insegnamento pedagogia speciale e della gestione integrata ... · paradigma hip (human informaton...
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “SUOR ORSOLA BENINCASA”
Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione
per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità / Scuola Primaria
Insegnamento Pedagogia speciale e della gestione integrata del gruppo classe
COGNIZIONE È AZIONE
L’Embodied Cognition muove da una critica al
dualismo cartesiano e alla metafora cognitivista
della mente come software, indipendente
dall’hardware. Dall’impostazione antidualista
deriva la necessità di creare modelli della mente
che tengano conto della struttura del cervello e
dell’intero apparato senso-motorio.
“La cognizione - perfino quelle che sembrano le sue espressioni di livello più alto – è fondata sull’attività concreta dell’intero organismo, cioè sull’accoppiamento psicomotorio. Il mondo non è qualcosa che ci è ‘dato’ ma è qualcosa a cui prendiamo parte per mezzo di come ci muoviamo, tocchiamo, Respiriamo e mangiamo”
F. Varela, Un know-how per l'etica (1992), p. 11.
La conoscenza è incarnata
COGNIZIONE È AZIONE
L’Embodied Cognition considera l’intero
organismo, quindi non solo il sistema
nervoso, nella sua interazione con
l’ambiente (l’ambiente fisico, sociale,
culturale).
mente corpo
La conoscenza è situata
La conoscenza è l’azione di colui che conosce e ha le sue radici nelle modalità stesse del suo essere vivente e nella sua organizzazione. Non si possono comprendere le basi biologiche della conoscenza solo con lo studio del sistema nervoso, ma è necessario capire come questi processi siano radicati nell’essere vivente nella sua totalità e nella sua appartenenza al mondo.
F. Varela e H. Maturana, L’albero della conoscenza (1984)
SCIENZE COGNITIVE: UNO SGUARDO SUL ‘900
Comportamentismo - anni ‘10-anni ’50. La psicologia come la vede il comportamentista è una branca sperimentale puramente oggettiva delle scienze naturali (John B. Watson, La psicologia da un punto di vista comportamentistico,1913).
Cognitivismo - Scuola dominante a partire dagli anni ’50. L’organismo ha in testa un modello in scala ridotta della realtà esterna e delle proprie azioni possibili. (Kenneth Craik, The nature of explanation, 1947) Il compito di uno psicologo che cerca di comprendere la cognizione umana è analogo a quello di un uomo che cerca di capire come funziona un computer. (Ulrich Neisser, Psicologica cognitivista, 1966)
Connessionismo - dalla seconda metà degli anni ’80. Il nostro desiderio è quello di sostituire alla «metafora del calcolatore» la «metafora del cervello» come modello di mente (David Rumelhart, 1986).
IL COMPORTAMENTISMO / ANNI ‘10-’50
Watson si propone di studiare con un metodo oggettivo, un contenuto oggettivo, il comportamento, inteso come l‟insieme degli atti con cui l‟organismo risponde agli stimoli ambientali, scomponendo questi nelle componenti più elementari (contrazioni muscolari, secrezioni ghiandolari).
percezione azione
IL COGNITIVISMO / ANNI ‘50-’80
I cognitivisti considerano l’uomo come un sistema di elaborazione di informazioni. Kenneth Craik introduce il paradigma HIP (Human Informaton Processing). I processi di pensiero vanno considerati come processi di manipolazione di simboli astratti.
IL COGNITIVISMO / ANNI ‘50-’80
L’uomo è un elaboratore di informazioni, simile a una macchina di von Neumann, dotata di una Cpu.
Ulrich Neisser, Psicologia cognitivista, 1966
percezione ELABORAZIONE azione
IL CONNESSIONISMO / ANNI ’80
Il connessionismo propone un nuovo modello per la costruzione e programmazione di hardware e software ispirati al cervello umano , considerato come un sistema che elabora le informazioni dei vari sensi in maniera parallela, evitando il cosiddetto “collo di bottiglia di Von Neumann”, dove tutte le informazioni devono passare per la CPU.
percezione ELABORAZIONE azione
IL SANDWICH DELLE TEORIE “TRADIZIONALI”
Al di là delle differenze, sia il cognitivismo che il connessionismo considerano percezione e azione come processi periferici rispetto alla cognizione. Da qui l’esempio del “sandwich” del cognitivismo, nel quale percezione e azione rappresentano le parti esterne mentre la parte migliore, la cognizione-elaborazione, sta all’interno.
COGNIZIONE INCARNATA
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Se la cognizione è incarnata nell’organismo, tra percezione e azione non è più possibile individuare una semplice relazione lineare. Ciò che percepiamo è influenzato e modulato dalla risposta motoria che intendiamo fornire: percepiamo in modo diverso, ad esempio, se intendiamo rispondere con un movimento oculare o fornendo una risposta manuale.
