il reporter q1 - dicembre 2015

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Dicembre 2015 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere una festa, mille volti: a spasso nel natale Editoriale Un mese speciale in un momento speciale Matteo Francini D ici dicembre e pensi a Natale. Sono le festività a caratterizzare questo mese, con la città che si prepara a celebrare questo momento e si veste a festa per l’occasione, tra addobbi lungo le strade, vetrine scintillanti, alberi che si accendono nelle piazze e l’immancabile corsa ai regali. È innegabile, insomma, che l’at- mosfera che si respira in que- sto mese sia diversa da quella del resto dell’anno. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 11 D agli immancabili mercatini al pattinaggio sul ghiaccio, pas- sando per presepi e cortei. Firenze si veste a festa in vista del 25 dicembre e, come ogni anno, non mancano gli appuntamenti in programma in città per l’occasione. Ma sono tanti, e diversi, i volti di questa festività. C’è ad esempio quello del Natale solida- le, con le numerose associazioni fiorentine che si danno da fare per permettere alle persone meno fortunate di passare le feste in modo migliore. E non solo: ecco una “guida” al Natale in città. Camaiora - Carpini - Wiedenstritt PAGINA 10 PAGINA 14 studi senza età, ripartono i corsi Per imparare non è mai troppo tardi: aperte le iscrizioni all’Uni- versità dell’età libera. reti e sorrisi, così è tornato il “vero” ilicic Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba SEGUE A PAGINA 12 PAGINA 13 e sotto l’albero? è caccia ai regali O gni anno si ripresenta il so- lito dilemma: cosa regalare per Natale? Il Reporter ha pro- vato ad alleggerirvi il compito, selezionando alcuni regali delle tipologie più disparate. Pacchetti Firenze Quartiere 1 sicurezza, un piano per il centro Presidi interforze, più illuminazione e nuove telecamere tra i punti previsti Gli interventi PAGINA 3 l’oltrarno in cerca della sua identità Progetti e interventi per restitui- re alla “rive gauche” fiorentina il suo vecchio volto artigiano. PAGINA 2 le attese di piazza puccini (e dintorni) PAGINA 4 Anno IX Ed. 51 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 51 del 1 dicembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

Dicembre2015

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

una festa, mille volti:a spasso nel natale

� Editoriale

Un mese speciale in un momento speciale

Matteo Francini

Dici dicembre e pensi a Natale. Sono le festività

a caratterizzare questo mese, con la città che si prepara a celebrare questo momento e si veste a festa per l’occasione, tra addobbi lungo le strade, vetrine scintillanti, alberi che si accendono nelle piazze e l’immancabile corsa ai regali. È innegabile, insomma, che l’at-mosfera che si respira in que-sto mese sia diversa da quella del resto dell’anno.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 11

Dagli immancabili mercatini al pattinaggio sul ghiaccio, pas-sando per presepi e cortei. Firenze si veste a festa in vista del

25 dicembre e, come ogni anno, non mancano gli appuntamenti in programma in città per l’occasione. Ma sono tanti, e diversi, i volti di questa festività. C’è ad esempio quello del Natale solida-le, con le numerose associazioni fi orentine che si danno da fare per permettere alle persone meno fortunate di passare le feste in modo migliore. E non solo: ecco una “guida” al Natale in città.

Camaiora - Carpini - Wiedenstritt

☛ pagina 10

☛ pagina 14

studi senza età,ripartono i corsiPer imparare non è mai troppo tardi: aperte le iscrizioni all’Uni-versità dell’età libera.

reti e sorrisi, così ètornato il “vero” ilicic

Il Reporterdei piccoli:una nuova

favolaper i lettori

in erba☛ SEgUE a pagina 12 ☛ pagina 13

e sotto l’albero?è caccia ai regaliOgni anno si ripresenta il so-

lito dilemma: cosa regalare per Natale? Il Reporter ha pro-vato ad alleggerirvi il compito, selezionando alcuni regali delle tipologie più disparate.

Pacchetti

FirenzeQuartiere 1

sicurezza,un piano per il centroPresidi interforze, più illuminazionee nuove telecameretra i punti previsti

Gli interventi

☛ pagina 3

l’oltrarno in cercadella sua identitàProgetti e interventi per restitui-re alla “rive gauche” fiorentina il suo vecchio volto artigiano.

☛ pagina 2

le attese di piazzapuccini (e dintorni)

☛ pagina 4

Anno IXEd. 51 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

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La famiglia italiana della frutta

Page 2: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

Piazza Santo Spirito è una delle zone dell’Oltrarno al centro di interventi di riqualificazione

La storia

il conventinoieri e oggi

Si chiama Conventino per-ché nasce (tra il 1893 e il

1896) come sede del Mona-stero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze. Abban-donato dalle suore, nel 1917 fu utilizzato come ospedale per accogliere i soldati reduci di Caporetto, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale divenne un rifugio per i par-tigiani. Nel 1920 fu acquistato da un’azienda produttrice di oggetti in bronzo, la Società Artistica Fiorentina Gusmano Vignali, mentre successiva-mente passò in mano a Paolo Uzielli, che concesse gli spazi in locazione a botteghe arti-giane e studi di artisti. L’ultimo restauro risale al 2009.

S.M.

interventi e progettiper la “rive gauche”,per restituire al rionela sua anima artigiana

Oltrarno

Il bando

Restituire il vecchio volto artistico ma, soprattutto, artigia-no alla “rive gauche”

fiorentina, entro quattro anni. Come? Finanziando interventi di riqualificazione e investendo in progetti. È così che prendono forma tutta una serie di inter-venti sul piano virtuale (come il lancio del nuovo negozio “Made in Italy” su Amazon, annuncia-to lo scorso 5 ottobre) ma so-prattutto su quello reale. “Dopo l’accordo con Amazon per gli artigiani fiorentini, continuia-mo a lavorare per riqualificare, valorizzare e restituire all’Ol-trarno la sua identità – sotto-linea l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini – lo dimostrano il progetto di rilancio del Vecchio Conven-tino, ma anche l’operazione di pedonalizzazione di piazza del Carmine e il protocollo di in-tesa firmato lo scorso luglio da Comune di Firenze e Camera di Commercio”. Tra le priorità c’è la riqualificazione di diverse piazze, da Santo Spirito (dove verranno inseriti alberi e pian-te a scopo decorativo) a piazza Tasso (dove si interverrà prin-cipalmente sull’area giochi, così come avverrà per le Scuderie di Porta Romana). Non solo piaz-ze e giochi per bambini, però, nei piani di Palazzo Vecchio,

ma anche nuovi arredi urbani (panchine in primis) in arrivo su lungarno Torrigiani e a Pa-lazzo Vegni (oltre che in piazza Demidoff). Tutti interventi che “saranno pronti per Natale”, as-sicura Bettarini, per un totale di 150mila euro di investimenti solo per questa prima tranche. A questa cifra vanno poi aggiunti i contributi che l’amministrazio-ne ha stanziato per il rilancio del Vecchio Conventino, in via Giano della Bella, e dell’artigia-nato artistico. Inoltre, il comi-tato di pilotaggio del progetto Oltrarno – formato non solo dalle istituzioni cittadine, ma anche da associazioni e comitati di quartiere – ha individuato un altro intervento da finanziare e realizzare entro fine dicem-bre. Si tratta dell’ampliamento del Festival delle luci (proget-to F-Light, edizione 2015): la proposta è quella di creare un percorso che si snodi da piazza della Repubblica e piazza della Signoria a piazza Pitti e Santo Spirito. Spazio anche alle azio-ni di volontariato urbano de-gli Angeli del Bello, già partite a novembre in accordo con la Camera di Commercio, che ha finanziato il rifacimento delle saracinesche del rione. Infine, in programma anche diversi interventi per l’animazione del periodo natalizio.

Sonia Muraca

un incubatore per le imprese

La Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico ha avuto sede dal 2009 nei locali di “Sam, Spazio Arte e Mestieri” in via

Giano della Bella. Si tratta di uno spazio polifunzionale di oltre 3.500 metri quadrati, riservato alle imprese del settore dell’artigia-nato artistico e tradizionale. A ottobre è stato pubblicato un bando sulla rete civica del Comune che ha in oggetto proprio il destino di questo luogo. L’idea è quella di renderlo un incubatore di nuove imprese artigiane, in modo da contribuire al rilancio economico della città (in generale) e dell’Oltrarno (in particolare). “Vogliamo che il Vecchio Conventino diventi un punto di riferimento dell’arti-gianato fiorentino – commenta l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini – attraverso questo bando siamo alla ricerca di un soggetto che sia in grado di rianimarlo, attraverso un proget-to integrato”. Il soggetto in questione otterrà l’utilizzo gratuito de-gli spazi di via Giano della Bella e un contributo di duecentomila euro, spalmato su tre anni. In cambio, dovrà assicurare una serie di azioni promozionali, formative e di supporto alle start-up artigia-ne, favorendo il ricambio generazionale nel settore e, soprattutto, la partecipazione a progetti europei e scambi extraterritoriali. È inoltre prevista la partecipazione a iniziative di rivitalizzazione e valorizzazione dell’Oltrarno.

S.M.

#Primo piano

L’obiettivo è riqualificare e valorizzare la zona. Fari puntati sulle piazze, in arrivo anche nuovi arredi urbani

2 | Dicembre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 3: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

sicurezza,un piano per far lucesul centroPiù illuminazione,ma anche controllie “occhi elettronici”

Vivibilità

Focus

Presidi interforze, più il-luminazione, blitz nelle zone ritenute più a ri-schio, rimozione delle

carcasse di moto, bici e auto: sono questi i punti principali del piano di sicurezza urbana su cui sta lavorando Palazzo Vecchio. Piano che, secondo le previ-sioni, avrà un forte impatto sul centro storico, in termini di si-curezza a tutto tondo ma anche di decoro e vivibilità. Un pro-getto da dodici milioni di euro (di cui dieci da fondi europei) consentirà di sostituire 34mila vecchi punti luce con una nuova illuminazione ad alta efficienza energetica e, successivamente, di installare 350 telecamere nei pali della luce. A questo si va ad aggiungere il piano di video-sorveglianza già messo a punto, approvato dalla Prefettura e fi-nanziato con risorse proprie da Palazzo Vecchio, grazie al quale le prime telecamere verranno installate già nei primi mesi del prossimo anno. Tra questi, mol-ti “occhi” telematici si apriran-no sul territorio del quartiere 1.

Sara Camaiora

Più illuminazione e nuove telecamere tra gli interventi pensati per aumentare la sicurezza in città. Molti “occhi elettronici” saranno puntati proprio sul quartiere

In arrivo risorse per via Palazzuolo grazie alla convenzione per l’ex Monte dei Pegni

via palazzuolo, un milione per il recupero

Un milione e centomila euro per la riqualificazione di via Pa-lazzuolo. Sono le risorse che arriveranno grazie alla conven-

zione siglata con la società San Paolino Hotels e Resorts che si oc-cupa del complesso dell’ex Monte dei Pegni. La delibera ha avuto l’ok dalla giunta di Palazzo Vecchio il mese scorso, per poi passare al vaglio del consiglio comunale. L’intervento prevede la realizza-zione di opere di riqualificazione, eventuale riorganizzazione dei sottoservizi, abbattimento delle barriere architettoniche, mobilità ciclopedonale e arredo urbano degli spazi pubblici, in particolare in via Palazzuolo, piazza e via di San Paolino, via dei Fossi, piaz-za degli Ottaviani e piazza Santa Maria Novella. “Un altro passo verso il recupero di un pezzo importante del centro – ha commen-tato l’assessore Lorenzo Perra – rinasce un immobile prestigioso e, grazie alle norme del nuovo regolamento urbanistico, abbiamo la possibilità di monetizzare gli oneri legati al cambio di destina-zione per investirli sulla riqualificazione di quell’area. Andiamo avanti – ha concluso – con la ricucitura delle ‘ferite’ della città”.

