ioarch 40 - mar/apr 2012

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icone italiane Firenze, milano, sesto san Giovanni Font srl - via Siusi 20/a 20132 Milano Sped. in abb. postale 45% D.L. 353/2003 (conv. in. 27.02.2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 DCB Milano Anno 6 - n 40 - Marzo/Aprile 2012 - euro 4,50 Ambiente costruito un progetto territoriale / architettura in opera / Lab retrofitting / Focus the stairscraper / Stile libero nuova vita con il legno / Design porta a porta

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il magazine dei progettisti italiani the Italian architects and designers magazine

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icone italiane Firenze, milano, sesto san Giovanni

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Font srl - via Siusi 20/a 20132 MilanoSped. in abb. postale 45% D.L. 353/2003(conv. in. 27.02.2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 DCB Milano

Anno 6 - n 40 - Marzo/Aprile 2012 - euro 4,50

Ambiente costruito un progetto territoriale / architettura in opera / Lab retrofitting / Focus the stairscraper / Stile libero nuova vita con il legno / Design porta a porta

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CONTROPARETE FONOASSORBENTE

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Page 3: IoArch 40 - Mar/Apr 2012

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Direttore responsabileSonia Politi

Comitato di direzioneMyriam De Cesco, Carlo Ezechieli, Antonio Morlacchi

Comitato TecnicoMichele Caterino, Eric Ezechieli, Walter Marabelli, Guido Pesaro

ContributiFrancesca Emily Amato, Mara Corradi, Marco Penati, Nadia Rossi, Silvia Zotti

Grafica e impaginazione Roberta Basaglia

Fotolito e stampa Pinelli Printing, Milano

© Diritti di riproduzione riservati. La responsabilità degli articoli firmati è degli autori. Materiali inviati alla redazione salvo diversi accordi, non verranno restituiti.

3 L’ArChiTeTTurA in OperA ABDR, Parco della musica a Firenze

11 The viLLAGe Vodafone Centre

16 AbiTAre neLLA CiTTà Che CAmbiA Campari headquarters e residenze

21 STAirSCrAper Nabito Architects

24 un prOGeTTO TerriTOriALe Galfetti, Nunes, B+D+M per Sappada

27 TeCniCA AerAuLiCA

29 L’OrO DeLL’ADiGe Costruire in Classe Oro +

32 un CASO Di STuDiO Retrofitting

33 COme Ti rinnOvO iL COnDOminiO 40 iDenTiTà TrASpArenTi La nuova sede di Midj

43 pOrTA A pOrTA Effebiquattro

44 nuOvA viTA COn iL LeGnO Studio X-Tern

Si può FAreIl petrolio finirà anche se le conferenze sul clima non producono risultati. Del resto anche gli Stati che si parlano sono ormai un anacronismo, come le esposizioni universali e le Olimpiadi. Eredità del passato, come le macchine e gli impianti di riscaldamento che già oggi possono essere sostituiti con relativa semplicità anche negli edifici esistenti. Edifici perlopiù scadenti, al contrario delle residenze che presentiamo in questo numero. Mentre a Sappada un concorso per il nuovo palazzetto dello sport diventa una preziosa occasione di riassetto paesaggistico e urbanistico, i giovani architetti di Nabito immaginano di recuperare, verticalizzandole, le funzioni di vicinato smarrite nella nuova scala della città globale. In una ritrovata scala dell’uomo che non esclude la monumentalità quando questa trovi delle ragioni collettive, come nel Parco della Musica di Firenze.

iOAr

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40

In copertina, interno del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze (foto ©Studio Maggi/Moreno Maggi)

editore Font srl, via Siusi 20/a20132 Milano tel. 02 2847274 - fax 02 45474060 [email protected] - www.ioarch.it

Abbonamentitel. 02 2847274 - fax 02 [email protected]

Prezzo di copertina euro 4,50arretrati euro 9,00. Abbonamento annuale (10 numeri) euro 30,00; estero euro 60,00. Versamento su c.c.p. 64538911 intestato a Font Srl

Reg. Tribunale di Milano n. 822 del 23/12/2004.

Sped. in abb. postale 45% D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n.46) art. 1, comma 1,DCB Milano

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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news/fiereemostre

COnServAre iL pATrimOniO ArTiSTiCO

iTALy: The GrAphiC LAnDSCApe

Presso il Quartiere Fieristico di Ferrara, dal 28 al 31 marzo 2012, si tiene la più importante manifestazione a livello nazionale dedicata all’arte del restauro e alla conservazione del patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico. Protagonista al Salone è il MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, assieme ai suoi differenti Istituti, con un ricco programma di eventi, convegni e incontri tecnici. Presenti in fiera numerosi espositori (anche esteri) tra cui produttori di materiali, tecnologie, attrezzature museali, servizi e software, centri per il restauro,

La quinta edizione dell’allestimento del Triennale Design Museum di Milano, ideata da Fabio Novembre segna un percorso di promozione e valorizzazione della creatività del nostro Paese. L’esposizione, articolata per tipologie di artefatti, è un approfondimento su vecchi e nuovi prodotti e sugli strumenti della cultura visiva.

Alberghi e ResortSix Senses Con Dao, Ba-Ria, Vietnam Architetti: AW2 / Stéphanie Ledoux e Réda Amalou

Insediamenti produttiviMcLaren Production Centre, Woking, Regno Unito Architetti: Foster + Partners

Uffici Main Point Karlin, Praga Architetti: DaM, spol. s r.o.

Riqualificazioni“The Library”, Copenhagen Architetti: Cobe and Transform

Residenziale“Residence le 19”, Parigi Architetti: Atelier Zundel & Cristea

Centri commercialiMorocco Mall (nell’immagine), Casablanca Architetti: Design International

i vinCiTOri Dei mipim AwArDS 2012neLL’AmbiTO DeL mipim, merCATO inTernAziOnALe DeLLA prOprieTà immObiLiAre, TenuTOSi A CAnneS DAL 6 AL 9 mArzO 2012 SOnO STATi ASSeGnATi i premi Di ArChiTeTTurA in DiverSe CATeGOrie

La Cittadella fortificata di Venzone, in provincia di Udine, è il luogo del primo meeting Città Murate. Storia, gestione, valorizzazione e sviluppo, in programma per il 26 maggo 2012 presso il Salone del Palazzo Municipale di Venzone. Un laboratorio di proposte e progetti per capire come valorizzare in modo concreto la ricchezza delle citta murate e farne modello per le generazioni future.

Le CiTTà murATe SALOne DeLL’ArTe DeL reSTAurO e DeLLA COnServAziOne Dei beni CuLTurALi e AmbienTALi - FerrArA, 28/31 mArzO 2012

LA mOSTrA-COnveGnO per L’eFFiCienzA enerGeTiCA e LA SOSTenibiLiTà in eDiLiziA FA TAppA ALLA CiTTADeLLA DeLLA SCienzA Di bAriDAL 29 AL 31 mArzO 2012.

La sensibilità e l’attenzione della Regione Puglia verso le tematiche ambientali è uno dei motivi principali che hanno indotto Fiera Bolzano a organizzare una nuova edizione itinerante di Klimahouse a Bari, il primo passo per esplorare una regione del Sud Italia particolarmente ricettiva verso il concetto del ‘costruire ecologico’ e virtuosa per quanto riguarda la produzione di energie rinnovabili. La manifestazione si propone come punto d’incontro e di formazione per architetti, ingegneri, geometri, costruttori edili e anche per l’Amministrazione Pubblica e i cittadini interessati acostruire e a vivere in una casa sostenibile. Oltre a un’area espositiva di 1.800 mq, la manifestazione offre un programma di visite guidate a CaseClima recentemente costruite in Puglia (ad Altamura, Bisceglie e Monopoli).Cuore della manifestazione, il Congresso Costruire Sostenibile organizzato dall’Agenzia CasaClima, che si

premiO priTzker 2012L’architetto cinese Wang Shu è stato insignito del prestigioso premio Pritzker per il 2012. La cerimonia di premiazione ufficiale si terrà a Pechino il prossimo 25 maggio 2012.Nato nel 1963, laureato presso l’Institute of Technology Nanjing in Cina, Wang Shu è il primo architetto della Repubblica Popolare Cinese a ricevere

l’alta onorificenza “per la sua architettura senza tempo, profondamente radicata nel suo contesto, eppure universale” secondo la motivazione della giuria.

enti di promozione turistica, fondazioni bancarie, Università, Accademie di Belle Arti, Enti pubblici e i Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri.

www.ilportaledelrestauro.com

Progetti futuri Hôtel de Police, Charleroi, Belgio Architetti: Ateliers Jean Nouvel e MDW Architecture

Grandi progetti futuri Terminal collegamento ferroviario West Kowloon, Hong Kong Architetti: Aedas Limited

Premio del pubblico D-Cube City, Seoul Architetti: Samoo Architects & Engineers, The Jerde Partnership

Premio speciale della giuria Riqualificazione “AltePost”, Amburgo Architetti: Alk Arwed Friedrichsen

affianca ad un vasto programma di convegni e seminari tecnici. L’ingresso alla mostra e ai convegni è gratuito. Pre-registrazione obbligatoria on-line.

www.klimahouse-puglia.it

in mOSTrA DA ApriLe 2012 A FebbrAiO 2013

www.triennaledesignmuseum.org

kLimAhOuSe puGLiA

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L’ArChiTeTTurA in OperA

CON il NuOvO TeaTrO dell’Opera, COMpleTaTO iN TeMpi reCOrd, preNde FOrMa il parCO della MuSiCa, il NuOvO pOlO CulTurale di FireNZe. Tra MuSiCa e NaTura, Tra la CiTTà di pieTra e le CaSCiNe, aCCaNTO alla leOpOlda. prOGeTTO di aBdr.

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Asinistra,lafacciatadellatorrescenicache(inalto,foto©studiomaggi/morenomaggi)fungeanchedafondaleperlacaveaepuòaccoglierevideoproiezioni.ilmodelloadestraoffreunquadrodell’interointerventourbanistico.

A Porta di Prato, lungo la linea di faglia che separa la Firenze verde da quella di pietra, Il Parco della Musica e della Cultura mette a sistema i volumi imponenti degli audito-rium e dei servizi connessi con importanti volumetrie preesistenti (Stazione Leopolda) e di nuova realizzazione (il futuro nuovo Palazzo dei Congressi), proponendosi come nuova centralità urbana dedicata alle attivi-tà culturali e musicali. Inaugurato ufficialmente il giorno del sol-stizio d’inverno, il Teatro dell’Opera, che del Parco è l’edificio più rappresentativo, è stato realizzato in tempi record in quanto il progetto rientrava nel programma di inizia-tive per i 150 anni dell’unità d’Italia.Su scala urbana l’intero progetto del Parco della Musica è stato pensato come spazio pubblico che connette la città alle Casci-ne attraverso la realizzazione di un vasto sistema di aree pedonali, su diverse quote raccordate tra loro, che si rapportano con le nuove volumetrie dei due auditorium e della cavea all’aperto. Un vero parco artifi-ciale, costituito dalle coperture praticabili del complesso, da gradonate e nuovi spazi

pubblici e da una serie di giardini interni che si raccorda a quello naturale delle Ca-scine attraverso un ponte pedonale che a sudovest supera il fosso Macinante.Un progetto architettonico pensato per of-frire la massima flessibilità d’uso e quindi per accogliere, oltre agli eventi musicali che da sempre caratterizzano il Maggio Fiorentino, anche concerti di musica rock e semplici passeggiate all’aperto in quella che sarà la più grande piazza di Firenze, massi-mizzando la fruizione degli spazi.Su un ampio basamento, una sorta di zoc-colatura inclinata, sono inserite le due grandi sale da musica e la torre delle scene: nel complesso, l’insieme dei volumi è im-ponente ma stemperato dalla fitta rete di percorsi interni ed esterni di rampe e ter-razze dimensionate a misura d’uomo. Con la sola esclusione della torre scenica, tutte le volumetrie del progetto sono percorribi-li in copertura. Tutti gli spazi interni per il pubblico sono serviti dall’ampio foyer con due accessi: attraverso lo spazio sottostante la grande pensilina urbana o, provenendo dal Parco delle Cascine, attraverso la vetra

Ente appaltante: PresidenzadelConsilgiodeiministri

Fine lavori: 2011(primostralcio)

Progettazione architettonica: ABDr(arch.mariaLauraArlotti,arch.micheleBeccu,arch.PaoloDesideri,arch.filipporaimondo)

Consulenza per l’acustica strutturale e ambientale:müller-BBm,ing.Jürgenreinhold;particolariesecutiviBiobytesrl

Progettazione strutturale: italingegneriasrl,ing.tommasoAlbanesi,ing.simonesenesi

Progettazione impiantistica: enetecsrl,ing.renatotito,ing.DaniloCavaliere

Contractor: Ati:sACsocietàAppaltiCostruzionispa(mandataria);iGitspa(mandante)

Importo lavori: 137milionidieuro

NuOvO TeaTrO dell’Opera di FireNZe

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Per migliorare l’isolamento acustico le sale sono strutturalmente separate dall’involucro esterno, con una logica box-in-box

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galleria accessibile dal sistema di distribu-zione laterale. I palchetti, serviti da piccoli spazi retrostanti creati per accogliere gli spettatori, sono collocati nelle due porzioni

laterali ottenute dalla prosecuzione del pia-no della galleria verso il palco. Quest’ultimo, che si attiene agli standard internazionali per forma e dimensione, è progettato per ospitare al centro dello spa-zio scenico la rappresentazione, mentre in due tasche laterali può contenere fino a due allestimenti-scena, movimentati oriz-zontalmente attraverso piattaforme mobili montate su carrelli.La flessibilità dimensionale è uno degli aspetti unici del palco del nuovo Teatro Li-rico di Firenze, in grado di ospitare rappre-sentazioni teatrali con profondità di scena doppia rispetto alle dimensioni consentite dai tradizionali teatri italiani ed europei.

L’auditoriumLa sala piccola (da 1.100 posti) è destinata prevalentemente alla musica concertistica, ma si caratterizza per una grande flessibi-

ta che si apre al di sotto del volume inclinato della sala grande.Il nuovo teatro lirico, dotato di apparati scenotecnici innovativi, e il moderno au-ditorium rispondono appieno alle esigenze dell’esecuzione musicale classica e contem-poranea. Indipendenti tra loro e dall’invo-lucro esterno, da cui sono strutturalmente separate, con una concezione architettoni-ca e distributiva di “box in the box”, le due sale sono studiate per assicurare la miglio-re risposta acustica possibile e il direttore d’orchestra del Maggio Fiorentino, Zubin Mehta, ha partecipato alla progettazione in qualità di consulente musicale.

Il teatro liricoLa grande sala da 1.800 posti è inserita in un volume stereometrico inclinato ascen-dente largo 38 metri, lungo 43 e alto 19. La tradizionale forma “a ferro di cavallo” è rinnovata nel disegno e contenuta tra le due fasce distributive perimetrali di sca-le e rampe che consentono l’accesso degli spettatori e contribuiscono allo stacco dalle pareti dell’involucro per una migliore resa acustica. La complessità architettonica della sala unisce creazione formale e risposta ef-ficace alle esigenze visive e soprattutto acu-stiche. L’ampia platea è direttamente acces-sibile dal foyer e la sala ha un solo ordine di

ABDRarchitettiassociati

GliarchitettimariaLauraArlotti,micheleBeccu,PaoloDesideri,filipporaimondo(nellafotodienricascalfari/AGf),svolgonoattivitàprofessionaleassociatadal1982.L’attivitàprogettualedellostudio,chehasedeinroma,sisvolgeprincipalmenteneisettoripubblicieprivatidellegrandiopereinfrastrutturaliedeigrandicomplessiimmobiliariedèandataprogressivamentespecializzandosinellaprogettazioneintegrataenelcontrollodeirapportitraarchitetturaedengineering.traleoperepiùrecentisisegnalano:teatroClassicoperoperaeBallettoinAstana,Kazakistan,incostruzione;restaurodelmuseoArcheologiconazionaledireggioCalabria,incostruzione;nuovastazioneAltaVelocitàromatiburtina,appenacompletata.nel2003lostudiohavintoilpremioeurosolarperl’architetturabioclimatica.

