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RELAZIONE ESTIMATIVA SUL POSSIBILE VALORE DI REALIZZO DEI BENI
MOBILI COSTITUENTI GLI IMPIANTI, I MACCHINARI E LE
ATTREZZATURE di proprietà della “C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE
ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA”
COMMITTENTE
C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC.
COOP. IN LCA
Forma giuridica: SOCIETA' COOPERATIVA
Sede legale: Marsciano (PG) Codice fiscale: 00222370546
Procedura in corso: LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA
D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 347/2017 del 18/07/2017
COMMISSARO LIQUIDATORE
Dott. Lorena Bucari
Incaricato Dott. Mauro Cesarini
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INDICE
1) PREMESSA: INCARICO PROFESSIONALE
2) FINALITA’ E LIMITAZIONI
3) CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
4) CRITERIO DI VALUTAZIONE
5) INDIVIDUAZIONE E STIMA A VALORE DI MERCATO DEI BENI
5.1 UBICAZIONE DEI BENI OGGETTO DI STIMA
5.2 DESCRIZIONE DEI CONTI E LORO ELENCAZIONE.
5.2.1 IMPIANTI GENERERICI E SPECIFICI
5.2.2 IMPIANTI INTERNI SPECIALI
5.2.3 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO
5.2.4 ATTREZZATURA VARIA E MINUTA
5.2.5 MEZZI ESPOSITIVI
5.3 CONCLUSIONI VALORE DI MERCATO
6) VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO
6.1 CONCLUSIONI VALORE PRESUMIBILE REALIZZO
ALLEGATI: CD FOTO
1) LAYOUT OFFICINA 2) INVENTARIO BENI MOBILI VALORIZZATO
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1-PREMESSA: INCARICO PROFESSIONALE
Con relativa “proposta contrattuale” come previsto dall’ art. 9, comma 4, d.l. n. 1/2012
convertito nella legge 27/2012 e successive modificazioni (Legge Concorrenza) del
03/10/2017 la Dott.ssa Lorena Bucari, Commissario Liquidatore, della società “C.L.A.M.
COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA”
ha incaricato lo scrivente professionista Dott. Mauro Cesarini, con studio in Foligno – Via
Cupa 31b int.3, iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di
Perugia al n. 1110 sez. A, di predisporre diverse relazioni economiche di stima volte
all’individuazione dei possibili valori di realizzo dei beni mobili, mobili registrati e immobili
di proprietà della stessa cooperativa oggi in LCA.
2- FINALITA’ E LIMITAZIONI
Il sottoscritto ha eseguito diversi sopralluoghi presso la sede in cui sono presenti i beni
oggetto di stima (in data 04 ottobre 2017 e successivamente il giorno 30 novembre 2017, il
giono 21 dicembre 2017 e ancora il 18 gennaio e il 16 febbraio 2018) reperendo idonea
documentazione fotografica, provvedendo altresì ad appore visibile etichettatura e darne
relativo inventario.
Il sottoscritto perito ha esaminato, al fine di espletare la propria funzione la seguente
documentazione contabile:
- Situazione Economico Patrimoniale alla data del 18/07/2017
- Libro Cespiti Ammortizzabili al 31/12/2016
- Schede Cespiti alla data del 17/07/2017
La valutazione del presente lavoro è finalizzata a pervenire al valore di presumile realizzo di
tutti i richiamati beni al fine della cessione al miglior offerente, nell’ambito della procedura
di Liquidazione Coatta Amministrativa e/o potrebbe essere utilizzata anche per la
determinazione del più complesso valore d’azienda e/o rami di essa da cedere sempre
nell’ambito della procedura concorsuale con i modi e nelle forme ritenute opportune dagli
organi della procedura previo accordo con l’organo di vigilanza (Mise), come espressamente
anche richiamato nell’incarico assegnato.
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Alcune considerazioni preliminari per una corretta valutazione di stima:
- non è stato previsto lo svolgimento di verifiche contabili integrative sui documenti messi a
disposizione in quanto l'incarico non è esteso allo svolgimento di attività di revisione della
documentazione contabile; in particolare il sottoscritto ha provveduto a sopralluoghi fisici
per l’individuazione dei beni considerando esistenti solamente quelli effettivamente presenti
e inventariati;
- non sono state effettuate altre indagini su vincoli e oneri giuridici dei beni, vista
l’intervenuta procedura concorsuale a fine meramente liquidatorio e la cessazione del
processo produttivo già intervenute prima della data di LCA;
- il patrimonio da valutare in questa sede è costituito dai soli beni meglio descritti e
puntualmente individuati nel corso del lavoro peritale come visti e fotografati nell’ipotesi di
permanenza sui luoghi dove sono oggi allocati;
- i valori espressi se non diversamente specificato si intendono al netto delle imposte, spese
di smontaggio e trasporto oltre oneri di trasferimento che saranno a carico dell’acquirente.
- non è stato possibile procedere a verifiche tecniche e a prove di funzionamento in quanto
gli immobili risultano sprovvisti di corrente elettrica;
- la presente perizia è frutto di una valutazione valida nel suo complesso e non potrà essere
utilizzata estrapolando parti di essa dall'intero contesto; la stessa risulta funzionale
all’individuazione del valore contabile rettificato per la valutazione dell’azienda dei beni in
essa descritti e/o eventualmente espressione del valore del lotto esaminato;
3) CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
I beni oggetto della presente sono tutti i beni mobili contabilmente inscritti tra “Gli impianti
e macchinari”, “Attrezzatura varia e Minuta” con le eccezioni e le specificazioni che nel corso
del lavoro verranno evidenziate.
Dalla situazione contabile alla data del 17/07/2017 consegnata si evince che il costo storico
di detti beni si attesta ad euro 3.339.817,86 e che il relativo fondo ammortamento è pari ad €
2.640.915,23 per un valore contabile per differenza di € 698.902,63 mentre il valore
dell’Attrezzatura varia e Minuta computando anche la voce Altri Beni < 516,46 si attesta al
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netto degli ammortamenti ad € 30.504,85. Si precisa che da un esame del libro cespiti gli
stessi sono stati imputati fino al 31/12/2016.
All’interno del mastro Impianti e Macchinari venivano distinti i seguenti sotto-conti:
110010 IMPIANTI GENERICI E SPECIFICI
110020 IMPIANTI INTERNI SPECIALI
111020 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO
Da un’analisi meramente ricognitiva dei beni che formano la classe IMPIANTI GENERICI E
SPECIFICI ottenuta dalle schede di riepilogo dei cespiti, palesemente, si evince l’eterogeneità
dello stesso: in particolare è di tutta evidenza che nell’ipotesi di vendita diversa dalla
cessione di azienda e/o rami di essa che non preveda pertanto il ripristino del processo
produttivo della cooperativa con la cessione degli immobili, alcuni di detti beni, fisicamente
ancorati alle strutture, risulterebbero difficilmente ricollocabili in altri processi produttivi da
realizzare in luoghi diversi non foss’altro per le diseconomie naturalmente generabili che, in
alcuni casi, annullerebbero di fatto lo stesso valore del bene.
In generale la voce Impianti e nel caso specifico la voce impianti generici, rappresenta una
tipologia di immobilizzazione che non si presta ad una valutazione distinta nella specifica
fattispecie rispetto all’intero compendio immobiliare, in quanto, tali beni risultano fisicamente
ancorati alle strutture e pertanto non cedibili separatamente salvo il sostenimento di costi di
smontaggio e riallocazione che supererebbero di gran lunga il loro valore intrinseco; pertanto
il loro valore deve essere necessariamente trasfuso nell’immobilizzazione del compendio
immobiliare.
Nell’ottica generale dell’incarico ricevuto lo scrivente provvederà ad un opportuna
riclassificazione dei beni con tali caratteristiche rinviando la loro valutazione nel lavoro
peritale inerente al compendio immobiliare: tali beni, in sostanza andranno, come da prassi
consolidata in casi simili, a trasfondersi nel valore dell’immobile da cedere in quanto
un’ipotesi di cessione singola di fatto vanificherebbe il loro possibile valore intrinseco: a
titolo meramente esemplificativo possiamo pensare all’impianto elettrico, al cablaggio delle
linee speciali, all’impianto idrico, all’impianto per l’aria compressa etc……
4- CRITERIO DI VALUTAZIONE
L’obiettivo della presente stima è quello di determinare il presumibile valore di realizzo del
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paniere di beni che il Commissario Liquidatore intende cedere nell’ambito della procedura di
Liquidazione Coatta Amministrativa e il valore di mercato degli stessi propedeutici al più
complesso lavoro di determinazione del valore dell’intera azienda1 e/o rami di essa.
I beni oggetto di valutazione del presente elaborato sono di proprietà della richiamata
cooperativa.