Da Palazzo Vecchio fanno poi sapere che, a livello nazionale, il Comune è in contatto con Anci e Governo per una nuo-va legislazione che incrementi gli strumenti a disposizione dei sindaci su questi temi e per veri-ficare la possibilità di aumenta-re le pene per abusivismo, fur-ti, rapine e fenomeni molesti. “Sicurezza significa vivibilità, decoro, eliminazione della mar-ginalità sociale e prevenzione della microcriminalità – spiega Federico Gianassi, assessore alla sicurezza urbana – per questo siamo al lavoro su più fronti, da quello nazionale ai control-li interforze, per combattere quotidianamente il degrado”. Non solo quindi controlli or-dinari, ma sono previsti anche blitz tra più forze dell’ordine in zone particolari, che neces-sitano di attenzioni specifiche. Una di queste, come segnala-to dai cittadini, è ad esempio via Palazzuolo, dove da molto tempo si sono accesi i riflettori su ordine pubblico e degrado. E proprio questa strada è stata

teatro nei mesi scorsi di un blitz di questo tipo, che ha coinvolto non solo la polizia municipa-le, ma anche Asl e Inps. “Azio-ni come quelle realizzate in via Palazzuolo rappresentano interventi fondamentali, che agiscono su più fronti e porta-no a risultati concreti come la chiusura degli esercizi irregola-ri e a sanzioni per lavoro nero o alimenti avariati”, commenta Gianassi. “Stiamo inoltre lavo-rando a una regolamentazione complessiva dell’area Unesco – prosegue l’assessore – relati-vamente alle attività commer-ciali, in grado di vietare aper-ture laddove non siano coerenti con il tessuto urbano. Abbiamo un centro storico di immenso valore, l’impegno è tutelarlo e intervenire su ogni eventuale criticità”.

via dei bastioni,partiti i lavori

Sono finalmente cominciati i tanto agognati lavori sulle

rampe di piazza Ferrucci ver-so via dei Bastioni. I cantieri erano rimasti fermi per anni a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità: trecentomila euro le risorse a bilancio per realizzare quest’intervento. “Dall’anno prossimo grazie alla legge di stabilità potremo sbloccare più risorse per inter-venti su viabilità e monumen-ti”, ha fatto presente dalla sua pagina Facebook il sindaco Dario Nardella, annunciando l’avvio dell’operazione di re-stauro.

S.C.

Il restauro

#Primo pianoQuartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino Dicembre 2015 | 3

Page 4: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

#Luoghi

telecamere e una maratonad’ascolto per piazza pucciniIl futuro di ex Manifattura Tabacchie Cascine al centro dell’attenzione

idea “adozione”per il giardino

Era salita alla ribalta delle cro-nache poco più di un anno fa, per una mega rissa in pieno giorno che aveva fatto discute-

re a lungo il quartiere e non solo. E se ora la situazione appare più tranquilla, senza che si siano più verificati episodi simili, in piazza Puccini tra cittadini e negozianti il tema della sicurezza è an-cora molto sentito. Ma è proprio questo uno dei luoghi dove, presumibilmente a inizio 2016, Palazzo Vecchio conta di installare telecamere di videosorve-

glianza. E sono in molti ad auspicarne l’arrivo. “Le telecamere fanno sempre comodo, sicuramente sono un deter-rente – commenta un negoziante – di giorno dobbiamo ammettere che non abbiamo troppi problemi, quando cala il buio, però, la situazione cambia. E la mattina troviamo spesso, davanti alle saracinesche, cocci di bottiglie e spor-cizia di vario genere”. Chi lavora nella zona punta il dito in particolare sui camminamenti che vanno alle Cascine e sui giardinetti, luoghi – viene spiega-

to – “dove si annida maggiormente il degrado”. “Rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata, ma alcuni resi-denti, soprattutto i più anziani, hanno ancora un po’ di paura”, viene fatto pre-sente da qualcuno. “Bene le telecamere, ma ci vorrebbero anche più controlli e illuminazione”, aggiungono altri. Piaz-za Puccini ospita inoltre una delle aree più grandi della città in attesa di essere riqualificate, l’ex Manifattura Tabacchi. Oltre alla riconversione dell’enorme complesso industriale dismesso, il pro-getto di recupero dovrebbe comprende-re anche la risistemazione dell’area cir-costante, da piazza Puccini a via Tartini e via delle Cascine. “La vera sfida per questa zona è il progetto Tabacchi: in discussione c’è l’ipotesi di farlo diventa-re un grande polo di formazione, dedi-cato ad arti, mestieri e saperi, in grado di attrarre studenti da tutto il mondo, e quindi di rivitalizzare anche piazza e dintorni – dice Maurizio Sguanci, presi-dente del Quartiere 1 – un altro aspetto da non dimenticare, che avrà ripercus-sioni su tutta questa parte di città, è l’u-tilizzo che si vuol fare da qui ai prossimi anni del parco delle Cascine. Dobbiamo pensare a riprogettarne l’organizzazio-ne, a distribuire meglio le iniziative, perché non si concentrino solo in piaz-za Vittorio Veneto ma possano essere realizzate anche a valle. Creare insom-ma nel parco un contenitore di eventi a tutto tondo e in tutta la sua estensione. Di questo e anche dell’ex Manifattura Tabacchi – conclude Sguanci – discute-remo con i cittadini entro la fine dell’an-no, in un’apposita maratona dell’ascolto”.

Un’altra “autogestione verde” a pochi metri di distanza. È quello che potreb-be accadere per il giardino di via Felice Fontana, in zona San Jacopino, non

lontano da quello di via Maragliano che, da ormai tre anni, è gestito da un’associa-zione di residenti che ha garantito la sua sorveglianza, comprato giochi per i bam-bini, piantato siepi, verniciato muri e organizzato eventi di vario genere. Quella di via Felice Fontana è un’area più piccola ma importante per gli abitanti della zona. E proprio tra i residenti destano preoccupazione le sue condizioni: sono segnalati incuria, degrado e “brutte frequentazioni”, soprattutto dopo il calar del sole. Durante l’estate, il giardino di via Fontana è stato oggetto di un’operazione di ripulitura, che ha comportato anche la sostituzione di alberi malati o abbattuti e una riseminazione del prato. “C’è attenzione per riqualificare questo giardino”, spiega Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1, che conferma la volontà di alcuni cittadini di occuparsi dello spazio. “Siamo già in contatto con un gruppo di residenti che si è messo a disposizione per aprire e chiudere il cancello. Tra questi ci siamo anche io e la vicepresidente del Quartiere”, aggiunge. A far presente più volte le cattive condizioni del giardino è stato il comitato San Jacopino, che ha se-gnalato anche la necessità, secondo i residenti della zona, di avere qui un’area cani. Dall’assessorato all’Ambiente viene però fatto sapere che non è prevista questa de-stinazione d’uso, data la presenza di palazzi tutto intorno. E intanto poco lontano, in piazza San Jacopino, c’è chi continua a denunciare alcuni problemi di sicurezza. Gli abitanti sono in attesa delle telecamere di sorveglianza: anche quest’area è tra quelle in lizza per l’installazione da parte di Palazzo Vecchio, che dovrebbe avveni-re all’inizio del 2016. Un altro problema segnalato nella zona è rappresentato dalla presenza di vistose scritte sui muri. Grazie agli Angeli del Bello, piazza e dintorni sono stati ripuliti nei mesi scorsi. Ma il problema, fanno presente dal comitato San Jacopino, è frequente e torna ciclicamente.

S.C.

Sara Camaiora

Sicurezza Via Fontana

In piazza Puccini il tema della sicurezza è ancora al centro dell’attenzione. E si discute anche del futuro di Cascine ed ex Manifattura Tabacchi

Il giardino di via Felice Fontana, nella zona di San Jacopino

4 | Dicembre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 5: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

Vita dei quartieri

VIDEO INTERVISTEAnniversario dell’alluvione

Sul sito web de "Il Reporter" (http://www.ilre-porter.it/video/visualizza/3140) videointervi-sta on line con il presidente del Q.1 Maurizio Sguanci che presenta le iniziative in vista del 50° anniversario dell’alluvione. Tutti i video sono disponibili anche sul canale Youtube de "Il Reporter".

Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario di Firenze capitale d’Italia (1865-2015) l’Archivio Storico del Comune di Firenze organizza la mostra Una Capitale per il Regno. Dal Mercato Vecchio ai nuovi mercati, con l’illustrazione dei progetti e dei documenti per i grandi mercati allestiti in quel periodo: il Mercato Centrale di San Lorenzo e i mercati di San Frediano e Sant'Ambrogio.

L’inaugurazione è in programma il 18 novembre, ore 17. La mostra è allestita nelle sale espositive dell’Archivio Storico in via dell’Oriuolo 35.

ORARIO DELLA MOSTRALunedì e venerdì: ore 10-13Martedì, mercoledì e giovedì: ore 10-13 e 14-17.30 Sabato e domenica chiuso

Dal 15 ottobre

CERTIFICAZIONI PIÙ FACILIAumenta anche a Firenze la possibilità di procurarsi certificazioni anagrafiche senza dover affrontare code o attese più o meno lunghe. È infatti possibile acquisirle direttamente on line con un servizio accessibile a tutti i cittadini dal proprio compu-ter con apposite credenziali (da richiedere presso uno sportello dei servizi demografici) o attraverso la Rete ci-vica cliccando su “Certificati facili”, grazie all’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica.Dal 15 ottobre si è ampliato ulteriormente l’elenco dei certificati così ottenibili che è passato da 3 a 18 e che ora comprende: Certificati di Matrimonio, Morte e Nascita; Certificati di residenza, di stato di famiglia e conte-

stuale; Certificati di Stato libero, cittadinanza e esistenza in

vita; Estratto dell'atto di Nascita (per i nati dal 1 gennaio

2010); Estratto dell'atto di Morte (per i decessi avvenuti dal

1 gennaio 2007); Risultanze Anagrafiche di Matrimonio, Morte; Certificato contestuale di residenza, cittadinanza,

esistenza in vita, nascita e stato civile; Certificato contestuale di residenza, cittadinanza,

esistenza in vita, nascita, stato civile, stato di famiglia.

Ecco come eseguire la stampa dei certificati, una volta effettuato l’accreditamento.Nella pagina www.comune.fi.it/servizi troverete l'elenco dei Servizi OnLine del Comune di Firenze. Dall’elenco dei servizi online (a sinistra in rosso, sotto BA-STACODE) cliccare su Anagrafe e stato civile e poi su Certificati facili - Prenotazione e stampa diretta (cer-tificati anagrafe, stato civile ed elettorale).

PROGETTO “RETI DIFFUSE”Un ulteriore canale che sta contribuendo allo sviluppo della possibilità di acquisire certificati sul territorio loca-le senza doversi sobbarcare complicati spostamenti è rappresentato dal progetto “Reti diffuse”, che permette la stampa dei principali certificati attraverso associazioni che hanno accettato di erogare questo servizio in se-guito ad accordi raggiunti con i Consigli di Quartiere. Allo stato attuale queste sono le realtà che hanno aderi-to all’iniziativa nel Q.1: Sindacati pensionati SPI CGIL viale Belfiore 28, FNP CISL via Palazzuolo 114

E-mail: [email protected]

Mostra all’Archivio Storico

Entro dicembre il progetto preliminare

FORTEZZA DA BASSO VERSO IL FUTURO

Capolavoro di Giovanni Michelucci

La stazione ferroviaria di Santa Maria Novella compie 80 anni e per la prestigiosa struttura progettata dal grande Giovanni Michelucci, considerata uno dei capolavori dell’architettu-ra italiana tra le due guerre, è il momento dei festeggiamenti e delle legittime celebrazioni.

