il nuovo 5 torri dicembre 2013

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DICITURA AUTORIZZATIVA: GIPA/CN/033/2011

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Periodico di vita amministrativa del Comune di Osimo

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Page 1: Il NUOVO 5 TORRI Dicembre 2013

DICITURA AUTORIZZATIVA: GIPA/CN/033/2011

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Lʼ8 dicembre, come ormai avviene ognianno, il sindaco Stefano Simoncini haaccesso il ʻPandoro”insieme ai numerosiconcittadini presenti in piazza. Lʼabetetecnoclogico per lʼoccasione è stato ad-dobbato con le letterine degli alunnidelle scuole primarie. Contemporanea-mente è stato illuminato il presepe del“Buttari” allestito come tradizione nel-lʼatrio comunale. Nel suo breve inter-vento di saluto il primo cittadino haringraziato tutti i bambini e le bambinedelle scuole elementari cittadine ed i loroinsegnanti per aver accettato lʼinvito direalizzare lʼaddobbo. Si tratta di simpa-tici disegni, pensierini, desideri e pre-ghiere. “Sono speranza viva per lorostessi, le loro famiglie, per i bambini, gliuomini e le donne della nostra città e pertutto il mondo” - ha concluso Simoncini.

SI ACCENDE IL NATALE OSIMANO

5TORRIAnno XIII - n° 10 DICEMBRE 2013

Direttore PoliticoStefano Simoncini

Direttore ResponsabileSergio Siniscalchi

RedazioneLuca Falcetta

FotoBruno SeveriniStampa

Rotopress International SrlVia Brecce - Loreto - Tel. 071 7500739

www.rotoin.it - [email protected]

Impaginazione graficaAntonio Scarponi

Reg.Trib. di Ancona n. 9/72pubblicità inf. al 70%

[email protected],Comune di Osimo, P.zza del Comune, 1 - Osimo

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IL PUNTO DEL SINDACO SIMONCINI

Cari concittadini,dedico l’articolo che apre questo 5 Torridi Natale al nostro Arcivescovo EdoardoMenichelli. In occasione delle festività dadieci anni propone delle riflessioni ai po-litici della nostra arcidiocesi.Di seguito quindi il messaggio di Sua Ec-cellenza che quest’anno è particolar-mente dedicato ad un modo di vedere lacrisi e di affrontarla con un cambia-mento innanzitutto personale e radicale.Con queste, come al solito profonde esplendide occasioni di riflessione e cate-chesi del nostro Arcivescovo, auguro atutti gli osimani Buone Feste.

Sono oramai dieci anni che il Natale con ilsuo mistero spirituale, religioso e umano,mi offre l'occasione di incontrarvi per espri-mervi la gratitudine per il servizio che svol-gete, per trovare insieme nuove vie disperanza e anche per offrire a tutti l'occa-sione di una lettura serena e feconda di unafesta che tanto prende il cuore. Parto pro-prio da qui: cosa è il Natale?

La risposta è molto semplice: è un avveni-mento, è una persona che ha tagliato la sto-ria. Dal momento in cui Gesù Cristo, Figliodi Dio, è entrato nella fessura più profondadella terra e del misterioso cuore dell'uomo,la storia ha cambiato direzione. Più sempli-cemente si dice: il Figlio di Dio si è incar-nato, ha preso forma di carne, ha toccatol'umanità e le sue ferite invitandola non afuggire da se stessa, ma a ritrovare forzanella esperienza viva di un Dio presente.Penso proprio che l'umanità contemporaneadebba reimparare il metodo di Dio: darecioè "forma di carne" all'amore nel sensopiù alto e sublime: il farsi carico. Gesù Cri-sto porta la salvezza perché la fa'; testimo-nia la misericordia perché la incarna; dasolidarietà perché si dona; porta consola-zione perché entra nelle ferite nell'umano;dà il perdono perché lo celebrerá sullacroce; dà la misura della vita perché si con-segna nella sua piccolezza; offe la veritàperché non la consuma nelle chiacchiere,ma la rende “certa” nella Sua persona.Questo sta davanti a noi e questo l'umanitàè invitata ad accogliere come metodologiadi vita. Senza voler essere troppo esempli-ficativo, il Natale ci ricorda che Dio non è

rimasto sul balcone della sua eternità e on-nipotenza, ma è sceso nell'umano assu-mendo il tutto dell'umano, eccetto ilpeccato. Questo carissimi, allora, non è unincontro per grandi risoluzioni: è un invitoper oltrepassare la misura gretta ed egoi-stica che spesso avvelena i nostri giorni perassumere una capacità operosa, per unosguardo spirituale della vita, del suo perché,del suo compito.

Per quanto attiene lo sguardo sul rapportopersonale con Dio, sintetizzo il tutto con lanecessità di un recupero della spiritualità. Ilmistero di Cristo che nasce a Betlemme,non è mistero solo per i cattolici, ma è unfatto che interpella tutta l'umanità.

La sua nascita è una provocazione, è un'of-ferta di misericordia, è l'inizio del tempodella pace. Dio risemina e ridona all'uma-nità la sua vita, quella in precedenza rifiu-tata dagli uomini. Il mio invito è chenessuno abbia paura di Dio, della miseri-cordia e della vita.

Tocco, ora, il verbo che prima ho annun-ciato: “oltrepassare” . Sí, oltrepassare il la-mento, oltrepassare la disperazione,oltrepassare l'egoismo, oltrepassare un ver-balismo esondante, compulsivo, impuro eingannevole. Oltrepassare la paura, terribilemalattia di questo tempo che, come il re, siriscopre nudo perché ha indossato i vestiti

della vanità e della sicurezza che non gli ap-partiene, dal momento che tutta la nostravita è un misterioso dono che si snoda den-tro una storia di fraternità e non dentro unastoria di recinti consolanti.

Se viviamo l'oltrepassare, necessariamentesiamo chiamati a rimodulare tutti gli schemiumani, sociali, politici economici che sisono posti in essere per alcuni anni, ma cheoggi si rivelano inconsistenti e dannosi.

Altre volte ho avuto l'occasione di dire chela parola crisi è parola buona, utile perchéessa è parola di giudizio, dentro la qualel'uomo ridisegna, capisce la storia che vive.La persona umana non è chiamata a sog-giacere, ma come dice l'apostolo Paolo è"chiamata a libertá". Purtroppo tutte le volteche la libertà è misurata sui binari dell'au-tonomia, dallo svincolamento da regole,tutte le volte che essa è celebrata con il de-siderio prometeico di voler assalire Dio,produce squalificanti prigionie.

E' nato un nuovo vitello d'oro che è un in-crocio tra la libertà di arbitrio e la volontà dipotenza. Il frutto sembra essere - al riguardo- una anoressia collettiva. Voglio provarecon voi, con grande semplicità, ma anchecon coraggio a fare dei piccoli passi per ca-pire questa crisi che viviamo, che tocca pro-fondamente la storia delle persone,partorendo disagi fino a ieri insospettati. Piùsemplicemente questa crisi da dove viene?Solo se si capisce il seme maligno, se si ri-conosce la zizzania, si può ritrovare la spe-ranza e la gioia ponendo rimedi e tracciandoitinerari nuovi.

I passi che mi sento di presentarvi sono que-sti: la crisi economica nasce da una crisi po-litica, cioè da quel non saper organizzare lavita sociale su ciò che aiuta l'umanità a daresenso ai suoi giorni. Sembra che l'organiz-zazione sociale abbia costruito più dirittiche doveri condivisi, più tracciati di ideo-logie che non sguardo saggio sulle proble-matiche esistenziali. La crisi politica dadove viene? Ha anche essa una radice?

Penso che sia quella culturale. Abbiamoparlato di società liquida, di pensiero de-bole, di psicologie autogestionali, ma ora

AFFRONTIAMO LA CRISI PARTENDO DA NOI STESSI

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franate. Abbiamo sperimentato ciò che hadetto un poeta: "... Ognuno è solo sulla fac-cia della terra". La cultura del frammento,del provvisorio, della inutilità: una culturasenza ancoraggi, una cultura dell'abban-dono. Ma una cultura così da quale crisi de-riva? Da quella spirituale!

Siamo entrati in una religiosità babelica,quella cioè che pensa di fare a meno di Dioe inventa un idolo al giorno, più ancora unareligiosità che invece di adorarlo, si servedi Dio per giustificare anche misfatti terri-bili. Siamo nella religione degli idoli. Maanche questa ha una radice: la crisi etica.Ogni azione umana è letta alla luce dell'in-dividualismo e del soggettivismo.

E’ proprio in questo senso che si deve recu-perare la consapevolezza che ci appartiene,un compito: ritrovare la profezia del bene. Aquesto riguardo tornano utili le parole delbeato Giovanni XXIII pronunciate l'11 ot-tobre 1962 quando, dissentendo dai profetidi sventura, ricordava che nell'ordine dicose nuove in cui l'umanità sembra entrare"sono da vedere i misteriosi piani della Di-vina Provvidenza che si realizzano in tempisuccessivi attraverso l'opera degli uomini espesso al di là delle loro aspettative che consapienza dispongono tutto, anche le avversevicende umane, per il bene".

Alcuni aspetti della profezia del bene.

1 – Qual è la meta di questa società?Dove deve arrivare il PIL per fare uominifelici?

Proprio perché siamo passati dalla teologiadella liberazione alla tecnologia della pro-sperità, forse sarebbe più vero e più bello ri-sapere la mistica del dono, della fraternitàsollevando la persona umana, facendole ri-scoprire tutta la sacralità del suo esistere. Indefinitiva: PIL o persona umana? Natural-mente questo non per disdegnare processieconomici di prosperità, quanto piuttostoper ridirci che tutto deve essere a serviziodella persona e non il contrario. La meta-fora della crescita si è mutata in una devo-zione all'idolo più rubacuori: il denaro.

Siamo caduti per molto tempo nell'eros del-l'accumulazione e in un "attivo parassitismodell'economia finanziaria" e questo ha pro-curato lo sfaldamento imbarazzante dellostato sociale e della responsabilità sociale.

Ora l'acqua, specchio di Narciso, si è intor-bidita ed è sparita la felicità virtuale. Oc-corre rimettere al centro la persona.

2 - Ridare alle nuove generazioni ciò cheabbiamo loro rubato.

Restando nel clima natalizio mi sembra chele nuove generazioni sono state derubate ditutto quello che quel Bambino aveva: ilpadre, la madre, la casa; il tempio comeluogo della formazione spirituale; Dio, ilPadre al quale si affidava; il lavoro con ilquale ha sperimentato la fatica e trovato ladignità.

In sostituzione di tutto ciò si è dato alle gio-vani generazioni ogni possibile cosa, ma -come si sa - le cose non riempiono l'animo.Le nuove generazioni sono di per se stesseuna profezia; l'importante è coglierne la vi-talità e l’indispensabilità.

3 - Riscoprire e vivere la comunità comegrembo.

C'è un verbo illuminante per capire questoed è "custodire". Questo verbo ci invita aduscire dalla neutralità, da quel disinteressediffuso per cui, come dice Papa Francesco,“fa più notizia il salire e lo scendere dellaborsa che la morte di un compagno di vita”.

La comunità è il luogo della custodia. Nes-suno può derogarsi da questo compito co-prendosi della iniqua bugia di Caino: " Sonoforse io il custode di mio fratello?" (Gn.4,9).

Il custodire non è il frutto di una pia devo-zione, né di un sentimentalismo improdut-tivo, piuttosto è la sostanza della relazionee l'assunzione della corresponsabilità.

Senza eccedere nelle citazioni evangeliche,mi sembra collocabile qui, in questo conte

sto, l'espressione di Gesù Cristo : "Tuttoquello che avete fatto al più piccolo di que-sti miei fartelli lo avete fatto a me".

Il custodire è una modalità dell'amare e sic-come l'amore è la dimensione fondamentaledella vita, se non si ama non si fa vivere enon si vive.+Nell'affidarvi queste piccole riflessioni enel congedarci assegnandoci qualche com-pito, vorrei offrirvi una provocazione che ame ha fatto bene e che ho trovato nella let-tura del libro "Fuori dal tempio" di PierluigiDi Piazza. Possiamo misurare la nostraidentità su tre possibili strade.

La prima è quella della verità. Presentarsicome si è, crescere nella libertà, dare unamano ai fratelli. Questa strada procureràdelle contrarietà tra gli amici e i bigotti.Questa strada darà il conforto di Cristo edella coscienza.