“La cognizione - perfino quelle che sembrano le sue espressioni di livello più alto – è fondata sull’attività concreta dell’intero organismo, cioè sull’accoppiamento psicomotorio.
F. Varela, Un know-how per l'etica (1992), p. 11. Cognizione
Azione Percezione
COGNIZIONE INCARNATA
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Esiste uno stretto nesso tra azione e conoscenza, sia in quanto la conoscenza si fonda sull’azione sia in quanto la conoscenza è
funzionale ad essa.
Cognizione
Azione Percezione
COGNITIVISMO E COGNIZIONE “EMBODIED” A CONFRONTO
Cognitivismo
Computer metafora della mente
Si comprende la cognizione concentrandosi sui processi
interni degli organismi
Primato della computazione
Rappresentazione di natura simbolica
Embodied Cognition
Ambiente e corpo: è l’azione a vincolare i processi cognitivi.
Si comprende la cognizione studiando le interrelazioni tra
mente, corpo e ambiente
Primato dell’azione diretta a scopi
Rappresentazione basata su processi senso-motori
COGNIZIONE INCARNATA, ALCUNI PRINCIPI
Centralità dell’azione per la conoscenza:
“Knowing is for acting”
Cognizione fondata sui processi sensomotori
Cognizione costruita in modo attivo, tramite l’interazione
organismo/ambiente
Conoscenza variabile in funzione del tipo di
corpo/organismo e della nostra interazione con l’ambiente
Quali sono i fondamenti scientifici di questa nuova teoria? Il recente esempio dei “Neuroni Specchio”
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Agli inizi degli anni ‘90 un team di scienziati italiani guidati da Giacomo Rizzolatti ha scoperto una classe di neuroni visuomotori premotori grazie a studi sperimentali sul macaco mediante la registrazione dell’attività neurale;
“So quel che fai”: i neuroni specchio
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I neuroni specchio sono dotati della capacità di attivarsi: Quando un individuo compie un’azione in prima persona; Quando un individuo vede un altro compiere la stessa azione.
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NEURONI SPECCHIO ED EMBODIEMENT
Cosa esprime il concetto di embodiment? Significa che parti corporee, azioni o rappresentazioni corporee svolgono un ruolo determinante nei processi cognitivi. Stati o processi mentali sono embodied nella misura in cui sono rappresentati in un formato corporeo. Uno stesso contenuto, ad esempio unʼazione o unʼintenzione motoria, possono essere rappresentati in un formato corporeo o proposizionale. Il formato rappresentazionale corporeo precede sia filogeneticamente che ontogeneticamente quello proposizionale. Si deve anche aggiungere che non sappiamo con precisione se il formato proposizionale sia totalmente separato/separabile da quello corporeo.
La scoperta dei neuroni mirror ci consegna una nuova nozione di intersoggettività fondata empiricamente, connotata in primis e principalmente come intercorporeità - la mutua risonanza di comportamenti sensori-motori intenzionalmente significativi. La capacità di comprendere gli altri in quanto agenti intenzionali, lungi dal dipendere esclusivamente da competenze mentalistico-linguistiche, è fortemente dipendente dalla natura relazionale dell'azione. Secondo questʼipotesi, è possibile comprendere direttamente il senso delle azioni di base altrui grazie ad unʼequivalenza motoria tra ciò che gli altri fanno e ciò che può fare lʼosservatore.
Vittorio Gallese, 2013
“Lʼintercorporeità diviene la fonte principale di conoscenza che abbiamo degli altri”
“So quel che fai”: i neuroni specchio
NEUROSCIENZE E DIDATTICA
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Cognizione
Azione Percezione
Le scoperte neuroscientifiche più recenti supportano l’idea di una cognizione incarnata, in cui percezione, cognizione e azione siano tre momenti in relazione circolare e non semplicemente lineare.
Simulare significa che vengono reclutati gli stessi
sistemi di percezione e azione coinvolti durante la percezione
e l’interazione con oggetti, significa “recupero off-line
delle reti neurali coinvolte in operazioni specifiche come
percepire o agire” .
M. Jeannerod, (2006) Motor Cognition
NEUROSCIENZE E DIDATTICA
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Vacilla quindi la schematizzazione funzionalista della stratificazione tra percezione, cognizione e azione. Come confermano le evidenze neuroscientifiche, il corpo e le sue potenzialità di movimento e di azione non possono essere considerati come elementi passivi all’interno dei processi cognitivi; in particolare, gli studi più recenti indicano che la conoscenza concettuale è mappata nel nostro sistema senso-motorio, che quest’ultimo «non solo fornisce la struttura al contenuto concettuale, ma caratterizza il contenuto semantico dei concetti conformemente al modo con cui noi funzioniamo nel mondo col nostro corpo».
M. Sibilio, Corpo e cognizione nella didattica (2013)