istituto comprensivo · atto di indirizzo del dirigente scolastico per le attività della scuola...
TRANSCRIPT
PIANO TRIENNALE DELL‟OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
2016/17 - 2017/18 - 2018/19
Istituto Comprensivo
“D.Compagni-G.Carducci”
1
Indice
Premessa al Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) p. 2
Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per le attività della scuola per il triennio
2016/2019
p.2
PTOF e Rapporto di Autovalutazione (RAV): priorità, traguardi e obiettivi dell'Istituto p.5
L'Istituto “Compagni-Carducci” p.7
1. Caratteristiche generali p.7
2. Contesto territoriale economico, sociale e culturale p.7
3. Indirizzi e sedi p.8
4. Comunicazioni e informazioni p.9
5. Orari, ricevimenti p.9
6. Il tempo scuola p.10
7. Presentazione dei plessi p.11
8. Organigramma p.14
9. Funzionigramma p.15
10. Funzioni strumentali p.22
11. Incarichi e commissioni p.23
Leadership, vision e mission dell'Istituto p.24
1. Indirizzi educativi e didattici p.25
2. Integrazione alunni con disabilità p.28
3. Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) – Progetto Screening p.32
4. Alunni Bes p.36
5. Alunni Stranieri-Progetto dei Centri di Alfabetizzazione in L2 p.38
6. Organizzazione del curricolo p.43
7. Il curricolo p.43
8. Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV p.48
9. Progetti per macroaree p.49
10. Progettazione extracurricolare p.62
11. Impatto fabbisogno risorse progettazione extracurricolare p.64
12. Piano Nazionale Scuola Digitale p.66
13. Animatore digitale p.67
14. Valutazione p.69
15. Valutazione degli apprendimenti p.72
16. Le nuove competenze p.78
17. Criteri per lo svolgimento degli scrutini p.79
18. Valutazione del comportamento p.82
19. Autovalutazione d’Istituto: Valutazione dei risultati-Comitato Valutazione Docenti-Invalsi p.86
20. La valutazione dei risultati conseguiti dall'Istituzione Scolastica p.86
21. Profilo in uscita p.89
22. Fabbisogno in organico: posto comune e di sostegno-posti per il potenziamento- ATA p.93
23. Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali p.99
24. Piano di formazione personale docente e non docente p.102
25. Programmazione delle attività formative rivolte al personale p.103
26. Elenco dei documenti consultabili sul sito dell’Istituto p.105
2
Premessa al Piano triennale dell‟Offerta Formativa (PTOF)
Il presente Piano triennale dell‟offerta formativa, relativo all‟Istituto Comprensivo
“Compagni-Carducci” di Firenze, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per
il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico con
proprio atto di indirizzo prot. n. 4575/1320 del 30/09/2015;
Il piano ha ricevuto il parere favorevole dal Collegio dei Docenti il giorno 11/01/2016;
Il piano è stato approvato dal Consiglio d‟Istituto del 13/01/2016;
Il piano, dopo l‟approvazione, è stato inviato all‟U.S.R. competente per le verifiche di legge
ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti d‟organico assegnato;
Il piano è pubblicato nel portale unico della scuola.
Atto d‟indirizzo del Dirigente Scolastico per le attività della scuola
per il triennio 2016/19
Lo strumento fondamentale per la realizzazione dell‟Offerta Formativa Triennale (PTOF) dovrà essere
strutturato avendo come riferimento la realizzazione di priorità, traguardi e obiettivi formativi di lungo
termine (RAV) consistenti nella crescita e nella formazione culturale degli studenti ai fini di
un‟acquisizione dei prerequisiti necessari all‟adulto per un processo di apprendimento permanente
(lifelong learning). In questo contesto, la qualità degli apprendimenti ruota e si arresta intorno al livello
delle conoscenze, abilità e competenze acquisite dagli studenti, nell‟ottica di un rinnovamento
dell‟insegnamento, per superare gli effetti negativi derivanti dalla “compartimentazione dei saperi”.
Sarà dunque necessario fare leva sulle competenze di cittadinanza attiva (L.107 c.5-7-lettera d-), che
sono ancorate alle competenze chiave trasversali a tutte le discipline, da acquisire durante gli anni di
formazione, per favorire la maturazione della “persona” in modo armonico e globale , per un
3
significativo sviluppo cognitivo -emotivo-sentimentale (dimensione interiore “nella costruzione del
se”), civico e culturale (nella costruzione “di corrette e significative relazioni con gli altri”), in vista di
un apprendimento continuo che possa durare per l‟intero arco della vita. Una adeguata crescita globale
della persona necessita di un buon inserimento degli studenti nella classe e nella scuola: il valore dello
stare bene a scuola va inteso nell‟ottica di una complessità fisica, psichica e culturale, da leggere come
buon rapporto con il proprio corpo, con la propria personalità, con i saperi, le discipline. In quest‟ottica
è possibile assicurare la qualità degli apprendimenti.
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento di cui all‟art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della
Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
2) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell‟art.1 della Legge:
commi 1-4 per quanto attiene l‟organizzazione scolastica e la flessibilità didattica ed
organizzativa è prevista una sperimentazione e progressiva generalizzazione dell‟orario
scolastico per classi parallele, al fine di attuare il potenziamento, il recupero e il
consolidamento per classi aperte, per favorire un apprendimento collaborativo tra gli studenti e
una progettazione condivisa tra i docenti
commi 5-7
si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
1. armonizzare e potenziare gli obiettivi da condividere nel miglioramento dei traguardi di
insegnamento-apprendimento per lo sviluppo delle competenze, nell‟ottica della
cittadinanza attiva. I traguardi rappresentano dei riferimenti per gli insegnanti, in quanto
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a rivedere e finalizzare l‟azione
educativa allo sviluppo integrale dell‟allievo, costituiscono criteri per la valutazione delle
competenze trasversali attese, di supporto anche alla sperimentazione del modello di
certificazione delle competenze per le classi V primaria e III secondaria primo grado
(lettere a,b,c,d) ;
2. utilizzare per le attività di recupero, potenziamento e consolidamento, metodologie
laboratoriali che siano in grado di combinare il metodo tradizionale in aula, supportato da
strumenti di videoproiezione o da lavagne interattive per facilitare la condivisione dei
contenuti e il lavoro cooperativo, con attività multimediali attraverso l‟uso del computer e/o
di altri sistemi mobili (lettera I);
3. potenziare nei percorsi curricolari l‟apprendimento delle lingue straniere, l‟inglese per tutti
gli ordini di scuola e anche le altre lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, anche
al fine di aumentare il numero di alunni che conseguono, durante il periodo di permanenza
4
nell'Istituto comprensivo, almeno una certificazione linguistica (lettera a) ;
4. potenziare le competenze musicali nelle classi quarte e quinte della scuola primaria, a
seguito dell‟adesione dell‟Istituto al progetto sperimentale DM 8/11 (lettera c);
5. potenziamento dell‟acquisizione di competenze legate all‟uso delle tecnologie digitali
(lettera h) ;
6. rafforzamento delle attività legate al piano di inclusione per ridurre gli effetti del disagio e
delle condizioni individuali e sociali che possono ostacolare il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento in modo da garantire la piena realizzazione di quanto stabilito
nei PDP e nei PEI (lettere l, p);
7. rafforzamento e condivisione della cultura dell'autovalutazione e della valutazione, intese
come “cultura dei risultati”, in relazione ai punti di forza e di criticità dell‟Istituzione
scolastica.
• Dovrà essere definito il fabbisogno per il triennio di riferimento dei posti di
organico, comuni e di sostegno;
• dovrà essere definito, in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, il
fabbisogno di posti per il potenziamento dell‟offerta formativa;
• dovrà essere definito il fabbisogno per ciò che concerne i posti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario.
commi 10 e 12: dovranno essere previste iniziative di formazione rivolte agli studenti per
promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso e dovranno essere programmate
attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.
commi 15-16 dovranno essere previste attività relative all‟educazione alle pari opportunità e
prevenzione della violenza di genere.
commi 56-58: dovranno essere previste iniziative inerenti al Piano nazionale scuola digitale
comma 124: dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie
di formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per
l‟uso delle tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione
curricolare e organizzativa; b) formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a potenziare la
progettazione per competenze nel segmento del curricolo 3-14 anni.
5
PTOF e Rapporto di Autovalutazione (RAV): priorità
traguardi e obiettivi dell‟istituto
Le Priorità che l‟Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Aumento numero di alunni che conseguono, durante il periodo di permanenza nell‟Istituto Comprensivo
almeno una certificazione linguistica;
2) Aumento della media dei voti in musica nelle classi IV e V della scuola primaria;
3) Sviluppare le competenze di cittadinanza attiva per una diffusa cultura civica;
Nota: la scuola ha individuato tre priorità da realizzare nel lungo periodo (anziché una o due come
suggerito dalla normativa) ed ha specificato due delle quattro aree degli esiti, perché i punti 1, 2, 3
erano già avviati da tempo ma rimaneva da completarne il miglioramento.
I Traguardi che l‟Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Incremento del 5% del numero degli alunni che conseguiranno almeno una certificazione linguistica
(sperimentazione metodologia CLIL);
2) aumento della media dei voti degli alunni che hanno seguito il potenziamento musicale;
3) aumento del 10% dal livello D a B/C delle competenze di cittadinanza previste ai numeri 9,10,11,12 dei
modelli sperimentali di certificazione delle competenze in uscita dalla primaria e dalla secondaria;
Gli Obiettivi strategici e operativi:
- Attivare laboratori per una didattica innovativa/inclusiva anche attraverso l'uso di I.C.T.,
necessari a migliorare la formazione e il processo di innovazione della scuola. Tale formazione
dovrà favorire la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra
docenti/studenti/famiglie e dirigenza.
- Potenziare nei percorsi curricolari l‟apprendimento delle lingue straniere, l‟inglese per tutti gli
ordini di scuola (anche con metodologia CLIL) e anche le altre lingue dell‟Unione europea
insegnate nella scuola secondaria di I grado.
- Progettare attività laboratoriali per la valorizzazione di una didattica per competenze dalla
scuola dell‟infanzia alla secondaria di primo grado per la musica, l‟arte e le lingue straniere.
- Rivedere e integrare il curricolo verticale per competenze e attivare in modo sempre più
sistematico e costruttivo i dipartimenti disciplinari.
- Individuare elementi trasversali all‟interno dei curricoli verticali funzionali allo sviluppo di
competenze civiche trasversali.
6
- Promuovere la formazione degli insegnanti con la finalità di sviluppare competenze operative e
metodologiche atte alla formazione di quelle competenze di sistema individuate dalle
indicazioni Nazionali.
- Creare repertori di indicatori, criteri di valutazione e griglie di osservazione comuni finalizzate
alla definizione di competenze chiave di cittadinanza.
- Creare una quadro di sintesi di competenze trasversali e disciplinari che rispondano agli
obiettivi generali che il sistema nazionale di valutazione ha promosso.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Le tre priorità che la scuola ha individuato sono giustificate dal fatto che il miglioramento era già
avviato anche se non formalizzato attraverso un P.D.M. Il miglioramento nella certificazione delle
lingue e nelle competenze musicali è iniziato nel 2014 e deve essere completato. Così come il
miglioramento delle competenze di cittadinanza, dalla primaria alla secondaria di I grado, deve essere
portato a compimento, in riferimento alla sperimentazione del modello di certificazione adottato dalla
scuola dall‟a.s. 2014-2015, con relativa formazione dei docenti che partecipano in rete con altre scuole.
L‟Istituto Comprensivo Compagni-Carducci si inserisce nella realtà territoriale come polo culturale di
riferimento. La scuola si caratterizza e si propone di potenziare le aree linguistiche-artistiche e
musicali, in base anche alle richieste dell‟utenza rilevate dalle risultanze fornite da questionari
somministrati alle famiglie nel dicembre 2015.
Forti dei risultati ottenuti dalle prove INVALSI standardizzate sulle competenze di base, oltre al lavoro
di recupero e potenziamento delle stesse, l‟Istituto può concentrarsi sull‟ampliamento dell‟offerta
formativa e di tutte le arti che concorrono a formare l‟individuo nella sua interezza. Il personale esperto
e qualificato è garanzia di serietà ed efficacia nella progettazione e la struttura stessa degli spazi interni,
quali un teatro ampio ed attrezzato, favoriscono la realizzazione di progetti artistico-espressivi quali il
teatro (anche in lingua straniera), il coro e l‟orchestra che possa coinvolgere i tre ordini di scuola.
In particolar modo la diffusione della musica tra le giovani generazioni concorre in modo decisivo alla
crescita individuale e sociale in quanto linguaggio privilegiato di sentimento e conoscenza che
coinvolge allo stesso tempo il corpo, il cuore e la mente. Parimenti, sul piano metodologico e didattico,
l‟esperienza del “fare musica tutti” trasforma radicalmente gli spazi e i tempi del rapporto
insegnamento/apprendimento, favorendo l‟introduzione della creatività, dell‟immaginazione e dell‟arte.
In questa direzione la comunità professionale investe nella sperimentazione di strategie efficaci per far
raggiungere a ciascuno il proprio successo formativo, con particolare attenzione agli alunni con bisogni
educativi speciali. Lo “star bene a scuola” significa prendersi cura dei bisogni formativa dell‟utenza
rapportati alle diverse fasce di età che si riferiscono a bisogni cognitivi/metacognitivi, bisogni
7
relazionali e bisogni didattici ed intende favorire:
un ambiente accogliente e motivante per dare significato ai propri apprendimenti;
riconoscere la propria identità, sviluppare l‟autonomia, la sicurezza emotiva e la fiducia nelle
proprie capacità;
avviare e consolidare l‟appartenenza al gruppo e socializzazione per vivere all‟interno di una
comunità nel rispetto delle differenze;
sviluppare il pensiero critico, affettivo, valoriale-etico;
attuare percorsi educativi individualizzati;
imparare a lavorare in gruppo;
sperimentare metodologie didattiche innovative/laboratoriali anche con l‟uso delle tecnologie
digitali;
Con lo “ star bene a scuola” l„Istituto si propone di contribuire significativamente all‟educazione e
alla formazione umana ed integrale della persona in modo che gli allievi diventino donne e uomini
completi capaci di vivere la complessità di questo mondo, attrezzati per le sfide che incontreranno.
L‟Istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”
Caratteristiche generali
Le scuole dell'Infanzia e Primaria “Carducci” e la secondaria “Compagni”, ancor prima di dare vita
unendosi nell' attuale I.C."Compagni-Carducci", hanno portato avanti, ormai da anni, vari progetti di
continuità. I docenti dei tre ordini di scuola si sono sempre impegnati a far sì che i bambini
frequentanti gli "anni-ponte" fossero coinvolti in attività progettate dalla Commissione Continuità, al
fine di rendere meno problematico il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all'altro, partendo
dall'ultimo anno dell'asilo nido.
Contesto territoriale, economico, sociale e culturale
L‟Istituto Comprensivo Statale “Compagni-Carducci” agisce nel Quartiere 2 di Firenze, nelle zone di
Campo di Marte, San Gervasio e Coverciano. L‟urbanizzazione è relativamente recente, degli anni
50/60 con carattere semiresidenziale. Gli edifici abitativi sono di decorosa e spesso elegante struttura
8
architettonica, intervallati da ampi spazi verdi (Campo di Marte, Coverciano, Piazza Fardella, Villa “Il
Ventaglio”).
Una buona viabilità supportata da diverse linee di autobus che collegano la zona al centro e agli altri
servizi di comunicazione.
Nella zona sono presenti numerose infrastrutture di diversa tipologia: amministrativa, assistenziale,
formativa, sportiva.
Quali:
Consiglio di Quartiere n.2
Consiglio di Distretto n.16
ASL10
Biblioteche di quartiere
Impianti sportivi dislocati in vari punti del quartiere 2
Parrocchie di San Gervasio, dei Santi Fiorentini, dei Sette Santi con gli annessi
Oratori;
Spazi ricreativi, culturali e di sostegno nello studio individuale.
Il tessuto sociale del bacino di utenza è abbastanza omogeneo, ma si è registrato sempre più
frequentemente negli ultimi anni un incremento di iscrizioni di alunni provenienti da paesi stranieri,
comunitari ed extracomunitari, che vengono sostenuti da un progetto di accoglienza, che comprende
oltre ad azioni di supporto didattico curricolare anche l‟inserimento in un programma di prima
alfabetizzazione in collaborazione con il centro Ulisse.
La popolazione scolastica dell‟Istituto si aggira ogni anno sui 1400 alunni frequentanti, di cui circa il
20% sono alunni stranieri.
Lo stile di vita della popolazione si impronta principalmente sulla partecipazione ad attività culturali
e formative di vario genere (letture, musica, viaggi, cinema, televisione, sport, ecc.), che vengono
supportate dagli specifici strumenti (biblioteche, audiovisivi, computer, ecc.), il cui possesso è
largamente diffuso.
L‟analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio, condotta anche attraverso la
somministrazione di questionari, ha indirizzato il Collegio dei Docenti nella progettazione di
un‟offerta formativa articolata, ben qualificata sotto il profilo socio-culturale e di una tipologia
didattica finalizzata allo sviluppo globale della persona e tesa al successo formativo.
INDIRIZZI E SEDI
Plesso/ordine di scuola Indirizzo Numero di
classi
Numero di alunni
INFANZIA “Carducci”
Firenze
Viale Ugo Bassi 26 10 242
PRIMARIA “Carducci”
Firenze
Viale Ugo Bassi 24 22 527
SECONDARIA “Compagni”
Firenze
Via Nicolodi 2 20 451
TOT 1.220
9
COMUNICAZIONI E INFORMAZIONI
Scuola dell‟infanzia telefono Fax e-mail
Carducci 055 579832 055 572912 [email protected]
Scuola Primaria telefono Fax e-mail
Carducci 055 5050028 055 572912 [email protected]
Scuola sec. di 1°
grado
telefono Fax e-mail
Dino Compagni 055 603270 055 572912 [email protected]
10
Il Tempo Scuola
Entrata
Uscita Mensa
Infanzia
“Carducci” 8.30 – 9.30
Con anticipo alle
8.00 fino alle 8.30
Prima uscita
Ore 13.15
(se richiesta)
Seconda uscita
Ore 16.15-16.30
12.00-13.00
Primaria
“Carducci” 8.30
Per tutte le classi
8.25 classi
seconde
Con anticipo alle
7.35 fino alle 8.30
·12:30 (mar, gio e ven) 1D, 1E,
3D, 4D
·12:30 (mar e giov) 5D, 5E
·16:25 classi seconde
·16:30 (tutti i giorni) tutte le
altre classi
Intervallo
10.30-10.45
Mensa ( I turno)
12.20-13.00
Mensa (II turno)
13.20-14.00
Secondaria
di Primo
Grado “D. Compagni”
Ore 8.00
. Ore 14.00 classi a 5 giorni
. Ore 13.00 classi a 6 giorni
. Corso ad indirizzo Musicale
(13.45-18.30)
Intervallo
10.53 -11.07
11
Presentazione dei plessi
Scuola dell‟Infanzia e Scuola Primaria “G.Carducci”
Il plesso “Carducci” comprende la Scuola dell'Infanzia statale e la Scuola Primaria.
