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Anno 8 - numero 3
Venerdì 15 Aprile 2011
IIILLL C C CUOREUOREUORE DELLADELLADELLA S S SCUOLACUOLACUOLA Giornal ino scolast ico del l’ Is t i tuto comprensivo di Zibido San Giacomo
Sommario:
Pag. 2 Eccidi delle Foibe:
un altro orrore.
Coltivatori sempre
più sfruttati.
Vita da Giostraio.
Pag. 3 CCR, Lavori in
corso nei parchi di
Zibido.
Un tuffo nella
riforma della scuola
superiore.
Pag. 4 Album dello sport
per Zibido.
Una lezione di
pallavolo.
Pag. 5 Pesca: che
passione!
Facebook:: una
tentazione anche
per i più giovani.
Pag. 6 Aggiungi un posto
a… Pagina.
Una classe…
...da sballo!!!
Locale, Marzio Betti. Per
l’occasione, la palestra
s co l a s t i ca è s t a t a
addobbata con palloncini
rossi, bianchi e verdi e
tutti i ragazzi hanno
indossato una maglietta
bianca con una splendida
coccarda confezionata dai
ragazzi con ago e filo e
col prezioso aiuto degli
insegnanti e delle gentili
Signore Anna, Gabriella e
Tina.
Con la regia del
professore Grugni, tutti
abbiamo cantato l’Inno
Nazionale Italiano: è stato
un momento bellissimo ed
emozionante.
Abbiamo compreso come
l’ Unificazione Italiana
abbia rappresenta to
u n ’ imp r e s a s t o r i c a
1 7 M A R Z O :
UNA GIORNATA MOLTO ITALIANA
straordinaria, attraverso le
eccezionali donne e gli
audaci uomini che hanno
creduto negli italiani e
hanno saputo agire per la
Libertà e l’Unità.
Si sono susseguiti altri
canti, come “ Addio, mia
bella addio” rappresentata
dai ragazzi della III° F e la
splendida “canzone dei tre
colori” cantata dei ragazzi
della V° B.
Tutti i ragazzi delle classi
hanno presentato i propri
lavori, preparati con cura
nelle settimane precedenti
la commemorazione:
cartelloni, ritratti, poesie
che hanno ricordato
svariati momenti storici e
personaggi che hanno
fatto la storia dell’Italia. In
particolare si è reso
omaggio alle “Sorelle d’
Italia” a partire dalle più
famose donne, come Anita
Garibaldi, alle meno note -
ma non per questo meno
importanti - come Teresa
Trecchi e Sara Nathan.
E ovviamente sono stati in
primo piano l’avventuroso
Giuseppe Garibaldi, il
pensa tore Giuseppe
Mazzini e il politico
Camillo Benso, Conte di
Cavour.
Infine, i ragazzi della
classe III° H hanno
recitato la poesia “La
spigolatrice di Sapri”, che
ci ha commosso attraverso
le sue parole.
III F
Tutti uniti in un sol
patto… stretti intorno alla
bandiera…
Questo è un verso della
canzone cantata dalla V B
il giorno 16 marzo per la
celebrazione del 150°
anniversario dell’Unità
d’Italia che, nella nostra
scuola, è stato un grande
evento e ha permesso a
noi ragazzi di sentire
nell’animo un senso di
appartenenza forte alla
nostra Italia.
