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il GIRAMONDO 11 - gen/feb 20071 - gen/feb 2007 il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO 12 - mar/apr 2007 il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO 13 - mag/giu 2007 il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO il GIRAMONDO 1

il GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOAutorizzazione Tribunale di Pesaro n° 370 dell’8.7.1992 - Direttore Responsabile: Carlo Moscelli

Periodico del CAMPING CLUB PESARO Anno di fondazione 1982C.P. 90 - 61100 Pesaro - http://www.campingclubpesaro.it - [email protected]

Affiliato alla CONFEDERCAMPEGGIO Aderente alla UNIONE CLUB AMICI

3maggio

giugno

2007

I Soci si riuniscono ogni primo giovedì del mese a Pesaro presso la Sede del Club, sita inVia Goito, nel Campus Scolastico, sul retro del Liceo Scientifico. Il Consiglio Direttivo, allar-gato al Collegio dei Revisori, si riunisce ogni penultimo giovedì del mese.DATE PROSSIME RIUNIONI: 03 - 24 MAGGIO, 07 - 21 GIUGNO, 05 - 19 LUGLIO

h CAMPING CLUB PESARO Casella Postale 90 - 61100 Pesaro

http://www.campingclubpesaro.it - e-mail: [email protected]: Nicola Manes 328/7447875 [email protected]: Maurizio Bertozzi Bonetti 0721.861789 Roberto D’Angeli 0721. 482415 Lucio

Grottaroli 0721.289116 [email protected] Luciano Mantovani 0541.855346 [email protected]

Ennio Rella 348.9327441 [email protected] Enzo Rossini 0721.452716 Alessandro

Ruffini [email protected] Sauro Sorbini 0721.24007 [email protected]

Sommario

A questo numero hanno collaborato:Raffaele Jannucci, Roberto Ioannilli, Gilberto Paci, Lello Marchionni, Francesco Cerioni, Pierluigi Ange-li, Daniele Del Bianco, Nicola Manes, Alessandro Ruffini, Sauro Sorbini.

2 Romantici Itineranti3 Ice è importante4 In ricordo di Maria6 Primo Mare7 Convenzioni8 Festa (bagnata) del tesseramento12 Convegno sul turismo itinerante15 La relazione di Raffaele Jannucci

i l nostroil nostroil nostroil nostroil nostrocanale CBcanale CBcanale CBcanale CBcanale CB

è il n°è il n°è il n°è il n°è il n° 22222

io

20 Si torna sul Monte Catria27 Le onde28 Viaggio in Libia35 Raduni a S. Sepolcro, Villa Beatrice, Rieti,

Sale Marasino, Radicondoli40 Mycocamperisti41 Assemblea del Club42 Il Rinascimento ad Acquasparta

Per iscriversi al CAMPING CLUB PESARO:Versamento di euro 35,00 sul c.c. postale n° 10201614 intestato a Camping Club Pesaro – Casella Postale90 – 61100 Pesaro o contattare il responsabile del tesseramento Alessandro Ruffini 347.1134307

In copertina:Raffaello Sanzio

Ritratto di Gentildonnadetta La Muta

Galleria Nazionale delleMarche, Palazzo Ducale

Urbino

2 il GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDOil GIRAMONDO 3 - mag/giu 2007

Siamo solo persone che amia-mo le nostre case e le amia-mo a tal punto che ce le por-tiamo dietro. Le accompagnia-mo sulle piazze del mondo.Siamo ministri degli esterisenza portafoglio, diplomaticiminuziosi, curiosi di strade,ville e città. Amanti di mari emontagne, addetti culturaliche costruiscono la realtà in-torno ai sogni; conosciamo ilvivere delle persone, con lorocomunichiamo, apprendiamo.Trasportiamo cultura supe-rando i confini.La nostra amica più cara è lafantasia, il legante tra essa ela felicità siamo noi con i no-stri ideali.Siamo, dall’ una e dall’altraparte del confine, un unicopopolo con infinite mete. Sia-mo quelli che si entusiasma-no per una notte passataall’autogrill, pazzi romanticiche guardano il mare al tra-monto quando il rosso del solene accende il cielo.

Siamo quelli che la sera si cer-cano, si uniscono, cheparlano,che offrono, che sientusiasmano come bambiniquando ascoltano i racconti diviaggio.Ci muoviamo con la bussola,con le mappe o con ilnavigatore. Amiamo il Nord, ilsud, l’est e l’ovest, per noi l’in-contro con bianchi, neri, ros-si o gialli è solo parte dellanostra strada e delle storie cheanche loro ci possono raccon-tare.Abbiamo un linguaggio inter-nazionale, un saluto ad ogniincontro è la norma.Siamo persone invadenti, èvero! Ma solo nei piccoli spaziall’interno dei camper, al difuori c’è solo la bellezza delmondo con spazi più grandi.Romantici itineranti, seri conla natura, burloni con gli ami-ci, innamorati delle nostredonne, tristi per i figli che nonvogliono più venire, amanti diquella donna che non ti tradi-

ROMANTICI ITINERANTIdi Roberto Ioannilli - [email protected]

...siamo parenti stretti della terra, le nostre ruote lasolcano, le nostre mani la toccano...


sce mai: la natura.Di lei ci piacciono le curve, i promontori ed i più profondianfratti, a volte ci piace anche come l’uomo l’ha vestita .Spesso, quando ci accorgiamo che il mondo è impazzito e nonci ascolta, ci fermiamo e piangiamo in silenzio e con gli occhibagnati, vediamo la morte di un sogno.È crudele la guerra, lo sporco e i dolori provocati dall’uomo, laterra è un gioiello e dobbiamo viverla, pulirla e curarla, perpoter continuare un domani a vedere incantati i tramonti, laneve d’inverno nei boschi montani, a cercare nuove vie eprovare a “volare”. Siamo gabbiani moderni, non abbiamo leali ma le ruote, non vogliamo volare/vedere dall’alto, voglia-mo volare/vedere dal basso, siamo parenti stretti della terra,le nostre ruote la solcano, le nostre mani la toccano.A noi piace perderci con lo sguardo verso i tramonti e dall’oblòdei nostri camper, la sera, con gli occhi puntati verso il cieloinseguirne le stelle, con accanto gli amori e un posto nel cuo-re, per i viaggi in paesi lontani.

Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto soven-te, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loroun telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi,non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeridella rubrica.Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l’idea che cia-scuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona dacontattare in caso d’urgenza sotto uno pseudonimo predefinito.Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (= In Case ofEmergency = In Caso di Emergenza).E’ sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero dellapersona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambu-lanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori.In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzareICE1, ICE2, ICE3, etc.Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile.Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggiodi modo che questo comportamento rientri nei comportamentiabituali.

