il futuro del territorio nel prossimo triennio giorgio scivoletto direttore generale asl milano 1
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Il futuro del territorio nel prossimo triennio Giorgio Scivoletto Direttore Generale ASL Milano 1. Nel corso del prossimo biennio il territorio affronterà numerose e importanti sfide : la riorganizzazione della medicina generale e della pediatria di famiglia - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Il futuro del territorio nel prossimo triennio
Giorgio Scivoletto
Direttore Generale ASL Milano 1
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Nel corso del prossimo biennio il territorio affronterà numerose e importanti sfide:
la riorganizzazione della medicina generale e della pediatria di famiglia
la trasformazione da medicina d’attesa in medicina di iniziativa
lo sviluppo della medicina preventiva e del ruolo del paziente nella gestione della malattia
la presa in carico efficace della cronicità2
la continuità tra ospedale e territorio e la integrazione tra aspetti sanitari, socio-sanitari e sociali
la gestione dei pazienti attraverso percorsi di rete
la sostenibilità economica delle curel’attenzione alla appropriatezza clinica,
diagnostica e terapeuticala semplificazione per il cittadino e la
accessibilità alle cure
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www.aslmi1.mi.it
Rapporto sullo stato di salute
Analisi sistematica 1999-2010
http://atlanteonline.aslmi1.mi.it/
• Sviluppo di indicatori finalizzati al governo della appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutici delle principali cronicità
• I tumori della mammella rappresentano il primo tumore nel genere femminile in termini di incidenza e in Lombardia si ammalano circa 9.000 donne ogni anno e ci sono oltre 100.000 donne viventi con la diagnosi.
• Governare l’appropriatezza vuol dire ridurre gli esiti sfavorevoli dei trattamenti e aumentare la virtuosità del sistema
La riorganizzazione della medicina generale
-aForme organizzate di gruppi di medici in grado di:
coprire l’assistenza territoriale per più ore al giorno, in collaborazione con la continuità assistenziale, e capaci di intercettare i “codici minori” senza che giungano in Ospedale
offrire prestazioni diagnostiche di primo livello
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La riorganizzazione della medicina generale
-b garantire il mantenimento al domicilio o presso strutture ospedaliere gestite in collaborazione con gli specialisti degli episodi acuti/subacuti che non richiedono elevato impegno tecnologico e assistenziale
promuovere il ruolo del personale infermieristico nella educazione sanitaria, nella prevenzione, nella gestione del malato cronico
permettere un efficace coordinamento con i servizi distrettuali e con i servizi ASL
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La medicina di iniziativa gestire la salute degli assistiti, prevedendo percorsi
di diagnosi precoce e di chiamata attiva periodica
dei pazienti, sulla base dei loro bisogni di salute
utilizzare i dati e le informazioni per identificare i
pazienti non complianti e non aderenti agli
interventi di monitoraggio e alle terapie prescritte
per prevenire le complicanze.
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La medicina preventiva e l’empowerment del paziente
L’obiettivo di mantenere la popolazione in discrete condizioni di salute il più a lungo possibile, spostando negli anni le condizioni di disabilità e non autonomia, richiede:
lo sviluppo della prevenzione primaria e secondaria: screening, diagnosi precoce, vaccinazioni, educazine sanitaria, prevenzione del danno d’organo
l’empowerment del paziente che, attraverso opportuni interventi informativi ed educativi, deve concordare con il medico i controlli e le terapie e deve contribuire attivamente al mantenimento della salute
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La presa in carico della cronicità
L’invecchiamento della popolazione comporta l’ampliarsi del numero dei pazienti con patologie croniche e dei pazienti con più patologie croniche.
Ciò richiede la individuazione di un case manager territoriale capace di portare a sintesi i diversi interventi specialistici, di orientare il paziente, di assicurare la definizione di percorsi “su misura”, di gestione delle pluripatologie.
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Continuità e integrazioneIl paziente “cronico” usufruisce di diversi setting di cura e presenta bisogni complessi e interdipendenti, sanitari, socio-sanitari, assistenziali e sociali
La continuità con l’Ospedale deve permettere uno scambio pro-attivo di informazioni tra il territorio e l’ospedale e viceversa, e garantire al paziente la sicurezza di cure senza soluzioni di continuità al rientro a domicilio.
Occorre sviluppare competenze e strumenti per una valutazione multidimensionale dei bisogni dell’individuo e della sua famiglia, favorendo un approccio multiprofessionale, senza limiti rigidi tra le competenze e i servizi. 12
I percorsi in reteIl cittadino e la famiglia necessitano, in diversi momenti, di cure: territoriali domiciliari ospedaliere di medicina generale specialistiche riabilitative ambulatoriali sub-acute di lungodegenza di sollievo di cure palliative di Hospice
Il distretto deve essere in grado di “governare” la rete dell’offerta e di orientare il paziente e la sua famiglia nella rete dei servizi, attraverso un approccio multidisciplinare che si fondi sulla attivazione delle risorse dell’individuo e della famiglia
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La sostenibilità economica Se il 30% dei pazienti, i malati “cronici”, assorbono
l’80% delle risorse, è necessario assicurarsi che le risorse del sistema siano utilizzate in modo razionale ed efficace.
L’ASL ha il compito di monitorare costantemente i livelli di spesa, di evidenziare le possibili aree di contenimento e di controllo, di responsabilizzare tutti gli operatori sanitari (medici di famiglia, erogatori, servizi distrettuali) al fine di garantire risposte di qualità, con il profilo costo-efficacia più favorevole, nel rispetto della tenuta complessiva del sistema.
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AppropriatezzaLa sostenibilità economica passa necessariamente attraverso l’attenzione costante al tema dell’appropriatezza.
Linee guida, PDTA, raccomandazioni, devono essere orientati a massimizzare l’appropriatezza:diagnostica: di laboratorio, di radiologia ad alto costo clinica: corretto utilizzo del setting di cura più appropriato terapeutica: farmaci a brevetto scaduto e biosimilari
appropriato utilizzo dei farmaci ad alto costo dei presidi protesici dell’assistenza integrativa
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Semplificazione ed accessibilità
A fronte di un sistema complesso e spesso frammentato, occorre facilitare il percorso del cittadino e della sua famiglia nella rete dei servizi, attraverso:
attivazione dello sportello unico del welfare deburocratizzazione dell’iter di richiesta di servizi, presidi e ausili dematerializzazione della ricetta moltiplicazione dei punti di accesso (es. farmacie) 1616
Grazie dell’ascolto
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