incantesimi e starnuti

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Page 1: Incantesimi e starnuti
Page 2: Incantesimi e starnuti

Questo lavoro è finalizzato a motivare alla lettura come attività libera e capace di porre il soggetto in relazione con gli altri promuovendone le capacità cognitive, le risorse affettive, il gusto personale, la sensibilità estetica.

Gli obiettivi sono :

•Stimolare la curiosità e l’interesse dei bambini al piacere della lettura•Scoprire la funzione e l’uso del libro liberamente, senza il timore di richieste didattiche•Imparare a dedicare quotidianamente tempi stabiliti alla lettura•Potenziare le capacità di esprimere opinioni personali su quanto letto•Utilizzare le informazioni del testo per arricchire il proprio mondo di esperienze e conoscenze•stimolare la creatività aprendo la mente all’immaginario•accostare gli alunni all’utilizzo del computer a partire dai più diffusi programmi di videoscrittura• e infine, perché no, diventare piccoli scrittori. L’insegnante Rosaria Bifolco

Page 3: Incantesimi e starnuti

Insieme alla nostra maestra d’italiano,

una volta alla settimana abbiamo

letto un libro dal titolo “Incantesimi

e starnuti” di Bianca Pitzorno.

Abbiamo deciso di illustrarlo con i

nostri disegni e di raccontare le avventure e

disavventure di Leopoldina e i suoi

compagni della seconda classe.

Gli alunni della II A e II B

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Nella classe di Leopoldina ci sono 23 bambini, 10 femmine e 13 maschi. La maestra Clarissa è molto bella e anche molto buona.

La maestra Clarissa

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La maestra Ermentruda

La maestra Ermentruda è brutta come il suo nome, ha i capelli grigi, i baffi che pungono quando ti bacia, le gambe grosse e pelose e i piedi piatti enormi. E’ severissima.

Page 6: Incantesimi e starnuti

Quando in classe c’è la maestra Ermentruda, Leopoldina finisce sempre in castigo.

Vai fuori in castigo

Perché sempre io?

Ciao, io sono Leopoldina.

Page 7: Incantesimi e starnuti

Però, ieri anche Aureliano è andato in castigo e questa è una vera ingiustizia perché lui non ha fatto niente. Ha portato a scuola la

videocassetta di Cenerentola per restituirla a Chang che gliel’aveva prestata.

Vai fuori in castigo

Page 8: Incantesimi e starnuti

La maestra Ermentruda dice che non bisogna vedere le videocassette delle fiabe ma quelle dei documentari “La vita

sulla terra” o quelle del “Corpo umano”, però quando Aureliano le chiede:

Come mai il sole che è giallo si chiama corpo celeste?

FF

Fai la spiritosa? Portami il diario! Ti scrivo una nota!

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Paolo e Arjuna sono due bambini che disturbano, si danno i calci sotto i banchi, si riempiono le tasche di bruchi pelosi e appiccicano la

gomma da masticare ai capelli delle bambine. Leopoldina non sa come fa Aureliano a essere loro amico.

Page 10: Incantesimi e starnuti

Molte volte Leopoldina ha dovuto difenderlo contro qualche prepotente che gli gridava dietro:

Gnè gnè, cocco di mamma

Perù, Perù,scendi dal pero e vieni quaggiù

vigliacchi

Le Ande,le Ande! Stai perdendo le mutande

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Per fortuna alla signora Buendia non importa niente delle note sul diario e ha invitato tutti gli amici di Aureliano a mangiare la torta perché era il suo compleanno. Leopoldina gli ha regalato le fiabe

dei fratelli Grimm, Paolo gli ha regalato un isolotto per la vasca delle tartarughe e Arjuna un vasetto di marmellata indiana piccante che si vende al negozio della madre. Aureliano dai genitori ha

ricevuto la scatola del “piccolo mago” che desiderava da quando era alla scuola materna.

Page 12: Incantesimi e starnuti

Aureliano ha iniziato a fare i giochi di prestigio e le magie, per esempio voleva trasformare la sorella in un frullatore, ma non c’è riuscito.

Page 13: Incantesimi e starnuti

Alla festa si sono divertiti e la torta era veramente buona.

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Aureliano ha provato tante volte a trasformare la sorellina , ma…. Non è mai riuscito a liberarsi di lei.

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La cosa grave è che quando Aureliano ha portato a scuola la scatola del “Piccolo Mago” a scuola per fare qualche gioco di prestigio,non si è accorto che era suonata la campana e ha continuato a ipnotizzare Fatima anche dopo che la maestra era entrata nell’aula. E la maestra cosa ha fatto? Gli ha strappato di mano la bacchetta magica e

CRAK, l’ha spezzata in due e ha mandato Aureliano in castigo.

Fuori in castigo

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Leopoldina si è alzata per protestare e Arjuna ha detto: “non è giusto” Paolo non ha detto niente, ma ha fatto il gesto di sparare alla maestra con

una pistola invisibile. Comunque i tre sono stati puniti.

