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Indice

La redazione: esperienze

Il Parlamentino (a cura di Chiara Ferraresi)

La settimana dell’accoglienza (a cura di Oksana Hamzaj e Francesca Pavanello)

Il gemellaggio maceratese

Africa: la scuola (a cura di Chen Jing Ye)

Clementine Zoma (a cura di Francesca Pavanello)

Europa: migranti (a cura di Irene Fauni)

Il Museo della Guerra di Rovereto (a cura di Oksana Hamzaj)

La Giornata della Memoria (a cura di Irene Fauni)

Il Lager di Bolzano (a cura di Oksana Hamzaj)

Platino – un eccidio a Bolzano (a cura di Martina Trivellato)

Il sergente della neve (a cura di Francesco Bocchi)

Raccolta tappi (a cura di Malak Sogheir)

La settimana della legalità (a cura di Giusy Sicignano)

Fuori gioco – spettacolo teatrale (a cura di Chen Jing Ye)

Una strana orchestra musicale – spettacolo teatrale (a cura di Oksana Hamzaj)

Un concerto per due amiche e compagne sfortunate (a cura di Oksana Hamzaj)

Tom Sawyer – spettacolo teatrale (a cura di Martina Trivellato)

Il barbiere di Siviglia (a cura di Giusy Sicignano)

Dracula and the Eco Warrior - spettacolo teatrale (a cura Malak Sogheir)

Torneo dell’Identità (a cura di Chiara Ferraresi)

Torneo di Natale (a cura di Irene Fauni)

Racconti in musica (a cura di Stefano Viola)

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La Redazione di CosmoFilzi …bla…bla…bla…

La redazione di CosmoFilzi …bla…bla…bla… è composta da Chiara Ferraresi (IIIF), Francesca

Pavanello (IIIF), Gusy Sicignano (IIIF), Irene Fauni (IIIB), Jing Ye Chen (IIIC), Malak Sogheir

(IIIE), Martina Trivellato (IIIB), Oksana Hamzaj (IIID), Patrick Timpone (IIIC), Stefano Viola

(IIID).

Caporedattore: prof. Massimo Bertoldi

La redazione si è riunita nei seguenti giorni: 14 e 28 ottobre, 11 e 25 novembre, 2 e 16 dicembre, 13

e 27 gennaio, 10 e 24 febbraio, 7 e 21 aprile, 5 e 19 maggio

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Le nostre esperienze

Questo secondo numero del giornalino scolastico segue la struttura di quello precedente e impagina

gli articoli legati alle varie attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico 2016-2017. Il

lavoro organizzativo, dalla raccolta dei materiali alla loro impaginazione, non è stata facile, spesso è

mancata la necessaria continuità operativa per via di cambiamenti subentrati nell’organico della

redazione e per altri motivi legati all’alternanza presenze-assenze.

Abbiamo comunque cercato di illustrare e raccontare con passione e impegno i fatti e i protagonisti

di questo anno scolastico, con lo stesso atteggiamento con il quale la redazione si augura riesca ad

attirare la curiosità e l’interesse dei nostri lettori. (Massimo Bertoldi)

L'esperienza di far parte della redazione mi ha permesso di capire il lavoro dei giornalisti, lo sforzo

che sta dietro al cercare informazioni e all'impaginazione.

È stata un esperienza impegnativa, ma anche gradevole e spero che anche in futuro ci siano persone

disposte a prendere parte alla redazione del giornalino scolastico. (Irene Fauni)

Essendo io arrivata quasi alla fine del percorso redazionale non posso esprimere un giudizio totale

ma se dovessi raccontare la mia esperienza penso che partirei col dire che durante i vari incontri ho

instaurato un buon rapporto con i ragazzi partecipanti e soprattutto mi sono integrata al meglio. Ho

imparato nuove cose come ad esempio come impostare una pagina di giornale...Una cosa che mi ha

colpito molto di quest'attività è stata la passione e il piacere che ci ha messo il presidente nel

compiere i vari compiti. Un grande ringraziamento va al professor Massimo Bertoldi che ha

condotto la redazione nel miglior modo possibile dando tutto il meglio di sé. In conclusione posso

dire che questa esperienza è stata molto importante per me. (Giusy Sicignano)

Questa esperienza mi è piaciuta molto. Ho conosciuto nuove persone con cui mi è piaciuto lavorare.

Ho imparato nuove cose con il computer, ad esempio creare copertine. Avrò un bel ricordo di

questa esperienza, anche se è durata poco. (Stefano Viola)

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L’esperienza del giornalino scolastico mi è piaciuta perché ho collaborato bene con i miei colleghi,

anche se ho perso molto del mio tempo prezioso. Questa esperienza mi ha fatto capire il lavoro del

giornalista e mi ha fatto provare le sue stesse emozioni. (Chen Jing Ye)

La mia esperienza personale all'interno della redazione del giornalino scolastico è stata molto

interessante. All'interno del gruppo dei partecipanti mi sono trovata molto bene e ho approfondito

alcune amicizie. Con questa esperienza ho imparato nuovi aspetti di questo lavoro molto

interessante. (Francesca Pavanello)

Quest’esperienza mi è piaciuta molto anche se ho dovuto rinunciare ad uscire prima da scuola, ma

comunque è stata anche interessante perché ho capito quanto duro lavoro c’è dietro una redazione e

ho anche conosciuto meglio persone che vedevo solo per i corridoi. (Malak Sogheir)

Quest’esperienza all’interno della redazione del giornalino mi ha sicuramente arricchito, è stata

molto bella e interessante. È stato impegnativo ma anche divertente. Consiglio a chiunque ne abbia

la possibilità, di entrare a fare parte della redazione per vivere anche questa esperienza. (Chiara

Ferraresi)

Per me il giornalino è stata un’esperienza fantastica e molto divertente ma ugualmente impegnativa.

Grazie al giornalino ho conosciuto altre persone con le quali ho stretto amicizia. Le pagine che ci

sono, sono state curate molto attentamente. Tutti noi siamo riusciti a divertirci e a preparare tutto

quasi in tempo. (Oksana Hamzaj)

La redazione ringrazia la dottoressa Rosella Li Castri per aver reso possibile la pubblicazione di questo progetto e il signor Giorgio Storti per la sua realizzazione a stampa.

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Il saluto del Dirigente

Approfitto dell’occasione dell’uscita del giornalino della scuola per salutare tutti.

Sono lieto di essere il dirigente di questo istituto: quante attività ho trovato, che fervore di iniziative

e che ampio spettro di interventi, dalla primaria alla secondaria.

La nostra è proprio una comunità scolastica, nella quale tutti, dal personale educativo a quello della

segreteria e al personale non scolastico, fanno del loro meglio per portare i bambini e ragazzi verso

un cammino di maturazione e di acquisizione delle competenze necessarie alla comunità più grande

di cui facciamo parte, i Comuni di Laives e Vadena, la nostra provincia fino alla dimensione

nazionale ed europea.

In tale cammino la collaborazione con le famiglie e con le realtà formative del territorio, mi pare

centrale e caratteristica di una realtà come la nostra. In essa la dimensione di vicinanza ci consente

di affrontare e di cercare di risolvere prima i problemi che inevitabilmente ci troviamo ad

affrontare.

Il mio desiderio è di facilitare tale cammino il più possibile, in una prospettiva di continuità rispetto

a chi è venuto prima di me, come i Dirigenti Vincenzo Gullotta, Mauro Valer, Luigino Endrighi.

Se dovessi dire cosa mi sembra più decisivo per le sfide che ci aspettano nei prossimi anni

indicherei due aspetti: il primo è sviluppare la dimensione multiculturale e multilinguistica, a partire

dalla conoscenza della nostra cultura e dalla nostra lingua o sarebbe meglio dire dalle culture e

lingue già presenti nella nostra realtà, il secondo è la necessità di educare ed educarci al pensare-

sentire-fare, ovvero un’educazione con l’intelletto, il cuore e con le mani, i tre linguaggi

caratteristici dell’uomo.

Auguro a tutti una buona conclusione d’anno

Marino Santuari

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Il Parlamentino è stato istituito alla fine deglianni Novanta su iniziativa dei prof. Graziano

Abelli e Andrea Trebo. Da allora ha continuatoregolarmente la propria attività. Gli obiettivi

sono inseriti nel Pof della scuola.

FINALITA'

Il Parlamentino svolge una funzione democratica nelle relazioni trale varie componenti attive nella scuola e vede come protagonisti glialunni. In particolare è un anello di congiunzione tra le esigenze ele problematiche dei ragazzi ed il sistema scolastico in vigore. IlParlamentino è seguito da due insegnanti nominati dal Collegio deiDocenti.

FASI OPERATIVE

• Ogni classe candida i propri rappresentanti, attenendosi aquesti criteri: comportamento responsabile, capacitàoperative, abilità di scrittura (verbale).

• Sono eletti due rappresentanti e due sostituti, possibilmente diambo i sessi.

• Nel Parlamentino si eleggono il/la Presidente, nel ruolo dimoderatore, e il/la Vicepresidente, cui compete la stesura delverbale, che, letto e approvato nella riunione successiva, saràposto in visione.

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• La riunione del Parlamentino e regolarmente preceduta daun’assemblea di classe, all'interno della quale si raccolgonoproposte, richieste, iniziative, ecc. Il/la Presidente dà voce allerichieste, che vengono analizzate e discusse.

• Le decisioni vengono poi riportate successivamente in classedai due rappresentanti sotto forma di verbale, che saràraccolto in un’apposita teca di classe.

• Gli incontri del Parlamentino si svolgono circa ogni 40 giorni,secondo un calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico.

• Durante la settimana che precede il Parlamentino si devesvolgere l'assemblea di classe, secondo un calendario annualestabilito dal Consiglio di Classe

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Sezione Classe Rappresentanti Sostituti

A1ª

2ªPelone Sara Mair Veronica

Righetto Eros Esposito Mattia

B1ª

Straudi Luca Ferrari Valentina

Costi Gaia Di Domenico Adriano

2ªSicignano Andrea Ferrari Luca

Caushi Xhesika Zambon Maira

3ªLombardi Asialuisa Bajraktari Albana

Mattei Alex Vallazza Tiziano

C1ª

Remolato Nicolò Colucci Michele

Schiona Filippo Cecchetto Matteo

2ªRemolato Mattia

Drago Alena Bernardi Elisa

3ªScapin Andrea Manca Daniele

Zampieron Simone Gentilini Tiziano

D1ª

Raffaelli Lorenzo Michelini Benedetto

Pellizzari Francesca Sannia Fabio

2ªGagliardi Giorgia Montali Chiara

Socci Valerio Lazzarin Alessio

3ªGiovannini Sirio Viola Stefano

Benati Lorenzo De Candia Silvia

E1ª

Rossi Alessia Bertolli Anja

Bagozzi Paolo Brusco Andrea

2ªBalice Stefania Cotet Michella

Palla Fabian Ka Moussa

3ªAlushay Granit Nocca Marco

Rarità Denise Volani Sara

F1ª

Vittorio Emely Puce Eleonora

Di Capua Matteo Staltari Simone

2ªGiacomi David Todhri Ester

Ometto Valeria Bufi Igi

3ªBertoluzzo Anna Ferraresi Chiara

Kaziu Syart Cicorella Gabriel

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VERBALE N.1

DATA: 20 ottobre 2016ORA DELLA SEDUTA: Dopo PausaNOME DELL’ORGANO CHE SI RIUNISCE: ParlamentinoPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: Tutti PresentiORDINE DEL GIORNO:

Presentazione del parlamentinoSaluto del PresideElezioni

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’:

Il 20 ottobre 2016 si svolge la prima seduta dell’anno scolastico. Il Professore Bertoldi e la Professoressa Ganz hannospiegato come funziona il Parlamentino, come si svolgono gli incontri.Il Dirigente Scolastico, Prof Marino Santuari, ha sottolineato l’importanza e l’utilità del Parlamentino per la vita scolastica.Si è svolta la votazione del Presidente, del Segretario, il Vice-presidente e il Vice-segretario.Il Presidente del Parlamentino è Denise Rarità eletta con 24 voti, poi Lorenzo Benati è stato eletto segretario con 22 voti, ilvice-presidente è Alex Mattei con 12 voti e il vice-segretario è Andrea Scapin con 6 voti.Il Parlamentino decide per le assemblee di classe il seguente ordine del giorno: La situazione igienica della palestra.