Esaminando pertanto la duplice finalità del presente lavoro2, in linea generale, i principi di
valutazione dell’attivo richiedono all’attualizzazione dei valori contabili ai valori di mercato:
al fine di individuare il presumibile valore di realizzo del paniere dei beni è indispensabile
procedere attraverso l’individuazione del presunto valore di mercato senza considerare
l’esistenza della procedura concorsuale.
Detto ciò, il perito scrivente conferma che, tenuto conto dell’incarico conferito e delle finalità
insite nello stesso il criterio utilizzato per l’individuazione del valore di mercato è quello
della stima comparata effettuata basandosi su ricerche di mercato per la compravendita di
beni usati uguali (stima comparata diretta) o simili (stima comparata indiretta) e consistente
nel confrontare il bene usato oggetto di stima con detti analoghi beni per tipologia e
caratteristiche sia intrinseche che estrinseche, dai quali vengono così desunti i valori
estimativi dettati dal mercato.
Determinato il presumibile valore di mercato tali valori verranno parametrizzati al caso
contingente attraverso un fattore di svalutazione ritenuto congruo dal valutatore3 al fine di
consentire alla procedura, in caso di impossibilità di cessione dell’intera azienda, di aver un
valore di riferimento (valore di presumibile realizzo) da poter mettere a base di una vendita
frazionata (a lotto unico o a lotti più piccoli) e disaggregata dei vari assets.
E’ di tutta evidenza che non esistendo un mercato regolamentato di riferimento i prezzi 1 La valutazione di un complesso aziendale è un’operazione complessa, che pone il professionista incaricato davanti alla necessità di compiere delle scelte metodologiche e prospettiche, anche in relazione alle finalità che si devono perseguire. Determinante risulterà, per stabilire il criterio di valutazione, il fatto che la stima riguarda i beni di una società con forte perdita pregressa sottoposta a procedura concorsuale di liquidazione coatta amministrativa, DM. 362/2015 del 26/06/2015, ove l’obiettivo è quello della liquidazione e dove non risultano utilizzabili parametri connessi al reddito, al margine operativo lordo e relativi moltiplicatori o ai flussi finanziari prospettici; la società non svolge più nessuna attività. In queste circostanze è prassi ampiamente condivisa quella di utilizzare, per la valutazione dei beni che componevano l’azienda, criteri e metodologie di natura patrimoniale. 2 ovvero la anche possibile determinazione del valore della parte di capitale espresso come il patrimonio che scaturisce dalla somma di valori collegati in termini funzionali, nonostante la procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa, configura la fattispecie di una liquidazione “forzata” alla quale devono essere applicati metodi valutativi prudenziali con l’accortezza di considerare che, la natura concorsuale della procedura, rende necessario far riferimento ad uno specifico complesso normativo che richiede alcune differenziazioni nei principi di valutazione classici di quantificazione del patrimonio aziendale. 3 che dipende dal luogo e dalla modalità di conservazione (ambiente esterno o interno), dal livello di vetustà del bene (manutenzioni straordinarie) e parametrizzato alla situazione reale, tenendo anche conto dell’impossibilità oggettiva di fornire alcuna garanzia di certezza su vizi occulti e/o di funzionamento di ogni singolo bene vista la procedura concorsuale.
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individuati attraverso la stima comparata su indagini presso gli operatori (rivenditori) del
settore sono prezzi generalmente individuati al consumatore finale e non all’ingrosso. Visto
quanto e considerata la necessità di dover vendere in tempi rapidi, qualora la cessione
dell’intera azienda non possa essere perpetrata, a lotto unico e/o a lotti di beni, anche al fine
di poter collocare i beni meno appetibili, la svalutazione operata per la determinazione del
presumibile valore di realizzo rappresenta prudenzialmente, in parte, anche tale
particolarità.
Se più beni separatamente inventariati rappresentato un unico cespite o comunque un unico
bene funzionalmente inteso gli stessi verranno opportunamente aggregati nel corso del
presente lavoro.
5- INDIVIDUAZIONE E STIMA A VALORE DI MERCATO DEI BENI
Nel presente capitolo, si procede all’individuazione del valore di mercato attraverso la stima
comparata di cui al capitolo precedente e all’esposizione della stima del prezzo di mercato
dei singoli beni. Ove possibile viene fatto riferimento a valori pubblicati da specialisti del
settore, ricordando che i beni così individuati sono generalmente revisionati, mantenuti e
pronti per il lavoro (ricondizionati), con annessi periodi di garanzia sull’usato (nella maggior
parte dei casi); vengono altresì prese in debita considerazione informazioni reperite durante
il sopralluogo fornite dagli ex organi dirigenziali e ex dipendenti della cooperativa presenti
alle operazioni inventariali.
Al fine di non appesantire la trattazione si è provveduto a sintetizzare il lavoro fatto
riportando i valori individuati in apposite tabelle; in tale schema viene altresì data evidenza
in apposita colonna ed ove possibile, della marca e/o il modello e dell’anno di costruzione
per ogni singolo bene e della conformità CE. Qualora all’interno della classe ci fosse un bene
di rilevante importanza verrà dato menzione e fornita una descrizione più accurata dello
stesso. Tutti i beni sono comunque visibili nei reperti fotografici allegati come
opportunamente contrassegnati da etichettatura numerica progressiva.
5.1 UBICAZIONE DEI BENI OGGETTO DI STIMA
In ordine all’ubicazione dei beni oggetto del presente lavoro, si precisa che tutti i beni
descritti sono stivati, principalmente, all’interno del compendio immobiliare di proprietà
dalla cooperativa sito in Marsciano in Via Antonio Ranocchia, 11, 06055 Marsciano (PG) con
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le eccezioni che verranno di volta in volta evidenziate per alcuni di essi giacenti nel piazzale
dello stesso.
5.2 DESCRIZIONE DEI CONTI E LORO ELENCAZIONE.
Le poste contabili che rappresentano questo macro paniere di beni mobili sono quelle che
seguono nella tabella sottostante; tali valori sono esposti al netto dei rispettivi Fondi di
Ammortamento come espressi nella situazione contabile alla data del 17.07.2017 :
IMPIANTI GENERICI E SPECIFICI € 695.411,50
IMPIANTI INTERNI SPECIALI € 1.202,14
IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO € 2.288,99
Per un totale IMPIANTI E MACCHINARI € 698.902,63
Poi avremo i conti
ATTREZZATURA VARIA E MINUTA € 30.013,42
ALTRI BENI VAL.UNIT.<516.46 € 491,43
5.2.1 IMPIANTI GENERERICI E SPECIFICI -
Il conto Impianti Generici e Specifici, come anticipato nel precedente Cap 3, rappresenta il
valore di un paniere di beni molto eterogeneo in quanto all’interno dello stesso di fatto
vengono altresì allocati tutti i macchinari e le attrezzature di proprietà della cooperativa e
tutti gli impianti sia generici che specifici senza prevedere alcuna differenziazione alcuna tra
il significato contabile di Impianti, Macchinari e Attrezzatura.
Nell’ottica generale dell’incarico ricevuto, come anticipato, lo scrivente ha provveduto
all’individuazione di ogni singolo bene cespite esistente effettivamente mobile (asportabile)
tralasciando la valutazione dei beni (cespiti) fisicamente ancorati alle strutture e difficilmente
asportabili e/o non asportabili per la vendita il cui valore si ritiene trasfuso nel compendio
immobiliare: tali beni, in sostanza verranno valorizzati con il valore dell’immobile da cedere
in quanto un’ipotesi di cessione del singolo cespite sarebbe impossibile e/o vanificherebbe di
fatto il loro valore intrinseco.
Al fine di non appesantire la trattazione, come ricordato, ho provveduto a sintetizzare il
lavoro svolto riportando i valori individuati in apposite tabelle; la progressività della
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numerazione ai fini dell’inventario è stata operata seguendo il principio dell’allocazione
funzionale in base ai reparti; all’inizio sono stati individuati i beni del reparto officina
con le sue diverse specificazioni, poi il reparto marmo, il laboratorio prove, come si può
graficamente evincere dall’allegato layout reso disponibile tra la documentazione
consegnata.
