il sistema nazionale di protezione civile · conoscere e far conoscere i rischi (cultura del...

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1 OPEM – Muggiò - 20170905 Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza OPEM Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Legislazione e normativa Muggiò 2017-09-05 Alberto Radice

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1 OPEM – Muggiò - 20170905

Corso Operatore C.R.I. nel Settore EmergenzaOPEM

Il Servizio Nazionale di Protezione Civile

Legislazione e normativa

Muggiò 2017-09-05

Alberto Radice

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4 OPEM – Muggiò - 20170905

OTTIMACOMUNICAZIONE

TECNOLOGIA AVANZATA:• TELEMATICA

• RADIO & TELEFONIA• INFORMATICA

INSIEME DELLE ATTIVITA’VOLTE A FRONTEGGIAREEVENTI STRAORDINARI

CHE NON POSSONO ESSEREAFFRONTATI CONSINGOLE FORZE

ORDINARIE

COORDINAMENTO STRAORDINARIO DI FORZE

ORDINARIE

INTEGRAZIONESOCIALE

TUTELA DELL’AMBIENTE

PREVENZIONE

CULTURA&

INFORMAZIONE

Cos’è la Protezione Civile ?

ORGANIZZAZIONE

GESTIONE ORDINATADI RISCHI E RISORSE

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5 OPEM – Muggiò - 20170905

Obiettivi della Protezione Civile

CONOSCERE e FAR CONOSCERE

i rischi (CULTURA DEL RISCHIO)

DIFFONDERE

le nozioni di comportamento

EVITARE

le emergenze prevedibili

LIMITARE

al massimo le conseguenze di una catastrofe inevitabile

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6 OPEM – Muggiò - 20170905

• 1963 ALLUVIONE DEL VAJONT (1917 morti, il problema della salvaguardia dello status quo naturale)

• 1966 ALLUVIONE DI FIRENZE (39 morti e gravissimi danni al patrimonio artistico e culturale)

• 1968 TERREMOTO DEL BELICE (296 morti)

• 1970 LEGGE n. 996 “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità”

• 1976 TERREMOTO DEL FRIULI (977 morti)

• 1976 NUBE TOSSICA DI SEVESO (nessun decesso diretto, ma inquinamento del terreno e delle falde idriche irrimediabilmente compromessi per interi decenni)

• 1980 TERREMOTO IN IRPINIA (2734 morti)

• 1981 D.P.R. n. 66 Regolamento di attuazione della legge n. 996/70

• 1985 FRANA TESERO (269 morti)

• 1987 FRANA e ALLUVIONI VALTELLINA (40 morti, paesi interi isolati per settimane)

• 1988 LEGGE n° 400 “Istituzione del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”

La storia e la normativa

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7 OPEM – Muggiò - 20170905

• 1992 LEGGE n° 225 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”

• 1994 ALLUVIONE PIEMONTE (69 morti e migliaia di evacuati, la zona alluvionata è così vasta da essere visibile

dallo Spazio)

• 1996 ALLUVIONI E FRANE IN VERSILIA (13 morti, eventi terribili per la potenza distruttiva)

• 1997 LEGGE n. 59 Conosciuta come la Legge Bassanini con cui si conferiscono funzioni e compiti

amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali

• 1997 TERREMOTO UMBRIA MARCHE (11 morti, migliaia di evacuati, la pressione mediatica è fortissima)

• 1998 D.Lgs n. 112 Decreto attuativo della Legge n.59/97

• 1998 ALLUVIONE SARNO (160 morti)

• 2000 ALLUVIONE NORD ITALIA (4 morti)

• 2001 D.P.R. n. 194 Regolamento della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di

protezione civile

La storia e la normativa

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8 OPEM – Muggiò - 20170905

• 2001 LEGGE n° 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti

interessati si integrano in un’azione comune

• 2001 TROMBA D’ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato)

• 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica)

• 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima)

• 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola)

• 2002 D.L. n° 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla

Presidenza del Consiglio dei Ministri

• 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di 300.000 partecipanti solo in Piazza San Pietro)

• 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall’opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni)

• 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI

• 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto)

• 2008 Direttiva del DPC del 03-12-08: Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala situazione Italia)

• 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di “quiete” un evento di grande portata colpisce l’Italia)

• 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti)

• 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti)