Con le dieci sezioni della scuola dell‟Infanzia, tutte omogenee per età, e le ventuno classi della scuola Primaria,
risulta una delle scuole più grandi di Firenze. La struttura possiede ampi spazi luminosi, quasi tutti con accesso
diretto al grande giardino interno, tali spazi accolgono le aule ed altre strutture di tipo accessorio: una piccola
biblioteca riservata ai bimbi più piccoli, una stanza completamente attrezzata per la psicomotricità, un‟aula per le
attività relative all‟insegnamento della religione cattolica e una stanza polivalente che permette attività
differenziate a piccoli gruppi. Ci sono inoltre spazi condivisi tra scuola primaria e dell'infanzia come la palestra,
la biblioteca, l‟aula video, l‟aula di musica e quella di informatica.
La condivisione della struttura permette l‟attuarsi, ormai da anni, di progetti di continuità didattica ed educativa.
Inoltre la struttura contiene al suo interno il centro cottura del Comune, che fornisce pasti, oltre che alla
nostra scuola, anche a tutte quelle del quartiere ed al vicino asilo nido. Con quest‟ultima istituzione educativa
sono in corso ormai da anni progetti di continuità che prevedono lo scambio di visite dei bambini con attività
programmate congiuntamente dalle insegnanti e dalle educatrici.
12
Scuola Secondaria di Primo Grado “D. Compagni”
Dal primo settembre 2015 l‟istituto secondario di primo grado Dino Compagni ha sede in via Nicolodi
n. 2 presso l‟Istituto “A. Nicolodi”, poiché nella sua sede di via Sirtori n.58 sono in corso lavori di
ristrutturazione.
La nuova sede di via Sirtori, 58 sarà realizzata nell‟arco di 2 anni. All‟indirizzo di seguito riportato le
informazioni del Comune di Firenze.
http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-10_2_1-
Scuola%2C+cominciata+la+demolizione+della+vecchia+Di.htlm?cm_id_details=77425&id_padre=4471
L‟Istituto ha sede in una struttura antica considerata patrimonio culturale dalla Soprintendenza alle
belle arti ovvero l‟ex Convitto Nazionale dei Ciechi costruito nella prima metà del novecento. Tale
edificio ospita molti altri enti: Assessorato all‟Istruzione del Comune di Firenze, Biblioteca Pieraccioni,
Stamperia Braille della Regione Toscana, Cred Ausilioteca, IPSIAR Saffi, IPSIA Morante. La scuola
secondaria Dino Compagni occupa il primo piano dell‟ala dell‟edificio compresa tra via Nicolodi e via
Fibonacci; adattata a tale uso mediante lavori che hanno consentito la realizzazione di venti aule
curricolari e dodici aule speciali. L‟istituto è completamente circondato da un giardino compreso tra
viale U. Bassi, viale A. Righi, via L. Fibonacci e via A. Nicolodi; all‟interno di tale giardino si trova
l‟edificio della palestra che è stato realizzato alcuni anni dopo la realizzazione del convitto.
Attualmente l‟istituto accoglie venti classi; possiede un‟aula di musica, due aule con pianoforte di cui
una è dedicata all‟insegnamento della chitarra, un‟aula dedicata all‟insegnamento del flauto traverso ed
una di violino, un‟aula multimediale con Lim ed un laboratorio d‟informatica con Lim, un‟aula di
13
Sostegno, un‟aula di Materia Alternativa ed un‟aula di Alfabetizzazione in Lingua Italiana. La palestra
è in grado di ospitare due classi contemporaneamente poiché le sue dimensioni sono notevoli.
Prima del trasferimento l‟ala dell‟edificio occupata è stata adeguata alle normative di sicurezza: cinque
uscite di sicurezza con porte antipanico, scale di sicurezza, servizi per disabili, scivoli e rampe a norma,
due ascensori.
Dal punto di vista dei collegamenti con le zone limitrofe la scuola appare ben servita grazie all‟
efficiente rete di numerose linee Ataf ed alla vicinanza della stazione ferroviaria del Campo di Marte.
È presente una SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE, “trasversale” alle classi. Vi si accede
tramite una prova attitudinale.
15
Funzionigramma
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Assicura la gestione unitaria dell‟Istituto I.C. “Compagni- Carducci” Rappresenta legalmente l‟Istituto
È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e
dei risultati del servizio
Direzione, coordinamento, valorizzazione delle risorse umane Organizza l‟attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia
formative ed è titolare delle relazioni sindacali
Instaura e mantiene le relazioni con enti pubblici e privati a vari livelli
territoriali
Coordina e pianifica insieme ai Collaboratori ed alle Funzioni
Strumentali le attività dei gruppi di lavoro
Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi
e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed
economiche del territorio, per l‟esercizio della libertà di insegnamento,
intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico-
didattica, per l‟esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie
e per il diritto all‟apprendimento da parte degli alunni
Predispone la diffusione, la conoscenza e l‟applicazione dei
Regolamenti di Istituto e del POF/PTOF
Controlla e vaglia la documentazione da presentare all‟esterno
Presenta periodicamente al consiglio di Istituto (C.d.I) motivata
relazione sulla direzione e il coordinamento dell‟attività formativa,
organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia
informazione ed un efficace raccordo per l‟esercizio delle competenze
degli organi della Istituzione
Direttore servizi
generali
amministrativi
E‟ responsabile della procedura gestione della documentazione
E‟responsabile della procedura servizi amministrativi e di supporto
Organizza l‟attività del personale addetto ai servizi amministrativi
dell‟Istituto
Organizza l‟attività dei collaboratori scolastici e degli assistenti tecnici
in base alle direttive del DS
Predispone il Piano Annuale ed i budget di spesa in collaborazione con
il DS
Controlla i flussi di spesa dei parametri di preventivo
Predispone il Conto Consuntivo, i libri fiscali e la relazione finanziaria
Gestisce l‟archivio documentale dei collaboratori esterni
Gestisce la modulistica della committenza pubblica per la apertura, la
conduzione e la chiusura corsi e per la rendicontazione
Gestisce i rapporti con i collaboratori esterni e con i fornitori
Gestisce la contabilità corrente e gli adempimenti fiscali Sovrintende la segreteria e lo smistamento delle comunicazioni E‟ delegata alla gestione dell‟attività negoziale
16
Componente
dell‟Ufficio di
Dirigenza
Collaboratore del DS
Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza E‟ responsabile della sede Carducci
Coordina le attività del POF/PTOF
Coordina le sostituzioni, recuperi, ore eccedenti e accoglienza dei
nuovi docenti relativamente alla primaria Carducci
Organizza l‟attività dei docenti relativamente a orario e calendario
impegni
Componente
dell‟Ufficio di
Dirigenza
Collaboratore del DS
Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza. E‟ responsabile della sede della secondaria Compagni.
Coordina le attività del POF/PTOF
Coordina le sostituzioni, recuperi, ore eccedenti e accoglienza dei
nuovi docenti relativamente alla secondaria Compagni
Organizza l‟attività dei docenti relativamente a orario e calendario
impegni
Gestisce i permessi di entrata ed uscita degli alunni
Componente
dell‟Ufficio di
Dirigenza
Collaboratore del DS
Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza del docente con
funzioni vicarie assumendone i compiti
Coordina le attività relative alla sorveglianza degli studenti da parte
dell‟Istituto
Coordina le attività che mirano al rispetto dell‟orario di servizio da
parte del personale docente e non docente
Coordina le attività relative agli aspetti concernenti la sicurezza e il non
corretto funzionamento delle strutture del plesso
Componente
dell‟Ufficio di
Dirigenza Docenti
referenti di plesso
È responsabile della Scuola dell‟Infanzia Carducci e vigila per il
corretto funzionamento della stessa
Coordina le attività relative alla sorveglianza degli alunni
Coordina l‟attività didattica relativamente ai rapporti con le scuola
primaria e dell‟infanzia
Responsabile
coordinamento Staff
D.S.
Coordina gli aspetti organizzativi dello Staff del D.S Sostituisce il D.S. in caso di assenza negli incontri con lo Staff
FUNZIONE
STRUMENTALE -
Qualità,
autovalutazione,
piano di
miglioramento,
bilancio sociale
Coordina il lavoro del gruppo di riferimento Stende un progetto di autovalutazione
Somministra questionari Collabora alla stesura del POF/PTOF
Identifica punti di forza e di criticità
Monitora il Piano Di Miglioramento (PDM)
Avvia azioni di miglioramento
Gestisce il rapporto con l‟INVALSI e collabora con gli uffici della
segreteria didattica per l‟organizzazione e lo svolgimento delle prove
Partecipa ai lavori della Rete Interregionale di Scuole “Valutazione in
Progress”
E’ responsabile dell’Analisi dei dati di restituzione dell’Invalsi
17
FUNZIONE
STRUMENTALE
Alunni con bisogni
educativi speciali
Coordina il lavoro del gruppo di lavoro di riferimento
Coordina i responsabili plessi
Coordina i rapporti con famiglie, EELL, ASL, Associazioni
Coordina le attività continuità
Predispone e aderisce a progetti
Somministra e valuta le prove per la diagnosi precoce DSA : screening
Collabora con gli uffici della segreteria didattica per iscrizioni, ecc
Collabora con i docenti per la stesura dei PDP
Coordina il GLI .
Identifica azioni di formazione
Collabora alla stesura del POF/PTOF
PAI
FUNZIONE
STRUMENTALE
Tecnologia e didattica
laboratoriale
Coordina il lavoro del gruppo di lavoro di riferimento
Collabora con il D.S. per i progetti PON
Collabora alla stesura del POF/PTOF
Amministra il registro elettronico, fornendo consulenza e aiuto costanti
al personale docente
Si occupa della manutenzione e dell‟aggiornamento pc/Tablet in
dotazione alle classi e delle LIM presenti nella scuola
Gestisce e coordina gli orari delle aule LIM e laboratorio informatico
Amplia e aggiorna il sito web dell‟Istituto
Sviluppa e aggiorna un database dei progetti
Sviluppa e propone progetti sulle nuove tecnologie
Animatore Digitale
FUNZIONE
STRUMENTALE
Orientamento,
continuità e curricoli
verticali
Coordina il lavoro del gruppo di riferimento Collabora alla stesura del POF/PTOF
Coordina i rapporti con le scuole dei vari ordini e con il nido
Sviluppa azioni di continuità
Organizza gli incontri per i genitori per le azioni di continuità e per la
presentazione dei vari ordini di scuola
18
Coordina con i docenti scuola secondaria per l‟orientamento in uscita. Coordina l‟elaborazione del curricolo in verticale
Progetta e sostiene i docenti nella realizzazione di percorsi comuni ai
tre ordini di scuola
FUNZIONE
STRUMENTALE
Sport ed Educazione
Motoria
Coordina le attività extracurricolari relative alla pratica sportiva
Coordina e controlla i locali sportivi in relazione alle attività curricolari Mantiene i rapporti con gli enti locali, le società sportive e l'ufficio di
coordinamento provinciale per l'educazione fisica
Coordina i docenti di educazione fisica
Collabora alla predisposizione dell‟orario di utilizzo della palestra Coordina la stesura del POF/PTOF
ANIMATORE
DIGITALE
Il profilo dell‟Animatore Digitale (cfr. azione #28 del PNSD):
1. FORMAZIONE INTERNA: stimola la formazione interna alla scuola
negli ambiti del PNSD, attraverso l‟organizzazione di laboratori
formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l‟animazione e la partecipazione di tutta la comunita scolastica alle
attività formative , come ad esempio quelle organizzate attraverso gli
snodi formativi;
2. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA‟ SCOLASTICA:
favorisce la partecipazione e stimola il protagonismo degli studenti
nell‟organizzazione di workshop e altre attivita , anche strutturate, sui
temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale
condivisa;
3. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individua soluzioni
metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all‟interno degli
ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di
cui la scuola si e dotata ; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole ; un laboratorio di
coding per tutti gli studenti ), coerenti con l‟analisi dei fabbisogni della
scuola stessa , anche in sinergia con attivita di assistenza tecnica
condotta da altre figure.
19
COORDINATORE
DI CLASSE
Mantiene frequentemente i contatti con i docenti del Consiglio di classe Mantiene i contatti con le famiglie degli alunni convocandole, se
necessario, telefonicamente (compilando il fonogramma) e/o tramite
lettera a casa
Dopo ogni consiglio di classe, contatta telefonicamente le famiglie
degli alunni con problemi di tipo didattico e/o disciplinare; dopo gli
scrutini finali
Contatta telefonicamente le famiglie degli alunni non ammessi alla
classe successiva
Controlla, anche su segnalazione dei docenti del CdC, la regolare
presenza degli studenti e che siano regolarmente giustificate
assenze e ritardi e contatta telefonicamente (compilando il
fonogramma) e/o tramite lettera a casa le famiglie
Segnala alla dirigenza o ai collaboratori della dirigenza i casi difficili o
problematici per poter intervenire tempestivamente e nel migliore dei
modi
Pone attenzione e cura che la classe rispetti le prescrizioni e le misure
relative alle condizioni di sicurezza
Coordina la seduta del consiglio di classe e firma il verbale
Presiede le convocazioni delle assemblee dei genitori (in occasione
delle elezioni dei rappresentanti dei genitori, ecc.)
Compila e raccoglie eventuali schede, rileva nominativi, ecc e li
consegna, come indicato volta per volta
Compila le lettere per le famiglie e le consegna alla segreteria didattica
perché siano protocollate e spedite
Raccoglie le cedole delle circolari trasmesse ai genitori e le consegna
alla segreteria didattica
Raccoglie le schede o i moduli compilati dagli studenti che partecipano
ad attività integrative, complementari, extracurricolari, ecc. e controlla
che siano riempiti in ogni loro parte prima di consegnarle alla
segreteria didattica. In alternativa si coordina col docente responsabile
del progetto/attività/uscita didattica, ecc. Cura la stesura della programmazione didattica del consiglio di classe
20
RESPONSABILE DI
LABORATORIO
INFORMATICA
SCIENZE E VIDEO
Redige il regolamento per l‟utilizzo del laboratorio Coordina le attività di laboratorio
E‟responsabile della verifica funzionale delle attrezzature e della
segnalazione dei guasti
Fornisce indicazioni per i nuovi acquisti
Raccoglie i dati riguardanti l‟efficienza e le anomalie per
l‟ottimizzazione dell‟uso del laboratorio
Sovrintende la corretta tenuta dei beni (manutenzione e nuovi acquisti)
RESPONSABILE
SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
Svolge la funzione di RSPP in attuazione del D.L. 626/94, del D.M.
10/03/98 e del D.M. 388/03 e D.L. 81/2008 e successive
Collabora con il Dirigente e con tutto il personale per mantenere
costante l‟attenzione agli aspetti della sicurezza
Aggiorna il personale docente, ATA e gli studenti
RESPONSABILE
DEI LAVORATORI
PER LA
SICUREZZA
Interpreta le esigenze dei lavoratori in relazione alla sicurezza Si confronta con RSPP e con il Dirigente Scolastico per proporre lavori
e verificarne l‟esito 3) Ha il diritto di ricevere informazioni e la
documentazione relativa alla valutazione dei rischi, misure di
prevenzione, sostanze pericolose, le macchine, gli impianti,
l‟organizzazione del lavoro e la certificazione relativa all‟agibilità degli
edifici
Ha la facoltà, nell‟ambito della consultazione, di formulare proposte
sulle tematiche in oggetto da verbalizzare con apposizione della firma
Partecipa alle Riunioni Periodiche Addetto al Servizio di Prevenzione e
Protezione
UFFICI
AMMINISTRATIVI
UFFICIO
PERSONALE
Adempimenti connessi al personale docente e Ata (decreti assenze,
inserimento dati Sidi, contratti, trasferimenti, graduatorie interne, visite
fiscali, richiesta/trasmissione fascicoli dipendenti trasferiti, ecc.)
Istruttoria delle pratiche dei nuovi assunti personale docente e Ata:
documenti di rito, dichiarazione dei servizi, riscatto INPDAP, riscatto
pensione e ricostruzione di carriera, comitato di valutazione
Adempimenti connessi ai riscatti di periodi e/o servizi, collocamenti a
riposo personale docente e personale Ata
Adempimenti connessi al personale docente e personale Ata a tempo
determinato (reclutamento, contratti, centro impiego, controlli
certificazioni, ecc.)
Formazione del personale Ata
Invio decurtazioni sciopero (sciop.net) e relative statistiche Supporto al DSGA per ordini, acquisti, retribuzioni
Servizio di sportello
Incarichi personale interno ed esterno per progetti
Coordinamento area amministrativa e del personale
21
SERVIZIO DI
SPORTELLO
UFFICIO ALUNNI
Gestione ingresso ed uscita alunni (iscrizione ed esami)
Rilascio certificati
Tenuta fascicoli personali
Raccolta dati per gli organici
Preparazione di tutto il materiale per scrutini ed esami di stato,
stampa tabelloni e pagelle
Statistiche e rilevazioni relative agli alunni
Anagrafe alunni
Assicurazione e infortuni alunni/docenti
Elezione OO.CC. predisposizione elenchi elettori e
modulistica votazioni
Predisposizione di tutti gli atti di competenza della segreteria relativi
all‟adozione dei libri di testo
Gestione diplomi e raccordo con ente locale area didattica
SERVIZIO DI
SPORTELLO
UFFICIO
PROTOCOLLO
Scarico, protocollo e smistamento posta elettronica istituzionale Protocollo informatico
Circolari generiche per tutto l‟istituto
Archiviazione posta
Spedizione posta cartacea
Comunicazioni relative a scioperi e assemblee sindacali
Incarichi personale interno ed esterno per progetti
Gestione attività relativa alla sicurezza
24
LEADERSHIP - VISION E MISSION DELL‟ISTITUTO
Il è il documento con cui la Scuola esplicita :
la propria VISION, ovvero la propria finalità istituzionale,
la propria MISSION, ovvero cosa intende fare per adempiere alla propria finalità istituzionale,
gli OBIETTIVI PRIORITARI strategici per realizzare la MISSION, obiettivi che devono tenere
presenti:
i bisogni dell‟ UTENZA,
le esigenze del TERRITORIO,
le RISORSE disponibili
25
La nostra Vision consiste nel realizzare lo “stare bene a scuola” e la Mission nel costruire un
ambiente che favorisca un percorso formativo unitario, attraverso la realizzazione del curricolo
verticale dalla scuola dell‟infanzia a quella secondaria di primo grado, nella prospettiva di un
processo di innovazione scolastica che favorisca un processo di crescita e renda efficace l‟azione
formativa in un clima di rispetto e collaborazione tra il personale della scuola, le famiglie e il
territorio. La leadership, oltre al Dirigente scolastico, sono tutte quelle persone che partecipano e
coordinano i processi necessari per consentire la realizzazione di una comunità scolastica che
vuole migliorare: 1) le azioni educative improntate a obiettività ed equità; 2) l‟accoglienza e
l‟integrazione con azioni volte a riconoscere e valorizzare tutte le diversità; 3) la solidarietà per
formare all‟aiuto reciproco e alla condivisione. La cultura dei risultati all‟insegna della qualità dei
processi educativi e gestionali, unita alla promozione dello sviluppo umano attraverso il delicato
processo della conoscenza, per garantire a tutti gli allievi il successo formativo, caratterizza i valori di
riferimento a cui si ispira l‟istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”.