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lità d’uso. Il palco può ospitare fino a 115 musicisti e 100 coristi ed essere facilmente adattato per rappresentazioni teatrali as-sumendo due configurazioni, una di tipo tradizionale rispetto alla posizione della platea oppure con posizione centrale, del tipo Teatro Globale, per le rappresentazioni sperimentali. La platea unica e i settori laterali al palco permettono attraverso veloci apparati sce-notecnici di variare la capienza della sala da 1.100 a 500 spettatori. I rivestimenti interni sono realizzati in legno, apprezzato nella

Quisopra,nellafoto©studiomaggi/morenomaggi,lasalagrandeprimadelterminedeilavorie,sottoeafianco,ilgiornodell’inaugurazione.nellapaginaafronte,l’involucroèinteramenterivestitoinlastrediKerlitedigrandidimensioni(50x150)esoli3,5mmdispessore,studiateappositamenteperquest’opera(tantocheilprodottohapresoilnomedi“KerliteAuditorium”)sonoincollatealcappottoisolante(foto©studiomaggi/morenomaggi).

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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rivestimentimatericiinoroeplatinoconferiscononobiltàeplasticitàaglispazidelfoyer.

tradizione concertistica per la sua capacità di vibrare, e tende speciali capaci di otti-mizzare l’acustica a seconda delle differenti configurazioni e utilizzi della sala.

La caveaLa cavea, che può contenere più di 2.000 spettatori, è posizionata sulla copertu-ra del teatro a integrazione e conclusione dell’esteso sistema di piazze, terrazze e bel-vedere del Parco. Le gradinate sono con-cepite come veri e propri “salotti urbani” alternati a porzioni trattate a piccolo giar-dino, usufruibili in qualsiasi momento e li-beramente dal pubblico, e non solo in occa-sione degli spettacoli. La contigua presenza del complesso bar-caffetteria-ristorante ne supporta la funzione di struttura adatta alla vita all’aperto. Inoltre, la cavea è posta ai piedi del grande volume della torre delle scene: in questo modo, la superficie della grande parete sovrastante si presta come fondale per proiezioni, aumentando le po-tenzialità della struttura per varie tipolo-gie di eventi. Sulla piazza dell’Auditorium sette grandi vetri colorati (3 metri per 3) fuoriescono dal suolo perfettamente alli-neati e distanziati tra loro. Il numero degli elementi in vetro richiama la scala musica-le e l’installazione si presta a interagire ed essere percorsa dai visitatori. ■

Paesaggivisivi

imaterialiperlefinituresuperficialisonostatisviluppatidaoikos.Lacomplessitàdeivolumi,l’orientamentodellalucenaturale,l’articolazionedelleluciartificialiedelleprospettivevisivehannoimpostounprogettomatericosuperficialededicato,direttamentestudiatoincantiere.nellasemisferadellasala1800,chefuoriesceconforzanell’atriodiingresso,lesuperficisonostatetrattateconstratidiverniceoro(zecchino,anticoeplatino)sovrappostiintrasparenzaunosull’altro.suisoffittidellaplateaiprogettistihannooptatoperuneffettoperlescente,mentrenelfoyerdiingressolesuperficisoprastantisonostaterifinitecon“travertino”effettocementoelicotterato.inesterno,“anticoferrocorten”haprodottoilvolutoeffettodimetallosottopostoalleintemperiedeltemposuporzionidifacciataevele.

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Intestata a:Notasullatuteladeidatipersonali.AisensidelD.Lgs196/03lainformiamocheisuoidatisarannoutilizzatiesclusivamenteperassolveregliobblighiderivantidallasuarichiestadiabbonamento;chesarannotutelatidaFontSrlsecondo lemodalitàprevistedalD.Lgsstesso;cheleipotràinqualsiasimomentoesercitareisuoidiritti,comedescrittidaltitoloIArt.7delD.Lgs196/03,tracui larettificao lacancellazionedeidati,semplicementescrivendoa:FontSrl, responsabiledeltrattamentodeidati,viaSiusi20/a,20132Milano.Larichiestadicancellazioneciimpediràperaltrodiproseguirenell’inviodellecopieprevistedall’abbonamentodaleisottoscritto.

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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Asinistra,vistaaereadelcomplesso.

Adestra,lepasserelledicollegamenotragliedifici.

Dasinistra,l’edificio[C](insezione)eilprospettodell’edificio[A];lasezionedegliedifici[B]e[A];quisopra,prospettointernodegliedifici[C]e[B].

Planimetria:edificio[A],congiardinopensilefotovoltaico;edificio[B];edificio[C];edificio[C1];

[P] pontetraedifici[A]e[C].

Alcentro,lapiazzasoprelevataconfontana.

L’intervento rientra in un ampio program-ma di riqualificazione di edifici dismessi: il complesso nasce infatti sull’area un tempo occupata da una fabbrica (abbandonata da tempo) su via Lorenteggio. L’intera super-ficie è stata bonificata e recuperata, con vantaggi anche per la zona residenziale li-mitrofa. Il complesso, composto da tre edifici princi-pali, rispettivamente di 10, 12 e 14 piani de-stinati ad accogliere gli uffici, più un quarto adibito a spazi collettivi, si snoda attorno a una piazza sopraelevata, punto di raccordo ed elemento generante dello spazio circo-stante. L’accesso principale al complesso da via Lorenteggio offre uno scenografico effetto prospettico grazie ad un grande sca-lone. La piazza sovrasta il primo di tre livelli di parcheggi, dei quali due completamente interrati, ai quali si accede da rampe predi-sposte nella parte ovest dell’area, collegate tra di loro da un percorso circondato da am-pie aree verdi. I tre edifici hanno dimensio-ni diverse ma caratteristiche comuni e for-me curvilinee che riprendono la circolarità del disegno complessivo in pianta. L’edificio A, posizionato nella zona nord-ovest dell’area, presenta un corpo centrale di distribuzione (collegamenti verticali, vani tecnici e servizi) e due ampie brac-cia vetrate nelle quali sono situati gli uffici open-space. L’edifico B, situato a nord-est, ha caratte-ristiche identiche ma presenta braccia più corte e una maggiore altezza. L’edifico C invece, situato a sud, si allunga verso via Lorenteggio e accoglie spazi comuni di ser-vizio. Adagiato sul fronte concavo dell’edi-ficio C, e ricoperto interamente da un giar-dino sul tetto, il corpo C1, un edificio ovale che accoglie le funzioni aggregative della mensa, un learning center con nove aule dalle pareti manovrabili in grado di ospita-re circa 180 persone e un teatro/auditorium da 400 posti con foyer e dehor esterno (che potrà essere messo a disposizione per even-ti), con ampi spazi che si incrociano a di-versi livelli grazie ai ballatoi affacciati sulla spaziosa hall d’ingresso.

Percorsi aereiTra gli edifici A e C una passerella di colle-gamento funge da “ponte” tra una sponda e l’altra del borgo, per creare un anello di per-corsi in quota completamente collegato; due

alla periFeria Sud-OveST di MilaNO uN eSeMpiO di prOGeTTaZiONe aTTeNTa all’aMBieNTe per uN iNTerveNTO di riqualiFiCaZiONe urBaNa Su larGa SCala

Il quartier generale di Vodafone Italia nasce per accogliere in una sede unica tremila dipendenti ed è stato concepito con soluzioni per dimezzarne l’impatto ambientale, come il giardino fotovoltaico di 800 mq sul tetto e lo speciale cemento fotocatalitico per il rivestimento che permette di abbattere gli inquinanti organici/inorganici presenti nell’aria.

[ n. [ n. [ 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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ponti più piccoli collegano l’edificio A con il B ed il B con il C. Il volume aereo dell’edifi-cio C, che sbalza verso la piazza circolare, è costituito da una vela vetrata che funge da contrappeso per la testa del corpo servizi che invece è completamente ricoperta con cemento bianco.

Materiali e tecniche costruttiveLa scelta dei materiali rimanda alle altre re-alizzazioni dei progettisti Gantes e Morisi nel vicino Quartiere Affari Lorenteggio: un contrasto materico/cromatico tra facciate in marmo bianco e superfici vetrate che virano al verde. Nel Vodafone Village, su tutte le superfici vetrate (circa il 90% delle facciate per un totale di 27.000 mq) è stato applica-to un sistema costituito da finestre a triplo vetro contenenti schermi a lamelle mobili in grado di interagire con le radiazioni solari, e gestite da un software che ne controlla il mo-vimento. Modulando l’irraggiamento solare si riesce a ottimizzare l’ingresso di calore e luce con minimo dispendio energetico. Inoltre, il sistema di flussi d’aria creato dalle facciate continue a doppia pelle permette di abbattere di diversi gradi, sia in estate che in inverno, l’escursione termica tra interno ed esterno, con conseguente risparmio di ener-gia per riscaldare o raffrescare gli ambienti. Sulle superfici cieche delle facciate sono stati installati pannelli prefabbricati di cemento bianco fotocatalitico TXActive (4 metri di altezza per 2.5 di larghezza) in grado di neu-tralizzare le sostanze inquinanti che ven-

gono dilavate dall’acqua piovana, lascian-do pulita la superficie e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nella zona circostante. Il sistema di rivestimento mo-dulare permette rapidità e precisione di montaggio grazie a una trama ad incastro e giunti a sormonto sfalsato appositamen-te progettati che, combinati alle caratteri-stiche del cemento bianco, rendono “puli-ta” la superficie delle facciate. Il sistema a pannelli permette anche di migliorare la gestione della acque piova-ne: l’acqua viene convogliata all’interno del rivestimento tramite apposite canaline poste alla base dei moduli. Un simile siste-ma di canaline è stato pensato anche per le facciate vetrate e per le parti aperte del complesso. Feritoie orizzontali (con passo 10 cm tra i pieni e i vuoti) fungono da aperture di areazione per i filtri delle scale e come elemento formale di discontinuità sulla facciata. Le aperture dei filtri presentano un’inclinazione verso l’interno per con-vogliare ulteriormente le acque piovane. Per la climatizzazione sono state impiega-te travi fredde a basso consumo, cassette a portata variabile per le sale learning, diffusori da pavimento nell’auditorium, diversi tipi di diffusori nella sala mensa e nel foyer e bocchette lineari. I circui-ti idraulici sono tutti a portata variabile e controllati con regolatori di frequenza, permettendo di diffondere solo il quanti-tativo d’acqua realmente necessario. ■

RolandoGantes

natoadAronanel1945,silaureaalPolitecnicodimilanonel1969.Lasuaattivitàprofessionalesièspecializzatanellerealizzazionidispaziadusoterziario-amministrativo,inparticolareconprogettidinuovaedificazioneediriqualificazionedispaziadusouffici.nel1994fondalaP.r.P.,societàdiarchitetturacheoperanelcampodella

progettazioneedellaDirezioneLavori,PianidellasicurezzaeProjetmanagement.

Lefinestreconschermialamellemobili,gestitedaunsoftware,modulanoautomaticamentel’ingressodellaluce.

Quialato, vistalateraledegliedificiBeC,conilrivestimentoincementobiancofotocataliticoevetro.

Nellapaginaaccanto,ilgiardinopensilericopertodapannellifotovoltaici.

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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“finestratraivanitecnicidegliascensoririvoltaversoilcentro

fronterivoltoversolapiazzacentraledelcomplesso

Vistadellacoperturadell’edificioA

AldecimopianodelbuildingAdelVodafoneVillage,ungiardinopensileècopertodaunimpiantofotovoltaicodicirca65pannelliper800mq,cherendeautosufficientidalpuntodivistaenergeticoleparticomunidell’interocomplesso,oltreafungeredaspaziodiaggregazioneperidipendenti.

Conunastrutturadisupportoa“pergolato”perl’areasottostante,l’impiantofotovoltaicoombreggialazonadelgiardinoeformaconlealteparetivetratelaterali(circa350cm)uninvolucrochesfruttalecondizioniventosedell’altaquotapercreareuneffettonaturalediflussid’aria.

Lapresenzadelgiardinofotovoltaicooffrealtrinumerosivantaggi:

• Isolamentoeinerziatermica:seiltettohaunacoperturaverde,losbalzotermicosiriducedrasticamenterispettoasuperficiricopertedaguaineoaltritipidipavimentazione,coneffettibeneficiperilcomfortdeilocalisottostanti.

• Regolazionedelleacquemeteoriche:nellenormalisuperficiildeflussodelleacquepiovanesiaccelerasovraccaricandospessogliimpiantifognari.Conlacoperturaaverdeildeflussoèrallentatoeunapartedell’acquavienetrattenuta(costituendounariservaidricanaturale).

• Effettofonoassorbente:lesuperficiirregolarielefrondedellepianteattutisconoirumori.

• Miglioramentodellaqualitàdell’aria:laconformazionedellemasseverdi,lefunzionichimicheesercitatesuigasel’umiditàtraspiratacontribuisconoatrattenerelepolveri,eliminareigasnocivieingeneraleamigliorareilmicroclima.

• Prolungamentodellavitadegliedificiconincrementodelvaloredellecostruzioni:laprotezionedaglisbalzitermiciediumiditàdellesuperficiricopertedalverdeneprolungaladurata,eaumentailvaloreesteticoedimercatodell’edificio.

i vAnTAGGi Di un GiArDinO FOTOvOLTAiCO

Dettagliodeipannellifotovoltaici

“Pergolato”fotovoltaicocheerogaunapotenzadicirca

80l(8800kwannui)

Anno di realizzazione: 2006/2011

Progettisti: rolandoGantes(P.r.P.srl),robertomorisi

Committenza: realestateCenter

Interni: Danteo.Benini&PartnersArchitects

Impresa edile: C.s.C.spa

Impianti elettrici e affini: milaniGiovanni&Csrl

Impianti meccanici e climatizzazione: termigasspa

Superficie dell’area dell’intervento: 35.000mq

Superficie utile totale: 67.000mq

Volumetria: 300.000mc

Superfici vetrate: 27.000mq

vOdaFONe villaGe

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“Fra gli obiettivi delle scelte urbanistiche c’è la creazione di un equilibrio fra antico e moderno. Gli edifici sono all’avanguardia anche nelle scelte finalizzate alla cultura dell’eco-sostenibilità”. Arch. Giancarlo Marzorati

Daiprimischizziconcettualiallarealizzazione:unavistaaereadell’areaCampariasestosanGiovanni.foto©focchi

che pur di recuperare al costruito pregiate aree edificabili preferisce dismettere le at-tività produttive. Qui si lavora oggi come si lavorava nel secolo scorso. Senza le sirene della fabbrica, che hanno scandito la vita dei Sestesi per tre generazioni, ma si lavora. Lo testimoniano i volumi dell’headquar-ter Campari, ormai pienamente operativo:

Le città cambiano. Da sempre. Malgrado la resistenza al cambiamento. Alcune len-tamente, altre più velocemente. Sesto San Giovanni è tra queste. Sgombriamo il cam-po dai luoghi comuni: qui la delocalizzazio-ne non c’entra, gli stabilimenti Campari si sono trasferiti a Novi Ligure, mica in Cina. E c’entra poco anche la rendita fondiaria,

AbiTAre neLLA CiTTà Che CAmbiAAntonio Morlacchi

uNa GraNde area verde, uN prOGeTTO raZiONale e CreaTivO, uNa COMMiTTeNZa iNTelliGeNTe, TeCNOlOGie COSTruTTive e iMpiaNTiSTiChe avaNZaTe, uN liNGuaGGiO CONTeMpOraNeO Che riSpeTTa il luOGO e la TradiZiONe. CON il COMpleSSO CaMpari è NaTa uNa NuOva parTe di SeSTO SaN GiOvaNNi.

riquALifiCAzioni

prOGeTTO arChiTeTTONiCOBOTTa e MarZOraTi

Giancarlo marzorati

L’architettoGiancarlomarzoratioperadal1974nelterritoriomilaneseedell’hinterlandeinparticolareasestosanGiovanni,unacittàcaratterizzatadaunforteprocesso

diriconversionedigrandiareeindustrialiedaunintensosviluppodelterziarioavanzato.inquestarealtàhaprogettatograndicomplessiperuffici,chesonooggisedidiimportantisocietàqualiimpregilo,oracle,novell,ABB,Alitalia,inail,Campari.Lasuapoliedricitàeversatilitàloportanoadaffrontaretemidifferentiqualicentricommerciali,complessiresidenziali,cinemaeauditorium.

