immaginari di scrittura
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Una proposta di gioco associativo, dentro le immagini, tra rappresentazioni di scrittura e dimensioni del femminile o del maschile. Provare a far lavorare Google Immagini senza usare parole ma a partire da immagini. E vedere cosa capitaTRANSCRIPT
Immaginari di
scrittura
Roberto Maragliano (http://LTAonline.wordpress.com)
Università Roma Tre
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Un invito al gioco1
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Roberto Maragliano Università Roma Tre
“E’ illusorio immaginare che in […] interstizi temporali tra il sonno e la veglia sia più facile cogliere, quasi di sorpresa, le cose alle
spalle, prima che esse assumano una loro precisa dislocazione
mentale e reale?”
No, non è illusorio.E’ il modo più diretto e ricco per ri-vedere
cose che vediamo sempre
Vogliamo applicarlo qui alla scrittura
Roberto Maragliano Università Roma Tre
“Una caratteristica da sempre nota dell’iconico [è] la sua
performatività, la sua capacità di farci fare cose, di provocarci
emozioni, di metterci in moto. L’immagine non è un oggetto inerte della contemplazione disinteressata, ma un corpo
vivente, un’entità energetica che ci attrae o ci respinge, ci incanta
o ci ferisce”
Quali parti di noi stessi mettono in moto le
immagini di scrittura?
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Un gioco come questo, con e dentro le immagini, richiede e nello stesso
promuove una specifica competenza. C’è chi, in analogia con il termine
literacy l’ha denominata electracy. “Sta ai media digitali come literacy sta alla
stampa”
Noi adulti, extracomunitari o immigranti della rete,
presentiamo livelli elevati di illectracy
Come reagire? Mettendoci in gioco
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Quello che propongo è un
gioco aperto, che non si apre e si
conclude qui
Ognuno puòprovvedere acontinuarlo
In presenza e in rete
Roberto Maragliano Università Roma Tre
In che cosa consiste il gioco?
Nel reagire a immagini di
scrittura
Nel parlarle e nel farle parlare
Evitando di parlarne soltanto
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Qui a scuola e lì in rete, come e con
quali parole segnare le immagini?
Con i tag, “taggando”Che roba è?
“Nella terminologia del sistema dei computer in rete, un tag è
una parola-chiave o un termine di tipo non gerarchico che si assegna ad un elemento
di informazione (…come un’immagine digitale…) per descriverlo e consentirne il
reperimento”
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Mettendo assieme i tag di tutti, si
ottengono “nuvole di tag”.
Dunque, siete e siamo tutti invitati
sulle nuvole!
Anche per educare e educarci
a forme attuali di comunicazione
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Il campo e le regole2
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Roberto Maragliano Università Roma Tre
Facciamo il nostro gioco dentro il
campo di tensioni prodotto da due poli concettuali
E’ lì, in quello spazio, che mettiamo
immagini e tag, calibrando vicinanza e
lontananza dall’uno e dall’altro polo
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Prendendo spunto al saggio di Walter Ong, e dalle idee di quanti si rifanno ai lavori di M.
McLuhan (http://it.wikipedia.org/wiki/Marshall_McLuhan), proviamo disporre ed etichettare le nostre
immagini nello spazio tra i due poliorale e scritto
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Ma così (orale/scritto) che gioco sarebbe? Troppo semplice e automatico
Troppo razionale e troppo poco ludico
Da dove siamo partiti? Dal potere evocatore del dormiveglia
E allora, quante sono le associazioni possibili
di orale e scritto? Come cogliere alle spalle i due termini?