Queste le mostre ed esposizioni in programma: La Stazione in “Rassegna”, a cura dell’ Archi-vio Storico del Comune di Firenze> Biblioteca delle Oblate - Sezione Storica via dell’Oriuolo 24> Archivio Storico del Comune di Firenze

via dell'Oriuolo 33Due inaugurazioni per la città: la Biblioteca Nazionale e la stazione Firenze SMN.Biblioteca Nazionale Centrale, Piazza dei Caval-leggeri 1

La via toscana alla modernità: la Firenze de-gli anni Trenta.Museo Novecento, Piazza Santa Maria Novella 10

PER INFO: Per restare aggiornati sulle iniziative visitate il sito www.architetturatoscana.it

Una delle installazioni nel parco di Villa Bardini

Firmato il protocollo di intesa tra Regione, Co-mune, Città metropolitana e Camera di Com-mercio per il rilancio della Fortezza da Basso. La firma consente di partire con il progetto che prevede il rifacimento totale del padiglione Cavaniglia, la ristrutturazione del padiglione Spadolini e il restauro delle mura con i cammi-namenti. In base al protocollo d’intesa Regione, Comune e Città metropolitana venderanno alla Camera di commercio le proprie quote della Fortezza da Basso (ognuno cederà l’8,33% della

proprietà immobiliare e i quattro Enti divente-ranno così proprietari ciascuno del 25%) e i sol-di derivanti dalla vendita saranno investiti nel recupero del complesso.Il Comune da parte sua si impegna a redigere il progetto preliminare entro il 31 dicembre prossimo, previa effettuazione del rilievo critico che consiste in rilievi topografici, indagini con il georadar e un’analisi sulla composizione e sullo stato di conservazione degli elementi storici e delle mura.

Biglietto integrato

RIAPRE IL MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMOHa riaperto al pubblico il 29 ottobre il Museo dell'Opera del Duomo. L’immensa struttura espositiva di circa 6.000 metri quadrati articolati in 25 sale suddivise su 3 piani, ospita più di 750 opere e può essere definita la maggiore concentrazione di scultura monumentale fiorentina del Rinascimento grazie alla raccolta di statue, rilievi e sculture in marmo, bronzo e argento dei maggior artisti del tempo: Arnolfo di Cambio, Ghiberti, Donatello, Luca della Robbia, Antonio del Pollaiolo, Verrocchio, Michelangelo. Tra gli straordinari capolavori conservati nel Museo basta pensare alla Porta del Paradiso del Ghiberti o alla Pietà Bandini di Michelangelo.Il museo si ripresenta con un allestimento sorprendente, grazie a strumenti multimediali e interattivi e a ricostruzioni architettoniche e scenografiche di grande suggestione, come la riproduzione in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo progettata da Arnolfo di Cambio.Per visitare il Museo è possibile acquistare online il biglietto unico che, oltre all’ingresso al Museo dell’Opera del Duomo, consente l’accesso agli altri siti del complesso monumentale   che comprende: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di San Giovanni e la cripta di Santa Reparata.

INFO: www.ilgrandemuseodelduomo.it/museo

Donazione di un privato

LAVORI ALLA BASILICA DELLA SS. ANNUNZIATA

Si stanno ultimando a tempo di record i lavori di restauro della facciata della Basilica della SS. Annunziata e della fontana di Pietro Tacca, po-sta nel lato ovest della piazza. L’intervento ha riguardato la facciata e il colon-nato della basilica, il chiostro e parte della pa-vimentazione. La fontana è stata interamente restaurata compreso il ripristino dell’impianto idraulico originale, che non funzionava da ben

sette anni. Il Comune di Firenze ringrazia la signora Chri-stel Murmann, che ha donato i fondi necessari alla realizzazione dell’intervento. Si tratta di una nostra concittadina tedesca che, in onore del marito scomparso, ha voluto fare questo grande regalo alla nostra città. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 300mila euro.

I MERCATI DI FIRENZE CAPITALE

LA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA COMPIE 80 ANNI

i

11 37Porta Romana-Due Strade

NOVITÀ LINEE ATAFDa novembre sono stati modificati i percorsi delle linee 11 e 37 nel tratto dalle Due Strade a Porta Romana. Anche in risposta alle richieste degli abitanti della zona, la linea 11 transita in via del Gelsomino e viale del Poggio Imperia-le. La linea 37 invece percorre via Senese. Nessun cambiamento per la linea 36. Si ricorda che la linea 11 è in servizio tutti i gior-ni, festivi compresi; e che la 37 effettua tutti i giorni lo stesso percorso, festivi compresi. PER INFO: www.ataf.net

Page 6: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

#Il quartiere in pillole

Le colonnine di ricarica in piazza Indipendenza

inaugurate le nuovecolonnine di ricaricaPreviste oltre trecento presein totale per i veicoli elettrici

Mobilità Negozi

partito il “recupero” dei bandoniÈ cominciato a metà novembre il lavoro di “recupero” delle saracinesche dell’Oltrarno, ad opera di

personale tecnico, restauratori e volontari degli Angeli del Bello. La fondazione partecipa al “progetto Oltrarno” sostenuto dalle associazioni di categoria con il contributo economico della Camera di Com-mercio di Firenze, che prevede la riverniciatura dei bandoni delle attività dello storico rione entro la fine dell’anno. Dalla ricognizione effettuata era emerso che i bandoni su cui ripristinare il colore originale erano numerosi, tra via Romana, via dei Serragli e borgo San Frediano. A lavoro ultimato – viene annun-ciato – la squadra si trasferirà poi in San Niccolò per concludere il progetto. All’attività sulle saracinesche dei negozi si sono aggiunti anche la ripulitura di circa cento metri di superficie muraria e il ripristino dei bandoni abbandonati, il cui recupero – viene spiegato – è importante per il decoro generale delle vie interessate dal progetto. La squadra impegnata in Oltrarno è specializzata nel recupero di superfici da scritte vandaliche e altro: le operazioni sui bandoni prevedono solitamente una prima fase in cui viene scartato il vecchio colore, la successiva pulitura vera e propria e poi la nuova colorazione. Il tutto viene svolto durante gli orari di chiusura delle attività in circa due ore di tempo, gratuitamente e – viene spe-cificato – dopo assenso e richiesta da parte delle stesse attività commerciali. Per chiedere un intervento, segnalare le situazioni di maggior degrado relative ai bandoni, fornire nominativi di persone o impren-ditori disponibili a dare una mano o altre richieste l’indirizzo a cui scrivere è [email protected].

Il restauro

cortile di michelozzo,via alla fase finaleTre anni di lavori per il Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio: via alla fase finale dell’intervento di

restauro. A fine ottobre la giunta comunale ha dato il via libera al progetto del quarto lotto, quello finale, che sarà realizzato grazie alla nuova sponsorizzazione del gruppo giapponese Kuipo, detentore del marchio Genten. I lavori – viene spiegato – termineranno fra tre anni. Il restauro si inserisce nell’am-bito del progetto “Florence I care”, che prevede la possibilità, per i privati, di sponsorizzare i restauri di importanti monumenti e opere pubbliche cittadine in cambio di visibilità, come ad esempio il logo sul ponteggio dei cantieri. Il lotto costerà trecentomila euro, e altri cinquantamila euro arriveranno da Kuipo per continuare i lavori di ampliamento degli scavi archeologici di Palazzo Vecchio. In particolare – viene spiegato ancora – i nuovi fondi serviranno per riportare alla luce un “ambulacro”, ovvero il corridoio di ingresso al teatro romano i cui resti sono stati scoperti sotto il museo. La sponsorizzazione del gruppo giapponese è iniziata nel 2012 e, complessivamente, ammonta a 780mila euro. I lavori riguardano due cantieri diversi: quello del Cortile di Michelozzo e quello del teatro romano. Per quanto riguarda il pri-mo, gli interventi sono in corso dal 2013, mentre il foyer del teatro romano, con l’accesso dall’interno di Palazzo Vecchio, è stato inaugurato lo scorso anno, anche se gli scavi proseguono.

Giostre

il luna park si trasferiscenel piazzale delle CascineIl luna park si sposta nel piazzale delle Cascine. Non più in viale Lincoln, nel tratto compreso fra piaz-

zale Vittorio Veneto e il ponte sull’Arno della tramvia, come in passato: le giostre si trasferiscono di alcune centinaia di metri per trovare spazio nel piazzale delle Cascine. È questa la nuova collocazione provvisoria del luna park, secondo quanto deliberato lo scorso mese dalla giunta di Palazzo Vecchio su indirizzo della commissione pubblico spettacolo della Prefettura. Il luna park – è stato annunciato – re-sterà alle Cascine fino al 30 giugno 2016. E intanto sul fronte delle giostre in città arriva anche un’altra novità. La giunta comunale ha dato il via libera alla delibera che modifica il regolamento sullo “spettacolo viaggiante”: la delibera, che dovrà poi passare all’esame del consiglio comunale, elimina la distanza dei due chilometri di raggio tra una “giostrina” e l’altra prevista in precedenza. L’installazione sarà quindi consentita anche al di sotto di questa distanza. “Un modo per contribuire al recupero e alla valorizzazio-ne di aree pubbliche, piazze e giardini – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bet-tarini – anche alleggerendo il numero delle attrazioni presenti nel tradizionale luna park delle Cascine”.

Il bilancio

un mese per parlaredi affido familiareSi è chiusa a metà novembre, a Palazzo Vecchio, la seconda edizione del Mese dell’affido, dal titolo

“In viaggio per l’affido 2015”, iniziata il 13 ottobre scorso in Palazzo Medici Riccardi alla presenza di Simona Ventura, madrina d’eccezione. Molti gli eventi organizzati dalla direzione Servizi sociali del Co-mune per presentare e promuovere l’esperienza dell’affido familiare che si sono susseguiti da ottobre fino al mese scorso, e che si sono chiusi nel Salone dei Cinquecento alla presenza dell’assessore al Welfare Sara Funaro, con la premiazione della terza edizione del concorso scolastico “Il paese dell’Arcobaleno”, con riconoscimenti per i pensieri e i lavori dei bambini di alcune scuole fiorentine sui temi dell’accoglienza, dell’amicizia e della collaborazione solidale. L’obiettivo del Mese dell’affido è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla cultura dell’accoglienza e, in particolare, dell’affidamento dei minori, per trovare nuove famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo. L’affidamento può essere a tem-po pieno (quando il minore vive stabilmente con la famiglia che lo accoglie incontrando periodicamente i genitori), a tempo parziale (quando il bambino trascorre qualche giorno della settimana con la fami-glia affidataria rimanendo a vivere con la propria famiglia) o diurno, quando trascorre alcune ore della giornata con la famiglia affidataria. Il Centro affidi del Comune si rivolge da tempo al tessuto cittadino, al mondo associativo e del volontariato, della scuola e dei servizi, per sensibilizzare, informare e promuo-vere l’accoglienza nelle sue diverse forme.

effettuare la ricarica”. Le nuove colonnine sono del tipo “pole station”, possono ricaricare a 3,3kW (slow) o a 22 kW (quick) e garantiscono l’alimentazione dei veicoli di nuova generazione così come del parco di mezzi già circolante.

