il regolamento ce n° 2073/2005 aspetti applicativi e...
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IL REGOLAMENTO CE N° 2073/2005
aspetti applicativi e criticità
Il Reg. 2073/05 nel contesto del “Pacchetto igiene”
Sua applicazione nell’ambito del PRISA 2013
Asti, 15 novembre 2013
OTTIMIZZAZIONE NELL’UTILIZZO DELLE RISORSE
Obiettivi Regione: revisionare scheda valutazione del rischio (SIAN, SVET); predisporre un protocollo operativo sulle filiera avicunicola
(Area A, B e C); predisporre un protocollo sulla corretta gestione della
macellazione d’urgenza (Area A, B e C).Obiettivi ASL: predisporre almeno una procedura di attività integrata
(SIAN, SVET); individuare almeno un settore di attività che sia gestito da
Servizi diversi da quello titolare della competenza; integrazione dei SIAN, SVET per attività di
campionamento.
COMUNICAZIONE
Obiettivi Regione:Strutturare un format comunicativo ed
organizzare un incontro con Associazioni, referenti ASL ed altri Enti e soggetti interessati per illustrare i risultati del PRISA 2012, gli obiettivi del PRISA 2013, il programma microimprese, le possibili azioni di comunicazione dirette ai consumatori
Obiettivi ASL:Organizzare e replicare incontri a livello locale
sulla base di indirizzi regionali
FORMAZIONE
Obiettivi Regione:Coordinamento delle iniziative di
formazione attivate dalle ASLObiettivi ASL:Organizzare un evento formativo fruibile
da operatori di tutte le ASL del territorio regionale
AUDIT DI SISTEMA
Obiettivi Regione:Prosecuzione della programmazione ed effettuazione audit
generale e di settore (AL, AT, BI, CN1, TO1-2, VC)Obiettivi ASL:Prosecuzione della programmazione ed effettuazione audit
interniPer il servizio veterinario Area B si prevede nello specifico
l’esecuzione di un audit interno finalizzato alla verifica della corretta esecuzione dell’attività ispettiva ante e post-mortem negli impianti di macellazione avicunicoli
CLASSIFICAZIONE DEGLI STABILIMENTI IN BASE AL RISCHIO
Obiettivi Regione:Rivisitazione sistema classificazione del
rischio relativo degli stabilimenti, attività
CLASSIFICAZIONE DELLE NON CONFORMITA’
Obiettivi Regione:Rivisitazione griglia di valutazioneIndicazioni su procedimento amministrativo
GESTIONE ALLERTE-EMERGENZE-MTA
Obiettivi Regione:Implementazione gestione sistema di
allerta con ausilio Presidi Multizonali di Polizia e Prevenzione Veterinaria
Obiettivi ASL:Implementazione e messa a regime del
nodo allerta aziendale
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
- verifica materiali a contatto con l’acqua- controllo “casette dell’acqua”
Obiettivi Regione:maggiore copertura della vigilanza su vecchie e
nuove tipologie di distribuzione dell’acquaObiettivi ASL:prosecuzione dei controlli inerenti le imprese
alimentari e inizio di quelli inerenti le “casette dell’acqua”
FILIERE ALIMENTARI
Produzione primariaa. Coltivazione ortofruttab. Coltivazione vegetalic. Allevamento zootecnico:
i. produzione carne ii. produzione latte iii. produzione uovaiv. itticolturav. apiari
d. Benessere animale (allevamento/trasporto)
FILIERE ALIMENTARI
Trasformazione a. Prodotti vegetali 2a e 3a gammab. Macellazione (compreso benessere animale)c. Laboratori di sezionamento, lavorazione,
produzione conserve a base di:i. vegetaliii. carniiii. latteiv. uovav. ittici
d. Depositi all’ingrosso
FILIERE ALIMENTARI
Distribuzione, commercializzazione, somministrazione
a. Grande distribuzione GDO/discountb. Dettagliantic. Ambulantid. Vendita direttae. Ditte di trasportof. Ristorazione:
i. barii. ristorantiiii. mense
Nuovi ambiti
Controlli sugli alimenti in fase di importazione mediante l’utilizzo di S.INTE.S.I.
Ristorazione etnica con particolare attenzione alla preparazione e somministrazione di pesce crudo
CAMPIONAMENTI
Assegnati all’area della sicurezza alimentare dei Dipartimenti di Prevenzione
La distribuzione dei campioni sulle singole ASL è stata effettuata tenendo conto della popolazione residente e del numero delle attività registrate e riconosciute
I singoli gruppi aziendali, in ragione del personale operativo e di valutazioni locali, provvederanno a definire un piano di campionamento integrato
CAMPIONAMENTI
Le matrici assegnate si riferiscono a categorie omogenee di alimenti e non a singoli prodotti
La tipologia di alimento da prelevare all’interno delle suddette categorie sarà discrezione di ogni singola ASL, secondo tipologie di produzione locali, risultanze dei controlli già effettuati (ispezioni e audit) e valutazioni del rischio
Scelta di effettuare i prelievi alla produzione o alla commercializzazione in base alle caratteristiche locali su valutazione di ogni ASL
CAMPIONAMENTI
Alcune matrici da campionare, sono state assegnate in toto o in gran parte ad una o poche ASL, in considerazione di una maggiore produzione e/o commercializzazione del prodotto nel territorio considerato o, in altri casi, per evitare la duplicazione di campionamenti dello stesso prodotto
Prevedere una quota di campioni di prodotti provenienti da Paesi extra UE
In merito ai campionamenti microbiologici è stato aggiornato il Protocollo Tecnico Regione Piemonte – IZS (affiancato da documento di secondo livello strumento di aiuto per l’interpretazione e la valutazione degli esiti analitici)
CAMPIONAMENTI
CAMPIONAMENTI
CAMPIONAMENTI
CAMPIONAMENTI
Nuovo verbale
Nuovo verbale