RAPARTO PIEGATURA
1 Pressa piegatrice CBC modello HS tipo 130/31 € 10.000,00 04997/1999 89/336/CEE
2 Pressa piegatrice CBC modello HS 90/21 € 12.000,00 05266/2004
89/336/CEE 91/368/CEE 93/44/CEE 93/68/CEE
3 Pressa piegatrice CBC modello HS 90/21 € 15.000,00 05347/2008
89/336/CEE 91/368/CEE 93/44/CEE 93/68/CEE
4 Macchina avvolgitrice
tendiestensibile NOXON modello Mas 10
€ 1.200,00 01M070601529/2006 CE
5 Filettatrice per tubi CBC - TARGHETTA ABRASA € 570,00 070103/2001 ND
6 Puntatrice elettrica a colonna Isea 30 Kw TIPO SPP DUE FASI € 490,00 111192/ND ND
7 Fresatrice LNS mod. PB80 TRE FASI € 500,00 01202/2007 CE
8 Banco unità foratrice costruita in economia-TRAPANO SELFEEDER
(CE) € 500,00 210118/ND ND
9 TRAPANO MASCHIATRICE DA
BANCO (Filettatrice) IM modello IMV 118 (TARGHETTA ABRASA)
€ 800,00 42867 PERIZIA/2011
10 Pressa Idraulica Zoccoli Mod. PF11 60T € 900,00 ND ND
11 Pressa Oleodinamica SICMI srl MODELLO PCL.A 70 TONNELLATE € 800,00 3454/2001
98/37/CE, 73/23/CE
89/336/CE
12 Angolatrice senza marca ne modello € 500,00 ND ND
13 Piegatrice Orizzontale FIMAU 15 € 400,00 ND ND
14 Pressa Eccentrica 80 T GALATO DA ROTTAMARE (targhetta abrasa) € 1,00 ND ND
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Nel reparto piegatura, i beni di maggior pregio sono rappresentati da tre piegatrici
idrauliche CBC (numero inv.1, 2 e 3) a controllo numerico, che dalle informazioni
assunte dovrebbero essere funzionanti salvo una attenta verifica sui dispositivi di
sicurezza a fotocellula. Trattasi di modelli ormai datati, oggi di media versatilità con
velocità esecutive paragonabili ai modelli più vecchi di qualsiasi altra ditta produttrice.
Le stesse sono dotate di un parco utensili giudicato insufficiente per un moderno
processo produttivo ed in parte usurato; in passato la serie HS rappresentava la sintesi
dello sviluppo tecnologico della fine degli anni 90 inizio 2000 che l’azienda CBC ha
tutt’oggi sviluppato e perfezionato con nuove linee e con operatività, efficienza e
tecnologia migliorate. Al tempo rappresentavano una precisa risposta a quelle esigenze
di affidabilità, alte prestazioni e quindi produttività, tutte qualità assicurate da robuste
strutture, da progetti personalizzati supportati da soluzioni elettroniche che oggi non
risultano più all’avanguardia.
Le macchine sono costituite da una struttura monolitica elettrosaldata, alla cui parte
superiore sono fissati due cilindri idraulici che, agganciati alla traversa superiore su cui
è fissato il punzone, ne consentono la corsa di discesa e salita. Nella parte inferiore è
ancorato il bancale a centinatura idraulica su cui è appoggiata la matrice. I cilindri
idraulici sono azionati tramite una centralina oleodinamica alloggiata nella parte
superiore della struttura e comandata da un’apparecchiatura elettronica che ne controlla
tutte le varie funzioni. La centinatura idraulica è azionata da un impianto idraulico
separato con motore e pompa propri. La pressa piegatrice idraulica serie HS è
caratterizzata dal movimento sincronizzato dei due cilindri, controllati da CNC. Il CNC
gestisce tutti i movimenti della macchina e consente, tramite programmazione, di
ottenere pieghe di diversa forma a seconda degli utensili utilizzati.
Tutti i beni dal punto 5 al punto 13 meritano una importante revisione per adeguamento
per le norme sulla sicurezza e difficilmente, nello stato attuale, si prestano a un
inserimento immediato in altro processo produttivo industriale; il loro valore di mercato
riguarda principalmente un uso privato degli stessi.
Accanto ai beni 1,2,3 sono posizionati dei funghi per il riscaldamento (bene n 96)
acquistati nel 2016 con un valore di mercato pari ad € 150 funzionanti oltre ad una
postazione di lavoro PC con stampante tastiera e mouse su tavolo in legno e sedia senza
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alcun valore di mercato a cui viene assegnato un valore simbolico di 1€ (bene 97) da
annettere ai beni 1,2,3.
96 N03 Funghi riscaldamento A GAS KEMPER € 150,00 2016 CE
97 PC Postazione Piega + stampante hplaserjet 1012 € 1,00 ND ND
RAPARTI TAGLIO LASER-IMPIANTI LASER
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
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LASER COMBINATO MARCA FINN POWER MODELLO LPe6 2.3-
LSR14109
€ 120.000 SN60000972/2009 2004/108/CE, 2006/95/CE, 98/37/CE
17 Stabilizzatore tensione
IREM Stereostab PFT122-IS
€ 4.500 567182 CE
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Impianto Laser "BYSTRONIC LASER AG"
modello BYSPRINT 3015, tipo laser Bylaser
3000, Automazione Bytrans 3015
€ 2.500 916/2004 98/37CE, 73/23CE, 89/336CE, 97/23/CE
Il numero inventario 15 rappresenta il bene di maggior valore del paniere dell’intero
elaborato: trattasi di un impianto di taglio laser combinato con sistema automatico di
carico e scarico di marca Finn Power modello LCP6121 del 2009; vista l’impossibilità di
prova in funzionamento lo stesso sembrerebbe privo di evidenti stati di criticità e dalle
informazioni assunte in sede di inventario risulterebbe funzionante. La macchina risulta
di seconda generazione e dopo pochi anni è stata rimpiazzata da una linea con la
sorgente in fibra che ha notevolmente aumentato le prestazioni ( a fronte di un consumo
dimezzato si sono sostanzialmente raddoppiate le velocità di taglio).
L’impianto necessiterà di un forte intervento di manutenzione per riprendere il
funzionamento ormai interrotto da più di un anno ed in particolare necessita della
sostituzione della lente nella testa di taglio sul percorso ottico del raggio; tali
problematiche sono dovute probabilmente, oltre che alle numerose ore di funzionamento
(non rilevabili), alla qualità dell’aria compressa utilizzata: in particolare dalle notizie
assunte si evidenzia che il reparto taglio laser e assemblaggio prodotti viene servito da
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un compressore Mattei a palette AC1015C con 87000 ore di lavoro (locale compressori)
con vita residua pressoché nulla e privo di valore di mercato; nell’impianto utilizzato
mancano le valvole di sicurezza ed il filtro desolatore a carboni, necessario per produrre
aria in classe 1 adatta agli impianti taglio laser di questo tipo; tale circostanza seppur
allo stato non verificabile potrebbe di fatto aver parzialmente compromesso l’efficienza di
funzionamento del bene.
E’ di tutta evidenza che la verifica della funzionalità anche in relazione all'adeguatezza
degli utensili combinati, rappresentano un elemento determinante per la stima ad oggi
mancante. Si nota altresì che l’aria che fuoriesce dal filtro depolverizzatore non ha la
canalizzazione per l’esterno come la normativa prevede. Non si hanno notizie certe sulle
manutenzioni ordinarie effettuate al bene salvo una misera traccia contabile di
capitalizzazione delle manutenzioni nel lontano 2013.
L’impianto per la sua struttura non si presta a semplici smontaggi e riadattamenti in
altri processi produttivi senza affrontare spese per manodopera specializzata e trasporti
eccezionali (circa sei bilici) con diseconomie latenti di riadattamento di entità
“approssimativamente” intorno ai 35.000 euro 40.000 euro. Il valore di mercato del bene
nella specifica situazione, corrisponde essenzialmente al valore di ritiro della casa
produttrice e/o da paritetica società specifica del settore e prevede una attenta revisione
e/o probabile ricondizionamento; pertanto tale valore è prudenzialmente stimato in €
120.000.
Nei pressi del macchinario è presente uno stabilizzatore di tensione di marca IREM
modello PFT122-IS il cui valore contabile arrotondato per difetto in € 4.500 rappresenta
a parere dello scrivente il valore di mercato attuale (numero inv.17).
La società è altresì dotata dell’impianto Laser Bystronic, (bene inv.20) modello
BYSPRINT3015, con circa 90.000 ore di funzionamento; dalle informazioni assunte
risultava non funzionante da tempo (circa 3 anni); l’impianto è da ritenersi a fine vita,
riscattato dal leasing nel 2009 con valore contabile residuo ragguagliato alla data del
31/12/2017 pari ad € 2.458.80 che arrotondato per eccesso ad € 2.500,00 rappresenta
anche il possibile valore di mercato attuale.
Soltanto a meri fini conoscitivi la cooperativa è in possesso di un ulteriore impianto
taglio laser con sistema di carico scarico automatico, il Laser Prima Power Fibra Platino
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del 2015, impianto a singolo bancale con possibilità di taglio dell’alluminio dichiarato
funzionante, regolarmente installato e collegato ai vari servizi gas ed elettricità; anche
questo impianto presenta la problematicità dell’emissione non esterna del filtro
depolverizzatore. Tale impianto è detenuto in virtù di un contratto di leasing con la
Società Consulgest e pertanto non proprietà della cooperativa; non è stato pertanto
assoggettato ad etichettatura ed a inventario. E’ di tutta evidenzia che tale macchinario
svolgeva la funzione di assicurare al reparto taglio, insieme al bene inv. 15 una seconda
macchina affidabile ed efficiente.