ICE è IMPORTANTE


IN RICORDO DI MARIA

Maria di Minto se ne andata, dopo lungamalattia.L’estate scorsa, pur ammalata, era stata al-l’area di sosta a Marotta e ci era nata la spe-ranza che col passar del tempo si sarebberipresa definitivamente. Però , non essendopiù giovanissima, non è riuscita a superarei malanni ormai di una vita.La notizia ci ha lasciati tutti sconvolti per-ché Maria, la stravagante, ruvida a volte,ma buona e socievole, era conosciutissimanel Club e nell’area di sosta, dove, insiemea Minto costituiva una presenza continua,fin dai primi anni di attività.Chi la conosceva, non la dimenticava più sia per l’originalità del suocarattere, sia per la forte personalità che la portava a stabilire rapportiinterpersonali improntati a schiettezza e sincerità con una buona dose diironia ed autoironia.Aveva una capacità incredibile di catalogare le persone che arrivavano, diintuirne i vizi e le virtù e non sbagliava quasi mai.Maria era anche famosa per i giudizi immediati e trancianti e per le rispo-ste secche che a volte pronunciava specie con coloro che lei reputava deiseccatori. Ma era un modo di porsi perché era di animo buono e genero-so. Anche i suoi celebri ed originali saluti quando non girava bene, eranoormai accettati da tutti ed accolti con rassegnazione, perché lei era unicae bisognava accettare tutto con una sonora e condivisa risata. Il “perso-naggio” Maria era sempre presente, insieme con Minto sia a Marotta chenelle manifestazioni che il Club organizzava, ed era sempre una festaquando ci si ritrovava dopo un po’ di tempoCIAO MARIA,LA BUONA, GENEROSA, STRAVAGANTE MARIA,LASCI UN GRAN VUOTO, MA TI RICORDEREMO SEMPRE

Nicola Manes


PRIMO MARE PRIMO MARE PRIMO MARE PRIMO MARE PRIMO MARE 9 - 10 GIUGNO9 - 10 GIUGNO9 - 10 GIUGNO9 - 10 GIUGNO9 - 10 GIUGNO

La tradizionale Festa che inaugura ufficialmente la stagionebalneare presso l’area di sosta attrezzata gestita dal CAMPINGCLUB PESARO, in collaborazione con il Comune di Mondolfo,a Marotta, lungomare C. Colombo, litorale Sud, si svolgerànel week end del 9/10 Giugno 2007.Gli chef del Club, sempre molto apprezzati, coadiuvati dalleloro validissime e insostituibili signore, prepareranno il pranzodi domenica, che avrà un costo di soli 8,00 euro.Obbligatoria la partecipazione in camper.Non è possibile prenotare, né occupare posti per amici; chiprima arriva, meglio si sistema. Il Club riserverà alcunepiazzuole per gli addetti all’organizzazione.Le tariffe per la stagione estiva devono ancora essere fissate con il Comune. Restanosicuri lo sconto del 10% per i tesserati della Confederazione dei Campeggiatori edil trattamento ancor più privilegiato per i Soci del CAMPING CLUB PESARO.


ONI-CONVENZIONI-CONVENZIONI-CONVENZIONI-CONVSi allarga il ventaglio delle convenzioni e dei servizi offerti ai Soci delCamping Club Pesaro. L’interessante proposta dell’ACI (a solo 45,00euro si può ottenere la Tessera ACI SISTEMA che copre un veicolo intutta Europa ed il titolare della tessera su qualsiasi veicolo venga a trovarsiin Italia) si può sottoscrivere anche presso la delegazione ACI di Fano,in Via Flaminia 5/E.La Vittoria Assicurazioni, Agenzia di Via Gagarin 169 a Pesaro, offre aiSoci che sottoscrivono le convenienti polizze RCA per camper, un forte sconto pertutte le altre polizze proposte dal gruppo (comprese RCA auto, furto,incendio, infortuni, ecc.).Grazie al prezioso interessamento del Socio Gilberto Paci il Club è riuscitoa ottenere anche una collaborazione con la Michelin Italia. Gli sconti riservatiai Soci sono applicati dal centro Mastro Michelin della BASILI GOMME diPesaro, Via Cilea 36. Nel quadro sottostante alcuni esempi degli scontipraticati.Ricordiamo che presso tutti gli Enti convenzionati, chi volesse usufruire di questivantaggi, deve esibire la tessera sociale del Club in corso di validità.


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TESSERAMENTOABBADIA di FIASTRA e URBISAGLIA

24/25 marzo 2007La fortuna, si sa, è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo: e così, con un fiutodegno dei cani da tartufo, siamo riusciti a scegliere l’unico week end freddo e piovosodi questo strano inverno per celebrare la nostra festa sociale...Peccato, perché i luoghi prescelti sono bellissimi e interessanti; inoltre si prestanocome pochi altri a passeggiate e pedalate nella natura; ma con un tempo del genere...Beh, vorrà dire che ci torneremo!E peccato anche perché la celebrazione dell’anniversario del 25° anno di fondazionedel Camping Club Pesaro meritava un’altra cornice meteorologica! il Consiglio Direttivo (anche a nome del Presidente Nicola Manes, assente per motivifamigliari) intende ringraziare tutti i Soci che si sono adoperati con l’abitualedisponibilità alla buona riuscita dell’evento; rivolge inoltre un sentito ringraziamentoalle ditte che hanno offerto i ricchi premi messi in palio nella lotteria, animata conimpareggiabile verve dal fantasioso imbonitore Daniele Del Bianco.In questa pagina enelle seguentialcuni momentidell’evento nellefoto di Fran-cescoCerioni, LelloMarchionni eAlessandro Ruffini,che ringraziamo.La prima foto èdedicata a Ruffinie Albertini che siproteggono dallapioggia sotto ilgazebo riservatoall’accoglienza.


CONVEGNO NAZIONALE SULTURISMO ITINERANTE

Dopo la pausa dell’anno scorso, ha avuto dinuovo luogo il convegno nazionale sul turismoplein air ospitato dall’Istituto Panzini di Senigallia,giunto ormai alla sesta edizione, .Promotori come sempre il C.C. Pesaro eGiocaravan, con il patrocinio , della Confede-razione dei Campeggiatori, dell’A.R.C. Mar-che, di Promocamp e della regione Marche, ilconvegno ha riconfermato le caratteristichedi concretezza e di argomentazioni che lo hasempre contraddistinto fin dalla prima edizio-ne, con tematiche proiettate verso il futuro.Dopo i saluti della prof.ssa Firmina Bachiocchie del preside Alfonso Benvenuto, si è passatial primo punto all’ordine del giorno : La nuovalegge regionale Marche sul turismo itinerante.Il consigliere regionale Vittoriano Solazzi ha il-lustrato le procedure seguite per l’approvazio-ne sia in commissione , di cui è membro, e siin aula, con brevi note anche sul Piano Pro-mozionale Turistico della regione Marche.Il Dirigente regionale del settore TurismoMariano Landi ha parlato del turismo inseritonel contesto più generale dei settori della pro-duzione dell’intera regione,mentre il vice presidente della Confederazio-