Tra le possibili associazioni giochiamo su una
orale = femminile / scritto = maschile
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Le due “nuvole” riprodotte nella diapositiva precedente sono state realizzate in
condizione di veglia, senza avere davanti immagini di scrittura
Riproducono, in buona parte, l’insieme di termini che Ong e McLuhan associano a
oralità e scrittura
Senza negare quegli insiemi di termini, ho aggiunto al centro delle due nuvole
i termini maschile/femminileQuesto è il nostro iniziale “campo di
tensioni”
E’ accettabile? E’ giusto? E’ produttivo?Ce lo dirà il nostro gioco
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“Le icone e i miti nascono dalle circostanze e quindi richiedono
un approccio che sappia prenderli sul serio … il compito implica che il pensiero sappia,
al di qua o al di là della semplice ragione ragionante, tenere conto degli incubi, dei sogni, delle fantasie, in una parola della straordinaria capacità di evadere dal
principio di realtà”
Il nostro gioco parte dalle immagini
ma punta a fare i conti con
l’immaginario
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“L’adozione della cultura scritta segna un mutamento profondo
nella società umana: per effetto di questo mutamento, la vista diventa mezzo per produrre e conservare la
comunicazione e assume il ruolo centrale che prima era riservato
all’ascolto. Tutto ciò, evidentemente, incide
profondamente sul modo di rappresentarsi e rappresentare le
azioni, le intenzioni, gliinteressi: dunque, quanto appartiene
all’esteriorità e quanto è proprio dell’interiorità degli individui“
Immagini di scritturatra esterioritàe interiorità
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Galleria di immaginiI. Il cinema e le ossessioni di scrittura
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Ossessione di parte femminile
François Truffaut,Adele H. – Una storia
d’amore (1975)http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=317
Contenimento e deflagrazione del
delirio
Annegare nella scrittura
https://www.youtube.com/watch?v=5VdHOEMtSvM
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Ossessione di parte maschile
François Truffaut,L’uomo che amava le
donne (1977)http://
www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=26533
Bisogno di raccontare e raccontarsi, di
vivere, rivivere, far vivere
Partorire scrittura
https://www.youtube.com/watch?v=2CiffL-snao
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Ossessione di parte cinema
Orson Welles,Quarto potere
(1941)http://
www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=19665
Frammenti di vita, opinioni, immagini,
suoni che lo spettatore è sollecitato a
comporre
Ipermediare scrittura
https://www.youtube.com/watch?v=BqeFyh0A7P0
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Galleria di immaginiII. Passioni femminili 4
Immagini e suggestioni di
questa sezione
vengono da
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Ozio (riflessivo)
Jean Baptiste Siméon Chardin,
I piaceri della vita privata (1746)
La lettura come uscita dal mondo e via per l’interiorità
Gli abbandoni della scrittura
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Narcosi
Pierre-Antoine Baudouin,
La lettura (1760)
I libri che si leggono con una mano sola
(Rousseau)
Sensualità e insidie della scrittura
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Intensità
Rembrandt,Anziana donna che
legge (1631)
La fatica del leggere
Profondità e religiosità della
scrittura
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Distrazione
Peter Janssens Elinga,
Donna che legge (1668-70)
Tempo sottratto ai doveri
Malìa della scrittura
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IntimitàJan Vermeer,Donna che legge una lettera, 1663-1664
André Kertész,
Ospizio di Beaune,
1929
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DepressioneEdwardHopper,Stanza d’albergo, 1931
Félix Vallotton, La lettura abbandonata, 1924
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Galleria di immaginiIII. Ordinamenti maschili 5
Immagini e suggestioni
di questa sezione
vengono da
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Bulimia Luca Signorelli,Ritratto di Dante Alighieri, 1500-1504
Agostino Ramelli, Macchina di libri, 1588
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Assoggettazione
La biblioteca di Bassora,manoscritto arabo
Giovanni Crespi, Trompe-l’oeil, 1710
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Galleria di immaginiIV. Scrittori e scrittrici 6
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Lui
Andrea Camilleri
Leonardo Sciascia
Luigi Pirandello
Indro Montanelli
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Lei
Elsa Morante
Dacia Maraini
Alba De Céspedes
Gina Lagorio
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Lui e lei in posa
Alberto Moravia Oriana Fallaci
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LIbridi di commiato 7
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Disegni di scrittura
Robert Wilson, Fax augurali a Sophia Loren
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Come scrive un poeta
Testimonianza di Attilio Bertolucci
Da Fare scuola, n. 6, 1987, p. 91
http://issuu.com/educarecomunicare/docs/farescuola06
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http://ilariabrunelli.wordpress.com/2012/04/16/lettera-22-come-le-ciliegie/
Lettera 22
Il reality nella e della macchina da scrivere
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Eleuterio e Sempre mia
Classico romanzo epistolare in forma radiofonica
http://www.radio.rai.it/radioscrigno/trasmettiamo/trasmettiamo_lancio.cfm?Q_IDSCHEDA=97
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Roberto Maragliano Università Roma Tre
Macchine vs computer
Conflitto fra dispositivi
https://www.youtube.com/watch?v=Q8_frnoA_3g
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Sintesi (e altro)
I nostri immaginari di scrittura muovono da tre strati, corrispondenti ad altrettanti sistemi tecnologici• il corpo• la macchina• il digitale
Il corpo sta al femminile come la macchina sta al maschile
Il digitale è ad un tempo maschile e femminile
Un’ipotesi da dimostrare anzi da mostrare
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Il gioco: le regoleSi tratta di• esplorare gli immaginari di scritture• muoversi secondo logiche associative• selezionare rappresentazioni significative
Il gioco: lo strumento
Cercare• con le figure• non con le
parole
Roberto Maragliano Università Roma Tre
Buon divertimento