• 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale

La storia e la normativa

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19 OPEM – Muggiò - 20170905

• 1992 LEGGE n° 225 “Istituzione del

Servizio Nazionale della Protezione Civile”• 1994 ALLUVIONE PIEMONTE (69 morti e migliaia di evacuati, la zona alluvionata è così vasta da essere visibile

dallo Spazio)

• 1996 ALLUVIONI E FRANE IN VERSILIA (13 morti, eventi terribili per la potenza distruttiva)

• 1997 LEGGE n. 59 Conosciuta come la Legge Bassanini con cui si conferiscono funzioni e compiti

amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali

• 1997 TERREMOTO UMBRIA MARCHE (11 morti, migliaia di evacuati, la pressione mediatica è fortissima)

• 1998 D.Lgs n. 112 Decreto attuativo della Legge n.59/97

• 1998 ALLUVIONE SARNO (160 morti)

• 2000 ALLUVIONE NORD ITALIA (4 morti)

• 2001 D.P.R. n. 194 Regolamento della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di

protezione civile

La storia e la normativa

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20 OPEM – Muggiò - 20170905

Finalità del Sistema di Protezione Civile

Il sistema di Protezione Civile nasce al fine

di tutelare l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o

dal pericolo di danni derivanti

da calamità naturali, da catastrofi e da altri grandi eventi che determinino grave rischio

Attraverso le

Attività di Protezione Civile

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21 OPEM – Muggiò - 20170905

Previsione

Pre-evento

ConoscenzaFormazioneInformazione alla popolazioneOrganizzazione

Prevenzione

SoccorsoDurante evento o subito dopo l’evento

Attività volte a garantire ogni forma di primo intervento e messa in sicurezza

Superamento emergenzaMedio lungo termine dopo l’evento

Ricostruzione tessuto ambientale, sociale e produttivoAssistenza alla popolazione

Il ciclo dell’emergenza

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23 OPEM – Muggiò - 20170905

Analisi delle cause degli eventi calamitosi

Analisi dei rischi e della loro storicità e frequenza

Quantificazione dei possibili danni

Censimento delle risorse alternative

Previsione

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24 OPEM – Muggiò - 20170905

Attività volte ad evitare o ridurre la pericolosità di un evento

Azioni che comportano degli accorgimenti tendenti a diminuire la vulnerabilità cui siamo soggetti a seguito di un evento

Prevenzione

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25 OPEM – Muggiò - 20170905

Attuazione degli interventi tecnici e sanitari diretti ad assicurare l’assistenza alle popolazioni colpite

Soccorso

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26 OPEM – Muggiò - 20170905

Svolgimento delle attività necessarie alla ripresa delle normali condizioni di vita

Superamento e Ripristino

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27 OPEM – Muggiò - 20170905

Tipologia di Rischi

RISCHIO

NATURALE

SISMICO

VULCANICO

IDROGEOLOGICO

IDROLOGICO

ALLUVIONI

ESONSAZIONI

FRANE

MAREGGIATE

NEVICATE

VALANGHE

URAGANI

SICCITA’

ANTROPICO

ATTIVITA’

INDUSTRIALI

RADIOATTIVITA’

RILASCIO

RADIOATTIVITA’INCIDENTI CHIMICI

E BIOLOGICI

INCENDI

COLLASSO

SISTEMI

TECNOLOGICI

INCIDENTI NEI

TRASPORTI:

AEREI

STRADALI

FERROVIARI

GRANDI EVENTI

COLLASSI EDIFICI

INDUSTRIALI

MANIFESTAZIONI DI

MASSA

TERRORISMO

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Formula per il Rischio

R = P x V

RISCHIO = grado di perdite (numero atteso di perdite umane, feriti, danni alle proprietà, interruzione delle attività, ecc.) in conseguenza di un fenomeno naturale o artificiale;

PERICOLOSITA‘ = probabilità che un fenomeno potenzialmente dannoso si verifichi in un dato tempo e in una data area;

VULNERABILITA‘ = attitudine a subire danni di un elemento o gruppo di elementi esposti al rischio derivante da un fenomeno di determinata pericolosità.