Indirizzi Educativi e Didattici
L‟Istituto Comprensivo Compagni-Carducci, si colloca all‟interno di un progetto educativo coerente
con le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo (DM. 254/2012) per:
la promozione della continuità con la scuola dell‟infanzia, primaria e con la scuola
secondaria di primo grado, nel rispetto del principio di unitarietà del processo educativo
(continuità educativa);
26
la valorizzazione della diversità e la promozione dell‟accoglienza intesa sia come pluralità di
individui, ognuno dei quali portatore di personalità e cultura proprie, sia come pluralità di stili
cognitivi, che come incontro con altre culture, sempre più presenti nella società attuale (P.A.I,
accoglienza-intercultura);
la promozione del successo formativo progettando attività laboratoriali anche con l‟uso delle
ICT, utilizzando materiali specifici nel rispetto dei bisogni e dei ritmi individuali di
apprendimento (individuazione precoce dei disturbi di apprendimento);
la cooperazione tra scuola e famiglia;
la promozione della formazione in servizio, la ricerca formativa e la sperimentazione per favorire
l‟insegnamento nell‟ottica di un‟organizzazione del curricolo;
27
la promozione di una prassi di autovalutazione e di miglioramento dei principali servizi e percorsi
scolastici, potenziando le aree di forza ed intervenendo su quelle di debolezza, nel rispetto delle
esigenze manifestate dalle parti interessate a tutto il percorso educativo.
28
Integrazione alunni con disabilità
Le parole chiave dell’Integrazione possono essere sintetizzate in alcuni vocaboli:
TUTELA Salvaguardia dei diritti. La Scuola è impegnata a garantire ad ogni alunno frequentante,
e quindi anche agli alunni disabili, il rispetto dei diritti e, a tale proposito lavora in sinergia con le
altre Istituzioni che si occupano di questi alunni (ASL 10 di riferimento, rapporti con l’USP, con
il Comune per la richiesta di personale educativo e con il CRED).
RELAZIONE Coinvolgimento delle diverse figure, nel rispetto delle specifiche competenze
professionali, scambio comunicativo per favorire una conoscenza approfondita dell’alunno
disabile e poter quindi procedere ad una Progettazione mirata del Progetto di vita è necessario il
contributo delle diverse professionalità. Per Crescere è fondamentale vivere in un contesto di
relazioni.
APPRENDIMENTO Sviluppo delle autonomie, delle conoscenze, delle abilità e delle
potenzialità di ciascun alunno.
Per promuovere un reale sviluppo delle potenzialità individuali è necessario poter offrire a ciascuno ciò
di cui ha bisogno per crescere. Prerequisito fondamentale allo sviluppo degli apprendimenti è “vivere
serenamente la scuola” sviluppando interesse verso gli altri (saper relazionare), migliorando la
consapevolezza di sé e l’autostima (saper essere), sviluppando autonomie, abilità (saper fare), ampliando
le conoscenze (sapere). La scelta delle iniziative e dei percorsi didattici da proporre agli alunni è
strettamente connessa alla specificità dei deficit, all’opportunità di creare il contesto adatto
all’interiorizzazione di vissuti positivi. La presenza nelle classi di alunni speciali sollecita da parte dei
docenti la ricerca di modalità di lavoro “fruibili” da tutti e sviluppa nei bambini/ragazzi una maggiore
sensibilità e consapevolezza della diversità.
Nell’ambito dell’Integrazione vi sono alcuni obiettivi che, a prescindere dalle caratteristiche e dai
bisogni individuali, possono essere considerati trasversali:
- Creare, predisporre spazi di lavoro accoglienti;
- Garantire la presenza di personale attento e disponibile con il quale instaurare rapporti di fiducia;
- Offrire il supporto educativo-didattico necessario al fine di sviluppare le potenzialità individuali
(predisporre il P. D. F e il P. E. I);
- Aiutare il bambino/ragazzo a migliorare la conoscenza di sé e delle proprie capacità;
- Creare contesti/percorsi di apprendimento finalizzati allo sviluppo delle potenzialità presenti nei
diversi ambiti (affettivo-relazionali, psicologico-cognitivo, linguistico comunicativo, dell'autonomia);
- Dotarsi dei sussidi ed ausili necessari agli alunni;
- Progettare attività varie, caratterizzate da ricchezza di stimoli e flessibilità;
29
- Realizzare la “documentazione” delle esperienze.
Il progetto Integrazione si realizza attraverso:
- Scambi di informazioni nel passaggio tra i diversi ordini di Scuola, per una migliore conoscenza degli
alunni.
- Rapporti con le famiglie per creare una continuità di intervento “casa-scuola”.
- Incontri con gli specialisti (neuropsichiatri, logopedisti e psicoterapeuti per una progettazione mirata ed
efficace.
- Rapporti con il territorio per una ottimizzazione delle risorse: CRED (Centro di Consulenza e
Documentazione di Ausili e sussidi didattici specifici), Cooperativa per l‟assistenza educativa “Di
Vittorio” , Centro Educativo pomeridiano Ferretti e operatori ASL 10 .
- Riunioni di Commissione e partecipazione a Corsi di aggiornamento per condividere e migliorare la
qualità del lavoro.
- GLH d’Istituto, Incontri di Team, Consigli di Classe per progettare, monitorare, proporre e verificare
– Incontri con gli esperti impegnati nella conduzione dei laboratori per attuare interventi calibrati in
relazione agli utenti.
- Proposta di laboratori specifici condotti da esperti rivolti al gruppo classe e/o a gruppi di alunni disabili
secondo percorsi individualizzati mirati
- Acquisto di sussidi o materiale specifico.
Quanto sopra mira al raggiungimento di ciò che è previsto nella Legge 104/92 art. 12: “L’integrazione
scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L’esercizio del diritto
all’educazione ed all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
Il progetto Integrazione si configura come insieme di iniziative volte alla piena inclusione degli alunni
disabili all’interno dei rispettivi gruppi classe e plessi, attraverso un’offerta diversificata a livello
didattico-educativo tesa a garantire la tutela e l’offerta meglio rispondente ai bisogni individuali; come
tappa del Progetto di vita di ciascuno, nel rispetto delle specificità.
Crescere è un avvenimento individuale che affonda le radici nei rapporti con gli altri, non è possibile
infatti parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona senza considerarla parte di
un sistema di relazioni, la cui qualità e ricchezza sono presupposto fondamentale della crescita. La
Scuola diventa perciò l’ambiente che accoglie ed ha il preciso compito di costruire condizioni relazionali
e situazioni pedagogiche tali da favorire il massimo sviluppo di ogni alunno. Per realizzare l’integrazione
degli alunni sono necessarie alcune azioni indirette caratterizzate dal contributo delle diverse figure
30
professionali, coinvolte ciascuna secondo la propria specifica competenza: medici e specialisti
dell’Azienda Sanitaria Locale, insegnanti ed educatori, esperti impegnati nella conduzione di laboratori
specifici, collaboratori scolastici, famiglie. Sono altresì fondamentali anche le azioni direttamente agite
dai bambini coinvolti nelle diverse esperienze laboratoriali proposte.
Il progetto nel suo complesso, comprende un variegato insieme di iniziative e proposte tese al
miglioramento del benessere psicofisico degli alunni e allo sviluppo delle abilità relazionali, degli
apprendimenti e delle autonomie. Quello che la Scuola si propone di fare è quindi “attrezzarsi”, mettere a
frutto la creatività personale, valorizzare e sfruttare al meglio le risorse disponibili, per garantire ai
bambini/ragazzi tutela, ma anche piacere di apprendere e confrontarsi positivamente.
Tali propositi si concretizzano in attività tese a:
Conoscere meglio gli alunni per intervenire in modo efficace;
Accompagnare i bambini/ragazzi nei primi segmenti scolastici riservando una particolare attenzione ai
momenti di passaggio;
Proporre loro attività laboratoriali individuali, di gruppo o rivolte a tutta la classe, condotte da esperti;
Sfruttare le competenze specifiche dei docenti di sostegno per attivare laboratori di tipo pratico che
possano favorire lo sviluppo di conoscenze ed abilità in contesti di lavoro non competitivi, motivanti e
nei quali la presenza di un ristretto gruppo di alunni possa favorire lo scambio relazionale, la
valorizzazione di tutti, l’aiuto reciproco;
Guidare gli alunni nel percorso didattico previsto dai P.E.I e dai P.D.P con modalità di lavoro
specifiche, tempi e strategie personalizzate, contenuti semplificati.
Le finalità generali del progetto Integrazione d’Istituto riguardano i seguenti aspetti:
1. Garantire una positiva frequenza scolastica
2. Favorire il raggiungimento di una situazione di equità che consenta a ciascun alunno di ottenere
ciò di cui ha realmente bisogno
3. Promuovere lo sviluppo dell’autonomia, della relazione e degli apprendimenti individuali
Strumenti di lavoro
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Il Piano educativo individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati
all‟alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione. E‟ parte integrante della
programmazione educativo-didattica.
Il documento è redatto all‟inizio di ciascun anno scolastico (ai sensi del comma 5 del predetto art. 12),
congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL, dal personale docente e di sostegno della
scuola e in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno, è soggetto a
31
verifica.
Il PEI tiene presente i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati,
nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche, di cui alla lettera a), comma
1, dell'art. 13 della legge n. 104 del 1992.
Nella definizione del PEI, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di
contatto e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico
funzionale, propongono gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione,
all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap. Detti interventi
propositivi vengono, successivamente, integrati tra di loro in modo da giungere alla redazione
conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle disabilità dell'alunno stesso, alle sue conseguenti
difficoltà e alle sue potenzialità.
Valutazione
L'art. 16, comma 1 della legge quadro dispone che la valutazione degli alunni in situazione di handicap
debba avvenire sulla base del Piano Educativo Individualizzato. L'espressione «sulla base»
significa che l'oggetto di valutazione non è il Piano Educativo Individualizzato, ma è la sintesi di tre
progetti coordinati: didattico, riabilitativo e di socializzazione.
La programmazione del PEI nel primo ciclo di istruzione, ossia scuola primaria e secondaria di primo
grado, è sempre valida per la promozione alla classe successiva anche quando è completamente
differenziata, poiché la valutazione degli alunni con disabilità avviene sempre in base al loro Piano
Educativo Individualizzato. Questo vale anche al momento dell‟Esame di Stato conclusivo che il
candidato con disabilità potrà affrontare sostenendo anche prove totalmente differenziate, in base a
quanto stabilito nel suo PEI. Superando queste prove conseguirà un diploma valido a tutti gli effetti,
senza nessuna menzione del particolare percorso seguito. Come risulta chiaramente dall‟Art. 11
Comma 11 dell‟ O.M. n. 90/01, solo se l‟alunno di scuola media non raggiunge gli obiettivi del suo
PEI, che è calibrato esclusivamente sulla base delle sue effettive capacità non riceve il diploma. Per gli
alunni che in base ai dati oggettivi ed alle osservazioni fatte si ritiene sia possibile il raggiungimento
degli obiettivi didattico-formativi previsti dai Programmi Ministeriali, il gruppo di lavoro può
formulare un PEI che preveda un percorso scolastico, uguale nei contenuti, a quello curricolare, cioè
della classe. Varieranno eventualmente a seconda delle necessità evidenziate, le modalità di
presentazione dei contenuti che saranno modulate in base al tipo di disabilità dell‟alunno (sensoriale o
psico-motoria), ed alle possibilità di superamento delle stesse mediante strumenti diversi da quelli
normalmente utilizzati dagli altri alunni. Sarà compito del docente di sostegno mettere in atto tali
modalità e supportare i docenti curriculari nell‟utilizzo delle stesse in sua assenza. Il docente
curriculare modellerà poi i contenuti proposti in modo da facilitare la loro comprensione anche
32
all‟alunno disabile. Nel PEI verranno specificati anche i tempi, la tipologia ed il linguaggio per le
prove di verifica scritta ed orale alle quali ogni docente curriculare dovrà attenersi.
Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento ( DSA)
La legge 8 Ottobre 2010 n. 170 , riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia
come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) assegnando al Sistema Nazionale di Istruzione il
compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinchè alunni e
studenti con DSA, possano raggiungere il successo formativo.
Si usa questo termine per indicare " fragilità" nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari
per l'apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere e far di conto.
Tali disturbi possono interferire anche su competenze di tipo superiore come l'organizzazione mentale e
il ragionamento astratto.
Nella classificazione generale di DSA ci si riferisce a:
DISLESSIA ( disturbo specifico di lettura)
DISORTOGRAFIA - DISGRAFIA ( disturbo specifico della scrittura)
DISCALCULIA ( disturbo specifico del calcolo)
Le persone con DSA pur presentando normali capacità intellettive, hanno bisogno di essere supportate
con strumenti e modalità particolari per poter capire e poter restituire correttamente l'informazione
acquisita.
Su queste basi vanno quindi postulate condizioni di partenza al progetto:
Si cercherà di promuovere un complesso di azioni integrate:
- screening,
- osservazioni,
- laboratori linguistici
- utilizzo di software didattici e compensativi
per identificare precocemente difficoltà e programmare interventi didattici efficaci.
33
PROGETTO SCREENING
"Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un
disturbo sulla base della presenza di un segno critico selezionato in precedenza (test predittivo). Il test
predittivo misura un fattore di rischio per il disturbo ed è basato sull’assunzione che il risultato del test
indica una condizione di rischio che causa una condizione di disturbo. Lo screening non ha le pretese di
evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma di individuare, con buon livello di attendibilità, i
soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di effettuare una diagnosi, ma piuttosto di
indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Per
essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco costoso, sia in
termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche.'" (A.Paoletti, G.Stella, Indici
qualitativi di rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento, "Dislessia ",vol. I,gennaio
2008).
Destinatari: alunni Classi prime e seconde Scuola Primaria
Modalità di somministrazione delle prove-screening
-correzione dei test
-tabulazione dei dati
-restituzione alle insegnanti di classe dei risultati relativi ai test con segnalazione di eventuali casi
border-line o sospetti casi a rischio
Tempi della somministrazione
La somministrazione dello screening viene effettuata secondo il seguente calendario:
- per le classi prime:
screening di entrata : gennaio, prova di scrittura di 16 parole. Intervallo di dettatura 15 secondi
fra una parola e l‟altra
screening di uscita : maggio, prova di scrittura di 16 parole, prova di lettura decifrata (TRPS a 10
item)
- per le classi seconde
screening finale : novembre, prova di scrittura di 26 parole, prova di lettura di 26 non-parole.
L'intervallo di dettatura tra una parola e l'altra : 5 secondi.
34
Le prove sono a somministrazione collettiva vengono eseguite da ciascun bambino su un foglio bianco,
nel quale è stata posta un' etichetta con un codice (sconosciuto a tutti per la tutela della privacy). Solo
l'insegnante di classe è a conoscenza del nome del bambino al quale corrisponde il codice numerico.
Lo screening presenta queste caratteristiche :
rapidità e facilità di applicazione;
attendibilità dello strumento;
applicabilità su larga scala.
Queste prove consistono in un dettato di parole a crescente difficoltà fonologica, a bassa frequenza di uso
e con un buon grado di immaginabilità. Nelle somministrazioni del primo anno di scuola primaria non
sono quindi presenti parole con i suoni complessi come digrammi e trigrammi, ma solo parole
"trasparenti", in cui esiste una corrispondenza univoca tra numeri di fonemi e numero di grafemi, dal
momento che l'obiettivo che si intende raggiungere è quello di indagare sull'acquisizione della fase
alfabetica, prima fase di apprendimento della scrittura
Il test di riconoscimento di parole senza significato (TRPS)
È una prova che esula dalle quotidiane attività scolastiche, per cui , per poterne comprendere il senso è
necessario riportare l'attenzione sul modello evolutivo del processo di apprendimento della lettura e
scrittura
Le non-parole sono stringhe di simboli ortografici, che non hanno un corrispondente valore semantico
(non hanno cioè alcun significato). Il bambino ha il compito di convertire la sequenza grafemica nel
corrispondente codice fonologico.
Una volta individuati in maniera concorde, tramite approccio integrato di screening e osservazione degli
insegnanti, i casi a rischio, la scuola ha il compito di segnalare alle rispettive famiglie, allo scopo di
indirizzare al servizio sanitario specialistico gli alunni per un accertamento più approfondito e per
l‟eventuale diagnosi.
Strumenti di lavoro
Il PDP ( Piano Didattico Personalizzato) è il documento con il quale la scuola definisce gli interventi
che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari,
ma non riconducibili alla disabilità. Tale documento è di fatto obbligatorio.
Contenuti minimi sono indicati nelle linee guida del 2011, come pure i tempi massimi di definizione
(entro il primo trimestre scolastico). Il consiglio di classe predispone il PDP nelle forme ritenute più
35
idonee e articolato per le discipline coinvolte nel disturbo come attestato dalla certificazione clinica. La
documentazione clinica, consegnata dalla famiglia alla scuola, dovrà pervenire esclusivamente dalle
ASL o da centri convenzionati o accreditati con esse.
Il PDP dovrà contenere:
-dati anagrafici
-tipologia del disturbo
-attività didattiche individualizzate
-attività didattiche personalizzate
-strumenti compensativi
-misure dispensative
-forme di verifica e valutazione personalizzata
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell‟abilità deficitaria ( sintesi vocale, registratore, programmi di videoscrittura
con correttore ortografico, calcolatrice). Tali strumenti sollevano l‟alunno DSA da una prestazione resa
difficoltosa dal disturbo senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
Le misure dispensative invece sono interventi che consentono all‟alunno di non svolgere alcune
prestazioni che , a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano
l‟apprendimento. Rientrano nelle misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l‟uso del
vocabolario ,la lettura ad alta voce, ecc.
36
Alunni BES
La Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012, intitolata –Strumenti di Intervento per alunni con
Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica-, fornisce
indicazioni organizzative sull‟inclusione di quegli alunni che non siano certificabili, né con disabilità
né con DSA, ma che per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche psicologici e sociali ,con continuità
o per determinati periodi, possono manifestare bisogni educativi speciali.
Nei BES rientrano anche gli alunni A.D.H.D. ( alunni con deficit da disturbo dell‟attenzione e
dell‟iperattività) e alunni con funzionamento cognitivo limite o borderline.
A tutte queste tipologie la Direttiva Ministeriale estende i benefici della citata legge 170/10, vale a dire
le misure compensative e dispensative. Anche per questi alunni viene resa obbligatoria la formulazione
di un Piano Didattico Personalizzato in forza della Legge 53/03.
I consigli di classe dovranno disporre di una documentazione clinica certa e formulare
considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico” non discutibili, al fine di evitare
contenziosi con altri alunni ai quali tali benefici non vengano concessi. Nelle situazioni di BES si
attiverà l‟attenzione e lo sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
E necessario che l‟attivazione del percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con
Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe, dando luogo al PDP, firmato dal
Dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti
motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche.
Strumenti di lavoro
Il PDP
Il GLI ( Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione ) con funzione di:
Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni
strategiche dell‟Amministrazione;
Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con
37
BES.
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un‟analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di
inclusione scolastica operati nell‟anno appena trascorso e formulerà un‟ipotesi globale di utilizzo
funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività
generale della scuola nell‟anno successivo. Il PAI Piano Annuale per l‟Inclusione , sarà quindi
discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici , nonche ai GLIP e al
GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di
assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o
altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali
38
Alunni Stranieri
L'educazione interculturale non si esaurisce nella necessità di accogliere adeguatamente gli alunni
stranieri a scuola, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, nella dimensione
europea e mondiale dell'insegnamento e costituisce la risposta più alta e globale alla discriminazione.
indipendentemente dal ruolo che ricopre, concorre a favorire l‟integrazione degli alunni migranti, sulla
base di una rinnovata professionalità.
L‟educazione interculturale si sviluppa in un impegno progettuale e organizzativo fondato sulla
collaborazione e sulla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi gli enti locali e le
associazioni presenti sul territorio.