ne dei campeggiatori, Nicola Manes, ha com-mentato gli articoli della legge, soffermandosisui suoi aspetti assolutamente innovativi a li-vello nazionale, con la potestà attribuita an-che alle associazioni del settore del turismoen plein air ed alle pro-loco, di realizzare learee di sosta.Ha anticipato che ulteriori innovazioni segui-ranno con l’approvazione a breve delle normedi attuazioneSi è quindi passati al secondo punto ‘’ Il rap-porto tra scuola e turismo itinerante’’Rodolfo Bartoletti , segretario generale diPromocamp , facendo seguito al precedenteconvegno di Rimini , ha presentato ulterioririflessioni e concrete proposte sul tema delrapporto tra scuola e turismo itinerante. Inparticolare si è soffermato sulla necessità dipreparare nuove figure professionali da inseri-re nel mondo del lavoro , in un contesto chenon vede la formazione di competenze speci-fiche.Nicola Manes , vice presidente della C.I.C. ,ha presentato il modulo di specializzazione sulturismo itinerante per gli allievi degli Istituti su-periori, con le relative competenze, conoscen-


ze ed abilità. Quindi ha presentato la figuraprofessionale che ne consegue ed , alla stre-gua delle esperienze percorse negli anni pre-cedenti, anche i possibili sbocchi nel mondodel lavoro.Giunti al terzo punto dell’ordine dei lavori Lu-ciano Conz, ha relazionato su ‘’ Il servizioassistenza in un post-vendita efficiente. L’ar-gomento è stato affrontato con una chiaved’interpretazione inconsueta : Partendo dalladirettiva comunitaria conosciuta come leggeMonti , Luciano Conz si è soffermato sui van-taggi che ne derivano sia per l’organizzazionesul territorio di un post-vendita efficiente pergli imprenditori della relativacommercializzazione, ma anche per lefacilitazioni che ne conseguono per gli utenti.Molto apprezzata è stata infatti l’attenzioneverso le esigenze dei campeggiatori , consi-derate come obiettivo irrinunciabile per gli

da sin: Landi, Solazzi, Conz, Benvenuto; sotto: Manes, Cavalieri, Bartoletti, Picilli.

operatori del settore.Quindi si è passati alla presentazione da partedegli architetti Fabiano Zigliani, Fabio Uguccionie dell’ing. Massimiliano Piccioli , del progetto diarea di sosta con sezione modulare, da ripe-tere a seconda dello spazio disponibile. Il pro-getto è risultato semplice ed efficace.Susseguentemente si è passati alla presenta-zione con diapositive, di un progetto dipozzetto di scarico visto sia su scala generaleche analitica. Il progetto, si caratterizza per lacaratteristica di risultare un collage di parti del-le quali una sola progettata specificamente e, per il resto di componenti facilmente reperi-bili sul mercato della produzione, con relativoabbassamento dei costi.Si è quindi data lettura della relazione del di-rettore della rivista Plein Air , Raffaele Jannucciche, impossibilitato ad essere presente perimpegni precedentemente assunti, ha comun-


que inviato un suo scritto. Ne è risultata unamagistrale lezione sulle finalità del turismodell’’Abitar viaggiante’’ che il pubblico ha salu-tato con un convinto applauso (potete leg-gerla alla pagina seguente).Hanno fatto seguito alcuni interventi del nu-meroso pubblico intervenuto tra i quali segna-liamo quelli dell’assessore al turismo del co-mune di Fano , avv. Francesco Cavalieri cheha presentato la volontà dell’Amministrazionecomunale di Fano, di procedere all’indivi-duazione di alcune aree di sosta nel tessutourbano e quello del presidente delle pro-locodella regione Marche, Marco Pacella che si èdichiarato disponibile a collaborare per la rea-

lizzazione delle aree di sosta.Le conclusioni sono state tratte da presidentenazionale della Confederazione dei campeg-giatori, dott. Gianni Picilli che, dopo una rela-zione sugli scenari importanti che si apronoper il mondo del turismo plein air e sull’impor-tanza che l’Associazionismo riveste per lo svi-luppo del settore, ha dichiarato chiusi i lavori,con l’augurio di ritrovarsi di nuovo l’anno pros-simo a Senigallia.Un pranzo a gran buffet, offerto dallo spon-sor Giocaravan e preparato dagli chef dell’Isti-tuto ha chiuso definitivamente la manifesta-zione

NICOLA MANES


LA RELAZIONE DI RAFFAELE JANNUCCI

Gentili Signori,Ringrazio innanzitutto il preside dell’Istituto Alber-ghiero Panzini che ancora una volta ha voluto ospi-tare un convegno nel quale la cultura dell’ospitali-tà, pur partendo da quella alberghiera, è argomen-to comune a quella ospitalità di ben più semplicistrutture, come quelle destinate al turismo dell’abi-tar viaggiando. L’una e l’altra infatti trovano il puntod’incontro nei motivi del territorio nel quale laricettività diventerà sempre più linguaggio, voce deiluoghi, atmosfera dell’ambiente. Dallo schema delprogramma del convegno sono chiamato a trarrele conclusioni. Non avrebbe significato fare unasintesi dei vostri interventi, giacché ogni parteci-pante sa come farla personalmente. Non c’è ra-gione che commenti i singoli passaggi giacché po-trei solo chiosarli. Non devo né aprire, né chiudereuna porta ma preferisco parlare della costruzionenella quale questa o quella porta è inserita.So che la mia sarà una posizione di rottura ma, senon lo facessi, tradirei i motivi che hanno ispiratoquesto convegno e gli altri che in questa stessa sedelo hanno preceduto, animati e promossi dal CampingClub Pesaro e, sento il dovere di testimoniarlo, for-mulati con lucida percezione dal mio caro amicoNicola Manes.La “casa”, come l’ho chiamata, è quella costruzio-ne–cantiere perenne di un turismo, espressionedella mobilità che nell’abitar viaggiando si fa por-tatore di una cultura nella quale i valori ambientalisono l’elemento portante. Valori da condividere, daconoscere, da interpretare, da proporre alla pubbli-