La seconda strada è quella di non mettersimai contro nessuno, non compromettersicon nessuno. Ognuno vada per la sua strada.Come dice il Vangelo non si è né sale néluce. Si fa pena.

La terza strada è quella del "fregarsene dellagente". Fare qualche soldo e trovarsi benein qualunque tempo della storia e poi mo-rire lasciando tutto.

Immagino che con me condividiate che oc-corre scegliere la strada della verità, quellaper la quale si fa fatica a stare con tutti, maè la strada che consentirà di stare senza im-barazzo davanti a Cristo Signore e di ascol-tare la Sua consolante voce: "Venite,benedetti del Padre mio, riccevete in ereditáil Regno per voi preparato" (mt. 25,34).

In definitiva, è necessario che ognuno dinoi, comunque collocati nella storia, cre-denti o laici, cristiani di ogni tipo, si do-mandi: ma io che ci sto a fare qui, ora,oggi?! Il mistero del Natale ci ricorda leopere della pace, della giustizia e della mi-sericordia.

Buon Natale a tutti.+ Edoardo Arcivescovo

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TRASPORTI

Il progetto di modifica delle linee ditrasporto urbano redatto dalla Park.O edal Comune di Osimo ha introdotto al-cune interessanti novità che sarannogradite all’utenza. Dopo un’attentaanalisi dell’attuale TPL urbano èemersa la necessità di coprire maggior-mente il servizio nella parte nord enord-est del territorio comunale. Sonostate quindi istituite tre corse pomeri-diane di collegamento tra il centro e lefrazioni di San Biagio, Aspio e la zonacommerciale di via D’Ancona, per untotale annuo di 16.043 km, che in parteverranno coperti da una ulteriore razio-nalizzazione del servizio esistente edall’incremento dei chilometri già de-stinati al Comune di Osimo, così comestabilito dalla Giunta Regionale a se-guito dello studio sulla rimodulazionedei servizi di trasporto commissionatoda Palazzo Raffaello. Il piano di TPL

urbano attualmente ammonta a 149.856km, di cui 85.330 km sono destinati alcollegamento tra il centro storico e lacirconvallazione, mentre 64.496 kmsono destinati a quello tra il centro e lefrazioni. 113.251 km sono coperti conil contributo regionale, mentre i restanti36.576 dal Comune di Osimo, che adifferenza di altri ha deciso di investirenel trasporto pubblico locale. A seguitodi una analisi dei flussi d’utenza si èdeciso di unificare alcune corse del po-meriggio garantendo ogni ora il servi-zio di trasporto tra il centro e lacirconvallazione e lasciando invariatoil servizio di collegamento con le fra-zioni. Pertanto, il servizio di TPL delComune di Osimo utilizzerà comples-sivamente 165.899 km mantenendo in-variato il collegamento delle frazioniper l’intera giornata ed il collegamentotra il centro e la periferia fino alle ore

14.40, passando poi alle corse unificatedi circolare A e B. E’ la prima voltache si integrano le corse di Aspio –SanBiagio ed Osimo Stazione ricorrendoalle risorse proprie del Comune vistoche quelle della Conerobus non eranosufficienti. “La rimodulazione del ser-vizio – dichiara il sindaco Stefano Si-moncini - ci permetterà di copriremeglio tutto il territorio comunale, conun occhio di riguardo verso una zona incontinua crescita non soltanto a livellodemografico, ma anche dal punto divista produttivo e commerciale. L’isti-tuzione di 4 corse della Park.O da everso le frazioni dell’Aspio, San Bia-gio, Osimo Stazione e lungo la S.S. 16Adriatica, rappresenta anche un ulte-riore e concreto aiuto per le famigliedegli operai delle tante attività indu-striali, artigianali e commerciali che la-vorano nella zona. Infatti il costo di un

IL COMUNE INVESTE PER MIGLIORARE I TRASPORTI

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abbonamento mensile della Park.O è certamente inferiore aquello che moltissimi lavoratori, sostengono per raggiungere ilposto di lavoro con la propria vettura due volte al giorno. Inol-tre con questo investimento di oltre 40.000 euro si avrà un ser-vizio migliore per gli studenti iscritti nelle scuole superiori dellacittà e che ogni mattina sono “appollaiati” nelle corriere dellaConerobus o per quanti sono costretti a scegliere scuole di altrecittà perché maggiormente collegate ad Osimo Stazione dacorse della Conerobus”. Mercoledì 08 gennaio, alle 21.00,presso il G Hotel verrà presentato il piano a tutti i cittadini e glioperatori commerciali della zona. Attualmente il piano prevede3 corse, ma sulla base di quanto emergerà nella riunione verràdefinito l’orario della quarta. L’amministratore unico dellaPark.O. l’ing. Maurizio Scansani esprime tutta la propria sod-disfazione per la nuova tratta, un collegamento di cui si sentivala necessità e che permetterà di ottimizzare il servizio di tra-sporto pubblico in una zona in continua espansione. “Vorrei ri-cordare come il Comune di Osimo sia tra i pochi nella zona cheabbia deciso di investire in questo servizio fondamentale con ri-sorse proprie da aggiungere a quelle stanziate dalla Regione.Di questi tempi rappresenta senz’altro un segnale di attenzioneverso il territorio a nord est del capoluogo e un incentivo ad uti-lizzare i trasporti pubblici. Migliorando il piano di trasporti sivuole snellire anche il traffico e di conseguenza ridurre le emis-sioni di CO2 in atmosfera. I nostri cittadini possono muoversifacilmente all’interno del territorio comunale grazie ad una retedi collegamento capillare. La rimodulazione ci ha permesso diottimizzare alcune corse e di istituire quest’ultima da cui ciaspettiamo risultati importanti a livello del numero di utenti.Ringrazio quindi l’Amministrazione per la sensibilità dimo-strata e per l’attenzione avuta nei confronti del settore del tra-sporto pubblico che se da una porte deve fare i conti con i taglidi risorse e con il particolare momento economico dall’altrapuò contare sul sostegno dell’ente più prossimo ai cittadini”.

PARTE LA NUOVA LINEA BUS CENTRO ASPIOSAN BIAGIO OSIMO STAZIONE

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TAGLIO DEL NASTRO PER NUOVA SEDE DELL’UFFICIO POSTALE DI PASSATEMPO

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TAGLIO DEL NASTRO PER NUOVA SEDE DELL’UFFICIO POSTALE DI PASSATEMPO

La spending review ha interessatoanche l’Inps che ha dovuto ricorrerealla soppressione di diverse agenzielocali tra cui quella di Osimo in viaAntica Rocca. Il sindaco Stefano Si-moncini da mesi si batte per il suomantenimento o comunque per sal-vaguardare i servizi che vengono of-ferti non soltanto ai cittadini diOsimo, ma anche a quelli del com-prensorio. Dopo una lunga trattativafinalmente è arrivata la “fumatabianca” in occasione dell’incontro aRoma tra il primo cittadino ed diret-tore generale dell’istituto di previ-denza. Il Comune ha ottenuto chel’agenzia di Osimo venga sostituitada un punto Inps integrato che saràil primo in Italia e verrà ospitatonegli uffici adiacenti la sala del Con-siglio Comunale. In un contesto dirinnovamento ed ammodernamentodella Pubblica Amministrazionel’accordo si è rivelato un importantestrumento di cooperazione volto agarantire una risposta coerente ed

adeguata alle aspettative ed ai biso-gni degli utenti. Il punto Inps saràoperativo a partire dal primo gen-naio 2014, conterà 3 dipendenti esarà aperto dal lunedì al venerdìmattina. Presso l’ufficio sarannosvolti anche i servizi destinati agliassicurati e pensionati dell’ex In-pdap ed ex Enpals, mentre ad oggil’agenzia di Osimo si occupa sol-tanto di quelli Inps con l’utenza co-stretta quindi ad andare ad Ancona.Verranno garantite tutte le pratichepiù comuni tra cui le prestazioni asostegno del reddito, autorizzazioni,duplicati Cud, rilascio pin, primaistruttoria delle istanze pervenute,rilascio certificazione previdenzialeai lavoratori autonomi, chiarimentisullo stato delle pratiche in corso ditrattazione etc. Inoltre l’Inps si im-pegna a garantire la presenza, ungiorno alla settimana, dell’ex re-sponsabile dell’agenzia di Osimo(direttore) o di altro responsabile in-dividuato dal direttore della sede di

Ancona. “Si tratta di un importanterisultato frutto di una lunga trattativacondivisa con le parti sociali nellediverse sedi – dichiara il sindacoStefano Simoncini – ringrazio la di-rezione generale dell’Inps che hacompreso le nostre ragioni e ha col-laborato a garantire un serviziomolto sentito dal territorio e dallanostra città”.

GRAZIE ALL’INTERVENTO DEL COMUNEL’INPS RESTA AD OSIMO

CON UN PUNTO INTEGRATO, OPERATIVO ANCHE PER PRATICHE

EX INPDAD ED ENPALS

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in confezioni RETAIL e FOOD SERVICEIl consigliere delegato alla famiglia Patrizia Onori ha partecipato a Pas-satempo all’inaugurazione della nuova sede dell’Ufficio Postale pressoil Centro Commerciale Coal. Il nuovo ufficio si estende su una super-ficie di 70 mq, ha due sportelli dedicati (Bancoposta e Postale), unasala consulenza e un Atm postamat esterno (in funzione 24 ore su 24)dotato di un particolare dispositivo anticlonazione. La sede effettuerà ilconsueto orario al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,45e il sabato dalle 8,20 alle 12,45. Quello offerto da Poste Italiane è un ser-vizio particolarmente sentito dagli abitanti di Passatempo, inoltre conla nuova collocazione è stato ampliato ulteriormente e migliorato l’ac-cesso per l’utenza.

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LAVORI PUBBLICI SAN BIAGIO

Come annunciato un mese e mezzo fa sono partiti i lavorinella zona del P.P.E. San Biagio, una territorio in continuacrescita demografica, in cui verranno realizzate diverseopere di urbanizzazione e contributi di miglioria da partedi alcune imprese lottizzanti. In particolare ci si occuperàdel tombamento del fosso d’Offagna lungo la Strada Pro-vinciale 361 e della realizzazione del tronco stradale dicompletamento di via Modugno. Un intervento necessarioper mettere in sicurezza il territorio da qualsiasi rischioidrogeologico. Ci si concentrerà infatti nella sistemazionedel fosso per garantire un migliore deflusso delle acque pio-vane. Contemporaneamente verranno realizzati tutti i sot-toservizi e la rotatoria di cui si sentiva la necessità persnellire il traffico. Si tratta di un intervento piuttosto cor-

poso, i lavori di regimazione sono stimati in oltre 150 milaeuro, mentre quelli della rotatoria avranno un valore di circa55 mila euro. “Con quest’ultimo intervento – dichiara il sin-daco Stefano Simoncini – confermiamo l’impegno del-l’Amministrazione a favore della frazione di San Biagio.L’intento è di migliorare la vivibilità del quartiere e soprat-tutto garantirne la sicurezza. Le abbondanti piogge degli ul-timi giorni e soprattutto quanto successo in Sardegna hannodimostrato come sia importante la prevenzione. Sulla basedell’esperienza del 2006 ci siamo mossi per evitare il ripe-tersi di quell’evento infausto. Dopo la regimazione idrau-lica di Campocavallo e la pulizia dei fossi e canali dicompetenza comunale, portiamo avanti un altro interventonella nuova zona del P.P.E. San Biagio”.

IMPORTANTI INTERVENTI PER LA SICUREZZA AL VIA I LAVORI PER REGIMAZIONE IDRAULICA E ROTATORIA P.P.E. SAN BIAGIO

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IMU

AD OSIMO NON SI PAGHERÀ LA MINI-IMU

Quello di Osimo si conferma un comune virtuoso che si im-pegna a non pesare sui propri cittadini, non è infatti compresotra i Comuni dove si paga la mini-Imu della prima casa. Il de-creto legge approvato mercoledì scorso prevede infatti il pa-gamento per la quota di Imu superiore alla aliquota basefissata al 4 per mille. Secondo l’indagine del Sole 24 Ore sonoben 2.375 i comuni italiani che l'hanno alzata, eccetto Osimoe pochi altri. Il decreto fa scattare il prelievo extra sia per icomuni che hanno deliberato l’aumento dell’aliquota nel 2013o devono ancora farlo sia per i comuni che hanno confermatoun’aliquota superiore a quella base approvata lo scorso anno.Il decreto fissa al 16 gennaio il termine per versare la mini-Imu sulla prima casa nei comuni che hanno aumentato l'ali-quota standard. “Mentre in altre parti si pagherà la minu-Imuad Osimo i proprietari delle prime case potranno stare tran-quilli che non ci sarà l’ennesima imposta. Come Ammini-strazione – dichiara il sindaco Stefano Simoncini - abbiamosempre cercato di muoverci per gravare il meno possibilesulla cittadinanza, ben consapevoli che la maggior parte delletasse vengono riscosse per lo Stato centrale. In un periodo direcessione si tratta quindi di un risultato importante che evi-denzia anche in modo concreto tutto il nostro impegno”.

