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Intimità, vulnerabilità e giochi di ruolo. Immagini dell'individualismo moderno Chiara Giaccardi - Università Cattolica Milano

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Intimità, vulnerabilità e giochi di ruolo. Immagini dell'individualismo moderno

Chiara Giaccardi - Università Cattolica Milano

Il percorso

- Premessa: modernità e individualizzazione - 4 fasi individualismo

- La parabola dell'identità individuale e la 'morte del prossimo': ruolo, faccia, personaggio, profilo

- Ferite, esposizioni e aperture dell'individualismo relazionale: vulnerabilità, generatività, prossimità

1- Modernità e individualizzazione Paradosso dell'individualismo: profezia che si autoavvera / promessa irrealizzabile

'Io' nasce da doppio slegamento: dalla comunità / da Dio

Logica della frammentazione e ricomposizione efficientista > ingranaggio che risucchia / dislivello prometeico (Anders)

Dalla solidarietà meccanica alla solidarietà organica (Durkheim) > dualismo metodologico e problema del riconoscimento

Il dispotismo dei dispositiviMcLuhan: diventiamo i servomeccanismi, gli organi riproduttori delle macchine che noi stessi abbiamo costruito

'Ora la nostra società è la prima che, possedendo delle tecniche, ne è anche al tempo stesso letteralmente posseduta. Ci limitiamo a premere dei pulsanti, ignorando il più delle volte quali meccanismi vengono innescati'M. Benasayag, G. Schmit, L'epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano 2004:24

'Una volta che siamo collegati ai computer non abbiamo bisogno di tenerli occupati. Loro tengono occupati noi. È come se noi fossimo diventati le loro seducenti applicazioni' S. Tukle (Soli insieme, Codice, Torino 2011:279)

Che altro ė il potere del dispositivo, se non relazione configurante oggetti e soggetti conformemente alle proprie linee di forza? (E. Redaelli, L'incanto del dispositivo)

2 - La parabola dell'individualismo: dalla modernità alla contemporaneità • Individualismo post bellico: integrazione attraverso il ruolo (schema

AGIL di Parsons*; cinema hollywoodiano e sanzione positiva; gabbia del ruolo e nevrosi)

• Il '68: la 'critica d'artista'. Uccisione dei padri e festa della fratellanza. Individualismo espressivista e sogno di comunità. Sindrome di Peter Pan, depressione e psicosi  

• Gli anni '80: nichilismo sorridente e individualismo radicale. Neo-epicureismo. cittadino-consumatore. Neo televisione e reality tv. Extimacy.

• Post 2001 e nuovo assetto mondiale, post 2008 e crisi: post-nichilismo: religione del sé e ritorno delle grandi narrazioni (aggressive).

Individuo/ruolo/sistema sociale

1. Nel mondo dell'happy end

2. 1968: la critica d'artista

3. Il nichilismo sorridente

4. Postnichilismo

I due individualismi della modernità (Simmel)

• Individualismo ‘numerico’ o ‘della singolarità’:

•tutti gli uomini sono uguali al di là delle loro vesti storiche

•Vincoli posti dalle appartenenze = fonte di disuguaglianze > contrastare tutte le influenze per far emergere uomo libero

•Io puro, senza qualità - uomo astratto senza legami e senza volto

•Forme sociali ed economiche: somma di monadi (rituali di consumo); liberalismo (neutralità economia); cultura dei diritti

Individualismo qualitativo’ o ‘dell’unicità':

Assoluta specificità, incomparabilità

Incommensurabilità e incomunicabilità > nostalgia di comunità, fusione come risarcimento dell'isolamento

Io collettivo in cui si scambia libertà x sicurezza

Io nel sistema / libertà solo interiore/ scissione pubblico-privato

Comunitarismo, neotribalismo (Maffesoli) Incomunicabilità e afasia tra gruppi (unione x contrapposizione)

I due individualismi oggi• Dissoluzione dei diritti in spiegazioni riduttive e astratte

(razza, classe, libido, gender). Parzialità che pretendono di essere totalizzanti

• Incommensurabilità e afasia (56 profili FB)

• Come i cartografi dell'impero di Borges cerchiamo di disegnare una mappa 1:1, nel tentativo di esaurire il rappresentato nella rappresentazione. Prigionieri della singolarità, non siamo più capaci di cogliere l'umano comune; dall'altro lato vorremmo tipizzazioni che esauriscono la realtà, senza 'resto'.