ca opinione, ai mass media, alle pubbliche ammini-strazioni. Un cantiere e non una costruzione. Deci-ne, forse centinaia di convegni, una pubblicisticaripetitiva, querula, diventata purulenta hanno cer-cato di far comprendere che nei piani regolatori deiComuni o nei programmi territoriali si doveva tro-var posto a questa “casa”. Uno sforzo approdato arisultati concreti e motivati in poche aree del terri-torio e tra queste la Regione Marche che ha avutoil privilegio di una spinta informativa ad ampio rag-gio dal comparto associazionistico e, scusatemi semi ripeto, dal Camping Club Pesaro, in particolare.Molto si è fatto e le nuove norme sul turismo dellaRegione presentate oggi stanno a dimostrare cheancor più si poteva fare ed è bene che lo si è fatto.In un quadro più generale la situazione non è certoincoraggiante. L’argomento non è stato ancora af-frontato nella conferenza Stato-Regioni e c’è, dif-fuso, il senso di un turismo che si propone con glistessi limiti che nel mondo del lavoro ha il precariatoo, in aeroporto le liste di attesa.Le ragioni di questa arretratezza normativa sonotante ma tutte riconducibili al motivo di partenza.Quando il veicolo abitativo emerse come strumen-to di mobilità non si sono fatte comprendere paral-lelamente le motivazioni che sottintendono allamobilità stessa. Legge Fausti, articolo 185 delCodice della Strada, norme interpretative le più variehanno collocato al centro il veicolo in una circonfe-renza chiamata “circolazione e sosta”. Un cerchiostretto, intorno al quale si tirava il cappio di qualchesindaco o lo si allargava: nell’uno e nell’altro casocon una casualità che confermava la mancanza dimotivazioni di fondo. Perché questi veicoli arriva-


no nel territorio? Quando lo fanno? Dove? Come?Non è stato risposto a nessuno di questi interroga-tivi e si è tenuto aperto il cantiere con le impalcatu-re di qualche pretenzioso convegno e di rituali chehanno il solo compito di dare titolarità a celebrantiprivi di ogni capacità di collocarsi in un ambito piùampio. Ci si è presentati di fronte alla pubblica opi-nione e alla pubblica amministrazione con questoarmamentario rispolverato con pervicacia, ormaicolpevole, giacché l’argomento ha ben altro spes-sore. Si è parlato, per fare un esempio, di turismoitinerante, espressione gergale, in contrapposizioneall’altro turismo che non ci risulta essere stagnan-te. L’espressione nacque quando le caravan com-presero che non potevano essere solo spostate dalrimessaggio e collocate per il mese estivo nelcamping di destinazione, ma potevano anche af-frontare viaggi.Il turismo è itinerante per definizione, è viaggio,spostamento, destinazione verso questa o quellameta e perciò pensare che il nostro si distingua perquesto aggettivo è errore non solo terminologicoma concettuale. Il fenomeno, così come viene pro-posto, visto in trasparenza si incentra nella gestio-ne degli spazi, in una sorta di casellario che si vuoldare a questi veicoli chiamati camperche, presentati in tale ambientazione, danno all’ester-no la sensazione di partecipanti a una festa senzaesserne stati invitati. Ma quali titoli abbiamo peressere invitati?Meglio ancora, quali titoli abbiamo saputo mostra-re perché fossimo chiamati? Il discorso, cariamici, deve ripartire da capo. Chi vi parla lo haseguito fin dal suo nascere e ha avvertito in tempoutile come si stava alterando e come fosse uscitodai suoi veri binari. L’abitar viaggiando non è unacategoria astratta, né una definizione di gergo.Nasce perché nello sviluppo del turismo ha fattocapolino, come un foro della coscienza, l’esigenzadi preservare il territorio da un impiego intensivo innome del turismo. Per sottrarlo a una lottizzazionesenza fine, per ricordare che la presenza non ècollocazione all’interno di un luogo ma raccordo conesso. Proprio questo raccordo è l’anima profondadell’abitar viaggiando, è la differenza che, comeuna valvola, fa respirare il territorio, non lo costrin-ge nella morsa della massificazione, non lo chiudenei modelli di massa che, nel turismo sono usa egetta e purtroppo irreversibili. Quella che vienedefinita infatti la prima industria nazionale lo ha fatto

senza rendersi conto dei rifiuti di lavorazione: lescorie di una urbanizzazione devastante.L’abitar viaggiando dimostra che si può cambiarerotta. Il camper si colloca al suo servizio e non comefinora è successo, non si può continuare su unalinea che va al contrario. Che cosa rappresentano icirca duecentomila camper in circolazione? Allostato attuale, solo un problema di circolazione esosta. Che cosa rappresentano i circa 750.000 uten-ti? (ultima indagine PleinAir –Nielsen).Bisogna ripartire da questo assunto se non si vuoltenere aperto il cantiere vita natural durante. Nonc’è più ragione di parlare di camperisti militanti, diuna sorta di categoria che va alla ricerca diaree ma non dice perché, se non dichiarare l’esi-genza del parcheggiare. E’ un circolo chiuso e pur-troppo lo rendono ancora più stretto interventi as-sociativi espressi in un collateralismo che circondail fenomeno ma non lo irrora di valori forti. C’è unamitizzazione delle aree come sefossero l’eldorado del pleinair, addirittura le si tar-ga come se, nel quadro del territorio, fossero le oasinel deserto. Le si aggettiva come amiche o nemi-che. Ingenue nomenclature di una consuetudine chevorrebbe diventare strategia.Le aree senza motivata presenza non hanno signi-ficato, così come non diventano importanti perchéuna volta all’anno c’è il raduno di turno. Bisognauscire da questa strettoia. La “casa”, come l’hochiamata, non va vista dall’esterno, dalle finestredi una normativa o dalle porte di un convegno mava vista per quello che può ospitare al suo interno.Se i luoghi devono riconquistare la loro identità,devono ricorrere a una presenza che sa riscoprirli,rianimarli, risvegliarli. E’ questo che bisogna chie-dere a chi impiega il camper. Questo veicolo è par-tecipe di una rivoluzione culturale ma i protagonistisono coloro che la interpretano. Non si può crede-re di essere garibaldini solo perché si indossa lacamicia rossa come faceva Garibaldi, o credersimezz’ala della nazionale di calcio indossando lamaglia con il numero 10 di Totti.I convegni di Senigallia hanno ricordato in più oc-casioni questi valori.Hanno richiamato l’attenzionesulla scuola, hanno stimolato le pubbliche ammini-strazioni locali. Sono usciti dal rituale e hanno fattoproposte. E’ un bel passo avanti e credo che il modomigliore per valutarne l’importanza sia quello dipoter dire che dall’edizione 2007 la vera novità èl’aspirazione al cambiamento. (R. J.)


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A grande richiesta (è proprio il caso di dirlo...) torna il RADUNO DELLA FIORITA SULMONTE CATRIA, il più tradizionale e più sentito degli appuntamenti del Club.

RADUNO DELLA FIORITA SUL CATRIA12 - 13 maggio 2007

PROGRAMMA :SABATO 12Arrivo in località VALPIANA e sistemazione nei parcheggi lungo la stra-da, nei pressi dell’ex-stallone.Passeggiata liberaIn serata: cena preparata dai Soci del Club, musica e ballo. Dolce albuon cuore delle signore...DOMENICA 13:In mattinata: passeggiata con un botanico alla scoperta dei fiori, dellepiante e delle erbe di montagna. Gli appassionati di funghi potrannoandare alla ricerca liberamente e poi far determinare i funghi raccolti dadue micologi del Club che saranno a disposizione.