ORA TERMINE SEDUTA: 11,20PROSSIMA SEDUTA: 24/11/2016

IL SEGRETARIO: LORENZO BENATI

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VERBALE N.2

DATA: 24 ottobre 2016ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: Tutti presentiORDINE DEL GIORNO:

Condizione igienica della palestraVarie idee del Parlamentino

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’:

L’assemblea è iniziata con la lettura e poi l’approvazione all’unanimità del 1° verbale.I rappresentanti di classe hanno esposto le seguenti problematiche sulla palestra:1B: In alcuni lavandini dei bagni non esce l’acqua e se esce non è fresca.1F: La pressione dell’acqua dei lavandini dei bagni in alcuni è forte in arti è debole.2A: Gli spogliatoi sia maschili sia femminili sanno di odore cattivo.2B: Sempre gli spogliatoi sono sporchi, sia maschili che femminili.2C: Negli spogliatoi si sente odore di “lavori in corso”.2D: Lavare le casacche perché hanno un cattivo odore.2E: Nei bagni maschili non c’è acqua fredda.2F e 3C Riferiscono la stessa problematica della 2A3B: Nei bagni femminili non funziona un lavandino e la luce delbagno dei diversamente abili non funziona.3D: Gli spogliatoi sia maschili che femminili sanno di fogna e hanno proposto di incaricare un idraulico del Comune di verificare questo “sgradevole odore” e di mettere dei deodoranti, dei profumi.3E: Si sono lamentati, che un giorno i bagni maschili erano bagnati insieme al corridoio. Si sono anche lamentati per lo sgradevole odore degli spogliatoi.3F: La palestra è sporca, il bagno femminile non scende l’acqua dal rubinetto.Le classi 1C, 1D, 1E, non hanno riscontrato nessun problema nella palestra.Sulla scuola, invece, sono state esposte varie problematiche:

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Sulla scuola, invece, sono state esposte varie problematiche:1B: La classe si è lamentata per la mancanza di sapone, salviette e carta igienica.1C: “Modernizzare” il bagno della sezione (piano terra) chiedevano di ristrutturarlo. La classe inoltre si è lamentata per la mancanza della tavoletta del gabinetto.1D: Nel bagno non c’è né il sapone né le salviette.1E: Sistemare la serratura del bagno perché un ragazzino è rimasto dentro il bagno.1F: Hanno proposto di spostare le 2 ore del rientro del mercoledì a venerdì ma tutti si sono opposti.2A: La classe si è lamentata per la mancanza di sapone e salviette; hanno chiesto inoltre di aggiungere un armadio nellaloro aula.2B: Aumentare la connessione dei computer.2C: Propone che tutte le classi abbiano della carta igienica a nominativo cioè scrivere la classe all’interno del rotolo di carta igienica. Inoltre ci sono ragazzi che scoppiano i petardi fuori dalla scuola bisogna sensibilizzare tutti gli studenti della scuolaal rispetto e al senso civico.Le classi 2D, 2E, 2F, 3B, 3C, 3D, 3E e 3F non hanno avuto tempo per esprimere le loro idee.

ORA TERMINE SEDUTA: 11,20PROSSIMA SEDUTA: 22/12/2016

IL SEGRETARIO: LORENZO BENATI

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VERBALE N.3

DATA:22/12/16ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: TuttiORDINE DEL GIORNO:Segnalazioni da parte delle classi

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA:L’assemblea del Parlamentino è iniziata con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 2° verbale.I rappresentanti, che nell’ultima assemblea non hanno esposto le loro problematiche per mancanza di tempo, hanno riferito le seguenti problematiche:2D: chiede di aumentare gli asciugacapelli nella piscina della scuola.2E: chiede di montare degli specchi perché non riesce a “sistemare” i capelli e chiede che, se un giorno c’è una verifica, di ricevere meno compiti.2F: chiede di mettere dei deodoranti negli spogliatoi maschili e femminili e si lamenta della pausa che è troppo breve.3B: chiede di mettere dei deodoranti nei bagni della scuola e si lamenta per la connessione internet lenta.3C: Propone di cambiare torneo cioè l’attività programmata ed inserire, per esempio, il calcio, il basket ecc.3D: chiede di mandare in bagno un maschio e una femmina contemporaneamente per abbreviare i tempi di sosta nel bagno. Si rifiuta inoltre, la proposta della 2C scritta nel 2° verbale (carta igienica in classe).3E: chiede di accorciare la pausa della mensa perché gli alunni che non frequentano il servizio mensa arrivano alle 14.25 cioè prima che le altre classi arrivino da mensa.3F: chiede che le lavagne interattive multimediali (LIM) vengano messe in tutte le classi della scuola e propone di mettere il distributore di merendine.A questo punto anche le classi che già si erano espresse la scorsa volta hanno proposto le seguenti cose:2C: propone di mettere un proiettore al posto della LIM che costa troppo. Si è lamentata che, quando c’è il servizio compiti, il giorno dopo gli alunni della 2C trovano i banchi scritti e spostate le loro cartellette dei fogli.

VERBALE N.3

DATA:22/12/16ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: TuttiORDINE DEL GIORNO:Segnalazioni da parte delle classi

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA:L’assemblea del Parlamentino è iniziata con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 2° verbale.I rappresentanti, che nell’ultima assemblea non hanno esposto le loro problematiche per mancanza di tempo, hanno riferito le seguenti problematiche:2D: chiede di aumentare gli asciugacapelli nella piscina della scuola.2E: chiede di montare degli specchi perché non riesce a “sistemare” i capelli e chiede che, se un giorno c’è una verifica, di ricevere meno compiti.2F: chiede di mettere dei deodoranti negli spogliatoi maschili e femminili e si lamenta della pausa che è troppo breve.3B: chiede di mettere dei deodoranti nei bagni della scuola e si lamenta per la connessione internet lenta.3C: Propone di cambiare torneo cioè l’attività programmata ed inserire, per esempio, il calcio, il basket ecc.3D: chiede di mandare in bagno un maschio e una femmina contemporaneamente per abbreviare i tempi di sosta nel bagno. Si rifiuta inoltre, la proposta della 2C scritta nel 2° verbale (carta igienica in classe).3E: chiede di accorciare la pausa della mensa perché gli alunni che non frequentano il servizio mensa arrivano alle 14.25 cioè prima che le altre classi arrivino da mensa.3F: chiede che le lavagne interattive multimediali (LIM) vengano messe in tutte le classi della scuola e propone di mettere il distributore di merendine.A questo punto anche le classi che già si erano espresse la scorsa volta hanno proposto le seguenti cose:2C: propone di mettere un proiettore al posto della LIM che costa troppo. Si è lamentata che, quando c’è il servizio compiti, il giorno dopo gli alunni della 2C trovano i banchi scritti e spostate le loro cartellette dei fogli.

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1F: propone di fare per tutta la scuola un mercatino per i fondi per i proiettori.1C: propone di allargare i cortile.3F: propone di regolare le campanelle: per esempio nell’aula di Educazione Artistica del lato Sud la campanella si sente troppo invece nella classe 3F il suono si sente poco.2F: propone di mettere un orologio nell’aula di arte.2D: propone se è possibile dare in anticipo la comunicazione di quando si va in teatro così non si porta del materiale che non serve.1B: riferisce che la qualità della mensa scolastica è un po’ scarsa e si è lamentata perché si mangia “male”.Il tema da discutere nelle prossime assemblee di classe è il seguente: come decorare, come abbellire le facciate esterne della scuola.

ORA TERMINE SEDUTA: 11,20PROSSIMA SEDUTA: 23/02/17IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

1F: propone di fare per tutta la scuola un mercatino per i fondi per i proiettori.1C: propone di allargare i cortile.3F: propone di regolare le campanelle: per esempio nell’aula di Educazione Artistica del lato Sud la campanella si sente troppo invece nella classe 3F il suono si sente poco.2F: propone di mettere un orologio nell’aula di arte.2D: propone se è possibile dare in anticipo la comunicazione di quando si va in teatro così non si porta del materiale che non serve.1B: riferisce che la qualità della mensa scolastica è un po’ scarsa e si è lamentata perché si mangia “male”.Il tema da discutere nelle prossime assemblee di classe è il seguente: come decorare, come abbellire le facciate esterne della scuola.

ORA TERMINE SEDUTA: 11,20PROSSIMA SEDUTA: 23/02/17IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

Page 15: Indice - ic.laives1 · 2017. 6. 11. · Ho imparato nuove cose con il computer, ad esempio creare copertine. Avrò un bel ricordo di questa esperienza, anche se è durata poco. (Stefano

Verbale n. 4

DATA: 16/03/2017ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: TuttiORDINE DEL GIORNO:Come decorare le facciate esterne della scuolaVarie

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ’:L’assemblea del Parlamentino si è aperta con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 3° verbale.I rappresentanti delle varie classi hanno esposto le proposte relative al progetto di decorare le facciate esterne della scuola.1B: Propone di dividere i muri per classe e fare dei murales con le 2 Prof di arte; inoltre propone di proiettare con un proiettore un’immagine sul muro e poi ricalcarla.1D: Chiede che ogni sezione disegni una cosa che corrisponde al suo indirizzo.1E: Sostiene l’idea di fare delle sagome con soggetti ricavati dal territorio e disegnare le figure ispirandosi a questi 1F: Avanza la proposta di disegnare delle lavagne e scrivere delle poesie o aforismi, oppure fare dei murales o mosaici.2B: Non aveva idee.2C: Chiede che ogni ragazzo/a della scuola si dipinga la mano e la stampi sul muro, oppure di fare dei murales con la scritta F. Filzi.2E: Non ha parlato di questo argomento perché se lo è dimenticato.2F: Propone di fare dei murales o dei disegni oppure scrivere frasi3B: Porta l’idea di fare dei murales o dei graffiti con dei temi3C: Chiede di fare dei graffiti sulle pareti3D: Propone di togliere i cartellini della sezione e al posto del cartellino disegnare note musicali.3F: Preferisce i graffiti.Le classi 1C, 2A, 2D, 3E non sono riuscite a svolgere l’assemblea perché il parlamentino è stato anticipato di una settimana visto che cadeva di giovedì grasso.Le classi hanno poi esposto altre problematiche sulla scuola.1B: Ribadisce che in tanti bagni non si trova né sapone né carta igienica e si lamenta della mancanza di salviette per asciugarsi le mani.

Verbale n. 4

DATA: 16/03/2017ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: TuttiORDINE DEL GIORNO:Come decorare le facciate esterne della scuolaVarie

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ’:L’assemblea del Parlamentino si è aperta con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 3° verbale.I rappresentanti delle varie classi hanno esposto le proposte relative al progetto di decorare le facciate esterne della scuola.1B: Propone di dividere i muri per classe e fare dei murales con le 2 Prof di arte; inoltre propone di proiettare con un proiettore un’immagine sul muro e poi ricalcarla.1D: Chiede che ogni sezione disegni una cosa che corrisponde al suo indirizzo.1E: Sostiene l’idea di fare delle sagome con soggetti ricavati dal territorio e disegnare le figure ispirandosi a questi 1F: Avanza la proposta di disegnare delle lavagne e scrivere delle poesie o aforismi, oppure fare dei murales o mosaici.2B: Non aveva idee.2C: Chiede che ogni ragazzo/a della scuola si dipinga la mano e la stampi sul muro, oppure di fare dei murales con la scritta F. Filzi.2E: Non ha parlato di questo argomento perché se lo è dimenticato.2F: Propone di fare dei murales o dei disegni oppure scrivere frasi3B: Porta l’idea di fare dei murales o dei graffiti con dei temi3C: Chiede di fare dei graffiti sulle pareti3D: Propone di togliere i cartellini della sezione e al posto del cartellino disegnare note musicali.3F: Preferisce i graffiti.Le classi 1C, 2A, 2D, 3E non sono riuscite a svolgere l’assemblea perché il parlamentino è stato anticipato di una settimana visto che cadeva di giovedì grasso.Le classi hanno poi esposto altre problematiche sulla scuola.1B: Ribadisce che in tanti bagni non si trova né sapone né carta igienica e si lamenta della mancanza di salviette per asciugarsi le mani.

Page 16: Indice - ic.laives1 · 2017. 6. 11. · Ho imparato nuove cose con il computer, ad esempio creare copertine. Avrò un bel ricordo di questa esperienza, anche se è durata poco. (Stefano

1E: Si lamenta dell’aula di scienze perché mancano materiali e si chiede se si può sistemare / aggiornare.1F: I bagni non sono a posto, mancano tavolette del WC, a volte dai rubinetti l’acqua esce gialla. Inoltre si chiede di sistemare il volume del suono della campanella.2F: Ha l’acqua torbida dal rubinetto della classe.2B: dal lavandino l’acqua esce gialla.2C: Si lamenta del servizio compiti perché i ragazzi che lo frequentano rovinano i banchi anche con le forbici2E: Chiede di fare i compiti in matita direttamente sui libri

Il prossimo ordine del giorno da trattare nelle classi è: Quali messaggi scrivere sulle facciate della scuola?

ORA TERMINE SEDUTA: 11.20PROSSIMA SEDUTA: 06/04/2017IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

1E: Si lamenta dell’aula di scienze perché mancano materiali e si chiede se si può sistemare / aggiornare.1F: I bagni non sono a posto, mancano tavolette del WC, a volte dai rubinetti l’acqua esce gialla. Inoltre si chiede di sistemare il volume del suono della campanella.2F: Ha l’acqua torbida dal rubinetto della classe.2B: dal lavandino l’acqua esce gialla.2C: Si lamenta del servizio compiti perché i ragazzi che lo frequentano rovinano i banchi anche con le forbici2E: Chiede di fare i compiti in matita direttamente sui libri

Il prossimo ordine del giorno da trattare nelle classi è: Quali messaggi scrivere sulle facciate della scuola?

ORA TERMINE SEDUTA: 11.20PROSSIMA SEDUTA: 06/04/2017IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

Page 17: Indice - ic.laives1 · 2017. 6. 11. · Ho imparato nuove cose con il computer, ad esempio creare copertine. Avrò un bel ricordo di questa esperienza, anche se è durata poco. (Stefano

VERBALE N.5

DATA: 06/04/2017ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: Tutte le classi erano presenti ed anche il dirigenteORDINE DEL GIORNO:Confronto con il dirigente riguardo problematiche finora esposte.