Sono state inaugurate a novembre, in piazza In-dipendenza, le prime co-lonnine di ricarica per i

veicoli elettrici che fanno parte della rete di 147 infrastrutture per la mobilità elettrica (che nei prossimi mesi diventeranno 176) installate su tutto il terri-torio comunale, per un totale di oltre trecento prese (ogni colonnina ha più punti di rica-rica). Per accedere alle colonni-ne – viene spiegato – c’è bisogno di una smart card rilasciata dal Comune: i possessori dei veicoli elettrici devono pre-registrarsi per il rilascio della card cliccan-do su un link dalla home page del sito del Comune (http://sondaggi.comune.fi.it/colonni-neelettriche). È stato il gruppo Enel ad aggiudicarsi il bando per la fornitura e l’installazio-ne delle colonnine elettriche e quello per la fornitura dell’e-nergia elettrica per il primo anno, durante cui per gli utenti

la ricarica sarà gratuita. “Con queste nuove postazioni ci av-viamo a essere la prima città in Italia per numero di colonnine per la ricarica dei veicoli elettri-ci in termini assoluti”, ha detto il sindaco Dario Nardella. Che ha poi invitato i cittadini a non parcheggiare nei posti in prossi-mità delle colonnine, che “sono riservati ai veicoli elettrici per

Ivo Gagliardi

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6 | Dicembre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

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#Zoom

piazze e strade si illuminano di nataleA spasso nei luoghi in cui l’atmosfera delle festività si fa più sentire, fra eventi, addobbi e corsa ai regali

È vero, Firenze è sempre bella. A Natale, però, mostra un fascino ina-spettato ed esuberante.

Le illuminazioni lungo i viali, nella direttrice via Roma-Cal-zaiuoli-del Corso, in Oltrarno e in piazza Duomo, complice la presenza del maestoso albero, si mischiano al profumo di casta-gne e al suono delle buste piene di piccoli e grandi regali. Ci sono luoghi in cui l’atmosfera natalizia è così invadente che riesce a tra-volgere anche i più restii. Come ad esempio i mercatini, con Fi-renze che riesce ad attirare, du-rante tutto il mese di dicembre, folle di turisti e curiosi da ogni parte del mondo. Torna anche quest’anno, fino al 20 dicembre, il mercato di Natale tedesco di Weihnachtsmarkt in piazza San-ta Croce (vedi anche altro artico-lo qua a fianco). I piccoli chalet di legno ospitano musica, dolci, vini, decori natalizi per la crea-zione dell’albero e del presepe, candele e tanto cibo appartenen-

te alla cultura tedesca e non solo. In largo Pietro Annigoni, ad animare la zona di Sant’Ambro-gio, arriva il Villaggio di Babbo Natale (dalle 10 alle 22, fino al 6 gennaio). Qui è possibile lan-ciarsi in una breve pattinata nel-

Valentina Veneziano

Verso il 25 dicembre

Un albero di Natale addobbato: il cuore di Firenze mostra in questo periodo un fascino particolare

trasloco sì, anzi no:niente spostamentoin oltrarno peril mercatino tedesco

Doveva essere l’anno del trasloco. Firenze si era

preparata all’idea di piazza del Carmine e aveva detto “ad-dio” al mercatino di Natale tedesco in piazza Santa Croce, dove aveva trovato spazio fino allo scorso anno. Poi, all’im-provviso, il cambio di rotta: il mercatino tedesco non si spo-sta più. In piazza del Carmine sono arrivati i lavori di Tosca-na Energia per la sostituzione delle tubazioni, lavori di una durata prevista di circa tre-quattro mesi. E allora niente più trasloco: per quello si do-vrà attendere dicembre 2016, sempre che nel frattempo non sopraggiungano altri “colpi di scena”.

V.V.

Focus

la pista sul ghiaccio, ammirare la casa di Babbo Natale, assaggiare prodotti natalizi e gustare un panino in piedi seguendo la re-gola dello street food. E poi, tra gli altri eventi in programma, ci sono la Fierucola dell’Imma-

colata in piazza Santissima An-nunziata (8 dicembre), la Fie-rucolina in piazza Santo Spirito (20 dicembre) e Nataleperfile a Palazzo Corsini (dal 18 al 20 dicembre). Quest’ultimo, Nata-leperfile (Fondazione Italiana di

Leniterapia), è un appuntamen-to di raccolta fondi che permette di fare una buona azione e offre la possibilità di trovare un dono alternativo. A questo proposito, la ricerca del regalo può diven-tare per qualcuno una “corsa a ostacoli”, ma nel cuore di Firenze le possibilità certo non manca-no. Un’idea, per chi ama l’arte, potrebbe ad esempio essere un biglietto per ammirare la mo-stra “Bellezza divina” a Palazzo Strozzi (fino al 24 gennaio), o un tour fai-da-te in via Maggio, alla scoperta delle gallerie di arte contemporanea. Ma girando per il centro della città, tra piccoli e grandi negozi, la scelta è ampia: non resta allora che andare a “caccia” dei luoghi che riusciran-no a soddisfare anche il familiare o l’amico più esigente. Anche se si sa, alla fine l’importante è il pensiero. Soprattutto a Natale.

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Via delle Panche, 41 – 50141 Firenze – Tel. 055 42691 | [email protected] | www.misericordiarifredi.it

“… Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’albero di Natale sei tu, quando resisti vigoroso ai venti e alle di� coltà della vita.

Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire. Sei luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri

con la bontà, la pazienza, l’allegria e la generosità. Gli angeli di Natale sei tu, quando canti al mondo un messaggio di pace, di giustizia e di amore.

La stella di Natale sei tu, quando conduci qualcuno all’ incontro con il Signore.Sei anche i Re Magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.

Musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te. Il regalo di Natale sei tu, quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu, quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando so� ri.

Il cenone di Natale sei tu, quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di � anco. Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte

il Salvatore del mondo senza rumori, né grandi celebrazioni; tu sei sorriso di con� denza e tenerezza nella pace interiore

di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te. Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale” - Papa Francesco

Auguri per un sereno Natale e un felice nuovo anno

Vi aspettiamosabato 12 dicembre

per il Mercatino di Natale alla Misericordia!

DICEM

BRE 2015

Dicembre 2015 | 7 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 8: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

#Focus

mercatini e tradizione, guida al natale in città

MERCATINILe casette nordeuropee del Weihnachtsmarkt, il tradizionale mercatino tedesco, tornano fi no al 20 dicembre in piazza Santa Croce. Dovevano spostarsi in piazza del Carmine, interessata però in questo periodo da lavori stradali, trasloco quindi rimandato al 2016. Per fare i buoni anche negli acquisti, dal 18 al 20 dicembre Palazzo Corsini ospita Nataleperfi le: ingresso libero per un mercatino i cui fondi vanno in favore dell’assisten-za gratuita ai malati gravi. Il 20 dicembre in piazza Santo Spirito spazio invece alla fi erucolina di Natale.

SETTIMANA BIANCA IN CITTÀPer sfrecciare sui pattini, fi no al 10 gennaio al Parterre torna il “pala-ghiaccio”, mentre all’esterno dell’Obihall fi no al 6 marzo è allestita una “cittadella invernale”, il Firenze Winter Park, con pattinaggio sul ghiac-cio, mini-pista per sciare e per scivolare su grandi ciambelle gonfi abili, oltre a un ristorante dedicato ai golosi. Altra pista sul ghiaccio in piazza Annigoni: fi no al 6 gennaio è aperto il Villaggio di Babbo Natale con la-boratori, casette natalizie per mangiare leccornie e la casa di Santa Claus dove i più piccoli, fi no al 24 dicembre, possono incontrare Babbo Natale e imbucare le letterine. Dal 27 dicembre spazio alla “collega” Befana.

BAMBINIAnche l’ospedale Meyer fa un regalo ai baby-fi orentini. Il 21 dicembre va in scena “Il Meyer per il Meyer 2015”, giornata di festa con ingresso gratuito, su invito, al Teatro dell’Opera. Nel pomeriggio clown, musicisti e cagnolini della pet therapy, alle 20 lo spettacolo dell’associazione Venti Lucenti “Al canto, al ballo. Come un giorno nacque l’Opera, a Firenze”. Altra data da segnare sul calendario è quella del 13 dicembre, quando il giardino della Gherardesca, il più grande parco privato della città, apre le porte al pubblico (ore 10-16) con intrattenimento per i bambini e mer-catini. Ingresso a off erta, devoluto in favore dell’Istituto degli Innocenti.

PRESEPI E TRADIZIONEOltre alle natività allestite nelle chiese, da segnalare tra gli altri il presepe meccanizzato ai Bassi (Argingrosso), quello tradizionale alla Certosa del Galluzzo (complesso che è possibile visitare anche accompagnati da un monaco, orari su cistercensi.info/certosadifi renze) e il presepe vivente organizzato per il secondo anno al Sodo, nella periferia nord ovest, il 20 dicembre. Alle 15 il corteo di settanta fi guranti partirà da via delle Panche per passare da via Reginaldo Giuliani e via Sestese. Più antica, invece, la Cavalcata dei Magi, settecento fi guranti e uno spettacolo unico lungo le strade del centro a cui assistere il 6 gennaio, prima che l’Epifania tutte le feste si porti via.

Il cartellone

Le mete

Se la vacanza è “in casa”Complice anche la visita del Papa lo scorso novembre, nessun fi o-

rentino ha più scuse per non visitare, se non l’ha ancora fatto, il nuovo Museo dell’Opera del Duomo. Il Natale, con i suoi giorni di festa e la voglia di alimentare, oltre alla pancia, anche la mente, può essere l’occasione giusta per aggirarsi fra i capolavori di Michelange-lo, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Lorenzo Ghiberti, Donatello, Luca della Robbia, Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio. Il museo, inaugurato a fi ne ottobre, è già unanimemente riconosciuto come uno dei più spettacolari della città, grazie all’allestimento che riproduce l’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai fi nita e distrutta nel 1587. Ma ci sono anche tanti altri angoli cittadini da non dimenticare, che posso-no diventare le mete di una “vacanza in casa” per questo Natale. Per restare in tema con il Museo dell’Opera del Duomo, ad esempio, si può improvvisare una visita al Museo dell’Opifi cio delle Pietre Dure in via degli Alfani. La parte espositiva nasce come completamento dei laboratori di manifattura artistica caratterizzata dalla lavorazione del-le pietre dure, che fu uffi cialmente fondata nel 1588 da Ferdinando I de’ Medici. Per chi ha pargoli al seguito o per chi vuol fare un viaggio indietro nel tempo, il suggerimento può essere quello di puntare dritti sul Museo Stibbert e di attardarsi nel suo parco. Dalle armature di tutti i tipi e di tutti i tempi fi no al tempietto egizio che sovrasta il laghetto del parco, la giornata scorrerà via veloce.

Dagli immancabili mercatini al pattinaggio sul ghiaccio, passando per presepi e cortei.Firenze si veste a festa in vista del Natale: ecco alcuni appuntamenti in programma in città

8 | Dicembre 2015

Page 9: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

#Focus

a cura di Sara Camaiora, Gianni Carpini, Serena Wiedenstritt

quelli che per le feste pensano agli altriDai pranzi per i bisognosi alle raccolte fondi: spazio alla solidarietà

Le associazioni

Un Natale solidale. A Firen-ze è possibile grazie a un ricco tessuto di associazio-ni, in grado di organizzare

iniziative in ogni periodo dell’anno e, immancabilmente, anche in quello na-talizio. Un vero e proprio patrimonio, quello associativo, come sottolinea Sara Funaro, assessore al Welfare del Comu-ne di Firenze. “Le associazioni fi oren-tine sono oltre 1.600, gran parte delle quali operanti nel sociosanitario, un elemento fondamentale che ci ha con-sentito di instaurare un meccanismo di sussidiarietà virtuoso – spiega – il no-stro welfare si regge su una sinergia tra pubblico e terzo settore, penso a pro-getti come quello del Banco Alimenta-re o a quanto viene fatto sull’emergenza freddo da realtà come la Croce Rossa e molto altro ancora. Le associazioni sono attive 365 giorni all’anno: a Natale vengono realizzate azioni più parti-colari per permettere a tante persone di passare le feste in modo migliore”.

