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Il Sole 24 Ore Impresa & territori 17Martedì 17 Novembre 2015 N. 317
Milano. Il comitato esecutivo di Fondazione Fiera ratifica l’accordo con la società bergamasca di real estate per la riqualificazione degli ex padiglioni 1 e 2
Il Portello (ex Fiera) al gruppo VitaliInvestimento da 100 milioni - Nascerà un maxi-polo per l’intrattenimento e i servizi alla persona
Marco MorinoMILANO
pUn’area strategica di Milano, il Portello, dove oggi sorge ilpadiglione 12 della Fiera di Milano, imbocca la via della riqualificazione. Sui quei terreni sorgerà non più il futuro stadio del Milan, ma un nuovo pezzo di città, fruibile 24 ore su 24, che riunirà in sé tecnologia, cultura, sport, svago e benessere.
Ieri il comitato esecutivo diFondazione Fiera Milano, l’enteproprietario delle aree, ha ratificato l’accordo sottoscritto dal presidente della Fondazione, Benito Benedini, con MassimoVitali, presidente della Vitali Spa, società attiva nel settore delreal estate. L’intesa si legge in una nota concede al gruppo di Cisano Bergamasco (Bergamo) l'esclusiva per la riqualificazione del padiglione 12 di Fieramilanocity al Portello.
Il contratto tra le parti saràformalizzato entro dicembre, in tempo utile per consegnare l'area il prossimo 1° gennaio 2016 alla società vincitrice, che potrà sviluppare senza ulterioriritardi il progetto Milano Alta
destinato a occupare tutti i56mila metri quadrati di superficie lorda complessiva, previsti dall'atto integrativo dell'accordo di programma per la riconversione del polo urbano di Fiera Milano.
Milano Alta è un progetto peril quale Vitali prevede un investimento di oltre 100 milioni dieuro, in un complesso architettonico sostenibile e polifunzionale, che offre servizi alla persona altamente qualificati (si veda l’articolo sotto). Un percorso ciclopedonale in quota, arricchito da nuove rampe di accesso e rampe elicoidali ciclabili – la green street – convoglia la mobilità ciclopedonale da piazza Gino Valle a CityLife,in una sorta di piazza dedicataall'intrattenimento e al tempolibero, con negozi, medie superfici di vendita ed esercizi di ristorazione, oltre a una struttura ricettiva di 350 camere.
I termini economici dell'accordo prevedono un canone perla concessione del padiglione 12del Portello di 1,5 milioni di euroannui per il 2016 e il 2017 e di tre milioni euro a partire dal 2018.
«Sono particolarmente lietoper la positiva conclusione dellatrattativa e per le prospettive che assicura – afferma Benedini –. Il rilancio del padiglione 12,
non più utilizzato per attivitàfieristiche, si avvia entro i tempiprevisti, sviluppando funzioni ammesse e rispettando gli spazifissati dall'atto integrativo sottoscritto con il Comune di Milano. Il progetto rappresenta una significativa integrazione di
servizi utili sia a Milano congressi, il grande e dinamico centro congressi di Milano, sia al quadrante nordovest della città, caratterizzato in questi anni da una rapida trasformazione.Fondazione Fiera Milano è lieta di confermare con questo nuovo progetto il suo ruolo attivo funzionale per lo sviluppo e il progresso di Milano, avviato nelfebbraio 2000 con la creazione del nuovo polo fieristico a Rho».
Benessere, sanità e sport saranno al centro del progetto di riconversione dell’area. È prevista infatti la creazione non solo di un fitness center ma di un maxipolo del benessere in cui poter allenarsi, fare riabilitazione, visite mediche polispecialistiche, analisi ma anche programmi personalizzati di allenamento specifico e mirato per le esigenze di professionisti e appassionati. Milano Alta vivrà 24 oresu 24 e sarà un centro di intrattenimento di primario livello per spettacoli con grandi effetti speciali per i più piccoli (e non solo)ma anche per esibizioni teatrali e performance artistiche. In definitiva, Milano Alta sarà un luogo dove stare all'aria aperta, divertirsi, ballare, vedere spettacoli e cinema all'aperto, assistere a eventi internazionali.
