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MAIS
IL PROCESSO PRODUTTIVO
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IL PROCESSO PRODUTTIVO Il ciclo del mais inizia con cariossidi che pesano circa 0,3 grammi e si
conclude con piante che, in buone condizioni di crescita, raggiungono un peso secco di 400-500 g, circa met dei quali sotto forma di una spiga ricca di centinaia di cariossidi. Il mais una macchina vegetale di singolare efficienza, dotata di un altissimo potenziale di produttivit Una buona produzione di mais pu essere considerata di 20-25 t/ha di sostanza secca nelle parti epigee, di cui poco meno di met, cio 10-12 t/ha, come granella.
Necessarie: forte radiazione e alta temperatura. Il periodo di massima intensit assimilatoria nel mais inizia con
l'emissione del pennacchio, quando anche l'ultima foglia si completamente dispiegata e abbraccia tutto il periodo della fioritura e dell'inizio della granigione.
Assimilazione di 250-350 kg/ha al giorno, con punte massime di oltre 400 kg/ha di sostanza secca.
Le condizioni perch la capacit assimilatoria della copertura vegetale sia la pi grande possibile, sono diverse.
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IL PROCESSO PRODUTTIVO
- Apparato radicale funzionale e ben sviluppato.
Lavorazioni profonde e tempestive, sistemazioni idraulico-agrarie, ammendamenti, per migliorare lo stato fisico del suolo e favorire l'espansione e l'attivit delle radici del mais che pertanto esplicano nel migliore dei modi le loro funzioni di (sostegno meccanico e assorbimento di acqua ed elementi nutritivi).
- Apparato assimilatore ampio.
LAI di almeno 4-5. Appropriato numero di piante a m2, senza fallanze e senza affollamenti sulla fila e con file ravvicinate al massimo consentito dalle macchine per la raccolta. Aumentare la superficie assimilante con piante con foglie a portamento eretto (minore competizione tra piante e tra foglie nei riguardi della luce).
- Apparato assimilatore efficiente e longevo.
Massima efficienza e durata funzionale: scelta dellibrido, concimazioni, irrigazione e l'eliminazione delle interferenze negative di parassiti o di erbe infestanti. Predisposizione di capaci sink (adeguati magazzini nei quali i prodotti giornalieri della fotosintesi possano traslocarsi).
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IL PROCESSO PRODUTTIVO La produzione di granella direttamente dipendente dall'intensit
e dalla durata del funzionamento dell'apparato assimilatore dopo la fioritura. (per 60% produzione dipendente dalla fotosintesi dopo la fioritura; per 40% da ritraslocazione)
Fondamentale importanza scelta della precocit dell'ibrido: ciclo che si inserisce nel migliore dei modi nel periodo favorevole, n troppo precoce n troppo tardivo.
Mais troppo precoci utilizzano incompletamente il tempo disponibile, maturando troppo presto; essi vanno bene per la coltura asciutta o intercalare, ma in coltura irrigata mostrano una decisa limitazione produttiva.
Mais troppo tardivi impiegano troppo tempo per giungere alla fioritura, per cui la fase di granigione risulta di breve durata e per di pi ritardata, cos da svolgersi quando gi le condizioni ambientali sono diventate sub-ottimali per l'assimilazione.
(Ladozione di mais con ciclo idoneo allambiente colturale comporta un pi lungo tempo disponibile per la preparazione del terreno per la coltura successiva e il minor contenuto d'umidit della granella al momento della raccolta).
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MAIS
TECNICA COLTURALE AVVICENDAMENTO
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AVVICENDAMENTO
Il mais una coltura da rinnovo in quanto, come conseguenza delle particolari cure colturali che riceve (lavorazioni profonde, abbondanti concimazioni ed irrigazioni), lascia il terreno particolarmente fertile per le colture che lo seguono. Nei sistemi avvicendati classici veniva inserito tra prato e grano: in tal modo il grano si avvantaggiava della fertilit residua delle concimazioni eseguite al mais, il quale, a sua volta, era tra i migliori sfruttatori dei miglioramenti del terreno apportati dal prato.
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AVVICENDAMENTO
Attualmente la tendenza a coltivare mais solo dove le condizioni gli sono favorevoli (clima a estate piovosa o aziende irrigue) e spesso a coltivarlo in monosuccessione. In genere, specialmente nei terreni sciolti, non si notano fenomeni di stanchezza, tuttavia infestazioni di malerbe resistenti ai diserbanti (sorghetta) possono intensificarsi fino al punto di costringere ad interrompere la monosuccessione.
La soia si rivelata un'ottima pianta da alternare al mais in quanto gli molto affine per esigenze ambientali e agrotecniche. Una rotazione assai diffusa in molte zone maidicole quella che prevede tre anni di mais e uno di soia.
