insetti …conoscere la morfologia degli insetti per ... · dai fori lasciati aperti dalle larve di...
TRANSCRIPT
28/02/2013
1
INSETTI
DANNOSI
AI CEREALI
…conoscere la morfologia degli
insetti per contrastarli
insetti con diverso ciclo biologico
richiedono una lotta diversa
ciclo biologico tipico di un lepidottero
28/02/2013
2
l’apparato boccale masticatore…uno dei più dannosi PIRALIDE DEL MAIS
Ostrinia nubilalis
larva
adulto
fam. Crambidae
In Piemonte la perdita produttiva causata dalla piralide è dell’8% sul 95% della
superficie (130.000 t/anno di granella); per la diabrotica interessa circa 1% della
superficie per una perdita media del 15% (calo produttivo di poco inferiore a 3000
t/anno)
Si produce sempre meno mais
L’importazione di mais si attesta ormai in Italia sul 30-40% dei fabbisogni
Colpisce mais, piante ortive (peperone, pomodoro,
asparago, bietola), ornamentali (gladiolo,
crisantemi), girasole, tabacco, arboree (pioppo,
pesco, melo, kiwi)
Il suo ciclo prevede gli stadi di
UOVO-LARVA-PUPA-ADULTO
LARVA dannosa: si nutre di foglie, culmo, tutolo,
granella
ADULTO innocuo: si nutre di liquidi zuccherini
come il nettare dei fiori
28/02/2013
3
larva su peperone rosura su peperone
Trascorre l’inverno come larva nei residui di
mais lasciati a terra dopo la raccolta (culmi e
tutoli)
In primavera la larva
si trasforma in pupa
Adulto: da fine maggio a inizio luglio va a
deporre le uova sulle piante di mais (foglie e
culmi)
Le prime larve che compaiono in primavera attaccano le
foglie giovani ancora arrotolate (che vengono
bucherellate) e poi entrano nel culmo dove continuano a
scavare le gallerie
Adulti: da luglio a settembre depongono le
uova alla base delle pannocchie
Le larve penetrano nella granella e nel tutolo scavando
profonde gallerie e danneggiando le cariossidi
In tarda estate si portano alla base dello stelo del
mais dove trascorrono l’inverno
28/02/2013
6
Nella Pianura Padana la piralide compie
1-2 generazioni ogni anno
Le larve di seconda generazione sono le più
dannose perché comportano la perdita di
prodotto e quindi il danno economico
DAI FORI LASCIATI APERTI DALLE LARVE DI
PIRALIDE ENTRANO FUNGHI CHE GENERANO
MICOTOSSINE (aflatossine e fumonisine) CHE,
DALL’INSILATO O DALLA GRANELLA,
FINISCONO POI NEL LATTE E SUOI
DERIVATI (FORMAGGI, BURRO, YOGURTH) O
NELLA CARNE
LE MICOTOSSINE SONO CANCEROGENE
Le micotossine sono prodotte da funghi quali Penicillium, Aspergillus, Fusarium e possono facilmente passare dal campo alla tavola
E’ importante adottare tecniche adeguate a prevenire la presenza di micotossine lungo l’intera
filiera del foraggio, dalla coltivazione alla conservazione
I funghi sono microrganismi che si avvantaggiano di ambienti caldo-umidi
LA PREVENZIONE DELLE MICOTOSSINE NEL MAIS ATTRAVERSO LA LOTTA ALLA PIRALIDE…MA NON
SOLO… favorire lo sgrondo delle acque (no ristagno idrico)
usare varietà di mais resistenti
effettuare rotazioni per evitare l’accumulo del fungo
nel terreno
nutrire bene le piante in modo da renderle più robuste
evitare stress idrici (che indeboliscono la pianta)
soprattutto durante la maturazione cerosa perché è
dalla maturazione cerosa in avanti che il fungo trova le
condizioni ottimali per produrre le tossine
….per prevenire le micotossine è necessario…
28/02/2013
7
Massima possibilità di diffusione del fungo e delle tossine tra la maturazione cerosa e la raccolta
soprattutto a temperature superiori a 30 C
Velocizzare le operazioni di raccolta e insilamento
Garantire la massima compattezza del prodotto insilato evitando di scoprire frequentemente la
zona del fronte di prelievo
Conservare l’insilato in trincee pulite e sanificate