TARES: UN’IMPOSTA STATALEA partire dal 1 Gennaio 2013 è stata istituita la Tares, cioè la tassa sui ri-fiuti che sostituisce i vecchi regimi di prelievo (Tia o Tarsu). Il Comunedi Osimo per cercare di non gravare troppo sui propri cittadini in un pe-riodo di ristrettezza economica ha deciso di effettuare 3 rate di acconto,in base alla tariffa 2012, e l’ultima rata di conguaglio (la quarta), con in-cluso il calcolo sulla base della nuova Tares, con scadenza il 30 dicem-bre 2013. La rata di conguaglio è stata più leggera per tutti gli utentidomestici e quindi per le famiglie osimane, nonostante le stesse abbianodovuto sopportare anche la tassa “una tantum” imposta dallo Stato di €0,30/mq applicata per tutte le superfici degli utenti domestici e non do-mestici istituita per la copertura dei cosiddetti servizi indivisibili. Mal-grado Astea, in accordo con l’Amministrazione Comunale, abbiaeffettuato tagli e ottimizzazioni nella gestione del servizio per ottenereuna importante riduzione dei costi, la nuova tassa sui rifiuti Tares pre-vede un nuovo computo di aree (aree operative), l’eliminazione di alcunisconti precedentemente ammessi e la variazione di altri parametri che allafine determinano un onere maggiore per alcune categorie di utenze non do-mestiche.Tale onere in alcuni casi è anche particolamente sensibile vistoche verrà calcolato tutto su questo ultimo avviso di pagamento come pre-visto dalla norma in vigore. A tal fine Astea si è resa disponibile a valu-tare le singole situazioni per predisporre anche una serie di pagamentirateizzati che possano facilitare l’utente e rendere meno pesante la tassa.

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VIABILITÀ

In questi ultimi mesi si è fatto un gran par-lare dell’autovelox posizionato in viaD’Ancon. Alle polemiche lanciate dal Co-mitato per il rispetto del codice della stradail Comune ha sempre risposto con dati allamano e ricordando che la strada in oggettoè stata teatro di numerosi incidenti stradali,in alcuni casi persino mortali. Per fare unpo’ di chiarezza e permettere di capire me-glio il perché si sia provveduto alla sua in-stallazione basta verificare alcuni dati.Nella fase progettuale è stata incaricata unaditta esterna (a garanzia della massimaobiettività) per uno studio preliminare. E’emerso che le velocità degli autoveicoli neltratto in esame andavano in media dagli 80ai 110 km/h. Prendendo ad esempio la gior-nata del 23 Aprile 2013, cioè prima dell’in-stallazione dell’autovelox, si evince che dei16.994 veicoli che sono transitati lungo laS.P. 361 Settempedana, nel tratto Osimo-Ancona, 155 sono passati ad una velocitàinferiore o pari ai 20 km/h, 812 ad una ve-locità compresa tra i 20 ed i 40 km/h, 569tra i 40 e 60 km/h, 1.403 tra i 60 e 80km/h,3.267 tra gli 80 e 100 km/h, 1.899 tra i 100e 120 km/h, 478 tra i 120 e 140 km/h e 73oltre i 140 km/h. Fortunatamente negli ul-timi casi si tratta per la maggior parte di vei-coli che sono transitati nelle ore notturne,ma nulla toglie sulla gravità della situazioneper cui, dati alla mano, era doveroso inter-venire. Confrontando i numeri è possibilenotare come l’installazione dell’autoveloxabbia drasticamente diminuito la velocità dipercorrenza nella pericolosissima discesadell’Aspio già teatro di paurosi incidentistradali ed anche mortali. Delle 400 infra-zioni elevate con l’autovelox la maggiorparte dei veicoli procedevano da un mas-simo di 80 km/h a decrescere. Soltanto inpochissimi casi è stata rilevata la velocità di100km/h. L’autovelox ha quindi consentitoil rispetto del codice della strada da partedegli utenti a garanzia dell’incolumità e si-curezza dei residenti e degli stessi automo-bilisti. Durante il consiglio di quartiere delnovembre scorso nessuno dei presenti hacondannato la sua installazione, segno chela scelta è stata condivisa dai residenti, iquali a suo tempo raccolsero oltre 100 firmea sostegno dell’autovelox con la sola ecce-zione del comitato. D’altronde non è statoinstallato per fare cassa visto che la metàdegli introiti ricavati dalle circa 400 infra-

zioni spetta alla Provincia. Dall’altra metà,di competenza del Comune, vanno sottratteinvece tutte le spese sostenute. E’ evidentequindi come la presenza dell’autovelox siastata decisa soltanto per spirito civico. Sem-bra comunque strano che vigendo daglianni cinquanta il limite di velocità di50km/h il comitato se ne sia accorto sol-tanto recentemente per contestarlo. Il Co-mune invece constatando che proprio negliultimi tempi le velocità dei mezzi in tran-sito avevano raggiunto picchi pericolosi haprovveduto ad intervenire in modo risolu-tivo, visto che le pattuglie e gli uomini dellaPolizia Municipale non potevano esserepresenti lungo via d’Ancona h24 per garan-tire il costante rispetto delle indicazionistradali. C’è da dire anche che, in merito alparere fornito dal Ministero, il presidentedel comitato Giovanni Strologo ha dato allastampa una sua interpretazione parziale, li-mitandosi a mettere in risalto soltanto al-cuni elementi. Il parere inoltre non è maivincolante semmai lo sono sentenze. C’è dasottolineare che nella richiesta non sonostati evidenziati elementi come la notevolependenza del tratto e la sua pericolosità, masolo il famoso km di distanza. Comunquevale la pena sottolineare la grande atten-zione riservata dalla giunta Simoncini neiconfronti della viabilità di San Biagio.L’Amministrazione infatti si è sempre inte-ressato della zona invitando in più occasionila Provincia ad eseguire i lavori di manu-tenzione, come il rifacimento del mantostradale, segnaletica e banchina protetta conguard rail, essendo Via d’Ancona un’arte-ria provinciale. Il Comune di Osimo ha ese-guito un marciapiede nel tratto di propriacompetenza, fino alla pensilina degli auto-bus, realizzata anch’essa dal Comune. In

anni recenti ha redatto un progetto prelimi-nare per la realizzazione dei marciapiedi trale frazioni di San Biagio e Aspio, trasmet-tendolo poi alla Provincia di Ancona per larealizzazione della porzione di sua compe-tenza. Si potrebbe realizzare a destra dellastrada, nella direzione Ancona – Osimo,poiché dall’altro lato occorrerebbero im-portanti opere di sbancamento del terrenoagricolo soprastante con ingenti costi. Maanche dall’altro lato l’investimento è cospi-cuo perché a ridosso del nastro asfaltato sitrova una scarpata continua con notevoledislivello. Il Consiglio Comunale delloscorso 11 settembre ha approvato all’una-nimità una mozione per sollecitare l’inter-vento da parte de la Provincia. Si possonocomprendere pertanto le difficoltà del-l’Amministrazione Provinciale alla realiz-zazione dell’ opera per via del patto distabilità che regola le scelte finanziarie e lepossibilità concrete degli enti locali in ma-teria d’investimenti. Il Comune di Osimotuttavia ha prodotto e approvato un progettoper la realizzazione di una pensilina di sostaper gli autobus con corsia di immissione euscita nel tratto pianeggiante che si trovacirca a metà della discesa tra il crocialeverso Offagna e l’abitato di Aspio. Perquanto concerne invece il completamentodell’illuminazione pubblica sul tratto distrada compreso tra le Frazioni di San Bia-gio e Aspio, trattandosi di un tratto non ur-bano, l’Amministrazione non puòintervenire direttamente, ma considerandola richiesta meritevole di attenzione, il sin-daco Simoncini si sta attivando per trovareuna soluzione.

MASSIMA ATTENZIONE PER SAN BIAGIOSULL’AUTOVELOX DI VIA D’ANCONA LA SITUAZIONEERA INTOLLERABILE, RAGGIUNTI PICCHI DI 140KM/H

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FOCUS

Tra le novità introdotte dalla legge di stabilità c’è anche la cancellazione delle procedure di razionalizzazione delle società partecipatedegli enti comunali. Niente vendite obbligatorie quindi per le aziende dei Comuni fino a 50mila abitanti, previste dal 2010 e poi rin-viate da una serie di proroghe, e niente privatizzazione delle società strumentali, cioè quelle che lavorano quasi solo con la Pubblica Am-ministrazione controllante, che la spending review varata nel 2012 dal Governo Monti chiedeva di vendere o chiudere entro il prossimo31 dicembre. Alla luce di queste importanti novità pubblicate nei principali quotidiani nazionali (cfr allegato con articoli del Sole 24 Oree di Guida agli Enti Locali) e incluse nel maxiemendamento governativo alla proposta di legge stabilità 2014, l’Amministrazione Co-munale di Osimo ha deciso di sospendere la procedura di dismissione delle partecipazioni societarie in IMOS s.r.l. e Park.O. s.p.a., inattesa delle definitive decisioni del Parlamento. Ha portato invece a termine il processo di trasformazione in Azienda Speciale di Assos.r.l. e la dismissione di società che pur svolgendo servizi di interesse generale sono state ritenute dal Consiglio Comunale non più stra-tegiche (Ecofon, Conerobus...).

SOSPESA PROCEDURA DISMISSIONE SOCIETÀ PARTECIPATE IMOS E PARK.O

CONTRIBUTO PER INSTALLAZIONE ANTI-FURTO E SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZAIl 27 novembre scorso la Giunta Comunale da sempre particolarmente sensibile alproblema sicurezza, ha deciso su iniziativa del sindaco Simoncini e dell’assessoreRoberto Francioni, di riproporre anche quest’anno il bando a favore delle famiglieche decidono di installare un sistema di antifurto o di videosorveglianza. Ad ogni do-manda verrà concesso un contributo del 10% fino ad un massimo di 250 euro previapresentazione della fattura.

PULIZIA STRADE, CADITOIE E POZZETTIIl sindaco Stefano Simoncini in seguito alle abbondanti piogge del novembre scorsoha richiesto ufficialmente all’Astea ed alla Geos un intervento immediato di puli-zia delle strade comunali (peraltro già iniziato da parte di Astea), di pulizia delle ca-ditoie stradali e dei pozzetti di presa degli attraversamenti nelle strade extraurbane.Questi interventi si sono resi necessari a causa del maltempo che ha interessato ilnostro comune e che ha comportato, in concomitanza con la stagione autunnale, unimportante accumulo di materiale vegetale in tutte le strade comunali.

CAMPAGNA RACCOLTA MATERIALE LEGNOSO PRESSO AREE DEMANIALI FLUVIALI Con l’intento di facilitare il coinvolgimento dei cittadini nella manutenzionedei corsi d’acqua la Provincia di Ancona ha promosso la campagna di rac-colta del materiale ligneo situato a terra. Le operazioni di raccolta potrannoperò cominciare dopo che i cittadini avranno trasmesso agli enti della zona diinteresse (Provincia, Comune e Comando Forestale), un modulo per la co-municazione dell’intervento (il modulo è scaricabile sul sito del Comune).

RISULTATI POSITIVI PER L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA COMUNE E BIOS CENTER Nel 2012 è stato stipulato un accordo di collaborazione tra il Comune e la società Bios Center per l’erogazione di prestazioni sanitariepolispecialistiche a condizioni agevolate in favore di cittadini osimani, con uno sconto del 15% sul tariffario corrente. Dal maggio 2012ad oggi le prestazioni ammontano a 1.313 di cui 263 per risonanza magnetica nucleare, 194 per ecografie, 134 per cardiologia, 608 permedicina dello sport e 51 per la Moc. Va sottolineato che 608 concittadini hanno beneficiato di prestazioni per il rilascio dell’idoneitàalla pratica sportiva, mentre altri 263 hanno avuto il prezzo agevolato per la risonanza magnetica nucleare che ha un costo rilevante. Tuttele prestazioni sono state effettuate su appuntamento e senza liste d’attesa.