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Pranzo libero sotto forma di pic-nic o al riparo nel salone.Il raduno avrà luogo anche in caso di pioggia, poiché si svolgerà nel-l’ampio salone. La speranza, però, è che il sole ci permetta di ammirarela spettacolare fiorita di miriadi di fiori diversi, colorati e profumati, tipicidi questa favolosa montagna.Contributo di partecipazione: euro 12 a testa, tutto compreso: Cena,affitto sala, generatore, cena, musica e guida.PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro e non oltre giovedì10 maggio: Manes 328 7447875ITINERARIO CONSIGLIATO PER ARRIVARE A VALPIANA IN CAMPER:Da Cagli, strada per ACQUAVIVA E DEVIAZIONE PER ‘Monte Catria’’.Giunti in cima, poi si ridiscende per Valpiana. Frecce di indicazione

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IL MERCANTE IN CAMPER IIIIl Latina Camper Club e il Museo Piana delle Orme organizzano dal 18 al 20 maggio 2007 la 3°mostra mercato/scambio di oggettistica varia, camper ed altri tipi di autoveicoli esclusivamenterivolta ad espositori CAMPERISTI nella struttura museale “Piana delle Orme” a Latina.Per ulteriori informazioni e per la prenotazioni (obbligatoria) inviare e-mail [email protected] o inviare fax allo 0773 600903 oppure chiamare il 328 2643154.


2.a PARTE: 04-01-2007: Partenza dal cam-peggio alle 9,00 con dei fuoristrada 4x4che ci porteranno a visitare i laghi Ubari.Iniziamo percorrendo una pista tra la sab-bia che per qualche km. rimane piatta per

poi iniziare con le prime dune che andandoavanti aumentano di numero e di altezza pertrovarsi alla fine immersi in un mare anzi inun oceano di sabbia con delle onde immensema, al contrario del mare ( che, pur essendo

un buon velista, mi incutetanto timore) in questocontesto, invece, vengo in-vaso da un senso di pace ebenessere e da tantissimealtre emozioni e sensazioniche non sono capace didescrivere. Arriviamouscendo dalla sommitàdelle dune al primo deiquattro laghi salatissimiche sono un miracolo dellanatura, non ci sono fiumi,siamo ad oltre 1000 km.dal mare e si rimane


esterrefatti quando compaionoqueste gemme di un blu intensocircondate dal verde delle pal-me, è uno spettacolo che valeun viaggio.L’acqua è troppo fredda ed an-che la Daniela che aveva por-tato il costume desiste dal ba-gnarsi.Ci fermiamo sul secondo lagoper il pranzo, riusciamo a pren-dere il sole che, al riparo delsolito vento, è molto caldo edinvitante. Anche l’esperienza deltragitto su queste dune con i 4x4 è statapositiva. La Daniela che qualche giorno fanon mi aveva fatto salire su quel fuoristradaoggi si sta divertendo come una bambinasulle montagne russe.I nostri autisti fanno a gara tra di loro pertrovare percorsi più emozionanti, dune piùalte molte delle quali non ci permettono divalicarle se non dopo vari tentativi e rincor-se. Spesso rimaniamo insabbiati sulla cimaprima di prendere la discesa mozzafiato.Ogni tanto ci si ferma per far riposare gliautisti ma soprattutto per gustare appienocerti scorci e soltanto l’appoggiare i piedisu questa sabbia finissima ti da un’emozioneunica. I colori cambiano in continuazioneandando dal senape all’arancio e al fucsiache si stagliano in questo bellissimo cielo tur-chino. Si torna dopo il tramonto stanchi maappagati .

05-01-2007: Partenza alle 8,00 alla voltada Ghat, la città più a sud del nostro viag-gio. Ci fermiamo strada facendo nel paesedi Ibrain (l’autista della nostra guida Bilal)per comperare il pane e in una pasticceriatante qualità di dolcetti locali. Si prosegueil viaggio su questa strada piuttosto bruttacon l’asfalto che in alcuni tratti èparagonabile a quelle calpestate in Russiache non ci permette di guardare il panora-

ma del Wadi Irawan. La strada ,appunto, è fiancheggiata comesempre dal deserto ma in questo caso a trattisassoso dove il colore predominante è il nero,a tratti sabbioso dove predominano il rosaed il giallo in tantissime sfumature. A sini-stra della statale predomina il nero con lavista su questo altopiano che ci accompa-gna per tutta la strada chiamato appunto“il deserto nero”; sulla destra, invece, solosabbia dove abbiamo visto, sia pur in lon-tananza, parecchi pozzi petroliferi.Si arriva al campeggio Akakus alle 17,00circa ed alla spicciolata si parte a piedi pervedere la città che dista, a detta della gui-da , 500 metri.I 500 metri sono diventati 5 km. tra andaree tornare e quindi per alcuni di noi è statomotivo di disappunto visto, tra l’altro, chenon è la prima volta che le informazioni nonsono esatte nè tanto meno si tenta di risolve-re l’eventuale problema sorto.Potrebbero sembrare osservazioni puntigliosema non lo sono; al ritorno, di notte, fare2,5 km. a piedi per persone non più giova-nissime lungo una strada a traffico velocetenendosi il più a destra possibile su un ter-reno sconnesso si è rivelato di una certa pe-ricolosità. Infatti una signora del gruppo siè storta entrambe le caviglie rovinandosi levacanze. Ghat è comunque da vedere essen-


do il maggior insediamento stabile dei Tuaregdel Sahara con la sua antica medina ora-mai disabitata ma ancora ricca di fascino.Vista l’ora tarda troviamo un auto che ci daun passaggio così io, Daniela, Giuseppinaed Alberto evitiamo di fare quel ritorno cosìpericoloso. Km. percorsi 380.

06-01-2007: Si parte alle 9,45 con circa 1ora di ritardo per andare a vedere il nostrosecondo deserto Libico. Saliamo di nuovosulle 4x4 confermando le vetture e gli autistidella prima e stupenda escursione e dopopochi km. ci inoltriamo in questo paesaggiodesertico completamente diverso dal prece-dente. Il deserto del Maghadgat è una zonaa nord est di Ghat a ridosso del confinealgerino ed è un susseguirsi di nere forma-zioni rocciose intervallate da lingue di sab-bia dorata dove è consigliabile in alcuni puntisoffermarsi un momento per potersi, comedicono i Tuareg, immergere completamentenella bellezza della natura.Ci si ferma alle 14,00 per il pranzo che con-sumiamo in una sorta di anfiteatro naturalecon un fondo sabbioso e tutto intorno a noirocce di varie misure, altezze e forme checreano uno scenario quasi “lunare”. Il pranzonon viene servito, come ci si potrebbe immagi-nare, sotto una tendaTuareg seduti su tappeti mabensì su vassoi tipo aereoche ognuno di noi, ma nontutti, consuma seduto sullasabbia al sole o all’ombradi questi massi.Dopo pranzo, non tantoper digerire, facciamo untratto a piedi; la sabbiaè abbastanza battuta per-ciò si cammina bene e an-dando avanti ci accorgia-mo che il nostrochiacchiericcio di allegrascampagnata lascia il po-