Dicembre sarà quindi un mese fi tto di iniziative importanti, alcune organiz-zate in collaborazione con il Comune, altre in autonomia dalle diverse asso-ciazioni. Molti i pranzi pensati per i più bisognosi, come quello a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, o a Montedomini, off erto dall’Enoteca Pinchiorri. Tantissime anche le rac-colte fondi, le lotterie e i mercatini in programma. Come da tradizione, tor-na poi la Compagnia di Babbo Natale, associazione nata nel 2007 da un’idea di Roberto Giacinti e ora diventata una onlus da oltre centotrenta soci. Sono Babbi Natale un po’ speciali che, oltre a occuparsi di intrattenimento per i bambini, si autotassano e riescono a mettere in campo aiuti signifi cativi per i più poveri. Grazie a loro, quest’anno un assegno da 500 euro arriverà a più di ottanta famiglie bisognose. “Tutto è cominciato quando, nel 2006, andai vestito da Babbo Natale in una scuola elementare fi orentina. Gli occhi dei

bambini mi hanno regalato emozioni inspiegabili, e grazie a quelle, assieme a un gruppo di amici, è nata l’associazio-ne”, racconta Giacinti. È rivolto ai bam-bini “ultimi del mondo” il progetto Sa-cravita della Misericordia, totalmente autofi nanziato: proprio a dicembre, il 12 di questo mese, un concerto gospel all’Oratorio in piazza Duomo consen-tirà di raccogliere ulteriori risorse (in-formazioni sul sito della Misericordia di Firenze, www.misericordia.fi renze.it). E ancora, fra i tanti progetti di soli-darietà targati Arci, il comitato fi oren-tino organizza “Teatro in campo”, per promuovere un corso professionale di teatro in un campo profughi palesti-nese: per informazioni internazionali.fi [email protected]. Ma anche i regali nata-lizi possono essere solidali, ad esempio scegliendo i prodotti “Made in Sipario”, manufatti originali realizzati da perso-ne con disabilità intellettiva che, grazie all’omonima onlus, sono diventate ar-tigiani.

Sharing economy

scambi e condivisione,quando l’unione fa la forzaCondividi et impera. Ortaggi, libri e

pure posti auto: la condivisione fa la forza. Chiamatela all’inglese (sharing economy) o in italiano (consumo col-laborativo), la fi losofi a del “facciamo a metà” è tornata in auge. Se il settima-nale Usa “Time” defi nisce il 2015 come l’anno della sharing economy, l’eco-nomia di microscala fatta di scambi e condivisione di servizi vanta fortunati esperimenti anche in terra fi orentina. C’è ad esempio chi mette in comune il sacco della spesa e chi combatte gli sprechi sulla rete. A Firenze esistono una trentina di gruppi di acquisto so-lidale (www.gasfi orentini.it): i consu-matori fanno squadra per comprare insieme verdura, frutta, formaggi e carne da produttori locali. Puntano sulla quantità, tutti insieme strappano un prezzo migliore e scelgono quale contadino della porta accanto aiutare.

Nasce invece da una giovane start-up fi orentina l’idea di recuperare ciò che supermercati, negozi alimentari e ri-storanti buttano nella pattumiera a fi ne giornata, sebbene ancora buono: sul market virtuale www.senza-spreco.it le attività commerciali mettono in vendi-ta a prezzo scontato le eccedenze o le donano a enti benefi ci. Dalla cucina alla cuccia, una newyorkese trapiantata sull’Arno ha ideato il sito petsharing.it, che aiuta i padroni in partenza per una vacanza a trovare un “soggiorno” per fi do e micio, mettendoli in contatto con persone disponibili a ospitare gratuita-mente gli animali. Per rinnovare il guar-daroba prende invece piede la formula del baratto: piccole festicciole o grandi eventi in cui scambiare vestiti usati. Lo sportello EcoEquo ne promuove alcuni alle Murate per il cambio di stagione (sportelloecoequo.comune.fi renze.it),

mentre a Coverciano è attivo un grup-po che organizza il frequentatissimo “Mercatino dello scambio e del dono”, dove dare una seconda vita agli oggetti, non solo abiti, senza spendere un soldo ([email protected]). Per regalare una nuova casa ai libri che non leggiamo più esistono poi i punti di bookcrossing, scaff ali su cui lascia-re i volumi che altri possono prendere gratis, dalle biblioteche ai circoli Arci. E intanto cresce anche la “generazione BlaBlaCar”, evoluzione tecnologica del caro e vecchio autostop: il sito blabla-car.it e autoincomune.it, nato a Firenze, fanno incontrare chi off re e chi cerca un passaggio. E il parcheggio? È “part time”. Parksharing.org, ideato da due imprenditori (uno è fi orentino), per-mette ai proprietari di garage, box e piazzali di affi ttare il posto auto quando si è via, anche per poche ore.

Dicembre 2015 | 9

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#Un mese in una pagina

tutti dietro ai “banchi”dell’università senza età

Non è mai troppo tardi per imparare. Lo sanno bene all’Università dell’Età Libera, progetto nato dalla collaborazione tra amministrazione comunale e Università degli Studi di Firenze, con il supporto di importanti istituzioni culturali del territorio – quali la Scuola di Musica di Fiesole, il liceo statale di Porta Romana, il liceo artistico Leon Battista Alberti, l’Archivio

di Stato, il Centro d’Arte Grafi ca Il Bisonte e l’Istituto Francese – che anche quest’anno mette in campo un’off erta formativa a 360 gradi per chi, seppur un po’ in là con gli anni, decide di tornare “sui banchi” e rimettersi sui libri. Dai nuovi equilibri socioeconomici a come avere un’alimentazione sana ed equilibrata, da Mahler a Dante, da Johann Sebastian Bach ai fi ori di Bach passando per laboratori di arti grafi che, lingue, pittura e informatica: in totale sono cinquantasette i corsi di ascolto e ventiquattro i laboratori. Tra le novità di quest’anno, due laboratori di approfondimento di lingua e cultura francese e un laboratorio di scrittura creativa per il teatro musicale e l’operetta. I corsi di ascolto hanno una durata di dieci o venti ore, le lezioni di due ore ciascuna. I singoli laboratori, invece, variano da un minimo di venti ore a un massimo di cinquanta. I corsi sono tenuti da docenti universitari ed esperti delle varie materie con specifi co incari-co professionale. Le iscrizioni, che si sono aperte a ottobre, si chiuderanno il 29 gennaio 2016. Gli iscritti allo scorso anno accademico erano 2.145 (tre quarti dei quali donne), di cui 276 “matricole”. Grazie ad alcune convenzioni con vari enti, istituzioni e teatri, anche quest’anno gli “studenti” potranno usufruire di riduzioni sul biglietto d’ingresso di spettacoli teatrali e musicali. “L’off erta formativa ha un livello altissimo perché nasce dalla condivisione del progetto, degli intenti e degli obiettivi con l’Università di Firenze – ha sottolineato la vicesindaca Cristina Giachi in occasione della cerimonia di inaugurazione dei corsi 2015-2016, avvenuta a Palazzo Vecchio alla presenza anche del rettore Alberto Tesi, del professor Paolo Marcellini, presidente del comitato scientifi co, e del professor Guido Bastianini dell’Istituto Papirologico G. Vitelli, a cui è stata affi data la prolusione – la nostra città non può fare a meno di una dimensione di educazione permanente della popolazione che non si trova più in età scolare. Conoscere la città, le scien-ze, la cultura, imparare, possibilmente insieme, traendo spunto e suggestione dal concittadino che impara accanto a noi, è un modo per essere cittadini consapevoli”.

Sara Camaiora

I corsi

Frutta e verdura invendute destinate alle persone in diffi coltà. È quanto prevede il progetto di lotta alla povertà e al disagio attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari messo in campo dal Comune in collaborazione con il Mercato ortofrutticolo cittadino, la cooperativa di facchinaggio e trasporto Cft e il Banco alimentare, che ha vinto il bando per

la gestione del servizio. Nel concreto, pacchi di prodotti freschi, ovvero frutta e verdura di qualità invendute alla chiusura del mercato, saranno destinate a persone e famiglie in diffi coltà. Il progetto sperimentale andrà avanti fi no al 31 dicembre 2017: l’area messa a disposizione da Mercafi r per rea-lizzarlo, con l’obiettivo di combattere la povertà alimentare e contrastare la marginalità, è il Padiglio-ne B, che ha un’estensione di 4.422 metri quadrati. Il progetto prevede poi l’uso esclusivo di una cella frigorifera di novanta metri quadri. I prodotti che saranno off erti alle famiglie bisognose – viene spiegato – sono quelli dei grossisti che operano all’interno della Mercafi r. “È un progetto a cui tenia-mo molto – ha commentato l’assessore al Welfare Sara Funaro – il Comune ha fatto un’operazione di sussidiarietà vera mettendo in sinergia e collaborazione diff erenti realtà operative sul territorio per una duplice fi nalità: aiutare le persone in diffi coltà con il recupero alimentare e dare così una rispo-sta concreta ai bisogni dei nostri cittadini più fragili”. “Mercafi r metterà a disposizione il capannone per il recupero di frutta e verdura – ha spiegato l’assessore – mentre il Banco alimentare, che si è aggiudicato il bando di gara, gestirà il servizio. Cft si occuperà a titolo gratuito del trasporto e, con la rete delle associazioni sul territorio, si occuperà di distribuire la frutta e la verdura in eccedenza alle famiglie bisognose, che sono individuate dai nostri servizi sociali”. Il progetto aveva preso le mosse un anno fa, nel dicembre 2014, dalla fi rma di un protocollo di intesa per la gestione del recupero alimentare tra Comune, Mercafi r, Cft e un soggetto che avrebbe gestito il percorso di recupero e distribuzione degli alimenti freschi invenduti al mercato generale. “Uno dei nostri obiettivi – ha continuato Funaro – è raggiungere tutte le famiglie che sono in carico ai servizi sociali. La quantità di prodotti freschi su base annuale consegnati oggi è di mezzo milione di tonnellate: un altro nostro obiettivo è provare a raddoppiare questa quantità o addirittura triplicarla”.

