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Il Grande Potere Dei Mantra

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IL GRANDE POTERE DEI MANTRA

DI Xander Ares

Sulle rive del Gange

e dellIndo

Quando la gente dice: onora questo Dio,

onora quellaltro dio (uno dopo laltro)

parla gia della sua creazione.

Egli stesso e tutti gli di.

La breve citazione che precede proviene dalle Upanishad, una raccolta di testi scritti nellarco di due secoli, il VII e il VI a.C. Il pensiero religioso indiano, nellaffermazione dellunita al di la della pluralita, esprime qui compiutamente un punto darrivo che e a tuttoggi uno dei suoi caratteri peculiari. Ma quale ne e stato il percorso?

Le Upanishad costituiscono lultima parte dei Veda (Conoscenza). Sono questi ultimi un ricco complesso di inni, esorcismi, parole e formule sacre che documentano levolversi delle tendenze, delle credenze e delle pratiche di cui e intessuta la storia spirituale dellIndia. Vi convivono infatti elementi molto diversi.

INTRODUZIONE

IL RITMO DEL RISVEGLIO SPIRITUALE

Assimilarli alla preghiera, cos come noi la intendiamo, puo generare degli equivoci. Cos come il pensiero metafisico e la prassi rituale, anche il significato di mantra ha subto, con il passare dei secoli, unevoluzione. Da strumento di devozione nei Veda piu antichi, diventa vera e propria formula magica nellAtharvaveda, impiegata per accattivarsi il favore delle varie divinita. Pertanto in questo testo sacro sono indicati i mantra per scongiurare i malefici, per avere dei figli, allontanare le malattie, e cos via. Nei Brahamana il mantra e un aspetto fondamentale del rito sacro di cui non tutti sono in grado di penetrare il significato occulto. Infine, nelle Upanishad, puo definirsi s una forma di preghiera, ma solo nel senso tipicamente orientale del termine: non cioe, come richiesta di protezione o atto di lode e devozione nei confronti di una divinita trascendente con parole scelte dal fedele, ma come strumento potente, se non lo strumento per eccellenza, mediante il quale la sua mente puo sperimentare la realta assoluta.

PRIMA PARTE

I MANTRA E LE LORO POTENZIALITA

CAPITOLO 1

COse E IL MANTRA?

Un Mantra e una combinazione di sillabe sacre che formano un nucleo di energia spirituale; il suo scopo e quello di fungere da magnete per attrarre le vibrazioni spirituali o da lente per metterle a fuoco. Secondo le Upanishad, le antiche scritture dellIndia, la dimora originale del Mantra era il Parma Akasha, o etere primordiale, leterno e immutabile substrato delluniverso da cui luniverso stesso e stato creato nellemettere il primo suono, Vach. I Mantra esistevano allinterno di questo etere ed erano percepiti direttamente dagli antichi rishi, o veggenti, che li traducevano in una struttura udibile di parole, di ritmo e di melodia.

Il Mantra non e una preghiera. Una preghiera e formata da parole di supplica scelte dal devoto, mentre il Mantra e una combinazione precisa di parole e di suoni: lincarnazione di una particolare forma di consapevolezza, o Sakti. La radice man della parola Mantra significa in sanscrito "pensare"; il suffisso tra deriva invece da trai, che vuol dire "proteggere o liberare dal vincolo del samsara, o del mondo fenomenico". Di conseguenza la traduzione del termine Mantra e: "Il pensiero che libera e protegge". In un Mantra ci sono pero molti livelli di significato che devono essere sperimentati perche siano effettivamente compresi, in quanto una spiegazione intellettuale abbraccia soltanto una piccola parte di cio che esso vuole dire. Il canto o la recitazione dei Mantra attiva e accelera la forza creativa spirituale, promuovendo armonia in tutte le parti dellessere umano. Il devoto viene gradualmente convertito in un centro vivente di vibrazione spirituale che e sintonizzato con qualche altro centro di vibrazione infinitamente piu potente, e tale energia puo essere acquisita e diretta a beneficio di chi la usa e di altri.

Ogni Mantra ha sei aspetti: un rishi, o veggente; un raga, o melodia; il Devata, o deita che presiede ad esso; un bija, o seme di suono; il Sakti, o potere; e un kilaka, o pilastro.

Attraverso la loro percezione intuitiva, i rishi si sono aperti alla rivelazione dei Mantra e sono stati capaci di riconoscere la loro efficacia come canali attraverso cui la grazia, la conoscenza e il potere fluiscono dal Divino. Questi antichi veggenti hanno compreso che i loro poteri erano destinati a essere impiegati al servizio degli altri e come guida per la razza umana.

I Mantra sono stati trasmessi di generazione in generazione, da Guru a discepoli, e in questo processo il potere dei Mantra e aumentato enormemente. Miliardi di ripetizioni da parte di innumerevoli devoti nel corso dei secoli hanno portato alla formazione di una vasta riserva di potere che aumenta la forza spirituale insita nei Mantra.

Il raga e paragonabile alla linea melodica occidentale: un suono, o una sequenza di singoli suoni, senza armonia. Quando si recita un Mantra e di estrema importanza non cambiare il raga e la sua chiave, perche la cadenza di vibrazione su cui il suono e basato costituisce una parte integrante del Mantra. Tutta la musica indiana e basata sulla comprensione che in ogni suono esistono due aspetti: lespressione udibile e la sottile essenza-suono che trasporta il significato e che deriva dallo Spirito eterno. Questa essenza e chiamata Shabda, oppure Vach. Quando la parola pronunciata viene formulata in maniera perfetta sia interiormente che esternamente, si realizza un contatto con questo potere che si manifesta come une immagine. Nella parola esiste un certo potere perfino a livello umano: il nome di ciascuno possiede un significato particolare e il modo in cui viene pronunciato puo trasmettere numerosi messaggia Diversi toni causano diverse vibrazioni che condizionano la reazione fisica oltre che quella emotiva. Praticare il Mantra Yoga per un lungo periodo di tempo porta ad acquisire la consapevolezza che i suoni creano effettivamente delle immagini e che certe immagini hanno un suono peculiare.

Nel suo libro, Japa Yoga, Swami Sivananda afferma che i suoni sono vibrazioni a cui viene dato di assurgere a forme definite.

Il ripetuto cantilenare il nome del Signore costruisce gradualmente la forma o la speciale manifestazione della divinita adorata (il Devata) e agisce come punto focale per concentrare la sua influenza, che poi penetra e diviene il centro della consapevolezza delladoratore.

Il Devata e la divinita che presiede al Mantra, il potere permeante, un aspetto molto personale di Dio. E la saggezza che scaturisce da una fonte piu elevata ed e come un singolo raggio di sole, un raggio che viene isolato e a cui viene attribuito un nome in modo che il discepolo possa sviluppare un rapporto con un aspetto di Dio che e capace di capire e di adorare. Il Devata puo anche essere paragonato alla sfaccettatura di un diamante che rappresenti lIntelligenza Cosmica: un diamante con molte facce riflettera molti raggi della Luce nello stesso tempo, ma un raggio particolare attirera in maniera speciale lindividuo che sta cominciando a percorrere il sentiero spirituale. Allinizio Dio incute timore reverenziale ed e troppo solenne e distante perche la mente umana possa afferrarlo e soltanto piu tardi lenergia divina puo essere percepita nella sua forma pura; quindi la mente umana ha bisogno di stabilire un legame con un aspetto personale come Krishna o Siva nella religione induista, Gesu nellambito della cristianita. Gli adulti che sono ancora spiritualmente immaturi hanno bisogno di un loro personale concetto di Dio finche non sono in grado di vedere lenergia divina nella sua forma pura. I Mantra Om Krishna Guru, Hari Om e Invocazione a Krishna sono associati a Krishna; Om Namah Sivaya e legato a Siva e Om Tara alla Madre Divina. Se si pensa a i milioni di persone che in India nel corso dei secoli hanno invocato il nome di Krishna o di Siva, o a tutti i cristiani che nel corso degli anni hannoripetuto il nome di Gesu, si puo intuire come questa costante ripetizione abbia creato una spaventosa riserva di potere. La potenza di Cio che essi realizzano e racchiusa nellenergia combinata del Mantra: la persona effettivamente devota che recita il nome di un particolare aspetto del Divino finira prima o poi per attingere al potere del Devata.

Una goccia dacqua puo realizzare assai poco, ma centinaia di milioni di gocce possono praticare un taglio nella roccia oppure cambiare addirittura la morfologia della terra.

Ciascun Mantra ha un bija, un seme. Esso e lessenza del Mantra e gli conferisce il suo speciale potere: il potere di autogenerazione. Subito allinterno del seme e nascosto un albero, cosicche lenergia nel Mantra e il seme da cui crescera uno splendido essere spirituale. Se adesso doveste provare a recitare i Mantra con regolarit., poi abbandonare la pratica e riprenderla fra una ventina di anni durante una crisi spirituale, il Mantra vi salirebbe automaticamente alle labbra e continuereste a ripeterlo come se non aveste mai smesso. Questo e un esempio del suo potere di autogenerazione. Se si pensa al Shabda, al suono primordiale, al nucleo di suono dellOm da cui tutte le cose sono state create, e al bija, il seme, e al potere di autogenerazione del Mantra, si comprendera come attraverso una recitazione corretta e costante del Mantra si possa essere aiutati a liberare una grande energia allinterno del proprio corpo fisico, mentale, emotivo e spirituale. Grazie a questo aumento di energia potete anche entrare in contatto con il Divino dentro di voi, con il vostro vero Io, il vostro Io Superiore. Il kilaka, o pilastro, e inizialmente la forza propellente, la tenacia e la forza di volonta di cui il discepolo ha bisogno per seguire il Mantra, ma quando il potere del Mantra stesso comincia ad autogenerarsi con un "movimento a ruota libera", il kilaka diventa un filo molto sottile che congiunge il discepolo al Mantra, al Guru e alla divinita fino a farne un tutto unico. Il potere, la consapevolezza allinterno del Mantra, e Sakti, la Madre Divina, la Dea della Parola Pronunciata. Laspetto maschile di Dio e energia in uno stato di equilibrio, laspetto femminile e energia dinamica che si manifesta come creazione.

Ce soltanto une energia in tutte le cose create, e nel Mantra lenergia e presente nella sua forma pura. La potenza del Mantra viene liberata attraverso la ripetizione fino a quando lindividuo raggiunge il suo Devata e lesperienza spirituale puo avere luogo.

Mediante il costante ricordo o pensiero rivolto al Mantra, la persona viene proiettata lontano dallimpatto del maya, il mondo illusorio; attraverso la ripetizione di queste parole di potere si raggiunge la meta del Mantra Yoga, che (come in tutti gli yoga) consiste nellunione della coscienza individuale con la Coscienza Cosmica.

Mantra e il canto di una stella... e ti trasportera fino a quella stella.

