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Roma, 20 luglio 2009 Informazione & Internet Brainstorming Lbi IconMedialab An LBi Group Company

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Un documento di spunto per un brainstorming sul futuro dell\'informazione

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Page 1: Informazione Online

Roma, 20 luglio 2009

Informazione & Internet Brainstorming

Lbi IconMedialab An LBi Group Company

Page 2: Informazione Online

1. Concetti fondamentali

Page 3: Informazione Online

Febbraio 2008

1. La coda lunga

Page 4: Informazione Online

Febbraio 2008

Page 5: Informazione Online

Febbraio 2008

Page 6: Informazione Online

Febbraio 2008

Da una società di “massa”

a una società di “network” •  SOCIETA’ DI MASSA

-  Individui indentificati in base a target demografici, o di locazione geografica.

-  I media, pochi e dominanti (TV, radio), raggiungono masse numericamente molto consistenti

•  SOCIETA’ DI NETWORK

-  Focus sull’individuo, e sulle sue forme di aggregazione con altri individui, quindi sulle RELAZIONI

-  Ai mass media occorre aggiungere Internet, che consente di comunicare attraverso queste reti di aggregazioni

Page 7: Informazione Online

Febbraio 2008

I temi della “coda lunga”

• Molte nicchie consentono di raggiungere una massa pari al mercato dei “blockbuster”

•  I costi per raggiungere le nicchie calano vertiginosamente (es. costi di distribuzione)

•  La curva di domanda si appiattisce gradualmente

•  Strumenti di ricerca e di associazione per “gusti”, celebrity playlists

•  Passaparola, blog, aggregatori, ecc.

Page 8: Informazione Online

Febbraio 2008

Stile di management

Tutto è vietato ad eccezione di ciò che è permesso

Tutto è permesso ad eccezione di ciò che è vietato

Paternalismo (noi sappiamo che cosa è meglio)

Egalitarismo (tu sai che cosa è meglio)

Da business plan Lo vedremo dopo

Top - Down Bottom - up

Comanda e controlla Fuori controllo

Scarsità Abbondanza

Regole

Modello di organizzazione sociale

Piano dei ricavi

Processo decisionale

Struttura organizzativa

“YouTube is a collective experiment to invent the future of TV, one wasteful upload at a time” Chris Anderson - Free

Page 9: Informazione Online

Roma, 27 marzo 2009

2. Il pubblico è attivo

Page 10: Informazione Online

Roma, 27 marzo 2009

3. Il “peer to peer”

Page 11: Informazione Online

“Cooperative distribution can grow almost without limit, because each new participant brings not only demand, but also supply. Instead of a vicious cycle,

popularity creates a virtuous circle. And because each new participant brings new resources to the distribution, you get limitless scalability for a nearly fixed cost”

Page 12: Informazione Online

2. La trasformazione in atto

Page 13: Informazione Online

Il contesto

Page 14: Informazione Online

Articolo e ”topic flow”

Articolo Blog Links

Commenti/Discussione

Feeds

Page 15: Informazione Online

La notizia come prodotto •  I tempi sono dettati dalla produzione e dalla distribuzione

•  Di proprietà

•  Once-a-day, One-way, One-size-fits-all

•  Il processo di produzione mira ad uno standard di alta qualità

La notizia come processo •  Non inizia e non finisce

• Trasparenza, input & collaborazione a tutti i livelli (questo è quello che sappiamo e quello che non sappiamo, che cosa sapete/pensate voi?)

• Abilitata dai links

•  Aggregatore di reti

Page 16: Informazione Online
Page 17: Informazione Online

Economia dei contenuti •  Proprietà/controllo del contenuto

• Tante copie

•  Valorizzazione alla fine del processo

•  Il valore è collegato al contenuto

Economia dei link •  Una copia e tanti link

•  Aperto (ricercabile, linkabile)

•  I link portano “efficienza” (Do what you do best, link to the rest)

•  Il valore è collegato ai link (Google Adwords)

Page 18: Informazione Online

Modello centralizzato •  Il mondo viene da noi

•  Vendiamo ad una “audience”

•  Puntiamo ad avere una grande “audience”

•  Facciamo pagare in base alla dimensione dell’”audience”

Modello distribuito •  Siamo noi ad andare verso il mondo

•  “Se la notizia è rilevante, mi troverà”

•  L’audience è il distributore

•  La valorizzazione avviene durante la distribuzione

Page 19: Informazione Online
Page 20: Informazione Online

Febbraio 2008

Redazione

MoJo

Page 21: Informazione Online

Proprietà vs Outsourcing

Page 22: Informazione Online
Page 23: Informazione Online

3. Nuovi modelli di business per l’informazione

Page 24: Informazione Online

“The world needs journalism now more than ever.