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ:L’assemblea del Parlamentino è iniziata con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 4 verbale. Dopo la lettura si è discusso riguardo la scarsa connessione internet con il dirigente, che ha proposto di organizzare un calendario elettronico per gestire la connessione “scarsa” e debole della scuola. Al calendario elettronico si può accedere tramite gmail e prenotare le aule informatiche, specificando se si fa uso di internet o meno.Parte dei rappresentanti non era d’accordo perché affermava che, essendoci già un calendario per l’aula computer, preferivano mantenere quello già esistente. Tutti i rappresentanti sono stati invitati per alzata di mano ad esprimere il loro giudizio e a maggioranza si è deciso di mantenere il calendario cartaceo. Inoltre è stato trattato l’argomento “come abbellire le facciate esterne della scuola” ed il dirigente ha fornito tutte le informazioni necessarie rispetto alle nostre richieste ed idee. Si è quindi stabilito, che per decorare le facciate esterne della scuola si deve fare utilizzo di pannelli, per non intaccare i muri che non sono di proprietà della scuola. Per quanto riguarda i contenuti dei pannelli, si è deciso che sarà di competenza dei vari indirizzi presenti a scuola in accordo soprattutto con gli insegnanti di educazione artistica.

ORA TERMINE SEDUTA: 11.20PROSSIMA SEDUTA: 11/05/2017IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

VERBALE N.5

DATA: 06/04/2017ORA DELLA SEDUTA: Dopo pausaPRESIDENTE: Denise RaritàSEGRETARIO: Lorenzo BenatiPRESENTI: Tutte le classi erano presenti ed anche il dirigenteORDINE DEL GIORNO:Confronto con il dirigente riguardo problematiche finora esposte.

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ:L’assemblea del Parlamentino è iniziata con la lettura e l’approvazione all'unanimità del 4 verbale. Dopo la lettura si è discusso riguardo la scarsa connessione internet con il dirigente, che ha proposto di organizzare un calendario elettronico per gestire la connessione “scarsa” e debole della scuola. Al calendario elettronico si può accedere tramite gmail e prenotare le aule informatiche, specificando se si fa uso di internet o meno.Parte dei rappresentanti non era d’accordo perché affermava che, essendoci già un calendario per l’aula computer, preferivano mantenere quello già esistente. Tutti i rappresentanti sono stati invitati per alzata di mano ad esprimere il loro giudizio e a maggioranza si è deciso di mantenere il calendario cartaceo. Inoltre è stato trattato l’argomento “come abbellire le facciate esterne della scuola” ed il dirigente ha fornito tutte le informazioni necessarie rispetto alle nostre richieste ed idee. Si è quindi stabilito, che per decorare le facciate esterne della scuola si deve fare utilizzo di pannelli, per non intaccare i muri che non sono di proprietà della scuola. Per quanto riguarda i contenuti dei pannelli, si è deciso che sarà di competenza dei vari indirizzi presenti a scuola in accordo soprattutto con gli insegnanti di educazione artistica.

ORA TERMINE SEDUTA: 11.20PROSSIMA SEDUTA: 11/05/2017IL SEGRETARIO: Lorenzo Benati

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Settimana dell'accoglienza

Si chiama “Settimana dell’accoglienza” ed è un’esperienza molto importante per gli alunni delle

classi prime delle scuole primarie di San Giacomo, Laives, Vadena, Pineta e Bronzolo, perché

hanno l’opportunità di entrare a diretto contatto con la realtà scolastica della scuola media. Perciò

anche quest’anno gli insegnanti delle Filzi hanno accolto i futuri studenti predisponendo per loro

una serie di coinvolgenti attività tra il ludico e il didattico, che si sono svolte assieme agli alunni

delle attuali prime classi. All’interno delle varie aule sono stati organizzati giochi di abilità

linguistiche in inglese e in italiano, percorsi di manualità e di disegno, informatica e sport, e poi

ancora momenti di canto e di drammatizzazione. Infine gli alunni dell’indirizzo musicale si sono

fatti applaudire per l’esecuzione in forma orchestrale di alcuni brani di autore anche contemporaneo

e con belle canzoni in lingua inglese.

La terza D ha organizzato un saggio per le classi quinte della scuola Gandhi. Ha suonato due brani,

Summer son e un canone cioè una canzone d’orchestra. Poi i ragazzi hanno suonato dei brani con i

loro rispettivi strumenti, e presentato il loro strumento spiegandone le difficoltà, il materiale e come

viene suonato. Questo saggio è stato a carico principalmente dalla prof.ssa. Nardo, che insegna

violino e del prof. Tomasi che insegna musica teoria e il flauto dolce.

Ovviamente per far sì che il saggio fosse eseguito bene, c’è stato un lavoro molto duro da parte dei

professori dei rispettivi strumenti.

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Commenti❤

Penso sia stata una cosa carina da fare perché i ragazzi della quinta hanno visto e spero imparato

qualcosa dei nostri strumenti. Così i ragazzi sanno a quello cui vanno incontro se scelgono

l’indirizzo musicale. (Leo Federici)

Per me è stata una bella esperienza perché i ragazzi di quinta sanno come funzionano e che suono

fanno gli strumenti. E’ servito anche a far capire come funziona l’indirizzo musicale. Spero che loro

abbiano capito che siamo una cosa un po’ speciale perché, anche se non ci esibiamo, noi cantiamo e

suoniamo sia in gruppo che da soli. (Daniele)

Questo saggio è servito molto per noi e per le classi ospiti ma soprattutto per noi, perché abbiamo

ricordato quello che è il nostro strumento in un modo diverso da come lo guardiamo sempre.

Abbiamo imparato a parlare davanti a delle persone piuttosto che solo suonare, ed è stato utile per

loro perché hanno visto che lo strumento e quello che facciamo non è un peso in più ma un

divertimento condiviso con la classe. E poi dopotutto quello era la nostra prima e ultima

presentazione alla scuola F. Filzi, ed è stato come un modo per dire addio a quel palco che ci ha

accompagnato in questi 3 anni. (Oksana Hamzaj)

I bambini possono capire l’importanza della differenza del musicale che è molto diverso e speciale

dagli altri indirizzi, e poi magari grazie anche agli altri progetti fatti nelle altre classi, sapranno

scegliere la loro strada. (Zoe Costi)

(a cura di Oksana Hamzaj)

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ACCOGLIENZA CLASSI QUINTEACCOGLIENZA CLASSI QUINTE

Si chiama “Settimana dell’accoglienza” ed è un’esperienza molto Importante per gli alunnidelle classi prime delle scuole primarie diSan Giacomo, Laives, Vadena, Pineta e Bronzolo, perché hanno l’opportunitàdi entrare a diretto contatto con la realtà scolastica della scuola media. Perciò anche quest’anno gli insegnanti delle Filzi hanno accolto i futuri studenti predisponendo per loro unaserie di coinvolgenti attività tra il ludico e il didattico, che si sono svolte assieme agli alunni delle attuali prime classi.All’interno delle varie aule sono stati organizzati giochi di abilità linguistiche in inglese e in italiano, percorsi dimanualità e di disegno, informatica e sport, e poi ancoramomenti di canto e di drammatizzazione. Infine gli alunni dell’indirizzo musicale si sono fattiapplaudire per l’esecuzione in forma orchestrale di alcuni brani di autore anche contemporaneo e con belle canzoni in lingua inglese.

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A cura di Francesca Pavanello

INTERVISTA AL PROFESSOR CHRISTIAN GOBBO

“ Durante le lezioni dedicate all'accoglienza sono stati svolte varie attività riguardanti la manualità, il disegno, l'informatica, le lingue, lo sport…

Gli alunni delle elementari erano molto interessati di osservare come funziona la scuola.Se si decidesse di rifare l'attività cosa di cui sono sicuro penso che sarebbe meglio ridurre il numero dei partecipanti al comitato in modo da rendere più semplice l'organizzazione.”

INTERVISTA ALLA PROFESSORESSANORMA CAGNATI

“Durante le mie ore, dedicate all'accoglinza ho

fatto dei gruppi misti in modo da far lavorare

assieme sia i miei alunni che quelli dellascuola elementare.Gli alunni ospiti sono sembrati moltointeressati alle attività

proposte.”

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Gemellaggio alla maceratese

La dirigente della scuola media D. Alighieri di Macerata nel mese di febbraio ha inviato al nostro

preside la richiesta di effettuare un gemellaggio con le nostre classi.

Le motivazioni che hanno spinto i nostri insegnanti a prendere in considerazione tale proposta sono

state molteplici. Sono stati molto colpiti dal fatto che la loro scuola sia inagibile a causa del

terremoto e che i ragazzi stiano vivendo una situazione di grave disagio.

Inoltre gli alunni coinvolti nel progetto studiano il tedesco per due ore settimanali e volevano

condividere con noi delle attività in tedesco, inglese e CLILL e avere un approccio con la realtà

della nostra provincia.

Le prof.sse Marchetto e Scappi sono passate subito alla fase operativa per l´organizzazione dei

momenti sia

di studio e

ricreativi.

Per andare

incontro alle

spese

logistiche

relative alla

permanenza

degli ospiti è

stato

organizzato,

in occasione

delle udienze

generali, un

mercatino,

durante il

quale sono

stati venduti

orecchini,

torte, piante e

altri oggetti

creati dai

ragazzi.

Grazie al ricavato la nostra scuola potrà offrire loro un paio di cene in pizzeria e un buffet di

benvenuto.

Il Comune ha messo a disposizione il servizio Mensa, il servizio trasporti ha fornito un Abo plus

provvisorio.

Il programma pomeridiano comprende la visita di Laives (comunità Murialdo, chiesa, l´azienda

ortofrutticola VOG), la visita al centro storico di Bolzano e del museo della mummia di Similaun, la

gita al giardino botanico Trauttmannsdorf di Merano.

Ci siamo sentiti tutti orgogliosi e soddisfatti, perché l´educazione alla cittadinanza non deve essere

una materia solo scolastica, ma una lezione di vita.

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PAROLE DI SAGGEZZA ALLA MACERATESE

Questa esperienza mi è stata molto utile e

mi ha fatto crescere, ha arricchito le mie

conoscenze. Grazie

La scuola è molto accogliente, i

ragazzi simpatici e le classi

divertenti

Grande accoglienza per noi, le

lezioni sono diverse dalle nostre.

Tutti molto gentili

Finalmente le prof. ci hanno fatto

fare qualcosa di divertente e

interessante

Con questa esperienza sono riuscita a

rendermi meglio conto di una realtà

simile alla nostra, apprezzando così le

differenze e migliorando così il mio

lessico in altre lingue

La gita è stata divertente

soprattutto durante l’ora in cui

abbiamo potuto fare quello che

volevamo

Esperienza fantastica: cibo

buonissimo, amici simpaticissimi

e paesaggi spettacolari

E’ stata un’esperienza molto

bella, in cui sono riuscita ad

arricchire le mie conoscenze in

tedesco e a conoscere persone

nuove

Una nuova esperienza fantastica e

intensa

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SSSCCCUUUOOOLLLAAA AAAFFFRRRIIICCCAAANNNAAA

Durante una riunione della nostra redazione, il dirigente Marino Santuari ha raccontato della sua esperienza in Africa.

RRREEELLLIIIGGGIIIOOONNNEEE::: Nella città di Jakabix la popolazione pratica principalmente tre religioni: il 50% della popolazione è animista, il 10% è cattolica e il 25% è musulmana.

Nelle campagne è più animista, però nonostante le diverse religioni la comunità vive in pace senza conflitti.

La società è peritura, cioè si rispetta molto la donna che riveste ruoli importanti e di conseguenza anche le ragazze hanno il diritto di andare a scuola.

CCCLLLAAASSSSSSIII EEE PPPAAALLLEEESSSTTTRRRAAA::: Le classi sono formate da 40 alunni circa. Man mano che le classi avanzavano gli alunni si dimezzano perché, essendo la scuola a pagamento, i genitori decidono di non mandarli più. Gli alunni sono silenziosi e disciplinati: non ci sono disabili perché di solito vengono abbandonati perché si ritiene che portino sfortuna. I ragazzi hanno un gran rispetto nei confronti degli insegnanti: ogni volta che entra un adulto in classe si inchinano. La scuola viene pagata con beni naturali come: mais,cotone, peperoncino, ananas e anacardi. Nelle classi i banchi sono formati da un pezzo unico e non hanno lo schienale: non ci sono Lim o computer e si utilizzano poco i libri. Nell’ aula è presente un angolo per lo svolgimento di giochi dedicato all’apprendimento delle materie; vi è un'unica grande lavagna. Infine la palestra è all’aperto ed è composta da un campo sterrato e delle pietre che segnano le linee.

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OOORRRAAARRRIII DDDEEELLLLLLAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA::: La scuola inizia alle 7:00 e i ragazzi che abitano lontano dalla scuola organizzano degli autobus per potersi recare a lezione. Le lezioni durano dalle 7:00 fino alle 12:00, poi c’è una pausa fino alle 15:00, durante la quale gli alunni possono andare a casa. Alla fine della pausa pomeridiana si rientra in classe e le lezioni durano fino alle 17:00 o 18:00 o 19:00, dipende dalla scuola e dalla temperatura.

MMMAAATTTEEERRRIIIAAA::: Gli alunni studiano il francese come lingua L1 ( ufficiale) e la matematica. In tutta l’ Africa sono parlate 72 lingue.