sto, quasi, a un religioso silenzio che ci prendefacendoci gustare appieno questa esplosio-ne della natura dove l’uomo ancora, e forsemai, potrà modificare o modellare.Soltanto dopo un’ora circa sentiamo il ru-more delle nostre 4x4 che ci raggiungonoper portarci in un alto pianoro dove arri-viamo soltanto dopo moltissimi tentativi deinostri 4x4, alcuni dei quali sono stati co-stretti a far scendere i passeggeri. Anche gliamici che sono stati costretti ad arrampi-carsi, faticando non poco, sono stati ricom-pensati della fatica da un panorama impres-sionante.Ai nostri piedi si stendeva a perdita d’oc-chio una vallata immensa dove queste for-mazioni rocciose nascendo dalla sabbia sem-bravano delle enormi stalagmiti che per ef-fetto del vento (ghibli) hanno assunto formeparticolarissime. Faccio fatica a descriverviquesto posto, posso semplicemente dirvi chela nostra guida non riusciva più a portarcivia; tutto il gruppo è rimasto come folgora-to da tanta bellezza. Solo adesso che i no-stri autisti stanno guidando al buio su que-sto deserto pieno di pietre e perciò pieno diinsidie capiamo perché 2 ore fa la nostraguida voleva strapparci da quel posto in-


cantato. Arriviamo in campeg-gio alle 20,30 stanchi ed impol-verati; nemmeno il tempo di unadoccia e si parte per la cenaofferta dall’Agenzia con tantodi spettacolo Tuareg.La prima, come sempre, diffici-le da descrivere : una zuppa nonsi sa di cosa ma molto piccanteche molti non hanno neppure as-saggiato, poi spaghetti con so-pra a mò di ragù due tipi dicarne tagliata a pezzetti che ser-vivano per condire, una con po-modoro che sembrava montonee l’altro mucchietto di carne sen-za pomodoro appoggiato suquesto piatto di spaghetti cheforse era cammello. Ho mangia-to il mio piatto e quello dellaDaniela che come Alberto e for-se un altro non hanno avuto il…piacere di provarli. N o nchiedetemi se erano buoni, ave-vo una fame da ..cammello.Lo spettacolo Tuareg è stato adir poco squallido, non hannoancora idea di cosa sia il turi-smo. Si torna in camper alle24,00 Daniela mangia qualco-sa e poi subito a nanna.

07-01-2007: Si parte alle 8,30 con un cam-bio di programma che non è il primo e sicu-ramente non sarà l’ultimo con le 4x4 inveceche con i camper e si fanno 130 km. di sta-tale fino ad Awinat prima di inoltrarci in unnuovo deserto. Il Jebel Acacus è sicuramentedei due visti in precedenza quello che a me èpiaciuto di meno, è una distesa di pietraieper molti km. sino ad arrivare ad un mistodi sabbia e di piccoli promontori rocciosi.Lo scopo della gita è di vedere dei graffitirisalenti a 5000 anni fa ma sembra, a dettadi alcuni del gruppo, che quelli che ci hanno

mostrato non siano segnalati nelle guide, anzisi nutrivano dubbi anche sulla autenticità de-gli stessi. Per quello che mi riguarda ho tro-vato interessante tutto quello che mi hannofatto vedere facendomi passare un’altra gior-nata ricca di interesse e di bellezze maturali.

08-01-2007: La mattinata è libera, moltitornano a visitare Ghat; io e Daniela ap-profittiamo per farci una bella dormita epoi dare una pulita al camper che è pieno dipolvere e di sabbia. Alle 12,00 ripartiamoper raggiungere Awinat e lungo la stradaappena usciti dal paese sostiamo per scari-


care l’acqua ed io fermandomitroppo sul ciglio della stradasu un terreno molto sabbiosonon riesco più ad uscirne. In mioaiuto arriva Roberto che con ilsuo camper 4x4 non ha nessunproblema per tirarmi fuori.Decidiamo di pranzare lascian-do la statale all’inizio di unapista che entra nel deserto.Sappiamo che corriamo dei ri-schi ma è tanta la voglia dipranzare sul deserto con i cam-per che, confidando sull’aiutoeventuale di Roberto ci infilia-mo tutti lungo la pista per raggiungere lazona stabilita. Luciano di Ferrara è l’unicoche lascia il suo Frankia sulla strada mentreci infiliamo tutti lungo la pista con il risulta-to che dopo alcuni minuti 6 o 7 camper sonoinsabbiati tra i quali,chiaramente, ci sonopure io. Le donne cominciano a preparareed apparecchiare la tavola mentre tutti gliuomini sono impegnati a tirar fuori dai guaiil resto del gruppo insabbiato. E’ stato veramente bello vedere tutti questicamper sul deserto con al centro una tavo-lata per 34 persone (32 camperisti + 2 gui-de) che disponevano dagli antipasti di tar-tine con salmone, vari patè ecc.. più un pri-mo piatto fatto da Emilio a base di pennecondite con pomodoro, basilico e

peperoncino per passare poi ai secondi coninsalata misto mare, baccalà alla vicentina,vari tipi di polpette e di affettati e altredelizie ancora per finire con una vasta quan-tità di dolci più o meno secchi; io per ...rin-graziare Roberto per avermi tirato fuori daiguai ho farcito un pandoro con panna mon-tata e cioccolato fuso accompagnato dalmio solito frizzantino.Abbiamo passato 3 ore splendide mangian-do e ridendo sotto un sole caldissimo ed unavista sulle dune a pochi metri da noi che perchi ama questa vita all’aria aperta riempi-va la vista ma soprattutto lo spirito di gio-ia. Siamo ripartiti a malincuore per essereal campeggio Al Fau di Awinat alle 18,00.Km. percorsi 130


09-01-2007: Partenza alle 8,30 per una lun-ga tappa di trasferimento per Sebha. Soli-ta strada dissestata e monotona, dopo lasosta del pranzo mi si è ripresentato il pro-blema della batteria ed il solito Dino haprovveduto a farmi ripartire il mezzo. Arri-viamo al campeggio Fezzan Park di Sebhaalle 16,00 circa e come da accordi presi lanostra guida Bilal ci accompagna con lasua auto a fare acquisti e a visitare la cittàdove vive.E’ stata una sorpresa quando Bilal primadel giro turistico ha voluto portarci a casasua per farci conoscere la sua famiglia.Io,Daniela, Angelo e sua moglie Lidia (cop-pia di amici romani) togliamo le scarpe pri-ma di entrare in una stanza molto ampia,circa 5x6, tutta ricoperta di tappeti concuscini e schienali lungo le pareti.