frutta e verduracontro

la povertà

Il progetto

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10 | Dicembre 2015

Page 11: Il Reporter Q1 - Dicembre 2015

L’antichissimo toponimo attribuito all’irregolare e bislunga Piazza San Firenze sin dal 1174 deriva il nome dall’antica chiesa dedicata a San Fiorenzo, da subito ribattezzata dai fi orentini in San Firenze. Essa

sorse dove nei primissimi secoli dell’era cristiana, i legionari romani ave-vano eretto un tempio dedicato a Iside il cui culto, portato dall’Oriente, si era diffuso assai rapidamente vedendo in tale deità l’immagine della madre soccorritrice e liberatrice dai mali e dalle sofferenze. Fiorenzo era un soldato romano passato al Cristianesimo e per questo martirizzato e ricordato nel calendario il 30 Dicembre, penultimo giorno dell’anno. La sua chiesa venne demolita e sostituita nel Seicento con una nuova dedicata a San Filippo Neri, restando però il nome di San Firenze alla piazza ed al grande convento di stile barocco dei padri Filippini, che dal 1880 è stato sede del Tribunale, ora trasferito nel rione di Novoli nel nuovo Palazzo di Giustizia. Sulla Piazza di San Firenze si erge l’elegante Palazzo Gondi, uno dei più pregevoli ed antichi della città. La maestosa dimora della famiglia fu realizzata su progetto di Giuliano da Sangallo alla fi ne del XV secolo, con tre portali ad arco, dalle eleganti cornici incastonate nel rustico bu-gnato. Ricercati particolari, che decorano il palazzo, sono le campanelle e gli anelli porta torce in ferro battuto, che si notano pure a lato delle fi nestre dei due piani superiori. Nell’adiacente Via de’ Gondi, già Sdruc-ciolo della Dogana, da un altro ingresso al palazzo si accede al grazioso cortile con al centro un’elegante fontana rinascimentale in marmo con la scritta latina PRIVILEGIUM ACQUAE DUCIS A MAGNO DUCE CONCESSIO. Quest’acqua, infatti, era stata concessa dal duca Cosimo I alla famiglia Gondi, quando fece costruire l’acquedotto per alimentare la fontana del Biancone che scaturiva dalla Fonte alla Ginevra nei pressi di Porta San Giorgio, che arrivava addirittura alla Piazza del Granduca (oggi della Signo-ria). Con una breve deviazione all’altezza di Palazzo Vecchio, per mezzo di una modesta conduttura, l’acqua zampillò anche nella fontana dei Gondi. Nell’androne del palazzo contrassegnato con l’attuale numero civico 2, si trova un’epigrafe posta a ricordo di una vecchia casa dell’Arte dei Merca-tanti, andata distrutta per costruire il Palazzo Gondi, in cui visse per alcuni anni Leonardo da Vinci e dove, almeno si dice, in quelle stanze dipingesse la Gioconda. Questa l’epigrafe:

LEONARDO DA VINCIVISSE LA BENEAUGURATA GIOVINEZZA

IN UNA CASA DELL’ARTE DEI MERCATANTICHE DA GIULIANO GONDI FU COMPRATA E DISFATTA

NEL MURARE QUEESTO PALAZZOAL QUALE DANDOSI PERFEZIONE NEL MDCCCLXXI

IL COMUNE E IL SIGNORE CONCORDIVOLLERO CHE LA MEMORIA DI TANTO NOMEAL NOBILE E VAGO EDIFICIO CRESCESSE DECO

Ritornando a parlare di San Fiorenzo, i fi orentini, come per incanto e sen-za nemmeno scomodare l’anagrafe, lo ribattezzarono subito San Firenze, quasi a volerlo identifi care con la città. In effetti è un santo poco cono-sciuto, e il suo ricordo sarebbe indubbiamente scomparso nel corso del tempo, se non fosse rimasto legato al nome della nostra città che, come questa cambiò il nome latino di Florentia in quello di Firenze, così anche San Fiorenzo divenne San Firenze. Nell’iconografi a il santo viene rappre-sentato con una rapa in mano quale attributo che lo contraddistingue. Il rotondeggiante tubero, ortaggio di largo consumo popolare durante l’in-verno perché è l’ultimo raccolto dell’anno nell’orto ormai spoglio, coincide a ragion veduta con la festività del santo celebrata, come già detto, il 30 Dicembre. Il Giamboni, nel suo Diario Sacro, ci fa sapere che in quel giorno nella chiesa di San Firenze:

...vi sta esposto un Dito di detto Santo e vi si dispensano le Rape Bene-dette

Infatti, a Firenze in quella ricorrenza, si usava mangiare “per benedizione” una minestra di riso in brodo con pezzetti di rapa e salsicce: tale pietanza era detta “la minestra delle tre R” in quanto composta di riso, rape e rocchi di salsiccia. Sempre a proposito della rapa va detto infi ne, che pure il suo succo era conosciuto ed apprezzato perché indicato quale rimedio per i geloni, ovvero le conseguenze del freddo che arrossava mani e piedi, specialmente degli adolescenti, provocando bruciori e ulcerazioni.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Webartusi.net

Scopro solo ora (in realtà è già da diversi anni) che esiste una casa di Babbo Natale pure a

Montecatini. I casi sono due: o l’età s’è fatta sentire e il “grande vecchio” ha deciso di ricorrere alle cure ter-mali, oppure per ragioni di business ha delocalizzato l’azienda. Fosse la prima ipotesi non sarei sorpreso, d’altronde mi è sempre sembrato poco salutare che un centenario come lui passasse tutto l’inverno al ghiaccio. Gli anziani temono il freddo per i loro acciacchi, mia nonna porta-va un maglioncino di lana anche ad agosto! Mi ricordo che una volta c’e-rano 35 gradi e lei stava sotto il solle-one senza avere neanche una goccia di sudore, però se ti avvicinavi per parlarle ti accorgevi che profumava di rosticciana! Babbo Natale non po-teva stare per mesi e mesi in mezzo alla neve, è anche una questione di praticità! Se aveva bisogno di una badante, in quella situazione l’unica che poteva assumere era Deborah Compagnoni! E poi c’è anche una questione di umanità: non si lascia un anziano in compagnia solo delle renne. Non capisco perché i servizi sociali della Lapponia non siano mai intervenuti. Si lodano tanto i paesi scandinavi, invece hanno delle di-sfunzioni come noi! Se invece Babbo Natale avesse voluto delocalizzare la sua azienda, temo che abbia fatto un errore imprenditoriale gigante-sco! Tra tutti i paesi possibili, perché ha scelto proprio noi? Non li legge i giornali? Viene da noi convinto di fare business? Presto lo vedremo sul la-strico: quest’anno saremo costretti noi a fare i regali a Babbo Natale!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

UN SANTO CHIAMATO FIRENZE (PIAZZA SAN FIRENZE)

BABBO NATALE TRA ACCIACCHI E BUSINESS

#Lettere&Rubriche

GLI ALBERI DI LUNGARNO COLOMBOLeggo sul Reporter che il rifaci-mento dopo la tempesta del 1 agosto dei lungarni Colombo e Moro punterà (anche) a (ri?)edi-fi carvi dei campi di bocce e pal-lacanestro. A mio parere - abito da 25 anni all’angolo tra lungarno Colombo e Via De Sanctis e sono quindi stato gravemente colpito nella veduta da casa e nelle mie ore di passeggio dalla perdita di tanti bellissimi alberi - quel che bisogna ricostituire è un viale fi t-tamente alberato verso il fi ume, perché negli ultimi decenni esso è servito e serve soprattutto per il comodo e frequentissimo uso di anziani e di genitori e nonni con carrozzelle di bambini, che si giova della relativa silenziosità e comun-que della quiete.Gradirò una risposta, qualunque debba esserne il tenore.

Umberto A.

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Umberto,ultimamente sul nostro giornale ci è purtroppo capitato di doverci occu-pare spesso di lungarno Colombo e delle zone limitrofe. Dico purtroppo perché ciò si è reso necessario dopo la violenta tempesta della scorsa estate, con tutti i danni che ha provocato in questa e in altre aree della città. Da quel momento, si sono susseguiti gli interventi e le iniziative per il recupero del lungar-no così come degli altri luoghi dis-trutti, a partire dai giardini. Ma non sono mancate nemmeno le richies-te e le idee avanzate dagli abitanti delle zone maggiormente colpite, con l’obiettivo di vederle tornare a essere vivibili e fruibili come in passato e cercando magari anche di migliorare quello che prima non andava. E in cima alla lista dei desi-deri dei cittadini sembra esserci proprio il ritorno degli alberi, auspi-cato non solo dal punto di vista del “paesaggio”, ma anche per la loro importanza ambientale in zone, come quella di lungarno Colom-bo, caratterizzate dal passaggio di molte auto. L’invito che Il Reporter rivolge ai cittadini è dunque quello di continuare a mandarci le vostre proposte per la ricostruzione dei luoghi distrutti, perché anche gra-zie al vostro contributo possano ri-acquistare (o addirittura migliorare) il loro vecchio volto quanto prima.

Matteo [email protected]

I SEMAFORI DI PIAZZA BATONISalve, volevo segnalare un proble-ma inerente ai semafori di piazza Batoni... Sempre molto traffi cata

sia di giorno che di notte, a parte a mio avviso il grosso errore di non aver fatto passare la tranvia sotto terra, cosa che avrebbe senz’altro smaltito il traffi co. Ma il punto non è questo ma proprio i due semafori adiacenti i binari... secondo me con un intervallo di tempo veramente scandaloso! Agevolando di gran lunga la tranvia con una differenza anche di 3 minuti nell’attesa tra il rosso e il verde!! Spesso perdendo anche la corsa del 9 che riparte dal capolinea, facendo aspettare i pe-doni per un’eternità magari come spesso accade sotto una scro-sciante pioggia... per concludere mi domando se non fosse possibile pareggiare un po’ i conti tra i due semafori?Grazie

Marco F.

“LE CONDIZIONI DI PIAZZA DALLA COSTA”Vorrei segnalare il grave degrado di Piazza Elia Dalla Costa. Sporcizia, anche nell’area dedicata ai più pic-coli. Certo la sporcizia in gran parte dipende dai cittadini ma qualcuno dovrà pur pulire, bottiglie di plasti-ca e cartaccia rimangono a setti-mane nello stesso posto, sintomo che nessuno pulisce. Ora cadono le foglie, non vengono spazzate e rimangono lì a accrescere il putri-dume. L’asfalto è totalmente de-gradato. Dove dovrebbe esserci il prato verde c’è solo un pesticcio di erba e terra. Mettere un impianto di irrigazione costa troppo? I giochi-ni dell’area piccoli: lo scivolo è rot-to e transennato. Così è ancora più pericoloso per i piccoli che sposta-no o passano sotto le transenne. I cani (padroni sempre maleducati) lasciano deiezioni ovunque. Non si può far nulla per vietare l’acces-so almeno dove stanno i piccini? Infi ne forse se un vigile passasse ogni tanto certi personaggi non sosterebbero. Non c’era il vigile di quartiere? Ultima cosa, mi augu-ro siano state fatte le necessarie verifi che sulla stabilità degli albe-ri. Peccato perché sarebbe una bellissima piazza, polmone verde vicino alla scuola elementare e che tempera lo smog di Viale Giannot-ti. So che tante cose che ho detto quali necessità di vigili, irrigazione ecc. a Firenze sono solo un sogno, ma perché all’estero, anche in pa-esi meno ricchi, ci sono. Mi chiedo perché quando si torna da un viag-gio all’estero la nostra bellissima città risulta ancora più maltenuta e sporca, torno da un viaggio a Istan-bul e i giardini erano verdi (e non si era in Inghilterra dove piove ma in un posto dove vengono irrigati, e pulitissimi, si vedeva il personale a pulire e i giochi per i bambini ben tenuti).Grazie

Nicoletta

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Ma è altrettanto innegabile che Natale arrivi quest’anno in un momento storico deli-cato e particolare, ad alcune settimane di distanza dai ter-ribili fatti che hanno sconvol-to Parigi e il resto del mondo. Fatti che, tra le altre cose, hanno drammaticamente fat-to riaccendere i rifl ettori sul tema della sicurezza, tornata prepotentemente una delle priorità anche e soprattutto in vista del periodo festivo, quando anche Firenze – come le altre grandi città d’ar-te – diventa meta di un gran numero di turisti. E anche se nessuno può (e deve) dimen-ticare quanto accaduto, e no-nostante gli allarmi e le ten-sioni siano andati a sommarsi alle diffi coltà già esistenti per molti in questo periodo, Fi-renze vuol guardare avanti e si prepara a festeggiare. Non mancano, del resto, le possi-bilità per farlo sparse qua e là per la città, dai tradizionali e sempre apprezzati mercatini alle tante iniziative e ai diversi eventi in arrivo per l’occasio-ne: su Il Reporter di questo mese ne abbiamo seleziona-ti alcuni, ma per scoprirne anche altri basta “perdersi” passeggiando per le strade, colorate come non mai a dicembre, e andare alla sco-perta di ciò che rende unico questo mese. Ma a renderlo unico è anche altro: la gran-de catena di solidarietà che si mette in moto per permettere a tutti di vivere feste migliori. In questo periodo dell’anno, le tante – e già molto attive – associazioni fi orentine rie-scono a dare il meglio di sé, organizzando eventi e occa-sioni ad hoc per regalare (al-meno) un momento speciale alle persone meno fortunate. Progetti e raccolte fondi si moltiplicano, e perfi no i re-gali da mettere sotto l’albero possono essere solidali. Per concretizzare così al meglio lo spirito del Natale, festa di tutti e per tutti.