Le scuole bilingue si trovano nella parte del Nord del continente e gli alunni studiano inglese, francese e matematica.

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BBBIIILLLAAANNNCCCIIIOOO DDDEEELLLLLL’’’ EEESSSPPPEEERRRIIIEEENNNZZZAAA ::: Il preside ci ha fatto capire che noi siamo molto fortunati ad avere la scuola con condizioni igieniche sane e l’acqua. La scuola è una grande opportunità.

A cura di Chen Jing Ye

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CLEMENTINE ZOMAVenerdì 3 febbraio è venuta nella nostra scuola una signora che aveva frequentato l'istituto G. Galilei, indirizzo odontotecnico e che una volta ricevutoil diploma era tornata nel suo paese, il Burkina Faso.Questa donna ha deciso, dopo aver finito gli studi di infermiera nel suo paese, di venire in Europa per fare un tirocinio in odontotecnica perché nel suo paese c'erano poche persone specializzate in questa facoltà e molti erano i problemi dentali. Dopo aver frequentato in Italia i cinque anni di scuola superiore in uno, cosa che ha dimostrato grande determinazione, è tornata in Burkina dove ha aperto un primo dispensario, i cui materiali furono donati dall'Istituto Galilei. Questo primo dispensario era molto piccolo ma oltre a occuparsi di protesi dentali si occupò anche di visite di primo soccorso e di aiutare i tanti bambini mal nutriti; ovviamente tutti questi servizi erano a basso costo in modo da renderli accessibili a tutti. Qualche anno fa ci si rese conto che i bisogni erano sempre maggiori e quindi quel dispensario era troppo piccolo, così assieme al gruppo missionario di Merano stanno costruendo un nuovo centro, più grande e in grado di offrire più servizi alle persone e inoltre ha creato nuove possibilità di lavoro.

Lei ci dice: "Ho deciso di studiare per diventare odontotecnico per ridare il sorriso alle donne di questa terra".

A cura di Francesca Pavanello

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EUROPA,

IL SOGNO VALE UNA VITA? di Giovanni Perez e Franco Franzan

La visione del documentario Europa, il sogno vale una vita? di Giovanni Perez e Franco Franzan rientra nel progetto di Educazione alla Cittadinanza, attraverso l’analisi di una problematica difficile e drammatica come si presenta oggi il fenomeno delle migrazioni. Il documentario storicizza i movimenti di massa come si sono sviluppati nel corso del tempo, dall’antichità ad oggi, per dimostrare la continuità di molte cause politiche e sociali legate alla miseria e alla guerra. Per gli alunni il documentario diventa un’importante fonte di arricchimento e di riflessione per capire il presente e per interrogarsi sull’ospitalità e sul processo di integrazione nella nostra società di uomini provenienti da contesti, culture e mentalità diverse. (Massimo Bertoldi)

Per me l’integrazione è l’inclusione di una persona all’ interno di un’altra comunità. Per essa non è sempre molto semplice perché non siamo abituati ad accogliere persone “diverse” nella nostra vita. (Francesca Pavanello 3°F)

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Secondo me, la parola integrazione significa: abituarsi alla società dove vivi, l’uso della tradizione, l’uso della cultura e sentirsi a proprio agio. Molte persone immigrano per varie motivazioni: la guerra, il lavoro, problemi economici… Noi che siamo dei buoni cittadini accogliamo le persone che vengono. (Jing Ye Chen 3°C)

L’integrazione vuol dire aiutare una persona che viene da un altro posto e che è abituata ad una realtà diversa. Ad esempio un tipo di aiuto è socializzare con queste persone per aiutarle a imparare la lingua, la cultura e le abitudini. (Stefano

Viola 3°D)

Per me l’accoglienza è mettere una persona a proprio agio, dare il tempo e lo spazio di integrarsi al meglio. Per me integrarsi significa cercare di unirsi nella società in cui si vive. (Giusy Sicignano 3°F)

L’integrazione è far sentire gli altri accolti e accettati dalla comunità. Non è facile integrarsi perché bisogna abituarsi a culture, a luoghi, a usanze e a persone diverse che non si conoscono. Ma anche accogliere persone diverse da noi non è facile perché la maggior parte delle volte ci facciamo ingannare dai pregiudizi. (Irene

Fauni 3°B)

Secondo me l’accoglienza è mettere a proprio agio le persone che migrano nel nostro Paese dandogli una casa, un rifugio, un po’ di cibo e una città in cui la loro vita non è in pericolo. (Chiara Ferraresi 3°F)

A cura di: Irene Fauni,

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VISITA AL MUSEO DELLA

GUERRA A ROVERETO

La visita al Museo della guerra di Rovereto costituisce una preziosa fonte di arricchimento per la

conoscenza storica della Prima guerra mondiale. Lungo un percorso espositivo ragionato si entra in

contatto diretto con la vita e la dimensione quotidiana della guerra, nella sua drammaticità. Oltre

alle armi, divise e altri materiali bellici al visitatore sono offerti documenti piuttosto interessanti,

come le lettere scritte dal fronte, e vari oggetti di uso quotidiano che riguardano l’alimentazione, la

medicina, ecc. Appropriate ed eloquenti foto d’epoca illustrano ora le falsità della propaganda ora la

reale portata della catastrofe provocata dalle guerra anche nelle ripercussioni sulla popolazione

civile. (Massimo Bertoldi)

PENSIERI✞❤

E’ stato bellissimo andare a

visitare questo museo!

Perché ci ha fatto vedere come

vivevano veramente i soldati

e le loro armi e quello che indossavano.

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La guerra secondo me è inutile per

far vedere le ragioni di uno

stato, chi muore sono sempre sono

sempre i soldati mentre chi

ha voluto la guerra non si fa

coinvolgere in prima linea.

Secondo me non ne vale la pena

di fare guerra, dato che in

tutto ciò muoiono milioni di umani,

facendo gli stupidi perché

si uccidono da soli per un motivo

che si potrebbe risolvere

parlando civilmente tra persone.

[a cura di Oksana Hamzaj]

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GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2017

Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.

-Anna Frank

“Ciò che un cristiano fa è sua

propria responsabilità, ma ciò che

fa un singolo ebreo viene fatto

ricadere sulle spalle di tutti gli

ebrei.”

-Anne Frank

“Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni,

le splendide speranze non sono ancora sorti in noi

che già sono colpiti e completamente distrutti

dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non

abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché

esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo

ancora, nonostante tutto, perché continuo a

credere nell'intima bontà dell'uomo.”

-Anne Frank

“L'Olocausto è una pagina del libro

dell'Umanità da cui non dovremo mai

togliere il segnalibro della memoria.”

-Anne Frank

A cura di: Irene Fauni

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VISITA AL LAGER DI BOLZANO

La terza D il 16 maggio è andata a Bolzano per visitare il muro rimasto del lager. Arrivati davanti a

un monumento abbiamo incontrato il senatore Lionello Bertoldi, il quale ha riassunto un po’ la vita

che si viveva nel 1945 nel lager. Vi sono passate 9.500 persone pur essendo fatto per contenerne

1.200.

Prima di visitare questo funesto Luogo della memoria, ci siamo soffermati davanti a un monumento

posto nel sagrato della chiesa Pio X. Era composto da due parti: una rappresentava due persone che

sono praticamente pelle e ossa per dimostrare come si diventava se si aveva la sfortuna di finire in

un lager; l’altra era una pietra con la seguente incisione “Uomini di diversa nazionalità qui sofrirono e perirono per la libertà nella lotta contro il nazi-fascismo.”. Questa frase simboleggia il

rispetto e la memoria che tutti dovremmo avere di fronte ai morti caduti in guerra, alla vittime civili

e alla vittime innocienti partendo dai bambini, alle donne, agli uomini e infine le persone che

morirono torturate nei lager sottomitendosi per forza alla dittatura di quei tempi.

Dopo aver concluso il riassunto dei lager siamo andati a vedere il resto del muro che non era stato

distrutto come tutto il resto, per far spazio alla costruzione a nuovi edifici. Appese al muro c’erano

delle foto che sono state ricavate dalle ricerche storiche. Alle vittime veniva strappata dall’anima

l’umanità. Loro diventavano dei numeri,

vestiti tutti uguali ma subendo torture diverse e

una morte diversa. Nel lager se ne inventavano di

tutti i modi per uccidere quelle povere

vittime che pur non avendo fatto nulla sono finite

lì. Come un giovane che avendo raccimolato un

po’ di soldi voleva per una volta voleva godersi la

vita e cercare di vedere il lato positivo delle

cose che succedevano fuori. La sua amata gli fece

un fular rosso per apparire meglio. A quel

tempo tutte le persone potevano essere accusate di

aver protetto un comunista perchè il rosso era

il colore usato dai comunisti perciò un qualsiasi

uomo ha denunciato questo povero ragazzo che venne accusato di aver indossato un fular rosso e

messo dentro al lager. Questo ci fa pensare che noi dovremmo combattere per far si che niente di

tutto questo accada di nuovo.

(A cura di Oksana Hamzaj)

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PLATINO PLATINO PLATINO

“Platino – un eccidio a Bolzano”, spettacolo presentato alle scuole al Teatro di San Giacomo in

occasione della Giornata della memoria, ripercorre la storia drammatica di ventitré uomini prelevati

all’alba del 12 settembre 1944 dal Lager di Bolzano e poi trasferiti nella caserma “Francesco

Mignone” per essere immediatamente freddati con un colpo alla nuca. Si trattava di uomini attivi

nella Resistenza che erano arrivati al Nord viaggiando nel sommergibile “Platino”. Lo spettacolo,

costruito sulla lettura di materiali storici raccolti da Carla Giacomozzi, è affidato alle voci di Dario

Spadon, Michele Comite e ai movimenti danzanti di Sabrina Fraternali che agisce in uno spazio

scenico in continua trasformazione producendo effetti di forte impatto visivo. (Massimo Bertoldi)

Personalmente non ho gradito lo spettacolo perché erano presenti molti concetti difficili. Non ho capito molte azioni svolte dagli attori perché secondo me non centravano con il tema dello spettacolo. Consiglio di vedere questo spettacolo a persone adulte così che lo possano apprezzare. Chiara Ferraresi

E’ stato uno spettacolo difficile da capire perché non c’era la recitazione Non mi è piaciuto molto e secondo me è più adatto ad un pubblico adulto. Martina Trivellato

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Lo spettacolo è stato un po’ difficile da capire Perché non avevo idea di che cosa si trattasse. Gli attori danzavano senza dire una parola e senza esprimere emozioni. Chen Jing Ye

Questo spettacolo l’ho trovato non adatto alla nostra età, perché c’erano solo tre persone di cui solo uno raccontava i fatti, ciò lo ha reso da capire. Francesca Pavanello

Durante lo spettacolo, che è stato difficile da capire, i ballerini distraevano la narrazione dell’attore che parlava. Era difficile da interpretare e avrebbero dovuto rendere più semplice la comprensione a tutti. Irene Fauni

A cura di: Irene Fauni

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IL SERGENTE NELLA NEVE di Mario Rigoni Stern

Questo libro mi ha fatto davvero riflettere, poiché mi ha fatto capire che la guerra è orribile a tal punto

che ad essa ci si fa l'abitudine. Andiamo con ordine. Questo libro è l'autobiografia di Mario Rigoni

Stern, un soldato italiano che ha combattuto sul fronte con la Russia. Il libro è diviso in due parti: il

combattimento al fronte e la ritirata verso la Germania e l'Italia, durante la quale si sono svolte

numerose battaglie per distanziare o oltrepassare i soldati russi.

La prima parte del libro mi ha fatto molto riflettere perché mostra come lo stare al fronte per lungo

tempo porti a considerare la guerra la normalità. Infatti si susseguono momenti di allegria e

spensieratezza anche all'interno delle trincee a istanti di morte e panico, per tornare immediatamente

dopo all'ilarità. Molti soldati si abituano a questa situazione a tal punto da non ricordare più come si

svolgeva la vita normale, ad esempio un compagno di Rigoni non ricorda neppure che si dovrebbe

mangiare dal piatto e non dalla gavetta. Ogni morte viene accolta senza alcuna meraviglia o emozione,

solo con una terribile e orrenda apatia o ignorando costantemente la realtà.

Nella seconda parte del libro invece la situazione diventa molto critica, molti soldati nella strenua

ritirata impazziscono, si consegnano prigionieri o perdono la speranza di rientrare a casa. Si svolge

soprattutto una battaglia cruenta, chiamata battaglia di Nikolaevka, l'ultima davvero sanguinosa prima

dell'arrivo in Germania. Nella battaglia i russi ostacolano la ritirata nel paese di Nikolaevka, durante

la quale muoiono migliaia di soldati, che dopo la marcia non avevano più munizioni, cibo, armi o

compagni. Il fatto che però mi ha più stupito è stato un momento di umanità da parte dell'autore.

Durante la battaglia è entrato in un'isba (abitazione tipica russa) per cercare del cibo, ma al suo interno

trova dei soldati russi che mangiano. Nessuno reagisce ne attacca, bensì Rigoni si siede a tavola con

i russi e mangia con loro, con un gesto di enorme umanità. Successivamente egli si allontana dall'isba

e prosegue nella battaglia, durante la quale perde cinquanta dei suoi amici più cari. Questo dimostra

che la mente di alcuni uomini può essere crudele, ma che siamo pur sempre uomini, anche se diversi

tra noi.