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Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile

Regioni

Province/Uffici Territoriali di Governo-Prefetture

Comuni

Associazioni di Comuni

altri Enti pubblici e privati

Cittadini

Servizio Nazionale di Protezione Civile:

Componenti Istituzionali

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Vigili del Fuoco

Forze Armate

Forze dell’Ordine

Corpo Forestale dello Stato

Servizi Tecnici Nazionali

Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica

Croce Rossa Italiana

Servizio Sanitario Nazionale

Associazioni di Volontariato

Soccorso Alpino

Servizio Nazionale di Protezione Civile:

Strutture Operative Nazionali

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Tipologia degli eventi ed ambiti di competenze

(art.2 L.225/92)

eventi naturali o connessi con l'attivitàdell'uomo che possono essere fronteggiatimediante interventi attuabili dai singoli enti eamministrazioni competenti in via ordinaria

eventi naturali o connessi con l'attivitàdell'uomo che per loro natura ed estensionecomportano l'intervento coordinato di più entio amministrazioni competenti in via ordinaria

calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, perintensità ed estensione, debbono esserefronteggiati con mezzi e poteri straordinari

PIANIFICAZIONE NAZIONALE DI EMERGENZA

PIANIFICAZIONE PROVINCIALE DI EMERGENZA

PIANIFICAZIONE COMUNALE DI EMERGENZA

A

B

C

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32 OPEM – Muggiò - 20170905

Eventi che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili da singoli enti e amministrazioni

competenti in via ordinaria.

Emergenze di tipo A

Competenza Comunale /Inter-Comunale

Attivazione: Unità di Crisi Locale COM / COI / COC

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33 OPEM – Muggiò - 20170905

Eventi che per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni

competenti in via ordinaria.

Emergenze di tipo B

Competenza Provincie e/o Regioni Attivazione: CCS - Prefettura COP / COM

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Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.

Emergenze di tipo C

Competenza allo Stato Gestione: DPC – COMITATO

OPERATIVO - CCS DI.COMA.C. (sul posto)

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Modello di InterventoLI

VEL

LON

AZI

ON

ALE

LIV

ELLO

PR

OV

INC

IALE

LIV

ELLO

CO

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LE

Even

tid

i ti

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Eve

nti

di t

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“b

”Ev

en

ti d

i tip

o “

c”Dichiarazione dello Stato di Emergenza

C.C.S.

Area strategia

funzione decisionaleS.O.U.P.

C.O.M.

Sala Operativa

funzione operativa decentrata

C.O.M.

Sala Operativa

funzione operativa decentrata

C.O.M.

Sala Operativa

funzione operativa decentrata

C.O.C.

Area Strategia

Funzione decisionale

Sala Operativa

Funzione operativa

DI.COMA.C

Da allestire in loco in caso di

grande emergenza

funzione operativa

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Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.)

Gestisce gli interventi a livello provinciale e individua le strategie e le modalitàdi intervento da mettere in atto per il superamento dell’emergenza con ilcoordinamento dei C.O.M., di cui decide anche la posizione;

viene costituito dal prefetto e opera con 14 funzioni di supporto.

All’interno del C.C.S. agiscono i responsabili di tutte le strutture operativepresenti sull’intero territorio provinciale.

Direzione di Comando e Controllo (DI.COMA.C)

Dipende dal Commissario Delegato, nominato dal Presidente del Consiglio deiMinistri, o dal Ministro o Sottosegretario per il Coordinamento della P.C. che hapieni poteri su tutte le operazioni di P.C. ed esercita, sul luogo dell’evento, ilcoordinamento nazionale.

è articolata con una struttura di 14 funzioni di supporto con a capo altrettantiresponsabili, e da settori operativi diretti da dirigenti civili e/o militari.

Deve essere ubicata in una struttura pubblica in posizione baricentrica rispettoalle zone di intervento.

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37 OPEM – Muggiò - 20170905

Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

Presieduto dal Sindaco, quale prima autorità di Protezione Civile per ladirezione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza allapopolazione.

Deve essere ubicato in strutture antisismiche e in aree di facile accesso.

Opera attraverso 9 funzioni di supporto. Per le città con popolazionesuperiore a 35/40 mila abitanti il C.O.C. coincide con il C.O.M..

Centro Operativo Misto (C.O.M.)

Coordina le strutture operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile, nel proprio territorio di competenza;

Agisce a livello comunale e intercomunale;

Per ogni C.O.M. il Prefetto nomina e delega con pieni poteri un Responsabile,che si avvale delle 14 funzioni di supporto.