CAPITOLO 2

MANTRA E JAPA

Il Mantra Yoga e uno dei molteplici yoga, che sono allincirca quaranta e che sono tutti intrecciati fra loro come i fili di un tessuto. I quattro principali sono: Bhakti Yoga, lo yoga dellamore e della devozione; Karma Yoga, lo yoga dellazione; Jnana Yoga, lo yoga del sapere e della saggezza; e Raja Yoga, lo "yoga regale", una combinazione di parecchi yoga basati sugli Yoga Sutras di Pantajali. Un tipo di pratica spirituale e sufficiente per ottenere il contatto con Dio-Realizzazione, ma dal momento che esiste une interazione di forze corporee, gli yoga non possono essere completamente separati, e inoltre problemi fisici come lirrequietezza e la cattiva circolazione sanguigna portano a raccomandare di includere diversi yoga per ottenere una pratica bilanciata.

Il canto di un Mantra e definito Mantra Yoga, mentre tutte le altre forme di ripetizione del Mantra sono chiamate Japa Yoga. Quando e pronunciato ad alta voce il Mantra prende il nome di Vaikhari Japa; se lo si sussurra o canticchia diviene Upamsu Japa; allorch la ripetizione e invece mentale, viene definito Manasika Japa; il Mantra scritto, infine, e noto come Likhita Japa. Luso del Mantra in una qualsiasi di queste forme e efficace nel garantire la concentrazione mentale. La forma piu sottile, il Manasika Japa, anche se molto potente, puo riuscire difficile per chi sta appena cominciando a praticare il Mantra, e alternarlo a una ripetizione vocale aiuta a impedire alla mente di divagare. Il Likhita puo essere effettuato in qualsiasi forma di scrittura, usando qualsiasi lingua, ma deve restare costante per un prestabilito periodo di tempo. Questa scrittura ripetitiva porta pace, controllo e forza interiore, e puo essere anche impiegata in alternanza con altre forme di Japa. Cantare il Mantra con devozione e con concentrazione sintonizza lindividuo con la melodia divina e ha une influenza armoniosa su tutto il suo corpo e sulla sua mente. E molto importante usare sempre il raga (la melodia) esatto, in quanto esistono regole precise che governano linterrelazione e le sequenze di suoni. Si sostiene infatti che ogni raga, in quanto perfetta combinazione di suoni, rifletta le leggi delluniverso e sia in perfetta armonia con luniverso stesso nel momento in cui viene eseguito. Dal momento che allemissione del suono concorrono il fiato e lintelletto di un essere umano, quanti cantano il Mantra verranno condotti anchessi allarmonia.

Cantare produce una serie di effetti psicologici e spirituali. La concentrazione porta un profondo senso di pace e di gioia, che deriva spesso anche da altre forme di meditazione, in quanto il Mantra ha la stessa funzione del koan nella dottrina dello Zen o del mandala del buddismo tibetano: serve come strumento per focalizzare poteri della mente altrimenti dispersi e per affinarli fino a mutarli in una punta aguzza capace di trapassare le mutevoli barriere dei pensieri e di raggiungere i sottostanti strati profondi della mente.

Attraverso la costante ripetizione del Mantra lindividuo diventa un magnete che attrae il potere spirituale del Mantra a se stesso e diviene consapevole del suo Io. La ripetizione risveglia gradualmente le facolta piu elevate di una persona e innalza la sua consapevolezza verso il livello della risonanza mantrica. Secondo un insegnamento vedico, "un Mantra ha il potere di liberare la Consapevolezza Cosmica e Ultra-cosmica" e ha quindi il potere di concedere la liberta, lilluminazione estrema e limmortalita.

Di tutto questo non trae beneficio soltanto il cantore, ma anche quanti lo ascoltano e si sintonizzano con lo spirito del suo canto. Il Mantra cantato non favorisce soltanto la meditazione, ma e in pratica una forma di meditazione in se stessa.

Quando il Mantra viene ricevuto per opera di un Guru, il suo potere aumenta dopo liniziazione: attraverso il rapporto che se instaura fra il Guru e il discepolo, entrambi si trovano assoggettati per tutta la vita allobbligo di cantare il Mantra che e stato trasmesso alladepto, in quanto esso costituisce un collegamento spirituale permanente fra loro. Allorche liniziato lo pratica, il Mantra diviene una forza autogenerante che unisce lindividuo al potere del Mantra e attraverso i propri sforzi il discepolo viene attratto verso la catena di Guru che hanno trovato lAutorealizzazione mediante luso del Mantra. A tempo debito, anche il proselito dovra diventare un anello di quella catena. Recitando il Mantra una persona trasporta la sua forza e il suo potere, e questo sara una benedizione per tutti coloro che essa incontra. In certi momenti il potere mantrico prendera il sopravvento in maniera tale che non sara neppure necessario parlare e la persona non sara coinvolta ne come individuo, ne come mente in un tipo di comunicazione molto piu preziosa di quella che puo avere luogo a livello dellanima.

La pratica di questa forma di Yoga e efficace oggi come in tempi piu antichi ed e ancora insegnata e praticata dai Guru e dai maestri spirituali dellIndia. In effetti si dice che il Mantra Shastra e il mezzo piu facile mediante il quale laspirante puo raggiungere la Realizzazione del Se nellera attuale. I Mantra vengono impiegati in ogni momento significativo della vita religiosa nellambito della tradizione spirituale indiana.

Nel Mantra e presente una concentrazione di potere che viene attivato da chi lo pratica, che attira cos a se il potere stesso e si fonde con esso mediate la resa. Attraverso luso del Mantra una persona diventa consapevole di se , cominciando con la e decisamente minuscola, ma lespansione della consapevolezza portera alla fine a essere consapevoli di Se con la e maiuscola. Cio a sua volta portera a conseguire lunione fra lIo Inferiore e lIo Superiore: quindi lo scopo del Mantra e quello di condurre lo Spirito, perso nelle piccolezze insignificanti della vita quotidiana, alla pura Essenza.

CAPITOLO 3

YANTRA

Frequentemente i mantra che supportano la meditazione sono definiti con il nome di una divinita.

Oltre che con un singolo suono, una serie di sillabe che gli ruotano intorno (mantra cuore), e talvolta una frase di una certa estensione, la divinita della meditazione puo essere rappresentata in un diagramma astratto, disegnato su carta, metallo, o altri materiali: lo yantra. Lessenza suono della divinita sta al mantra come la sua essenza forma sta allo yantra, per cui tra i due supporti, o strumenti (yantra significa appunto strumento) della meditazione ce una stretta relazione, e cio vale soprattutto per il Tantrismo.

Nella loro grande varieta, elementi ricorrenti in uno yantra sono un punto centrale, detto bindu, che nella corrispondenza macrocosmo microcosmo rappresenta tanto il punto metafisico dellimpulso originario della creazione quanto il centro del s di ogni individuo. Un altro elemento chiave e il triangolo. Quello con il vertice rivolto verso lalto e un simbolo di origine remotissima, antecedente allinvasione aria, e rappresenta lenergia riproduttiva, Shakti, come Grande Dea Madre universale. Quello con il vertice rivolto verso lalto rappresenta Purusha Shiva, il fuoco. I cerchi sono connessi a Brahaman; il quadrato alla Terra e ai caratteri della scrittura sanscrita.

CAPITOLO 4

PRATICA DEL MANTRA

Per prima cosa bisogna imparare a modulare la voce secondo la tecnica del mantra sadhana.

Un mantra e composto da lettere che, combinate in sillabe e parole della lingua sanscrita (emesse con la bocca) e dotate di un suono fisico (ascoltato dallorecchio), danno forma e consistenza materiale al suono sacro (colto dallo spirito).

In teoria ogni elemento o categoria delluniverso ha il proprio suono archetipo. cio vale, per esempio, per i cinque elementi etere, aria, fuoco, acqua e terra, i cui suoni (HAM, YAM, RAM, VAM E LAM) possono gia di per se costituire dei mantra. Ma cio che caratterizza normalmente i mantra mistici sono i suoni particolari di cui si serve la tecnica (shadana, appunto) impiegata per mettersi in relazione con le divinita.

Loperazione consiste nel porre le lettere in una sequenza precisa e definita di suoni. La relazione tra le lettere piu nada e bindu costituiscono in un mantra la manifestazione della divinita evocata, che in questo modo si rivela alla coscienza di chi pratica il sadhana. Per esempio il mantra dellEnergia primordiale, personificata in Maya o in Shakti, suona HRIM. Le lettere che compongono tale suono (ha, ra, i e ma) rappresentano rispettivamente letere, il fuoco, lo Shiva androgino (lunione di Shiva con Parvati) e lunione tra nada e bindu.

Ogni mantra e recitato (o cantato: non esiste nella nostra lingua un termine in grado di rendere esattamente questuso particolare della voce) in modo appropriato alle lettere che lo compongono e al ritmo che possiede. Per questo quando e tradotto perde la sua funzione di mantra, ovvero il suo potere perch viene meno la relazione con quelle lettere e quel suono che sono specifici delle energie sottili a cui e collegato. cio, abbastanza misteriosamente, non avviene quando un determinato mantra ha subto, rispetto alla forma originaria, consistenti cambiamenti fonetici per ragioni storiche e geografiche (si pensi ai mantra in uso nel Buddhismo tibetano o in quello cinese). cio ribadisce il concetto che lefficacia di un mantra non risieda nelle lettere, nelle parole e nei suoni prodotti, bens negli stessi archetipi che riproducono. Si puo pensare a una sua affinita con qualcosa che e racchiuso nella coscienza di chi lo usa e con qualcosa di identico nellenergia che si vuole evocare. Quanto piu vi dedicherete al Mantra tanto piu otterrete, perche ogni perla ha il suo prezzo.

Mentre cantate osservate la vostra mente. Resterete sconvolti dalla facilit. con cui la mente puo essere indotta a divagare e dalla rapidita con cui vi sentirete annoiati.

Dovete ricordare che sarete di grande aiuto per gli altri quando avrete raggiunto un certo potere spirituale.

La scelta del Mantra per iniziare e estremamente importante perche il maggiore successo risiede nel Mantra a cui meglio siete in grado di arrendervi. Esiste un Mantra specifico per ogni persona, lIshta Mantra, ma questo non significa che due persone non possano avere lo stesso Mantra. Secondo i principi del Nada Yoga, lo yoga del suono, tuttavia, esiste un suono particolare, una particolare vibrazione a cui il vostro corpo e meglio capace di rispondere. Il Mantra strutturato per voi deve corrispondere alla vostra natura spirituale. Ci sono molti modi per scegliere un Mantra. Potete cantare un Mantra verso cui vi sentite semplicemente attratti per natura oppure, se sarete abbastanza fortunati da trovare un vero Guru, sara il vostro Guru a scegliere il Mantra a cui siete piu adatti. Potete chiedere al vostro Guru un Mantra specifico, oppure potete aspettare che sia lui a darvene uno in un momento di ispirazione. Oppure potete scoprire il vostro Mantra in sogno.

Dopo aver scelto o ricevuto il Mantra, attenetevi ad esso fino a quando non avrete una certa esperienza di potere. Resistete alla tentazione di passare a un altro, pensando magari di aver effettuato la scelta sbagliata o perche vi sentite annoiati o ancora perche le note acute sono cos difficili che non riuscite a raggiungerle. Cominciate con un Mantra e create valide fondamenta; soltanto a uno stadio molto piu avanzato del vostro sviluppo potrete usare due o tre Mantra.