L' ultima considerazione che mi ha fatto molto riflettere è quanto possa essere devastante la guerra

non per colpa dei soldati, ma per colpa di chi li manda a morire. In questa ritirata sono morti così tanti

uomini che alcune compagnie sono andate completamente perse, o che in un plotone da 50 uomini ne

sono rimasti solo sette, compreso Rigoni. Questo provoca in me una grande tristezza e disgusto per

la mente umana, che anche essendo a volte geniale, è davvero devastante e crudele.

(di Francesco Bocchi IIID)

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LA RACCOLTA DEI TAPPI DI PLASTICA

Anche quest’anno la scuola media Fabio Filzi ha

contribuito alla raccolta dei tappi, un gesto con un importante valore ecologico di salvaguardia ambientale ma anche di solidarietà. questa raccolta è un modo per le associazioni di raccogliere fondi, alcune scuole, associazioni, organizzazioni, ospedali, ristoranti, uffici, mense, comuni, gruppi esterni e persone private hanno un punto di raccolta dove il cittadino può depositare i tappi; questi tappi vanno poi portati in un punto di raccolta e pesati, per ogni chilo di plastica viene rimborsata una cifra in denaro che servirà per l’acquisto di beni come carrozzine per disabili, attrezzature sportive, libri scolastici oppure per opere di beneficenza come orfanotrofi, progetti idrici e scolarizzazione in paesi in via di sviluppo.

Nel nostro istituto ogni studente, insegnante, famiglia raccoglie i tappi che poi portano a scuola. Lì la professoressa Tita e la professoressa Maraia depositano i tappi nello scantinato dove vengono controllati, pesati, inscatolati, e a loro volta le scatole vengono pesate. Dopo di ché il vescovo Don Domenico porta il ricavato al magazzino dell’ex comune di Laives i quali vengono presi dall’associazione ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), tritati e venduti a ditte che gli riciclano costruendo attrezzi per parchi, vasi, sottovasi... Alla fine dell’anno facciamo una sorta di gara per decretare la classe che ha portato più tappi durante l’anno scolastico. Purtroppo ci sono stati studenti che per appesantire la busta contenente i tappi vi hanno messo sassi, pile di batterie esaurire, tappi di metallo, di sughero, bottigliette di acqua santa, aglio, lumini, fette di pizza, formaggio, catene di plastica, spazzole, cucchiai, aghi per diabetici, insetti vivi e chi più ne ha più ne metta. (Fonti: prof.sse Donatella Maraia e Antonella Tita)

A cura di: Malak Sogheir

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LA SETTIMANA DELLA LEGALITÀ

Nell’ambito dei tanti progetti didattici elaborati dalla scuola media Filzi e finalizzati alla formazione del cittadino, la cosiddetta “Settimana della legalità” è stata per alunni e docenti una proficua occasione formativa e di arricchimento delle conoscenze. Si sono infatti trattati argomenti di quotidiana attualità, a partire dall’incontro “Internet: sicurezza e legalità”, con il quale la Polizia Postale di Bolzano ha avviato un proficuo contatto con gli alunni delle classi prime. L’ispettore Palmarin e l’Intendente Pecoraro con estrema chiarezza i mille pericoli di internet si sono soffermati con particolare attenzione sul bullismo, la pedofilia e le truffe. Da parte loro gli alunni, oltre che a partecipare con vivo e sorprendente interesse e porre tante domande, si sono dimostrati informati e soprattutto consapevoli dei pericoli connessi ai tanto praticati giochi on line. A completamento e arricchimento dell’incontro sono stati proiettati e commentati video a tema. Analogo successo ha ottenuto il “Progetto Dipendenze” rivolto agli alunni delle classi terze e affidato alle competenze del maggiore Tovazzi, comandante della compagnia di Egna, affiancato dal maresciallo Osler del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Bolzano e dal maresciallo Quaiani della stazione dei Carabinieri di Laives.

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Gli esperti hanno spiegato con adeguate competenze e pregevoli capacità comunicative le caratteristiche delle droghe e dei loro effetti collaterali, gli aspetti legali e le sanzioni previste per lo spaccio e per l’uso personale.

Anche grazie a filmati e materiali multimediali, l’incontro ha catturato l’attenzione e l’interesse degli alunni che, attraverso questo importante incontro, hanno avuto modo di conoscere da vicino il problema della droga anche nei suoi effetti e conseguenze più drammatici. Infine il dott. Maiolo dell’associazione.Il Germoglio ha illustrato il progetto “Safe internet sicuro”, al quale aderiscono alcune classi delle Filzi, e che prevede anche l’allestimento imminente di una mostra negli ambienti della scuola elementare di San Giacomo.

L'incontro con i carabinieri è stato molto coinvolgente e interessante,ho apprezzato molto il modo in cui hanno strutturato il discorso e mi è piaciuto anche l'argomento del quale si è discusso. Dopo aver ascoltato e partecipato all'incontro ho approfondito le mie idee e schiarito qualche dubbio che mi passava per la testa. Ho appreso nuovi concetti come ad esempio che a 14 anni si è in parte responsabili delle proprie azioni e i diversi effetti delle droghe.(Giusy Sicignano)

L'incontro con i carabinieri l'ho trovato molto interessante perché oltre a spiegarci le nostre responsabilità,cosa che potrebbe sembrare noiosa,hanno fatto alcuni esempi di comportamenti che ho trovato divertenti. La seconda parte dell'incontro riguardava le droghe e l'ho trovato molto utile perché mi ha fatto capire alcune cose che non sapevo.(Francesca Pavanello)

È stato molto interessante perché ho approfondito l'argomento “droghe” e “legge”,ho compreso ancor più quanto le dipendenze spesso possono essere pericolose perché portano alla morte.(Malak Sogheir)

Grazie all'incontro con i carabinieri ho scoperto cose che non sapevo,come la provenienza delle droghe,gli effetti permanenti che provocano al cervello e come la legge agisce in modo diverso sugli spacciatori e sui consumatori. Mi hanno aiutato a capire meglio il mondo delle dipendenze ed è stato molto utile e interessante.(Irene Fauni)

L'incontro con i carabinieri mi è stato utile per capire meglio le dipendenze dalle droghe,le sostanze con cui sono composte possono creare problemi mentali e fisici. Anche se l'incontro è stato abbastanza lungo,mi servirà per crescere meglio e essere consapevole delle mie azioni.(Chen Jung Ye)

a cura di Giusy Sicignano

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SSSPPPEEETTTTTTAAACCCOOOLLLOOO TTTEEEAAATTTRRRAAALLLEEE

“““FFFUUUOOORRRIII GGGIIIOOOCCCOOO”””

“Spettacoli sulla dipendenza da gioco”, titolo della manifestazione tenuta il 25 gennaio nell’Aula Magna Gino Coseri di Laives,è sicuramente un evento di non trascurabile importanza perché sono protagonisti alunni delle scuole medie Franzelin e Filzi, che hanno condiviso un progetto di grande valenza educativa e formativa. Indosseranno infatti i panni degli attori teatrali per interpretare testi scritti all’interno delle corrispettive classi, guidati da insegnati e qualificati esperti: la classe IB tedesca proporrà “Suchties”, copione ideato con gli insegnanti Georg Lezuo e Lothar Kloβ e allestito con l’ausilio dell’operatore teatrale Doris Plankl;” Fuorigioco” è invece il titolo del lavoro scritto e recitato dalla classe 3E italiana. Si tratta di un progetto bilingue realizzato con le insegnanti di italiano (Antonella Bonato) e tedesco ( Tanya Ghirardini) e il sopporto Klaus Saccardo per quanto riguarda la sua rappresentazione teatrale che completa un percosso didattico legato al rapporto tra bullismo e internet avviato l’anno scorso il dott. Giuseppe Maiolo dell’associazione Germoglio. « L’obiettivo» spiega Bonato – è avviare una riflessione sulla relazione e sui rapporti umani che oggi, troppo frequentemente, sono regolati da faccine su Whatsapp e da “mi piace” su facebook. Il messaggio è rivolto non solo ai ragazzi, ma anche agli adulti che molto spesso criticano i giovani per l’uso compulsivo del cellulare e in realtà non si accorgono che si comportano come loro, se non peggio.». I due spettacoli condividono un problema di urgenza attualità, con il quale si confrontano quotidianamente gli stessi studenti-attori, ossia il rischio della dipendenza dalle tecnologie moderne, in modo particolare dal cellulare, e la conseguente ricaduta nelle relazioni umane.

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CCCOOOMMMMMMEEENNNTTTIII DDDEEEGGGLLLIII AAATTTTTTOOORRRIII:::

L’esperienza teatrale che abbiamo vissuto è stata davvero bella e interessante. Abbiamo imparato a non aver paura di recitare davanti a un pubblico, alzando la voce per farci sentire. Klaus, l’esperto che ci ha seguiti,era gentile, solare, preparato, a volte severo e ci ha aiutato molto insegnandoci come si sta sul palcoscenico. Le tematiche trattate dallo spettacolo sono state quelle dell’uso distorto dei social e delle dipendenze dai videogiochi. Ho capito che viviamo in un mondo immerso nella tecnologia che è molto utile, ma che spesso non viene utilizzata nel modo giusto. Credo proprio che lo spettacolo abbia aperto gli occhi a molte persone. (Angie)

Sono stato molto impressionato dalla scioltezza con cui Klaus, l’attore che ci ha guidato in questa esperienza, si muoveva e recitava. Diciamo che ho preso spunto proprio da lui per la mia parte che, secondo me, ho recitato bene anche se mi è successo di dimenticare una battuta durante lo spettacolo. Che vergogna!!! Inoltre, ho notato che molti compagni non si sono lasciati andare e sono apparsi un po’ rigidi sul palco. ( Francesco L.)

La tematica trattata mi ha fatto riflettere su quante persone spendono enormi cifre nei giochi d’azzardo su Internet. Preparare questo spettacolo è stato molto emozionante e ci ha uniti di più come classe. Ci siamo divertiti un sacco! ( Vitale)

Anche se abbiamo fatto molte prove, ci siamo divertiti un sacco e dopo tanto lavoro lo spettacolo è venuto davvero bene. La serata è stata emozionante e noi eravamo tutti agitati, ma molto uniti. L’argomento della rappresentazione è stato quello dell’uso dei social e ancora una volta ho capito che ora sappiamo solo fissare lo schermo del cellulare e non abbiamo più il coraggio di guardare le persone negli occhi. (Anna)

Questa attività teatrale è stata una bella esperienza perché ci ha uniti come classe. L’ esperto era veramente bravo e simpatico e questo ha facilitato il nostro lavoro. Mi sono divertito tanto e penso che lo spettacolo sia andato bene: era divertente, ma nello

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stesso tempo ha offerto spunti di riflessione. Ho imparato anche che la tecnologia non è tutto e che esiste un mondo reale decisamente più importante. (Granit)

Il nostro spettacolo, é stata un’ esperienza istruttiva che mi ha insegnato a non dire mai no, a non tirarmi indietro per sperimentare cose nuove, a parlare davanti a un pubblico e a recitare senza vergognarmi di “fare teatro”. Penso che sia stato uno spettacolo che ha trasmesso in modo delicato, ma forte, il tema trattato. Ci siamo concentrati soprattutto sulle dipendenze dal gioco d’azzardo, di cui abbiamo fornito dati e informazioni attraverso i nostri gesti, la nostra voce e i nostri movimenti. Tutto questo grazie a Klaus, l’esperto teatrale più simpatico, gentile e appassionato che io abbia mai conosciuto. Grazie di averci dato questa possibilità. (Denise)

Lo spettacolo, per me, è stato molto istruttivo e ho imparato a non avere paura del palco, ad alzare la voce se voglio che il pubblico mi senta, senza paura di esternare le mie emozioni. Mi sono divertito tanto con i miei compagni di classe e mi sono accorto che siamo un gruppo molto unito. (Francesco F).

CCCOOOMMMMMMEEENNNTTTIII DDDAAALLL GGGIIIOOORRRNNNAAALLLIIINNNOOO SSSCCCOOOLLLAAASSSTTTIIICCCOOO:::

Il messaggio che lo spettacolo mi ha trasmesso è di riflettere prima di pubblicare o non condividere certe cose su internet perché è molto pericoloso. Sono d’accordo con il messaggio dello spettacolo perché anche io prima di pubblicare qualcosa ci penso due volte. (Martina Trivellato)

Il messaggio dello spettacolo penso sia stato quello di renderci più consapevoli dei rischi di internet e dei giochi d’azzardo. Un altro obbiettivo penso sia stato quello di farci capire che spesso siamo troppo attaccati ai Social Network. Penso che questo spettacolo sia stato utile a noi alunni. (Francesca Pavanello)

Lo spettacolo mi ha fatto riflettere sui pericoli che si possono incontrare su internet e sui social network. Concordo con i pericoli che sono stati rappresentati perché sono attuali. Gli alunni che hanno partecipato conoscevano molto bene ciò che dovevano fare. ( Chiara Ferraresi)

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A cura di Chen Jing Ye

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Spettacolo teatrale 3°D

La 3°D il 13 aprile ha messo in scena uno spettacolo teatrale intitolato Una strana orchestra musicale. Abbiamo lavorato sul copione per un mese adattandolo a un’orchestra e rifinendo le

battute con il loro cordinatore, il prof. Bertoldi. Dopo aver finito di mettere a posto il copione lo

avviamo letto davanti a Thomas Rizzoli, che è un attore che insegna teatro nelle scuole. A lui è

piaciuto molto e abbiamo iniziato a montare le scene. Poco a poco siamo riusciti a allestire uno

spettacolo degno di essere chiamato così. Ci siamo divertiti tantissimo. Il progetto è stato fatto con

molto lavoro ma soprattutto accompagnato da tante risate. L’obbiettivo era proprio questo, divertirsi

e far divertire chi ci avrebbe guardato. Ed è stato raggiunto. Eravamo felicissimi e molto eccitati

alla fine dello spettacolo.