L‟istituzione scolastica è chiamata così a cooperare con enti e servizi per i nuovi arrivati nell‟ottica di
una perseguibile cittadinanza nel rispetto delle proprie e altrui competenze; ciò non vuol dire solo
scambiare informazioni, ma vivere e far vivere esperienze e attivare un continuo confronto tra gli
operatori della scuola e i soggetti impegnati nei servizi territoriali o investiti di responsabilità sociali.
La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, l'incontro aperto con altre culture e modelli di
vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale
esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche
devono mirare con il concorso e la collaborazione degli altri soggetti educativi: famiglie, enti locali,
università, associazioni, istituzioni a vario titolo interessate.
Il Protocollo d‟Accoglienza, predisposto dalla Commissione Accoglienza designata dal Collegio
Docenti, ha competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda
l‟inserimento degli alunni stranieri, facilita l‟ingresso nella scuola di alunni di altre nazionalità,
contiene indicazioni riguardanti l‟iscrizione e l‟inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e
ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse fasi dell‟accoglienza e delle attività di facilitazione per
l‟apprendimento della lingua italiana e individua le risorse per tali interventi.
PROGETTO DEI CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE IN L2
Il servizio svolto dal Comune di Firenze attraverso il Centro di alfabetizzazione in L2 Ulysse interviene a
sostegno delle scuole per l‟accoglienza e l‟integrazione degli alunni stranieri non italofoni la cui
presenza è un dato strutturale della realtà scolastica con una forte connotazione relazionale e
motivazionale rispetto all‟apprendimento dell‟Italiano come seconda lingua (L2), rispetto alla
39
valorizzazione della lingua e della cultura d‟origine (L1) ovvero rispetto al plurilinguismo.
Gli interventi seppur rivolti in via prioritaria agli alunni ed agli insegnanti possono prevedere anche
azioni rivolte alle famiglie oltre ad azioni trasversali di coordinamento, documentazione e diffusione di
strumenti didattici, formazione e ricerca – azione in un‟ottica di piena integrazione tra la Scuola e l‟Ente
locale.
L‟intervento si esplica attraverso le seguenti attività.
1. ATTIVITA‟ DIDATTICA
Si svolge nel periodo scolastico, indicativamente nelle fasce 8.30 – 13.30 e eventualmente 14.00
– 16.30, presso le sedi scolastiche e presso i Centri.
La scelta delle sedi di svolgimento delle attività segue il criterio di ridurre al minimo gli
spostamenti e lo sradicamento dei ragazzi stranieri dalla scuola di appartenenza, garantendo al
contempo soprattutto ai nuovi arrivati spazi e materiali adeguati per un appropriato contesto
d‟accoglienza, pertanto almeno il 70% dell‟attività laboratoriale si svolge all‟interno delle singole
scuole.
L‟attività si attua attraverso laboratori linguistici articolati in piccoli gruppi (indicativamente da
sei a dodici ragazzi) il più possibile omogenei per età e livello linguistico, valutato secondo il
quadro comune europeo.
Gli interventi sono programmati in accordo con la scuola a partire dall‟inserimento dell‟alunno
nella classe, sono calibrati sulla base di un‟attenta valutazione delle competenze e della biografia
scolastica, si articolano in forma modulare.
Questi sono i laboratori previsti per l‟alfabetizzazione:
laboratori di “prima alfabetizzazione” finalizzati all‟apprendimento dell‟italiano L2
per la comunicazione (lingua per la comunicazione o di contatto), per la scuola
primaria e la scuola secondaria di primo grado;
laboratori di “seconda alfabetizzazione” finalizzati all‟apprendimento dell‟italiano
L2 per lo studio (lingua dello studio o delle discipline;
laboratori intensivi da svolgere presso i centri prime e dopo la chiusura dell‟anno
scolastico per i nuovi arrivati e/o per il potenziamento delle competenze prima del
rientro a scuola e/o in vista del passaggio dalla primari alla secondaria di primo
grado e per la preparazione dell‟esame di licenza della secondaria di primo grado;
laboratori interculturali anche per la conoscenza e la valorizzazione delle lingue e
delle culture di origine e per prevenire e contrastare fenomeni di intolleranza e
40
bullismo, valorizzando il plurilinguismo come fattore di crescita e di qualità per la
scuola di tutti.
2. SUPPORTO ALL‟ATTIVITA‟ DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI
Consiste nell‟attività di supporto alle scuole per la valutazione delle competenze degli alunni
stranieri in ingresso e in itinere, per il sostegno e la cooperazione con gli insegnanti nell‟attività
di programmazione e progettazione didattica e per lo svolgimento di percorsi interculturali in
classe a fianco degli insegnanti e in particolare laddove richiesto per l‟elaborazione dei piani di
studio personalizzati (P. S. P.). I docenti facilitatori partecipano alla vita della scuola anche
prendendo parte alle riunioni di interclasse per le scuole primarie e di consiglio di classe per la
scuola secondaria in modo da poter contribuire alla valutazione del percorso d‟apprendimento da
parte degli alunni della scuola.
3. MEDIAZIONE LINGUISTICO – CULTURALE E TRADIZIONE
E‟ di supporto all‟attività didattica della scuola sia per agevolare i rapporti scuola – famiglia
soprattutto in particolari momenti come quello delle iscrizioni o della consegna delle schede sia
in occasione di incontri specifici per gruppi di genitori stranieri e per facilitare la comunicazione
riguardante la vita scolastica.
4. DOCUMENTAZIONE
Consiste nell‟elaborazione e nella diffusione di strumenti, buone pratiche, percorsi e materiali
didattici per l‟insegnamento dell‟Italiano L2 e per la didattica e l‟educazione interculturale,
compatibilmente con le risorse disponibili.
Il servizio inoltre può prevedere compatibilmente con le risorse disponibili dei percorsi di
formazione e ricerca – azione rivolti al personale insegnate delle scuole sui temi di ambito
interculturale individuati dal Comune in collaborazione con le scuole ed attuati secondo un piano
di programmazione annuale.
LABORATORI LINGUISTICI
41
I laboratori linguistici costituiscono il perno dell‟attività didattica svolta dai Centri di
alfabetizzazione. Il servizio si svolge indicativamente secondo il seguente iter.
All‟inizio dell‟anno scolastico le scuole segnalano gli alunni non italofoni nuovi arrivati che
potenzialmente necessitino di supporto linguistico.
A seguito di tale richiesta il docente facilitatore propone agli alunni una serie di prove per
verificarne le competenze linguistiche.
La valutazione del test d‟ingresso insieme a tutte le informazioni raccolte permetterà al docente
facilitatore in accordo con il Coordinatore didattico di scegliere la tipologia di laboratorio
adeguata al singolo alunno, compatibilmente con le richieste presenti nella scuola.
La definizione del‟orario in cui si potrà effettuare il laboratorio sarà concordata con la scuola,
terrà conto delle esigenze curricolari e relazionali dell‟alunno e della disponibilità di spazi idonei
all‟accoglienza che la scuola riserva.
La conferma del‟iscrizione dell‟alunno nel laboratorio sarà comunicata all‟ufficio comunale
competente e alla scuola mediante apposito data base dove sono raccolti i dati riguardanti la
composizione del gruppo di alunni, la sede, l‟orario di svolgimento e il docente facilitatore che se
farà carico.
Nel caso in cui non sia possibile attivare un laboratorio presso la sede scolastica per esiguità
numerica o eccessiva disomogeneità fra le richieste della stessa scuola, sarà valutata la possibilità
di inserire l‟alunno in un laboratorio presso la sede del Centro o presso una scuola vicina
utilizzando in orario scolastico il trasporto fornito dal Comune, garantendo spostamenti minimi
nel tempo e nello spazio.
In funzione dell‟evoluzione degli apprendimenti di ciascun alunno potrà essere concordato con la
scuola il passaggio del singolo alunno ad altro gruppo di livello o la dimissione in seguito al
raggiungimento degli obbiettivi prefissati.
Le linee metodologiche sono condivise e concordate con gli insegnanti di classe che formano
insieme all‟operatore del Centro un team di lavoro.
Si mira a sviluppare tutte le abilità e le competenze necessarie per la vita e lo studio in Italia
partendo da quello già possedute dell‟alunno, sostenendole e valorizzandole nel lavoro
quotidiano.
Si riconosce e si valorizza la lingua di origine sostenendola e rinforzandola come strumento
positivo per lo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del bambino.
Le metodologia e le tecniche di facilitazione linguistica sono adattate in maniera flessibile
rispetto al livello e all‟età degli alunni. Si utilizza pertanto una metodologia ludica che tende a
42
proporre attività che siano coinvolgenti, sfidanti, motivanti da un punto di vista affettivo ed
intellettuale, così come sono usati supporti multimediali che favoriscono l‟apprendimento,
motivando e stimolando l‟attenzione e coinvolgendo tutti gli stili cognitivi.
43
Organizzazione del Curricolo
Esiste un legame molto stretto tra curricolo, valutazione e certificazione delle competenze. Quest'ultima,
che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni in
uscita da un ordine e poi da un ciclo, rappresenta una valutazione complessiva in ordine alla capacità
degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o
simulati.
Per questo, dalla costituzione del nostro Istituto Comprensivo, i docenti si sono confrontati per costruire
un curricolo di istituto dove gli apprendimenti acquisiti nell‟ambito delle singole discipline siano
all‟interno di un più globale processo di crescita individuale. I singoli contenuti di apprendimento
rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale. Quindi, si rende necessario
progettare l‟attività didattica anche in funzione delle competenze e della loro certificazione; questo
richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che
possono venire dagli alunni.
"La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello
studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione
sociale, e che saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità
professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle
competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le
proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le
situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è
possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo
grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo
ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite,
sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo" (Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione 2012).
44
Il Curricolo
Dalla nascita dell'Istituto Comprensivo, il Collegio Docenti ha cominciato a lavorare, sia in
plenario che in commissioni, per redigere il curricolo. La prima tappa è stata quella di definire il
curricolo orizzontale disciplinare e successivamente, dopo un confronto sui raccordi delle competenze in
uscita e in entrata tra i vari ordini, è stato progettato il curricolo verticale in riferimento alle Indicazioni
Nazionali del 2012 (DM 254 del 16 novembre 2012), tenendo conto della verticalità del percorso, dai 3
ai 14 anni, della trasversalità del progetto educativo che si deve evidenziare in tutte le discipline,
dell‟aggancio continuo all‟esperienza pratica e personale, con particolare attenzione agli anni-ponte.
L'articolazione del curricolo è stata strutturata per nodi fondanti, come dei "pilastri" che
sostengono la complessa struttura di una disciplina in cui vanno a inserirsi i "mattoncini" delle
conoscenze e delle abilità. In base a questi nodi fondanti sono stati individuati le competenze e gli
obiettivi per il raggiungimento delle competenze in abbinamento ai contenuti, partendo dall'Infanzia, di
anno in anno, fino all'uscita dal primo ciclo. Il lavoro è stato svolto per Commissioni collegiali
confrontandosi sul percorso educativo e formativo, individuando i nodi fondanti come nodo strutturale
alla base di ogni disciplina.
Il curricolo orizzontale è stato utilizzato anche per la programmazione disciplinare di classe, in
modo da garantire una omogeineità di base per il raggiungimento delle competenze in uscita da ogni
ordine di scuola, fermi restando poi un arricchimento e un'articolazione personale di ogni docente in
riferimento alla classe.
L'obiettivo triennale è un periodico confronto per aggiornare e rivedere il curricolo a livello
collegiale, in tutti i suoi aspetti dalle competenze ai contenuti.
Tra gli obiettivi triennali c‟è anche quello di definire un curricolo musicale che tenga conto del
progetto di continuità che il nostro Istituto sta portando avanti da due anni grazie anche ai docenti
dell‟indirizzo musicale, che lavorano nelle classi quarte e quinte della Primaria per potenziare le
competenze musicali e avvicinare gli alunni all‟uso di alcuni strumenti, che poi caratterizzano l‟indirizzo
musicale della Secondaria. Nel nostro istituto le competenze musicali vengono sviluppate e
implementate grazie a vari progetti, già a partire dell'Infanzia fino alla Primaria e alla Secondaria. Manca
a questo punto la definizione di un curricolo unitario che definisca competenze, obiettivi e contenuti, in
itinere, in continuità e in contiguità tra tutti gli ordini di scuola.
Altro obiettivo è quello di definire un curricolo di Cittadinanza e Costituzione, non specificamente
disciplinare ma trasversale a tutte le discipline e collegato alle competenze di cittadinanza attiva definite
dall‟UE e poi dal MIUR.
45
Nell‟ambito del progetto DeSeCo, avviato nel 1997 dall'UE per giungere alla Definizione e
Selezione delle Competenze, sono state individuate infatti le cosiddette “competenze chiave”, consistenti
in "competenze individuali che contribuiscono a una vita “realizzata” e al buon funzionamento della
società, elementi essenziali in diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente
con il concetto ampio di competenze, ogni competenza chiave è una combinazione di capacità cognitive,
atteggiamenti, motivazione ed emozione e altre componenti sociali correlate». Anche sulla base di queste
ricerche, il Parlamento europeo ha affrontato a sua volta l‟argomento ed ha emanato nel 2006 una
Raccomandazione in cui «le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione".
Il nostro Istituto porta avanti già da anni numerosi progetti finalizzati al potenziamento delle
competenze di cittadinanza attiva, come ad esempio quelli sulla legalità, sull'educazione al pensiero
critico, sull‟orientamento, sull‟accoglienza, di continuità, di teatro, di lingue e culture comunitarie, del
Laboratorio del Sapere Scientifico, di intercultura, di ambito sportivo... Si tratterebbe quindi di
strutturare i vari progetti inserendoli in una programmazione curricolare verticale, con competenze,
obiettivi, attività e/o contenuti, che sia al contempo trasversale per la formazione di un cittadino
consapevole e realizzato. Il curricolo diventerebbe quindi un filo conduttore che collega, attraverso una
progettualità educativa, le numerose attività che da anni portiamo avanti, sviluppando le competenze che
entrano in gioco negli studenti e acquisiscono un valore di trasversalità nella progettualità della
valutazione.
Curricolo per competenze
La competenza è un costrutto sintetico, dove i diversi contenuti di apprendimento – formale, non
formale ed informale – insieme a una varietà di fattori individuali, danno alla competenza un carattere
squisitamente personale. Gli insegnanti devono quindi monitorare continuamente il grado di maturazione
delle competenze di ciascun alunno per favorirne lo sviluppo. Spostare l‟attenzione sulle competenze
non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di
apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di
esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di
contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di
tutti gli oggetti di apprendimento.
46
Solo da poco tempo le competenze sono divenute protagoniste dei sistemi formativi e scolastici.
Il percorso è iniziato nel 1997 con il lavoro dell‟Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico (OCSE) finalizzato alla già citata Definizione e Selezione delle Competenze (DeSeCo). Il
Parlamento europeo ha affrontato a sua volta l‟argomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione
(2006/962/CE del 18 dicembre 2006) in cui le competenze sono definite come «una combinazione di
conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto». Nel 2008 il medesimo Parlamento europeo
ha formulato la successiva Raccomandazione per il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF: European
Qualification Framework). Il MIUR nel 2014 ha poi elaborato un modello unico di certificazione delle
competenze in uscita dalla scuola Primaria e dalla Secondaria di Primo Grado, che fa riferimento proprio
alle EQF europee e che dovrebbe garantire uno strumento "nazionale", cioè uguale per tutti. La necessità
di una valutazione delle competenze in uscita esisteva già, ma a questo punto la novità sta proprio
nell'uniformità a livello nazionale degli indicatori e dei livelli.
Il nostro Istituto ha aderito già dall‟a.s. 2014/2015 alla sperimentazione della certificazione
nazionale, iniziando un percorso di studio insieme al MIUR.
L'obiettivo prioritario per il triennio 2015-2018 quindi è quello di lavorare sulla programmazione
e sulla verifica per competenze, definendo un percorso verticale delle competenze, sia disciplinari che
soprattutto trasversali, in riferimento alle otto competenze europee di cittadinanza attiva (comunicazione
nella madre lingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base
in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito
di iniziativa e di imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale).
Il punto di partenza per questo progetto triennale è la formazione dei docenti che hanno partecipato
e partecipano a una serie di corsi di formazione sulle competenze:
incontro propedeutico con il MIUR per l'adesione al progetto sperimetale di certificazione delle
competenze a partire dall'anno scolastico 2014/2015
seminario "Valutare le competenze e promuovere l'innovazione digitale, l'apprendimento e la
progettazione EAS", del professore Pier Cesare Rivoltella dell'Università Cattolica di Milano. Il corso è
stato articolato in un incontro introduttivo e due incontri laboratoriali sulla progettazione e valutazione
delle competenze attraverso quelli che vengono definiti come "compiti di prestazione reale".
Giornata di studio "Didattica per competenze quali racconti fra Scuola Secondaria di Primo
Grado e Licei" presso il Liceo Classico Galileo di Firenze.
partecipazione al seminario di Rete Scuole e città "Cooperare per costruire competenze" presso
47
l'IIS "Sassetti Peruzzi" strutturato in sei incontri, durante i quali saranno progettate attività laboratoriali.
Per quanto riguarda le competenze che interessano le varie discipline, è possibile fare riferimento
alla programmazione e alla valutazione disciplinare, mentre più complessa è invece la valutazione delle
competenze trasversali, che si basa sull'osservazione di indicatori trasversali, su base qualitativa e non
quantitativa, che sia formativa e non sommativa, con osservazioni sistematiche e in situazione.
L‟apprezzamento di una competenza non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la
consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per
la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare
prevalentemente facendo ricorso a compiti di realtà o EAS (prove autentiche, prove esperte, ecc.),
osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione
problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e
abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento
moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che
chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione
l‟alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti
acquisiti. La risoluzione della situazione-problema viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui
si basa la valutazione dell‟insegnante.
Tali tipologie di prove non risultano estranee alla pratica educativa degli insegnanti del nostro
Istituto, in quanto vengono in parte già utilizzate. Fino a questo momento storico, però, non venivano
valutate le ricadute educativo-didattiche con un'osservazione e una registrazione sistematiche. Ora,
invece, entreranno dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche anche le prestazioni e i
comportamenti degli alunni, come elementi su cui basare la valutazione del raggiungimento delle
competenze.
L‟Istituto in commissioni Collegiali dovrà individuare una serie di prove autentiche in itinere
(definendone la frequenza e la cadenza) ed elaborare delle tabelle: una per la loro somministrazione agli
alunni, indicando il prodotto finale richiesto e le tappe e le caratteristiche del progetto; un'altra per la
valutazione delle competenze necessarie per l'esecuzione, attraverso l'osservazione strutturata dei
docenti. I prodotti finali verranno valutati in base agli indicatori concordati, ognuno con quattro fasce di
livello, relativamente alle competenze trasversali.
48
Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV in relazione alle priorità, agli
obiettivi e all‟Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico in base alla L. 107
49
I progetti per Macroaree
1 MACROAREA: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
ola
re
Ex
tra
curr
icola
re
CRED INFANZIA,
PRIMARIA,
SECONDARIA
Laboratori, attività,
interventi, sportelli volti a
favorire i processi di
integrazione e
apprendimento di alunni
diversamente abili o in
condizioni di svantaggio
X
STO BENE IN ACQUA SECONDARIA,
ALUNNI H
Attività ludico-terapeutica
in acqua.
