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Introduzione al Laboratorio di
Fisica
Esperienze sulla misura di
grandezze fisiche
Laboratorio di Fisica con Elementi di Statistica, Corso A
25-10-2012
La Fisica (e le scienze sperimentali in genere)...
… si propone di dare una descrizione
quantitativa dei fenomeni naturali.
Per ciò è necessario stabilire una relazione:
Osservabili che
descrivono il
fenomeno misura valori numerici
Ci interessa la
struttura algebrica! è importante
una definizione
operativa!
Contesto
Una classe di osservabili (grandezze che descrivono le proprietà di un
fenomeno, di un oggetto o di una sostanza del mondo fisico) è una classe di
grandezze fisiche se...
All`interno della classe (quindi tra grandezze omogenee):
• Si può definire operativamente un criterio di confronto, una relazione di
equivalenza e una relazione d’ordine.
• Si può stabilire operativamente un criterio per “sommare” tra loro due
grandezze ottenendone una terza anche essa appartenente alla classe.
• Esiste all’interno della classe almeno una grandezza per cui sia definito
operativamente un metodo che consenta di riprodurla esattamente (nel
senso della relazione di equivalenza di cui sopra...). Un tale elemento della
classe può essere assunto a grandezza campione o unità di misura della
classe di grandezze fisiche.
Contesto (2)
Queste condizioni permettono di esprimere le grandezze attraverso valori
numerici e l’indicazione di una grandezza di riferimento.
Metodo Non vogliamo ripetere in forma astratta questi principi,
ma cercheremo di toccare con mano il loro significato realizzando semplici misure di tempo, lunghezza e massa.
Cercheremo di ricondurci esclusivamente ai concetti fondamentali, senza (quasi) ricorrere a precognizioni di fisica o ad ausili tecnici (strumenti).
Costruiremo i nostri strumenti con “materiali poveri” e ci serviranno principalmente:
• logica,
• attenzione
• … pazienza!
Scopo dell’esperienza
Riconoscere, attraverso l’esperienza diretta,
alcuni aspetti fondamentali legati al concetto di
misura in Fisica ed agli strumenti di misura.
In particolare riconoscere la necessità di:
• Operatività delle definizioni
• Indeterminazione dei risultati
Esempio
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B C
D
Esempio
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
AC
C
D
B D
AB < CD
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Esempio (2)
Vediamo come si applicano i criteri precedenti alla
grandezza fisica che chiamiamo lunghezza di un
oggetto:
A
B
A B
4u < AB < 5u
u
Si può sempre applicare?
Scopo dell’esperienza (2)
Individuare, attraverso l’esperienza diretta, cosa
caratterizza un apparato (strumento) di misura.
In particolare riconoscere:
• Differenti tipi di incertezza delle misure
• Proprietà degli strumenti di misura
Attività in laboratorio
Durante l’attività (di gruppo) vi sarà richiesto di compilare un questionario on-line
(che sarà disponibile al sito http://pcstud.fisica.unimi.it ).
Consiste in semplici esperienze il cui obiettivo è quello di
stimolare la riflessione sul concetto di misura in fisica.
Accesso tramite
codice identificativo.
Da inserire:
•Nomi e numeri di
matricola
•Dati raccolti
•Risposte a quesiti
•Opinioni sull’attività
svolta
Attività in laboratorio (2) Consiste in semplici esperienze il cui obiettivo è quello di
stimolare la riflessione sul concetto di misura in fisica.
Attività di gruppo. Il questionario ha come obiettivo principale quello di stimolare
riflessioni e discussione.
Cosa ci si aspetta da voi:
•Confronto e discussione all’interno del gruppo dei procedimenti applicati di volta
in volta.
•Risposte ragionate e (forse) condivise ai quesiti proposti.
Cosa non ci si aspetta:
•Le risposte ai questionari non sono utilizzate per la valutazione dei singoli
studenti né dei gruppi. Più che la risposta corretta, interessa il ragionamento e
la discussione che precede la risposta.
•Che completiate rapidamente il questionario. Il tempo a disposizione dovrebbe
essere più che sufficiente per completare l’esperienza con la dovuta attenzione,
ma più che arrivare in fondo è importante la qualità della discussione.
Attività in laboratorio (3) Note sull’uso del questionario on-line:
•Domande a risposta obbligatoria, raggruppate in
pagine.
•L’esperienza si articola su due giorni, ma il questionario
è unico. E’ dunque costruito in modo da poter saltare le
prime pagine nel caso si abbia già risposto la volta
precedente.
•Una volta completata la pagina non è possibile tornare
indietro per modificare una risposta.