Mi sono divertita tantissimo. Sono

contentissima di essere stata brava

a fare la mia parte.

-ZOE COSTI

Mi è piaciuto molto fare questo

progetto con Thomas. Sono felice

che i genitori si siano divertiti.

-LORENZO BENATI

Ho amato ogni singolo momento del

progetto. Mi sono divertita molto ad

entrare nel mondo del teatro.

-GIADA PALOMBI

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Fare questo spettacolo mi ha

fatto capire che vita difficile è

quella dell’attore. E’ stato

molto divertente vedere i nostri

genitori che avevano le lacrime

agli occhi dal ridere.

-SHERIL ROQUE

Interpretare Peter mi ha fatto

morir dal ridere e Thomas è

stato bravissimo a dirigere il

tutto. Soprattutto di reggere il

controllo nei momenti più

critici. I genitori si sono

divertiti tantissimo a vederci

interpretare i vari personaggi

con così tanta enfasi. Il prof.

Bertoldi ci ha aiutato nel

completare il lavoro.

-SIRIO GIOVANNINI

Anche se ero dietro, mi sono divertito un

casino. Mi è piaciuto tutto di oggi!!!

-GABRIEL BERNARDI

Mi sono stradivertito a fare questo

progetto anche se l’agitazione c’è

stata. L’emozione era grande ma

abbiamo saputo controllarla chi più chi

meno.

-LEO FEDERICI Anche se non ero tra i ruoli principali

sono contentissima di aver fatto

divertire i genitori.

-HELLEN LOTERO

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(a cura di Oksana Hamzaj)

Questa esperienza è stata molto

importante per capire la difficoltà degli

attori e del tempo che ci si impiega per

avere un risultato positivo. Oltre alla

parte istruttiva ci siamo divertiti e

abbiamo riso come non mai.

-FRANCESCO BOCCHI

Essere “truccato” per uno spettacolo è

stato molto strano ma anche molto

divertente. Anche con certe imperfezioni

siamo riusciti a cavarcela.

-STEFANO VIOLA

Mi è piaciuto molto esibirmi davanti

al pubblico anche se formato di

genitori. Anche in questa occasione

il prof. Bertoldi ci è stato accanto.

-SILVIA DE CANDIA Fare l’antagonista in questo

spettacolo è stato divertentissimo.

Alla fine di tutto tutti eravamo molto

eccitati ed emozionati.

-DANIELE COPPOLA Pur avendo poche parti mi sono

divertito tantissimo!!!Ho riso di

gusto durante tutto lo spettacolo.

-SIMONE FRANCESCHINI

Sono molto contento del risultato

ottenuto. Avere il mio strumento

musicale per me è stata una sicurezza

enorme.

-MIRCO BERTOGLIO

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Un concerto per due amiche sfortunate

I ragazzi di 3°D per l’ultima volta si sono esibiti sul palco del teatro Gino Coseri. Però questa volta si

sono esibiti per una persona a cui loro tutti tengono tanto: Asia. lEi quest’anno ha avuto un brutto

incidente nell’auto del padre di un’altra loro compagna, purtroppo il padre di Hellen è deceduto nelle

fiamme andando a fare compagnia agli altri angeli in cielo. Hellen è riuscita grazie a Dio a uscire dal

incidente meglio di Asia che ora è ricoverata a Salisburgo facendosi curare. Tutte due sono state

fortissime ad affrontare il tutto, sempre sorridenti. Asia migliora di giorno in giorno.

Per tutto questo fatto raccontato, ragazzi e professori hanno voluto dedicare il saggio alle loro

compagne. Nel pubblico erano presenti i genitori rispettivi degli alunni, i professori degli strumenti e

poi la sovraintendente scolastica, il dirigente Marino e la vicepreside Maraia. I ragazzi emozionati per

la alta presenza di pubblico quella sera e soprattutto agitati di non deludere nessuno. La prof. Nardo,

che è la profe. di violino, non è potuta essere presente per un incidente in montagna perciò i violini

della classe non avendo la profe erano un po’ agitati. Per fortuna il prof. Leopardi, il temporaneo

sostituto era lì per dare coraggio ai ragazzi.

Tutti si sono esibiti uno alla volta con i loro brani e il loro strumento. Per prima cosa hanno suonato il

loro brano di musica d’insieme che in questa occasione era “Il Padrino”. Una colonna sonora di un film

intitolato appunto “Il padrino”. Alla fine delle esibizioni 3 ex alunni dell’indirizzo musicale si sono

offerti di esibirsi. Leonardo ha suonato con il clarinetto la colonna sonora del film citato prima.

Beatrice ha cantato una canzone intitolata “My way” con la quale ha fatto venire i brividi a tutti proprio

come ha fatto anche Elisa con “Thousand years” di Christina Perri. Il pubblico ormai molto emozionato

per le ultime 3 magnifiche esibizioni scoppia a piangere quando la mamma della Hellen sale sul palco

per ringraziare tutti per aver fatto il saggio anche a nome di suo marito. Lei fece un discorso che fece

piangere tutti e ovviamente ricordando suo marito sia con gioia e dolore trasmettendolo a tutti. Ma

infondo tutto questo è stato di lezione a tutti. Magari può non sembrare ma se ci si ragiona, sì. Il messaggio portato da lei è: “Volere del bene alla persona che ti sta accanto è un dono dato da Dio. Perciò pur avendo conflitti o tutte le complicazioni che si possano avere è meglio chiedere scusa piuttosto che avere il rammarico di non aver dimostrato l’amore, quando si aveva la possibilità”

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E’ stato uno degli ultimi ricordi di questa

scuola. Mi sono divertita e ho anche

pensato molto ad Asia che negli anni

precedenti era lì a suonare con noi. Mi

sono piaciute molto anche le parole della

mamma di Hellen, che mi hanno fatto

riflettere e commuovere.

-SILVIA DE CANDIA

Durante il concerto per Asia mi sono

sentito in sintonia con i miei

compagni pur non avendo la presenza

di Asia mi sentivo tranquillo avendo

normalmente nostalgia di lei. E’ stata

un esperienza bellissima e unica.

Ancora adesso sento scaldarsi il cuore

a quel ricordo.

-FRANCESCO BOCCHI

Per me è stata un esperienza bellissima perché

ho avuto anche la possibilità di suonare con

una classe diversa. Mi mancava l’Asia abituato

a vederla tutti i giorni, ma credo di aver

controllato la mia nostalgia di lei.

-FEDERICI LEO

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HBBBBBBBBBBBBBBBBBBB

(A cura di Oksana Hamzaj)

)

E’ stato normalmente un bel ricordo. La

mancanza di Asia si sentiva dappertutto

ma tutti ci siamo fatti forti per fare un

saggio di fine anno degno di essere

chiamato coì. Tutto è andato liscio come

l’olio. Prima di iniziare tutti compreso

pensavamo che quest’anno non avremmo

visto Asia esibirsi ma ci siamo rincuorati

sapendo che ritornerà meglio di prima.

-LORENZO BENATI

A me lo spettacolo è sembrato molto

bello ma mancava una cosa. Mancava

l’anima della 3°D, Asia. Lei è stata

sempre una parte importante della classe

e non avendola è stato un duro colpo per

tutti ma adesso tutti sono impazienti di

vederla e farle capire che non è da sola è

non lo sarà.

-SIRIO GIOVANNINI

Pur non essendo presente per problemi salutari

confido nei miei compagni e so che è andata

bene come ogni anno. Non avere l’Asia al mio

fianco è stato un colpo molto duro da superare

ma come lei non è sola nemmeno io quindi ho

avuto persone che mi hanno aiutato.

-GIADA PALOMBI

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TOM SAWYER

“Tom Sawyer” è il titolo dello spettacolo inserito nel programma “W Il teatro!”, storica rassegna curata dal

Teatro Stabile di Bolzano e sostenuta dall’Assessorato provinciale alla Cultura e Scuola in lingua italiana,

proposto con grande successo agli alunni della scuola media Filzi. Ricavato dall’omonimo e celebre romanzo

di Mark Twain, lo spettacolo affronta attraverso le vicende di due ragazzi una serie di tematiche proprie

dell’adolescenza, dalle emozioni amorose al desiderio di scoprire nuovi mondi e dimensioni umane. Con

pregevoli abilità espressive, sia verbali che gestuali, i due attori della compagnia Anfiteatro di Como, Marco

Continenza e Davide Marranchelli impostati dalla diligente e creativa regia di Giuseppe di Bello, hanno

coniugato il linguaggio dello spettacolo con i segreti della comunicazione teatrale, riuscendo a catturare

l’attenzione della giovane platea che, alla fine della rappresentazione di “Tom Sawyer”, ha premiato la prova

degli interpreti con lunghi e calorosi applausi. Massimo Bertoldi

Pubblico

Lo spettacolo è la verità della adolescenza, faceva molto ridere ed era interpretato molto bene.E' stato

anche molto apprezzato dal pubblico. Oksana, 3D

Il pubblico era molto coinvolto durante lo spettacolo e sembrava piacergli il modo in cui gli attori

recitavano poiché ridevano ad ogni battuta. Malak, 3E

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Palcoscenico

Mi è piaciuto molto lo spettacolo. La scenografia era semplice ma ben organizzata. I costumi erano

anch'essi molto semplici ed essendo due attori e numerosi ruoli i cambi d'abito erano numerosi ma tutto

è filato liscio. Non erano presenti molte musiche, erano musiche relativamente semplici ma d'effetto.

Chiara, 3F

Lo spettacolo mi è piaciuto molto, la sceneggiatura era comica

e faceva divertire il pubblico. Mi ha colpita che si cambiavano velocemente e che sapevano utilizzare il

giusto tono di voce per ogni personaggio. Inoltre erano molto realistici nell' interpretare il ruolo.

Chen Jung Ye, 3C

Recitazione

La capacità degli attori è stata interpretare diversi personaggi anche essendo solamente in due. La recitazione è stata gradita dal pubblico e loro sono stati molto bravi. Martina, 3B

Messaggio

La differenza tra il bene e il male, che a volte non è così facile da capire. Se una cosa è giusta nessuno ha da dire niente ma se non lo è sono tutti pronti a dirti che non va bene ed è sbagliata. Irene, 3B

Per me "Tom Sawyer" ha trasmesso agli alunni il bene e il male e cosa sia meglio fare con la propria testa e non con quella degli altri. Patrick, 3C

(a cura di Martina Fauni)

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IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Giovedì 9 marzo 2017 le classi 1B,1F,3D e 3F si sono recate a Bolzano per assistere al progetto OPERA DOMANI del “Barbiere di Siviglia”. Lo spettacolo ha avuto inizio al Teatro Comunale di Bolzano alle ore 9:10.Prima di andare ad ascoltare la rappresentazione la prof.Segalini ci ha consegnato un libro dove potevamo leggere la trama e seguire gli spartiti con il testo riportato sotto il pentagramma. Il tempo di preparazione è durato un paio di mesi .Le classi prime hanno dovuto munirsi di un cappello azzurro con stelline,dei nastrini rigorosamente azzurri e delle girandole per poter partecipare allo spettacolo. La trama tratta la storia di Figaro, il protagonista del “Barbiere di Siviglia”,famosa opera di Giacomo Rossini, che, grazie alla sua astuzia riuscirà a far coronare il sogno d’amore tra la bella Rosina e il Conte di Almaviva, superando tutti gli ostacoli posti da Bartolo, l’arcigno tutore di Rosina.

Giacomo Rossini nacque il 29 febbraio 1792 a Pesaro emorì nel 13 novembre 1868 a Parigi.Egli fu un compositore italiano.