X
LABORATORIO
MOVIMENTO-CANTO
PRIMARIA Finalizzato all'utilizzo
della musica come mezzo
per il raggiungimento del
benessere scolastico
attraverso la
partecipazione ad
esperienze di inclusione
sociale e di
consapevolezza di sé.
X
LABORATORIO
MOVIMENTO-
TEATRO
PRIMARIA Finalizzato a promuovere
il benessere scolastico
attraverso la
drammatizzazione di
esperienze personali e
non, all'accrescimento
dell'autostima stimolando
l'arricchimento del
linguaggio verbale e non,
favorendo così
l'integrazione
X
“VIVERE
L'HANDICAP”
SECONDARIA Volte alla diffusione di
una maggiore conoscenza
dei problemi degli alunni
diversamente abili ed alla
sensibilizzazione degli
X
50
studenti.
“ALLA SCOPERTA
DEL MIO
QUARTIERE”
PRIMARIA,
SECONDARIA,
ALUNNI H
Accompagna i bambini
con difficoltà alla scoperta
dello spazio urbano e
sociale in cui vivono.
X
ISTRUZIONE
DOMICILIARE
PRIMARIA,
SECONDARIA,
ALUNNI PER CUI E'
PREVISTO UN
LUNGO PERIODO
DI DEGENZA
DOMICILIARE PER
GRAVI PATOLOGIE
Finalizzato ad assicurare
il diritto allo studio ed alla
salute limitando il disagio
e l'isolamento sociale.
CRESCERE
RESPONSABILMENTE
PRIMARIA,
SECONDARIA,
ALUNNI INCORSI
IN GRAVI
SANZIONI
DISCIPLINARI
Programma di
riabilitazione affettivo –
relazionale attraverso un
percorso d'aiuto a ragazzi
diversamente abili o che
necessitino di supporto.
x
ITALIANO L2 SECONDARIA,
ALUNNI NON
ITALOFONI
Finalizzato
all'alfabetizzazione degli
alunni non italofoni in
collaborazione con il
Centro Ulysse.
X
51
PROGETTI PONTE
INTEGRAZIONE
ALUNNI H
INFANZIA,
PRIMARIA,
SECONDARIA
I progetti ponte vengono
realizzati nel passaggio
tra un ordine di scuola e
l'altro per facilitare
l'inserimento di alunni
diversamente abili
attraverso una didattica
laboratoriale\multimediale
supportata dalle Kidsmart
e dalle LIM.
Gli insegnanti di sostegno
degli ordini di scuola
coinvolti nei singoli casi
progettano percorsi in cui
il bambino è seguito
dall'insegnante del nuovo
ordine di scuola in
collaborazione con
l'insegnante che ha avuto
in carico l'alunno negli
anni precedenti. Le
attività vengono
organizzate secondo
quanto previsto nel PEI.
X
SPORTELLO
PSICOLOGICO DI
PROMOZIONE DELLE
STRATEGIE DI
STUDIO NELLE
DIFFICOLTA‟ DI
APPRENDIMENTO AD
ORIENTAMENTO
BREVE-STRATEGICO
INCONTRI
SETTIMANALI (SU
APPUNTAMENTO)
PER GLI
STUDENTI, LE
FAMIGLIE E I
DOCENTI
Finalizzato alla
prevenzione di eventuali
situazioni di disagio dei
bambini che si
manifestano come
difficoltà di
apprendimento o
difficoltà emotivo-
relazionali. Lo sportello e‟
volto a favorire il
confronto e la
collaborazione fra docenti
e genitori
X
PAROLIAMO
INFANZIA 5 ANNI
NON ITALOFONI
Svolto da insegnanti della
scuola, è finalizzato
all‟ampliamento del
lessico e della capacità
comunicativa
X
52
2 MACROAREA: AREA LINGUISTICA
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
ola
re
Ex
tra
curr
icola
re
AVVIO ALLA LINGUA
INGLESE
INFANZIA 5 ANNI Finalizzato ad
avvicinare i bambini
alla lingua inglese
fornendo loro un primo
bagaglio lessicale e una
iniziale competenza
comunicativa
X
THEATRINO CLASSI QUINTE
PRIMARIA
Spettacolo interattivo
con attori madrelingua
e laboratori
X
CERTIFICAZIONE
INGLESE TRINITY
CLASSI V
PRIMARIA
CLASSI II-III
SECONDARIA
Corsi extracurricolari
di potenziamento con
esame finale,
finalizzati al
conseguimento della
certificazione Trinity
X
CLIL PRIMARIA E
SECONDARIA
Finalizzato a coniugare
l‟apprendimento dei
contenuti disciplinari
con lo sviluppo di
competenze in L2
X
CITY CAMPS SECONDARIA,
ALUNNI
INTERESSATI
Vacanza-studio a
scuola con english full
immersion svolta da
tutors madrelingua
X
CERTIFICAZIONI
LINGUISTICHE
LINGUE
COMUNITARIE
SECONDARIA,
ALUNNI
INTERESSATI
Corsi di
potenziamento, in
orario extracurricolare,
delle lingue straniere,
finalizzate al
conseguimento delle
certificazioni (Trinity,
KET/PET, DELE,
DELF, California
Speaking Tutoring)
X
TEATRO IN INGLESE SECONDARIA
Pop Music and Culture Workshops differenziati
per livello X
53
SPETTACOLI
TEATRALI IN LINGUA
INGLESE E SECONDA
LINGUA
COMUNITARIA
CLASSI II- III
SECONDARIA
X
SETTIMANA INGLESE
INFANZIA,
PRIMARIA
SECONDARIA
Coinvolgimento di tutti
gli alunni dell‟istituto e
dei docenti in varie
attività programmate:
storytelling, canzoni,
CLIL, drammatizzazioni
X
TEATRO
SECONDARIA Coinvolgimento di tutti
gli alunni della
Secondaria con
spettacoli teatrali e
percorsi di laboratori
teatrali
X
CINEFORUM
INFANZIA 5 ANNI
E PRIMARIA
Visione di alcune
pellicole d‟epoca con
dibattito finalizzato
alla riflessione e alla
comprensione di vari
temi importanti
X
BIBLIOTECA
INFANZIA,
PRIMARIA E
SECONDARIA
Finalizzato alla
sensibilizzazione degli
alunni per il gusto della
lettura, della scrittura
creativa. Letture
individuali, collettive e
incontri con gli autori.
X
MACROAREA: AREA ESPRESSIVA. MUSICA-ARTE-ATTIVITA‟ MOTORIA
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
o
lare
Ex
tra
curr
icol
are
54
MUSICA
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
Gestito da insegnanti di
musica e‟ finalizzato ad
avvicinare i bambini/ragazzi
alle potenzialità spesso
inespresse della loro voce e
del loro corpo. Attraverso la
musica si impara a
differenziare rumori e suoni e
a riprodurli attraverso un
primo approccio agli
strumenti.
Insegnamento pratico della
musica: canto corale, teatro
musicale, pratica musicale,
approccio allo strumento
Spettacoli teatrali/musicali
anche aperti ai genitori
X
RETE REGIONALE
FLAUTI TOSCANA
CLASSI FLAUTO
E SEZIONI
MUSICALI
SECONDARIA
Progetto musicale, culturale e
didattico regionale rivolto a
tutte le classi di flauto delle
sezioni musicali per
sviluppare la crescita
collettiva attraverso l‟attività
artistica e viene svolto in
orario extracurricolare
X
CERAMICA
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
Laboratorio di lavorazione
della ceramica. I lavori, una
volta preparati dagli alunni
con la collaborazione degli
insegnanti e /o alunni della
scuola secondaria/primaria
esperti nell‟arte della
ceramica, vengono cotti nel
forno disponibile all'interno
della scuola. I manufatti alla
fine dell‟anno scolastico
saranno esposti e messi in
vendita al mercatino della
ceramica il cui ricavato è
devoluto dai genitori per la
realizzazione del progetto in
questione. Con il supporto di
un docente dell‟organico
potenziato diplomato maestro
ceramista e con la docente
Marisa Bruschi (distaccata
per 2h) si intende potenziare
questo laboratorio per i tre
ordini di scuola: infanzia,
primaria e secondaria.
x
CERAMICA:
“MOSTRI
D‟ARGILLA”
CLASSE II D
SECONDARIA
Rivolto allo studio del
mostruoso nell‟arte e nella
letteratura medievale, con
produzione di formelle di
rilievo raffiguranti figure di
fantasia ispirate ai bestiari
medievali, svolto in
collaborazione con il Prof.
X
55
Tito (docente di anatomia
artistica presso l‟Accademia
delle Belle Arti di Firenze)
ARTIGIANI A
SCUOLA
CLASSI II E III
SECONDARIA
Avvicinamento degli studenti
alla tradizione artigianale
fiorentina, attraverso la
conoscenza di figure
professionali quali l‟orafo, il
corniciaio artistico, l‟incisore,
il rilegatore atristico. Gli
alunni osservano i materiali e
gli strumenti e li
sperimentano attraverso
attività laboratoriali.
X
ARCHEOLOGIA CLASSI III, IV, V
PRIMARIA
Progetto finalizzato a far
imparare la storia attraverso
le testimonianze dei reperti
archeologici in maniera
divertente e giocosa
x
TEATRO SECONDARIA Lezioni-teatro a scuola :
Odissea, Decameron,
Operette Morali
x
ATTIVITA‟
MOTORIA
INFANZIA,
PRIMARIA E
SECONDARIA
Gestito da insegnanti di
attività motoria delle varie
società sportive del quartiere,
e‟ finalizzato all‟acquisizione
delle competenze motorie di
base.
X
COMPAGNI DI
BANCO
CLASSI I-II
SECONDARIA
Le classi coinvolte si
avvarranno dell‟intervento di
Professori di Educazione
Fisica
X
COMPAGNI NELLO
SPORT
SECONDARIA Attività di partecipazione a
progetti e iniziative di Istituto
e con le società sportive del
quartiere (orario curricolare)
e corsi pomeridiani con
pratica di alcune discipline
sportive (orario
extracurricolare).
Partecipazione a varie
manifestazioni sportive e
trofei
X
56
4 MACROAREA: CITTADINANZA ATTIVA
Progetti correlati Scuola In sintesi Curricolare Extra Curricolare
UNICEF INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
l'Istituto comprensivo
Compagni- Carducci ha
ricevuto, nell'a.s. 2013-14,
l'attestazione di “SCUOLA
AMICA” che viene rilasciata a
testimonianza del percorso
intrapreso di conoscenza,
valorizzazione e traduzione
pratica dei diritti contenuti
nel programma “VERSO
UNA SCUOLA AMICA”,
fortemente voluto dal MIUR
e dall‟UNICEF Italia per
promuovere la piena
conoscenza e la valorizzazione
della convenzione sui diritti
dell‟infanzia e
dell‟adolescenza nel mondo
della scuola.
Nell' a.s. 2015/2016, il
collegio dei docenti dell'I.C.
Compagni-Carducci ha
deliberato di introdurre, quali
contenuti dell'ora alternativa
alla Religione Cattolica, il
tema dei Diritti per tutti gli
ordini di scuola. La
presentazione di tale
argomento sarà adeguata
all'età degli alunni di ciascuna
classe.
x
“CAPPUCCETTO IN
CITTÁ”
(PROGETTO
CITTADINANZA
ATTIVA)
INFANZIA 5 ANNI
Spettacolo di educazione
stradale tramite il quale i
bambini imparano in modo
giocoso i principi base
dell‟educazione stradale
x
CITTADINANZA
ATTIVA INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
Questo progetto intende far
entrare in contatto il mondo
della scuola con le istituzioni
che si occupano di legalità e
sicurezza sul territorio. Dall'
a.s. 2012/2013 l'I.C.
Compagni-Carducci ha deciso
di adottare, e quindi proporre,
una modalità articolata e ad
ampio raggio di interventi: per
la legalità si sono instaurati
x
57
rapporti con la Polizia, la
Guardia di Finanza, Questura e
Carabinieri proponendo e
seguendo una serie di progetti
relativi alla conoscenza civica
e alla prevenzione (dal
cyberbullismo alla pericolosità
delle sostanze stupefacenti,
dalla conoscenza di
comportamenti che sfociano
nel reato al modo in cui si può
individuare e smascherare una
truffa). Per la sicurezza, le
istituzioni coinvolte sono la
Polizia Municipale, la Polizia
Stradale, i Vigili del Fuoco, la
Misericordia, l'A.S.L e
l'Associazione Lorenzo
Guarnieri onlus che
propongono agli alunni
incontri incentrati sulla
prevenzione e sulla crescita
civica (dall'educazione stradale
al pronto soccorso). Attraverso
questa moltitudine di progetti
proponiamo un‟opportunità
straordinaria per riflettere sui
diritti del cittadino (sia
minorenne che maggiorenne)
con l‟ausilio di esperti che
appartengono ad aree
professionali e operative
diverse e che quindi possono
sollecitare l‟attenzione nelle
varie discipline curriculari (dal
campo scientifico a quello
storico). Tale riflessione vuole
indurre gli allievi ad
adottare atteggiamenti
responsabili, consapevoli,
di maggiore attenzione e
rispetto verso se stessi e verso
gli altri. Nell'ambito di questo
progetto, si organizzano
incontri sui social media e
visita alle sedi Istituzionali (
Senato, Camera, Quirinale)
rivolti agli alunni della
scuola secondaria.
Celebrazione della Giornata
della Memoria.
PHYLOSOPHY FOR
CHILDREN
(laboratorio
sperimentale
permanente curricolare)
5 ANNI INFANZIA
CLASSI I PRIMARIA
CLASSI I
SECONDARIA
Laboratorio permanente di
filosofia per la formazione
delle competenze di
cittadinanza attiva. Diretto
dalla D.S. prof.ssa Lucia Bacci
in collaborazione con il corso
di perfezionamento post laurea
Philosophy for Children/for
58
Community, diretto dal Prof.
A. Mariani presso la Scuola di
Studi Umanistici e della
Formazione – Dipartimento di
scienze della Formazione e
psicologia della Università
degli Studi di Firenze
CORSO
FORMAZIONE DOCENTI DEI TRE
ORDINI
Il fenomeno del bullismo:
prevenzione nella scuola
dell‟Infanzia, Primaria,
Secondaria di I Grado
x
5 MACROAREA: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (DIDATTICA INNOVATIVA E ICT)
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
ola
re
Ex
tra
curr
icola
re
ORA DEL CODICE
INFANZIA 5 ANNI
PRIMARIA
SECONDARIA
Finalizzato all‟avvio
dei concetti base
dell‟informatica
attraverso attività
ludiche e divertenti di
programmazione
(CODING)
x
TIC INFANZIA 5 ANNI
PRIMARIA
SECONDARIA
Tecnologie e nuovi
ambienti di
apprendimento
x
PON
INFANZIA 5 ANNI
PRIMARIA
SECONDARIA
Partecipazione al
Programma Operativo
Nazionale PON/FESR
2014-2020 (fondi
strutturali europei):
creazione di un sistema
di istruzione di qualità
a beneficio di studenti,
docenti, personale della
scuola. Il PON è
suddiviso in 4 assi:
Asse 1- istruzione;
Asse 2- infrastrutture
per l‟istruzione
Asse 3- capacità
istituzionale e
amministrativa
Asse 4- assistenza
tecnica
59
6 MACROAREA: MATEMATICA-SCIENZE
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
ola
re
Ex
tra
curr
icola
re
KANGOUROU- RALLY
MATEMATICO
TRANSLPINO
CLASSI III-IV-V
PRIMARIA
SECONDARIA
Gara di matematica per
classi, favorisce
l‟acquisizione di strategie
di problem solving
x
LABORATORIO
SAPERE SCIENTIFICO
LSS
INFANZIA PRIMARIA
SECONDARIA
Con Decreto N° 71 del
17 Gennaio 2013 la
Regione Toscana ha
approvato la graduatoria
relativa all‟assegnazione
di contributi per la
realizzazione di gruppi
permanenti di ricerca-
sviluppo per una didattica
innovativa nelle discipline
matematiche e/o
scientifiche, denominati
"Laboratori del Sapere
Scientifico" nelle scuole
toscane di ogni ordine e
grado. Il progetto
presentato dal nostro
istituto comprensivo si è
collocato in posizione
utile e, pertanto, è stato
avviato nell' a.s.
2012/2013. Il gruppo di
lavoro, costituito da
insegnanti dei tre settori
infanzia-primaria-
secondaria, ha elaborato
un sito web appositamente
strutturato per il progetto
ed utilizzato anche dagli
alunni.
x
RECUPERO E
POTENZIAMENTO
PRIMARIA
SECONDARIA
L‟attività di
recupero/potenziamento
offre risposte ai bisogni
differenziati degli alunni.
Finalizzato
all‟acquisizione di un
metodo di studio, insieme
al recupero e al
rafforzamento delle abilità
linguistiche e logico-
matematiche, con un
percorso didattico
diversificato,
individualizzato e attuato
con apposite strategie.
X
60
7 MACROAREA: CURRICOLO-PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
rric
ola
re
Ex
tra
curr
icola
re
CONTINUITÁ
CURRICOLARE
3-5 anni INFANZIA
I-IV-V PRIMARIA
SECONDARIA
Viene effettuato in
entrata alla scuola
dell‟infanzia,
Primaria e Secondaria
di I Grado. Sono
previsti incontri fra i
bambini che già
frequentano e quelli
che dovranno
frequentare, con
attività di tutoraggio
da parte dei bambini
più grandi
x
PHYLOSOPHY FOR
CHILDREN (laboratorio
sperimentale permanente
curricolare)
5 ANNI INFANZIA
CLASSI I PRIMARIA
CLASSI I SECONDARIA
Laboratorio
permanente di
filosofia per la
formazione delle
competenze di
cittadinanza attiva.
Diretto dalla D.S.
prof.ssa Lucia Bacci
in collaborazione con
il corso di
perfezionamento post
laurea Philosophy for
Children/for
Community, diretto
dal Prof. A. Mariani
presso la Scuola di
Studi Umanistici e
della Formazione –
Dipartimento di
scienze della
Formazione e
psicologia della
Università degli Studi
di Firenze
x
DINAMICA-MENTE CLASSI I
SECONDARIA Educazione al
pensiero critico
attraverso la filosofia,
finalizzata alla
conoscenza del sé.
x
ORIENTAMENTO IN
USCITA
CLASSI II-III
SECONDARIA Attività in
collaborazione con le
scuole superiori del
territorio, e‟ prevista
la frequenza di lezioni
x x
61
presso le scuole
superiori
CERTIFICAZIONE
DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL I
CICLO DI ISTRUZIONE
CLASSI V E III Attività di formazione
dei docenti in rete con
altre scuole x
AUTOVALUTAZIONE
DI ISTITUTO E PDM
TUTTE LE CLASSI Attività di analisi e
monitoraggio dei
risultati emersi dal
RAV e sul piano di
miglioramento
x x
62
Progettazione extracurricolare
SCUOLA
DELL‟
INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
SCUOLA APERTA IL
POMERIGGIO
Sportello di
consulenza e
supporto
psicologico
Certificazioni
Linguistiche
Corsi di potenziamento
delle lingue straniere
finalizzati al
conseguimento delle
certificazioni
TRINITY - lingua
inglese
Sportello di consulenza
e supporto psicologico
Certificazioni Linguistiche
Corsi di potenziamento delle lingue
straniere finalizzati al
conseguimento delle certificazioni
TRINITY - KET/PET –
CALIFORNIA
SPEAKING TUTORING lingua
inglese
DELE lingua spagnolo
DELF lingua francese
Latino
Corso pomeridiano finalizzato
all‟acquisizione dei primi elementi
della lingua e all‟orientamento per
la scelta della scuola secondaria di
secondo grado.
