il piccolo del cremasco

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n inconveniente tecnico ha messo in crisi il sistema informatico dei nuovi spor- telli del Cup e del Centro prelievi dell’Azienda Ospedaliera, facendo surriscaldare di nuovo gli animi degli utenti che, stando ad al- cune segnalazioni raccolte, avrebbe- ro manifestato irritazione, insoffe- renza ed esasperazione, soprattutto sabato scorso ma anche durante que- sta settimana. La tensione era tal- mente palpabile che sono volate an- che parole offensive nei confronti delle donne agli sportelli che sono rientrate dietro le quinte piangendo. Alcuni degli utenti si sono messi ad- dirittura ad autogestire le code: al- meno un’ora d’attesa per ritirare un referto. In breve, a detta di molti, l’informatizzazione del servizio avrebbe peggiorato la situazione, piuttosto che migliorarla. «Sabato mattina, come avviene ogni mese» ci spiega la direttrice amministrativa di presidio, Rita Cantoni, «è stata effettuata la prova tecnica sul gruppo di continuità, il sistema che garantisce il funziona- mento dell'energia elettrica anche in caso di emergenza. Per tenerlo sotto controllo, tutti i mesi si simula il ve- rificarsi di un incidente, solo che qualcosa deve essere andato storto. Il fatto è che abbiamo cambiato la ditta che ci fornisce questo tipo di assistenza e, a quanto pare, i tecnici hanno commesso qualche errore, con il risultato che le nostre apparec- chiature informatiche che regolano il flusso di utenti hanno subito un re- set, con inevitabili disagi per gli utenti agli sportelli». «Tuttavia» continua Rita Cantoni, «siamo riusciti a evitare un blocco integrale, anche perché le persone presenti sabato mattina non erano moltissime: si trattava di 350 utenti in tutto. Dalle 8 alle 9, l'attesa media è stata di 15 minuti, molto bassa, i problemi si sono verificati dalle 9 alle 10, quando abbiamo dovuto fronteggiare il momento più critico e si è arrivati anche a un'ora di attesa. Già alle 11, però, i tempi si sono ac- corciati, scendendo a 40 minuti». Il sabato è un giorno in cui l'utenza è normalmente inferiore, rispetto agli altri giorni feriali, dove agli sportelli si possono contare fino a 1.200- 1.300 persone. Il Centro prelievi non è in funzione al fine settimana e, di conseguenza, anche gli sportelli so- no dimezzati: da dodici a sei. Il mal- funzionamento, però, non è termina- to sabato, perché, da lunedì, quando il Centro prelievi ha riaperto i batten- ti, trovando le apparecchiature reset- tate, i presenti si sono trovati per l’ennesima volta ad affrontare code chilometriche. Infatti, sabato a parte, nei momen- ti più affollati della giornata è quasi impossibile scendere sotto l'ora di attesa, nonostante il nuovo sistema informatizzato. «Dipende molto dall'afflusso di utenti ma, di certo, la fascia oraria che va dalle 10 alle 13 è particolarmente intensa. Per questo continuiamo a consigliare lo stru- mento della prenotazione telefonica, al numero gratuito - 800 638 638 -, che da noi non viene utilizzato nella stessa misura in cui avviene in altre aziende ospedaliere. Non capiamo il perché, è come se ci fosse il timore che la comunicazione via telefono non sia attendibile, quando non è assolutamente così. Inoltre, ci sono delle corsie preferenziali in termini di tempo d'attesa per chi si presenta agli sportelli dopo aver già prenotato da casa». Sarà. Qualcuno avverte che la corsia preferenziale sia stata sop- pressa. E, comunque, quando c’era- no due sale (una per ritiro referti e l’altra per prenotazioni visite), nes- suno si è mai lamentato. Il «cervel- lone» ha complicato la vita ai crema- schi. Luigi Ablondi, che è il diretto- re generale di questa struttura a Crema, trovi una soluzione. E in fretta. Per evitare altre tensioni, pa- rolacce, gesti provocatori, lacrime e strepiti. Non siamo a Kabul o Bagh- dad, ma a Crema dove si pagano tasse che superano il 60%. E i crema- schi vanno al Cup per problemi di salute, non per bersi il bianchino. In questa settimana, sono stati re- si noti anche i nuovi orari degli spor- telli Cup: alle 7, prelievi (ingresso 1) e ambulatorio Tao (ingresso 2), con distribuzione numeri fino alle 9.30. Alle 7.30, accettazione degli esami di laboratorio. Alle 8, ritiro referti, accettazione amministrativa delle prenotazioni telefoniche, registra- zione delle prestazioni eseguite e attività di cassa. Alle 9.15, prenotazioni dirette per prestazioni ambulatoriali e di labora- torio. 16.45, fine dell’erogazione dei numeri. Il sabato non vengono effet- tuati i prelievi. La consegna del ma- teriale biologico avviene dalle 7.30 alle 9.30. Le attività rimanenti ini- zieranno invece alle 7.15, con la di- stribuzione dei numeri e termineran- no alle 12.30. Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected]Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona Il PICCOLO giornale del SABATO 16 GIUGNO 2012 • Supplemento settimanale al n° 40 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO CUP ALL’OSPEDALE, COME A BEIRUT TUTTI IN FILA, ESASPERATI, PER OLTRE UN’ORA. E COSÌ DA ALCUNI GIORNI Momenti di forte tensione con gente che urla, insulti alle operatrici che scappano piangendo dagli sportelli, utenti che gesticono la coda di chi deve prenotare la visita o ritirare un referto. E’ solo colpa di un sistema informatico che doveva semplificare la vita dei cremaschi? l problema del nostro Paese non è solo quello del debito pubblico, paragonabile od inferiore a quello di molti Paesi dell’area euro, ma è an- che e soprattutto il problema di uno Stato inef- ficiente, di una burocrazia elefantiaca, di un fisco vorace, di riforme liberali mai attuate. Prendiamo come esempio le piccole medie imprese , settore chia- ve dell’economia italiana per la loro struttura che si adatta velocemente ai cambiamenti e fornisce un for- te impulso alle esportazioni, dando qualche dato su come lo Stato tenti di affossare queste realtà. La pressione fiscale sulle imprese, che ad oggi risulta essere del 68,6%, non ha eguali in tutta Eu- ropa e nemmeno tra i grandi paesi industriali extra Ue come sancisce uno studio della Cgia di Mestre. Dunque le aziende italiane pagano al fisco 24,4 pun- ti in più rispetto alla media europea, 39,4 punti in più rispetto alle aziende canadesi e 31,3 rispetto al- le aziende del Regno Unito. Passiamo poi ai manca- ti pagamenti accumulati in questi ultimi anni dallo Stato e dalle sue strutture locali. Dei 70 miliardi cir- ca di debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle aziende, ben 37,8 mld (pari al 54% del totale) sono in capo alle Asl (Aziende sanitarie loca- li). A seguire i Comuni, con un importo di debito pa- ri a 14 mld (20%), i ministeri, con mancati pagamen- ti pari a 11,9 mld (17%) e le Regioni, assieme alle altre amministrazioni locali, con uno stock di debito pari a 6,3 mld (9%). Notevole poi il peso della buro- crazia che costa alle piccole e medie imprese 23,1 miliardi di euro ogni anno: in pratica, ogni azienda italiana con meno di 250 dipendenti “subisce” un onere medio annuo pari a 5.269 euro. Ciliegina sulla torta sono gli oneri per le norma- tive ambientali, sulla salute e sicurezza, sulla privacy, sugli incendi, normative che vengono disegnate sen- za tener conto delle dimensioni delle aziende. Dun- que un Paese che deve incidere con un bisturi su molte strutture non facendo il medico pietoso perche così rischia di far morire l’ammalato. I I problemi dell’Italia IL PUNTO DI VISTA/1 U di Enrico Tupone [email protected] l’Italia dello stop and go. Sia negli Euro- pei che in Europa. La Nazionale italiana è partita bene agli Europei, con un pareg- gio strameritato contro la Spagna super- favorita, campione in carica d’Europa e del Mon- do. L’Italia ha giocato un buon calcio, non difen- sivista e ha rischiato di vincere. Una prestazione insperata, contro ogni pronostico e contro il ser- peggiante pessimismo della vigilia. Pessimismo giustificato dalla ultima pessima prestazione nell’ amichevole con la Russia. Ma, si sa, che soprattut- to per la squadra italiana, un conto sono le ami- chevoli e un conto sono le partite che contano. E’ un pregio-difetto italiano quello di estrarre il cap- pello dal cilindro. Poi lo stop contro la Croazia, una partita che bisognava vincere. E in parallelo, pur se il paragone è un po’ ardi- to, la corsa del governo contro il baratro del debi- to pubblico, che pure sembra procedere a stop and go. Si è arrivati ad un passo dal default grazie a troppi anni di spesa facile e incontrollata. Poi l’av- vento del governo Monti, le pesanti e necessarie manovre, il ritorno della fiducia nel Paese. Il pa- ragone con il calcio è ardito, ma in questi europei calcio e politica si intrecciano. Al punto da far di- re al presidente Napolitano che «la crisi economi- ca e finanziaria è una cosa, il calcio è un'altra: ma vincere incoraggia i Paesi nei momenti di difficol- tà». E se il percorso degli azzurri è partito bene con la Spagna ma ora è certo in salita, il percorso dell’Italia in Europa è in questi giorni nuovamente in affanno. La Borsa ha subito pesanti attacchi speculativi sulla base di una nuova perdita di fiducia, i dati macroeconomici continuano ad essere negativi. La Grecia è sempre sull’orlo del baratro, la Spagna è stata oggetto di interventi finanziari di salvataggio delle banche. E lo spread con la Germania è tor- nato a livelli critici. Speriamo che lo spread nel calcio si ribalti, a favore degli azzurri. E’ La nazionale e gli italiani di Roberto Poli [email protected] IL PUNTO DI VISTA/2 L’ospedale di Crema

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16 giugno 2012

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Page 1: Il Piccolo del Cremasco

n inconveniente tecnico ha messo in crisi il sistema informatico dei nuovi spor-telli del Cup e del Centro

prelievi dell’Azienda Ospedaliera, facendo surriscaldare di nuovo gli animi degli utenti che, stando ad al-cune segnalazioni raccolte, avrebbe-ro manifestato irritazione, insoffe-renza ed esasperazione, soprattutto sabato scorso ma anche durante que-sta settimana. La tensione era tal-mente palpabile che sono volate an-che parole offensive nei confronti delle donne agli sportelli che sono rientrate dietro le quinte piangendo. Alcuni degli utenti si sono messi ad-dirittura ad autogestire le code: al-meno un’ora d’attesa per ritirare un referto. In breve, a detta di molti, l’informatizzazione del servizio avrebbe peggiorato la situazione, piuttosto che migliorarla.

«Sabato mattina, come avviene ogni mese» ci spiega la direttrice amministrativa di presidio, Rita Cantoni, «è stata effettuata la prova tecnica sul gruppo di continuità, il sistema che garantisce il funziona-mento dell'energia elettrica anche in caso di emergenza. Per tenerlo sotto controllo, tutti i mesi si simula il ve-rificarsi di un incidente, solo che qualcosa deve essere andato storto. Il fatto è che abbiamo cambiato la ditta che ci fornisce questo tipo di assistenza e, a quanto pare, i tecnici hanno commesso qualche errore, con il risultato che le nostre apparec-chiature informatiche che regolano il flusso di utenti hanno subito un re-set, con inevitabili disagi per gli utenti agli sportelli».

«Tuttavia» continua Rita Cantoni, «siamo riusciti a evitare un blocco integrale, anche perché le persone presenti sabato mattina non erano moltissime: si trattava di 350 utenti

in tutto. Dalle 8 alle 9, l'attesa media è stata di 15 minuti, molto bassa, i problemi si sono verificati dalle 9 alle 10, quando abbiamo dovuto fronteggiare il momento più critico e si è arrivati anche a un'ora di attesa. Già alle 11, però, i tempi si sono ac-corciati, scendendo a 40 minuti». Il sabato è un giorno in cui l'utenza è normalmente inferiore, rispetto agli altri giorni feriali, dove agli sportelli si possono contare fino a 1.200-1.300 persone. Il Centro prelievi non è in funzione al fine settimana e, di conseguenza, anche gli sportelli so-no dimezzati: da dodici a sei. Il mal-funzionamento, però, non è termina-to sabato, perché, da lunedì, quando il Centro prelievi ha riaperto i batten-ti, trovando le apparecchiature reset-tate, i presenti si sono trovati per l’ennesima volta ad affrontare code chilometriche.

Infatti, sabato a parte, nei momen-ti più affollati della giornata è quasi impossibile scendere sotto l'ora di attesa, nonostante il nuovo sistema informatizzato. «Dipende molto dall'afflusso di utenti ma, di certo, la fascia oraria che va dalle 10 alle 13 è particolarmente intensa. Per questo continuiamo a consigliare lo stru-mento della prenotazione telefonica, al numero gratuito - 800 638 638 -, che da noi non viene utilizzato nella

stessa misura in cui avviene in altre aziende ospedaliere. Non capiamo il perché, è come se ci fosse il timore che la comunicazione via telefono non sia attendibile, quando non è assolutamente così. Inoltre, ci sono delle corsie preferenziali in termini di tempo d'attesa per chi si presenta agli sportelli dopo aver già prenotato da casa».

Sarà. Qualcuno avverte che la corsia preferenziale sia stata sop-pressa. E, comunque, quando c’era-no due sale (una per ritiro referti e l’altra per prenotazioni visite), nes-suno si è mai lamentato. Il «cervel-lone» ha complicato la vita ai crema-schi. Luigi Ablondi, che è il diretto-re generale di questa struttura a Crema, trovi una soluzione. E in fretta. Per evitare altre tensioni, pa-rolacce, gesti provocatori, lacrime e strepiti. Non siamo a Kabul o Bagh-dad, ma a Crema dove si pagano tasse che superano il 60%. E i crema-schi vanno al Cup per problemi di salute, non per bersi il bianchino.

In questa settimana, sono stati re-si noti anche i nuovi orari degli spor-telli Cup: alle 7, prelievi (ingresso 1) e ambulatorio Tao (ingresso 2), con distribuzione numeri fino alle 9.30. Alle 7.30, accettazione degli esami di laboratorio. Alle 8, ritiro referti, accettazione amministrativa delle prenotazioni telefoniche, registra-zione delle prestazioni eseguite e attività di cassa.

Alle 9.15, prenotazioni dirette per prestazioni ambulatoriali e di labora-torio. 16.45, fine dell’erogazione dei numeri. Il sabato non vengono effet-tuati i prelievi. La consegna del ma-teriale biologico avviene dalle 7.30 alle 9.30. Le attività rimanenti ini-zieranno invece alle 7.15, con la di-stribuzione dei numeri e termineran-no alle 12.30.

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] • Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Il PICCOLO giornale del

SABATO 16 GIUGNO 2012 • Supplemento settimanale al n° 40 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

CUP ALL’OSPEDALE, COME A BEIRUTTUTTI IN FILA, ESASPERATI, PER OLTRE UN’ORA. E COSÌ DA ALCUNI GIORNI

Momenti di forte tensione con gente che urla, insulti alle operatrici che scappano piangendo dagli sportelli, utenti che gesticono la coda di chi deve prenotare la visita o ritirare un referto. E’ solo colpa di un sistema informatico che doveva semplificare la vita dei cremaschi?

l problema del nostro Paese non è solo quello del debito pubblico, paragonabile od inferiore a quello di molti Paesi dell’area euro, ma è an-che e soprattutto il problema di uno Stato inef-

ficiente, di una burocrazia elefantiaca, di un fisco vorace, di riforme liberali mai attuate. Prendiamo come esempio le piccole medie imprese , settore chia-ve dell’economia italiana per la loro struttura che si adatta velocemente ai cambiamenti e fornisce un for-te impulso alle esportazioni, dando qualche dato su come lo Stato tenti di affossare queste realtà.

La pressione fiscale sulle imprese, che ad oggi risulta essere del 68,6%, non ha eguali in tutta Eu-ropa e nemmeno tra i grandi paesi industriali extra Ue come sancisce uno studio della Cgia di Mestre. Dunque le aziende italiane pagano al fisco 24,4 pun-ti in più rispetto alla media europea, 39,4 punti in più rispetto alle aziende canadesi e 31,3 rispetto al-le aziende del Regno Unito. Passiamo poi ai manca-ti pagamenti accumulati in questi ultimi anni dallo Stato e dalle sue strutture locali. Dei 70 miliardi cir-ca di debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle aziende, ben 37,8 mld (pari al 54% del totale) sono in capo alle Asl (Aziende sanitarie loca-li). A seguire i Comuni, con un importo di debito pa-ri a 14 mld (20%), i ministeri, con mancati pagamen-ti pari a 11,9 mld (17%) e le Regioni, assieme alle altre amministrazioni locali, con uno stock di debito pari a 6,3 mld (9%). Notevole poi il peso della buro-crazia che costa alle piccole e medie imprese 23,1 miliardi di euro ogni anno: in pratica, ogni azienda italiana con meno di 250 dipendenti “subisce” un onere medio annuo pari a 5.269 euro.

Ciliegina sulla torta sono gli oneri per le norma-tive ambientali, sulla salute e sicurezza, sulla privacy, sugli incendi, normative che vengono disegnate sen-za tener conto delle dimensioni delle aziende. Dun-que un Paese che deve incidere con un bisturi su molte strutture non facendo il medico pietoso perche così rischia di far morire l’ammalato.

I

I problemidell’Italia

IL PUNTO DI VISTA/1 Udi Enrico [email protected]

l’Italia dello stop and go. Sia negli Euro-pei che in Europa. La Nazionale italiana è partita bene agli Europei, con un pareg-gio strameritato contro la Spagna super-

favorita, campione in carica d’Europa e del Mon-do. L’Italia ha giocato un buon calcio, non difen-sivista e ha rischiato di vincere. Una prestazione insperata, contro ogni pronostico e contro il ser-peggiante pessimismo della vigilia. Pessimismo giustificato dalla ultima pessima prestazione nell’ amichevole con la Russia. Ma, si sa, che soprattut-to per la squadra italiana, un conto sono le ami-chevoli e un conto sono le partite che contano. E’ un pregio-difetto italiano quello di estrarre il cap-pello dal cilindro. Poi lo stop contro la Croazia, una partita che bisognava vincere.

E in parallelo, pur se il paragone è un po’ ardi-to, la corsa del governo contro il baratro del debi-to pubblico, che pure sembra procedere a stop and go. Si è arrivati ad un passo dal default grazie a troppi anni di spesa facile e incontrollata. Poi l’av-vento del governo Monti, le pesanti e necessarie manovre, il ritorno della fiducia nel Paese. Il pa-ragone con il calcio è ardito, ma in questi europei calcio e politica si intrecciano. Al punto da far di-re al presidente Napolitano che «la crisi economi-ca e finanziaria è una cosa, il calcio è un'altra: ma vincere incoraggia i Paesi nei momenti di difficol-tà». E se il percorso degli azzurri è partito bene con la Spagna ma ora è certo in salita, il percorso dell’Italia in Europa è in questi giorni nuovamente in affanno.

La Borsa ha subito pesanti attacchi speculativi sulla base di una nuova perdita di fiducia, i dati macroeconomici continuano ad essere negativi. La Grecia è sempre sull’orlo del baratro, la Spagna è stata oggetto di interventi finanziari di salvataggio delle banche. E lo spread con la Germania è tor-nato a livelli critici. Speriamo che lo spread nel calcio si ribalti, a favore degli azzurri.

E’

La nazionalee gli italianidi Roberto [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/2

L’ospedale di Crema

Page 2: Il Piccolo del Cremasco
Page 3: Il Piccolo del Cremasco

di Michele Scolari

ulla banchina della stazione di Piacenza sono passate da pochi minuti le 6.30 di lunedì 11 giugno. Due cremonesi, assieme ad altri viaggiatori,

stanno aspettando il treno Frecciaros-sa in arrivo da Milano Centrale. Desti-nazione: Roma Termini. Con alcuni minuti di ritardo (ma ormai chi ci fa più caso?) il serpente colorato appare sferragliando all’orizzonte. Man mano che il convoglio si avvicina però, l’espressione di sollievo dei passeg-geri si tramuta progressivamente in aperto stupore: il colore è argentato, mentre molti sul biglietto hanno pre-notato un posto sul Frecciarossa. Punti interrogativi sulla banchina, as-sieme a qualche punto esclamativo.

Il serpente argentato ferma cigolan-do, si affaccia il capotreno che subito viene bersagliato di domande per chiarire se il Frecciarossa è stato so-stituito o è semplicemente in ritardo. Niente da fare: il personale invita i

passeggeri a salire. Le cose si chiari-ranno a bordo: non c’è tempo da per-dere, si capisce. I passeggeri si siedo-no diligentemente nei posti secondo la numerazione indicata sul biglietto. Coloro che sono in possesso di un biglietto per Frecciarossa, compresi i due cremonesi, cercano il capotreno che però sembra sparito. Quando rie-

scono a recuperarlo tornano a chie-dergli come mai sono finiti su un Frec-ciargento. Viene loro spiegato che da quel giorno sino alla fine dell’estate il Frecciarossa sul tratto Milano Roma verrà sostituito dal Frecciargento. Da un rapido confronto tra i passeggeri emerge che lo scambio dei treni era stato comunicato a chi aveva fatto la propria prenotazione su internet, men-tre coloro che avevano fatto il biglietto allo sportello, tra cui i due cremonesi, non erano stati informati di nulla. Comprensibili le rimostranze di questi ultimi, dato che il Frecciargento offre un servizio, e un prezzo di biglietto, inferiore al Frecciarossa. Ma non è fi-nita.

Il treno nel frattempo giunge a Par-ma dove salgono altri passeggeri con lo stesso problema. Alcuni di questi si avvicinano ai posti già occupati dicen-do che il numero è quello segnato sul loro biglietto. Si sentono rispondere la stessa cosa. Si guardano, intuiscono. Poi cercano il capotreno che è di nuo-vo misteriosamente sparito. Intanto a Bologna salgono altri passeggeri an-cora. Anche tra loro molti estraggono

un biglietto per Frecciarossa cercando il capotreno. Ed anche per loro si ripe-te la storia dei posti con doppia pre-notazione.

Quando il capotreno riemerge il gruppo dei passeggeri si è trasforma-to in una manifestazione No Tav. Gli chiedono spiegazioni sulla prenota-zione dei singoli posti a più persone contemporaneamente. Si sentono ri-spondere che, a causa dello scambio dei treni, alcuni dei biglietti erogati per Frecciargento e Frecciarossa hanno lo stesso numero. Spiegazione razionale quando le prenotazioni associate al singolo posto sono due, ma insuffi-ciente a chiarire quando sono tre, quattro e, in alcuni casi, anche cinque. I passeggeri che si sono trovati il po-sto occupato da un’altra prenotazione vengono fatti sedere in altre carrozze, che però su Frecciargento sono in minor numero che sul Frecciarossa. Alcuni sono costretti a sostare in pie-di. L’atmosfera si scalda, alcuni co-minciano a vociare, sulla bocca di tutti circolano due parole: «rimborso» e «ricorso». Il treno arriva finalmente a Roma, con calma entra a Termini.

S

L’ira dei passeggeri: sedili assegnati anche a più di tre persone contemporaneamente

Trenitalia, disagi sulla Milano-Roma. Prenotano per un treno ma vengono fatti salire su un altroLa Frecciarossa diventa argento

Oltre 30 persone hanno pagato per un servizio

ricevendone uno di prezzo inferiore

Sabato 16 Giugno 20123CREMONA

Torna anche quest'anno la celebre mani-festazione “Sottocanna in circuito”, storica gara di moto d'epoca, che in questa edizio-ne celebra il suo centesimo anniversario. Appuntamento sabato 16 giugno al Parco del Po, per l'avvio della due giorni di gare, che si concluderà solo nel pomeriggio della domenica. «Quest’anno abbiamo voluto da-re una connotazione particolarmente attenta all’aspetto culturale e di valorizzazione turi-stica del patrimonio cremonese» spiegano gli organizzatori. «Nel pomeriggio del saba-to, dopo che le moto avranno raggiunto piazza del Duomo, i partecipanti potranno visitare una bottega liutaria, mentre domeni-ca mattina agli accompagnatori dei parteci-panti sarà data la possibilità di raggiungere in pullman d’epoca il centro città per la visi-ta al Duomo ed l Battistero».

Sempre il sabato sera, durante la cena servita alla Loggia dei Militi sia i partecipanti che la cittadinanza potranno assistere alla esibizione delle majorettes, quindi dalle 21 il clou della giornata con il percorso in piazza Sant'Antonio Maria Zaccaria, Via Platina e Via Sicardo in costume d’epoca per l’asse-gnazione del premio moto elegantiorum.

La domenica si terrà nel segno della tradi-zione con i giri al circuito del Po dove lo spazio a disposizione sarà ampliato per ac-cogliere un piccolo mercatino dello scambio riservato alle moto sottocanna ed una mo-stra fotografica di grande interesse del foto-grafo soresinese Silvio Galli che ha scattato molte foto d’arte nelle precedenti edizioni.

LA MANIFESTAZIONE

“Sottocanna in circuito”Cent’anni di moto d’epoca

Page 4: Il Piccolo del Cremasco

Annamaria Abbate (Pd): «Così si mette in mano a privati una zona strategica della città»

di Laura Bosio

a questione Cremo-na City Hub presenta aspetti tecnici, ma anche valutazioni politiche. Del proget-

to vincitore del concorso parla oggi Annamaria Abbate, con-sigliera comunale del Pd a Cre-mona e componente della com-missione consiliare politiche ur-banistiche e territoriali.

«Proporrei di uscire per un attimo dagli “effetti speciali” di marketing politico, inaugurazio-ni e presentazioni varie, e di concentrarci sulla sostanza, sulle effettive ricadute che si profilano sulla città e sulla citta-dinanza» dichiara la consigliera. «Sul fatto che andasse pianifi-cata la riqualificazione dell’area ex Annonaria siamo tutti d’ac-cordo. C’è invece molto da dire su come il lavoro è stato portato avanti».

Abbate si riferisce al fatto che il Comune aveva ceduto alcune aree del comparto all’Aem, «per far cassa. In questo modo han-no risucchiato nelle casse co-munali 11 milioni di euro prele-vati dalle casse di Aem, e que-sto vale a dire dalle tasche dei cittadini. Questo avrà risolto qualche problema di bilancio all’assessore Nolli, ma ha sot-tratto all’Amministrazione il controllo e la gestione della ri-qualificazione delle ex Annona-rie. Infatti tutti i passi che sono stati fatti dopo sono andati esattamente in questa direzio-ne: la deresponsabilizzazione dell’amministrazione a totale beneficio dei presunti futuri in-vestitori». Il Comune se ne lava dunque le mani? Secondo Ab-

bate è proprio questo il proble-ma. «La riqualificazione oggi è in mano ad Aem, che dovrà ge-stire i futuri interventi, e dubito che il Comune potrà dire la sua. In questo modo si mette in ma-no a privati una zona strategica della città».

Secondo la consigliera non ci sarebbe mai stata, da parte del Comune, una seria volontà di condivisione, pur avendo esor-dito chiedendo a tutti i cittadini di fornire il proprio contributo nell’impostazione delle linee guida. «Tutta l’operazione è sta-ta condotta come un circo me-diatico» continua. «Dapprima si è aperto ai suggerimenti e ai contributi dei cittadini. Questi contributi, copiosi, variegati e alcuni anche molto validi, sono finiti però tutti in fondo ad un cassetto con l’assicurazione che sarebbero entrati nelle linee guida per il successivo concor-so internazionale. Così non è stato, nonostante siano uscite anche idee molto valide da par-

te di chi ha contribuito, che evi-denziano a Cremona la presen-za di una cittadinanza consape-vole. Lo stesso Luci aveva fatto delle considerazioni interessan-ti, ad esempio sul tema del con-sumo del suolo, che non sareb-be dovuto incrementare. Con questo escamotage le idee mi-

gliori e magari un po’ scomode dei cittadini sono state sempli-cemente ed elegantemente messe da parte. Nelle linee gui-da sono finite invece le indica-zioni più ovvie e generiche pos-sibile in modo da lasciare carta bianca ai progettisti che hanno avuto come stella polare solo l’appetibilità economica per gli investitori. Malvezzi non ha pre-so posizione esplicitando quello che avrebbe voluto ottenere: come per un vestito troppo lar-go, ogni progettista ha potuto ritagliare su di sé a piacimento le linee guida imposte dal Co-mune. Addirittura il vice sindaco ha assicurato che il Pgt si sa-rebbe adeguato all’idea del pro-getto vincente. Non a caso il concorso internazionale è stato anteposto alla variante generale del Pgt».

La consigliera accusa quindi la Giunta comunale di non avere una linea progettuale. «Il circo mediatico e gli effetti speciali sono stati messi in piedi per un

solo scopo: mascherare il pauro-so vuoto di idee e di visione dell’amministrazione Perri, che delega e se ne lava le mani sulle partite aperte più importanti» at-tacca. «Lo scomposto e disor-ganico procedere dei vari asses-sori preoccupati ciascuno della propria visibilità personale, li rende incapaci di costruire un pro-getto che abbia come orizzonte il bene di tutta la collettività e non solo quello di una parte». La consigl iera r i-sponde anche alle dichiarazioni fatte dall’architetto Fasani, che è anche consigliere comunale, nell’intervista rilasciata la setti-mana scorsa al “Piccolo”. «Quando sento dire che i cremo-nesi vanno a vivere nei comuni limitrofi solo perché non soddi-sfatti delle tipologie abitative in città, mi chiedo: ma questi vivo-no sulla luna? Ma è mai possibile

che con la crisi spaventosa che morde le famiglie, con una mano hanno il pelo sullo stomaco di massacrare i cremonesi di impo-ste e tariffe, e con l’altra la faccia di bronzo di offrire loro più gra-ziose “tipologie abitative”? Ma-ria Antonietta offrì brioche al po-sto del pane e le tagliarono la testa. La verità è che questa Am-ministrazione vuole solo fare l’in-teresse di costruttori e immobi-liaristi».

Entrando nel merito del pro-getto, la consigliera si prende una piccola soddisfazione: «No-nostante le linee guida generiche e senza indirizzi precisi, il pro-getto che si è aggiudicato il con-corso ha ripreso alcune nostre proposte. Ciò vuol dire che un professionista esterno e non tar-gato ha individuato all’interno di maglie larghissime delle priorità che noi avevamo già individuato: mi riferisco all’insediamento atti-vità tecnologiche e alla ricucitura ambientale ed urbanistica con il centro». Questo non significa,

però, che il pro-getto soddisfi il partito di opposi-zione. Secondo Abbate vi sono, in fa t t i , a lcun i aspetti discutibili, non ultimo la pro-gettazione del

verde: «E’ assurdo pensare per Cremona un’urbanizzazione mo-derna che mal si accompagna alle particolarità del nostro terri-torio. Sul verde, nella fattispecie, il progettista ha perso ben poco tempo. Così come lo si è ipotiz-zato, non è all’altezza di una ri-qualificazione che debba ricuci-re l’area ex Annonaria al resto del tessuto urbano».

L«Il Comune si è deresponsabilizzato»

CremonaSabato 16 Giugno 20124cremona cityhub

Annamaria Abbate

«Un pauroso vuotodi idee della

“Amministrazione Perri»

«I contributi dei cittadini sono finiti tutti in fondo a un cassetto, e non sono stati presi in considerazione»

Alcune zone dell'ex annonaria come si presentano adesso

Page 5: Il Piccolo del Cremasco

La porta intermodaLeCollocata sul fronte della Via Mantova, è desti-

nata all’accoglienza, alla ricettività e alla promo-zione del territorio. Il tessuto edilizio in quest’area ripropone le dimensioni, la compattezza e la po-rosità del tessuto tradizionale, mentre il mix fun-zionale prevede la collocazione di commercio di vicinato al piano terra, servizi per turisti, uffici, stu-di professionali e residenza di alta qualità.

Lo stadioDovrà diventare un isolato urbano integrato per

la salute, la cultura e la socialità. Lo stadio, i suoi spazi, gli assi che lo innervano alla città diventa, pertanto, luogo di socializzazione all’interno del quale funzioni diverse possono convivere, inte-grandosi e offrendo al fruitore una varietà e un’ar-ticolazione di momenti che rispondono a una domanda di “qualità” sempre più complessa ed articolata, invitando ad una fruizione quotidiana dell’architettura stadio.

La residenzaIl tema dell’isolato urbano a trama densa ha

costituito il modulo compositivo e morfologico dei comparti residenziali, caratterizzati dalla tipologia a corte i cui fronti sono pensati compatti sul peri-metro esterno, mostrando una maggiore apertura e discontinuità volumetrica verso l’interno, come evidenzia l’analisi dell’armatura urbana della Cre-mona storica.

iL poLo deLLe tecnoLogieIl parco tecnologico, infine, secondo la matrice

del parco tematico multifunzionale, si pone come ambito sperimentale all’interno del quale, svilup-pare e potenziare la ricerca e la tecnologia, attra-verso la formazione e l’applicazione di nuove pro-gettualità che sappiano integrare il mondo univer-sitario con il mondo della produzione e del mer-cato.

L’uso pubbLico deLLo spazio aperto Attorno ai comparti funzionali il progetto svi-

luppa uno specifico spazio pubblico dinamico, i cui elementi essenziali sono: l’apertura a cielo aperto di alcuni tratti del Cavo Cerca; la piazza urbana, un vero centro di socialità, luogo deputa-to all’incontro, allo spettacolo e al mercato; l’Ur-ban Center, riferimento principale del quartiere, luogo della cultura e dell’informazione.

Il progetto che ha vinto:gli elementi cardine

L’approfondimento

Intervista a Pietro Chierici, coordinatore del team di progettisti vincitore del concorso internazionale

Cremona Mercoledì 16 Giugno 20125

di Laura Bosio

osa prevede il progetto vincitore del concorso in-ternazionale Cremona City Hub, curato da un gruppo di professionisti emiliani?

Ne abbiamo parlato con il capo pro-getto, l'architetto Pietro Chierici.

«Il progetto è il risultato del lavoro congiunto di un team di professioni-sti, coordinati dal professor Emilio Faroldi. Siamo partiti dalle linee gui-da predisposte dal Comune, che abbiamo tradotto dal punto di vista urbanistico.

Abbiamo frequentato la città e il territorio per mesi, al fine di capire quali fossero le esigenze di questa zona, e ci siamo resi conto che nell’area dell’ex Annonaria si posso-no concentrare gli eventuali sviluppi futuri della città per i prossimi 15-20 anni. La presenza dello Stadio è un valore aggiunto e, insieme alla pos-sibilità di collocare proprio qui il Polo tecnologico, la rendono un’area par-

ticolarmente attrattiva per eventuali investitori».

Da quali logiche è nato il pro-getto?

«Si è voluto dare continuità alla componente storica del centro. Ab-biamo pensato di dividerlo in 4 com-parti che fossero autonomi, sia dal punto di vista costruttivo e organiz-zativo che da quello funzionale.

Dovrà essere un quartiere della città, in cui aggregare di-verse funzioni: il Polo tecnologico, un cen-tro di medicina spor-tiva e riabilitazione, un centro di attività natatoria, degli sportelli istituzionali, la sede della Croce Rossa, un centro multicultu-rale. La nostra idea è di creare una commistione di attività che ci per-metta di realizzare un quartiere com-pletamente residenziale, dove gli abitanti trovino tutto quello di cui hanno bisogno.

La questione della presenza del verde pubblico è stata criticata da più parti. Lei cosa risponde?

«Abbiamo affrontato il tema del verde rapportandolo all'ambiente urbano. I costi di manutenzione di ampie aree verdi sono spesso trop-po elevati, e in tempi di crisi divente-rebbero un onere eccessivo per

l'amministrazione. Dunque abbiamo di-str ibuito i l verde ovunque nel tessuto urbano del quartiere, in modo che sia di facile manutenzione. Inoltre abbiamo cre-ato un sistema di

percorsi che attraversa i comparti dell'area, suddivisi a loro volta in aree tematiche.».

Altri professionisti hanno detto che si prevede un'eccessiva ce-mentificazione...

«La nostra scelta è stata di con-centrare in quell'area tutte le ipotesi di futuro sviluppo urbanistico della

città. Abbiamo ipotizzato delle tipo-logie di casa a corte interna, ripren-dendo quelle tipiche del centro sto-rico cremonese, con la logica degli isolati. Sarà poi il piano urbanistico a dettare le regole definitive. Peraltro il progetto è fatto in modo che possa essere affrontato a tappe, secondo le esigenze che si presenteranno di volta in volta».

Qual è stato il filo conduttore del progetto?

