il cane, strumento di mediazione nel rapporto neonato uomo

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Periodico dell'Associazione di volontariato O.N.L.U.S. IL PAESE DI LILLIPUT In sostegno dei bambini ricoverati presso l'Unità Operativa di Neonatologia dell'Azienda Ospedaliera "Santa Maria della Misericordia di Udine Anno II / nr. 3 - Dicembre 2004 Il cane, strumento di mediazione nel rapporto neonato uomo. Francesca Ballali Questo scritto nasce dalla testimonianza personale fatta nello studio del quotidiano di mia figlia Ludovica (ora undici mesi), prematura, affinchè possa affiancare quanto le AAA/T rappresentano e cioè una terapia di accompagnamento pur intendendo il prevedere un progetto di interven- to dettagliato e mirato ad un obiettivo con una valutazione finale dei risultati raggiunti. L'esperimento è stato condotto assieme a Duca, un maschio di setter irlandese di 6 anni e 8 mesi. Mi ero prefissata di riuscire a fare capire alla bambina la sua fisicità, le sue capacità emotive, il suo spazio, la presa, il suo relazionarsi con il mondo esterno. Tutte le sensazioni che poteva percepire allora ero sicura che poteva trarle e viverle attraverso il contatto quotidiano con il cane. Il primo problema affrontato è stato il tipo di comunicazione da stabili- re tra di loro perché mi sono trovata di fronte a due realtà che prevede- vano una comunicazione non verbale. Essendo questo l'unico canale di mediazione che struttura e lega due relazioni ho però individuato che l'interazione uomo-animale può esplicarsi attraverso modalità diverse dal fonema strutturato e cioè attraverso la voce, la regolarità degli eser- cizi e la ridondanza dei suoni. Da un punto di vista affettivo bisognava stabilire un equilibrio che pre- vedesse da parte della bambina il superamento della paura dettata dal- l'età, dalla novità e dalla fisicità dell'animale, e da parte di Duca, la segue a pag. 2 Mediatori di Comunità una figura che fa ponte tra la società di accoglienza e l'utenza straniera. di Ekouta Eyike Daniel Negli ultimi dieci anni il contesto internazionale ha subito profondi cam- biamenti.La globalizzazione dei mercati internazionali, la rivoluzione del- l'informazione, le crisi demografiche nei paesi Industrializzati, la desta- bilizzazione del blocco orientale hanno determinato fattori d'attrazione di spinta che hanno portato un numero crescente di persone a cercare condizioni di lavoro e di vita migliori.Questo processo si protrarrà nel prossimo decennio ed il tema dei flussi migratori è in cima alle agende politiche della maggior parte degli stati dell'Unione Europea. L'Europa ha bisogno degli immigrati per incentivare lo sviluppo economico e compensare il calo demografico e la relativa diminuzione di forza lavoro; tuttavia, non è pronta ad assumersi i costi sociali legati all'immigrazione, quali ad esempio la stabilità sociale e la difficoltà di gestione dei flussi. segue a pag. 3 Avviso importante Grande Festa per Il iJATALE di Lilliput EDIZIONE Recite e canti di bambini Vedi locandina a pag. 7 — > * * disponibili i biglietti d'Auguri Vedi locandina a pag. 10 — >

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Periodico dell'Associazione di volontariato O.N.L.U.S. IL PAESE DI LILLIPUT In sostegno dei bambini ricoverati presso l'Unità Operativa di Neonatologia dell'Azienda Ospedaliera "Santa Maria della Misericordia di Udine

Anno II / nr. 3 - Dicembre 2004

Il cane, strumento di mediazione nel rapporto

neonato uomo. Francesca Ballali

Questo scritto nasce dalla testimonianza personale fatta nello studio del quotidiano di mia figlia Ludovica (ora undici mesi), prematura, affinchè possa affiancare quanto le AAA/T rappresentano e cioè una terapia di accompagnamento pur intendendo il prevedere un progetto di interven­to dettagliato e mirato ad un obiettivo con una valutazione finale dei risultati raggiunti.