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Luca ha incominciato con gli insulti e quando i tre sono usciti dalla classe hanno trovato Aureliano che piangeva, ma Paolo sapeva come

aggiustare la bacchetta e intanto pensava alla vendetta….

Poppanti!!Poppanti!

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Che vergogna!Luca ci ha insultato “poppanti”. Paolo non ha detto niente, ma Leopoldina ha capito

che stava pensando alla vendetta.

Domani, per punizione non verrete alla centrale del latte, e ora fuori in castigo. Resterete con la maestra Clarissa nell’aula dei piccoli di prima.

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…………….Bottega………

Nel pomeriggio Leopoldina va a casa di Aureliano per restituirgli la bacchetta magica che aveva fatto aggiustare dal nonno e trova l’amico che legge le istruzioni del “Piccolo

mago” ma lì non c’è niente che possa servire e così prenderà in prestito una bustina di polvere magica dall’armadietto di nonna Asuncion.

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I “castigati” così, sono rimasti in prima con i piccoli e con la maestra Clarissa.

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La maestra Clarissa per consolare i “castigati” che non erano andati in gita alla Centrale del Latte, li ha portato a

spasso con i bambini di prima.

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I “castigati” dovevano stare in fondo alla fila con la maestra e stare attenti che nessuno dei piccoli si

perdesse.

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Arrivati al laghetto sono andati a gettare il pane alle anatre.

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Che bello essere al parco!

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Quando Paolo , il giorno dopo è arrivato a scuola con aria misteriosa, portava una scatola avvolta in carta da regalo con un bel fiocco in cima.

Arjuna aveva poggiato il pacco sulla cattedra e la Maestra Ermentruda è entrata.

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La maestra Ermentruda ha sciolto il nodo, mentre Aureliano armeggiava dentro lo zaino, si è sentito un rumore di carta e si è

vista una polverina rossa posarsi sul piano del banco.

Che bello un regalo per

me!

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….e subito un clamoroso etciuuum! Contemporaneamente Aureliano ha puntato la bacchetta contro la maestra e ha detto piraguanga Macanà! Nell’istante in cui

Leopoldina starnutiva e Aureliano diceva la parole magiche…

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….E dalla scatola posata sulla cattedra salta fuori un grosso ROSPO!!!! Il rospo è andato ad atterrare proprio sulle labbra della maestra

Ermentruda. “Che schifo” hanno gridato tutti.

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Improvvisamente….una luce accecante ha nascosto la cattedra, mentre un rombo di tuono assordava tutti. Poi , seduto sulla cattedra un bellissimo Principe Azzurro si piegava a

baciare la maestra Ermentruda. Quando il Principe si è accorto che tutti lo guardavano a bocca aperta ha detto: “Non è educato fissare così la gente: Questa incantevole fanciulla mi

ha liberato da un incantesimo.

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Passato il primo momento di stupore, la classe ha cominciato ad agitarsi.

Incantevole fanciulla!!!!!!

E’ bellissimo

Ma è cieco?

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Poi il principe ha fischiato , e un bellissimo cavallo bianco con la criniera al vento è entrato in classe scavalcando il davanzale della finestra aperta.

Il Principe è balzato in sella e ha teso una mano per aiutare la maestra a salire in groppa davanti a lui, poi agitando la corona ha salutato: “Addio a tutti, d’ora in poi vivremo per

sempre felici e contenti , e grazie Paolo, se non era per te….”

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Paolo era sconvolto.”Ho sbagliato tutto… era lei che doveva trasformarsi in rospo!” disse Aureliano, deluso. Leopoldina non riusciva a spiegarsi il mistero. Volevano punire

la maestra Ermentruda, e invece la sua cattiveria era stata premiata.

Paolo ha sbagliato tutto . Sarà per quello starnuto?

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Insomma la seconda era rimasta senza maestra e Sarah, la capoclasse era andata alla lavagna dicendo a tutti di fare silenzio.

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Dopo sette minuti la porta dell’aula si è aperta ed è entrato il Direttore, seguito da una tizia sconosciuta che portava un cappotto lunghissimo e tutto abbottonato.

Il Direttore ha informato la classe che la maestra Ermentruda aveva chiesto una licenza matrimoniale e che forse, dal momento che andava a vivere molto lontano, avrebbe

chiesto il trasferimento.

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Anche la maestra Clarissa ha chiesto un anno di congedo per andare a studiare le tartarughe delle Galapagos.E dunque il

Direttore ha presentato la nuova maestra: la signorina Nemorina. E così ora la classe seconda ha una nuova maestra.

Page 36: Incantesimi e starnuti

Vi presento la nuova maestra: la signorina Nemorina

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CONTINUA………..TU

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 L’apertura all’immaginario è una componente essenziale della

sfera creativo-artistica. L’immaginario si rivela un efficace elemento di “seduzione” nei confronti dei bambini e consente

loro di sviluppare la creatività. Tutti i bambini hanno continuato la storia, ognuno a modo suo, storie molto belle

ma soprattutto molto personali.

Grazie bambini, il mondo senza di voi non sarebbe così bello e vario!

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