SANDRO ANTONELLI È IL NUOVO VICE SINDACO Dopo le dimissioni di Francesca Triscari, ilsindaco di Osimo, Stefano Simoncini, ha no-minato come vice l’assessore Sandro Anto-nelli e assunto personalmente le deleghe aiservizi sociali, al personale e all’integrazioneculturale. Patrizia Onori ha assunto invece ilruolo di consigliere delegato alla famiglia.

Si mantiene su livelli alti l’afflusso di visitatori alla mostra le meravi-glie del barocco “Da Rubens a Maratta” che chiuderà i battenti il pros-simo 12 gennaio. Tanta soddisfazione quindi per il sindaco Simoncini el’assessore Ginnetti. “Praticamente ogni giorno diversi pullman prove-nienti da ogni parte d’Italia si fermano al maxi parcheggio - sottolinea ilresponsabile della cultura - Superate le 30 mila presenze l’obiettivo è ditoccare quota 40 mila sfruttando anche le festività natalizie.”

Verso quota 40mila per la mostra

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L’ambiente è uno dei temi cardine del-l’agenda dell’Amministrazione Comunale.che si è impegnata con il Gruppo Astea astilare un piano pluriennale per provvederealla depurazione di tutte le acque refluenere della città. Un impegno gravoso, madi fondamentale importanza che rispondeanche a precisi canoni etici. Se l’annoscorso è stato realizzato il collettore fogna-rio per collegare le acque reflue di OsimoStazione al depuratore di Acquaviva, agennaio partiranno il lavori per il prolun-gamento della rete che arriverà fino allazona di San Biagio, del Guazzatore, via Pi-gnocco e Borgo San Giacomo. Un'altraparte consistente del versante nord citta-dino sarà quindi collegata al depuratore fi-dardense. Il progetto prevede uninvestimento di circa 1 milione e 600 milaeuro ed i lavori dovranno essere conclusientro il 2015. Si tratta di un impegno gra-voso per il gruppo Astea, ma non era piùprocrastinabile. Il sindaco Simoncini hachiesto infatti che venissero accellerati i

tempi per un intervento ormai necessario efondamentale per una città di oltre 34 milaabitanti. Allo stato attuale tutte le acque re-flue provenienti dalle aree urbanizzateposte a sud di Osimo sono già collettate edepurate presso l’impianto di Acquaviva.I prossimi lavori interesseranno le acque re-flue prodotte nelle zone che non vengonoancora depurate in quanto sono sprovvistedi collettori fognari. L’obiettivo è di realiz-zare un collettore fognario destinato a con-vogliare tutte le acque reflue urbane nondepurate degli agglomerati residenziali oindustriali alla rete fognaria della localitàdi Osimo Stazione (più precisamente in ViaGiovanni Agnelli), da dove sarà possibile,attraverso il collettore, recapitare i liquamiall’impianto di trattamento finale. Con larealizzazione di questa importantissimaopera si avrà un notevole miglioramentoambientale relativamente alla qualità delleacque dei fossi di San Valentino e Scarica-lasino, “Il proseguimento dei lavori per ladepurazione delle acque reflue del versante

nord - dichiara il primo cittadino – com-porterà un investimento importante, eraperò doveroso assolvere all’imprescindi-bile funzione di restituire all’ambiente leacque utilizzate dall’uomo “liberate” delloro carico inquinante. Questo interventorappresenta un ulteriore passo in avanti perla depurazione delle acque di tutto il nostroterritorio”.

SECONDA TRANCHE DI LAVORI PER DEPURAZIONEDELLE ACQUE REFLUE DEL VERSANTE NORD

RETE FOGNARIA

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SCUOLA

Il centro storico di Osimo per un giorno è stato invasoda oltre 700 bambini delle scuole primarie in occa-sione della “Giornata internazionale per i diritti del-l'infanzia e dell'adolescenza” che si celebra ogni annoil 20 Novembre. Il Comune di Osimo ha sempre cre-duto in questa iniziativa che viene organizzata in col-laborazione con la società di servizi sociali osimanaA.S.S.O e con i Centri Aquilone. Ancora oggi i bam-bini di tutto il mondo subiscono violenze e angherie,ed in molte parti del globo sono vittime di guerre e ca-tastrofi. La giornata mondiale serve a sensibilizzaregli adulti e le istituzioni che i nostri bambini vanno tu-telati e soprattutto ascoltati. La celebrazione e il ri-cordo mondiale del 20 novembre servono per creareuna cultura condivisa del rispetto dei minori, e deveessere in grado di coinvolgere le Istituzioni e la scuola.Fortunatamente ad Osimo è venuta crescendo negli

anni una più attenta e matura sensibilità ai temi del-l’infanzia, dei diritti dei minori e della possibilità divivere in un contesto sociale a loro tutela e difesa. I bam-bini osimani si sono cimentati in diversi giochi e labo-ratori predisposti secondo il metodo didattico del grandeeducatore italiano Gianfranco Zavalloni, scomparso nel2012. Zavalloni amava ricordare che “gli adulti dovreb-bero più spesso mettersi nei panni dei bambini per cer-care di coglierne le esigenze (sfumature) e provare a daredelle risposte. A volte basterebbe solo ascoltarli. Da 16anni i Centri Aquiloni organizzano la Giornata Mondialedell’Infanzia e dell’Adolescenza e realizzano progettisul tema dei diritti, ponendo in particolare l’accento suquelli negati che spesso si pensa riguardino solo i bam-bini e i ragazzi dei paesi poveri e lontani e che invecesono presenti anche nella nostra realtà.

DALLA PARTE DEI BAMBINI

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SOCETÀ PARTECIPATE

Nel consiglio comunale di mercoledì 18 di-cembre è stata deliberata la trasformazionedella A.S.S.O. in Azienda Speciale. Già daalcuni mesi la sala gialla aveva dato man-dato, in modo unanime, al procedimento,che ora si avvia alla conclusione e che per-metterà di salvaguardare i 146 posti di la-voro e soprattutto di mantenereun’eccellenza in ambito sociale e culturale.L’attuale volume di affari della A.S.S.O.ammonta ad oltre 3 milioni e 700 milaeuro. La società partecipata infatti si oc-cupa di settori cruciali, in particolare delwelfare. Nel dettaglio gestisce i centridiurni per disabili, fornisce assistenza edu-cativa scolastica e domiciliare per disabili eassistenza domiciliare per i soggetti a ri-schio di emarginazione. Offre servizi agliimmigrati. Si occupa della mensa sociale edella gestione dei progetti di promozionesociale. Gestisce anche strutture e servizisociali a ciclo residenziale. Ma la listadelle attività portate avanti dalla A.S.S.O.è davvero lunga, infatti gestisce anche gliasili nido, i servizi per l’infanzia, le politi-che giovanili e la refezione scolastica. A li-vello culturale si occupa dei siti dimaggiore interesse, gestisce la biblioteca edil teatro, l’archivio storico ed i musei civici.Infine si occupa dei servizi veterinari attra-verso il canile. La A.S.S.O. rappresentaquindi un pilastro dell’attività amministra-

tiva, la sua trasformazione in Azienda Spe-ciale gli consentirà di ottimizzare ulterior-mente i propri servizi e di lavorare ancorapiù a stretto contatto con il Comune diOsimo. Oltre alle attività sopraelencate allaA.S.S.O. sarà permesso di estendere i pro-pri servizi al territorio di altri enti locali,previa la stipula di apposita convenzione.Il Comune potrà anche deliberare forme dicollaborazione con altre aziende pubblichee/o soggetti privati che operano nel settoredei servizi sociali e nel terzo settore. In pra-tica ciò che si sta facendo ad esempio conil Comune di Offagna potrà essere estesoad altre realtà limitrofe e non solo. LaA.S.S.O. in questi anni ha acquisito una al-tissima professionalità e capacità di inter-vento che possono risultare vantaggiose perchi intende muoversi ed operare nel socialee nel mondo della cultura. “La trasforma-zione in azienda speciale – sottolinea il sin-daco Stefano Simoncini – consente allaA.S.S.O. di guardare con più serenità alproprio futuro e a quello di tutte le famiglieosimane che sono interessate in prima per-sona dai suoi servizi. Negli anni ha matu-rato un’esperienza indiscussa che da oggipotrà essere messa a disposizione di altrerealtà territoriali. Il rapporto con l’Ammi-nistrazione diventerà ancora più stretto ecollaborativo. Ormai gli enti locali per viadei numerosi tagli, della spending review e

del delicato momento di recessione devonoper forza puntare sugli asset del welfare edella cultura, con quest’ultima che può rap-presentare un importante volano econo-mico e turistico per la città. Con l’AziendaSpeciale la A.S.S.O. diventa un soggettoancora più forte ed operativo in ambito so-ciale. Vorrei ringraziare a tal propositol’amministratore unico Graziano Palazzinied il direttore Franco Natalucci che insiemeal segretario Luigi Albano e alla dirigentedei servizi sociali Lucia Magi hanno se-guito costantemente ogni singola fase delprocedimento”.

LA A.S.S.O. DIVENTA AZIENDA SPECIALE

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SALUTE

Continua l’attività di sensibilizzazione sulle malattie del cuore daparte dell’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologiae della Cardiochirurgia delle Marche. Tra le ultime iniziative pro-mosse ha riscosso notevoli apprezzamenti l’incontro-studio dedi-cato al mondo dello sport ed in particolare alla necessaria presenzadel defibrillatore semi automatico negli impianti sportivi, un amicoa bordo campo che può salvare delle vite umana. Per l’occasionevenerdì 29 novembre è stato lo splendido teatro La Nuova Fenicead ospitare l’iniziativa che ha visto la presenza di alcuni tra i piùimportanti cardiologi a livello internazionale per un approfonditofocus sulla prevenzione ed il controllo delle malattie cardiovasco-lari come approccio per tutta la vita. In pratica si è voluto ribadirequanto sua fondamentale uno stile di vita sano fin da giovani percostruire la salute degli adulti di domani. La serie degli interventiè stata aperta dal Prof. Giuseppe di Eusanio, fondatore della stessaAssociazione stessa, costituita nel 2002 quando era ancora prima-rio di Cardiochirurgia dell'ospedale regionale "Lancisi di Ancona.Cardiochirurgo di livello internazionale, Di Eusanio ha ricordato lapreziosa attività portata avanti dall’Associazione Italiana per il Pro-gresso della Cardiologia e della Cardiochirurgia delle Marche cheattraverso l’organizzazione di convegni e l’allestimento di gazebinelle principali piazze delle Marche ha potuto fare un’adeguata in-formazione sull’organo più amato: il cuore. Ci sono malattie chesfuggono allo screening di idoneità sportiva, ma anche a controlliregolari. Anche un cuore sano, a volte a causa di un colpo al torace,può andare in arresto cardiaco. È da tener presente che alle mani-festazioni sportive presenziano anche gli spettatori fra i quali pos-sono esserci dei cardiopatici. Per questo serve il defibrillatore abordo campo, nelle palestre e negli impianti sportivi agonistici enon agonistici. L’Associazione Italiana per il Progresso della Car-diologia e della Cardiochirurgia delle Marche in questi anni attra-verso apposite raccolte fondi ha donato a diverse società sportiveil prezioso macchinario salva-vita. L’intento infatti è di evitare didover rimpiangere un amico o un familiare che colpito da unevento drammatico avrebbe potuto essere salvato con un semplice

gesto: la defibrillazione precoce. Il defibrillatore può fare la diffe-renza tra la vita e la morte soltanto quando viene usato nei primi 5minuti dall’evento, meglio ancora se si scende a 2-3 minuti. In uncampo di calcio ad esempio basterebbe alzarsi dalla panchina, cor-rere verso la persona che sta male e azionare il macchinario. Lepossibilità di salvare il paziente scendono del 10% ogni minutoche passa dal collasso. Ecco perché, dotare ogni impianto sportivodi un defibrillatore, rappresenta un’assicurazione sulla vita pertutti. Chi volesse aderire all’associazione può consultare il sito in-ternet all’indirizzo www.asscardiologicamarche.it