Ai lati del beni inv. 15 troviamo posizionate le seguenti attrezzature per la lavorazione
del ferro e delle lamiere funzionali al processo produttivo
N. Descrizione Bene VALORE N.
matricola/anno CONFORMITA
18 Rettifica Tangenziale (mola)
"Krasny Borets" mod. OSH-400 vers 38 (ORSHA-4080)
€ 15.000,00 372/2005 98/37 CEE, 73/23 CEE, 89/336 CEE
19 Cesoia CBC TIPO 30/6 Mod. ID2-CN € 8.000,00 05001/1999 CE
Entrambe le macchine sono dotate di certificazione CE e dalle informazioni assunte
risultano funzionati e pronte all’uso salvo ordinaria manutenzione di ripristino visto il
disuso ormai perpetrato nel tempo. Non sono presenti i libretti di lavoro pertanto non si
è a conoscenza delle manutenzioni ordinarie a cui sono state sottoposte.
La rettifica è quella procedura eseguita con una macchina chiamata rettificatrice, che ha
come utensile una mola a grana fine ed estremamente dura. La rettifica serve per
portare un qualsiasi componente nello stato di forma o superficie ottimale di progetto;
questa operazione segue infatti la sgrossatura. Mentre la sgrossatura toglie il grosso dei
residui, la rettifica fa sì che tutti i residui o il materiale in eccesso vengano eliminati
garantendo alla superficie lavorata un alto grado di finitura. Esistono vari tipi di
rettifica: rettifica in tondo e rettifica piana, quest’ultima classificabile in rettifica
tangenziale piana e rettifica piana frontale. Nella lavorazione meccanica di rettifica
tangenziale, che ci riguarda più da vicino, l’asse della mola è parallelo alla superficie di
lavoro. Mentre il moto di taglio e di movimento trasversale è posseduto dalla mola, il
moto di traslazione longitudinale è posseduto dal pezzo, ad ogni spostamento completo
longitudinale corrisponde un abbassamento della mola fino ad arrivare all'altezza
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desiderata. Generalmente viene utilizzata per ottenere superfici uniformi e con rugosità
molto bassa, non ottenibili con le normali lavorazioni di fresatura. Per ottenere questo,
l’asportazione per ogni passata è generalmente intorno ai 5 micron.
Durante il laborioso lavoro di etichettatura e di inventario sono state rilevate le seguenti
saldatrici che per ragioni di ordine logico vengo nel proseguo elencate e valutate
indipendentemente dalla loro localizzazione nei diversi reparti dell’officina ad esclusione
del reparto marmo che costituirà un unico aggregato di beni:
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
16 Saldatrice SELCO modello Neomig 410 € 400,00 ND ND
23 Plasma SELCO modello TECNOPLASMA52 € 400,00 ND ND
24 Saldatrice RIVOIRA UNIMIG 4 € 400,00 ND ND
25 Saldatrice Elettrodo NON FUNZIONANTE € 1,00 ND ND
30 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND
31 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND
37 Saldatrice SELCO Neomig 4000 € 900,00 71000000029/ND CE
57 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND
65 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND
71 Saldatrice TELMIG 180/2 TELWIN € 200,00 ND CE
Anche in questa elencazioni di beni dove sono stati riassunti tutte le saldatrici presenti
ed etichettate nei diversi reparti, si presenta, da un punto di vista dell’efficienza e
dell’affidabilità abbastanza carente e datata. Come si evince dallo schema la maggior
parte dei beni risulta sprovvista del marchio CE o quantomeno non visibile. E’ stato
assegnato un valore simbolico di 1€ al bene non funzionante. Da un verifica contabile
attraverso le schede cespite è risultato che le stesse non hanno nessun valore contabile in
quanto interamente ammortizzate.
Nei pressi dell’impianto Laser Prima Power Fibra Platino ai lati del perimetro della
secondo reparto laser sono stati individuati i seguenti beni:
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N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
21 Tornio Paralelo "LTF spa" 200/1000 mod 498,01 € 3.200,00 1547/2001 98/37
22 Fresatrice Universale "LAGUN" mod. FU-1250 € 3.000,00 30691/1991 PERIZIA/2002
26 Aspirafumi portatile INDEST mod. DSC13 green line € 1.200,00 ND/2013 CE
27 Trapano a colonna FAMUP (TARGHETTA ABRASA) € 800,00 1270 ND
28 Mola biasse Tommasi e Bonetti mod. A0107c € 100,00 28005/2005 CE
29 Mola biasse DEM Mod. Sir-50 € 100,00 78 NO
32 Tavolo Elevatore "Oleodinamica
Vitali" Mod P250 con ralla 2000x1000
€ 700,00 2006 CE
Bene inv. 22 è costituito da una fresatrice universale LAGUN con le seguenti
caratteristiche, orizzontale e incudine, testa ad angolo universale verticale, oscillato,
impianto di raffreddamento, lubrificazione centrale, display digitale a 3 assi Mitutoio.
Cono mandrino ISO 40, gamma di velocità: 35-250 250-1800 U / min, gamma di
alimentazione: 3-1000 mm / min, richiesta di potenza totale: 5 kW, peso della macchina
circa 1,5 t, dimensioni circa: 1.9 x 2 x 2,1 m.
Il bene 26 è un aspiratore fumi portatile INDEST mod. DSC13 green line per saldatrici
acquistato nel 2013 con valore contabile al 31/12/2016 pari ad € 1891,82, parametrizzato
al 31/12/2017 avrebbe un valore contabile pari ad € 1689,13. Il bene è funzionante con
valore di mercato pari ad € 1.200,00.
Sopra la posizione lavoro n.inv. 32 è posizionato una Paranco (gru a bandiera) di marca
Donati. Seguendo la stessa impostazione funzionale ad una più chiara esposizione
vengono elencati tutti i beni dello stesso tipo (paranchi/ gru a bandiera) presenti
nell’officina con esclusione del reparto marmo:
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N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA 33 Paranco elettrico DEMAG 6 mt € 400,00 ND ND
39 Paranco elettrico DONATI 4mt 200KG € 400,00 ND CE
42 Paranco elettrico DONATI 4 mt € 400,00 ND ND
Proseguendo nel lato destro della zona Laser troviamo i seguenti beni:
34 Levigatrice "BUTFERING"
(STELLMASTER) mod PROFI SPO 413 RTTT
€ 7.500,00 0-418-26-0069/2006
98/37/CE, 73/23/CEE E
93/68/CEE, CE CEM 89/336/CEE e
93/68/CEE 35 Impianto aspirazione FINTEC € 750,00 AF0612N0252 CE
36 Spazzatrice elettrica EUREKA 1150E € 500,00 2771/2000 CE
Proseguendo nella terza ed ultima ala del compendio prima di arrivare nella zona
occupata dell’impianto di verniciatura subito a sinistra come si evince dalla schema si
arriva ad una postazione lavoro semilavorati dove sono presenti oltre al bene 39 già
stimato (Paranco) i beni seguenti
38 Braccio Aspirante Coral EVOLUTION € 300,00 ND CE
40 Tavolo Elevatore "Oleodinamica
Vitali" Mod P250 con ralla 2000x1000
€ 700,00 2006 CE
Proseguendo nella lato sinistro prima dell’impianto di verniciatura troviamo l’impianto
per la sabbiatura (bene 41) evidentemente datato non si rilevano etichettature distintive
pertanto non si è a conoscenza né del modello né della marca; come quasi tutti i beni lo
stesso presuppone una importante manutenzione per il ri-avviamento; a titolo
meramente conoscitivo l’impianto comunemente denominato “sabbiatrice” è un macchina
che, grazie all'azione dell'aria compressa, lancia microsfere metalliche contro oggetti,
generalmente metallici o di pietra, al fine di lucidarli o eliminare materiale in superficie.