L'esperimento è stato condotto assieme a Duca, un maschio di setter irlandese di 6 anni e 8 mesi. Mi ero prefissata di riuscire a fare capire alla bambina la sua fisicità, le sue capacità emotive, il suo spazio, la presa, il suo relazionarsi con il mondo esterno. Tutte le sensazioni che poteva percepire allora ero sicura che poteva trarle e viverle attraverso il contatto quotidiano con il cane. Il primo problema affrontato è stato il tipo di comunicazione da stabili­re tra di loro perché mi sono trovata di fronte a due realtà che prevede­vano una comunicazione non verbale. Essendo questo l'unico canale di mediazione che struttura e lega due relazioni ho però individuato che l'interazione uomo-animale può esplicarsi attraverso modalità diverse dal fonema strutturato e cioè attraverso la voce, la regolarità degli eser­cizi e la ridondanza dei suoni. Da un punto di vista affettivo bisognava stabilire un equilibrio che pre­vedesse da parte della bambina il superamento della paura dettata dal­l'età, dalla novità e dalla fisicità dell'animale, e da parte di Duca, la

segue a pag. 2

Mediatori di Comunità una figura che fa ponte tra la società di accoglienza

e l'utenza straniera.

di Ekouta Eyike Daniel

Negli ultimi dieci anni il contesto internazionale ha subito profondi cam­biamenti.La globalizzazione dei mercati internazionali, la rivoluzione del­l'informazione, le crisi demografiche nei paesi Industrializzati, la desta­bilizzazione del blocco orientale hanno determinato fattori d'attrazione di spinta che hanno portato un numero crescente di persone a cercare condizioni di lavoro e di vita migliori.Questo processo si protrarrà nel prossimo decennio ed il tema dei flussi migratori è in cima alle agende politiche della maggior parte degli stati dell'Unione Europea. L'Europa ha bisogno degli immigrati per incentivare lo sviluppo economico e compensare il calo demografico e la relativa diminuzione di forza lavoro; tuttavia, non è pronta ad assumersi i costi sociali legati all'immigrazione, quali ad esempio la stabilità sociale e la difficoltà di gestione dei flussi.

segue a pag. 3

Avviso importante Grande Festa per

Il iJATALE di Lilliput

4£ EDIZIONE Recite e canti di bambini

Vedi locandina a pag. 7 — > * • *

disponibili i biglietti d'Auguri Vedi locandina a pag. 10 — >

"Il Pw A LMif^t" Anno II / nr. 3 - Dicembre 2004

Il cane, strumento di mediazione nel rapporto neonato uomo, (segue da pag. 1)

completa fiducia nel padrone nell'affrontare situazioni mai affrontate prima con un soggetto avente caratteristiche mai esperienziate in pre­cedenza (età, sviluppo psico motorio, dimensioni). Abbiamo così iniziato un percorso di conoscenza che ha permesso un contatto che è stato primariamente di tipo fisico tra il corpo di Ludovica e il corpo di Duca. Il superamento di questo confine fisico ha portato ad una sintonia emo­tiva positiva per entrambi. Da questo momento, pur sorvegliati, si fidavano uno dell'altro ed è stato allora che è iniziato il programma studiato per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Essendo il gioco il principale se non unico mezzo di istruzione da rivolgersi nella prima fase della età evolutiva ai bambini dell'età della mia Ludovica, ovviamente anche nel suo lavoro con Duca è stato questo lo strumento ope­rativo a cui sono ricorsa. La prima scoperta per la bambina è infatti stata la testa del cane che per le sue caratteristiche di razza risulta essre particolqarmente didattica. La sequenza seguita è stata infatti quella avente come punto di inizio il naso, gran­de, scuro, carnoso, bagnato e indagatore, gli occhi, scuri, docili e affettuosi, sempre attenti al suo benessere, le orecchie, grandi e soffici, adatte alla presa da parte delle manine esploratrici della piccola conoscitrice, fino ad arrivare poi al solido collo ove, una volta imprati­chitasi con i primi giochi, ha Ludovica figlia di Francesca