Sportello di consulenza e
supporto psicologico
Attività di orientamento SCUOLA APERTA AL
TERRITORIO
Progetto “Rete Regionale Flauti‟
(RRFT) per sviluppare la crescita
collettiva attraverso l‟attività
artistico- musicale.
Composizione di un‟orchestra di
flauti con esibizioni in luoghi di
prestigio regionali e nazionali.
Progetto “Compagni nello sport”
per far vivere ed interiorizzare agli
alunni i valori positivi della pratica
del gioco e dello sport.
Corsi sportivi pomeridiani in
convenzione con le società sportive
del quartiere con utilizzo degli
impianti presenti sul territorio.
Orientamento per la scelta della
Scuola Secondaria di secondo
Grado
Attività in collaborazione con le
scuole superiori del territorio e
seminari informativi per le famiglie
e gli alunni.
63
VALORIZZAZIONE
DEL MERITO DEGLI
ALUNNI
Certificazioni
Linguistiche
Classi quinte
Certificazioni Linguistiche
Partecipazione alle manifestazioni
sportive a cui la scuola aderiscono
nell‟ambito del progetto Compagni
nello Sport
Concorsi Concerti (rassegne di
orchestra e musica da camera)
delle sezioni musicali
Certificazioni musicali di
strumento Royal Music School
(ABRSM)
Partecipazione a concorsi vari AZIONI DI
ORIENTAMENTO
Latino
Corso pomeridiano finalizzato
all‟acquisizione dei primi elementi
della lingua e all‟orientamento per
la scelta della scuola secondaria di
secondo grado
Preparazione degli alunni delle
sezioni musicali per gli esami di
ammissione al Conservatorio
Orientamento per la scelta della
scuola Secondaria di secondo
Grado (lezioni con docenti di
alcuni istituti superiori; lezioni
presso alcuni istituti superiori; open
day; attività laboratoriali presso
botteghe artigiane; distribuzione di
riviste e materiale; partecipazione a
eventi vari. MANIFESTAZIONI
SPORTIVE
Partecipazione a gare e
eventi sportive quali:
Ginky Family Run
Guarda Firenze
Partecipazione a Trofei e
manifestazioni sportive promosse
dalle società sportive e enti del
territorio:
Trofeo Assi
Trofei Il più forte, più veloce e
resistente di Firenze
Guarda Firenze MANIFESTAZIONI
FINALI
Concerti musicali delle sezioni di
strumento.
SUMMER SCHOOL
Centri estivi in lingua
inglese CITY CAMP
Soggiorni Studio in Spagna in
collaborazione con l‟istituto San
Fernando di Siviglia
Soggiorni Studio nel Regno Unito (attraverso agenzia M.L.A.)
AIUTO ALLO
STUDIO
Alfabetizzazione alunni
stranieri in
Alfabetizzazione alunni stranieri
in collaborazione con Centro
64
collaborazione con
Centro Ulysse
ULYSSE supporto pomeridiano per
lo svolgimento dei compiti
assegnati a casa.
LABORATORI
SPORTIVI
Corsi sportivi pomeridiani di alcune
discipline in convenzione con le
società sportive del quartiere con
utilizzo degli impianti presenti sul
territorio.
Impatto fabbisogno risorse progettazione extracurricolare
PROGETTO SCUOLA
PRIMARIA
(CLASSI/NUMERO
ALUNNI)
FABBISOGNO
RISORSE
SCUOLA
SECONDARIA I
GRADO
(CLASSI/NUMERO
ALUNNI)
FABBISOGNO
RISORSE
Compagni nello
Sport
Per tutti gli alunni
della Secondaria
2 docenti di
educazione
fisica in
organico alla
scuola media
Rete Regionale
Flauti
Alunni studio
strumento flauto
traverso
Docente dello
strumento
Collaboratori
scolastici
Certificazioni
Linguistiche
TRINITY
KET/PET
CALIFORNIA
SPEAKING
TUTORING
DELE
DELF
Alunni aderenti ai
corsi di
potenziamento
Alunni aderenti ai
corsi di
potenziamento
5 docenti di
lingue
straniere
Collaboratori
scolastici
Preparazione
degli alunni delle
sezioni musicali
per gli esami di
ammissione al
Conservatorio
Alunni del corso
musicale
Docenti di
lettere in
rapporto al
numero degli
alunni
interessati
Collaboratori
scolastici
65
Concorsi Concerti
(rassegne di
orchestra e
musica da
camera) delle
sezioni musicali
Alunni interessati di
tutte le classi della
Secondaria
Docenti di
strumento
Collaboratori
scolastici
Latino
Alunni aderenti ai
corsi di
potenziamento
Docenti di
lettere in
rapporto al
numero degli
alunni
interessati
Collaboratori
scolastici
Sportello
psicologico per la
promozione di
strategie volte al
miglioramento
dell‟apprendimento
Alunni-Genitori-
Docenti interessati
di tutte le classi
dell‟Infanzia
Primaria e
Secondaria
Esperto ambito
area
psicologica
Orientamento per
la scelta della
Scuola
Secondaria di
secondo Grado
n. 175 alunni delle
classi terze
Docente FS
orientamento
Tutti i docenti
dei CdC
Collaboratori
scolastici
66
Piano Nazionale Scuola Digitale
PIANO NAZIONALE SCUOLA
DIGITALE
AZIONI
STRUMENTI ACCESSO Fibra e banda ultralarga
Cablaggio interno (LAN/W-
Lan)
SPAZI E AMBIENTI PER
L‟APPRENDIMENTO Ambienti digitali per la
didattica
Challenge Prize per la scuola
digitale
Piano per l‟apprendimento
pratico
Edilizia Scolastica Innovativa
IDENTITA‟ DIGITALE Sistema di Autenticazione unica
Un profilo digitale per ogni
docente
AMMINISTRAZIONE DIGITALE Digitalizzazione
Amministrativa della scuola
Registro Elettronico
COMPETENZE E
CONTENUTI
COMPETENZE DEGLI STUDENTI Portare il pensiero
computazionale a tutta la
scuola Primaria, Secondaria e
ai 5 anni della Scuola
dell‟Infanzia
Aggiornare il curricolo di
tecnologia
CONTENUTI DIGITALI Biblioteche scolastiche come
ambienti di alfabetizzazione
all‟uso delle risorse
informative digitali
FORMAZIONE E
ACCOMPAGNAMENTO
FORMAZIONE DEL PERSONALE Formazione in servizio per
l‟innovazione didattica e
organizzativa
Rafforzare la formazione
iniziale sull‟innovazione
didattica
Assistenza tecnica per le scuole
del primo ciclo
La nuova formazione per i
neoassunti
ACCOMPAGNAMENTO Animatore digitale
Stakeholders‟ Club per la
Scuola Digitale
Ascolto permanente alle reti
innovative
Osservartorio per la Scuola
Digitale
Monitoraggio dell‟intero Piano
In line con PTOF
67
Animatore Digitale
Ai sensi dell’articolo 2, del Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 16
giugno 2015, n. 435, in attuazione del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), l’Istituto ha individuato
la figura dell’animatore digitale.
“L'animatore digitale è un docente a tempo indeterminato, individuato ai sensi della normativa vigente
dall'istituzione scolastica, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole,
nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di
accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché
attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola”. “Al fine di garantire la continuità temporale utile per l'attuazione delle azioni del Piano nazionale per la
scuola digitale programmate nell'ambito del Piano triennale dell'offerta formativa, l'animatore digitale è
individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe”.
(Art. 2, commi 1 e 2).
Profilo dell'animatore - azione #28 del PNSD
Formazione interna: stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l'organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l'animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio
quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorisce la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione
di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all'interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la
scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l'analisi dei fabbisogni della scuola
stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Aree tematiche oggetto delle proposte
progettuali
Azioni promosse dall’Animatore digitale
Area Progettazione (Strumenti) - ambienti di apprendimento per la didattica digitale
integrata
- realizzazione/ampliamento di rete, connettività,
accessi
- laboratori per la creatività e l'imprenditorialità
- biblioteche scolastiche come ambienti mediali
- coordinamento con le figure di sistema e con gli
operatori tecnici
- ammodernamento del sito internet della scuola,
anche attraverso l'inserimento in evidenza delle
priorità del PNSD;
- registri elettronici e archivi cloud
- acquisti e fundraising
- sicurezza dei dati e privacy
- sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware
e software
68
Area Competenze e Contenuti
- orientamento per le carriere digitali
- promozione di corsi su economia digitale
- cittadinanza digitale
- educazione ai media e ai social network
- e-Safety
- qualità dell'informazione, copyright e privacy
- azioni per colmare il divario digitale femminile
- costruzione di curricula digitali e per il digitale
- sviluppo del pensiero computazionale:
• introduzione al coding
• coding unplugged
• robotica educativa
- aggiornare il curricolo di tecnologia:
• coding
• robotica educativa
• making, creatività e manualità
- risorse educative aperte (OER) e costruzione di
contenuti digitali
- collaborazione e comunicazione in rete: dalle
piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali
di pratica e di ricerca
- ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
- coordinamento delle iniziative digitali per
l'inclusione
- alternanza scuola lavoro per l'impresa digitale
Area Formazione e Accompagnamento
- scenari e processi didattici per l'integrazione del
mobile, gli ambienti digitali e l'uso di dispositivi
individuali a scuola (BYOD)
- sperimentazione e diffusione di metodologie e
processi di didattica attiva e collaborativa
- modelli di assistenza tecnica
- modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della
comunità (famiglie, associazioni, ecc.)
- creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello
nazionale e internazionale
- partecipazione a bandi nazionali, europei ed
internazionali
- documentazione e gallery del pnsd
- realizzazione di programmi formativi sul digitale a
favore di studenti, docenti, famiglie, comunità
- utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione
di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)
69
Valutazione La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come momento di verifica degli
apprendimenti, ma come spunto per migliorare il progetto educativo-formativo. Il momento della
valutazione costituisce motivo di riflessione e di ricerca delle migliori strategie per promuovere in tutti
gli alunni un apprendimento che valorizzi le loro capacità e potenzialità.
La valutazione permette un adeguamento della programmazione educativa e didattica che consente
di:
Predisporre possibilità di aiuto nei confronti dell'alunno per favorire il superamento delle
difficoltà in itinere;
Pianificare percorsi individualizzati per gli alunni in situazione di insuccesso;
Predisporre prove di verifiche degli apprendimenti: in ingresso, in itinere, finale.
Il Regolamento sulla valutazione degli studenti (D.P.R. 122 del 2009) fornisce indicazioni precise su
come si deve intendere la valutazione nella scuola.
La valutazione periodica e finale è effettuata nella scuola Primaria dai docenti contitolari sulla classe,
nella Secondaria dal consiglio di classe. La valutazione nelle singole discipline viene espressa in voti in
decimi, all‟interno di parametri e criteri stabiliti dal Collegio dei docenti.
Per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico
formulato dal docente.
Per favorire un atteggiamento di collaborazione, gli insegnanti provvedono alla stesura di una
programmazione comune e preparano sistemi di verifica e di valutazione per tutte le classi, sia a tempo
lungo sia a tempo corto.
La valutazione degli alunni, oltre che dalle osservazioni continue da parte del gruppo docente, è il
risultato delle verifiche organizzate, ambito per ambito, ogni quadrimestre a livello di classi parallele.
Le prove sono strettamente legate nella loro formulazione agli obiettivi fissati dal Collegio
docente per ogni fascia.
Le procedure di verifica che i docenti concordano si articolano:
Individuazione dei livelli minimi da raggiungere per fascia
70
Confronto tra le situazioni di partenza e gli obiettivi prefigurati (prove di ingresso)
Osservazione sistematica del lavoro individuale degli alunni
Uso di questionari e griglie preparate dai docenti di classi parallele, prove scritte e orali
Discussioni nel Consiglio di interclasse, di plesso o di circolo sui risultati conseguiti.
Le scadenze delle verifiche sono le seguenti:
Fine gennaio
Fine anno scolastico
Per gli alunni il cui livello di partenza risulti non adeguato alla classe, a causa di una insufficiente
padronanza delle abilità o per oggettive difficoltà di apprendimento emerse dall‟esame della
situazione iniziale o in itinere, saranno adottate strategie di intervento che, pur coinvolgendo tutta la
classe, possano offrire opportunità di apprendimento anche agli alunni più in difficoltà (lavori a piccoli
gruppi che tengano conto della mappa ridotta di cognizioni ed esperienze dei ragazzi
svantaggiati). Per quanto riguarda situazioni di handicap o DSA si farà riferimento alla normativa
relativa.
La valutazione è:
FORMATIVA centrata sulla rilevazione, quantitativa e qualitativa, delle conoscenze e delle
competenze
ORIENTATIVA tende ad individuare la meta del percorso per incentivare a mettere a frutto le
potenzialità individuali
La valutazione deve essere più possibile equa, uniforme e trasparente nei confronti di tutti gli
allievi.
I riferimenti normativi utili al fine di stabilire criteri comuni e condivisi da tutti i docenti per la
valutazione degli allievi sono i seguenti:
l‟art. 4 del DPR 275/99 indica che nell‟esercizio dell‟autonomia didattica le istituzioni scolastiche
“individuano le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale”;
71
L‟azione di valutazione si traduce in operazioni periodiche di verifica e valutazione quali:
controllo iniziale dei prerequisiti, prove strutturate, semi strutturate, prove grafiche, composizione di
testi, interrogazioni, colloqui, lavoro di gruppo, relazioni, lavoro di ricerca, prove laboratoriali, etc..
Il giudizio dell‟insegnante sarà corrispondente alle prestazioni di ciascun alunno in base alle proprie
capacità ed in base a:
Livello di partenza
Impegno e interesse alle lezioni
Rendimento in relazione alle capacità individuali e agli obiettivi stabiliti
Progresso rispetto al livello di partenza
Interventi di recupero programmati
Atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche.
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una
didattica individualizzata e personalizzata con l‟uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite
nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e concordato con la famiglia; di conseguenza sono
garantite, durante il triennio, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto didattico
individuale formulato.
72
Valutazione degli apprendimenti
Valutazione dell‟esito formativo alla fine del I e del II quadrimestre
Il Regolamento ministeriale prevede che la Valutazione sia formulata nel modo seguente:
SCUOLA PRIMARIA
voti numerici per le singole discipline
giudizio sintetico per la Religione Cattolica
giudizio dei docenti contitolari per la condotta
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
al termine della scuola primaria: certificazione delle competenze acquisite che viene
trasmessa alla Scuola dell‟ordine successivo
VO
TO
aspetto
cognitivo
impegno
cura del
materiale
autonomia
partecipazione
collaborazione
motivazione
interesse
10
Ha acquisito in modo completo e consolidato i
concetti trattati; richiama con sicurezza e correttezza
le informazioni ricevute, collega le conoscenze.
Utilizza correttamente conoscenze e abilità
acquisite, anche in contesti diversi. Ha raggiunto un
sicuro grado di competenza.
E‟ corretto e sicuro nell‟esposizione scritta, grafica e
orale. Comunica con proprietà di linguaggio in
modo logico, coerente e con riflessioni personali,
un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza
in maniera adeguata linguaggi specifici.
Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo
an- che a processi originali, utilizzando differenti
metodi di rappresentazione.
Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e
contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di
uno scopo.
Esegue i compiti con
responsabilità e con
regolarità ed
ha cura del materiale
proprio e altrui.
L‟applicazione è
costante.
Ha un ritmo di lavoro
efficace.
Sa portare a termine un
la- voro, organizzando
autonomamente tempi e
modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositi- vi e
creativi.
Interagisce con gli
altri in maniera
responsabile e
collaborativa.
73
9
Ha acquisito in modo completo i concetti trattati;
richiama con correttezza le informazioni ricevute,
collega le conoscenze.
Utilizza correttamente conoscenze e abilità
acquisite. Ha raggiunto un sicuro grado di
competenza.
E‟ corretto e sicuro nell‟esposizione scritta, grafica e
orale. Comunica con proprietà di linguaggio in
modo logico e coerente un'esperienza fatta, un
argomento studiato. Utilizza in maniera adeguata
linguaggi specifici.
Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo
anche a processi originali, utilizzando differenti
metodi di rappresentazione.
Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e
contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di
uno scopo.
Esegue i compiti con
regolarità ed ha cura del
materiale proprio e altrui.
L‟applicazione è
costante.
Ha un ritmo di lavoro
efficace.
Sa portare a termine un
lavoro, organizzando
autonomamente tempi e
modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositi- vi e
creativi.
Interagisce con gli
altri in maniera
responsabile e
collaborativa.
74
8
Ha acquisito i concetti trattati e richiama corretta-
mente le informazioni ricevute, collega alcune
conoscenze.
Utilizza conoscenze e applica correttamente le
relati- ve procedure in contesti assegnati.
E‟ corretto nella comunicazione orale, grafica,
scritta. Comunica con proprietà di linguaggio ed in
modo logico un'esperienza fatta, un argomento
studiato. Utilizza il linguaggio specifico.
Formula problemi e li risolve ricorrendo ad
approcci e procedure standard.
Sa usare vari strumenti e materiali in
situazioni e contesti diversi.
Esegue i compiti con
regolarità.
Svolge le attività in
modo produttivo e
autonomo.
Partecipa in modo
co- struttivo e
pertinente.
Collabora attivamente.
7
Ha acquisito i concetti trattati, ma tale acquisizione
non risulta del tutto consolidata; con la riflessione
richiama le informazioni ricevute e le utilizza in
contesti assegnati.
L‟utilizzo delle conoscenze è funzionale al
compito. Applica quasi sempre correttamente
semplici procedure logiche in contesti assegnati.
E‟ generalmente corretto nella comunicazione
scritta, orale e grafica.
Comunica con un linguaggio appropriato
un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza
in maniera essenziale il linguaggio specifico.
Riconosce semplici problemi e li risolve ricorrendo
ad approcci e procedure standard.
Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni
guidate.
Esegue i compiti con
una certa regolarità.
Svolge le attività in
modo adeguato.
Partecipa in
maniera
pertinente.
Generalmente
collabora.
6
Ha acquisito in modo essenziale e non sempre
sicuro i concetti trattati. Richiama in parte le
informazioni ricevute e le utilizza in semplici
contesti assegnati. L‟utilizzo delle conoscenze segue
meccanismi standardizzati. Applica semplici
procedure logiche meccanica- mente e limitatamente
ad alcuni contesti.
Comunica emozioni, esperienze, argomenti studiati
in maniera semplice e comprensibile. Non sempre è
corretto nella comunicazione scritta, orale e grafica
Risolve semplici problemi seguendo procedure
guida- te.
Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni
guidate.
Esegue i compiti in
maniera abbastanza
regolare.
Svolge le attività in modo
superficiale.
Partecipa se
sollecitato.
Generalmente
collabora.
5
Non ha acquisito i concetti fondamentali trattati, ha
difficoltà nel richiamare anche semplici
informazioni ricevute.
Ha difficoltà ad osservare ed individuare relazioni.
Non sempre corretto nelle forme di comunicazione.
Ha difficoltà ad analizzare gli elementi di un
problema o di una informazione in genere. Ha
difficoltà a comprendere e ad applicare quanto
appreso.
Ha difficoltà a comprendere, e quindi ad usare
correttamente simboli, grafici, schemi e
rappresentazioni simboliche in genere.