41 Impianto Sabbiatrice completo di cabina e paranco elettrico € 3.500,00 ND ND
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REPARTO VERNICIATURA
Al lato destro del bene inv. 41 troviamo l’impianto di verniciatura che racchiude i
seguenti beni:
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
43 Impianto Robotizzato GAIOTTO
€ 12.500,00
P1190080.01/2003 CE
44 Idro pulitrice ELETTRO C.F. 05117/88 ND
45 Compressore ABAC HP4 lt 300 ND ND
46 Idro pulitrice SIRIO modello 215 TST ND CE
47 Impianto Lavaggio AIRMADI TIPO AIR/00 646/1996 89/392 CE
48 Impianto Forno di Verniciatura
AIRMADI Tipo AIR/AG/MC/DF/AMCRA
BUUV/2001 89/392 CE
49 Impianto depurazione acqua ACQUATEC ND ND
50 Cabina verniciatura Ritocchi PACINI 5581/2003 ND
Trattasi di impianto di verniciatura a liquido evidentemente datato e in pessimo stato
manutentivo; lo stesso dalle informazioni assunte risultava limitato nelle dimensioni; nel
corso del tempo in mancanza di possibilità di investimenti, viste la situazione economico
patrimoniale della cooperativa prima del “débâcle” si è reso necessario adottare un
“funzionamento a passo” che ne limita la produttività a circa “70 ganci giornalieri”; il
lavaggio dell’impianto è ad acqua fredda con impianto di trattamento fanghi
completamente da revisionare; il robot di verniciatura Gaiotto risulta alquanto obsoleto
ed i ricambi per questo impianto robotizzato sono sostanzialmente introvabili. Il reparto
sembrerebbe inquinato da fuoriuscite di overspry dalla cabina automatica e da esalazioni
del forno di cottura; anche l’impianto di demineralizzazione versa in condizioni critiche e
necessita attenta valutazione sulla possibilità di ripristino. La catena di trasporto è
evidentemente usurata con segni di cedimento per cui sarebbe necessaria la sostituzione.
Da una analisi delle schede cespite che compongono i diversi elementi dell’intero
impianto si evince che ragguagliando gli ammortamenti alla data del 31/12/2017 lo
stesso ha un valore contabile pari ad € 17.566,26. Tale valore risulta frutto di importanti
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capitalizzazioni (migliorie impianto verniciatura) compiute in particolare al 31/12/2014 e
alla sostituzione di alcuni componenti nel 2011. Di fatto lo stato in cui versa l’impianto lo
rende tecnicamente non vendibile e senza un valore di mercato. Viene assegnato un
valore di € 12.500 valutando sommariamente la possibilità di rottamazione delle parti
ferrose e/o parti di componenti cedibili.
REPARTO MONTAGGIO FINALE CONTROLLO
Il reparto montaggio finale (controllo) è sostanzialmente costituito da dieci isole di lavoro
costruite in economia (ferro e legno) dotate di 12 pedane idrauliche (piattaforme
elevatrici di carico) come espressamente elencate nel prosegui e della relativa dotazione
di strumentazione (unità di misurazione) oltre che da attrezzatura varia e minuta di
trascurabile valore. Il reparto assemblaggio risulta in definitiva composto da isole di
lavoro individuali la cui meccanica è auto costruita e priva di marcatura CE.
Le postazioni centrali di controllo sono dotate altresì di un apparato hardware senza
valore di mercato vista l’età anagrafica seppur funzionale al reparto.
In ordine agli strumenti di collaudo (unità di misurazione) gli stessi come elencati
servivano per la prova di tenuta e di portata del prodotto finito (Fortest M8000). Per
diversi anni la Gamma M è stata la linea di alta qualità del leak testing, creata da
FORTEST per le prove richiamate; oggi tali linea risulta superata dalla nuova linea
Gamma T che ne rappresenta la naturale evoluzione tecnologica. Per prova di tenuta si
intende un procedimento in grado di verificare la ermeticità pneumatica di un
particolare.
Oltre alle prove di tenuta e portata venivano compiute le prove di sicurezza elettrica
(Microline MP500 apparecchiature per il collaudo elettrico semiautomatiche e alloggiate
in box metallici trasportabili) e prove di collaudo elettrico di fine linea (Microtest
Micronova).
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
53 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI
LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND
54 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI
LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND
55 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI
LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND
19
56 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI
LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND
58 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040
misure 800x800 € 400,00 8598.8040/1/2005 89/392 CE
59 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040
misure 800x801 € 400,00 8598.8040/2/2005 89/392 CE
60 Unità di misurazione FORTEST
M8000 SERIES MOD M8991 € 500,00 4813 CE
61 Aggraffatrice Pneumatica € 30,00 ND ND
62 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040
misure 800x800 € 400,00 8547.8040/1/2005 89/392 CE
63 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040
misure 800x801 € 400,00 8547.8040/2/2005 89/392 CE
64 Unità di misurazione MICROLINE
MP500 € 250,00 04029/2004 CE
66 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND
67 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND
68 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND
69 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND
70 Unità di misurazione FORTEST
M8000 SERIES MOD M8991 € 500,00 ND CE
72 Unità di controllo Micronova
MICROTEST + PC HPPRO DESCK + Schermo V206HQL
€ 300,00 ND ND
72’ Unità di controllo Micronova
MICROTEST + PC HP PRODESCK+ Schermo V206HQL
€ 300,00 ND ND
88 Etichettatrice NEOPAST SX4 RFID
READY € 50,00 ND CE
89 Etichettatrice ZEBRA ZT230 € 50,00 ND CE
90 PC stazione CAD CAM n. 2 + schermo
LCD I905 € 50,00 ND ND
91 Fotocopiatrice Multifunzione
LEXMARK X646C € 20,00 ND ND
92 PC postazione archiviazione liste di
controllo + schermo € 50,00 ND ND
93 Pc Postazione scarico ore marvature
n. 2 + 2 schermi € 50,00 ND ND
94 Stampante CANON LBP6020 € 20,00 ND ND
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REPARTO IMBALLO
51 Paranco Sollevamento Imballo mod. ASI94
€ 1.500,00
0104/2004 ND
52 Nastro trasportatore a tapparella 2004 ND
100 Avvolgitore Elettrico Filma MODELLO FP ECO € 750,00 5384/2003 CE
Il n. inv 51 e 52 rappresentano sostanzialmente un impianto per l’imballaggio delle stufe
ormai datato e in stato di criticità; valgono le stesse considerazioni fatte.
Il bene inv. 100 è una macchina avvolgitrice semiautomatica a tavola rotante mod. FP
ECO con pulsante di avvio per rotazione tavola e selettore per salita e discesa bobina
(norme CE). Il bene funzionante e in sufficienti condizioni è oggi ancora prodotto come
MODELLO FP ECO 1.5 con le seguenti caratteristiche: portata massima Kg. 1500,
velocità tavola rotante: 7-15 rpm, diametro tavola rotante: mm. 1500, altezza tavola
rotante: mm. 75; alimentazione elettrica: 380V - 50Hz, potenza elettrica installata: Kw
0,4, dimensioni macchina: mm. 1500 x 2050 x 2450 h., peso: Kg. 350; nonostante l’età
anagrafica e un valore contabile pari a zero ha comunque un valore di mercato
individuato in € 750,00.
REPARTO MAGAZZINO INTERNO (COMPONENTI STUFE)
73 Fotociopiatrice Toshiba Estudio181 Multifunzione € 25,00 ND CE
74 Etichettatrice LEINZ ICON € 25,00 70010000 ND
75 PC DELL VOSTRO + scermo NEC + TASTIERA E MAUSE € 50,00 ND ND
76 Magazzino Verticale MODULA. € 15.000,00 2006MX50D/2006 CE
77 Bilancia Contapezzi CPZ EUROMEC SRL MAX 60 KG (uso interno non
legalizzata) € 200,00 ND ND
78 PC magazzino ASSEMBLATO + schermo tubo catodico fe770+
tastiera hp e mouse € 1,00 ND ND
Il valore del paniere è sostanzialmente rappresentato dal bene inventario n.76: trattasi
di un magazzino automatico verticale utilizzato per i componenti del prodotto finito
21
realizzato dalla ditta System Logistic modello MODULA acquisto nel 2006 con valore
contabile residuo al 31/12/2017 di € 8.600,00. Un magazzino verticale automatico che
consentiva un miglior stoccaggio, prelievo e gestione di ogni tipo di componente nelle
diverse fasi aziendali, ottimizzando lo spazio disponibile. Oggi lo stesso prodotto è stato
rimpiazzato con profonda evoluzione dal modello Modula Lift. Il bene in buone condizioni
e funzionante ha un valore di mercato di € 15.000. Gli altri beni che sostanzialmente non
hanno un valore di mercato appetibile se separati dal magazzino verticale viene
sostanzialmente assegnato un basso valore di riferimento.
