàsportiva agonistica

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensierocomputazionale e all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratoriol ) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studiodegli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzatianche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio edelle associazioni di settore

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado disviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese leorganizzazioni del terzo settore

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe oper articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico orimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto delPresidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi elaboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche incollaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, dellefamiglie e dei mediatori culturali

s) definizione di un sistema di orientamentoNelle scuole secondarie di 1° e 2° Grado è possibile realizzare senza nuovi o maggiori oneri a caricodella Finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenzadelle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica , anche in collaborazione con ilservizio di emergenza territoriale”118” DEL Servizio sanitario nazionale e con il contributo della realtàdel territorio.

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Sezione 7 – INNOVAZIONE DIDATTICAIl DPR 275/1999 e la Legge 107/2015 rafforzano fra le mission della scuola la necessità di svilupparesperimentazione e ricerca nell’ ambito didattico. Per questa finalità la scuola, anche in collaborazionecon Università, Centri di ricerca, Associazioni, dovrà prevedere in modo strutturale attività diinnovazione didattica, anche sulla base del Piano nazionale scuola digitale . Si intende per innovazionedidattica:la sperimentazione di metodologie di insegnamento e apprendimento innovative nelle diverse areedisciplinari (cooperative learning, Flipped Classroom(Classe capovolta -uso della piattaformaEdmodo,), problem Posing e Problem Solving;l utilizzo a fini didattici delle nuove tecnologie nell’ambito della didattica digitale.

Sezione 8 – INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE

La sezione 8 sarà dedicata alla presentazione delle infrastrutture logistiche e delle attrezzatureesistenti nonchè al loro piano di sviluppo e ampiamento. Una speciale attenzione andrà dedicata allosviluppo della capacità progettuale con i PON e con gli altri strumenti di finanziamento e allastrutturale collaborazione con gli enti locali (Comuni).

Delineate le sezioni che andranno a costituire il Piano dell’Offerta Formativa, è importante ribadire chesi ritiene necessario:

consolidare i progetti relativi agli allievi con BES (difficoltà di apprendimento, percorsi diinsegnamento dell’italiano L2 per allievi stranieri, punto d’ascolto...);

adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classiaperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gliinsegnanti,...)

adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro basate sulle Nuove Tecnologie, in mododa stimolare l’apprendimento degli studenti

promuovere modalità didattiche che consentano il consolidamento e l’acquisizione dicompetenze disciplinari e di competenze trasversali di cittadinanza

garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici, con un progetto pluriennale di continuitàe di orientamento scolastico

garantire il benessere psicologico di tutti gli allievi anche mediante la collaborazione con espertiquali psicologi o psicopedagogisti

incentivare la cittadinanza digitale per una fruizione consapevole dei social-media e della rete implementare le azioni volte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da

parte degli allievi e di contrasto al bullismo, anche attraverso metodologie che attivino le risorsedegli allievi

proseguire nei progetti relativi agli stili di vita, in particolare quelli finalizzati alla sanaalimentazione e a sane abitudini di vita

implementare le azioni dell’Istituto volte ad ottenere processi di confronto tra docenti di classiparallele, mediante la preparazione e la somministrazione di prove comuni in tutte lediscipline in ogni quadrimestre e la correzione di tali prove utilizzando griglie comuni condivise

promuovere le competenze degli studenti in aree diverse: motricità, musica, arte e teatro consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, favorendo

azioni di cittadinanza attiva e incontri di dialogo e confronto garantire l’apertura dell’Istituto aproposte provenienti dal territorio.

Una bella realtà dell’Istituto è quella del Comitato Genitori, che sostiene e collabora attivamentecon la scuola, nella gestione ordinaria come la realizzazione della divisa scolastica. Grazieall'associazione è anche possibile realizzare obiettivi ambiziosi e condividere un'idea di scuolaattiva e collaborativa.

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ASPETTI CONTENUTISTICII risultati delle precedenti prove INVALSI certificano che l’offerta del nostro Istituto risulta di buonlivello in ambito linguistico-matematico. Pertanto si ritiene opportuno consolidare le pratiche direcupero degli allievi in difficoltà che si sono evidentemente rivelate efficaci (corsi di recupero, attivitàa piccoli gruppi) e dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere ealle altre forme di linguaggio che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito in questianni elemento caratterizzante l’offerta formativa del nostro Istituto.

A tal fine si ritiene necessario:- proseguire nei progetti di educazione musicale, sportivo, manuale e teatrale fin dalla scuoladell’infanzia, proponendo laboratori anche con la collaborazione di esperti esterni- stimolare l’apprendimento di lingue straniere, anche facendo ricorso a metodologia CLIL,proponendo anche la possibilità di conseguire certificazioni- potenziare le competenze in lingua italiana per tutti gli allievi fin dalla scuola dell’infanzia, anchecon progetti ad hoc- potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso il problem solving- sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie, con uso delle TIC nella didattica quotidiana- incrementare la continuità orizzontale, in modo da garantire agli allievi di classi paralleleanaloghe opportunità di apprendimento- prevedere sistematicamente modalità di recupero delle competenze- organizzare iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure dipronto soccorso

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D – SCELTE ORGANIZZATIVE E DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCUOLAL’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, ècaratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico.Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità:la realizzazione di un’offerta formativa significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propriaattenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità diorganizzazione. L’Istituto mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:- valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili- valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio- collaborazione con il territorio (utenza, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Enti)- sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed Istituti italiani e/o stranieri per promuovere formedi cooperazione, informazione e formazionePer quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento icriteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offertaformativa, l’Istituto potrà prevedere le seguenti azioni:

— funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente cheATA;

— costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e alsuperamento delle eventuali criticità

— valorizzazione del personale— condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla

Contrattazione integrativa di Istituto— ascolto costante delle esigenze dell’utenza— ricerca continua delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie— reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del

servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse daquelle ministeriali

— adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati

Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne, l’Istituto promuoverà iniziative quali:— ampio utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto— pubblicazione di news informative curate dai docenti, deliberazioni, anagrafe delle prestazioni,

albo pretorio— pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto, di lavori significativi prodotti

dagli alunni— registro elettronico , comunicazioni scuola-famiglia.

In questa sezione dovrà essere illustrato anche l’assetto complessivo dell’organizzazione scolastica, inparticolare l’organigramma della scuola, insieme alle scelte di organizzazione e gestioneamministrativa. A livello di attività di docenza andranno definiti

— l’organico dell’autonomia (posti comuni, posti sul sostegno, organico potenziato),— le figure strategiche di collaborazione del dirigente per il coordinamento e la progettazione,— l’assetto dell’organico del personale ATA e il relativo fabbisogno ,— le altre figure necessarie per il buon funzionamento scolastico.— In questa area andrà definito anche il ruolo e l’utilizzo dell’organico potenziato (sia per le

supplenze brevi che per le attività di potenziamento). Andranno altresì definiti i tempi e lestrategie per assicurare una buona qualità amministrativa degli atti, la digitalizzazione di tutte leprocedure, le strategie di comunicazione interna ed esterna della scuola.

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E – FORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PERSONALEl POF, sulla base della normativa vigente, deve anche individuare “la programmazione delle attivitàformative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario” (art.1 – comma 12). Tenutoconto dei progetti già approvati dal Collegio Docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli indirizzisopra delineati, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe:

— privilegiare le attività interne all’istituto, che consentono lo sviluppo di un linguaggio comune fra idocenti

— avere come filoni prioritari di formazione: innovazione tecnologica e metodologica( Programma Logic) formazione metodologia CLIL competenze nella didattica inclusiva

E' necessario:— rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità

dell’Istituto— strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo da:

migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi distudio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto)

superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impiantometodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didatticalaboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sonoriconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ea dimensioni trasversali (imparare ad imparare,consapevolezza culturale, competenzesociali e civiche)

operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni indifficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e dellavalorizzazione delle eccellenze

monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da unasegnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione)

abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,

miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo- potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF- migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale,gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agliobiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti

- generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza- migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche- migliorare l’ambiente di apprendimento- sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-

didattica- valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativifinalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, eamministrativa, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazioneformativa e di sistema

- implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa- accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,progetti

- operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

F.VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE SOCIALE DEL POFTIn questa sezione dovrà essere previsto un piano di monitoraggio e valutazione del POFT, atto

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a presidiare tutto il processo di attuazione con appositi strumenti e indicatori. Una specifica attenzionedovrà anche essere dedicata agli strumenti di rendicontazione sociale della scuola.Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale designata, affiancatadalla Commissione. Nella fase di predisposizione dovrà essere assicurata la consultazione e lapartecipazione degli enti locali e delle associazioni presenti sul territorio.

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV- il piano di miglioramento (riferito al RAV)- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti

Il DIRIGENTE SCOLASTICOProf. Francesco Tricase

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ALLEGATO n 2 ( PDM)

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16, tutte le scuole (statali e paritarie) sono tenute a pianificare unpercorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV (Rapportodi Autovalutazione), secondo quanto stabilito dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80.Gli attori di questo processo di miglioramento sono il dirigente scolastico, responsabile della gestione delprocesso di miglioramento, e il nucleo interno di valutazione, costituito per la fase di autovalutazione e per lacompilazione del RAV, eventualmente integrato e/o modificato. Tale processo prevede inoltre il coinvolgimentodi tutta la comunità scolastica.All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si configura come un percorso miratoall’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione che le scuolemettono in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV.Dall’analisi e dal suddetto processo scaturisce un documento, denominato Piano di Miglioramento, che èarticolato in quattro parti:parte 1 – in cui vengono scelti gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nella sezione 5del RAV;parte 2 – in cui vengono individuate le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti;parte 3 – in cui vengono pianificati gli obiettivi di processo individuati;parte 4 – in cui si valuta, condivide e vengono diffusi i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo diValutazione. IlPiano di Miglioramento viene poi inserito dall’istituzione scolastica all’interno del Piano Triennale dell’OffertaFormativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettualedelle istituzioni scolastiche.