SCENOGRAFIAHo notato che la scenografia era molto elaborata. Si potevano individuare delle piattaforme di colore bianco unite fra loro con degli scalini. La maggior parte della rappresentazione si è svolta in un ambiente aperto all'interno del quale c'era un tavolino bianco circondato da sedie di colore bianco. Su una piattaforma si trovava unarmadio blu. A sinistra della scenografia si poteva vedere il carrello da barbiere munito di ogni strumento necessario.(Giusy Sicignano)

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COSTUMII costumi erano stupendi!Erano realistici equello di Rosina era il mio preferito,semplicema carino. Mi piaceva molto comevolteggiava nell'aria,dava una sensazione dileggerezza. Anche gli altri erano moltoparticolari,curati nei dettagli e giocavano unimportante ruolo nell'opera.(ChiaraFerraresi)

REAZIONE PUBBLICO:Essendo stato questo spettacolo interattivo,ha coinvolto tutto il pubblico,infatti le varie classi partecipanti hanno preso parte allo spettacolo in modo attivo. Per partecipare i bambini seguivano il direttore dell'orchestra che con la sua bacchetta guidava il pubblico attento.(Francesca Pavanello)

CONSIDERAZIONI:

Lo spettacolo è stato molto interessante e soprattutto divertente. La mia parte preferita è quella in cui Il Conte e Rosina si sono sposati.(Stefano Viola)

Il Barbiere di Siviglia è stata un opera leggera e poi la maggior parte degli spettatori ha lavorato sull'opera per far sì che fosse capita da tutti e non annoiare nessuno. L'orchestra, che ha avuto un importante ruolo in tutta l'opera, è stata magnifica. Il direttore, molto giovane, ha condotto l'orchestra e gli attori contemporaneamente,facendo attenzione a tutto il resto. Lo strumento che ha avuto più importanza è stato il violino anzi,meglio dire il quartetto di violini. La parte recitata è stata accompagnata dalla tastiera che simulava il suono del clavicembalo. L'orchestra ha sviluppato tante dinamiche per accompagnare quello che succedeva sul palco scenico. In conclusione l'opera e l'orchestra hanno riprodotto il Barbiere di Siviglia in un modo assai speciale e magico.(Oksana Hamzaj)

Dopo aver seguito attentamente lo spettacolo, è nato in me un forte interesse per i canti lirici,tant'è che tornata a casa ho iniziato ad ascoltare diverse opere liriche, comead esempio “Il Flauto Magico”. Prima di prendere parte a questo evento, reputavo questo genere di musica una forma antica e non adatta ai ragazzi della mia età, ma vivendo un'esperienza dal vivo ho cambiato del tutto opinione. Devo ringraziare la mia professoressa di musica che ha deciso di portarci a vedere una rappresentazione così sorprendente e coinvolgente. (Giusy Sicignano)

a cura di Giusy Sicignano

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DRACULA AND THE ECO WARRIOR Il giorno 25 gennaio, le classi 3E e 3F si sono recate a San Giacomo per assistere allo spettacolo teatrale Dracula and the Eco Warrior.

L’originale Dracula si nutre di sangue umano, ma questo nuovo Dracula succhia il sangue vitale del pianeta, infila i suoi denti affilati nelle vene della Terra per estrarre il petrolio. Lui distrugge e consuma il mondo in cui viviamo. La storia segue da vicino quella originale e include le famose caratteristiche del romanzo: il diabolico conte, il suo terrificante direttore di agenzia Harker, la moglie di Harker Mina, Lucy l’amica di Mina che si converte al “vampirismo” e lo scienziato che sconfigge Dracula Van Helsing. Mina e Lucy sono vere eroine della storia. Il castello di questo moderno vampiro ora è un grattacielo con le finestre rotte e uffici vuoti popolati da robot.

Avendo assistito allo spettacolo posso dire con

certezza che non mi è piaciuto dal punto di vista della trama. Gli effetti speciale non mi hanno colpito particolarmente per la poca originalità. (Giusy)

Lo spettacolo non mi è piaciuto molto. Ho gradito maggiormente la parte comica del teatro. (Francesca) (a cura di Malak Sogheir)

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TORNEO DI NATALE

Si è svolto il “Torneo di Natale”, al quale hanno partecipato le classi terze della scuola media Filzi, che si sono sfidate a pallamano semplificata ma in modo assai efficace per rendere spettacolari e coinvolgenti le partite. Le squadre, calorosamente sostenute dal tifo dei compagni accomodati nella tribuna della palestra, erano formate da nove giocatori, con la presenza fissa in formazione di due ragazze che, tra l’altro, erano motivate dal fatto che il loro eventuale gol valeva doppio nel punteggio. Davanti agli occhi vigili ai falli e alle irregolarità da parte degli arbitri-insegnanti Donatella Maraia e Francesco Biondino, il torneo ha esibito pregevoli schemi corali e abilità individuali. Scivola in secondo piano il nome della classe vincitrice, primeggia invece il senso di una manifestazione sportiva riuscita nell’ intento di trasmettere agli alunni il rispetto delle regole e dell’ avversario, pensando che una sconfitta sul compo può essere una vittoria per la condivisione di valori formativi. (Massimo Bertoldi)

CLASSIFICA: 1° posto: 2° posto: 3° posto: 4° posto: 5° posto:

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A cura di: Irene Fauni

“Sono state rispettate tutte le regole e non ci sono state eliminazioni per

comportamento scorretto e nessun alunno ha contraddetto l’arbitraggio.

Lo scopo di queste attività sportive è di trasmettere e di rafforzare il legame di

squadra e di aumentare il fairplay ”.

-Prof. essa Donatella Maraia

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TORNEO DELL'IDENTITÀ

All’annuale “Torneo dell’identità” hanno partecipato i ragazzi della scuola media Filzi, che in tre impegnative giornate sportive si sono confrontate sfidandosi a Touchdown, Palla meta e Special rugby. La palla ovale obbliga gli alunni alla costruzione di un gioco aperto, con passaggi veloci e mete realizzate soprattutto in tuffo. Si sono distinte le ragazze, che hanno finalizzato la maggiore percentuale dei punti in virtù del fatto che la loro meta valeva il doppio nella somma complessiva del punteggio. Scivolano in secondo piano i nomi delle classi vincitrici, primeggiano invece la complicità e l’intesa di gioco espresse da tutte le squadre, nonché il tifo dei compagni-supporters dalle gradinate. Da oltre dieci anni appassiona tutte le classi della scuola media “Fabio Filzi”, coinvolte in un confronto ludico-agonistico l’una contro l’altra, secondo criteri d’età. Il gioco è ispirato al rugby, per quanto riguarda i movimenti dei giocatori, l’uso della palla ovale e le tecniche dei passaggi, come spiegano gli insegnanti di educazione fisica – Donatella Maraia, Francesco Biondino - cui compete l’organizzazione della manifestazione. Si tratta di un’esperienza formativa molto importante, perché ogni classe sceglie la propria formazione. Non cisono stati comportamenti scorretti che abbiano compromesso il rispetto delle regole per chi era impegnato in campo e per chi incoraggiava dalla tribuna i propri compagni. Per vinti e vincitori l’appuntamento è fissato per il prossimo anno, promettono gli insegnanti. (Massimo Bertoldi)

CLASSIFICA

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE

1ª)D 1ª)F 1ª)E

2ª)E 2ª)D 2ª)B

3ª)F 3ª)B 3ª)C

4ª)B 4ª)C 4ª)F

5ª)C 5ª)A 5ª)D

6ª) / 6ª)E 6ª) /

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a cura di Chiara Ferraresi

I ragazzi hanno seguito le tattiche e i consigli che avevate dato durante le lezioni?

“Una classe prima era particolarmente agitata e quindi nella prima parte del

torneo non a seguito molto i consigli ma poi superata l'agitazione iniziale i consigli sono stati seguiti”

(prof.ssa Maraia)

Perché avete deciso di dedicare il torneo ad una ragazza vittima di un incidente stradale?

“Abbiamo deciso di dedicare il torneo a questa ragazza per farle sentire il nostro affetto

ma soprattutto la nostra forza, per farle sentire che tutta la scuola le è vicino. Proprio per questo

abbiamo deciso di farle ricevere un video in cui tutti applaudono per lei”(prof.ssa Maraia)

Vi aspettavate qualcosa di diverso dalla classifica?

“No, la classifica rispecchia quella che avevo previsto”(prof.ssa Maraia)

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Racconti in musica 2°D

Racconti in musica è il titolo del progetto realizzato durante l’ora di compresenza lettere/educazione

musicale. Ad ogni gruppo, formato da tre o quattro alunni di eterogenee abilità creative ed espressive,

è stato consegnato una strumento musicale in uso in età medievale e rinascimentale. La consegna:

trasformare le informazioni storiche relative allo strumento in materiale narrativo per la stesura di un

breve testo di fantasia. (a cura di Stefano Viola)

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Genoveffo e la ciaramella

A Genoveffo piace molto la musica, ha uno strumento, chiamato ciaramella. E’ un musico di

Firenze ma, essendosi stufato di questa città, decide di fare un viaggio a Brandeburgo. Arrivato,

dopo estenuanti giorni di camminata, non ha più soldi. Li aveva spesi tutti in bere, mangiare,

camere per dormire e risorse varie. A questo punto inizia a suonare

nella via principale della città, sperando

di accumulare qualche soldo per

sopravvivere. Dopo tanti giorni di

lavoro sprecato, il maggiordomo del

Margravio lo nota e gli fa una proposta

di lavoro: suonare nella corte del

Margravio. Lui accetta e viene presentato alla banda della corte e tutti chiedono informazioni sul

suo strumento perché non lo conoscevano. Genoveffo spiega: “Questo strumento si chiama

ciaramella ed è stato inventato nel XII secolo d.C. Oltre che ciaramella si può chiamare pipita.

Appartiene alla famiglia degli oboi ed ha l’ancia doppia. La parola ciaramella deriva dal latino

calamellus e di conseguenza dal greco Kalamos cioè canna. Ha origini europee e si diffuse nel

centro-sud Italia. La doppia ancia, assai lunga, viene tenuta fra le labbra, il foro del fuso è conico e

la campana terminale è ampiamente sfasata”.

A corte si fa un amico italiano di nome Filippino. Il primo giorno suonano davanti al Margravio.

Anche lui nota il suo talento straordinario e alla fine del concerto gli fa una seconda proposta:

diventare il suo musico personale e di intrattenerlo in tutti i suoi viaggi. Genoveffo accetta senza

pensarci due volte. A questo punto conosce tante persone famose e importanti.

Alla morte del Margravio c’è stato un grande funerale ma nello stesso giorno Genoveffo diventa un

famosissimo insegnante di ciaramella e contemporaneamente forma un suo gruppo. Dopo trent’anni

muore di vecchiaia e lascia tutti i suoi allievi che intanto erano diventati musicisti famosi.

(di Alessandro, Alessia, Jacopo)

Il giullare di corte Un duca ha un giullare che sa suonare il salterio. Il duca

ama il suono di questo strumento, ma per sfortuna del giullare

questo un giorno si scorda... Il giullare cerca in tutti i modi di

tenerlo nascosto al duca, ma se ne accorge... Quando lo scopre,

concede al suo musicista sette giorni per riaccordare il suo

strumento e, se avesse fallito, lo avrebbe rinchiuso nello

scantinato del palazzo. Così, il giullare prende le provviste e si

mette in cammino, alla ricerca di qualcuno che poteva aiutarlo.

Molte persone provano ad aiutarlo, ma peggiorano solamente il

suono, per non parlare di quelle persone che nel tentativo di aiutarlo, srotolano le corde... Arrivato

al 6º giorno, ormai privo di speranze, arriva ad una casetta dove sulla soglia si affaccia un piccolo

ometto con i baffi. Il giullare gli chiede se lui sarebbe riuscito ad accordare lo strumento. Il signore

gli dice di seguirlo. Lo conduce nel suo giardino, dove il giullare nota uno gnomo da giardino fatto

in ceramica. Il signore lo alza e il giullare trova una bellissima sorpresa... Un salterio nuovo

accordato. Il giullare tutto entusiasta lo raccoglie, ma appena si gira per ringraziare il piccolo

ometto, egli non c’è più... Il giullare molto contento si affretta a ritornare a palazzo, dove il duca

organizza una grande festa in suo onore. Ma la cosa che rende più felice il duca non è il ritorno del

giullare, ma il poter riascoltare il suo bellissimo e amato suono del salterio.

(di Alexa, Matteo, Aurora)

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Il liuto e lo sciamano

Un mercante arabo di nome Pannoni stava andando con il suo carro a il mercato. A metà strada viene

depredato da alcuni banditi. Subito corre via spaventato a cercare riparo nel bosco. Trova una grotta

apparentemente vuota, ma in realtà era abitata da uno sciamano. Senza nemmeno parlare lo sciamano

prende un grosso libro e lo pone tra le mani di Pannoni; poi gli dice di andare a pagina 2040.

Aperta la pagina, il mercante arabo vede un uomo,

scopre essere un suo antenato egizio che

aveva iniziato un progetto per costruire un

liuto da consegnare ad uno sconosciuto.

Pannoni scopre di essere proprio lui il

prescelto liutista.

Se ne va via molto gasato a costruire un

liuto, dimenticandosi completamente dei

banditi e del loro “bel” lavoretto.

Costruisce il liuto con le informazioni date

dal libro. Dopo aver imparato a suonare quel

favoloso (per lui) strumento inizia a fare il musicista

di strada. Pannoni, o meglio, il liuto ottiene un grande

successo. Il liutista arabo inizia a farsi pagare per la sua musica

durante feste e ricevimenti e altre occasioni, perché lo strumento è

adatto a più stili e situazioni.

Dopo due anni Pannoni ritorna dallo sciamano per ringraziarlo di avergli mostrato quel libro

facendogli conquistare un’enorme fortuna. La grotta dello sciamano la trova diversa però: più cupa

non più così tanto curata …. in tutto. Pannoni non si fa molte domande. Mentre ci entra, pensa che lo

sciamano si fosse ammalato e che in tutti questi giorni si stava occupando di farsi da solo dei riti di

guarigione. Ma magari fosse stato così!

In realtà quel posto era sempre stato cupo, perché quella grotta in realtà era stata accogliente solo

quando Pannoni vi era entrato per la prima volta. Questo il liutista lo scopre quando vede lo sciamano

con segni di malessere; e dopo ancora viene a sapere che il peruviano era geloso della sua improvvisa

ricchezza. Infatti egli aveva usato Pannoni per farsi costruire il liuto, ma avrebbe voluto farlo lui ma

non sapeva leggere le istruzioni del libro.