«Abbiamo voluto reinventare i percorsi tipici della città storica, ri-proponendoli nel novo quartiere. Un altro tema portante è quello dello stadio, che deve diventare una nuo-va piazza sociale, ricca di attività che lo rendano fruibile tutti i giorni, da quelle commerciali ai servizi. Ter-zo ma non ultimo, abbiamo la que-stione del Polo tecnologico, che sa-rà una delle principali attrattive dell'area. Tutti questi elementi pos-sono rappresentare l'opportunità di far convogliare in quest'area le nuo-ve esigenze della città»

C

alcune immagini dell’area ex annonaria secondo quanto previsto nel progetto

«Il verde? Abbiamo scelto una soluzione la cui manutenzione non risulti troppo costosa»Un’area attrattiva per gli investitori

cremona cityhub

«Si è voluto darecontinuità alla componente

storica del centro»

Page 6: Il Piccolo del Cremasco

di Martina Pugno

onostante le dichiarazioni dell'assessore al bilancio Roberto Nol l i r igurado all'inevitabilità dell'imposi-zione di aliquote comunali

Imu, pubblicate nello scorso numero del nostro giornale, la decisione di por-tare le aliquote allo 0.5 per la prima ca-sa e allo 0.93 per gli altri edifici (ad ec-cezione dei negozi, allo 0.91) continua a destare polemiche. Da parte dell'oppo-sizione, le principali accuse riguardano la mancanza di dialogo e di volontà di ascolto da parte della maggioranza, come afferma la capogruppo del Pd Maura Ruggeri: «L'aumento delle ali-quote Imu non erano inevitabili. Il Pd già aveva chiesto che venissero riviste e l'assessore Nolli aveva dichiarato che avrebbe preso in considerazione le pro-poste, ma così non è stato. In particola-re, noi avevamo richiesto di lasciare l'aliquota sulla prima casa allo 0.4%. Capisco la decisione di non abbassarla, perchè la differenza dovrebbe in tal ca-so metterla in Comune, però andava

posta maggiore attenzione a determi-nate categorie in questo periodo di dif-ficoltà, come gli anziani ricoverati che comunque non affittano la propria abi-tazione». Le proteste riguardano non solo l'Imu, ma anche la scelta di innal-zare le altre tasse comunali, su tutte l'addizionale Irpef: «Ancor più grave è l'aumento dell'addizionale Irpef, che è passata dallo 0.35 allo 0.55, quasi rad-doppiata in un anno. E' una tassa che va a colpire in modo indiscriminato i

redditi medio bassi: le esenzioni sono state fissate a 9000 euro lordi, che è una cifra decisamente bassa, contro ad esempio ai 33.500 euro lordi disposti dal Comune di Milano. In sostanza il Comune di Cremona ha predisposto un'esenzione solamente per le persone già soggette ad assistenza. Abbiamo proposto di innalzare l'esenzione alme-no fino a 20.000 euro lordi e di introdur-re un criterio proporzionale».

Secondo la capogruppo del Pd, l'er-

rore principale nella gestione del bilan-cio sarebbe dunque nella decisione di non tenere adeguatamente conto delle diverse fasce di reddito e delle difficoltà affrontare da ogni singola famiglia in questo periodo, che vanno a ricadere anche sull'andamento economico e commerciale: «Non nego che i Comuni stiano vivendo una situazione pesante: se era necessario toccare le entrate, però, andava fatto con maggiori criteri di equità, per salvaguardare i redditi medio bassi già colpiti dalla crisi. Anche perchè se le persone sono schiacciate da troppi tributi e imposte non spendo-no più e l'intera economia ne risente».

Maura Ruggeri risponde, inoltre, alle dichiarazioni dell'assessore Nolli, se-condo il quale da parte dell'opposizio-ne non sarebbe giunta nessuna propo-sta costruttiva e concretamente realiz-zabile, tale da poter essere in conside-razione: «Che non sono state avanzate proposte serie lo dice l'assessore: ra-gionano solamente secondo criteri ra-gionieristici. Non vogliono ascoltare e procedono secondo logiche esclusiva-mente ragionieristiche che non condivi-

diamo. Ricordiamo che tutti i servizi essenziali sono stati aumentati del 10%, quindi tutti quelli che riguardano le strutture per l'infanzia, le scuole... Tutti servizi che oltretutto erano già sta-ti aumentati l'anno scorso e che vanno sempre a colpire le famiglie, nonostante l'attuale maggioranza faccia un gran parlare di centralità della famiglia. Col-piti anche gli anziani, eppure queste due categorie sono quelle che già sop-portano maggiormente i costi».

N

Tra le proteste del Pd, la mancanza di apertura e confronto da parte della maggioranza per un piano unitario

CremonaSabato 16 Giugno 20126

Una revisione delle aliquote Imu e Irpef è auspica-ta anche dal consigliere Ferdinando Quinzani: «Riguardo all'affermazione dell'assessore Nolli sulla inevitabilità delle misure prese in esame, posso dire che di inevitabile c'è solo la morte; sul resto si può discutere. Per chiudere un bilancio le vie possibili sono solo due: o si diminuiscono le spese o si au-mentano le entrate. Per aumentare gli introiti il Co-mune può solo far pagare di più i servizi, oppure accrescere le tasse. Quindi bisogna fare delle scelte, anche per quanto riguarda l'Imu e l'Irpef». Le scelte effettuate, però, trovano un riscontro solo parziale in quest'orientamento: «Personalmente avrei mante-

nuto più alta l'Imu sulla seconda casa, abbassando quella sulla prima. L'Imu sulla seconda casa andava separata da tutto il resto: non andava equiparata, ad esempio, a quella sui negozi, sugli opifici, sui ma-gazzini.

In questo modo molti proprietari, invece di tenere le seconde case sfitte, sarebbero stati incentivati ad abbassare le richieste d'affitto per occupare l'immo-bile». Alcune modifiche dovrebbero essere apporta-te, secondo il consigliere, anche all'addizionale Ir-pef: «Poteva essere toccata al rialzo, ma dividendola per fasce. Piuttosto, si poteva pensare di rivedere diversamente gli introiti derivanti dai servizi a do-

manda individuale: la copertura dei costi attualmen-te è troppo bassa. Su questo punto condivido la ri-flessione dell'assessore Nolli: l'attuale copertura del 36% non è sufficiente. Occorre però affrontare que-sti temi con spirito bipartisan, perché sono problemi per il Comune che richiedono sforzi unitari. Al mo-mento sono stati fatti solo due incontri istituzionali di presentazione, il prossimo sarà la prossima settima-na in sede di commissione di bilancio e lì ci sarà spazio per la discussione. Da parte mia auspico un correttivo delle aliquote Imu su seconda casa ed al-tri edifici, in linea con quanto richiesto anche da sindacati e commercianti».

Ferdinando Quinzani: «Su questi temi sarebbe opportuno uno spirito bipartisan»

Maura Ruggeri

Ruggeri: «Imu e Irpef gravano sui ceti meno abbienti»

«Occorre stabilire delle fasce proporzionali al reddito»

Ferdinando Quinzani

Page 7: Il Piccolo del Cremasco

di Agostino Francesco Poli

i bambini si imponeva (e, forse, lo si fa tuttora): de-vi dire la verità. Le bugie hanno le gambe corte. Nei film sui processi ame-

ricani si ascoltava la formula: giuri di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. La verità, quindi, come valore. La Pubblica Amministrazione, nei primi anni Novanta dello scorso secolo, fu attraversata da un moto di riforma di vaste dimensioni, le cui pa-role d’ordine erano sì efficienza ed ef-ficacia, ma, soprattutto, trasparenza.

Gli uffici non dovevano più essere meandri burocratici entro cui stanzia-vano schiere di scritturali o di alti pa-paveri, ma luoghi di servizi di tipo am-ministrativo-burocratico, orientato all’ascolto ed all’aiuto dei cittadini. E la Pubblica Amministrazione, in modo magari lento, è cambiata: una bellissi-ma legge, del 1990, la 241, impone trasparenza e diritto all’accesso. Il concetto di trasparenza aveva avuto grande risonanza, pochi anni prima, durante il governo di Gorbacëv nella (ancora) Unione Sovietica. La gla-snost al posto delle trame oscure, la trasparenza come valore in sé, come pratica politica: fu un’idea grandiosa, ma i tempi, ormai, erano davvero con-sunti, per l’URSS. Si parlava anche di perestrojka. Significa, letteralmente, ristrutturazione.

E penso che ne avremmo davvero bisogno. Una perestrojka pesante, importante, che spazzi via vecchi mo-di di fare politica e di amministrare, ma non solo: che possa imporre, che renda costume pubblico, che faccia obbligo morale e politico il dire la ve-rità. Certamente, non solo in Italia, Che dire, quando l’amministratore delegato della banca Jp Morgan, nel corso di un’audizione al Senato USA; ha sostenuto che le perdite di due miliardi di dollari che la banca ha su-bito lo scorso aprile, con operazioni sui derivati, sono il risultato di un er-rore e non servono nuove regole per evitare episodi simili? Soffermiamoci su questa vicenda: è istruttiva. Nono-stante che sia ormai noto a tutti – o dovrebbe esserlo – il ruolo preponde-rante svolto dal sistema creditizio e fi-nanziario nella crisi strutturalmente pesantissima che ha colpito l’occi-dente industrializzato e capitalistico, la banca Jp Morgan, il principale isti-tuto statunitense, pochissimi mesi fa, adotta – così dice il suo CEO – più flessibili modelli di valutazione del ri-schio e subisce le perdite che abbia-mo detto. Ma non si è trattato, insiste il CEO, di scommesse irresponsabili: sono operazioni di protezione dal ri-schio “mal concepite e mal supervi-sionate”. Ha però rifiutato con fer-

mezza l’idea di nuove regole, a tutela dei contribuenti e dei cittadini, per li-mitare il rischio. La violenza più cru-da dei nostri giorni, spesso, nasce da qui: poteri forti che non si assumono la responsabilità necessarie, fumiste-rie e menzogne a nascondere lo sta-to reale delle cose. Vado avanti? Stia-mo vivendo, in questi giorni, quello che qualcuno ha definito “il parados-so dello spread”. Magicamente, sale lo spread e sale anche il tasso di co-esione delle forze politiche che so-stengono il governo Monti. Giorni fa, lo stesso Monti ha detto: il governo ha perso l’appoggio dei poteri forti, ri-ferendosi in maniera palese al Corrie-rone ed a Confindustria. Il premier ha usato il tono soft ironico che lo con-traddistingue, ma la sostanza è chia-ra: voci autorevoli, esponenti di pote-ri, appunto, “forti”, stanno iniziando a esprimere dubbi sempre più stringen-ti sulla reale innovatività del governo. “Troppo simile alla vecchia politica”, si dice da più parti. Solo che non si ca-pisce che cosa sia la politica nuova, e anche questo, un po’ dappertutto. Si capisce talmente poco, che lo spread

galoppa, i nostri mercati vengono at-taccati, si parla di possibilità di per-corso “spagnolo” anche per noi, si la-scia intendere la necessità di una ma-novra aggiuntiva, ma tutti, ormai, si sono resi conto che il rigorismo ec-cessivo deprime ogni tentativo di ri-presa e di sviluppo. Fra le molte noti-zie preoccupanti, se-gnalo questa: circola meno denaro, si fa meno impresa, e quindi, an-che alcune voci del get-tito fiscale diminuisco-no (vedi l’IVA). Il risulta-to è che mancano circa 3 miliardi e mezzo di en-trate, e la stessa Corte dei Conti lancia l’allarme-tasse. Le imprese non riscuotono dalla P.A. per il patto di stabilità che ingessa i bilan-ci degli Enti, anche quando le risorse ci sarebbero; ma tali risorse sono davvero poche, e gli Enti locali devo-no fare leva sulla loro autonomia im-positiva. Se non c’è crescita, il debi-to pubblico, a questi livelli di tassi, è insostenibile. Avete mai visto un gat-to che rincorre la propria coda? È ca-

pace di trascorrerci interi quarti d’ora. Noi ci passiamo gli anni. Hol-lande, intanto, prepara un piano di stabilità finanziaria, che prevede la vi-gilanza bancaria europea affidata al-la Bce. Non sarebbe male, tanto per dire, se la Bce, Banca centrale euro-pea, facesse, appunto, la banca, e

che si occupasse in pri-mis di banche, invece che dettare linee politi-co-amministrative ai Pa-esi. Anche questo fa par-te delle fumisterie, dei detti e non detti, delle mezze verità o tutte menzogne. Quando si dice “l’Europa chiede”,

spesso si dovrebbe dire “la Bce chie-de”: non è la stessa cosa. La Germa-nia continua a dire no agli eurobond e all’idea di scorporare gli investimenti pubblici dal calcolo del deficit. Ipote-si, quest’ultima, che sarebbe davvero un toccasana per lo sviluppo. E allo-ra? Tra le menzogne, dobbiamo anno-verare anche la strombazzata unità europea in difesa dell’Euro e dell’idea stessa di Europa? Eppure, non è ama-to (e non è un gioco di parole…) chi dice la verità. Guardiamo a come ha reagito il ministro Fornero alle cifre sulla reale entità degli esodati, fornite dall’INPS. Pensiamoci un attimo: l’IN-PS è un ente pubblico.

Quindi, nella sua mission c’è co-munque la trasparenza. Il ministro sanziona questa trasparenza e l’ope-razione verità di INPS. E anzi, minac-cia: "se fossimo in un settore privato, questo sarebbe un motivo per ricon-siderare i vertici”. Incredibile: come se il numero degli esodati fosse un se-greto di stato, la cui divulgazione met-te a repentaglio la sicurezza naziona-le. O si è allineati e coperti, o si deve tacere. Si produce sempre più fumo, per sviare l’attenzione di chi pone do-mande. Non è una lezione democrati-ca. A ben vedere, non è proprio una lezione. È pateracchio, incertezza, confusione, e, probabilmente, questo sì, menzogna.

Poteri forti che non si assumono la responsabilità, fumisterie e menzogne a nascondere lo stato reale delle cose

Avremmo bisogno di una perestrojka, che spazzi via i vecchi modi di fare politica e di amministrare

A

Grazie alla sospensione da parte della Regione Lombardia del divieto di abbassamento dei prez-zi per i negozianti, Ascom, con l’aiuto di Caripar-ma, ha deciso di promuovere l’iniziativa denomi-nata “Giugno taglia i prezzi”, affinché i consuma-tori possano godere di promozioni senza aspet-tare i famosi saldi. Sono già più di 50 le botteghe del centro di Cremona che hanno deciso di ade-rire all’importante iniziativa, ma non solo la città sarà interessata da questa promozione; Ascom infatti ha voluto che l’intera provincia fosse unita sotto la bandiera delle offerte, per far si che l’eco-nomia del territorio non attraversi un periodo di stallo. Come ha sottolineato Paolo Mantovani, presidente dell’associazione “Botteghe del Cen-tro”, questo non vuol essere un anticipo dei saldi, ma ricorda che i negozi avranno gli stessi vincoli in vigore durante quel periodo. F.C.

Mario Monti François Hollande Elsa Fornero

Stiamo vivendoil “paradossodello spread”

Cremona Sabato 16 Giugno 20127COMMERCIO

“Giugno taglia i prezzi” via agli scontiLe bugie hanno le gambe corte?

Esodati: il ministro Fornero minaccia soluzioni per la trasparenza e l’operazione verità dell’Inps?

La sede nazionale dell'inps

L’INIZIATIVATorna la manifestazione “Calabria a Cremona”

Torna anche quest'anno la manifestazione “Calabria a Cremona”, che da appuntamento al-la cittadinanza in questo fine settimana con ani-mazioni, danze popolari e degustazioni dei pro-dotti tipidi della Calabria. Nell'ambito della mani-festazione, sabato 16 giugno, alle 12, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, l’orafo crotone-se Michele Affidato consegnerà al sindaco Oreste Perri un’ opera da lui stesso creata. Si tratta di un dono commissionato appositamente dalla comu-nità dei calabresi residenti a Cremona, quale omaggio alla città dove da tempo vivono e lavo-rano. La presenza a Palazzo Comunale di Miche-le Affidato costituisce la più alta espressione dell'operosità, dell'arte e dell'ingegno che rende onore alla Calabria e l'opera da lui realizzata esprime artisticamente il significato più profondo dell'unione di due realtà territoriali così distanti geograficamente, ma allo stesso unite proprio nell'arte e nella musica. Alla cerimonia interver-ranno il sindaco e il vice sindaco di Cutro, Salva-tore Migale e Saverio Vasapollo.

L’iniziativa Calabria Cremona, che si svolge con il patrocinio del Comune, è organizzata dall'Associazione Nexus, nata a Cremona su ini-ziativa di giovani professionisti della comunità calabrese e cremonese. Tra gli scopi dell’associa-zione vi è quello di mantenere vive le tradizioni popolari calabresi e porsi come luogo di incontro con le altre associazioni presenti sul territorio.

Page 8: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

fondato il rischio che la crisi economica possa provocare gravi tensioni sociali? che le difficoltà di imprese e famiglie

portino a disordini?Sembrerebbe di sì, visto che a tut-

te le Prefetture d’Italia è arrivata, dal ministro dell’Interno, una lettera, in cui si sottolinea che «si impongono azio-ni preventive finalizzate a evitare che il disagio sociale si manifesti in maniera violenta». E’ stato questo il tema della riunione svoltasi nei giorni scorsi in Camera di Commercio, convocata dal Prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, con tutti gli esponenti istituzionali, le associazioni di catego-ria e le rappresentanze sindacali del territorio. Nel corso della riunione il Prefetto ha richiamato l’attenzione di tutti sulle difficoltà legate alla crisi e ri-levato la necessità di prestare una par-ticolare attenzione alle difficoltà delle aziende e delle famiglie.

La preoccupazione da parte delle istituzioni è forte. «In questo momen-to non abbiamo un problema di sicu-rezza, ma bisogna fare in modo che non si verifichi neppure in futuro» af-ferma Oreste Perri, sindaco di Cre-mona. «Grazie al Prefetto siamo riu-sciti a risolvere parecchie situazioni che sarebbero potute degenerare, ma il territorio va monitorato costan-temente. Le famiglie si trovano in dif-ficoltà enormi, e i servizi sociali han-no un flusso continuo di richieste, perché gli stipendi non sono più all’altezza di sostenere il costo della vita. Mi auguro che al rigore finanzia-rio voluto dal Governo seguano al più presto misure per la crescita».

«La paura è legata alla completa incertezza del futuro» aggiunge Pa-ola Orini, assessore al lavoro della Provincia di Cremona. «In questi me-si abbiamo seguito diverse crisi aziendali: la Tamoil, la Ip Cleaning, il Gruppo Cogeme, la Bini, la Tintoria Europea, e tante altre. Per le aziende più piccole, poi, si registra una forte difficoltà nell’accesso agli ammortiz-

zatori sociali, a causa di procedure burocratiche troppo complesse. A questo proposito è nato un Tavolo provinciale per la ricollocazione dei lavoratori che escono da queste aziende in crisi».

L’appello di Massimiliano Salini, presidente della Provincia, va alle gio-vani generazioni: «I gio-vani devono accettare il superamento della fase storica della richiesta di finanziamenti per avviare un’attività. Allo stesso tempo devono però pre-tendere dallo Stato delle serie politiche di deduzione fiscale per chi decida di mettersi in gioco».

Le associazioni di categoria non hanno nascosto le loro preoccupa-zioni: l’accesso al credito, un’econo-mia in discesa e le aziende che chiu-dono una dietro l’altra non sono cer-to un buon presagio per il futuro del nostro territorio.

«Il debito pubblico continua a cre-

scere, mentre il Pil è tornato livello del 1999 e il potere di acquisto a quello del 1998» afferma Claudio Pugnoli, direttore dell’Ascom di Cre-mona. «Nel quadrimestre 2011-2014 la perdita di spesa sarà poco inferio-re a 39 miliardi, con la probabile con-seguenza di ulteriori contrazioni dei

consumi e del Pil. Tutto questo con una pressio-ne fiscale che continua a crescere. E’ chiaro che si tratta di una situazione non sostenibile. Un vero e proprio allarme rosso, che non può essere igno-

rato. In tre anni in Italia hanno chiu-so 190mila esercizi di commercio al dettaglio. L’ulteriore incremento dell’Iva atteso per il prossimo autun-no sarà il colpo mortale che il Gover-no Monti sferrerà all’economia italia-na: questo porterà a inevitabili ten-sioni sociali, perché le famiglie non riusciranno più a far fronte alle spe-se». Secondo il presidente

dell’Ascom è indispensabile «mette-re al centro il rilancio dei consumi e la crescita. Qui le banche sono chia-mate in causa, perché è necessario che sostengano le imprese, che da sole non sanno più fronteggiare il proprio fabbisogno finanziario, e fan-no sempre più fatica a ottenere cre-dito. Il rischio maggiore è che queste imprese finiscano nelle maglie dell’usura».

A ribadire il disagio del mondo im-prenditoriale è anche Confapi, che sottolinea come le piccole e medie imprese abbiano sempre più difficol-tà, e lancia l’allarme: «Gli imprendi-tori non ne possono davvero più, e alcuni di loro hanno avviato una grossa protesta via web» spiega il di-rettore Marco Davò. «La loro pa-zienza è arrivata al limite, a causa delle continue vessazioni, ultima del-le quali l’Imu, che per chi possiede dei capannoni industriali è una vera e propria mazzata: sicuramente mol-ti avranno difficoltà a pagarla».

Dal mondo agricolo Franco Bas-sanetti, presidente di Agrifidi (Coldi-retti) fa sapere che «la difficoltà delle imprese agricole è legata principal-mente a un problema di prezzo: lat-te e cereali vengono quotati sul mer-cato a un prezzo decisamente tropo basso per remunerare il lavoro degli agricoltori, che così non possono programmare il proprio futuro, né fa-re investimenti. E’ necessario un aiu-to dal settore pubblico».

Dello stesso parere Guido Vezzo-ni, direttore della Libera di Cremona. «Nel comparto agricolo si ravvisa la necessità di una vera politica econo-mica per l’agricoltura, con incentivi alle imprese che sono sul mercato. Nonostante l’agricoltura sia in cre-scita le imprese non riescono a usci-re da una sacca di recessione».

E’

L’appello del Prefetto a istituzioni e associazioni di categoria: «Servono azioni preventive affinché la situazione non degeneri»

CremonaSabato 16 Giugno 20128

Monitoraggio costante del territorio da parte delle forze dell’ordine«Segnalateci le situazioni in cui c’è rischio di usura»

Per il momento tutto è sotto controllo. Lo ha con-fermato il vicequestore vi-cario Gerardo Acquaviva. «Vi sono state alcuni mo-menti di tensione sociale, ma si è trattato di tre casi isolati, che sono stati ben gestiti dalle forze di polizia. Monitoriamo costante-mente gruppi che potreb-bero essere intenzionati a fomentare delle reazioni violente approfittando del-la situazione di crisi, e fino-ra siamo riusciti a evitare i problemi. Vi sono alcuni sog-getti di area anarchica che hanno agito violentemente, ma lo hanno fatto lontano dal nostro territorio, come ad esempio a Torino, per la No Tav». Monitoraggio costante delle forze dell’ordine anche sul problema dell’usura che, come denunciato dalle associazioni di categoria, potreb-

be aumentare a causa del-la crisi. «Per ora stiamo te-nendo tutto sotto control-lo» aggiunge Michele Ar-cangelo Cozzolino, co-mandante provinciale dei carabinieri di Cremona. «In questo periodo la nostra vigilanza è costante».

La Guardia di Finanza lancia invece un appello al-le associazioni di catego-ria, chiedendo loro di se-gnalare le situazioni so-spette e preoccupanti.

«Serve un occhio vigile che sappia individuare situazioni di usura, e per questo chiediamo alle associazioni di ca-tegoria di segnalarci ogni situazione sospetta» afferma Al-fonso Ghiraldini, comandante provinciale. «Ricordiamo che l’usurato è una persona che non si confida, e nell’usu-raio vede la sua unica ancora di salvezza».

Crisi: massima attenzione sulle tensioni sociali

Dal punto di vista prettamente sociale la situazione non è delle migliori. La denuncia arriva dalla Caritas: «I dati ci dicono che la povertà sul territorio è aumentata e riguarda sempre più famiglie italiane, che sono il 30% di quelle che si rivolgono ai nostri sportelli» spiega Alessio Antonioli, responsabile del Centro d’ascolto. «Il problema peggiore sono le bollette: se le cose non cambiano, nel prossimo inverno centinaia di nuclei familiari rischiano di restare senza luce, acqua e gas». Un severo appello va anche alle istituzioni, e in particolare il Comune, senza nascondere una certa preoccupazione. «Il Comune ha annunciato che avrebbe aumentato le risorse da destinare ai servizi sociali, ma gli assisten-ti sociali già oggi ci dicono che ci sono diffi-coltà ad aiutare le famiglie. Ci auguriamo che il Comune possa trovare quelle risorse in più necessarie per andare avanti ad assistere i molti poveri della città».

Secondo le parti sociali le decisioni prese recentemente dal Governo Monti hanno peg-giorato una situazione già drammatica: «Ad esempio la riforma delle pensioni, che non permette a molti anziani di andare in pensio-ne, e di conseguenza non si liberano posti di lavoro per i giovani» spiega Giuseppe De Maria, segretario della Cisl. «Il Governo non può continuare a vessare la gente. Si pensi prima a recuperare l’evasione fiscale, e si imponga il rigore finanziario per tutti». Un appello va anche agli amministratori locali. «Chiedo ai sindaci che in una fase difficile come questa non si limitino a fare gli ammini-stratori, ma che si assumano delle responsa-bilità politiche. Un problema che vogliamo rimarcare è quello del costo degli asili nido: è assurdo pensare di coprire l’intero costo con la retta, perché per le famiglie sarebbe inso-stenibile. Il nostro futuro ha bisogno di giova-ni, ma se si penalizza la natalità in questo modo quale futuro avremo? Le famiglie che fanno figli devono essere sostenute. Voglia-mo parlare, poi, della conciliazione dei tempi di vita? Qui entrano in gioco le aziende, che dovrebbero permettere una maggior flessibi-lità dell’orario di lavoro alle donne con figli piccoli. Mia figlia ad esempio dovrà licenziar-si dal lavoro perché l’impresa non le permet-te di conciliare gli impegni familiari con quelli lavorativi. C’è tanta paura per il futuro, e la paura è pericolosa per la tenuta sociale».

caritas«Centinaia di famiglie

rischiano di restare senza luce, acqua e gas»

Appuntamento per sabato 16 giugno con il nuovo Gran Pre-mio UPsbürla organizzato dal progetto UpCremona, in con-temporanea con la manifesta-zione sportiva 24H di calcetto. Dieci le squadre iscritte, tutte composte da ragazzi cremonesi tra i 14 ed i 25 anni; sono attesi special guest fuori competizione dai territori limitrofi. La pista del nuovo Gran Premio UPsbürla è di sessanta metri per quaranta, delimitati da duecento pneuma-tici.

Il programma: ore 14: l’orga-nizzazione accoglierà le squadre iscritte; ore 14.30: prenderanno il via le gare di velocità a crono-metro e, a seguire, quelle di agi-

lità; ore 17: sarà la volta del Gran Premio UPsbürla vero e proprio.

Nel corso di tutto l’evento sa-rà possibile votare la squadra preferita e solo una squadra po-trà fregiarsi del titolo vincitore Gran Premio UPsbürla 2012.

torna iL gran Premio uPSburLa

Lunedì 18 giugno, alle ore 11.30, nella Sala del-la Consulta di Palazzo Comunale, si terrà la ceri-monia di consegna delle borse di studio intitolate alla memoria di Elsa Pigoli Zucchi. Saranno presen-ti il sindaco Oreste Perri e l'assessore ai Servizi al-la Persona Luigi Amore. La borsa è stata istituita nel 1984 da Giovanni Zucchi in memoria della mo-glie Elsa Pigoli Zucchi in collaborazione con il So-roptimist International d’Italia Club di Cremona per premiare alunni e studenti portatori di disabilità fi-sica in grado di ottenere significativi risultati scola-stici sotto il profilo del rendimento e dell’impegno.

ConSegna deLLe borSe di StudioM a r t e d ì

19 giugno, nell’undice-simo anni-versario del-la scompar-sa di monsi-gnor Giulio Nicolini, ve-scovo di Cremona dal 1993 al 2001, la Chiesa cremonese ricorderà il proprio pastore con la Messa di suffragio che il vescovo Dante Lafranconi, suo successore, presiederà alle 18 in Cattedrale. Per l’occasione sarà possibile far visita alla tomba del vescovo Giulio posta nella cripta del massimo tempio cit-tadino.

meSSa Per monS. niCoLiniIN BREVE

L’estate soresinese anche quest’anno si anima grazie all’Associazione dei commer-cianti che, a partire dal 29 giugno, propongo-no cinque appuntamenti con lo shopping sotto le stelle. Già nel titolo la rassegna invi-ta all’incontro e alla partecipazione festosa di tutta la comunità «Il nostro “Buonasera Sore-sina, Buonasera” - spiega Emanuela Premi, presidente del gruppo locale della Confcom-mercio –, giunta alla quinta edizione, è ormai un appuntamento atteso dalla città ma anche dal territorio circostante. E proprio Soresina è la vera protagonista dei venerdì sera con il centro chiuso al traffico, i negozi aperti, i de-hors dei locali in strada, senza dimenticare un ricco calendario di animazioni». Il programma spazia dal minibasket alla danza, dal jazz al teatro dialettale. E, ancora ci saranno gli arti-sti locali, i volontari del soccorso o gli aman-ti del modellismo.

“buonaSera SoreSina buonaSera”

Il tavolo dei relatori

il sindaco oreste Perri: «in questo momento non abbiamo un problema di sicurezza, ma bisogna fare in modo che non si verifichi neppure in futuro»

«E’ necessario chele banche sostengano

le imprese»

Page 9: Il Piccolo del Cremasco

Alle proteste nei confronti dell'alienazione di palazzi e aree storiche risponde il vicesindaco Carlo Malvezzi, che difende la generalità della linea di inter-vento: “Tutti gli enti locali e lo Stato hanno comunicato la pro-pensione di tutte le strutture pubbliche all'alienazione del proprio patrimonio. Non si tratta di una iniziativa che riguarda solamente Cremona, ma di una disposizione di carattere nazio-nale. Non a caso è un'operazio-ne che sta interessando tutti i Comuni, indipendentemente dal colore e dall'orientamento poli-tico. Questo perché le vie di fi-nanziamento dipendono in larga parte dai mutui e dalle attività immobiliari”. In risposta alle ac-cuse di svendita del patrimonio, il vicesindaco sottolinea come il piano di alienazione non com-porti automaticamente l'effetti-va messa in vendita: “Va sottoli-neato che l'inserimento di alcuni beni ed immobili all'interno del piano di alienazione non signifi-ca automaticamente che essi verranno a breve alienati: all'in-

terno di queste scelte concreta-mente realizzabili, ve ne sono alcune che non è detto vengano poi concretamente attuate. Ver-ranno alienati in primis gli eser-

cizi e le attività che non rivesto-no particolare importanza archi-tettonica e che non comportano guadagni per il Comune; l'effet-tiva alienazione di edifici come

Palazzo Grasselli o del Compar-to ex ospedale. Questi sono stati inseriti nel piano solamente in via prudenziale, ma all'inseri-mento nell'elenco dei beni alie-

nabili deve fare poi seguito una volontà specifica e precisi pas-saggi anche dal punto di vista burocratico. Si spera che trami-te l'alienazione degli altri beni

privi di particolare valore artisti-co non sia necessario arrivare a quella dei beni di interesse sto-rico. Si tratta comunque di scel-te legate al bilancio e che indi-cano la possibilità di ricavi per il finanziamento di opere pubbli-che”. Prosegue il vicesindaco Malvezzo: “Non va dimenticato che in tempi passati era più semplice il recupero di risorse, e che comunque anche per quan-to riguarda i beni di pregio il re-cupero non è facile: immobili come il Comparto ex ospedale sono anche legati da importanti vincoli che non sempre permet-tono la riconversione; si tratta di impedimenti puramente struttu-rali. L'alternativa all'alienazione è aumentare ulteriormente la tassazione. E' evidente che di-venta necessario evitare di gra-vare sulle tasse contando sulla vendita di patrimonio che allo stato attuale non comporta red-dito. In più, con l'alienazione, si stimola l'imprenditoria privata, in un periodo di crisi, con la possibilità che tali edifici venga-no rivalorizzati”.

di Martina Pugno

n periodo di crisi, ogni risorsa è valida per far quadrare i bilanci: anche alleggerire le spese a cari-co dell'amministrazione comu-nale, che ha recentemente reso

nota l'intenzione di ricorrere all'aliena-zione di alcuni beni e immobili che comportano costi di gestione troppo gravosi (nel box l'elenco completo). La decisione, come previsto, fa discutere, in particolare per quanto riguarda la presenza in elenco di beni storici e di notevole rilevanza culturale per la città.

L'alienazione delle proprietà comu-nali rientra in un più ampio piano di re-visione dei costi e delle entrate, come sottolinea il Consigliere comunale del Pd Daniele Soregaroli: «Non ho gli stessi strumenti della Giunta per affer-mare se le alienazioni erano inevitabili o meno. Alcuni edifici sono di notevo-le pregio, come palazzo Grasselli, ma immagino siano state fatte le dovute valutazioni riguardo ai costi di mante-nimento e di gestione.

Di fronte ad un ulteriore aumento della pressione fiscale sui cittadini, ben vengano le alienazioni. Il piano, però, deve essere realizzabile. E' un passaggio importante ma rientra in un più ampio disegno nel quale sono sta-te toccate al rialzo tutte le voci e tutti i servizi, che si aggiungono a tutte le tasse nazionali. Ci sono strumenti che

dimostrano che gli italiani ormai sono al limite». Le alienazioni, dunque, ap-paiono come nuovo tassello volto a sanare i conti comunali, secondo un programma non del tutto condiviso: «Sono state effettuate scelte indegne e indecorose. Solo per fare un esem-pio, i costi dei servizi cimiteriali non so-no solo aumentati e nemmeno rad-doppiati, sono addirittura triplicati.

Le alienazioni sono quindi solo uno specchio di una situazione ben più grave. In questa situazione, piuttosto che aumentare ulteriormente la pres-sione fiscale meglio le alienazioni, po-sto che ci sia un programma coraggio-so che ricalibra il patrimonio pubblico rendendolo sostenibile. Va detto che il piano rischia di non trovare effettivo ri-scontro. Faccio l'esempio di palazzo Grasselli: chi lo compra deve mettere in conto una pressione fiscale che due anni fa non esisteva. Come dicevo, pe-rò, le alienazioni non sono il problema principale: quello che dico ai cittadini è quando arrivano tutte le bollette e tutte le imposte, mettetele in fila, vede-te quanto sono cambiate le cose in questi anni».

Di diverso avviso Giancarlo Schifa-no, dell'Italia dei Valori: «Tra i beni alie-nabili sono stati inseriti dei veri e pro-

pri gioielli comunali che fanno parte del patrimonio artistico e culturale della città. All'aumento delle imposte che metteranno le mani in tasca a tutti, pur di far cassa si sta compiendo una svendita del patrimonio pubblico. I be-ni culturali andrebbero sempre salva-guardati. Oltretutto tra i beni alienabili sono stati inseriti anche edifici donati al Comune da personalità importanti della cultura cremonese, non certo perché venissero messi in vendita.

L'operazione è ancor più deprecabi-le dal momento che mentre si cerca di tagliare i costi alienando beni di valo-re, non solo i fondi per le consulenze esterne non sono stati ridotti, ma sono addirittura aumentati. E' un paradosso che si chiedano sacrifici ai cittadini e poi si aumentino i costi delle consulen-ze, che spesso servono solo ad aiuta-re gli amici degli amici. Abbiamo di-pendenti che svolgono egregiamente il loro lavoro, perché ricorrere continua-mente a consulenze esterne?».

Accanto alle farmacie e alcune aree attualmente in disuso, spiccano infatti immobili di notevole importanza artisti-ca e culturale, come palazzo Grassel-lo e il Comparto ex ospedale: «Il perio-do non è facile, ma occorre provvede-re ad una razionalizzazione e ad una gestione oculata della spesa. Palazzo Grasselli, l'area dell'ex ospedale non dovrebbero essere venduti ma tutela-ti, per via del loro valore storico ed ar-tistico. In caso di vendita vi sono co-munque dei vincoli imposti dalla So-printendenza per i beni culturali, però di fatto poi resta a discrezione dell'ac-quirente la scelta di non stravolgere i complessi storici, il Comune non avrebbe più voce in capitolo.