In particolare, nel PTOF le istituzioni scolastiche sono tenute ad indicare le priorità, i traguardi di lungoperiodo e gli obiettivi di processo già individuati nella parte 5 del Rapporto di Autovalutazione (RAV) o, nelcaso degli obiettivi di processo, quelli identificati a seguito della riflessione effettuata dalla scuola per lacompilazione delle prime fasi, di pianificazione, del Piano di Miglioramento INDIRE; ed inoltre di indicare leazioni che sottintendono al raggiungimento dei traguardi previsti.Di seguito il Piano di Miglioramento dell’Istituto Comprensivo “G.Minzele-G.Parini”:

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi

Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

(estratto dal RAV)

ESITI DEGLISTUDENTI

DESCRIZIONE DELLAPRIORITÀ

n. DESCRIZIONE DELTRAGUARDO

Risultati scolastici Miglioramento delle azionidi monitoraggio evalutazione

1 Azioni di gruppi di lavoro per rifletteresui risultati degli studenti. Adozione diprove strutturate per classi parallele

Diminuire la percentuale distudenti collocata nelle fascedi voto BASSE

2Diminuire del 15% il numero deglistudenti collocati nelle fasce di voto basse

Promuovere l'inclusione3

Incrementare il recupero; il monitoraggioPDP ed azioni conseguenti; valutare gliinterventi BES; socializzazione tecnicheinnovative adottate

Promozione del pienosviluppo della persona ditutti gli alunni

4Personalizzare l'O.F. per lo sviluppo delleeccellenze e il potenziamento curricolo dibase.E’ necessario aumentare le risorse umane

Risultati nelle provestandardizzate nazionali 5

Attivare un percorso annuale di analisidei risultati e di condivisione degli stessiin Collegio e rendicontazione pubblica sulsito dell’Istituto

Competenze chiave dicittadinanza 6

Programmazione verticale d’Istituto infunzione di una didattica dellecompetenze.

Valutazione dellecompetenze chiave, dicittadinanza e delcomportamento deglistudenti con criteri comuni econdivisi

7Rispetto del regolamento d'istituto,riduzione degli ingressi in ritardo ,

Risultati a distanzaConsolidare i rapporti dicontinuità con le scuolesecondarie del territorio 8

Reperire il 100% dei risultati scolastici nelbiennio di scuola superiore degli ex alunnidella scuola

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Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo È connesso alle priorità

1 2 3 4

Curriculo

Progettazione e

Valutazione

1 Completamento della pianificazionedel curricolo

verticale per competenzedisciplinari e avvio dellariflessione sul curricolo dellecompetenze trasversali

x

2 Utilizzare modelli di programmazioneper competenze su classi parallele

x x

3 Prove strutturate comuni per migliorarela valutazione dei bisogni in entrata. Inmerito alla valutazione esiti a distanzaconfronto dei risultati in uscita conquelli del primo anno della scuolasuccessiva

x

4 Organizzare UDA per disciplina ealmeno una ad anno di UDAtrasversale, da verificare mediante unaprova multidisciplinare per classiparallele

x x

Ambiente diapprendimento

1. Promozione della didattica dellosviluppo delle capacità dirisolvere problemi e impararead imparare .

X x

2. Implementazione dell’ambiente diapprendimento e ampliamentoLAN_ WIFI

3. . Prove interdisciplinari di valutazioneper competenze

x

Inclusione edifferenziazione

1. Utilizzo delle opportunitàofferte dalla tecnologia neiriguardi della diversità

x

Sviluppo e valorizzazionedelle risorse umane

1. Formazione del personale docentenella programmazione percompetenze e nella elaborazione dirubriche di valutazione

x x

1. Potenziamento dellapartecipazione dei docenti agruppi di lavoro

x x

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Passo 2 – Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo Fattibilità(da1 a5)

Impatto (da 1a 5)

Prodotto valore cheidentifica larilevanzadell’intervento

1 Completamento della pianificazionedel curricolo verticale e avvio dellariflessione sul curricolo trasversale

5 4 20

2 Utilizzare modelli diprogrammazione percompetenze su classi parallele

5 4 20

3 Prove strutturate comuni permigliorare la valutazione deibisogni in entrata. In merito allavalutazione esiti a distanzaconfronto dei risultati in uscitacon quelli del primo anno dellascuola successiva

4 5 15

4 Organizzare UDA perdisciplina e almeno una ad annodi UDA trasversale, daverificare mediante una provamultidisciplinare per classiparallele

5 4 20

5 Promozione della didatticadello sviluppo delle capacità dirisolvere problemi e impararead imparare

5 3 15

6 Prove interdisciplinari di valutazioneper competenze

5 3 15

7 Utilizzo delle opportunitàofferte dalla tecnologia neiriguardi della diversità

5 4 20

8 Formazione del personale docentenella programmazione percompetenze e nella elaborazione dirubriche di valutazione

5 4 20

9 Potenziamento della partecipazionedei docenti a gruppi di lavoro

5 3 15

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Passo 3 – Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori dimonitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati

Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggioObiettivo di processo in viadi attuazione

Risultati attesi Indicatori dimonitoraggio

Modalità di rilevazione

1Formazione del personaledocente nellaprogrammazione percompetenze e nellaelaborazione di rubriche divalutazione

1.Implementazionedella progettazionedidattica percompetenze.2.Sviluppo distrategie didatticheinnovative.3.Potenziamentodella didatticalaboratoriale

1.Partecipazione deidocenti ai corsi diformazioneorganizzati dallaScuola.2.Partecipazioneattiva dei docenti alleriunioni di

dipartimento3.Attivazione dipercorsi con unachiara ricadutasull’azione didatticatramite il lavoro diformazione

1.Rilevazione dellepresenze dei docenti ai corsidi formazione2.Somministrazione aidocenti di questionari digradimento dei corsi3.Monitoraggio dellaprogettazione didattica4.Confronto tra quantoprogrammato a inizio d’annoe quanto effettivamentedocumentato nella relazionefinale predisposta daidocenti.

2Costruzione di uncurriculo verticale inItaliano, Matematica,Lingua Straniera, e avviodelle riflessione sulcurricolo trasversale

Realizzare curricoliverticali percompetenze

1.Partecipazioneattiva dei docenti alleriunioni didipartimento

1.Rilevazione dellepresenze dei docenti ai corsidi formazione2.Ricaduta sulla classe diuna programmazione percompetenze

3Utilizzare modelli diprogrammazione percompetenze su classiparallele

1.Realizzazione dipercorsi più attinentialle IndicazioniNazionali per ilcurricolo.2.Miglioramento deilivelli diacquisizione dellecompetenze chiave.

1.Calendarizzazionedegli incontri perdipartimentidisciplinari.2.Prove comuni perclassi parallele.

1.Modelli diprogrammazioneall’interno di ciascundipartimento impostati suun format comune.2.Modelli comuni diprogrammazione individualedisciplinare.3.Valutazione degli esitidelle prove comuni perclassi parallele.

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Obiettivo di processo in viadi attuazione

Risultati attesi Indicatori dimonitoraggio

Modalità di rilevazione

4 Organizzare le UDAper disciplina e/otrasversale, daverificare medianteuna provamultidisciplinare perclassi parallele.

1.Promozione diuna didatticacollaborativa tradocenti, consuddivisione deicompiti per larealizzazionedelle UDA inrelazione allecompetenze diciascun docente.2.Realizzazionedi provecomuni perclassi parallele.

1.Incontriinterdipartimentali diconfronto fra docentidelle scuole in rete.2.Implementazionedell’archiviodocumentale.3.Verifica periodicadella tempisticaconnessa allaprogrammazionedisciplinare

1.Somministrazione testd’ingresso.2.Somministrazione diquestionari socio-psicometrici per ladefinizione dei gruppi dilavoro degli studenti.3.Istituzione di un databasedi raccolta di UDA, proveparallele, documentazionedei percorsi.

5 Utilizzare criteri divalutazione comuni econdivisi. attraverocostruzione di rubrichedi valutazione

1.Organizzazione digriglie per lavalutazione delleconoscenze/abilità edelle competenze.2.Utilizzo di criteridi valutazionecondivisi e oggettivi.3.Riduzione dellavariabilità degli esitiscolastici tra leclassi legata allasoggettività dellavalutazione deidocenti.

1.Comparazionene dellevalutazioni deglistudenti.

1.Tabulazione dei risultatidelle prove parallele eraccolta degli esitiall’interno di un databasededicato.2.Confronto dellevalutazioni finali deglistudenti per anno distudio.3.Interpretazione edelaborazione dei dati sufoglio elettronico.

6

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SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi

Passo 1 – Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio ea lungo termine.

Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

AzionePrevista

Effetti positiviall’interno della scuolaa medio termine

Effetti positiviall’interno dellascuola a mediotermine

Effetti positivi all’internodella scuola a lungotermine

Effetti negativiall’interno dellascuola a lungotermine

OBIETTIVO DI PROCESSO Formazione del personale docente nella programmazione per competenze enella elaborazione di rubriche di valutazione1.Elaborazione eadozione di un Piano diformazione docenti cheprevede l’avvio di uncorso di formazionesulla progettazione percompetenze.2.Partecipazione deidocenti al corso diformazione.

Ampliamento delleconoscenze e dellecompetenze delpersonale docente

Alcuni docentipartecipanopassivamentepertanto possonoverificarsi difficoltànell’aggiornamentodelle metodologie dilavoro.

1.Sviluppo del capitaleprofessionaledell’Istituto.2.Individuazione didocenti con competenzeprofessionali davalorizzare all’internodella scuola.Incremento dellecompetenze chiave etrasversali deglialunni

Nessuno

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare modelli di programmazione per competenze su classi parallele1.Definizione dimodelli diprogrammazioneall’interno diciascundipartimentoimpostati su unformat comune.2.Definizione dimodelli comuni diprogrammazioneindividuale

Condivisionedelle sceltemetodologichenellaprogettazione alfinedell’acquisizionedelle competenzeperl’innalzamentodei risultati di tuttigli alunni

Dispendio dienergie da partedei docenti nelladefinizione epredisposizionedellaprogettualità percompetenze

Pari opportunitàper ilraggiungimentodei traguardiformativi da partedi tutti gli studenti,indipendentemente dalla classefrequentata.