Le fumonisine rappresentano il principale problema sanitario e commerciale del mais italiano
Infatti il trattamento insetticida non sempre garantisce evidenti vantaggi
produttivi o consistenti riduzioni della contaminazione da fumonisine, dal
momento che l’efficacia del trattamento risulta fortemente
legata al momento di applicazione
Lotta agronomica
interramento degli stocchi di mais
La lotta era obbligatoria, secondo il D.M. 06/12/1950, poi abrogato dal D.M. 17 aprile
1998, e imponeva l'interramento, la distruzione o la sfibratura degli stocchi e dei tutoli prima del 15
aprile allo scopo di eliminare le larve in fase di svernamento
28/02/2013
8
Carbaril: è un CARBAMMATO, è un prodotto citotropico,
agisce per contatto, ha un largo spettro d’azione ed è
piuttosto tossico per gli insetti utili
Lotta chimica: necessario attaccare le larve quando sono ancora fuori dallo stocco
Clorpyrifos: è un FOSFORGANICO, agisce per contatto,
ingestione, asfissia, abbastanza persistente nel terreno,
meno sulla parte aerea della pianta
Deltametrina e Cipermetrina: sono PIRETROIDI, prodotti
di copertura, agiscono per contatto e ingestione, con largo
spettro d’azione ed effetto abbattente
Lotta biotecnologica: si basa sull’utilizzo di Bacillus
thuringiensis var. Kurstaki, un batterio innocuo per
l’uomo e gli insetti utili che, a contatto con
l’intestino delle larve della piralide, libera una
tossina che determina la morte delle larve
Il gene che produce la tossina può essere
introdotto direttamente nella pianta di mais
originando una pianta OGM (= geneticamente
modificata) in grado di produrre autonomamente la
tossina che uccide la larva della piralide
Btk è applicato con macchinari a trampolo con manica d’aria
Possono essere necessari 2 trattamenti intervallati da
7-10 giorni
I ceppi indicati sono SA11 e SA12
La dose varia da 1 a 1,2 kg/ha a seconda del ceppo e della formulazione
Il batterio è sensibile ai raggi solari ed è preferibile
quindi trattare la mattina presto o la sera Trichogramma maidis depone le uova dentro le
uova della piralide
La larva di Trichogramma si nutre
delle uova della piralide
Lotta biologica
28/02/2013
9
I tricogrammatidi sono parassitoidi oofagi e conducono a morte molto precocemente l’embrione di piralide
Il parassitoide è commercializzato sotto forma di
pupe (pronte a sfarfallare) su cartellini di cartoncino da applicare alle piante o lanciare dal perimetro
dell’appezzamento
Un’introduzione di 400.000 individui/ha può fornire ottimi risultati
Gli interventi devono essere eseguiti nei giorni
successivi alla ovideposizione, per colpire le giovani larve
Per individuare il momento idoneo e utile monitorare la presenza degli adulti con delle trappole a cono di rete
innescate con feromoni specifici per O. nubilalis
Le trappole, posizionate ai margini dei campi, devono essere controllate regolarmente, in particolare nel
periodo di maggiore presenza degli adulti
I feromoni vanno sostituiti ogni 15 giorni
Il periodo per intervenire sulla I generazione cade solitamente nella seconda metà di giugno
Più importante e il controllo della II generazione che
ha generalmente il picco di volo a fine luglio
trappole a cono e collanti
In previsione del picco, appena si osserva un aumento di catture, va eseguito il lancio del tricogramma, perché possa agire sulle ovature di piralide appena
deposte
In alternativa il trattamento con Btk va eseguito nei giorni immediatamente dopo il picco, per colpire le larve nei primi giorni di vita, e ripetuto dopo 7-10
giorni per coprire tutto il periodo più sensibile
Entrambi i mezzi, se impiegati nel momento corretto possono portare fino al 40% di riduzione del danno