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LOMBARDIA
HOW TO SPEND ITAsta online perSave The ChildrenProsegue l’iniziativa charity di How to Spend It, mensile del Sole 24 Ore che ha messo all’asta 28 ventotto opere originali, fatte a mano dalle aziende del lusso. L’asta online curata dalla piattaforma CharityStars è aperta a tutti fino al 15 dicembre
www.moda24.ilsole24ore.com
In breve
DEPARTMENT STORE La Rinascentesi racconta
In occasione del suo 150 esimo anniversario, il department store nato a Milano racconta i primi 50 anni della sua vita con la mostra “La Rinascente prima della Rinascente”, dal 18 novembre al 1 dicembre al Tecno Souq in via Santa Radegonda.
BFC LONDRA Michele (Gucci)designer dell’annoHa preso le redini del marchio Gucci quasi un anno fa, catturando l'attenzione di consumatori e addetti ai lavori. Il prossimo 23 novembre a Londra Alessandro Michelericeverà l'International Designer Award del British Fashion Council
STILI&TENDENZE
A Pitti uomo 89,a Firenze dal 12 al 15 gennaio,espositori record
Congiuntura. Stima per il 2015 allargata a occhiali, gioielli e accessori oltre al tessileabbigliamento
Sistema moda a 74 miliardi (+5%)
Il caso stadio
Un’azionelegale controil MilanMILANO
pFondazione Fiera Milano siprepara a chiedere i danni al Milan per la retromarcia decisa, lo scorso agosto, dalla società rossonera sul progetto per il nuovo stadio al Portello. Comesi ricorderà, il Milan decise di tirasi indietro dopo che il suo il progetto era stato giudicato il migliore da parte di Fondazione Fiera Milano. Inizialmente, per riqualificare l'area fieristica del Portello erano giunte sultavolo di Fondazione Fiera sei proposte, poi diventate quattro e infine scese a due: quella del Milan (con il nuovo stadio) e quella del gruppo Vitali (con il progetto Milano Alta). All’origine del ripensamento del club rossonero ci sarebbero stati i costi della bonifica dei terreni, giudicati troppo onerosi. Dopo lo stop è subentrato un duro braccio di ferro tra la Fondazione e il Milan sulla questione del risarcimento danni per la disdetta degli impegni. La società rossonera ha rifiutato l’arbitrato amministrato proposto da FondazioneFiera, ovvero quello gestito attraverso la Camera arbitrale. Pare che il Milan avesse proposto un arbitrato ad hoc, soluzione sgradita alla Fondazione perchè avrebbe determinato un allungamento dei tempi e un aumento dei costi. Il Milan sembra che non si sia neppure avvalso del diritto di recesso, che gli avrebbe consentito di uscire dalla vicenda pagando una penale (sui 10 milioni di euro). «A questo punto spieganofonti della Fondazione Fiera interpellate dal Sole 24 Ore la Fiera chiederà i danni, promuovendo un’azione legale contro il Milan. L’interlocutoreha sviluppato un comportamento in contrasto con i termini di buona fede che contraddistinguono i contratti e procurato una perdita di opportunità».
M.Mor.© RIPRODUZIONE RISERVATA
AGF
Fondazione Fiera. Benito Benedini
CONCLUSIONE POSITIVABenedini (presidente Fondazione Fiera): il rilancio dell’area, non più utilizzata per l’attività fieristica, si avvia entro i tempi previsti
Il progetto. Uno spazio multifunzionale e spazi pubblici, tra cui un percorso ciclopedonale di un chilometro a 7 metri di altezza
Hi-tech e verde: ecco Milano AltaMILANO
pDel valore economico e sociale del suo progetto Massimo Vitali– presidente della società di real estate che ieri si è aggiudicata la riqualificazione del Portello – è sempre stato convinto. Tanto che la «Milano Alta» presentata dal gruppo bergamasco (70 milioni difatturato e 300 dipendenti) insie
me a Stam Europe era stata nella shortlist delle proposte più interessanti e protagonista, a inizio luglio, del testaatesta finale con lo Stadio del Milan. «Siamo orgogliosi di questa aggiudicazione – ha commentato ieri Massimo Vitali dopo l’ufficialità dell’assegnazione da parte di Fiera Milano –. Crediamo fortemente che lo svi
luppo futuro delle città passi attraverso interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana».
