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IL SALENTO CHE CRESCE Notiziario Industriale 96 Paolo Pagliaro, presidente di Mixer Media ed editore di TeleRama, che promuove la campagna Salento Doc Nei due grafici in alto ed in quelli della pagina che segue, alcuni dei risultati del sondaggio di Studio Media sulla campagna Salento Doc dalità del contatto telefonico. Gli sforzi fatti per otte- nere dei parametri così rilevanti derivano dal fatto che l’obiettivo è strategico: testare le dinamiche e gli effetti della campagna Salento DOC in questa nuova edizione. Ci dica qualcosa in più sui dati. Il primo dato è emblematico: il 58% degli intervistati ha dichiarato di conoscere Salento Doc , soprattutto gra- zie al circuito televisivo e alla visibilità data da Telerama, ma anche grazie al piano di comunicazione integrato, che coinvolge due canali televisivi (Telerama e Telerama 1), tutte le r adio di Mixer Media (Radio Rama, Radio Man- bassa, Radio Salento, Jet Radio e Radio Nice) ed il por- tale www.salentodoc.tv. Il d ato sulla conoscenza è di per sè importante. Ma all’interno di quel dato dovevamo andare avanti. Conoscere non implica condividere, non è un dato automatico. Ma il dato sul gradimento è straor- dinario: l’ 83% degli i ntervistati ha un’o pinione f a- vorevole sull’intero progetto”. Protagonisti della campagna i consumatori, ma anche le 60 aziende c he hanno aderi to al pr ogetto da Set- tembre 2009 ad oggi. Che ri scontri hanno avuto le aziende partner dopo sei mesi di esposizione media- tica, attraverso Salento Doc? “L’82% delle aziende ha confermato di aver avuto ri- scontri positivi dalla visibilità ottenuta tramite Salento Doc, con un incremento in termini di riconoscibilità e vi- sibilità del brand. Oltre il 58% di loro, ha potuto aprire le porte a nuovi contratti commerciali. Oltre ogni più ot- timistica previsione, e siamo solo all’inizio”.

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IL SALENTO CHE CRESCE

Notiziario Industriale96

Paolo Pagliaro,presidente di Mixer Media ed editore di TeleRama, che promuove la campagnaSalento Doc

Nei due grafici in alto ed in quelli della pagina che segue, alcuni dei risultati del sondaggio di Studio Media sulla campagna Salento Doc

dalità del contatto telefonico. Gli sforzi fatti per otte-nere dei parametri così rilevanti derivano dal fatto chel’obiettivo è strategico: testare le dinamiche e gli effettidella campagna Salento DOC in questa nuova edizione. Ci dica qualcosa in più sui dati.Il primo dato è emblematico: il 58% degli intervistatiha dichiarato di conoscere Salento Doc, soprattutto gra-zie al circuito televisivo e alla visibilità data da Telerama,ma anche grazie al piano di comunicazione integrato, checoinvolge due canali televisivi (Telerama e Telerama 1),tutte le r adio di Mixer Media (Radio Rama, Radio Man-bassa, Radio Salento, Jet Radio e Radio Nice) ed il por-tale www.salentodoc.tv. Il dato sulla conoscenza è diper sè importante. Ma all’interno di quel dato dovevamo

andare avanti. Conoscere non implica condividere, non èun dato automatico. Ma il dato sul gradimento è straor-dinario: l’ 83% degli i ntervistati ha un’o pinione f a-vorevole sull’intero progetto”.Protagonisti della campagna i consumatori, ma anchele 60 aziende c he hanno aderito al progetto da Set-tembre 2009 ad oggi. Che ri scontri hanno avuto leaziende partner dopo sei mesi di esposizione media-tica, attraverso Salento Doc?“L’82% delle aziende ha confermato di aver avuto ri-scontri positivi dalla visibilità ottenuta tramite SalentoDoc, con un incremento in termini di riconoscibilità e vi-sibilità del brand. Oltre il 58% di loro, ha potuto aprirele porte a nuovi contratti commerciali. Oltre ogni più ot-timistica previsione, e siamo solo all’inizio”.

SALENTO DOC

Notiziario Industriale 97

Come è c ambiato l’at teggiamento dei consumatorinell’atto d’acquisto? “Il progetto Salento Doc ha come primo obiettivo quellodi sensibilizzare il consumatore che ha il dovere di ac-quistare in maniera consapevole, di consumare con in-telligenza prodotti e s ervizi che appartengono ad unaterra piena di risorse, di orgoglio e passione.Il dato interessante è che, prima dell’esposizione allacampagna solo i l 32% dei consumatori prestava atten-zione all’origine dei prodotti, dopo sei mesi di campa-gna, il 62% dei consumatori dichiara di leggere leetichette e di valutare la tracciabilità dei prodotti e ser-vizi che acquistano. Una campagna funziona non soloquando è realizzata con criteri rigorosi e con grande pro-fessionalità, ma soprattutto quando ad essa è sottesauna spinta culturale forte”.Quanto è importante che siano sempre più numerosi co-loro che credono e collaborano nel progetto Salento Doc?“Credere, insieme, in questo progetto ci aiuta a costruireuna nuova prospettiva di crescita che parte da noi citta-dini, che si sviluppa dal basso. Creare un “cooperativismosolidale” è fondamentale, in nome di quel “ legame so-ciale”, quel “patto etico” che da sempre abbiamo volutostringere con l a nostra terra. Oggi esistono tutti i pre-supposti per veicolare e divulgare quanto abbiamo co-struito n el te mpo c on d edizione, pa ssione,professionalità. Possiamo e dobbiamo trasformare le no-stre preziose risorse in prosperità, progresso, sviluppo,business, benessere per tutti”.Come è nato Salento Doc , un progetto che ha dimo-strato di essere l’unico che, nel tempo, ha contribuitoconcretamente alla crescita di numerose attività pro-duttive territoriali?“Le motivazioni che mi portarono, nel 1996, a d ideareun progetto come Salento Doc, vanno contestualizzate.In un periodo di grande fermento nei mercati globali siaprivano i primi grandi centri commerciali. Erano e con-tinuano ad essere delle vere e proprie autostrade per iprodotti delle multinazionali; si imponevano le campagnepubblicitarie nelle Tv nazionali, commerciali; le banchelocali venivano fagocitate dai grandi gruppi bancari delNord Italia. Allora, mi chiedevo, quale soluzione migliore

per permettere al nostro sistema produttivo di contrap-porsi al mercato globale? Ho risposto con l’uovo di Co-lombo. La risposta l’ho trovata con Salento Doc. Volevocreare gli stimoli perché le aziende del territorio non get-tassero la spugna. La gara era impari, oserei dire scor-retta: la Ferrari contro la Cinquecento. Il mercato globale ha danneggiato e saccheggiato pertroppo tempo piccoli e medi produttori della nostra terra.E allora, come favorire e sostenere i nostri produttori perdar voce ad una regione, il Salento, che da sempre pro-duce qualità?Ed ecco l’idea “Salento Doc”: un trampolino di lancio permolte realtà aziendali che sono pronte ad emergere, apromuoversi e pr oporsi c ome di retti c ompetitors digrandi brand sul mercato locale. E poi si vedrà”.Presidente, anche durante il convegno ha parlato delSalento come di una Regione. Pensa davvero che l’isti-tuzione di una Regione che includa le tre province diLecce, Brindisi e Taranto possa renderci quella salen-tinità, fatta di sentimenti, cultura, valori, orgoglio,che è il nostro più intimo dna?“Ho parlato di Regione Salento per una semplice ragione:non ho mai creduto nella Puglia, e questo lo dimostrauna scelta radicale di concentrare il raggio d’azione deimezzi di comunicazione del Gruppo Mixer Media sul ter-ritorio del Grande Salento. E questo, perché credo forte-mente n ella n ostra i dentità c ome pri ncipio di

La “salentinità” è un sentimento, un privilegiato rapporto d'amore nei confronti del Salento da parte di chi, in questoterritorio, riconosce la propria “piccola grande patria”

“Salento Doc”, iniziativa da condividere e sostenereLa campagna di sensibilizzazione promossa dalGruppo Mixer Media, “Salento doc”, è un’ottima

iniziativa per incentivareil consumo dei prodottilocali sia da parte dei re-sidenti, sia dei turisti.Esprimo, dunque, unplauso per l’impegno delcollega Paolo Pagliaro, ilquale, ancora una volta, fapropria “una” delle tantebattaglie per lo sviluppodel nostro territorio.Soprattutto in un mo-mento di crisi generaliz-zata, quale quella chestiamo attraversando,nella quale stentiamo a

cogliere i segnali di ripresa, è necessario metterea sistema ogni possibile strategia per costruiresviluppo.E, riprendere una campagna di comunicazione disuccesso, come quella già lanciata nel 1996, puòcontribuire non poco a sollecitare l’utilizzo dei no-stri prodotti sani, genuini, di qualità, e a far cre-

scere le nostre imprese. Sono molteplici, infatti, leaziende salentine che realizzano beni di grandequalità, ai quali spesso vengono preferiti manu-fatti stranieri: dagli alimenti all’oggettistica, dallebevande all’abbigliamento, dalle calzature all’ar-redo, ecc.”.È importante, inoltre, che l’iniziativa del GruppoMixer Media stia trovando la massima condivi-sione, la collaborazione ed il sostegno da parte ditutte le istituzioni, gli enti locali, le organizza-zioni di categoria delle tre province, perché, in talmodo, l’azione di sensibilizzazione risulterà piùincisiva, più forte, con maggiori garanzie di suc-cesso.La campagna “Salento doc”, nell’indurre a modi-ficare i piccoli gesti quotidiani, che vedono i sa-lentini impegnati nell’acquisto di ogni genere diprodotto, non solo alimentare, contribuisce, in-fine, ad accrescere la consapevolezza di poter farematerialmente qualcosa per lo sviluppo del terri-torio. Notevole, quindi, la valenza socioculturaledell’iniziativa, pienamente condivisa da Confin-dustria Lecce.

Piero MontinariPresidente Confindustria Lecce

differenziazione, di unicità, contro le leggi di una glo-balizzazione che mira ad appiattire le differenze di tipostorico e culturale. Da qui anche il progetto “SalentoDoc” e non, per esempio, “Puglia Doc”.La Puglia non esiste nella storia, è stata, come sapete,una scelta burocratica. Esistono, semmai, “le Puglie”.Non credo in una Puglia che appare sfumata, impercetti-bile, lontana e che si esibisce solo in prossimità di cam-pagne elettorali per poi scomparire nuovamente. UnaRegione che ci lascia sempre ai margini e che non prestala dovuta attenzione ai nostri bisogni concreti, che sisnoda attorno ad una politica ‘baricentrica’, intorno a deiconfini e degli interessi che ci vedono sempre e comun-que tagliati fuori.La “salentinità” è un sentimento, una condizione psico-logica, un privilegiato rapporto d’amore nei confronti delSalento da parte di chi, in questo territorio, riconosce lapropria “piccola grande patria”.E’ salentina la musica, la moda, la località turistica presad’assalto, l’industria del vino, i tamburelli della Nottedella Taranta. E’ salentino il barocco. In definitiva, lascommessa di costituire una Regione sulla base di quella“miscela” unica e problematica di caratteri che costitui-scono la salentinità, appare oggi un compito che può es-sere realizzato nelle coscienze, ma che, nostro malgrado,risulta contrastato dal disegno politico che tiene in unangolo il nostro territorio di Lecce, Brindisi, Taranto”.

Verrebbe da pensare ad un atteggiamento un po’ cam-panilistico, contrario alle regole alla base del mer-cato unico e della concorrenza. Cosa ci dice in merito?“Salento Doc non mira ad un modello di economiachiusa, non vuole trincerarsi dietro uno sterile e bigottolocalismo. Al contrario, si pone in un’ottica di “prote-zionismo costruttivo” ed efficace dei prodotti locali. Un“marchio ombrello” che possa conferire loro maggior pre-stigio, garantendo un plus di qualità e un valore ag-giunto inconfondibile, per una riconoscibilità più chiaraed immediata da parte dei consumatori.Oggi, come e più di ieri, continuiamo a combattere una sfidaalla globalizzazione usando la forza della comunicazione edell’informazione al servizio della collettività, attraverso ilrecupero e la valorizzazione delle nostre peculiarità identi-tarie e delle nostre tradizioni più autentiche.Poi, il progetto, potrebbe anche chiamarsi “Terra Jonico-Salentina” oppure Penisola Jonico-Salentina, o “Terradei due mari”, o “Grande Salento”, o “Regione Salento”,il concetto è sempre lo stesso: voler racchiudere, inpoche parole, la nostra matrice culturale che è fatta distoria, valori e tradizioni, di un 1.800.000 abitanti.Come risponde a chi invece sostiene che per averesuccesso occorre esportare i nostri prodotti?“Rispondo che per essere veramente competitivi sui mer-cati nazionali, internazionali e globali, occorre essereprima di tutto dei modelli di riferimento aziendali nel

98 Notiziario Industriale

IL SALENTO CHE CRESCE

Da sinistra:Antonio Gabellone,

Gianni Florido eMassimo Ferrarese,

rispettivamentePresidenti della

Provincia di Lecce,Taranto e Brindisi

proprio territorio, perché le leggi dell’economia parlanochiaro: occorre essere riconosciuti e apprezzati “in casa”,per avere i presupposti e i requisiti giusti per uscirefuori”.Come possiamo allora combattere la continua “inva-sione barbarica” che vede le nostre aziende vittimesui mercati locali, nazionali e internazionali? Può, Sa-lento Doc, essere una possibile soluzione per le no-stre aziende, per l’economia locale e per tutti noi?“Acquistare e consumare in maniera consapevole, que-sta è la possibile soluzione che Salento Doc acclama agran voce. Consumare con consapevolezza i prodotti lo-cali vuol dire saper scegliere tra le migliaia di offertecommerciali che inondano la grande distribuzione e tuttii punti vendita. Un prodotto, il nostro, che vanta altistandard qualitativi anche in termini di certa e sicuraprovenienza, di trasparenza nella filiera e che si traduce,dato assai rilevante, in sicurezza e rispetto per l’am-biente. I nostri prodotti sono a “Km 0”, ed un consuma-tore attento sa che acquistare un prodotto Made inGrande Salento, significa tutelare il proprio territorio einvestire in un domani migliore che potrà garantire piùbenessere per tutti.E allora, perché scegliere di acquistare il caffè Lavazza,quando abbiamo su questo territorio un modello azien-dale che è Quarta Caffè, che produce qualità, tradizione;perché consumare il tonno Nostromo prodotto a Modena,o il Callido, quando possiamo vantare prodotti di straor-dinaria qualità nelle materie prime, nella lavorazione, intermini di rispetto per l’ambiente? Abbiamo un Tonnoprodotto ad Avetrana, Tonno Colimena, dalle caratteri-stiche organolettiche strepitose. E perché acquistare ge-lati Sammontana o Algida, quando esistono deglistabilimenti di produzione locale artigianale, GelatiRoyal, Martigel, o Gelmar? E come mai ancora molti ri-storatori preferiscono proporre un Barolo o un Chianti,quando abbiamo un Salice Salentino, o un Primitivo diManduria, o un Negroamaro che possono pregiarsi di ri-conoscimenti nel mondo? Perché non esaltare le indi-

scusse qualità del vino di Cantine Due Palme, o del-l’azienda vitivinicola Scippa - Stefanizzo e molte altreancora? Poi alla genuinità dei latticini del Caseificio Ba-rone o di Aia Vecchia, perché preferire i prodotti Parma-lat o Galbani? E perché acquistare Orogel e non Agriconfche produce ortaggi grigliati scrupolosamente selezio-nati? Come non scegliere di avere nella propria dispensala pasta Pedone o Molino del Salento che sono prodottenel nostro territorio e che non hanno nulla da invidiarealla Barilla? E ancora la qualità artigianale delle calzaturerealizzate da Antonio Parrotto a Casarano, o da Filanto,o dal calzaturificio Vantaggiato... perché andare alla ri-cerca di Melluso o Valleverde?Le nostre aziende sono la nostra forza, impariamo ad ac-quistare con intelligenza e consapevolezza, diamo loro lapossibilità di continuare a produrre qualità”.In che modo le aziende possono entrare a far partedel circuito virtuoso di Salento Doc?“La campagna costruita intorno a questo brand è una“vetrina” importante e fruttuosa per le nostre aziende,ma è anche un laboratorio aperto a tutte le idee che oggisi stanno sviluppando intorno ad essa. Ad esempio l’aper-tura di punti vendita specializzati, di corner espositivinella distribuzione organizzata, di grandi outlet, spazinei quali Salento Doc diventa “griffe” prestigiosa; o an-cora la partecipazione a Fiere, tour enogastronomici, lacreazione di stand nelle piazze, e potrei continuare.Garantirsi un posto all’interno di questa vetrina significaallargare il ventaglio di possibilità di conoscenza e visi-bilità delle aziende. Affermarsi sul mercato locale signi-fica fidelizzare i propri consumatori e conquistarne dinuovi; significa garantirsi un futuro, creare nuovi posti dilavoro, aumentare il livello occupazionale territoriale, si-gnifica crescita e sviluppo economico e sociale, cioè be-nessere per tutti.Costruiamo, allora, insieme le condizioni per un futuro mi-gliore. Sosteniamo insieme Salento Doc“.