“Ogni opera di architettura aspira a divenire una parte di città. L’oggetto architettonico autonomo, isolato o autoreferenziale è un non senso”.Arch. Mario Botta

mario botta

marioBottanascenel1943amendrisio,silaureainarchitetturanel1969aVenezia,conCarloscarpaeGiuseppemazzariol.DuranteilperiodotrascorsoaVeneziacollaboraconLeCorbusiereLouisi.Kahn.

PremiatoconilmeritAwardforexcellenceinDesigndell’AiAperilmuseod’artemodernadisanfrancisco,conl’iAAAnnualPrix,internationalAcademyofArchitecturedisofiaperlatorreKyoboaseoul,conl’internationalArchitectureAwarddelChicagoAthenaeummuseumofArchitectureandDesigneconl’europeanunionPrizeforCulturalHeritageeuropanostraperlaristrutturazionedellascaladimilano.Èideatoreefondatoredell’accademiadiarchitetturadimendrisio.

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LeresidenzeCampari(inalto,foto©enricocano)sonointitolateaquattroartistichehannocontribuitoallefortunedelBitterfamosointuttoilmondo,comeLeonettoCappiello,autoredelmanifestoconlabucciad’arancia.

Luogo: sestosanGiovanni(mi)

Progetto architettonico:arch.marioBotta,arch.Giancarlomarzorati

General contractor e progetto esecutivo: morettiContractsrl

Progetto facciate: focchispa

Serramenti: metra

Superficie dell’area: 22.000mq

S.l.p. uffici e lobby: 13.000mq

S.l.p. residenze: 14.276mq

CaMpari headquarTerSe reSideNZe

10.000 mq che letteralmente sovrastano, grazie a una trave in acciaio lunga 50 me-tri e alta 8 che dona al progetto un’inedita leggerezza, i 925 mq della palazzina Cam-pari del 1904. La quale rimane, intatta, a designare il luogo di cui, con la sua nuova funzione espositiva, racchiude la memoria. Piuttosto, il masterplan dell’area Campari, oggi completato, è una concreta rappresen-tazione della città post-fordista: un mix di funzioni d’uso, di spazi privati e pubblici, di verde e costruito, di qualità e bellezza, perché ormai si lavora anche dalla camera da letto, e chissà che la rete wi-fi aziendale non arrivi fino in casa.Le quattro torri residenziali multipiano semi-cilindriche, accostate due a due, fron-

teggiano il corpo a L degli uffici, inaugura-ti nel 2009, con cui condividono il verde di 6.000 mq di parco. Verso la città, la torre più alta offre il fianco a via Gramsci e le quattro facciate nord, le dritte sezioni verticali di questi solidi, ricostruiscono in chiave con-temporanea il fronte strada di via Campa-ri restituendogli la scala pedonale. Le parti curve si affacciano sul parco e sulla coper-tura verde della grande piazza coperta de-gli uffici, una lobby aperta anche ad eventi pubblici sorretta dalle grandi luci degli ar-chi rampanti in legno lamellare che curvano fino a raggiungere il terreno, o al contrario che innalzano verso l’alto la superficie ver-de, “raccordando” gli uffici al parco.Le scelte progettuali e formali definiscono

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N

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S

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l’unicità e la qualità dell’intervento, più chiara ora che i corpi curvi delle residenze e le loro inattese geometrie si confrontano con i volumi squadrati degli uffici. Elemen-ti stilistici di raccordo tra le due soluzioni non mancano, a partire dall’uso del lateri-zio, che, seppur qui di natura imprunetina, si ricollega al luogo: terreni argillosi e do-manda vivace, anche prima dell’industria-lizzazione, favorirono la nascita a Sesto di numerose fornaci (la Falck ne aveva una che lavorava esclusivamente per gli stabi-limenti Falck). Si tratta però di un cotto altamente “tec-nico”. Per gli uffici sono state progettate e costruite ad hoc facciate ventilate, prefab-bricate e installate da Focchi, la cui pelle esterna è composta da elementi e lamelle in cotto, i primi a segnare il marcapiano, provvisto di mensole e griglie di cammi-namento interne, e le seconde, anche con funzione frangisole, montate su cellule (al-tezza 4,1 metri). Per le residenze 9.000 mq di cotto, a lastre alternate lisce e grecate specificamente disegnate per seguirne la curvatura, formano le facciate ventilate e proteggono i pannelli isolanti che rivesto-no il cemento delle pareti.Secondo elemento comune i serramenti

Sel’impiegodelcottofacciavistacaratterizzal’esteticadell’intervento,risultaparticolarmenteinteressantelatecnologiaadottataperlefacciateadoppioinvolucrodelcorpouffici,checomprendeunapelleesterna,costruitaconunsistemaacelluleprefabbricate,eunainterna,vetrata,realizzataconsistemaamontantietraversiatagliotermico,conmontaggio/smontaggiodeivetricameradall’internodell’edificio.Ognicelluladellapelleesterna(mm1.500x4.100,peso700Kg)ècostituitadaunreticoloinprofilatidiacciaionelqualesonoinseriticonfissaggimeccaniciilistelliincotto.Traleduepelli,all’altezzadellafasciamarcapiano,correungrigliatopedonabiledimanutenzione.

masterplandelcomplessoCampariasestosanGiovanni.

ilcorpoaLdegliufficièrivestitoconlaspecialepareteadoppiapelle.foto©Piermarioruggeri

prOGeTTO FACCiATA

cellula

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(Metra), tutti verniciati in colore nero, che insieme ai profondi terrazzi e alle singolari aperture circolari “disegnano”, interrom-pendola, la continuità geometrica degli edifici residenziali e tracciano “nastri” orizzontali sui volumi degli uffici.Le residenze, 100 appartamenti, dai bi-locali di 50 mq ai quattro attici di più di 200 mq con giardino pensile e vista a 360 gradi, offrono una qualità abitativa che parte dall’organizzazione degli spazi, con ampie terrazze che, grazie alla geometria degli edifici, favoriscono l’uso esterno proteggendo al contempo l’intimità. La qualità ambientale, grazie alle strategie di isolamento e all’adozione della geotermia per la climatizzazione, è certificata dalla classe A. Il comfort deriva dalle scelte di insonorizzazione anche interne, dalla lu-minosità, dalla predisposizione ai sistemi domotici per il controllo remoto del clima e degli elettrodomestici. Un centro fitness indoor e il sistema di videosorveglianza completano l’offerta di servizi data dalla posizione centrale, dall’annesso parco di Villa Alta e dalle attività commerciali pre-viste a piano terra di ogni torre. Appena 18 minuti di metropolitana sepa-rano le Torri dal centro di Milano. ■

moltiterrazzidelletorriresidenzialisiaffaccianosulparcointernoesullacoperturaverdedellapiazzacoperta.VersoovestilparcoproseguefinoallastoricaVillaCampari,chefapartedellotto.foto©enricocano

ChiaramentericonoscibileinquestoconceptiltrattodimarioBotta.

impiAnTiIlsistemadiclimatizzazionedelcomplessosfruttal’acquadifalda(lastessasorgentechesiusavaperlaproduzionedelCampari)perilpreraffreddamentodell’ariaprimariaimmessainambienteeperdissipareilcaloreprodottodaigruppitermo-frigoriferi.Sfruttandoildeltaditemperaturatrailsottosuoloelasuperficie,conunadifferenzacontenutatrafasediprelievoediemissione,sievital’utilizzoditorrievaporativeequindisiabbattelaproduzionediCO2.L’installazionediunoscambiatoredicaloreperentrambiigruppifrigoriferipolivalenticonsentedirecuperaretuttoilcaloredicondensazionee,durantelemediestagioni,permetteilfunzionamentodell’impiantoconcostidiproduzionedienergiatermicaviciniallozero.

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METRAViastacca,125050rodengosaiano(Bs)

fraisistemitecnologiadottatii

serramentimetrAhannounruolo

diprimopiano:pergliappartamenti

isistemiscorrevolinC-s150stH

rodoseabattentenC72.1stHe

nC65stH,eperlevetrinedeglispazi

commercialialpianoterrailsistema

Poliedra-sky50,tuttiverniciatiincolore

nerorAL900530Gloss.ilsistema

nC-s150stHrodosèdotatodivetri

cameratripli(doppiocanalinoargon

90%ug=0,7w/mqK)perottenereun

valoremedioditrasmittanzatermica

uw=1,8w/mqKcontrattamentodi

bassaemissivitàinfaccia5,mentreil

valorediabbattimentoacusticoèrb=

40dB.isistemiabattenteinvece,con

vetricamera(ug=1w/mqK),presentano

unvaloremedioditrasmittanzatermica

uw=1,8w/mqKetrattamentodi

bassaemissivitàinfaccia3.ilvaloredi

abbattimentoacusticodeiserramentiè

rb=40dB

www.metra.it

Trasparenza e isolamento

reSiDenze CAmpAri ArreDO e inTerni

Pianta-tipoeinternidiunappartamentodelleresidenzeCampari.

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

dell’abitare sono tuttavia temi ineludibili, insieme all’esigenza di individuare, a partire dal cantiere, soluzioni costruttive in grado di risparmiare risorse e contribuire a mi-gliorare l’ambiente.Rifuggendo dalla bigness e dalla mera so-vrapposizione seriale dei piani, Stairscraper propone una nuova visione di borgo medie-vale, verticale e tecnologico: un sistema a maglia in cui nell’arco delle 24 ore si intrec-ciano, distribuite su diversi livelli, attività residenziali, lavorative, educative, ricreative, mescolando ambiti diversi per favorire le re-lazioni sociali e lo scambio culturale come forma aggregativa. Un “cottage sociale” che riesce anche a preservare gli spazi indivi-duali senza dare luogo allo sprawl dei tradi-zionali sobborghi residenziali.Stairscraper affronta il progetto del gratta-cielo con una soluzione originale e una for-ma che Le Corbusier avrebbe definito à réac-tion poétique, cioè capace di emozionare il pubblico e gli architetti. →

nABitoArCHiteCts

STAirSCrAper

Emblemi della globalizzazione e icone delle archistar, non sempre i grattacieli propon-gono estetica e sostenibilità pari alla loro altezza e all’arroganza con cui si inseriscono nel paesaggio. Il tema della densità, l’esigen-

ConceptDallosprawlalladensità,riportandoinverticaleancheglispazidiverdechecaratterizzanoloschemaurbanodellaresidenzaindividuale.

Vincitore di Total Housing Competition, manifestazione organizzata daStoreFront Architecture e Architizer, il progetto Stairscraper di NabitoArchitects(Arch.RobertoFerlitoeArch.AlessandraFaticanti,Barcellona)èuncasonotevoleinterminidireinvenzionedellatipologiaatorre.

za di una nuova pianificazione urbanistica che superi l’organizzazione spazio-tempo-rale di stampo fordista (x tempo e mq per l’abitare, y per il lavoro e z per il tempo libe-ro) e la conseguente ricerca di nuovi modelli

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iL prOCeSSO COSTruTTivO: DA bruCO A FArFALLALa “reazione poetica” al progetto di nabito mi haindotto ad applicarvi la mia idea per un sistemacostruttivo di grattacielo (IoArchitetto 35, ottobre 2010, Premio nardi 2010), che ho sviluppatoa partire da alcuni studi sulle cupole realizzatedalla Binishells-Binisystems mediante membranegonfiabili,approfonditopressoilCentrodicalcolodelDepartmentofmechanicalengineeringdell’universitàdi rochester, new York, dove ho svolto attività diricerca, e sperimentato in laboratorio a roma nel2009conunprototipoinscala.Cosìloscorsoannohovisitatolostudionabitopercondividerlaconloro.Lamiaideaprevededicostruireinteramenteaterratuttiipianidelgrattacielo,chepoisiauto-posizionanonelle lorocoordinate spaziali di progettoattraversoun processo di cantiere totalmente automatizzatosenzal’ausiliodigruoponteggi.La struttura infatti sale progressivamente dalbasso con un sistema pneumatico e gli elementisi alzano uno sull’altro: di volta in volta il più alto,temporaneamente agganciato al nucleo centralein cemento armato (realizzato in precedenzacon casseforme rampanti), fa salire il sottostantemediante un ciclo di pressione e depressione delsistemafluidodinamico.Lastrutturasaleinaltocomeunbrucosuunalbero,espandendo e ritirando i suoi metameri meccanici.Come le zampe del bruco, i pattini, ora serrati oraaperti,permettonoilsolospostamentoverticale.

Predisposto al piede della torre, ogni modulo è giàprovvisto della sua pneumo-forma, fissata sottoil modulo stesso. ogni pneumo-forma sollevaalternativamente il carico di uno o due moduli, finoallasommitàdelgrattacielo,conungranderisparmioin terminidi tempi, costi eorganizzazioneegrandevantaggio per la sicurezza. quando ogni moduloraggiunge l’altezza di progetto, la relativa pneumo-

Ilsistemacostruttivopropostoanabitodall’arch.filippomartines,chelohasviluppatonelcorsodellasuapermanenzadistudioneglistatiuniti,prevedelaprefabbricazioneaterradiognipiano,inseguitoagganciatoalcorecentraleeelevatopermezzodimembranegonfiabili.

1

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formavienerichiusaall’internodellabasediciascunmodulo, cheora è liberodi ruotare: il bruco si statrasformando in farfalla. Per questo movimentoi pattini vengono fissati sui binari orizzontali, checonsentono solo la rotazione del modulo intornoalnucleocentrale,finoa raggiungere lecoordinatepolari di progetto e dunque la conformazionearchitettonicafinale.

iL mACrO Air LiFT up SySTemAllestito a terra, il primo modulo abitativo viene agganciato ai binari verticali solidali al nucleo centrale con un sistema di pattini; questo sistema consente solo lo spostamento verticale durante la fase di sollevamento (figura 1);

Il modulo viene poi sollevato mediante una pneumo-forma, cioè una grande membrana gonfiabile, posizionata sotto il modulo stesso e alimentata da una stazione di pompaggio remota. Una volta sollevato il primo modulo da quota 0.00 A quota +4.00, I pattini vengono serrati temporaneamente sui binari verticali, il peso dell’elemento può gravare sul nucleo centrale e la pneumo-forma viene sgonfiata (figura 2);

La costruzione procede agganciando il secondo modulo al nucleo centrale; i pattini del primo modulo vengono sganciati e il suo peso grava sul secondo modulo;

Sulla membrana del primo modulo viene ora reimmessa aria a pressione per il sollevamento da quota +4.00 a quota +8.00; I pattini, già liberati per il sollevamento, vengono nuovamente fissati al nucleo centrale che scarica il peso a terra (figura 3);

Il volume d’aria della membrana sotto il primo modulo è stato spostato nella membrana sotto il secondo

modulo: portando in depressione il primo sistema e in pressione il secondo avviene il sollevamento del modulo 2; i suoi pattini vengono agganciati al nucleo centrale. Sul terreno viene predisposto il terzo modulo;

La pneumo-forma sotto il secondo modulo è stata sgonfiata per inserire il terzo modulo. I pattini del primo modulo saranno stati aperti e immessa aria nel sistema pneumatico; il primo modulo è salito da quota +8.00 A quota +12.00. La costruzione prosegue allo stesso modo piano per piano (figura 4) e, una volta completata, i pattini dei diversi piani vengono fissati su binari orizzontali, consentendone la rotazione intorno al modulo centrale (figura 5).

Arch. Filippo M. Martines, studio Martines_AdEP

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news/DesiGn

Il corso prevedeva la realizzazione di nuovi modelli di rubinetti ispirati dall’incontro dei giovani progettisti con CEA-Centro Energie Alternative, azienda focalizzata principalmente sulla rubinettera, che seleziona e sviluppa idee per prodotti ecosostenibili.

Temi come il risparmio idrico, l’utilizzo di materiali totalmente riciclabili, l’ottimizzazione energetica, hanno trovato pieno riscontro in tutti i progetti. Una commissione ha selezionato il progetto meritevole di prototipo che sarà esibito alla prossima edizione del Cersaie di Bologna.

Il progetto vincente di Valentina Rossi e Andrea Verzola è Lastra, che si è distinto per la particolare soluzione del prodotto in versione orizzontale: un rubinetto-mensola leggero e sottile.

www.ceadesign.it

Frutto di lavoro artigianale e sperimentazione di nuovi materiali, la serie MINI 9.0 viene proposta in sei tonalità di colore di forte impatto estetico che rispondono a esigenze di originalità e unicità, trasformando il sanitario in elemento di arredo. Le finiture oro e platino sono una soluzione originale per ambienti di impronta contemporanea.

www.ceramicastile.it

LO STiLe DeL bAGnO

in mOSTrA A pALAzzO TASSOni i prOGeTTi Dei pArTeCipAnTi AL SeCOnDO COrSO Di prOGeTTAziOne Di prODOTTO DeLLA FACOLTà Di DiSeGnO inDuSTriALe Di FerrArA.