3 - Identità, relazione, media- (la dicotomia individuo/società: il ruolo)

- dal ruolo alla faccia: i micro rituali dell'interazione

- dalla faccia al personaggio: dal panoptikon al synoptikon nella 'Società confessionale'

- MMORPG, social media e interazione senza prossimità

Goffman: giochi di faccia e danza dell'interazione senza

prossimità

Ci siamo sbarazzati di molti dei, ma l’individuo stesso rimane ostinatamente una divinità di notevole importanza (ll rituale dell'interazione)

L’attaccamento alla propria immagine e la facilità con cui questa immagine può essere messa in dubbio spiegano in parte la ragione per cui ognuno trova che il contatto con altri è sempre qualcosa di molto impegnativo.

La faccia è qualcosa di sacro e l’ordine espressivo necessario per conservala è un ordine rituale

I rituali dell'interazione• Da legame sociale a 'ordine pubblico': 'l’effetto di qualsiasi

insieme di norme morali che regoli il modo in cui le persone perseguono i loro obiettivi'

• L’insieme di norme non specifica gli obiettivi che devono essere perseguiti, né lo schema formato da e per mezzo della coordinazione

• Norme > etichetta (es. 'disattenzione civile'); regole > cerimoniale ('devozione del self');

• Aggregati: "assembramenti di individui in interazione non focalizzata" (contiguità senza prossimità)

Lo specchio, conferma della faccia'L'uomo e la donna cercano, si procurano e addirittura mendicano un'immagine di se stessi: negli specchi, negli occhi di chi li guarda, nelle parole e nelle reazioni di amici e nemici, come del passante sconosciuto' (M. Zambrano, Dire Luce)

Esteriorità > schiacciamento dei poli dello spazio esistenziale (no interiorità e verticalità: Guardini)

Dal teatro al mercato- Cittadino-consumatore, identità-palinsesto, bricolage di

materiali predisposti: mercificazione e rimercificazione del consumatore

- Reality TV, Società dell'esposizione, Società confessionale, 'estimità': 'il movimento che spinge ogni individuo a esporre una parte della propria vita intima, sia fisica che psichica' (S. Tisseron, L'intimité surexposée, 2001). Esibizione controllata per esorcizzare la vulnerabilità

- Da collaborazione (per quanto esteriore: etichetta) a rivalità mimetica e competizione brutale; da 'disattenzione civile' a insulto e 'player killing' (eliminazione dell'avversario).

Dispositivi indisciplinari e pseudolibertà 'Se c'è un significato utile e avverabile di totalitarismo, per la società contemporanea, credo che debba essere cercato in questa prospettiva: negli effetti di coincidenza creati dal dispositivo indisciplinare, nel massa molle degli Io, ipnotizzata da oggetti del desiderio insignificanti e opzionali. Una massa di soggetti indeboliti da iniezioni di molteplicità, illusi da piccole e insulse ibridazioni, anoressici di fronte al cibo della teoria oppure obesizzati dalla percezione del presente. Rispetto a questa condizione, le ideologie che si vorrebbero progressiste o eversive - il nomadismo, le ibridazioni, il postumano etc. - sono una variante della patologiaG. Bottiroli, 'Non sorvegliati e impuniti', in M. Recalcati (a cura di) Forme contemporanee del totalitarismo, Bollati Boringhieri, Torino 2007