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COM 2

COM 19

COM 3

COM 4

COM 18

COM 16

COM 14

COM 13

COM 12COM 10

COM 6 COM 9

COM 11

COM 15

COM 5

COM 17 COM 8COM 1

Esempio C.O.M. Provincia di Verona

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39 OPEM – Muggiò - 20170905

• 2001 LEGGE n° 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti interessati si integrano in un’azione comune

• 2001 TROMBA D’ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato)

• 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica)

• 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima)

• 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola)

• 2002 D.L. n° 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

• 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di 300.000 partecipanti solo in Piazza San Pietro)

• 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall’opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni)

• 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI

• 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto)

• 2008 Direttiva del DPC del 03-12-08: Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala situazione Italia)

• 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di “quiete” un evento di grande portata colpisce l’Italia)

• 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti)

• 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti)

• 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale

La storia e la normativa

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40 OPEM – Muggiò - 20170905

Procedure nate al fine di ottimizzare le capacità del Servizio Nazionale di Protezione civile in termini di:

Allertamento

Attivazione

Intervento

Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze (1)

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41 OPEM – Muggiò - 20170905

Disciplinano la:

Gestione del flusso delle informazioni

L’attivazione e il coordinamento delle componenti del Servizio Nazionale di P.C.

Descrivono il modello organizzativo

Indicano per ciascuno gli interventi prioritari da mettere in atto a livello nazionale per supportare e integrare la risposta locale

Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze (2)

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42 OPEM – Muggiò - 20170905

SISTEMA - Sala situazioni ITALIAAttiva 24 ore su 24 - 365 gg. l’anno con personale del Dipartimento della Protezione Civile e delle seguenti Strutture Operative:

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Forze Armate (attraverso Comando Operativo di Vertice Interforze)

Polizia di Stato

Arma dei Carabinieri

Guardia di Finanza

Corpo Forestale dello Stato

Capitaneria di porto – Guardia Costiera

Croce Rossa Italiana

Previo accordo o se la situazione emergenziale lo richiede la struttura modulare permette l’integrazione con la postazione per il rappresentante delle Regioni e Province Autonome e per le altre strutture operative.

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43 OPEM – Muggiò - 20170905

SISTEMA: Funzioni in situazione ordinaria

Ricevere, richiedere, raccogliere, elaborare e verificare le notizie riguardanti situazioni emergenziali previste o in atto e seguirne le evoluzioni,

Assumere informazioni sugli interventi posti in essere e sulle misure adottate a livello locale e regionale,

Mantenere un raccordo informativo con le sale operative nazionali delle forze istituzionali preposte al soccorso e/o pubblica utilità, le sale operative di protezione civile delle regioni e delle province autonome, quelle delle amministrazioni provinciali, gli UTG, le sale operative nazionali e le strutture di controllo centrale degli enti ed amministrazioni che gestiscono le reti e le infrastrutture di servizi,

All’interno del Dipartimento opera in raccordo con i diversi uffici e servizi competenti e mantiene un collegamento informativo ed operativo costante con il Centro Funzionale Centrale, il Centro Operativo Emergenze Marittime (COEM) e il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU),

Produrre un Notiziario quotidiano pubblicato su internet con accesso riservato.

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44 OPEM – Muggiò - 20170905

SISTEMA: Funzioni in emergenza

Oltre a svolgere attività di monitoraggio e sorveglianza ha il compito di allertare e, se necessario, attivare le diverse componenti e strutture del Servizio,

Nel caso di emergenza di carattere eccezionale si configura come struttura di ausilio all’unità di crisi, la cui attività è organizzata per “Funzioni di supporto” a cui partecipano i diversi Uffici/Servizi del Dipartimento e se necessario le diverse componenti e strutture operative del Servizio,

I partecipanti all’Unità di Crisi devono possedere delega di potere decisionale,

Garantire la propria attività di supporto al Comitato Operativo di protezione civile nelle prime ore dell’evento.