CARRELLI ELEVATORI
All’interno dei beni di proprietà della cooperativa venivano altresì inventariati i seguenti
carrelli elevatori:
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
81 Carrello elevatore frontale DP35N
CAT modello 5V35C45 ore lav 12.000 ANNO 2007
€ 9.700,00 ET14E50779/2007 CE
98 Carrello elevatore frontale DP35N
CATATERPILLER- ORE NR ANNO 2005
€ 8.000,00 ET14E50280/2005 CE
101 ROTTAME DI Carrello elevatore Elettrico CAT mod. 80D € 1,00 NON FUNZIONANTE ND
103 Carrello Elevatore elettrico
Trasversale "ROCLA OYJ" modello NR20K
€ 2.000,00 8NK30081/2005
98/37/CEE, 89/336/CEE, 92/31/CEE, 93/68/CEE
104 Carrello Elevatore elettrico con
forche a sbalzo "OM spa" KOMATSU mod FB13M-3
€ 4.900,00 11603/2003 98/37/CEE,
89/336/CEE, 2000/14/CEE
105 Carrello elevatore elettrico CROWN 1800kg € 4.400,00 8A206523/2001 CE
All’interno del compendio immobiliare insistono il bene inv. 81 e 98: due carrelli
elevatori (muletti) della Caterpiller il primo del 2007 e il secondo del 2005 modello
entrambi DP35N. Gli stessi stivati in ambiente interno risultano funzionanti, pronti
all’uso e dotati di certificazione CE; gli altri beni (elettrici) sono invece stivati in
ambiente esterno riparati da un tettoia nel lato retrostante il magazzino con i relativi
carica batterie. E’ stato altresì inventariato un rottame di carrello elevatore dismesso da
22
anni, senza nessun valore di mercato a cui è stato assegnato un valore teorico di 1€. I
beni stivati all’esterno sembrerebbero comunque funzionanti dalle notizie assunte in fase
di inventario ma necessitano anche a semplice analisi visiva di profonda manutenzione
straordinaria per il ri-avviamento: trattasi comunque di beni con età anagrafica
importante soggetti a depauperamento per le intemperie all’esterno.
Sempre all’esterno nei pressi del bene inv. 101 è presente una bilancia SIPI in stato di
abbandono che risulterebbe funzionante da quanto appreso in sede di inventario che
necessita comunque una seria manutenzione (calibratura) a cui viene assegnato un
valore di € 250, oltre a due rottami (rettifica e sega a nastro) a cui è assegnato il valore
teorico di 1€ (beni inv 106) e una Pressa idraulica (schiaccia secchi) probabilmente
costruita in economia con valore di 250 euro.
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA 102 Bilancia SIPI modello Union € 250,00 ND ND
106 ROTTAMI DI Rettifica tangenziale + sega Nastro € 1,00 ND ND
107 Pressa idraulica schiaccia secchi verniciatura Alunni Onelio € 250,00 ND ND
REPARTO ESTERNO
Sono presenti due segatrici di marca Bianco con relativo nastro trasportatore:
373 Segatrice "Bianco srl" mod. 270 manuale 60 con nastri trasportatori € 800,00 836-4-95
89/392CE 91/368/CE 93/44CE
93/68/CE
374 Sega automatico Bianco mod. 370 A con nastro trasportatore € 1.000,00 0053003170/2008 CE
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STIGLIATURE
All’interno di ogni singolo reparto dell’officina e nel magazzino materie prime sono
presenti stigliature come elencate:
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA
79 Magazzino OFFICINA : 17 campate x 4 piani mod. TORRI € 5.100,00 2011 CE
80 Magazzino VERNICIATURA : 5 campate x 4 piani mod. TORRI € 1.500,00 nd nd
82 Magazzino Semilavorati Saldati : 6 campate x 4 Piani Mod. TORRI € 1.800,00 nd nd
83 Magazzino Semilavorati Saldati : 3 campate x 4 Piani € 600,00 nd nd
84 Cantilever Lamiera mod. TRANSIMA ITALIANA 7 campate € 3.200,00 nd nd
85 Magazzino Semilav. Taglio : 8 campate x 4 piani mod. Torri € 2.400,00 nd nd
99 scaffalature magazzino materie
prime : 24 campate x 4 piani Mod. Torri
€ 6.000,00 nd nd
Le scaffalature principalmente di marca Torri nei diversi reparti dell’officina (Numero
inv 79, 80, 82, 85) assimilabile all’attuale modello PN80 – 140 (scaffalatura porta pallets)
acquista ed incrementata nel corso della storia della cooperativa con ultimo “step”
rilevato contabilmente dell’anno 2011 hanno un valore contabile parametrizzato al
31/12/2017 di € 638,28. Lo stesso sviluppa un totale di 36 campate a cui viene assegnato
un valore di € 10.800,00. Si rinvia alla scheda tecnica nell’allegato cd per le
caratteristiche tecniche come scaricato da relativo sito web.
Il numero inventario 83 (tre campate per 4 piani) sembrerebbe sempre di marca Torri
dalle notizie assunte (ma non si evidenziano targhette a conferma) sicuramente più
datato e di profilo peggiore assimilabile al Torri (Scaffalatura Media PN40-60). Viene
assegnato un valore a corpo di 600 euro.
Il bene inventario 84 è invece una scaffalatura con bracci a sbalzo per la posa dei
profilati di lamiera acquistato anche in questo caso sembrerebbe a diversi step di cui
l’ultimo nel 2007 dalla ditta Triae Metalmec srl marca Caltilever Lamiera modello
24
Transima Italia 7 per un valore di circa 4002,58 € completamente ammortizzato. Al
quale viene assegnato un valore di mercato pari ad € 3.200,00 a corpo.
Il bene inventario 99 sempre di marca Torri rappresenta le stigliature dell’intero
Magazzino delle Materie Prime costituito da 24 campate per 4 piani sono evidenti alcuni
danni a montanti degli scaffali che andrebbero sostituiti. Il bene viene valutato a corpo
assegnando un valore di € 6.000,00.
REPARTO MARMO
Il Reparto lavorazione marmi risulta servito da due compressori, un Mattei a palette e
un Ceccato a vite, entrambi con più di 70000 ore di lavoro; dalle annotazioni sui libretti
non sono registrati interventi manutentivi di revisione completa né al gruppo vite né
alle palette, pertanto, seppur funzionanti come da informazioni assunte risulterebbe
difficile stimare una vita residua; come anticipato in premessa tali beni costituenti
addizioni di impianti ormai fisicamente ancorati alla struttura confluiranno il loro valore
nella valutazione degli immobili e pertanto non valutati in questa sede come tutti gli
impianti generici e specifici e di cui non si farà menzione come anticipato.
Viene proposta la schematizzazioni di tutti i beni inventariati dal n 108 al n 137:
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola CONFORMITA 108 ROTTAME Manettone Mayella € 1,00 2091519/1972 ND
109 ROTTAME DI Banco Aspirante (targhetta abrasa) € 1,00 ND ND
110 BETOMIERA Burattatrice CGM tipo R-27 Velox € 1,00 14689 ND
111 Guide in ferro per stoccaggio lastre marmo ml.80 NV ND ND
112 Pali in ferro per stoccaggio lastre marmo n. 185 NV ND ND
113 Fresa a ponte Terzago mod. F35S-Automatica € 6.000,00 4282/93 ND
114 Impianto bocciardatrice Cortan B180 completo di aspirazione € 1.000,00 ND/86 ND
115 GRU ELETTRICA BITRAVE
Carroponte Officine Piccini port. 3,2 T
NV ND/1990 ND
116 Paranco mod. Donati da mt 6 port. 200 KG € 400,00 ND ND
25
117 Fraccarolibalzan mod. FB40/5 € 15.000,00
602/175 2003 CE
118 Silos Impianti depurazione Fanghi + BENNA DI CARICO ND/2007 CE
119 Trapano a colonna senza maca ne modello (targhetta abrasa) € 200,00 ND ND
120 N04 Paranco Donati mt 5 port. Kg 200 € 1.600,00 ND ND
121 N03 Ventosa pneumatica ad aria ATA modello m1y125 € 300,00 1994 ND
122 Fresa a bandiera OMEC 270 tipo FSU600AM € 10.000,00 15101/2001 CE
123 LUCIDACOSTE (Lucidapiani) MBM mod. 99 Unica IN DISUSO € 4.725,00 3185/2002 CE
124 N02 Paranco Demag da mt 5 port. Kg 200 € 800,00 ND CE
125 Fresa a bandiera OMEC 270 tipo FSU600AM € 10.000,00 160204/2004 CE
126 LUCIDACOSTE (Lucidapiani) Terzago Tipo PMS 70 € 4.000,00 1946/1985 ND
127 N03 Paranco Demag da mt 4 port. Kg 200 € 1.200,00 ND ND
128 ROTTAME di Attestatrice verticale € 1,00 ND ND
129 ROTTAME di Scoccatrice verticale PE12 € 1,00 ND ND
130 Sega a banco TIERRE tipo 8x6382 € 250,00 ND ND
131 ROTTAME DI Pantografo INCIMAR completo di cassettiera € 1,00 ND ND
132 Paranco Elephant da mt 5 portata. Kg 200 € 400,00 ND ND
133 N03 Banchi aspiranti a filtro rotante senza marca ne modello € 1.500,00 ND ND
134 Sega a ponte (banco sega) mod. Raimondi Mod. Sevel 60 € 200,00 1876/1992 ND
135 Cabina verniciatura BBC Elettropompe mod. Semison 450 Lt € 1.000,00 ND ND
136 Fresa a controllo Brembana Macchine AXIAL4 PM.2236.4
€ 25.000,00 224/94 ND
137 Preregistrazione utensili ELBO Controlli AR1000 ND ND
I beni inventari 108, 109, 110, 128, 129 e 131 sono delle macchine non più funzionanti da
anni equivalente a rottame ai quali viene assegnato un valore teorico di 1€ ciascuna.