potuto issarsi grazie all'aumentata forza e allo sviluppo della coordizio-ne dei due arti. L'ultima scoperta effettuata è stato quindi il tronco di Duca, ciò che man­cava insomma, compresi gli arti inferiori e la lunga coda. Ora la bambina con la particolare posizione di protezione/nutrizione assunta dal cane nel momento in cui gli si poneva vicino Ludovica (veda­si foto allegata) ha raggiunto e, a mio vedere, assolutamente promosso l'obiettivo principale a cui si voleva arrivare: Ludovica con tranquillità e fermezza è riuscita a relazionarsi con l'ambiente circostante. Sia lo sviluppo muscolare che lo sviluppo psico sensoriale a cui la bambi­na è stata portata sia tramite ginnastica con i genitori sia tramite l'aiuto del cane hanno fatto sì che ad oggi Ludovica raggiungesse la sicurezza tale da sedersi con solidità nel grembo di Duca prima, in ogni altra situa­zione poi, senza avere più flapping tremors e instabilità generalizzata. L'apporto prezioso e assolutamente basilare dato dal cane è messo ulte­riormente in luce dal fatto che non si è raggiunto il medesimo obiettivo con il solo utilizzo del tappeto didattico. Concludendo, a fianco di tutto questo prezioso lavoro c'è da una parte

la naturale volontà ad amare e per questo far cre­scere potenziando tutto ciò che un bambino piccolo Ludovica può dare, dall'altra la gratitudine verso Duca che con il suo operato, ii suo modo di essere, dimostra che le AAA/T non compiono miracoli ma, semplicemen­te, cercano di portare sup­porto affettivo, sociale, medico, psicologico ed emozionale a persone che come me lo accettano anche dagli animali.

Fancesca Ballali

Periodico Trimestrale dell'Associazione "Il Paese di Lilliput"

Piazzale Santa Maria della Misericordia 15 33100 UDINE

Tel. 349 8546413 C.F. 94076480303

Reg.Trib.UDn. 25/2002

Direttore Resp.: Gianluigi D'Orlandi

Stampa: Litostil - Fagagna

Inizia con questo numero del nostro giornale una collaborazione che ci auguriamo lunga e proficua con la Dottoressa Ballali, che riunisce in se due elementi fondamentali e preziosi per i nostri lettori: la preparazione e professionalità, da un lato, e dall'altro l'essere mamma di una bimba nata pretermine, e dunque vicina, per averci convissuto, con le situazioni e problematiche comuni a tutti noi. Alleghiamo un sintetico curriculum nella certezza che troverete in lei un valido aiuto nella soluzione di molti problemi.

"Francesca Ballali via Mentana 15/c - Udine tei/Fax 0432 530568 Laurea in pedagogia presso l'Università di Trieste; ha svolto consulenza pedagogica presso il Tribunale dei Minori di Trieste ed attività di volontariato presso l'ospedale psichiatrico di Trieste, Ha fatto l'assistente presso il Kinderheim Adriatico di Ugnano Sabbiadoro seguendo personalmente sia bambi­ni affetti da Handicap fisici (mongolismo), che gravemente ammalati (tumori, ecc), che provenienti da varie comunità di recupero italiane. Ha conseguito i diplomi di etologa nel 1995 e di filosofia del linguaggio nel 1996. Ha effettuato interventi pedagogici ed educativi per adolescenti delle scuole medie e tenuto docenze ad educatori sul problema dell'handicap e dell'aggressività. Ha ricevuto la nomina di Componente privato di Ufficio Giudiziario Minorile presso il Tribunale dei Minorenni di Trieste e svolto tale attività per due anni. Ha conseguito l'attestato di Pet Terapy (Aspetti metodologici nell'applicazione delle Attività e Terapie Assistite con animali); partecipato alla stesura del protocollo d'intesa per l'attuazione di un documento finale che controlli i progetti di Pet Therapy a Modena e realizzato un progetto pilota di Pet Therapy per la Regione Fiuli Venezia Giulia per le scuole materne, elementari e medie. Dal 1999 è titolare e direttrice della casa albergo estiva per bambini Kinderheim Oltremare a Lignano Sabbiadoro.