Dopo questa scioccante scoperta l’arabo viene rinchiuso in una cella segreta della grotta. Era buia,

umida e piena di ossa. Dopo svariati tentativi di fuga si arrende. Trascorsa una notte, vede un osso a

forma di chiave e lo usa per aprire la porta della cella. Corre subito dalla sciamano e gli chiede altre

spiegazioni perché non gli è ancora chiara la situazione. Litigano per un po’ poi il guaritore stufo di

perdere tempo con Pannoni inizia a eseguire verso di lui dei malefici contro il malcapitato.

Il liutista prende subito il suo strumento e inizia a suonarlo come se il suo suono funzionasse come

contromaleficio. Sorprendentemente funziona e Pannoni rinchiude il peruviano nella cella. Continuò

a suonare lo strumento per diversi giorni finché il guaritore non avesse imparato la lezione. Lo

sciamano iniziò a comprendere l’ingiustizia verso Pannoni solo dopo aver sofferto molto, si rende

conto di aver esagerato. Quella musica gli risveglia un animo buono e gentile, i due diventano amici

e la musica del “magico” liuto diventa la colonna sonora della loro amicizia.

(di Syria, Valerio, Davide G.)

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La ghironda

In un paese dell'Europa occidentale la musica è vietata, il Re Raffaele aveva proibito la

musica perché pensava che i suoi sudditi si sarebbero dedicati solo a questa e non all'addestramento

per la guerra. Un gruppo di amici ama la musica e quindi si riunisce clandestinamente in una

cantina per suonare. Gli unici strumenti che hanno, sono dei bastoni, delle piccole botti da

percuotere e delle pentole da sbattere. I ragazzi si ritrovavano ogni giorno per suonare insieme. Un

pomeriggio un mercante inconsapevole che in quel regno la musica fosse vietata vende delle Vielle.

I ragazzi vedono questo mercante e vanno a chiedergli delle informazioni su quello strumento.

Il mercante spiega ai giovani le caratteristiche dello strumento. Visto che i genitori dei ragazzi sono

d'accordo alla diffusione della musica li aiutano clandestinamente ad acquistare una Viella.

I ragazzi sono molto felici all'idea di avere uno strumento vero. Ora che hanno uno strumento

vogliono formare un gruppo. Dopo qualche giorno decidono di creare uno strumento simile alla

Viella. Con qualche modifica creano

lo strumento che chiamano "Organistrum"

che in seguito diventerà la Ghironda. E’ un

enorme cordofono, ha 12 corde e, essendo

uno strumento polifonico, il suo nome deriva

dal termine "Organo". La Ghironda può arrivare

anche a due metri di lunghezza e deve essere

suonata da due persone tra cui una deve

solamente girare la manovella e l'altro suonare lo

strumento.

I ragazzi si recano dal mercante per mostrargli lo strumento. Il mercate rimane sorpreso nel vedere

tale creazione. Ogni giorno fanno delle prove per migliorare sempre di più nel suonarlo e ognuno di

loro impara a suonarlo. Una guardia del Re mentre eseguiva un controllo, passando nei pressi della

cantina, sente giungere della musica. Avvicinatosi alla cantina ed essendo la porta aperta, vede i

ragazzi suonare La Ghironda.

Considerato il divieto imposto dal Re, la Guardia li fa subito arrestare e condurre in prigione. I

ragazzi con la musica nel cuore anche in prigione iniziano a suonare con strumenti di fortuna. Un

giorno il Re, passando vicino alla prigione, sente arrivare della musica e incuriosito entra nella cella

dove i ragazzi stanno suonando. Il Re, conquistato dalla musica, cambia idea su questa e porta i

ragazzi a Corte dove da una grande festa durante la quale i ragazzi che suonano La Ghironda.

(di Gabriel e Chiara)

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La leggenda dell'organo

Un tale Valeriano Spada vive in un quartiere povero di una città rinascimentale inglese. Sua

madre canta nel coro di una chiesa mentre suo padre ha una modesta bottega da falegname.

Un giorno d'inverno, non avendo niente da fare, Valeriano va con la madre in chiesa. Mentre sua

madre lavorava lui sta in sacrestia. Quando arriva l'ora di ritornare a casa, Valeriano deve

raggiungere la madre che era all'uscita. Deve però attraversare il magazzino dove risiede l'organo, in

quel momento c'è un organista che sta provando. Dopo aver avuto un piccolo discorso con lui,

Valeriano chiede all'organista di avere degli incontri, per imparare a suonare l'organo di cui si era

innamorato.

Il giorno dopo si incontrano e Valeriano incomincia a masticare un po' l'arte del suonare l'organo.

Con il passare del tempo le sue tecniche si affinano e dopo un paio di mesi di duro allenamento

diventa abbastanza abile.

Esattamente un anno dopo l'inizio della loro amicizia, l'organista (un uomo molto alto ed esile di

nome Rubert) e Valeriano decidono di partire per un lungo viaggio tra le terre d'Europa alla ricerca

di pezzi per costruirsi un tipo tutto loro di organo.

I due partono un giorno nuvoloso di marzo con destinazione Vienna. Il loro intento è di andare

in tutte le citta che producevano i migliori singoli pezzi per poi assemblare un vero e proprio

organo. A Vienna comprarono il primo pezzo, ovvero le canne.

Le canne sono l'elemento che produce

il suono dell'organo. Si distinguono in

base al modo con cui viene prodotto il

suono: canne dette ad ancia e canne dette

ad anima (queste ultime chiamate anche labiali). Le canne ancia dispongono di una lamina che,

vibrando al passaggio dell'aria, mette in moto l'aria

contenuta nelle canne producendo così il suono.

Il prossimo passo era spostarsi verso la Francia dove

comprano un altro pezzo fondamentale, i registri che

vengono impiegati dall'organista per variare il timbro dello strumento in parte secondo le

indicazioni della partitura, molto spesso secondo le

circostanze e la personale sensibilità. L'insieme dei registri

di un organo, riferito alla loro appartenenza rispetto alle

varie tastiere e alla pedaliera, si chiama disposizione fonica.

Il numero, che viene indicato accanto al nome del registro,

indica la lunghezza in piedi del do più basso, o meglio di

una canna aperta che produca

un suono corrispondente a tale

nota.

I mantici sono comprati in

Sicilia. Sono una parte fondamentale dell'organo. Il loro compito è

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di mantenere a pressione costante l'aria all'interno dei somieri indipendentemente dalla quantità che

viene consumata. I mantici hanno forme differenti: "a cuneo" e "a lanterna", a seconda della

modalità di apertura. Quelli a cuneo si sollevano solo da un lato, proprio con la forma di un cuneo

quando aperti. Il flusso costante d'aria è assicurato dall' "alzamantici", una persona che grazie ad

una discreta forza fisica risollevava i mantici che si sgonfiano durante il suono dell'organo. Questo

impone che un organista per suonare deve avere anche un alza mantici.

La consolle viene forgiata in Spagna. Si intende il luogo di "comando"

dello strumento da parte dell'organista: è l'insieme dei manuali, dei

pedali, delle staffe, dei comandi di registro, di unione e di cancellazione

a disposizione sullo strumento. Uno degli ultimi viaggi era destinato ai

somieri. E’ la parte principale dell'organo: si tratta di una "cassa",

destinata a distribuire l'aria prodotta dal mantice alle canne disposte

sopra la suddetta cassa, a mezzo di opportuni sistemi di

passaggio dell'aria, comandati dall'organista. Esistono

diversi tipi di somieri: "a tiro" e "a vento"; entrambi i

sistemi hanno la caratteristica di disporre del "canale per

tasto", ma con la sola differenza di azionare i registri (il

passaggio dell'aria alle canne) con modalità diverse.

E infine l'ultimo pezzo è la

trasmissione. Dalla tastiera

i comandi di apertura con

un sistema meccanico (per

mezzo di leve e bilancieri),

pneumatico (col passaggio dell'aria attraverso un tubicino), che

permettono il passaggio dell'aria alle canne quando viene premuto

un tasto.

In Germania Valeriano vive la prima apparizione pubblica, in un

piccolo teatro dei bassi fondi. La sua performance ò incredibile, lascia tutti sbalorditi (aveva infatti

15 anni scarsi). Si diffonde la notizia di questo ragazzo dall'aria e aspetto trasandati che suona

l'organo in modo anormale per la sua età. Coglie l'occasione di unirsi a una lista di artisti per una

serie di spettacoli, ovviamente tutti andati benissimo.

Arrivano i primi problemi di stress e la foga che ha in quel periodo lo fanno diventare una persona

dal carattere molto viziato, lunatico e irascibile tant’è che il suo ormai ex amico se ne va. Diviene

inoltre dipendente da sonniferi e altri calmanti e tranquillanti. Gli spettacoli e la fama però non

accennano a smettere di crescere finché non diventa una star a livello europeo. Molti dicevano che

aveva portato la musica a un altro livello, altri sostenevano che il suo stile era inimitabile, insomma

è una stella …. che come tutte è destinata a schiantarsi e bruciare. Difatti l'abuso di sostanze

allucinogene e sonniferi lo fa diventare pazzo.

Un giorno durante un concerto si mette a battere forte con le mani sulla tastiera che incomincia a

produrre suoni sgradevoli Tutti i presenti abbandonano la sala. Questi episodi incominciano a

moltiplicarsi e la gente si convinse che è un buono a nulla. La sua carriera sembra essere finita e,

come goccia che fa traboccare il vaso, sua madre muore a causa di un grave tumore. Distrutto dal

dolore e sofferenza tiene un ultimo concerto proprio in Inghilterra. L’esibizione è memorabile, tutti

lo acclamano, lo applaudono per 90 minuti. Quando però vanno nei camerini per salutarlo, di lui

non vi era traccia.

Così finisce la leggenda di uno che ha riformato lo stile organistico rinascimentale. Nessuno sa dove

sia o che fine abbia fatto ma tutti sano solo una cosa: lui ha suonato per tutta la vita e non smetterà

mai di farlo.

(di Paolo, Natan, Stefanie)

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Una musicista sognatrice

Nel Castel Flavon un re di nome Luigi è al fianco di sua moglie che sta partorendo. Dopo

pochi giorni nasce una bellissima principessa di nome Nicole. Passano gli anni e arriva il giorno del

suo compleanno quando per regalo vorrebbe una tromba naturale ma sua mamma si dimostra

contraria, mentre il padre è dalla sua parte.

Nicole in segreto ogni sera va da un celebre trombettista ad informarsi sulla tromba naturale. Scopre

che si tratta di un tubo metallico

d'ottone, argento o legno lungo da 1-2

metri, cilindrico fino a 30 cm dalla

campana e munito di bocchino.

Una sera il padre di Nicole scopre il

suo “segreto”. Il padre viene a

conoscenza della passione che Nicole

ha per la tromba e decide di farle

prendere lezioni private senza che sua madre lo scoprisse.

Col passare del tempo Nicole impara a suonare le note principali e quelle un po' più difficili della

tromba naturale. In questi corsi Nicole si diverte molto e finalmente trova degli amici, in particolare

un ragazzo di nome Marco.

Si conoscono meglio, cominciano a frequentarsi e dopo 5 anni si sposano. Marco è un musicista di

tromba naturale e con i soldi che guadagna ogni volta che suona, regala a Nicole una tromba naturale.

Le insegna come suonarla e, dopo due mesi di duro impegno, la ragazza riesce a suonarla quasi come

un professionista.

Sua mamma viene a scoprirlo e la mette in castigo. Dopo 13 giorni la madre muore di malattia. Nicole

va a vivere con Marco nel suo bellissimo castello ancora più grande di quello in cui viveva da ragazza.

(di Alessio, Gabriel, Matteo)

La viella

Ermenegildo, un uomo dell’Europa occidentale (Portogallo), eredita da sua nonna uno strumento

musicale che non conosce, perciò decide di andare a informarsi. Va in Spagna e gli dicono che è uno

strumento da 3 a 5 corde, lui lo aveva da 4.

Va in Francia e gli dicono che è un antecedente della viola e

del violino. Andando avanti si ferma in Italia e lo informano

che lo strumento si classifica nei cordofoni composti.

Dopodiché va in Germania, si ferma per un giorno e una

notte, chiede ancora informazioni e gli dicono di andare in

Kossovo. Arrivato, gli dicono tre cose: ha una cassa ad arco

che serve per amplificare il suono; è raffigurato sulla facciata

della casa dei musicisti di Remis; la Viella viene utilizzata da

menestrelli e da gruppi di angeli che suonano e cantano.

Gli raccontano che, per conoscere i vari tipi di vielle, può andare in Olanda, e una volta arrivato va

in un castello e viene informato, dicendogli l’esistenza di questi tipi di vielle: Viella piriforme: senza

manico e senza tastiera in cui la cassa è connessa direttamente alla cavigliera all’altezza del capotasto;

Viella con manico ma senza tastiera; Viella ovale o semi-ovale, con manico separato dalla cassa e

dotato di tastiera.

Decide di andare in Danimarca per imparare a suonare questo strumento. Finalmente può tornare a

casa, facendo sapere a tutti che sa suonarla.

(di Davide D., Mariano, Zoe)

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