Maria Rosaria Polo

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SALENTO DOC

Danila Montinari, amministratore delegato di Ali-gros Spa, in occasione del convegno Salento Doc, hasottolineato che “..occorre costruire un percorso forteche passa dallo sviluppo di quelle che sono le nostregrandi risorse. Abbiamo grandi prodotti, non solo nelsettore agroalimentare, ma anche nell’artigianato enei servizi, e dovremmo avere più orgoglio nel pro-muovere la nostra cultura, le nostre tradizioni. Madobbiamo crederci. Mi rivolgo agli imprenditori locali:bisogna lavorare su noi stessi, perché insieme pos-siamo fare tanto. Noi abbiamo scelto di sostenere Sa-lento Doc, come abbiamo fatto anche per CuoreAmico; una scelta frutto della stessa filosofia: cre-diamo nel territorio e vogliamo contribuire a miglio-rarlo. Invito tutti gli imprenditori ad allargare la lorovisione, ad avere voglia di continuare a crescere e fareil massimo di quanto sia nelle loro possibilità. Intel-letto, voglia, passione, entusiasmo, capacità..., la no-stra terra ne ha da vendere, basta crederci perchétutto questo diventi valore aggiunto...”.

Antonio Quarta, amministratore unico di QuartaCaffè, durante il convegno di Salento Doc, ha affer-mato che “...iniziative come questa che stabilisconocollegamenti ed eventi che facciano sentire protago-nista l’azienda, la rendano soggetto attivo che deveinterfacciarsi con il mercato, i competitori e le istitu-zioni, rivendicando con orgoglio le proprie radici d’ap-partenenza, sono assolutamente positivi. Se noisapremo percepire il grande valore aggiunto di questafilosofia, sarà più facile per tutti organizzarci control’imposizione delle regole della grande distribuzione,delle multinazionali, del mercato globale. Se riusci-remo a fare di Salento Doc una vera e propria rete

strategica, alzeremo una barriera fortissima nei con-fronti dell’invasione barbarica costante di cui il nostroterritorio è vittima in ogni settore merceologico e deiservizi...”

“Insieme si vince.., le Istituzioni, le tre Province..,dobbiamo stare insieme..”, Angelo Maci, presidentedi Cantine Due Palme, incalza così, “...Un plauso,dunque, a Salento Doc che ha saputo mettere insiemecittadini, produttori, artigiani, imprenditori per dareun input al nostro territorio, per poter uscire dallacrisi. Salento Doc, invitando i consumatori ad acqui-stare i nostri prodotti, ha dato e continua a dare allenostre aziende quella marcia in più che, dopo anni dioppressione, ci sprona ad andare avanti...”

...”Condividiamo questo impegno di TeleRama..”,esordisce Giovanni Florido, presidente della Provinciadi Taranto, “... Abbiamo l’obbligo di rendere più fortequesto pezzo di Puglia. Occorre trovare strumenti pro-mozionali di vendita, facendo però attenzione al sen-timento dei consumatori. E’ la tracciabilità, il rapportodi qualità, che fa diversa l’attenzione del consuma-tore nei confronti del prodotto. Il tema della filieracorta, il tema della garanzia è, a questo proposito,fondamentale”.

100 Notiziario Industriale

IL SALENTO CHE CRESCE

Antonio Gabellone, presidente Provincia di Lecce;Danila Montinari, amministratore delegato di AligrosSpA; nella pagina che segue: Paolo Pagliaro e, insenso orario, Angelo Maci, presidente di Cantina DuePalme, che ospitava l’evento e Antonio Quarta,amministratore unico di Quarta Caffè

Le testimonianze

Sul discorso della filiera corta e tracciabilità.., so-stiene Massimo Ferrarese, presidente della Provinciadi Brindisi, “..dovremmo iniziare a parlare non più di“Km 0”, quanto di “Km 100”, dovremmo iniziare adapprezzare e proporre i menu a Km 100, che è il rag-gio di quest’area geografica. Dovremmo iniziare a con-sumare tutto quello che si produce nel nostroterritorio, abituando anche i nostri figli a consumarecon consapevolezza”.

Antonio Gabellone, presidente della Provinciadi Lecce, pone l’attenzione sui mercati e sullaconcorrenza: “Molte produzioni, oggi, trovanouna concorrenza spietata e agguerrita e, allora,bisogna porre in essere una strategia completa,come quella di Salento Doc, e, per essere presentisui mercati, per esportare, bisogna credere forte-mente nei nostri prodotti, che hanno una qualitàeccellente”.

“Non possono non esserci le Camere di Commer-cio a supportare un progetto come Salento Doc”,dice Alfredo Prete, presidente della Camera diCommercio di Lecce, “..un progetto validissimoche promuove i nostri prodotti. Noi stessi, pur-troppo, non conosciamo i nostri prodotti e Sa-lento Doc serve proprio a questo: a far conoscereai consumatori che abbiamo prodotti di altissimaqualità che bisogna imparare ad apprezzare. E inun momento come questo, di crisi economica,credo sia fondamentale stringerci tutti assiemesotto uno stesso Marchio riconoscibile. Bisognafare squadra tra le Province di Lecce, Brindisi eTaranto. Un milione e 800.000 persone insiemepossono fare tanto.

Alfredo Malcarne: “..il progetto Salento Doc èun progetto con una mission ben precisa: soste-nere la nostra produzione. Un progetto che - con-

tinua il Presidente della CCIAA di Brindisi - attraversoil patto etico stretto con i produttori e attraverso lasensibilizzazione dei consumatori, ha valenza ed in-teresse comune, funziona. Ed è evidente. I dati stati-stici lo confermano, ha funzionato e funziona dalpunto di vista economico...”.

101Notiziario Industriale

SALENTO DOC

Paolo Pagliaro ha fondato Tele Rama nel 1989

IL SALENTO CHE CRESCE

Notiziario Industriale102

Il Salento, oggi, più che mai, rappresenta la nuovafrontiera del turismo di qualità. L’estesa provin-cia di Lecce porta in sé i segreti di una offerta

turistica tanto variegata quanto speciale. E’ così che,vicino Otranto, ci si può imbattere nella MasseriaMontelauro, un antico ed affascinante eremo, vicinoal Monastero di San Nicola di Casole, che nel ‘600 fudi proprietà spagnola e dal 1878 masseria.Acquistata nel 2001 da Elisabetta Massaro e dalle fi-glie Caterina e Mercedes Turgi Prosperi, la strutturaè stata sapientemente ristrutturata per mantenerneinalterati il valore e la natura.“L’abbiamo trovata per caso - affermano le giovaniimprenditrici, quasi all’unisono - era una masseriadiroccata, quasi disabitata e ce ne siamo innamoratesubito. Abbiamo deciso di lasciare Milano e tornarenel Salento, terra di origine della nostra mamma”.

E da questo colpo di fulmine, è nata unastruttura ricettiva nella quale “la vacanzaè… sempre troppo breve!”. Il bianco e icolori puri della natura si accordano per-fettamente con l’austerità dell’antica di-mora, che apre agli odori di un ambientequasi incontaminato. Nella campagna diMontelauro è possibile, chiudendo gliocchi, vedere ancora i monaci bizantini,operosi, che hanno tracciato i primi sen-tieri in una terra bruciata dal sole, spin-gendosi fino alle grotte di Porto Badisco,dove trovavano rifugio dalle scorrerie deipopoli invasori. Oggi questi stessi sentierisono un vero e proprio paradiso per il trek-king a piedi, ma c’è davvero tutto pertutti.

Vicino Otranto ci si può imbattere in una splendidastruttura ricettiva che nel ‘600 fu di proprietà spagnola

Masseria Montelauro,un concentrato di emozioniIl tramonto è uno spettacolo da non perdere, quandoil paesaggio si colora di rosa e viola e le rondiniarrivano per bere l’acqua della piscina

A Punta Sant’Emiliano le immersioni subac-quee; a Otranto ci si può perdere nei vicolibianchi, costeggiare il Castello, trascorrereore spensierate tra le spiagge e le scoglieremozzafiato, che lasciano godere del mare piùblu che si sia mai visto.Ma gli itinerari sono davvero infiniti nel-l’opulenza barocca di Lecce, sulle tracce del-l’Impero romano, che di qui partiva allaconquista dell’Oriente.E in ogni momento della giornata, si può tro-vare ristoro nelle confortevoli sale della Mas-seria Montelauro. Ogni stanza, con ingressoindipendente dal giardino, è dotata di tutti icomfort - aria condizionata, telefono e ac-cesso a internet, frigobar, phon, asciuga-mano per la piscina, cassaforte e tv - e

arredata con grande cura: mobili di legno e ferro, recu-perati dai mercatini di antiquariato o provenienti dalMarocco, arredi e oggetti etnici, come lanterne, vassoi,teiere e tappeti kilim, che rimandano all’Oriente, con-tribuiscono a rendere il soggiorno veramente unico.Sveglia al mattino tra il cinguettio di rondini e tortore,che hanno scelto il giardino della struttura come di-

mora. Dopo la colazione golosa, servita all’ombra delpergolato, si può scegliere se abbandonarsi a bordo pi-scina o raggiungere il mare, andare a cavallo o in bici-

cletta, passeggiare a piedi tra gli ulivi o scoprire ilpanorama delle coste in barca, magari a vela. Per igourmand un bel corso di cucina, per gli sportiviuno stage di tai chi, per coloro che amano il relax unmassaggio da veri esperti di reiki, cristallo e aro-materapia.Il tramonto è uno spettacolo da non perdere, quandola Masseria Montelauro si colora di rosa e viola e lerondini arrivano per bere l’acqua della piscina, sfio-randola. Il calore del giorno si stempera nella brezzanotturna. Si accendono le luci e l’aperitivo è servitoin giardino a lume di candela: è il momento per co-noscersi e fare due chiacchierare con gli altri ospitio godere della compagnia di un buon libro.La sera a Montelauro è l’occasione per degustare isapori della cucina salentina, nell’intimo ristoranteo nel patio esterno: senza file, né attese, è solo pergli ospiti. Pasta e ceci, orecchiette alle cime di rape,purè di fave e cicorie, gli irresistibili pasticciotti

MASSERIA MONTELAURO

Notiziario Industriale 103

Ogni stanza, con ingressoindipendente dal giardino,è dotata di ogni comforte arredata con grande cura

della tradizione salentina, pasta frolla ripiena di cremapasticciera. Dopo cena c’è il salotto en plein air, sullaterrazza panoramica, per guardare le stelle, assaporandoun vino passito tra tappeti e cuscini.In lontananza brilla Otranto, terra di spettacoli e sor-prese nell’atmosfera medievale dei vicoli intorno al Ca-stello e alla Cattedrale, nei locali arroccati sullescogliere. E poi si va in camera per riposare, in attesache spunti l’alba del nuovo giorno, la prima a sorgerenella città più a est d’Italia, in quell’estremo lembo, delfinibus terrae, che culmina con Santa Maria di Leucacon il faro, la Basilica e le ville eclettiche.Sono tanti i luoghi unici e indimenticabili del Salento,che si scoprono per caso, mentre s’insegue l’essenza diquesta terra e restano per sempre nel cuore, come perincantesimo.

IL SALENTO CHE CRESCE

Il 24 giugno si è tenuta l’inaugurazione di unparco fotovoltaico a Lequile, in provincia diLecce, realizzato dall´azienda austriaca PV InvestGmbH, alla presenza dell’ambasciatore austriacoper l’Italia, Christian Berlakovits e del consoleonorario, Marzio Musolino.Il parco ha una potenza complessiva di 1 MW. Èstato realizzato con l’apporto di una serie di dittelocali tra le quali la Latino Srl (opere civili emontaggio moduli), la FD Elettrica (lavori elet-trici) e la Nova Group (lavori di connessione inmedia tensione).La progettazione edil project manage-ment in fase di rea-lizzazione nonché lafornitura di moduli èstata fatta da KiotoItalia Srl in collabo-razione con lo StudioAssociato Lolli Bolo-gnini di Lecce.

INAUGURAZIONEDEL PARCO FOTOVOLTAICO

100 anni.Confindustriain festa

Cento anni ma non li dimostra. Confindustria, fon-data nel maggio del 1910, sta celebrando questoprestigioso anniversario, con un ricco cartellone di

eventi, distribuiti nel corso dell’anno, sull’intero terri-torio nazionale. Un calendario, fortemente voluto dallapresidente Emma Marcegaglia, con convegni, incontri,borse di studio, pubblicazioni, giornate dedicate alla ri-cerca, all’innovazione e all’orientamento professionaledei giovani, confrontisu quello che sarà (oche dovrebbe essere) ilnostro Paese nel pros-simo futuro e sul ruolodi Confindustria nellosviluppo. Uno spazioimportante è stato ri-servato anche alla cul-tura, nella convinzione,come sostenuto dallapresidente Marcegaglia,che la cultura sia unostrumento capace diprodurre valori e gene-rare nuovo pensiero eche sia necessario inve-stire sul capitale umano

di informazioni e conoscenze, sul capitale simbolico diidentità e riconoscibilità. Un ambito di intervento inlinea con i principi che Confindustria sostiene e rappre-senta.Per tali ragioni Confindustria realizzerà anche due mo-stre, una pittorica a Torino ad opera di giovani artistiemergenti, l’altra fotografica alla Triennale di Milano ea Roma, su cento anni di imprese italiane, raccontate da

grandi fotografi contem-poranei. In un secolo,infatti, sono nate e cre-sciute sotto l’ala di Con-findustria moltissimeimprese che hanno fattogrande il Made in Italy,prima in Europa, poi nelmondo. Ed è proprio aqueste che Confindu-stria dedica i festeggia-menti per i suoi centoanni. Le celebrazioni sisono aperte a Torino il10 febbraio con la con-segna degli Awards forexcellence “Andrea Pi-ninfarina”. Tre le catego-

Davvero ricco il programma di eventiper le celebrazioni del centenario

100 anni.Confindustria in festa

Uno spazioimportante èstato riservatoalla cultura,come strumentocapacedi produrrevalorie generarenuovo pensiero

Piero Montinari ed Emma Marcegaglia

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Notiziario Industriale106

rie a premi per le imprese: campione del made in Italynel mondo; dell’innovazione; della valorizzazione delterritorio.“Il Sud aiuta il Sud” è stato il tema del secondo ap-puntamento tenutosi a Bari, il 19 febbraio, nella sug-gestiva cornice del Teatro Petruzzelli. “Cento anni sonoun compleanno importante, ha detto la presidente Mar-cegaglia, per questo motivo si è pensato a numeroseiniziative che potessero coinvolgere tutti, dal Nord alSud. La storia della confederazione ha influenzato nonsolo la storia economica ma anche quella sociale delPaese. I valori di Confindustria, l’imprenditorialità, illavoro, la produzione, lo sviluppo, sono parte della

vita di tutti i cittadini”. Tanti gli argomenti affrontatinel corso del convegno di Bari, volto ad illustrare le “ri-cette” per la ripresa del Mezzogiorno: rendere più effi-ciente la pubblica amministrazione; gestire al meglio ifondi strutturali; garantire la sicurezza degli imprendi-tori. “Confindustria, ha affermato Marcegaglia, è controuna logica di incentivi a pioggia a fondo perduto. Siamoper una politica industriale che premi le imprese vere chefanno innovazione vera”. Emma Marcegaglia, inoltre, haribadito l’impegno contro la malavita che danneggia le

imprese ed ha richiamato il codice etico, esteso a tuttele imprese d’Italia, che prevede l’espulsione da Confin-dustria delle aziende che non denunciano il pizzo.Dal convegno “Il Sud aiuta il Sud” è emerso soprattuttoche impegno e senso di responsabilità sono le leve sullequali le classi dirigenti meridionali devono puntare persupportare il processo di rinascita del Mezzogiorno. Oc-corre così abbandonare la logica atavica della dipen-denza, del piangersi addosso e del dare sempre la colpaa qualcun altro, per fare dell’efficienza, della qualità edella competitività le chiavi di volta del rafforzamentodel nostro sistema produttivo. Ed inoltre legalità, ri-cerca e innovazione, insieme ad un sistema infrastrut-turale in rete, sono ulteriori sponde di crescita per unMezzogiorno che vuole rivolgere con fiducia lo sguardoal futuro.

Maria Rosaria PoloUfficio Comunicazione Confindustria Lecce

[email protected]

Anche un francobollocelebrativoper la fondazionePoste Italiane haemesso il 55 mmaaggggiioo uunfrancobollo celebrativodi Confindustria, in oc-casione del centenariodella fondazione.Il francobollo, del valoredi € 1, 40, è stampato inquadricromia dall’Offi-cina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zeccadello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su cartafluorescente, non filigranata. Il formato è di 30x 40 millimetri e verrà stampato in 26 x 36. Ladentellatura: 13¼ x 13. Tiratura: quattro milioni di esemplari; foglio:cinquanta esemplari valore “€ 70, 00”.La vignetta riproduce, su fondo celeste, il trico-lore, al cui centro campeggia il logo del cen-tenario di Confindustria dal quale si diramaun ideale vortice di frecce.Completano il francobollo la legenda “Cen-tenario Fondazione Confindustria”, lascritta “Italia” e il valore.Il bozzetto è stato realizzato da Luca Van-gelli.A commento dell’emissione verrà posto invendita il bollettino illustrativo con articoloa firma della presidente di ConfindustriaEmma Marcegaglia.Lo “Spazio Filatelia” Via Cordusio, 4 - Mi-lano utilizzerà, il giorno di emissione, l’an-nullo speciale realizzato a cura dellaFilatelia di Poste Italiane.Il francobollo e i prodotti filatelici sarannoposti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Spor-telli Filatelici del territorio nazionale, gli “SpazioFilatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trie-ste e sul sito internet www.poste.it.