Daniela e Lidia vengono accom-pagnate in un’altra stanza perconoscere tutte le donne dellafamiglia; madre, moglie, sorel-le, cognate, figlie ecc. e dopo lepresentazioni Bilal lascia Danielae Lidia sole con tutte le altredonne facendo calare un silen-zio imbarazzanteAlcune ragazze più intraprendentitentano una minima conversazio-ne ma sia Daniela che Lidia nonriescono a capire nulla se non didover prendere un caffè con dei

datteri. Nel frattempo Bilal è tornato danoi con i tre figli maschi molto piccoli con iquali pur non capendo nulla giochiamo fa-cendo capriole sui tappeti sino a quandosono arrivate le due figlie più grandi che cihanno portato bibite, datteri e con mia gran-de goduria un vassoio con dei piatti carichidi arrosto di agnello che seduti per terra io,Bilal e il padre arrivato con l’arrosto nonlasciamo raffreddare. Dopo poco rientraanche Daniela e Lidia e alla fine la stanza siriempie con la moglie, tre figlie,tre figli, ilpadre e il fratello. Foto di rito con tutta lafamiglia e canto finale con il padre che can-tava accompagnato da noi “ Giovinezza”.Saluti ,baci e abbracci,si risale in macchinae si va in centro per far compere. Km. per-corsi 440.(CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO)


22 –23 e 24 Giugno 2007“NELLA TERRA DEI SABINI PER LASOLENNE PROCESSIONE DEI CERI”

Raduno camperistico nazionale a RIETICON IL SEGUENTE PROGRAMMA:

Venerdi 22 –Arrivo e sistemazione degli equipaggi partecipanti nelle aree di sosta riservate;- Cena libera o in locali convenzionati.Sabato 23 - Ore 09:30 – Visita guidata della città di Rieti alla scoperta dei monumenti piùsignificativi quali la Cattedrale di Santa Maria con la sottostante Cripta, il Teatro FlavioVespasiano, gioiello ottocentesco della città, Piazza San Rufo considerata l’ombelico d’Italia e la Via Roma, l’antica Salaria, con i suoi bei palazzi patrizi tra cui spicca PalazzoVecchiarelli disegnato dall’architetto Carlo Maderno.Proseguimento della visita nei sotterranei che inglobano i resti del viadotto romano fattocostruire per evitare l’impaludamento della via del sale.Al termine pranzo libero o in locali convenzionati.Ore 14:30 – Visita guidata del Museo Archeologico dei Sabini, dove sarà possibile ammirareinteressanti reperti per conoscere la vita, la morte, le tradizioni di questo antico popolo.Passeggiata in centro storico tra vicoli, archi, piazzette e tante curiosità.Cena libera o in locali convenzionati.Ore 21:00 - Spettacolo musicale in Piazza San Francesco.Domenica 24 – Ore 08:30 – Tradizionale colazione presso la Sagrestia della Chiesa di SanFrancesco a base di “biscottoni antoniani e cioccolata calda”.Santa Messa in onore di S. Antonio da Padova.Pranzo libero o in locali convenzionati.Ore 15:00 – Passeggiata per le vie del centro storico dove devoti del Santo preparanotappeti di fiori per la Processione dei ceri, la cui partenza sarà seguita sulla Piazza antistantela chiesa di San Francesco.Successivamente, avvolti dalla luce calda dei ceri portati a braccia dalle pie donne edall’atmosfera mistica della tradizionale manifestazione, ammireremo il lento procederedella popolazione reatina al seguito del “Santo dei miracoli”.Al termine della processione, cena libera o in locali convenzionati.Verso le ore 24:00 grandioso spettacolo pirotecnico dei migliori fochisti nazionali.

Al termine chiusura del Raduno, BuonViaggio ed arrivederci a presto.Costi di partecipazione: Euro 10,00 ad equipaggio; Euro 15,00 a persona; Bambini sotto 8 anni – gratisLe quote comprendono: sosta in aree riservate, visita guidata come da programma, ingresso alla RietiSotterranea ed al Museo Archeologico, tazza in ceramica della città di Rieti.

Per eventuali chiarimenti ed informazioni rivolgersi, preferibilmente in ore serali a:Quinto Ortenzi tel. 0746 204478 – 347 6831930Gaetano Prinzivalli tel. 0746 280968 – 320 8631336 – email: [email protected]


GRAN FESTA DI MAGGIO

RADICONDOLI - AREA ATTREZZATA IL PIANETTO

DAL 4 AL 6 MAGGIO 2007

Il Comune di Radicondoli, con Aci Camper, organizza dal 4 al 6 Maggio il 1° radunoGRAN FESTA DI MAGGIO nella nuovissima area attrezzata per camper “Il Pianetto”.Ecco il programma

Venerdì 4: Arrivo dei partecipantiSabato 5: Giornata dedicata alle visite guidate dei dintorni in bus:Museo le energie del territorio – Centrale geotermica – Grande impianto di serretermoalimentate – Centro storico di Belforte - Casa della Memoria l’Aquilante- Co-mando del Palazzo (grande fattoria dove vanno in pensione i cavalli del palio di Siena)– La secolare villa di Anqua con degustazione di prodotti locali.Lezione di cucina . La Signora Giovanna insegna a preparare i piatti tipici della zona:zuppa di pane e verdure e cinghiale in umido.La sera cena all’aperto con le più gustose specialità toscane . Musica e ballo sotto lestelle e per finire gigantesco falò.Domenica 6: Visita guidata al centro storico di Radicondoli ed ai laboratori artigiana-li.I bambini del borgo scoprono i camper. Esposizione dei disegni e premiazione.“Amarcord” portiamo le foto dei nostri più bei viaggi e raccontiamoci le emozioni.In serata conclusione del raduno.Partecipazione a numero chiuso con prenotazione. Il programma potrebbe subire va-riazioni .

NEL CORSO DEL RADUNO IL COMUNE DI RADICONDOLI RICEVERA’ UFFICIAL-MENTE LA TARGA DI COMUNE AMICO DEL TURISMO ITINERANTE

Quota di partecipazione euro 35,00 per persona che comprende :Sosta in area attrezzata con elettricità acqua e scarico fino a 4 giorni.Sabato Ingressi e guide per il tour Bus riservati Degustazioni di salumi di cinta senesee prodotti tipici Lezione di cucina Cena con bruschette, lasagne la forno, bistecca dimaiale e contorno, dessert e caffè.Domenica Colazione Guide per la visita al borgo Goloserie e dolcezze

Per informazioni e prenotazioniACI CAMPER –Automobile Club Livorno – tel.0586-428157/ 337-710182

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Sono disponibili posti per camper in rimessaggi situati nel-le vicinanze dei principali centri della nostra provincia.Per la zona di Fano rivolgersi a Maurizio Bertozzi al n°3357667738.Per la zona di Pesaro rivolgersi a Roberto D’Angeli tel.3482566107 - 0721482415.Per la zona di Urbino rivolgersi a Balducci Giuseppe tel.3332870526 o a Balducci Luciano tel. 3333715043.