Per chi e interessato al uso dei Mantra come esercizio rituale o come anti-stress o come sostitutivo dellautoanalisi o per scopi religiosi deve coinsultare la seconda parte del libro.

CAPITOLO 5

I MANTRA E LA GUARIGIONE

Se si vuole utilizzare i mantra per guarire da malettie di vario tipo bisogna iniziare a recitare il mantra prescelto per luso (puo essere il mantra che abbiamo piu usato o uno che riteniamo piu adatto per loccasione), mentre si recita il mantra bisogna iniziare a visualizzare mentalmente una luce che inizia a scaturire dal nostro corpo fino a diventare accecate, bisogna pero stare attenti a essere coscienti che quella luce attientera la malattia indesiderata, una volta che si percepisce di aver ottenuto il risultato desiderato si smette di recitare il mantra.

Se si vuole vuole curare anche altri con i propri poteri allora bisogna visualizzare la luce che lentamente gli avvolge fino a ricoprirli del tutto. E possibile aiutare gli altri nello stesso modo anche se sono distanti, per fare cio bisogna usare una foto delle persone (o persona) in questione e visualizzare la luce che avvolge la foto prima e poi le persone che si vuole aiutare.

E possibile fare questo non solo per le malattie, ma anche per i matra di protezione in modo da aiutare chi ci e caro, state attenti pero, non sempre si puo curare o proteggere tutti, se vedete una foto su un giornale di dei bambini che muoino di cancro e recitate il vostro mantra non e detto che questi guariscano tutti, perche alcune malattie e alcuni problemi sono necessari per lo sviluppo e la crescita di alcune persone, oppure la guarigione e ostacolata da dei sensi di colpa che portano a sentirsi puniti giustamente da quella malattia.

Dopo aver detto cio mi sembra logico che abbiate capito che non tutti possono essere sempre salvati e chi dice che puo guarire tutti o che vi puo insegnare a farlo e solo un ciarlatano e spero che i lettori di questo libro non vadano ad accrescere il numero di questi truffatori.

Non lasciatevi pero prendere dalla sfiducia a queste mie parole, se volete

aiutare qualcuno usando i mantra tentate pure perche un atto di vero amore non

e mai del tutto inutile, ma non sperate di ricavarne guadagni.

finche finche

SECONDA PARTE

I MANTRA E I RITI INIZIATICI

CAPITOLO 6

TECNICHE RITUALI DEL MANTRA

Nella pratica dello Japa Yoga si usa un mala per aiutarsi nel conto delle ripetizioni del nome di un aspetto divino, come Siva o la Madre Divina. Un mala e un rosario di 108 perle, di solito fatta di legno di sandalo, di tulsi o di semi di rudraksha. Il numero 108 e sacro, in quanto I rappresenta una linea e simboleggia Dio, la Suprema Energia, il potere da cui derivano tutte le altre linee, cerchi e movimenti; 0 e la completezza, un cerchio che rappresenta la creazione di Dio come completa e perfetta; 8, in quanto simbolo delleternit., contiene lelemento del tempo, perche la creazione si protrae in eterno. Il tempo puo essere e steso o compresso, un concetto che si afferra soltanto attraverso la pratica.

La pratica del mala ha un valore terapeutico, soprattutto per la persona occidentale impegnata, perche favorisce la concentrazione della mente, il controllo delle emozioni e la consapevolezza del corpo, conquiste che avvicinano al regno dello spirito.

La mente e in movimento costante, usa lenergia in maniera improduttiva creando rumori mentali di fondo che riguardano prevalentemente gli eventi passati o futuri. La vita e una catena infinita di cause e di effetti, e nello stesso modo le perle del mala sono una catena infinita in cui con ciascuna perla i pensieri infiniti ricevono un significato specifico e importante connesso a quel particolare Mantra. Esiste una perla speciale chiamata Monte Meru, che segna il punto in cui gli estremi del mala sono stati congiunti. Quando le dita raggiungono il Monte Meru, il mala dovrebbe essere girato in modo da proseguire il movimento nel senso opposto. Quella perla simboleggia il Dio-Realizzazione e, ogni volta che la raggiungete, vi sara rammentato che non siete obbligati a portare avanti la catena di causa e di effetto. Un altro modo per ricordarlo consiste nel tenere il mala al livello del cuore, a indicare laspetto di devozione della pratica, il tentativo di trascendere i livelli inferiori dellessere.

Luso del mala fornisce al corpo una certa attivita e in questo modo libera lenergia nervosa e linquietudine. A mano a mano che si ripete il Mantra a ogni perla, si lascia scorrere il mala fra il terzo dito (lanulare) e il pollice, mai fra il primo dito (lindice) e il pollice. Attraverso luso le perle assorbono parte dellenergia di chi le utilizza e vengono caricate. Se il mala e fatto di legno di tulsi allinizio risultera un po rozzo al tatto, ma le perle verranno levigate dal loro impiego. Il mala dovrebbe essere portato al collo con il Monte Meru sul davanti, in quanto indossare il mala serve a ricordare lo scopo che una persona ha nella vita, quello di realizzare Dio e se stessa, e portarlo intorno al collo permette di avvertirne i movimenti nel corso di tutte le attivita quotidiane. La notte deve essere deposto sotto il cuscino oppure sul vostro altare.

Per ottenere il massimo beneficio dalla pratica del Mantra, riservate ad essa ogni giorno un preciso lasso di tempo e stilate con voi stessi limpegno scritto di portare avanti la pratica per un periodo abbastanza lungo da permettervi di percepirne gli effetti: tre mesi e un buon periodo iniziale. Cominciate con poco e aumentate gradualmente per sviluppare lentusiasmo e la perseveranza, inducendovi a desiderare di gestire cose piu grandi. Non siate troppo ambiziosi, non permettete al vostro ego di convincervi che siete in grado di sostenere subito un lungo periodo di canto. Gestite la vostra crescita spirituale nello stesso modo in cui curereste un piccolo seme che ha bisogno delle massime cure e della piu grande attenzione. Il momento consigliato per la pratica del Mantra sono le quattro del mattino perche e lora in cui ci sono poche vibrazioni che disturbano laria, ma osservare questorario potrebbe riuscire difficile, a meno di trovarsi in un Ashram o di vivere da soli. Quando scegliete il vostro momento per la pratica del Mantra, ricordate che il canto deve distare almeno une ora e mezzo dai pasti e, una volta che vi sarete abituati allidea di praticare il Mantra, allungate i tempi. Ben presto diventerete molto consapevoli del tempo, del modo in cui lo impiegate e, forse, lo sprecate.

Prendete labitudine di scrivere tutto quello che fate nel corso della giornata, determinate in che cosa sprecate tempo e cercate di essere efficienti in modo da poter trovare uno spazio per i vostri esercizi spirituali. Prima di cominciare il canto fate un bagno, o almeno lavatevi le mani, la faccia e i piedi. Mentre vi lavate, pensate che le impurita della vostra mente vengono cos eliminate e nellindossare abiti puliti pensate che la vostra anima viene avvolta in nuovi abiti di natura divina. Queste riflessioni vi consentiranno di raggiungere lelevazione. Imponete alla vostra mente che la vostra completa attenzione si concentri sul protrarre il canto per uno specifico periodo di tempo, poi liberate la mente da ogni altro pensiero, passando in esame preoccupazioni e doveri, promettendo con fermezza a voi stessi che ve ne occuperete dopo aver concluso il periodo di canto e sottolineando che essi non dovranno invadere questo momento che avete riservato per essere santi.

Scegliete un posto quieto dove non sarete disturbati e recatevi in questo luogo tutte le volte che praticate il Mantra, guardando verso nord o verso est. Sistematevi su una sedia comoda o per terra, su un cuscino; nel caso il cuscino venga usato per sostenere la schiena accertatevi di metterlo al di sotto della cintura in modo da raddrizzare la spina dorsale e da non accentuare la curva lombare. Nel pensiero di raddrizzare la schiena e insito un sottile suggerimento a formulare pensieri diretti e lineari che conducono alla rettitudine e alla forza.

Stendete una coperta di pura lana o un panno di seta pura sul posto che avete scelto come luogo di pratica. Tradizionalmente per questo scopo si usa una pelle di daino o di tigre che serve a conservare lenergia e a tenere lontane le vibrazioni della terra. Cio che vogliamo e creare un magnetismo molto diverso che ci liberi dal magnetismo della terra, dai nostri bisogni e istinti, che ci conduca a vette piu elevate di coscienza e di consapevolezza. E utile anche uno scialle di fibre naturali che copra il corpo, in quanto servira alla stessa funzione e consentira di trattenere le vibrazioni spirituali da voi generate.

Sedete a gambe incrociate sul pavimento con la gamba sinistra sulla destra, oppure in una delle tradizionali Asana dello yoga, come per esempio il siddhasana (la posizione perfetta), il padmasana (la posizione del loto), il virasana (la posizione inginocchiata), oppure il suksana (la posizione sciolta); in alternativa sedete su una sedia con la schiena eretta. La spina dorsale deve essere diritta in modo che la corrente pranica che viene creata o stimolata attraverso il canto possa scorrere liberamente. Una schiena curva S come un filo elettrico spezzato, che a volte mantiene il contatto e a volte no. Dal punto di vista yogico il circuito pranico del corpo dovrebbe essere chiuso incrociando le caviglie per mantenere gli effetti benefici del Mantra, mentre occorrerebbe inoltre abbandonare le mani in grembo con il palmo rivolto verso lalto, suggerendo cos resa e ricettivita allintrospezione divina. Prima di cominciare il canto accertatevi che i muscoli principali del vostro corpo siano rilassati, poi rilassate anche il collo e le spalle, i muscoli della lingua, della mascella, della fronte e degli occhi. Mettete a poco a poco a fuoco lo sguardo sullo spazio fra le vostre sopracciglia. Mentre cantate contraete i muscoli addominali, costringendo cosi laria a uscire dai polmoni. Quando inspirate lasciate che il petto si dilati da solo, senza sollevare le spalle, e usate tutto il vostro fiato, tutta la vostra energia. Entrate completamente nel canto e ricordate che e importante respirare con il naso. Il giusto tipo di respirazione profonda comincera a svilupparsi naturalmente mentre cantate, e in essa non ce nessuno dei pericoli che si possono invece riscontrare in alcuni esercizi di respirazione. Controllate la respirazione ed esalate il fiato con regolarita.

Imparate a sedere immobili per periodi sempre piu lunghi di tempo e alla fine di quei periodi controllate il vostro corpo per essere certi che la testa, la schiena e le spalle siano diritti ma rilassati.

Allinizio e alla fine della pratica rivolgete una preghiera dl ringraziamento a coloro ai quali avete cantato il Mantra, perche in questo modo attrarrete quanti hanno trovato il Dio Rivelazione attraverso luso del Mantra. Se reciterete: "Aiutatemi, per favore, venite e aiutatemi", essi verranno a darvi sostegno.