(Foto Fabio Centrone)

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Notiziario Industriale 107

Per acclamazione l’assemblea della Sezione Abbi-gliamento ha eletto come suo presidente, per ilprossimo triennio, Luciano Barbetta, della Bar-

betta srl di Nardò.Luciano Barbetta, dopo aver ringraziato i colleghi per lafiducia accordatagli, ha subito sottolineato come il set-tore stia pagando fortemente lo scotto della crisi: “Lenostre aziende hanno bisogno di una progettualità con-creta per risalire la china e recuperare competitività”.E proprio su questa progettualità abbiamo sentito il neoeletto.Presidente Barbetta, su quali leve punterà per unsettore che, come lei stesso ha affermato nel suo di-scorso di insediamento, versa in una situazione dav-vero critica?“È mia intenzione collaborare insieme ai colleghi dellaSezione su alcuni punti fondamentali che, poi, costitui-scono la base del mio programma: qualità e servizio,formazione, fare squadra e legame con il territorio, eticasociale, progetti di ricerca, campionari innovativi edaiuti alla commercializzazione”.Qualità, squadra, formazione ed innovazione dunqueper affrontare in maniera sempre più forte i mercatiinternazionali.“L’estero deve essere il nostro principale mercato di ri-ferimento ed è per questo che è necessario procederead un decisivo innalzamento del target di produttività

e qualità, onde catturare sempre maggiori acquirenti.Per troppo tempo le nostre produzioni hanno, per cosìdire, lasciato a desiderare, se non per poche eccezioni.Il nostro obiettivo oggi deve essere quello di raggiun-gere le fasce di alta gamma”.Come ha intenzione di portare avanti questo impe-gno?“In primo luogo sarebbe opportuno avviare un costanteprocesso di miglioramento delle professionalità internealle aziende – dalla manodopera al management - percui si cercherà di proporre misure a favore delle impreseche, da un lato, intendono riqualificare le produzioni e,dall’altro, investono nella formazione continua del per-sonale. È sotto gli occhi di tutti la delicata situazionein cui versano le imprese, per cui occorrerà approfit-tare di tutte quelle sinergie che nascono dall’as-sociazionismo ed usufruire delle opportunitàformative che il sistema confindustrialemette a disposizione”. Spesso si parla degli imprenditoricome uomini soli al comando.“Un neo che dobbiamo assoluta-mente correggere sul campo. Perme è importantissimo il gioco disquadra, mentre il Salento ha di-mostrato per troppo tempo unascarsa familiarità con la menta-lità associativa e cooperativistica.Consorziarsi o creare dei mini di-stretti, nel rispetto comunque dellepiccole realtà che potrebbero diven-tare degli spin off operativi, permette-rebbe, invece, di presentarsi sul mercatocon un maggiore potere contrattuale e – qualientità più grandi – proporsi, anche, come piatta-forme logistiche pronte a soddisfare le esigenze delmercato. In tale ottica si contribuirebbe ad annullare ilgap causato da una ubicazione geografica non tra le piùfavorevoli”. Tutto ciò presuppone un rapporto di fiducia grandecon i propri partner.“Vorrei dare grande spazio in questo triennio di presi-

108 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

In marzo la Sezione ha votato per acclamazione il nuovo consiglio

Barbetta Presidentedella Sezione Abbigliamento

Vicepresidente della Sezione Abbigliamento è stataeletta Barbara Pianese - Api Operaie.Del consiglio di Sezione faranno parte, insieme alpresidente ed alla vicepresidente: Claudio Barone –Incab; Salvatore Pennetta - Pennetta srl; NicolaZippo - ISA. Hanno ricevuto la delega per il Comitato Piccola In-dustria lo stesso presidente Luciano Barbetta, al-l’Internazionalizzazione Salvatore Pennetta.

IL CONSIGLIO DELLA SEZIONE

denza all’etica e alla lotta a tutte le forme di illegalità,per promuovere invece la responsabilità sociale d’im-presa di aziende trasparenti, sane, capaci di riscuoteregrande fiducia da parte di banche, investitori e partner.In tale ambito vorrei affrontare anche il tema della crea-zione di ludoteche per le mamme lavoratrici che, nel-l’evoluzione della società moderna, hanno la necessitàdi maggiori servizi rispetto a quelli offerti dal contestosocio-familiare. Il futuro delle nostre imprese si lega atutto questo.”. Le imprese salentine ultimamente hanno notevoliproblemi anche sul versante del credito.“Si tratta di un problema comune a tutte le imprese del

nord e delsud. Occorre cer-

care sempre più un rap-porto fiduciario e di massima

trasparenza nei confronti del mondo bancario, alla lucesoprattutto dell’attuale sistema di valutazione ai finidell’assegnazione del rating. Ritengo altrettanto impor-tante, però, avviare un confronto anche con gli enti pre-

videnziali per far sì che si proceda ad una sospensioneo ad una dilazione delle posizioni debitorie contribu-tive pregresse delle aziende, specie se riferite alla ‘tassadi ingresso’ da versare all’INPS per i lavoratori collocatiin mobilità”.

109Notiziario Industriale

SEZIONE ABBIGLIAMENTO

Luciano Barbetta Eletti i nuovi Probiviri Nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria diConfindustria Lecce sono stati eletti Probiviri:GGiiaacciinnttoo UUrrssoo;; FFuullvviioo BBaabbbboo;; AAlleessssaannddrroo SSttaassii;;AArrmmaannddoo PPeeddoonnee;; AAllffrreeddoo MMaannnnaarriinnii;; LLuucciioo CCaa--pprriioollii;; GGiioorrggiioo PPeettrraacchhii;; SSaarraa AAnnddrriioolloo.I Probiviri, secondo lo Statuto, hanno il compitodi dirimere eventuali controversie che potreb-bero insorgere tra le componenti del sistema eche non si siano potute definire bonariamente.L'interpretazione dello Statuto, nonché di ognialtra norma regolativa dell'Associazione è diesclusiva competenza dei Probiviri.I Probiviri sono chiamati, altresì, a vigilare sullarispondenza dei comportamenti degli Associatial Codice Etico ed alle delibere confindustrialiin materia di trasparenza, nonché a esprimereil proprio parere sui candidati alle cariche so-ciali.Durano in carica tre anni e sono rieleggibilisenza limiti di mandato.L’Assemblea, al termine delle votazioni, nelprendere atto del risultato, ha espresso il pro-prio deferente ringraziamento agli eletti, sotto-lineandone la grande levatura professionale,morale e sociale.

Tra marzo ed aprile, presso la sede di Confindustria Lecce,si sono svolti due seminari: il primo sul nuovo sistemainformatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti SI-STRI ed il secondo sugli adempimenti in tema di PCB. Gli argomenti sono stati introdotti dai presidenti MarioMontinaro, Sezione Ambiente; Sebastiano Schito, SezioneTerziario Avanzato; Antonio Mengoli, Sezione Costruttoridi Impianti ed Energia, che hanno promosso l’iniziativa.Il SISTRI è stato istituito nel 2009 per iniziativa del Mi-nistero dell’Ambiente al fine di promuovere l’informatiz-zazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali. L’innovazione di questo sistema consiste in una procedurapiù semplificata e in una conseguente riduzione dei costia carico delle imprese e maggiore trasparenza, conoscenzae prevenzione dell’illegalità. Per le operazioni di controllosi fa riferimento al Comando Carabinieri per la tutela del-

l’ambiente, che dovrà garantire la disponibilità dei datisulla produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti.Con il SISTRI cambierà il modo di gestire il sistema in-formativo. Per le imprese che producono rifiuti speciali sitratta del passaggio da un sistema cartaceo basato su tredocumenti, quali il Formulario di identificazione dei ri-fiuti, il Registro di carico e scarico, il Modello unico di di-chiarazione ambientale (MUD), ad un sistema tecnologicosupportato dall’uso del computer. I soggetti obbligati, di-visi in tre gruppi, dovranno attuare l’informatizzazione,in forma graduale, in relazione al gruppo di appartenenza.Nella pagina seguente pubblichiamo l’intervento di Van-der Tumiatti, della Sea Marconi technologies, che ha illu-strato la problematica del Pcb.

Antonio GiammarrutoRapporti Interni Confindustria Lecce

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Tracciabilità dei rifiuti.Esperti a confronto

Una procedura più semplificata e una conseguente riduzione dei costi a carico delle imprese

Mario Montinaro

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Olio & PCB: obblighi e scadenze 2010I PoliCloroBifenili (PCB) sono una miscela di 209possibili congeneri (sostanze individuali) classificaticome composti organici persistenti (POPs – Persi-stent Organic Pollutants – Convenzione di Stoccolma22/05/2001), presenti capillarmente nel territorioe nei vari comparti ambientali, inclusi gli organi ani-mali e umani. Tali sostanze sono state ampiamenteutilizzate come liquidi isolanti nei trasformatori(oltre 100.000 unità – fonte APAT 2000) e apparec-chi elettrici (condensatori, reattori, variatori, inter-ruttori, isolatori, ecc.) nei sistemi di generazione,trasporto, distribuzione e utilizzo di energia elet-trica (utilities, industria, servizi, difesa, ecc.).Il primo adeguamento agli obblighi e alle scadenzeprescritte di cui alle Direttive n. 85/467 e n. 89/677è stato attuato dal D.P.R. 216/88 e dal D.M. Sanitàdel 17/01/1992. Il D.P.R. 216/88 prevede alcune ec-cezioni per quanto riguarda l’uso di apparecchi, im-pianti e fluidi contenenti PCB-PCT già in esercizioal maggio del 1988.Più recentemente, in attuazione alla Direttiva CE n.96/59, in Italia è stato emanato il D. Lgs 209/99 re-lativo alla decontaminazione e/o smaltimento del PCB. Il D.M. del Ministero dell’Ambiente dell’11/10/2001ha successivamente stabilito le “Condizioni per l’uti-lizzo di trasformatori contenenti PCB in attesa delladecontaminazione o dello smaltimento”.Il D. Lgs 209/99 ha prescritto fra l’altro che:- la decontaminazione o lo smaltimento degli appa-recchi contenenti fluidi con PCB sopra lo 0, 05%(500 mg/kg) in peso (soggetti all’obbligo di di-chiarazione) avvenga entro il 31 dicembre 2010;- gli apparecchi contenenti fluidi con una percen-tuale di PCB compresa fra 0, 005% e 0, 05% inpeso (fra 50 e 500 mg/kg) vengano decontami-nati o smaltiti al termine della loro vita operativa;

- per apparecchi di piccole dimensioni (fino a 5 dm3)con contenuto di PCB sopra lo 0, 005% in peso (50mg/kg) è stato imposto (e ciò solo in Italia) un ter-mine più restrittivo, fissato al 31 dicembre 2005.I trasformatori elettrici e solo questi (esclusi tuttigli altri apparecchi elettrici), possano essere utiliz-zati, in attesa di essere decontaminati o smaltiti,solo se sono in buono stato funzionale, non presen-tino perdite di fluidi e i PCB in essi contenuti siano

conformi alle norme o alle specifiche tecniche (CEI)relative alla qualità dielettrica.La soluzione al problema Olio & PCB sono le “MiglioriTecniche Disponibili” (BAT, ovvero: Best AvailableTechniques), che assicurano la più efficace gestionedel ciclo di vita (LCM – Life Cycle Management) delparco macchine e trasformatori con liquidi isolanti(nella generazione, trasporto, distribuzione e uti-lizzo di energia) per la conservazione dei beni inesercizio (Asset), la prevenzione e/o mitigazione deirischi per i lavoratori, la salute pubblica e la prote-zione delle risorse ambientali in conformità alle Di-rettive Europee, alle Leggi Italiane di attuazione edalle Norme Tecniche di settore (IEC/EN/CEI). NellaGazzetta Ufficiale del 7 giugno 2007, il Ministerodell’Ambiente definisce il CDP Process di Sea Mar-coni “la risposta più efficace e flessibile” per l’at-tuazione della Direttiva Europea nel settore delleattività di controllo e decontaminazione dal PCB.

Vander Tumiatti

Vander Tumiatti fonda nel 1968 Sea Marconi Te-chnologies, società operante nel settore della ri-cerca, della tecnologia e dei prodotti e Servizi didiagnosi e decontaminazione per l’energia e l’am-biente. È membro di numerosi comitati ed asso-ciazioni, tra cui: ACS, American Chemical Society;IEC, International Electrotechnical Commission;CIGRE, Conférence Internationale des Grands Ré-seaux Electriques Haute Tension di Parigi; CEN, Co-mité Européen de Normalisation di Bruxelles;SSOG, Sotto Commissione Tecnica Oli Mineralipresso Stazione Sperimentale per Industrie degliOli e dei Grassi; CEI, Comitato Elettrotecnico Ita-liano; UNICHIM Comitato Unificazione Italiana –Industria Chimica Milano.

SEZIONE AMBIENTE

Notiziario Industriale 111

Non passa giorno che un quotidiano, una televisione,una radio o i media on line locali e nazionali non pub-blichino una notizia sulla difficoltà dell’economia edel comparto edile in particolare. L’ANCE in più occa-sioni ha lanciato preoccupanti allarmi sulla grave crisiche ha colpito il settore delle costruzioni, eviden-ziando come il 2009 sia stato sicuramente uno deglianni più negativi per le imprese edili, ma sottoline-ando, soprattutto, quanto il 2010 si stia preconiz-zando come un horribilis anno. Il 2010, infatti, vedràchiudere tantissime imprese ed una massiva espul-sione di lavoratori dal ciclo produttivo, con licenzia-menti e cassa integrazione.E da tutto ciò il nostro Salento e la Puglia non sonoper nulla esenti.Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazionipubblico e privato, è la vera priorità imprescindibileper garantire se non la ripresa, almeno la difesa del-l’economia territoriale.Una certezza l’abbiamo, ed è la tenacia con la qualeil settore ha affrontato e sta affrontando le difficoltà,cifra questa di un profondo senso di appartenenza adun mestiere, quello del costruire, che può essere in-trapreso e svolto solo con passione e dedizione. Maquesta peculiare qualità dell’imprenditore edile deveessere confortata dalle buone pratiche degli enti ap-paltanti e dagli investimenti che lo Stato deve pro-muovere, pena una lontananza dall’Europa ed unavicinanza al Terzo Mondo!Oggi, però, è ora di combattere la crisi, pensare acome uscirne, avendo un occhio lungo che guardi al“dopo”, al domani. Domani deve essere un giorno di-verso; un domani fatto di regole semplici ed efficaciche premiano l’impresa regolare che offre prodotti nelsegno della modernità e della qualità.Per uscire dalla crisi sarebbe sufficiente aprire i can-tieri subito. Tuttavia declinare questo concetto non èfacile.Da un lato, abbiamo un patto di stabilità che ingessala spesa pubblica degli enti locali, dall’altro, abbiamoun sottobosco di regole tanto lussureggiante perchési alimenta della continua polluzione di regole.Oggi l’imprenditore edile assume sempre meno tec-nici necessari ai cantieri, avvalendosi sempre più, in-vece, di avvocati, commercialisti, consulenti dellavoro. Testimonianza ne è che gli avvocati esperti incontrattualistica pubblica sono, da Aosta a Ragusa,nella top ten delle dichiarazioni dei redditi.

Per combattere la crisi, il settore degli appalti perl’affidamento di lavori assume grande rilevanza,anche nell’ottica di confermare la spesa pubblica del-l’ente appaltante in funzione anticrisi, come attiva-zione dunque di processi di spesa in grado di dotareil territorio di opere pubbliche e di sostenere nel-l’immediato l’operatività delle imprese esecutrici,oggi in forte affanno.Per questo come ANCE Lecce abbiamo sollecitato glienti appaltanti a privilegiare l’istituto della proce-dura negoziata, per i lavori di importo sino ad euro500mila, in modo da consentire un più celere inve-stimento delle risorse disponibili, avendo particolareattenzione per le aspettative di lavoro delle impresedel territorio. E così anche ANCE Puglia che, mu-tuando una buona pratica della Regione Veneto, hainvitato il Governatore Vendola ad erogare aiuti ai Co-muni per far lavorare la “piccola edilizia” nell’ambitodi procedure più rapide.Per preparare il territorio a vivere da protagonista ildomani, occorre, contestualmente, avviare, sosteneree difendere un processo di modernizzazione che vedanella pubblica amministrazione una sponda impor-tante e non un ostacolo allo sviluppo.Le imprese necessitano tempi certi nella erogazionedelle risorse destinate agli investimenti, evitando pe-ricolose interruzioni nei flussi che pregiudicano larealizzazione delle stesse opere e danneggiano le im-prese coinvolte nei lavori.Sarebbe auspicabile, in proposito, prevedere, sia nellafase iniziale di cantierizzazione, sia nella successivafase di avanzamento lavori, un’anticipazione sul va-lore del contratto, ancor più decisiva in un momentodi grande restrizione del credito.Il rispetto dei termini di pagamento, pertanto, di-venta il vero spartiacque di un’amministrazione effi-ciente ed efficace, capace di programmazione e dirispetto delle regole.Un altro soggetto dal quale non si può prescindere èil mondo del credito, fattore strategico nel sostenerela difficile fase economica. Le nostre banche hannodeterminato una forte restrizione sul mercato del cre-dito. Sostenere le imprese nelle loro iniziative im-prenditoriali e le famiglie nell’acquisto delleabitazioni è un obbligo per combattere l’attuale crisie produrre ricchezza nel territorio.