CALOre AvvOLGenTeIl radiatore Eternity, dalla particolare forma ovale,grazie alla sua struttura continua si rivela una soluzione funzionale per l’ambiente bagno, diventando pratica base di appoggio per le salviette. Disegnato da Alessandro Canepa, Eternity è proposto nella versione nero o bianco goffrato e si adatta facilmente a qualsiasi ambiente.

www.caleido.it

FerrArA premiA iL DeSiGn GiOvAne

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[ n. 40/2012] iOArch Costruzioni e impianti

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renderdelprogettovincitoredelconcorsodiideeperilnuovocentrosportivodisappada.interrottodalcorsodeltorrenteKratter,ilnastrodeinuoviedificimetteunconfineall’edificatoamonteecontribuisceariqualificareilpaesaggioalpino.

Lasezione(sottoiltitolo)metteinevidenzal’integrazionenelsito.Damontelecostruzioni,anchegrazieallecopertureverdi,risultanopressochèinvisibili.

Il progetto, che prende spunto dal crollo, il 21 gennaio del 2009, del locale Palazzet-to dello Sport sotto il peso della neve, oltre alla costruzione di una nuova struttura per 300 spettatori prevede la realizzazione di un centro benessere e piscina, un nuovo alber-go con 200 posti letto, parcheggi e strutture a servizio degli impianti sportivi (risalita e stadio, esistenti) e la riorganizzazione via-bilistica dell’area. Il sito, in borgata Soravia,

è un piano attraversato dal torrente Kratter che scende verso il Piave. È proprio la geografia del luogo, insieme alle esigenze architettoniche, a determinare il concept del progetto: edifici dai lunghi fronti con coperture piane a verde molto sporgen-ti disegnano una linea dritta, attraversata dalla sinuosa linea curva del torrente che, adeguatamente irreggimentato, taglia il sito prima di gettarsi nel Piave. Lungi dal venire

nAturAeCuLturA

un prOGeTTO TerriTOriALe Antonio Morlacchi

VincitoredelconcorsodiideeindettodalComunediSappadaperunnuovocentrosportivopolifunzionale,ilprogettodeglistudiitalianidiAurelioGalfettieJoãoFerreiraNunesinsiemeaB+D+Mstabilisceundialogonecessariotranatura,architetturaesviluppourbanodellalocalitàturisticadelleDolomitibellunesi

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Piantalivello+1223,80:(1)strutturapolisportiva,(2)centrobenessere,(3)albergo.

dissimulata, l’artificialità dell’architettura stabilisce così, lasciandosi scorrere attra-verso, un dialogo con la natura. Il paesag-gio come lo conosciamo nasce sempre dal dialogo tra la forza della natura e la volontà dell’uomo di riordinarne il caos primige-nio, e la sua qualità vien meno quando una delle due voci, in genere quella dell’uomo, è esageratamente alta, spesso per ragioni di mera speculazione. Qui entra in gioco la terza componente del progetto, quella ur-banistica: la linea dritta degli edifici espri-me visivamente, come una diga, il limite dettato dalla geografia del luogo, qualifi-cando il paesaggio a valle e costringendo a densificare la zona residenziale a monte, con costruzioni che pur con caratteri archi-tettonici diversi dovranno necessariamente seguire le linee di forza derivanti dall’in-contro del piano inclinato del cono di de-iezione (già parzialmente edificato) con il piano orizzontale del nuovo intervento.Il nastro degli edifici pubblici, tutti rag-giungibili lungo percorsi pedonali separati dalla viabilità motorizzata, è caratterizzato da grandi vetrate aperte a sud verso la valle del Piave e protette da brise-soleil in legno, mentre il ridisegno della viabilità definisce a nord una piazza da cui è possibile accedere ai parcheggi interrati e su cui si aprono gli ingressi del centro benessere e dell’hotel.Il letto del torrente, attraversato da molte piccole dighe che fungono da attraversa-menti pedonali e da sbarramenti per l’ac-qua nei periodi di piena, diventa lo spazio di orientamento per tutta la viabilità. I bor-di arginati vengono ridisegnati come un corso d’acqua forestale, mantenendo una vegetazione dal carattere libero, naturale, che passando attraverso il limite costituito dagli edifici ne rompe il bastione edificato.Nuovi parcheggi scoperti organizzati su

terrazze all’estremità ovest dell’area ripren-dono l’orientamento dato dagli edifici ad uso pubblico. Una lunga rampa pedonale li collega all’ingresso del palazzetto dello sport, posto direttamente alla quota degli spalti, mentre gli atleti entrano dalla quo-ta di ingresso al parcheggio interrato. Un nuovo posteggio temporaneo posto di fron-te all’hotel amplia l’offerta limitatamente al periodo di apertura dei vicini impianti di risalita, collegati con una corsia riservata anche al parcheggio pubblico interrato, ri-disegnato a livello della copertura per miti-garne l’impatto. ■

Copertureverdiecalpestabiliaumentanolasuperifcienaturalefruibiledalpubblico

3

21

LVLArchitetturaLostudioassociatoLVLArchitetturadiPadovanascedallacollaborazionetral’architettoAurelioGalfetti(Lugano,1936)el’ingegnereLucianoschiavon(Piovedisacco,1962)inoccasionedellaprogettazionedelnetCenterdiPadova,latorrerossagiudicatanel2011traiquattromigliorigrattacielid’europadalCouncilontallBuildingsandurbanHabitatdiChicago.Aquestosodalizioèriconducibilelarealizzazionedell’AdriaCenter,iprogettiperilquartieresanLazzarodiPadovaenumerosialtriprogettidiediliziapubblicaeresidenzialenelnordest.LaureatoalPolitecnicodizurigo,professoreinvitatoalPolitecnicodiLosannaeall’uP8diParigi,fondatoreinsiemeamarioBottadell’Accademiadimendrisiodicuièstatoper10annidirettore,constudiaLuganoeGinevra,AurelioGalfettiharealizzatopiùdi80progetti,tracuinumerosiinterventidirestauromonumentale.nel2003havintoilpremioGrandPubliquedel’ArchitecturedelministerofrancesedellaCulturaperlascuolanazionaledimusicadiChambery.

www.lvlarchitettura.com

PROAPItaliaJoãoferreiranunes(Lisbona,1960)silaureainarchitetturadelpaesaggionel1985pressol’istitutosuperiorediAgrariadell’universitàdiLisbona,doveesercitatuttoraladocenza,enel1996consegueunmasterinarchitetturadelpaesaggiopressolascuolasuperiorediArchitetturadell’universitàPolitecnicadiCatalognaaBarcellona.fondatoredellostudioProAPdiLisbona,concuiesercitalasuaattivitàprofessionale,tieneseminarieconferenzepressonumeroseuniversitànelmondo,tracuiloiuAVeilPolitecnicodimilano.Proapitalianascenel2008incollaborazioneconlasocietàdiurbanmanagementd-recta(Dezan,Dalmas,Donadello,menegotto,Pagani)disanfior.Proapitaliahagiàpartecipatoconsuccessoaconcorsinazionalieinternazionalidiriqualificazioneambientale,urbanaepaesaggistica.

www.proapitalia.it

B+D+MarchitettiassociatiLostudioB+D+marchitettidiPadova,fondatodaAlexBraggion(1972),GianPaolodiBenedetto(1972)ePaolomeneghetti(1972),tuttilaureatiinArchitetturaalloiuAV,sioccupadiprogettazionearchitettonicaepianificazioneurbanistica.traiconcorsivinti,quelliperlarealizzazionediunastrutturasportivapolifunzionaleaCorrezzola(Pd)nel2005,lariqualificazionedelcentrostoricodiJesolo(Ve)nel2010elanuovaCittadelladellasaluteamontebelluna(tv)nel2011.

www.bdm-architetti.it

il GruppO di prOGeTTaZiONe

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[ n. 40/2012] IOArch Costruzioni e Impianti

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COME IL LEGNO, LA PIETRA, LA LAVA. MA SONO PAVIMENTI VINILICI: RAPIdI dA INSTALLARE, FACILI E MOLTO RESISTENTI

La linea di pavimenti in pvc stratificato decorativo Evolution di Virag, di facile manutenzione e rapida installazione, è la risposta ideale per le aree a medio e intenso traffico come negozi, show room, locali pubblici, aeroporti e store. Il materiale è formato da quattro fogli in pvc puro pressati. Lo strato decorativo riproduce fedelmente il legno, la pietra, il cemento, le tonalità del ferro, del rame e della lava. I nuovi formati doga, maxidoga e piastra, permettono ora nuovi e diversi impieghi: dal residenziale al commerciale, dal contract fino alla nautica e all’industria. La linea Evolution VINYL Floorings di ultima generazione è composta da 6 collezioni: Habitat, ad uso residenziale; Trend e Forte, a uso commerciale/contract e per teatri, cinema, scuole, ospedali, uffici; Marina, a uso navale; Velox, l’autoposante su pavimenti sopraelevati per i quali non è possibile l’incollaggio permanente, destinato a superfici ad alto traffico; Evolution Traffic, la collezione auto adagiante ad incastro per uso industriale carrellabile. In particolare Evolution Trend è un pavimento dai colori di tendenza, in un’ampia gamma di decorazioni lisce o strutturate con inclusioni metalliche, sempre in formato doga, maxidoga o piastra. Di forte impatto gli effetti di Lava, in grigio, azzurro e ramato, e Tendency con i decori rigatino argento o nero, lamiera, cemento grigio, beige e scuro.

LUXURY VINYL FLOORS, il pvc al passo con i tempi

www.evolution-virag.comwww.virag.comPavimento Evolution Trend effetto lava, ramato.

Evolution Trend, pavimento vinilico effetto legno rustico, teak metallizzato.

dAL 27 AL 30 MARzO 2012 IN FIERA MILANO

Importante manifestazione dell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, Mostra Convegno Expocomfort ha come obiettivo la valorizzazione energetica nel senso più ampio di innovazione e ricerca. Zero Energy 2020: verso l’Integrazione è il tema conduttore della manifestazione, dal punto di vista espositivo e congressuale.Numerose le iniziative previste in calendario, tra cui la seconda edizione di FCE - Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, in collaborazione con CTI (Comitato Termotecnico Italiano), per un aggiornamento sullo stato normativo e attuativo della certificazione nel nostro Paese. A seguire, Impianti e sostenibilità ambientale nelle grandi architetture internazionali, una panoramica sui più importanti esempi di architettura integrata a livello mondiale. Per finire, un focus su fotovoltaico e solare termico:

Concept Glass di AGC è un vetro stratificato in cui sono incorporati LED (Light Emitting Diodes) monocolore o RGB alimentati per mezzo di un rivestimento invisibile ad elevata conducibilità elettrica. Concept Glass offre ampie possibilità di applicazione e integrazione con prodotti industriali, rivestimenti a parete, ambientazioni architettoniche e d’interior design. Un vetro poliedrico che presenta ampie possibilità di utilizzo grazie alle sue proprietà: resistenza alle vibrazioni, che lo rendono adatto alle applicazioni soggette a sollecitazioni; integrazione fra vetro e sistema luminoso che rende invisibili cavo e dispositivo di alimentazione; ridotta dispersione termica rispetto ad altre fonti luminose e facilità d’installazione e manutenzione.www.agc-glass.eu

38° EXPOCOMFORT IL VETRO SI ILLUMINA

MCE 2012 è patrocinata dal Ministero dello sviluppo econoMico, regione loMbardia, provincia di Milano, coMune di Milano.www.MCEXPOCOMFORT.IT

parte di un sistema energetico integrato, argomento sinergico al panorama espositivo di MCE 2012. Percorso Efficienza & Innovazione 2012 e Verso la Classe A 2012 sono le due iniziative volte a far emergere i prodotti e le soluzioni d’eccellenza delle aziende espositrici. Continua inoltre la collaborazione con ANIMA, ANGAISA e ASSISTAL per contribuire a fare cultura di settore. Saranno anche presentati i dati dell’Osservatorio del Mercato Idrotermosanitario.

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[ n. 40/2012] IOArch Costruzioni e Impianti

impianti

TECNICA AERAULICA

D all’1 giugno di quest’anno in tutti gli edifici di nuova costruzio-ne almeno il 20% dell’energia impiegata per la climatizzazione e la produzione di ACS dovrà provenire da fonti rinnovabili. Se le strategie impiantistiche (finalmente, verrebbe da dire) dovranno

tenere conto di questo vincolo, è evidente che il tema del risparmio energeti-co acquista maggiore importanza. Conservare il giusto grado di temperatura all’interno degli ambienti con il minimo impegno di energia comporta la progettazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata, per assi-curare il corretto ricambio d’aria in ambienti sempre più isolati. Detto sem-plicemente, se apri le finestre per cambiare l’aria disperdi calore e i consumi aumentano. Una delle aziende specializzate in sistemi VMC è Aldes, con nu-merosi interventi realizzati, tra cui quello curato dalla società di ingegneria Studio TI di Rimini nel complesso residenziale Milanofiori Nord che ha ri-chiamato la nostra attenzione.

il nuovo complesso residenziale di milanofiori nord, alle porte di milano: 107 appartamenti distribuiti su 5 piani, dotati di serre bioclimatiche e di impianto di ventilazione meccanica controllata.parte della copertura del complesso è attrezzata con pannelli fotovoltaici che producono parte del fabbiosgno energetico dell’edificio.

Recuperando fino al 90% del calore presente in ambiente, la moderna ventilazione meccanica controllata coniuga benessere e risparmio energetico

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[ n. 40/2012] IOArch Costruzioni e Impianti

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Provvisto di un impianto fotovoltaico in copertura, il complesso comprende 107 unità immobiliari distribuite su 5 piani fuori terra per una slp (incluse rimesse e locali di servizio) di 15.000 mq. Un’altra peculiarità della costru-zione sono gli spazi intermedi tra il dentro e il fuori degli appartamenti, serre bioclimatiche che contribuiscono al benessere degli ambienti interni. Nel complesso sono state installate 87 centrali a doppio f lusso Dee Fly® con recupero di calore ad alta efficienza, di cui Claudio Buttà, marketing pro-duct manager di Aldes Italia, illustra il funzionamento: “l’aria viziata viene estratta tramite apposite canalizzazioni e filtrata, prima della sua espulsione, in un recuperatore di calore che trattiene fino al 90% dell’energia. Questo ca-lore viene in seguito utilizzato per riscaldare l’aria nuova prima della sua im-missione in ambiente. Inoltre, l’aria viene conseguentemente deumidificata con batterie ad acqua che si interfacciano al sistema di climatizzazione estiva radiante a soffitto. Attualmente Aldes Italia sta promuovendo sul mercato un nuovo sistema di VMC con tecnologia igroregolabile, che grazie alla va-riazione automatica della portata d’aria riduce i tempi di funzionamento dei ventilatori, che entrano in funzione solo al di sopra di un determinato grado di umidità dell’aria, risparmiando ulteriore energia (12W contro i 45/60 di un ventilatore normale). ■

[ n. [ n. [ 40/2012] IOArch Costruzioni e Impianti

Il risparmio energetico negli edifici non è il risultato di una somma di interventi ma il frutto di una progettazione globale che, se non affrontata correttamente, può dare luogo a risultati controproducenti. Non a caso, la diffusione di sistemi VMC inizia negli anni ‘90, con l’introduzione dei nuovi sistemi di infissi a tenuta. Soprattutto nel caso di interventi su edifici esistenti, soluzioni di coibentazione devono procedere di pari passo con calcoli attenti e interventi relativi ai ricambi d’aria. Non solo per rendere effettivo il risparmio certificato dai valori U dei diversi componenti installati ma anche per evitare la formazione di muffe e condense e la diffusione di cattivi odori nell’ambiente.