Prima dell'alienazione andavano presi in considerazione altre soluzioni: ad esempio la realizzazione di uffici co-munali dislocati, oppure il raggruppa-mento di uffici al momento dalla dispo-sizione frammentata, oppure ancora mettere questi beni di valore a dispo-

sizione della città. Ci sono molti beni comunali di cui i cittadini non cono-scono la rilevanza; andrebbe data loro la possibilità di visitarli ed apprezzare ciò che c'è all'interno. Sfruttati meglio questi edifici comporterebbero anche un costo di gestione minore da parte del Comune. Il rischio elevato inoltre è quello di fare affidamento su una quan-tità ingente di denaro che potrebbe poi non entrare nelle casse comunali, per-ché in questo periodo di difficoltà non è facile nemmeno trovare acquirenti per tali cifre e strutture di notevole am-piezza».

L’opposizione a difesa dei beni storici che l’amministrazione ha inserito nel piano delle alienazioni: tra questi, Palazzo Aselli e il Comparto ex ospedale

«Il Comune non svenda i tesori della città»I

Emergenza sisma: i volontari della Protezione Civile

La risposta deL vicesindaco MaLvezzi: «L’aLternativa aLL’aLienazione è L’auMento deLLe tasse»

L’amministrazione assicura: in vendita prima i palazzi di minor valore

Palazzo Grasselli in corso XX Settembre

Daniele Soregaroli Giancarlo Schifano

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Cremona Sabato 16 Giugno 20129

Perchè alienare i beni comunali ma aumentare le consulenze esterne?

Soregaroli (Pd): «Alienazioni specchio di una situazione grave». Schifano (IdV): «Ricchezze che andrebbero recuperate e valorizzate»

AlienAzioniFabbricati: • Magazzino economale, viale Trento e Trieste 25• Palazzo Grasselli, corso XX Settembre 37• Sei autorimesse del condominio box De Stauris• Edificio via Agazzina 6• Ex scuola edile, via Bergamo 280• cascina crocile, via Boschetto 7• Farmacia piazza della Sorgente 7• Negozio piazza della Sorgente 6• Farmacia via Ghinaglia 97• Farmacia piazza Cadorna 7• comparto ex ospedale via Radaelli

arEE:Area di via RosarioArea di via CorazziArea di via EridanoArea di via Sesto

La Regione Lombardia dopo gli eventi sismici ha attivato la Colonna Mobile Regionale e le Co-lonne Mobili Provinciali, che tempestivamente so-no partite nella stessa giornata, per realizzare e gestire 2 strutture di accoglienza nei Comuni di Moglia e San Giacomo delle Segnate, per un tota-le di circa 160 volontari. La prima gestita diretta-mente dalla Colonna Mobile Regionale e la secon-da dalle Province. La Provincia di Cremona garan-

tirà la gestione della Segreteria del campo, turnan-do i propri volontari settimanalmente. La partenza è fissata per le ore 7.00 di Sabato 16 Giugno dal parcheggio di Via Giulio Galluzzi a Casalmaggior). Il Capo Colonna, indicato nella persona del volon-tario Sig. Angelo Foglio (rappresentante del Diret-tivo di volontariato). Il rientro della colonna a Ca-salmaggiore è fissato nella giornata del sabato successivo.

Carlo Malvezzi

Il magazzino economale di Viale Trento e Trieste

Page 10: Il Piccolo del Cremasco

carabinieri

di Michele Scolari

negli ultimi giorni si sono mol-tiplicate le segnalazioni da parte di cittadini sulla presen-za di aghi infetti che spuntano nelle zone più nascoste di

Porta Mosa. Un’area che offre parecchi angoli dove appartarsi al sicuro da sguardi indiscreti: zone al riparo dalla luce del giorno e dei lampioni della notte dove i tossici arrivano, stazionano e, a operazione completata, abbandonano le siringhe fra l’erba, soprattutto nell’an-golo di mura vicino all’antica porta che si affaccia sullo spazio riservato ai cani.

Anche se non si può parlare di un vero e proprio allarme, è comunque un fenomeno dai contorni preoccupanti, in primis per ovvie ragioni di ordine sanita-rio. L’area è infatti frequentata quotidia-namente da parecchi adulti e bambini, soprattutto della vicina scuola materna. E, con l’arrivo dei mesi estivi e delle va-canze scolastiche, aumenta anche il tempo che bambini e ragazzi passano all’aria aperta.

«E’ una zona che in cui il fenomeno si è costantemente registrato - fanno sa-pere dagli uffici di piazza Federico II - anche se ultimamente in maniera mino-re rispetto agli anni ’90. Ma sono stati predisposti da tempo dei servizi di puli-zia e riordino che comprendono anche il recupero di questi oggetti pericolosi». Recupero per il quale sarebbero pronti anche i volontari di Legambiente, già da tempo attiva contro il fenomeno.

Segni di un ”ritorno” dell'eroina? Dif-ficile dirlo. Ed inoltre, se è vero che alcu-ni rimangono legati a certi cliché d’as-sunzione, d’altro canto è possibile che il numero dei micidiali aghi abbandonati

nei parchi sia destinato lentamente a scomparire. Sempre da più parti infatti si parla di un ritorno in grande stile della “marrona” che ha martoriato braccia e vite di giovani e adulti durante gli anni ’80 e ’90. E si parla di prezzi più acces-sibili e di cambiamento delle modalità di assunzione. Da un lato c’è il costo di una dose, sceso ormai a 30 euro, cifra facilmente accessibile a quasi tutti i te-en-ager. Dall’altro lato c’è il consumo

che avviene non più iniettandola nelle vene ma sniffando la polvere o aspiran-done i fumi dopo averla riscaldata. E, oltre a prezzi e modalità, si trasforma anche il target dei consumatori. L’allar-me di un dossier compilato dall’osser-vatorio previsionale Prevolab avverte che oggi, come potenziali utenti, non troveremmo più i cronici disadattati im-mortalati tra le pagine dei romanzi di Ir-vine Welsh o Marco Philopat, bensì

giovani socialmente inseriti e rampolli di buona famiglia: “pariolini” o “sancarlini”, a seconda della zona geografica. Dall’hard al soft, anche se il core, il noc-ciolo della questione, è sempre lo stes-so. A restare immutati sono gli effetti, fisici e sociali, dello spettro di una droga che si crede periodicamente morta e che invece rispunta ogni volta più forte e socialmente “accettabile” grazie a sem-pre nuove “mutazioni evolutive”.

Ancora aghi abbandonati segnalati a Porta Mosa. Ma la moda “evolve” e il loro uso sembrerebbe destinato a scomparire

Siringhe nei parchi, problema ancora apertoN

CremonaSabato 16 Giugno 201210

Riccardo Gatti, responsabile di Prevolab e direttore del di-partimento dipendenze Asl Milano, parla di «cambiamen-to epocale» nel mondo delle droghe pesanti. «Per la prima volta dall'inizio degli anni ‘90, per il triennio 2009-2012 pos-siamo parlare di un rallenta-mento della crescita dei con-sumatori di cocaina che nei prossimi anni non sarà più il bene di massa, causa una saturazione del mercato». Chi si prenderà la fetta? «La “ge-nerazione bot” apre le porte del mercato italiano all'eroi-na: baby-consumatori che passano con disinvoltura dal-la sniffata al cilum, senza snobbare inalanti e marijua-na». Sono loro i nuovi consu-matori di eroina su cui i pro-duttori di oppio hanno co-minciato a investire già da qualche anno». L’obiettivo? «Fidelizzarli a esperienze

sempre più lontane dal classico “buco”, ma altrettanto pericolo-se». E’ il segno premonitore di una catastrofe che, se non pre-venuta, ci travolgerà nei prossi-mi anni? I dati prevedono un aumento del 40% di consuma-tori di eroina da qui al 2014. Più di cannabinoidi e anfetaminici, per i quali è previsto un incre-mento del 30-35%. Il micidiale oppiaceo dunque sta tornando, proviene dall’Afghanistan e da Myanmar, e sta cercando inve-stimenti “sicuri”. E stavolta col-pisce tutti. «Non solo persone emarginate, disadattate - avver-te Gatti .- A farne uso ai giorni nostri saranno invece i giova-nissimi socialmente inseriti, i nostri figli per intenderci, che avranno a disposizione una so-stanza più pura che in passato, conseguenza di un mercato più maturo, alla quale si avvicine-ranno con superficialità, diven-tandone presto dipendenti».

Nuove modalità di assunzione, prezzi ribassati e consumatori “altolocati”i dati recenti

Numerosi i sequestri di eroina nel cremonese dall’inizio dell’anno. Il quantitativo più ingente intercet-tato dalle forze dell’ordine in città è senz’altro quello rinvenuto dal-la Questura di Cremona il 29 apri le in via Lungastretta, nell’ambito dell’indagine della polizia del commissariato Gari-baldi Venezia di Milano. In quell’occasione vennero rinve-nuti 17 kg di “mattonelle marro-ni” (e un chilo di “neve” pura) in un’autorimessa, vero “magazzi-no” del narcotraffico gestito da un gruppo di 11 persone tra al-banesi e italiani (capeggiati da Altim Lagi di Gallarate). Altri grossi quantitativi sono stati in-tercettati nel mese di maggio: tra chili di eroina sono finiti nelle mani dei carabinieri di Crema in un’operazione che ha permesso l’arresto di due corrieri della dro-ga ed il recupero del più ingente quantitativo di cocaina mai se-questrato nel Cremasco; ed un’altro etto di eroina, frutto di un traffico interprovinciale, è fini-to poche settimane fa nelle mani dell’Arma di Casalmaggiore.

Le operazioni antidroga

nel cremonese

Quasi un chilo e mezzo di “neve” pura e un arresto è il bi-lancio dell’intervento dei carabi-nieri del Radiomobile di Cremo-na nello scantinato di un’elegan-te palazzina in via Vitali. A finire in manette è stato “Lo Zio”, al secolo Hysa Bardhi. Il 46enne albanese di Scutari, pluripregiu-dicato, famoso per essere il pun-to di riferimento del narcotraffico d’importazione albanese a Cre-mona mercoledì è finito nella re-te tesa dell’Arma. Lui e quegli 1,2 chilogrammi di “neve” che rappresentano uno dei più in-genti quantitativi di cocaina pura sequestrati negli ultimi anni a Cremona, con un’operazione «a costo zero»: indagini lampo, ra-pidità, esattezza, poche ore di lavoro e poca tecnologia», ha ri-marcato il capitano Rocco Tru-da, comandante della compa-gnia di Cremona.

La segnalazione di un cittadi-no relativa ad «un individuo che va e viene quotidianamente da un condominio di via Vitali», per-venuta al maresciallo Eugenio Ferro (alla guida del Radiomobi-le) in occasione dei controlli in Piazza Roma di sabato 9 giugno, ha fatto scattare le indagini: con-dotte «con metodi classici - ha sottolineato il comandante pro-vinciale Michele Arcangelo Cozzolino - ovvero: «fiuto per l’indizio, valutazione delle segna-lazioni e profonda conoscenza del territorio». Mercoledì sera infi-ne, l’intervento in forze. Per l’en-nesima volta i militari si sono ap-

postati nei pressi della palazzina. Poco dopo ecco spuntare Bar-dhi, guadagnare l’ingresso e uscire poco dopo trovandosi bloccato dai militari all’uscita dal-la cantina. Nessuna reazione da parte del “boss”, che si è limitato a salutare l’Arma a mo’ di “galan-tuomo” sconfitto: «Bravi, alla fine siete riusciti a prendermi», ha detto ai carabinieri, indicando contemporaneamente una cas-setta da pesca dove i militari han-no rinvenuto 1,2 chilogrammi di cocaina purissima: un quantitati-vo dal valore di circa 65mila euro che, una volta tagliato, avrebber fruttato almento il triplo, poco

meno di 200mila euro.Stupefacente destinato al

mercato cittadino, che, «dopo questa operazione, ha subito un duro colpo dal quale non si ri-prenderà tanto facilmente», ha di fatto soggiunto il capitano Tru-da. Lo spaccio pare infatti un’af-faire di famiglia per i Bardhi: al gennaio 2010 risale l’arresto del nipote del "boss", ammanettato dall’Arma a Monterotondo con addosso un chilo di marijuana. «E nelle mani di Hysa Bardhi, che dopo quest'ennesima bravata ri-schia dai 6 ai 20 anni di carcere, era concentrato il traffico albane-se di stupefacenti in città, che è forse il più importante a Cremo-na». L’operazione dunque, ha proseguito il comandante Coz-zolino, «è anche un segnale della forte presenza delle istituzioni sulla città».

mi.sco.

Scacco dell’Arma al narcotraffico cittadinoPreso Hysa Bardhi, boss cremonese della droga. Sequestrato oltre un chilo di neve pura

Page 11: Il Piccolo del Cremasco

ue stanze al primo piano del palazzo comunale: «Non sono tutte per me» si affretta a precisare Matteo Piloni, nuovo

presidente del consiglio comunale di Crema. «Questo è anche l’ufficio di tutti i consiglieri comunali». Sarà, ma ci risulta che la sua presenza in queste stanze del comune sarà as-sidua, quotidiana, e non solo per compiti di rappresentanza o solo formali. «E’ vero al momento della mia elezione ho garantito una pre-senza quotidiana, anche se non si può definire “a tempo pieno”».

Perché no? «Continuerò a fare il funzionario del Pd - anche se di-missionario da coordinatore - oltre a qualche altro impegno professio-nale. La prova sta nel fatto che non riceverò l’appannaggio pieno che spetta al presidente del consiglio comunale, ma solo la metà (650 euro lordi il mese, ndr). Allora, no-nostante la sua presenza assidua, sarà un presidente solo di garanzia: rispetto del regolamento, convoca-zione della conferenza dei capi-gruppo e del consiglio comunale… null’altro?

«Mi prefiggo due altri obiettivi: impegnarmi nel raccordare e coor-dinare i rapporti fra esecutivo -sin-daco e giunta - e i consiglieri; creare le condizioni perché la coalizione di maggioranza possa essere meglio informata sui problemi amministra-

tivi, possa confrontarsi al proprio interno e discutere gli indirizzi politi-ci comuni. In queste tre settimane, ad esempio, ho già convocato due riunioni di maggioranza…».

Non crede che facendo questo, finisce con l’assumere il ruolo di una sorta di commissario politico? Tra l’altro questo è proprio ciò che teme Sel: un controllore, un sovrin-tendente politico al di sopra del sindaco, della giunta, e dei consi-glieri. «Non credo proprio. Piutto-sto quello della attuale coalizione di centrosinistra in Comune è un pro-getto che ho visto nascere, e che poi ho seguito e perseguito – certo non da solo – per due anni fino ad arrivare a vincere le elezioni ammi-nistrative. In questo progetto è pre-vista certamente l’autonomia del sindaco per quanto gli compete

(vedi la scelta degli assessori) ma non certamente la sua solitudine in un ruolo impegnativo che esige collaborazione, sostegno, solida-rietà, consiglio… Intendo svolgere un ruolo non solo freddamente bu-rocratico, ma anche politico, sia pure nel rispetto delle prerogative di ciascuno e dei diversi ruoli am-ministrativi».

Pare essere la descrizione di una sorta di sindaco ombra… «Il sinda-co ha tutto il mio sostegno e aiuto, e credo di poterlo fare al meglio non tanto da anonimo presidente del consiglio, ma da dirigente del Pd quale sono e conti-nuerò ad essere. Va bene il rinnovamento, i l r ingiovanimento, esper ienze nuove, nessuna figura di spic-co politico in giunta… ma qualcuno deve pur essere garante del ruolo politico, qualcuno che dia garanzie perché il programma ela-borato dalla coalizione vincente durante la campagna elettorale si traduca in precise scelte ammini-strative. In questo, anche in questo, vedo il ruolo del presidente del con-siglio comunale».

In tutto questo ci si chiede quale possa essere – se c’è - il rapporto del presidente del consiglio comu-nale con i gruppi di minoranza. Non sono un poco trascurati, se non

addirittura emarginati? “Esiste an-che la necessità di raccordare il ruolo della coalizione di maggioran-za con i gruppi di minoranza. Nel ruolo politico sta anche la garanzia del rispetto delle minoranze, il rico-noscimento del loro ruolo, il diritto di non subire prevaricazioni. Non vedo contraddizione con l’attenzio-ne prevalente nei confronti dei gruppi di maggioranza e della loro coesione”.

Il ruolo del presidente del consi-glio comunale, così come viene delineato, è rivolto tutto interna-mente alla attività del Comune: un

vero e proprio sogget-to amministrativo. E verso i cittadini? “I cit-tadini devono essere informati e coinvolti. Stiamo predisponen-do strumenti nuovi per rivolgerci loro. “Una fi-nestra aperta sul con-

siglio comunale” è una news letter che ho già predisposto sul sito del Comune alla pagina del presidente del consiglio e che curerò perso-nalmente, anche inviandola a di-versi indirizzi e.mail. Stiamo poi la-vorando per predisporre la possibi-lità di trasmettere, sempre tramite il sito del Comune, la diretta audio e video delle sedute del consiglio comunale. Sarà un servizio utile e importante».

Tiziano Guerini

DPiloni, tutti i giorni in Comune. A far che?Funzionario di partito e presidente del consiglio comunale. Le sue tante occupazioni

Ci sono alcuni passi della dichiarazione del sindaco Stefania Bonaldi in consiglio comunale quando accogliendo le dimis-sioni di Alex Corlazzoli, annunciava la nomina a nuovo assessore di Paola Vaila-ti, che lasciano intuire che ci sia stato qualcosa in più di quella lettera anonima di cui tutti hanno parlato. «Se è vero che le accuse infamanti debbono sempre avere un sottoscrittore, è altrettanto vero che

qualunque violazione della libertà altrui, quand’anche determinata da una com-prensibile difficoltà personale e tempora-nea, non può essere accettata». E poi il passaggio più delicato: «Esprimo il mio affetto e la mia solidarietà alla donna che, a causa degli episodi alla base di questa vicenda, ha visto riaprire dentro di sé una ferita lacerante. Sappia di avere nel sinda-co di Crema una sicura vicinanza e un

sostegno non di circostanza». Sono espressioni che manifestano una cono-scenza dell’episodio ben definita e chiara, che non può essere derivata dalla sola lettura della lettera anonima.

C’è dell’altro? Il sindaco ne è a cono-scenza, e chi altri? Dobbiamo aspettarci altre rivelazioni che potrebbero complica-re ulteriormente una situazione politico-amministrativa già tesa e complessa?

CREMA Sabato 16 Giugno 201211Dimissioni di Corlazzoli, oltre il Corvo

GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

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Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Venerdì 15 Giugno alle ore 20

Turbolenze in volo su-bito dopo il decollo. E il viaggio è lungo. I dirigenti del partito di Sinistra Eco-logia e Libertà ( Sel ) ac-cusano: «Forse si è tratta-to addirittura di una dop-pia falsa partenza» dice Alvaro Dellera che di Sel è il coordinatore cittadino. «Dapprima l’esclusione del 10% della maggioran-za (tutta la sinistra) dalla giunta. Poi un rattoppo che dal punto di vista di Sel è forse ancora peggio: la nomina del nuovo assessore - Paola Vailati - segnalata dalla Federazione della Sinistra, senza il minimo coinvol-gimento del nostro partito; anzi, di più, con una informa-tiva nei nostri confronti assolutamente inadeguata: nulla di politicamente serio».

Vi aspettate allora un chiarimento specialmente da parte del Pd? «Noi non ci aspettiamo più niente, tutto ta-ce. Certo non saremo noi a fare il primo passo. Quello che dovevamo dire l’abbiamo detto. Ora tocca ad altri». Ga-briele Piazzoni, segretario provinciale di Sel è secco: «Scelte condivise d’ora in avanti o l’amministrazione Bo-naldi non dura cinque anni». Una profezia? E il Pd? Per il momento tutto tace. Per ricomporre i rapporti si era mos-so in un primo tempo addirittura il segretario provinciale Gian Battista Magnoli, ma il risultato è stato considerato insoddisfacente. «Né il Pd né il gruppo consiliare devono far nulla al riguardo».

Il consigliere comunale “di lungo corso” Felice Lopo-polo, è categorico. «Spetta al sindaco direttamente pren-dere l’iniziativa. Certo per ribadire la propria autonomia in quello che gli compete - a partire dalla scelta degli asses-sori - ma anche per dare garanzie a Sel che avrà spazio e rispetto per svolgere un ruolo importante nella coalizione e per la città. Se questo nom accade rapidamente, ribadi-sco quanto ho avuto modo di dichiarare in consiglio co-munale: «Sel diventa un problema per la città, per la sua governabilità e il suo sviluppo che ha bisogno invece dell’apporto di tutti».

Eppure a tutt’oggi un problema Sel esiste. Come uscir-ne? «Ripeto, lo scontro con Sel deve essere sanato diret-tamente dal sindaco: è la sua autonomia nella scelta degli assessori che è stata messa in discussione ed è stato elemento scatenante. Il sindaco ha l’obbligo direi morale di riprendere l’iniziativa politica al riguardo». Si, ma - ripe-to - in che modo? «Il sindaco dovrebbe, a mio parere, chiarire che non ha nessuna intenzione di isolare o tra-scurare l’apporto politico, ma anche fattivo, che Sel può dare alla coalizione. E deve farlo subito. Proponendo al partito della Sinistra Ecologia e Libertà qualche diretto coinvolgimento in qualche incarico politico-amministrati-vo. Sia chiaro: non penso ad un problema di posti o di poltrone – questo sarebbe offensivo e peggiorerebbe la situazione: penso a sollecitare una loro responsabilità che finoea non vedono essere tenuta in considerazione».

Certo l’ esclusione dalla giunta è stato un fatto per loro difficile da accettare: ma ora il muro contro muro (essen-do – almeno per ora - impensabile un cambiamento di impostazione del sindaco) è controproducente per tutti. E allora tanto vale cambiare obiettivo. «Ne avete parlato nel gruppo consiliare? «In realtà il mio è un parere perso-nale, ma credo che tutto il gruppo del Pd sia molto preoc-cupato che il rapporto con Sel non si appiani presto».

Domenica 17 giugno alle ore 15.30. doppio torneo di bridge e Burraco a favore delle popolazioni terremota-te. La sede dei tornei: Chiostri di Sant'Agostino, largo Winifred Terni De' Gregory. I due tornei sono aperti a tutti. Quota di iscrizione: 10 euro.

L'intero incasso verrà devoluto alle popolazioni ter-remotate. I premi saranno costituiti da Parmigiano-Reggiano proveniente dalle zone terremotate.

Nasce un nuovo club. Affermazione che sintetizza la soddisfazione dei soci che hanno lavorato alacremente e attentamente per dare vita a questa nuova realtà. A Pandino il prossi-mo 18 giugno ci sarà la serata Charter che sancirà la nascita ufficiale del club «Il Castel-lo».

I numerosi incontri preparatori hanno dato la possibilità di trasformare la tensione di ciascun socio verso un generico sostegno ai bisogni del territorio, in un motivato spirito di servizio. Così di riunione in riunione hanno preso forma idee e progetti. Il club è il nucleo fondamentale dell’associazionismo Lions e le persone che lo compongono sono portatori di idee, istanze, sensibilità diverse. Il club che sta per nascere ha il vantaggio di avere soci di tutte le età co-sì da essere in grado di affrontare sinergica-mente le scelte, seppure con una molteplicità di punti di vista. Il club deve un ringraziamento particolare al Club Sponsor, Lions club Morta-re Mede Host, che ha sostenuto il club na-scente con una corretta informazione e, so-prattutto, con lo spirito di amicizia del Lions Guida e dei suoi collaboratori. Un grazie al governatore Adriana Cortinovis la cui sensibi-lità e competenza ha permesso di affrontare serenamente i nuovi impegni.

Da giovedì 14 giugno è partita la tradizionale Festa del Partito Democratico a Pianengo . Coin-volte nella organizzazione della fe-sta anche le sezioni di Campagno-la e di Cremosano. Solito posto, all’inizio del paese provenendo da Crema. Lo spazio della festa ri-

marrà aperta per buongustai e in-tenditori «del tortello cremasco» (e di altre specialità) fino a lunedì 18 giugno.

Cucina e ballo: ogni sera Wood-stock Beer Fest e Concerti Live. Queste le presenze orchestrali del-le prossime sere per balli e il piace-

re di ascoltare buona musica. Sa-bato 16 giugno: orchestra Daniele Violi; domenica 17 giugno: Gino e la sua band; lunedì 18 giugno: Pierino e i Tobaris.

I tanti volontari impegnati con l’entusiasmo di sempre augurano buon divertimento a tutti!

Il gruppo cicloamatori ha ripre-so il cammino con le loro ruote grasse. Ivano, Beppe, Luigi, Car-lo, Roby, Rosa e Mary sono partiti da Madignano con meta nella fa-mosa valvenosta. La prima tappa è stata Salò per poi proseguire verso Riva del Garda e Merano.Qui si sono uniti al gruppo il presi-dente Gianfranco e l'amico Adria-no, dove nella giornata di venerdì

hanno percorso tutta la ciclabile della Val Venosta (80 chilometri) sia in andata sia in ritorno. Non è mancata la classica scalata di un passo importante, infatti Beppe e l'inossidabile Ivano giovedì hanno attaccato il passo Giovo arrivando a quota 2100 m s.l.m. sfidando neve e freddo. La carovana tra una cena e l'altra ha già pensato dove il prossimo anno porterà i

colori della Polisportiva... e la sor-presa sarà svelata nella cena di fi-ne anno. I complimenti vanno si-curamente a Rosa e Mary per la caparbietà con cui hanno percor-so i circa 600 chilometri in soli 5 giorni. Sicuramente nei prossimi anni vedrete ancora sfrecciare le casacche bianche e rosse dei glo-riosi amatori ciclisti Madignanesi.

(A.B)

Scatta sabato l’ottava edizione del Torneo Interna-zionale Under 16 «Città di Crema». A incrociare la racchetta saranno 64 fra giocatrici e giocatori con l’obiettivo di raggiungere un posto fra i magnifici 32, tra coloro che da lunedì si affronteranno nel tabellone principale che anche quest’anno vede una serie di campionici fra gli iscritti (il cipriota Petros Chrysochos e l’ucraino Alexander Lebedyn, mentre fra le ragazze la moldava Aliona Bolsova, la bulgara Vivian Zlatanova e la bielorussa Iryna Shymanovich). Anche quest’anno la vicinanza con l’Avvenire (uno dei 4 tornei under 16 più importante al mondo) consentirà al TC Crema di vede-re l’elite mondiale confrontarsi sui suoi campi, con at-leti provenienti da tutto il mondo: argentini, boliviani, brasiliani, colombiani, ciprioti, bulgari, spagnoli, russi, ungheresi, australiani, solo per citarne qualcuno.

AGNADELLO. Fine settimana ricco di emozioni per il Franco Agostino Teatro Festival che dopo la festa di Crema del 26 maggio, ha replicato il suo grande spettacolo sulla “fiducia” sabato 9 giugno ad Agnadello

Matteo Piloni,

«Diamo un incarico a Sel, così la finiamo lì»

Felice Lopopolo

Felice Lopopolo

E’ un commissariodel popolo al di

sopra del sindaco?

Il burraco per beneficienza

PianengoE’ iniziata la festadel Partito Democraticofino al 18 giugno

Cicloamatori Madignano: 600 chilometri verso la Val Venosta

Tennis: scatta il Torneointernazionale «under 16»

Lions, è nato un nuovo club: «Il Castello», da lunedì a Pandino

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema

Fatf: weekend ricco di emozioni

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«Ero presente fra il pubblico al consiglio comunale di Crema quando c’è stata l’impasse sul nome del candidato delle minoranze alla presidenza della commissione di Ga-ranzia». Luca Rossi, coordinatore provinciale del Pdl, ha molto a cuore le sorti del suo partito a Crema; sa che non sta passando un bel momento e vuol far sentire la sua vi-cinanza e il suo sostegno. «Pensavo proprio che la mia presenza avrebbe potuto attenuare l’incomprensione fra il gruppo del Pdl - dove la capogruppo Laura Zanibelli sta lavorando bene - e Antonio Agazzi che è un dirigente che stimo. In fondo ero lì proprio per questo. Non c’è stato spazio per alcuna media-zione». Ora vediamo. Forse per riassestare la situazione nel partito di Crema ci sarebbe proprio bisogno di un vero congresso… «Certamente un bagno di demo-crazia aiuterebbe… ma non possiamo deciderlo noi»

Renato Ancorotti sereno, ri-flessivo, assennato. Non se la prende con Antonio Agazzi che gli ha messo i bastoni tra le ruote sulla strada della presidenza della commissione Garanzia. Non ha voluto polemizzare, e ha indicato la capogruppo del Pdl a questo compito, ma Agazzi ha preferito sostenere un grillino. Una scelta che lo relega ormai tra i battitori liberi. Il trombato candidato sindaco del centrode-stra vuole prendersi, forse, delle rivincite personali. Che questa sia una strada per lui vincente, o senza via d’uscita, lo dirà il tem-po. Ma ritorniamo ad Ancorotti.

Qualche rancore nei con-fronti di Agazzi?

«Il problema non è certo Agazzi. Quello che sta succe-dendo, a mio avviso, travalica il ragionamento politico per ad-dentrarsi in discordie che vanno dissipate. Prima ci riusciamo, meglio è. Mi avevano proposto come responsabile della com-missione Garanzia visto che so-no un imprenditore e che il tema tratta di partecipate e bilanci. Poiché c’è chi ha contrastato questa mia nomina, mi sono re-sponsabilmente tirato da parte pensando di essere io l’ostaco-lo. Ma poiché anche il capo-gruppo Pdl, Laura Zanibelli, ha subito la mia stessa sorte nel centrodestra, probabilmente il problema non ero io».

Forse lo stesso Agazzi ci teneva a fare il presidente del-la commissione. «Forse sì. In questo momento sta vestendo troppe giacche. Probabilmente dovrà fare un po’ di chiarezza, dentro di sé».

Infatti. Il personaggio dopo la sconfitta elettorale sta an-dando in confusione. Politica-mente non sa più da che parte sta. Ma a suo avviso, queste che noi chiamiamo beghe, hanno impatto poi sull’opinio-ne pubblica?

«Penso di no. Sono dissapori che interessano poco la gente che ha altro a cui pensare. Anzi, credo che questi contrasti irriti-no addirittura. Da parte mia, non

voglio di proposito entrare nelle polemiche perché reputo che siano più importanti le cose che uniscono di quelle che dividono se vogliamo davvero essere utili ai cremaschi».

Utili per fare che cosa? «Per dare il nostro contributo a risol-vere problemi dolorosissimi co-me la disoccupazione, la chiusu-ra delle aziende, l’incertezza del futuro. Dobbiamo, uniti, portare nuove aziende e lavoro nel Cre-masco. Per riuscirci, dobbiamo remare tutti per centrare questi obiettivi».

Il suo consiglio ad Agazzi?«Di occuparsi di queste cose. Serie».

Quando Agazzi sostiene

che lei, Beretta e la Zanibelli siete in consiglio comunale per merito suo, è evidente che vuole poter litigare. Questo si-gnore che è da 22 anni in poli-tica – non di primo pelo, dun-que- ci sembra politicamente come uno dei milioni di ragaz-zini che ha bisogno di strillare per farsi sentire. «Se così fos-se, è meglio non curarsi più di lui. Io ho intenzione di farlo».

Come giudica il programma della Bonaldi? «Di economia si parla troppo poco, e questa mi pare una debolezza del pro-gramma. Questo è inoltre grave dopo le famose 100 Officine, se mi ricordo lo spropositato nume-ro di opere da realizzare».

Lopopolo dice che voi della minoranza siete degli inzuppa-tori di polemiche.

«Se lo dice lui che lo ha fatto per anni, significa che sicura-mente è un esperto. Io, invece, voglio fare un’opposizione criti-ca, attenta a quello che serve davvero per lo sviluppo econo-mico di questa città».

CremaSabato 16 Giugno 201212Tre fatti in questi ultimi giorni

stanno a dimostrare che all’interno del Pdl di Crema il negativo risultato elettorale non è stato ancora del tutto assorbito. Si tratta di scosse di assestamento o dell’avvio di un vero e proprio terremoto? Primo fatto. Antonio Agazzi pur essendo iscritto al Pdl si è presentato al primo con-siglio comunale assumendo in pro-prio il ruolo di capogruppo di se stesso, aggiungendosi così ai gruppi del Pdl (capogruppo Laura Zanibelli) e «Agazzi sindaco» (capogruppo Pa-olo Patrini).

Secondo fatto: rottura in consi-glio comunale fra il gruppo del Pdl, e lo stesso Antonio Agazzi su un te-ma non proprio secondario, la nomi-na del presidente della commissione consiliare di Garanzia che spetta per regolamento ad un esponente delle minoranze. Agazzi dichiara di soste-nere la candidatura di un esponente del gruppo «5 Stelle». Cosa sta suc-cedendo al maggior partito di oppo-sizione? Lo abbiamo chiesto, an-dando alla fonte, ai due maggiori responsabili del Pdl: il coordinatore di Crema, Enzo Bettinelli, e il coordi-natore provinciale Luca Rossi

Tiziano Guerini

Bettinelli: «Non siamo quelli delle purghe»

Agazzi, chi? «Ora cominci a occuparsi di cose serie»Renato Ancorotti, intervista

Agazzi nell'occhio del ciclone dopo le sue scelte. E nel Pdl non tutti hanno i nervi saldi nei suoi confronti

rima conferenza stampa del Popolo della Libertà (Pdl) di Crema dopo il risultato eletto-rale delle amministrative che ha visto prevalere la coalizio-

ne di centrosinistra. Una conferenza stampa a tutto campo – presenti i consiglieri Renato Ancorotti, Simone Beretta e Laura Zanibelli con Enzo Bettinelli, coordinatore cittadino del partito - con il preannuncio di due al-tre conferenze stampa per le prossime settimane. Il Pdl ha molto da dire: «si parte e noi siamo pronti» annuncia Laura Zanibelli che è incaricata di re-lazionare alla stampa. «Gruppo e parti-to del Pdl hanno deciso di organizzare quattro commissioni di lavoro: Econo-mia e sviluppo; Istruzione, innovazione e impresa; gestione del territorio; wel-fare e cultura».

Ma non pare essere questo il motivo principale della conferenza stampa. Ci sono altre questioni su cui il Pdl vuole dire subito la sua. La prima. «Ci ha sfavorevolmente sorpresi l’intervento del sindaco Bonaldi nell’ultimo consi-glio comunale relativamente alla ac-cettazione delle dimissioni di un suo assessore (ndr: Alex Corlazzoli) peral-tro da lei scelto contro il parere di tanti. Le dichiarazioni – oltre al riferimento alla nota lettera anonima di denuncia

nei confronti dell’ex assessore- sem-bravano alludere a cose che noi non conoscevamo. Abbiamo comunque mantenuto un profilo basso rispetto a tutta la vicenda, e avremmo preferito che così avesse fatto anche il sinda-co».

Sull’argomento chiediamo chiari-menti a Simone Beretta, presente alla conferenza stampa come dirigente del partito. A quali cosa alludete? «Siamo poi venuti a conoscenza» risponde Beretta, «che non c’è stato solo la let-tera anonima, ma che successivamen-

te al sindaco era pervenuta una se-conda lettera – stavolta non anonima - in riferimento alla questione-Corlaz-zoli: avremmo preferito, sia pure riser-vatamente, esserne messi a cono-scenza».

Il commento politico in conferenza stampa: «Al posto di Corlazzoli il sin-daco ha nominato Paola Vailati asses-sore alla Cultura. E’ durato poco il bluff di tenere fuori dalla giunta i partiti. Ri-fondazione Comunista ha già ottenuto quello che voleva, il Pd è presente da subito in massa, il Sel deve solo porta-

re pazienza ma siamo certi che anche per loro, e giustamente, dietro l’angolo una qualche soluzione ci sarà. Forse qualche poltrona».

Seconda questione: il presidente del consiglio Matteo Piloni lo farà a tempo pieno? «Il ruolo non lo esige. A Crema mai nessuno prima d’ora ha svolto quella funzione cinque giorni alla settimana per tante ore al giorno. Speriamo di essere smentiti e che non ci sia nulla di vero: in un momento di difficoltà risparmiare sull’inutile ap-pannaggio pieno del presidente del consiglio non sarebbe male».

Una domanda sempre a Simone Beretta: con la presenza forse a tempo pieno del funzionario Pd Matteo Piloni in Comune, Sel ha sostenuto il rischio commissariamento politico del sinda-co e della giunta. Qual’è il vostro pare-re? «Lo vedremo col tempo. Per ora la mia impressione è esattamente il con-trario: è il Pd che rischia di essere oggetto di una sorta di commissaria-mento da parte del sindaco. E l’inver-sione del giudizio non ne attenua la gravità».