diretto della II generazione di piralide
28/02/2013
10
DIABROTICA DEL MAIS
Diabrotica virgifera virgifera
massiccia infestazione di Diabrotica
larva di Diabrotica
È stato introdotto nel 1998
dal Nord America, segnalato
per la prima volta
all’aeroporto di Venezia,
diffuso ormai in tutta la
Pianura Padana
Compie 1 generazione all’anno
Sverna come uovo deposto nel terreno già a luglio
Dannoso sia come larva sia come adulto per tutta la pianta (parte aerea e radici)
28/02/2013
11
danni su granella
danni su radice
Allettamento di piante di mais per effetto di danni radicali da diabrotica
danni su spiga
danni su foglie
28/02/2013
12
erosioni fogliari da diabrotica
danni su radici
trattamento estivo con trampolo dotato di manica ad aria
L’insetto è dotato di potenti mandibole e di apparato
boccale masticatore ed è in grado di perforare il
tessuto sia fogliare sia radicale
Le larve, presenti in maggio-giugno, si nutrono a
spese delle radici causando l’allettamento della
pianta
Gli adulti si nutrono dell’infiorescenza femminile
(causando aborti fiorali e perciò mancata produzione
di granella) e delle cariossidi allo stato ceroso
28/02/2013
13
Lotta
interramento dei residui per eliminare le uova svernanti
obbligatorio monitoraggio nelle zone dove è presente
l’insetto con trappole a feromoni e obbligatorio
trattamento con Fenitrotion, Clorpyrifos e
Deltametrina
OPPORTUNO FARE ROTAZIONI PER EVITARE
CHE LA SUCCESSIONE DI MAIS SU MAIS
CAUSI UN AUMENTO DELLE POPOLAZIONI
DELLA DIABROTICA
trappole a feromoni
DIABROTICA E’ UN INSETTO DA QUARANTENA
LOTTA OBBLIGATORIA
28/02/2013
14
MISURE DI CONTENIMENTO DI DIABROTICA IN PIEMONTE
Il Decreto 8 aprile 2009 prevede che debbano essere
i Servizi Fitosanitari Regionali ad individuare le aree
interessate dall’infestazione e a definire le misure di
lotta da adottare nelle aree d’insediamento
la Giunta Regionale con la Deliberazione n.15-11863
del 2 marzo 2004 ha preso atto che l’insetto è
stabilmente insediato su tutto il territorio del
Piemonte ed ha incaricato il Servizio Fitosanitario di
procedere alla riclassificazione del territorio e
individuare le misure di contenimento
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
Zona tampone
Zona focolaio (raggio 1 km)
Zona infestata (insetto per più di 2 anni consecutivi)
Zona indenne
5 km
28/02/2013
15
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
Trappole a feromone sessuale
A seconda della qualità della colla e delle condizioni ambientali (ad esempio abbondante presenza di polline o
polvere) la superficie invischiata delle trappole può ridurre la capacità di trattenere gli insetti
È quindi necessario effettuare controlli periodici ed eventualmente procedere alla sostituzione delle basi
invischiate
In campo, la capacità attrattiva delle trappole si prolunga per 30 - 40 giorni
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
SISTEMI DI MONITORAGGIO
trappole a feromoni
Trappole cromotattiche
Sono trappole costituite da una base invischiata di colore giallo, con effetto attrattivo sugli adulti di Diabrotica
In Europa è di riferimento la trappola tipo
“Pherocon AM – PAM”
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
SISTEMI DI MONITORAGGIO
28/02/2013
16
trappole collanti cromotattiche
«lettura» di trappola in campo
Lo scopo è l’individuazione tempestiva della presenza dell’insetto
Migliori sono le trappole a feromone che, con livelli di
popolazione bassi, riescono a rilevare Diabrotica
Il monitoraggio è effettuato su monosuccessioni di mais, in vicinanza di zone a rischio di introduzione (in prossimità di dogane, aziende con frequenti scambi commerciali con zone
infestate, ecc.).