*Presidente Ance Lecce

112 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazionipubblico e privato, è la vera priorità imprescindibile per garantire se non la ripresa, almeno la difesa dell’economia territoriale

Per combattere la crisidi Nicola Delle Donne*

Il 2009 è stato un anno particolarmente difficileper il comparto edile che ha visto solo nel Salentoun calo della produzione residenziale di 7.2 punti

percentuali, mentre in termini di volumi si è attestatointorno al 9.3%, come risulta dall’ultimo rapporto Cre-sme. Nel 2010, le imprese si troveranno ad affrontaregli effetti della crisi: cessazioni di attività e licenzia-menti di maestranze. Il rilancio del settore edile e delsuo indotto è, pertanto, una priorità non più rinviabileper garantire la ripresa dell’economia territoriale.In tale ottica, la Sezione Costruttori Edili Ance di Con-findustria Lecce, presieduta da Nicola Delle Donne, haincontrato presso la sede di Confindustria Lecce il pre-sidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone,nella convinzione che per creare le condizioni per unadecisiva inversione di tendenza, occorra mettere a si-stema le sinergie territoriali ed istituzionali migliori estabilire un preciso programma di azioni. L’incontro, alla luce dell’approvazione, in dicembre, delpiano triennale delle opere pubbliche da parte della Pro-vincia di Lecce, è stato l’occasione per ascoltare reciprocheconsiderazioni, confrontarsi sulle proposte, al fine di so-stenere l’attività delle imprese edili regolari.E proprio per supportare le imprese edili che lavorano nelrispetto delle regole il presidente Ance Lecce ha annun-ciato che l’associazione sarà vigile: “Siamo convinti chesolo il rispetto delle regole possa garantire l’ottimizzazionedelle procedure e le istanze imprenditoriali ed occupazio-nali”. Da questa considerazione, che ha trovato il presi-dente della Provincia concorde, è nata, infatti, la propostadella creazione dell’Osservatorio per le Opere Pubbliche:“Insieme alla Consulta delle Costruzioni stiamo lavorandoper l’istituzione di un organismo super partes che debba vi-gilare sulle pubbliche amministrazioni evidenziando tuttequelle ‘bad practices’ negli appalti pubblici”.

Ed ancora il presidente Delle Donne ha chiesto al presi-dente Gabellone di adottare per le gare di appalto provin-ciali il metodo della trattativa negoziata, in modo tale dagarantire la partecipazione delle imprese locali.“In un momento difficile come questo – ha concluso DelleDonne – occorre puntare sull’anticiclicità del compartoedile come alternativa alla crisi. è necessario, senza volerescludere nessuno, favorire la partecipazione delle impreselocali agli appalti territoriali, in modo da rimettere in motooccupazione e lavoro”.Accogliendo le istanze dell’Ance, Gabellone ha sottolineatola disponibilità dell’ente a realizzare importanti infrastrut-ture (sia viarie, sia di edilizia scolastica) attraverso proce-dure più snelle, e ad attivare tutte le risorse disponibiliper rimettere in moto un comparto così vitale per il Sa-lento.

Giuseppe LiaciSegretario Ance Lecce

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113Notiziario Industriale

ANCE LECCE

Presto il via all’Osservatoriosui lavori Pubblici

Si è svolta il 27 e 28 aprile la due giorni di visita al ParlamentoEuropeo da parte dei Giovani di Ance Lecce, al seguito del-l’onorevole Raffaele Baldassarre.L’iniziativa è stata fortemente voluta dal presidente del GruppoGiovani, Massimiliano Dell’Anna, per capire i meccanismi di fun-zionamento del Parlamento Europeo e della Commissione. Du-rante la missione il gruppo ha incontrato responsabili ed espertisui finanziamenti UE per il Fondo Sociale per la Puglia 2007-2013, per le reti TEN ed i Trasporti, per Energia e Trasporti, iprogrammi Energia Intelligente, Eco Innovation ed EEN gestitidalla nuova agenzia EACI. L’onorevole Baldassarre ha anticipato ai Giovani Imprenditoriedili pugliesi l’adozione da parte della Commissione Mercato In-terno di un rapporto sui ritardi eccessivi nei pagamenti, feno-meno che sta colpendo in particolar modo l’Italia danneggiandomaggiormente le piccole e medie imprese.La notizia dell’adozione del rapporto – che impone di liqui-

dare le fatture entro 30 giorni nel settore pubblico e fino a60 giorni in quello privato - è stata accolta con favore dallarappresentanza dell’Ance Puglia che ha però mostrato per-plessità sulle modalità di recepimento della normativa a li-vello nazionale.

I Giovani Imprenditori Edili al Parlamento EuropeoI Giovani Imprenditori Edili al Parlamento Europeo

Peculiarità della normativa in materia di realizzazione delle opere pubbliche è che essa è copiosa, confusa, contrad-dittoria, al limite della comprensibilità. Di tutto questo si è parlato nel corso del convegno, promosso da Ance Lecce,il 6 maggio scorso, presso il Castello Carlo V, sul tema: “Lavori pubblici: arriva il cambiamento?”.

Il convegno ha visto alternarsi, con interventi e relazioni: Piero Montinari, Presidente Confindustria Lecce;Antonio Gabellone, Presidente Provincia di Lecce; Federico Merola, Direttore Generale Ance; MassimoCalcagnini, Coordinatore Legislazione Opere Pubbliche Ance;Arturo Cancrini, Avvocato amministrativista del Foro di Roma; Bernadette Veca, Direttore Generaleper la regolazione ed i contratti Ministero delle Infrastrutture; Pietro Quinto, Avvocato amministra-tivista del Foro di Lecce; Ernesto Sticchi Damiani, Docente Universitario, Avvocato amministrativi-

sta del Foro di Lecce; Paolo Perrone, Sindaco Città di Lecce; Paolo Stefanelli, Past PresidentConsiglio Nazionale Ingegneri. Le conclusioni sono state affidate a Salvatore Matarrese,Vice Presidente Ance. Pubblichiamo in merito la sintesi della relazione di Nicola DelleDonne, presidente Ance Lecce.

Il mercato delle operepubbliche è oberato piùdi ogni altro da un ec-cesso di regolazionecontraddittoria ecomplessa che morti-fica l’iniziativa im-

prenditoriale e riducel’efficienza dell’intervento

pubblico.Questa circostanza, pesante,incide sul bisogno di ade-guare il nostro territorio allenuove esigenze di vita e diproduzione, con infrastrut-ture efficienti che sappiano,

Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Vincere la crisi con le opere pubbliche

La virtuositàdell’Amministrazioneconsiste nellapredisposizione di progetti realmente esecutivi

Massimo Calcagnini

Ernesto Sticchi Damiani

114

di Nicola Delle Donne*

nel contempo, privilegiare e collegare i territori e ren-dere più moderno, attrattivo il Salento e l’Italia tutta.Abbiamo bisogno di un paese più efficiente, di un ter-ritorio infrastrutturato, in grado di offrire garanzie diefficienza complessiva e di efficacia. Sono necessariamente portato ad affrontare temi di piùampio respiro, potrei definirli di “filosofia generale”.Il cantiere regolare, il lavoro regolare, è figlio dei com-portamenti virtuosi dei due loro “genitori virtuali”: l’Am-ministrazione e l’Impresa.La virtuosità dell’Amministrazione consiste nellapredisposizione di progetti realmente esecutivi;nella utilizzazione di prezzari attendibili ed ag-giornati; nella attenta e non standardizzata de-finizione dei costi per la sicurezza; nella verificascrupolosa dell’attendibilità dei ribassi; nel con-trollo attento della fase esecutiva; nel puntualeadempimento dei proprio obblighi contrattuali.La virtuosità delle imprese risiede nella analiticaponderazione dei documenti di gara; nella for-mulazione di un’offerta equilibrata, che tengaconto della necessità di realizzare correttamentel’opera, nel rispetto di tutti gli oneri previsti, edi produrre utile economico; nell’adottare un

profilo collaborativi e non conflittuale in sede opera-tiva.La realtà concreta, l’esperienza di tutti i giorni, ci sem-bra purtroppo assai lontana dal testimoniare con dovi-zia atteggiamenti virtuosi.Dobbiamo, allora, impegnarci tutti perché vengano eli-minati approcci sbagliati, estirpato il convincimento fal-lace che sia più conveniente imboccare scorciatoiepiuttosto che strade maestre.Le scorciatoie saranno sicuramente più brevi, ma è dif-

ficile prevedere dove portino e quali costi comportino.è arrivato, quindi, il tempo del confronto e delle scelte.Quello che deve rivedere il processo di pianificazione eed approvazione delle opere pubbliche. Quello di avvio di una procedura che, dopo la completainformazione ed il pieno coinvolgimento delle istitu-zione e del territorio, giunga entro un termine ultimo,prestabilito ed inderogabile ad assumere la scelta fi-nale.è arrivato il tempo del fare, che si farà se ci sarà unoscatto di efficienza ed efficacia da parte delle ammini-strazioni appaltanti.

*Presidente Ance Lecce

115Notiziario Industriale

ANCE LECCE

Arturo Cancrini

Nicola Delle Donne e Antonio Gabellone

A Sergio Goffredo la Vice Presidenza di Ance Puglia

Nella riunione del Consiglio Regionale

dell’Ance, Sergio Goffredo, past president Ance Lecce,

è stato eletto Vice Presidente di Ance Puglia.

Il Salento con il suo ricco patrimonio storico - cultu-rale è sempre più riconosciuto nel mondo come terradi turismo enogastronomico in via di sviluppo. Con

la crescita dell’appeal del Salento, occorre, pertanto, ela-borare una complessiva strategia di comunicazione effi-ciente ed efficace, capace di valorizzare produzioni e

servizi di qualità del nostro territorio.L’incontro con Gambero Rosso - lea-der editoriale e della formazione inItalia nel campo della cultura e delgusto - promosso dalla Sezione In-dustrie Alimentari di Confindu-stria Lecce, vuole esserel’occasione per fare il punto sul-l’attuale momento storico edeconomico e cercare di focaliz-zare alcuni obiettivi da perse-guire nel medio periodo, grazieal confronto con chi ha acqui-sito anni di esperienza sul

campo.

Carlo Ottaviano, direttore esecutivo editoriale GamberoRosso e Marco Sabellico, coordinatore nazionale dellaGuida “Vini d’Italia”, infatti, hanno reso vivace l’incon-tro illustrando quali, secondo loro, dovrebbero essere lestrategie più importanti per rendere il nostro territorioancora più attrattivo e di qualità. “Occorre avviare con urgenza piani integrati tra i settoridel turismo, dell’enogastronomia e della promozione –ha affermato Piernicola Leone de Castris, presidente Se-zione Industrie Alimentari - per sostenere il nostro Sa-lento e portarlo all’attenzione internazionale, con i suoiprodotti di straordinario gusto, eleganzama anche sapore e, soprattutto, qualità.L’obiettivo da perseguire, pertanto, èquello di ottimizzare ogni occasione perincrementare la nostra competitivitàsui mercati domestici ed esteri. È ne-cessario confrontarsi e comprenderecome gli altri sistemi mondiali guar-dano al Salento, al fine di rivalutarel’unicità delle tradizioni, valorizzarele produzioni enogastronomiche e,di conseguenza, favorire l’attratti-vità territoriale. Il Salento apparetutt’oggi al di fuori delle

116 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

L’incontro con i responsabili di “Gambero Rosso” ha favorito un dibattito sulle strategie di promozione territoriale

Salento a cinque stelle

principali direttrici ditraffico turistico edeconomico. Chi scoprela nostra terra, però,non può più fare a

meno di tornarvi. Il problema è quello di far arrivare i tu-risti nel nostro territorio”. Ecco che la sinergia con la co-municazione sia a livello locale che internazionaleappare prioritaria per la valorizzazione di una terra dal-l’inestimabile valore. In quest’ottica occorre potenziareogni occasione che porti alla ribalta il nostro territoriocome luogo di eccellenza. Mi piace ricordare, in propo-sito, - ha aggiunto Leone de Castris - il film ‘Mine va-ganti’ del regista Ferzan Ozpetek, realizzato anche con ilcontributo della Regione Puglia, che sta regalando neicinema del mondo un’immagine straordinaria del nostroSalento. E che sta richiamando tantissimi turisti”.Dobbiamo, allora, è emerso nel corso del dibattito, in-sieme, attrezzarci per ottimizzare tali occasioni, svilup-pando la cultura dell’accoglienza, anche attraverso unaadeguata formazione degli addetti ai lavori. Per quantoconcerne il comparto turistico, inoltre, occorre investireper superare il concetto della stagionalità a favore di unSalento aperto tutto l’anno. Per far ciò è necessariocreare una partnership pubblico - privato tra istituzionied imprese del turismo, dell’agroalimentare, della comu-nicazione, del sistema moda, del manifatturiero, dellacultura e dello spettacolo, per creare un prodotto turi-stico di qualità fruibile 360 giorni all’anno ed a tuttotondo. Senza una azione condivisa, infatti, il nostro territoriorischia di rimanere isolato. Comunicare il nostro im-menso patrimonio turistico e culturale, del barocco, del-l’arte, della gastronomia, delle masserie, dei castelli,

delle oasi, delle tradizioni costituisce al tempo stessoun obiettivo fondamentale e la chiave di volta per cer-care di reagire ad una crisi che sembra non abbando-narci e della quale, forse, vivremo gli effetti per qualcheanno. Comunicare e promuovere i prodotti locali e il turismo èun impegno da realizzare anche con l’intervento di strut-ture come “Gambero Rosso”, che, attraverso tanti mezzidi comunicazione - periodici, libri, guide, SKY, web e mo-bile - può diffondere e amplificare la conoscenza dellacucina salentina e far scoprire nuove realtà sulle qualipuntare.

Gabriele Petrachi

117Notiziario Industriale

SEZIONE INDUSTRIE ALIMENTARI

È necessario comprenderecome gli altri sistemi mondiali guardano al Salento, per agire sulle giuste leve di attrattività territoriale

La Legge Regionale n.31/2008, al fine di pro-muovere la riduzionedella immissione in at-mosfera di sostanze in-cidenti sulle alterazioniclimatiche indotte dalleproduzioni industriali,

autorizzava la Giuntaregionale a stipulareaccordi nei quali, acompensazione di ri-duzioni programmatedelle emissioni daparte degli operatoriindustriali, fosse previsto il rilascio di autorizzazioniper l’installazione e l’esercizio di impianti di produ-zione di energia da fonti rinnovabili, ovvero altre mi-sure di riequilibrio ambientale. In particolare l’art. 3 prevedeva che per gli impiantidi produzione di energia elettrica da fonti rinnova-bili fino a un MWe, fatte salve le norme in materiadi valutazione di impatto ambientale e di valuta-zione di incidenza, si applicava la disciplina delladenuncia di inizio attività (DIA).A seguito del ricorso promosso dal Presidente delConsiglio dei ministri, la Corte Costituzionale ha di-chiarato l’illegittimità dell’art.2, commi 1, 2 e 3 edell’art.3, commi 1 e 2 della L.R. N.31/2008.Con la sentenza della Corte Costituzionale n.119/2010 si profila oggi un caos legislativo con unaconseguente gravissima crisi economica ed occupa-

zionale del Settore dei costruttori di impianti e delleattività ad esso connesse.Le imprese, infatti, dopo aver superato un iter buro-cratico rigido, che prevedeva il passaggio attraversovari enti - Comune, Provincia, Regione, Enel –hanno avviato i lavori per la realizzazione degli im-pianti fotovoltaici o di energia alternativa. Hannoassunto il personale, acquistato materiali e/o at-

trezzature (pannelli, strutture, cabine ditrasformazione, cavi, ecc), investito de-cine e decine di milioni di euro.Alla luce della citata sentenza, tutto que-sto impegno e questo lavoro sono statiinutili: migliaia di lavoratori occupati sa-ranno licenziati e le aziende che hanno in-vestito tempo, denaro e competenzeprofessionali saranno messe in ginocchio. Ai primi di aprile, si è svolto, presso Con-findustria Lecce, un incontro con gli asso-ciati del settore, per individuare insiemele azioni da intraprendere, per non pre-giudicare la già critica situazione econo-

mica del comparto.Nel contempo, l’avvocatura regionale ha inviato al-l’Associazione Nazionale Comuni Italiani una notacon un primo commento ed alcune considerazioni

120 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

La sentenza della Corte Costituzione n. 119 del 26 marzo 2010 mette in crisi le imprese del settore fotovoltaico e di energia alternativa

Energia: senza regole è caos

Il susseguirsi di normeche dovrebbero legiferare sul settoreenergetico e che invece si contraddicono l’unacon l’altra, rendono vani gli investimenti delle imprese

Antonio Mengoli

ddii AAnnttoonniioo MMeennggoollii**

sulle conseguenze della citata sentenzadella Corte Costituzionale. La nota regio-nale è, ad avviso di Anci Puglia, sostan-zialmente condivisibile, tant’è che hachiesto alla Regione un incontro per unesame complessivo delle procedure auto-rizzative in materia di energie alternative,al fine di non vanificare le iniziative di

tanti comuni in materia di risparmio ener-getico e di produzione di energia da im-pianti fotovoltaici a partire dal prontoutilizzo delle risorse della misura 2.4 delP.O. già assegnate alle Aree Vaste.