“UN AMICO A BORDO CAMPO” PER IL NOSTRO CUORE

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EVENTI

Quanto mai positiva la III edizione del Ma-ster breve “Fare Impresa e Valori Cristiani”,che si è svolta dal 9 al 15 dicembre pressoil convento di S. Giuseppe da Copertino.L’iniziativa, nata nel 2010 da un’intuizionedel gruppo Missionario dei Salesiani di An-cona, di don Fabrizio Di Loreto, del Prof.Danilo Scarponi, Vincenzo Boriani e AndreaTaffi e dalla BCC di Filottrano, è diventataoggi una reale opportunità per la formazionepost laurea. Obiettivo del progetto formativoè quello di diffondere una cultura di sana im-presa a giovani laureati, come via possibileper inserirsi da protagonisti nel mondo dellavoro, contribuendo così a incrementare ilbenessere sociale. Il corso, rivolto a ventilaureati, ha consentito di studiare e appro-fondire tematiche economiche, grazie allacollaborazione dei docenti del dipartimentodi management della Facoltà di Economiadell’Università Politecnica delle Marche, edi imprenditori e professionisti che mette-ranno a disposizione la loro esperienza ecompetenza. Inoltre i ragazzi hanno vissutouna settimana comunitaria in cui si è fattogruppo, studiando, pregando e giocando in-siem. La settimana del master è l’inizio diun cammino di formazione continua che poiprevede anche altre iniziative, aperte a tuttii partecipanti delle precedenti edizioni e achiunque fosse interessato, come tavole ro-tonde, visite in azienda e incontri con rela-tori qualificati. Tutto questo per arricchiresempre di più gli studenti della Politecnica,attraverso esperienze concrete sul campo,senza però perdere mai di vista l’insegna-mento lasciato da Don Bosco, “Diventareonesti cittadini e dei buon cristiani”. Novità

della III edizione è la collaborazione conaziende che si sono messe a disposizione deiragazzi per far sviluppare progetti interni al-l’azienda; dando così l’opportunità d’ini-ziare a vivere la realtà aziendale, seguiti eaiutati dai tutor e dai docenti del Master, mafacendo capo sempre alle esigenze e indica-zioni dell’imprenditore. Alla prima lezione introdotta dal Prof. Da-nilo Scarponi, ha partecipato anche il sin-daco Stefano Simoncini. Il primo cittadinoha ricordato come soltanto partendo dai va-lori della dottrina sociale si possa trovare laforza per uscire dalla recessione. “Occorreoccuparsi di più della donna e dell’uomo,perché se una persona sta bene con se stessapoi è capace di superare anche il problemapiù insormontabile. La solidarietà può an-dare d’accordo anche con il concetto di fareimpresa. Il miglior profitto è il benesseredelle persone”. Sulla stessa linea del sindacoSimoncini si è espresso anche il direttore ge-nerale della BCC di Filottrano Enzo Bianchi“Le Banche di Credito Cooperativo sono

nate in seguito alla enciclica Rerum Nova-rum di Leone XIII. Non puntiamo quindiesclusivamente a fare profitto. Essendo i no-stri soci anche i clienti dell’istituto possiamooperare non perseguendo esclusivamentel’interesse economico. Vorrei ricordare a talproposito le iniziative di micro-credito ed ilsostegno alle associazioni e alle realtà delterritorio. Siamo infatti una banca che siispira ai valori della dottrina sociale. La no-stra adesione al Master è stata quindi fisio-logica. Soltanto se l’economia ritorna aconfrontarsi con l’etica potremmo usciremeglio dal periodo di recessione”. Il profScarponi ha aggiunto che l’obiettivo del ma-ster è di inculcare solide basi e valori cri-stiani alle nuove generazioni e a chi intendefare impresa. “In questo periodo di crisi – hadetto – il master ci consente un ampliamentodi nuovi stili di vita e modelli organizzativi,valorizzando la motivazione all'intrapren-dere e la cooperazione, il tutto con una me-todologia non solo d'aula, ma di vitacomunitaria e responsabile”.

SI PUÒ FARE IMPRESA CON VALORI CRISTIANI

Dalle tue parti, dalla tua parte

CAMELO

T

www.filottrano.bcc.it

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CULTURA

2200

Anche il Comune di Osimo, insieme a Fa-briano, ha aderito alle iniziative promossedal Comune di Cupramontana per cinquan-t’anni dalla scomparsa di Luigi Bartolini. Sitratta di alcuni appuntamenti istituiti pertener vivo l’interesse dei cultori e far cono-scere, specie ai più giovani, il valore arti-stico di Bartolini, tra i protagonisti più vivaci della cultura italiana del ‘900. “Le

collaborazioni tra comuni che hanno analo-ghe identità geografiche e le stesse esigenzedi valorizzazione e sviluppo - dichiara l’as-sessore alla cultura ed al turismo AchilleGinnetti - sono utili per contenere l’inaridi-mento e il regresso, stimolano la sensibilitàdei cittadini e promuovono extra moenia lerisorse attrattive di un patrimonio paesisticoe culturale di un entroterra ancora per molti

“da scoprire”. Un paesaggio non solo geo-grafico spesso promosso dalle opere d’arte,come nel caso di Bartolini, che ne racchiu-dono l’essenza. Da qui è nata la nostra vo-lontà di aderire al cartellone celebrativo”.Nei giorni compresi dall’8 al 2 luglio scorsiun gruppo di giovani incisori preventiva-mente selezionati, provenienti da varie lo-calità della regione, si sono ritrovati neisuggestivi ambienti delle Grotte di SantaCaterina di Cupramontana, insieme al coor-dinatore e a un maestro stampatore, per rea-lizzare le loro opere calcografiche con letecniche tradizionali (della punta secca, bu-lino, acquaforte e acquatinta) o attraversoaltre tecniche sperimentali. Le opere ispi-rate all’universo incisorio bartoliniano sonostate esposte a Cupramontana e a Fabriano,presso il Museo della carta e della filigrana.Da sabato 16 novembre e fino al 12 Gen-naio, la mostra “Oltre le tracce: omaggio aLuigi Bartolini" sarà visitabile nel MuseoCivico di Osimo. Ciascuna delle stampecalcografiche firmate dagli autori, impressasu carta Fabriano con l’effige filigranata diBartolini (realizzata per l’occasione) è statadonata dagli autori alle rispettive raccoltedei comuni ospitanti a ricordo dell’inizia-tiva. Nel museo osimano le opere dei 12 ar-tisti sono esposte nella sezione dedicata aLuigi Bartolini, inaugurata nel 2003 in oc-casione delle celebrazioni nel 40° anniver-sario della scomparsa dell'artista.

INAUGURATA LA MOSTRA “OLTRE LETRACCE: OMAGGIO A LUIGI BARTOLINI"

DOMENICO TADDIOLI 60 ANNI DI STORIADELLA FOTOGRAFIA AMATORIALE ITALIANA

Lo scorso 26 ottobre Domenico Taddioli ha inaugurato a PalazzoLeopardi, lungo corso Mazzini, la bellissima mostra personale cuiè seguita la presentazione del libro “Sud Anni ’60″. Taddioli ricordaquegli anni come un periodo formidabile soprattutto a livello foto-grafico. Il ‘68 in Italia è iniziato un po’ dopo la sua data di nascitaed è durato diversi anni. Forse ancora oggi, come fenomeno socialetrasmesso da genitore a figlio non si è completamente esaurito.Glianni dei “capelloni” che invadevano strade e piazzette con le lorochitarre, la musica dei Beattle, i fiori che venivano usati per met-

tere nei “loro cannoni”, ma furono anche gli anni di piombo. E unacoltre greve cadde anche sulla fotografia amatoriale, fotografareper le strade e nelle piazze non fu più facile. Ma proprio per que-sto l’impegno foto-amatoriale fu più forte. Taddioli con i suoi scattisapeva cogliere i momenti più suggestivi. In sessant’anni ha orga-nizzato numerose mostre in giro per il Belpaese, dove è emerso ilsuo tratto felliniano. Grazie al suo impegno, unito a quello di altricolleghi, ha dato impulso ai nuovi circoli fotografici osimani.

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CULTURA

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La brillante commedia “Eva contro Eva” ha aperto ilsipario del teatro la Nuova Fenice di Osimo. Per ilprimo spettacolo del cartellone 2013-2014 l’assesso-rato alla cultura e l’Amat hanno deciso di portare inscena il mondo del teatro come rappresentazione delmondo tout court con una splendida Pamela Villoresied una bravissima Romina Mondello. La commedia,titolo cult anche al cinema del film con Bette Davische nel ’50 ottenne quattordici nomination agli Oscarvincendone 6, racconta la società dell'apparire e ilnaufragio di uomini e donne che rincorrono il suc-cesso perdendo di vista la vita. “Eva contro Eva” èun racconto acuto sul mondo del teatro e un affrescocaustico su quei personaggi che si affannano alla ri-cerca di celebrità. Un'attrice affermata prende alle suedipendenze una ragazza volenterosa che adora il tea-tro e conosce a memoria i ruoli e la carriera delladiva. A poco a poco la giovane, con modi affabili esotterfugi, riesce a scalzare la matura star fino a pren-derne il posto nello star system. Osannata un tempo,la vecchia attrice dai modi da squalo si ritrova d'untratto sola. Protagonista dello spettacolo, l’inedita eintrigante coppia composta da Pamela Villoresi, nelruolo della ‘diva’ Margot Channing e Romina Mon-dello, in quello di Eva Harrington, la giovane decisaa farsi strada ad ogni costo nel mondo dello spetta-colo, assieme a loro Luigi Diberti, MassimilianoFranciosa e Maurizio Panici che cura anche la regia.Alla fine di questa estenuante battaglia, Margo capiràche la vita vale la pena di essere vissuta e cederà vo-lentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata asua volta dall'arrivo della prossima Eva. Portando inscena Eva contro Eva si è voluto mettere la lente d’in-grandimento su esseri umani che si contendono comemendicanti un attimo di celebrità, generazioni diverseche si scannano per un posto sotto i riflettori. Cos’è lalotta per il palcoscenico se non lo specchio di una so-cietà nelle sue piccolezze, ambizioni, nel suo deside-rio di riconoscimento sociale e soprattutto - tema digrandissima attualità - alla ricerca di visibilità? Lospettacolo ha riscosso gli apprezzamenti del pubblicoche nonostante le temperature polari e lo spauracchiodella neve non è voluto mancare al primo appunta-mento della Nuova Fenice.

UNA PRIMA DA OSCAR PER LA NUOVA FENICE con “EVA CONTRO EVA”

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CHOCOLATE DAY, IL WEEKENDPIU’ DOLCE DELL’ANNO

Da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, i maestri cioc-colatieri hanno accolto golosi, grandi e piccini nel centro storicodi Osimo con il meglio della produzione dedicata al cioccolato.Secondo una rodata formula che ha garantito il successo delle pas-sate edizioni, quella 2013, cuarata da ChocoMoments in collabo-razione con la A.S.S.O., ha previsto degustazioni, laboratoriartigianali, presentazione di prodotti a base di cioccolato. Tregiorni, un intero fine settimana in cui il cioccolato è diventato ten-denza e ha incontrato i sapori del territorio. Un weekend di ten-tazioni e dolcezza per curiosi, golosi e soprattutto per i numerosivisitatori provenienti, come ogni anno, da tutte le Marche. Tan-tissime le attività che si sono svolte presso “La Fabbrica del Cioc-colato” a cominciare dall’attesissimo cooking show dello chefpatissier Domenico Spadafora, star del programma tv di Rai 2“Detto Fatto” in tandem con il maestro cioccolatiere GiancarloMaestrone. Chi ha voluto approfondire la conoscenza del ciocco-lato ha partecipato ai mini-corsi di pralineria. Due ore di lezioneper imparare a realizzare deliziosi cioccolatini. Gli appassionaticultori del cioccolato hanno partecipato al workshop “Conoscereil cioccolato”, un percorso che mostra tutte le fasi di lavorazionedel cioccolato dalla fava di cacao al cioccolatino finito. “Ciocco-lato &...”, invece, è stato dedicato alle degustazioni di caffè,grappa e cioccolato. I più piccoli che volevano giocare con il cioc-colato si sono sfogati nello spazio “Babyciok” nel quale hannoimprovvisato con il cioccolato, muniti di grembiuli, cappellini,guanti e attrezzi per la lavorazione. Tutti i bambini delle scuolehanno ricevuto un segnalibro con il quale hanno avuto diritto adun omaggio al cioccolato da ritirare presso la Fabbrica. “Choco-late day – ha spiegato l’assessore alle attività produttive DamianoPirani – è una manifestazione che nasce con l’intento di rianimareil centro nel periodo precendete le festività natalizie. Un’occa-sione per gli osimani e non solo di apprezzare il cioccolato e tuttoquello che si può fare con il prelibato oro nero”.“Ogni giorno – haaggiunto il maestro Domenico Spadafora – i maestri cioccolatierihanno sfornato più di un quintale di cioccolato, il meglio dellaproduzione artigianale si è potuta degustare nella bellissimapiazza Boccolino”. Per tutto il weekend la festa del ciococlato ar-tigianale ha trasformato Osimo in una piazza del cioccolato in-vasa dalle deliziose creazioni dei migliori maestri cioccolatieri.Negli stand si poteva acquistare i classici cioccolatini o le riela-

borazioni eseguite con le più svariate forme: dall’utensileria allatecnologia con i cellulari di ultima generazione. Durante la festai buongustai hanno potuto apprezzare aperitivi e proposte ghiotteal cioccolato nei ristoranti che hanno aderito al circuito. Tra leprelibatezze il delizioso “cuore di polenta con cioccolato fondentecaldo con granella di nocciole” del ristorante “Il Giardino” e la ri-nomata “magnum di pollo e gamberi al cioccolato amaro congocce di senape e funghi fritti” dell’Osteria Moderna.