CONTRO MUFFE E CONdENSE

impianti

Dobbiamo imparare un nuovo termine. Già in uso in Francia, la Temperazione designa l’integrazione tra sistemi VMC a doppio flusso con recupero di calore per il raffrescamento, il riscaldamento e anche la produzione di acqua calda sanitaria. Molto più efficienti dal punto di vista energetico di un impianto di aria condizionata, i sistemi di temperazione possono abbassare la temperatura interna percepita fino a 10° C.

CLIMA MITE E TEMPERATO

Un tipico schema di installazione e funzionamento di impianto VmC in un edificio unifamiliare.

L’installazione del kit di ventilazione Dee Fly e delle canalizzazioni a milanofiori nord.

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Massimo Valduga

Si laurea nel 1996 allo iUaV, dopo un semestre di studi trascorso alla facoltà di architettura dell’università di Helsinki. nel 1998 apre lo studio a Gargazzone (BZ), dove sviluppa numerosi progetti specialmente in ambito locale. Dal 2002 al 2007 collabora alla direzione lavori delle terme di merano, dove nel 2009 progetta le nuove piscine per bambini. numerosi gli interventi di riqualificazione di edifici storici.www.massimovalduga.it

L’obiettivo era La cLasse a, iL risuLtato La cLasse oro Più. Merito di una Progettazione inteLLigente e di sceLte iMPiantistiche orMai aLLa Portata di tutti. basta voLerLo.

L’ORO dELL’AdIGEAntonio Morlacchi

e di conseguenza protetto sul fronte nord, che corrisponde alla strada consortile di accesso al lotto. Sin dal principio si è pen-sato di ottenere la classificazione minima di “CasaClima A”; obiettivo raggiunto grazie a determinati accorgimenti tecnico-costrut-tivi. L’efficienza energetica dell’involucro riferito all’ubicazione è di 11,16 kWh/mqa. L’efficienza impiantistica ha poi permesso di elevare la classificazione alla categoria Oro, con un impatto ambientale in termini di emissioni di soli 460 kg di CO2 all’anno.La muratura perimetrale, costituita da mattoni tipo Poroton T8 da 49 cm (λ=0,08 W/mK), è stata rivestita da un ulteriore strato isolante costituito da pannelli in lana di roccia (λ=0,034 W/mK) e un telo protettivo antivento. Lo strato di finitura

L’Adige nel suo alto corso, fitti meleti, mon-tagne: gli elementi che contraddistinguono gran parte del territorio che unisce fisica-mente Merano a Bolzano, caratterizzato da ampi spazi e un’ottima disposizione geogra-fica. Ci troviamo lungo la riva destra del fiu-me, a quota 635 m slm, in un’area circondata da splendidi alberi da frutta.La villa in oggetto è stata concepita con-siderando il desiderio della committenza di disporre di un edificio a basso consu-mo energetico e l’esigenza di inserire la nuova struttura nel paesaggio esistente. Il progetto nasce dalla volontà di realizzare un corpo di fabbrica molto compatto con l’intento di orientare il volume secondo i criteri CasaClima. Per questo il concept ha previsto un volume aperto sul versante sud

esterno, scelto anche in funzione del luo-go, è costituito da una listellatura in legno di larice che, grazie alla doppia sottostrut-tura, risulta di fatto una facciata ventila-ta. Per mantenere le temperature costanti all’interno dell’edificio durante l’intero arco dell’anno ed evitare lo smaltimen-to delle acque meteoriche, si è optato per un tetto verde praticabile. Le finestre e le vetrate esterne posate in opera sono serra-menti a doppia vetrocamera basso emissivi e telaio a taglio termico.L’uso del legno, materiale ecocompatibile dall’aspetto naturale che ben si abbina al concetto complessivo di eco-sostenibilità, e la scelta del tetto verde favoriscono la mi-gliore integrazione dell’edificio nel paesag-gio circostante. →

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Nella pagina precedente e in alto, l’esterno e l’interno del fronte sud della villa disegnata dall’architetto Valduga. i pannelli fotovoltaici in estate proteggono l’ampia vetrata a doppia altezza dai raggi del sole che invece possono penetrare all’interno durante la stagione fredda, quando raggiungono la terra con una inclinazione maggiore.

Qui sopra, i prospetti ovest e sud, la sezione ovest e la pianta del primo piano.

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Con l’ingegnere Fabio Furlan, della divisio-ne riscaldamento di Daikin Italia, abbiamo approfondito le scelte impiantistiche della costruzione, basate su un sistema integrato in pompa di calore aria/acqua a marchio Ro-tex da 8 kW termici che fornisce acqua calda a bassa temperatura al sistema radiante di distribuzione del calore a pavimento. Al si-stema sono stati integrati tre pannelli solari il cui scopo primario è di fornire acqua calda sanitaria che, per ovviare all’intermittenza della fonte energetica solare, confluisce in un serbatoio di accumulo con capacità di 500 litri. Si tratta però di un serbatoio “tecni-co” per la produzione istantanea di ACS ca-ratterizzato dall’elevato grado di coibenta-zione (isolamento delle pareti di 12 cm) che permette di mantenere per due settimane le elevate temperature dell’acqua. Inoltre, al suo interno passa, attraverso una serpentina metallica, l’acqua riscaldata dalla pompa di calore. La particolare tecnologia del sistema assicura una climatizzazione ottimale con un minore assorbimento di energia elettrica, migliorando il proprio indice di rendimen-to (più kW termici a parità di kW elettrici assorbiti). Il secondo aspetto rilevante è la “scalabilità delle fonti energetiche” del siste-ma. Se oggi l’energia elettrica necessaria al funzionamento della pompa proviene dalla rete, nulla vieta domani di utilizzare ener-gia autoprodotta mediante un impianto fo-tovoltaico. L’ingegner Furlan prevede anzi che “questa sarà con ogni probabilità la ten-denza nei prossimi anni, dal momento che l’immissione in rete di energia elettrica da rinnovabili prodotta in proprio ed eccedente i fabbisogni risulterà penalizzata dal regime di incentivi (IV conto energia e successivi attesi)”. L’aspetto più importante che emer-

Per ristrutturare un’abitazione conservando il tradizionale impianto a radiatori, Daikin ha messo a punto una soluzione a marchio Rotex in pompa di calore a doppio stadio di compressione (modelli HT). Il principio è semplice: un primo compressore porta la temperatura da 0° a 30° C (anziché a 50°); è così più facile per il secondo compressore innalzare ancora la temperatura fino a 80° C. Il rendimento complessivo è sempre interessante per l’ambiente e per l’utente, che può portare il costo per il riscaldamento di una casa unifamiliare di 200 mq da 4.000 euro di gasolio a 1.500 euro di elettricità.

La pompa col turbo

ge dalla conversazione tuttavia – e che è facile rilevare osservando lo schema in alto – è che una buona impiantistica va progettata insie-me all’edificio. “Finiti i tempi dell’energia a basso costo e dell’assenza di attenzione ver-so l’ambiente - prosegue Furlan - l’efficienza dipende dall’integrazione. Anche l’accumulo tecnico svolge un ruolo importante, è uno spazio in più - nella villa di Merano misura cm 79 x 79 x 159 - da prevedere in sede di progetto, al pari della distribuzione radiante, fondamentale non solo dal punto di vista del comfort ma perché si tratta della soluzione ot-timale per sfruttare le “basse” (40-50° C) tem-perature operative delle pompe di calore”. ■

SChEdA TECNICA Dati climaticiZona climatica F; giorni di riscaldamento Ht: 212; temperatura esterna di progetto: -14°C; temperatura interna media: 20°C

Dati dell’edificioVolume lordo riscaldato: 973,62 mc; superficie netta dei piani: 209,3 mq

Involucro edilizioSuperficie disperdente dell’involucro: 640,78 mqRapporto tra superficie lorda disperdente e volume lordo riscaldato: 0,66 l/mCoefficiente medio di trasmittanza dell’involucro dell’edificio: 0,25 W/(mqK)

Guadagni e perdite energeticheperdita di calore per trasmissione durante il periodo di riscaldamento: 11.757 kWht/aperdita di calore per ventilazione durante il periodo di riscaldamento: 2.047 kWht/a

Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento: 3.727 kWht/aapporti termici solari attraverso superfici vetrate durante il periodo di riscaldamento: 8.932 kWht/a

Fabbisogno energetico e potenza termicaFabbisogno di calore per riscaldamentonel periodo di riscaldamento: 2.335 kWht/a potenza di riscaldamento richiesta dall’edificio: 6,43 kWt potenza specifica di riscaldamentoriferita alla superficie netta: 30,72 Wt/mq

Efficienza dell’involucro edilizio11,16 kWht/mqa

Fabbisogno di energia primaria (con 3 pannelli solari termici Rotex) Riscaldamento: 834 kWht/aacqua calda: 225 kWht/a

Raffrescamento: 0 kWht/ailluminazione: 104 kWht/aGuadagno di energia primaria da produzione elettrica propria (fotovoltaico): -6.903 kWht/a

Energia primaria ausiliaria per pompedi circolazione (riscaldamento, ACS e raffrescamento): 5.697 kWht/a

Fabbisogno di energia primaria globale- 43 kWht/a

Energia rinnovabile e emissioni di CO2Quota di energia alternativa: 51,51%Emissioni CO2: 0,46 t/aindice CO2 (emissioni CO2/superficie netta edificio): 2 kg/(mqa)

Schema esemplificativo di un sistema Rotex in pompa di calore

IMPIANTI PER LA CLASSE ORO

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REtROFittinG

UN CASO dI STUdIO

Il patrimonio edilizio italiano consiste di 13,7 milioni di edifici, 12,1 dei quali adibiti a uso residenziale. Si tratta di uno stock largamente inefficiente: quasi 10 milioni di edifici (il 70% del totale) sono stati costruiti prima del 1976, anno in cui venne introdotta la prima norma (L. 373/1976) sull’efficienza energetica in edilizia; le norme più efficaci, emanate successivamente a livello comunitario, sono state recepite con forte ritardo nel nostro Paese, favorendo una cattiva edilizia anche negli anni a noi vicini; un quarto degli edifici non è mai stato sottoposto ad alcun processo di riqualificazione energetica. Limitandoci alle scelte impiantistiche, presentiamo qui l’analisi di una situazione concreta, sviluppata recentemente dall’Ingegner Fabio Furlan di Rotex/Daikin.

Lo stato di fattoCi troviamo in un condominio sito in una città del Nord Italia, in zona climatica E, risalente al dopoguerra e privo di ogni tipo di isolamento perimetrale e in copertura. Autonomamente, alcuni abitanti hanno provveduto nel corso del tempo alla sostituzione degli infissi. Il condominio possiede 22 unità abitative su 2 scale, per un totale di circa 2.500 mq, con riscaldamento centralizzato a termosifoni alimentato da 2 caldaie a gasolio di circa 330 kW ciascuna. Temperatura dell’acqua di riscaldamento 70° circa. L’ACS viene prodotta autonomamente in ciascun appartamento con caldaie a gas metano. In altre parole, un tipico edificio di classe energetica G, la peggiore.In un anno-tipo, la caldaie bruciano 27.000 litri di gasolio (per un costo ai prezzi attuali di oltre 30mila euro) che, presumendo un rendimento realistico del 60%, producono 162.000 kWh di energia termica generando al contempo 71,3 ton di CO2 immesse direttamente nell’aria cittadina.

Prima ipotesiLa prima ipotesi di intervento prevede la sostituzione con caldaie a gas metano a condensazione, con un rendimento medio stimato del 100%. In questo caso il fabbisogno di energia primaria per generare gli stessi kWh termici si ridurrebbe a 16.800 mc di gas, con un costo di 13.500 euro (il 45% della spesa attuale). Le tonnellate di CO2 immesse

in atmosfera diventano 51,3 (meno 28% di emissioni di sola anidride carbonica, senza considerare gli altri inquinanti da gasolio)

Tutto elettricoLa seconda ipotesi prende invece in considerazione l’adozione di pompe di calore aria-acqua a doppio stadio di compressione. I kWh elettrici necessari per generare i 162.000 kWh termici richiesti sarebbero in questo caso circa 54.000, con un COP (il coefficiente di prestazione tra energia immessa per alimentare un sistema e energia termica prodotta) pari a 3, e il costo, calcolato al prezzo di 0,17 euro per kWh) scenderebbe a 9.180 euro, il 70% in meno della spesa attuale, e zero emissioni in città. Naturalmente, finché sarà prodotta da centrali convenzionali, l’energia elettrica utilizzata darà comunque luogo ad emissioni di CO2, sia pure ridotte per il diminuito fabbisogno, ma quel che importa segnalare qui è il miglioramento della qualità dell’aria in città, dove le persone vivono in maggior numero.

Quanto costaL’impianto a pompa di calore ipotizzato per il caso specifico comporta un investimento intorno a 100.000 euro. I soli risparmi, escludendo qualsiasi forma di beneficio fiscale peraltro tuttora in vigore, ne consentirebbero l’ammortamento entro 5 anni. Inoltre, l’intero edificio potrebbe migliorare la propria classificazione energetica con evidenti vantaggi in caso di compravendita.

FattibilitàFino a poco tempo fa la tecnologia delle pompe di calore era in grado di funzionare solo a basse temperature (40°) impedendone l’utilizzo in impianti obsoleti a termosifoni. I sistemi a doppio stadio di compressione,

brevettati circa due anni fa da alcune aziende, la migliore qualità dei fluidi refrigeranti e il miglioramento della tecnologia inverter permettono oggi di lavorare con temperature esterne fino a -20° e di produrre acqua calda a 80°. ■

Il progetto CasaClima RDei 1.222 edifici certificati da CasaClima nel 2011 in provincia di Bolzano (classi Gold, a, B, C) il 55% erano edifici risanati. in parte dovuto agli effetti di una delibera provinciale (15 giugno 2009 n. 1609) il fenomeno segnala l’importanza del tema della riqualificazione delle performance edilizie nel nostro paese. a questo proposito, lo scorso febbraio l’agenzia fondata da norbert Lantschner ha lanciato la fase beta del nuovo progetto CasaClima R, per sviluppare protocolli specifici di qualificazione in grado di tenere conto delle caratteristiche dello stock esistente, che sotto il profilo tecnico, normativo e storico presenta vincoli e problematiche a volte impossibili da superare, o superabili solo al prezzo di un rapporto costi/benefici insostenibile. Gli indicatori alla base del progetto, sono le prestazioni energetiche dei singoli elementi costruttivi; la verifica della condensazione superficiale; la verifica della condensazione interstiziale; le prestazioni di tenuta all’aria; il potenziale di miglioramento degli impianti; la verifica della qualità di esecuzione in cantiere. Chi fosse interessato a partecipare alla fase pilota con propri progetti di risanamento può scaricare il modulo di richiesta dall’area download di www.agenziacasaclima.it e inviarlocompilato a [email protected]

COPil COp indica il fattore di rendimento di una macchina termica, ovvero i kW termici che la macchina è in grado di generare a fronte dei kW di potenza assorbiti per svolgere il lavoro. ad esempio, se per produrre 10.000 kW termici una pompa di calore impiega 2.500 kW elettrici il suo fattore di rendimento è pari a 4 (10.000/2.500).

L’adozione di un sisteMa a PoMPa di caLore in edifici esistenti, oLtre a MigLiorare L’efficienza energetica e ridurre i costi, contribuisce aL MigLioraMento deLLa quaLità deLL’aria in città

Tonn

ella

te

71,33

51,3

23,6

Gasolio Metano Pompadi calore

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RiSpaRmiO EnERGEtiCO

COME TI RINNOVOIL CONdOMINIOFrancesca Emily Amato

Pompe di calore, caldaie a condensazione e fonti energetiche miste, ma sempre più orientate al rinnovabile. Alcuni esponenti di aziende qualificate del settore delineano il quadro delle attuali possibilità in termini di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

Sappiamo bene che gli edifici di nuova co-struzione vengono realizzati con una cre-scente attenzione per l’efficienza energetica a partire dal progetto, e attraverso le tecno-logie e i materiali impiegati. Per essere in linea con le normative comunitarie, certo, ma anche per offrire agli inquilini del fu-turo un prodotto di qualità, oltre all’attrat-

tiva di un’abitazione che costi meno in termini di consumi.