Il numero di punti di monitoraggio è proporzionale alla superficie coltivata a mais (indicativamente 1 ogni 100 ha)
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona indenne
installate 2 trappole/punto di monitoraggio, a distanza di almeno 50 m fra loro, nel periodo di maggiore attività di volo degli adulti (metà giugno e fine
settembre)
trappole controllate ogni 20 giorni
nelle zone indenni ricadenti in un raggio di 2.500 m attorno ad un aeroporto dove il rischio di introduzione
dell’organismo è elevato, può essere effettuato un intensivo monitoraggio tramite trappole a feromone
sessuale in alternativa all’avvicendamento delle colture
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona indenne
28/02/2013
17
obbligo della rotazione e dell’impiego di trappole a feromone sessuale per evidenziare la dinamica delle popolazioni e
stabilire il momento ottimale dei trattamenti
posizionare le trappole in appezzamenti vicini a siti già monitorati negli anni precedenti
numero minimo di punti di monitoraggio: 1 ogni 300–500 ha di SAU di superficie-focolaio con almeno 2 trappole per
ogni punto di monitoraggio
i controlli delle trappole vanno effettuati ogni 10 giorni di esposizione
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona focolaio
Il monitoraggio ha lo scopo di valutare i livelli di popolazione e al controllo delle potenzialità di espansione
dell’insetto verso le zone indenni
Le trappole sono di tipo cromotropico ma, nelle zone dove le popolazioni non sono ancora elevate è necessario integrare il
monitoraggio con trappole a feromone sessuale
Posizionare almeno 3 trappole cromotropiche per ogni appezzamento in monosuccessione
Installare le trappole all’inizio dello sfarfallamento
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona infestata
Le trappole cromotropiche vanno distanziate fra loro e dal bordo dell’appezzamento di almeno 30 metri
Il periodo di monitoraggio ha una durata di 6 settimane, con la sostituzione delle trappole alla III settimana di
esposizione
Il valore di riferimento delle catture, da raffrontare con la soglia di intervento, sarà definito dal
numero di individui catturati/trappola/giorno, così calcolato:
(n. totale catture) : (n. trappole x n. gg di esposizione)
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona infestata
Il monitoraggio ha lo scopo di valutare i flussi di adulti dalle zone infestate verso quelle indenni
Trappole a feromone nella parte indenne della zona di
contenimento (stessi criteri di monitoraggio per la zona focolaio)
Nella parte infestata della zona di contenimento
vanno seguiti i criteri previsti per la zona infestata
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona di contenimento
28/02/2013
18
L’impiego delle trappole a feromone sessuale ha lo scopo di controllare l’espansione della specie e stabilire dove e
quando effettuare i trattamenti per il rallentamento della diffusione del fitofago
L’efficacia della prima applicazione
insetticida è massima se effettuata entro 5 giorni dalla comparsa dei primi adulti
I criteri di monitoraggio sono gli stessi previsti per il
focolaio
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
CRITERI DI MONITORAGGIO
zona tampone
nessuna misura
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
MISURE DI CONTRASTO
zona indenne
zona focolaio
misure fitosanitarie riportate nel punto 2, art. 4, del DM.
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009 – art.4 punto 2?
soglia adeguata di intervento: 6 individui/trappola cromotropica/giorno
considerando i dati meteorologici, i Servizi fitosanitari
forniscono utili indicazioni circa:
• le date di semina di mais in secondo raccolto, quando buona parte delle uova dell’insetto sono già schiuse
• il periodo in cui cominciano ad essere presenti femmine fecondate di Diabrotica (eventuali trattamenti contro gli
adulti abbiano elevata efficacia)
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
zona infestata
MISURE DI CONTRASTO
28/02/2013
19
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
zona infestata
MISURE DI CONTRASTO
Valgono le misure fitosanitarie riportate nel punto 2, art. 7 del DM
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
zona di contenimento
MISURE DI CONTRASTO
…cosa dice il D.M. 8 aprile 2009?
MISURE DI CONTRASTO
zona tampone
Valgono le misure fitosanitarie riportate nel punto 4, art. 4 del DM.
mediamente il volo è tra il 70-80% con una
presenza significativa di femmine gravide: i
trattamenti insetticidi, soprattutto se eseguiti attorno a metà luglio,
risulteranno più indirizzati contro
piralide e solo in parte contro diabrotica
è consigliato iniziare negli appezzamenti in cui si è verificata la
presenza di entrambe le avversità
28/02/2013
20
CONSIGLI DI LOTTA CONTRO DIABROTICA
Scegliere varietà con apparato radicale