Rischio diappiattimento delprocesso diinsegnamentoapprendimento

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AzionePrevista

Effetti positiviall’interno della scuolaa medio termine

Effetti positiviall’interno dellascuola a mediotermine

Effetti positivi all’internodella scuola a lungotermine

Effetti negativiall’interno dellascuola a lungotermine

OBIETTIVO DI PROCESSO Costruzione di un curriculo verticale in Italiano, Matematica, LinguaStraniera, e avvio delle riflessione sul curricolo trasversale1.Istituzione deidipartimenti verticali diItaliano, Matematica eLingua Straniera2.Costruzione di uncurricolo verticale percompetenze condiviso(dalla scuoladell’infanzia, alla scuolasecondaria di primogrado) delle discipline:Italiano, Matematica eLingua Straniera

Condivisione nei treordini di scuola(infanzia, primaria esecondaria di 1 grado)delle sceltemetodologiche nellaprogettazione al finedell’acquisizione dellecompetenze perl’innalzamento deirisultati di tutti glialunni

Dispendio di energieda parte dei docentinella definizione epredisposizione dellaprogettualità percompetenze

Pari opportunità per ilraggiungimento deitraguardi formativi daparte di tutti glistudenti di ogni ordinedi scuola

Nessuno

OBIETTIVO DI PROCESSO Organizzare le UDA per disciplina e/o trasversale, da verificare medianteuna prova multidisciplinare per classi parallele1.Realizzazionedi UDA perdiscipline e/otrasversali2.Realizzazione diprove comuni per classiparallele

Condivisione dellaattività progettuale tradocenti nell’ambito

dipartimentale einterdipartimentale

Difficoltà a tradurrenell’azione didatticale innovazioni definitein sede di formazione

1.Possibile costruzionedi un database di UDAper competenze,di prove comuni perclassi parallele e didocumentazionedell’attività didattica.

Rischio diappiattimento delprocesso diinsegnamentoapprendimento

2.Attuazione delladidattica laboratorialeinnovativa

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare criteri di valutazione comuni e condivisi. costruzione di rubriche divalutazione

1.Costruzione dirubriche di valutazioneorientate allacertificazione dellecompetenze2.Uso sistematico dirubriche valutativepredisposte

1.Condivisionedell’attivitàprogettuale tradocenti nell’ambitodipartimentale,interdipartimentale enei dipartimentiverticali2.Acquisizione diconsapevolezza da partedegli studenti degliobiettivi da raggiungeree delle performancerichieste

1.Complessità della fase

di elaborazione della

rubrica per le alte

competenze

docimologiche richieste

ai docenti

2..Difficoltà, da parte di

alcuni docenti, nel

superare la soggettività

della valutazione e nel

basare la propria

valutazione sui dati

oggettivi

Riduzione della variabilitàdegli esiti scolastici tra leclassi e tra i plessi legataalla soggettività dellavalutazione dei docenti

Nessuna

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AzionePrevista

Effetti positiviall’interno della scuolaa medio termine

Effetti positiviall’interno dellascuola a mediotermine

Effetti positivi all’internodella scuola a lungotermine

Effetti negativiall’interno dellascuola a lungotermine

OBIETTIVO DI PROCESSO Implementazione dell’ambiente di apprendimento e ampliamento LAN_ WIFI

1.Riorganizzazionedegli spazi dei plessiin funzione dellascuola digitale2. Ulteriorepotenziamento dellaconnettività pergarantire una coperturaadeguata finalizzata alflipped classoorum4.Partecipazione alprogetto pon (fesrPON 10.8.1.A3secondo l’Avvisoaoodgefid/12810 del15/10/15)5.Partecipazione alprogetto pon (fesrPON 10.8.1.A3secondo l’Avvisoaoodgefid/12810 del15/10/15)5.Partecipazione allaSettimana PNSD

Condivisione dellenuove metodologie

1.Difficoltà asedimentare i nuovimodelli metodologicisia a livello teoricoche a livello pratico

2.Difficoltà a tradurrenell’azione didatticale innovazioni definitein sede di formazione

1.Miglioramento degliesiti degli alunni2.Riduzione dellavariante tra le classi3. Recupero dellecompetenze4.Attuazione delladidattica laboratorialeinnovativa

Ritornoall’utilizzo delletradizionalimodellioperativi a causadi unasperimentazionesuperficialedelle nuovemetodologie

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzo delle opportunità offerte dalla tecnologia nei riguardi delladiversità e valorizzazione delle eccellenze1. Progettazione dipercorsi e laboratori perrispondere in modoefficace alle esigenzedegli alunni DSA BES,tenendo conto delleabilità possedute2. Organizzazione diattività di recupero epotenziamento in orariocurricolare organizzandogruppi di livello edutilizzando il personaledell’organico potenziato

1.Efficacia dellametodologia didatticacon ricaduta positivasull’apprendimento esugli esiti

Resistenza a condividere

tra docenti il bagaglio

culturale di ciascuno

Miglioramento sugli esitidegli alunni

Nessuna

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AzionePrevista

Effetti positiviall’interno della scuolaa medio termine

Effetti positiviall’interno dellascuola a mediotermine

Effetti positivi all’internodella scuola a lungotermine

Effetti negativiall’interno dellascuola a lungotermine

OBIETTIVO DI PROCESSO Implementazione dell’ambiente di apprendimento e ampliamento LAN_ WIFI

1.Riorganizzazionedegli spazi dei plessiin funzione dellascuola digitale2.Attuazione ediffusione dellasperimentazione delleAvanguardieEducative ( flippedclassoorum, classelaboratorio)

4.Partecipazione al

progetto pon (fesr PON

10.8.1.A3 secondo

l’Avvisoaoodgefid/12810 del15/10/15)5.Partecipazione al

progetto pon (fesr PON

10.8.1.A3 secondo

l’Avvisoaoodgefid/12810 del15/10/15)6.Partecipazione allaSettimana PNSD

Condivisione dellenuove metodologie

Diffusione di nuovemodelli operativi perrivedere, ricalibrare eaggiornare le prassididattiche e operative perun reale sviluppo delcurricolo verticale dallascuola dell’Infanzia allaSecondaria di 1° Grado.

1.Difficoltà asedimentare i nuovimodelli metodologicisia a livello teorico chea livello pratico

2.Difficoltà a tradurrenell’azione didatticale innovazioni definitein sede di formazione3.Perdita di certezze

1.Miglioramento degliesiti degli alunni2.Riduzione dellavariante tra le classi3. Recupero dellecompetenze4.Attuazione delladidattica laboratorialeinnovativa

Ritornoall’utilizzo delletradizionalimodellioperativi a causadi unasperimentazionesuperficialedelle nuovemetodologie2.Parzialeresistenzaall’innovazionedei processi diinsegnamentoapprendimento

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzo delle opportunità offerte dalla tecnologia nei riguardi delladiversità e valorizzazione delle eccellenze

1. Progettazione dipercorsi e laboratori perrispondere in modoefficace alle esigenzedegli alunni DSA BES,tenendo conto delleabilità possedute2. Organizzazione diattività di recupero epotenziamento in orariocurricolare organizzandogruppi di livello edutilizzando il personaledell’organico potenziato

1.Efficacia dellametodologia didatticacon ricaduta positivasull’apprendimento esugli esiti

Resistenza a condividere

tra docenti il bagaglio

culturale di ciascuno

Miglioramento sugli esitidegli alunni

Nessuna

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Passo 2 – Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

Tabella 5 – Caratteri innovativiCaratteri innovativi dell’obiettivo APPENDICE A APPENDICE B

OBIETTIVO DI PROCESSO Formazione del personale docente nella programmazione percompetenze e nella elaborazione di rubriche di valutazioneElaborazione e adozione di un Piano diformazione docenti che preveda, tra l’altro,l’attivazione di un corso di formazione sullaprogettazione per competenze

Potenziamento dellecompetenze linguistiche,matematico-logiche escientifiche.

-Sviluppo dellecompetenze in materia dicittadinanza attiva edemocratica-Sviluppo dellecompetenze digitali deglistudenti-Valorizzazione dellascuola intesa comecomunità attiva aperta alterritorio

Investimento sul capitaleumano

Partecipazione dei docenti al corso diformazione

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare modelli di programmazione per competenze su classiparalleleDefinizione di modelli diprogrammazione all’interno di ciascundipartimento impostati su un formatcomune

Potenziamento dellecompetenze linguistiche,matematico-logiche escientificheSviluppo dellecompetenze in materia dicittadinanza attiva edemocratica, dellalegalitàSviluppo dellecompetenze digitale deglistudentiPotenziamentodell’inclusione e deldiritto allo studio deiDSA e dei BESattraverso percorsiindividualizzati

Trasformare il modellotrasmissivo della scuola

Riconnettere i saperi dellascuola e i saperi della societàdella conoscenza

Sfruttare le opportunità offertedai linguaggi digitali persupportare nuovi modi diinsegnare, apprendere evalutare

Definizione di modelli comuni di

programmazione individuale disciplinare

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125

Caratteri innovativi dell’obiettivo APPENDICE A APPENDICE B

OBIETTIVO DI PROCESSO Organizzare le UDA per disciplina e/o trasversale, da verificaremediante una prova multidisciplinare per classi paralleleElaborazione e adozione di un Piano diformazione docenti che preveda, tra l’altro,l’attivazione di un corso di formazione sullaprogettazione per competenze

Potenziamento dellecompetenze linguistiche,matematico-logiche escientifiche.-Sviluppo dellecompetenze in materia dicittadinanza attiva edemocratica-Sviluppo dellecompetenze digitali deglistudentiPotenziamento dellemetodologie laboratorialee delle attivitàlaboratoriali-Valorizzazione dellascuola intesa comecomunità attiva aperta alterritorio

Investimento sul capitaleumano

Partecipazione dei docenti al corso diformazione

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare modelli di programmazione per competenze su classiparalleleDefinizione di modelli diprogrammazione all’interno di ciascundipartimento impostati su un formatcomune