Ma, sul versante degli edifici esi-stenti, il discorso è più comples-so. Da una parte, si va facendo strada il bisogno di ammodernarli

e limitare gli enormi sprechi di abitazio-ni – nonché edifici pubblici – con sistemi energetici (riscaldamento, raffrescamento, ma anche isolamento e serramenti) supera-ti o scarsamente efficienti. Dall’altra, la ri-qualificazione energetica di un edificio esi-stente non è impresa semplice, per diverse ragioni. Le normative che dovebbero fare da guida, per esempio, tendono a variare in maniera non sempre chiara ed organica, ed è necessario seguirle attentamente per evitare di incappare in errori, e soprattutto per cogliere i benefici economici di volta in volta disponibili. Incentivi che possono

anche le valvole termostatiche (nella foto, di Emmeti) applicate ai tradizionali radiatori, regolando la temperatura nei diversi

ambienti, contribuiscono al risparmio energetico.

Caldaia a condenzazione in cascata Logamax plus

di Buderus, versione a basamento.

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essere un valido aiuto anche nell’ammor-tamento delle importanti spese cui si va incontro in fase di ristrutturazione ener-getica, altro nodo centrale della questione.Per delineare un quadro della situazione attuale abbiamo rivolto qualche domanda a esponenti di aziende qualificate del settore, che a diverso titolo si occupano di efficien-za energetica. Davide Costadone, trade marketing ma-nager del gruppo Bosch-Buderus, mette subito in chiaro una difficoltà: “Per quan-to riguarda le fonti rinnovabili e le tecno-logie che le sfruttano, non sempre (in una ristrutturazione) è possibile ottenere gli stessi benefici che si hanno dall’applicazio-ne in nuove costruzioni, in cui la proget-tazione dell’edificio tiene già in considera-zione le esigenze impiantistiche”. Ciò che il marchio Buderus propone, in quest’ottica, sono le caldaie a condensazione in cascata, sia murali – Logamax Plus GB162 –, sia a basamento – Logano Plus GB312 e GB402. “Queste permettono - continua Costadone - di soddisfare qualsiasi esigenza impian-tistica per la riqualificazione energetica di

un condominio esistente. In particolare, la nuova Logano Plus SB745 è stata svilup-pata tenendo in considerazione le esigenze di riqualificazione nelle grandi città: e sue dimensioni estremamente contenute per-mettono di ridurre gli investimenti in ope-re murarie, contenendo così la spesa per lo stabile e facilitando la riqualificazione”.Anche per il marchio Emmeti, il punto di forza sono le caldaie a condensazione. Come spiega il promoter tecnico Cristia-no Montagner “molti dei nostri prodotti

possono concorrere alla riqualificazione energetica di un condominio esistente. Per esempio, le caldaie a condensazione Nina e Talita hanno un’elevata efficienza di combustione, e permettono risparmi fino al 30% sul combustibile utilizzato. Poi, la gamma di contabilizzazione Energybox permette il conteggio dell’energia effetti-vamente impiegata da ogni singolo uten-te, mentre le valvole termostatiche Poker e Tris consentono una migliore regolazione dell’impianto, per utilizzare in ogni stanza solo l’energia effettivamente necessaria”. Ancora sul fronte della gestione dei con-sumi, Pantherm ha studiato e realizzato Contapiù EVO, unità di contabilizzazione e distribuzione – da 2 fino a 6 appartamenti per piano dell’edificio – installata a incasso muro (nel vano scala, cavedio o nella cen-trale termica), al cui interno si concentrano i regolatori e i contatori per ogni singola unità abitativa. Esistono poi soluzioni specifiche per la ge-stione di un aspetto – certamente non se-condario – come quello della fornitura di acqua calda sanitaria. Come SolarFresh di Wagner: sistema per le utenze condomi-niali efficiente e versatile. “Si tratta di im-pianti dimensionati su misura in base alle esigenze di ogni singolo condominio, in grado di produrre acqua calda sanitaria in istantaneo, eliminando quindi il problema ‘legionellosi’. La centralina multifunzione gestisce l’impianto solare, la produzione di acqua sanitaria con elevatissimo comfort, nonché il ricircolo (con disinfezione termi-ca), per un elevato risparmio energetico”,

il ventilradiatore inverter con pannello radiante Bi2 di Olimpia Splendid nell’installazione a pavimento. Di forma elegante e compatta (12,9 cm di spessore), disponibile in bianco e argento, è dotato di ventola governata da un motore inverter DC, silenzioso e con consumi fino al 60% inferiori rispetto ai motori a corrente alternata. Una volta raggiunta la temperatura ambiente il ventilatore si spegne e la temperatura viene mantenuta dal pannello radiante interno. Una batteria ad alta efficienza aumenta del 5% l’efficienza di scambio termico.

Caldaia murale a condensazione

nina180C di Emmeti.

accanto, schema del riscaldamento radiante plasterboard (Emmeti).

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Quella delle pompe di calore è una tecnologia ormai consolidata, nella quale i costruttori italiani sono leadermondiali indiscussi

spiega Marco Mastroianni, direttore tec-nico di Wagner. Altro elemento rilevante di questo quadro è l’impiego delle pompe di calore, che rap-presentano “una tecnologia consolidata, in cui i costruttori italiani sono indiscussi lea-der mondiali”, come spiega Andrea Bellet-ti, direttore vendite Italia del gruppo Irsap. Ma se è vero che “le pompe di calore sono in grado di sfruttare energia rinnovabile per oltre il 70% del calore prodotto - e quin-di da sole basterebbero per soddisfare gli obiettivi europei del 20/20/20 - tuttavia per funzionare hanno bisogno principalmente di energia elettrica, che in questo momento la rete nazionale non sarebbe in grado di supportare, nell’ipotesi di una sostituzione totale delle caldaie”, prosegue Belletti. La proposta di Irsap da questo punto di vista è interessante e solo apparentemente in con-trotendenza. Infatti, il gruppo punta oggi proprio sul ruolo del classico radiatore, per rilanciarlo, in abbinamento ai nuovi siste-mi energetici. Spiega Belletti: “i nuovi ra-diatori sono molto adatti a funzionare con i generatori ad alta efficienza, come le pompe di calore. Irsap sta investendo molto in un laboratorio di prova, che simula una casa di

quale i costruttori italiani sono leadermondiali indiscussi

Contapiù EVO di pantherm, incassato nel vano scala, consente di distribuire e contabilizzare i consumi di un condominio, da 2 fino a 6 appartamenti per piano.

nella foto, a soffitto o a parete, b!klimax di RDZ per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti sfrutta la capacità delle grandi superfici di scambiare calore per irraggiamento.

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100 mq, per testare la funzionalità del radia-tore tradizionale come terminale ideale per aumentare l’efficienza delle caldaie a con-densazione e delle pompe di calore”.Ma, sul fronte delle pompe di calore, in-teressante anche la posizione di Marco Saccone, marketing & communication manager in Olimpia Splendid: “La pompa di calore, in sostituzione di un sistema tra-dizionale alimentato a combustibile fossi-le, permette di elevare la classe energetica dell’edificio principalmente per due ragio-ni: utilizza una percentuale di energia da fonti rinnovabili molto elevata, e permette all’impianto di funzionare con temperatu-re molto basse. In particolar modo, l’inte-grazione di pompe di calore inverter con terminali di impianto inverter e controlli intelligenti permette un’efficienza che di-

venta significativa in termini di riqualifi-cazione energetica”. In particolare, Olimpia Splendid propone due nuovi sistemi: HIS e HGS, l’uno in grado di sfruttare l’energia dell’aria, l’altro quella termica del terreno. Quest’ultimo è più adatto ai climi rigidi, poiché sfrutta una fonte più stabile, garan-tendo così fino all’80% di energia termica rinnovabile e pulita. La conversione sarebbe dunque molto conveniente dal punto di vi-sta energetico – e ammortizzabile in tempi che vanno dai 5 agli 8 anni, secondo uno studio interno dell’azienda. Però, aggiunge Saccone, “la conversione di un impianto tradizionale non è semplice, né sempre fat-tibile a causa della non compatibilità tra le caratteristiche tecniche dell’impianto pre-cedente e i vincoli del nuovo”.Anche il marchio Robur si distingue nella produzione di pompe di calore. Spiega l’ar-chitetto Ferruccio De Paoli: “nelle pompe di calore ad assorbimento GAHP il gas è utilizzato come motore per importare ne-gli edifici energia rinnovabile (gratuita e pulita), con grandissima efficienza anche a temperature dell’aria esterna estremamen-te rigide. I costi relativi alla trasformazione degli impianti variano ovviamente in base all’edificio, ma i risparmi di gas conseguiti

Radiatori tesi di irsap. Un dimensionamento adeguato degli elementi ne permette il funzionamento anche a basse temperature

Sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Winterthur e promosso da Hoval, Rockwool e Alpi Fenster, Rivalue è un software gratuito che consente di stimare il fabbisogno energetico di un edificio e pianificare gli interventi di risanamento più adatti. Indicata la posizione geografica e le caratteristiche dell’edificio, è possibile scegliere tra diverse soluzioni di isolamento per l’involucro opaco e trasparente e sistemi di impiantistica efficienti. Rivalue calcola in tempo reale il peso di ogni scelta e restituisce una stima dei costi di intervento. In alternativa, l’utente può stabilire un budget finale lasciando al software il compito di ottimizzare gli interventi tra le opzioni possibili. Conclusi i calcoli è possibile stampare i documenti da utilizzare come base di partenza per il progetto di riqualificazione.

www.rivalue.it

Ma quanto MI costI?

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(fino al 40%) consentono mediamente il ri-entro dell’investimento entro i primi due/quattro anni, senza considerare eventuali agevolazioni”. Per migliorare l’efficienza energetica di un edificio, oltre all’impianto di produzione del calore, si può pensare di intervenire anche sulla sua distribuzione, nel tentati-vo di eliminare gli sprechi. Per esempio, il sistema a soffitto radiante b!klimax di Rdz offre l’opportunità di ridurre eventuali ec-cessive cubature, attraverso l’inserimento di controsoffitti radianti, incidendo così sui consumi. Secondo l’ing. Samir Tab-ban, responsabile R&D di RDZ, “l’alta efficienza (di questi sistemi) consente di rientrare dai sovra-costi d’impianto nel giro di qualche anno” seppure i tempi sia-no dettati anche dalle politiche energeti-che nazionali. Anche nella gamma Emmeti sono presenti sistemi radianti “appositamente studiati per interventi di ristrutturazione, come il siste-ma a pavimento a secco Emmeti Dry Floor o il sistema a soffitto Emmeti Plasterboard”. Secondo Montagner “è possibile convertire

gli impianti attuali verso fonti energetiche rinnovabili, partendo dal miglioramento delle prestazioni dell’edificio per ridurre il fabbisogno energetico: cappotti e serra-menti più efficienti e un abbassamento delle temperature di lavoro degli impianti. Gli in-vestimenti sono a prima vista notevoli, ma grazie agli incentivi fiscali e alla sensibile riduzione di costi e consumi, possono essere ammortizzati in tempi brevi (5-6 anni)”.Infine, dalle testimonianze che abbiamo raccolto, emerge chiaramente come tema importante per il futuro quello della forma-zione degli installatori, anche per l’impor-tanza crescente dell’elettrico in un settore che tradizionalmente rientra nel dominio degli installatori idraulici. Secondo De Paoli di Robur “le attuali normative, sempre più severe e attente al contenimento degli spre-chi energetici e all’uso di fonti rinnovabili, stanno in effetti imponendo a progettisti e installatori un cambio nel modo di operare e un approccio più consapevole verso le nuove tecnologie, con un diverso modo di pensare gli immobili e gli impianti. Anche se ‘forza-ta’, ritengo che tale nuova impostazione pos-sa dare grossi ed interessanti risultati”. Rin-cara la dose Mastroianni (Wagner Solar): “sarà dura la sopravvivenza per chi snobba la formazione e l’aggiornamento”. ■

I nuovi radiatori, pensati per lavorare con basse temperature, sono adatti a funzionare con generatori ad alta efficienza come le pompe di calore

E3 a, sistema per riscaldamento con pompa di calore ad assorbimento a condensazione modulante alimentata a gas metano ed energia rinnovabile aerotermica (Robur).

Ray | magic è il sistema di connessione privo di ingombri esterni brevettato da messana per realizzare superfici radianti con la stessa semplicità e velocità di installazione di un normale controsoffitto in cartongesso.

SolarFresh, il sistema per la produzione di aCS di Wagner adatto per condomini, campeggi o impianti sportivi: una o più stazioni di solare termico connesse in cascata provvedono alla preparazione dell’acqua calda sanitaria secondo il principio dello scaldacqua istantaneo. Un accurato dimensionamento dell’accumulo tampone e una sufficiente potenza del riscaldamento garantiscono elevati prelievi anche per lunghi periodi di tempo.

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Flessibilità e tecnologia idronicai sistemi integrati per riscaldamento, climatizzazione e trattamento dell’aria iSERiES di argo permettono di utilizzare contemporaneamente tecnologie ad espansione diretta e idroniche. Le unità esterne possono essere mono o multi, non cambiano in base all’applicazione (aria/aria, aria/acqua o mista) e possono essere combinate con unità interne di diverso tipo. abbinabile a sistemi solari termici e fotovoltaici, iSERiES è in grado di riscaldare e raffrescare in condizioni climatiche difficili. L’elettronica multiprocessore governa il motore inverter DC SVpWm180 che modula l’energia termica secondo il reale fabbisogno.

www.argoclima.com

energia combinataSelezionata da next Energy per il percorso Efficienza & innovazione di mCE, ELFOSystem Gaia maxi è un sistema completo per riscaldamento, raffrescamento, produzione di aCS, rinnovo e purificazione dell’aria per abitazioni di grandi dimensioni e ristrutturazioni in zone climatiche E e F, il sistema è adatto anche in caso di vincoli architettonici o logistici sull’involucro. il sistema a energia combinata Gaia maxi comprende solare termico, pompa di calore e caldaia a condensazione per la climatizzazione a ciclo annuale e la produzione di acqua calda sanitaria, privilegiando l’impiego di fonti rinnovabili.

www.clivet.com

gestione autonoma dell’impianto centralizzatoCon ConBOX di Controlli ogni utente può spegnere, ridurre o aumentare la temperatura del proprio appartamento, ufficio o negozio dalla caldaia unica condominiale. il modulo, una cassetta da incasso con sportello, rende visibile il consumo sui contatori e lo memorizza nella centralina elettronica del contabilizzatore: in questo modo, tramite l’interfaccia elettronica, i dati visibili possono essere comunicati tramite lo standard m-Bus (me-ter-Bus) a un concentratore dati.

www.controlli.eu

design e ambienteIl camino al bioetanolo Square si caratterizza per le sue forme essenziali. Una cornice in vetro, disponibile in diversi colori per rispondere alle varie esigenze d’arredo, inquadra la fiamma sprigionata dal bruciatore in acciaio. Square si applica facilmente alla parete senza dover installare canne fumarie o altri interventi strutturali. Poiché il bioetanolo non produce odori e fumi, l’utilizzo di questo tipo di caminetti è possibile anche in ambienti di ridotte dimensioni.

www.brandoni.com

aria pulita recuperando caloreil recuperatore di calore di Vortice permette di estrarre l’aria viziata dagli ambienti di servizio (cucine, bagni, lavanderia, etc) e immettere aria pulita trasferendo il calore da un flusso all’altro e risparmiando sui consumi per il riscaldamento e il raffrescamento. Vort prometeo HR 400 è un sistema centralizzato, installabile in posizione orizzontale o verticale, che può funzionare sia in modalità manuale che automatica, grazie al set completo di sensori di temperatura, umidità relativa e CO2 controllati elettronicamente.

www.vortice.com

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silenzio, si climatizzain due colori unici (white e gold) HGD è la nuova gamma di condizionatori monosplit a parete airwell dal design compatto (profondità inferiore a 16 cm) e facile installazione. Silenziosi (22 dBa), adottano la tecnologia inverter DC, che adegua la capacità della macchina al reale fabbisogno termico del locale da climatizzare e consente all’unità di funzionare in maniera costante, modulando la potenza del compressore secondo le temperature impostate. Gli split HGD sono dotati di prefiltro antibatterico fotocatalitico, di un sistema purificante, della funzione “i feel” e di sistema di autodiagnosi. Disponibili in due differenti taglie, da 2,6 e 3,5 kW, con una doppia classe a e motore a 7 velocità.