Accettando tale possibilita consentirete a voi stessi di avere questesperienza. Non lasciate che sia il vostro intelletto a decidere Cio che puo o non puo essere, aspettate a giudicare dopo aver visto quello che succede. La melodia del Mantra non deve mai essere cambiata. La combinazione di suoni S basata sulla percezione dei rishi che hanno cos tradotto le vibrazioni eteriche allo scopo di creare un effetto magnetico nellessere umano. Se incontrate difficolta a raggiungere le note piu acute, non dovete comunque cambiare la chiave, perche la vostra voce si adeguera. La difficolta di cantare le note acute dovrebbe essere interpretata in accezione simbolica: non lasciate che il vostro ego se interponga e vi scoraggi dal continuare. La voce ha bisogno di essere educata e con tempo, pazienza e pratica riuscira ad arrivare alle note piu acute.

A poco a poco scoprirete che la vostra voce diventera piu limpida, piu fluida, piu acuta e raggiungerete note che non avreste mai creduto di poter cantare. Questo e uno dei piccoli miracoli disseminati lungo la strada. Come la voce ha bisogno di esercizio, anche la mente e la coscienza devono essere addestrate con la stessa diligenza per arrivare a vette che non avete mai sognato di conseguire.

Riversate effettivamente voi stessi nel canto. Se permetterete che diventi un atto meccanico o se lascerete cadere il vostro interesse, o se concederete a voi stessi di giudicarlo monotono, esso impieghera un tempo piu lungo per diventare efficace.

Come con lapprendimento di una lingua, quanto piu vi dedicherete al canto tanto piu vi impratichirete. Nello studiare e praticare il Mantra apprenderete la lingua del Divino.

Dopo la pratica del Mantra restate silenziosi e ricettivi, fate s che la vostra volonta si arrenda al Divino, permettete a quella lieve voce quieta di parlare. Emergete dalla pratica con gentilezza, lentamente, non alzatevi di scatto per precipitarvi incontro a qualcosa di nuovo, ma tentate di conservare invece sensibilita, pace e quiete per il tempo piu lungo possibile. Dopo la pratica spirituale, e necessario del tempo perche se ne possano assorbire gli effetti.

Con il passare del tempo nel rileggerle avrete sorprendenti rivelazioni. A volte nel praticare il Mantra potrete entrare in contatto con emozioni che non sapevate di possedere e potreste trovarvi a versare lacrime trattenute fin dallinfanzia. Quelle lacrime non sono nulla di cui ci si debba vergognare: possono essere lacrime di auto compassione, oppure di rimpianto per aver sprecato tanti anni. A volte si rivelano una forza ringiovanente che puo rivitalizzare lindividuo, lavando via un accumulo di tristezza. Swami Sivananda suggeriva alle persone di raccogliere simbolicamente le loro lacrime e di lavare con esse i piedi della Madre Divina, pero e meglio non indulgere nelle proprie lacrime. Esse rappresentano un progresso piccolo, non uno grande. A volte la gente sviene durante il canto. Questo puo accadere dopo lunghi periodi di canto a persone che hanno una cattiva circolazione sanguigna, ma S un fenomeno privo di effetti. Durante un prolungato canto di gruppo, lo svenimento puo anche essere provocato dal fatto che la struttura atomica del cervello ha subito un cambiamento per adattarsi alla nuova vibrazione a cui S stata esposta. Svenire e una genuina risposta al potere del Mantra e manifesta un notevole mutamento nella personalita dellindividuo. In seguito ci sara una tendenza a rivedere molti concetti e nasceranno nuove idee, insieme a un crescente desiderio di liberarsi dai limiti e a uno sforzo cosciente di avviarsi sul sentiero spirituale.

Lo studente deve imparare a controllare questenergia quando essa comincia a sorgere. Il metodo per farlo e molto semplice. E necessario soltanto sentire che i piedi sono saldamente premuti contro il pavimento e ricordare a noi stessi che siamo li, in quel momento, nel mondo fisico. Gli esseri umani sono un ponte fra due mondi, quello del corpo fisico e materiale e il mondo invisibile creato dalla mente, che puo manifestare qualcosa attraverso la nostra fede in esso.

Une altra tecnica che consente di controllare limprovviso fluire dellenergia appena sperimentata e quella di visualizzare uno splendido loto dorato alla base della colonna vertebrale. Poi bisogna indurre con gentile fermezza la Luce nella colonna vertebrale a tornare nel loto a cui appartiene, e chiuderne saldamente i petali intorno ad essa. Ricordate di nuovo a voi stessi di essere l, in quel momento, per un atto di volonta. E molto importante non indulgere in emozioni, non cercare nuove esperienze a tutti i costi, cantando molto in fretta o facendo esperimenti con la tecnica di respirazione. Se cederete alla tentazione, molto presto sarete rosi dal dubbio e comincerete a chiedervi se Cio che avete sperimentato sia davvero una manifestazione del Divino o soltanto un prodotto artificiale della vostra immaginazione; inoltre vi troverete intrappolati nel desiderio di provare nuove esperienze e sensazioni, e non guarderete oltre, alla ricerca della vera Luce. piu avanti nella vostra pratica spirituale potrete trovarvi di fronte alla tentazione dei siddhis, i poteri della percezione extrasensoriale. Questi poteri possono essere usati per scopi validi, ma troppo spesso sono soltanto una tentazione dellego. Se doveste cedervi potreste allontanarvi dalla vostra meta spirituale ancora piu di quanto non ne foste distanti quando avete cominciato la pratica di cantare il Mantra.

Capitolo 7

ADORAZIONE: COLTIVARE LIMMAGINAZIONE

La mente ha bisogno di une immagine concreta che la tenga concentrata durante la pratica del Mantra. Nel Bhakti Yoga, lo yoga dellamore e della devozione, il praticante si concentra sullimmagine della divinita connessa al Mantra. Questultima, Ishta Devata, crea un grande desiderio nel devoto, il quale sperimenta un rapporto di amore, di misericordia e di aiuto con la divinit. che limmagine rappresenta, grazie alla resa completa del corpo, della mente e dellego ai piedi della divinita stessa. Limmagine rappresenta lAltissimo, tutto Cio che e sacro, perfetto, bello agli occhi del devoto, e nellindividuo si genera una risposta a quelle qualita.

Potete dipingere quellimmagine, prelevarla da un libro, oppure utilizzarne una del vostro insegnante spirituale, scelta che si puo rivelare molto utile in quanto sapete gia che aspetto lui, o lei, ha. Date vita a une immagine del Divino che caricate con il potere della vostra mente, della vostra preghiera e del vostro amore, e in questo modo coltiverete limmaginazione nel praticare il Mantra.

Queste figure di adorazione possono essere invocate anche con locchio della mente, aumentando cos il potere della visualizzazione positiva. Il desiderio nasce dallimmaginazione e nelladorazione noi poniamo Dio nella nostra mente in modo che il Divino diventi parte del nostro desiderio e da portare gli schemi per la realizzazione di quel desiderio a un livello piu elevato. Gli occhi possono essere tenuti chiusi, lo sguardo puo essere focalizzato sullo spazio fra le sopracciglia. Ma se nel cantare non riuscite a quietare la mente, aprite gli occhi e levate il vostro canto diritto verso il cielo, invocando il nome di Dio in trepida attesa che Qualcuno possa davvero ascoltare. Usate il potere della vostra immaginazione e nel guardare il cielo figurate di vedervi un enorme orecchio, poi indirizzate il canto a questorecchio e osservate cosa succede. Come alternativa potete scegliere une immagine di Dio e radicarla saldamente nella vostra mente, poi tentare di riprodurla nel cielo e provare un profondo desiderio di essere vicini a lui. Visualizzate Cristo sulla croce oppure una barca da pesca che calma la tempesta; oppure immaginate Krishna, con i suoi splendidi gioielli indiani, la sua piuma di pavone, il suo flauto, i campanelli alle caviglie e la pelle azzurra che indica come lui sia un dio e non un essere umano e che rappresenta il principio divino. Per pacificare la vostra mente ribelle e vincere la tentazione di lasciarvi distrarre, potete intervallare la recitazione del Mantra a brevi atti di adorazione, come scegliere e disporre fiori, preparare ghirlande oppure accudire un altare, aprendo cos la vostra consapevolezza a quellaspetto del Divino. Per prima cosa destinate un angolo della vostra casa a luogo sacro in cui cantare il Mantra e adorare, poi scegliete un rituale che si adatti a voi, un rito che vi permetta di concentrare la mente.

Allinizio molte persone avvertono un bisogno di protezione e il Siva Mantra puo essere una risposta a questo impulso iniziale. Per includere ladorazione del Signore Siva nella vostra pratica e sufficiente pronunciare il suo nome nel lasciar cadere acqua limpida su una pietra che lo rappresenta. Siva e laspetto del Divino che i rishi hanno riconosciuto come il creatore, il Sakta, il Signore della Kundalini e dellHatha Yoga, pratiche molto coinvolgenti che richiedono una disciplina molto dura. Per quanti non posseggono queste capacita e comunque sufficiente invocare il nome di Siva nel versare un po dacqua su una pietra.

Se la divinita da voi scelta e il Signore Siva come distruttore di tutti gli ostacoli, potete coltivare fiori bianchi e deporli per lui sullaltare. Secondo la legge dellassociazione di pensiero, i fiori bianchi vi metteranno in contatto con i picchi innevati dellHimalaya che sono la dimora del Signore Siva. Se cantate lHari Om, invocando laspetto del Signore Vishnu, il protettore, potrete invece usare fiori azzurri. Le rose o altri fiori multicolori possono essere offerti alla Madre Divina quando si impiegano lAve Maria oppure lOm Tara come Mantra personale.

Ponete un fiore, reale o immaginario, davanti a une immagine di Cristo, della Madre Vergine, di Siva, di Buddha o di chi desiderate, poi recitate:

"Dio, ecco un fiore. Non ho fatto io questo fiore, non ho il potere di creare un fiore, non ho davvero nulla, non una sola cosa che possa definire mia, ma prendo questa piccola parte della tua creazione e la restituisco a te, caricata con il mio amore, la mia emozione e la mia devozione. Ti prego di accettare la mia offerta."

Questo gesto vi aiutera a rendervi conto che, soltanto dopo aver effettuato il necessario lavoro preliminare con la vostra immaginazione, potrete riconoscere Dio nel fiore o vedere in esso la Luce Divina.

Potete deporre fiori sullaltare, accendere una candela e dire:

"Dio, vorrei che tu accettassi questi fiori come simbolo della mia devozione; possa la candela essere un simbolo dei miei falsi desideri e possano essi bruciare alla Luce della Saggezza come questa candela brucia davanti ai miei occhi."

Ponete sullaltare un piccolo recipiente dacqua e lasciatelo la per tre mesi senza rinnovare lacqua. Ogni giorno bevetene appena un piccolo sorso e meravigliatevi nel constatare che essa rimane fresca a mano a mano che Voi elevate le Vibrazioni della vostra mente in virtu dei canti e delle preghiere. Identificate ogni sorso dacqua in un simbolo dei Mantra e delle preghiere che lavano via i detriti della mente, e potrete verificare che lacqua rimane fresca senza bisogno di essere coperta per tutto il periodo della vostra pratica spirituale. Non vi vergognate di compiere simili atti di devozione: avete il diritto di aspettarvi molto, ma dovrete aprire nuove porte perche possa succedere qualcosa.