Potenziamento dellecompetenze linguistiche,matematico-logiche escientificheSviluppo dellecompetenze in materia dicittadinanza attiva edemocratica, dellalegalitàSviluppo dellecompetenze digitale deglistudentiPotenziamentodell’inclusione e deldiritto allo studio deiDSA e dei BESattraverso percorsiindividualizzati

Trasformare il modellotrasmissivo della scuola

Riconnettere i saperi dellascuola e i saperi della societàdella conoscenza

Sfruttare le opportunità offertedai linguaggi digitali persupportare nuovi modi diinsegnare, apprendere evalutare

Definizione di modelli comuni di

programmazione individuale disciplinare

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Caratteri innovativi dell’obiettivo APPENDICE A APPENDICE B

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare criteri di valutazione comuni e condivisi. costruzione dirubriche di valutazioneL’adozione di rubriche di valutazionepermette di focalizzare il processo divalutazione sia sugli esiti sia sul processo diinsegnameto /apprendimento

Gli obiettivi e le azioniproposte sono coerenticon il comma 7 art. 1L.107 del 07 luglio2015, infatti l’adozionedi rubriche divalutazione permette diindividuare percorsifunzionali allapremialità e allavalorizzazione delmerito degli alunni

Definizione di modelli comuni di

programmazione individuale disciplinare

Caratteri innovativi dell’obiettivo

OBIETTIVO DI PROCESSO. Implementazione dell’ambiente di apprendimento e ampliamentoLAN_ WIFIL'utilizzo ragionato delle risorse e deglistrumenti digitali potenzia, arricchisce eintegra l'attività didattica, "muove" laclasse, motiva e coinvolge gli studenti,stimola la partecipazione e l'apprendimentoattivo, contribuisce allo sviluppo dellecompetenze trasversali

L'obiettivo e le azioniproposte sonocoerenti con gliobiettivi del c. 7 art.1 della L.107/2015. Infatti laformazione per ladidattica innovativasviluppa lecompetenze digitalidegli studenti, conparticolare riguardoal pensierocornputazionale,all'utilizzo critico econsapevole deisocial network e deimedia, alpotenziamento dellemetodologielaboratoriali e delleattività di laboratorioe al potenziamentodell'inclusionescolastica

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SEZIONE 3 – Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi

OBIETTIVO DI PROCESSO Formazione del personale docente nella programmazione percompetenze e nella elaborazione di rubriche di valutazione

Passo 1 – Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali.

Tabella 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Tabella 7 – Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne allascuola e/o beni e servizi

Passo 2 – Definire i tempi di attuazione delle attività.

Tabella 8 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività, a.s. 2015/20161Sett

2Ott

3Nov

4Dic

5Gen

6Feb

7Mar

8Apr

9Mag

10Giu

Elaborazione eadozione di un Piano diformazione docenti cheprevede tra l’altrol’attivazione di uncorso di formazionesulla progettazionePartecipazione deidocenti al corso diformazione

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gliobiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora nonconclusaVerde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Figure

professionali

Tipologia di attivitàOre aggiuntivepresunte Costo previsto Fonte di

finanziamento

Dirigente ScolasticoOrganizzazione ecoordinamento di uncorso di formazionesulla progettazione percompetenze

// //

DocentiPartecipazione al corsodi formazioneorganizzato dallascuola

12 ore x 100

docenti= 1200

// //

Impegni finanziari per tipologiadi spesa Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Formatori( Prof. Montefusco) Fondi MIUR

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128

Passo 3 – Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento delraggiungimento dell’obiettivo richiesto.

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data dirilevazione

Indicatori dimonitoraggiodel processo

Strumenti dimisurazione

Criticitàrilevate

Progressirilevati

Modifiche/necessità diaggiustamenti

11/03/2016 Partecipazionedei docenti alcorso diformazioneorganizzato dallaScuola(plenaria)

Rilevazione dellepresenze deidocenti ai corsi diformazione.Somministrazioneai docenti diquestionari digradimento deicorsi svolti.

// Una maggiorecondivisione tradocenti delle sceltemetodologiche edidattiche

//

23/03/2016

30/03/2016

31/03/2016

Attivazione dipercorsi con unachiara ricadutasull’azionedidattica tramiteil lavoro diformazione

Monitoraggiodellaprogettazionedidattica.Confronto traquantoprogrammato ainizio d’anno equantoeffettivamenterealizzato edocumentatonella relazionefinale predispostadai docenti.

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129

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare modelli di programmazione per competenze su classi parallele

Passo 1 – Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali.

Tabella 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Passo 2 – Definire i tempi di attuazione delle attività.

Tabella 8 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività, a.s. 2015/20161Sett

2Ott

3Nov

4Dic

5Gen

6Feb

7Mar

8Apr

9Mag

10Giu

Coordinamento delleattività deidipartimenti.Condivisione delformat comune diprogrammazione delConsiglio di Classe edisciplinare (Secondo leIndicazioni Nazionalidel Curricolodel9/08/2007)Ridefinizione dimodelli diprogrammazione percompetenzeall’interno di ciascundipartimentoimpostati su unformat comune.Definizione dimodelli comuni diprogrammazione

Figure

professionali

Tipologia di attivitàOre aggiuntivepresunte Costo previsto Fonte di

finanziamento

Dirigente ScolasticoCoordinamento delleattività dei dipartimenti // //

DocentiRidefinizione di modellidi programmazioneall’interno di ciascundipartimento e diinterclasse impostati suun format comune.Ridefinizione di modellicomuni diprogrammazioneindividuale disciplinare

n. ore nondefinite di lavoroindividuale edipartimentale edi interclasse

// //

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In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gliobiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non conclusaVerde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 – Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento delraggiungimento dell’obiettivo richiesto.

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data dirilevazione

Indicatori dimonitoraggio delprocesso

Strumenti dimisurazione

Criticitàrilevate

Progressirilevati

Modifiche/necessità diaggiustamenti

____09/201512/04/2016

19/04/2016

26/04/2016

Calendarizzazione degli incontriper dipartimentidisciplinariapportaremodifiche alformat diprogrammazionegià utilizzato.

Numero diincontridefiniti per leriunioni di

dipartimento.Verbali degliincontri.

// Maggiorecondivisione tradocenti dellesceltemetodologiche edidattiche

//

30/05/2016 Provecomuni perclassiparallele.

Valutazionedegli esitidelle provecomuni perclassiparallele.

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OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare modelli di programmazione per competenze su classiparallele

Passo 1 – Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali.

Tabella 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Passo 2 – Definire i tempi di attuazione delle attività.

Tabella 8 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività, a.s. 2015/2016- 2016-20171

Sett2015-

2016

2

Ott

3

Nov

4

Dic

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

2016

9

Mag

2016

10

Giu

2016

Coordinamento delleattività deidipartimenti.

Ridefinizione delleprove da somministrarea classi parallele, sullabase delle proposte deidocenti.

Realizzazione delle

UDA per disciplina percompetenze(Aprile –Maggio e Settembre ‘16

Figure

professionali

Tipologia di attivitàOre aggiuntivepresunte Costo previsto Fonte di

finanziamento

Dirigente ScolasticoCoordinamento delleattività deidipartimenti.Definizione delleprove dasomministrare a classiparallele, sulla basedelle proposte deidocenti.

// //

DocentiRealizzazione di UDAper disciplina e unaUD trasversale per lacertificazione dellecompetenze.Realizzazione di provecomuni per classiparallele

n. ore nondefinite dilavoroindividuale edipartimentale edi interclasse

// //

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In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gliobiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non conclusaVerde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 – Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento delraggiungimento dell’obiettivo richiesto.

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data dirilevazione

Indicatori dimonitoraggio delprocesso

Strumenti dimisurazione

Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/necessità diaggiustamenti

30/11/2015 Consegna dellaprogrammazione edelle UDA alD.S.(secondo leIndicazioni delCurricolo del09/08/2007)

// Maggiorecondivisione tradocenti delle sceltemetodologiche edidattiche

//

30/11/2016 Realizzazionedelle UDA perdisciplina almenouna trasversale

Consegna alDirigenteScolastico. delleUDA realizzate

10/05/2015 Realizzazione diprove comuni perclassi parallele per lavalutazione dellecompetenze

Consegna al D.S.delle bozzerealizzate

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133

OBIETTIVO DI PROCESSO Utilizzare criteri di valutazione comuni e condivisi. costruzionedi rubriche di valutazione

Passo 1 – Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali.

Tabella 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Passo 2 – Definire i tempi di attuazione delle attività.

Tabella 8 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività, a.s. 2015/2016-1

Sett-

2

Ott

3

Nov

4

Dic

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

2016

9

Mag

2016

10

Giu

2016

Coordinamento dei lavoridi definizione dellegriglie per la valutazionedelle conoscenze/abilità edelle competenze.(Vprimaria e Secondaria1° grado).

Organizzazione di griglieper la valutazione delleconoscenze/abilità e dellecompetenze

(Vprimaria eSecondaria1° Grado)

Condivisione delle griglienei dipartimenti e nelCollegio dei Docenti.

Figure

professionali

Tipologia di attivitàOre aggiuntivepresunte Costo previsto Fonte di

finanziamento

Dirigente ScolasticoCoordinamento deilavori di definizionedelle griglie per lavalutazione delleconoscenze/abilità edelle competenze.

/// // //

Staff (Collaboratori delDirigente ScolasticoResponsabile di plesso,FF.SS.)

Organizzazione digriglie per lavalutazione delleconoscenze/abilità edelle competenze

n. ore nondefinite dilavoroin team

// //

Docenti Condivisione dellegriglie neidipartimenti e nelCollegio dei Docenti.

Incontri diDipartimento eCollegioDocenti

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134

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gliobiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non conclusaVerde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 – Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento delraggiungimento dell’obiettivo richiesto.

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data dirilevazione

Indicatori dimonitoraggio delprocesso

Strumenti dimisurazione

Criticitàrilevate

Progressirilevati

Modifiche/necessità diaggiustamenti

15/04/2016 Approfondimentodi materiali distudio.