vigoroso e resistenza all’allettamento
Preferire semine anticipate perché le piante con radici ben sviluppate prima dell’attacco delle larve di diabrotica sono
più tolleranti
Inverni e primavere miti e siccitose sono
sfavorevoli alla diabrotica in quanto causano la morte
delle uova. Primavere piovose invece favoriscono abbondante schiusa
delle uova
Adottare tutte le pratiche colturali che favoriscono un
rapido e ottimale sviluppo delle radici, concimazioni equilibrate,
rincalzature, buona disponibilità di acqua in modo da contrastare lo stress idrico innescato dagli attacchi alle
radici
CONSIGLI DI LOTTA CONTRO DIABROTICA
Trattamenti adulticidi prima della
fioritura al superamento della soglia di intervento
Geodisinfestazione con prodotti
granulari (poco usati ma in diffusione
vista l’impossibilità di usare concianti)
CONSIGLI DI LOTTA CONTRO DIABROTICA
Concia dei semi è ideale contro gli stadi terricoli di
diabrotica: VIETATA a causa della moria di api con neonicotinoidi
Effettuare il monitoraggio con trappole
gialle per la cattura degli adulti da metà giugno a metà agosto
(con controlli settimanali)
Soglia di intervento: 6 catture/trappola/giorno
Se le catture sono superiori alla soglia di intervento è necessario pensare anche alla difesa dell’anno
successivo
Sarebbe opportuno effettuare la
raccolta del mais dopo il 1 ottobre
per evitare di trasportare fuori
dall’area infestata verso aree
indenni le femmine di diabrotica
ancora in grado di ovideporre
28/02/2013
21
LE NOTTUE DEL MAIS
Sesamia nonagrioides
4 generazioni/anno
sverna larva nel terreno dentro gli stocchi
Perfora guaine fogliari, foglie, culmi, cariossidi
Lotta come la piralide
gli adulti compaiono ad aprile
Le larve sono attive di notte causando danni a carico delle radici
Sverna la crisalide in una celletta nel terreno
Periodo critico di attività larvale: aprile-giugno
Agrotis ipsilon Agrotis segetum Agrotis segetum Agrotis ipsilon
28/02/2013
22
Agrotis segetum
Agrotis ipsilon
I FERRETTI DEL MAIS
Sono Elateridi del genere Agriotes
Completano il ciclo in 4-5 anni e possono svernare da larve o da adulti ad anni
alterni
Solo le larve sono dannose perché
distruggono le radici portando a deperimento e
morte la pianta
Sono favoriti da terreni umidi e poche lavorazioni
Preferiscono i terreni ricchi di sostanza organica
Per la Pianura Padana la soglia di intervento è 15 larve/mq
Geodisinfestanti e concianti del seme (ma vietati!)
Vivono indisturbate nei prati perché le
lavorazioni sono ridotte
Sono a rischio di attacco di
ferretti le coltivazioni di
mais successive a prato
28/02/2013
23
Attacca le spighe appena formate e succhia la linfa
La granella è danneggiata perché risulta essere
piccola e deformata
Le farine ottenute da granella attaccata dalla cimice
sono di scarsa qualità perché la cimice, oltre a
sottrarre linfa, inietta anche saliva tossica nella
cariosside
Le farine hanno una minore capacità di lievitazione e
quindi non sono adatte alla panificazione
CIMICI DEL FRUMENTO
Aelia rostrata
uova
adulto
La cimice del frumento sverna come adulto in
zone protette
In primavera le femmine depongono le uova sulle
foglie dei cereali (frumento, orzo, ecc.)
Lotta chimica
non viene quasi mai effettuata se non in caso di
forti infestazioni in presenza delle quali si
utilizza Deltametrina
INSETTI DELLE DERRATE ALIMENTARI
28/02/2013
24
La larva si nutre di cereali, crusca, prodotti
trasformati (pane, pasta, biscotti), piante officinali
essiccate, frutta secca
Ovidepone nelle farine oppure sulle cariossidi e per
svilupparsi ha bisogno di vitamine e grassi.
E' presente nelle riserie, nei silos e nei magazzini in
cui si conservano i cereali.
Le uova e le larve mature sono gli stadi più resistenti
di questo insetto.
Plodia interpunctella I danni arrecati alle derrate da questo insetto
sono: presenza di spoglie larvali e deiezioni che
formano una sorta di tela nella massa di prodotto
conservato
Le deiezioni dell'insetto, le spoglie larvali e l'ingestione di un certo numero di individui possono causare al
consumatore allergie ed irritazioni gastriche Per prevenire gli attacchi di questo insetto è
necessario porre la massima cura nella PULIZIA
degli ambienti di stoccaggio dei prodotti ed
eliminare dai macchinari i residui delle lavorazioni.
La difesa del prodotto dall'attacco dell'insetto non
sempre è garantito dall'imballaggio il quale,
talvolta, è solo apparentemente ermetico:
frequentemente consente il passaggio sostanze
odorose attrattive per le larve
28/02/2013
25
VUOTO: è un metodo applicabile sulle confezioni di
riso, di miscele di cereali/legumi, di farina gialla e
di frutta secca
ALTA TEMPERATURA: il calore viene impiegato
per la disinfezione dei locali in cui viene macinato il
grano o altri cereali e, per ottenere una mortalità
del 95%, è necessario mantenere 52-58 C per
almeno 16 ore.