*Presidente Sezione Impianti ed Energia Confindustria Lecce

121Notiziario Industriale

SEZIONE COSTRUTTORI DI IMPIANTI ED ENERGIA

Nell’ambito dell’attività della Sezione Costruttori d’Impianti ed Energia, program-mata per l’anno in corso, si è svolta il 3 marzo la visita aziendale presso l’AnticaAzienda Agricola Vitivinicola dei Conti Leone de Castris.Gli associati della Sezione hanno potuto visitare la Cantina e conoscere, nei detta-gli, la produzione dei famosi vini. Successivamente hanno potuto “gustare” i ricordidell’antica azienda Leone De Castris, attraverso la visita del Museo del Vino, recen-temente allestito ed inaugurato. La struttura che si sviluppa all’interno dell’aziendasu una superficie di circa 600 metri quadrati ha proposto ai suoi visitatori un unicoed affascinante percorso storico-culturale incentrato sulle tappe fondamentali dellastoria della cantina del vino in Puglia. Attraverso foto, vecchie bottiglie e attrezziagricoli d’epoca, gli associati della Sezione Costruttori di Impianti ed Energia hannopotuto ripercorrere i tre secoli di storia aziendale. La visita si è poi conclusa con ladegustazione dei vini. In particolare, è stato degustato il neonato spumante DonnaLisetta di negro amaro e malvasia nera. (T.M.)

REALTÀ AZIENDALI SALENTINE S’INCONTRANO

Per affrontare e superare l’attuale situazione di in-certezza che investe le imprese, caratterizzata dal-l’alternarsi di momenti di crisi e segnali di ripresa

economica, occorre valorizzare e comunicare all’esternola propria capacità di “fare impresa”. La Sezione Terziario Avanzato di Confindustria Lecce haapprofondito questa particolare tematica con un semi-nario che si è tenuto nel mese di gennaio su: “Evolu-zione dei sistemi di valutazione delle aziende da partedel settore creditizio”.Il presidente della Sezione Terziario Avanzato di Con-findustria Lecce, Sebastiano Schito, nel suo intervento,ha affermato l’importanza di rendere trasparente e affi-dabile la comunicazione sul livello di attenzione del-l’azienda alla sostenibilità finanziaria dei propri impegnie sulla capacità di innovare, in modo tale da affrontareserenamente anche il processo di assegnazione del ra-ting secondo i dettami di Basilea 2.Il seminario è stato organizzato in collaborazione conIMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), che, conil proprio Organismo di certificazione denominato CSQ,ha sviluppato uno studio sui contenuti dell’Accordo diBasilea 2, con lo scopo di creare una specifica tecnica,sulla quale ogni organizzazione possa orientarsi per as-sicurare l’affidabilità dell’approccio al rating del propriosistema aziendale. Il risultato è un modello certificabiledi gestione, controllo e comunicazione dei dati econo-mici-finanziari, denominato BIRBO, che da un lato,aiuta l’impresa a governare le informazioni e dall’altro,garantisce maggiormente chi deve concedere il creditoo una garanzia. Per andare incontro alle esigenze dellediverse parti che operano nel sistema finanziario,IMQ/CSQ vuole contribuire a facilitare i rapporti del-

l’ambiente bancario con le imprese e migliorare la ca-pacità competitiva dell’imprenditoria italiana.Nel corso dell’evento sono state così illustrate le meto-dologie per migliorare il rapporto banca/impresa, me-diante procedure di pianificazione finanziaria e controllodei flussi di tesoreria per un’efficiente ed efficace ge-stione dei capitali acquisiti dall’impresa.Carlo Macculi, vicepresidente AISCRIS, ha presentatol’Osservatorio dell’Innovazione e dello Sviluppo del SudEst, nato lo scorso anno, grazie ad una convenzione conConfindustria Lecce: ”In questa sede, alla luce dell’im-portanza che il credito ha per l’impresa e sulla basedelle esperienze delle iniziative attivate da AISCRIS inaltre regioni italiane, evidenzierò come si è dato cre-dito al “ futuro dell’impresa” con un finanziamento chi-rografario a tasso variabile. Tutto questo grazie ad unavalutazione fatta dagli istituti di credito ed integratada una relazione tecnica, da parte di esperti AISCRIS, re-lativa ai fattori immateriali e ai beni intangibili. Talerelazione quantifica la brevettabilità sui mercati inter-nazionali di riferimento e la capacità organizzativa del-l’impresa di sostenere il progetto di innovazione dafinanziare, utilizzando alcuni elementi del pentacolodell’innovazione di AISCRIS (cfr N° della rivista gen –apr. 2009)”.A chiudere gli interventi, Riccardo Caggia di Banca Po-polare Pugliese, il quale ha sottolineato l’importanza dimigliorare il rapporto banche/imprese. In tale ottica,Caggia ha illustrato come dovrebbe essere gestito l’ap-proccio con le banche e, soprattutto, in quale modo leimprese dovrebbero comunicare con i propri istituti diriferimento.

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Focus sull’innovazione dei sistemi di valutazioneaziendale adottati dal settore del credito

Confronto su impresa e credito

Il seminario è stato organizzato in collaborazionecon IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità)

Se consegnassimoun bisturi ad unserial killer, ci

aspetteremmo chequesti ne faccia un usodiverso da quello chepotrebbe farne un chi-rurgo. Nessuno di noi,tuttavia, pensa imme-

diatamente al bisturi come ad un’arma letale, ma piut-tosto come ad uno strumento medico. Analogamente,se è innegabile che gli usi distorti del trust popolino lecronache finanziarie e giudiziarie, sarebbe d’altra parte

un errore trarne la conclusione che il trust sia esclusi-vamente uno strumento elusivo delle pretese del fisco odelle ragioni dei creditori.Il trust è oggi sotto i riflettori, in Italia, perché una co-munità di giudici, accademici e pratici del diritto ha di-mostrato che esso è lo strumento appropriato percolmare alcune fondamentali lacune del nostro ordina-mento giuridico: è questo il motivo del suo successo. Supponiamo, ad esempio, che fallisca un’impresa pro-prietaria di un complesso immobiliare concesso in lo-cazione a numerosi conduttori. Fra questi, quelli cheabbiano versato all’impresa un deposito cauzionale dicui intendano chiedere la restituzione al termine del pe-

123Notiziario Industriale

SEZIONE TERZIARIO AVANZATO

Le nuove frontiere per la tutela patrimoniale e il passaggio generazionale

Il Trust, questo sconosciuto

Illustrare alle imprese ed ai professionisti alcune delle molteplici opportunità offerte dall’istituto delTrust, in materia di salvaguardia del patrimonio e, al tempo stesso, prefigurare i vantaggi derivanti dalsuo utilizzo in occasione del passaggio generazionale e della successione in azienda, sono gli obiettividi un seminario svoltosi in Confindustria Lecce, in collaborazione con l’Unione Giovani Dottori Com-

mercialisti. Dopo i saluti di PPiieerroo MMoonnttiinnaarrii,, presidente Confindustria Lecce e di RReennzzooLLaazzzzaarrii, presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti, sono interve-nuti: SSeebbaassttiiaannoo SScchhiittoo, presidente Sezione Terziario Avanzato; MMaarrccoo CCaa--rroonnee,, avvocato, dottore commercialista, e MMaassssiimmoo AAnnggllaannaa,, notaio inLecce.Pubblichiamo in proposito una sintesi dell’intervento del dottor Carone.

Marco Carone

di Marco Carone*

riodo di locazione, saranno costretti ad insinuarsi alpassivo fallimentare, con scarse chances di recuperaregli importi versati in quanto questi ultimi si sono ormai“confusi” con il patrimonio del fallito. Ricorrendo al trust, è possibile evitare questo effetto: èpossibile, cioè, “segregare” la porzione del patrimoniodella società locatrice corrispondente ai depositi cau-zionali, sottraendola alle pretese degli altri creditoridella stessa società.I trust permettono, infatti, ad un soggetto (detto set-tlor o disponente) di affidare la proprietà e la gestionedi un dato bene ad un altro soggetto (detto trustee) af-finché questi, nell’interesse di coloro che il disponenteindica come suoi beneficiari, ne faccia un determinatoutilizzo. Sicché, per tornare al nostro esempio, sarebbe suffi-ciente che la società affidasse la proprietà e la gestionedei depositi cauzionali ad un altro soggetto (un trustee,che di norma è una “trust company”), il quale provve-derà a restituire questi importi ai conduttori (benefi-ciari) alla scadenza del contratto, sempre che questirisultino adempienti alle proprie obbligazioni: i depositicauzionali non si confonderanno, in questo modo, nécon il patrimonio del locatore-disponente, né conquello del trustee.Innumerevoli le possibili applicazionidell’istituto: si pensi all’affidamentodelle azioni di una holding di con-trollo di un gruppo societario adun trustee per gestire una suc-cessione generazionale o unaristrutturazione industriale; alversamento ad un trustee diparte del corrispettivo perl’acquisto di una partecipa-zione societaria, con l’ob-bligo - per quest’ultimo – ditrasferirla al venditore se enella misura in cui siano con-seguite determinate performan-

ces aziendali entro un certo arco temporale dopo l’ac-quisizione; alla costituzione in trust delle azioni di unasocietà al fine di conferire efficacia reale ad un pattoparasociale; al trasferimento ad un trustee dell’asse ere-ditario, al fine di ripartirlo tra gli eredi secondo un de-terminato programma (sempre nel rispetto della quotadi legittima).Un oculato utilizzo del trust può dischiudere, natural-mente, anche rilevanti opportunità fiscali, può consen-tire un’ottimale pianificazione successoria e puògarantire una più stringente protezione del patrimonio

dell’imprenditore. Tutto ciò, tuttavia, è possibilesoltanto a condizione che l’operazione sia

ispirata, in primis, alla realizzazione diun interesse, meritevole di tutela,che non potrebbe essere realizzatoricorrendo ad altri istituti previ-sti dal nostro ordinamento:come dire che il giurista, alleprese col bisturi del trust,debba sapere dove e comeincidere.

*Docente di diritto commerciale

presso l’Università Bocconi

Nella Convenzione dell’Aja viene definitotrust “un rapporto giuridico istituito dauna persona, il disponente – con atto travivi o mortis causa – qualora dei benisiano posti sotto il controllo di un trusteenell’interesse di un beneficiario o per unfine determinato”.I beni in trust, risultando “segregati”,presentano il vantaggio di non essere “ag-gredibili”.

124 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

COS’È

Da una serie di incontri con le imprese del settore tu-ristico è emersa la necessità di approfondire, conl’ausilio di validi professionisti, alcuni aspetti ri-

guardanti gli incentivi destinati alle imprese turisti-che. Per favorire una maggiore conoscenza dellenorme la Sezione Turismo di Confindustria Lecceha promosso un seminario su Le agevolazionidel POR per il turismo e i sistemi turisticilocali.“Ogni imprenditore – ha affermato GiovanniSerafino, Presidente Sezione Turismo– hanel proprio Dna la tendenza a far crescere lapropria azienda, per cui l’appeal che il Sa-lento sta riscuotendo sempre più a livellonazionale ed internazionale, deve costi-tuire un ulteriore stimolo per migliorarela qualità dei servizi offerti dalle nostreaziende, anche usufruendo della legisla-zione incentivante messa a disposizionedalla Regione”. L’incontro ha visto la partecipazione diesperti del settore e tecnici del mondofinanziario, ciascuno dei quali ha appor-tato un contributo fattivo al tema. Dopo i saluti del presidente Montinari,Stefania Mandurino, commissaria Apt, hafornito i dati degli arrivi e delle presenzedel settore, che, nonostante le aspetta-tive non proprio rosee, in considerazionedella crisi mondiale, hanno mostrato unacerta vivacità del settore.La programmazione delle risorse tra pub-blico e privato è stata l’oggetto dell’inter-vento di Antonio Cordella, referente tecnicorete pubblico-privata salentina per l’Universitàdel Salento. Nel settore turistico, infatti, l’Uni-versità ha saputo recentemente assumere un ruolodi primo piano, mediante la costituzione del si-stemi turistici locali e di prodotto. L’ingegnere Cordella, in proposito, ha spiegato come equanto l’attività turistica nasce, cresce e si alimenta dae per il territorio, le sue tradizioni, il sistema ambientale,il sistema delle piccole e medie imprese e sempre di piùla cultura.Per tali ragioni si è deciso di dare vita a quattro sistemituristici locali: quello turistico-congressuale; quello

125Notiziario Industriale

SEZIONE TURISMO

Le agevolazioni del POR per il turismo e i sistemi turistici locali al centro di un seminario, fortementevoluto dal presidente della Sezione Giovanni Serafino

Per un turismo d’amare

Maria Marrocco e Giovanni Serafino

enogastronomico; quello dell’artigianato tipico e quello culturale, che si pongono comevolano per il turismo di qualità avendo goduto della concertazione delle principali

associazioni, in primis Confindustria.Particolare attenzione è stata rivolta alle caratteristiche tecniche dei nuovi

finanziamenti a favore delle imprese turistiche di cui al titolo II e III delPOR Puglia. Maria Marrocco, amministratore di Top Consulting, haspiegato che, essendo il titolo II aperto dal 15 marzo, sono previ-ste tre forme di agevolazioni a favore delle piccole e medie im-prese turistiche già operative che intendono ammodernare,ampliare la struttura anche mediante la realizzazione distrutture turistiche connesse all’attività ricettiva princi-pale, ovvero mediante il restauro o il recupero di antichedimore.“Tali forme agevolative – ha affermato Maria Mar-rocco - consistono in un contributo in conto inte-ressi (che abbatte il tasso di quasi 4 puntipercentuali), a cui si aggiunge un fondo perdutoper il 10% del totale del programma, nonché lapossibilità di ricorrere a forme di garanzie in-novative che possano migliorare il meritocreditizio delle imprese richiedenti nei con-fronti del sistema bancario”.Il dibattito, poi, è stato concentrato tuttosul titolo III del regolamento 36, unasorta di PIA turismo, che prevede uncontributo a fondo perduto rilevante perle medie imprese e per i consorzi di pic-cole e medie imprese, con un fatturatodi almeno 8 milioni di euro. Questa norma in particolare ha destatoqualche perplessità tra il folto pubblicoin sala, considerato il tessuto impren-ditoriale pugliese, storicamente restio acoagularsi su obiettivi strategici co-muni. In proposito la dottoressa Mar-rocco ha sottolineato che non è piùtempo di lamentarsi, ma occorre pren-dere atto che non si può più andareavanti da soli: “Il mercato turistico è sem-pre più complesso e necessita di aziendestrutturate per confrontarsi in maniera ade-guata coi competitor internazionali.Veder proliferare B&B nati solo per eludere letasse, danneggia le imprese ed il territorio. Lanostra terra ha bisogno di imprenditori veri checon coraggio e impegno, con slancio e passione,vogliono scommettere su questo “Salento

d’amare”.

126 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Particolare attenzione è stata rivolta alle caratteristiche tecniche dei nuovi finanziamenti a favore delle imprese turistiche di cui al titolo II e III del POR Puglia

127Notiziario Industriale

GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI

Truhn a Lecce per parlare delle opportunità di investimento in UsaI GGiioovvaannii IImmpprreennddiittoorrii di Lecce hanno promosso, in maggio,un incontro con il ccoonnssoollee ggeenneerraallee UUssaa per l’Italia Meridio-nale JJ.. PPaattrriicckk TTrruuhhnn..L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna “I Giovani

Imprenditori incontrano…” che ha visto i GI di Con-findustria Lecce confrontarsi, dall’inizio del man-dato di Vincenzo Portaccio, due anni fa, conpersonalità di spicco del panorama della comu-nicazione nazionale, del giornalismo, delle isti-tuzioni bancarie, del sistema giudiziario.Il sistema economico americano è stato travolto,per primo, dalla crisi internazionale e, forse, perprimo, riuscirà a cogliere i segnali della ripresa.L’incontro nasce, pertanto, dalla volontà dei Gio-vani di capire quali opportunità può offrire alle

imprese salentine il grande mercatoamericano, nella consapevolezza dell’appeal che il nostro Paese ha sugli sta-tunitensi. Dall’energia alle costruzioni, dall’abbigliamento all’agroalimen-tare, dalla meccanica al turismo, gli americani sono continuamente allaricerca della qualità e di continue novità.