Il rituale dovrebbe aiutare lindividuo a sperimentare la gratitudine per la conoscenza di Cio che ogni aspetto del potere impersonale rappresenta davvero. Ladorazione di qualche aspetto del Divino puo essere piu elaborata, ma non S necessario che il rito sia complicato, in quanto se troppo complesso potrebbe finire per opprimere ladoratore con i suoi dettagli, escludendo laffiorare di sentimenti piu profondi.

Potete anche ricamare limmagine del Devata del vostro Mantra e nel realizzare ogni singolo punto ponetevi domande del tipo:

"perche la pelle e di questo colore? perche la mano e tenuta in questa posizione? cosa simboleggia questo particolare gioiello?" Dopo aver trascorso qualche tempo ad affinare limmaginazione attraverso una varieta di forme di adorazione, la mente potrebbe raggiungere un livello di concentrazione tale da ricorrere spontaneamente a immagini piu complesse del Divino, come un alito di vento o la Luce.

Capitolo 8

I BENEFICI DELLUSO DEL MANTRA

La ripetizione di un Mantra e un mezzo per aumentare la capacita di concentrazione. Alcuni maestri spirituali indiani sostengono che il significato e il contenuto del Mantra non devono necessariamente essere compresi da un aspirante al fine di determinare leffetto desiderato, che la pratica del Mantra da sola e sufficiente a ottenere il risveglio spirituale che ne costituisce lo scopo.

Ogni Mantra e pero per natura una forma di devozione che ha il Divino come sua forma ed essenza e la concentrazione sul suo significato consente un raggiungimento della meta ultima piu certo e piu rapido. I benefici della pratica del Mantra dipendono dal singolo soggetto come individuo, dal punto da cui e partito, da dove si trova adesso, da quali sono state le sue vite passate e dallintensita e dal grado del suo desiderio. Quando Si canta un Mantra tutto lessere della persona in questione muta in meglio, quindi sarebbe opportuno creare labitudine di ripetere il Mantra in ogni momento, perche il lavoro che Si svolge diventera piu facile e gioioso in virtu del continuo risuonare del Mantra nella mente. Uno dei risultati che giungono in fretta con la pratica del Mantra e il controllo della respirazione, che e il mezzo con cui si puo sviluppare labilita di controllare le emozioni. Nel canto doniamo tutte le nostre emozioni al Mantra e alla sua divinita e chiediamo ad essa di aiutarci a ottenere il controllo. In questo modo troviamo un modo sicuro di liberarci dai sentimenti negativi perche , invece di scaricarli su qualcun altro, li offriamo alla loro fonte. Un canto prolungato nel tempo portera a una maggiore consapevolezza e alla sostituzione dei sentimenti negativi con affermazioni positive.

La pratica del Mantra spegne le emozioni turbolente e quieta di conseguenza la mente turbolenta. In termini yogi esiste una differenza fra emozioni e sentimenti, dal momento che une emozione purificata diventa un vero sentimento. Il Mantra Yoga ci fornisce une opportunita di conoscere le emozioni, di sapere cosa sono, da dove vengono e quale sia il loro giusto posto nella nostra vita. Tramite il Mantra Yoga possiamo imparare a far fronte alle emozioni in modo adeguato, a controllarle e a raffinarle e a incoraggiare lo sviluppo armonioso di tutti gli aspetti del potenziale umano.

Dal momento che purifica la mente, il Mantra rappresenta anche un grande strumento di protezione contro la paura.

Quando vengono purificate, le emozioni si trasformano in amore: questo costituisce un passo importante nel risveglio di ulteriori livelli di consapevolezza, mentre linfluenza del Mantra diventa estremamente sottile. I sentimenti che sono stati purificati ci conducono alla presenza del Divino e dal Divino ci deriva un senso di protezione; Il Mantra e come uno scudo contro tutto Cio che e negativo e in grado di turbarci.

Se pure nella vostra vita avete sperimentato soltanto timore, paura, solitudine e in misura limitata amore e gioia, non disperate perche , per quanto i vostri sentimenti vengano facilmente feriti, nella vostra eccessiva sensibilita risiede uno strumento meraviglioso sebbene non ancora sviluppato. A mano a mano che tutte le emozioni negative si evolvono in sentimenti piu raffinati, scoprirete un cambiamento anche nei vostri concetti di amore e di gioia e vi accorgerete che tale sensibilita e esattamente Cio che e necessario per entrare nella nuova dimensione di comprensione, lungo il sentiero dellAutorealizzazione.

La voce puo diventare uno strumento con cui esprimere e controllare le emozioni e, se allinizio non riuscirete a raggiungere le note piu alte, perseverando nella pratica scoprirete che la vostra gamma di tonalita si va espandendo, noterete che il respiro scorre piu facilmente e che la voce diventa uniforme. Inoltre comincerete a sentire lespressione delle emozioni - ira, delusione, gioia - nella vostra voce.

A volte il vostro canto potra essere carezzevole, gentile, intenso, malinconico o rivelare come un senso di abbandono; se canterete in tono sommesso potrete osservare che tutte le vostre emozioni diventano piu gentili, scoprirete che attraverso il canto esse si purificano e si mutano in veri sentimenti che scaturiscono dal cuore. In altri momenti la vostra voce potra essere forte e potente, in quanto state riversando in essa tutta la vostra ira e la vostra delusione, le vostre richieste ed esigenze. Esprimete onestamente a Dio Cio che sentite, perfino la vostra collera e impazienza nei confronti del Divino per non avervi portati piu in fretta vicino alla Luce, ma al tempo stesso imparate quando smettere di manifestare le vostre emozioni, perche la vostra pratica non diventi un pretesto per esprimere indulgenza nei propri confronti. Qualora doveste scoprire che le vostre emozioni sono particolarmente difficili da controllare, potrete restituirle al Divino, rivolgendovi a lui su un livello molto personale.

"perche mi hai dato tutte queste emozioni?" potete chiedere, per esempio.

"perche non mi hai dato la forza e la capacita di introspezione per gestirle? Voglio che tu venga qui e faccia qualcosa al riguardo, che tu apra una porta o tiri indietro una tenda in modo da permettermi di vedere perche mi sto sentendo in questo modo."

Questa puo non sembrare una forma di preghiera ma lo e: e il riconoscimento del bisogno di aiuto e della disponibilita a chiedere a Dio quellaiuto, con un atteggiamento di umilta.

Nel cantare le vostre emozioni, dalla piu negativa alla piu elevata, e nel restituirle allUno che ve le ha inizialmente donate, voi imparate ad accettare entrambe le parti del vostro essere, la buona e la cattiva, e a trascendere le coppie di opposti da cui state tentando di liberarvi. Incanalando le emozioni verso Dio sul sentiero spirituale scopriamo che il Divino accetta la nostra lotta, ci aiuta e ci sostiene nella nostra ricerca dellAltissimo. Di per se le emozioni non sono una cosa cattiva, ma se si esprimono senza controllo possono risultare estremamente dannose: perfino lamore, quando non viene condiviso, quando non viene dato liberamente e generosamente, diventa amore di se e si ritorce in maniera distruttiva contro lindividuo; mentre quando sono opportunamente indirizzate, le emozioni diventano una chiara fonte di forza per ottenere grandi risultati. Attraverso il potere delle emozioni gli uomini e le donne hanno superato i loro limiti e raggiunto un piu grande scopo nella vita, perche le emozioni incanalate attraverso un Mantra diretto al Divino vi possono portare vicino a Dio.

Quando si canta un Mantra le emozioni si esprimono nel respiro e nella voce. Ogni volta che il respiro e irregolare significa che le emozioni coinvolte non sono in equilibrio; tale squilibrio permane finche le emozioni in questione restano intense, ma poi esse si placano gradualmente e cominciamo a sperimentare quellarmonia che costituisce la nostra meta. Allora, quando cala la quiete, possiamo sintonizzarci con il piu vasto ritmo del Cosmo e divenire una cosa sola con esso. Cantare ci aiuta a raggiungere la quiete, in quanto poniamo il respiro e le emozioni sotto controllo: in questi momenti di pace assoluta della mente si sperimenta una beatitudine indescrivibile. E triste verificare come la maggior parte delle persone possa concentrarsi soltanto quando si trova in difficolta, mentre nei momenti di gioia la concentrazione si protrae per un attimo soltanto, in quanto chi e felice, impegnandosi per mantenere lo stato di beatitudine, in realta lo annulla. E pero possibile usare la capacita di concentrarsi in momenti di angoscia per liberare le proprie emozioni.

"Mi dispiace," potete dire, "ma devo ammettere che sono come un bimbo che non sa neppure camminare: dovete venire a sollevarmi. Se non volete che resti sempre un bambino dal punto di vista spirituale, allora dovete venire ad aiutarmi."

Arriva il momento in cui chi percorre un cammino di ricerca evolve sino a superare lo stadio infantile, ma per il breve tempo precedente non deve essere troppo orgoglioso di essere come un bambino piccolo e bisognoso agli occhi di Dio.

Cantando il Mantra gli sbalzi dumore finiranno con il tempo per essere controllati e la consapevolezza del momento attuale crescera, lattenzione e quindi lenergia verranno allontanate dagli antichi schemi di pensiero che, come le voci incise in une audiocassetta, continuano a ripetersi allinfinito, tenendoci legati al passato e al futuro, a immagini spaventose e a fantasie insensate che ci causano quella sofferenza di cui noi stessi siamo origine. Uno dei pericoli insiti nel seguire lInana Yoga, lo yoga della mente, consiste nel fatto che chi lo pratica tende a guardare dallalto in basso i praticanti del Bhakti Yoga, lo yoga dellamore e della devozione, fenomeno che indica soltanto come la mente sia stata usata per generare una vera discriminazione. Molti swami e yog indiani mi hanno confessato di sperare nella vita successiva di reincarnarsi come donne, perche le donne posseggono la vera devozione, la vera umilta, in cui risiede il sentiero verso la liberazione. Molti discepoli si prostrano ai piedi del loro Guru per sviluppare lumilta, ma in effetti il proselito si prostra davanti allo Spirito Divino che risiede nel Guru e in tutti noi.

Imparare ad arrendersi al Mantra e allenergia del Mantra mette di per se in moto il processo di purificazione, consentendo di affrontare ed eliminare egoismo, glorificazione di se , autogiustificazione e autogratificazione. Non permettete che la mente intellettuale vi distragga dal tentare la pratica del Mantra e dello Japa, in quanto dovete praticarli per poterne comprendere gli effetti.

Se di notte andate a letto e vi addormentate ripetendo il Mantra, esso rimarra probabilmente con voi e vi sveglierete con esso. Non sognerete a causa del potere generativo del Mantra che dissolve i problemi e rimuove la tensione derivata dalleccessiva auto stima e dalla volonta dellego. Se vi addormentate con il Mantra stabilirete contatti che elimineranno le vostre acrobazie mentali e verbali relative al concetto di mente, di ego e di Intelligenza Cosmica. Attraverso luso del Mantra si ottiene una piu grande sensibilita e un affinamento dei sensi che possono con il tempo consentire di vedere con locchio interiore e di sentire con lorecchio interiore. Quando si sviluppa lorecchio interiore, si puo in me udire la musica delle sfere, una musica di una tale squisita bellezza che nessuno strumento e nessuna voce umana sono in grado di riprodurla: si puo udire il Cosmico AUM. Limpatto e gli effetti di una simile esperienza porteranno un intenso desiderio di cambiamento e di sviluppo.