26
I beni 111 e 112 non vengono valutati in questa sede in quanto oggetto di altro lavoro
peritale insieme alle materie prime del reparto in quanto costituenti supporti di posa pr
gli stessi. Il bene 115 è una gru bi trave con portata di 3,2 tonnellate del 1990. La stessa
presenterebbe diseconomie di smontaggio e trasporto che di fatto annullerebbe il valore
del bene; per tale motivo vista la possibile utilità in un eventuale futuro processo
produttivo resta asseverata all’immobile e in tale sede valutata.
I paranchi più piccoli come espressamente elencati al n. 116, 120, 124, 127, 132 con
lunghezza 6-4 metri e portata kg 200 seppur in evidente stato di abbandono e senza
notizia sullo stato dei motori degli stesse mantengono comunque un valore di mercato
come espresso nella tabella.
Andando avanti nella descrizione delle macchine troviamo le Frese (beni 113, 122 e 125)
Le frese a ponte vengono utilizzate per il taglio, la sagomatura e lavorazione in genere su
marmo e granito; a seconda del tipo di fresa sono possibili diverse lavorazioni, le frese a
ponte si differenziano per dimensione del disco, tipo di banco, tipo di controllo, numero di
assi ecc.
Bene inv. 113 è una fresa a ponte (SEGATRICE A PONTE AUTOMATICA
OLEODINAMICA), con testa inclinabile, banco girevole a programma e tagli multipli del
1993. Presenta i seguenti dati tecnici: corsa massima del disco mm. 3.500; corsa massima
verticale del disco asse z mm. 320; massima profondità di taglio mm. 255; power of the
blade motor - kw 18,5; diametro massimo del disco - mm. 625; consumo acqua di
refrigerazione a 3 bar l/min. 40; massa complessiva della macchina kg. 5.100.
La macchina risulterebbe funzionante nonostante l’età anagrafica; pur non avendo
nessun valore contabile ha comunque un valore di mercato come rilevato.
Stesso discorso per il bene 122 e 125.
Il bene n. 114 è un impianto per la bocciardatura di marca Cortan modello B180 completo
di aspirazione del 1996. Visto il disuso ormai nel tempo non si hanno notizie sul
funzionamento.
La bocciardatura è tra le più antiche forme di lavorazioni ad urto esaltando la tessitura
del materiale, cui conferisce un aspetto rustico, scolpito e in rilievo; è un’operazione che
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viene condotta su lastre al fine di trasformare le superfici grezze di segagione in una
superficie finita zigrinata in vari gradi. L’uso delle bocciardatrici è principalmente quello
di dare alla superficie di marmo o di sasso, l’aspetto della “buccia d’arancia” a fini estetici
o per conferire un effetto antisdrucciolo.
Il bene n 117 e 118 costituisce l’impianto per la decantazione ed il riciclaggio delle acque
reflue della lavorazione del marmo e granito con decantatore compatto e relativa benna.
L’impianto viste anche le diseconomie di smontaggio e trasporto eccezionale (per il silos)
viene valutato in € 15.000,00 contro un valore contabile di 9218,11 parametrato al
31.12.2017.
I beni inventario n. 123 e 126 sono rappresentati da due Lucidacoste per marmo e o
granito comunemente denominati “lucida piani”. I beni in evidente stato di vetusta e in
disuso da anni vengono prudenzialmente valutati con modesti valori di mercato (€ 4.725
e 4.000 rispettivamente) anche in virtù dell’età anagrafica, del disuso e dello stato di
conservazione. Contabilmente non hanno nessun valore.
I beni inventario 136 e 137 costituiscono un centro di lavoro così composto dal bene n 137
Preregistrazioni utensili marca Elbo modello AR1000 e il bene inv. 136 Macchina CNC –
modello AXIAL 4: centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione della pietra.
Tale macchina a controllo numerico utilizzata per la lavorazione del marmo e del granito
è anche adattabile alla lavorazione di altri materiali come legno, vetro o metallo in altri
processi produttivi. Le macchine CNC a controllo numerico nel settore lapideo sono
molto popolari per lavorazioni. Tipiche lavorazioni realizzabili sul marmo sono: incisioni,
scritte, cornici, sculture, caminetti, piatti doccia, top cucina e così via.
Necessita di probabile ricondizionamento e completa revisione con aggiornamento delle
licenza software CAD / CAM. La revisione probabilmente potrà prevedere la sostituzione
di alcune parti elettroniche compreso qualche motore, azionamenti e schede di controllo.
Il valore di mercato è individuato in € 25.000.
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REPARTO LABORATORIO
Il reparto laboratorio è costituito dai seguenti beni inventariati dal 138 al 146
N. Descrizione Bene VALORE N. matricola CONFORMITA
138 Banco idraulico per misurazione portata costruito in eco € 500,00 ND ND
139 Analizzatore a micropr. multic. per
misura continua di NO CO CO2 O2 marca ABB MOD EL3020
€ 2.000,00 ND ND
140 Bilancia di misurazione METTLER TOLEDO IND690 (PIANO 1000X1000) € 500,00 ND ND
141 Computer + tastriera+ monitor BENQ € 50,00 ND ND 142 Stampante Samsung SCX - 4521F € 25,00 ND ND 143 Tavolo in Legno con due sedie € 10,00 ND ND 144 sedia con ruote € 5,00 ND ND 145 mobile in lamiera alto 2 ante € 80,00 ND ND 146 bilancia bizerba ITC 1 € 250,00 ND 2001
Per la loro inter funzionalità tali beni rappresentano sostanzialmente un micro ramo del
processo produttivo il loro valore complessivo ammonta ad € 3.420,00.
Il bene 138, un banco idraulico per la misurazione della portata è stato costruito in
economia e valutato € 500,00. Il bene 139 è un analizzatore di gas continuo con valore di
mercato di € 2000. Il bene 140 è una bilancia o più precisamente un Sistema di pesatura
industriale durevole per ambienti umidi e difficili; i terminali di pesatura IND690 sono
progettati per applicazioni industriali difficili e possono resistere a lavaggi intensivi,
detergenti aggressivi, così come in ambienti corrosivi, polverosi o a rischio di esplosione.
Il grado di protezione IP69K garantisce la lunga durata dei terminali e la protezione
dall’ingresso di agenti esterni. I display BigWeight® sono dotati di vetro di sicurezza
antigraffio e garantiscono un'ottima visibilità anche in condizioni di scarsa luminosità:
valore stimato € 2.000. I beni 140 e 146 sono due bilance di precisione rispettivamente di
marca Mettler Toledo e Bizerba per un valore stimato rispettivamente di € 500 ed € 250.
Gli altri beni di nessun valore commerciale sono semplicemente funzionali al reparto e la
dotazione hardware non all’avanguardia rimane comunque necessaria in quanto
presumibilmente contenenti i software di acquisizione delle temperature dei beni 138 e
139 a cui viene assegnato il valore esposto nella tabella.
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MEZZI ESPOSITIVI
369 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND
370 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND 371 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND 372 Show System scarrabile 400x250 € 5.400,00 ND ND
Il bene 368 è stato valutato con altro lavoro peritale tra i beni mobili registrati.
Trattasi di moduli espositivi allocati in ambiente esterno con banner pubblicitari a marchio
Clam (possibile diseconomia per vendita non inserita nel processo produttivo). Viene
assegnato un valore complessivo di mercato pari ad € 27.900.
5.2.2 IMPIANTI INTERNI SPECIALI
Il conto inerente in realtà accoglie soltanto un cespite “Sistema di controllo Accessi Cancello
–Keyentry”. Tale bene per i discorsi richiamati non può essere stimato come bene
singolarmente funzionale e pertanto il valore verrà eliso e lo stesso stimato con l’immobile.
5.2.3 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO
Il conto contiene sostanzialmente due soli beni. Il primo è stato già stimato e inventariato in
quanto trattasi di aspiratore portatile al n.26 dell’inventario. Il secondo bene trattandosi di
bene addizionale all’impianto fisso per i discorsi fatti confluirà nell’immobile.