JJ.. PPaattrriicckk TTrruuhhnn

Nuovo incaricoper Vincenzo PortaccioVincenzo Portaccio, presidente dei GiovaniImprenditori di Confindustria Lecce, è statochiamato da Dario Polignano, presidente dei GIdi Puglia, a ricoprire l’incarico di vicepresidenteregionale, insieme al barese Vincenzo Carpen-tieri.“Sono davvero contento di questo riconosci-mento – ha detto Vincenzo Portaccio – che premia non tanto la persona,quanto gli sforzi, l’impegno ed il lavoro di un gruppo di giovani impren-ditori salentini che credono molto nel lavoro d’impresa e cercano di tra-sferire la loro voglia di fare e di crescere al territorio”.

Vincenzo Portaccio

Tempo di bilanci, e non solo per le piccole e medie imprese. Dopoche la crisi finanziaria esplosa alla fine del 2008 ha sconvolto l’eco-nomia globale, oggi, con i primi deboli segnali di ripresa, stiamo fa-

cendo i conti con un generale indebolimento del sistema produttivo econ una pesante instabilità dei mercati. Lo spettro di una nuova bollafinanziaria incombe su investitori, imprenditori, enti, cittadini.Persino la politica si è dovuta attrezzare per “raccogliere icocci” di un periodo tra i più difficili dell’ultimo decennio.Lo Stato italiano, proprio a causa del pesante debitopubblico, ha dovuto, per così dire, tirare i remi in barca,con una manovra recante “misure urgenti per la stabi-lizzazione finanziaria e la competitività economica” conl’obiettivo di creare le condizioni per incrementare lapropria credibilità internazionale.

128 Notiziario Industriale

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

La manovra al centro delle riflessioni del Presidentedella Piccola Industria di Confindustria Lecce nonché Vice Presidente regionale

Tempo di bilanci, tempo di sviluppo

Sarebbe controproducente assistere ad una limitazione indiscriminata dei servizi da partedegli enti locali,che potrebbero tagliare speseprioritarieper i cittadinipiuttostoche eliminarei costidella politica

di Vito Ruggieri Fazzi*

La crisi generalizzata mondiale non ha consentito al Pilitaliano di crescere tanto da coprire adeguatamente laspesa pubblica corrente, ulteriormente cresciuta per l’ur-genza di far fronte all’aumento esponenziale dei costisociali della crisi: cassa integrazione ordinaria e straor-dinaria.In questo quadro si colloca la manovra correttiva emanatadal Governo di quasi 25 miliardi di euro in due anni. Unascelta obbligata necessaria per un riordino prioritario deiconti generali del Paese e che, specialmente nella parte “dirigore e tagli”, appare condivisibile.L’intervento, per la prima volta, non agisce sul frontedella leva fiscale, che avrebbe potuto comprometteresia la stabilità del mondo produttivo già vessato dallacrisi, sia la capacità di spesa dei cittadini, portando aduna restrizione dei consumi, ma si pone l’obiettivo diintervenire sulla spesa pubblica al fine di favorire quellosnellimento e quella sburocratizzazione più volte invo-cate da Confindustria. Positivo è dunque l’approccio utilizzato anche se sa-rebbe stato necessario provvedere a tagli più incisivi eponderati piuttosto che puramente lineari.Sarebbe, infatti, assolutamente controproducente assi-stere ad una limitazione indiscriminata dei servizi daparte degli enti locali, i quali, vedendosi ridurre le ri-sorse, potrebbero decidere di tagliare spese prioritarieper i cittadini e per le imprese, piuttosto che eliminarequelle cosiddette improduttive. Avremmo preferito diconseguenza che la manovra intervenisse maggiormentesulla riduzione dei costi della politica e clientelari in-

vece che correre il rischio di trovare minori investimentiin servizi e infrastrutture. Provvedimenti questi ultimiche, oltre a penalizzare la qualità della vita dei citta-dini, porterebbero ad un ulteriore detrimento della con-dizione delle piccole e medie imprese italiane.Qualche appunto merita, anche, la parte dedicata allosviluppo, poiché, di fatto, la manovra non prevede mi-sure destinate alla crescita dell’economia. Le imprese,soprattutto quelle piccole, si aspettavano qualcosa dipiù.Un aspetto positivo della manovra è la previsione divantaggi fiscali, amministrativi e finanziari per le im-prese che aderiscono alle cosiddette “Reti”, oltre allapossibilità di stipulare accordi e convenzioni con l’Abi(come quello che proroga la moratoria sui debiti).Piuttosto deboli e poco significativi sembrano invecegli interventi strutturali che incidono sui meccanismi dideterminazione della spesa. Aspetto che è stato evi-denziato dalla Presidente di Confindustria, Emma Mar-cegaglia, la quale ha avanzato una serie di proposte –racchiuse nel documento “Italia 2015” - per consentireuno sviluppo moderno del Paese. Tutte misure sulle qualioccorre chiamare il Governo a scelte tempestive chediano risultati certi, forieri di sviluppo e di crescitacompetitiva per il sistema produttivo nazionale.Nella giusta direzione, così come affermato da VincenzoBoccia, presidente del Comitato Piccola Industria diConfindustria, vanno infine le misure per la libertà d’im-presa che contribuiranno non poco a ridurre i vincoliper dare avvio all’attività imprenditoriale. Uno snelli-mento auspicato e necessario per consentire alle nostreimprese di competere ad armi pari con i loro competi-tor internazionali.

*Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Lecce

129Notiziario Industriale

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

“L’iniziativa del Governo rivolta a favorire la libertàd’impresa, con la drastica semplificazione dellenorme per le piccole e medie imprese e per la ri-cerca, è di grande interesse e potrebbe costituire unvalido aiuto per far ripartire la crescita nel nostroPaese”. Così il presidente della Piccola Industria diConfindustria, Vincenzo Boccia, nel commentarel’intenzione del Governo di modificare l’articolo 41della Costituzione, con la conseguente sospensioneper due – tre anni delle autorizzazioni per le pic-cole e medie imprese, per la ricerca e le attività ar-tigiane.E’ necessario, però, ribadisce Boccia, che tali misuresiano adottate con la massima urgenza per consen-tire alle imprese italiane di reagire ed uscire più fortie competitive dalla crisi.

RIFORME URGENTI PER FARE IMPRESA

Vito Ruggieri Fazzi

I SERVIZI

Notiziario Industriale130

La crisi finanziaria ha modificato repentinamente leprassi consolidate negli scorsi decenni nel rapportobanca-impresa e ha interrotto la trasformazione del

processo di credito avviata con Basilea 2.Le imprese sono disorientate perché sono cambiate leprocedure abituali e non sono chiari i nuovi criteri divalutazione; le banche dal canto loro devono valutare,molto più attentamente rispetto al passato, la capacitàdi sopravvivenza dell’impresa.Alle imprese servono ora sia una “struttura” finanziariasia una “cultura” finanziaria, che richiedono da un lato,un aumento dei mezzi propri, e dall’altro, una pianifi-cazione e un monitoraggio della dimensione finanziariadel business. Confindustria Lecce, consapevole del mo-mento delicato in cui versano le

imprese, ha siglato un accordo con società di consu-lenza, allo scopo di aiutare le aziende ad affrontare nelmodo più adeguato le loro problematiche di natura fi-nanziaria.Le società di consulenza, saranno a disposizione delleimprese interessate per appuntamenti personalizzati,durante i quali fornire un servizio di prima risposta sullequestioni di maggiore interesse: Basilea 2, analisi si-tuazione finanziaria dell’impresa, istruttoria pratiche difinanziamento anche con ricorso ai consorzi di garanziaprivati e statali, accesso a fondi di incentivazione pub-blici, ecc..Gli imprenditori associati potranno scegliere, autono-mamente, in base alle proprie esigenze, la società di

consulenza con cui fissare il primo

Siglato un accordo per offrire un servizio di prima risposta alle imprese associate su tematiche finanziarie

Crisi, Confindustria Lecceal fianco delle imprese

CREDITO E FINANZA

Notiziario Industriale 131

incontro, che si svolgerà presso la sede dell’Associazionee non comporterà alcun onere.Il salto culturale richiesto alle imprese e il relativo sup-porto di cui esse hanno bisogno deve risolvere le even-tuali carenze di struttura e di cultura finanziariadell’impresa, sia per individuare una soluzione stabiledelle difficoltà attuali, sia per rendere l’impresa più au-tonoma nell’evoluzione futura dei rapporti con le ban-che, ed evitare il ripetersi di incomprensioni e situazioniconflittuali nel rapporto di credito.

Cosimo MarraUfficio Economico, Credito e Finanza Confindustria Lecce

[email protected]

Gli imprenditori associatipotranno scegliere, in basealle proprie esigenze, lasocietà di consulenza con cui fissare l’incontro,presso l’Associazione; non comporterà alcun onere

PREVINDUSTRIAPrevidenza e Assistenza per gli Imprenditori Previndustria S.p.A., una Società partecipata pariteticamente da Confindustria e Allianz, è nata nel1975 con l’obiettivo di progettare e realizzare soluzioni assicurative innovative, in grado di risponderealle esigenze previdenziali, di risparmio e di protezione della salute degli imprenditori, dei loro fa-miliari e del personale dirigente delle aziende associate.Confindustria e Allianz condividono l’attività di studio, realizzazione e promozione dei prodotti assi-curativi; Previndustria offre, avvalendosi della sua rete di professionisti, consulenza normativa e fi-scale e assistenza all’imprenditore nella scelta dei prodotti più adeguati ai reali bisogni degliimprenditori.L’offerta di Previndustria si articola in tre aree di interesse:

· Area Previdenza: il piano previdenziale “Idea Pensione”· Area Salute: il piano sanitario “Idea Salute”· Area Protezione: coperture Infortuni; coperture vita caso morte e morte ed invalidità permanente;

coperture Long Term Care

Si tratta di un vero e proprio sistemaintegrato di coperture che garanti-scono la tutela completa dell’im-prenditore e dei suoi familiari; inogni caso, ciascuno dei prodotti pro-posti può essere scelto singolar-mente.

Previndustria propone inoltre un’of-ferta esclusiva per i dirigenti delleaziende iscritte, con due polizzecomplete che rispondono perfetta-mente a quanto previsto dal con-tratto collettivo nazionale deidirigenti delle aziende industriali.

Per ulteriori informazioni, contat-tare Angelo Costantini, ResponsabileUfficio Relazioni sindacali, allo0832457836, o via email: [email protected]

132 Notiziario Industriale

I SERVIZI

Sono passati quasi due anni da quando abbiamo ini-ziato una delle esperienze che ci hanno arricchitoe responsabilizzato maggiormente: l’alternanza

scuola - lavoro. Il progetto, che coinvolge gli alunnidell’indirizzo Linguistico Brocca del Liceo Capece di Ma-glie, offre agli studenti l’opportunità di immergersi nelcampo lavorativo e di acquisire capacità utili per unacarriera futura. Questo avviene attraverso incontri che si svolgono unavolta la settimana presso le aziende che hanno dato allascuola la propria disponibilità ad ospitare gli alunni.

Durante questi incontri i ragazzi possono osservare di-rettamente le modalità con cui si svolgono le diversemansioni all’interno di un’azienda e collaborare, se ri-chiesto. Per qualunque problema o esigenza i ragazzipossono rivolgersi al tutor scolastico, nel nostro caso,la professoressa Jacqueline De Giorgi, docente di con-versazione francese. Oltre agli incontri in azienda sonopreviste anche alcune ore di apprendimento a scuolagrazie ai tutor aziendali, che illustrano agli studenti inmodo chiaro e specifico i concetti di marketing e co-

municazione. Molti imprenditori ci hanno spiegatoanche cosa vuol dire lavorare in proprio, con passione e,soprattutto, rischiando in prima persona. La nostra esperienza lavorativa presso ConfindustriaLecce è stata sin dall’inizio coinvolgente ed interes-sante: durante i primi incontri ci siamo potute ambien-tare e abbiamo avuto modo di conoscere delle personetanto preparate ed efficienti quanto gentili e disponi-bili, come la nostra tutor, dottoressa Maria Rosaria Polo. Le attività che abbiamo svolto in azienda sono molte-plici e vanno dalla realizzazione delle rassegne stampaalla creazione di schemi per progetti di varia natura(formazione, comunicazione, finanza, contabilità). èstato particolarmente interessante partecipare alla or-ganizzazione di eventi, seminari e, soprattutto, confe-renze stampa. Lavorando costantemente a contatto conil personale di Confindustria Lecce sempre pronto adaiutarci, abbiamo maturato nuove competenze e, allostesso tempo, abbiamo acquisito un maggiore senso diresponsabilità rispetto a quello che si otterrebbe conuna formazione esclusivamente scolastica. Ci avviamo a concludere questo significativo percorsocon la stessa serenità con cui lo abbiamo iniziato, con-sapevoli di aver arricchito la nostra personalità ed am-pliato la sfera delle nostre conoscenze. Con un pizzicodi rammarico, perché il tempo è volato. Vogliamo rin-graziare la nostra scuola per averci offerto questa pos-sibilità e Confindustria Lecce per averci aperto le portedel mondo del lavoro, prima a noi sconosciuto.

Valentina Sanapo e Giada DimaLiceo Capece - Maglie

L’alternanza scuola – lavoro offre agli studenti la possibilitàdi acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro. L’esperienza di due allieve del Liceo Capece presso Confindustria Lecce

L’impresa si apre alla scuola

Il percorso è stato avviatosia in Confindustria Lecce,sia presso imprese associate, per dare la possibilità alle scuole partner di arricchire la propria offerta formativa

Valentina Sanapo e Giada Dima (in piedi) con la tutor Maria Rosaria Polo

SCUOLA & FORMAZIONE

133Notiziario Industriale

Continua il grande successo degli incontri tra la po-polazione studentesca della Provincia di Lecce el’’Università LUISS Guido Carli, in collaborazione conConfindustria Lecce. In una sala gremita di studenti, docenti e genitori,i referenti della Luiss hanno illustrato l’offerta for-mativa dell’Università di sistema, fornendo soprat-tutto i dati circa i tempi di impiego post laurea. Unoa sette è il rapporto docenti/studenti; 0, 1% il tassomedio di abbandono degli studenti LUISS contro unamedia nazionale del 18%; 3, 3 anni il tempo mediodi laurea (Corsi di Laurea Triennale); 86% i laureatiche trovano lavoro entro sei mesi dalla laurea. Loscorso anno, per l’iscrizione ai corsi di Laurea trien-nale e magistrale a ciclo unico della LUISS sono stateben 418 (11% sul totale) le domande di ammissionepresentate dalle aspiranti matricole pugliesi. At-tualmente, gli studenti pugliesi iscritti all’Ateneocapitolino sono 752 (10, 6% sul totale).L’obiettivo di questi incontri è quello di reclutare imigliori talenti su tutto il territorio nazionale, valo-rizzando l’eccellenza di un modello che, per la qua-lità della didattica e dell’ambiente studentesco e ilforte collegamento con il mondo del lavoro, forma

con cultura d’impresa e vocazione internazionale“classe dirigente” per il Paese.L’evento, introdotto da Vincenzo Portaccio, presi-dente Gruppo Giovani Imprenditori di ConfindustriaLecce, ha visto gli interventi di Paola Gozzuti, Rela-zioni Associative LUISS; Paola Fersini, docente diMatematica finanziaria della Facoltà di Economia edi Alberto Loco, studente leccese presso la LUISS,iscritto al terzo anno della Facoltà di Scienze Poli-tiche.

La prova di ammissione ai Corsi di Laurea Triennalee a Ciclo unico per l’a.a. 2010-2011 si è tenuta, incontemporanea in tutta Italia, il 14 aprile 2010 aRoma e in molte altre città italiane, tra cui Lecce –presso il Liceo Palmieri - per agevolare gli studentia svolgere la prova stessa nella propria regione di re-sidenza. È possibile sostenere la prova di accessoanche in settembre.

Per ulteriori informazioni: www.luiss.it/ammissione/prova/.

Luiss e Confindustria Lecce a caccia di talenti

Vincenzo Portaccio, presidente del Gruppo GiovaniImprenditori di Confindustria Lecce ha introdottol’incontro

134 Notiziario Industriale

I SERVIZI

Spazio fondimpresaIL CONTO FORMAZIONE

Le aziende che aderiscono a Fondimpresa hanno la pos-sibilità di formare gratuitamente il proprio personale oavvalendosi delle risorse messe a disposizione dal Contodi Sistema, attraverso i Bandi periodici, o, anche, uti-lizzando le risorse accumulate nel proprio Conto Forma-zione.Fondimpresa, infatti, accantona nel conto individualedi ciascuna azienda aderente, una quota pari al 70% delcontributo obbligatorio dello 0, 30% sulle retribuzionidei propri dipendenti, versato al Fondo tramite l’Inps.Le risorse finanziarie che affluiscono nel “Conto Forma-zione” sono a completa disposizione dell’azienda tito-lare, che può utilizzarle per fare formazione ai propridipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene piùopportune, sulla base di Piani formativi condivisi dallerappresentanze delle parti sociali.Le risorse del “Conto Formazione” possono finanziare

fino ai due terzi della spesa complessiva di ciascunPiano formativo, mentre il restante terzo resta a caricodell’impresa titolare e può essere coperto con la spesasostenuta per i propri dipendenti in relazione alle ore dipartecipazione alle attività di formazione. È bene sapere, però, che il Nuovo Regolamento delFondo, prevede il passaggio da 4 a 2 anni della du-rata del periodo nel quale le risorse trasferite dal-l’Inps per ciascuna azienda aderente, rimangono adisposizione esclusiva della medesima nel rispettivoConto Formazione.IL prossimo 31 dicembre, infatti, scade il termine fis-sato dal regolamento del Fondo per utilizzare le sommerelative agli anni 2004, 2005 e 2006 non utilizzate dal-l’azienda.Perché tali risorse non vadano perdute, l’impresadeve avviare entro il 31 dicembre 2010 piani forma-tivi finanziati con il proprio Conto Formazione.