www.airwell.it

Ventilazione climatica integrataUn sistema integrato costituito dall’unità di recupero di calore a doppio flusso Zehnder Comfoair 200 abbinata al deumidificatore DEW e a una capillare rete di distribuzione, che consente di realizzare una ventilazione climatica attraverso un rinnovo costante dell’aria in ambiente e un controllo continuo dei valori di temperatura e umidità. Grazie all’integrazione, il sistema fornisce aria climatizzata e deumidificata riducendo l’energia primaria utilizzata: si integra al meglio con impianti radianti, permettendone la massima ottimizzazione.

www.zehnder.it

eFFicienza VersatileConcepiti per applicazioni nel terziario, i nuovi split inverter Light Commercial Digital e Super Digital di toshiba permettono di ridurre i consumi fino al 50% grazie alla modulazione della potenza del compressore ai carichi parziali che consente allo split inverter il controllo della temperatura ambiente evitando sprechi di energia. i sistemi possono essere installati utilizzando le tubazioni refrigeranti esistenti: la fitta retinatura dei filtri presenti nelle nuove unità, unitamente ai fluidi lubrificanti stabili, proteggono la nuova apparecchiatura dai residui dei refrigeranti pre-esistenti. Con controlli user friendly, unità esterne leggere e silenziose e unità interne compatte.

www.toshibaclima.it

energia dagli scarici domesticiBEE di Innova è il recuperatore di calore da acqua calda sanitaria per docce, lavelli e ogni altro scarico degli impianti domestici. BEE recupera il calore delle acque di scarico, preriscaldando l’acqua di rete che arriva ai miscelatori e al bollitore/scaldabagno: in questo modo si recupera fino al 70% dell`energia altrimenti persa negli scarichi. Inserito sotto il piatto doccia o annegato nel massetto, Bee è progettato come un prolungamento del tubo di scarico, evita qualsiasi forma d’intasamento ed è dotato di un tappo di ispezione per la manutenzione.Ammesso al Percorso Efficienza & Innovazione di MCE.

www.innovaenergie.com

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qua sulla grande vasca che la circonda. Per gli spazi degli uffici e per lo showroom, l’idea base era di creare uno spazio “liqui-do”, un ambiente trasparente privo di osta-coli, all’interno del quale la “fluidità” ne è l’essenza stessa: i 1600 mq a disposizione sono stati affrontati dunque come un unico ambiente pur nel rispetto di esigenze di-verse. L’elemento che funge da cardine tra la zona chiara di uffici, ingresso, cucina e quella scura della sala mostre è l’impluvium, uno spazio “a cielo aperto” che garantisce un flusso di luce naturale nel centro del volu-me. È una sorta di giardino sospeso, luogo di relax e di pausa, con sedute immerse nel verde. Gli uffici, completamente bianchi, presentano grandi aree di lavoro collettive in open-space che occupano le intercapedini di risulta dalle pareti di vetro, che proteg-

La sagoma dell’edificio, un parallelepipedo a due piani con altezze interne predefinite, è stata rivestita con pannelli in calcestruz-zo prefabbricati montati su telaio. Sono state realizzate ampie vetrate per consen-tire l’esposizione dei prodotti sul fronte della strada antistante. Le finestrature, la cui ampiezza era predeterminata dalle al-tezze interpiano, sono state disegnate in posizioni strategiche del fabbricato, su due dei quattro lati, con finestre a nastro di raccordo che chiudono la composizione. L’elemento contenente il vano ascensore e le scale viene adottato come segno verticale in facciata che accoglie l’insegna aziendale, che si staglia sulla superficie grigio scuro dell’edificio. La torre rossa delle scale na-sconde il portone d’ingresso realizzato in teak come la doppia passerella a pelo d’ac-

gono e conservano l’intimità della conversa-zione. La luce artificiale è studiata in modo da sembrare naturale e nella zona espositiva l’illuminazione è enfatizzata e volutamente teatrale, tale da permettere l’identificazione immediata delle aree di prodotto.Lo showroom color antracite è un unico spa-zio di circa 1000 mq dove il sistema espositivo può cambiare grazie a grandi piani cilindrici mobili. Una parete rossa trasparente separa la zona in cui sono esposte le sedie storiche dell’azienda.I punti d’incontro e di sosta si susseguono lungo il percorso: la reception di accoglienza, l’area di attesa degli uffici, la cucina con ta-volone in teak e fuochi a vista e l’area degli oblò per i bimbi. Gli oblò ritornano anche nel ponte rosso sospeso che immette al piano, in-quadrando dall’alto gli esterni. ■

amBiEnti COntEmpORanEi

IdENTITà TRASPARENTISilvia Zotti

Studio Bradaschia

maurizio Bradaschia (trieste, 1962) si è laureato in architettura presso l’iUaV nel 1987. È professore associato a trieste, dove insegna progettazione architettonica e architettura tecnica presso le facoltà di architettura e di ingegneria. Fondatore e direttore della rivista “il progetto” e autore di pubblicazioni scientifiche. tra le principali opere, il progetto relativo al lotto 4 del progetto tergeste Urban piC italia, l’ampliamento del municipio di Sgonico, il centro civico di via pagano per il Comune di Roma, la piazza Falloni a monteiasi (ta), il centro visite dei monti picentini a Eboli (Sa).

Studio Oxsimoro

Gli interni sono stati ideati dallo studio Oxsimoro di Udine, formato da nicola nanut (Udine, 1965), laureato in architettura nel 1995 presso lo i.U.a.V. di Venezia, di cui è stato collaboratore alla didattica in progettazione), e Silvia pedron (Oderzo, 1969), laureata in architettura nel 2006 presso lo i.U.a.V di Venezia.

Nel cuore del distretto del mobile di Pordenone, il progetto per la nuova sede di Midj con l’ampliamento di un edificio industriale preesistente. Una soluzione che permette la coesistenza di un magazzino di ampie dimensioni con uffici e showroom, spazi aperti e pieni di luce caratterizzati dal minimalismo di un design essenziale.

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A sinistra, le piante del piano terra e del primo piano adibito a uffici e showroom; in questa colonna i prospetti. Dall’alto: nord, sud, est, ovest.

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Ciò che preoccupa è la percezione negativa che gli anziani hanno della città. La terza età vive la metropoli come ostile, esprime una paura, una domanda di aiuto rivolta a chi governa la città. Domanda che viene certamente considerata, anche se i traguardi da raggiungere, in particolare per quanto riguarda il contributo dell’architettura e dell’urbanistica, sono ancora lontani. Eppure le scelte di programmazione dei centri urbani, la destinazione delle risorse e la diversificazione degli interventi dovrebbero tener conto di chi ha più di 65 anni. L’italia è il secondo paese più vecchio d’Europa, dopo la Germania, con il 20,2% della popolazione oltre i 65 anni (dati istat 2009). Secondo una ricerca americana, che distingue tra fear of crime, cioè la paura personale della criminalità, e il concern about crime, ossia la preoccupazione sociale per la criminalità o preoccupazione per l’ordine, in entrambi gli ambiti a esprimere maggiore apprensione sono gli anziani. E ciò a prescindere dal rischio effettivo d’essere vittime di un reato. Così, come risposta, due sono sostanzialmente i tipi d’intervento messi in campo: sul fronte sociale o su quello della sicurezza. i Comuni organizzano Centri diurni per anziani, per favorire la loro

LA CITTà IN ‘TERzA’stiaMo invecchiando, Ma Le cittÁ sono seMPre Meno a Misura d’anziano: quartieri desertificati, vie con tre banche e due studi iMMobiLiari Ma senza un fruttivendoLo, non ci sono Panchine a voLte neMMeno aLLe ferMate dei Mezzi PubbLici.

accento acuto

aggregazione sociale, oppure sorgono Consulte, Consigli dei seniores, ma anche si attivano iniziative come quelle dei “nonni vigili”, che presidiano l’uscita delle scuole. molto attivo il fronte della comunicazione: infatti nascono agenzie, blog e siti web dedicati. Circa il capitolo sicurezza, la polizia ha approntato un decalogo diffuso in tutte le questure per proteggere gli over 65 dalle truffe. anche l’architettura può far molto. non a caso esistono e sono molto attive associazioni professionali specializzate. Come esistono concorsi, nazionali e internazionali, di architettura per la terza età. Sul fronte pubblico e privato, le residenze per anziani stanno acquisendo connotati propri sempre più riconoscibili. L’obiettivo è quello di abbinare alla massima funzionalità, ottenuta anche con il ricorso alle nuove tecnologie, una serie di soluzioni più “formali”, a partire dalla scelta dei colori. in particolare la domotica sta facendo progressi notevoli e ha negli ultrasessantacinquenni uno dei suoi interessi primari. tuttavia l’obiettivo maggiore è l’urbanistica partecipata, la realizzazione di un’alleanza tra istituzioni e cittadini, quindi anche anziani, perché la città sia davvero alla loro portata, coinvolgendoli nella progettazione della città stessa. Ernesto Vergani

È IN PROGRAMMA dAL 17 AL 22 APRILE PRESSO FIERA MILANO A RhO LA 51A EdIzIONE dEI SALONI, MANIFESTAzIONE ChE CONFERMA MILANO CAPITALE INTERNAzIONALE dELL’ARREdO.

Dai mobili ai complementi d’arredo, dalle cucine ai bagni ai prototipi degli under 35: tante le proposte dei circa 2.500 espositori caratterizzate da qualità e innovazione. Sono previsti oltre 300.000 visitatori per il Salone Internazionale del Mobile, EuroCucina / Salone Internazionale dei Mobili per Cucina (che si apre al complemento e accessorio per la cucina), il Salone Internazionale del Bagno, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e il SaloneSatellite. Quest’ultimo, intitolato Design>–<Technology, festeggia la 15a edizione continuando la sua tradizione di talent scout alla ricerca dei più promettenti designer internazionali per offrire loro visibilità e possibilità di contatti con le aziende espositrici. Un concorso premierà i 3 prodotti migliori attinenti alle merceologie della Cucina e del Bagno per ciascuno dei 2 settori rappresentati. In città eventi culturali sono dedicati al prodotto di qualità e alla cultura dell’abitare. Al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano andrà in scena “Design Dance” - un progetto di Michela Marelli e Francesca Molteni, mentre presso la Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana, l’installazione “librocielo” ideata da Attilio Stocchi sarà un omaggio multimediale al cuore romano della città e una riflessione sul vivere e sull’abitare lo spazio attraverso le voci di libri antichi.

MILANO CAPITALE dELL’ARREdO

da questa edizione i saloni aprono al pubblico anche il sabato. www.COSMIT.IT

Lettura/Cultura

The Berlage Survey of the Culture, Education, and Practice of Architecture and Urbanism

a cura di: Salomon Fraustoeditore: NAi Publishers

528 pp - euro 35,45

Raccolta di saggi e conversazioni di architetti, educatori, studiosi e teorici, e portfolio di ricerche progettuali. il volume documenta la storia del Berlage institute in occasione del ventesimo anniversario, considerando le sue attività tra il 1990 e il 2010 sia per quanto riguarda l’architettura e cultura urbana nei paesi Bassi che il discorso architettonico globale.

Progettare con la luce

autore: Donatella Ravizzaeditore: Franco Angeli

256 pp - euro 30,00

nuova edizione aggiornata del manuale diventato un punto di riferimento sul tema: un testo di facile consultazione, ricco di informazioni e indicazioni concrete sulle metodologie e sulle consuetudini del progetto illuminotecnico, per studenti e operatori impegnati in questo settore ai vari livelli (architetti, designer).

Officina Iuav, 1925-1980 Saggi sulla scuola di architettura di Venezia

a cura di: Guido Zucconi, Martina Carraroeditore: Marsilio270 pp - euro 28,00

Una raccolta di saggi che mette in luce alcuni momenti fondamentali della storia dell’istituto Universitario di architettura di Venezia, definito, a partire dal secondo dopoguerra, «scuola dissidente» ovvero luogo di opposizione culturale e politica ai modelli consolidati di accademia. La vicenda si distende lungo un arco temporale di quasi settant’anni, spingendosi oltre la presunta “età d’oro” - tra gli anni Cinquanta e Sessanta - su cui finora si è maggiormente concentrato l’interesse degli studiosi.

Seoul Steel Life Case a catalogo e stanze a noleggio

a cura di: Alberto Bologna, Michele Bonino, Marco BrunoCollana: Città e paesaggioeditore: Quodlibet studio

155 pp - euro 32,00

Un libro che gioca con le parole e le immagini per parlare di una cosa serissima: l’architettura dello spazio pubblico. promosso da Fondazione promozione acciaio, questo volume testimonia in maniera ironica e accattivante due anni di Unità di progetto del politecnico di torino con la Konkuk University di Seoul, una partnership accademica che ha coinvolto docenti e studenti allo scopo di individuare, grazie alla flessibilità dell’acciaio, soluzioni architettoniche maggiormente relazionabili agli apart e i bang sud-coreani.

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Quando Mario Barzaghi nel 1975 fonda la Effebiquattro, le porte le costruivano i fa-legnami, insieme alle finestre, ai cassonetti delle tapparelle, alle imposte esterne. Ra-ramente in legno a vista. Troppo costose. Il più delle volte venivano poi verniciate a pennello. Con la qualità che sappiamo. Non esisteva una azienda specializzata che for-nisse un buon prodotto industriale ad un costo accessibile e una buona qualità. La porta era un po’ la cenerentola dell’edilizia. Certo, negli appartamenti di pregio le por-te erano progettate con la finalità di essere conseguenti all’impostazione dell’architet-tura, e il progettista si incaricava di inven-tarsi un disegno di suo gusto o risponden-te al gusto del committente. Nell’edilizia standard non c’era un catalogo che offrisse modelli di porte. O erano in pannello pie-no, oppure avevano un vetro. Punto. Non parliamo poi dell’adattamento. Dovevano essere adattate e piallate sul posto dal serra-mentista. Lo spessore del muro era (ed è tut-tora) una variabile incognita, e venivano in aiuto i misericordiosi “coprifili” che risol-vevano e nascondevano le magagne, come

la polvere spazzata sotto il tappeto. I copri-fili si tagliavano a 45 gradi sulla cimasa e si applicavano con chiodini in ferro senza testa, con la recondita speranza che non si notassero. Salvo che ogni tanto qualcuno entrava storto, qualche martellatina finiva ad ammaccare il profilo, se non la porta; e alla fine ci si trovava ( se andava bene) con uno stipite ricco di puntini stuccati simili ad una teoria di buchi di tarli.Mario Barzaghi decide di fare porte, solo porte, con i relativi stipiti e coprifili, ma ben fatte. Come si diceva una volta “a regola d’arte”. Legno di buona qualità, ben stagio-nato. Impiallacciature di prima scelta. Trat-tamenti di verniciature fatte in azienda con impianti continui e controllati. Ferramenta scelte. Imballaggi accurati e studiati appo-sta. Poi, gli capitava di andare in cantiere e… si metteva le mani nei capelli. Le sue bel-le porte, curate e prodotte con tanta atten-zione, spesso maltrattate e rifinite a chiodi!Tutto questo lavoro per produrre un oggetto eccellente, vanificato da una messa in ope-ra che, per ragioni di costo, era per forza di cose affrettata e di conseguenza mal fatta?

il cavalier mario Barzaghi

Sotto il titolo, le porte che l’azienda ha realizzato per

la ristrutturazione del teatro alla Scala di milano; sotto,

due modelli della produzione Effebiquattro: arreda modello

K (tanganika chiaro) e, a fondo pagina, Evoluce 2,

frassino grigio e vetro.