Verbali degliincontri distaff.

// // //

30/04/2016 Definizione dellegriglie per lavalutazione delleconoscenze/abilitàe dellecompetenze.

Consegnadelle griglie.

30/06/2016 Tabulazione deirisultati delleprove parallele eraccolta degli esitiall’interno di undatabase dedicato.

Confronto dellevalutazionifinali deglistudenti peranno di studio.Interpretazioneed elaborazionedei dati sufoglioelettronico.

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OBIETTIVO DI PROCESSO Implementazione dell’ambiente di apprendimento e ampliamento LAN_WIFI

Passo 1 – Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali.

Tabella 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Passo 2 – Definire i tempi di attuazione delle attività.

Tabella 8 – Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività, a.s. 2015/2016-1

Sett-

2

Ott

3

Nov

4

Dic

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

2016

9

Mag

2016

10

Giu

2016

Disseminazione nelleinterclasse e neidipartimenti(Vprimaria e Secondaria1° grado).

Formazione

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare leazioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gliobiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non conclusaVerde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 – Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento delraggiungimento dell’obiettivo richiesto.

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data dirilevazione

Indicatori dimonitoraggio delprocesso

Strumenti dimisurazione

Criticitàrilevate

Progressirilevati

Modifiche/necessità diaggiustamenti

30/05/2016 Banca dati dell’ I.C.relative alle praticheinnovative adottateApplicazione dellepratiche educativeacquisite

Numero di unità diapprendimento cheutilizzano la didatticadelle avanguardie.

Difficoltà deicollegamenti

// Potenziamentodeicollegamentiinformatici

Figure

professionali

Tipologia di attivitàOre aggiuntivepresunte Costo previsto Fonte di

finanziamento

Dirigente ScolasticoCoordinamento.

/// // //

Formazione con esperti(prof. Montefusco

Formazione conesperti-Disseminazione delleprassi nei dipartimenti

n. ore vedi ob diprocessoFormazione delpersonaledocente

// MIUR/

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136

Sezione 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in 4 passi

Passo 1 – Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi delRAV.

Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Esiti deglistudenti(dalla sez. 5 delRAV)

Traguardo(dalla sez.5del RAV)

Datarilevazione

Indicatoriscelti

Risultatiattesi

Risultatiriscontrati

Differenza Considerazionicritiche e propostedi integrazione e/omodifica

Risultatiscolastici

Diminuire la

percen

tuale di

studenti

collocata

nelle fasce

di voto

BASSE

Confrontocon levalutazion idell’a.s.201

4-2015

30/06/20

16

Valutazionein uscitadegli studenticollocatinelle fascebasseConfrontocon levalutazion idell’a.s2015-

Riduzionedi almenoil 10% deln. distudenticollocatinelle fascebasse

30/06/2017 Valutazionein uscitadegli studenticollocatinelle fascebasseConfrontocon levalutazion idell’a.s2016-

Riduzionedi almenoil 15% deln. distudenticollocatinelle fascebasse

30/06/2018 Valutazionein uscitadegli studenticollocatinelle fascebasseConfrontocon levalutazion idell’a.s2017

Riduzionedi almenoil 15% deln. distudenticollocatinelle fascebasserispetto aldatorelativoall’a.s.

2014-2015

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Priorità 2

Esiti deglistudenti(dalla sez. 5 delRAV)

Traguardo (dallasez.5 delRAV)

Datarilevazione

Indicatori scelti

Risultatiattesi

Risultatiriscontrati

Differenza Considerazionicritiche e propostedi integrazione e/omodifica

Restituzione

dei risultati ai

portatori di

interesse

Attivare

un

percorso

annuale di

analisi dei

risultati e

di

condivisio

-

ne degli

stessi in

Collegio e

rendiconta

-

zione

pubblica

sul sito

dell’Istituto

30/09/2015

Analisi deirisultatideglistudentinelle provestandardizza tenazionali

I risultatiattesi sonostatiriscontrati I

04/03/2016

Pubblicazio nedellarendicontaz ionesu sitoweb.

I risultatiattesisonostatiriscontrati .

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138

Priorità 3

Esiti deglistudenti(dalla sez. 5 delRAV)

Traguardo(dallasez.5 delRAV)

Datarilevazione

Indicatoriscelti

Risultatiattesi

Risultatiriscontrati

Differenza Considerazionicritiche e propostedi integrazione e/omodifica

Valutazion edellecompetenz echiave, dicittadinanz ae delcomporta-mento deglistudenti concritericomuni econdivisi.

RispettodelRegolamen to

d’Istituto.Riduzionedegliingressi inritardo del20%.

20/06/2016 Voti incondottadeglistudenti;confrontocon levalutazionidell’a.s.2014/15.

Mediadellevalutazionein condottasuperiore aquelladell’a.s.2014/15

I

20/06/2017

Voti incondottadeglistudenti;confrontocon levalutazionidell’a.s.2015/2016

Media dellevalutazionein condottasuperiore aquelladell’a.s.2015/2016.

20/06/2018

Voti incondottadeglistudenti;confrontocon levalutazionidell’a.s.2016/2017

Media dellevalutazionein condottasuperiore aquelladell’a.s.2016/2017.

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139

Priorità 4

Esiti deglistudenti(dalla sez. 5 delRAV)

Traguardo(dallasez.5 delRAV)

Datarilevazione

Indicatoriscelti

Risultatiattesi

Risultatiriscontrati

Differenza Considerazionicritiche e propostedi integrazione e/omodifica

Consolidare i rapportidicontinuitàcon lescuolesecondariedelterritorio

Reperire il100% deirisultatiscolasticinel bienniodi scuolasuperioredegli exalunni dellascuola

15/06/2016

Risultatidelloscrutiniofinale.

Il 100%delle scuolesecondarieha messo adisposizione i risultatidegliscrutinifinali.

I

L’80%deglistudenti haseguito ilconsiglioorientativodella scuola

Il 70%deglistudenti haconseguitorisultati incontinuitàcon quellidella scuoladi I grado.

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140

Passo 2 – Definire i processi di condivisione del piano all’interno della

scuola.

Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di

Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuolaMomenti di condivisioneinterna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni natedallacondivisione

Collegio dei Docenti(marzo)

docenti Presentazione del PdMmediante slide

Collegio dei Docenti(giugno)

docenti Condivisionedell’andamento del PdM

Passo 3 – Descrivere le modalità di diffusione dei dati del PdM sia all’interno sia all’esternodell’istituzione scolastica

Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuolaMetodi/Strumenti Destinatari TempiRiunione Collegio dei Docenti Docenti Maggio

GiugnoRisultati del monitoraggio diogni progetto del piano evisualizzazione del percorso dimiglioramento

DocentiPersonale A.T.A.

MaggioGiugno

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esternoMetodi/Strumenti Destinatari TempiDiffusione della documentazionedei risultati ( grafici tabelle) neiConsigli di classe e di interclasse coRelazione e risultati sarannopubblicati su sito della scuola

FamiglieEnti locali -Associazioni

MaggioGiugno

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Passo 4 – Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Valutazione.

Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione

Cognome Nome Ruolo1 Francesco Tricase Dirigente Scolastico

Coordinamento e direzione dei lavori del NiV2 D’Aprile Rosa Collaboratore Vicario

Progettazione ,valutazione e monitoraggio3 Martellotta Fausta Secondo Collaboratore

Progettazione ,valutazione e monitoraggio4 Dalfino Spinelli Chiara Clemente F.S. Area 1:P.O.F. e valutazione dell’Istituzione

scolastica Progettazione, valutazione e monitoraggioVancheri Giuseppina F.S. Area 2:Formazione docenti e valutazione

dell’Istituzione scolastica Progettazione, valutazione emonitoraggio

Napoletano Anna F.S. Area 3: Continuità Orientamento e sostegnoagli studenti Progettazione

Giliberti Lucia F.S. Area 3: Sostegno agli alunnidiversabiliProgettazione

Mossa Maria F.S. Area 4: Visite guidate e viaggi d’istruzione(Scuola Secondaria di 1° Grado) Progettazione

Gigante Cinzia F.S. Area 4: Visite guidate e viaggi d’istruzione(Scuola Primaria) Progettazione

Arrè Rosa Responsabile di plesso ( Scuola Primaria)Progettazione

D’Elia Anna Direttore dei Servizi Generali AmministrativiProgettazione

Trisolini Francesca Responsabile di plesso ( Scuola dell’Infanzia )Progettazione

Losavio Angela Responsabile di plesso ( Scuola dell’Infanzia )Progettazione

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Caratteristiche del percorso svolto

Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualchefase del Piano di Miglioramento?Se si chi è stato coinvoltoLa scuola si è avvalsa di consulenze esterne?Se si , da parte di chi?Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso diMiglioramento?

SI

Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento? SI

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Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualchefase del Piano di Miglioramento? NO

La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? NOIl Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso diMiglioramento?

Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento? SÌ

SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, ilDirigente scolastico si avvale della collaborazione di due docenti, i cui compiti sono cosìdefiniti:

PRIMO COLLABORATORE DEL D.S.:

— Sostituisce il D.S. in caso di assenza o impedimento.— Collabora con il D.S. alla gestione unitaria dell’istituzione, supportandolo nel tenere i

collegamenti tra F.S., docenti, commissioni, referenti, coordinatori.— Collabora nel mantenere le relazioni con il pubblico e nella applicazione del

Regolamento di disciplina.— Predispone la sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi o impegnati in altre

attività e cura il prospetto delle ore eccedenti e della flessibilità.— In caso di assenza del D.S., concede permessi brevi o retribuiti ai docenti, effettua la

verifica del rispetto dell’orario di ingresso e di uscita dei docenti,— Funge da supporto al D.S. nell’attività degli Organi Collegiali, in particolare cura la

preparazione dei lavori dei Consigli di classe, degli scrutini e delle riunioni e incontricon i genitori e la gestione dei relativi avvisi, la messa a disposizione dei registri e laraccolta degli stessi.