'Nuove forme di autoritarismo, basate sulla disinibizione, si sono imposte nella società liquida: l’allevamento mediatico di massa ha avuto successo quando in nome della disinibizione e del godimento illimitato è riuscito a estendere la logica del modello alla sfera intima, il modello disinibente è diventato così lo strumento per colonizzare la sfera intima, rompendo quella che era l’ultima resistenza alle tecniche dell’allevamento mediatico di massa' (F. Cusinato, Periagoge)

Prossimità e web

MMORPG: bisogno di azione efficace, affermazione dell'io, riconoscimento sociale (punti: quantified self) - Velocità, eccitazione, immersione > senso di partecipazione - allocronismo, offerta di crudeltà, avatar e astrazione > gamification del mondo sociale

- Perdita competenza ludica (senso vs scopo) - Addestramento, sospensione funzionale delle attività di routine, 'eccesso funzionale alla normalità di una vita senza vero gioco' (Moltmann, Sul gioco,1988 p. 37).

Social media: La trappola dell'autenticità - autenticità come artefatto: ipermediazione per produrre un'effetto di immediatezza

- non espressiva, ma performativa

- authentic individuality = performative self-branding

- individuation without individuality

Tecnologie del sé- self writing and training of the self (hypomnemata; epistolari) (Foucault) - identity prosumption: We become subjects through the objects we prosume (Davis) - identità-palinsesto; fabbrica dell'identità, dove materiali e strumenti sono già forniti (Bauman)

Mai senza l'altro?

• Social media: esposizione rassicurata da compresenza > disseminazione di tracce che altri raccolgono e restituiscono > identità-dono: ci si riceve dall'altro

• Accettare il rischio della vulnerabilità > ripensare in chiave relazionale l'individuo

Per un individualismo relazionale • Disengaged self (C. Taylor)

• Homo erectus: autoreferenzialità del godimento, io insulare, monade

• vs 'uomo intero' Simmel: strutturalmente relazionale, non 'il resto che rimane quando da questo si toglie ciò che condivide con gli altri'

• Dal paradigma immunitario-individualista (libertà come non interferenza, uguaglianza come equivalenza, fraternità che rischia sempre il fratricidio) a quello generativo relazionale (figli-fratelli-genitori): condizione: vulnerabilità-apertura

Idolo o figlio? Difendersi o generare?

La formula dell'idolo consiste in questa contraddizione: l'idolo è il mio schiavo di cui io sono schiavo

Io idolo: 'inflessibile, indeclinabile, garantito contro ogni striatura' (Lévinas)

L'idolo è un manufatto, opera di mani umane; l'uomo, al contrario, non costruisce suo figlio (...). La scelta tra il figlio e l'idolo è ineluttabile' (P. Duchamp)

Vulnerabilità

Non difetto di identità, ma condizione antropologica fondamentale che consente l'apertura vs idolatria del sé

Riconoscimento di interdipendenza. Condizione per ricevere (deponenza) e dare (generatività)

Vulnus: ferita/esposizione inerme senza maschere

Sono il non compimento, la ferita, la miseria a essere la condizione della ‘comunicazione’. La comunicazione non è compimento. Affinché la comunicazione sia possibile occorre trovare un difetto, una mancanza, un punto debole, un’incrinatura. Una lacerazione in se stessi, una lacerazione nell’altro” (Bataille, L’amicizia, SE, Milano 1999, p. 23).

Il samaritano, icona della prossimità

Cronemica della prossimità: fermarsi, abbandonare velocità, efficienza, orientam allo scopo. Rallentare, farsi ostaggio

Cinesica della prossimità: postura inclinata (vs io erettivo); piegarsi verso l'altro x sostenerlo (lingami, legame); contatto e reciprocità (cura: cor urat)

Web: stanza degli echi, amplificazione violenza, possibilità

incontro e prossimità famiglia umana?

Contatti

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@GiaccardiChiara