La formazione, oggi più che mai, rappresenta la chiave di volta per rendere le imprese competitive sui mercatiinternazionali.Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito da Confindustria, CGIL – CISL eUIL, offre la possibilità, a costo zero, di realizzare formazione continua per i dipendenti.Al fine di approfondire tali tematiche e segnalare alle imprese iscritte la scadenza del 31 dicembre 2010, dataentro la quale occorre utilizzare le somme accantonate nel conto formazione relative agli anni 2004, 2005 e 2006,Confindustria Lecce, insieme all’ATI Spegea e ad OBR Puglia, ha organizzato un seminario gratuito per il 21MAGGIO.Hanno relazionato Flavia Trifance, responsabile Ufficio Formazione Confindustria Lecce e Maria Pia Arborea,OBR Puglia. L’introduzione di Sebastiano Schito, presidente sezione Terziario Avanzato.Aderendo a Fondimpresa ogni impresa ha l’opportunità di:- utilizzare i fondi maturati per presentare piani formativi aziendali (CONTO FOR-

MAZIONE);- partecipare a Bandi pubblici annuali tramite cui accedere allerisorse del “CONTO DI SISTEMA”;

- usufruire del voucher formativo, tramite cui disporre di for-mazione per i propri dipendenti presso Enti di formazione qualificatie scelta dalla stessa azienda.

135Notiziario Industriale

SCUOLA & FORMAZIONE

Le opportunità del Conto Formazione

Flavia Trifance, Maria Pia Arborea e Sebastiano Schito

136 Notiziario Industriale

I SERVIZI

PRIMA DI TUTTO, REGISTRARSIPer ricevere da Fondimpresa i codici per l’accesso alservizio informatico, che consente la presentazionee la gestione di un Piano formativo da finanziare conl’importo accantonato sul proprio “Conto Forma-zione”, l’azienda aderente deve registrarsi all’indirizzohttp://pf.fondimpresa.it, seguire il link “Registra-zione” e scegliere la voce “Responsabile aziendale”.

I corsi attivati dal 1° gennaio al 31 maggio:AREA AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE“Il Budget e il controllo di gestione delle piccolee medie imprese”

Il corso si è proposto di mettere a disposizione dei par-tecipanti strumenti pratici ed immediatamente applica-bili di controllo della gestione aziendale sia a livelloconsuntivo che nella sua tipica evoluzione budgetaria.

AREA COMPETENZE DI BASE- “Inglese” (elementary)

Obiettivo principale del corso è stato quello di trasferireai partecipanti, con un approccio interattivo, compe-tenze linguistiche di base che consentissero di comuni-care in lingua inglese in situazioni di vita quotidiane eprofessionali. Docente di madre-lingua inglese.

Costituito il comitato paritetico territorialeSi è costituito in febbraio presso ConfindustriaLecce, il Comitato Paritetico Territoriale per l’ap-provazione di pianiformativi predispostida aziende prive dirappresentanza sinda-cale al proprio interno,recependo il Protocollod’Intesa Confindustria–Cgil, Cisl e Uil delfebbraio 2008.Fondimpresa, il Fondointerprofessionale perla formazione conti-nua costituito pariteticamente tra Confindustriae Sindacati, richiede che i piani formativi gra-tuiti presentati dalle aziende siano approvati econdivisi da entrambe le parti, a garanzia del-l’efficacia e della corretta impostazione deipiani, oltre che a tutela degli interessi dei lavo-ratori. Tale commissione ha l’obiettivo di contribuireanche a snellire i tempi dell’approvazione deipiani formativi: infatti, entro dieci giorni dalla

ricezione dei pro-grammi, la Commissionesi dovrà riunire e deli-berare sugli stessi. Confindustria Lecce hadesignato quali compo-nenti pro tempore:EElliissaabbeettttaa SSaallvvaattii, (nellafoto) consigliere dele-gato alla Formazione;FFllaavviiaa TTrriiffaannccee, respon-sabile area Formazionee Istruzione;AAnnggeelloo CCoossttaannttiinnii, re-sponsabile Relazioni In-dustriali.Le organizzazione sin-dacali hanno nominato:DDaanniieellaa CCaammppoobbaassssoo –Cgil;AAnnttoonniioo ZZiippppoo – Cisl;SSaallvvaattoorree FFlloorriioo – Uil.

Spaz

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AREA PRIVACY E SICUREZZA- “Gestione del Sistema qualità (norme UNI EN ISO 9001)

Il corso si è proposto di creare degli esperti che fosseroin grado di introdurre nelle aziende, sia di produzioneche di servizi, le logiche della qualità rendendo possi-bile una pronta risposta ai continui mutamenti dei mer-cati e ottenendo un sostanziale vantaggio competitivoper mezzo della certificazione.

AREA AMBIENTE ED ENERGIA- “Efficienza energetica degli edifici” corso base

Il corso base, dal tema CASA + EFFICIENZA ENERGETICADEGLI EDIFICI, si è proposto di trasmettere ai parteci-panti i principi di una costruzione a basso consumoenergetico: fondamenti di fisica applicata e isolamentotermico, materiali e costruzioni, impiantistica.Alla fine del corso, la cui frequenza è propedeutica perfrequentare il corso avanzato, è stato rilasciato un at-testato di partecipazione.- “Efficienza energetica degli edifici” corso avanzatoIl corso avanzato, ha approfondito diversi argomenti delsettore, come la fisica tecnica in riferimento all’umidità,le prestazioni dei diversi materiali per l’edilizia, le tec-niche delle costruzioni, le tecniche di misurazioni e laventilazione controllata nell’edilizia abitativa. Il corsosi è chiuso con una esercitazione pratica.Ed ancora sono stati attivati, su richiesta specifica disingole aziende, i corsi:- LOGISTICA DI BASE- PIANO PRODUZIONE DELLE SCORTE- PIANIFICAZIONE AZIENDALE INTEGRATANell’ambito del Progetto EFESTO, finanziato da Fon-dimpresa, sono stati realizzati due Seminari in tema diSicurezza. Nello specifico:“La Direttiva ATEX e i rischi legati alle atmosfere esplo-sive” e “La redazione del Documento sulla Sicurezza.Metodologie di analisi e valutazione dei rischi”.I Seminari, rivolti a tecnici e responsabili di industriemolitorie, alimentari, del legno e arredo, industrie mec-caniche, chimiche ma anche a consulenti, responsabilidi ispezione e certificazione, hanno fornito un quadro

completo ed esaustivo degli accorgimenti che ogni ad-detto ai lavori ha il dovere di conoscere, a seguito degliultimi aggiornamenti della normativa.Per ulteriori informazioni su Fondimpresa: Ufficio For-mazione Confindustria Lecce, Tel. 0832-313478, e-mail:[email protected]

Flavia TrifanceUfficio Lavoro, Formazione, Istruzione Confindustria Lecce

[email protected]

137Notiziario Industriale

SCUOLA & FORMAZIONE

CORSO GRATUITO DI FORMAZIONEPER ULTRACINQUANTENNISono aperte le iscrizioni, fino al 7 luglio, per il corsogratuito di formazione per ultracinquantenni dal ti-tolo “IL SEGRETARIO”, promosso da IES - Istitutoper l’Economia del Salento - società di servizi diConfindustria Lecce ed Opra Formazione. Il corso èapprovato dalla Provincia di Lecce e cofinanziato daMinistero del Lavoro, Comunità Europea e RegionePuglia. Il percorso permetterà la formazione di una figuraprofessionale in grado di coadiuvare il managementaziendale, attraverso l’utilizzo di competenze orga-nizzative e gestionali, oltre che relazionali e mana-geriali. “Il segretario” sarà in grado di relazionarsi inmaniera professionale con clienti, banche, poste,fornitori, consulenti, colleghi e superiori. Impareràa gestire gli appuntamenti e le riunioni di lavorooltre ad organizzare viaggi di lavoro. Saprà gestireil tempo e organizzare la propria attività in modo dasvolgere il lavoro con efficienza, efficacia e profes-sionalità.Destinatari del presente progetto sono 18 disoccu-pati ultracinquantenni (età compresa fra 50 e 65anni) che, al momento della iscrizione al corso e pertutta la durata dello stesso, siano disoccupati, resi-denti in Puglia, non beneficiari di alcun sostegno alreddito e/o pensione. Non dovranno beneficiare, al-tresì, di altri interventi di politica attiva. Il corso avrà una durata di 300 ore complessive dicui 100 ore di teoria, 80 di pratica e 120 di stagepresso uffici di aziende private e uffici pubblici deicomuni.I moduli didattici comprendono: strategie di comu-nicazione, comportamento organizzativo, organiz-zazione aziendale, tecniche di segreteria,informatica di base e inglese di base.Ogni allievo riceverà un’indennità oraria di fre-quenza pari a cinque euro.Per accedere al corso è necessario inviare entro il 07luglio 2010 il modulo di adesione presente suwww.opraformazione.it presso la sede operativa del-l’Associazione Opra Formazione in via Umbria s.n. ovia fax al 0832 216021.

Sin dagli anni ‘80 la “SocietàChimica di Milano” pose l’ac-cento sulla necessità di inte-

razione tra industria e scienzachimica.Effettivamente, in questi ultimianni, abbiamo assistito ad unvertiginoso aumento della colla-borazione tra chimica ed imprese.Sempre più spesso queste ultimehanno fatto ricorso all’ausilio dichimici per la risoluzione dei loroproblemi di produzione, di smalti-mento di rifiuti, di applicazionedella copiosa normativa ambien-tale.Oltre ad un ruolo economico escientifico, la scienza chimicasvolge un ruolo sociale e forma-tivo.Riguardo al primo occorre ricor-dare che, con lo sviluppo delletecniche e applicazioni derivate, la scienza chimica hacontribuito ad incrementare le produzioni agricole, sin-tetizzare farmaci sempre più efficaci, realizzare prodottidi largo consumo.Grazie al chimico l’industria della moda, con la creazionedi nuove fibre e colori, si è sviluppata.Troviamo il chimico in tutti i processi di disinquina-mento ambientale e di decontaminazione e caratteriz-zazione dei siti inquinati, nella gestione degli impiantidi depurazione, caratterizzazione dei rifiuti, analisi delleemissioni, certificazioni energetiche degli edifici.Ogni giorno vengono sfornati milioni di risultati anali-tici a scopo di accertamento diagnostico oltre che mer-ceologico.

138 Notiziario Industriale

L’INTERVENTO

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita della collaborazione tra imprese e scienza chimica

Chimica laboratorio di vita

Oltre ad un ruolo economico e scientifico, la scienza chimica svolge un ruolo sociale e formativo

Diego Favale

di Diego Favale*

139Notiziario Industriale

L’INTERVENTO

È ovvio che la chimica va gestita con professionalità esenso etico per ottenere il miglioramento della qualitàdella vita, nel rispetto della natura e dei suoi abitanti,e conseguentemente realizzare una crescita sostenibile.Ponendo attenzione ai sistemi produttivi e alle neces-sità delle popolazioni e dell’ambiente, individua gliagenti nocivi nell’acqua, nel suolo, nell’aria; proponendoe gestendo i rimedi, tutela in tal modo la salute.Per ciò che attiene lo sviluppo tecnologico, il chimicoopera nell’impresa partecipando alla sua organizzazionetecnica e produttiva, innovando e realizzando i progettiin risposta al mercato ed alla sostenibilità ambientale.Collaborando col mondo economico, produttivo e com-merciale, contribuisce alla corretta applicazione del pro-gresso tecnologico, assicura la qualità delle produzioni,favorisce il miglioramento delle condizioni di sicurezza

sul lavoro, adotta e sviluppa i sistemi di certificazionedella qualità e salvaguardia ambientale.Chiamato ad accertare ed individuare responsabilità neiprocedimenti civili e penali, opera con competenza edeontologia.Tutta questa attività è garantita dall’iscrizione al proprioOrdine Professionale, ente pubblico, non economico,istituito con leggi dello Stato per regolamentare le pro-fessioni intellettuali il cui esercizio coinvolge interessie utilità generali.

*Presidente Ordine dei Chimici di Lecce e Brindisi

Elenco delle attività professionali del ChimicoGli interventi vanno dalla progettazione di impianti alle perizie, alle analisi chimiche, al controllodella qualità, alla chimica forense. In particolare il chimico effettua:• analisi chimiche e fisiche a qualunque scopo destinate;• progettazione e collaudo di industrie chimiche e alimentari, impianti di depurazione, ecc.;• perizie e valutazione danni;• consulenze nelle produzioni industriali e merceologiche;• inventari di impianti industriali;• perizie in sedi giudiziarie e stragiudiziarie nei settori dell’ecologia, igiene industriale, sicurezza del

lavoro, frodi e sofisticazioni;• rilascio di certificato di non pericolosità per navi;• impiego gas tossici;• certificati di prevenzione incendi;• certificazione energetica degli edifici.

CONVEGNO NAZIONALE DEI CHIMICIIn collaborazione con: Università del Salento e Confindustria LecceSezione AmbienteArthotel & Park Lecce - Via Giorgio De Chirico,73100 Lecce - 16 e 17 settembre 2010

Giovedì 16 settembreREACH (Regolamento per la Registrazione, Valuta-zione e autorizzazione delle sostanze

Venerdì 17 settembreLA GESTIONE DEI RIFIUTI E CRITICITÀ APPLICATIVEIl programma definitivo sarà pubblicato sul sito delCNC e trasmesso a tutti gli OrdiniL’iscrizione è gratuita ma obbligatoria.

Segreteria ScientificaORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DI LECCE E BRINDISI Via Capitano Ritucci, 41 73100 Lecce - Tel: 0832/342661 fax: 0832/346996e-mail: [email protected]

AMBIENTE, SVILUPPO, RISORSE:IL RUOLO DELLA CHIMICA E DEL CHIMICO

Sicurezza nei cantieri edili e miglioramento della sa-lute nei luoghi di lavoro è il tema trattato nell’ in-contro tenutosi lo scorso 9 aprile presso il

suggestivo Castello di Acaya. L’evento, che ha avuto una notevole affluenza è statopensato ed organizzato dal CPT (Comitato Pa-ritetico Territoriale) della Provincia di Lecce,che, dal 1998 è gestito pariteticamente dallaSezione Costruttori Edili Ance di Confindu-stria Lecce e dalle organizzazioni sindacaliFENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL, al finedi promuovere, accrescere e diffondere nelleaziende, sui cantieri, tra i tecnici e lavoratorila cultura della sicurezza sul lavoro.Nel 2008 è entrato in vigore il Testo Unicoper il miglioramento della salute e della sicu-

rezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs n. 8/2008), che, conil relativo decreto integrativo e correttivo (D.Lgs106/09), nel rispetto della legge delega 123/07, oltrea rivedere inesattezze formali e sostanziali, introducealcune modifiche rilevanti per i cantieri temporanei e

mobili.“Il seminario – ha detto Va-lentino Nicolì, presidentedel Cpt di Lecce - ha avutol’intento di fare il punto

Presso la suggestiva cornice del castello di Acaya il Convegno del CPT di Lecce

Obblighi di committenti e imprese nei cantieri edili

STRUTTURE COLLEGATE

Notiziario Industriale140

Valentino Nicolì e, in basso,una suggestiva veduta del Castello di Acaya. Nella pagina seguente, un momento del seminario

della situazione in merito ai principali obblighi del com-mittente e dei datori di lavoro, con particolare atten-zione alle novità introdotte dal Titolo IV relativo ai‘Cantieri temporanei e mobili’ e della stima dei costidella sicurezza”.Al convegno hanno partecipato anche gli studenti delleV classi dell’istituto tecnico per geometri “G.Galilei” diLecce, che, in questo modo, hanno avuto la possibilitàdi approcciare il problema della sicurezza sul lavoro edella legalità sin dalla scuola. La formazione alla cul-tura della sicurezza è infatti importantissima, poiché sia

che diventino imprenditori, sia dipendenti è importanteche i giovani acquisiscano la mentalità della legalità edella sicurezza per il proprio futuro professionale.”Far percepire agli studenti – ha aggiunto il presidenteCPT - che la sicurezza sul lavoro non è un peso, ma è unvalore aggiunto, che va tutelato nell’attività, tanto va-riabile del cantiere edile, è di prima importanza, perchégli incidenti sul lavoro non possono essere contrastatisolo sul piano normativo ma è necessaria, altresì, la fat-

tiva partecipazione deidiretti interessati, oltreche degli enti locali,compresa la regione Pu-glia”.A questo proposito è in-tervenuto, Alessio Co-lella - vice presidenteCPT Lecce – che ha sot-tolineato l’impegno delCPT per la diffusionedella cultura della sicu-rezza che deve essereconsiderata, patrimoniodella società. ”Gli infor-tuni sono in diminu-zione ma comunquetroppo alti: l’ INAILtiene conto degli inci-denti ‘fatturati’ ma neesistono moltissimi chenon emergono e checolpiscono i lavoratoriin nero”. Pertanto la si-curezza non deve esseresoltanto un fatto tec-

nico, ma è soprattutto un fenomeno sociale che va ana-lizzato tenendo conto di diversi punti di vista.Giovanni De Filippis – direttore Dipartimento di pre-venzione dell’ASL Lecce – ha invece affrontato l’argo-mento della prevenzione, con particolare riferimento airischi ed alle patologie che è possibile contrarre sulposto di lavoro e che spesso non comportano la mortedell’individuo ma la sua inabilità all’attività lavorativa.“L’istituto assicuratore, spesso, non ammette la rela-zione tra patologia e lavoro, non riconoscendo così ildiritto ad un’ indennità”.Uno strumento di prevenzione è dato dal controllo sa-nitario dei lavoratori, da parte di un medico compe-tente, che è previsto a diversi livelli e in base al tipo dilavoro, che avendo un ruolo socialmente rilevante, ha ildovere di un continuo aggiornamento.L’aspetto tecnico della manifestazione è stato curatodall’ingegnere Francesca Ferrocci, della quale ripor-tiamo un commento.