Terza questione: «Per Walter Della Frera, consigliere delegato allo sport, non è chiaro il ruolo. Un consigliere delegato rischia di essere sia control-lore (i compiti di indirizzo del consiglie-

re comunale) che controllato (i compiti gestionali tipici della giunta) di se stes-so e del proprio operato. Tanto è vero che - tentando di superare il bisticcio - l’assessore allo sport è - formalmen-te - lo stesso sindaco di Crema. Lo mettano in giunta: un posto vacante c’è».

Quarta questione a proposito del rinnovo del Cda della Fondazione S. Domenico in scadenza. «Nonostante l’attuale presidente Umberto Cabini abbia più volte manifestato l’intenzio-ne di lasciare l’incarico, riteniamo che in questo difficile momento la continu-ità sia invece essenziale, e che quindi valga la pena che tutti insieme lo si convinca a restare anche per il prossi-mo mandato».

Infine sul rischio soppressione del tribunale di Crema. Il Pdl lamenta che «in questi giorni il sindaco non abbia speso neanche una parola su tale ri-schio e non abbia sostenuto l’idea, avanzata dal presidente dell’Ordine degli avvocati Ermente Aiello, circa un raggruppamento con Treviglio e Cassano d’Adda, così da raggiungere i requisiti minimi per la sopravvivenza del tribunale a Crema». Si invita quindi il sindaco a promuovere quanto utile e necessario al raggiungimento dello scopo.

PIl Pdl sferra il primo attacco al centrosinistraCorlazzoli: che dice la seconda lettera? I bluff della Bonaldi. Piloni a tempo pieno? Cabini resti. Il ruolo di Della Frera

E’ teso e anche un poco ar-rabbiato il coordinatore del Pdl di Crema Enzo Bettinelli. Poi frena. «Se qualcuno» dice, «si aspettava dalla riunione del co-ordinamento cittadino, decisioni irrevocabili, tipo sconfessioni, scomuniche o espulsioni, si tranquillizzi: preferiamo guarda-re avanti piuttosto che attardarsi a sviscerare colpe o responsabilità indivi-duali». Però c’è chi chiede un rinnovamen-to di persone e di idee nel Pdl. Da Antonio Agazzi a Massimo Piazzi. «Ho una preoc-cupazione che dovrebbe avere chiunque nel Pdl: non compromettere ulteriormente la fiducia dei cittadini nel nostro partito e non disperdere le forze».

Come l’indicazione del capogruppo Pdl, Laura Zanibelli, a presiedere la com-missione Garanzia? «Esattamente. Il coor-dinamento cittadino del Pdl ha stigmatiz-zato la posizione contraria espressa da Antonio Agazzi. Non può un dirigente del partito quale è Antonio Agazzi disattende-re in modo pubblico e clamoroso l’indica-zione data; spero che ci ripensi e se ha qualcosa da dire lo faccia negli organi del partito». Insisterete sulla candidatura di

Laura Zanibelli? «Per quanto mi riguarda la risposta è sì; ha avu-to da noi una sorta di mandato esplorativo per verificare un possibile accordo sul suo nome da parte dei gruppi di minoran-za».

Sono in tanti ormai a preten-dere l’indicazione dei colpevoli per il risultato elettorale negati-

vo. «Personalmente ho dato la mia dispo-nibilità a dimettermi da coordinatore, ma nessuno mi ha censurato. Il motivo? Dal livello regionale a quello provinciale tutti sanno che le difficoltà maggiori del Pdl sono a livello nazionale: da lì viene in gran parte anche la nostra sconfitta a Crema. Chi afferma il contrario non è sereno nel proprio giudizio».

Assemblea degli iscritti e celebrazione rapida del congresso Pdl cittadino. Queste le richieste. Quali le risposte? «Per l’as-semblea degli iscritti nessun problema: fi-ne giugno o inizio luglio. Che sia però un’assemblea che guardi in avanti e non al passato. Quanto al congresso cittadino, sono mesi che lo aspetto anch’io: occorro-no tempi e regole precise che solo il partito nazionale è in grado di stabilire».

Le turbolenze attuali all’interno del Pdl cremasco sono lo specchio di un malessere che alligna da tempo all’inter-no del partito del coordinatore Enzo Bettinelli. Se ne fa carico ancora una volta Opimio Chironi che va al noccio-lo del problema: «Siamo ancora fermi a un coordinatore nominato dall’alto – Enzo Bettinelli - che a sua volta ha nominato i componenti del direttivo di partito fra gli amici degli amici. Fino che non si farà il congresso la situazione è bloccata e il colloquio politico fra gli iscritti e con i citta-dini rimane una illusione».

Rossi: «Pensavo che la mia presenza...»

Chironi: «Dobbiamo fare il congresso»

Renato Ancorotti

Laura Zanibelli Simone Beretta

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di Gionata Agisti

uove code hanno ca-ratterizzato nei giorni scorsi il traffico lungo la Paullese, soprat-tutto nel tratto di

competenza della Provincia di Milano, quello che da San Dona-to si dirige a Pantigliate e che costituisce il primo dei due lotti, che dovrebbe essere terminato entro il prossimo settembre, en-tro la fine dell'estate dunque.

In questo momento, è stato portato a termine l'80% dei lavo-ri. Per gli automobilisti, costretti a lunghi rallentamenti, che fanno sembrare lontanissimo il capo-luogo lombardo, ci vorrà ancora un po' di pazienza. Anche per-ché, completato questo tratto, dovrà poi essere affrontato il se-condo lotto, a sua volta diviso in due stralci: il primo, da Pantiglia-te al casello della Tem, tra Paullo e Zelo. Il secondo, che riguarde-rà il tratto urbano del Comune di Zelo, fino a Spino.

E qui subentra un problema di costi: se per il primo lotto ci sono voluti 82 milioni di euro e 57 ne sono già stati stanziati per il pri-mo stralcio del secondo, ne mancano altri 23,5 per l'ultimo

tratto. Ma non è finita qui. A quel punto, ci si troverà davanti il pon-te sull'Adda, quello di Spino per intenderci, e bisognerà riqualifi-carlo: un lavoro che richiede altri 20,5 milioni di euro e che è in capo proprio alla Provincia di Milano ma, in merito, non c'è al-cuna novità. In tutto fanno 44 milioni, per i quali, ad oggi, esiste solo l'indicazione di utilizzare eventuali ribassi dalla gara d'ap-palto per il primo stralcio.

Vanno meglio le cose nel no-stro territorio, come ci aggiorna il sindaco di Spino d'Adda, porta-voce dei Comuni dell'asta della

Paullese, Paolo Riccaboni: «Il primo lotto, Bagnolo-Dovera, dovrebbe essere terminato entro ottobre. Per quanto riguarda il secondo, che da Dovera arriva a Spino, è già stato finanziato e si sta lavorando al progetto esecu-tivo. Ci siamo incontrati a Crema con l'amministrazione provincia-le, per fare il punto della situazio-ne e, se si riusciranno ad appal-tare i lavori entro l'anno, per la prossima primavera aprirà il can-tiere». Il costo del secondo lotto ammonta a 55 milioni di euro, ri-spetto ai 68 occorsi per il primo: 38,45 milioni sono a carico della

Regione e 16,55 della Provincia.«Sono particolarmente soddi-

sfatto per come stanno andando le cose» commenta il sindaco Riccaboni. «Dopo aver ottenuto la copertura finanziaria per tutto il tratto cremasco, che mancava dal 2008 e grazie alla sinergia con la Provincia, i lavori proce-dono ora con regolarità. L'ammi-nistrazione provinciale ha stan-ziato soldi e ha costituito un'unità di progetto, con l'obiettivo di non avere soluzione di continuità tra il primo e il secondo lotto. Devo riconoscere al presidente Massi-miliano Salini di essersi sempre speso in prima persona, per il buon esito dell'operazione. Ri-mane la criticità del ponte. Spe-riamo di ridare copertura anche a questo tassello mancante, per cui un primo passo potrebbero essere proprio i ribassi d'asta sull'appalto per il primo stralcio del secondo lotto milanese. Quest'ultimo sforzo è necessa-rio, per completare un'opera ne-vralgica per tutto il territorio, so-prattutto con l'Expo in arrivo e all'interno del nuovo tessuto via-bilistico della Lombardia orienta-le, che prevede Tem, BreBeMi e i raddoppi di Rivoltana e Cassa-nese».

N

Ancoradisagi nel tratto milanese. Troppi. Ecco che cosa ci aspetta in un futuro fin troppo vicino

Paullese, 2 ore da Crema a MilanoObbligo di accorpamenti sotto mille allievi

La sentenza della Corte costituzionale numero 147 del 7 giugno 2012 ha di-chiarato illegittimo l’articolo 19 della legge statale 111 del 2011, quello che pre-vede il dimensiona-mento degli istituti scolastici sotto i 1000 studenti, emanato con la manovra estiva dell’anno scor-so. Una norma che aveva crea-to parecchie proteste in Lom-bardia, con la Regione che da un lato spingeva per accorpare anche oltre le richieste della leg-ge e il mondo scolastico che lamentava un’imposizione con-siderata assurda. «Prendiamo atto della sentenza della Corte costituzionale» commenta Ago-stino Alloni, consigliere regiona-le del Pd, «e chiediamo uno stop agli ulteriori accorpamenti

in corso. In Lombar-dia i piani di dimen-sionamento sono sta-ti approvati fra pole-miche di istituzioni scolastiche, famiglie e sindacati. Difficile tornare indietro, sen-za causare problemi ulteriori».

Con questa nor-mativa sono stati imposti tagli generalizzati a tutte le Regioni, non valutando la necessità di interventi mirati. Ciò ha spinto alcune Regioni (a presentare ri-corso, ritenendo la norma sul dimensionamento scolastico le-siva. «E invece la regione Lom-bardia, per fare la prima della classe, ha approvato più accor-pamenti di quelli previsti». Ma ora la sentenza di illegittimità dà ragione all’impostazione sugge-rita dal Pd e disattesa dal go-verno Formigoni.

È successo a Crema: un giovane, afflitto anche dalla grave crisi economica, da circa due anni senza un lavoro, aveva deciso di togliersi la vita. Erano le 14.30, quando sulla linea di emergenza 113, giungeva una chiamata da parte di un trentenne residente in città, che con evidente intenzione di suicidarsi voleva far conosce-re il motivo dell’insano gesto che stava per compiere.

«Afflitto dalla crisi economica, da circa due anni senza un lavoro, si sentiva inutile per la sua famiglia; un mutuo che non riusciva più a pagare, il pericolo di perdere la casa, un figlio a carico ed un altro in arrivo era un fardello troppo gravoso da sopportare; la depres-sione ha minato la sua lucidità». Provvidenziale è la chiamata al 113 e la prontezza dell’operatore, che per 15 minuti è riuscito a tratte-nerlo al telefono con l’intento di farlo ragionare e di localizzarlo, quindi sempre intrattenendo il giovane al telefono ha inviato sul posto due pattuglie della squadra volante, che intervenute tempe-stivamente lo hanno sollevato di peso è liberato dalla corda che lo stava asfissiando.

Il personale del 118 lo ha trasportato al pronto soccorso. Scon-giurato il pericolo di vita, è ora trattenuto in osservazione.

Alloni (Pd): «Bocciata la norma sul dimensionamento scolastico»

Salvato da una morte certa

Crema Sabato 16 Giugno 2012 13

È stato l'ex presidente Giuseppe Capellini ad aprire i lavori dell'assemblea della Libera Artigiani, durante i quali l'associazione, lo scorso 3 giugno, ha approvato il consuntivo del 2011, il bilancio di previsione per l'anno in corso e il programma per il prossimo quadrien-nio. Dopo tre mandati, per un totale di dodici anni, Capellini ha passato la mano a Marco Bressanelli, che potrà comunque contare sui consigli del suo predecessore, rimasto in giun-ta. Accanto a Bressanelli, al tavolo della presi-denza, i suoi due vice: Agostino Provana e Cristian Tacca, il presidente del Collegio dei Revisori dei conti, Paolo Bertolotti e il segreta-rio dell'associazione, Giuseppe Zucchetti.

«Sono convinto che il rinnovamento che verrà e la coesione del futuro consiglio sapran-no dare maggiore slancio alla nostra azione»ha dichiarato il nuovo presidente. «Non dobbiamo perderci d'animo, perché la crisi peggiore è quella in cui manca la speranza e la volontà di uscirne. La nostra associazione vanta giovani soci con alti livelli di scolarizzazione, un aspet-to molto significativo, che rafforza il livello cul-turale e di competenze professionali della no-stra categoria».

Per tenere il passo in un mercato ormai glo-bale, bisogna essere sempre pronti alle novità che si rincorrono, tramite una formazione con-tinua, costante e puntuale. È per questo che la Libera artigiani intende puntare sull'apprendi-stato: «Si tratta di uno strumento ormai indi-spensabile a tutti i livelli e della cui importanza sembra essersi finalmente accorto anche il le-gislatore. In Italia, vi sono decine di mestieri,

che sono alla base della fortuna del made in Italy, eppure i posti vacanti sono circa 170mila. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che nes-sun lavoro è umile».

Di fronte alla crisi e alla recessione, occorre una struttura preparata e pronta a rispondere alle molteplice esigenze degli associati. «An-che in questo caso occorrono un aggiorna-mento e una formazione continua e so che la volontà non manca. Il mio obiettivo è quello di razionalizzare ancora di più gli incarichi e gli impegni di ciascun consigliere. Dobbiamo far diventare ogni membro del consiglio un esper-to della categoria che rappresenta e dovremo essere noi a convocare assemblee di catego-ria. Saremo in pochi all'inizio, ma i contenuti che sapremo inserire serviranno ad allargare la platea».

C'è poi il capitolo relativo allo statuto, per cui il nuovo presidente ritiene necessario un adeguamento, dal momento che l'ultimo risale al 1995. «Non sarà un lavoro breve, perché vogliamo che sia partecipato e condiviso, per

cui istituiremo una commissione apposita». Da parte di uno degli associati, Giacomo Gorlani, è stato espresso un sì convinto alla riforma dello statuto: «Un'esigenza che si avvertiva da tempo» ha precisato. Gorlani aveva sostenuto la candidatura a presidente di Bruno Paggi, lo sfidante di Bressanelli. «So che ha presentato le dimissioni, come atto dovuto, visto il risulta-to alle elezioni. Auspico però che il consiglio le respinga, per non disperdere un patrimonio importante, quanto a competenza e moralità». Un invito, quello alla collaborazione e all'unità, che è stato raccolto dallo stesso presidente, il cui intento è quello di fare tutto il possibile per garantire l'armonia all'interno della Libera. Il consuntivo dell'associazione registra un avan-zo di 3mila e 339 euro, mentre per il 2012 se ne prevedono 16mila. Sempre per l'anno in corso, è previsto un aumento dell'attività formativa e dei servizi prestati agli associati, per un totale di 210mila euro, rispetto ai circa 185mila del 2011.

Gionata Agisti

Anche nella Libera Artigiani è cominciato il rinnovamentoIl neo presidente Bressanelli

Agostino Alloni

Paolo Bertolotti, Agostino Provana, Marco Bressanelli, Cristian Tacca, Giuseppe Zucchetti

Due anni senza lavoro, voleva impiccarsi

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CremaSabato 16 Giugno 201214

Grazie alla collaborazione con il sistema delle Camere di Com-mercio Lombarde, e in questo caso specifico con Promos Mila-no, il Polo della Cosmesi si avvia a consolidare la sua presenza in-ternazionale sui mercati emer-genti. Dopo le partecipazioni de-gli scorsi anni alla fiera di settore Cosmoprof Asia, è ora il momen-to del Brasile che si attesta come mercato in rapida crescita per quanto riguarda la produzione di cosmetici. Nel corso della scorsa settimana si è svolta una missio-ne economica dedicata a due imprese del Polo della Cosmesi: Nastritex, specializzata nella pro-duzione di tele per la compattatu-ra delle polveri e Tecnoautoma-zione, produttrice di macchinari specifici per il settore cosmetico.

Entrambe piccole aziende, hanno voluto investire sulla missione economica per approcciare in modo strutturato il mercato brasi-liano come fornitori di soluzioni tecnologiche, incontrando una decina di potenziali clienti rap-presentati sia da grandi aziende locali sia da aziende di medie di-

mensioni ma che hanno comun-que dimostrato un grande inte-resse per le competenze e le ca-pacità tecniche delle aziende ita-liane.

Fondamentale è stato il sup-porto fornito dall’ufficio di San Paolo di Promos, che ha affian-cato gli imprenditori in ogni fase

della missione, rendendo più agevole per realtà aziendali pic-cole l’organizzazione e la gestio-ne degli appuntamenti business to business. Il risultato finale è stato molto lusinghiero. Si con-ferma sempre più vincente la strategia incentrata sull’interna-zionalizzazione.

È iniziato il corso di Operatore alle lavorazioni casearie (casaro), promosso dallo IAL Lombardia sede di Cremona, (Innovazione Apprendimento Lavoro), all’istitu-to Scuola casearia di Pandino, che si propone di formare tecnici operatori caseari, fornendo com-petenze nuove a persone in cerca di una ricollocazione lavorativa diversa, rispetto al settore di pro-venienza. L’operatore delle lavo-razioni casearie è una figura in grado di garantire la produzione di prodotti caseari freschi e sta-gionati, operando sull’intero pro-cesso di trasformazione del latte,

dalla pastorizzazione, alla caglia-ta, alla filatura, alla formazione e stagionatura, utilizzando meto-dologie e tecnologie specifiche,

nelle diverse fasi di lavorazione.Il corso, della durata di una setti-mana, si articolerà in cinque mo-duli: ricevere il latte ed analizzar-

ne le caratteristiche; eseguire le fasi di lavorazione del latte e del siero; salare e stoccare le forme; eseguire la scrematura del latte e del siero e la burrificazione della crema; rispettare il sistema di ga-ranzia dell’igiene e della pulizia del luogo di lavoro.

Accanto alla parte teorica affi-data ai docenti Andrea Alquati, Carla Bertazzoli, Franca Civar-di e Davide De Carli, ci saranno le produzioni nel caseificio didat-tico sotto la guida del tecnico Giovanni Folini e le analisi nel laboratorio di chimica a cura della professoressa Silvia Panigada.

Festeggiamenti per gli 85 anniBANDA DI PANDINO - SABATO IL CONCERTO

hit Spa (Vacuum and Hydraulic Pro-ducts Italy), azienda del gruppo Bosch in Italia, ha ricevuto, nella persona di Giovanni Marotta - ammi-nistratore delegato di VHIT Spa - il

«Premio dei Premi», istituito dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Il «Premio dei Premi» è un riconoscimento assegnato alla capacità imprenditoriale e volto a incentivare l’attività creativa affinché si sviluppi una cultura del cambiamento all’interno delle aziende.

VHIT è specializzata nello sviluppo, produ-zione e commercializzazione di prodotti per il settore automotive, fra cui pompe del vuoto per il sistema frenante delle vetture e dei veicoli commerciali, pompe olio motore, pompe car-burante diesel e dispositivi idraulici per il siste-ma frenante dei trattori. Nel 2007 è stata inau-gurata la nuova sede a Offanengo, che si svi-luppa su una superficie di 36.200 metri quadri, di cui 21.700 coperti, con una capacità produt-tiva annua di circa 5 milioni di pompe l’anno.

VHIT Spa conta oltre 450 collaboratori ed è il centro di competenza mondiale del gruppo

Bosch per la ricerca, la produzione e la com-mercializzazione di pompe a vuoto per autovei-coli. VHIT fornisce tutte le principali case co-struttrici automobilistiche in tutto il mondo, fra cui: Audi, Fiat, Lancia, Jeep, Chrysler, Ford,

Mercedes, Porsche, Wolkswagen. Infine rice-vuto due certificazioni per la qualità (ISO 9001:2008 e ISO/TS 16949:2009) e una certifi-cazione per la sicurezza e l’ambiente (ISO 14001:2004).

La presidenza del Consiglio consegna l’ambìto rionoscimento ai cremaschi della Bosch

Vhit Spa: «Premio dei Premi» 2012V

Giovanni Marotta, amministratore delegato Vhit. A destra, la sede di Offanengo.

Missione economica in Brasile - San Paolo: i primi passi delle piccole aziende

Sabato il Corpo Bandistico di Pandino, festeggia i suoi 85 anni, con una grande serata di musica che si terrà nell’area interna del Castello Visconteo a partire dalle 21,15. Per l’occasione ci sarà la possibilità di prendere parte a un concerto lirico, al quale oltre ai 53 elementi del Corpo Bandistico di Pandino, diretti dal maestro Mar-co Pozzi, parteciperà il Coro Ponchielli Vertova di Cremona, diretto dalla maestra Patrizia Bernelich.

Una ragione in più per godere dell’ottima musica e festeggiare l’importante ricorrenza. L’ingresso sarà libero. In programma altre esibizioni: 13 luglio a Vaprio d’Adda, 16 settembre a Romanengo, 23 settembre al Santuario di Caravaggio.

Polo della Cosmesi verso un mercato in grande crescita

Vuoi fare il casaro? E’ iniziato il corso a Pandino

Lavoro degli studenti del GalileiHUMANA-MENTE

I ragazzi delle 2A, 2C e 2E dello Scientifico delle Scienze Appli-cate «G. Galilei» hanno presentato il progetto «Humana-mente», patrocinato dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Sfondo di quest’anno il concetto di «Humanitas», ovvero la capaci-tà di entrare in relazione e in sintonia con tutto ciò che ruota attorno alla nostra esistenza. Un percorso approfondito in classe dai do-centi Raffaella Sangiovanni e Paolo Carbone. Grazie anche al contributo di Paolo Gennari, esperto di linguaggi multimediali, gli studenti hanno realizzato videopoesie, lavorando sulla capacità di mixare codici linguistici diversi (immagine, voce, musica, testo, grafica) per raccontare le emozioni suscitate in loro dalla poesia.

Domenica, il tango argentinoMILONGA DI SANTA CRUS

Domenica 17 giugno, inagurazione spazio all'aperto della Milonga, con musica live. Infatti, la scuola di Santa-crus di tango argentino, è lieta di ospi-tare nello spazio esterno dell'Arci di Santa Maria (in via Mulini), Annamaria Musajo e il trio con la partecipazione del maestro Paciti al bandoneon. Musi-calizza la "Patty". Inizio serata ore 21, termine ore 24. Come di consueto, previa prenotazione, sarà possibile ce-nare dalle 20. L’altra Milonga estiva è organizzata per il 7 luglio e si chiama «Milonga Solidale» e rappresenta la grande festa di fine an-no della scuola di Tango argentino della milonga di Santacrus con l’esibizione dei maestri Alberto Scarico e Sarina Rovelli. Anche in questa occasione musicalizza la «Patty» e si potrà ballare dalle 20 alle 24. Musicalizza LA "PATTY". Previsto bouffet di torte e salatini. Il ricavato della serata verrà devoluto all'associazione donne contro la violenz di Crema. Per ulteriori informazioni: Renata 338-1980563.

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Crema Sabato 16 Giugno 2012

di Gionata Agisti

rutto affare quanto capitato a Trescore alla fine della settima-na scorsa. Protagoni-sti sei ragazzini, che

forse sarebbe meglio chiamare bambini, visto che solo uno di loro ha raggiunto i 14 anni di età. Questo particolare aggrava la situazione e, se possibile, la ren-de ancora più inquietante. Erano circa le 22 di venerdì sera, quan-do in paese, lungo via Milano, un cinquantenne cremasco, alla guida di una Panda, ha avvertito un urto improvviso al parabrez-za. In un attimo, le schegge han-no ferito il conducente a un oc-chio, alla mano destra e al piede sinistro. Si può immaginare il panico dell'autista che, frenando istintivamente, è poi riuscito ad accostare.

Non c'erano altre auto in cir-colazione in quel momento, che avrebbero potuto essere coin-volte nell'incidente ma la trage-dia è stata comunque evitata per un soffio. Una volta sceso dall'auto, l'uomo ha subito chia-mato ambulanza e carabinieri, a cui ha saputo dare un'indicazio-ne fondamentale: aveva visto delle bici allontanarsi. Non c'è voluto molto perché le forze

dell'ordine riuscissero a rintrac-ciare i sei che, da parte loro, hanno subito ammesso di aver fatto una stupidaggine. Come divertimento della serata, infatti, avevano pensato bene di lancia-re pietre, nascosti a lato della strada e, prima dell'incidente, avevano già colpito un altro paio di automobili, senza danni.

Questo episodio riporta alla mente l'analoga catena di gesti che si erano succeduti negli anni Novanta e che riguardavano il lancio di pietre dai cavalcavia delle autostrade, un incubo che sembrava relegato nel passato. A quanto pare, i protagonisti del-la vicenda di Trescore non ave-vano intenzione di fare del male

a nessuno ma questo, come detto, lascia una traccia di in-quietudine, perché sembra im-plicare una mancanza di discer-nimento e di senso del limite. «Fenomeni di questa gravità so-no rari nel nostro territorio» com-menta il maresciallo dei carabi-nieri di Crema, Giovanni Venta-glio. «Finora, abbiamo registrato episodi di vandalismo e di bra-vate, tutto sommato tipiche per ragazzi di quell'età: danneggia-mento di parco giochi e consu-mo smodato di bevande alcoli-che. Certo, c'è stata una dege-nerazione dei comportamenti che, tuttavia, non è allarmante».

«Direi, perciò» continua il ma-resciallo, «che siamo di fronte a un fenomeno isolato, ma di cui tenere conto, per non sottovalu-tarlo. In questo caso, non si trat-ta di ragazzi difficili, estraniati dal contesto sociale. Probabil-mente, hanno agito per noia o per gioco, non accorgendosi della gravità della loro azione, se

non dopo averla compiuta». I genitori, chiamati in caser-

ma, hanno provveduto a sgrida-re i propri figli e c'è da sperare che la lavata di capo non si sia fermata lì. Ad ogni modo, saran-no proprio i genitori a dover ri-spondere dei danni subiti, in quanto il malcapitato autista ha deciso di sporgere denuncia.

I figli, infatti, sono troppo pic-coli per essere perseguibili legal-mente, a parte il più grande, 14en-ne, che è stato se-gnalato alla Pro-cura dei minori per danneggia-mento, lancio di oggetti pericolosi e lesioni. A non sentirsela di col-pevolizzare solo i genitori è an-che l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Trescore, Gian-mario Mazzini: «Ci sono sicura-mente delle responsabilità da parte loro ma, a essere onesti,

se due genitori sono costretti a lavorare entrambi, dobbiamo ri-flettere anche sui valori che sta trasmettendo questa nostra so-cietà, perché i ragazzi imparano alla svelta, nel bene come nel male. Dopodiché, le famiglie de-vono sicuramente rimboccarsi le maniche, perché non è possibile che ragazzi di quell'età siano fuori casa a qualsiasi ora. Do-

vremmo anche smetterla di pren-dere le difese dei nostri figli a ogni occasione e mi ri-ferisco all'ambito scolastico, dove spesso e volentie-ri si tende a incol-pare l'insegnante

quando prende provvedimenti nei confronti degli alunni. Credo, però, che la lezione ricevuta da questi ragazzi sia loro servita: penso che l'esperienza di essere portati in caserma sarà ricordata come un monito».

B

I carabinieri di una stazione del Cremasco hanno sorpreso nel parcheggio davanti la scuola 12 studenti, tre ragazze e nove ragazzi, tra i 14 ed i 18 anni. I ragazzi hanno ammesso di aver tutti fumato delle sigarette confezionate artigianalmente con stupefacente del ti-po hashish. Tutti sono stati segnalati alla prefettura per l’instaurazio-ne del procedimento amministrativo di recupero previsto per i tossi-codipendenti, proprio per arginare, ridurre la problematica appena riscontrata, con maggiori aspettative di risultati.

Non tutti saranno allo stesso livello di rischio, qualcuno avverte malori al primo assaggio, altri percepiscono il danno solo alla distan-za. Il tempestivo e doveroso intervento dei carabinieri sicuramente avrà benefici effetti sul futuro dei giovani e dei familiari ponendoli di fronte alla problematica. Le sostanze oggi sul mercato, offerte in abbondanza, hanno un effetto devastante per le facoltà intellettive, psicologiche e sociali del giovane che le sperimenta.

Lanciano i sassi, rischiano di brutto15

Sorpresi a fumare spinelliUna tecnica collaudata; al fine settimana

raggiungeva il nord Italia e si presentava in grossi centri commerciali contrattava l’ac-quisto di materiale elettronico e informati-co, tra cui televisori , Iphone computer por-tatili, macchine fotografiche videocamere eccetera, chiedeva di poter accedere al fi-nanziamento e presentava i documenti falsi dei quali si era munito per l’occasione. Quindi si portava in un altro centro commer-ciale, distante dal primo e dopo aver ripetu-to lo schema della trattativa, si accertava che la finanziaria erogante non osse la stes-sa della precedete truffa, quindi procedeva con il nuovo acquisto di merce che poi tra-

sportava al sud e rivendeva alla metà del suo valore reale.

A Crema, in via Cresmiero, è però stato controllato dalla squadra volante che ha notato un piccola discrepanza nei dati, un errore che gli è costato caro, poiché il suc-cessivo approfondimento ha consentito di trovare tutto il kit della truffa, costituito da patente di guida falsa, tessera sanitaria falsa, buste paga false nonché i contratti sotto falso nome del finanziamento per l’ acquisto degli oggetti ritrovati: un televisore da 32 pollici, un computer portatile, un tele-fono cellulare Iphone 4S, una macchina fo-tografica e altri piccoli oggetti per un valore

commerciale di circa 3000 euro. Le indagini della Volante hanno accertato che l’uomo aveva a carico anche un decreto di perqui-sizione della procura della Repubblica di Padova, per una truffa commessa con le medesime modalità in quella città, nonché di trovare un elenco dettagliato dei centri commerciali da colpire, 10 in tutto tra i qua-li 8 nella provincia di Cremona e due in quella di Mantova. Le truffe già accertate sono due e risultano consumate a Castel-verde e a Gadesco Pieve Delmona, mentre gli obiettivi ancora da colpire sul Cremasco erano stati individuati in Madignano, Ba-gnolo, Capergnanica e Crema.

Bloccato in centro città un truffatore: i suoi obiettivi

E’ successo a Trescore. I protagonisti sono sei ragazzini (uno solo ha 14 anni). Un automobilista rimasto ferito

dodici studenti segnalati al prefetto Il 33enne di origine napoletana, fermato con falsi documenti di identità, truffava i centri commerciali

L’uomo non vuole perdonarli e ha sporto denuncia

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" precisazione

Le inesattezze di nollisulla questione dell’imu

Egregio direttore, l’intervista all’assessore Nolli a cura di Martina Pugno pubblicata sull’ultimo numero del suo giornale riporta la se-guente affermazione da parte del no-stro amministratore: «Voglio comun-que ricordare che prima l’Ici era allo 0,5, ma era interamente comunale. Oggi l’Imu è all’80% statale». Può es-sere che esigenze di spazio abbiano eliminato elementi importanti del di-scorso, stravolgendo il senso e la so-stanza della affermazione, ma per cor-rettezza di informazione, senza entrare nel merito delle singole imposte, vorrei precisare: l’Ici precedentemente allo 0,5% è sostituita dall’Imu allo 0,4% ed è interamente comunale (codice 3912 sul modello F24), le precedenti impo-ste Ici su fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli con aliquote variabili dallo 0,5 allo 0,7 o allo 0,9%, già inte-ramente comunali, sono sostituite dal-la imposta Imu allo 0,76% di cui 0,38% vale a dire la metà (codice 3915, 3917, 3919 sul modello F24) va allo Stato mentre il restante 50% va al Comune (codici 3914, 3916, 3918 sul modello F24). Un banale, molto banale, far di conto dice che allo Stato va una quota significativamente inferiore al 50% del gettito dell’imposta e comunque non superiore al 50% nel caso di non ver-samento dell’Imu allo 0,4%. Ben di-stante dall’80%.

Giorgio Mancinicremona

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" repLica di noLLi

il comune ricava dall’imuquanto tagliato dal Governo

Egregio direttore, l’Ici abitazione principale, a Cremona pari allo 0,5 per mille, era stata abolita dal Governo Berlusconi; i cittadini non pagavano più l’Ici, ma lo Stato trasferi-va al Comune esattamente la stessa cifra (circa 5 milioni di euro) a compen-sazione del mancato gettito. Con l’in-troduzione dell’Imu il Governo ha rein-trodotto l’imposta a carico dei cittadini con aliquota standard allo 0,4; contem-poraneamente ha tagliato al Comune di Cremona il trasferimento equivalente all’incasso presunto dell’Imu pari allo 0,4 (e cioè ha tagliato 5 milioni di euro). Pertanto ciò che il Comune incasserà con lo 0,4 dell’Imu compenserà esatta-mente il taglio dei trasferimenti dallo Stato quindi, visto che la matematica non è un’opinione, al Comune rimane, quale incasso netto, la differenza tra lo 0,4 (che compensa solamente il taglio) e lo 0,5 (aliquota applicata dal Comune per l’abitazione principale) e cioè uno 0,1 pari al 20% dell'intero gettito Imu sulle abitazioni principali, mentre il re-stante 80% compenserà solo quanto lo Stato avrebbe dovuto al Comune di Cremona. Non intendo aggiungere altro per rispetto ed educazione.

roberto nolliAssessore al Bilancio***

" confcoMMercio

siamo sicuri che l’imu saràun nuovo freno alla crescita

Egregio direttore, sento il dovere di rivolgermi al sindaco Perri, per sensibilizzarlo in merito alla questione dell’Imposta municipale uni-ca (Imu) e alle ricadute pesantissime che la sua applicazione potrebbe avere sulle nostre imprese, sull’economia e sull’occupazione. Siamo convinti che l’Imu rappresenterà un ulteriore freno alla crescita e alimenterà recessione e crisi. Insieme all’aumento dell’Iva finirà con il condizionale pesantemente e in negativo l’economia del Paese e deter-minerà la chiusura di tantissime attività che, specie nel nostro territorio, sono un importante presidio di vivibilità e un insostituibile servizio alle fasce deboli della popolazione. Il meccanismo pre-visto dall’imposta è costruito in manie-ra da spingere le amministrazioni co-munali ad applicare le aliquote maggio-rate. Non si tratta di cifre irrilevanti, ma

di esborsi cospicui, significativi nel bi-lancio di attività economiche e famiglie. I nostri imprenditori, in gran parte pic-coli e piccolissimi, dovranno sopporta-re quindi un doppio onere aggiuntivo, quello relativo agli immobili strumenta-li all’impresa e quello della propria abi-tazione personale. Questo ulteriore tri-buto va ad appesantire una pressione fiscale (già oltre il 45%), che è da tempo ormai insostenibile per le nostre azien-de, gravate come sono da numerosis-simi altri adempimenti e dalla relativa burocrazia il cui peso è tanto maggiore quanto più piccola è l’azienda. Il paga-mento dell’Imu, temiamo, non sarà so-stenibile dalla maggior parte delle im-prese del nostro sistema economico e sociale che ha visto i propri risparmi erosi dal perdurare della crisi. Inoltre l’onere che graverà su quasi tutte le famiglie determinerà un’ulteriore bru-sca frenata per i consumi, da tempo in forte contrazione. La riduzione, secon-do le più recenti stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, farà regi-strare nel corso del 2012 un ulteriore -3,2% ed anche il 2013 non si prean-nuncia in risalita (non si dimentichi che il mercato interno vale l’80% del Pil, anch’esso in calo dell’1,3% nel 2012). Per queste ragioni, chiedo di salva-guardare le imprese nell’applicazione dell’Imu e nella definizione (o nell’ade-guamento) di tutte le altre imposte lo-cali. In particolare, per quanto riguarda gli immobili, ove possibile, chiediamo la non applicazione del tributo o, quan-tomeno, un considerevole abbattimen-to delle aliquote e dei moltiplicatori re-lativi alla rivalutazione delle rendite catastali. Certo del sostegno che vorrà dare alla nostra iniziativa, la ringrazio e e invio cordiali saluti.

claudio pugnoliPresidente Confcommercio di Cremona

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" provocazione

speriamo che Guspertinon vada in ferie

Egregio direttore, oltre che affezionato lettore suo e del suo giornale , sono tra gli estimatori del geometra Anselmo Gusperti, abituale protagonista della rubrica delle lettere de “il Piccolo” come di tante altre pub-blicazioni. Egli, con cadenza come mi-nimo quotidiana , ci diverte, ci istruisce, ci diletta, ci ammonisce, ci critica, ci loda, ci riprende, ci invita, ci stimola, ci appisola su tematiche che spaziano sull’intero scibile umano. Però è anche vero che da tempo si è particolarmente concentrato sulla politica, sulle istitu-zioni, sulle ricorrenze e sui personaggi storici, sulle tecniche di buongoverno, sui tagli e i sacrifici (degli altri), sulle in-famie berlusconiane e sulle virtù di Ma-rio Monti. Da buon repubblicano imme-more dei tempi del pentapartito, trova sempre una parolina elegante o una

frase gettata lì per ricordarci che i pro-blemi di oggi del Paese risalgono ov-viamente a quei tempi, con l’eccezione del suo partito che si limitò ad esprime-re un presidente del Consiglio e a con-dividere le responsabilità di governo per tutta quella parentesi storica. Ma sempre e solamente, direbbe il buon Gusperti con un ruolo moralizzatore. Che infatti è stato riconosciuto e pre-miato dagli elettori che al partito del geometra Gusperti continuano a tribu-tare non indifferenti consensi elettorali. Ora penso di riflettere la preoccupazio-ne mia e di altri fedeli lettori di Gusper-ti, al pensiero che la stagione vacanzie-ra che si avvicina a grandi passi, possa interrompere il flusso di elucubrazioni, di esortazioni, di produzione intellettua-le dell’onnipresente e onniscente geo-metra. Concludo quindi con un’esorta-zione: resista, geometra, resista, non permetta che la calura rallenti la sua indefessa inclinazione alla scrittura. Se no, noi poveri e indifesi lettori, come faremo a barcamenarci in questo mon-do impazzito senza le sue esaurienti, immancabili, infaticabili, opinioni?

danilo Lacchinicremona

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" critica

il comune è diventatoun muro di gomma

Egregio direttore, Luci nei suoi due anni di vita ha sempre scritto parecchio. Tutti i suoi interventi, scritti ed in video, li potete trovare nel sito. Ultimamente scriviamo un po’ me-no ma non perché ci siano meno motivi per essere polemici. La città è sempre sciatta, sporca, inquinata, in preda agli appetiti cementificatori dei soliti noti. Il fatto è che la nostra amministrazione adotta la politica del muro di gomma: evita di rispondere o di intervenire negli incontri ma, cosa assai più grave, non cerca nemmeno di risolvere le criticità segnalate. Ora l’incapacità d’ascolto rischia di diventare endemica e general-mente estendibile ad associazioni e cittadini. Il 7 febbraio 2012 Luci ed altre 14 associazioni cittadine hanno posto al sindaco ed al suo neo nominato pre-sidente Aem una domanda pubblica (nel documento Manager a Cremona: 70.000 contro 7.000.000). Si chiedeva, dopo aver ricordato i siti da bonificare e la costruzione in corso di un nuovo im-pianto che brucerà scarti legnosi – che senz’altro contribuirà a migliorare la drammatica situazione dell’inquina-mento (sob!) – di mettere in atto almeno entro la fine dell’anno corrente la rac-colta differenziata e dell’organico porta a porta in tutto il Comune di Cremona e di relazionare con precisione quanto del materiale che verrà raccolto sarà effet-tivamente riciclato. Pensate che ci sia stata una doverosa risposta chiara e pubblica? No, niente. Il 19 maggio 2012

a SpazioComune si è tenuta un’impor-tante conferenza stampa indetta da 16 associazioni sullo stato dell’aria a Cre-mona ed alle iniziative da intraprendere per cercare una soluzione. Seppur invi-tati, pensate che i nostri amministrato-ri si siano fatti vedere? No, nessuno, nemmeno l’assessore all’ambiente. Comprensibile. I nostri sono oberati di lavoro: visite di massa al Pontefice, no-mine di dirigenti non necessari e stra-pagati, aumento dei loro stipendi (poi fortunatamente ridotti per cause di “forza maggiore”), autorizzazione di opere inutili e dannose per l’ambiente (come il “bioinceneritore” Lgh, la “stra-da sud”, i casermoni nel parco del Mor-basco, etc.), protocolli bidone per fin-gere di far qualcosa contro l’inquina-mento. L’annunciata e mancata costi-tuzione di parte civile del Comune al processo contro Tamoil (con standing ovation degli on. Pizzetti e Fontana, Rossoni e resto della casta al comple-to) è la ciliegina finale. Poi è facile veni-re a mettersi alla testa della biciclettata di protesta in cerca di facili consensi e di una falsa coscienza ambientale sen-za muovere un dito nemmeno per le ciclabili che gli organizzatori chiedeva-no sicure e collegate. Qualcuno le ha viste? A noi non resta che sperare che i cittadini cremonesi aprano gli occhi e si sveglino dal lungo letargo.