Erano presenti la dirigente
s co l a s t i c a p r o f . s s a
A.Tamburini, il vicario
Giuseppe Arganese; sono
intervenuti il Sindaco
Piero Garbelli, l’assessore
Giovanna Meazza e,
i no l t r e , i l n o s t r o
Comandante della Polizia
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Foiba è il termine con cui, in Venezia Giu-lia, si indicano i grandi inghiottitoi, tipici della regione. Le foibe non sono quindi dei particolari tipi di caverne come viene spes-so, affermato, ma solo il termine con cui vengono indicati, nella regione giuliana, gli inghiottitoi carsici, che in tale regione assumono spesso dimensioni spettacolari. Il termine deriva dal latino fovea (Fossa, cava), e venne usato per la prima volta in una relazione ufficiale nel 1770 dal natura-lista italiano Alberto Fortis, che scrisse una serie di libri sul carso della Dalmazia. Se ne contano circa 1700 in Istria, ma molte delle cosiddette “Foibe ”, erano in realtà cave o miniere: la famosa “Foiba Basoviz-za “, ad esempio, era in realtà il pozzo ab-
bandonato di una miniera. È una pagina tragica della nostra storia e sin dal 2004 viene istituita il Giorno del Ricordo. Tra il 1943 e il 1945 furono uccisi tra le 10 e le 15 mila persone, in territorio italiano e slo-veno, uomini e donne, per la sola colpa di essere italiani vennero legati fra di loro in fila indiana davanti a una voragine. Suc-cessivamente veniva mitragliato il primo sull’orlo della voragine, così che gli altri sarebbero stati trascinati verso una morte certa. La tragedia dei connazionali di Istria, Dalmazia e Fiume perpetrato dall’odio di Tito rimase un tabù per mezzo secolo.
Alessandro B., Lorenzo M., Gabriele L.
Gli eccidi delle foibe: un altro orrore
Nella vita dei giostrai ogni mese si dorme in una piazza diversa. Talvolta possono capitare posti sgradevoli, ma ci si adegua: a volte nel cen-tro del paese, a volte nella periferia; altre volte vicino ad un cimitero: ma non si avverte la paura, anzi ci sen-tiamo vicini a chi è nell’aldilà! E’ arrivato il momento di partire. Altre piazze mi a-spettano, ma tornerò presto
Vita da giostraio
Oro, petrolio, minerali preziosi: l’Africa, che ne è ricca, pa-ga a tutt’oggi il prezzo più alto, in termini di sfruttamento e disparità sociale. Il mercato del cacao non è paragonabile per dimensioni a quello di altre commodity fondamentali per il sostenimento del Pianeta, eppure alimenta i profitti dell’industria dolciaria internazio-nale e contribuisce a mantenere a galla economie ancora prevalentemente agricole come quella ivoriana. Dal 28 no-vembre scorso il prezzo del cacao quotato sui mercati di Londra e di New York è arrivato a salire del 20%. Al tempo stesso, a seguito dello stop alle esportazioni, migliaia di col-tivatori non sanno dove immagazzinare il raccolto e si ve-dono costretti a praticare prezzi sempre più bassi. La Costa d’Avorio produce in media 1,34 milioni di tonnellate di ca-cao l’anno, circa il 40% della produzione mondiale. Il cacao è un pilastro dell’economia del Paese. Il settore è stato forte-mente penalizzato dal limbo politico che la Costa d’Avorio
ha attraversato in seguito alla guerra civile del 2002/2003. In Costa d’Avorio nel settore del cacao sono coinvolti quasi 1 milione di produttori. Nel 2009, sotto la pressione della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, la Costa d’Avorio ha liberalizzato il set-tore del cacao. Grazie al sistema attuale, il governo an-nuncia un prezzo ufficiale durante la stagione del raccol-to, ma viene utilizzato solo come indicatore, e i prezzi reali sono determinati dal mercato interno. C’è anche un problema minorile. Nelle comunità rurali della Costa d’Avorio, come molti altri Paesi del mondo, è comune che i bambini aiutino la famiglia nel lavoro dei campi, ma può anche succedere che siano impiegati al di sotto dell’età consentita per effettuare lavori pesanti o perico-losi, nelle piantagioni di cacao, caffè o altre coltivazioni d’esportazioni. Sono coinvolti sia bambini ivoriani sia bambini migranti o trafficati provenienti dal vicino Bur-kina Faso, da Mali, Benin e Togo.
Marco B. & Lorenzo M.
COLTIVATORI SEMPRE PIÙ SFRUTTATI
Raoul H.
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Ehi raga sono un coetaneo
di terza media e da ben due
anni faccio parte del CCR:
vi assicuro che è una bella
esperienza, che mi permette
di esprimere sempre ciò che
penso e di capire un po’
meglio i problemi legati al
nostro Territorio. Anche
quest’anno sul “Cuore della
scuola” c’è lo spazio per
notizie e informazioni. Tut-
ti possono scrivere e inviare
domande in redazione o
partecipare agli incontri del
CCR, è necessario solo
l’autorizzazione scritta dei
genitori.