MATTEO FRANCINI

Editore e Concessionaria PubblicitariaBunker s.r.l.Sede Legale | AmministrativaPiazza E. Artom 12, 50127 FirenzeSede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

PUBBLICITÀTel. 055 6585939Fax 055 6801567email: [email protected]

StampaRotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 51 del 1 dicembre 2015. N° reg

5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscri-zione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contie-ne I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

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#Cultura

e quest’anno cosa mett0 sotto l’albero?Qualche idea per regali made in Florence per fare contenti tutti, dalla mamma solidale all’amico green

Ogni anno si ripresenta il solito dilemma: questo Natale cosa regalo al fi danzato, all’amica, alla mamma? C’è chi vuole sorprendere, chi non si vuole ripetere, chi non vuol spendere, chi sceglie di puntare su un rega-lo green e chi preferisce fare del bene, almeno per il 25 dicembre. Il Reporter ha provato ad alleggerirvi il

compito, selezionando alcuni regali delle tipologie più disparate ma rigorosamente made in Tuscany, per cercare di accontentare proprio tutti. I babbi, le mamme, i nonni, i nipoti, gli amici, i cugini: ce n’è per tutti i gusti. E a chi pro-prio non apprezza il dono ricevuto, non restano che due strade: chiudere il pensiero in un cassetto o ricomporre il pacchetto e riciclare il regalo. Passata l’Epifania, tutto (o quasi) è concesso.

Natale

Chi trova una “guida”trova un tesoro:viaggio (accompagnato)nella firenze nascosta

Scoprire un volto nuovo di Firenze, andare alla ricerca

di angoli, luoghi, esperienze che fi no al giorno prima sem-bravano lontane mille miglia. È questo lo spirito dei “Flo-rence greeters”, un gruppo di volontari (non sono guide turistiche, questo ci tengono a sottolinearlo) che accompa-gnano chiunque lo voglia alla scoperta della città del giglio. Obiettivo? Vivere la città ap-pieno, andando alla ricerca di quei luoghi che non sono sot-to il naso di tutti e che spesso sfuggono agli occhi (loro mal-grado) frettolosi dei visitatori. “Siamo partiti in cinque un anno e mezzo fa – racconta Roberto, uno dei fondatori del gruppo fi orentino – a dare il via sono stati Ilaria e Andrea, che durante il loro viaggio di nozze a Chicago, negli Usa, hanno contattato un greeter locale per farsi accompagnare in giro per la città. Tornati a casa entusiasti dell’esperien-za, hanno deciso di replicarla a Firenze”. E ha funzionato. Oggi sono in venti, parlano sette lingue (oltre all’italiano, inglese, francese, tedesco, por-toghese, spagnolo, bulgaro e danese) e hanno già all’attivo oltre settantacinque visite, con una media di più di una a set-timana. Ma è un’attività rivolta maggiormente ai turisti?, si domanderanno i lettori. Sì e no. Nel senso che, anche se per sua natura è principalmente dedicata a coloro che arrivano da fuori e vogliono conoscere la città (italiani o stranieri che siano), è vero anche che nulla vieta a un fi orentino curioso di riempire il form e organiz-zare una visita. Già presente in molti paesi del mondo, Global Greeters è un network che sta trovando terreno fertile nella città del giglio. Le passeggiate, personalizzate e lontane dai luoghi del turismo di mas-sa, sono totalmente gratuite. Allora, cosa ci guadagnano i greeters? “È un grande scam-bio culturale – rivela Roberto – oltre a essere un modo al-ternativo di praticare le lingue straniere”. E se si vuol regalare a qualcuno l’esperienza unica di una Firenze speciale, ci si può anche proporre come fu-turi greeters. Per informazioni: www.fl orencegreeters.info.

Greeters

Solidale

Flo e artemisia: la modacontro la violenza

Che Natale sarebbe senza un’occasione per fare del

bene? Flo, che oltre a essere un elegante concept store è anche una cooperativa sociale, di queste cose se ne intende ed è per questo che ha pensato di dedicare il suo Natale ad Ar-temisia, associazione fi oren-tina che combatte la violenza sulle donne e sui minori. Per l’occasione è stata creata un’in-stallazione d’artista con i volti dei collaboratori del negozio che rimarrà in vetrina per tut-te le feste (lungarno Corsini 30-34r). In più, nel negozio si potrà acquistare una linea di quaderni e borsette prodotti ad hoc. Parte del ricavato verrà devoluto ad Artemisia.

Profumato

Una fragranza specialeper i nasi più esigenti

Ideali se si vuole far colpo sulla collega che sta attenta a

ogni dettaglio. I prodotti made in Florence del Dottor Vranjes (per la casa, per il corpo, per la biancheria e l’auto, ma per ambiente in primis) sono cre-ati con ingredienti selezionati. Negli anni hanno fatto breccia nel cuore – ma soprattutto nel naso – di tanti, tra cui anche molti personaggi dello spetta-colo.

Tenero

kit viaggio e mini pupazzi per bimbi 2.0

I bambini sono i protagonisti di questo periodo dell’anno

e, per questo motivo, i loro regali vanno scelti con cura. 100% Birbe (Borgo Ognissanti 2r) off re una serie di prodotti “creativi” che fanno felici sia i piccoli che i grandi, dalle lam-pade a forma di fungo ai cap-pelli, dai topini morbidi ai kit da viaggio artigianali, creati con tessuti che sembrano arri-vare da un mondo fatato.

Vintage

dischi, riviste e raritànel paradiso “agée”

Uno di quei negozi da cui non si può uscire a mani

vuote. “Occasioni musicali”, in via dell’Oriuolo 33r, è un ine-sauribile “archivio” vintage fat-to di modernariato, vinili, libri, fotografi a e oggettistica (tra cui alcuni veri e propri pezzi da collezione), selezionati con cura quasi maniacale dal pro-prietario che, prima di essere un commerciante, è un grande appassionato del genere.

Dolce

quintessenza del gusto(con ricetta top secret)

A Firenze è un’istituzione. Non serve aggiungere

altro per defi nire la celebre e buonissima Torta Pistocchi, preparata seguendo sempre la stessa ricetta nel laboratorio di via del Ponte di Mezzo 20. La ricetta è un segreto che la fa-miglia si tramanda da genera-zioni, il risultato è un concen-trato di delizia al cioccolato. Nessuno riuscirà a resistere.

Culturale

lo schiaccianoci liveal teatro dell’Opera

Un appuntamento im-prescindibile per il pe-

riodo natalizio è quello con Cajkovskij e la tenera storia di Clara e del suo adorato Schiaccianoci, il soldatino di legno regalatole dal misterioso signor Drosselmeyer. L’Opera di Firenze quest’anno presenta il grande classico in una ver-sione strumentale (di solito è messo in scena come balletto) il 23 dicembre, con Stanislav Kochanovsky nei panni di direttore d’orchestra, insieme all’Orchestra e Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino (il maestro del coro è Lorenzo Fratini). Non si po-trebbe immaginare un’antivi-gilia più magica.

Gustoso

Il segreto del piacerein un libro sul pane

Nessuno può resistere a una fetta di pane caldo

accomodata dentro il suo ce-stino al centro della tavola. Ed è giusto così. Per assecon-dare questa tentazione ecco “Bruschetta o scarpetta?” (in libreria, edizioni Mondadori), il primo ricettario del pane e del companatico, scritto dalla fi orentinissima Enrica Della Martira, chef autodidatta re-duce dall’arena televisiva di Masterchef, che ha da sempre una passione viscerale per il pane, quello vero, casereccio, con la crosta alta e croccante. L’autrice ha scovato i segreti di alcune delle tradizioni italiane, che in pochi ingredienti rac-chiudono il piacere della vita.

Fashion

abiti da non dimenticarenella boutique retrò

Dalla Sardegna a Firenze il passo è breve se si è moti-

vati dall’amore per la città e da un forte istinto creativo. È an-data così per Mrs Macis (Bor-go Pinti 38), designer estrosa che, nel suo piccolo negozio-laboratorio in pieno centro, re-alizza capi originali, sceglien-do tessuti e modelli in base allo stato d’animo. Il risultato sono abbinamenti speciali, che mescolano alla perfezione stile bon ton e dettagli contempo-ranei. Un pacchetto da lasciare sotto l’albero quando si vuol stupire un destinatario esi-gente, vivamente consigliato a fi danzati a corto di idee ma con tanta voglia di far contente le proprie signore.

Energetico

benessere e formacon il corso di yoga

Cosa si regala all’amica zen, quella sempre alla ricerca

del benessere fi sico e men-tale, che non vuol iscriversi in palestra perché è troppo confusionaria? Non c’è niente di meglio di un corso di yoga (foto di Tommaso Pini). Da qualche mese nella zona di Gavinana (via Salutati 66) ha aperto i battenti Pop yoga, una scuola gestita da un gruppo di giovani insegnanti, dove si possono approcciare (anche da principianti) diverse prati-che: dal più dinamico ashtanga yoga al più classico hatha yoga, fi no allo yoga dance, che fa più rima con fi tness, senza dimen-ticare il pilates. Il tutto a prezzi contenuti. Provare per credere.

Riciclato

l’altra vita delle cose:design made in oltrarno

Riciclare è dare una secon-da vita agli oggetti. Chi

avrebbe mai detto che una vec-chia porta potesse trasformarsi nella testiera di un letto e una racchetta in una specchiera? Reciclò (via Romana 154r) rende tutto questo possibile grazie alla creatività del suo proprietario, che restaura e trasforma con gusto moltissi-mi oggetti altrimenti destinati all’abbandono.

a cura di Enrica Cinaschi

12 | Dicembre 2015

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#Il Reporter dei piccoli

Elio è un gatto ma sogna da sempre di fare la renna di Babbo Natale. Tutto gri-gio, vive a Firenze e i suoi amici lo pren-dono in giro. “Non sarai mai una renna, non sei forte né veloce, e il solo sport che conosci è divorare patè di tonno!”, lo canzonano. “Vedrete - risponde lui a baffi stretti - un giorno ci riuscirò!”. Elio sa che le occasioni piovono dal cielo solo nelle favole. Così, decide di inviare un curricu-lum al Polo Nord. Passano mesi e il gatto se ne dimentica. Finché un giorno arriva una lettera a forma di fiocco di neve: è il laboratorio di Babbo Natale, lo vuole come stagista! Elio non sta nella pelle, parte su-bito per il Polo Nord, ma quando arriva ha un’amara sorpresa. Non è stato assunto come renna di Babbo Natale, deve testa-re le bambole di pezza con le sue unghie affilate. Guai però a lamentarsi: il laborato-rio di Babbo Natale è un luogo incantato, dove i giochi prendono vita ed è festa

ogni giorno, tra cori e danze degli elfi. In più Elio ha la possibilità di stare vicino a Babbo Natale e alle mitiche renne. Il suo idolo è Rudolph, la renna più esperta. A pochi giorni dal Natale, però, purtroppo una tempesta di neve investe Babbo Na-tale e le renne durante un collaudo della slitta. Gli elfi si disperano, non sanno cosa fare. “Vado io a cercarli!”, dice Elio. Gli elfi, preoccupati, vogliono impedirglielo. Ma Elio non molla: “Con i miei occhi di gatto e il mio fiuto m i orien-terò nel b u i o”, d i c e

uscendo nella tormenta. Vaga per ore, quando ai piedi di un grosso abete fiuta la presenza di Babbo Natale e delle renne. Riesce ad aprire un varco nella calotta gelata: li ha trovati! Paiono svenuti, appena in tempo. Con la sua lingua ruvida inizia a leccare il nasone di Rudolph e delle altre renne per svegliarle. Babbo Natale sem-

bra addormentato, lo caricano su l l a sl itta,

Elio si m e t t e

sul suo pan-cione per

riscaldarlo. Al labora-

t o -

rio, serve una tazza extra large di cioc-colata per far riprendere Babbo Natale. “Caro gatto - dice una volta sveglio - ci hai salvato la vita e hai salvato il Natale, dimmi come posso sdebitarmi”. Elio arrossisce, ringrazia Babbo e gli bisbiglia all’orecchio il suo desiderio. “Oh oh oh!”, ride di gusto Babbo Natale. La notte del 25 dicembre, Babbo Natale parte dal Polo Nord per portare i doni ai bimbi del mondo. In testa alla slitta, c’è il possente Rudolph. Accanto a lui, fiero e sorridente, c’è un gatto con la passione per il patè di tonno: è Elio, la nuova renna di Babbo Natale! Quando la slitta arriva nel cielo sopra Firenze, la vecchia casa di Elio, Babbo Natale lancia tante stelline lucenti sul Ponte Vecchio. Ognuna è un sogno pronto a esaudirsi, basta solo avere fiducia in se stessi.