Luci (Laboratorio urbano di civica iniziativa)

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" poLeMica

Uno spettro si aggira per cremona: è il piano d’ambito

Egregio direttore, si dice che gli esseri defunti tornino tra i viventi ad ossessionarli quando qual-cosa nel loro triste trapasso si sia in-ceppato. Di solito causa dell’inceppa-mento è una azione fraudolenta o vio-lenta; possono esservi zone d’ombra, segreti celati sulle cause vere della di-partita; altre volte è il mero rimpianto di qualche penoso sentimento restato inespresso a chiamare il deceduto a nuova precaria ed evanescente vita. Spesso, quasi sempre anzi, l’evocazio-ne viaggia sulle possenti ali di arcane formule magiche, che traggono forza da millenni di oscura e raggelata sa-pienza. Anche noi a Cremona, nel no-stro piccolo, abbiamo i nostri maghi. Forse non saranno espertissimi, ma onore al merito, ci provano. Gli ingre-dienti ci sono tutti, a partire da un piano d’ambito cadavere a cui nessuno col-pevolmente ha mai dato onorata sepol-tura. Le formule magiche usate dal presidente Salini per l’evocazione non sono proprio antichissime, sono per la verità copiate di sana pianta dalle carte di una cara e (questa sì) vecchia amica, la strega Formigona. Che a dire il vero in quest’ultimo periodo non se la passa benissimo; assiste da mesi a un’eca-

tombe di nani, folletti e stregoni, tutti figli suoi, stroncati nel fiore degli anni dalla fata Intercettina. C’è di che depri-mersi, viene quasi voglia di smetterla con le vacanze regalate sugli yacht. Ma torniamo agli spettri nostri. Il problema ora è che il maghetto incauto legge le carte, ne trae la formula, la passa al suo Ufficio Declamazione Formule Magiche e il cadavere si muove, sì, ma non rina-sce. Geme, si contorce, s’aggira pian-gendo per le strade: il viandante che vuol essergli di conforto con una frater-na pacca sulla spalla l’attraversa di tut-to il suo braccio e si ritrae attonito, smarrito e un po’ pallido. “Oh incorpo-rea forma, di che ti dogli?”. “Fui un tem-po roboante piano d’ambito, da molti voluto, da pochi osannato, dai più di-sdegnato. Ebbi in me due colpe, due macchie dalle quali i miei stolti e male-voli creatori non vollero emendarmi (e per alcuni ero anche un po’ sovrappe-so, ma l’estetica che conta?): e fu così che venni fulminato sul mio sentiero da decine e decine di ripetuti voti negati-vi”. “Dunque ora, che fai tra noi?”. “Fui tolto dal mio sonno eterno da un mago testardo che non poteva accettare la mia dipartita e pronunciò formule tratte da un libro sgangherato (la Regional Legge Ventesimasesta) che ha più falle del Titanic (riposi anch'esso in pace). Deh, viandante, ti prego, implora a no-me mio chi mi ha risvegliato di lasciarmi ove giacevo, che io possa tornare a decompormi in pace. Null’altro chiedo, solo un atto di pietà». Uno spettro s’ag-gira per Cremona. Se hai ventura d’in-crociarne il passo, viandante, riaccom-pagnalo da chi l’ha destato.

comitato acqua pubblica del territorio cremonese

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" iL sindaco di creMa

ci opponiamo con forzaallo sfratto del cre

Egregio direttore, ha inviato una comunicazione alle Dire-zioni generali Agricoltura e Patrimonio di Regione Lombardia in merito all’an-nunciato sfratto del Centro di Riabilita-zione Equestre sito dall’area “Stalloni” dal 1° gennaio 2013. Nella lettera ho precisato che il Cre rappresenta un pa-trimonio per la nostra città ed un presi-dio di grandissimo valore sociale, dal momento che svolge attività a benefi-cio di soggetti diversamente abili, in un contesto di grande pregio, facilmente accessibile, tradizionalmente deputato anche a questo tipo di offerta. Ho inol-tre riaffermato a nome della nostra co-munità l’esigenza di mantenere il Cre presso la struttura degli Stalloni, quale che sia il futuro assetto della medesi-ma, appunto per l’imprescindibile valo-re sociale del Centro, precisando che a tale scopo, in quanto amministrazione appena insediata abbiamo già fissato una serie di incontri con Regione Lom-bardia e con Infrastrutture Lombarde per studiare e definire possibili scenari per una destinazione condivisa di tutto il plesso, oggi di proprietà di Regione Lombardia, salvaguardando la voca-zione sociale del medesimo, ma anche una prospettiva di sicura sostenibilità economica. In coclusione chiedo di vo-lere soprassedere rispetto al recesso intimato al Cre.

stefania BonaldiSindaco di Crema

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" per i Lavoratori

riconosciamo la tuteladell’infortunio in bici

Egregio direttore, Fiab Biciclettando Cremona ha inviato al sindaco Oreste Perri e al presidente del Consiglio comunale Alessio Zanardi una richiesta di adesione alla campagna “In itinere lanciata” dalla FIiab (Federazione italiana della bicicletta). Più in generale si chiede il riconoscimento “sempre e comunque” della tutela dell’infortunio in itinere in bicicletta per quel lavoratore che incorre in un infortunio nel percorso casa-lavoro. Riteniamo questo ricono-scimento un modo per promuovere l’uso quotidiano della bicicletta e quindi un atto di civiltà per migliorare la vivibi-lità delle nostre città.

piercarlo Bertolotti Presidente Fiab Biciclettando Cremona

Buongiorno avvocato, mi piace fare fotografie e vorrei appunto riprendere mio fi-glio durante la recita scola-stica organizzata dall’asilo che frequenta. Vorrei sape-re se sorgono problemi per la privacy, considerando che le immagini verranno anche caricate sul mio pro-filo Facebook.

adriano***

La questione che mi pone è particolarmente delicata in quanto, durante la recita scolastica oltre all’immagine di suo figlio c’è il rischio di riprendere anche gli altri bambini. Nessuna conse-guenza se l’immagine si rife-risce esclusivamente a suo figlio. Al contrario, potrebbe-ro sorgere problemi ove fos-sero ripresi anche gli altri compagni di scuola di suo figlio. Il volto di una persona ritratto in una fotografia è, infatti, considerato dato sen-

sibile, per cui pubblicarla o diffonderla via internet inte-gra gli estremi del trattamen-to dei dati personali di cui alla legge sulla privacy. Inol-tre, entra in gioco anche la normativa sul diritto d'autore (L. n. 633/41), nonché il no-stro codice civile, che preve-dono delle regole ben preci-se per quello che riguarda l’immagine altrui. In partico-lare, la regola generale stabi-lita dalla legge sul diritto d'autore è che il ritratto di una persona non può essere esposto senza il suo con-senso. Se la foto ritrae un minore, l’autorizzazione alla pubblicazione deve essere data dai genitori o da even-tuali tutori. Tale regola subi-sce un’eccezione nel mo-mento in cui la pubblicazio-ne dell’immagine è giustifi-cata dalla notorietà della persona ritratta o quando è

collegata a fatti, avvenimen-ti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubbli-co. L’art. 10 c.c. stabilisce, inoltre, che qualora l’imma-gine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia esposta, o pubblica-ta fuori dei casi in cui l’espo-sizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovve-ro con pregiudizio al decoro o alla reputazione della per-sona stessa, l’autorità giudi-ziaria può disporre che cessi l’abuso, salvo il risarcimento dei danni. In base alla disci-plina sulla privacy, chi inten-de diffondere l’immagine di una persona, in particolare di un minore, deve rispettare alcuni adempimenti: innanzi-tutto l’acquisizione del con-senso espresso dell’interes-sato, in secondo luogo l’in-formazione preventiva all’in-teressato delle finalità e delle

modalità del trattamento e dei diritti di cui è titolare, co-me ad esempio il diritto ad ottenere la cancellazione del dato personale. Concluden-do, ritengo che potrà divul-gare la fotografia di suo figlio durante la recita insieme ai compagni solo se la sua vi-sione è ristretta ad una pic-cola cerchia di persone ed ad un ambito familiare. Di-versamente, dovrà rigorosa-mente attenersi alle norme di cui sopra.

*avvocato stabilitoe Mediatore civile

[email protected]

foto della recita a scuolaper pubblicarle serve il consenso dei genitori

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] Lettere & Opinioni Sabato 16 Giugno 201216

Page 17: Il Piccolo del Cremasco

dal nostro inviato

OZNAN (Polonia) - Suv-via consoliamoci anche con un pareggio! Perché per come si era messa sugli spalti, sarebbe sta-

to un 4-0 netto, secco, viscerale per loro. Come il rapporto tra tifo-si italiani e croati: a occhio 20mi-la loro, 5mila i temerari azzurri, il resto dei 37mila dello stadio di Poznan, un’astronave aliena e fu-turistica, che sembra costruita apposta per l’evento e invece, a differenza di tutti gli altri stadi po-lacchi di Euro 2012, ha soltanto goduto di una buona ristruttura-zione. I polacchi sembrano par-teggiare per gli azzurri, anche se alla fine se la prendono a cuor leggero. Comunque vada, hanno già vinto, con impianti all’avan-guardia. C’è chi dice, per esem-pio, che il Mijesky Stadion offra una visuale doc in qualsiasi set-tore, su qualsiasi seggiolino: ci fidiamo e consigliamo gli architet-ti italiani di prendere nota. Noi comunque siamo fortunati e ci accomodiamo quasi sulla linea di metà campo, contando nove file dal campo. Una pacchia vedere il possente Balotelli e il minuscolo Giaccherini a distanza umana, senza barriere o incantesimi di mezzo. La gara però comincia molto prima: i croati, descritti co-me orchi mangiabambini dai me-dia italiani (con conseguente ras-sicurazione di amici e parenti a casa) sono in realtà un popolo vivace, nazionalista all’ennesima potenza, ma cantereccio e poco altro. Quasi bonario, qualche vol-ta. Colonizzano i bar del centro, si presentano addobbati in ogni guisa. Di moda vanno in partico-lare le calottine da pallanuoto, simbolo delle imprese del team

che fu anche di Ratko Rudic, ca-pace di far sognare un popolo prima dell’approdo dei Suker e dei Modric, del calcio insomma. Sulla strada per lo stadio (già bar-dati per la circostanza) l’acco-

glienza non è granché: un insulto volgare per cominciare, ma sono polacchi che il fair play decantato dall’Uefa nemmeno sanno dove stia di casa. Poi si migliora: c’è chi canta “ciao ciao bambina”,

chi scambia l’italiano per lo spa-gnolo e crede di farci un favore, chi infine non resiste ai nostri bei faccioni colorati e ci chiede una foto. C’è fiducia: nell’antistadio la fila scorre composta e abbastan-za veloce, si fa quasi più fatica a trovare un bagno-container lì fuo-ri, con i croati che egemonizzano anche quelli, dedicando canzo-nette razziste a Balotelli... Vab-beh, andiamo oltre: alcuni italiani di Foligno dicono che si fa, per-ché loro sono tanti, ma saranno tutti delusi e perché abbiamo un gioco. Cattivo presagio, purtrop-po. Lo striscione al primo posto nella classifica simpatia è un “Croatia bunga bunga” pure un po’ inflazionato ma sincero, men-tre lo spicchio italiano si fa rico-noscere quando il maxischermo indugia sulla bella tifosa croata e parte il coretto da college ameri-cano. Anche il regista però... Il pre gara è il vero spettacolo: si scuo-tono bandiere, si gioca alla ola, si assiste a balletti dalla coreografia ispirata. Il biglietto degli Europei

vale il prezzo solo per questa at-tesa, anche se la partita finisse 0-0. Poi si cantano anche gli inni, il loro a rimbombare e quasi inti-

morire, il nostro ovattato e, a sprazzi, fischiato. Altri buuu a Ba-lotelli, ma l’impressione è che siano i soliti, pochi “protagonisti”. Che rischiano di far sospendere la partita con due fumogeni dopo il pareggio e poi vengono irrisi dai loro stessi connazionali, per for-tuna in maggioranza, che applau-dono quando lo speaker dello stadio minaccia “arresti immedia-ti” (parole testuali, sia chiaro). Il resto lo trasmette anche mamma Rai: la paura tutta italiana del bi-scottone c’è (e a ragione, finché non cambieranno il regolamento, almeno), resta la serata per di-menticare. Ma anche qui la spun-ta un croatone alto due metri che gira per il centro in mutande e ca-lotta da pallanuoto, sempre la solita. E poi dicono che noi italia-ni siamo gran bevitori: al massi-mo beviamo per dimenticare...

Giovanni Gardani

P

Belle coreografie in uno stadio bello e funzionale, ma per i tifosi italiani il pari è una delusione

Lo spettacolo è stato sugli spaltiSabato 16 Giugno 201217Euro 2012

L’animata fan zonea Poznan

GIRONE A: Polonia-Grecia 1-1, Russia-Repubblica Ceca 4-1, Grecia-Rep. Ceca 1-2, Polonia-Russia, Grecia-Russia (16-6 h 20.45), Rep. Ceca-Polonia (16-6 h 20.45).CLASSIFICA: Russia, Rep. Ceca 4; Grecia, Polonia 1.

***GIRONE B: Olanda-Danimarca 0-1, Germania-Portogallo 1-0, Dani-marca-Portogallo 2-3, Olanda-Germania 1-2, Portogallo-Olanda (17-6 h 20.45), Danimarca-Germania (17-6 h 20.45).CLASSIFICA: Germania 6; Portogallo, Danimarca 3; Olanda 0.

***GIRONE C: Spagna-Italia 1-1, Repubblica d’Irlanda-Croazia 1-3, Italia-Croazia 1-1, Spagna-Rebubblica d’Irlanda 4-0, Croazia-Spa-gna (18-6 h 20.45), Italia-Repubblica d’Irlanda (18-6 h 20.45).CLASSIFICA: Croazia 3; Italia, Spagna 1; Rep. d’Irlanda 0.

***GIRONE D: Francia-Inghilterra 1-1, Ucraina-Svezia 2-1, Ucraina-Francia 0-2, Svezia-Inghilterra (15-6 h 20.45), Svezia-Francia (19-6 h 20.45), Inghilterra-Ucraina (19-6 h 20.45).CLASSIFICA: Francia 4; Ucraina 3; Inghilterra 1; Svezia 0.

I NUMERI

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Page 19: Il Piccolo del Cremasco

pensar male si fa pec-cato, ma spesso ci si azzecca... Siamo obbli-gati a utilizzare la cele-bre frase di Andreotti

per spiegare lo stato d’animo dei tifosi italiani, che sono ancora scottati dal pareggio per 2-2 tra Svezia e Danimarca che nel 2004 eliminò gli azzurri nel calcolo dei gol negli scontri diretti. Al momen-to il calcio italiano non può fare la morale a nessuno, ma è umano temere che si ripeta la stessa cosa tra Spagna e Croazia. Facciamo due calcoli. Se iberici e croati pa-reggeranno 0-0, all’Italia basterà vincere anche per 1-0 con l’Irlanda (già eliminata) per approdare i quarti, a spese della Croazia. Se il pari fosse per 1-1, gli azzurri do-vrebbero battere i verdi del Trap per 3-0 e 4-2 (non facile) e come detto, in caso 2-2 tra la squadra di Del Bosque e quella di Bilic, l’Italia tornerebbe a casa indipendente-mente la risultato della propria partita. Più che l’esito del match di lunedì sera a Gdansk (che vede comunque la Spagna favorita), l’Italia deve però interrogarsi sul netto calo accusato nella ripresa, confermato dalla stesso Prandelli. Non è giocando come contro la Croazia che si può sperare di fare tanta strada nell’Europeo, anche

perché la formazione di Bilic ha confermato di non essere irresisti-bile e ha salvato la pelle solo gra-zie a un grave errore di Chiellini. Sono tanti ad invocare cambi nell’undici titolare e siamo certi che Prandelli interverrà, soprattut-to a centrocampo e in attacco. Ma attenzione, la gara con la modesta Irlanda non sarà così facile come sembra, perché Trapattoni vorrà

lasciare il suo incarico con una prestazione decorosa e tutta grin-ta, che cancelli il tracollo patito contro la Spagna. Furie rosse che, come da pronostico, hanno con-fermato la propria forza e di pun-tare a uno storico bis. L’unica na-zionale sulla carta in grado di stoppare gli iberici è la Germania, molto brava contro l’Olanda e for-te in ogni reparto, con un Gomez

su tutti. Del resto, spagnoli e tede-schi si sono giocati il titolo quattro anni fa e la finale in Sudafrica, a conferma di uno strapotere senza precedenti. Solo la Russia ha dato una buona impressione, mentre le altre squadre sembrano delle comprimarie. Ma c’è ancora tem-po per sovvertire i pronostici.

Fabio [email protected]

A

Il ricordo negativo del 2004 fa tremare i tifosi, ma la squadra deve interrogarsi sul calo fisico accusato nel finale

L’Italia non è padrona del proprio destinoIL PUNTO

Sabato 16 Giugno 201220 Euro 2012

UCRAINA-FRANCIA 2-0

DONETSK - Grande delusione in Ucraina per la sconfitta della nazionale di Shevchenko, che dopo l’esordio vincente con la Svezia, è stata battuta ieri 2-0 da una rediviva Fran-cia. Match interrotto dopo pochi minuti a causa di un nubi-fragio e ripreso alle 19. Gli ucraini hanno ben giocato nei primi 45 minuto, sfiorando il gol con l’ottimo Sheva, ma alla lunga la maggior qualità della Francia ha fatto la diffe-renza. Al 53’ i transalpini si sono portati in vantaggio: Ribe-

ry riparte in velocità e serve Benzema il quale allarga per Menez, che con un preciso rasoterra mette in rete. L’Ucrai-na accusa il colpo e dopo 3 minuti incassa il raddoppio. Cabaye viene smarcato da Benzema e colpisce con un ap-plaudito diagonale. Il resto del match è pura accademia, con la squadra di casa che si spegne via via. Per la Francia tre punti di vitale importanza nella corsa ai quarti di finale.

Ucraina (4-4-2): Pyatov; Gusev, Khacheridi, My-

khalyk, Selin; Yarmolenko (26’ st Aliyev), Nazarenko (15’ st Milevskiy), Tymoshchuk, Konoplyanka; Shevchenko, Voronin (1’ st Devic). All.: Blokhin.

Francia (4-3-3): Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Cli-chy; Cabaye (26’ st M’Vila), A.Diarra, Nasri; Menez (28’ st Martin), Benzema (31’ st Giroud), Ribery. All.: Blanc.

arbitro: Kujpers (Olanda).rEti: 8’ st Menez, 11’ st Cabaye.

Menez e Cabaye fanno piangere la squadra di ShevaLa nazionale irlandese

Giovanni Trapattoni

L’esultanza di Menez

Gli azzurri prima della sfida con la Croazia

Page 20: Il Piccolo del Cremasco

Sabato 16 Giugno [email protected]

«Un punto unico di accesso, per un mondo di servizi»: è stato ribattezzato così, dall'assessore alle Politiche Giovanili e Pari Opprtunità Paola Daina e dal sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla il nuovo Centro Servizi al Cittadino, inaugurato giovedì mattina sotto il porticato del municipio casalese. Soddisferà le esigenze dei citta-dini per quanto riguarda una sessantina di servizi di pri-mo livello e sarà pienamente operativo dal 2 luglio. Smaterializzazione, digitalizzazione e snellimento: sono i termini maggiormente sottolineati da Silla e Daina, che dopo aver ringraziato Regione Lombardia e tutti i dpen-denti comunali e non impegnatisi per la realizzazione (fisica e tecnologica) dello sportello, hanno aperto l'uffi-cio al pubblico, previa benedizione di don Alberto Fran-zini. Tecnologicamente all'avanguardia, oltre alle posta-zioni informatiche dell'info-point, dove lavoreranno la responsabile dell'ufficio Franca Filippazzi e la tutor a disposizione dei cittadini Lara Cavalli, il nuovo Csc è

dotato di un totem completamente touchscreen che funge da regola-code e registra i sondaggi di gradimen-to del servizio ai quali possono rispondere gli utenti. Semplificare la burocrazia è un progetto ambizioso, ma che il comune di Casalmaggiore vuole portare avanti di-ventando anche, magari, un punto di riferimento per

tutti i comuni del comprensorio casalasco. Grazie ai nuovi servizi offerti dal Csc, è possibile anche richiedere il codice pin del propria Carta Regionale dei Servizi, che permette la consultazione del fascicolo sanitario perso-nale. Lunedì 18, oltre allo sportello anagrafe e di stato civile (già attivi), verrà avviato lo sportello protocollo.

Comune di Casalmaggiore, inaugurato il Centro Servizi al Cittadino

Alcune immagini dell'inaugurazione del CSC avvenuta giovedì sotto i portici del Palazzo Comunale

Parecchie abitazioni, soprattutto condomini, hanno avuto ripercussioni

Il Decreto Sviluppo varato ieri dal governo innalza le detrazioni e il tetto di spesaDanni sismici, che fare

di Simone Arrighi

ultima scossa che ha supe-rato i quattro gradi di magni-tudo è stata registrata ad ini-zio settimana, nella notte tra l'11 ed il 12 giugno, alle ore

3:48 per la precisione. Da allora, la Pia-nura Padana ha tremato decine di altre volte, un'ottantina circa in totale: 35 scosse fra 12 e 13 giugno (con un picco di M 3.4) e circa 40 nelle 48 ore succes-sive (con due picchi mattutini, giovedì e venerdì, che hanno raggiunto M 3.6).

Si trema ancora, insomma, anche se in maniera meno percettibile rispetto al-la forza delle scosse recepite, sin troppo bene, a fine maggio. A Casalmaggiore, a distanza di settimane ormai dal deva-stante terremoto che ha messo in ginoc-

chio le province modenese e (in parte) mantovana, si contano ancora i danni. Comignoli danneggiati, cornicioni peri-colanti, intonaci crepati: sono numerose le segnalazioni di deterioramenti agli edifici privati, una decina delle quali so-no arrivate all'Ufficio Tecnico del comu-ne di Casalmaggiore. Ma come rispon-de solitamente l'ente pubblico a questo tipo di emergenza del privato? La prassi è piuttosto lunga, ma vedremo di farla breve.

Al primo contatto, l'Ufficio Tecnico si preoccupa di capire l'entità del danno. Se si verifica un reale pericolo pubblico, il comune emette un'ordinanza urgente e contingibile che dichiara l'inagibilità dell'edificio, obbliga il proprietario al ri-pristino delle condizioni di sicurezza dell'immobile dissestato e alla chiusura

dello stabile al pubblico (inteso anche come abitanti). Infine, viene imposto l'immediato transennamento dell'area intorno all'immobile per la sua messa in sicurezza.

A Casalmaggiore, l'unico caso per cui si è dovuto sgombrare un locale si è verificato per la Polizia Municipale, in via Saffi. Per altri edifici, come l'auditorium e il teatro, il comune ha vietato l'accesso pur non trovandovi danni. Motivo? Trat-tandosi di luoghi in cui si tengono mani-festazioni con elevata affluenza di pub-blico, meglio prevenire eventuali allarmi-smi in caso di evacuazioni per terremoto inibendone l'utilizzo. Ragion per cui il sindaco Silla si era limitato a invitare le scuole a far lezione all'aperto, attirando qualche critica: «Gli edifici erano agibili - spiega l'ingegner Rossi, dell'Ufficio

Tecnico - ma si è optato per questa so-luzione onde evitare panico in caso di nuove scosse durante l'orario di lezione, ad aule piene e con centinaia di ragazzi da evacuare». Dai privati, invece, sono arrivate all'Ufficio Tecnico segnalazioni di danni minori: in questi casi (circa una decina), al cittadino è stato consigliato di rivolgersi ad uno staff tecnico (inge-gnere e geometra) di fiducia. La maggior parte di queste chiamate sono arrivate da condominii: le strutture in questione, dopo le scosse, hanno riportato crepe interne, esterne o distaccamenti dell'in-tonaco. In casi simili, la procedura da seguire prevede la verifica da parte di un

tecnico abilitato, che dopo il sopralluo-go richiede al comune il permesso di costruzione, per il quale serve attendere almeno una trentina di giorni. Una volta ottenuta la D.I.A. (o la S.C.I.A.), il privato può avviare i lavori. A pagamento rego-larmente avvenuto è possibile poi usu-fruire di agevolazioni fiscali: il Decreto Sviluppo varato proprio ieri dal Governo prevede l'innalzamento dal 36% al 50% della detrazione fiscale per le ristruttura-zioni edilizie, con contestuale aumento da 48.000 a 96.000 € del tetto di spesa agevolabile e stabilizzazione del bonus del 55% per la riqualificazione energeti-ca. Almeno questa, una buona notizia.

L’

Una veduta aerea di Casalmaggiore (foto Storti)

Come previsto, il GiroBio (Giro d'Italia Dilettanti) è transitato da Casalmaggiore ieri, venerdì 15, all'ora di pranzo. Erano da poco passate le 12,40 quando il grup-po di ciclisti di testa della tappa Monticelli Terme-Lonato del Garda ha imboccato via Beduschi tagliando poi il paese ad una velocità di crociera piuttosto sostenuta nonostante il solleone di quell'ora. Distante di qualche minuto, è passato da Casalmaggiore anche il secondo gruppo, quello inseguitore, più corposo rispetto al primo

(erano una dozzina di ciclisti): prima, durante e dopo il passaggio dei ciclisti, il lavoro coordinato delle forze dell'ordine e degli organizzatori del GiroBio s'è distinto per il grande dispiegamento di forze. Per la cronaca (sportiva) la tappa è stata vinta da Mirko Trosino, che al momento del transito in territorio casalese era già nel plotone di testa. In classifica generale il russo Ilnur Za-karin è ancora in Rosa. Oggi, sabato 16, tappone con arrivo al Passo Gavia.

Il GiroBio è transitato nel territorio casalasco

Dopo la colorata sfilata dei sikh per le vie di Casalmaggiore dello scorso week end, domenica si terrà il convegno “Il Comune: comunità di comunità” organizzato da Am-ministrazione comunale di Casalmaggiore, Comitato Pace Casalasco e Tavola della Pace Provinciale. Come già annunciato, l'indisponibilità post terremoto dell'Audito-rium Santa Croce ha dirottato la sede del convegno presso il nuovo Auditorium Gio-vanni Paolo II dell'oratorio di Santo Stefa-no. Ad introdurre sarà presente Fabrizio Aroldi del Comitato Pace Casalasco, che afferma: «Ero certo che il corteo sikh si sa-rebbe svolto senza alcun problema, anzi su tanti fronti credo che noi abbiamo qualcosa da imparare dalle altre coluture».

Ricchissimo il programma degli inter-venti, a partire dalla comunità sikh casala-sca, che sarà presente in gran numero. Prenderanno la parola anche il primo citta-dino Claudio Silla e il vice sindaco Luigi Borghesi, don Alberto Franzini, don Ma-rio Aldighieri, i consiglieri regionali Marco Pezzoni, Claudio Bottari e Giovanni Pa-vesi e tanti altri. L'inizio è previsto alle ore 9 di domenica 17 giugno.

Domenica convegnocon gli indiani sikh

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Page 21: Il Piccolo del Cremasco

I sindaci hanno chiesto sostegno al direttore generale della sanità lombarda Lucchina. Che poi è finito nella bufera

Oglio Po, un problema tira l’altrodi Vanni Raineri

tanchi di un’attesa lunghissima e che non promette nulla di buono, i sindaci di Casalmag-giore Claudio Silla, di Viadana Giorgio Penazzi e di Pompo-

nesco Pino Baruffaldi hanno deciso di cercare interlocutori ai piani alti. Forti del mandato della trentina di comuni che fanno riferimento all’ospedale Oglio Po, hanno voluto smuovere una situazione sempre più insostenibile, ottenendo un incontro con il direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina.

Come noto i problemi sono molteplici: dalla mancata sostituzione di alcuni pri-mari andati in pensione (restano vacanti i reparti di Medicina, Ortopedia e Pedia-tria) alla carenza di personale infermieri-stico, dall’assenza di investimenti per l’acquisto di materiali al ritardo del tra-sferimento a Viadana dei servizi in pas-sato in carico al “Carlo Poma” di Manto-va.

Mercoledì i sindaci hanno convocato proprio presso l’ospedale Oglio Po una conferenza stampa per far presente l’av-venuto incontro, e le nuove speranze scaturite. Fatto sta che chi si è sentito scavalcato pare non l’abbia presa bene: ci riferiamo in particolare alla direzione dell’azienda ospedaliera di Cremona, da cui dipende l’Oglio Po.

«Posso immaginare i motivi di qual-che reazione stizzita – afferma il sindaco Silla – ma non avendo avuto risposte concrete abbiamo ritenuto di “andare più in alto”. Abbiamo chiesto segnali di attenzione concreta. L’incontro col diret-tore generale Lucchina è stato cordiale e “sul pezzo”, nel senso che lui ha detto di conoscere la questione e si è assunto l’impegno di prendersela a cuore».

Lucchina è un manager potente, il braccio destro di Formigoni, e si dice che quel che accade nella Sanità lom-barda da anni dipenda in toto da lui, ma è anche noto per aver condotto la sanità lombarda ad un pareggio di bilancio che

sembrava impossibile da raggiungere. Tagli su tagli insomma... Inoltre proviene dall’estremo nord della Lombardia.

«Sta di fatto - risponde Silla - che gli investimenti l’Azienda di Cremona li ha fatti, quindi le risorse si sono trovate, non però per l’Oglio Po. Quanto al no-stro decentramento, credo che il diretto-re abbia una strategia regionale e che

quindi non sia un pericolo. Abbiamo chiesto a Lucchina di avere dei segnali».

Purtroppo però i primi segnali Lucchi-na li ha avuti qualche ora dopo la visita dei nostri sindaci, sottoforma di un’in-chiesta su presunte irregolarita nell'as-segnazione di progetti di sperimentazio-ne clinica che lo vede indagato, assieme ad una trentina di persone. Parecchi gli

ospedali interessati dalle perquisizioni della Guardia di Finanza.

Carlo Lucchina a seguito della vicen-da si è dimesso dall’Aifa (commissione ministeriale del farmaco) ma resta saldo al vertice della sanità della Regione Lombardia. Che però è sempre più nell’occhio del ciclone. E l’Oglio Po visto da lì sembra sempre più lontano.

S

CasalmaggioreSabato 16 Giugno 201222

“rabbIe rosse” aL bosCo s. marIa

motoraduno a pIadenaDomani, domenica 17, si terrà a Piadena

il secondo motoraduno “Andrenalin”, in me-moria di Andrea Iori e di tutte le vittime del-la strada come lui. La location saranno i giar-dini pubblici piadenesi. Il programma prevede alle ore 11 l'apertura della manifestazione, con a seguire aperitivo, musica dal vivo e pran-zo. Nel pomeriggio, alle ore 15, lo Studia Ale-xa e Mani tra i capelli presenteranno le ragaz-ze ombrelline. A seguire, una dimostrazione di street rugby alle ore 16 (a cura di Rugby Aso-la) e una di kickbox alle ore 17,30. Alle 18,30 aperitivo seguito dalla cena e ritmato dai con-certi di vari gruppi musicali (live dalle 19,30). Durante l'intera durata della manifestazione, la macelleria “Le Carni del Borgo Vecchio” di Daniele Zara si occuperà della grigliata. In-gresso gratuito.

Verrà recuperato stasera, sabato 16, in zona bosco di Santa Maria, lo spettacolo dell'asso-ciazione MUVS intitolato Rabbie Rosse. Inse-rito nella rassegna “Il Teatro delle possibilità”, l'appuntamento con la danza e le sollecitazio-ni visive del MUVS, slittato per il maltempo dello scorso week end, vedrà anche la parteci-pazione dei CasalmAttori e dei Genitori Insta-bili. Tre gli orari dello spettacolo: 21,15; 22,15; 23,15. Per info e prenotazioni, chiamare il 339 / 8555216 oppure il 347/ 8388750.