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EVENTIUMBERTO JACOPO LAURETI SI E’ AGGIUDICATO

LA NUOVA COPPA PIANISTIAnziché la cornice settembrina quest’anno èstata privilegiata quella natalizia per la terza edi-zione della Nuova Coppa Pianisti, il prestigiosoconcorso pianistico nazionale che si è svolto alteatro la Nuova Fenice dal 6 all’8 Dicembre,sotto la direzione artistica del maestro GianlucaLuisi, concertista di livello internazionale. Que-st’anno sono intervenuti ben 87 partecipanti. Unnumero da record per un concorso musicale tra ipiù apprezzati in Italia. Promosso dall’Associa-zione Polo Music con il patrocinio del Comunedi Osimo, il concorso rappresenta una preziosavetrina per i giovani pianisti più meritevoli. Ilconcorso, è stato strutturato in due macrosezioni,accolto pianisti fino ad un limite di età di 36 annie si è svolta in prova unica con programma li-bero per tutte le categorie e in due prove ad eli-minazione per la Coppa Pianisti. I numeri sonostati eccellenti. La manifestazione ha avuto unflusso continuo di persone che hanno visitato ilTeatro La Nuova Fenice nei tre giorni del con-corso, dalle ore 8.00 fino alle ore 23, in una ma-ratona pianistica no/stop di grande livello. Avincere la terza edizione della Nuova Coppa Pia-nisti è stato Umberto Jacopo Laureti seguitodalla croata Lucija Majstorović, terzo StefanoMarzanni. Mentre si sono aggiudicati una borsadi studio Corrado Valvo e Gabriele Gaetano Ta-ranto. Il direttore artistico il M° Gianluca Luisi afine serata ha espresso tutta la propria soddisfa-zione per la riuscita della kermesse “Vorrei rin-graziare i concorrenti che hanno partecipato alconcorso con grande correttezza e serietà. Lapreparazione di tutti i candidati è stata seria e miha molto impressionato. Tutto ciò mi incoraggiaa proseguire questa iniziativa che è pensata peraiutare i giovani artisti e per promuovere lo stu-dio del pianoforte e della musica. Pur ringra-ziando tutta la giuria per l’eccellente lavorosvolto e per la serietà e dedizione che ha messonel selezionare coloro che durante le prove delconcorso sono apparsi come i migliori candidati,

vorrei ricordare a tutti e soprattutto a coloro che non hanno ricevuto un premio, ma solo un di-ploma di classificazione e/o di partecipazione,che il concorso nasce come una rassegna e chedeve servire per incoraggiare lo studio del pia-noforte e vuole essere un momento di crescitaper migliorare le proprie capacità e per perfezio-narle. La vincita di un premio non è (e non ri-mane) la cosa più importante bensì il confrontoin un clima di serenità e la possibilità di “perfor-mance” che ogni ragazzo ha nel potersi misurarecon se stesso, in situazioni diverse dallo studiofatto in casa o nelle scuole di formazione. Misu-rarsi e cavalcare un palcoscenico, dominare unpianoforte gran coda, sedersi e suonare di frontead una commissione ed un pubblico, rimane unaforma di studio e di formazione del proprio per-corso artistico. Come giustamente ricordava il Maestro Enrico Elisi, l’esecuzione è come unafotografia di ciò che siamo in quel momento,

dunque ci sono ampi margini di miglioramentoed a volte anche la giuria non può essere considerata “ perfetta” nei suoi giudizi. Ricordo a que-sto proposito come il concorso abbia portatoanche molta fortuna a pianisti che sono sempli-cemente “passati” ad Osimo senza essere notati,ma che poi hanno vinto importanti concorsi in-ternazionali. “Il maestro Luisi con il suo entu-siasmo ha restituito alla nostra città un bene digrande valore come la Coppa Pianisti – dichiarail sindaco Stefano Simoncini – in questo progettoè stato fondamentale il contributo dell’assessoreGinnetti che si è sempre mosso con l’intento dirivitalizzare il tessuto culturale cittadino. Daspettatore ho notato l’altissimo livello del con-corso e di come sia sentito da tutti i partecipantiintenti a tirare il meglio di sé in una manifesta-zione così prestigiosa. Osimo ha rappresentatoun’importante opportunità che spero porti for-tuna a tutti i partecipanti”.

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CULTURA

Grandi temi e grandi numeri per la secondaedizione del Festival sul giornalismo d’In-chiesta – Città di Osimo. Dal 5 al 12 ottobreuna lunga serie di appuntamenti che, anchequest’anno, hanno riempito le sale del no-stro Comune. “Femminicidio: quando lacoppia scoppia”: è stato il tema di aperturadella seconda edizione del festival organiz-zato dal Circolo Culturale Ju-Ter ClubOsimo, dal Circolo +76 e dall’Istituto Cam-pana per l'istruzione permanente, con la di-rezione artistica di Gianni Rossetti, oltre alpatrocinio del Consiglio nazionale dell’Or-dine dei giornalisti presieduto da Enzo Ia-copino, dell’Ordine delle Marche, delComune di Osimo e della Regione Marche.L’apertura quindi sul grandissimo tema diattualità sul quale hanno dibattuto - in unagremitissima sala delle Quattro Colonne diPalazzo Campana - ospiti illustri come Ro-berta Bruzzone, criminologa e psicologa fo-rense, Anna Maria Barbato Ricci, esperta dipolitiche di genere e Rosaria Esposito, Pre-sidente dell’Associazione Maddalena e im-pegnata nella difesa e tutela delle donnemaltrattate. Coordinatrice del dibattito èstata Leila Ben Salah, giornalista del “Cor-riere Adriatico” . Roberta Bruzzone è unpersonaggio molto noto al pubblico televi-sivo, anche perché è autrice di diverse tra-smissioni televisive come “La scena delcrimine” e “Donne mortali” di cui è ancheconduttrice .A dire il vero, la rassegna si èaperta con una interessantissima anteprima:la giovanissima giornalista marchigiana, in-viata di Rai News 24, Laura Tangherlini, te-

stimonianza quindi di una cronista che hapartecipato in modo diretto al dramma delpopolo siriano. Laura Tangherlini, autrice diun libro dal titolo “Siria in fuga”, parlerà deldramma dei profughi siriani, delle loroemozioni, del dolore dei rifugiati e di chi haperso tutto. La giornalista di Rai News 24 èstata intervistata da Valeria Dentamaro (ilResto del Carlino – La Meridiana) nellaSala gialla del Palazzo comunale. Dome-nica 6 ottobre il Festival è proseguito con lamostra fotografica di Giorgio Pegoli sulleguerre nel mondo: cento drammatiche im-magini che il reporter marchigiano ha scat-tato nei principali scenari di guerra chepurtroppo continuano a portare morte e di-struzione in diverse parti del mondo. Lostesso Pegoli ha poi tenuto una lezione pergli appassionati di fotografia e agli iscrittial Circolo Avis Giacomelli su “come rac-contare con le immagini”. Protagonista diquesto secondo festival proprio lo stessoCircolo fotografico Avis Giacomelli che,nell’occasione, ha presentato un’altra mo-stra dal titolo “L’Aquila, la ricostruzioneche non c’è”. Ultimo appuntamento delprimo weekend, al Teatro La Nuova Fenice,è stato l’attesissimo Antonio Ricci, il“padre” di Striscia la notizia. La serata, cheha riscosso molta partecipazione, è statacondotta da un’altra importante firma delgiornalismo italiano, Paolo Festuccia (LaStampa). Titolo della serata: “Quando l’in-chiesta si veste … di ironia”. Come tuttisanno, Striscia la notizia (il Tg satirico inonda da 25 anni su Canale 5) si è conqui-stata la gloria sul campo con inchieste e de-nunce di disservizi, sprechi raggiri etarocchi. In un Paese in cui si attuano 15 mi-lioni di truffe l'anno, il programma di Anto-nio Ricci continua a svelare i tanti malidella nostra società. Antonio Ricci e PaoloFestuccia (caposervizio della Redazione ro-mana della Stampa) hanno raccontato e sve-lato piccoli e grandi segreti di unatrasmissione che è sempre sulla cresta del-l’onda. Il secondo weekend non ha man-cato alle aspettative del primo. Venerdì 11ottobre, il tenebroso Salvo Sottile, si è la-sciato intervistare da Davide Maria DeLuca, redattore de “Il Post.it” all’interno diuna serata dal titolo “Quando la cronaca faspettacolo” . I programmi che trattano i

grandi fatti di cronaca fanno sempre recorddi ascolti. Gli ultimi, atroci delitti (SarahScazzi, Melania Rea, ecc.) hanno alimen-tato ore e ore di trasmissioni televisive.Questo fenomeno è quindi stato esaminatoda Salvo Sottile, protagonista della nuovatrasmissione su La7, le inchieste di “LineaGialla”. Sabato 12 ottobre il Festival ha poireso omaggio a un grande maestro di gior-nalismo: Enzo Biagi. Nel Teatrino di Pa-lazzo Campana, con un ennesimo “tuttoesaurito”, le figlie Carla e Bice hanno rac-contato il loro “Enzo Biagi, il giornalistache si fa storia”. Testimone e protagonistadel Novecento, Biagi ha raccontato il nostrotempo con inimitabile capacità aiutandoci acomprenderlo. A sei anni dalla scomparsa ilFestival ha quindi riproposto momenti pro-fessionali e personali di un grande maestrodel giornalismo che non è mai stato un

uomo per tutte le stagioni, pur riuscendo anarrarle tutte. Insieme a Carla e Bice, ancheLoris Mazzetti, storico collaboratore diBiagi e grande maestro di televisione. Laserata è stata condotta da Roberto Tallei(Sky Tg 24) e da Desy D’Addario. Fuorid’artificio, in senso metaforico, ovvia-mente, per la conclusione del Festival, do-menica 13 ottobre. Sempre al Teatrino diPalazzo Campana, Marco Tarquinio, diret-tore di Avvenire e Filippo Nanni, capore-dattore centrale Rai News 24. Come unasumma dei due Festival, nella serata dichiusura della seconda edizione si è sceltodi parlare proprio di giornalismo, sce-gliendo, come titolo “Il dovere della verità”.Nella contrapposizione tra l’interesse gene-rale e gli interessi di parte si muove il pro-cesso alla conoscenza, che è attivato daimezzi di comunicazione di massa. Non esi-ste democrazia se non c’è conoscenza realedi ciò che avviene nella società. E non esi-ste società democratica, se non c’è un’opi-nione pubblica. Quando i mezzi dicomunicazione di massa tradiscono il lorocompito di essere al servizio della cono-scenza della realtà compiono una violenza.Il giornalismo è ancora "il cane da guardiadella società" e il “controllore del potere”?A coordinare l’acceso dibattito, il giornali-sta osimano Diego Gallina Fiorini e la col-lega senigalliese Giulia Torbidoni.