Esegue i compiti
saltuaria- mente.
Svolge le attività in
maniera discontinua e
non corretta.
Partecipa solo
saltuariamente e con
inter- venti non
sempre pertinenti.
La collaborazione
in classe è
discontinua.
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una
didattica individualizzata e personalizzata con l‟uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di
75
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite
nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e concordato con la famiglia, di conseguenza sono garantite,
durante il corso dei cinque anni, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto
didattico individuale formulato.
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
voti numerici per le singole discipline
giudizio sintetico per la Religione Cattolica
voto numerico e nota illustrativa per il comportamento
esame finale: media aritmetica tra i voti di ammissione, le quattro prove scritte, la
prova Invalsi, il colloquio d‟esame (come previsto dalla normativa ministeriale)
al termine del terzo anno: certificazione delle competenze acquisite
Griglia di valutazione disciplinare
voto
aspetto cognitivo
impegno cura del materiale autonomia
partecipazione collaborazione motivazione interesse
10
CONOSCENZE
Ha acquisito in modo completo e consolidato
i concetti; richiama con sicurezza e
correttezza le informazioni, collega le
conoscenze e le utilizza in contesti diversi.
ABILITA‟ LOGICHE E PROCEDURALI
Utilizza con sicurezza abilità logiche e
procedurali anche complesse, in contesti
diversi.
PROBLEM SOLVING
Si pone, formula problemi e li risolve
ricorrendo anche a processi originali,
utilizzando differenti metodi di
rappresentazione e di comunicazione e con
una riflessione sulle strategie e sulle
soluzioni.
COMUNICAZIONE, ESPOSIZIONE, USO
DI STRUMENTI
È corretto e sicuro nell‟esposizione scritta,
grafica e orale. Comunica con proprietà di
linguaggio in modo logico e coerente e con
riflessioni personali utilizzando in maniera
adeguata linguaggi specifici; usa vari
strumenti e materiali in situazioni e contesti
diversi finalizzandoli al raggiungimento di
uno scopo.
Esegue i compiti con
responsabilità e con regolarità
ed ha cura del materiale
proprio e altrui.
L‟applicazione è costante. Ha
un ritmo di lavoro
efficace.
Sa portare a termine un
lavoro, organizzando
autonomamente tempi e
modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositivi e creativi.
Interagisce con gli altri
in maniera
responsabile e
collaborativa.
76
9
Ha acquisito in modo
completo i concetti; richiama con sicurezza e
correttezza le informazioni, collega le
conoscenze e le utilizza in contesti diversi .
Utilizza abilità logiche e procedurali anche
complesse, in contesti diversi.
Si pone, formula problemi e li risolve
ricorrendo anche a processi originali,
utilizzando differenti
metodi di rappresentazione e di comunicazione.
E‟ corretto e sicuro nell‟esposizione scritta,
grafica e orale. Comunica con proprietà di
linguaggio
e in modo logico e coerente utilizzando in
maniera adeguata linguaggi
specifici; usa vari strumenti e materiali in
situazioni e contesti diversi finalizzandoli al
raggiungimento di uno scopo.
Esegue i compiti (con
responsabilità) e con regolarità
ed ha cura del materiale
proprio e altrui.
L‟applicazione è costante.
Ha un ritmo di lavoro
efficace.
Sa portare a termine un lavoro,
organizzando autonomamente
tempi e modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositivi e creativi.
Interagisce con gli altri in
maniera responsabile e collaborativa.
8
Ha acquisito i concetti e
richiama correttamente le informazioni,
collega le conoscenze e le utilizza in contesti
assegnati.
Applica correttamente procedure logiche
in contesti assegnati. Formula problemi e
li risolve ricorrendo ad approcci e
procedure
standard o anche a processi originali.
E‟ corretto nella comunicazione scritta, grafica
e orale. Comunica con proprietà di linguaggio
ed in modo logico utilizzando il linguaggio
specifico; usa vari strumenti e materiali in
situazioni e contesti diversi.
Esegue i compiti con
regolarità ed ha cura del
materiale proprio e altrui.
Svolge le attività in modo
produttivo e autonomo
Partecipa in modo
costruttivo e
pertinente.
Collabora attivamente
7
Ha acquisito i concetti ma
tale acquisizione non risulta del tutto
consolidata; con la riflessione richiama le
informazioni ricevute e le utilizza in contesti
assegnati.
Applica correttamente semplici procedure
logiche in contesti assegnati. Formula
problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e
procedure standard.
E‟ generalmente corretto nella comunicazione
scritta, grafica e orale. Comunica con
appropriato linguaggio ed in modo logico
utilizzando in maniera essenziale il linguaggio
specifico; usa vari
strumenti e materiali in
situazioni guidate.
Esegue i compiti con
regolarità e rispetta il
materiale proprio e altrui.
Svolge le attività in modo
adeguato
Partecipa in
maniera
pertinente.
Collabora con
regolarità
77
6
Ha acquisito in modo
accettabile ma non sicuro i concetti. Richiama
in parte le informazioni ricevute e le utilizza in
semplici contesti assegnati.
Applica meccanicamente e limitatamente ad
alcuni contesti semplici procedure logiche
Riconosce problemi standard e li risolve
ricorrendo a procedure conosciute.
Comunica emozioni, esperienze, argomenti
studiati in maniera semplice e comprensibile.
Non sempre è corretto
nella comunicazione scritta, grafica e orale, usa
strumenti in semplici
procedure standard.
Esegue i compiti in maniera
frettolosa, ma abbastanza
regolare.
Porta quasi sempre i
materiali necessari.
Svolge le attività in modo
superficiale.
Partecipa se
sollecitato.
Generalmente
collabora.
5
Non ha acquisito i concetti
fondamentali trattati in modo adeguato, ha
difficoltà nel richiamare le informazioni
ricevute.
Ha difficoltà ad osservare ed individuare
relazioni. Ha difficoltà ad analizzare
gli elementi di un problema o di una
informazione in genere. Ha difficoltà a
comprendere e ad
applicare quanto appreso. I procedimenti
logici, il più delle volte, non sono corretti.
Non sempre corretto nelle forme di
comunicazione, ha difficoltà a comprendere, e
quindi ad usare correttamente simboli, grafici,
schemi e rappresentazioni
simboliche in genere,
anche se aiutato a farlo.
Esegue i compiti
saltuariamente.
Non sempre porta i
materiali.
Svolge le attività in maniera
discontinua.
Partecipa solo
saltuariamente e con
interventi non
sempre pertinenti.
La collaborazione
in classe è
discontinua.
4
Non ha acquisito i concetti
fondamentali e ha significative difficoltà nel
richiamare le informazioni. Non sa ancora
osservare e individuare relazioni.
Non riesce a individuare e quindi analizzare
gli elementi di un problema o di una
informazione in genere. I procedimenti logici
sono scorretti.
La forma di comunicazione è spesso scorretta.
Non comprende e quindi non usa
correttamente rappresentazioni simboliche in
genere, anche se aiutato a farlo.
Non esegue i compiti
Non porta i materiali.
Partecipa in modo
inadeguato e con
interventi non pertinenti.
In classe non
collabora.
3 Impreparato o prove gravemente lacunose
78
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente,
una didattica individualizzata e personalizzata con l‟uso di strumenti compensativi (compresi i
mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative
da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali
procedure sono inserite nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e concordato con la famiglia;
di conseguenza sono garantite, durante il triennio, adeguate forme di verifica e di valutazione
in base al progetto didattico individuale formulato.
Le nuove competenze
A partire dall‟A.S. 2016-2017 verrà adottato un nuovo sistema di valutazione delle competenze in
ottemperanza alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell‟UE del
18/12/2006.
Tale certificazione è volta a riconoscere e valutare le competenze, intese come “una combinazione
di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto”, acquisite dagli alunni in ambiti
scolastici ed extrascolastici. E‟ importante sottolineare che le competenze non corrispondono alle
conoscenze o alle capacità del ragazzo, ma a “un insieme strutturato di conoscenze e abilità
acquisite[…]” (DLgs.13/13 art.2 c.1).
79
Criteri per lo svolgimento degli scrutini
Il profitto di ciascun alunno esprime il giudizio sul possesso di conoscenze, abilità e competenze
al termine dell'anno scolastico e viene misurato sugli obiettivi disciplinari, trasversali ed
educativi, tenuto conto degli obiettivi fissati dalla programmazione del Consiglio di Classe.
Nella valutazione finale dello studente si terrà conto del suo percorso didattico-educativo,
ivi compresi eventuali Piani Didattici Personalizzati (P.D.P.) per alunni con B.E.S.; verrà preso in
esame il livello iniziale di ciascuno, le potenzialità, i livelli raggiunti rispetto ai livelli di partenza,
l'interesse e l'impegno, la partecipazione alle attività della classe, le capacità di organizzazione, la
quantità e qualità del lavoro.
Concorre alla valutazione complessiva dello studente, la votazione nel comportamento attribuita
collegialmente dal consiglio di classe.
Il Consiglio di classe esprime tale valutazione tenendo conto delle modalità di adempimento dei
doveri degli alunni, di esercizio dei propri diritti, sul rispetto delle regole di convivenza civile e di
quelle fissate dal regolamento d'Istituto. Per gli studenti che presentano carenze nella
preparazione, in relazione ad un'eventuale promozione, si terrà conto delle potenzialità di
recupero e di eventuali situazioni personali e di contesto dell'alunno che si ritiene abbiano
inciso sul suo rendimento scolastico
La valutazione del comportamento è espressa, nella scuola Primaria, attraverso un giudizio, e
nella scuola Secondaria attraverso un voto in decimi, formulati secondo le modalità deliberate dal
Collegio docenti.
Con riferimento alla validità dell‟anno scolastico Si ricorda al Collegio il DPR 122 Art 2
comma 10
“ [….] ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n.
59
del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione
degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1,sono
deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la
possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilita' di accedere alla valutazione
comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze
sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente
verbalizzate”. Con riferimento all‟Art 11 comma 1 D.lgs. n.59/2004 si ricorda che “ai fini della
80
validità dell‟anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell‟orario annuale
personalizzato”.
Il Collegio docenti ha deliberato che in casi eccezionali e debitamente documentati, nel caso in
cui l'alunno non abbia frequentato le lezioni per almeno ¾ dell'orario personalizzato il Consiglio
di classe delibera se ricorrano le condizioni di ammissione alla valutazione finale degli studenti
che si trovino in una delle seguenti condizioni:
Assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati; Assenze dovute a terapie o cure programmate; Assenze dovute a particolari situazioni familiari verificatesi nel corso dell‟anno
scolastico (es. trasferimenti di residenza), compresi gli alunni stranieri arrivati in corso anno
scolastico
Motivazioni di carattere sociale e culturale per alunni in situazione di valutare.
Il Consiglio di classe può valutare a sua discrezione di concedere la deroga anche in
assenza della domanda prodotta dal genitore, qualora sia a conoscenza di situazioni
particolari personali o familiari. Nei casi suddetti, il Consiglio di classe, considerate le
verifiche effettuate e la presenza di un numero congruo delle stesse, deciderà con deliberazione
motivata e trascritta a verbale se ricorrano le condizioni per ritenere che le assenze non
pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione finale.
CRITERI DI GIUDIZIO DI IDONIETA‟, ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO
CICLO DI ISTRUZIONE. In sede di scrutinio finale la valutazione degli allievi compete al CdC –
CFR.DPR n. 122/2009, art.2:
“la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola secondaria
di primo grado, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con
deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza”.
Precisiamo dunque che in sede di scrutinio, intermedio e finale, la valutazione non è del singolo
docente e che tutti i voti si ritengono decisi dal consiglio di classe.
In sede di scrutinio il consiglio di classe assegna il voto in decimi con il quale l‟alunno viene
ammesso all‟esame conclusivo del I° ciclo.
L‟art. 3 comma 2 del DPR 122/2009 prescrive: “il giudizio di idoneità di cui all’articolo 11,
comma 4- bis, del decreto legislativo n.59 del 2004 e successive modificazioni è espresso dal
consiglio di classe in decimi considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella
scuola secondaria di primo grado”.
In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all‟esame
81
medesimo, senza attribuzione di voto.
Il criterio per il calcolo del voto di ammissione (giudizio di idoneità), deciso dalla scuola nella sua
autonomia, prevede che si consideri la media dei voti numerici compreso il
comportamento, arrotondato matematicamente.
Fanno eccezione i casi in cui il consiglio di classe ha ammesso l‟alunno all‟esame sebbene, in
sede di proposta di voto, fossero presenti una o più insufficienze. In tal caso l‟approssimazione
avverrà sempre per difetto.
82
Valutazione del comportamento
Il voto di condotta, per la scuola primaria e secondaria di I° grado, viene attribuito dall‟intero
Consiglio di classe o team di insegnanti riunito per gli scrutini tenendo presente i seguenti
descrittori:
Rispetto dei tempi: inteso come rispetto della puntualità e della frequenza alla lezioni,
con entrata/uscita fuori orario solo in caso di effettiva necessita;
Rispetto delle consegne: compiti e funzioni assegnate;
Rispetto delle regole: regolamenti di Istituto, dei laboratori ecc.;
Rispetto degli altri: sapersi porre nei confronti degli adulti, docenti e operatori scolastici,
e dei compagni;
Partecipazione attiva al dialogo educativo (a scuola, durante visite guidate, ecc.),
svolgendo un ruolo propositivo nell‟ambito del gruppo-classe, contribuendo alla
socializzazione e all‟inserimento dei compagni in difficoltà;
Comportamento responsabile in ogni momento dell‟attività scolastica
GRIGLIE COMPORTAMENTO
SCUOLA PRIMARIA
Modalità di partecipazione:
Partecipa in modo propositivo e creativo alle attività scolastiche
OTTIMO
Partecipa in modo pertinente e costruttivo alle attività scolastiche DISTINTO
Partecipa in modo pertinente e collaborativo alle attività scolastiche BUONO
Partecipa alle attività scolastiche solo se sollecitato ed in modo
poco collaborativo
SUFFICIENTE
Partecipa alle attività scolastiche saltuariamente e solo se sollecitato
NON
SUFFICIENTE
83
Rispetto delle regole:
Ha interiorizzato pienamente la regola e la rispetta
OTTIMO
Conosce e rispetta le regole
DISTINTO
Conosce le regole ma non sempre le rispetta
BUONO
Rispettale regole solo saltuariamente
SUFFICIENTE
Ha difficoltà a rispettare le regole
NON
SUFFICIENTE
Modalità di relazione:
È sempre disponibile e sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni
OTTIMO
Sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni
DISTINTO
Non incontra particolari difficoltà nel relazionarsi con compagni e
adulti
BUONO
Si relaziona con gli adulti e solo con un gruppo ristretto di compagni
SUFFICIENTE
Ha difficoltà a relazionarsi con compagni e adulti
NON
SUFFICIENTE
84
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VOTO
DESCRITTORI
10
L‟allievo è sempre puntuale e frequenta le lezioni con regolarità;
rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;
si relaziona correttamente con i docenti, gli operatori scolastici e i compagni;
partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento;
ha un comportamento responsabile in ogni momento dell‟attività scolastica.
9
L‟allievo generalmente rispetta i tempi e frequenta le lezioni con regolarità;
rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;
si relaziona in genere correttamente con i docenti, con gli operatori scolastici e con i compagni;
ha un comportamento responsabile in ogni momento dell‟attività scolastica.
8
L‟allievo rispetta generalmente i tempi e/o la frequenza è abbastanza regolare;
rispetta in genere le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;
generalmente ha un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni e adeguatamente
rispettoso dei docenti e/o del personale d‟Istituto;
partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione;
è interessato e motivato all‟apprendimento;
ha un comportamento responsabile durante l‟attività scolastica.
7
L‟allievo rispetta poco i tempi ma la frequenza è abbastanza regolare;
spesso non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;
mantiene un atteggiamento poco collaborativo nei confronti dei compagni e tende ad
assumere un comportamento non sempre rispettoso nei confronti dei docenti e/o del personale
d‟Istituto;
dimostra scarsa attenzione in classe e sovente svolge azioni di disturbo, che compromettono
l‟attenzione
generale.
non sempre ha un comportamento responsabile durante l‟attività scolastica, sono presenti
delle note disciplinari nel registro di classe (senza sospensione o con sospensione fino a 2
giorni);
6
L‟allievo generalmente non rispetta i tempi e/o la frequenza è discontinua;
raramente rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni e le giustificazioni delle
assenze e delle entrate/uscite fuori orario sono sovente immotivate o pretestuose;
mantiene un atteggiamento scarsamente collaborativo nei confronti dei compagni e tende ad
assumere
un comportamento poco rispettoso nei confronti dei docenti e/o del personale d‟Istituto;
dimostra scarsa attenzione in classe e spesso disturba le lezioni, ostacolando il dialogo educativo;
spesso ha un comportamento poco responsabile durante l‟attività scolastica, sono presenti delle
note disciplinari nel registro (>2) di classe e sono stati presi a suo carico provvedimenti disciplinari
quali la sospensione da 3 a 15 giorni.
85
≤ 5
L‟allievo non rispetta i tempi e/o la frequenza è irregolare;
non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni; compaiono reiterate assenze non
giustificate e frequenti entrate/uscite fuori orario immotivate e pretestuose;
assume spesso un comportamento scorretto nei confronti dei compagni, dei docenti e/o del
personale d‟Istituto;
l‟impegno nello studio e nello svolgimento dei compiti è carente;
ha un comportamento poco responsabile durante l‟attività scolastica, dimostrando verso essa un
completo disinteresse disturbando sistematicamente le lezioni, svolgendo una funzione negativa per la
socializzazione nell‟ambito del gruppo-classe; sono presenti più note disciplinari nel registro di
classe e sono stati presi a suo carico diversi e pesanti provvedimenti disciplinari quali la sospensione
per più di 15 giorni o la esclusione dagli scrutini.
Il voto viene assegnato quando sussistono almeno tre degli indicatori, uno dei quali riguarda i
provvedimenti disciplinari.
Per i voti minori o uguali a 7, occorre riportare le motivazioni nel verbale del consiglio di classe,
inserendo le diciture sopra riportate.
86
Autovalutazione di Istituto
La scuola è luogo dove essenzialmente vengono prodotte azioni didattico - educative che devono
essere continuamente regolate verso i fini della formazione. L'attività regolativa delle azioni è
possibile solamente attraverso una loro valutazione attenta e sistematica. Per migliorare
l'istituzione scolastica e il servizio che essa eroga, aspetti da osservare e valutare sono soprattutto
i seguenti:
progetti didattici di approfondimento presenti nel P.O.F.
aspetti organizzativi e gestionali dei progetti presenti nel P.O.F.
servizi erogati dalla scuola e dal territorio
aspetti organizzativi e relativi al funzionamento degli Organi Collegiali
Il Dirigente Scolastico riferisce periodicamente al Consiglio di Istituto sullo Stato di Attuazione
del POF. Dall‟anno scolastico 2013-14 l‟autovalutazione di istituto ha tenuto conto del
Regolamento sul sistema di valutazione scolastico proposto dal Governo il 23/01/2013.
La valutazione dei risultati conseguiti dall‟Istituzione Scolastica
In data 8 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento che istituisce e
disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche (DPR n. 80 del 28 marzo
2013). Il modello procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico che lega l‟autovalutazione
d‟istituto alla valutazione esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di
miglioramento, alla rendicontazione dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.
Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta – per il triennio costituito dagli anni
scolastici 2014/15, 2015/16 e 1016/17- la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche
del procedimento di valutazione secondo quanto previsto dall'art. 6 del DPR citato.
Con la nota 30 aprile 2015, prot. n. 3746, il Miur ha dato avvio alla compilazione, da parte delle
scuole, proprio Rapporto di Autovalutazione.
L'Istituto Comprensivo Compagni Carducci , mediante un proprio gruppo di lavoro, ha
predisposto il proprio Rapporto terminato a luglio 2015 e revisionato a settembre 2015.
87
Comitato per la valutazione dei docenti
Il comma 129 dell‟art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, stabilisce la composizione del
comitato e le norme che lo regolano. La legge novella l‟art.11 del T.U., di cui al D. l.vo 297/94,
prevedendo la costituzione di un “Comitato di Valutazione” che si assume, oltre ai tradizionali
ruoli, il compito di “individuare i criteri per la valorizzazione del merito sulla base di indicazioni
contenute nelle lettere a,b,c. L‟Istituto “Compagni-Carducci”, ha aderito alla Rete Interregionale
(Lazio/EmiliaRomagna/Toscana) VALUTAZIONE IN PROGRESS per lavorare in questa
direzione.
Valutazione Invalsi
Rilevazioni nazionali e internazionali sugli apprendimenti degli studenti
L‟INVALSI (cfr. d. lgs. n. 286/2004) ha il compito di “attuare verifiche periodiche e sistematiche
sulle conoscenze ed abilita degli studenti”.
I livelli scolastici coinvolti sono quelli individuati dalla direttiva 88/2011, per le classi II e V della
scuola primaria e la classe III della scuola secondaria di primo grado. Come previsto dalla legge
176/2007, l‟INVALSI ha predisposto e curato la somministrazione della Prova nazionale
inserita all‟interno dell‟esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, volta a verificare i
livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta
prova sono scelti dal Ministro della Pubblica Istruzione tra quelli predisposti annualmente
dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
(INVALSI).
Si considerano prioritarie, ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree
disciplinari dell‟italiano e della matematica che verranno valutate in coerenza con gli obiettivi di
apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali.
Per ciascuna scuola le rilevazioni nazionali consentiranno di acquisire i risultati nazionali di
riferimento e i propri dati aggregati a livello di classe e disaggregati per ogni singolo item. Ciò
con l‟obiettivo di disporre della necessaria base conoscitiva per:
Individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani di
miglioramento dell‟efficacia dell‟azione educativa, e aspetti di qualità da
mantenere e rafforzare;
Apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio-
economico-culturale, al fine di promuovere i processi di autovalutazione
d‟istituto.
88
L‟analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzati
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: l‟Istituto ha raggiunto
risultati superiori alla media regionale e nazionale sia nelle prove di Italiano che di
Matematica.
La Funzione Strumentale “Qualità, autovalutazione, piano di miglioramento, bilancio
sociale” è responsabile dell‟analisi dei dati di restituzione dell‟Invalsi.
89
Profilo in uscita
1) D a lla scuola dell‟infanzia alla scuola primaria
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo
stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia
(rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze,
abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell‟infanzia, è ragionevole attendersi che
ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita
personale. - - Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure,
avverte gli stati d‟animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità,
ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse
e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di
sperimentare, interagisce con le cose, l‟ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i
cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i
conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l‟attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e
morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di
conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si
esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad
orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a
situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a
termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo
personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
2) P rofilo delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado
90
L‟Istituto Comprensivo Compagni-Carducci ha aderito ad una proposta del MIUR di sperimentare
un modello unico nazionale già nell‟A.S. 2014-2015. Insieme alla documentazione d‟esame, è stata
quindi consegnata alla famiglia dell‟alunno una scheda di certificazione, redatta dal Consiglio di
classe, nella quale sono valutate le competenze trasversali a tutte le discipline e individuate dal
Profilo finale dello studente nelle Indicazioni Nazionali.
Molteplici sono le novità introdotte in questo nuova griglia di valutazione:
La valutazione numerica è stata sostituita da quattro livelli esplicitati da indicatori, con lo
scopo di distinguere in modo chiaro la valutazione delle competenze dalla valutazione delle
singole discipline;
Il proposito di valutare le competenze in maniera costruttiva evidenziando i punti di forza
più che le criticità;
L‟apertura alla valutazione di competenze maturate non esclusivamente in ambito scolastico;
L‟offerta allo studente di un ulteriore strumento per orientarsi nelle scelte future.
91
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,
riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un‟ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi
simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie
personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o
insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi
di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
92
appropriato alle diverse situazioni. Nell‟incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in
semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea utilizza la lingua inglese
nell‟uso delle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verificare l‟attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di
elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle
che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi
nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace
di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti
anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di
vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per
le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti
educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle
comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
93
Fabbisogno di organico 2016-2019
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni
“L‟organico dell‟autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n.
2805 del 11.12.2015.
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano
delle sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Posto
comune
Posto di sostegno
Scuola
dell‟Infanzia
a.s. 2016-17: n.1
21
3 docenti
10 sezioni a tempo 40 ore a
settimana
La richiesta di 1 posto comune
in più è legittimata dal fatto che
ogni settimana vengono fatte
2.30 ore di prescuola, per
andare incontro alle esigenze
dell‟utenza, con personale
dell‟organico, togliendo 2,30 ore
di compresenza.
a.s. 2017-18: n.2
23
3 docenti e 13
ore
11 sezioni a tempo 40 ore a
settimana
La richiesta di 1 posto comune
in più è legittimata dal fatto che
ogni settimana vengono fatte
2.30 ore di prescuola, per
andare incontro alle esigenze
dell‟utenza, con personale
dell‟organico, togliendo 2,30 ore
di compresenza.
a.s. 2018-19: n.3 23
3 docenti e 13
ore
11 sezioni a tempo 40 ore a
settimana
La richiesta di 1 posto comune
in più è legittimata dal fatto che
ogni settimana vengono fatte
2.30 ore di prescuola, per
andare incontro alle esigenze
dell‟utenza, con personale
dell‟organico, togliendo 2,30 ore
94
di compresenza.
Scuola
Primaria
a.s. 2016-17: n.1
40 6 Totale classi 22 di cui:
17 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore.
Data la grande richiesta
dell‟utenza all‟iscrizione al
tempo scuola di 40 ore
prevediamo di attivare la
diciassettesima classe.
Le 5 classi a tempo corto
avranno, per uniformare i tempi
scuola dell‟uscita pomeridiana,
un„ora aggiuntiva rispetto al
modulo orario delle 27h.
a.s. 2017-18: n.2
41 7 Totale classi 23 di cui:
18 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore.
Data la grande richiesta
dell‟utenza all‟iscrizione al
tempo scuola di 40 ore
prevediamo di attivare la
diciottesima classe.
Le 5 classi a tempo corto
avranno, per uniformare i tempi
scuola dell‟uscita pomeridiana,
un„ora aggiuntiva rispetto al
modulo orario delle 27h
a.s. 2018-19: n.3 41 7 Totale classi 23 di cui:
18 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore.
Data la grande richiesta
dell‟utenza all‟iscrizione al
tempo scuola di 40 ore
prevediamo di lasciare la
diciottesima classe senza
aumentare per mancanza di
spazi.
Le 5 classi a tempo corto
avranno, per uniformare i tempi
scuola dell‟uscita pomeridiana,
un„ora aggiuntiva rispetto al
modulo orario delle 27h
95
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso/
sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano
delle classi previste e le loro
caratteristiche
A043
Lettere
11cattedre+2h 11cattedre+2h 11cattedre+12h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
A059 Matematica
e Scienze
6 cattedre+12h 6 cattedre+12h 7 cattedre Nell‟a.s.2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
A033 Tecnologia
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
96
A345
Inglese
3 cattedre+6h 3 cattedre+6h 3 cattedre+9h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
A245
Francese
16h 16h 16h Nel biennio 2016-2018
8 classi
Nell‟a.s. 2018-19
8 classi
A445
Spagnolo
1cattedra+6h 1cattedra+6h 1cattedra+10h Nel biennio 2016-2018
12 classi
Nell‟a.s. 2018-19
13 classi
A028
Ed.
Artistica
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
A030
Scienze
Motorie
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
97
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
A032
Ed.
Musicale
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
AJ77
Pianoforte
1catt. + 9 ore
pianoforte
1catt. + 9 ore
pianoforte
1catt. + 9 ore
pianoforte
Non sempre negli ultimi anni
l‟Istituto ha potuto soddisfare la
richiesta sempre maggiore di
accesso alle classi con lo
strumento musicale, pertanto
abbiamo l‟esigenza di 9 ore in più
di Pianoforte
AG77
Flauto
1catt. + 9 ore
flauto
1catt. + 9 ore
flauto
1catt. + 9 ore
flauto
Non sempre negli ultimi anni
l‟Istituto ha potuto soddisfare la
richiesta sempre maggiore di
accesso alle classi con lo
strumento musicale, pertanto
abbiamo l‟esigenza di 9 ore in più
di Flauto
AM77
Violino
1catt. + 9 ore
violino
1catt. + 9 ore
violino
1catt. + 9 ore
violino
Non sempre negli ultimi anni
l‟Istituto ha potuto soddisfare la
richiesta sempre maggiore di
accesso alle classi con lo
strumento musicale, pertanto
abbiamo l‟esigenza di 9 ore in più
di Violino
AB77
Chitarra
1catt. + 9 ore
chitarra
1catt. + 9 ore
chitarra
1catt. + 9 ore
chitarra
Non sempre negli ultimi anni
l‟Istituto ha potuto soddisfare la
richiesta sempre maggiore di
accesso alle classi con lo
strumento musicale, pertanto
abbiamo l‟esigenza di 9 ore in più
98
di Chitarra
IRC 1 cattedre+2h 1 cattedre+2h 1 cattedre+3h Nell‟a.s. 2016-2017
20 classi di cui
7 prime
6 seconde
7 terze
Nell‟a.s. 2017-2018
7 prime
7 seconde
6 terze
Nell‟a.s. 2018-2019
21 classi di cui:
7 prime
7 seconde
7 terze
AD00
Sostegno
6 cattedre+9h 6 cattedre+9h 7cattedre
b. Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti Motivazione
Lingua Straniera (Inglese)
A345
1 Potenziamento della lingua straniera anche in vista del
conseguimento delle certificazioni
Ed. Musicale A032 1 Potenziamento e miglioramento delle attività musicali
dall'infanzia alla secondaria di primo grado
Ed. Artistica A028 1 Potenziamento e miglioramento delle attività
artistiche/laboratoriali dall'infanzia alla secondaria di
primo grado
Posto comune primaria 4 Potenziamento/recupero nella primaria in italiano, in L2
per stranieri, matematica e cittadinanza attiva
Posto sostegno Primaria
Posto Sostegno AD00
12 h
9 h Progetti ponte fra i tre gradi di istruzione
V. Scheda di Organizzazione dell‟Organico Potenziato in allegato
99
c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di
quanto stabilito dal comma 14 dell‟art. 1, legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
7
Collaboratore scolastico
17 collaboratori
Assistente tecnico e relativo profilo (solo
scuole superiori)
Altro
Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali
Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le
infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota Miur prot. n. 2805 del
11.12.2015. L‟effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla
concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse
umane e strumentali con esso individuate e richieste.
Fabbisogno infrastrutture
PLESSI LABORATORI
Carducci
(Primaria-Infanzia)
Informatica
Teatro
Biblioteca
Laboratorio scientifico
Laboratorio di ceramica
Aula di musica
Palestra e palestrina
100
Dino Compagni
(Secondaria)
Laboratorio multimediale
Laboratorio informatica
Aule di strumento musicale
Palestra
Fabbisogno mezzi e strumenti
PLESSI LABORATORI TIPOLOGIA QUANTITA‟
CARDUCCI
(INFANZIA-PRIMARIA)
Informatica (Primaria)
PC completi
E dispositivi elettronici
per alunni con bisogni
educativi specifici
30
5
Laboratorio di ceramica
(Infanzia e Primaria)
Rinnovo materiale
(tavolette, pennelli,
utensili mattarelli e
altro)
Secondo
necessità
Laboratorio scientifico
(Infanzia e Primaria)
Materiale occorrente per
esperimenti Lss
Secondo
necessità
Aula cineforum
(Infanzia e Primaria)
Messa in funzione del
proiettore
Laboratorio informatico
(Primaria)
PC completi 30
Teatro
(Infanzia e Primaria)
Rifacimento palco e
quinte.
Materiale di facile
consumo per
allestimenti scenici
Secondo
necessità
101
Biblioteca
(Infanzia e Primaria)
Acquisto nuovi libri di
narrativa per ragazzi
200
Laboratorio musicale
(Infanzia e Primaria)
Acquisto strumentario
musicale
Sufficienti per
un „orchestra di
classe
Palestra e palestrina
(Infanzia e Primaria)
Rinnovo materiali
sportivi e per le tecniche
di rilassamento
Secondo
necessità
DINO COMPAGNI
(SECONDARIA)
Laboratorio multimediale
Incremento di una
seconda lavagna LIM
1
Laboratorio informatica
PC completi
E dispositivi elettronici
per alunni con bisogni
educativi specifici
30
5
Aule di strumento musicale
Acquisto strumentario
musicale Sufficienti per
un „orchestra di
classe
Palestra Rinnovo materiali
sportivi Secondo
necessità
102
Piano di formazione personale docente e non docente
Con la nota n.35 del 7/01/2016 il MIUR ha fornito indicazioni e orientamenti per la
definizione del Piano triennale per la formazione del personale che delineano alcune
coordinate utili a collocare le proposte delle scuole per la formazione, nel quadro evolutivo
della formazione in servizio determinato dalla Legge 107 .
Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell‟art.1, c.124 della L. 107:
dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie di
formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per
l‟uso delle tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione
curricolare e organizzativa; b) formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a
potenziare la progettazione per competenze nel segmento del curricolo 3-14 anni.
Per la formazione dei docenti all‟uso delle TIC è prevista la partecipazione alle attività
proposte dalla Rete Interprovinciale SISIFO deliberata in Consiglio d‟Istituto.
I docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li
veda soggetti attivi dei processi. Le migliori esperienze formative, da conoscere e da
valorizzare, metteranno a disposizione un repertorio di tecnologie innovative (laboratori,
workshop, ricerca-azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura
delle competenze), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,
riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli
apprendimenti realizzati.
Il piano di istituto prevede delle azioni formative a livello triennale da rivolgere a docenti neo-
assunti (vedi allegato potenziato), gruppi di miglioramento, consigli di classe, team docenti
impegnati in innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015, figure sensibili della sicurezza
(D.Igs.81/2008, personale amministrativo impegnato nella segreteria digitale.
103
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE
DOCENTE E NON DOCENTE
AZIONI
INNOVAZIONE DIGITALE NELLA DIDATTICA
Corsi di formazione permanente avente per oggetto
l‟aggiornamento sull‟utilizzazione delle nuove
tecnologie digitali e sulle metodiche per applicarle
nella didattica curricolare (rete SISIFO).
I docenti saranno impegnati in percorsi significativi di
sviluppo e ricerca professionale, che li veda soggetti
attivi dei processi. Le migliori esperienze formative,
da conoscere e da valorizzare, metteranno a
disposizione un repertorio di tecnologie innovative
(laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review,
comunità di pratiche, social networking, mappatura
delle competenze), con un equilibrato dosaggio di
attività in presenza, studio personale, riflessione e
documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e
rendicontazione degli apprendimenti realizzati.
Il piano di istituto prevede delle azioni formative a
livello triennale da rivolgere a docenti neo-assunti
(vedi allegato potenziato), gruppi di miglioramento,
consigli di classe, team docenti impegnati in
innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015, figure
sensibili della sicurezza (D.Igs.81/2008, personale
amministrativo impegnato nella segreteria digitale.
FORMAZIONE SPECIFICA DIDATTICA
LABORATORIALE
Corsi di formazione specifica sulla metodologia della
didattica laboratoriale volta a favorire l‟acquisizione
di una metodologia di lavoro in grado di sviluppare
competenze e apprendimenti significativi attraverso
l‟imparare facendo.
PROGETTAZIONE PER COMPETENZE Corsi di formazione permanente volto a realizzare una
progettazione curricolare basata sul raggiungimento
delle competenze specifiche in tutte le discipline
oggetto di insegnamento
VALUTAZIONE PER COMPETENZE Corsi di formazione sulla progettazione per
competenze, con aggiornamento continuo finalizzato a
realizzare una valutazione pertinente delle competenze
raggiunte nei diversi gradi del curricolo ed al termine
104
dello stesso
SICUREZZA Ogni anno l‟Istituto promuove, attraverso Enti Esterni
e personale qualificato interno, corsi di formazione
volti a favorire un processo educativo per creare una
mentalità attenta alla prevenzione del rischio e alla
promozione di competenze decisionali, diagnostiche e
comunicative di primo soccorso. A tale scopo ogni
anno viene formato nuovo personale:
Addetti antincendio
Addetti Primo Soccorso
Addetti somministrazione farmaci
Addetti uso defibrillatore
Particolare attenzione è rivolta alla salute e al benessere
di ciascun alunno. A tale riguardo l‟Istituto promuove
corsi per i genitori come quello sulla disostruzione
delle vie aeree superiori.
105
Elenco dei documenti consultabili sul sito dell‟Istituto
Piano dell‟offerta formativa (POF)
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=la-scuola/piano-dellofferta-formativa
Patto di corresponsabilità
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-
2015/patto_educativo_di_corresponsabilita.pdf
Piano annuale dell‟inclusività
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/piano-annuale-
dellinclusivita-pai.pdf
Protocollo di accoglienza alunni stranieri
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-
2015/protocollo_accoglienza_alunni_stranieri.pdf
Regolamento di disciplina degli alunni
http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/ammi
nistrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_ge
n/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975180257_regolamento_disciplina_ag
giornato_al__feb_2014.pdf
Regolamento di Istituto
http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/ammi
nistrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_ge
n/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1419071107559_regolamento_di_istituto_-
_aggiornato_al_03_luglio_2014.pdf
Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione
http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/ammi
nistrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_ge
n/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975098592_regolamento_uscitexvisitex
viaggi_definitivo_cdd_e_cdi_-_aggiornato_al_10_febbraio_2014.pdf
Regolamento del Collegio dei Docenti
http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/ammi
nistrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_ge
n/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975479912_regolamento_collegio_doce
nti_approvato_9_nov_2012.pdf
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/snv-
pubblicazionerav-fiic853009.pdf
Curricolo
file:///C:/Users/b-pc/Downloads/istituto_comprensivo_compagni_carducci_-_curricoli_-_09-11-
2015.pdf
106
Progetti:
Progetti Scuola dell‟Infanzia
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=offerta-formativa/attivita-e-progetti-la-
scuola-dell-infanzia
Progetti della Scuola Primaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-
primaria
Progetti della Scuola Secondaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-
secondaria
Attività e progetti trasversali http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=attivita-e-
progetti/attivita-e-progetti
Modulistica INVALSI
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-dati-
di-contesto-invalsi.pdf
Criteri per graduatoria di accesso - scuola dell'infanzia Carducci
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-
criteri-infanzia-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf
Criteri per graduatoria di accesso - scuola primaria Carducci
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-
criteri-primaria-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf
Criteri per graduatoria di accesso - scuola secondaria Carducci
http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-
criteri-secondaria-compagni-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf
Piano di miglioramento (PDM)
Modello Organico Potenziato