— Definisce la programmazione annuale delle ottanta ore secondo le indicazioni del D.S.— Funge da supporto al D.S. per l’organizzazione di eventi non programmabili durante l’a.s.— Gestisce le richieste degli studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata.— Sostituisce il D.S. nelle riunioni esterne qualora delegato.— Il docente primo collaboratore, in caso di sostituzione del D.S., è delegato alla firma dei

seguenti atti amministrativi:— atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e A.T.A.,

nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia;— atti contenenti comunicazioni al personale docente e A.T.A.;— corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri

enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza;— corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente

carattere di urgenza;— libretti delle giustificazioni;— richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi.

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SECONDO COLLABORATORE DEL D.S.:

— Sostituisce il D.S. in caso di assenza o impedimento.— Collabora con il D.S. alla gestione dell’orario provvisorio e definitivo delle lezioni.— Collabora con il D.S. alla gestione unitaria dell’istituzione, supportandolo nel tenere i

collegamenti tra F.S., docenti, commissioni, referenti, coordinatori.— Collabora nel mantenere le relazioni con il pubblico e nella applicazione del

Regolamento di disciplina.— .Predispone la sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi o impegnati in altre attività.— Collabora con il D.S. alla formazione delle classi prime e all’assegnazione dei docenti

alle classi.— Funge da supporto al D.S. per l’organizzazione di eventi non programmabili durante l’a.s.— Gestisce le richieste degli studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata

Mantenere i rapporti con il Dirigente Scolastico in ordine agli adempimenti organizzativi eformali di plesso;

In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico rivolgersi al Docente Collaboratorevicario o Docente 2° collaboratore;

Collaborare con il Docente Collaboratore vicario o Docente 2° collaboratore; In caso di sua assenza i compiti del Coordinatore di plesso sono rilevati dal Collaboratore

vicario o Docente 2° collaboratore; Controllare il sistema di comunicazione interno Plesso e curare l'archiviazione (circolari e

comunicazioni); Curare la consegna in segreteria dei materiali relativi al plesso e le comunicazioni richieste,

tranne quelle strettamente personali che saranno sempre inoltrate dai diretti interessati; Gestire i problemi degli alunni relativi ai ritardi, uscite anticipate, autorizzazioni, avvertimento

alla famiglia in caso di indisposizione; Provvedere ad utilizzare le risorse umane del plesso presenti a scuola per la copertura delle

classi dei docenti assenti fino all’arrivo del docente supplente; Controllare la registrazione di tutti gli interventi relativi alla gestione dell’orario (supplenze,

residui orari, ore eccedenti, recuperi, permessi); Provvedere alla messa a punto dell'orario scolastico di plesso e alla registrazione di tutti gli

interventi relativi alla gestione dell'orario e della flessibilità che saranno consegnati ecomunicati all’ufficio di Presidenza;

Collaborare nel controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalare eventuali anomalieal Dirigente Scolastico e al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;

Sovrintendere al corretto uso delle attrezzature e del fotocopiatore e segnalare all'Ufficio disegreteria eventuali guasti o anomalie;

Cooperare con il Dirigente scolastico e/o con il docente vicario e con il Responsabile delservizio sicurezza e prevenzione nell'assicurare il rispetto delle norme e il coordinamento dellefigure sensibili;

Cooperare con lo Staff di Presidenza, le funzioni strumentali, le commissioni di lavoro; Presiedere il Consiglio d’intersezione in assenza del DS; Presiedere le Assemblee dei genitori di sezione o di plesso in assenza del DS; Partecipare agli incontri dello Staff di Presidenza

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Allegato 3

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD )A cura della docente: Giuseppina VancheriPremessaCome previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale.Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva diinnovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dallalegge. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e ledotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto lemetodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

obiettivi del PNSD sviluppo delle competenze digitali degli studenti, potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la

formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati, formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale

nell’amministrazione, potenziamento delle infrastrutture di rete, valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la

diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un AnimatoreDigitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e leattività del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (suquesto, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative sarannodettagliate in un momento successivo).L’AD sarà formato in modo specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015)“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politichelegate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegnosul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”.

Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione ditutta la comunità scolastica alle attività formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolareil protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate,

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sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori delterritorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologichesostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumentiper la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazionesu innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenticon l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenzatecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitaledell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

primo periodo: gennaio - giugno 2016

INTE

RVE

NTI

D

I A

VVIO

PN

SD

creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti. elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già in atto

e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite (questionario elaboratocon Google Moduli e inviato ad ogni collega tramite email, elaborazioneautomatica mediante Google Fogli: quali metodologie didattiche vengono usate?Quanti insegnanti introducono regolarmente nella didattica l’uso delle TIC ecome? Come si può innovare la didattica corrente? Quali strumenti tecnologicipossono essere utili?)

pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpodocente, anche mediante produzione di dispense sia in formato elettronico checartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.

Istituzione Commissione Sito Web. Azioni: adeguamento alla normativa,inserimento sezione dedicata al PNSD, pubblicazione delle buone pratiche messegià in atto nella scuola, elenco siti utili per la didattica innovativa, lavori prodottidagli alunni, informazioni su corsi online.

creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’usodel registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per incontri dedicatialla prima alfabetizzazione digitale ed all’uso delle risorse già presenti.

creazione di reti con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

formazione specifica per Animatore Digitale. (per la Puglia formazionein rete con l’Iis Majorana di Brindisi)

inventario di tutto il materiale digitale dell’istituto.

Al termine di questa prima fase, visti i dati emersi dal monitoraggio e le indicazione ricevutedall’AD durante la fase di formazione degli AD, verranno programmate attività di formazionecoerenti con le esigenze dell’Istituto. Il Piano triennale riportato qui di seguito, quindi, chediventa parte integrante del PTOF, va considerato come indicativo di ciò che sarebbe possibilee utile effettuare ma che dovrà essere rimodulato entro ottobre 2016 per adeguarlo alle realicondizioni ed esigenze del nostro Istituto.

AMBITO: FORMAZIONEPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

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INTE

RV

EN

TI

Formazione sulle competenze informatiche di base Formazione sull’uso del registro elettronico del docente (per docenti nuovi) ed

eventuale introduzione del registro elettronico di classe (sportello). Incontro di formazione sull’uso delle Google Apps (con gli strumenti di Google si

possono incrementare le competenze informatiche, sia di docenti che di allievi.Risultano davvero molto versatili). (a cura dell’AD).

Incontro di formazione sull’uso di OneNote (strumento per l’archiviazioneordinata di documenti, immagini, siti, ecc.). (a cura dell’AD).

Incontro di formazione per utilizzo spazi Drive condivisi. (a cura dell’AD). Formazione sull’uso del coding nella didattica. Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale

integrata e per l’uso di strumenti per la realizzazione di digital storytelling, test,web quiz.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle lingue. Formazione Flipped Classroom (sessione sperimentale per

gruppo docenti interessati anche in collaborazione con l’Associazione Flipnet). Workshop aperti al territorio relativi a: Sicurezza e cyberbullisno.

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza e

per incontri programmati per piccoli gruppi su temi relativi alle tecnologie.Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:

o Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web) Workshop per tutti i docenti inerenti:

o l’utilizzo di testi digitalio l’adozione di metodologie didattiche innovativeo la creazione e validazione di object learningo Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni specialio Strumenti e metodologie per l’inclusione di studenti di origine straniera.

Formazione e uso del coding per la didattica Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili

alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalià:

utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione per avviare informa di ricerca – azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie,

associazioni, ecc.). Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti,

famiglie, comunità. Incontri per l’utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di

questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi). Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni

successivi. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

IN TE RV

EN TI

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICAPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

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Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione dellebuone pratiche.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”, all’Ora delCodice della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie Educative (con relativa

formazione in rete) Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso

l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata. Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree

tematiche per la condivisione del materiale prodotto. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e

collaborativa. Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività. Istituzione della settimana dell’innovazione didattica (dopo aver preso

conoscenza dei diversi metodi di insegnamento i docenti sperimenteranno congli alunni i nuovi modi di fare lezione). Lo scopo della settimana dell’innovazioneé quello di ammorbidire le posizioni dei docenti piú ostili al cambiamento

Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud. Implementazione del sito internet della scuola. Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per

affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenzein ambito ICT e Web.

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy. Mettere a disposizione di studenti, cittadini, organizzazioni pubbliche e

private servizi formativi e risorse didattiche gratuite in modalità telematica(wbt, podcast, audio video, video e-book).

Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio,

attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola efavoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia(coinvolgimento dell’Associazione Genitori)

Nuove modalità di educazione ai media con i media. Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso

accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

INTE

RV

EN

TI

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVEPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventualeimplementazione (avvio di eventuali progetti in crowdfunding per ampliarela dotazione tecnologica della scuola)

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per ladidattica.

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Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti,forum e blog e classi virtuali

utilizzo piattaforma Edmodo o Fidenia Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica

tramite adesione a progetti specifici e peer-education. Sviluppo del pensiero computazionale. Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica. Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Avviare eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione

tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con

metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente). Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped

classroom, debate, ecc. Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e

dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia apolitiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attivitàdidattiche sia possibile ed efficientemente integrato.

Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education. Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti

e/o selezionati a cura della comunità docenti.

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019

Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:webquest, flipped classroom, debate, ecc.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodottie/o selezionati a cura della comunità docenti.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Drape, Logo,Scratch),

partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio. Educare al saper fare: making, creatività e manualità. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali

scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 3.0.