Selvaggia Bovani

GRANDE SUCCESSO PER LA II° EDIZIONE DEL FESTIVAL SUL GIORNALISMO D’INCHIESTA

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SPORTPREMIAZIONE DEL “CAPPELLO D’ORO” NEL RICORDO DI PAOLO PIAZZINIAl teatro la Nuova Fenice si è svolta l’annuale festa diPremiazione del “Trofeo Il Cappello D’Oro”, il rino-mato challenge per Elite e Under 23 di cui è andata inscena quest’anno la 22° edizione. L’evento è stato l’oc-casione per ricordare Paolo Piazzini anima del trofeo etra le più apprezzate firme del giornalismo sportivo ita-liano per quanto riguarda il mondo delle due ruote. Ipremi sono stati aggiudicati attraverso i risultati dellegare di cartello, prescelte a inizio di stagione e distri-buite nelle varie regioni del Centro Italia con l’asse por-tante delle Marche, regione di base del challenge, edella Toscana, ma con un calendario che ha raggiuntoanche l’Oltrepò Pavese al Nord e la Puglia al Sud. L’or-ganizzazione del Trofeo è curata dalla ASD Il Cappellod’Oro, che ha sede a Montappone, la cittadina clou della zona delfermano dove fiorisce l’industria dei cappelli, mentre la Festa diPremiazione è stata allestita dallo stesso sodalizio che fa capo al-l’industriale Demetrio Iommi e a Paolo Piazzini (la sera prima dellasua scomparsa era ancora intento a curare gli ultimi dettagli dellacerimonia), in collaborazione con il Comune di Osimo, che anchequest’anno ha offerto il patrocinio per questa manifestazione dichiusura della stagione. Il successo finale è andato ad Alessio Ta-liani, il bravissimo alfiere del Futura Team Matricardi che anchequest’anno è stato brillante protagonista di tante gare, soprattuttonella seconda metà della stagione. Il ragazzo abita a Guasticce,presso Livorno, ha 22 anni compiuti da qualche giorno, e nel 2013ha conseguito 5 vittorie, nell’internazionale G.P. della Pace, a Mal-

mantile, nella 3^ tappa delle Valli Cuneesi, nel Girodel Valdarno e a Figline di Prato; Ma al di là del ri-sultato sportivo la cerimonia è servita per ricordarePaolo. Tutto il mondo del ciclismo marchigiano siè ritrovato alla Fenice per riproporre aneddoti e cu-riosità su un giornalista che si faceva amare per lasua competenza, l’immancabile generosità ed il ca-rattere schivo ed allo stesso tempo schietto. Non erainfatti il tipo che non diceva chiaramente quello chepensava e forse per questo la sua mancanza era pal-pabile tra i presenti. Dopo il saluto dell’assessoreallo sport Sandro Antonelli che ha confermato l’im-pegno dell’Amministrazione a voler ospitare la ce-rimonia finale del Cappello d’Oro collaborando nel

suo allestimento, la festa entrata nel vivo con l’intervento intro-duttivo di Piergiorgio Severini, noto giornalista dello staff ciclisticodella RAI e del collega Gianluca Giardini. Entrambi hanno sotto-lineato la grande professionalità di paolo Piazzini e la sua attitudinea capire da subito le qualità di un’atleta sin dalle prime pedalate. Icampioni di ieri e di oggi del ciclismo, assente Michele Scarponiper un impegno improrogabile, il presidente della F.C.I. March eLino Secchi, e Gaetano Gazzoli e Adriano Spinozi del Team Ra-dioinformazioni Capoedarco, insieme a tanti organizzatori di gareciclistiche, tecnici, dirigenti ed atleti hanno reso omaggio alla fi-gura di Paolo Piazzini che è stato un vero punto di riferimento peril mondo del ciclismo. Lascia un’eredità pesantissima soprattuttodal punto di vista umano e professionale.

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SPORT

Dopo la cena di beneficienza, gli Atleti Special Olympics si sono sisono ritrovati al Palabaldinelli per l’European Basketball Week 2013.L’evento, con il sostegno della FIBA Europa, della Euroleague Ba-sketball e dell’Unione Europea, coinvolge ben 18.000 giocatori di33 paesi. In Italia, la European Basketball Week ha il Patrocinio dellaFederazione Italiana Pallacanestro, della Lega Basket, della Lega Na-zionale Pallacanestro, della Lega Basket Femminile, dalla GIBA, edel Comitato Italiano Arbitri. Si svolgono tornei, iniziative promo-zionali, percorsi ed esercizi di avviamento alla pratica della pallaca-nestro ed oltre 4.500 Atleti con e senza disabilità intellettiva in questigiorni stanno scendendo sui parquet di tutte le regioni per giocare lapartita dell'integrazione. Ad Osimo in tanti si sono ritrovati il 6 di-cembre scorso per una mattinata di sport e gioco sotto l’attenta guidadella responsabile regionale la Prof.ssa Maria Grazia Bonacci chel’assessore allo sport Sandro Antonelli ha ringraziato per l’impegnoe la dedizione profusa nella crescita dello Special Olympics Marche.Per tutti i ragazzi ed i loro accompagnatori è stata una vera giornatadi festa, tanti scherzi ed allegria nel nome della solidarietà e del-l’amato sport della pallacanestro. “Proprio l’attività fisica rappre-senta un importante sostegno a superare qualsiasi genere di barrierae a facilitare l’integrazione dei ragazzi” – ha ricordato l’assessoreAntonelli.

SUCCESSO PER SPECIAL OLYMPICS EUROPEAN BASKETBALL WEEK

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DINO LATINI IN CONSIGLIO REGIONALEII LAVORATORI SONO STANCHI SCENDONO INPIAZZA PER ESSERE PROTAGONISTI DEILORO DIRITTI CALPESTATI DALLA POLITICA Potrà sembrare demagogico, ma la posizione delle Liste Civiche èdi sostegno alla protesta (civile) di tutti i movimenti dei ceti produt-tivi (impropriamente ribattezzato dei forconi) che sono in agonia eche hanno contribuito per decenni e decenni a far ricca l'Italia e farciavere il livello di vita che abbiamo tutti vissuto. Contadini, camio-nisti, artigiani, titolari di ditte individuali, cioè tutte quelle categoriedi lavoratori che da metà dello scorso secolo hanno solo lavorato, pa-gato e sudato pensando a dare un futuro migliore a loro stessi e atutta la comunità di riferimento, hanno detto basta, che non possonoproprio più. Per la prima volta sono insieme tutti, oltre le sigle sin-dacali e di categoria, oltre gli appoggi dei partiti o di movimenti,portando la loro protesta in pubblico, nelle strade per dire che quel-l'Italia che ha sfamato tutti gli sprechi possibili e tutti i benefici di cuiabbiamo goduto, NON C'E' PIU'! Una rivoluzione che pochi com-prendono nella loro portata e che va ben al di là di chi pensa che du-rerà lo spazio di un mattino, che è solo demagogia o che mai sitrasformerà in un solo corpo elettorale. Infatti, quel corpo vitale dellacomunità che è generalmente silenzioso si è svegliato e dice chevuole fare da solo, in barba pure alle primarie e alla giusta fretta chemette Renzi, perché la risoluzione immediata dei problemi non passatramite le agende che tutti i politici vecchi e nuovissimi si dettano.

ORA CHE RENZI E IL SEGRETARIO DEL PDMI ATTENDO IL TAGLIO NETTO DEI COSTIDELLA POLITICA ANNUNCIATI Ora che Renzi è segretario del PD mi attendo lo sblocco della mia

proposta di legge per il dimezzamentonetto delle indennità da

parte dei Consi-glieri Regio-

nali eAmmini-

stratoriche èfermadal lu-g l i o2010 ,e tac-c i a t adi de-mago-g i a .

Mi at-tendo che

il Presidentedella Com-

missione com-petente faccia

compiere un ra-pido iter alla stessa

proposta e la siporti in ConsiglioRegionale entro ilmese di marzo

2014.

Mi attendo pure che il nuovo corso del PD permetta nelle Marche iltaglio certo dei vitalizi ancora non maturati e la revisione di quelliconcessi, perché giuridicamente possibile e mi attendo che siano re-vocati tutti gli incarichi amministrativi e burocratici inutili che affa-stellano il corpo della Regione. Altrimenti ai voglia Renzi a parlare!

NON SI IMPROVVISA UNA LEGGE SUICORSI D'ACQUA E DEI FIUMI Improvvisare sulla tutela dei corsi d'acqua e fiumi, come fatto conla legge approvata in Consiglio Regionale, vuol dire solo ammet-tere gli errori del passato, ma non prevenirli per il futuro, anzi daresolo l'impressione ai Sindaci dei Comuni e ai Cittadini che tutti iproblemi burocratici e finanziari siano di colpo risolti, quando in-vece si demanda alle agonizzanti Provincie di burocratizzare quelloche si deve direttamente semplificare oltre che reperire le risorse.Sono passate due alluvioni in questi ultimi tre anni e delle propostedi legge in materia che erano già state presentate - come quella delsottoscritto dell'aprile 2011 - ci si è disinteressati completamente,salvo ora fare una brutta legge, che era meglio fare a suo tempo o conpiù attenzione ora.

PRESENTATA UNA PROPOSTA DI LEGGEPER CONTRIBUTI URGENTI A SOSTEGNODELLE FAMIGLIE E IMPRESE COLPITEDALL ALLUVIONE A sostegno degli ingenti danni alle infrastrutture pubbliche, alle attivitàproduttive ed agli edifici privati, causati dai recenti e ripetuti eventi allu-vionali che hanno interessato gran parte del territorio regionale, provo-cando numerose frane ed esondazioni con allagamenti dei centri abitati, hopresentato subito una proposta di legge che prevede lo stanziamento dicontributi di solidarietà straordinari, a favore sia dei privati (persone fisi-che, famiglie) per la perdita dei beni essenziali, sia delle imprese. Contri-buti necessari per agevolare l'immediato reintegro e/o il riavvio dell'attivitàproduttiva, ed il ritorno alle normali condizioni di vita e lavorativa.Un in-tervento urgente e doveroso, destinato ai privati ed alle imprese per favo-rire il ritorno, quanto prima, alle normali condizioni di vita e lavorativa, inun momento di crisi che già pesa duramente nella quotidianità. E’ impor-tante che le imprese, soprattutto le piccole e medie, abbiano le risorse ne-cessarie per riprendere velocemente la loro attività agricola, commerciale,artigianale, professionale o di servizi. L' entità della spesa connessa all'at-tuazione dell'intervento sarà desunta dal Bilancio 2014 che andremo adapprovare, e ripartito tra i i comuni colpiti in misura proporzionale al nu-mero di segnalazioni di danni, come previsto dalla nostra Legge Regionale32/2001. In ragione della natura eccezionale del contributo, la propostaprevede la cumulabilità con altri contributi pubblici che saranno even-tualmente attivati in base alla normativa generale vigente in materia diprotezione civile.

PRATO UNA REALTA CHE TUTTI SANNOMA NESSUNO DICE Quello che è successo a Prato fa emergere una realtà che è presente intutte le regioni d'Italia e che tutti ignoriamo. Una realtà che incidesull’economia italiana perché la rende ovviamente non competitiva rispetto alla primitiva modalità di lavoro dei cinesi.Possibile che questerealtà non siano controllate e sottoposte alle stesse regole degli im-prenditori italiani?

FESTA DELLE MARCHE UNA CELEBRAZIONEOGGI TROPPO ONEROSA I 93.940,00 euro spesi per la Festa delle Marche del 10 dicembre scorsola Regione Marche poteva risparmiarli. No? Parliamo di tagli da fare, enel bilancio di previsione 2014 riemergono altri € 80.000 per la stessainiziativa, non riusciamo a limitare simbolicamente una solenne cele-brazione ma imponiamo tagli ai cittadini su servizi per loro essenziali enecessari a volte per una dignitosa la sopravvivenza.

ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

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LA TRACIMAZIONE DELLA DIGA DI CINGOLI E IL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILEAnche se il commissario del Consorzio di Bonifica che gestisce il lago artificiale di Cingoli ha rassicurato la popo-lazione a valle, affermando che l’invaso è autolaminante e che può ricevere fino a 8 milioni di metri cubi d’acquasopra al livello di tracimazione e continuare a scaricare con un rapporto inferiore rispetto all’acqua che arriva a monte,il sindaco Simoncini, in via precauzionale, ha giustamente emesso un avviso di Protezione Civile allertando la po-polazione residente lungo gli argini o in prossimità del corso del fiume Musone e suoi affluenti. Alla luce dei fatti,considerando che le precipitazioni sono state intense ma non preoccupanti, la tracimazione della diga ha portato adun innalzamento del livello del Musone notevole: ad esempio al ponte di Campocavallo alle ore 16,30 del 2 dicem-bre si è registrata una luce di soli 15 cm quando di norma è 4/5 metri. Anche se i responsabili della diga vedono dibuon auspicio la colmatura dell’invaso, visto i problemi che ha creato a valle una precipitazione intensa ma non rag-guardevole, penso che sia auspicabile invece il contrario, cioè abbassare il livello in maniera tale da non portare fu-ture criticità agli abitanti a valle. Da consigliere con delega specifica, posso affermare che con la gestione di questa

criticità, il Gruppo Comunale di Protezione Civile si stia consolidando come una nuova e solida realtà nella gestione delle emergenze. Daquando ha iniziato l’attività nel marzo 2013, sotto la guida dell’architetto Gabrielloni, ha svolto diverse attività come ad esempio il pattuglia-mento di punti sensibili per rischio incendio boschivo, la sorveglianza presso le zone cimiteriali, la gestione dell'emergenza acqua contaminatanella zona di Campocavallo e un’esercitazione con la Croce Rossa per la ricerca di dispersi. Numerosi anche i corsi svolti dai volontari (logi-stica, ricerca dispersi) e quelli in programma per il futuro come il corso di assistenza logistica ai vigili del fuoco. Oggi il gruppo conta circa 35volontari con altrettanti che verranno inseriti e formati nel 2014. Con l’occasione, auguro a tutti di cuore di trascorrere delle buone e serene festenatalizie in famiglia.