Il Mantra non e una pillola magica, ma piuttosto un costante flusso dacqua che erode gradualmente anche la roccia piu dura. Gli immediati risultati del canto sono un aumento dellabilita di concentrarsi, seguito gradualmente dal controllo del respiro e delle emozioni. piu tardi le emozioni saranno raffinate fino a diventare veri sentimenti.

Capitolo 9

MANTRA E INIZIAZIONE

Tutti i testi sacri e tutti i maestri spirituali enfatizzano il bisogno di un insegnante che faccia da guida sul sentiero dello spirito. Quando pensate di aver trovato il vostro Guru, concedetevi il tempo di esaminare voi stessi e le vostre motivazioni, non desiderate liniziazione prima di aver deciso di voler accettare gli Insegnamenti e di essere disposti ad ascoltare e a obbedire. Accantonate ogni timore di poter finire per dipendere dal vostro insegnante perche un vero Guru vi portera alla scoperta del Guru interiore. Per riconoscere il vostro Guru chiedete allAltissimo che porti un segno ben stabilito perche lo riconosciate, e quando avrete dubbi se avete finito il vostro periodo con quel Guru chiedete un altro segno specifico. Una vera iniziazione al Mantra e come un matrimonio spirituale fra il Guru e il proselito, in quanto non puo essere dissolta infrangendo il rapporto umano fra i due, rottura che comporterebbe soltanto un ritardo e la necessita di riprendere e continuare il rapporto in une altra vita, fino a quando il discepolo avra raggiunto lAutorealizzazione. Il Guru prende limpegno di rimanere con ladepto, nonostante la cocciutaggine, la resistenza e la fuga dal dovere dimostrate dal discepolo, fino a quando questi non avra raggiunto lAutorealizzazione. Il Guru e il suo seguace sono sempre uniti attraverso il potere del Mantra ed esiste un obbligo da entrambe le parti: colui che inizia laltro accetta la responsabilita nei confronti del discepolo, mentre liniziato deve essere pronto ad accettare la guida e lautorita del Guru e sentire che e una cosa giusta sottoporsi alliniziazione. Secondo Swami Sivananda, se da un lato e estremamente difficile trovare un maestro che sia disposto a cercare sinceramente linteresse esclusivo dellallievo, e anche estremamente difficile trovare un discepolo che agisca sinceramente secondo le istruzioni della sua guida. Il suo consiglio agli aspiranti e di equipaggiarsi di sincerit., di devozione e di umilta prima di avvicinare un Guru e di non contare troppo sulla razionalita nelleffettuare la scelta. Per entrambe le parti si tratta di una relazione intensa che deve essere cara a tutti e due in virtu della sua durata e importanza. Prima delliniziazione lo studente e linsegnante devono esaminare il loro rapporto per verificare se qualcosa potrebbe creare attrito fra loro. Infatti il discepolo non dovrebbe mai accettare liniziazione fino a quando non ha sopraffatto le sue peggiori debolezze.

Durante liniziazione, o diksha, il Guru trasmette alladepto parte del potere del Mantra. Gurudev Sivananda spiega che "liniziazione dona potere spirituale e distrugge il peccato. Come una lampada viene accesa dalla fiamma di une altra, cos il divino Sakti allinterno del Mantra viene comunicato dal Guru al discepolo."

Il fenomeno puo essere assimilabile a un lieve shock elettrico, ma puo essere sperimentato anche come una gioia estatica, quasi si camminasse sulle nuvole, che dura parecchie ore o anche qualche giorno. Liniziazione produce svariati effetti, inquanto il potere del Mantra diventa maggiore e tende a farsi sempre piu percettibile per il discepolo, aumentando la sua sensibilit.. A quel punto il Mantra diventa una forza autogenerante che spinge il proselito allunione con il potere del Mantra stesso. Leffetto sul ricevente dipende dalla qualit. dellamore e dalla profondita della sincerita con cui il potere del Mantra viene trasmesso.

Esiste una terribile responsabilita nellaccettare liniziazione, perche il potere del Mantra e neutro e Cio che si fa con esso puo essere una benedizione per liniziato stesso e per gli altri, cos come causa di un grande male. Liniziazione e paragonabile ai primi tempi di un matrimonio, quando forti sono linfatuazione e lattrazione, ma la vita umana ha i suoi cicli e questo periodo dura soltanto un paio danni, poi la fase romantica finisce. Non si deve pero mai infrangere limpegno preso con il proprio Mantra. A volte capitera di effettuare la pratica quotidiana per un senso di dovere, a volte per amore, mentre in altri momenti si puo avvertire une aridita spirituale. Questultimo stato deve essere recepito come lindicazione della necessita di un periodo di riposo, durante il quale non si devono prendere avventate decisioni in merito al proprio futuro spirituale.

Una volta ricevuta liniziazione, si assume limpegno di essere schietti e aperti con il Guru in merito alle azioni e ai progetti della propria vita, in quanto nellaccettare liniziazione si attribuisce al Guru il diritto di intervenire nei propri affari personali. Il Guru si puo opporre a un progetto matrimoniale o a un cambiamento nella carriera, oppure puo chiedere che si intraprenda un lavoro con cui non si ha familiarit., o che ci si trasferisca in une altra citt.. In questo rapporto liniziato ha qualcuno che si prende cura di lui e che e disposto a fornire consigli obiettivi, evitando in tal modo errori e sofferenze. Se pero lintenzione di un libero scambio muore nelle fasi iniziali del rapporto, questo e un segno evidente per entrambe le parti che tale rapporto dovrebbe essere rivalutato, in quanto possono essere esistite da parte delliniziato false speranze di ottenere straordinari poteri o di vivere esperienze eccitanti. In questo caso bisogna mettere in discussione la sincerita della sua decisione e applicare appieno il significato delliniziazione o sciogliere il rapporto.

Il karma non avra effetto quando esiste un accordo fra due individui che si stanno separando, accordo inteso a garantire che non ci siano delusione o dolore da parte di nessuno dei due. Questa regola si applica al comune matrimonio e ci si puo quindi aspettare ragionevolmente che si applichi in certa misura anche al matrimonio mistico inaugurato dalliniziazione al Mantra. Un rapporto unilaterale non e un rapporto effettivo. Ci sono molte idee errate in merito al concetto di iniziazione, e liniziazione al Mantra puo assumere molteplici forme. In India puo essere data ai bambini dal padre o dalla madre, come e avvenuto per esempio nella vita di Papa Ramdas, il famoso santo dellIndia meridionale. In queste situazioni il genitore ha un calibro spirituale elevato e guida i passi del figlio con lintento di aiutarlo a raggiungere il suo stesso stato di Realizzazione. Questo significa che la vita che si conduce nella casa e altamente spirituale, dedicata allo studio delle scritture, alla recitazione di sacri testi e al canto del Mantra. Leffetto di un addestramento in eta cos giovane e profondo e duraturo, e il genitore che inizia un figli o non ha in mente come meta il sanyas (Papa Ramdas non era un samnyasin). In questo caso si tratta di una benedizione per il bambino e si usa un diverso tipo di Mantra.

Liniziazione al Mantra puo anche essere data da un Guru compassionevole al fine di aiutare un individuo, non sempre sulla base del riconoscimento del potenziale di un grande potere spirituale, ma piuttosto di uno stato di bisogno. Possono esistere condizioni karmiche che risultano difficili da affrontare e che metterebbero in discussione una nascita favorevole nella vita successiva. Uno dei giovani seguaci nellAshram di Sivananda aveva dei precedenti come ladro. Quando mi sono resa conto che era stato iniziato da Swami Sivananda, ho ritenuto che non fosse stata una decisione saggia e sono rimasta perplessa di fronte al fatto che un Guru potesse aver esercitato cos poca cautela. Quando gli ho chiesto per quale motivo avesse iniziato una persona del genere la sua risposta e stata che nellaccettare quellindividuo e nel dargli liniziazione lo stava aiutando a ottenere in une altra vita condizioni migliori e gli stava anche fornendo nellattuale esistenza un sostegno nel vincere le proprie debolezze.

Affinche uno sforzo del genere da parte di un Guru abbia buon fine, il discepolo deve pero possedere vera umilta e un profondo senso di gratitudine. Sfortunatamente la riconoscenza puo essere espressa in maniera soltanto temporanea e scomparire presto come inghiottita dalle sabbie mobili. E evidente che il Divino porgera sempre il proprio aiuto, indipendentemente da quelli che possono essere i problemi contingenti, e che e molto sciocco permettere allorgoglio di impedirci di accettare e di apprezzare un dono tanto prezioso.

A volte un Guru elargisce liniziazione a cento o piu persone in una speciale cerimonia. Swami Sivananda mi ha spiegato che un simile rituale lancia un richiamo per i pochi che possono recepire il messaggio, per metterli in grado di ricevere la piena iniziazione.

Se un Mantra e stato ricevuto in sogno, di solito in quello stato si S sperimentata una parte del suo potere sufficiente a permettere allaspirante di riconoscere il Guru, ma rimane comunque a completa discrezione del Guru se concedere o meno liniziazione, perche in questi casi il Guru non ha lobbligo di darla, cos come non esiste nessun obbligo soltanto per il fatto che il Guru sia stato in contatto con un devoto per un certo numero di anni, neppure nel caso che questi viva nellAshram del Guru. Liniziazione al Mantra non S infatti una sorta di promozione automatica.

A volte il Guru e il discepolo se incontrano a causa della promessa con tenuta nel Mantra e il discepolo tornera anche quando il Guru si incarnera di nuovo per aiutarlo nellopera divina, per ripagare il tempo e la fatica che questi gli ha dedicato nelle vite precedenti.

Le donne devono stare attente a cercare liniziazione soltanto per opera di un Guru capace di accettare una donna come una sua pari, in quanto un maestro di sesso maschile che non e capace di farlo non si e pienamente realizzato. Limpegno richiesto da une iniziazione al Mantra non e adatto o possibile per tutti, ma gli ideali che esso implica possono essere ricercati con pari seriet. anche dai non iniziati.

Liniziazione al Mantra e un primo passo essenziale, se lo scopo e quello di diventare un samnyasin. In un Ashram e regola generale che una persona venga iniziata dal Guru prima al Mantra, alcuni anni piu tardi al Brahmacharya e infine al sanya. I periodi di tempo che intercorrono fra queste fasi sono destinati allo studio intensivo e servono a mettere in pratica quello che si S imparato. Liniziazione a swami elargisce il diritto di insegnare i Vedanta. Ci sono diversi ordini di sanyas.

Gli aspiranti chiedono spesso cosa succederebbe al mondo se tutti diventassero iniziati e arrivassero al brahmacharyPa o al sanyas. Non ce pericolo che il mondo si estingua perche in esso troppe persone desiderano continuare a vivere secondo i vecchi schemi.