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45 OPEM – Muggiò - 20170905

In emergenza si configuracome struttura di

supportoal comitato operativo

Allerta le componenti e le strutture

operative

Mantiene il raccordo con il COAU e il CFC

(Centro Operativo Aereo Unificato –Centro Funzionale Centrale)

Riceve, richiede elabora e verifica le

notizieGarantisce la diffusione delle informazioni alle componenti e strutture

operative

Le Funzioni di SISTEMA

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47 OPEM – Muggiò - 20170905

Le procedure operative

SALA SITUAZIONE

ITALIA -SISTEMA

Comunicazione della notizia verificata

Risorse disponibili (caratteristiche, quantità, dislocazione e tempistica)

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48 OPEM – Muggiò - 20170905

• 2001 LEGGE n° 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti interessati si integrano in un’azione comune

• 2001 TROMBA D’ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato)

• 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica)

• 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima)

• 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola)

• 2002 D.L. n° 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

• 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di 300.000 partecipanti solo in Piazza San Pietro)

• 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall’opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni)

• 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI

• 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto)

• 2008 Direttiva del DPC del 03-12-08: Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala

situazione Italia)

• 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di “quiete” un evento di grande portata colpisce l’Italia)

• 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti)

• 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti)

• 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale

La storia e la normativa

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• Le attività della Protezione Civile vengono ricondotte principalmente a

fronteggiare le calamità e a rendere più incisivi gli interventi nella gestione

delle emergenze.

• Viene ribadito il ruolo di indirizzo e coordinamento del Dipartimento della

Protezione Civile delle attività delle diverse componenti e strutture

operative del Servizio Nazionale.

OGGI (settembre 2017)

• È in corso un’ulteriore riforma del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Il

17/03/2017 è stata approvata la LEGGE n. 30 con la quale il Governo ha

tempo 9 mesi per adottare gli opportuni Decreti Legislativi.

La riforma del Servizio Nazionale

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Normativa Regionale

• L.r. 16/2004Funzioni della Regione (Art.4)

La Regione coordina l'organizzazione e cura l'attuazione degli interventi di protezione civile svolgendo in particolare le seguenti attività:

• previsione e prevenzione dei rischi, secondo quanto previsto dal programma regionale di previsione e prevenzione;

• partecipazione al soccorso, per l'attuazione degli interventi urgenti;

• superamento dell'emergenza, secondo quanto previsto dalla vigente normativa regionale in materia di pubbliche calamità;

• definizione di indirizzi e principi direttivi in materia di protezione civile a cui devono attenersi gli enti locali.

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Normativa Regionale

• L.r. 16/2004Funzioni dei comuni singoli od associati (Art. 2)

Al verificarsi di una situazione di emergenza nell'ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, avvalendosi delle organizzazioni di volontariato operanti a livello comunale o intercomunale, dandone immediata comunicazione alla provincia e alla Regione.

Inoltre i comuni curano la predisposizione dei piani comunali o intercomunali di emergenza, l'attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza.

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Normativa Regionale• l.r. n. 16 del 22 maggio 2004 Testo unico delle disposizioni regionali in materia di Protezione

Civile

• l.r. n. 22 del 24 luglio 1993 Legge regionale sul Volontariato

• l.r. n. 54 del 12 maggio 1990 Organizzazione e interventi di competenza regionale in materia di Protezione Civile

• dgr n.8753 del 22 dicembre 2008 Determinazione in merito alla gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di Protezione Civile

• dgr n. 4732 del 16 maggio 2007 Revisione della "Direttiva Regionale per la Pianificazione di Emergenza degli Enti Locali“

• dgr n. 3116 del 1 agosto 2006 Modifiche e integrazioni alla dgr 19723/2004 di approvazione del protocollo d'intesa con le Province lombarde per l'impiego del volontariato di Protezione Civile nella prevenzione del rischio idrogeologico

• dgr n. 47579 del 29 dicembre 1999 Linee guida sui criteri per l'individuazione e la costituzione dei Centri Polifunzionali di Emergenza in attuazione dell'art. 21, comma 1,2,3 l.r.54/90 e successive modifiche

• r.r. n. 9 del 18 ottobre 2010 Regolamento di attuazione dell'Albo Regionale del Volontariato di Protezione Civile

• Decreto Dirigente Unità Operativa (d.d.u.o.) n° 12812 del 30 dicembre 2013: "Aggiornamento tecnico della direttiva per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile (d.g.r. 8753/2008)"

• Delibera Giunta (d.g.r.) n.581 del 2 agosto 2013: "Determinazioni in ordine all’attivazione del volontariato di protezione civile, in attuazione della Direttiva PCM del 9 novembre 2012"

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Impariamo bene la normativa!

GRAZIE per l’attenzione!

Alberto Radice N.O.I.E. Bresso (MI)

Cel. 338-310.66.36 E-mail [email protected]