Rimessaggi coperti nei dintorni di Pesaro, Fano e Urbino

UN TETTO PER IL TUO CAMPER

Convocazione di Assemblea Ordinaria del Camping Club PesaroPRESSO LA SEDE DEL CLUB IN VIA GOITO A PESARO

Giovedì 3 MAGGIO 2007in prima convocazione alle ore 5:30 ed in seconda convocazione alle ore 21:00

ASSEMBLEA ANNUALE GENERALEDEI SOCI DEL CAMPING CLUB PESARO

con il seguente Ordine del Giorno:RELAZIONE DEL PRESIDENTE; BILANCIO CONSUNTIVO 2006; BILANCIO PREVENTIVO 2007

PROGRAMMA ATTIVITA’ 2007; VARIE ED EVENTUALIil Presidente Nicola Manes


IL RINASCIMENTO AD ACQUASPARTA

Acquasparta (TR) 31 Maggio - 10 Giugno 2007

“Il Rinascimento ad Acquasparta”, giunto quest’anno alla VIII edizione, fonda la singolarità del proprionome sulla duplice accezione del termine: rinascimento non solo come momento storico, ma come unrinnovarsi di antichi “splendori” per Acquasparta, e come la vera rinascita di quei rapporti umani checostituiscono l’humus su cui si fonda la tranquillità e la gioia del vivere una realtà come la nostra. Nell’ar-co di dieci giorni Acquasparta si troverà ad essere ripartita geograficamente in tre zone definite, tantequante le Contrade, la Contrada del Ghetto contraddistinta dai vessilli verdi e neri, la Contrada di PortaVecchia dai vessilli giallo e blu e la Contrada di San Cristoforo dai vessilli bianco e blu, che si contenderan-no il Palio finale dopo la sfida nelle quattro gare: quella gastronomica, quella di animazione, quella del Paliodella Lince e quella del gioco dell’Oca.

Le Rappresentazioni Storiche che si susseguono di anno in anno, sono messe in scena da persone delpaese, attori non professionisti ma, “contradaioli”, che con molto entusiasmo e impegno si dedicano aricreare l’atmosfera del periodo seicentesco per omaggiare la Famiglia Cesi ed in particolare la vita diFederico Cesi II, duca della Città e fondatore dell’Accademia dei Lincei.Ogni anno fin dal 2000, anno di creazione della Festa, si è rievocato sia da un punto di vista culturale chegoliardico, un aspetto o un personaggio caratteristico della storia di Acquasparta, come per esempioproprio nel 2000, si è proposto alla popolazione “la Venuta di Papa Pio II Piccolomini”, o nel 2001 la vitadi Altobello da Chiaravalle, noto condottiero della zona, per privilegiare in seguito, gli aspetti della vita delDuca Federico II detto il Linceo e dei personaggi illustri a lui strettamente collegati. Nel 2003 infatti lamanifestazione ha rivolto la sua attenzione alla figura di Isabella Liviani Cesi, sua bisnonna”, nel 2004,anno del quattrocentenario della fondazione dell’Accademia dei Lincei voluta da Federico II, si è trattatoil tema della scienza con Galileo Galilei, celebre membro dell’Accademia dei Lincei ospitato ad Acquaspartanel 1624, mentre nel 2005 si è approfondito “Il mecenatismo musicale della Famiglia Cesi” grazie allascoperta della Prof.ssa Biancamaria Brumana della musica del matrimonio di Federico I , padre di Fede-rico II. Nel 2006 è stata proposta “Mezzo sogno d’estate in una notte acquaspartana”, un momento disvago a casa della Famiglia Cesi.Ogni Contrada nella propria “Taverna” sapientemente, proverà a preparare le ricette che saranno la basedella Gara Gastronomica che verte sulla proposizione di piatti tipici del tempo – il periodo in esame è ingenere quello relativo al 1600 - non solo per la Giuria chiamata a decretarne la rispondenza al gustodell’epoca, ma anche per il pubblico che potrà in tal modo riscoprire sapori oggi desueti. Inoltre, ognuna delle Contrade proporrà sempre al gusto e al divertimento del pubblico una propria serata,ovvero la Gara di Animazione, con la completa libertà di scelta fra aspetti spettacolari e scenici chesaranno oggetto di valutazione da parte della Giuria. Infine le tre Contrade si sfideranno nel Palio dellaLince, torneo cavalleresco, e nel “Gioco dell’Oca”, una riproposizione del gioco da tavolo forse più cono-sciuto, qui in versione….”vivente”: nella giornata di chiusura i rappresentanti delle tre Contrade sarannocosì chiamati a superare prove di abilità e di destrezza, ma soprattutto giochi divertenti, cercando diacquisire il massimo punteggio per la propria fazione.Una festa, dunque, di rinnovate tradizioni storiche, artistiche e ….culinarie, ma anche di nuove unioni, diamicizie disgiunte da motivi di “appartenenza”, se non quelli che riguardano l’essere parte di una o l’altraContrada, con tutti gli aspetti giocosi che solo una sana “competizione” può rendere rilevanti. L’iniziativaè stata organizzata da un nutrito – come non mai - insieme di associazioni, di gruppi e di persone diAcquasparta, facenti capo ad un Ente “Il Rinascimento ad Acquasparta” appositamente costituito. Ed èproprio in questo che sta, senza dubbio, il carattere realmente innovatore della festa: tutti insieme per ununico obbiettivo, quello di rendere Acquasparta di nuovo viva ed unita.


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... si impegna a …* Rispettare gli articoli del codice della strada e le eventuali ordinanze comunali;* Servirsi delle strutture esistenti per lo scarico delle acque chiare reflue o, in loroassenza, di scaricare nei posti o nei luoghi più consoni (fa fede il senso di civiltà diognuno);* Parcheggiare all’interno degli spazi riservati alle auto caravan o nel rispetto dell’art.185 del Codice della Strada e lasciare il luogo di sosta o il parcheggio nelle stessecondizioni in cui è stato trovato;* Non stendere panni ad asciugare, non aprire tende o verande, non tirare fuoritavoli o sedie per il pranzo nei comuni parcheggi o nelle piazze. Non utilizzare, fuorida campeggi e aree attrezzate, piedini di stanziamento o cavalletti vari. Non ostru-ire, con l’ingombro del mezzo, strade, garage, marciapiedi. Non lasciare rifiuti fuoridagli appositi contenitori. Non turbare la quiete pubblica;

… e inoltre...* Partecipa alle attività sociali organizzate dal nostro Club o da altre Associazioni Regio-nali e Nazionali* Dimostra con il proprio comportamento civile e corretto che il plein air ha la stessadignità di altre forme di turismo, è il meno dannoso per l’ambiente e porta ricchezza allelocalità che lo accolgono

Modalità di iscrizioneVersamento di euro 35,00 sul c.c. postale n° 10201614 intestato a CampingClub Pesaro – Casella Postale 90 – 61100 Pesaro o contattare il responsabiledel tesseramento Alessandro Ruffini 347.1134307

io sommario - campingclubpesaro.it · via goito, nel campus scolastico, sul retro del liceo...

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