5.2.4 ATTREZZATURA VARIA E MINUTA
I cespiti stimati in precedenza sono sostanzialmente tutti i cespiti rilevati e inventariati se
esistenti. Pertanto in questa voce verranno fatti confluire tutti i beni inventariati e non stimati
di modesto valore che a corpo vengono valutati 4.450€.
351 N.08 Rivettatrici Pneumatiche FAR 352 N.02 Rivettatrici a batteria Wurth 353 N.13 Smerigliatrici angolari elettriche con diam da 120 354 N.19 Avvitatori a batteria Wurth 355 N.13 Avvitatori elettrici Wurth
356 N.07 Avvitatori pneumatici a cricchetto
357 N.02 Trapano pneumatico 358 N.03 Reggiatrici elettriche
30
359 N.09 Smerigliatrici angolari elettriche diam. 240
360 Phon da carrozziere 361 sega a disco per legno manuale 362 Trapano a corrente Bosh 363 Seghetto alternativo Bosch 364 Compressore 24 lt HP2 365 Sega da banco a legno FEMI846 art. 846 366 Pistola “Sparagrappe” Stanley 367 N.02 Carrello Beta completo di chiavi
5.3 CONCLUSIONI VALORE DI MERCATO
Lo scrivente, per quanto detto e richiamato nei capitoli precedenti, attraverso il metodo della
stima comparata, ritiene congruo attribuire ai beni mobili individuati e descritti, nello stato di
fatto in cui si trovano (as is) senza nessuna forma di garanzia, un valore di mercato, pari ad
arrotondati € € 431.737 oltre imposte come per legge e con spese di trasferimento a carico
dell’acquirente se dovute.
6) VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO
In primis va nuovamente sottolineato che trattandosi di attrezzature di proprietà di una
società oggi in Liquidazione Coatta Amministrativa: procedura concorsuale disposta dal
Ministero e diretta a liquidare il patrimonio dell'imprenditore insolvente al fine di distribuire
il ricavato tra i creditori secondo il criterio della par condicio, fatte salve le cause legittime di
prelazione in tempi preferibilmente rapidi.
La vendita in procedura viene effettuata con la clausola “As is” e cioè nella situazione di fatto
e di diritto in cui si trova, pertanto, il potenziale acquirente, dovrà affrontare il rischio di
eventuali malfunzionamenti, rotture occulte, mancata manutenzioni ordinaria e
straordinaria e disuso perpetrato nel tempo. Tale fattori di rischio sicuramente non sarebbero
riscontrabili attingendo al mercato dell’usato gestito da addetti del settore che forniscono
sempre in maniera più efficiente usati completamente revisionati e spesso accompagnati da
garanzie proprie simile a quelle di attrezzature nuove e pertanto non sono stati rilevati nella
valutazione compiuta nei paragrafi precedenti attraverso la stima comparata diretta e
indiretta.
In più il particolare momento economico di crisi, specificatamente nel campo in questione, fa
aumentare l’offerta di tali beni usati facendone calare il prezzo a livelli mai raggiunti nel
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passato.
Una considerazione che non può non essere fatta, prima delle conclusioni, riguarda il
tentativo della vendita in blocco, così detta “ritiro del lotto a porte chiuse”. E’ di tutta
evidenza che con l’istaurarsi della procedura liquidatoria almeno che non si riesca a cedere
l’azienda nel suo complesso, il legame funzionale tra i beni organizzati dall’imprenditore
risulterebbe sostanzialmente dissolto e pertanto l’unico modo per non incorrere in
inevitabili, dispersioni economiche del frazionamento degli elementi dell’attivo è,
quantomeno, il tentativo della vendita in unico blocco di tutti i beni strumentabili mobili: la
finalità è quella di conservare almeno l'integrità come unità produttiva unica da offrire sul
mercato ed evitare invenduti sui beni maggiormente obsoleti e di difficile collocazione in
tempi rapidi. Nel caso di specie la vendita per frazionamento di singoli beni risulterebbe
oltremodo diseconomica per la procedura vista la presenza di attrezzatura di buona qualità
(poca) accanto ad attrezzatura quantomeno obsoleta;
Il criterio utilizzato della stima comparata diretta e indiretta non tiene conto di quanto detto
e non tiene neanche conto che le attrezzature rivenienti da una procedura di fallimento o di
liquidazione coatta in caso di smontaggio e trasporto per la futura vendita subiscono una
ulteriore svalutazione; in casi limite l’esperienza ha dimostrato che lo smontaggio e il
trasporto incide in modo così considerevole da rendere l’operazione antieconomica per il
potenziale acquirente specialmente nel caso di attrezzature obsolete con necessità di accurate
revisioni. La vendita frazionata consentirebbe probabilmente realizzi più alti delle poche
attrezzature con interessante valore (appetibilità) di mercato continuando automaticamente a
generare per la procedura costi di stivaggio e, in diversi casi anche di smaltimento; il rischio
di invenduto per le attrezzature con maggiore vetusta è pressoché certo per non parlare poi
dei tempi che si allungherebbero oltremodo limitando la procedura nelle vendite immobiliari
o peggio creando dei costi da sostenere per la procedura stessa.
La vendita in blocco sgombra anche il rischio che l’invenduto deve comunque continuare ad
essere stoccato nei locali della procedura generando i relativi costi che aumenteranno in
misura della variabile tempo e con il concreto rischio di dover procedere poi, in un secondo
momento, allo smaltimento del tutto con il recupero dei soli esigui valori aggiunti di
rottamazioni al netto dei costi di bonifica oltremodo elevati.
E’ di tutta evidenza, per i discorsi fatti nell’intero corpo del lavoro e qui indirettamente
richiamati, che il valore espresso è sotteso alla vendita a lotto unico.
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Il richiamo al concetto di mercato, nell’ottica di procedura concorsuale, pone una
contraddizione in termini con il concetto cardine della stessa: la liquidazione. In primis non
esiste un mercato delle liquidazioni.
La parola mercato presuppone un concetto dinamico (non necessariamente geografico) cui
gli operatori possono in qualche modo accedere e comunicare tra di loro in modo non
occasionale (con continuità o almeno con periodicità). Questi elementi sono totalmente
assenti nel concetto della liquidazione essendo la procedura comunque un fatto straordinario
ed eccezionale.
Il riferimento al valore di mercato non vuole e non può riferirsi ad una valorizzazione che
tenga conto del prezzo comunemente individuato da un indeterminato numero di liberi
acquirenti e venditori quanto, piuttosto, semplicemente e coerentemente con la disciplina
concorsuale, al valore di realizzo dei beni salvo il caso di cessione dell’azienda.
In sede di valutazione il criterio di mercato deve essere calmierato in primis a una regola
generale, ben nota a tutti gli stimatori, ossia che quanto più un bene è connotato da
specificità, e quindi quanto più ristretta è la platea dei suoi possibili utilizzatori, tanto più
ridotto sarà il suo valore di presumibile realizzo, mentre, laddove il bene è agevolmente
utilizzabile da molti soggetti, è fondato presumere che il suo valore di realizzo possa
avvicinarsi al valore normale con cui quel bene ordinariamente si acquista svalutato dalla
normale usura. Il criterio di stima non può trascurare l’ambito in cui la liquidazione del bene
o diritto avviene, che è l’ambito della procedura concorsuale.
La cessione avverrà, pertanto, secondo la prassi e i vincoli della procedura, con valori
presumibilmente inferiori a quelli ottenibili mediante una libera contrattazione di mercato,
non foss’altro che per l’assenza di garanzie sui vizi della cosa ex art. 1490 c.c. che le vendite
concorsuali comportano.
In particolare occorre infatti sempre tenere conto del fatto che la procedura concorsuale
vende il bene rebus sic stanti bus senza garanzie e sottoposto alla clausula as is, nello stato di
fatto e di diritto in cui si trova.
Per quanto riportato il sottoscritto perito ha ritenuto di operare un prudenziale abbattimento
del 30% rispetto al valore di mercato determinato con il metodo della stima comparata
parametrizzato alla situazione contingente (vendita in blocco), per tutti i beni al fine di
individuare il valore di presumibile realizzo. Pertanto il valore di presumibile realizzo dei
beni mobili del presente viene stimato dal sottoscritto in € 302.215,90.
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6.1 CONCLUSIONI VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO Lo scrivente, per quanto detto e richiamato nei capitoli precedenti, ritiene congruo attribuire
ai beni mobili individuati e descritti, nello stato di fatto in cui si trova (as is) senza nessuna forma
di garanzia, un valore di presumibile realizzo, pari ad arrotondati € 302.000 oltre imposte
come per legge e con spese di trasferimento a carico dell’acquirente se dovute.
La documentazione utilizzata e non allegata resta depositata presso il sottoscritto perito che
ritiene così di aver esaurito il proprio incarico.
Foligno, 28 febbraio 2018
Dott. Mauro Cesarini