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Conseguenze della omosuccessione
Danni da costipamento del terreno
Erosione del terreno da piogge autunnali
Proliferazione di biotipi di infestanti resistenti agli erbicidi (sorghetta, setaria e digitaria ed alcune dicotiledoni)
Incremento dei parassiti specifici della coltura (Piralide e Diabrotica)
Concimazioni minerali pi elevate
Instabilit delle rese
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MONOSUCCESSIONE E INFESTANTI
PRESENZA DI PLANTULE EMERSE IN 13 MESI IN
CAMPIONI DI TERRENO SOTTOPOSTO A DIVERSE
SUCCESSIONI COLTURALI
AVVICENDA- MENTO
MAIS CONTINUO
MAIS-GRANO
MAIS-GRANO- MEDICA
PLANTULE
MILIONI/ha
258,3
34,7
22,1
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* CM: mais da granella in monosuccessione
R6: rotazione sessennale con tre anni di doppia coltura loiessa-mais e tre anni di prato avvicendato
PM: prato permanente
*
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Anno
Pro
du
zio
ne
t/h
a
Mais Continuo Mais Avvicendato
Produzioni di granella ottenute nella monosuccessione e nellavvicendamento con frumento (Toniolo e Mosca, 1990)
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RESA
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Mais in seconda coltura
Negli ambienti irrigui e a clima molto favorevole per il mais (ad es. Val Padana), pu essere economicamente interessante il mais in seconda coltura dopo il primo taglio di un prato, dopo erbaio da insilato (generalmente loiessa, o orzo), dopo colture a raccolta precoce come pisello da industria o orzo da granella. Queste successioni sono rese possibili dalla disponibilit di mezzi rapidi per la raccolta e per la preparazione del terreno, ma evidente che si rende necessario l'impiego di variet di mais adeguatamente precoci. Prevalente destinazione la produzione di insilati.
Mais in consociazione
Nella piccola coltura di tipo familiare, diffusa in passato in Italia e tuttora nei Paesi in via di sviluppo, molto frequente la consociazione, facilitata dal sistema di semina del mais a righe distanziate e dalla rusticit del mais stesso. Le piante che pi spesso si trovano consociate al mais sono leguminose da granella (fagiolo, arachide, fagiolo dall'occhio, soia) o piante ortensi (zucche).
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ott.
mais trinciato 400grano + pisello trinciato
giu. lug. ago. set.
mais trinciato 700
ott. nov. dic. gen. feb. mar. apr. mag.
triticale trinciato mais trinciato 500
loiessa mais trinciato 600
Posto nellavvicendamento e classe (FAO) di maturazione del mais
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MAIS
TECNICA COLTURALE SCELTA DELLIBRIDO
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SCELTA DELLIBRID0 AL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIET SONO
ISCRITTI MOLTISSIMI IBRIDI (CIRCA 1300)
La durata media della vita commerciale di un ibrido di 5-7 anni, periodo di tempo nel quale viene completato un ciclo di selezione genetica e una nuova generazioni di materiali resa disponibile per sostituire la precedente. I moderni ibridi si caratterizzano per: - radici pi espanse - stocchi pi resistenti - migliore stay green - foglie erette - maggiore tolleranza alla piralide - pi rapido raggiungimento della maturazione di raccolta (ibridi Fast dry down) Non sono variati: altezza pianta e inserzione spiga, epoca di fioritura, numero di foglie e LAI
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SCELTA DELLIBRIDO La scelta pi difficile quella della giusta
precocit (classe).
Elevata produttivit ed elevato grado di adattamento (stabilit)
Destinazione della coltura (molitoria, amideria, mangimistica (granella), insilato)
Resistenza allallettamento anche con elevata fittezza
Buona resistenza alle malattie e agli insetti pi dannosi
Buona resistenza al freddo per consentire semine anticipate
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Classificazione degli ibridi commerciali Prima della comparsa dei mais ibridi, le variet-
popolazioni di mais italiane venivano classificate nelle seguenti cinque categorie di precocit crescenti: maggenghi, agostani, agostanelli, cinquantini e quarantini.
Attualmente la lunghezza del ciclo, da emergenza a maturazione fisiologica, viene definita da:
- durata in giorni - somme termiche: Growing Degree Days (gradi utili
di temperatura) GDD=((Tmin+Tmax)/2) - 10C - classi FAO
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Secondo la classificazione FAO gli ibridi vengono suddivisi in 9 classi di precocit, contrassegnate con i numeri da 100 a 900 per ordine di precocit decrescente. L'attribuzione alle varie classi va fatta con riferimento ad ibridi standard, uno per classe, scelti opportunamente per la diversa lunghezza del loro ciclo vegetativo. da tener presente che la dur