•Le risposte parziali sono salvate solo all’atto di passare
alla pagina successiva!
(suggerimento: ogni tanto premere il tasto per procedere alla pagina
successiva quando ancora i campi di alcune risposte sono vuoti. Questo
salverà i dati ma il programma segnalerà la mancanza di alcune risposte e
permetterà di riprendere la compilazione della pagina).
5 esperienze
Realizzeremo la misura in 5 situazioni diverse:
1. Misura per confronto diretto con un campione (unità)
2. Misura per confronto con uno strumento calibrato
3. Misura attraverso un metodo di confronto indiretto
4. Misura attraverso un confronto indiretto che dipende
da una relazione empirica (calibrazione) o fondata
logicamente.
5. Misura attraverso il confronto con una curva di
risposta.
Prima esperienza
Misura per confronto diretto con l’unità
campione
Cosa? La durata di un fenomeno generico.
Non è importante quale, misureremo quindi il tempo che
impiega una barra luminosa ad attraversare il monitor del PC.
per avviare..
E’ un salva-schermo, dunque attenzione a non toccare
mouse o tastiera durante la misura, o dovrete ricominciare
da capo…
(consiglio: rovesciate il mouse con il sensore verso l’alto)
L’unità di
misura è
assegnata. La
fissiamo nel
periodo di un
pendolo con
caratteristiche
predefinite.
(da ripetere tre volte ciascuno per ciascun componente
del gruppo)
Seconda esperienza Misura per confronto con uno strumento calibrato (da realizzare)
Avrete a disposizione: •Un campione di lunghezza (la vostra unità di misura)
•Materiale per costruire lo strumento: nastro bianco, pennarello, fogli trasparenti, carta
•Un oggetto da misurare (un’asta di alluminio)
1) Riporterete sul nastro degli intervalli uguali all’unità di misura
2) Attraverso successive divisioni (a metà),
costruirete una scala fine con intervalli
corrispondenti a sottomultipli dell’unità di
misura.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Il metodo converge rapidamente con poche iterazioni….
Esempio: Come procedere per dividere a metà un segmento.
Il metodo converge rapidamente con poche iterazioni….
Di quali ipotesi ci siamo serviti?
Seconda esperienza (2)
3) Su un foglio di plastica trasparente
preparerete una scala mobile secondo
la tecnica del nonio
Realizzazione di un nonio per interpolare la lettura
0 10 20 40 30
0 10
La scala mobile del nonio divide in 10 intervalli una
lunghezza pari a 9 intervalli separati dalle divisioni
della scala fissa. (o in generale: N, e N-1 intervalli…)
Nel vostro caso si suggerisce di usare N = 16, con la
scala fine in 1/16 dell’unità di lunghezza
4) Eseguite la misura della lunghezza
dell’oggetto più volte, scambiandovi gli
strumenti (ogni studente realizzerà il suo
strumento). Fate circolare gli strumenti in
modo che ogni strumento vi ricapiti in
mano 3 volte.
(consiglio: marcate gli strumenti in modo
da renderli riconoscibili e segnate quale
strumento avete usato per ciascuna
misura)
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
x
i
0 j
scala fissa
scala del nonio
a = lunghezza divisioni della scala fissa
a’ = lunghezza divisioni scala del nonio
i+j
a
a’
N
…formalmente
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
x
i
0 j
scala fissa
scala del nonio
a = lunghezza divisioni della scala fissa
a’ = lunghezza divisioni scala del nonio
jajax '
i+j
a
a’
'1 NaaN
N
…formalmente
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
x
i
0 j
scala fissa
scala del nonio
a = lunghezza divisioni della scala fissa
a’ = lunghezza divisioni scala del nonio
jajax '
i+j
a
a’
'1 NaaN
jaa
N
Njx
1
N
ajx
N
…formalmente
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
La lettura della
scala è 24.7
x
i
0 j
scala fissa
scala del nonio
a = lunghezza divisioni della scala fissa
a’ = lunghezza divisioni scala del nonio
jajax '
i+j
a
a’
'1 NaaN
jaa
N
Njx
1
N
ajx
N
'1 NaakN
kjajax '
si può anche usare
in tal caso si ha
da cui di nuovo..
…formalmente
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
N
ajx
La lettura della
scala è 24.7
x
i
0 j
scala fissa
scala del nonio
a = lunghezza divisioni della scala fissa
a’ = lunghezza divisioni scala del nonio
jajax '
i+j
a
a’
'1 NaaN
jaa
N
Njx
1
N
ajx
N
'1 NaakN
kjajax '
si può anche usare
in tal caso si ha
da cui di nuovo..