A fianco l'ospedale Oglio Po. Sopra Silla

L'anno scorso fu Casalmaggiore-Campiglio: due-cento chilometri in sella alla bici, con gli amici dell'Avis Pedale Casalasco, in preparazione di quella che poi divenne l'impresa della Parigi-Brest-Parigi. Quest'anno, l'atleta disabile Andrea Devicenzi ripe-terà l'esperienza della grande tappa col gruppo cicli-stico maggiorino allungando il percorso e cambiando la meta: «Quest'anno andiamo al mare - anticipa Devicenzi -, a Cesenatico, dove sono già stato per coinvolgere nell'inziativa la madre di Marco Pantani e l'amministrazione comunale». Una trentina di cicli-sti casalaschi (ci saranno anche alcuni del Veloclub Casalasco e del Pedale di Torricella) verso Cesenati-co, verso casa del Pirata: l'appuntamento è per sa-

bato 21 luglio, con partenza dalla sede Avis di Casal-maggiore e arrivo nella riviera romagnola dopo circa otto ore di pedalate, lungo 240 km di strada. L'idea della trasferta nella città di Pantani, ha un doppio copyright: «Ci è venuta mentre salivamo verso Ma-donna di Campiglio - spiega Massimo Mantovani, portavoce dell'Avis Pedale Casalasco -. Pensavamo a Pantani, di quando fece uno dei suoi numeri da fuoriclasse proprio su quel percorso. Nacque così il desiderio di realizzare un'altra impresa da mettere nel cassetto dei ricordi». L'obiettivo è semplice, si fa per dire: «Arrivare a Cesenatico con la sola forza delle nostre gambe e andare a salutare Marco Pantani. Depositeremo sulla sua tomba il gagliardetto della

nostra società». Non mancherà l'accoglienza: «Ci saranno alcuni rappresentanti del comune di Cese-natico, gli amici del fan club Marco Pantani e i geni-tori del Pirata», precisa Mantovani. I contatti sono già stati presi: mercoledì scorso, Devicenzi e Mantovani hanno incontrato Tonina, mamma di Pantani, e l'as-sessore allo sport di Cesenatico Vittorio Savini, all'interno del museo dedicato al Pirata, a Cesenati-co. Chi volesse partecipare all'iniziativa, può contat-tare gli organizzatori agli indirizzi e-mail [email protected] e [email protected]. «Come lo scorso an-no - chiosa Devicenzi -, chissà se ancora prima di arrivare avremo già trovato la meta per l'evento del 2013...».

L’atleta disabile con una trentina di amici il 21 luglio raggiungerà Cesenatico per un omaggio al PirataI ciclisti casalaschi “scortano” Devicenzi da Pantani

Da sinistra Andrea Devicenzi al museo Pantani con la mamma del Pirata e l'assessore allo sport di Cesenatico Savini, il gruppo nel 2011 e in posa a Madonna di Campiglio

lucidatura auto - riparazione, sostituzioni e oscuramento vetri sanidicazione e lavaggio degli interni - ripristino fari ingialliti

ripristino sedili in pelle/stoffa - gestione sinistri - sostituzione lampade

Page 22: Il Piccolo del Cremasco

di Federica Ermete

orna la XII edizione di Odissea-Festival della Valle dell’Oglio. Fra tragedia, caba-ret, entusiasmi e affinità, dal 21 giu-gno al 29 luglio, si susseguiranno 30 appuntamenti che spaziano fra spetta-

coli, concerti, conferenze e mostre d’arte. La gio-vane compagnia italo-francese Madame Rebinè apre il festival con due spettacoli in serate diffe-renti: un “Cabarè manzoniano” con una carrella-ta di personaggi graffianti e parodistici, e “Cabarè Madame Rebinè” che trasforma i 3 protagonisti (alter ego maschili della Madame) in una moltitu-dine di personaggi. Anche l’argentino Cesar Brie, con il nuovo “120 chili di jazz” non si sottrae a un’atmosfera d’inganni e travestimenti per appa-gare i desideri del finto jazzista Ciccio Mendez. Stesso clima, con venature poetiche, si respira in “Un grembo, due nazioni...” del duo Manuel Buda-Miriam Camerini, toccando l’inconsueto tema degli ebrei che parteciparono all’unità d’Ita-lia. Vicino all’arte della manipolazione lo spetta-colo degli italo-francesi Envol Distratto che con “Dous Habet”, in anteprima nazionale, usa magia e mentalismo per orchestrare imprevedibili col-pi di scena. E se Le Tarde in “Meglio tarde che mai” orchestrano un improbabile cabaret in ricor-do dell’amica che le ha lasciate, Nando e Maila con “Sconcerto d’amore” usano tecniche circen-si per rappresentare una storia d'amore e tradi-mento. Il fiume Oglio accoglierà “Miti d'’acqua”, spettacolo di narrazione per voce, viola e Genius

Loci tratto da Le Metamorfosi di Ovidio. A por-tarlo in scena sul greto, alla sola luce di fiaccole, O’Thiasos-Teatro Natura. Il fiume è protagonista anche di “Voglio parlare con Aldo Moro” prodot-to da Piccolo Parallelo-Sorgente ’90 con testo e regia di Enzo Cecchi. In estremo contrasto, i mes-sicani Quetzalcoatl eseguono “Ritual de fuego” che affascina per ritualità e potenza. Fascinazione e incanto che troviamo anche nel duo Percussion

Voyager che eseguiranno musiche per tablas, elettronica e tamburi giapponesi. Chiude il festi-val il gruppo pisano “I Sacchi di sabbia” con due spettacoli cabarettistici: “Il ritorno degli ultracorpi” e “Grosso guaio in Danimarca”, rilettura di alcuni aspetti dell’Amleto. Amleto avrà una sua lettura pubblica anche con Riccardo Festa nella serata “Amleto come fosse un racconto”. Programma completo su www.piccoloparallelo.net

TContinuano gli appuntamenti organizzati a Cremona

per la terza edizione della “Festa della musica”. Dome-nica 17 giugno alle ore 21.30, il Cortile Federico II di Palazzo Comunale viene animato dal concerto “Canzo-ni alla radio”, le più belle canzoni degli anni trenta, qua-ranta e cinquanta proposte dall’Orchestra e dal Coro Bel Canto diretto dal maestro Giorgio Scolari, in collabora-zione con Confartigianato. La musica popolare, con danze e canti, come da tradizione, è invece protagonista il pomeriggio di domenica 17 giugno (dalle 15 alle 19) al Museo della Civiltà Contadina del Cambonino, dove partecipano il Gruppo Mandolinistico del Cambonino, il Gruppo Padano di Piadena, “Osipo C” Orchestra Sinfo-nico Popolare del Cambonino e la “Camborchestra” Orchestra Popolare del Museo Cambonino. Lunedì 18 giugno alle 21.30, nel Cortile Federico II tornano i 3Cori in Festa, il grande organico composto dai Cori Cai, Al-pini e Paulli e dai rispettivi direttori Cristian Villaschi, Carlo Fracassi e Giorgio Scolari.

Nuovi appuntamentialla Festa della musica

Martedì 19 giugno alle 21.30, nel Cor-tile Federico II del Comune, ha luogo “Sulle tracce del Cigno. Concerto dei vin-citori del 50° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto”. Una sor-ta di gemellaggio, nel cuore della pianura, tra due città della musica, tra due perle della cultura italiana.

“Cremona e Busseto, terre di Stradiva-ri e di Verdi”: formidabili questi nomi, que-ste memorie; un bacino culturale di stra-ordinaria ricchezza, un ‘must’ per il turi-smo di qualità da tutto il mondo. La gran-de musica di Verdi, il grande fiume Po: solcando la più solenne, la più vitale via d’acqua italiana, l’opera di Verdi approda,

ancora una volta, irresistibile e intensa, a Cremona. Il passo è breve. Dalla terra na-tale di Verdi, Busseto (nella foto), alla città di Stradivari, Guarneri del Gesù, Amati, la distanza è presto colmata e la colonna sonora di questi luoghi riecheg-gia in un comune sentimento dell’arte, della storia, del vivere e del produrre.

Gemellaggiotra Bussetoe Cremona

di Federica Ermete

Valle dell’Oglio, festival per tutti i gustiIn programma 30 appuntamenti che spaziano dai concerti, agli aspettacoli e tanto altro

Domenica 17 giugno alle 17.30, il Museo della Stampa di Soncino inaugura la mostra di Liliana Esteban, dal titolo “Lasciando un’impronta”. L’arti-sta argentina ha spiegato: «Lasciare un’impronta nel tempo di ogni opera, in ogni luogo, questo è il mio desiderio. Per questo ho voluto presentare i mie ex-libris nel Museo della Stampa, come l’ho fatto in molti altri luoghi, dove sono stati esposti nel corso degli ultimi 20 anni. Le tecniche per l’elabo-razione di ex-libris sono molteplici, le seleziono in funzione dell’immagine da rappresentare. Mi inte-ressa principalmente, l’incisione ad incavo, come l’acquaforte e l’acquatinta, perché mi permettono maggiori dettagli sulla scala della tonalità e quindi più espressività. Sono diversi anni che sviluppo la tecnica della fotoincisione attraverso il processo dell’acquaforte. Questa tecnica fotografica, ese-guita su una lastra di zinco, permette d’incorporare immagini fotografiche, ottenute specialmente per

ogni disegno. Nei processi successivi utilizzo altre tecniche come: acquaforte, acquatinta, vernice molle, mezzatinta e morsura diretta. Lascio per la silografia i disegni ad alto contrasto: bianco-nero, i cammei con tavolozze adattate di ocre e nero, e le tavolozze con il contrasto di colore. I 30 ex-libris che formano questa mostra sono stati creati per sviluppare temi come: la vita e la carriera di Giusep-pe Garibaldi, le battaglie combattute da Tadeusz Kosciuszko, la vita e l'opera dello scrittore Juan Carlos Onetti, il libro in Mesopotamia, il Faro, San Giorgio e il drago, il cinema. Altri ex libris sono sta-ti dedicati a persone legate al collezionismo: Jean-Francois Chassaing e Gian Carlo Torre. Oppure ad alcune istituzioni come la Società Elettrica Italiana Aem, la Biblioteca Bodio Lomnago, la Biblioteca Liuben Karavelov che, per mezzo di concorsi, pro-muovono la realizzazione di ex-libris».

La mostra sarà allestita fino all’8 luglio

La Esteban lascia un’improntaDomenica a Soncino viene inaugurata la mostra dell’artista argentina

&&&Cultura SpettacoliDal 16 al 21 giugno, nell’ambito di OpenSpace2,

BorgoLoreto SP/Othervision ospita “In sospeso” di Chiara Brambati e Federico Fronterrè. E’ l’installazio-ne di due artisti che sperimentano ambiti diversi: connubio tra le sculture meccanico-sonore interatti-

ve della Brambati e la video arte minimale e di con-cetto di Fronterrè, per coinvolgere lo spettatore in un vortice di suoni e luce. L’attivazione meccanica delle sculture sonore e i video aprono lo spazio a una dimensione immersiva.

Sculturee videoin mostra

CINEMA - Programmazione settimanaleCREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• M.I.B. 3 • La bella e la bestia in 3D• La mia vita è uno zoo• Project X • Marilyn• Benvenuti a bordo• Il dittatore • Paura 3D• Lorax: il guardiano della foresta

Filo (0372-411252)• W.E.- Edoardo e Wallis

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Lorax: il guardiano della foresta• Benvenuto a bordo • Il dittatore• Project x:una festa che spacca• M.I.B. 3 3D• La bella e la bestia in 3D• Paura 3D• The blus brothers• Rock of age

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Lorax: il guardiano della foresta • Man in Black 3• W.E.- Edoardo e Wallis• Il Dittatore • The blues brothers• Project x:una festa che spacca• Rock of Ages • Marilyn• La bella e la bestia 3D

Cineforum• Love & Secrets• SistersOver 60• Edoardo e Wallis

CONCERTO

Madame Rebinèin scena

Angelo Garini per “Sì lo voglio”Grande successo per l’evento sul matrimonio targato el.la events

Grande successo domenica 10 giugno per la prima edizione di “Sì lo voglio”, evento esclusi-vo che costitiusce un unicum sul territorio, creato da Elena e Laura Malatini di Ella Events di Castelleone. L'evento, dedica-to al matrimonio a 360°, si è svolto nella splendida e sugge-stiva cornice di Relais Conven-to di Persico Dosimo, con la presenza dei migliori professio-nisti del settore: Vanilla 226 (Cremona), General Foto (Iza-no), Linea Sposi Confital (Ca-stelleone), Nobile Agenzia Viag-gi (Cremona), Edl Arredamenti, Annalisa Abate, Eventi... (Quin-zano d'Oglio), Fashion Mood, Chiara Bet-Decoration (Geno-va), Fruitdamour (Brescia), Cle-ofe Immagine (Cremona), Ele Light (Milano). Un'occasione preziosa, dunque, per tutti i fu-turi sposi presenti Tra loro an-che un ospite d'eccezione, l'ar-

chitetto Angelo Garini, cono-sciuto a livello internazionale, di grande impatto, competenza e serietà nel settore del matrimo-nio e non solo. Angelo Garini abbina da anni il suo nome a realtà creative di grande valore e successo. L’architetto è dive-nuto autorevole simbolo di ele-

ganza e raffinatezza: l'amore per la decorazione, l'arte e l'an-tiquariato lo porta a lavorare per diversi anni nel campo dell'inte-rior design e della ristrutturazio-ne di ambienti d'epoca, arre-dando case in vari luoghi d'Ita-lia e d'Europa. Seguendo le sue passioni per la scenografia del-la tavola e la bellezza dei fiori, realizza progetti per allestimen-ti scenografici ed eventi indi-menticabili, dedicandosi sem-pre più a coniugare lo spazio dell'abitare con il momento del ricevere: dalla scelta della loca-tion alla sua decorazione, dal menu ai più piccoli dettagli, l'ar-chitetto Garini ha offerto alle tante coppie presenti preziosi consigli per organizzare, in col-laborazione con i migliori pro-fessionisti del settore, un matri-monio perfetto e all'altezza dei propri sogni.

Sopra Angelo Garinidurante il convegno. A lato e sotto due immagini dell'evento

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ncora un importante ap-puntamento “data zero” al teatro San Domenico di Crema. Venerdì 22 giugno alle ore 21, da Crema inizia

il tour estivo Francesco Renga, il vin-citore di Sanremo 2005. Un cantante che ha ormai al suo attivo molti suc-cessi, una voce che emana “energia e melodia, potenza espressiva e gran-de immediatezza melodica”. Quello di quest’anno per Francesco Renga sarà un tour fatto di date all’aperto, piazze, festival, rassegne, in cui rias-sumerà vent’anni di carriera con nuo-vi arrangiamenti musicali più energi-ci e più rock. Renga è dotato natu-ralmente di una straordinaria pre-senza fisica e vocale, che lo rendo-no particolarmente adatto alle per-formance da palcoscenico, «uno dei pochi artisti italiani - dicono di lui - in grado di impressionare davvero ogni volta che lo si ascolta dal vivo, sen-

za rete, con meno fronzoli possibi-le». Un grande repertorio, una grande voce, una grande presenza. Tre cose assai preziose e poco comuni, in gra-do di creare da sole uno show per-fetto e di anticipare un ritorno disco-grafico che è già nell’aria, e che por-terà aria nuova da respirare e nuove, emozionanti canzoni. Con lui sul pal-co, la sua band con Eugenio Venti-miglia alla batteria, Gabriele Canna-rozzo al basso, Stefano Bandoni alla chitarra, Stefano Cerisoli alla chitar-ra, Vincenzo Messina all’ hammond, piano e tastiere e Fulvio Arnoldi alle tastiere, chitarra e cori.

Tiziano Guerini

Sabato 16 Giugno 2012 CREMACultura &Spettacoli 24

A che punto è il restauro della statua di Vittorio Emanue-le II che un apposito comitato – anche in occasione del 150° dell’unità d’Italia – ha deciso di rimettere insieme per col-locarla poi al suo posto originario in quella che fu appun-to piazza Vittorio Emanuele ed ora è piazza Moro? Sotto la direzione dell’architetto Gabriele Costi e secondo il proget-to dell’architetto Veronica Moruzzi – quest’ultima anche in veste di restauratrice – i lavori procedono alacremente e si calcola che per il prossimo autunno possano essere termina-ti. La statua, fatta a pezzi da una esplosione dolosa alla fine della guerra, è rimasta abbandonata per tutti questi decen-ni in un angolo del vecchio deposito comunale negli spa-zi esterni del centro culturale S. Agostino. Parecchi i pez-zi mancanti, ma certamente non sarà impossibile ricostruire braccia e gamba per riportarla allo stato originale. L’autore della scultura, che si presenta in bel marmo di Carrara ed è di misura superiore al naturale, è il milanese Francesco Barza-ghi di notevole talento e fama alla fine dell’Ottocento. Il costo finale dell’intervento si aggira sui 160.mila euro per il quale già molti privati cittadini, nonché soggetti pubblici (Regio-ne Lombardia, Ministero Beni Culturali, Società Nazionale) e bancari (Associazione Popolare Crema per il Territorio) han-no offerto la loro concreta partecipazione. Il comitato pro-motore dell’intervento di restauro (Ernesto Zaccaria Moruzzi, Ferrante Benvenuti, Alessandro Marazzi, Gian Maria Carioni, Mario Cassi) confida però in ulteriori aiuti che possono esse-re offerti sul cc apposito presso la Banca Popolare di Crema.

In uno dei film più belli mai realizzati, “Fantasia”, di Walt Disney (film a tutti gli effetti, sofisticato, curatissimo,non semplicemente un lungometraggio di animazione), c’è un episodio dedicato all’apprendista stregone. Lo ricordere-te: Topolino o Mickey Mouse, che dir si voglia, sulla musica di Paul Dukas, apprendista dello stregone Yen Sid, prova dei trucchi di magia senza però conoscere come controllarli. Le con-seguenze sono immaginabili. l’epi-sodio ha un retroterra molto colto: si tratta della ballata omonima che Wolfgang Goethe compose nel 1797, a sua volta ispirata a un episodio del

Filopseudès, ovvero “l’amante del fal-so”) di Luciano di Samosata. Goethe narra di uno stregone che si assen-ta e del suo apprendista che deci-de di usare la magia per animare una scopa e fare le pulizie con nessuna fatica. Ma la scopa è incontrollabile, e si sfiora il disastro, rimediato, poi, al sopraggiungere dello stregone. La morale è chiara: meglio non comincia-re qualcosa che non si sa come fini-re. L’immagine di Topolino che non sa come fermare la scopa da lui animata

mi è tornata in mente, quando ho let-to di alcuni sviluppi della ricerca sulla modificazione genetica. Amo i gatti, l’ho detto più volte, quindi sono rab-brividito ulteriormente, quando ho let-to di gatti nel cui dna sono stati tra-sferiti geni di specie diverse, come quello di una medusa che li rende fluorescenti quando vengono osser-vati sotto la luce blu. Terribile. Si trat-tava, pare, di una ricerca condotta nell’ambito dello studio delle intera-zioni tra il virus dell’immunodeficienza

felina e quello della sindrome di immu-nodeficienza acquisita. Ma i ricercato-ri hanno ammesso che la ricerca non sarà utilizzata direttamente sugli esseri umani. Allora, cui prodest? Gli anima-li non sono, non possono essere, non dovrebbero essere semplici pedine di una scacchiera eterodiretta; non sono sequenze geniche da manipolare, ma creature, a tutti gli effetti. Sono esseri senzienti, provano dolore, sentono l’af-fettività, ne manifestano. Sono convin-to che chi faccia del male ad un anima-

le potrebbe farlo anche ad un uomo. Sono convinto che questo archivio fol-le di pratiche manipolatorie stia lì, da una parte, per ora semplice (?) “gio-co” scientifico, un domani applicabile anche – chissà – a creature “superiori”. Speriamo di no, ma gli apprenditi stre-goni sono troppi e incontrollati.

Agopoli*

*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia

GLI APPRENDISTI STREGONI

La Parsi al Festival della filosofia

Ultimo appuntamento questa sera, alle ore 21, al teatro San Domenico di Crema per la rassegna Crema Danza. Ad esibirsi è la Scuola di danza Orient Mirage di Trescore Cre-masco in “Belly Beats”. Coreografia e regia dell’insegnante Mara Bianchessi .

Continuano gli appuntamenti del Festival della filosofia nei paesi riviera-schi fra il Cremonese, il Bergamasco e il Bresciano.

Domenica 17 giugno alle ore 21.15 Maria Rita Parsi sarà in palazzo Torri a Corte Franca (Bs) – frazione Nigoline – a parlare del tema “Dignitoso come

un bambino”. Mercoledì 20 giugno al palazzo Martinengo di Orzivecchi (Bs) “Il duplice volto della dignità umana” sarà il tema sviluppato da Paolo Bec-chi. Mentre venerdì 22 giugno Luigi Zoja, stavolta a Orzinuovi (Bs) in piaz-za Vittorio Emanuele, tratterà il tema “Scomparsa del prossimo”.

Crema Danza, ultimo atto

Il restauro della statuasarà finito in autunno

Renga fa tappa a Crema“Data zero” venerdì alle 21 al San Domenico del tour estivo

A

Francesco Renga

Venerdì 22 giugno ore 18 si inaugu-ra nei chiostri del S. Domenico a Cre-ma la mostra “Artisti divini” che gli stessi organizzatori definiscono “l’ul-tima (loro) mostra”. Nicola Trani (no-me d’arte di Nicola Pappalettera, so-melier) e Joseph Thurgau (nome d’ar-te di Peppo Bianchessi, artista) – allo-ra con la diretta partecipazione e su-pervisione del grande artista crema-sco Carlo Fayer, recentemente scom-parso – vent’anni fa formarono un sodalizio cui successivamente si uni-rono altri artisti, utilizzando il vino e il cibo per tutte le loro componenti sim-boliche e artistiche proponendoli in modo che esaltasse la poesia e la condivisione di atti artistici con il pub-blico. «Ho sempre pensato che l’arte in sé fosse troppo elitaria e non incon-trasse quasi mai il grande pubblico e

che al contrario al vino e al cibo fos-sero interessati in moltissimi: perché non far incontrare le due cose e così rendere l’atto artistico maggiormente fruibile, e al vino fosse riconosciuta la valenza, a volte, dell’opera d’arte, co-sa non affatto impropria?», così si è espresso Peppo Bianchessi. «Con questa mostra - aggiunge Nicola Pappalettera - si chiude un ciclo, for-se è un addio. Dopo aver portato l’idea in giro per il mondo in questi vent’anni, attraverso una contamina-zione che allora era una assoluta no-vità, ora spazio ai giovani e a nuove idee». Ironico e provocatorio il testo della locandina che pubblicizza l’evento: “Con la cultura non si man-gia. Dimostriamo che non è vero!”. La mostra rimarrà aperta da venerdì 22 a domenica 24 giugno.

Il cibo incontra l’arte in una mostra al San Domenico“ARTISTI DIVINI”

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Gentile Maria, lei crede che un amore possa durare in silenzio per tutta la vita? Lei pensa che sia possibile ritro-vare una persona, per caso, ad un concerto classico, dopo venti anni e passa, e ritrovare quel batticuore, quel coinvolgimento,anche quelle paure di allora? Glielo scrivo, perché è quello che mi sta accadendo.

Ho sessantadue anni. Avvenne molti anni fa: incontrai un uomo durante le vacanze, dove ero insieme a mio marito. Lui era con la moglie. Giocavamo a carte insieme, e comin-ciammo a frequentarci, a pranzo, a cena, per vedere alcu-ni spettacoli. Durò quindici giorni, ma io mi innamorai di quell’uomo. Non gli dissi mai nulla, però commisi una cosa incredibile, o almeno mi parve così: gli scrissi una lettera. Non ci fu reazione, salvo che, al momento di salutarci, mi strinse un po’ più forte la mano. Ebbene, Maria, l’ho rivisto qualche settimana fa, e ho capito di non averlo mai dimen-ticato. Cosa devo fare?

Ernesta

Fino a domenica 24 giugnoìCREMONAMOSTRACREMONA CITY HUB: MOSTRA DEI PROGETTI URBANI IN CONCORSOMostra dei progetti urbani che hanno partecipato al concorso internazionale di idee Cremona City Hub per la riquali-ficazione delle aree ex Annonarie, pres-so Palazzo Comunale (sala Decurioni). Martedì 12 giugno: ore 17 inaugurazio-ne; ore 17.30: presentazione del pro-getto vincitore (a cura dell’architetto Emilio Faroldi).Per informazioni: 0372-407636-7634.

***Fino a domenica 1° luglioCREMONAMOSTRADIABOLIK - 50 ANNI VISSUTI DIABOLI-KAMENTEDa martedì a domenica ore 10.-12.30 e 15-18.30 (chiuso il lunedì) presso Santa Maria della Pietà in piazza Giovanni XXIII. Ingresso libero.

***Fino a domenica 1° luglio

CREMONATRADIZIONALE FIERA DI SAN PIETROIn piazza Atleti Azzurri d’Italia, luna park fino al 1° luglio. Fuochi d’artificio vener-dì 29 giugno (ore 22.45). Fiera merceo-logica nazionale sul viale Po dalle ore 15 di sabato 30 giugno alle ore 24 di dome-nica 1° luglio.

***Giovedì 21 giugnoCASALMAGGIOREFESTACASALMAGGIORE E LA NOTTEManifestazioni, eventi e shopping serale in piazza Garibaldi e nelle vie del centro storico.Per informazioni: 0375 40039.

***Giovedì 21 giugnoRIVOLTA D’ADDAFESTAGIOVEDI’ D’ESTATE A RIVOLTACommercianti in piazza, mercatino di profumi e sapori, animazione per bambi-ni, dalle ore 21.15 nel centro storico.Per informazioni: 0363-377064.

***Da giovedì 21 a domenica 24 giugnoCREMONAFESTAGROPOLIS - FESTA SULL’AIA

Cena sull’aia della Cascina Marasco, bal-lo, animazione, liscio, esposizione di pro-dotti Agropolis, in collaborazione con il Consorzio Tutela Provolone Valpadana.Per informazioni: 0372-492102.

***Domenica 24 giugnoCASTELLEONEEVENTO1° FESTA DELLA MOTOIl Gruppo Anonimo Genitori Onlus, in col-laborazione con i Comuni di Castelleone e Formigara, organizza la prima Festa della Moto, aperta a tutti i tipi di moto.Questo il programma: ore 9-9.30 iscrizio-ni (euro 5) e colazione presso bar Cactus e bar Torrazzo a Castelleone; ore 10.30 benedizione delle moto in piazza del Co-mune; ore 10.35 partenza del motogiro e aperitivo nel Comune di Formigara; ore 12.30 ristoro presso la Torre Isso; ore 15 intrattenimento musicale con la cover band Bar Mario. Il ricavato della manife-stazione sarà devoluto in beneficenza. Per tutta la durata della manifestazione si terrà un’esposizione di concessionarie di moto e accessori. Dalle ore 9 alle 19 mo-stra di pittura dal titolo “Arte in piazza”.Per informazioni: 320-5746351 - 339-5997975 - 347-9559017 - 0374-58476.

Sabato 16 giugno 2012SAN BASSANOCONCERTO DEL CORO POLIFONICO CREMONESEConcerto di musica sacra del Coro Polifonico diretto da Federico Mantovani, dalle ore 21 in piazza Mons. Frosi.Per informazioni: 0372-456818.

***Domenica 17 giugnoCREMONACONCERTO IN PAGODA DEL COMPLESSO BANDISTICO “CITTÀ DI CREMONA”Alle ore 17 nei giardini pubblici in piazza Roma. Con questa concerto il

Complesso Bandistico intende recupera-re e reintrodurre la tradizione dei concer-ti domenicali che la storica banda civica teneva nella pagoda dei giardini pubbli-ci sino al momento del suo scioglimento avvenuto negli anni ’30. L’iniziativa è rea-lizzata con il patrocinio e la collaborazio-ne del Comune di Cremona. In caso di maltempo il concerto si terrà in Galleria XXV Aprile.Per informazioni: 334-3910027.

***Martedì 19 giugnoCREMONACONCERTOBEL CANTO SOTTO LE STELLE Alle ore 21.30 nel Cortile Federico II di Palazzo Comunale, “Sulle tracce del Cigno”, concerto dei vincitori del 50° Concorso internazione “Voci Verdiane”, con Fabrizio Cassi al pianoforte.Per informazioni: 0372-407230.

Giovedì 21 giugnoSAN BASSANOCONCERTO DI PRIMAVERAAlle ore 21 in piazza Monsignor Frosi, concerto dell’Orchestra dei Fiati di Tri-golo e San Bassano.

***Da venerdì 22 a domenica 24 giugnoCREMASPETTACOLO DI DANZA MILONGA NEI CHIOSTRIAlle ore 21 al Teatro San DomenicoPer informazioni: 0373-85418.

***Martedì 26 giugnoCREMONACONCERTOALESSANDRO MANNARINO - SUPER-SANTOS TOURAlle ore 21.30 all’Arena Giardino appun-tamento con Alessandro Mannarino.Per informazioni: 0372-404560.

Appuntamenti

L’Oroscopo della settimanaLe piccole liti tipiche di ogni relazione non meritano troppa importanza. Mantenete la calma e tutto si risolverà. E’ in arrivo un periodo favorevole a nuovi incontri alquanto in-teressanti per i single.

In questo periodo l’amore si consoliderà nei rapporti già avviati, favorendo l’intesa e una grande complicità nella coppia, creando inoltre le condizioni necessarie per colo-ro che hanno deciso di convolare a nozze.

Il lavoro sarà più gravoso del solito, richiederà il massimo impegno da parte vostra e sforzi maggiori rispetto a quel-li a cui siete abituati per ottenere comunque i medesimi risultati. Perseverate.

In questo periodo la buona sorte sarà propizia nel favorire occasioni di importanti incontri che si riveleranno utili in campo professionale ed inoltre vi assisterà nel risolvere a vostro favore questioni rimaste in sospeso da tempo.

La spiccata intraprendenza e l’ottimismo che vede prota-gonisti in questo periodo, darà i suoi frutti anche in campo lavorativo, traducendosi in ottime opportunità da cogliere per chi ancora un lavoro non lo ha.

Sarete capaci di risolvere con successo i problemi lavora-tivi che si presenteranno nei prossimi giorni. Inoltre, è il momento giusto per iniziare nuove attività con remunera-zioni più che soddisfacenti.

Cercate di non essere sopraffatti dalle insicurezze e dallo sconforto che potrebbero anche portare a riconsiderare in chiave pessimistica il ruolo del partner nella coppia. Ser-viranno nervi saldi...

L’influenza positiva di Giove si farà sentire aiutandovi an-che a superare le difficoltà che via via incontrerete nello svolgere il vostro lavoro, dandovi la forza e la lucidità ne-cessarie a risolverle con successo. Si annuncia un’estate molto appagante sotto il profilo sen-timentale, durante il quale ritrovare una grande giovialità verso le persone care e più in generale verso il prossimo e armonia all’interno della coppia.

Le relazioni già in essere potranno confermarsi evolvendo in situazioni dalle prospettive ancora più salde quali il ma-trimonio o la convivenza. L’energia sarà tale da darvi la forza di spingervi in queste direzioni.

Armonia e serenità saranno le costanti delle quali godran-no i benefici le coppie già formate, mentre i single incon-treranno il maggior successo con l’altro sesso prevalente-mente verso la fine del mese.

Momento non facile per chi è in cerca di un lavoro, dovu-to soprattutto alla confusione interiore che pone questo stato d’animo in conflitto con l’esigenza di certezze. Inva-riata la situazione economica.

Arte & Cultura

Musica & Spettacoli

Per scrivere a Maria: [email protected]

Sabato 16 Giugno 201225

Umberto Saba

Cara signora Ernesta, lasci che le dica che la sua lettera mi sembra …incredibile. Al punto che, glielo confesso, ho dubitato della sua veridicità. Sarò ancora più onesta: mi sembrerebbe un esercizio di stile. Però, posso anche sbagliarmi, e allora le chiedo scusa. Ma c’è qualcosa che non va.

Ho pensato che, forse, lei sta parlando di una storia non sua (noi ovviamente non li pubblichiamo, ma comunque abbiamo i dati personali dei nostri corrispondenti). Comunque, facciamo conto che la storia sia vera e che lei ne sia protagonista. Cosa fa quest’uomo, oggi? Era con una compagna? Avete parlato? Vi sie-te salutati? Lui l’ha riconosciuta? Vede, nella vita si fanno tante esperienze e non tutte stanno sullo stesso piano. C’è chi ha una famiglia solida, di cui è felice, ma conserva nel cuore una storia più romantica, appassionata, che però è sfiorita. Chi vive nel rim-pianto di una cosa che non fu. Nel rimpianto della rosa che non si colse. Non so: lei mi ha dato troppo pochi elementi per scrivere di più. Posso solo dirle che il rimpianto non è mai produttivo.

Maria

MERLOEsisteva quel mondo al quale in sognoritorno ancora; che in sogno mi scuote?Certo esisteva. E n’erano gran partemia madre e un merlo.Lei vedo appena. Più risalta il neroe il giallo di chi lieto salutavacol suo canto (era questo il mio pensiero)me, che l’udivo dalla via. Mia madresedeva, stanca, in cucina. Tritavaa lui solo (era questo il suo pensiero)e alla mia cena la carne. Nessunavista o rumore così lo eccitava.Tra un fanciullo ingabbiato e un insettivoro,che i vermetti carpiva alla sua mano,in quella casa, in quel mondo lontano,c’era un amore. C’era anche un equivoco.

Ancora una poesia di Umberto Saba, poeta triestino, nato nel 1883, morto nel 1957. la sua cifra stilistica è contraddi-stinta da parole di uso quotidiano, al di là delle quali però, si percepiscono profonde interrogazioni e una costante, a volte dolorosa, ricerca interiore.

Saba si interessò molto psicoanalisi: egli stesso paziente di Edoardo Weiss, è possibile che nel sapere psicoanalitico cercasse risposte o analisi alle sue inquietudini profonde. La poesia come autobiografia, personale ed intellettuale, oltre che come forma d’arte: un flusso di coscienza in linguaggio poetico. Leggiamo cosa scrive lo stesso poeta, presentando il proprio “Canzoniere”: «E il libro, nato dalla vita, dal "roman-zo" della vita era esso stesso, approssimativamente, un pic-colo romanzo. Bastava lasciare alle poesie il loro ordine cro-nologico; non disturbare, con importune trasposizioni, lo spontaneo fluire e trasfigurarsi in poesia della vita».

Page 25: Il Piccolo del Cremasco

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sabato 16 domenica 17 Lunedi’ 18 martedi’ 19 mercoLedi’ 20 giovedi’ 21 venerdi’ 22

canaLe 5

itaLia 1

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rete 4

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La 7

06.00 tgla707.00 omnibuS.attualità10.00 bookStore.attualità11.10 ShowmuStgoShort.att12.30 l'erbadelvicino.attualità13.30 tgla714.05 atlantide.documenti16.10 jag:avvocatiindiviSa.tel18.00 l'iSpettorebarnaby.tel20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 impero.documenti23.55 n.y.p.d.telefilm00.45 tgla7/Sport01.40 intrigoataormina.film

06.00 tgla7-meteo-oroScopo07.00 omnibuS.attualità10.00 ticiportoio.attualità11.45 totòtruffa'62.film13.30 tgla714.05 miSSionenatura.documenti16.15 thediStrict.telefilm18.05 l'iSpettorebarnaby.tel20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.10 thekennedyS.fiction24.00 tgla7/tgla7Sport00.10 turbolence:lapauraè nell'aria.film02.20 bookStore.attualità

07.00 omnibuS09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.10 l'infallibilepiStolero.f16.50 atlantide.documenti18.00 l'iSpettorebarnaby.tel18.45 cuochiefiamme.game20.00 tgla720.30 queStopazzopazzopazzo pazzomondo.attualità23.15 tgla7-Sport23.25 (ha)ipiroSo.attualità02.40 omnibuS.attualità

06.00 tgla7-meteo-oroScopo09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.30 imenùdibenedetta13.30 tgla714.10 undetective..particolare.f16.50 atlantide.documenti18.00 l'iSpettorebarnaby.tel18.45 cuochiefiamme.game20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 S.oS.tata00.10 tgla7/tgla7Sport01.10 (ah)ipiroSo.attualità02.10 halifaX.telefilm

06.00 tgla7-meteo-oroScopo09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.10 dirittodicronaca.film16.50 atlantide.documenti18.00 l'iSpettorebarnaby.tel18.45 cuochiefiamme.game20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'infedele.attualità23.55 n.y.p.d.telefilm00.45 (ah)piroSo02.10 halifaX.telefilm

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07.00 omnibuS.attualità09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.10 juggernaut.film16.50 atlantide.documenti18.00 l'iSpettorebarnaby.tel20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 annadeimiracoli.film23.20 SottocaneStro.Sport23.50 tgla7/(ah)ipiroSo.att24.00 (ah)ipiroSo.attualità01.00 halifaX.telefilm

Programmi TvSabato 16 Giugno 201226

Page 26: Il Piccolo del Cremasco

i è svolta a Pechino la tre giorni di lavori del deci-mo congresso mondiale del pomodoro da indu-stria: appuntamento che

raccoglie a livello globale tutti gli operatori agronomici, le aziende di trasformazione e le multinazio-nali del settore. Organizzata ogni due anni dal Wptc (World Pro-cessing Tomato Cuncil), coinvol-ge oltre 500 operatori dai cinque continenti e presenta moltissi-mi interventi, divisi in due sezioni parallele, per analizzare tenden-ze di mercato, proprietà nutrizio-nali, tecniche agronomiche e im-patto socio-economico di questo importante alimento. Anche l’Ita-lia, rappresentata da professio-nalità riconosciute a livello mon-diale, ha visto impegnati nei la-vori diversi esponenti del settore, tra cui Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casala-

sco del Pomodoro. A lui, in qua-lità di presidente di Amitom (or-ganizzazione internazionale delle industrie e cooperative di trasfor-mazione di pomodoro del bacino Mediterraneo), è toccato l’onore di annunciare l’avvenuta asse-gnazione all’Italia del patrocinio della prossima manifestazione, che si terrà nel giugno 2014. Ri-portare in Italia il congresso mon-

diale del pomodoro da industria è stato uno degli obiettivi princi-pali di Amitom, fin dall’inizio del mandato della presidenza italia-na. A tre anni dall’assegnazione dell’incarico a Costantino Vaia, questo riconoscimento sancisce così l’ottimo lavoro effettuato per valorizzare la produzione di po-modoro da industria nel distretto del nord Italia.