Il problema doveva essere risolto alla radice, doveva farsene carico la fabbrica. Una sera si mette tranquillo nel suo studio a trafficare su di un foglietto di carta da imballo (foglietto ancora gelosamente custodito) e nasce l’idea che rivoluzionerà il metodo di montaggio delle porte in tutto il mondo. Gli stipiti vanno da terra alla cimasa, intersecandosi ad angolo retto, così non si dovrà aggiustare in larghez-za più di tanto e le testate saranno sempre perfette, avendo da sistemare solo sotto il coprifilo. Ma poi la cosa fondamentale: i co-prifili partono già applicati allo stipite e con un sistema telescopico si adattano a qualsiasi spessore di muro. Senza chiodi!Certo, il manufatto costa un poco di più. Ma, al di là dell’effetto estetico di un prodotto inal-terato, resta il fatto di un notevole risparmio sul cantiere. Che è un elemento fondamentale. “Grande è la forza dell’abitudine”, dice Cice-rone. E questa innovazione non fu compresa appieno subito. Ma da questo momento in poi l’azienda non ha fatto altro che svilupparsi e ampliarsi nella sede di Seregno. Fino a oc-cupare 50.000 mq coperti per un totale di 80 addetti. Ed altri e innovativi prodotti e processi produttivi sono intervenuti a incre-mentare fatturato e qualità.Mario Barzaghi viene nel frattempo insigni-to del titolo di Cavaliere del Lavoro e assume la presidenza del gruppo Legno Arredo e la vicepresidenza di Confindustria Monza e Brianza. Non abbandona però l’azienda, anche se si affiancano a lui le due figlie Giovanna e Simona. Lo incontriamo per qualche minu-to, che ci dedica poco prima di una riunione confindustriale nel suo splendido ufficio af-facciato a un giardino pensile coperto di neve, nel quale spicca un melograno centenario; e fatalmente il discorso si avvia sull’attuale cri-si che investe il settore edile. L’azienda, dopo un parziale periodo di difficoltà, ha superato il momento trovando nuovi sbocchi di mercato. All’estero, in paesi come Russia, Israele, Gha-na; con la divisione Contract, che vanta la for-nitura prestigiosa delle porte storiche e nuove del restaurato Teatro alla Scala di Milano. Ma anche con l’apertura alla grande distribuzione. Arrivando ai gruppi più importanti europei con porte di qualità e al tempo stesso con un prezzo interessante. La comunicazione, in ef-fetti, insiste sulla caratteristica peculiare e sto-ricamente connaturata al DNA aziendale. Ef-febiquattro Open. Aperti: all’innovazione, alle esigenze del cliente, alle relazioni, insomma: alle sfide di un momento che mette alla prova la vera natura di una azienda. Marco Penati

design

portA A portAL’industriaLizzazione “a regoLa d’arte” di effebiquattro: quando La Produzione seriaLe MigLiora La quaLità

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RiCOStRUZiOni

NUOVA VITA CON IL LEGNO

ll risanamento, con demolizione e amplia-mento, di un vecchio edificio sui Colli Beri-ci, ad opera dell’architetto Marco De Fonzo dello studio X-Tern di Merano, è esemplare sotto diversi punti di vista. In primo luogo per l’architettura, che risponde alle richieste

del committente estendendo con moderni-tà ma nello stesso tempo con discrezione la struttura esistente; in secondo luogo per la scelta dei materiali, con il legno che gioca un ruolo di rilievo sia nella costruzione sia nel comfort abitativo; infine perché il legno non

si vede, rivestito con un cappotto naturale finito con intonaci che si adattano alla tra-dizione costruttiva del luogo e al paesaggio.

Siamo ad Arcugnano, lungo la dorsale dei Colli Berici, un’area boschiva che ha con-servato la bellezza paesaggistica ampiamen-te diffusa prima che il Veneto diventasse il “miracolo del Nord-Est”. L’intervento non è facile: un semplice manufatto a due piani stretto tra altre costruzioni, cui sono

Ad Arcugnano, sui Colli Berici, un vecchio edificio rinasce grazie al legno: un esempio di costruzione attenta all’ambiente e al benessere abitativo, nel rispetto delle forme preesistenti, con vista panoramica sulla città di Vicenza.

Sezione di prospetto del corpo principale con la scala che porta alla zona pranzo.

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Render dell’edificio visto dall’alto; in primo piano il corpo principale ricoperto da tetto a falde.

appoggiati annessi per usi diversi, eretti nel corso del tempo e in parte pericolanti. L’intervento ne ha previsto la demolizione per far posto ad un nuovo corpo, portato da una maglia di pilastri in acciaio e dun-que rialzato rispetto al pendio sottostante, dando origine ad un solaio ventilato. Que-sto corpo, dalle linee geometriche pure e con tetto piano trattato a giardino, con-tiene l’ingresso principale al piano nobile dell’abitazione, il bagno padronale, una ca-mera e a nord il soggiorno, con una grande vetrata sulla valle sottostante e sulla città di Vicenza in lontananza. È da qui che si può scendere verso la cucina e il fogher, il gran-de focolare conviviale della civiltà contadi-na, che è stato conservato nella posizione originaria nel corpo centrale principale e soprattutto, proprio per la sua caratteristi-ca di “anima” della casa, dotato di doppia altezza (fino all’intradosso della copertura di falda, a 7,30 metri), che lo rende visibile già dall’ingresso. Anche le aperture dell’edi-ficio principale sono state riproposte come da originale lungo il fronte sud-ovest; allo stesso modo, è stato ripreso il profilo del tet-to a falde e riutilizzato il manto di copertura esistente. La struttura portante dell’edificio è a pareti e solai in legno pieno, coadiuvati, nella parte a sbalzo, da pilastrini e travetti in acciaio. La facciata interna delle pareti in legno è rivestita in fibra di gesso traspirante. Le fondazioni sono in calcestruzzo armato (a platea sotto la cucina e a nastro alla base dei pilastri in acciaio che “sollevano” il nuo-vo corpo ortogonale). Le connessioni delle

prospetto est.

nato a merano nel 1969, studia architettura a Firenze. inizia contemporaneamente a collaborare con studi professionali, lavorando per pardatscher & Valtingojer (tra i vari progetti, quello del Giardino botanico) a merano e per Danilo Silvestrin a monaco. Si trasferisce poi a Rotterdam, dove collabora con atelier Kingma & van mameren e Kwau, Wim Kloosterboer. Ha svolto

attività di docenza presso l’aDB, accademia di Design Bolzano. nel 2001 fonda lo studio associato X-tERn architects+urban planners, con Salvo Di Silvestro e Giorgio Gottardi. Obiettivo dello studio è la ricerca nel campo dell’architettura, della pianificazione urbana, del graphic design, del web design e della comunicazione visiva.

Marco de Fonzo Studio X-TERN

anno di completamento: 2012

committente: Riccardo de Fonzo

progetto: arch. marco de Fonzo-Studio X-tERn (merano)

località: arcugnano (Vi)

superficie lotto: 1.729,19 mq

opere in legno: ditta EggerBau Srl (Bolzano)

progetto impianto elettrico: p.i. Elio Galanda

progetto impianto termosanitario: p.i. thomas Dissertori

impresa: piva Snc (Vicenza)

serramenti interni: Falegnameria amegg (Bolzano)

opere in ferro e acciaio: metal Sistem (Bassano del Grappa, Vi)

arredamenti: Zuffellato arredamenti (Vicenza)

scheda Progetto

Grande attenzione è stata riservata alla distribuzione della luce naturale, prevedendo un doppio affaccio nord/est e sud/ovest, con altrettanta cura per la ventilazione

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Sopra, pianta del primo piano

A lato, vista dall’alto della zona pranzo-cucina. in basso, l’ingresso su passerella.

In alto, vista del soggiorno con grandi aperture vetrate sul giardino.

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nelle intenzioni dei progettisti, concordate con la committenza, c’era la volontà di progettare un edificio “intelligente” in grado di:

• reagire in maniera efficace alle sollecitazioni atmosferiche grazie ad accorgimenti tecnici e progettuali

• favorire il risparmio energetico e ridurre l’impatto sull’ambiente

• conservare la memoria storica dell’edificio.

inoltre, la volontà di ottenere la certificazione CasaClima ha portato ad una scelta dei materiali da costruzione ad alta prestazione e compatibilità ambientale e impianti che utilizzino energie rinnovabili, con recupero delle acque piovane.

aumenta dunque la sensibilità verso un’architettura rispettosa dell’ambiente ma soprattutto che offra il massimo benessere climatico-abitativo: in quest’opera, ad esempio, non sono state utilizzate colle ma solo chiodi in legno, per tutelare la salute degli abitanti ed evitare emissioni chimiche nocive.

COSTRUIRE SENzA ChIOdI E COLLEpareti in legno, rigorosamente non trattato, sono anch’esse in legno, senza uso di colle o giunzioni metalliche. Un cappotto ter-mico in fibra di legno, intonacato in colore bianco, per eliminare il “salto” cromatico della vecchia abitazione, completa l’opera.

Illuminazione e ventilazione naturaleGrande attenzione è stata riservata alla di-stribuzione della luce naturale, prevedendo un doppio affaccio nord/est e sud/ovest, con altrettanta cura per la ventilazione natura-le, sia in orizzontale (tra ingresso e accesso al giardino verso la terrazza) sia in verticale (doppia altezza tra cucina e soggiorno). Gli infissi installati sono a taglio termico con vetrocamera. L’impianto termico è a gas con riscaldamento radiante a pavimento.

Un legno “lunare”Le generazioni che ci hanno preceduto lo sapevano: il legno da costruzione va taglia-to all’ultima luna piena dell’anno, intorno al 21 dicembre. L’albero in quel momento è al minimo della propria vita, quindi il mo-vimento linfatico è notevolmente ridotto. Tagliato in quel momento, il legno non si muoverà né in fase di realizzazione né suc-cessivamente, migliorando le sue prestazio-ni statiche. ■

A lato, sezione delle pareti in legno non trattato.

Sotto, vista del cantiere.

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Con 1.900 interviste, l’indagine che il CnappC ha affidato al Cresme di Lorenzo Bellicini offre quest’anno un quadro particolarmente completo e articolato dello stato della professione in italia. paese che conta ben 144.824 iscritti, un numero che è raddoppiato negli ultimi 12 anni. Sebbene non rappresentino la categoria professionale più numerosa (in italia ci sono 397mila medici, 213mila ingegneri e 198mila avvocati) si tratta pur sempre di 2,4 architetti ogni mille abitanti, il doppio che in Germania e sei volte più che in Francia, dove il rapporto è di 0,47/1.000 abitanti.Considerando il campione di indagine come rappre-sentativo dell’intera professione possiamo affermare che l’età media degli architetti è di 43 anni e 4 su 10 sono donne.il loro reddito medio annuo nel 2011 è stato di 22.000 euro, proseguendo un trend negativo che dal 2006 segna un calo intorno al 25%. Le causa principale è sicuramente la crisi del mercato delle costruzioni, che tra 2006 e 2011 è stata caratterizzata solo da segni meno: -45,7% nelle nuove costruzioni residenziali; -31% di nuove costruzio-ni non residenziali; -30,3% nelle opere pubbliche. Con un crollo della domanda di progettazione che per il 19% degli intervistati risulta addi-rittura superiore al 50%. in questo quadro si allungano anche i tempi di pagamento, che con la pubblica ammini-strazione arrivano a una me-dia di 141 giorni, e crescono gli insoluti, che per il 27% degli intervistati sono addi-rittura superiori a un quinto del fatturato dello studio. Di fronte a questa situazione, se gli architetti continuano a investire lo fanno soprattutto nella propria qualificazione, dedicando più ore alla for-mazione e meno tempo alla progettazione. ma è per i giovani laureati che la situazione si fa più pesante: a un anno dalla laurea solo due architetti su tre risultano occupati, e di questi solo un terzo dispone di un impiego stabile, con un reddito medio mensile netto di 865 euro. Un altro segnale delle difficoltà dei giovani è il fatto che a un anno dalla laurea solo il 24% di loro ha aperto un proprio studio professionale: tra gli architetti che oggi hanno più di 50 anni invece quasi uno su due aveva aperto il proprio studio subito dopo la laurea. Studi comunque di ridotte dimensioni: nella stragrande maggioranza dei casi individuali - solo 14 su 100 sono studi associati - contano in media 5,3 addetti,

MA COME FANNO GLI ARChITETTInuMeri e tendenze daL terzo osservatorio annuaLe suL Mercato deLLa Progettazione architettonica

un terzo dei quali collaboratori esterni con partita iVa. Sono quasi sempre giovani architetti e in due casi su tre lavorano per un solo committente, riproducendo quelle forme di lavoro atipico che, frenando le possibilità dei giovani di esprimere le proprie potenzialità, rappresentano uno dei principali ostacoli alla crescita di questo paese. L’immobilità del sistema paese si riproduce anche negli studi di architettura, come risulta evidente dalle differenze del volume d’affari rispetto alla media per classi di età: al contrario del resto d’Europa, un professionista con più di 60 anni sviluppa un volume d’affari dell’87,6% superiore alla media.

Che farei due terzi degli studi di architettura operano solo in ambito comunale o provinciale e solo 7 studi su 100 hanno già avviato un processo di internazionalizzazione, mentre un terzo degli intervistati dichiara di volerlo fare in futuro. per quanto riguarda la domanda interna gli intervistati mostrano unanimità di vedute riguardo ai settori strategici sui quali puntare: risparmio energetico,

energie rinnovabili, nuove tecnologie costruttive, informatizzazione della progettazione con l’introduzione del Bim (building information modeling) e riqualificazione del patrimonio esistente. L’ambito di attività diventerà più ampio: calerà la progettazione architettonica e di opere pubbliche e cresceranno le attività specialistiche. nel frattempo, con una crescente concorrenza da parte di geometri, geometri laureati, ingegneri ma anche agronomi e periti, aumenterà il numero di architetti che si dedicheranno al design, alla grafica, al paesaggio, all’insegnamento privato. A.M.

tariffe al ribasso 4,39

Burocrazia 4,18

Concorrenza eccessiva 3,93

Domanda pubblica 3,88

Scarsa considerazione 3,88

tutela del territorio 3,87

Ritardi nei pagamenti 3,86

Domanda privata 3,84

Scarsa sensibilità delle amministrazioni locali 3,74

Difficile accesso al credito 3,65

Costo attrezzature tecniche 3,08

Formazione e aggiornamento 2,53

Carenze organizzative 2,52

in una scala da 1 a 5

Le criticità deLLaprofessione

Lettura/Cultura

Incertezze e simulazioni

Architettura tra moderno e contemporaneo

autore: Vittorio Gregottieditore: Skira

88 pp - euro 14,00

L’architetto e saggista si interroga sul ruolo dell’architettura nella società globalizzata e sulla sua capacità di modificare il mondo. ne emerge una posizione critica (ma non del tutto pessimista) nei confronti del presente, della pratica artistica dell’architettura e dei processi di produzione. Un testo che si propone come analisi critica dei processi di costituzione del progetto architettonico nei nostri anni, per discuterne ragioni e obiettivi di senso.

Adi Design Index

autori: AA.VV.editore: Corraini Edizioni

320 pp - euro 32,00

aDi Design index è la pubblicazione annuale di aDi associazione per il Disegno industriale che raccoglie il migliore design italiano messo in produzione, selezionato dall’Osservatorio permanente del Design aDi. La selezione comprende prodotti o sistemi di prodotto di ogni merceologia, ricerche teorico-critiche, ricerche di processo o d’impresa applicate al design. Quest’anno il volume si presenta in una veste rinnovata dal punto di vista dei contenuti e della grafica.

Frigerio Design Group

autore: Enrica Giacobinoeditore: Hachette72 pp - euro 9,99

Una monografia sul gruppo guidato dall’architetto Enrico Frigerio, sostenitore di un’architettura che ritrova nel rapporto con l’ambiente e nel lavoro di squadra i suoi cardini: la slow architecture, architettura progressiva che vive nel tempo e trae dal contesto le risorse per la sua definizione. La monografia fa parte della collana ‘i maestri dell’architettura’.

Edifici a struttura di legno. Progettazione e realizzazione

a cura di: Studiodeda

editore: Edizioni Lampi di stampa - Collana Conlegno

363 pp - euro 17,00

Lo sviluppo del settore delle costruzioni in legno of-fre un’interessante opportunità di crescita e miglio-ramento di tutto il comparto dell’edilizia in italia. La nuova pubblicazione di assolegno offre gli spunti per poter operare con ulteriore qualità. il volume è sud-diviso in sei capitoli per seguire passo dopo passo la costruzione di un edificio in legno: Gestione forestale e sostenibilità; Legno strutturale e materiali a base legno; Comportamento strutturale, criteri di proget-tazione, riferimenti normativi; Efficienza energetica e comfort degli edifici in legno; Sistemi integrati e so-stenibilità negli edifici in legno; aspetti legati al mon-taggio e alla sicurezza; Edifici smontabili.

Fonte: CRESME, osservatorio professione architetto 2011

cLassi di fatturato degLi studi di architetturaDati in percentuale

Fonte: CRESME, osservatorio professione architetto 2011tra 50 e 100

mila euro

55,5

63,7

tra 100 e 200

mila euro

oltre 200

mila euro

20,9 20,223,7

16,1

2011

2008

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