Il gruppo, in partnership conStam Europe quale investitore iniziale del progetto, ha del resto lavorato a lungo sulla proposta, come ci ha spiegato Vitali: «una proposta elaborata ad hoc per il Portello e sulla base di precise
analisi di mercato che ne garantissero la sostenibilità economica e l’appetibilità per gli investitori privati, oltre che l’interesse sociale». All’investimento iniziale (100 milioni) dovrebbero infatti aggiungersi altri 200 milioni sul lungo periodo.
Milano Alta prevede la realizzazione di un polo multifunziona
le (con oltre 15mila metri quadrati destinati a spazi pubblici e verde),suddiviso in sette percorsi che rispecchiano e fanno spazio ad altrettante funzioni: innovazione tecnologica; alimentazione e food; benessere, sanità e sport; fashion e design; ambiente e sostenibilità; entertainment; hospitality e ricettività. Ci saranno spazidedicati alle start up, una strutturaricettiva con 350 camere, negozi, cinema e luoghi dedicati all’istruzione. Fiore all’occhiello del pro
getto è la sua anima verde, con un «roof garden» e un chilometro di «green street», un percorso ciclopedonale che si snoderà per oltre un chilometro a 7 metri di altezza. Il tutto, spiegano dall’azienda, conl’obiettivo di rendere attrattiva una zona attualmente periferica e poco frequentata di Milano.
Ma il cuore del progetto, ha precisato Cristian Vitali, è la volontà di rispettare e mantenere il più possibile intatta la memoria del luogo in cui dovrà sorgere e la si
nergia con le strutture circostanti.È prevista solo una porzione limitata di demolizione, mentre per il resto si procederà al recupero e alla trasformazione delle strutture esistenti. Milano Alta non richiede dunque varianti urbanistiche e anche in questo sta, secondo Vitali, parte della sua attuabilità: il gruppo stima che 18 mesi dall’avvio dei cantieri dovrebbero esseresufficienti per la sua costruzione.
Gi.M.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marta Casadei
pL’industria italiana della modae degli accessori si avvia a chiudere l’anno con ricavi consolidati a 74 miliardi di euro, in crescita del 5%. Merito dell’export a 60,5 miliardi (+7%): l’Italia si conferma maggior esportatore mondiale dopo la Cina, con una quota di mercato pari al 6,7% a livello globale. A restituire il quadro è un’analisi di Hermes Lab – che considera i settori: tessile, abbigliamento, accessori, pelletteria, calzature, bigiotteria, gioielleria e occhiali – diffusa ieri mattina alla presentazione dell’89esima edizione di Pitti Immagine. La manifestazione, dal tema “Pitti Generation(s)”, a sottolineare la simultaneità delle generazioni nella moda, si terrà dal 12 al 15 gennaio 2016 eriunirà 1.205 espositori (per il 43%
stranieri), tra cui 225 new entry.Per il tessilemoda italiano il
2015 è stato un anno all’insegna dell’incertezza: «L’euro debole hacontribuito a migliorare la performance del Vecchio Continente – ha detto Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine – ma frenato gli Usa e la Cina. Speriamo che gli attentati di Parigi non fermino i flussi turistici verso l’Europa». Ma, soprattutto, è stato un anno altalenante: un’indagine campionaria condotta da Smi su un paniere di circa 100 aziende e relativa ai primi nove mesi del 2015evidenzia che tra gennaio e marzoil fatturato complessivo è aumentato dell’1,8% (contro un +3,4% del2014), trainato dall’abbigliamentomoda (+3%). Nel secondo trimestre 2015 l’incremento è stato maggiore (+2,4% sul 2014), ma i tassi di crescita registrati lo scorsoanno (+6,1% nello stesso periodo rispetto al 2013) sono un lontano ricordo. Le stime relative al terzo trimestre parlano di una sostanziale stabilità (+0,3%) con il tessilea fare da driver (+0,8%). Il sentiment, comunque, è positivo: il 20% delle imprese del paniere esaminato da Smi confida in un mi
glioramento della congiuntura mentre il 77% ritiene che l’anno si concluderà all’insegna della stabilità. «Il 2016 potrebbe addirittura segnare la ripresa del nostro mercato interno» ha detto Marzotto.