APPENDICE A

PRATICA COI MANTRA

I MANTRA DELLE RUOTE DENERGIA (o chakras)

MULADHARA: MANTRA LAM

Mula significa radice, adhara supporto: questo chakra dunque localizzato alla base della colonna vertebrale, e la terra (tale e infatti lelemento cui e collegato) in cui si radica lalbero della vita di ciascuno ovvero, come sede di Kundalini, e il centro in cui lenergia suprema e nelluomo addormentata, presente soltanto a livello potenziale.

SVADHISTHANA: MANTRA VAM

Questa ruota denergia e situata nella regione addominale, sotto lombelico, piu o meno alla radice degli organi genitali. Lelemento correlato e lacqua. Se lenergia di Muladhara si manifesta nella sessualita animalesca, nel puro istinto che spinge alla riproduzione, quella di Svadhisthana si manifesta nella sessualita gia individualizzata, come ricerca di un ponte, attraverso il sesso, tra lio e il mondo esterno.

MANIPURNA. MANTRA RAM

Questo chakra e localizzato allaltezza dellombelico. La parola allude etimologicamente a unabbondanza di gemme preziose, e il tipo di energia che qui si raccoglie e distribuisce e quella del calore.

A Manipurna e infatti collegato lelemento fuoco: lessere, fattosi stabile nella terra di Muladhara e incanalato dal desiderio, gia individualizzato ma fluttuante, nellacqua di Svadhisthana, si determina verso lesterno esercitando sul mondo unazione potente, paragonabile a quella del sole.

ANAHATA. MANTRA YAM

Anahata e la ruota denergia situata dietro lo sterno, in corrispondenza del cuore.

Lunione delluomo e della donna nel sentimento dellamore? La copiosa simbologia legata al cuore nella nostra cultura incoraggia una simile interpretazione, ma quella di Anahata e ancora unenergia ambivalente, perch se presuppone unelevazione spirituale e quindi puo alimentare quellamore che e al la base tanto della carita cristiana quanto della compassione buddhista, puo anche irretire nellegoismo per cui laltro e vissuto come un possesso o nel compiacimento per il proprio altruismo e la propria generosita. Qui lelemento di riferimento e laria.

VISHUDDHA. MANTRA HAM

Vishudda e il chakra che, per il tipo di energia che vi ha sede, puo per certi aspetti rendere conto della stessa potenza del mantra. Infatti e localizzato nel plesso laringeo, e quindi e correlato alla formazione del suono.

La qualita sensibile di riferimento e letere, che dei cinque elementi esprime le vibrazioni piu sottili. Infine, il termine significa centro di purezza, o di purificazione, e lenergia che esprime e quindi quella che consente il passaggio tra la limitazione delle energie inferiori e la liberta di quelle superiori. Daltra parte, leggendo il collegamento dallalto verso in basso, e per lenergia di Vishuddha che il mentale assume un rivestimento vocale e puo cos manifestarsi e diventare mezzo di comunicazione.

AJINA: MANTRA OM

LAjna, posto nel cervello piu o meno a meta della distanza tra le sopracciglia, come sede del mentale non ha elemento o facolta sensibile di riferimento. La parola significa comando, perch e al mentale che arrivano i messaggi dei sensi ed e il mentale che impartisce gli ordini per conseguenti azioni. E anche detto il chakra del Guru perch e questa lenergia che permette di mettersi in relazione con il carisma spirituale del Maestro. Ajna viene infine definito terzo occhio ovvero locchio della conoscenza trascendente che consente di vedere lillusorieta del desiderio. Del suo mantra, OM, si e gia parlato abbastanza ampiamente, ma e interessante notare che lenergia al vertice del corpo fisico delluomo corrisponde alla vibrazione che ha dato origine alla creazione.

SAHASRARA

Generalmente collocato al di sopra della testa, non fa piu parte del corpo fisico, perch lo stato energetico cui si riferisce (la perfetta unita della coscienza con lenergia cosmica) e al di la della manifestazione. Chi riesce a risvegliare questo chakra si e del tutto liberato dal tempo e dallo spazio, e cio significa che ha raggiunto la liberazione dal ciclo delle rinascite e che puo vivere nella beatitudine conseguente al superamento dellindividualita.

I MANTRA SEME

Da un punto di vista formale il bija mantra, vale a dire il mantra seme, e un monosillabo e tali sono dunque i mantra presi in considerazione finora, a partire da OM. In realta allinterno del tantrismo seme allude a ben altro che a questo aspetto esteriore. Oltre al fatto che le lettere sanscrite impiegate, come si e detto, hanno carattere sacro come dono divino, occorre rifarsi ancora una volta alla fede nellesistenza, al di la del mondo fenomenico, di un mondo sovrasensibile o sottile, dove determinati suoni sono la vibrazione dei vari di e delle loro Shakti. Con il bija mantra le lettere e le sillabe dellalfabeto umano entrano in relazione con le loro corrispondenze del piano sottile.

Il bija di una sola lettera (per esempio KA) e KAM, perch tutti i bija mantra si completano con la lettera M e la vocale non puo essere pronunciata senza labbinamento con questa consonante.

M e una risonanza nasale che non raggiunge le labbra, scelta perch considerata un suono equilibrante i cinque elementi della materia sensibile che corrispondono, nellordine, a LA, VA, RA, YA e HA.

A titolo di esempio verranno ora presi in considerazione alcuni altri bija mantra.

AIM

Si pronuncia em ed e il bija di Sarasvatim la Shakti di Brahama, dea delle acque, inventrice delle arti, delle scienze, della scrittura e dea delleloquenza, che scorre come un fiume. Anticamente il mantra di Sarasvati era recitato dal Guru per aiutare il discepolo nello studio difficile delle Scritture. La lettere di Sarasvati e ai, mentre con m si evoca Bindu, dissipatore della pena.

DUM

Dum e composto dalla consonante da, corrispondente a Durga, dalla vocale u, che ha il significato di salvare, e da m, in questo caso rappresentante nada, laspetto del Grande Potere, in cui nasce il germe per creare il mondo, e bindu, il punto di origine dellimpulso creativo. Durga e la prima manifestazione della shakti come moglie guerriera di Shiva, nata dalle fiamme emesse dalle bocche degli di in guerra con i demoni, che Durga sconfisse. Questa forma della divinita femminile rappresenta non solo lenergia di chi e determinato a combattere il male, ma anche lenergia dellintelletto, perch cercare di capirla significa incamminarsi sul terreno dellindagine intellettuale piu ardua.

GAM

Questo bija e composto dalla consonante ga, riferita a Ganesha, il dio con la testa delefante figlio di Shiva e Parvati e patrono della buona sorte, e da m, anche qui come Bindu dissipatore della pena.

GLAUM

Ga e sempre la consonante di Ganesha, la sta per colui che si pente, au e tejas (lelemento fuoco) e m e ancora Bindu dissipatore della pena.

HAUM

E un bija di Shiva, che compare tanto sotto forma di ha quanto sotto forma di au, che si riferisce alla stessa divinita come Sadashiva. Contemporaneamente si esprime in m la venerazione per Shunia, lelemento che fa cessare le pene.

HRIM

Compare ancora ha per Shiva (la pronuncia della h comporta comunque solo una lieve aspirazione), qui unito a r che e collegato a Prakriti (la Sostanza primordiale, matrice delluniverso, esistente ovunque ma non manifesta in nessun luogo, che assume tuttavia una quantita incommensurabile di forme individuali ed e anche nominata come Bhuvaneshvari, dea delle sfere), nonch alla vocale i che indica Mahamaya (un modo di nominare Maya). La m indica nada e bindu, nel significato gia chiarito per DUM.

Si tratta quindi di un bija mantra strettamente connesso al suono primordiale e questo spiega anche perch, insieme con altri, e un mantra utilizzato per il risveglio di Kundalini.

HUM

Ha per Shiva, u e uno dei piani di esistenza, m e nada e bindu. Anche questo e uno dei mantra cui si ricorre per il risveglio di Kundalini: associato alla tecnica di controllo del respiro (pranayama) lo si recita mentalmente nella fase di ritenzione. Anche a livello popolare vi si ricorre per proteggersi dalla collera e dai demoni che, come la collera, sono forze negative interiori.

KLIM

Le divinita associate in questo bijia mantra sono Kama, dio dellamore e Krishna (in ka), nonch Indra, dio delle battaglie (in la). Nella i e espressa lidea di accontentarsi.

KRIM

E il bija mantra usato di preferenza dai testi induisti per evocare la dea Kali, Shakti di Shiva. Si tratta di una delle divinita complesse del pantheon induista, che di Shiva potenzia laspetto di distruttore. Collegata alla morte e al tempo, che tutto distrugge, e quindi unenergia tra le piu potenti, ma cio non autorizza a fermarsi allimmagine tramandata dai libri di avventura. Sul piano spirituale, incarna le nostre paure piu profonde come il terrore dellannullamento.

Placandola, si compie un passo verso il distacco dal mondo e dalle forme, nella loro illusorieta. Ka dunque rappresenta qui Kali, ra e Brahama, i sta per Maya, lillusione e m, come si e gia visto in altri casi, e lannullamento della sofferenza.

KASHRAUM

Ksa si riferisce allavatara (incarnazione divina) di Vishnu come uomo leone (il mito di riferimento e quello di un combattimento con un demone potente), seguito da ra, per Brahama, da au che reca limmagine dei denti puntati verso lalto, e infine da m come Bindu dissipatore delle pene.

SHRIM

E il mantra seme di Lakshmi (sha). Ra indica qui la salute, i la soddisfazione, m e Bindu dissipatore delle pene. Di origine antichissima come divinita della terra e della sua umidita fecondatrice, Lakshmi e divenuta nel pantheon induista la Shakti di Vishnu, il conservatore della vita. Gli indu colgono la sua forza potente in ogni forma di ricchezza terrena (compresa quella costituita dalle vacche, non casualmente chiamate con il nome comune lakshmi), ma anche nella ricchezza dellanimo e nella gioia interiore che ne proviene. Per questo, con il nome di Padma, e la dea loto, simbolo in tutta lAsia dellilluminazione spirituale.

STRIM

Questo bija e composto da sa, che indica la liberazione dalle difficolta, da ta, salvatore, da ra, come forma di saluto, da i, che evoca la grande dea Maya, infine da na nada e bindu.

IMPIEGO DEI BIJA MANTRA

Il bija viene recitato da solo, in composizione con altri o allinterno di una sequenza di sillabe sacre che formano delle parole e possono arrivare a una lunghezza notevole. A seconda del numero delle sillabe, un mantra assume un nome diverso: per esempio un mala mantra e formato da piu di venti sillabe. Al di fuori dei rituali o di unimpostazione ascetica della propria vita, un bija mantra puo costituire per chiunque una pratica quotidiana, nellambito della quale si perseguono obiettivi non necessariamente elevati fino alla liberazione spirituale, come il potenziamento delle proprie facolta intellettuali o il raggiungimento del benessere materiale. Ancora una volta non si tratta, come nella nostra preghiera, di chiedere a Dio un beneficio dallesterno, ma di mettersi in sintonia dallinterno con il suono di quellenergia che determina la condizione desiderata. Nei due esempi fatti, il mantra per il potenziamento delle facolta intellettuali sar quello in relazione con Sarasvati, mentre il mantra per il raggiungimento del benessere intellettuale sar quello in relazione con Lakshmi. Poich in questi casi e prevista la ripetizione mentale del mantra per un numero elevatissimo di volte, si rivela prezioso il supporto del rosario indiano, chiamato a sua volta mala, formato da centootto grani, che viene tenuto appoggiato sullanulare e fatto scorrere in avanti dal pollice e dal medio; lindice di norma non tocca il rosario.