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Allegato 4

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

Piano Annuale per l’Inclusione ( A. S. 2014_2015)

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A.1Rilevazione dei BES presenti (scuola dell’infanzia): n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 5

minorati vista / minorati udito / Psicofisici 5

2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 6% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 5N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria /N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

A. Rilevazione dei BES presenti (scuola primaria): n°4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 10

minorati vista / minorati udito 1 Psicofisici 9

5. disturbi evolutivi specifici DSA 2 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3

6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico

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Linguistico-culturale 5 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 20% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 10N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria /N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

A.3Rilevazione dei BES presenti (scuola secondaria di primo grado): n°7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 16

minorati vista / minorati udito 2 Psicofisici 14

8. disturbi evolutivi specifici DSA 3 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 1

9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 21% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 16N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / NoInsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo grupposì

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

AEC Attività individualizzate e dipiccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e dipiccolo gruppo

/

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

/

Funzioni strumentali / coordinamento sìReferenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interniDocenti tutor/mentor

Altro:Altro:

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLIRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivaAltro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivaAltro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusiva sì

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATAAssistenza alunni disabili sìProgetti di inclusione / laboratori integratiAltro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità epsicopedagogia dell’età evolutiva sì

Coinvolgimento in progetti di inclusione sìCoinvolgimento in attività di promozionedella comunità educanteAltro:

F. Rapporti con servizisociosanitari territoriali eistituzioni deputate allasicurezza. Rapporti con CTS /CTI

Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati sulla disabilitàAccordi di programma / protocolli di intesaformalizzati su disagio e similiProcedure condivise di intervento sulladisabilità sì

Procedure condivise di intervento sudisagio e similiProgetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuolaRapporti con CTS / CTIAltro:

G. Rapporti con privato sociale evolontariato

Progetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuola sìProgetti a livello di reti di scuole

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì

Didattica interculturale / italiano L2Psicologia e psicopatologia dell’etàevolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) sì

Progetti di formazione su specifichedisabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,sensoriali…)Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo xPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamentodegli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel parteciparealle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsiformativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti xAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per larealizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nelsistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivoinserimento lavorativo.

x

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per ilprossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli diresponsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

LA SCUOLA- Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra ilpersonale (Piano annuale per l’Inclusione).- Definisce al proprio interno una struttura organizzativa che coordina gli interventi rivolti alla disabilità e aldisagio scolastico.- Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema e a condividere strategie di intervento, elaborando unprogetto educativo condiviso.IL DIRIGENTE- Convoca e presiede i gruppi di lavoro- Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o dalla funzione strumentale sugli sviluppi dei singoli casi- collabora con Enti e Associazioni per assicurare l'inclusività degli alunni.LA FUNZIONE STRUMENTALE- Collabora con il Dirigente Scolastico,- raccorda le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali)- partecipa ai gruppi di lavoro- rendiconta al Collegio Docenti.Il GLI- assegna i rapporti educativi agli alunni- si occupa delle problematiche relative ai bisogni educativi speciali- monitora i processi educativi e di inclusione- elabora le proposte PAI.I GLHOelaborano il piano educativo individualizzato in presenza di certificazione di disabilità, ai sensi della L.104/92.I CONSIGLI DI CLASSE- operano in stretta collaborazione con gli insegnanti di sostegno- indicano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica sullabase di considerazioni pedagogico-didattiche e della documentazione fornita dalla famiglia- definiscono e attuano il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il PDP- collaborano all’osservazione sistematica dei processi in atto.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnantiDopo aver attuato, nel corrente a.s., un percorso specifico di aggiornamento e formazione sulle tematichedei BES e dei D.S.A. volto a promuovere l'acquisizione di metodologie e strategie d'inclusione, si intendeproseguire la formazione attraverso incontri di aggiornamento professionale sulla gestione della relazioneeducativa e delle dinamiche del gruppo classe.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive- Adozione di verifiche diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio.- Programmazione e attuazione di tempi differenziati di esecuzione che consentano la riflessione, pause egestione dell’ansia.- Comunicazione degli obiettivi delle verifiche, affinché siano chiari e noti all’allievo prima della verificastessa.- Valutazione attenta agli esiti e ai processi.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola- progetti finalizzati alla promozione dell'integrazione e dell'inclusività- coordinamento tra insegnanti specializzati, insegnanti curricolari, educatori, in merito ai percorsi educativie alla programmazione degli interventi.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto aidiversi servizi esistentiComunicazione e coordinamento con le famiglie, con la ASL, con associazioni esterne che hanno in carico glistudenti per il supporto allo studio, con risorse territoriali appartenenti al privato sociale che svolgonoattività utili ai fini dell'integrazione.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni cheriguardano l’organizzazione delle attività educative- In base al calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico sono previsti incontri scuola-famiglia-territorio eincontri con l’equipe multidisciplinare della ASL competente.- Con le famiglie i contatti telefonici, per iscritto, in presenza, saranno attuati anche al di fuori dal calendarioannuale, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità ai fini dell'adeguato coordinamento di strategie educativee del controllo sull’andamento didattico-disciplinare.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi- Definizione di procedure, strumenti e figure di riferimento- Definizione di percorsi curricolari che favoriscano l'inclusione.

Valorizzazione delle risorse esistenti- Risorse umane: ricognizione delle competenze dei docenti e valorizzazione delle stesse nella gestionedell'organizzazione scolastica- Risorse materiali: utilizzo di sussidi specifici, di laboratori, di software specifici

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti diinclusione

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, lacontinuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

- coordinamento tra ordini di scuola con scambio di informazioni utili alla formazione delle classi, affinché nesia garantita un'adeguata composizione e siano tutelati gli alunni diversamente abili e/o con bisognieducativi speciali.- attuazione di progetti di continuità in cui gli alunni di classi ponte interagiscano, lavorino insieme, abbianoun primo approccio con docenti e ambiente dell'ordine di scuola successivo.- organizzazione di Open day: incontri in loco con docenti e allievi dell'ordine di scuola successivo- attuazione di attività di orientamento articolate lungo direttrici della conoscenza di sé (interessi,aspettative, difficoltà, punti di forza) e dell'offerta formativa del territorio;- valutazione del percorso formativo più adeguato ai singoli alunni diversamente abili, in sede di GLHoperativo, in vista di un “progetto di vita dell'allievo”;- supporto alle famiglie degli alunni con bisogni educativi speciali, sia in fase di accesso al nuovo ordine discuola, sia in vista del passaggio all'ordine successivo.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 09/03/2015Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2015

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Allegato 3

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD )A cura della docente: Giuseppina VancheriPremessaCome previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale.Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva diinnovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dallalegge. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e ledotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto lemetodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

obiettivi del PNSD sviluppo delle competenze digitali degli studenti, potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la

formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati, formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale

nell’amministrazione, potenziamento delle infrastrutture di rete, valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la

diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un AnimatoreDigitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e leattività del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (suquesto, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative sarannodettagliate in un momento successivo).L’AD sarà formato in modo specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015)“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politichelegate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegnosul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”.

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Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione ditutta la comunità scolastica alle attività formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolareil protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate,sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori delterritorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologichesostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumentiper la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazionesu innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenticon l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenzatecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitaledell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

primo periodo: gennaio - giugno 2016

INTE

RVE

NTI

D

I A

VVIO

PN

SD

creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti. elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già in atto

e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite (questionario elaboratocon Google Moduli e inviato ad ogni collega tramite email, elaborazioneautomatica mediante Google Fogli: quali metodologie didattiche vengono usate?Quanti insegnanti introducono regolarmente nella didattica l’uso delle TIC ecome? Come si può innovare la didattica corrente? Quali strumenti tecnologicipossono essere utili?)

pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpodocente, anche mediante produzione di dispense sia in formato elettronico checartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.

Istituzione Commissione Sito Web. Azioni: adeguamento alla normativa,inserimento sezione dedicata al PNSD, pubblicazione delle buone pratiche messegià in atto nella scuola, elenco siti utili per la didattica innovativa, lavori prodottidagli alunni, informazioni su corsi online.

creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’usodel registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per incontri dedicatialla prima alfabetizzazione digitale ed all’uso delle risorse già presenti.

creazione di reti con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

formazione specifica per Animatore Digitale. (per la Puglia formazionein rete con l’Iis Majorana di Brindisi)

inventario di tutto il materiale digitale dell’istituto.

Al termine di questa prima fase, visti i dati emersi dal monitoraggio e le indicazione ricevutedall’AD durante la fase di formazione degli AD, verranno programmate attività di formazionecoerenti con le esigenze dell’Istituto. Il Piano triennale riportato qui di seguito, quindi, chediventa parte integrante del PTOF, va considerato come indicativo di ciò che sarebbe possibilee utile effettuare ma che dovrà essere rimodulato entro ottobre 2016 per adeguarlo alle realicondizioni ed esigenze del nostro Istituto.

AMBITO: FORMAZIONEPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

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INTE

RV

EN

TI

Formazione sulle competenze informatiche di base Formazione sull’uso del registro elettronico del docente (per docenti nuovi) ed

eventuale introduzione del registro elettronico di classe (sportello). Incontro di formazione sull’uso delle Google Apps (con gli strumenti di Google si

possono incrementare le competenze informatiche, sia di docenti che di allievi.Risultano davvero molto versatili). (a cura dell’AD).

Incontro di formazione sull’uso di OneNote (strumento per l’archiviazioneordinata di documenti, immagini, siti, ecc.). (a cura dell’AD).

Incontro di formazione per utilizzo spazi Drive condivisi. (a cura dell’AD). Formazione sull’uso del coding nella didattica. Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale

integrata e per l’uso di strumenti per la realizzazione di digital storytelling, test,web quiz.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle lingue. Formazione Flipped Classroom (sessione sperimentale per

gruppo docenti interessati anche in collaborazione con l’Associazione Flipnet). Workshop aperti al territorio relativi a: Sicurezza e cyberbullisno.

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza e

per incontri programmati per piccoli gruppi su temi relativi alle tecnologie.Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:

o Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web) Workshop per tutti i docenti inerenti:

o l’utilizzo di testi digitalio l’adozione di metodologie didattiche innovativeo la creazione e validazione di object learningo Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni specialio Strumenti e metodologie per l’inclusione di studenti di origine straniera.

Formazione e uso del coding per la didattica Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili

alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalià:

utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione per avviare informa di ricerca – azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie,

associazioni, ecc.). Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti,

famiglie, comunità. Incontri per l’utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di

questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi). Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni

successivi. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

IN TE RV

EN TI

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICAPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

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Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione dellebuone pratiche.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”, all’Ora delCodice della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie Educative (con relativa

formazione in rete) Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso

l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata. Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree

tematiche per la condivisione del materiale prodotto. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e

collaborativa. Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività. Istituzione della settimana dell’innovazione didattica (dopo aver preso

conoscenza dei diversi metodi di insegnamento i docenti sperimenteranno congli alunni i nuovi modi di fare lezione). Lo scopo della settimana dell’innovazioneé quello di ammorbidire le posizioni dei docenti piú ostili al cambiamento

Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud. Implementazione del sito internet della scuola. Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per

affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenzein ambito ICT e Web.