Gli occhi sono, comunque,puntati oltre confine: nei primi sette mesi dell’anno l’export del tessilemoda è salito a 17,4 miliardi, in aumento del 2,2% sullo stesso periodo 2014 (Smi su dati Istat).Nel dettaglio: il fatturato estero dell’ abbigliamentomoda è cresciuto del 2,6% a 11,3 miliardi con la maglieria a fare da traino, mentre quello del tessile ha superato i 6,1 miliardi (+1,5%) con un +5,3% del tessile casa. Le importazioni sono in aumento (+6,5% a livello complessivo), ma il saldo della bilancia commerciale rimane positivo a 5,3 miliardi. Nei primi sette mesi dell’anno le esportazioni sono cresciute sia nei paesi Ue (+1,8%), che assorbono il 54,8% dell’export di settore, sia nell’areaextra Ue (+2,8%) con Germania (+1,4%), Francia (3,3%) e Usa (+22,1%) primi tre clienti dei prodotti italiani. «Gli Usa, grazie al dollaro forte, hanno ricominciatoa viaggiare e consumare in Euro
pa – ha detto Marzotto – e stiamo avendo riscontri positivi sia dal Medioriente sia dal Giappone. Il calo dei russi c’è stato, ovviamente: loro, al contrario degli americani, stanno ricominciando a fareacquisti entro i loro confini». Dall’indagine campionaria di Sistema Moda Italia emerge anche unafotografia del terzo trimestre 2015: le stime delle aziende coinvolte prospettano una leggera crescita sia per l’export del tessile(+1,4%) sia per quello dell’abbigliamentomoda (+1,7%).
Pitti rappresenta da sempreuna vetrina globale per le aziende del made in Italy: l’ultima edizione ha accolto 24mila compratori di cui il 36% stranieri. L’edizione di gennaio 2016 non sarà dameno. Sempre in sinergia con la città: «Supporteremo Pitti, un riferimento mondiale, nella programmazione di eventi semprepiù interessanti – ha detto Andrea Cavicchi, neo presidente del Centro per la moda di Firenze –; potremmo avere qualcheproblema logistico per i cantieri,ma sono l’ emblema dell’evoluzione della città».
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I NUMERI
31%Quota export occhiali L’Italia è il maggior esportatore mondiale di occhialeria e, con una quota del 31% a livello mondiale, supera anche la Cina
13%Quota export pelletteriaÈ destinata in Cina una parte rilevante delle esportazioni del comparto pelletteria in cui l’Italia detiene una quota del mercato mondiale del 13%
610 milaAddetti Nell’industria del settore moda e accessori l’Italia rappresenta circa il 25% dell’occupazione europea del comparto, il triplo della Germania o della Spagna e cinque volte la Francia o il Regno Unito
* Stime; ** Dati provvisori soggetti a rettifica Fonte: Indagine Congiunturale Smi (Novembre 2015)
Gennaio-settembre 2015. Var. % tendenzialeIL FATTURATO
Quota percentualeIL SENTIMENT DELLE IMPRESE**
1
0
-1
2
3
Peggiora
3%
Migliora
77%
Stabile
20%
Trim.