Costantino Vaia ha espres-so grande soddisfazione per es-sere riusciti a riportare, dopo 20 anni di assenza dal nostro Pae-se, questo importante evento in Italia. La manifestazione si svol-gerà nel nord Italia, all’interno dell’area del Distretto del pomo-doro, dove è presente una filiera divenuta un riferimento a livello internazionale.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

Costantino Vaia, presidente di Amitom ha annunciato il patrocinio, assegnato all’Italia, della prossima edizione dell’evento

S

Tonn. n.q. n.q. n.q. (fino) 229-234

Tonn. 190-191 202-203 191-193 205-206

Tonn. n.q. 463-465 452-455 Sorgo nazionale n.q.

Tonn. n.q. n.q.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

(p.spec. 63-65) n.q.

Tonn. 156–158 150–151 in sacchi 188-191

151-152

Tonn. 135 – 150di erba med.

135-150

n.q. 129-137

Mag. 1° t. n.q.

Medica fienata 1° t. 95,0-115,0

Tonn. 110 – 120 105-117 Fieno 1° t. ’12 120-130

Paglia di fru-mento press. ball. 75-80

15 kg 3,750 3,810 3,720 3,750

25 kg 3,020 3,030 2,950 3,020

30 kg 2,900 2,980 2,790 2,890

40 kg 2,520 2,520 2,440 2,520

156 kg 1,255 1,310 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,259

176 kg 1,315 1,310 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,313

Oltre 176 kg 1,285 1,285 n.q. (da 176 a 180 kg) 1,297

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 14 GIUGNO 2012

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Ha suscitato grande interesse e apprez-zamento, la giornata dimostrativa organiz-zata lo scorso venerdì 8 giugno all’azienda agricola Pasquali di Pozzo Baronzio, con la finalità di illustrare alcune pratiche inno-vative di gestione dei liquami zootecnici, nell’ambito del progetto "Equizoo" (soste-nuto principalmente dalla Libera Associa-zione Agricoltori, con il finanziamento del-la Regione Lombardia e il supporto di Pro-vincia di Cremona, Crpa di Reggio Emilia, Università degli Studi di Milano e Apima).

«Era necessario individuare dei sistemi per rientrare nei limiti relativi all’azoto» ha esordito il vicedirettore della Libera Asso-ciazione Agricoltori Ildebrando Bonacini. «Di qui l’avvio di alcuni progetti con lo svi-luppo di nuove tecnologie, ma anche di un nuovo approccio organizzativo». Stefano Pasquali ha presentato i numeri della sua azienda: «140 ettari di cui 110 di proprietà e 30 in conduzione, un allevamento con 310 vacche». Nei dettagli è poi entrato il profes-

sor Pierluigi Navarotto, docente di Costru-zioni Rurali e Zootecniche all’Università di Milano, che ha illustrato l’impianto a bio-gas dell’azienda Pasquali, un impianto da 625 kilowatt funzionante con liquami bovi-ni e biomasse vegetali. Il docente, insieme a Giuseppe Bonazzi e Paolo Mantovi del Centro Ricerca Produzioni Animali, ha de-scritto l’efficacia di due tipi di separatore

solido-liquido per liquami: uno a compres-sione elicoidale, fisso, ed uno mobile a rul-li, per servizio a chiamata, di proprietà della cooperativa ‘San Lorenzo’ di Pegognaga.

La novità che ha suscitato molta atten-zione è stata la possibilità di trasformare i liquami, e in particolare la loro parte solida, in fertilizzanti sotto forma di pellet, median-te un processo di essicazione per concen-trare l’azoto. Navarotto si è soffermato an-che sul problema degli odori, che vengono studiati attraverso l’olfattometria dinami-ca: per risolvere i fastidi causati da insilati e percolati, non esiste una unica soluzione, perché bisogna operare su una serie di pic-coli accorgimenti. Successivamente ci si è spostati in un campo dove è stata data di-mostrazione delle prestazioni della Xerion 3800 di Claas con botte Sgt per l’interra-mento dei liquami in copertura su mais. Erano presenti anche il presidente della Li-bera Antonio Piva e il sindaco di Cremona Oreste Perri.

Si è costituito lo scorso 13 giugno a Roma con la sottoscrizione dello statuto e la presentazione del gruppo dirigente eletto nelle scor-se settimane, l’associazione Confagricoltura Donna, costola rosa del sindacato di palazzo della Valle. Leader del neocostituito organismo sarà Marina di Muzio (alla guida di Confagricoltura Donna Emilia Ro-magna); vicepresidenti Gabriella Poli (numero uno lombarda e consi-gliere della Libera Agricoltori) e Paola Granata (Calabria). Completano il direttivo le consigliere Silvia Parodi (Liguria) e Maria Teresa Melchior (Piemonte). Il riconoscimento formale di Confagricoltura Donna è il traguardo al quale si è lavorato in questi anni, così ora si può certa-mente parlare di un importante obiettivo raggiunto. Proprio in questa prospettiva, le imprenditrici agricole della Lombardia hanno giocato un ruolo fondamentale; per l’attività svolta, e per la loro funzione di ‘traino’ nei confronti delle altre regioni, grazie alla costituzione del pri-mo coordinamento ‘rosa’ regionale (nel maggio 2005) e della prima associazione regionale Confagricoltura Donna, varata uffi cialmente il 10 ottobre 2010.

Nasce Confagricoltura Donna

Il settore agricolo ha vi-sto negli ultimi anni mutare le caratteristiche delle azien-de agricole, divenute sempre più complesse. Sia dal pun-to di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo con l’aggiungersi di nuove attivi-tà connesse come oppor-tunità da cogliere per inte-grare e diversificare le fonti di reddito tradizionali. Il tut-to accompagnato e favorito da una evoluzione normati-va civilistico-fiscale, che ha inteso incentivare l’ingresso di nuove realtà quali le so-cietà di capitali nel compar-to agricolo e che ha favorito l’introduzione di nuove atti-vità connesse, non ultima la produzione di bioenergie.

Questa evoluzione del-le strutture organizzative si è accompagnata spesso ad una stagnazione dei mercati tradizionali, con conseguen-te riduzione dei margini di reddito, che ha reso sempre più necessaria se non es-senziale la corretta e siste-matica misurazione interna d’azienda.

In futuro sarà sempre più necessario fornire le azien-de agricole di adeguati stru-

menti di misurazione azien-dale quali la contabilità, i bi-lanci e i rendiconti, sia con-suntivi che previsionali. Tutto ciò al di là del fatto che tali elementi siano o meno im-posti dalla normativa fiscale o civilistica (come nel caso delle società di capitali). Non va dimenticato infatti che, prima di essere recepiti dalle norme quali obblighi di leg-ge, nella storia tali strumenti hanno avuto origine dalla ne-cessità per l’imprenditore di conoscere a fondo la propria realtà, supportare la gestio-ne aziendale e verificarne i ri-sultati. E’ per queste ragioni che la Libera da alcuni anni a questa parte ha attivato un servizio di contabilità gene-rale a favore degli associati e che ha riscosso la soddisfa-zione da parte dei soci.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. p.v. 1,19-1,43 p.m 2,70-3,10

MONTICHIARI 1,35-1,47

da macello 1,260-1,360

--

Kg. pv 0,99-1,12pm 2,35-2,6

MONTICHIARI 0,90-1,15

1,06-1,16

kg. pm 2,50-3,15 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,45-1,63

1,30-1,47

kg.2,00-2,50 MONTICHIARI

2,25-2,70(da 46 a 55 kg)

2,25-2,55(45-55 kg) 2,30-2,80

kg. 3,00-4,50 MONTICHIARI 4,50-4,70

4,85-5,25 (pregiate 70 kg) 4,81-5,95

kg. 2,05-2,10 past. 1,85centr. 2,50

1,55 Zangolato di creme X burrifi-

caz. 1,25

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 8,85-9,15

kg. 7,25-7,50 7,20-7,45 7,15-7,40 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 11,05-11,40

kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,60-13,00

Vitelloni femm. da macello pezz. ne-re (kg. 450-500)p.v. 1,37–1,52 pm 2,69-2,99

• A cura di Libera Agricoltori •

Congresso mondiale del pomodoro

PROGETTO EQUIZOO

Nuove tecnologie a servizio di allevamento e zootecnia

Agricoltura Sabato 16 Giugno 201227

Costantino Vaia

LIBERA AGRICOLTORIServizio di contabilità

Page 27: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

empre più numerosi i ca-si di parto prematuro: a Cremona sono il 10% del totale dei parti (il 7% in Lombardia).

Una situazione che chiede sempre più preparazione da par-te di medici e personale sanitario, ma soprattutto le adeguate tec-nologie. A questo proposito è di pochi giorni fa la donazione, da parte dell'associazione “Amici dell’Ospedale Gianni Carutti” di quattro culle termiche di ultimis-sima generazione, destinate all’Unità di terapia intensiva neo-natale dell'Ospedale di Cremona.

«Non va dimenticato» spiega Simona Mariani, direttore ge-nerale «che la nascita di un ne-onato pretermine costituisce una condizione di notevole im-patto sociale, sia per l’inciden-za, attestata attorno al 10%, sia per gli esiti talora invalidanti che la caratterizzano. La sopravvi-venza dei neonati pretermine è aumentata nei paesi sviluppati grazie ad una sempre maggiore specializzazio-ne in medicina prenatale e neo-natale con un’educazione medica e infer-mieristica spe-cifiche, alla di-sponibilità di nuovi farmaci, ad un processo tecnologico in-tenso».

Ma per quale motivo si verifi-cano questi parti prematuri? E come vanno gestiti? Ne abbiamo parlato con Aldo Riccardi e Car-lo Poggiani, direttori rispettiva-mente dell'unità operativa di gi-necologia e punto nascita e della terapia intensiva neonatale.

«La nascita pre termine avvie-ne in modo molto naturale e simi-le al parto tradizionale. Questo vale sia per la gravidanza singola che per quella gemellare».

Il rischio si può prevedere?«Purtroppo no, a meno che la

donna non abbia già avuto in passato un parto prematuro: in questo caso c'è il 30% delle pos-sibilità che la cosa si ripeta».

Vi sono delle possibili cause scatenanti?

«Sono numerose: la presenza di infezioni, cause genetiche, o ancora problemi di ipertensione nella donna».

Come funziona la presa in carico del bambino, in caso di parto prematuro?

«E' necessaria una stretta col-laborazione con il reparto di tera-pia intensiva neonatale. I sanitari vengono a prendere il bambino con la culla termica direttamente nella sala parto, poi lo trasporta-no nel reparto apposito».

Parliamo delle culle termi-che.

«Le quattro incubatrici donate-ci dagli Amici dell’Ospedale sono

studiate e co-struite per creare e mantenere un “ m i c ro c l i m a ” idoneo alle ne-cessità del neo-nato pretermine e permetterne l’assistenza me-dica e infermieri-

stica completa. Esse hanno lo scopo di accompagnare il neona-to patologico ed aiutarlo a ren-dersi autonomo preparandolo a vivere nel nostro ambiente. Alcu-ne delle caratteristiche peculiari sono dettate da: pochi compo-

nenti e facilmente smontabili (per rendere riutilizzabile la termoculla rapidamente); materiali lavabili e non attaccabili dai disinfettanti. Inoltre, grazie ad un sistema sofi-sticato la tem-peratura all’in-terno delle culle viene mantenu-ta omogenea e poco dipenden-te dall’apertura degli oblò, la ru-morosità ridotta al minimo, l’umi-dità viene regolata in funzione dell’età e delle necessità del neo-nato».

Quando un neonato si può definire prematuro?

«Se nasce tra la 37ª e la 34ª settimana si parla di prematurità lieve. Se nasce tra la 34ª e la 28ª parliamo di prematurità grave, mentre sotto la 28ª è gravissima. Naturalmente prima nascono e più elevati sono i rischi, così co-me inferiore è la possibilità di so-

pravvivenza. Questi bambini pre-maturi possono avere problemi numerosi, soprattutto se vengo-no partoriti senza che prima sia stata fatta un'adeguata prepara-zione».

Questo cosa significa?«In caso di minaccia di parto

prematuro esistono delle terapie farmacologiche utili per scongiu-rare la minaccia, ma anche altre per preparare il bambino all'even-to, nel caso si verificasse ugual-mente. Soprattutto è importante trattarlo con farmaci al cortisone, per incrementare la maturità pol-monare. Il rischio di avere proble-mi di respirazione è infatti il più diffuso tra i prematuri, e per que-sto si utilizzano tecniche di venti-lazione. Accanto a quelle con-venzionali, peraltro, recentemen-te ne sono nate altre alternative, come l'alta frequenza, particolar-mente adatta per bambini che

non rispondono a quelle conven-zionali. Noi ab-biamo tali appa-recchiature da al-cuni mesi».

Quante culle termiche avete in reparto?

«Sono in tutto 14, di cui in funzione attualmente sono sei».

Per quanto tempo vanno uti-lizzate?

«Dipende dalla situazione. I casi più gravi anche per 4-5 me-si. Anche per questo abbiamo inaugurato da circa un anno un locale dedicato alle puerpere, do-ve possono restare a dormire per essere vicine ai loro bambini. Ad esse, inoltre, bisogna insegnare come curare tali bambini»

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Donate quattro nuove culle termiche dall’associazione Amici dell’Ospedale di Cremona

S

Salute28Quando il bambino nasce troppo presto

«La prematurità è grave al di sotto della 28ª settimana

«Importanti le terapie per incrementare

la capacità polmonare»

Il dottor Carlo Poggiani spiega le funzionalità della nuova culla termica

La presentazione della nuova apparecchiatura alla presenza dell’associazione Amici dell'Ospedale

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metereologi ne sono certi: è ar-rivata l'estate. Una buona noti-zia, dopo settimane di incertez-za e piogge. Tuttavia insieme ai primi caldi estivi si presenta an-

che la necessità di tutelarsi dai proble-mi di saluti derivati da caldo intenso e afa, soprattutto per chi abita in città.Gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte tempera-ture, ma è importante per tutti adotta-re stili di vita adeguati e sapere come comportarsi nel caso, per esempio, di un colpo di sole o di un collasso da calore. Da questa considerazione na-sce l’opuscolo “Solo il bello del cal-do”, diffuso in questi giorni da Regio-ne Lombardia, contenente le “regole d’oro” per combattere la calura.

Quando il caldo è un pericolo?Bisogna stare particolarmente atten-

ti quando la temperatura esterna supe-ra i 32-35 gradi, quando l’alta umidi-tà impedisce la regolare sudorazione e quando la temperatura in casa è supe-riore a quella esterna (locali poco venti-lati, tetti e solai non ben isolati).

I PROBLEMI LEGATI AL CALDOE I RIMEDI

Sono numerose le patologie lega-te alle alte temperature. Ad esempio ci sono gli edemi da calore, causati da un calore eccessivo e avvertiti con un senso di pesantezza e gonfi ore agli arti inferiori. Nel caso si verifi casse un problema di questo tipo è bene libe-rarsi di vestiti e calzature troppo stret-te e sdraiarsi tenendo le gambe solle-vate. Attenzione anche ai colpi di sole, che si verifi cano per un'esposizione eccessiva al sole e che si manifestano

con rossore al viso, malessere gene-rale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fa-stidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea. In questi casi è sempre bene chiedere assisten-za medica. Nel frattempo bisogna far stendere la persona in un posto fre-sco e ventilato con le gambe solleva-te rispetto al corpo e fare impacchi di acqua fresca. Può essere utile anche darle da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali.

L'afa eccessiva può invece portare ai colpi di calore, che si verifi cano so-prattutto in luoghi chiusi. Chi ne è col-pito presenta il volto arrossato o palli-do, la pelle secca e calda, un aumento della temperatura corporea e del-la frequenza cardiaca. Anche in que-sto caso bisogna chiedere l'assisten-za medica, e nel frattempo portare la persona in un posto fresco e ventila-to con le gambe sollevate rispetto al

corpo (se pallido) o in posizione semi-seduta (se rosso in viso). Bisogna poi raffreddare il corpo con acqua fresca, dopo averlo liberato dagli indumenti.

La prolungata attività fi sica in un luogo caldo può invece provoca-re crampi muscolari da calore, carat-terizzati da sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minera-li, spasmi muscolari. In questo caso è bene spostare la persona in un po-sto fresco e ventilato, e somministrar-le acqua e sali minerali.

Un'esposizione prolungata al sole e la perdita massiccia di acqua e sali può infi ne provocare il collasso. Esso si accompagna a un'aumento della respirazione, bassa pressione, cute fredda, pallida e umida, nausea, ce-falea. E' sempre opportuno chiama-re il medico, e nel frattempo tenere la persona a riposo in una zona fresca, e somministrarle bevande ricche di sali minerali.

L'ALIMENTAZIONE ANTI-CALDOSi consiglia di bere almeno 2 litri

d’acqua nel corso della giornata. Essa può essere anche alternata al tè, me-glio se verde. Bisogna invece modera-re l'assunzione di succhi di frutta e be-vande gassate, perché sono ricchi di calorie, poco dissetanti, spesso trop-po zuccherati. Da evitare, invece, be-vande troppo fredde, birra e alcolici.

Per quanto riguarda il cibo, gli esperti consigliano pasti leggeri e fre-quenti. L’ideale è 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena. Si posso-no mangiare pasta e riso, che sazia-no senza appesantire, ma sempre in quantità moderate. Ben vengano pe-sce, frutta e verdura, mentre Vanno ridotti o evitati tutti i cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi. Il gela-to va sempre bene, mentre il caffè in estate andrebbe consumato con mo-derazione.

IAffrontare il caldo estivo senza problemiAttenzione: il calore può essere un pericolo. Ecco come tutelarsi e cosa è meglio mangiare

Gentile dottoressa Subacchi, mi chiamo Maddalena, ho 40 anni e da circa 2 accuso continua aria nella pancia. Ho sempre senso di pesantezza, gon-fi ore e dolore addominale. Curo molta la mia alimentazione, cercando di consumare cibi freschi e non confezionati ma il disturbo persiste. Cosa po-trebbe essere? Grazie.

Gentile Maddalena, spesso l’aria nella pancia colpisce le donne e si manife-sta proprio con gonfi ore e pesantezza. Questa sensazione è tipica della fase post prandiale (dopo pranzo) e porta spesso a stipsi o diarrea. Le cause della “pancia

gonfi a” sono molteplici, dalle intolleranze alimentari agli stili di vita scorretti (pa-sti veloci, surgelati e davanti al pc). Puo’ anche capitare che determinati alimenti causino aerofagia come per esempio i legumi, fagioli, ceci, ma anche cipolle, ca-voli, latte e derivati, bevande gassate.

Nel suo caso io consiglierei un’indagine piu’ approfondita di eventuali intolle-ranze alimentari, spesso causate dall’abuso continuo di stessi alimenti, correlata da una dieta di esclusione di taluni alimenti per un certo periodo di tempo per poi reintrodurli senza problema. Anche l’attività sportiva potrebbe essere di aiuto, eli-minando spesso le tensioni addominali accumulate al lavoro.

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport • Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] oppure a [email protected]

Riceve a CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988)

CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco P. Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

CENTRI ESTIVI PER RAGAZZI AUTISTICI

L’Azienda Sociale del Cremonese ha consi-derato quale obiettivo prioritario assicurare ai ra-gazzi con autismo, residenti nel territorio del cre-monese, la possibilità di continuare esperienze sociali in ambienti educativi mirati, durante il pe-riodo estivo. E' da questa esigenza che torna an-che quest'anno il progetto “Centro estivo per ragazzi autistici”, che negli anni scorsi ha ha rag-giunto risultati veramente molto importanti, so-prattutto da parte delle famiglie interessate. Per l'estate in arrivo si intende quindi proseguire nella sperimentazione, prevedendo una integrazione presso Centri estivi autorizzati ed accreditati del territorio, suddividendo i circa 40 ragazzi con au-tismo in piccoli gruppi di 6-7 persone. Quest’ulti-ma attività nasce da una rifl essione sulle possibi-li traiettorie di prospettiva nell’ambito delle piste di lavoro realizzate in integrazione con la scuola, il sociale ed il segmento riabilitativo.

Molteplici gli obiettivi dell'iniziativa. Per i mi-nori quello di avviare attività educative e socia-lizzanti estive a favore di minori affetti da disturbi generalizzati dello sviluppo e autismo, con l’au-spicio di pervenire alla massima integrazione possibile dei minori nel territorio di appartenen-za. Non si tratta di interventi riabilitativi o tera-peutici ma educativi. Questo permetterà alle fa-miglie di avere un supporto estivo nella gestione quotidiana dei propri fi gli. Per il territorio ciò si-gnifi cherà sensibilizzare le realtà informali all’ac-coglienza del bambino affetto da autismo o da disturbo generalizzato dell’autismo.

SUCCESSO PER LA CICLOPEDALATA AIL

Domenica 10 giugno un centinaio di aman-ti della bici ha partecipato alla 3ª Ciclopedala-ta a favore dell’Ail (Associazione italiana leu-cemie). Il ritrovo e la partenza erano fi ssati presso la Trattoria Il Beccofi no di Via F. Soldi a Cremona. Il percorso si è snodato per 18 km tra le vie cittadine e la campagna circostante transitando per Bonemerse e San Giacomo al Campo. All’arrivo sono state fatte le premia-zioni: il gruppo più numeroso è stato il Peda-le Cremonese con 31 partenti; 2° l’Asd Circo-lo Conca con 25; 3° l’Asd Beccofi no con 11; a seguire altri 10 gruppi. A tutti è stato dato in omaggio un gadget a ricordo della manifesta-zione che è terminata con un ricchissimo rin-fresco offerto dalla trattoria Il Beccofi no.

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di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentile Naturopata, mi inte-resso molto di rimedi naturali e, se posso, li utilizzo per curarmi. Girovagando per farmacie ed erboristerie mi sono reso conto che per la stessa domanda ho risposte diverse, allora mi sono chiesto se c'è un'interpretazio-ne personale, oppure .... non saprei. Leggo da un pò la sua rubrica e mi piace molto, motivo per cui ho pensato di farle la stessa domanda: cosa sono le gemme? perché sono preferibili alla pianta?

Grazie Andrea Le gemme sono la parte em-

brionale della pianta, Sono uno scrigno di energia, forza, nutrienti e principi attivi che sono necessa-ri alla pianta per potersi sviluppa-re. Per questo si può dire che le gemme sono ricchissime di so-stanze e principi attivi più di quan-te ne siano presenti nella pianta

matura. In particolare contengono numerosi fattori utili per la trasfor-mazione della gemma in foglia-fiore-frutto ed anche per la cresci-ta della pianta: vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici, auxine, ormoni vegetali, ecc. Questi sono i fattori responsabili della maggior parte delle proprietà benefiche delle gemme. Contengono anche gli antociani, che danno colore alla pianta e sono altamente an-tiossidanti, mentre gli ormoni ve-getali, che favoriscono la crescita della pianta, sul nostro organismo hanno la funzione di stimolare il metabolismo cellulare. Le gemme racchiudono una forza e una ca-pacità rigenerativa molto elevata e sono state utilizzate sin dall'anti-chità da medici ed erboristi. Im-parare a conoscere le gemme ed a utilizzarle al meglio, significa sfruttare il segreto che la natura ha per rinnovarsi continuamente e rinascere ad ogni stagione.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

1. Ricordati di bere.2. Evita di uscire e di svolgere attività fi sica nelle ore più calde del giorno.3. Apri le fi nestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle.4. Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni.5. Copriti quando passi da un ambiente molto caldo a uno condizionato.6. Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore.7. Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fi bre naturali.8. Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore.9. Consulta il medico se soffri di pressione alta.10. Non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante.

LE DIECI REGOLE D’ORO

SPECIALISTA IN: Diete personalizzate • Test Inolleranze Alimentari • Test DNA (Celiachia - Lattosio - Breath Test) www.nutrizionistabiologo.it • www. aliaconlus.org • Faceebook: LISA NUTRIZIONISTA • Cell. 366-4759134

COMUNE DI MALAGNINOAMBULATORIO COMUNALEdi PSICOTERAPIA

L’ambulatorio di psicoterapia del Comune di Mala-gnino nasce con l’intenzione di offrire il massimo della qualità professionale ad un prezzo decisa-mente accessibile, ed è riservato a coloro che, per qualsiasi motivo, si trovino in diffi coltà economiche e abbiano bisogno di cure psicologiche. Responsa-bile dell’ambulatorio comunale è il dott. Luca Zen-

dri, psicoterapeuta.

L’ambulatorio offre:• Psicoterapia individuale• Appoggio e guida a coppie in via di separazione che intendano limitare al massimo i danni per i loro fi gli.• Consulenza per diffi coltà scolastiche• Consulenze di coppia• Consulenze legali (perizie)• Cure anche per patologie gravi, comprese le psicosi e i disturbi del comportamento alimentare (anoressie, buli mie e forme miste, anche recidivanti)

Orari: martedì mattina 8.30 - 13.00giovedì pomeriggio 16.30 - 20.30

presso Biblioteca comunale di Malagnino via Marconi, 2

Per appuntamento Tel. 339 4376163

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«Sarà un’altra stagione di passione»di Michael Guerini

erminati i campionati di Lega Pro, abbiamo chiesto di tracciare un bilan-cio della stagione al presidente Mario Macalli. «Il bilancio sotto il punto di vista sportivo è altamente positivo,

nessuno avrebbe scommesso su squadre che hanno puntato sui giovani. Il presidente del Lanciano si è addirittura congratulato con me, perché ho dato ampio spazio ai giovani. È stato un campionato che ha offerto risultati imprevedi-bili, nel quale ha trionfato solo il merito e la bra-vura. Sotto il profilo dell’onestà purtroppo siamo stati sconfitti. Ci sono stati ben 100 punti di penalità causati da personaggi loschi che hanno rovinato il calcio e alcune brave persone».

Parlando del futuro della Lega Pro, si voci-fera che cambierà la struttura dei gironi. Cosa può dirci a riguardo?

«Avevo proposto una riforma dei campionati professionistici che prevedeva, per quanto riguarda la nostra Lega, 3 gironi da 20 squadre. Purtroppo la proposta non è stata condivisa, io ho dubbi che ci sarà un campionato senza pro-blemi: secondo me si arriverà ad un punto in cui verrà fatta una riforma molto dolorosa per tutti. Vorrei inoltre ricordare che si parla sempre e solo dei problemi della Lega Pro, ma non si riesce a

capire che noi abbiamo solo una piccola parte del problema del nostro calcio. Tireremo le somme alla chiusura delle iscrizioni, ma ci saranno i soliti gironi con le solite divisioni».

Per quanto riguarda la giustizia sportiva, pensa che ci saranno altre penalizzazioni?

«Tutti noi abbiamo letto i giornali e sappiamo che i pm hanno fatto e stanno facendo il loro dovere. La questione ci preoccupa, perché potremmo avere ulteriori scossoni. Non sarà dunque un bell’inizio di stagione, visto che non tutti partiranno da zero punti e non tutte le società saranno considerate virtuosi».

Come giudica la stagione della Cremonese e del Pergocrema?

«La Cremo è arrivata ai playoff, quindi penso sia un buon risultato anche se lascio le conside-razioni finali alla società. Per quanto riguarda il Pergo, dico solo che chi è venuto a Crema ha distrutto una società con una storia lunga 80 anni. Ovviamente non ha agito indisturbato, la colpa è anche di chi era già in città».

Secondo lei che futuro avranno queste due società?

«I grigiorossi non avranno problemi con que-sta dirigenza. Per quanto concerne il Pergo parlare oggi di futuro è da pazzi. Mi chiedo come sia possibile che nessuno non si sia mai accorto di nulla. Mi viene da piangere al solo pensiero, visto che comunque sono innamorato di quei colori, che però ora sono rappresentati da una società che non riconosco più».

Cosa si aspetta dalla prossima stagione?«Detto francamente, mi aspetto poco. Noi

come organizzazione abbiamo lavorato molto e bene, visto che abbiamo fatto passi da gigante per dar prestigio alla Lega Pro. Ciononostante sono sicuro che avremo dei problemi in merito alle vicende giudiziarie. I presidenti delle società devono capire che il futuro del calcio sono i giovani. Non smetterò mai di dire che i giocato-ri nel calcio italiano ci sono, basta solo mettere le promesse in campo al posto dei soliti elefan-ti, che non garantiscono il futuro».

T

di Stefano Mauri

Partito nell’ormai lontana estate 2000, il cosiddetto “Risorgi-mento Pergo”, di fatto è fallito giusto due anni fa, vale a dire con l’uscita di scena del presidente Stefano Bergamelli nell’estate 2010. Già prima comunque, vale a dire dal gennaio 2004, allorquando il “Berga” decise di entrare nel cda giallo-blu, la passione canni-bale, sentimento caratterizzato dal lega-me con Cre-ma, ed interpretato, da Max Aschedamini (nella foto) e soci, era anda-ta, per così dire, un po’ in apnea. Per questo ora, paradossalmente, parlare di fallimento globale “canarino” suona un po’ stonato. Ai vari Ciro Di Pietro, Sergio Briganti, Pezzali, Pagliarini, Bucci e compagnia bella, cosa importa, alla fine della vera storia della miti-ca Pergolettese? Visto però che l’ex (?) “socio” di Briganti, ricor-

rendo all’utilizzo di denaro contan-te e di una fideiussione, si è accor-dato per saldare i debiti con due fornitori entro martedì 19 giugno (detto questo, a presentare domande di fallimento potrebbero poi essere gli altri eventuali forni-tori che ancora devono essere pagati), al dottor Di Pietro, il team “cannibale” garba parecchio.

Grazie alla mossa di quest’ultimo, il tribu-nale dunque in merito al fallimento, o meno, del Pergocrema si pronuncerà settimana prossima e una richie-sta di messa in mora per inadempienza è

stata presentata anche dal Comune. Mette tuttavia malinco-nia l’attualità calcistica legata ai colori gialloblu, ripartire finalmente daccapo sarebbe una strada per-corribile, ma bisognerebbe fare parecchi passi indietro, bruciare il tempo ed infischiarsene dei “sal-vatori” di turno. Già, perché il vero fallimento potrebbe poi rivelarsi

insistere in scorciatoie che non portano da nessuna parte, ma che semplicemente tappano una vora-gine con una piccola toppa estiva che, puntualmente salterà con le prime piogge autunnali .Il football purtroppo è un oceano popolato da squali famelici: abbandonare certi porti fashion per trovare rifu-gio in acque più tranquille, sparta-ne ed ospitali, certamente giove-rebbe alla causa. Il Pergocrema è sostanzialmente un club di provin-cia, una compagine reduce da anni dai ritmi insostenibili e, dopo la sbornia, senza o giusti anticorpi restano nausea e cefalee. Orsù, per festeggiare nel migliore dei modi l’ottantesimo compleanno del Pergo, ritrovare una dimensio-ne consona, alla faccia della cate-goria d’appartenenza e rinverdire il feeling col territorio, potrebbe rive-larsi salutare. Fino a domenica 17 giugno, infine, presso il polisporti-vo “Bertolotti” (via Serio, Santa Maria della Croce), dalle 14 del pomeriggio è tempo di “Festa della birra Cannibale”.

Conservare la categoeria a tutti i costi è sbagliato

Sarebbe meglio ridimensionarsi

Il presidente Mario Macalli traccia un bilancio della Lega Pro e parla del futuro

(S.A.) L’Asola allenata da Mauro Franzini potrebbe far spesa a Casalmaggiore. L’interessamento per Buoli, talismano dell’allenatore ex Casalese, è ormai assodato. Quello per Lanfredini, come Buoli rivoluto in Baslenga da Franzini solo due stagioni fa, ha più d’un

fondamento. Ma il botto, l’Asola potrebbe farlo strap-pando alla Casalese il classe 1992 Mario Domi, lancia-to in prima squadra proprio dal tecnico mantovano. Dietro allo svincolato esterno destro però c’è la coda: in scia all’Asola, ci sono Povigliese e Brescello.

L’Asola faspesa alla Casalese?

SPORTSPORTSPORTloPROMOZIONE

L’INTERVISTA

PRIMA DIVISIONE

AI LETTORI

Mario Macalli

Ora è ufficiale. Si riparte da Arvedi, con Calcinoni come presidente formale, Brevi alle-natore (e il fido Garavaglia come vice) e il punto interrogativo che permane per quanto concer-ne il direttore sportivo. E’, infatti, ufficialmente terminata l’avventura di Sandro Turotti negli uffici di via Persico. Il nodo da sciogliere legato al suo sostituto potrebbe essere risolto pro-muovendo Giancarlo Finardi al servizio della

prima squadra e creando un forte filo condut-tore con il settore giovanile. La società ha fatto sapere che Turotti, ringraziato per il suo prolun-gato e fattivo lavoro, «lascia la società in modo consensuale per cercare nuovi, vivi e creativi entusiasmi; è stato, per la società Us Cremonese, una persona seria e professionale. A lui giungano i ringraziamenti di coloro che, conoscendolo, hanno potuto apprezzato».

GIOVANILI Nulla dare fare per gli Allievi Nazionali alla final eight per l’assegnazione dello scudetto di categoria. Dopo la sconfitta all’esordio contro la Pro Vercelli (2-0), i grigio-rossi si sono rifatti con l’Andria Bat, battuta 3-1. Per passare il turno, la Cremonese doveva battere ieri il Prato, ma la partita è terminata 1-1 ed ha premiato i toscani, che si sono così qualificati al turno successivo.

Si riparte da Arvedi, che lascia però la presidenza a CalcinoniPRIMA DIVIZIONE

ECCELLENZA

Manca ancora l’ufficialità, ma il Crema 1908 dovrebbe iscriversi al prossimo campionato d’Ec-cellenza (qualcuno parla già di derby col Pergo?). E mister Lucchetti cosa farà? I dirigenti nerobian-chi vorrebbero tenerlo, ma lui gradirebbe lavorare (se soltanto lo chiamassero) in piazze calcistiche più competitive. Chi vivrà vedrà. Si sicuro il pros-simo campionato vi sarà il derby con la neopro-mossa Rivoltana di mister Zambelli, mago della

panchina. Nei giorni scorsi, in quel di Rivolta d’Adda è stata festa grande e pure il mitico Emiliano Mondonico, rivoltano doc e tifosissimo gialloblù ha gioito.

I ragazzi di Zambelli (complimenti a tutti) hanno disputato una stagione trionfale: la vittoria del torneo di Promozione quindi è il fiore all’occhiello di un’annata da incorniciare. Chapeau!

S.M.

La Rivoltana pensa già al derby con il Crema 1908

Magazine Euro 2012ecco dove trovarlo

Ecco dove i lettori possono ritirare gratuitamente una copia del magazine sugli Europei di calcio 2012 realizzato dalla redazione de il Piccolo.

A CREMONAConcessionaria Auto Bossoni, Strada Statale Castelleonese.Bar Montecarlo, via Massarotti 15.Lavanderia Lavagettone, via Antiche Fornaci 35.Punto Snai, via Dante Ruffini 28.Pit Stop Distributore Eni, via Bergamo 47.Bar Giardino, piazza Migliavacca.Bet Fiches Sala Slot, via Mantova 39.Piadineria Antica Romagna, corso Vittorio Emanuele 106.Musetti Caffè, Centro Commerciale Cremona Po.Redazione il Piccolo Giornale, via San Bernardo 37.

A CREMAJava Cafè, piazzale Rimembranze 1/2.Crema Games, piazza Istria e Dalmazia.Bar Dei Fiori, via Brescia 44 S. Bernardino.