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy. Mettere a disposizione di studenti, cittadini, organizzazioni pubbliche e

private servizi formativi e risorse didattiche gratuite in modalità telematica(wbt, podcast, audio video, video e-book).

Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio,

attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola efavoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia(coinvolgimento dell’Associazione Genitori)

Nuove modalità di educazione ai media con i media. Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso

accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

INTE

RV

EN

TI

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVEPRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventualeimplementazione (avvio di eventuali progetti in crowdfunding per ampliarela dotazione tecnologica della scuola)

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per ladidattica.

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Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti,forum e blog e classi virtuali

utilizzo piattaforma Edmodo o Fidenia Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica

tramite adesione a progetti specifici e peer-education. Sviluppo del pensiero computazionale. Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica. Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Avviare eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione

tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con

metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente). Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped

classroom, debate, ecc. Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e

dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia apolitiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attivitàdidattiche sia possibile ed efficientemente integrato.

Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education. Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti

e/o selezionati a cura della comunità docenti.

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019

Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:webquest, flipped classroom, debate, ecc.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodottie/o selezionati a cura della comunità docenti.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Drape, Logo,Scratch),

partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio. Educare al saper fare: making, creatività e manualità. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali

scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 3.0.

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Allegato 4

Istituto Comprensivo“G. MINZELE - G. PARINI”Via Vincenzo Petruzzi, 18 70017 Putignano (Ba)

Tel.080/4911131-4911403 / Fax : 0804911131Cod. Mecc: BAIC85800B - CF. 82021510720

e-mail: [email protected] pec [email protected]. U.S.698

Piano Annuale per l’Inclusione ( A. S. 2014_2015)

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

B.1Rilevazione dei BES presenti (scuola dell’infanzia): n°10. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 5

minorati vista / minorati udito / Psicofisici 5

11. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro

12. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 6% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 5N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria /N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

I. Rilevazione dei BES presenti (scuola primaria): n°13. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 10

minorati vista / minorati udito 1 Psicofisici 9

14. disturbi evolutivi specifici DSA 2 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3

15. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico

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Linguistico-culturale 5 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 20% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 10N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria /N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

B.3Rilevazione dei BES presenti (scuola secondaria di primo grado): n°16. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 16

minorati vista / minorati udito 2 Psicofisici 14

17. disturbi evolutivi specifici DSA 3 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 1

18. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 21% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 16N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

J. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / NoInsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo grupposì

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

AEC Attività individualizzate e dipiccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e dipiccolo gruppo

/

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori protetti,ecc.)

/

Funzioni strumentali / coordinamento sìReferenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interniDocenti tutor/mentor

Altro:Altro:

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K. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLIRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivaAltro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivaAltro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìProgetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusiva sì

Altro:

L. Coinvolgimento personale ATAAssistenza alunni disabili sìProgetti di inclusione / laboratori integratiAltro:

M. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità epsicopedagogia dell’età evolutiva sì

Coinvolgimento in progetti di inclusione sìCoinvolgimento in attività di promozionedella comunità educanteAltro:

N. Rapporti con servizisociosanitari territoriali eistituzioni deputate allasicurezza. Rapporti con CTS /CTI

Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati sulla disabilitàAccordi di programma / protocolli di intesaformalizzati su disagio e similiProcedure condivise di intervento sulladisabilità sì

Procedure condivise di intervento sudisagio e similiProgetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuolaRapporti con CTS / CTIAltro:

O. Rapporti con privato sociale evolontariato

Progetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuola sìProgetti a livello di reti di scuole

P. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì

Didattica interculturale / italiano L2Psicologia e psicopatologia dell’etàevolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) sì

Progetti di formazione su specifichedisabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,sensoriali…)Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo xPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamentodegli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel parteciparealle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsiformativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti xAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per larealizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nelsistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivoinserimento lavorativo.

x

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per ilprossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli diresponsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

LA SCUOLA- Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra ilpersonale (Piano annuale per l’Inclusione).- Definisce al proprio interno una struttura organizzativa che coordina gli interventi rivolti alla disabilità e aldisagio scolastico.- Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema e a condividere strategie di intervento, elaborando unprogetto educativo condiviso.IL DIRIGENTE- Convoca e presiede i gruppi di lavoro- Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o dalla funzione strumentale sugli sviluppi dei singoli casi- collabora con Enti e Associazioni per assicurare l'inclusività degli alunni.LA FUNZIONE STRUMENTALE- Collabora con il Dirigente Scolastico,- raccorda le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali)- partecipa ai gruppi di lavoro- rendiconta al Collegio Docenti.Il GLI- assegna i rapporti educativi agli alunni- si occupa delle problematiche relative ai bisogni educativi speciali- monitora i processi educativi e di inclusione- elabora le proposte PAI.I GLHOelaborano il piano educativo individualizzato in presenza di certificazione di disabilità, ai sensi della L.104/92.I CONSIGLI DI CLASSE- operano in stretta collaborazione con gli insegnanti di sostegno- indicano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica sullabase di considerazioni pedagogico-didattiche e della documentazione fornita dalla famiglia- definiscono e attuano il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il PDP- collaborano all’osservazione sistematica dei processi in atto.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnantiDopo aver attuato, nel corrente a.s., un percorso specifico di aggiornamento e formazione sulle tematichedei BES e dei D.S.A. volto a promuovere l'acquisizione di metodologie e strategie d'inclusione, si intendeproseguire la formazione attraverso incontri di aggiornamento professionale sulla gestione della relazioneeducativa e delle dinamiche del gruppo classe.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive- Adozione di verifiche diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio.- Programmazione e attuazione di tempi differenziati di esecuzione che consentano la riflessione, pause egestione dell’ansia.- Comunicazione degli obiettivi delle verifiche, affinché siano chiari e noti all’allievo prima della verificastessa.- Valutazione attenta agli esiti e ai processi.

Page 167: Istituto Comprensivo G. Minzele – G. Parini · o disabilità (a nche nelle Linee Guida per l’Integrazione Scolastica degli alunni con disabilità -MIUR Agosto 2009 e C.M. 38 del

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola- progetti finalizzati alla promozione dell'integrazione e dell'inclusività- coordinamento tra insegnanti specializzati, insegnanti curricolari, educatori, in merito ai percorsi educativie alla programmazione degli interventi.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto aidiversi servizi esistentiComunicazione e coordinamento con le famiglie, con la ASL, con associazioni esterne che hanno in carico glistudenti per il supporto allo studio, con risorse territoriali appartenenti al privato sociale che svolgonoattività utili ai fini dell'integrazione.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni cheriguardano l’organizzazione delle attività educative- In base al calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico sono previsti incontri scuola-famiglia-territorio eincontri con l’equipe multidisciplinare della ASL competente.- Con le famiglie i contatti telefonici, per iscritto, in presenza, saranno attuati anche al di fuori dal calendarioannuale, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità ai fini dell'adeguato coordinamento di strategie educativee del controllo sull’andamento didattico-disciplinare.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi- Definizione di procedure, strumenti e figure di riferimento- Definizione di percorsi curricolari che favoriscano l'inclusione.

Valorizzazione delle risorse esistenti- Risorse umane: ricognizione delle competenze dei docenti e valorizzazione delle stesse nella gestionedell'organizzazione scolastica- Risorse materiali: utilizzo di sussidi specifici, di laboratori, di software specifici

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti diinclusione

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, lacontinuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

- coordinamento tra ordini di scuola con scambio di informazioni utili alla formazione delle classi, affinché nesia garantita un'adeguata composizione e siano tutelati gli alunni diversamente abili e/o con bisognieducativi speciali.- attuazione di progetti di continuità in cui gli alunni di classi ponte interagiscano, lavorino insieme, abbianoun primo approccio con docenti e ambiente dell'ordine di scuola successivo.- organizzazione di Open day: incontri in loco con docenti e allievi dell'ordine di scuola successivo- attuazione di attività di orientamento articolate lungo direttrici della conoscenza di sé (interessi,aspettative, difficoltà, punti di forza) e dell'offerta formativa del territorio;- valutazione del percorso formativo più adeguato ai singoli alunni diversamente abili, in sede di GLHoperativo, in vista di un “progetto di vita dell'allievo”;- supporto alle famiglie degli alunni con bisogni educativi speciali, sia in fase di accesso al nuovo ordine discuola, sia in vista del passaggio all'ordine successivo.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 09/03/2015Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2015

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INDICEPremessa pag 1VISION E MISSION dell’Istituto pag.6Presentazione dell’Istituto pag.11Chi Siamo pag.13Organigramma pag.17

Funzionigramma pag. 18

Diagnosi autovalutazione di Istitutoe piano di miglioramento pag.39Risultati nelle prove standardizzateNazionali INVALSI pag. 41Obiettivi Formativi PRIORITARI pag.42Progettazione CurricolareIL Curricolo di istituto pag.43

Finalità Generale della Scuola pag.44

IL Tempo Scuola e metodologie didattiche pag.48

La Valutazione pag. 49

Ampliamento dell’Offerta Formativa

Fabbisogno di Attrezzature pag56

Fabbisogno organico di posti comunie di sostegno, di potenziamento e di personale ATA pag.69

Programmazione delle attivita’ pag.76Piano Digitale pag.82Innovazione Tecnologica –Metodologica –Didattica pag.84Azione della scuola in relazione aibisogni educativi speciali pag.86Alleanza Scuola- Famiglia pag.88Continuita’ tra Ordini di SCUOLA pag.90Orientamento pag.92Valutazione pag. 96Allegato1 pag.98

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Allegato2 pag.114Allegato 3 pag.145Allegato4 pag.150