Tessile-Moda
I° II° III°*
Abbigl. - Moda
I° II° III°
Tessile
I° II° III°
Il termometro delle aziende e dei mercati esteri
Mln dieuro
Var. %
Quota %
Germania 1.773 1,4 10,2Francia 1.692 -3,3 9,7Stati Uniti 1.265 22,1 7,3Regno Unito 1.047 9,2 6Hong Kong 976 17,2 5,6Spagna 942 7,6 5,4Svizzera 928 -4,7 5,3Romania 614 -1,7 3,5
Mln dieuro
Var. %
Quota %
Cina 582 11,0 3,3Giappone 579 2,2 3,3Russia 528 -31,5 3,0Paesi Bassi 462 -0,3 2,6Turchia 384 1,9 2,2Belgio 375 -3,2 2,2Polonia 336 10,9 1,9Totale 17.450 2,2 100
Fonte: Smi su Istat
Contraffazione. Risarcimento danni di 420mila euro
Per Moncler in Cinastorica sentenza a tutela del marchiopMoncler si aggiudica un’importante vittoria sulfronte anticontraffazione a Pechino. E un maxirisarcimento per violazione del marchio: la Sezione specializzata in Proprietà intellettuale(Pi) del Tribunale di Pechino ha infatti condannato Bejing Nuoyakate Gourmet Co., Ltd (“Nuoyakate”) al pagamento al gruppo Moncler di 3 milioni di remimbi (circa 420milaeuro) di danni per violazione del marchio. «Si tratta di una sentenza rivoluzionaria spiega la società guidata da Remo Ruffini che ha chiuso i primi nove mesi 2015 con un fatturato din 561,5 milioni, in crescita del 25% la prima dall’entrata in vigore in Cina della nuova legge sulla tutela dei marchi, a comminare al soggetto condannato il massimo dei danni e delle sanzioni previsti dalla legge. La tutela del marchio Moncler è fondamentale per i mercati in cui opera, l’attività che svolge e laclientela a cui si rivolge».
Il verdetto a favore di Moncler arriva a due anni dall’inizio dell’azione legale: nel 2013l’azienda italiana ha scoperto che Nuoyakate, oltre a produrre e vendere piumini con il logo Moncler contraffatto, ha tentato di registrare in Cina e in altri mercati chiave diversi marchi e domini falsi. Nel dicembre 2014, Moncler ha citato in giudizio Nuoyakate appellandosi alla Sezione specializzata in proprietà intellettuale appena istituita presso il Tribunale diPechino, ottenendo il riconoscimento che il comportamento di Nuoyakate costituisce violazione del marchio edei diritti di proprietà intel
lettuale di Moncler. «Questa vittoria prosegue
la società conferma il successo nella costante attività di lotta alla contraffazione. Il gruppo Moncler collabora infatti con le autorità locali e le forze dell’ordine in tutto il mondo per sequestrare e distruggere i capi sospetti e perseguire i contraffattori. Soltanto nel 2014, il rigoroso programma attuato da Moncler ha portato a oltre 1.450 indagini e al sequestro di ben450mila articoli sui mercatiinternazionali».
La lotta di Moncler contro ifalsi è attiva anche sul frontedigitale: grazie all’implementazione di un efficace sistema di monitoraggio sonostate chiuse più di 74milavendite all’asta online eoscurati ben 1.800 siti suiquali venivano offerti capiMoncler contraffatti.
L’azienda conferma in questo modo il suo impegno nellaprotezione attiva dei diritti proprietà intellettuale del brand Moncler in tutto il mondo per garantire che la clientela possa acquistare sempre e solo prodotti autentici.
R.M.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Piumini. Il modello Maya
Il nuovo Portello / 1. Milano Alta avrà un percorso ciclopedonale (la «green line») di 1 km a 7 metri di altezza
Il nuovo Portello / 2. All’interno troveranno spazio startup, negozi, cinema, strutture ricettive e scuole
Gennaio Luglio 2015LE ESPORTAZIONI