L’ INAIL tiene conto degli incidenti ‘fatturati’ma ne esistono moltissimiche non emergono e che colpiscono i lavoratori nero”

Uno strumento di prevenzione è dato

dal controllo sanitariodei lavoratori

da parte di un medicocompetente

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE

Notiziario Industriale 141

Valentino Nicolì, Giulia Cazzella, Alessio Colella, Francesca Ferrocci

Il decreto legislativo n. 106/09, emanato lo scorso agosto, ha mo-dificato ed integrato il D. Lgs. 81/08, noto come Testo Unico sullasicurezza.

Già da un primo riscontro era stato apprezzato l’intervento del legi-slatore volto a ridurre l’apparato sanzionatorio che, rispetto alla ver-sione precedente, prevede una riduzione delle sanzioni amministrativee penali. Numerose inoltre le modifiche effettuate al fine di semplifi-care alcuni adempimenti di carattere formale (data certa, emanazionedi procedure standardizzate anche per il settore edile, ecc).Tra le principali novità, in riferimento al Titolo IV, evidenziamo le mo-difiche effettuate in riferimento all’impresa affidataria: il legislatoreha chiarito nelle definizioni il concetto di impresa affidataria nel casodi consorzi tra imprese. Ha poi inserito all’art. 96 una previsione cherafforza il concetto, più volte espresso dall’ANCE, per cui il DUVRI è,sostanzialmente, la trasposizione del PSC in altri settori diversi dal-l’edilizia e pertanto la presenza del PSC e l’accettazione del POS costi-tuiscono assolvimento all’obbligo di redazione del DUVRI, ed ora, anchedei costi legati ai rischi interferenti, ex art. 26 comma 5.La modifica riportata all’art. 97 comma 1 - obblighi del datore di lavorodell’impresa affidataria – in cui il legislatore ha sostituito il concetto divigilanza sulla sicurezza dei lavori da parte dell’impresa affidataria conil concetto di verifica delle condizioni di sicurezza, ha dei risvolti ope-rativi importanti, pur non diminuendo il ruolo fondamentale della stessaimpresa nella gestione della sicurezza dei lavori affidati.Sempre nello stesso articolo il legislatore ha previsto che l’impresa affi-dataria riconosca alle imprese esecutrici gli oneri della sicurezza senzaalcun ribasso e che svolga i propri obblighi mediante lo stesso datore dilavoro, dirigenti e preposti in possesso di adeguata formazione. Permangono, comunque, alcune criticità che richiedono opportuni chia-rimenti da parte delle amministrazioni competenti.Destano qualche perplessità le modifiche apportate all’allegato XV - Con-tenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili- cheintroduce il principio secondo il quale “il coordinatore per la progettazioneeffettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organiz-zazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusionedi quelli specifici propri dell’attività dell’impresa”.Con l’attuale formulazione il piano di sicurezza e di coordinamento diventauno strumento privo di quelle indicazioni operative atte ad individuare,sin dalla fase di progettazione dell’opera, le misure da adottare per preve-nire i rischi connessi alla realizzazione dell’opera, con il conseguente ri-sultato di abbassare notevolmente i livelli di tutela dei lavoratori impegnati.La modifica suddetta può incidere sulla stima dei costi per la sicurezza. Nontutti i costi verranno stimati poiché il coordinatore non analizzerà quelli re-lativi ai rischi specifici in quanto non evidenziati nel piano di sicurezza edi coordinamento. La conseguenza sarà che la quota parte di costi imputa-bili alle misure di sicurezza relative ai rischi specifici delle imprese (non pre-senti, come detto, nel PSC) potrà far parte dell’offerta e, quindi, potrà essereassoggettata a ribasso.

Francesca FerrocciFunzionario Area Sicurezza delle Costruzioni - Ance

142 Notiziario Industriale

STRUTTURE COLLEGATE

Novità legislative per committenti e imprese dal TITOLO IV

143Notiziario Industriale

SCUOLA EDILE

A colloquio con il nuovo presidente della Scuola Edile Massimiliano Dell’Anna

Formare per crescere

Massimiliano Dell’Anna, 40 anni, sposato, due figli,è stato eletto presidente della Scuola Edile diLecce, dopo aver prestato il proprio impegno al-

l’interno dello stesso ente, in qualità di consigliere du-rante la presidenza di Nicola Delle Donne.Lo abbiamo incontrato all’indomani della sigla dell’im-portante accordo con le associazioni di categoria alba-nesi, per la creazione di una sede della Scuola Edile aTirana, che contribuirà a diffondere la cultura della for-mazione e della sicurezza nei paesi balcanici.In Italia – spiega Dell’Anna - siamo arrivati ad un livellodavvero alto di attenzione nei confronti del problemadella sicurezza e della formazione. Il nostro obiettivo èquello di esportare un modello da replicare per la cre-scita sociale ed economica di quei territori. Oltre a questa importante iniziativa, quali ulterioriattività porterà avanti la Scuola Edile di Lecce?“La Scuola Edile di Lecce è inserita nella rete Re.form.e.,un partenariato sulla formazione, che coinvolge novepaesi dell’UE, (Germania, Belgio, Spagna, Finlandia,Francia, Italia, Portogallo, Svezia e Svizzera). L’obiet-tivo di Re.form.e è quello di favorire la professionaliz-zazione di giovani, professionisti e formatori,principalmente nel campo del restauro del patrimonioarchitettonico e di nuova costruzione. La Scuola, poi,attraverso protocolli e convenzioni con Associazioni,Enti Locali (Comuni, Provincia di Lecce), Accademiadelle Belle Arti e Università del Salento, ha realizzatodecine di interventi di recupero e restauro di elementiarchitettonici della nostra provincia, contribuendo allavalorizzazione del patrimonio storico monumentale sa-lentino.Già dallo scorso anno, in diverse edizioni, è partito ilcorso “16 ore prima di entrare in cantiere”, iniziativarealizzata per contrastare in modo efficace il lavoro ir-regolare. La Scuola ha poi avviato diversi corsi sui pon-

teggi, sul restauro, sulle volte, sul mosaico. Stiamo ultimando la formazione di 21 donne disoccu-pate come impiegate amministrative, che, alla fine delcorso, avranno la possibilità (60%) di essere assunte atempo indeterminato presso imprese del territorio, chericeveranno dalla Regione un contributo a fondo per-duto di 14mila euro.La Scuola è in partnership nel progetto di restauro delpavimento musivo della Cattedrale di Otranto, insiemeal Ministero dei Beni Culturali, a diversi comuni e ban-che. Abbiamo riconfermato l’esperienza del master “Con-structionarium”, che si svolge presso la ConstructionSkills di Londra, il più importante ente di formazioneedile inglese, perché permette ai corsisti di apprenderemoltissimo sia dal punto di vista della professione, dellalingua, che dell’esperienza. Con la possibilità per alcunidi rimanere a lavorare presso imprese londinesi”. Ci sono altri partenariati esteri?“Adesso siamo partner di due progetti importanti con ilMinistero del Lavoro: uno in Svizzera a Zurigo e l’altroin Uruguay a Montevideo per la formazione degli ita-liani all’estero.Il mio primo impegno istituzionale è stato a Zurigo,dove abbiamo presentato il progetto di formazione sulrestauro per gli italiani che risiedono all’estero. Essendouna città nuova, Zurigo non ha grandi opere da restau-rare ma molti monumenti da manutenere.

La Scuola è in partnershipnel progetto di restaurodel pavimento musivodella Cattedrale diOtranto, insieme al Ministero dei Beni Culturali, a diversi comuni e banche

Dopo un mese dalla mia elezione sono stato a Montevideo, per un altrocorso sul restauro monumentale. È stata una bellissima esperienza daun duplice punto di vista: i monumenti uruguayani sono qualcosa diveramente bello e, poi, avere a che fare con italiani di quarta genera-zione che stentavano a parlare la nostra lingua ma che rivendicavanole proprie origini, è stato umanamente formativo. Siamo inoltre capo-fila per un altro progetto della Commissione Europea in Tunisia edEgitto. L’obiettivo è la costruzione di un campus formativo mobile conproduzione di energia e riciclaggio delle acque (aule, uffici e servizi, incontainer) per formare operatori di macchine a movimento terra”.Le ragioni di tanta affermazione della Scuola.“Il mio lavoro si innesta su quello ottimo già svolto da Nicola DelleDonne. Ho ereditato uno strumento eccezionale che dal punto di vistadell’operatività è come una Ferrari. Il personale è qualificato, preparatoe disponibile; il direttore Tolomeo, oltre ad essere un eccellente profes-sionista, ha qualità umane straordinarie, per cui è solo un piacere ed unonore guidare questa struttura. Per questo il mio impegno sarà tanto espero all’altezza di quanto richiesto, perché occorre sempre crescere emigliorare. Il segreto è non accontentarsi mai: certo, lo stimolo piùgrande proviene dalle tantissime piccole, medie e grandi aziende che ciseguono, insieme ai loro lavoratori”.Avete avviato dei corsi anche presso la sede distaccata di Casarano?“La sede di Casarano è nata proprio per dare maggiore funzionalità alle no-stre operazioni e per coprire l’intero territorio. Lì svolgiamo i medesimicorsi che si tengono a Lecce, agevolando l’utenza che si trova nel bassoSalento. La sede è un po’ più piccola rispetto alla principale ma comun-que allo stesso tempo molto funzionale”.Come sarà la Scuola Edile alla fine del suo mandato?“Mi piacerebbe vedere una Scuola Edile cresciuta in modo esponenziale,capofila di diversi progetti, come per esempio “ Leonardo” che si apprestaa partire e che si occuperà di promuovere abilità e competenze per la for-mazione professionale. Progetti ambiziosi che possano portare non soloformazione ma anche benessere al territorio, perché se i lavoratori stannobene sono anche le imprese ad avere ottimi riscontri. Come secondo punto mi auguro che i corsi possano raddoppiare o triplicarecon altrettanti iscritti perché sarebbe il segnale di una notevole crescitaeconomica per l’intero territorio”.

Gabriele Petrachi

144 Notiziario Industriale

STRUTTURE COLLEGATE

Presidente Dell’Anna, nonostante l’impegno della ScuolaEdile, continuano gli incidenti sul lavoro, causati spessoanche da uno scarso utilizzo da parte dei lavoratori deglistrumenti di sicurezza, pur forniti dalle imprese.

“È una nota dolente questa. Noi siamo impegnati a tutto tondo nella for-mazione, perché solo attraverso la conoscenza è possibile prevenire. Ed inquesto lavoriamo anche in stretta sinergia con il Comitato Paritetico Terri-toriale per la prevenzione degli incidenti nei cantieri. Comunque di incidentisul lavoro se ne parla sempre, anche quando non si tratta di cantieri. La Scuola, anche con il progetto 16 ore, sta facendo moltissimo per formarei lavoratori sulle problematiche della sicurezza e far capire anche come pre-venire incidenti che potrebbero essere davvero banali, ma che senza la stru-mentazione idonea, purtroppo, talvolta, hanno conseguenze più gravi. Questofa parte di un programma di diffusione della cultura della sicurezza che civede coinvolti nel sensibilizzare le imprese, perché è sempre meglio ‘preve-nire che curare’. I corsi presso la Scuola hanno un tasso altissimo di frequenzae questo non può che renderci orgogliosi da un lato, ma dall’altro lato, siamosempre attenti a migliorare i nostri servizi”.

DIFFONDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA

Il mio lavoro si innestasu quello ottimo già svolto da Nicola Delle Donne. Ho ereditato uno strumento eccezionaleche dal punto di vistadell’operatività è come una Ferrari

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FIDINDUSTRIA PUGLIA

È giunto a Lecce il road show di Fidindustria Puglia,il consorzio fidi nato dalla fusione dei consorzi fididi Puglia di matrice confindustriale, per la presen-tazione delle opportunità finanziarie messe a di-sposizione delle piccole e medie imprese delterritorio. Dopo i saluti di PPiieerroo MMoonnttiinnaarrii, presi-dente di Confindustria Lecce e di GGiiuusseeppppee LLeeooppiizzzzii,,vicepresidente di Fidindustria Puglia, NNiiccoollaa DDii--ddoonnnnaa, componente del cda e responsabile del Co-mitato Tecnico di Fidindustria Puglia ha illustratoalle aziende presenti le diverse forme di finanzia-mento, sia a breve che a medio e lungo periodo.«Il credito è un aspetto fondamentale e strategico perla sopravvivenza e la competitività delle imprese –ha affermato PPiieerroo MMoonnttiinnaarrii,, presidente di Confin-dustria Lecce. Preoccupa ilfatto che, con le regoledi Basilea 2, ora

che verranno caricati i bilanci 2009, i rating aziendalisi deterioreranno fino ad arrivare a C, D. Rating C o Dvuol dire che le banche si troveranno nelle condizionidi non poter erogare credito. Le nuove proposte di re-gole sul capitale (Basilea 3), inoltre, sembrano pe-nalizzare ancor di più le banche italiane. Il costo delfunding risulterebbe influenzato dall’introduzione diulteriori vincoli sugli strumenti di raccolta, impat-tando già da oggi, sul credito bancario, con una re-strizione dei flussi creditizi verso le imprese. Con laripresa produttiva, di cui qualche segnale cominciagià ad intravedersi, si porrà anche la questione deicosiddetti crediti di fornitura. L’attuale momento sto-rico, allora, richiede una forte sinergia tra imprese,banche e consorzi fidi, in modo da offrire alle imprese

garanzie sufficienti per ottenere finanziamenti daparte degli istituti di credito e riprendere la

normale attività economica».

Presentate le opportunità finanziarie per le piccole e medie imprese messe a disposizione dal consorzio fidi di Confindustria Puglia

A Lecce il road show di Fidindustria Puglia

Il Consorzio Energetico Salentino aiuta gli imprenditori a contenere laspesa energetica aziendale. La sua forza è data dal numero delle im-prese che credono nella possibilità di unirsi per avere maggiore forzacontrattuale.

Per maggiori informazioni: dott.ssa Antonella Cisternino Tel. 0832/392722 • e-mail: [email protected]

Durante l’incontro sono state presentate le opportunitàderivanti dai nuovi fondi stanziati dalla Regione Puglia.Fidindustria Puglia, infatti, è risultato assegnatario dicontributi regionali per la dotazione di fondi rischi di-retti al rafforzamento patrimoniale dei confidi, finaliz-zati alla concessione di garanzie, fino all’80% delfinanziamento per operazioni di credito attivate dallepiccole e medie imprese associate (P.O. FESR 2007/2013– Asse VI Linea di Intervento 6.1 - Azione 6.1.6). Fi-dindustria, inoltre, è accreditato presso la Regione Pu-glia per gli “Aiuti agli investimenti alle piccole e medieimprese – Titolo II – PO 2007 – 2013 – Misura 6.1” cheprevedono contributi in conto interessi relativi a finan-ziamenti erogati dal soggetto finanziatore e in contoimpianti per operazioni di investimento in immobiliz-zazioni materiali e immateriali.Tra le proposte di Fidindustria Puglia anche l’istituzionedi comitati provinciali per la gestione della crisi ingrado di sostenere le imprese in difficoltà nel processodi risanamento. La proposta di Fidindustria Puglia, cheha già incontrato favorevoli adesioni avrebbe, quindi,come scopo mirato, quello di far emergere sin da subitole crisi aziendali così da aumentare le chance di suc-

cesso dei piani di risanamento. «Le aziende in crisi maancora in grado di creare valore – ha commentato Giu-seppe Leopizzi, vicepresidente di Fidindustria Puglia -devono essere adeguatamente sostenute e accompagnatenel processo di risanamento. È essenziale fornire risposte efficaci per evitare che le dif-ficoltà, inizialmente gestibili, si deteriorino e degenerinoin problemi insuperabili. La creazione di comitati di ge-stione della crisi potrebbe contribuire a creare un effi-cace sistema di allerta e prevenzione prima che le crisidivengano irreversibili anche nella considerazione degliattesi bilanci dell’esercizio 2009 quanto mai negativi inconseguenza dei disastri finanziari».

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STRUTTURE COLLEGATE

Tra le proposte l’istituzione di un comitato provinciale per la gestione della crisiin grado di sostenere le imprese in difficoltà nel processo di risanamento

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