We just don’t need paper.”

— NYTimes.com reader

Page 25: Informazione Online

Dal mondo analogico a quello digitale

•  Non è Internet che sta causando la contrazione delle vendite dei giornali

•  In Internet, Google ha portato ad un surplus di informazione

•  Online, la vera competizione rispetto all’informazione sono le altre cose interessanti da fare online

•  Per un certo periodo di tempo, il calo dei ricavi analogici non potrà essere compensato dai ricavi digitali

Page 26: Informazione Online

Febbraio 2008

Page 27: Informazione Online

Alcune certezze

•  Diversa struttura di costi

•  La struttura della redazione va fortemente modificata

•  Imperativo abbassare i costi fissi

•  Andare verso un modello “a rete”

•  Per pubblicità e contenuti

•  Concentrarsi sulle capacità differenzianti

•  Servono ricavi addizionali oltre a pubblicità e vendite/abbonamenti (dati, servizi, ???)

Page 28: Informazione Online

Forze in opposizione

Nessuno è ancora veramente riuscito a mettere insieme il meglio dell'editoria professionale e il meglio dell'editoria amatoriale: tutti cercano il fattore wow e nessuno vuole fare il lavoro sporco, accettando di dover cambiare il proprio modo di lavorare (maggiore umiltà, maggiore fatica, copertura delle nicchie). In particolare il "reverse syndication model", con la redazione che fa da coordinatore e garante delle news prodotte dal basso, è un modello potente applicato malissimo.

Le redazioni non accettano di considerare come pari o almeno come fonti gli autori amatoriali e capiscono solo modelli di sfruttamento (per esempio usare le foto di Flickr senza citare l'autore). Ad oggi, le redazioni si oppongono al network.

Page 29: Informazione Online

Modelli di business possibili (considerazioni)

•  Pay per news

Non funziona perché il ciclo di vita di una notizia è troppo corto, una volta letta anche altrove non ha più valore

•  Pay per archive

ha senso solo se l'archivio è organizzato in modo da facilitare ricerche semantiche e percorsi; in ogni caso è interessante per un numero molto limitato di persone

Page 30: Informazione Online

Modelli di business possibili (considerazioni)

•  Abbonamento sostenitori

E’ il modello Radio Popolare ed è quello che sembra avere le maggiori chance di portare soldi freschi alle testate online.

Richiede una revisione radicale del rapporto editore/lettore, con quest'ultimo che diventa un vero e proprio piccolo azionista. La pubblicità non è tagliata fuori, ma dev'essere scelta e proposta secondo criteri di reciproco interesse.

Page 31: Informazione Online

Modelli di business possibili (considerazioni)

•  Abbonamento sostenitori

L'abbonamento può essere proposto sia in modalità Flickr (servizi di base gratuiti, servizi premium a pagamento) sia in modalità Radio Popolare (tutto gratuito, se vuoi puoi contribuire al sostentamento del giornale).

La modalità "sottoscrittore" può essere facilitata da applicazioni ad hoc, che ti permettono per esempio di manifestare il tuo apprezzamento per un articolo o un giornalista riconoscendogli un pagamento spontaneo, previa registrazione una tantum

Page 32: Informazione Online

Modelli di business possibili (considerazioni)

•  Focalizzarsi sul locale

I giornali locali sono facilitati dall'integrazione con i social media, in alcuni può valer la pena di creare ex novo un servizio di informazione (come Rosalio a Palermo o Gorizia Oggi).

Page 33: Informazione Online

Modelli di business possibili (considerazioni)

•  Ruolo delle concessionarie

Una testata online è un ambiente naturale per ospitare le attività sociali degli inserzionisti, anche piccolissimi (piccoli annunci).

L'anello debole in questo caso è la concessionaria, abituata a vendere spazi semplici da capire con costi e ritorni facili da calcolare.

L'editore deve proporsi anche come consulente per non essere disintermediato dalle attività dirette dei suoi clienti online.

Page 34: Informazione Online

Febbraio 2008

Grazie per l’attenzione!