Elio, la nuova renna di Babbo Natale

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#Sport

Il calendario

gol, assist e sorrisi,ecco il “nuovo” ilicic

La rinascita

Sinistro vellutato e impla-cabile dagli undici come dai venti metri. Un “cec-chino” sui rigori e sui cal-

ci di punizione. Lo riconoscete? È il “nuovo” Josip Ilicic, che ha svestito i panni del “fratello” per diventare, tra le altre cose, anche il rigorista della squadra, sostitu-ito dagli undici metri da Babacar solo contro il Frosinone, ovvero in una delle (poche) gare in cui Sousa lo ha tenuto a riposo. Nel-la prima parte di questo campio-

Irene Delfino nato, per Josip non sono mancati gol e assist, di cui ha benefi ciato soprattutto Kalinic. I due talenti dell’Est in campo parlano la stes-sa lingua, in tutti i sensi: quella dei Balcani, che permette, come una sorta di “codice segreto”, di non farli capire dagli avversari. E poi la lingua universale del pal-lone, quella che fa intendere a meraviglia i calciatori talentuosi. Lo sloveno mostra un gran ruo-lino di marcia anche in Europa, dove è andato a segno anche con la specialità della casa, i calci di punizione che il portiere avver-

sario può solo osservare inerme. Sembra strano, ma la rinascita del campione ammirato al Bar-bera è solo in parte fotografata dai numeri: si legge negli occhi che luccicano dopo gol e vittorie, nel modo di stare in campo con le giocate al servizio della squa-dra. In più, è uno dei primi ad attuare il pressing feroce voluto da Paulo Sousa, secondo il prin-cipio per cui il reparto off ensivo è il primo a difendere. “Ilicic? L’ho chiamato prima di iniziare, dicendogli che il suo potenziale non era ancora arrivato, che c’era

ancora margine di crescita e che mi faceva piacere migliorarlo, insieme alla squadra”. Sono le parole al miele pronunciate dal portoghese a chiudere il quadro che spiega i motivi della rinascita di Ilicic, che ha trovato un alle-natore che ha creduto realmente in lui, prima chiedendo alla Fio-rentina e allo stesso giocatore di rinunciare all’off erta del Totten-ham, poi riportandolo nel suo ruolo, quello di trequartista. Del resto, lo sloveno è una mezza-punta, esprime il massimo delle sue potenzialità a supporto di un centravanti e lì vorrebbe sempre giocare, non nascondendolo dal-la conferenza stampa di presen-tazione in poi, dove senza tanti peli sulla lingua rivendicava già la sua posizione in campo. Gli abbracci con Sousa e i compagni, sorrisi, gol e assist. E anche gli applausi del Franchi. Signore e signori, è tornato il “vero” Ilicic.

“partitissima” con vista natale

L’anno che volge al termine lascia in eredità una Fiorentina con una nuova mentalità, portata da Sousa: vincere su ogni campo,

con moduli e uomini sempre diversi. E ancora, lascia in eredità gio-catori arrivati al loro rendimento ottimale, da un Alonso sbocciato in questa stagione a un Borja Valero pienamente ritrovato. Dulcis in fundo il dodicesimo uomo, i tifosi, che per una volta sembrano dav-vero uniti: a Firenze tutti credono in qualcosa che solo pochi mesi fa sembrava impossibile. Arrivando al calendario, a dicembre spicca la “partitissima”. Dopo la gara casalinga con l’Udinese il 6, la domenica successiva, il 13 dicembre, arriva nel posticipo delle 20.45 la “sfi da delle sfi de”, Juventus-Fiorentina. E per una volta, forse, la compagine gigliata non parte sfavorita, così ci piace credere. Prima del pranzo di Natale, domenica 20, l’anno si conclude con Fiorentina-Chievo. E, si augurano i tifosi viola, con gli ultimi tre punti di questo 2015.

Lorenzo Mossani

Il riconoscimento

le “chiavi” a menicucciAll’ex arbitro Gino Menicucci, da poco scomparso, le chiavi

della città di Firenze. Il riconoscimento sarà consegnato al figlio Simone il 16 dicembre nel Salone dei Cinquecento di Palaz-zo Vecchio, in occasione della cerimonia di consegna del premio “Giacinto Zoli”. Una decisione presa dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore allo sport e alle tradizioni popolari Andrea Vannuc-ci. “Sono molto contento per la consegna delle chiavi della città a Gino Menicucci, dispiace solo di non potergliele consegnare di persona, le meritava veramente”, ha sottolineato il vice capogrup-po del Partito Democratico Andrea Ceccarelli. “Un riconoscimen-to alla memoria che dà seguito alla mozione votata, all’unanimità, dal consiglio comunale e di cui sono stato tra i primi firmatari – ha ricordato ancora Ceccarelli – e che commemora un grande fiorentino che, da arbitro, ha portato il nome della città sui campi da calcio di tutta Europa. L’appuntamento del 16 dicembre sarà un bel modo per ricordare Gino ancora una volta”.

viola, obiettivoinvertire la rottaDopo varie diffi coltà, un mese decisivo per la Fiorentina Basket

Pallacanestro

Momento non dei più facili per la Fio-rentina Basket. Novembre si annun-

ciava come un mese proibitivo. Tra continui infortuni, partenze, arrivi ritardati, assenze pesanti e avversari di spessore, è stato an-che più duro del previsto. Il che, tradotto in termini sportivi, signifi ca sconfi tte. Adesso il mercato è stato riaperto e, piano piano, gli infortunati stanno tornando. Se la Fio-rentina vuol provare a invertire la rotta, il momento è arrivato: dicembre sarà il mese più importante della stagione viola. Sarà, tanto per cominciare, il mese in cui Tom-maso Bianchi farà ritorno sul parquet. L’e-sterno classe 1996 si era messo in mostra fi n dalle prime amichevoli, diventando in poche settimane uno degli uomini chiave per la squadra di Salieri. Il 7 ottobre scorso si era fratturato il metacarpo della mano

sinistra durante uno scontro di gioco in al-lenamento. Prima il gesso, poi la terapia ne-cessaria. Adesso il ritorno. Nel frattempo, però, anche altri “guai” non sono mancati: la squalifi ca ad Andrea Vignali, Matteo Ca-roli fuori per una distorsione alla caviglia, la rescissione con Andrea Giampaoli e tan-te, troppe partite nelle quali la Fiorentina non riusciva addirittura nemmeno a iscri-vere a referto tutti e dieci i giocatori che il regolamento consente. Risultato? Scontri diretti persi fi no a toccare l’ultimo posto in classifi ca. Sull’altro piatto della bilancia, però, anche qualcosa di incoraggiante: il rendimento di Mohamed Touré, che sta disputando la miglior stagione della sua carriera e che nelle ultime settimane si è caricato la squadra sulle spalle. O l’acquisto di Giovanni Lenti, ala grande diciannoven-

ne di scuola Fortitudo Bologna, soltanto il primo dei rinforzi attesi. Quanto al calen-dario, dicembre comincia con due sfi de di enorme importanza, la trasferta sul campo della Sangiorgese e lo scontro salvezza in casa contro Mortara. Test utili anche per capire se la Fiorentina è maturata così in fretta da poter addirittura tentare il colpo grosso nelle ultime due partite dell’anno, a Crema e in casa contro Vicenza, entrambe squadre che puntano ai playoff . Ci sarà da lottare, ma i viola non hanno mai smesso di farlo, anche se quando vengono meno gli uomini e le forze ci si può al massimo gua-dagnare il rispetto di avversari e tifosi, non certo i due punti. Adesso invece servono anche (e soprattutto) quelli.

Andrea Tani

Fare sport, si sa, è molto im-portante. Tutti, almeno una

volta nella vita, lo hanno detto, pensato o lo hanno sentito dire da qualcuno. Fare sport fa bene alla salute, ma forse rendersi re-almente conto di tutti i benefici che si possono avere a livello fisico e mentale non è facile: l’at-tività sportiva permette di pre-venire o ridurre drasticamente disturbi come osteoporosi, pro-blemi immunitari, colesterolo, malattie cardiovascolari e de-pressione, ma questi sono solo alcuni degli effetti positivi che può avere. E allora perché non sfruttare l’occasione di effettuare una sana ed elementare pratica sportiva come quella di cammi-nare immersi nelle meraviglie di Firenze? Come ogni anno, sono ripartiti gli appuntamenti con le “passeggiate Uisp”. Gli in-contri vengono organizzati per promuovere una sana pratica sportiva, aiutare a mantenere il corpo in forma e favorire un momento di partecipazione e socializzazione alla scoperta della città. Da fine settembre hanno preso nuovamente il via “I mercoledì della salute”, facili e accessibili escursioni guidate nel verde delle colline fioren-

tine. Tutte gite che sono facil-mente raggiungibili anche gra-zie ai mezzi pubblici, e che sono rese possibili grazie alla Lega Montagna Uisp. Altro evento da non perdere sono le passeggiate nei quartieri di Firenze, alla sco-perta dei posti più incantevoli della città e dei luoghi più ca-ratteristici di ogni rione. Il pro-getto mira alla diffusione di uno stile di vita salutare attraverso la partecipazione a passeggiate e ad altre attività organizzate nei diversi quartieri della città di Firenze, tutte gratuite e a cui la partecipazione è libera. Oltre alle delegazioni Uisp, l’organiz-zazione delle passeggiate è sup-portata dal gruppo “Salute è be-nessere”, del quale fanno parte l’Azienda Sanitaria, il Comune e la Società della Salute di Fi-renze. Come le passeggiate ne-gli altri quartieri, anche quelle nel Q1 si svolgono una volta al mese e, in questo caso, il primo sabato del mese, con partenza alle 9.30 dalla sede del Quartie-re in piazza Santa Croce.

Niccolò Dainelli

Ripartiti gli appuntamenti con le “passeggiate Uisp”, incontri organizzati per mantenere il corpo in forma e favorire la socializzazione

Le passeggiate Uisp

a piedi fra i “tesori” cittadini

14 | Dicembre 2015

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