Ad alte temperature l'insetto si disidrata/muore
Lotta agli insetti delle derrate BASSA TEMPERATURA: gli insetti sono in
grado di sopravvivere a T estremamente
basse
Per indurre la morte degli insetti delle derrate
è indispensabile praticare il raffreddamento
della massa mediante azoto liquido (-196 C)
I cereali stoccati in silos possono essere
raffreddati mediante serpentine collegate a
motori refrigeranti
ATMOSFERE CONTROLLATE: insufflamento sotto
pressione di AZOTO o ANIDRIDE CARBONICA
all'interno della massa
L'azoto viene utilizzato con successo per la
disinfestazione di prodotti confezionati ma non
viene impiegato per i magazzini o silos in cemento
perché è estremamente volatile e viene
rapidamente assorbito dal cemento delle pareti e
non esplica la sua funzione sulla massa da
trattare
Le blatte
Sfuggono la luce, si nutrono di qualsiasi derrata alimentare (cereali, frutta, ecc.), vivono in ambienti
ristretti in quanto hanno il corpo piatto che consente loro di muoversi agilmente e velocemente
Si combattono con esche attivate con feromoni sessuali e attrattivo
alimentare
28/02/2013
26
INSETTI
DANNOSI AL
PIOPPO
BOMBICE DEL SALICE
LEUCOMA SALICIS
Colpisce pioppo e salice
Compie 1-2 generazioni/anno
Sverna l’uovo in gruppi deposti sul tronco e i
rami e coperti da seta
Le larve si nutrono di foglie distruggendo
completamente anche le nervature
Gli adulti sono innocui
La pianta è indebolita e il suo accrescimento
rallentato
LARVE DI LEUCOMA SALICIS
28/02/2013
27
La lotta chimica si
effettua sulle larve
giovani con Endosulfan,
Fenitrotion
Ottimi risultati sono
stati ottenuti
utilizzando Bacillus
thuringiensis Kurstaki
contro le larve
LARVA DI LEUCOMA SALICIS
IFANTRIA AMERICANA
HYPHANTRIA CUNEA colpisce pioppo, salice, olmo, tiglio, fruttiferi
le larve giovani distruggono le foglie lasciando intatte le nervature (foglie scheletrizzate); le larve più mature
si nutrono anche delle nervature
le larve sono gregarie: agiscono in gruppo e defogliano piante intere in breve (come la processionaria)
se la defogliazione avviene in piena estate, la pianta emette nuovi germogli ma, non avendo a disposizione acqua sufficiente, utilizza le proprie riserve e viene
indebolita
28/02/2013
28
IFANTRIA AMERICANA
HYPHANTRIA CUNEA
LOTTA MECCANICA
Eliminazione dei nidi in modo da
ridurre la densità dell’insetto
(soprattutto su piante ornamentali
ma non sul pioppo coltivato)
LOTTA CHIMICA
Si interviene sulle giovani larve quando il
danno è ancora limitato
Prodotti: Carbaryl, Fenitrotion,
Etofenprox
Ottimi i regolatori della crescita (es.
Diflubenzuron) che bloccano lo sviluppo
larvale
LOTTA BIOLOGICA
Bacillus thuringiensis in preparati
distribuiti nelle ore mattutine sulle larve
molto giovani
oppure
Virus della granulosi attivo sulle larve
28/02/2013
29
SAPERDA DEL PIOPPO
SAPERDA CARCHARIAS
colpisce pioppo, salice, betulla
dannose sia le larve sia gli adulti
le larve scavano gallerie dentro rami, branche e
tronchi: dai fori di entrata delle larve fuoriesce liquido
nerastro
il legno colpito ha minor resistenza meccanica e più
facilmente è attaccato da carie e cancri
gli adulti si nutrono di foglie e causano danni ridotti
rispetto alle larve
LOTTA CHIMICA
Compie 1 generazione ogni 2-3 anni
Sverna come uovo infisso sotto la corteccia oppure come larva dentro il legno attaccato
Per colpire le uova o le larve svernanti è necessario
trattare le parti legnose della pianta con soluzioni
insetticide (Fenitrotion, Deltametrina, Cipermetrina)
Per colpire le larve dentro le gallerie sarebbero
opportuni interventi di endoterapia
IMPORTANTE BRUCIARE I RESIDUI DI
POTATURA INFESTATI
28/02/2013
30
CRISOMELA DEL PIOPPO
MELASOMA POPULI
attacca pioppo e salice
compie 2-3
generazioni/anno
sverna l’adulto tra le
foglie sul terreno
larve e adulti sono
defogliatori
le giovani piante in vivaio sono più sensibili agli
attacchi
la lotta si esegue sulle larve giovani con
Carbaryl, Clorpirifos, Deltametrina