IILL PPRROOBBLLEEMMAA SSUUII CCOORRSSII DD’’AACCQQUUAA EE DDEEII FFIIUUMMII Diversi giorni fa sono andato a trovare un carissimo amico di mio nonno, ormai novantenne che abita a Campo-cavallo nella zona chiamata lo "Stradone". Da giovane il suo lavoro era quello del carrettiere e per noi del terzomillennio è un lavoro non concepito e privo di significato. Lui prendeva la breccia dal Musone per poi distribuirlaper le strade cittadine e per chi doveva costruire la propria abitazione. In quel periodo il lavoro non aveva orari eprezzo, ma soddisfazioni e gioia. Si arrivava alla domenica stanchi, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Nonc'erano auto e i mezzi a motore, erano un lusso, e chi portava il carretto aveva le braccia ed i piu' fortunati o "ric-chi" avevano l'asino. In quegli anni ad Osimo erano veramente pochi a possedere un'animale da traino. Il fiumeera molto profondo perchè il carrettiere prendeva la breccia e per trovarla doveva togliere la terra dal letto delfiume per metterla bene negli argini.Così facendo il fiume diventava profondo con argini ben definiti e saldi per-che' lui non poteva ogni volta ripulire per prendere la preziosa materia prima. Non parliamo poi delle piante, i fa-

mosi pioppi o arbusti secolari.Venivano potate o ripulite dai contadini confinanti al fiume perchè tutta quella legnadava energia e calore per le propie abitazioni. I campi confinanti coltivati e gli “acquarecci” erano puliti per noncreare ostacolo alle acque piovane che andavano direttamente al fiume. I contadini che coltivavano le terre confi-

nanti e i carrettieri che prendevano la breccia dal fiume dovevano ottemperare a mantenerlo in buone condizioni e pulito. Fino agli annisettanta si andava al fiume per fare il bagno. Tra una battuta e l’altra abbiamo parlato anche dell’allerta meteo del novembre quando sistava per aprire la diga di Castriccioni di Cingoli con conseguente preoccupazione per il possibile innalzamento del livello delle acque.Per cui nelle peggiori delle ipotesi doveva sversare l'acqua sul fiume per poi causare in alcune zone di Osimo la fantomatica e terribile"pianara"con allagamenti. Lui mi disse che la pianara c'è sempre stata, ma il fiume non era mai sporco di tronchi ed altri rifiuti so-lidi.Adesso invece i fossi e gli invasi sono pieni di detriti già da prima della pioggia. Lo scenario è talmente cambiato, il progresso e laburocrazia ci hanno rovinato. Passeggiando lungo il fiume troviamo alberi caduti, la terra su tutto il letto del fiume e addirittura in al-cune zone il letto è più alto degli argini. Se ogni coltivatore pulirebbe il suo pezzettino di argine e le piante si potessero tagliare o ripu-lire senza prendersi una sanzione o denuncia sicuramente la situazione sarebbe migliore. Con questi periodi di crisi economica sicuramentele persone che farebbero la legna da ardere per il camino sarebbero tante e orgogliose di tenere una zona del nostro territorio pulito.Questo è il risultato della burocrazia e del progresso.AUGURI DI BUONE FESTE.

Emanuele CarperaConsigliere Liste Civiche

DALLA SALA GIALLA

Daniele Cappanera Capogruppo Liste Civiche

NESSUNA BUONA NOTIZIA: NESSUN AIUTO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE CITTADINE.

Il Sindaco Simoncini poteva operare una sforbiciata alle aliquote dell’IMU per abbassare in particolare le tasseper i negozi e le aziende osimane ma non l’ha fatto.Una manovra, questa, che sarebbe stata possibile otte-nere con l’ assestamento di Bilancio e sarebbe stata quanto mai auspicabile e necessaria per essere vicini alleattività economiche cittadine non solo a parole, ma con i fatti.Una mano reale a chi ogni giorno si impegna perfare ripartire la nostra economia, salvaguardando i posti di lavoro dei nostri concittadini.In particolare, con lamanovra di assestamento di Bilancio la Giunta poteva prevedere un taglio delle aliquote per negozi e capan-noni dal 9,0 al 7,6 per mille. Con questo provvedimento si sarebbero riportate le aliquote al minimo, elimi-nando completamente la quota spettante al Comune. Infatti operando una riqualificazione della spesa, la lottaall’evasione fiscale, una gestione oculata delle risorse pubbliche e il contenimento dell’indebitamento, si do-vevano trovare margini per ottenere risparmi.In un momento di grande difficoltà per la finanza pubblica e in

un contesto di grave crisi economica l’amministrazione Simoncini doveva impegnarsi di più per applicare ai cittadini ed alle impreseuna tassazione più equa e misurata. Nulla di tutto questo è stato fatto. Purtroppo ad Osimo da 15 anni governano le liste di Simon-cini&Latini e, come al solito, a fine anno continueranno a sbandierare che sono riusciti a far avanzare i soldi dal bilancio, ( che perun'amministrazione pubblica non è una cosa di cui vantarsi perchè significa aver chiesto ai contribuenti più tasse di quelle necessarieper rendere i servizi) mentre negozi e imprese della città chiudono.

Paola AndreoniCapogruppo PD

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TEMPO DI AUGURI AUGURI a tutti anche se con tutto il cuore per primo li vorrei fare a MATTEORENZI persona in cui ho creduto subito e affido ancora una speranza per tutti noi. AUGURI a quei politici cheall’ultimo momento cercano di cambiare casacca per loro comodo. AUGURI ai pensionati d’oro che hanno pureil coraggio di dire che la vita è dura. AUGURI a tutti quei dirigenti e manager che guadagnano tanto ma per primichiamano a far sacrifici i semplici dipendenti. AUGURI ha tutti quelli che hanno un ricco F24 e hanno il co-raggio di fare i modesti. AUGURI a tutti quelli che fanno tutto, risolvono tutto, ci pensano loro. AUGURI a SIL-VIO che per coerenza elettorale ci fa togliere una tassa e mettere altre tre o quattro.AUGURI al “Trota” chevorrebbe buttare in mare gli albanesi, ma la laurea la compra in ALBANIA con i soldi del partito che più o menosono i nostri. AUGURI ad ANGELINO che ancora devo capire a che gioco vuole giocare. AUGURI ai politiciosimani, quelli che contano e sempre di più fanno come gli pare. AUGURI ai politici osimani che contano pococome quelli di opposizione. AUGURI ai politici osimani di maggioranza che contano poco lo stesso, ma chepensano di contare. AUGURI ai politici osimani che spesso girano in comune con la cartellina sotto braccio, sem-bra chissà cosa facciano, ma se si potesse vedere dentro … niente di concreto se non qualche nome da sistemare.AUGURI a chi la politica serve per far lavorare qualcuno a lui vicino. Siccome è NATALE mi dovete capire ho dovuto fare gli auguria chi li merita e a chi invece proprio non li merita.

DALLA SALA GIALLA

SFIDE PASSATE E FUTURE IN ASTEA: UNA SCOMMESSA VINCENTE SARA’INVESTIRE SUL CAPITALE UMANO E COSTRUIRE ALLEANZE TRA MUNICIPALIZZATE DEL NOSTRO TERRITORIO.I servizi pubblici locali hanno incontrato ed incontreranno sfide importanti per il loro futuro.Il prossimo anno la distribuzione del gas ed a seguire la gestione integrata dei rifiuti andrà a gara europea, un affidamentoche per il primo settore durerà 12 anni e per il secondo 15. La preoccupazione è che non vi potrà più essere un affidamentodiretto ad Astea, salvo per i rifiuti solo se si costituirà una società a capitale interamene pubblico con controllo analogo, quindisenza Gpo. Per il gas il soggetto che risulterà vincitore avrà piena disponibilità delle reti , stabilirà l’entità degli investimentie gli eventuali tariffari per il servizio svolto e la componente politica locale non avrà diritto a nessun tipo di vigilanza sullagovernance della società alla quale affideremo questo servizio, salvo che vinca la gara il gruppo Astea.Che fare allora dell’alleanza con il GPO? Occorre porre le basi affinché la nostra municipalizzata non dovrà soltanto parte-

cipare al bando, ma dovrà riuscire a spuntarla sui suoi competitors nazionali ed internazionali. Per ora sul gas abbiamo comeci richiedeva l’authority nominato un gestore indipendente e da lui vorremmo conoscere piani strategici e risultati ottenuti; peri rifiuti abbiamo vinto una gara fuori comune, ma non conosciamo la strategia per mantenere il servizio nella nostra città. Poi

entro il 2014 ci sarà l’obbligo di effettuare la gara sulla distribuzione del gas e poco si è discusso in consiglio comunale e non sappiamo come Astea simuoverà per risultare vincente, se ha stretto alleanze o se pensa di riuscire da sola. Non si conosce neanche a che punto è la gara e se attraverso lo schematipo inviato dallo stato centrale si sono valutati i vari elementi di stima per affidare il servizio e come noi ci poniamo dinanzi ad essi. Per tali ragioni cisono in ballo posti di lavoro, investimenti sul territorio e livelli tariffari adeguati alla crisi.Quale è quindi la strategia dei nostri amministratori? Intantocominciamo da meno consulenze dispendiose dal punto di vista finanziario e poco efficaci nei risultati e da un forte investimento in capitale umano.Poi occorre creare alleanze tra enti locali soci della nostra Astea e gli altri soci pubblici delle municipalizzate a noi limitrofe. Poi un partner privato èfondamentale, ma deve essere un leader nei settori di attività. Intanto per noi Gpo per anni è stato importante ed ora, sta collaborando? E’ leader neisettori dove andiamo a competere? Ed in generale quando ne discuteremo in consiglio comunale? Concludendo, con l’avvicinarsi delle feste porgo atutte le vostre famiglie i migliori auguri di buon natale e felice anno nuovo.

Simone PugnaloniConsigliere PD

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Flavio CardinaliConsigliere PD

Page 31: Il NUOVO 5 TORRI Dicembre 2013

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Argentina SeveriniPensiero Libero

e Democratico (PeLiDe)

BUON NATALE, BUONE FESTE, BUONA PACE, BUON RISPETTOEh, sì, buon rispetto. Purtroppo negli ultimi tempi la nostra città sembra esserne orfana, e ciò per il modo incui il primo cittadino aggredisce ferocemente tutti coloro che , in consiglio comunale o, semplicemente, nei con-sigli di quartiere, tentano di esprimere il loro punto di vista su alcune questioni politiche o amministrative. Noncredo sia mai accaduto che un primo cittadino, sindaco di tutti, affossi con tale cruenta ostilità i tentativi deiconsiglieri rappresentanti delle minoranze o i cittadini stessi. E’ capitato più volte a me, a rappresentanti delMov5S, ad ex consiglieri Pdl, a semplici cittadini: un copione che si ripete ormai con prevedibile continuità e,se da una parte risulta forse essere l’espressione di un disagio del sindaco, sempre più isolato ed in difficoltà agarantire un’ordinaria attività amministrativa; dall’altra induce a pensare alla assoluta necessità di cambiarepasso e, soprattutto facce, storie, idee, in vista della prossima tornata elettorale. Assai vicina, più di quanto sipensi. I cicli in Italia hanno sempre portato la cifra del ventennio e qui ad Osimo siamo a 15 anni di Liste Ci-viche: osimani, cerchiamo di spezzare tale anomala e triste tradizione nazionale? Detto ciò, ringrazio tutti co-loro che in questi anni mi hanno sostenuto nelle mie battaglie, che mi hanno motivato ad andare avanti: sonostati tanti e tutti lo hanno fatto con cuore sincero e spassionato. Mille grazie e mille auguri a tutti, a presto!!

Auguri di un buon 2014

Page 32: Il NUOVO 5 TORRI Dicembre 2013

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