A BAGNOLO CREMASCOTrony, Ss. Paullese km 31.

A CASTELLEONENinfa Cafè, via Solferino 13.

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di Giovanni Zagni

primi giorni della settimana prossi-ma dovrebbero essere decisivi per capire se continueremo a battere la strada di Ca’ de’ Somenzi per entra-re al PalaRadi a gustarci la serie A,

o se dovremo preparare le valigie. Il pre-sidente Aldo Vanoli ha in programma una serie di incontri con le forze economiche cremonesi disposte ad aiutare la società nel cammino intrapreso ed a cui ha già dato risposte positive la Cipe di Sannaza-ro de’ Burgundi (Pavia). Ora si attendono copiosi i contributi degli appassionati locali, poiché il cammino che porta alla intera copertura economica per la gestio-ne della stagione 2012-2013 è ancora lungo, se non lunghissimo. Coach Caja, che intanto brillantemente commenta le finali scudetto in tv, è sempre in linea con la società e non aspetta altro che l’evolversi positivo della situazione per rimettersi ad un tavolo e gettare le basi della nuova squadra, insieme con Flavio Portaluppi e tutta la dirigenza. Per quanto concerne le opzioni sui giocatori, per ora non ci sono difficoltà, poiché il mercato è pressoché, fermo stante la crisi che atta-naglia il movimento, come del resto tutta l'economia del Paese. Aspettiamo fidu-ciosi ed intanto gridiamo: forza Cremona.

FINALE PLAYOFF La Montepaschi Siena nelle finali playoff, valide per l’as-segnazione dello scudetto, ha fatto un passo in avanti forse decisivo vincendo

al Forum di Assago sulla Armani Milano per 82-79. Una bella partita, con qual-che errore offensivo di troppo, ma che ci sta a livello di spareggi finali, giocati

sempre alla morte da entrambe le squa-dre. Il piano tattico di Milano era quello di limitare McCalebb, sinora mattatore. Ebbene, Milano ci è riuscita (solo 7 punti per il play ospite) ma ha dovuto lasciare tanto spazio ai compagni dell’americano di passaporto macedone, nei quali s’è infilato un protagonista inaspettato, Sto-nerook che con le sue giocate ha dato la svolta al match. Siena non è parsa bril-lante come lo era stata sul suo parquet, ma ha condotto le operazioni per quasi tutta la partita senza però mai chiuderla in anticipo. Milano ha rincorso, riuscen-do nell’aggancio e nel piccolo sorpasso nell’ultimo quarto, ma ha ceduto sba-gliando alcune facili soluzioni nell’ultimo minuto. Nel complesso ci pare meritato il successo dei toscani, più esperti e più continui, mentre l’Armani di Scariolo ha avuto in Hairston e nei giovani Melli, Gentile e Radosevic gli artefici del recu-pero. Sul piano atletico s’è fatta preferire Milano, ma nella sostanza la classe di Siena ha avuto maggior peso. Ora su 3-0 la Montepaschi pare quasi inarrivabile perchè con ancora due gare da dispu-tare in casa sarà difficile strapparle il triangolino tricolore. Noi comunque non scommetteremmo, poiché Milano non ci è parsa rassegnata e forse, al momento, fisicamente è messa meglio.

I prossimi giorni saranno decisiviAl termine di nuovi incontri con le forze economiche locali si saprà il destino della Vanoli Basket

Nella finale dei playoff la maggiore esperienza della Montepaschi Siena di Pianigiani continua a fare la differenza

I

BOCCE

Dopo De Stefani e Comizzoli hanno trionfato Frattini e Ghisolfi nel memorial Pavesi

Un week end nel segno della “Delma”Un week end boccistico da incorniciare per la bocciofila

“Delma”, al settimo cielo e galvanizzata dai due successi (regio-nali) in sole ventiquattro ore. Sabato a Pozzaglio avevano trion-fato De Stefani e Comizzoli, la sera precedente sulle corsie cre-masche era stata la volta dei partner Gianpietro Frattini e Giuseppe Ghisolfi a salire sul gradino più alto del podio nel 10° memorial “Gianluigi Pavesi”. Tutto è andato per il verso giusto a Frattini e Ghisolfi che hanno giocato con grande determinazione: in semifinale hanno superato i beniamini di casa Cesana-Fasoli per 12-7 ed in finale hanno rifilato un “cappotto” a Carlo Colombo e Luciano Pezzetti. Quarto posto per Galantini-Guglieri eliminati dai soci “trescoresi” per 12-9. Nella categoria C/D occhi puntati su Mattia Visconti che è andato vicinissimo ad un’altra meta, sconfitto sul filo di lana da Domenico Vailati Canta. Il “madignanese” s’imponeva sul lodigiano Mario Broglia (12-9) e nel match decisivo aveva la meglio sul giovane bissola-tino (12-11). Quarto posto per il “pieranichese” G. Franco

Zanelli. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Ermanno Barbati e Antonio Polenghi, pubblico numeroso, bene l’organizzazione della bocciofila Castelnuovo.

• TROFEO DUE TORRAZZI Sono due le gare pianificate nei prossimi mesi in cooperazione tra i comitati di Crema e di Cremona, una in programma domani mentre la seconda si dovrebbe svolgere nel mese di agosto. Questa prima manifesta-zione si presenta in una regionale individuale riservata alle cate-gorie B-C-D, con partite ai punti 10. Iscritti 78 giocatori (tredici i gironi!) ognuno composto da due terzine, si inizierà alle ore 9 e si giocherà nei seguenti bocciodromi: due gironi a Soresina, Cral Aziende Sanitarie, canottieri Baldesio e Flora ed uno ciascuno a Madignano, Comunale (esterno), Dlf Po, S. Zeno e Borgo Loreto. Gli spareggi, a parte quello della Baldesio dove si giocherà subito, inizieranno alle ore 14 sulle corsie del bocciodromo comunale dove ci sarà l’epilogo della gara. Direttore di gara Ennio Clementi.

Massimo Malfatto

Coach Attilio Caja

Sport Sabato 16 Giugno 2012 31

SERIE A

Trofeo Dossena: anche quest’anno il bilancio è positivoE’ stata un’edizione tutto sommato positiva quella

del “Trofeo Angelo Dossena” 2012 che si è conclusa venerdì in tarda sera. Il pubblico, nonostante la con-correnza degli “Europei”, la crisi economica e la nausea per lo scandalo del “calcioscommesse bis” ha gradito lo spettacolo, offerto sul campo dalle squadre precettate per l’evento calcistico internazio-nale. Le due finaliste AlbinoLeffe e Parma, senza dubbio sono le rappresentative che hanno messo in mostra qualcosa in più delle altre rivali (poca roba in

generale). Nelle vesti di osservatore tra l’altro, con l’AlbinoLeffe collabora il cremasco Agostino Carniti, per questo parecchi giovani cremaschi militano nel vivaio del sodalizio orobico. Travolto dallo scandalo relativo alle scommesse illegali ed alle presunte combine, retrocesso e con pesante penalizzazione in arrivo in Prima Divisione, l’AlbinoLeffe, condizionale d’obbligo, nelle vesti di general manager potrebbe ritrovare l’ormai ex dirigente grigiorosso Turotti. Queste comunque, per il momento sono soltanto

indiscrezioni. Tornando al “Dossena”, la formula iti-nerante del torneo, anche quest’anno ha fatto il botto attirando tanti sportivi sulle gradinate degli impianti interessati alla kermesse. L’appuntamento adesso è per il maggio 2013, allorquando, puntuale come la primavera, il “Trofeo Dossena” tornerà per deliziare gli appassionati. Speriamo soltanto che, Pergo e Cremonese, tra dodici mesi tornino al torneo cremasco per sfidare il resto del mondo.

S.M.

CALCIO GIOVANILE

E’ durata solo una sta-gione la permanenza in Legadue dell’Enel Brindisi (bel allenata da coach Bucchi), che vincendo gara 4 a Pistoia, è tornata in Lega A e lo ha fatto con pieno merito, alla luce del rendimento fornito nel cor-so di tutta la stagione. PISTOIA-BRINDISI 86-88

(17-20, 35-50; 60-66)TESI GROUP PISTOIA:

Della Torre, Mathis 6, Jones 12, Tuci, Toppo 11, Galanda, Della Rosa, Har-dy 21, Evotti, Saccaggi 7, Gurini 9, Tavernari 20. All.: Paolo Moretti.

ENEL BRINDISI: Mae-strello 2, Formenti, Renfroe 7, Ndoja 19, Borovnjak 3, Callahan 19, Zerini 5, Giuri 5, Gibson 28, Vorzillo. All.: Piero Bucchi.

Brindisi oktorna in A1

LEGADUE

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di Vanni Raineri

olpaccio della Pomì Casalmag-giore, più che mai intenzionata a centrare nella prossima stagione l’approdo nella serie A1 di volley femminile, sfumato solo nella fi-

nale dei playoff contro l’Icos Crema. Giove-dì presso la sede della Pomì a Rivarolo del Re è stato presentato il primo acquisto: si tratta della ben nota Lucia Bacchi, giocatri-ce di banda classe 1981. Per Lucia si tratta di un ritorno a casa dopo 16 anni. Nata a Casalmaggiore, era tornata in provincia per tre stagioni all’Esperia Cremona, quindi ha giocato in A1 a Bergamo, Carpi, Modena e lo scorso anno a Parma. Soddisfatto il presidente Massimo Boselli Botturi nel con-fermare anche Pomì quale main sponsor. Costantino Vaia, direttore del Consorzio Casalasco del Pomodoro cui appartiene il

marchio Pomì, ha sottolineato l’importanza di aver unito l’azienda leader del territorio con la società sportiva leader ed ora la sua atleta più importante. Nel corso della con-ferenza stampa è stato presentato anche

il nuovo direttore sportivo: si tratta dell’ex giocatrice argentina Mariana Isabel Conde, che ha iniziato recentemente la carriera dirigenziale proprio a Parma. Con Lucia Bacchi a Casalmaggiore ci saranno i con-

fermati tecnici Gianfranco Milano e Giorgio Bolzoni oltre all’opposto Valentina Zago e al centrale Rossella Olivotto. Hanno invece salutato Monica Kucerova, diretta a Flero (i bresciani neopromossi saranno rivali del-la Pomì in A2) e Sara Paris, che approda all’Icos Crema, che pure era data sulle trac-ce di Lucia Bacchi.

SERIE B1 Buone notizie per la Reima. Vittorio Verderio siederà sulla panchina dei blues anche nella stagione sportiva 2012-2013. L’allenatore, classe 1969, nativo di Vi-mercate, ma oramai cremasco di adozione, allenerà Crema per il quarto anno consecu-tivo, il terzo come head coach. Confermati anche il capitano Daniele Egeste e Pietro Faccioli: entrambi hanno rinnovato l’accor-do con la società, accettando la politica di riduzione dei compensi operata e proposto dalla dirigenza a tutti gli atleti del roster.

Lasciano Casalmaggiore Monica Kucerova (approdata a Flero) e Sara Paris, ingaggiata dall’Icos Crema

CPrimo colpo di mercato della società casalasca che punta a confermarsi al vertice

La Pomì punta su Lucia Bacchi

E’ arrivato il momento della verità per il Tennis Club Crema, che prova a tornare in A1 dopo un solo anno in purgatorio. I cremaschi ospitano domenica l’Angiulli Casinò Dream Bari, al quale il sorteggio federale ha attribuito definitivamente

il primo posto nel 2° girone di A2, pertanto i pugliesi sono stati esentati dal disputare il 1° turno di playoff. Il team guidato da Vito Calabrese e Roberto Capozzi è un avversario di valore, ma non avrà certo vita facile contro il Tc Crema, che

schiera il romeno Adrian Ungur, protagonista agli Open di Francia e tre giocatori classificati 2.1 come l’italo-argentino Ocera, Menga e Sinicropi. Come detto, l’andata si gioca domenica a Crema e dopo sette giorni si replicherà in Puglia.

Il Tc Cremasi giocala serie A1

TENNIS

Solidarietàe sport unite

nella 24h

CALCETTO

Tre giorni di sport, spettacolo e solidarietà attendono i cremonesi. Organizzato dal Csi, con la colla-borazione del Politecnico di Milano, della Sported Maris, del Comune di Cremona, del Coni e del Comune di Bonemerse, da ieri fino a domenica è in programma infatti a Cremona la 16ª edizione della 24h di calcio a 5, appunta-mento ormai immancabile per gli amanti del calcetto. Numerosi gli eventi che faranno da contorno a questo importante torneo: sabato, oltre ad una corsa podistica su strada, i visitatori potranno emo-zionarsi ed ammirare le straordina-rie performance delle bmx acroba-tiche. In serata, invece, un tocco “rosa” all’evento: è prevista infatti la finale della 3ª Coppa Primavera di calcio a 5 open femminile Csi Sempre nella giornata di sabato, dalle 10 alle 19 a San Sigismondo, si terrà un torneo di rugby, orga-nizzato dal Cremona Rugby in col-laborazione con l’associazione Kiwanis, che vedrà impegnati sia gli adulti che i giovanissimi. Gran finale domenica, al PalaRadi dove il Centro Danza Sporting Life darà vita a uno spettacolo dal titolo: “C’era una volta… nell’Europa unita!”. Ma tutti questi eventi, che faranno da contorno alla 24h di calcio a 5, saranno inquadrati nel grande obiettivo comune della solidarietà. Nume-rose sono le associazioni benefiche che cer-cheranno di raccogliere fondi attraverso l’importante kermesse: l’Associazione Credo Onlus, che si occupa di dare un aiuto concreto ai bambini delle zone del mondo più disagiate, l’Associazione Giorgio Conti, storico partner della manifestazione, che si propone di fornire assistenza morale e mate-riale alle famiglie dei bambini col-piti da gravi malattie e il Kiwanis, che attraverso l’evento Kissday, si pone lo scopo di raccogliere fondi per l’associazione Arco.

Federico Contini

BOXEBilancio di metà stagione per il pugilato provinciale che è pronto ad affrontare la riunione di Robbiate

Tempo di bilanci di metà stagione per il pugilato cremonese che, dopo la disputa del Trofeo Città di Cremona, si appresta ad affrontare la seconda parte del 2012. Rispetto allo scorso anno si è registrato un notevole aumento dell’attività (circa il 30% in più) di incontri disputati, ma con qualche sconfitta di troppo rispetto al 2011. Nulla di preoccupante, secondo i tecnici del sodalizio ros-soverde: innanzitutto è stato più elevato il valore degli avversari, poi ci sono stati alcuni verdetti pesantemente sfavorevoli, anche in casa, che hanno determinato questa situazione dovuta anche al fatto di aver disputato quasi tutti gli incontri lontano da Cremo-na. Fulvio Dernini, ad esempio, ha subìto due sconfitte, ma queste portano il nome di Cirillo e Marziali, due medaglie d’argento agli ultimi campionati assoluti. Lo stesso dicasi per Bouraoui che è an-cora classificato tra gli youth e ha subito due sconfitte da pugili classificati di Seconda Serie o per Massimiliano Rota che, appena

promosso Seconda Serie, ha affrontato due avversari classificati di Prima. Si tratta sicuramente di combattimenti che hanno contribuito a far crescere in esperienza i ragazzi e i cui effetti si vedranno nelle prossime settimane e che quindi non devono preoccupare. Ci sono comunque molti lati positivi, come quelli rappresentati dai giovani: Ionescu, che ha vinto il Torneo Italia di Bellaria, ha riportato due pareggi (con Aquino) e una sconfitta a Ca’ de’ Mari con Antonioli che gridano vendetta. Si è rifatto vincendo la finale del “Città di Cremona” e dimostrando, dopo Bellaria, di essere sicuramente fra i tre migliori in Italia. E lo stesso dicasi per Esposito che, vincendo il trofeo di casa e soprattutto superando Luca Ceppi, si è inserito tra i primi cinque della graduatoria italiana al limite dei 69 kg. Prossimo appuntamento per i ragazzi del presidente Bottoni il 23 giugno a Robbiate, dove saranno di scena il medio Ahmid Bouraoui, il welter Colombi e il superleggero debuttante Hamsha Bouachra.

Qualche sconfitta di troppo nel 2012

SportSabato 16 Giugno 201232

La presentazionedi Lucia Bacchi

SERIE A2

Per troppo tempo la mountain bike è stata con-siderata il parente povero del movimento ciclistico italiano: adesso ha la possibilità di vivere una sua nuova stagione. Cambiano le regole nella seconda settimana del mese sino a luglio, niente corse su stra-da, ma attività alternativa di mtb, pista, fuoristrada e bmx. Nel Trofeo Comune di Trigolo, organizzato dal Team Superbici Scotti di Crema, è stato il piatto forte, un banco di prova per la categoria Giovanissimi della mountain bike, con biker di svariate province. Ma en-triamo nel cuore di questa prove offrendovi un “pizzi-co” di cronaca. C’è da dire che Marco Dadda e Luca Sardi, minibiker della Imbalplast di Soncino, hanno dato vita ad un confronto ad alto livello contendendo-si il torneo a punti. Interessante anche la “cucciolata” del Triathlon Stradivari Bike di Cremona. Aggredito dalla sfortuna Davide Distasio, tra i nati della classe 2002: infatti questo ragazzo, ci teneva a far bene da-vanti ai conterranei di Trigolo, ma ahimé, sulle dune ha avuto un guasto meccanico alla bici ed è rimasto fuori dal podio. Ultima prova della challange promozionale giovanile e premiazione del Circuito dei 3 Fiumi-Trofeo Centro Kàrcher, sabato 7 luglio a Madignano.

ORDINI D’ARRIVO Classe 2004: 1) Marco Dad-da (Imbalplast), 2) Federica Venturelli (CC Cremo-nese- Arvedi), 3) Lorenzo Cellano (Uc Cremasca), 4)

Daniel Shehi (Triathlon Stradivari Bike). Classe 2003: 1) Chistian Bramati (Team Bramat di Inzago), 2) Mi-chele Casagrande (Uc Cremasca), 3) Luca Pollini (Imbalplast), 4) Loris Rebecchi (Imbalplast), 5) Giada Pisaroni (Imbalplast). Classe 2002: 1) Lucia Brama-ti (Team Bramati), 2) Luca Belloni (Team Raschiani), 3) Riccardo Tommasoni (Triathlon Stradivari Bike di Cremona), 4) Marco Antoniola (Team Raschiani), 5)

Lidia Ribecchi (Team Raschiani). Classe 2001: 1) Luca Sardi (Imbalplast), 2) Luca Bottini (Sovico), 3) Loris Guerrini (Imbalplast), 4) Nicholas Norbis (Sc Capriolo), 5) Luca Stanga (Imbalplast). Classe 2000: 1) Mirko Rossi (Gazzanighese), 2) Alessio Bonelli (Carpiano), 3) Filippo Bertesago (Imbalplast), 4) Federico Chiari (Carpiano), 5) Manenti Andrea (Sc Capriolo). Classe 1999: 1) Leonardo Repetti (Team Raschiani), 2) Fran-cesco Omati (Team Raschiani), 3) Dario Galimberti (Team Chiappucci), 4) Loris Conca (Vc Sovico), 5) Thomas Scalia (Team Raschiani).

GIOVANISSIMI A VAILATE Si corre domenica 17 giugno a Vailate il Memorial Pierino Baffi, edizione numero otto, appuntamento riservato alla categoria Giovanissimi e organizzato dal locale CC Pierino Baffi, col patrocinio della Uc Cremasca. S’accentua l’attesa per la grande festa del ciclismo giovanile, qui il ciclismo gode grande popolarità, è un punto di riferimento per gli appassionati del pedale, che giun-gono da ogni parte del mondo per fare visita alla tomba dedicata a Pierino Baffi, “mito dei velocisti”. Un piccolo centro con i cuori che pulsano per il cicli-smo con la saga dei “Baffi”. Nulla viene lasciato al caso per allestire questa manifestazione promozio-nale, con inizio della prima delle sei gare alle 9.30.

Fortunato Chiodo

Grande spettacolo a Trigolo con i bikerNella classe 2004 acceso duello tra Marco Dadda e Federico Venturelli, vinto dal sincinese

CICLISMO

Il torneo di calcio a 8 giocatori inti-tolato “NonSoloNero” procede a passi spediti verso la conclusione, con la fase finale in programma presso l’ora-torio San Francesco.

Alla finalissima sono giunte le squa-dre del Marocco e della Romania, che hanno vinto gli incontri di semi-ìfinale rispettivamente contro l’Albania per 7-2 e contro la rappresentativa della

Caritas col punteggio netto di 7-0, a conferma di una evidente sproporzio-ne tecnica ed atletica delle formazioni in campo.

Le premiazioni del torneo si tengo-mo sabato alle ore 18.30 nell’ambito della Festa multietnica organizzata dal

Quartiere Zaist, a cui parteciperà il presidente provinciale Uisp, Goffredo Iachetti.

IN CARCERE LE FINALI DEL TORNEO DI CALCIO Si avvia alla conclusione anche il torneo di calcio interno alla Casa Circondariale di

Cremona promosso dall’Uisp di Cremona nell’ambito del “Progetto carcere 2012” patrocinato dalla Fondazione Comunitaria della Pro-vincia di Cremona.

Il torneo, che ha visto confrontarsi cinque squadre formate da detenuti

delle diverse sezioni di reclusione, vivrà il suo momento clou sabato mat-tina con la finalissima della manifesta-zione. Molto soddisfatto dei riscontri ottenuti l’allenatore P. Luigi Bertoletti, operatore volontario della Uisp, che sabato sarà affiancato nella cerimonia delle premiazioni dal presidente pro-vinciale Goffredo Iachetti e dalle auto-rità carcerarie.

Oggi la finale del torneo interno al carcere

SaraParis

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ancano esattamen-te quaranta giorni all’inizio delle Olim-piadi e gli atleti desi-gnati a parteciparvi

stanno naturalmente dando gli ultimi ritocchi alla preparazione e sostengono gli ultimi probanti col-laudi. Per la ginnastica femminile, l’ultimo collaudo è quello di oggi e domani a Catania in occasione dei Campionati Italiani Assoluti “Rana Gioiaverde Cup”, dove si misura l’èlite della ginnastica azzurra. Va-nessa Ferrari difende il suo titolo conquistato lo scorso anno non solo dall’attacco delle più giovani avversarie che stanno cercando di limare il gap che ancora le divide dal caporal maggiore dell’Esercito, ma anche e, forse soprattutto, di Adriana Crisci, trentenne e ormai da due lustri lontana dallo sport attivo, ma già finalista olimpica a Sidney nel 2000. Dedicatasi in questi anni all’insegnamento della ginnastica e agonisticamente alla specialità del trampolino elastico, la ginnasta torinese tenterà di in-serirsi nel novero delle giovanis-sime sfidanti di Vanessa, ormai diventate, tra l’altro delle vere e proprie stelle della tv con i reality sulla ginnastica di cui sono state protagoniste sul piccolo schermo,

come Carlotta Ferlito, catanese che quindi gioca in casa ed Eli-sabetta Preziosa (già campiones-sa nell’edizione di Ancona 2010), beniamine del reality “Ginnaste. vite parallele”. Ma Vanessa dovrà anche guardarsi dalla bravissima campionessa d’Europa Juniores, Enus Mariani e dall’altra ginnasta

siciliana, Sara Ricciardi. Per Va-nessa sarebbe quello del 2012 a Catania il sesto titolo italiano nel concorso generale: nel 2011 ha vinto il concorso generale (57,600) e la finale alle parallele (14,700). Se-conda al corpo libero, pur avendo conquistato lo stesso punteggio della Ferlito (14,400) cui il regola-

mento assegnò l’oro per questioni anagrafiche per dirimere la perfetta parità tra le due ginnaste. Bronzo, invece, alla trave (13,650) a causa di una caduta all’arrivo del salto raccolto con avvitamento, giusta-mente reinserito nel programma per alzarne il valore.

Cesare Castellani

M

Oggi e domani sono in programma i Campionati Italiani a Catania, ultimo impegno prima di Londra

Vanessa Ferrari cerca la forma olimpicaLa notizia prende sempre più forma: Michele Arcari (nella foto)

è destinato a diventare il terzo portiere della Juventus. Dopo la partenza di Alexander Manninger, la società bianconera (che ha già prelevato dal Brescia il giovane Nicola Leali) ha pensato ad Arcari (34 anni), protagonista di un’ottima stagione con il Brescia, durante la quale ha stabilito il re-cord di imbattibilità (907 minuti). Per il portiere di Annicco si tratte-rebbe di un bel modo di terminare la carriera, come è accaduto qual-che anno fa a un altro ex grigioros-so, Michelangelo Rampulla. A tene-re banco nel calciomercato è la vi-cenda legata a Thiago Silva, prima dato per partente (verso il Psg), poi ritirato dal mercato. A ufficia-lizzare che Thiago Silva non si muoverà dal Milan, ci ha pensato direttamente Silvio Berlusconi tramite un breve comunicato pub-blicato sul sito ufficiale della società rossonera. Ora è facile pro-spettare un ricco ritocco dell'ingaggio del difensore brasiliano.

Michele Arcari probabileterzo portiere della Juve

Ha avuto luogo nei giorni nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia la question time relativa agli Aironi Rugby di Viadana e alla loro partecipazione al-la Celtic League. «Ringrazio l’sssessore Ruffinelli – commenta Bottari, consigliere della Lega Nord – per la risposta in merito al rifiuto, avvenuto il 19 maggio scorso, da parte della Federazione Italiana Rugby ri-spetto alla candidatura del Rugby Viadana per la par-tecipazione al campionato internazionale di Celtic League. L’assessore ha infatti ribadito il notevole im-pegno, anche economico e nell’ordine di oltre 4 mi-lioni di euro, da parte di Regione Lombardia per con-sentire alla squadra di partecipare a questa prestigio-sa manifestazione e ha assicurato che prenderà contatti con la Federazione per comprendere le mo-tivazioni del rifiuto. A questo punto però credo che tutti gli enti coinvolti, quindi non soltanto la Regione

ma anche la Provincia di Mantova e il Comune di Via-dana, debbano rivolgersi direttamente al Coni, sca-valcando la Federazione, per capire quali siano le vere ragioni di questo diniego e per vedere se esisto-no altri margini di manovra per la prosecuzione dell’accordo di programma. Inoltre, non si riesce pro-prio a comprendere come mai la Fir intenda far svol-gere le partite a Parma, che non dispone di strutture adeguate, invece che a Viadana dove lo stadio ristrut-turato èa norma e adatto per lo svolgimento delle partite di livello europeo. Il comportamento della Fe-derazione risulta essere opinabile e strumentale sotto diversi aspetti; auspico quindi– un’azione coordinata da parte di tutti gli attori coinvolti per tutelare le nostre prerogative e per porre fine ad un atteggiamento che ritengo essere fortemente pregiudizievole nei con-fronti degli interessi di Viadana e della Lombardia».

La politica regionale si mobilita a favore degli Aironi

CALCIOMERCATO

RUGBY

Divorzio inatteso tra il coach Lu-ca Dalmonte e la Scavolini Siviglia Pesaro. Una rescissione del con-tratto che arriva al termine di un’ot-tima dei marchigiani, che hanno raggiunto le simifinali dei playoff, dopo aver eliminato Cantù. Ecco il comunicato della società: «L’Us Victoria Libertas comunica che in data odierna si è avvalsa della fa-coltà di recedere dal contratto in essere con l’allenatore Luca Dal-

monte, come previsto dall’accordo sottoscritto fra le parti. La società, nel ringraziare Dalmonte per l’impegno profuso con com-petenza e serietà in questi tre anni, culminato con l’ultima splen-dida stagione, gli augura le migliori fortune professionali».

Luca Dalmonte lasciala Scavolini Pesaro

SPORT WEEK

Sport Sabato 16 Giugno 2012 33

BASKET LEGA A

Importante successo quello conquistato dai pattinatori dell’Eri-dania nell’European Inline Cup, gara di pattinaggio corsa su pista di grande spessore tecnico che si è svolta a Noale, su una pista parabolica considerata tra le migliori in Italia. Nell’impianto vene-ziana gli atleti allenati da Brunella Bertoli hanno vinto e stravinto spesso ottenendo delle doppiette e riportando così il primo posto nella classifica per società. Nei GM1 ha vinto entrambe le gare disputate il fortissimo Alessandro Ronchini, al suo primo anno di gare; doppia vittoria anche per Alessia Lazzarini nella categoria RF1; lo stesso nella categoria EF2 per Laura Peveri; primo e secondo posto per le piccole Eleonora Chierici ed Eleonora Capelli nella gara corta; le stesse atlete hanno invertito le posizioni nella gara lunga. Successo di Giulia Corsini nelle EF1 e seconda l’altra

cremonese Claudia Peretti che si era aggiudicata anche un terzo posto nella gara di velocità. Ha concluso la lunga serie di podi Chiara Zelioli seconda nella gara dei1500, gara troppo corta per lei che è una specialista delle più impegnative gare di fondo. Anche Sofia Ronchini ed Andrea Lazzarini hanno completato la comitiva cremonese con ottime gare condotte con generosità. La squadra del presidente Stefano Peveri si è così aggiudicata l’ambiziosa coppa del trofeo European Inline Cup, prestigiosa tappa di un cir-cuito internazionale e nazionale di pattinaggio corsa. La formazio-ne cremonese ha in questi giorni concluso la preparazione in vista dei Campionati Italiani a squadre che si svolgeranno a Fanano Valli del Cimone tra oggi e domenica.

C.C.

L’Eridania trionfa nell’European Cup Tante medaglie per i ragazzi allenati da Brunella Bertoli e successo a squadre a Noale

PATTINAGGIO

Vanessa Ferrariin gara

GINNASTICA

Scatta sabato l’ottava edizione del Torneo Internazionale Under 16 “Città di Crema” di tennis. L’evento sportivo cremasco più im-portante a livello internazionale inizia nella giornata di sabato con il primo turno delle qualificazioni del singolare maschile e femminile. Ad incrociare la racchetta saranno sessantaquattro fra giocatrici e giocatori con l’obiettivo di raggiungere un posto fra i magnifici tren-tadue, ovvero tra coloro che da lunedì si affronteranno nel tabellone principale che anche quest’anno vede una serie di campionici fra gli iscritti (il cipriota Petros Chrysochos e l’ucraino Alexander Lebe-dyn prime due teste di serie all’Avvenire, mentre fra le ragazze la moldava Aliona Bolsova, la bulgara Vivian Zlatanova e la bielorussa Iryna Shymanovich rispettivamente prima, terza e quinta del see-ding nel torneo milanese). Anche quest’anno, infatti, la vicinanza con l’Avvenire (uno dei quattro tornei Under 16 più importante al mondo) consentirà al TC Crema di vedere l’elite mondiale confron-tarsi sui suoi campi, con atleti provenienti da tutto il mondo: argen-tini, boliviani, brasiliani, colombiani, ciprioti, bulgari, spagnoli, russi, ungheresi, australiani, solo per citarne qualcuno. Per quanto riguar-da le qualificazioni, sabato si disputerà il primo turno, mentre il giorno successivo i ragazzi si sfideranno nel turno finale che garan-tirà l’approdo al main draw ad otto ragazzi ed otto ragazze.

Scatta oggi l’importante torneo “Citta di Crema”

TENNIS

Parte bene l’avventura a Silverstone (dove è in programma il Gp di Gran Breta-gna) di Valentino Rossi, che ha ottenuto il miglior tempo in 2’19”328 nelle prime pro-ve libere (poi 11° nella seconda sessione). L’asfalto bagnato ha aiutato la Ducati del pesarese e quella del compagno di squa-dra Nicky Hayden, secondo a 77 millesimi di secondo da Rossi. Più attardato Jorge Lorenzo, che però ha avrà sicuramente modo di rifarsi. Lo spagnolo, infatti, è al comando della classifica in MotoGp (da-vanti a Stoner, il più veloce nelle libere del pomeriggio) ed è apparso il più in forma in questa prima parte di mondiale.

CLASSIFICHE MotoGp: 1) Jorge Lo-renzo 115, 2) Casey Stoner 95, 3) Dani Pedrosa 85, 4) Andrea Dovizioso 60, 5) Cal Crutchlow 56, 6) Valentino Rossi 51.

Moto2: 1) Thomas Luthi 88, 2) Marc Marquez 86, 3) Pol Espargaro 71, 4) An-drea Iannone 71, 5) Scott Redding 50, 6) Mika Kallio 40.

Moto3: 1) Sandro Cortese 87, 2) Mave-rick Viñales 80, 3) Luis Salom 55, 4) Ro-mano Fenati 52, 5) Louis Rossi 45, 6) Alex Rins 44.

IN TV Domenica le gare in diretta su Italia 1 e Italia 2: ore 12 la Moto2, ore 14 la MotoGp, ore 15.30 la Moto3.

Valentino Rossi parte bene a SilverstoneMiglior tempo del pesarese della Ducati nelle prime libere del Gp di Gran Bretagna

MOTOMONDIALE

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a storia di Cremona da sempre si intrec-cia con quella del fiu-me Po; da secoli la vita della città si fon-

de con quella del Grande Fiu-me. Già all'epoca degli Antichi Romani, il trasporto di mate-riale avveniva legando una barca a due cavalli che cam-minavano lungo i due argini del fiume: questo permetteva un rapido e più agile trasporto anche di merci pesanti. Con il passare dei secoli, l'importan-za del fiume quale via per il commercio non ha smesso di essere primaria, complici an-che le cattive condizioni delle strade e la larghezza del letto del fiume anche all'altezza di Cremona, che dall'epoca me-dievale è divenuta una dei principali porti fluviali.

Tra XII e XIII secolo i liberi Co-muni divennero ormai i soli che potevano esercitare un controllo efficace sul commercio fluviale, ed arrivarono ad elaborare nor-me statutarie autonome relativa-mente alla gestione dei porti nonché ai navaroli e pescatori, senza dimenticare la costruzio-ne e manutenzione degli argini mediante i quali si difendevano dalle inondazioni e controllava-no fiscalmente la navigazione interna.

La navigazione sul Po è così proseguita nel segno di una lun-ga e salda tradizione che non ha subito grandi variazioni sino ad inizio Ottocento: la navigazione a vapore, introdotta in area pa-dana intorno al 1820, costituì in seguito il primo autentico fattore innovativo nel sistema della na-vigazione interna, ulteriormente incentivata. Il Po ha iniziato così a popolarsi di grandi barche e piccole imbarcazioni da lavoro, affermando ancora una volta la sua utilità ma anche il suo fasci-no, legato alle tradizioni e ad un paesaggio naturale che ne con-ferisce ulteriore ricchezza.

L'utilizzo delle barche è mol-teplice e dettato da diverse esi-

genze: la raccolta della legna, il recupero di sabbia e ghiaia dalle foci dei corsi d’acqua alpini, o il trasporto via fiume di cereali, sale, carbone, mattoni, che so-prattutto fino al secolo passato sopperiva alla rete stradale as-sai scarsa, garantendo all’intera area padana il ruolo di principa-le viatico di scambi con l’Orien-te.

Nonostante il fitto sviluppo

della rete stradale, ancora oggi il Po è una preziosissima risorsa per il trasporto merceologico in una zona come la pianura pada-na, che movimenta il settanta per cento delle merci circolanti nel nostro Paese. La riscoperta commerciale si accompagna a quella delle potenzialità turisti-che, di grande richiamo per ita-liani e stranieri, come attestano le navi da crociera che negli an-

ni hanno offerto a tutti i turisti la possibilità di viaggiare da Cre-mona a Venezia. Tutt’altro che superata, la navigazione sul Po si rivela un settore in continua crescita e dalle grandi potenzia-lità future, anche grazie alle otti-mali condizioni di navigabilità, pendenza ed ampiezza dell’al-veo che il fiume è in grado di garantire per gran parte della sua tratta. La pendenza, infatti,

è contenuta, mentre l’alveo è costituito da sabbie facili da ri-muovere. La portata d’acqua, anche in periodi di magra, è consistente e la profondità mini-ma è dell'ordine di 3 o 4 metri, lungo tutto il percorso.

Il fiume viene riscoperto an-che per l'attività di pesca sporti-va, immersi in un paesaggio ricco di fascino naturale e lungo una tratta caratterizzata da tutto

il fascino della secolare tradizio-ne che lo caratterizza. Oggi, na-vigare sulle acque del Po signi-fica riscoprire il proprio territorio, gustare luoghi conosciuti attra-verso una nuova e più nascosta prospettiva, a stretto contatto con il patrimonio naturale, stori-co e culturale di uno dei fiumi più importanti d’Italia, la cui storia si intreccia con quella delle più produttive città.

L Una tradizione millenariaLungo il grande fiume alla scoperta di percorsi artistici e naturali

34 Sabato 16 Giugno 2012 Navigazione sul Po

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