…formalmente
0 10 20 40 30
0 10 Il principio del nonio...
La lettura della
scala è 24.7
N
ajx
Intuitivamente: nell’esempio, gli intervalli della scala del nonio sono più corti di un decimo rispetto a quelli della scala
principale. Le divisioni coincideranno dunque dopo un numero di intervalli pari allo spostamento in decimi dello zero del
nonio dall’ultima divisione della scala principale.
Terza esperienza
Misura per confronto indiretto (con l’ausilio di un’apparato)
Per alcune grandezze, come la massa, un confronto
diretto basato sulla capacità di stabilire l’equivalenza o
la relazione d’ordine sulla base della nostra percezione
non è sufficientemente preciso (in altri casi è del tutto
impossibile).
E’ necessario allora l’ausilio di un apparato di misura.
per avviare..
Avrete a disposizione:
•Dei campioni di massa (la vostra unita’ di misura;
saranno dei fermagli per fogli di carta)
•Materiale per assemblare una semplice bilancia a
due bracci (aste, piatti, fermagli)
•Una serie di oggetti da misurare (3 cilindretti di
ottone)
Terza esperienza (2)
Misura per confronto indiretto (con l’ausilio di un’apparato)
1) Verificherete l’affidabilità del vostro criterio di
confronto .
2) Verificherete l’uniformità dei campioni di massa,
aggiungendo poco alla volta i campioni in un
piatto della bilancia e ripristinando l’equilibrio
mettendo il numero corretto di campioni nell’altro
piatto (ad es. mettendo 3-5 campioni per volta nel
primo piatto, fino ad esaurire i campioni). Di volta
in volta segnerete il numero di elementi in ciascun
piatto.
3) Peserete gli oggetti della serie. Fatelo a turno,
ripetendo ogni pesata 3 volte ciascuno.
per avviare..
4) Esprimerete le vostre
misure in termini dell’unità
che abbiamo scelto.
Quarta esperienza Misura indiretta (con l’ausilio di un’apparato e di una
relazione empirica)
1) Determinerete il fattore di conversione da applicare
nel caso si utilizzino bracci di lunghezza diversa per
aumentare la risoluzione. Procederete usando i
fermagli come nel caso 1, aggiungendo poco alla volta
i pesi un piatto della bilancia (quello appeso al foro
piu’ esterno) e ripristinando l’equilibrio mettendo il
numero corretto di pesi nell’altro piatto (ad es.
mettendo 3-5 fermagli per volta nel primo piatto, fino
ad esaurirli). Di volta in volta segnerete il numero di
elementi in ciascun piatto.
per avviare..
2) Peserete i due oggetti più
leggeri della serie, utilizzando
come contrappeso i fermagli
inseriti nel piatto appeso a
distanza minore dal punto di
sospensione dell’asta. Fatelo a
turno, ripetendo ogni pesata 3
volte ciascuno.
3) Esprimerete le
vostre misure in
termini dell’unità
che abbiamo
scelto.
Abbiamo ragionato sulle diverse implicazioni di una misura per
confronto, che - per quanto in alcuni casi sia stato chiamato
indiretto - implicava sempre la verifica di condizioni di
coincidenza tra gli effetti con cui la grandezza da misurare si
manifesta; tuttavia questo approccio non sempre è possibile.
Esistono grandezze (specialmente tra le grandezze intensive)
per le quali una misura indiretta si rende necessaria. Alle criticità
incontrate finora si aggiungono problemi nuovi…
… è importante imparare a riconoscerli.
Nota
Quinta esperienza Misura indiretta (con l’ausilio di uno strumento calibrato)
1) Determinerete la risposta dello strumento
caratterizzando la relazione tra lettura dello strumento
e le masse espresse mediante le unità di misura.
per avviare..
2) Peserete un oggetto della
serie, utilizzando la risposta dello
strumento determinata prima
come taratura.
Fatelo a turno, ripetendo ogni
pesata 3 volte ciascuno.
3) Esprimerete le
vostre misure in
termini dell’unità
che abbiamo
scelto.
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T
Misura di osservabili attraverso il loro effetto su altre grandezze
(la temperatura è uno degli esempi più significativi!)
Approccio usato dove l’impiego è necessario:
tipicamente ciò accade più spesso per la misura di grandezze intensive e
di quelle definite come derivate.
Inoltre le tendenze attuali sono quelle di sostituire con misure
indirette anche quelle che non presentano difficoltà ad essere effettuate
per confronto. Effetto dello sviluppo dell`elettronica digitale!
Strumenti tarati per misure indirette
sensore (o trasduttore) elaborazione del segnale scala di misurazione
grandezza
osservabile
applicazione