Per facilitare la concentrazione e il raccoglimento si usa anche accendere bastoncini di incenso e delle piccole lampade in cui brucia dellolio o del ghee (burro chiarificato).

IL MANTRA DEL SOLE

A proposito dellastro del sole si dice nel Rigveda:

Sorgi giocondo Sole che vede ogni cosa,

e che tutti gli uomini vedono,

occhio degli di Mitra e Varuna,

colui che rotola sulle tenebre e le squarcia.

Il verso impiegato nel Rigveda e detto gayatri e questo e anche il nome che definisce uno dei mantra piu sacri degli indu rivolto a Surya, il dio solare, nella forma di Savituh. Vediamo dunque il gayatri mantra, seguito dalla traduzione.

OM

BHUR BHUVAH SVAH

TAT SAVITUH VARENYAM

BHARGAH DEVASYA DHINANHI

DHIYO YO NAH PRACODAYAT

OM

OM

Divino stimolatore della sfera terrestre, atmosferica e celeste: noi meditiamo su questo adorabile Savituh, splendore raggiante, che divide, colora e muove la creazione. Noi lo contempliamo. Che egli ci possa dirigere.

OM.

UNALTRA FORMA DI SALUTO AL SOLE

Quello proposto e commentato non e lunico mantra connesso al culto del sole n, daltra parte la recitazione dei mantra solari e solo lespressione di una forma di culto. Nello Yoga sono impiegati per meditare e arrivare al controllo di quellenergia che presiede alla vita e che ha tanto una dimensione fisica (la recita del mantra e per questo associata alla tecnica respiratoria) quanto una dimensione psichica (quella che nel linguaggio comune definiamo vitalita). Uno dei mantra piu semplici e nel contempo molto efficaci di saluto al sole, suggerito da Swami Gitananda, che e annoverabile fra i maggiori cultori contemporanei dello Yoga e:

OM SURYAYA NAMAH

dove namah indica nel mantra la parola che si riferisce al culto di una divinita.

PREGHIERE AD ALTRE DIVINITA POTENTI

La natura del tutto particolare della preghiera mantrica obbligherebbe a riportarne la forma originaria, perch la traduzione ne inficia, come si e detto, la sostanza. Ma cio, per i mantra molto lunghi, renderebbe ancora piu ostica e lontana per il lettore questa breve panoramica, per cui la scelta e stata quella di un compromesso: fornire nei limiti del possibile la forma originaria e ricorrere alla traduzione, a fini semplicemente orientativi, nel caso dei mantra di notevole estensione. Questo criterio vale anche per gli altri esempi che andiamo ora a prendere in considerazione.

I MANTRA DI TARA

E davvero difficile per noi occidentali penetrare senza avvertire un senso di disorientamento nellimmensita del pantheon induista, non solo perch sono numerosissimi gli di, ma anche perch ciascuno, a seconda della manifestazione che se ne considera, assume a sua volta un nome diverso.

cio vale, per esempio, per Kali, signora del tempo, della quale Tara puo appunto essere considerata una manifestazione. Il simbolo che la rappresenta e la stella, di cui linduista valuta tanto la bellezza quanto il fatto che bruci, perpetuamente autoconsumandosi: cos Tara e la fame, limpulso mai appagabile in modo definitivo, che spinge ogni forma di vita a garantirsi attraverso un continuo consumare. Su questa base i Tibetani e i Jainisti hanno assunto Tara come simbolo della fame spirituale della liberazione, possibile solo mediante il distacco dal mondo fisico. Tara diventa cos in questi contesti la divinita interiore dellautocoscienza, e come tale ha centootto nomi (uno per ogni grano del rosario), che costituiscono altrettanti mantra recitati facendo scorrere il rosario completo. La Tara della meditazione e rappresentata con il terzo occhio, quello dellilluminazione (tara bianca). Il popolo poi fa ricorso ad altri mantra per scongiurare il potere distruttivo di Tara (tara verde) e attivare la sua compassione, onde possa essere protetto dalle calamita.

Il suo mantra principale (se ne d la trascrizione tibetana ed e determinante che tutte le sillabe siano distintamente pronunciate) e:

UM TARE TUTARE TURE SOHA

dove UM sta per il sanscrito OM e soha per svaha. Questo mantra con laggiunta di altre parole, si allunga in modo diverso a seconda che si voglia invocare la protezione della Tara Verde dalle catastrofi naturali, dai disastri causati dal fuoco, dallacqua o dal vento, dai mali provocati dai demoni, dalle epidemie che colpiscono il bestiame, dalle malattie, dai furti e cos via.

Sempre a partire dal mantra base della Tara Verde ce ne sono poi altri impiegati per chiedere che Tara aumenti la forza, conceda la prosperita, assicuri una lunga vita ed esaudisca i desideri.

IL MANTRA DEI SEDICI NOMI

La formulazione completa del mantra, detto dei sedici nomi, e:

HARE, RAMA. hare, rama. rama. rama. hare, hare, krishna, hare, krishna, krishna. krishna, hare hare.

Come si vede, e una sequenza di sedici parole, ma di queste solo due (Krishna e Rama) sono dei nomi divini. Hare e invece una formula di saluto e insieme di benedizione e di lode. Lobiettivo della recitazione e quello di non disperdere lenergia della mene verso lesterno, sulla fallacia materiale, perch possa pienamente agire come energia interiore concentrata nel devoto servizio (bhakti) a Krishna.

ALLA POTENZA PRIMORDIALE

Con sfumatura diverse che sarebbe qui troppo complesso chiarire, e ricorrente nella giornata dellinduista praticante latto di devozione al principio femminile del divino. Sotto lapparenza di un politeismo che alla nostra cultura puo sembrare esasperato, ce nellinduismo una base filosofico teologica monistica: Devi, che significa semplicemente la dea, e lenergia attiva che origina tutte le forze e tutte le forme e traduce dalla potenza allatto il principio divino maschile. Pertanto, se con il nome stesso di Devi, di Kali, di Parvati e cos via, e la destinataria della devozione popolare e il suo significato profondo che il fedele adora. Chiudiamo con la traduzione di una preghiera mantrica che potremmo definire evocativa:

O regina delle dee, tu sei raggiungibile attraverso la devozione (bhakti).

Fermati qui, con tutto il tuo seguito, mentre io ti venero.

O Adya Devi Kalika, vieni con tutto il tuo seguito, poniti qui. Accetta il mio culto.

ANG, HRING, KRONG, SHRING, SVAHA: siano qui le cinque arie vitali (prana, Apan, Samana, Udana e Vyana) di questa Devi Kali. ANG, HRING, KRONG, SHRING, SVAHA. Il suo Jiva e qui, ANG, HRING, KRONG, SHRING, SVAHA, tutti i sensi; ANG, HRING, KRONG, SHRING, SVAHA. Linguaggio, mente, vista, olfatto, udito, tatto e le arie vitali dellAdya Kali Devata vengano qui e vi rimangano per sempre SVAHA.

IL VALORE SUPREMO DELLA COMPASSIONE

Come si e accennato parlando del Buddhismo, il tema della compassione e centrale nella dottrina Mahayana. Limmensa forza della compassione, per tutti potenzialmente e imparzialmente disponibile e correlata al bodhisattva Avalokiteshvara, che la pieta popolare intende come un essere celeste e i piu esperti della dottrina considerano invece come la forma di una creazione mentale altrimenti non esprimibile. Da una parte e dallaltra, comunque, ce unanime fiducia nellestrema efficacia del mantra:

OM MANI PADME HUM

che e il mantra, appunto del Supremamente Misericordioso Bodhisattva Avalokiteshvara.

Semplicemente noto come Mani, e ritenuto tanto piu potente quanto piu la mente di chi lo recita riesce progressivamente ad aprirsi allamore per tutti gli esseri senzienti, fino ai piu ripugnanti come gli insetti nocivi, o ai piu terrifici, come i demoni e gli spettri.

Di OM il significato ci e ormai noto. Mani Padme indica la gemma nel fiore di loto, ovvero la saggezza essenziale contenuta nella dottrina del Buddha, la mente nelle menti, il Buddha che e nel cuore di ciascuno. HUM infine e limperituro nelleffimero, e percio il tramite dellunione con OM.

IL MANTRA DELLE ACQUE PLACIDE

Leggera variazione del mantra precedente permette di eliminare ogni tipo di stress fisico, mentale e spirituale raggiungendo uno stato simile a quelle di delle acque placide. Il mantra in questione si recita come:

OM MANI PADME HUM, OM HA HUNG.

SIVA MANTRA

Mantra dedicato alla divinata Siva come distruttore di tutti gli ostacoli, che vi protegge da ogni pericolo, il potere di questo mantra e tanto forte da poter bloccare perennemente i poteri delle medium se risultano essere un pericolo per chi recita il mantra:

OM NAMAH SIYAGA.

Allinizio molte persone avvertono un bisogno di protezione e il Siva Mantra puo essere una risposta a questo impulso iniziale.

Siva e laspetto del Divino che i rishi hanno riconosciuto come il creatore, il Sakta, il Signore della Kundalini e dellHatha Yoga, pratiche molto coinvolgenti che richiedono una disciplina molto dura.

IL MANTRA ONNIPOTENTE

Esistente un mantra considerato per tradizione onnipotente e utile in ogni situazione, se lo chi lo usa lo pratica con fiducia e cuore puro puo calmare le tempeste e camminare sulle acque mentre recita il mantra:

KUDU-KUDU.

MANTRA DI KRISHNA O VISHNU

Questo mantra simboleggia il lato maschile della creazione divina, esso e in grado di proteggervi da ogni cosa, poiche cantandolo si invoca laspetto del Signore Vishnu, il protettore. Recitando il mantra:

OM KRISHNA GURU, HARI OM

si protetti da ogni male fisico o mentale.

MANTRA DELLA MADRE DIVINA

Mantra che permette di congiungersi con il lato femminile della creazione, questo mantra e indicato soprattutto per le donne perche rende fertili e protegge le donne gravide dai problemi, inoltre permette di esplorare a pieno il proprio lato femminile. Gli uomini invece recitando il mantra:

OM TARA

comprendono meglio le donne e diventano piu sensibili, ma, soprattutto completano la loro comunione con lenergia creativa delluniverso.

LAVE MARIA

Pur non essendo proprio un mantra la continua ripetizione nelle preghiere, nei canti corali e nelle orazioni avvenute per secoli ha reso questa frase ricca di energia con caratteristiche quasi identiche a quelle del mantra della madre divina.

DAIMOKU MANTRA

Mantra buddhista legata alla scuola del fiore di loto, recitando il mantra:

NAM, NYOHO RENGE KYO

si possono avere piccoli vantaggi materiali come cessazione dei mal di testa, non pagare una multa, ecc.

APPENDICE B

I GURU E I LORO DISCEPOLI

UN VERO GURU

Queste sono le caratteristiche di un vero Gur