Vi ricordate il filmato gira-
to a Zibido dal Consiglio
Comunale dei Ragazzi di
cui vi abbiamo proposto la
visione durante la festa
“abbiamo diritto a una gior-
nata!” in giugno? Bene!
Abbiamo mantenuto le pro-
messe ed eccoci qui ad in-
formarvi sulle ultimissime
novità: già gli anni passati
il Consiglio Comunale dei
Ragazzi si era occupato dei
parchi e della loro situazio-
ne a volte decisamente pre-
caria. Noi abbiamo continu-
ato a migliorare i nostri
parchi, infatti, quest’ anno
abbiamo come prima co-
sa sostituito i vecchi e
noiosi cartelli di divieti,
posti nei parchi, con altri
nuovi graficamente più ac-
cattivante. Abbiamo già
costruito un prototipo, un
cartello a forma di albero,
dove nella chioma delle
immagini illustrano con
didascalie ciò che si può
fare e ciò che non si può
fare. Questo cartello è già
stato mostrato ai miei com-
pagni della scuola primaria
il 20 novembre, giorno dei
diritti dell’ infanzia. Era
presente il Sindaco che è
intervenuto, per dire che è
una bella idea e ha in parti-
colare apprezzato la grafi-
ca.
Questo primo cartello, ov-
viamente, verrà riprodotto
in ferro e posto nel parco di
via Matteotti, nel quale è
permesso fare alcune attivi-
tà come: studiare, fare un
pic nic, giocare a calcio,
giocare con gli aquiloni
ecc... Secondo me questa è
una idea molto valida,che
serve a noi ragazzi a perce-
pire i divieti, non come un
nemico ma come regole che
c i f a n n o c a p i r e
l’importanza di rispettare la
natura.
Inoltre a scuola tutti i ra-
gazzi hanno potuto, con
l’aiuto degli insegnanti,
leggere la Convenzione dei
diritti dell’infanzia.
Ogni classe ha lavorato su
uno dei Diritti e l'unione di
tutti gli elaborati consentirà
la realizzazione di una Car-
ta dei diritti dell'infanzia
scritta da noi ragazzi e che
verrà poi esposta nello spa-
zio della scuola\CCR in
Terre di Zibido.
Questa è la prima novità
riguardante il C.C.R., ma ce
ne saranno molte altre inte-
ressantissime e intriganti.
Non posso fare altro che
salutarvi e dirvi.... ALLA
PROSSIMA RAGA!!!
Davide G.
3F
CCR, LAVORI IN CORSO NEI PARCHI DI ZIBIDO
Cambia il volto della scuola
secondaria superiore, formal-
mente riorganizzata per pro-
porre una migliore offerta
formativa: meno indirizzi di
studio, orario scolastico ri-
dotto, potenziamento di in-
glese e delle materie scienti-
fiche.
Ma vediamo nei dettagli i
punti fondamentali della ri-
forma scolastica, profonda-
mente voluta dal Ministro
dell’istruzione Maria Stella
Gelmini.
Il liceo da sempre ha offerto
una formazione di base mol-
to ampia, utile alla continua-
zione degli studi e adatta ad
agevolare l’ingresso nel
mondo del lavoro.
Con la nuova riorganizzazio-
ne, i licei sono passati da
quasi 450 indirizzi a soltanto
sei: classico, scientifico, lin-
guistico, artistico, scienze
umane, musicale e coreutico.
Sono stati introdotti percorsi
di stage molto interessanti
che permettono di fare espe-
rienze lavorative direttamen-
te sul campo; un rafforza-
mento della parte scientifica
e delle lingue straniere, con
l’insegnamento obbligatorio
di almeno 99 ore annuali ed
eventualmente di una secon-
da lingua straniera.
Seguono gli istituti tecnici,
che hanno sempre portato ad
avere una formazione di ba-
se, necessaria all’inserimento
nel mondo delle professioni e
all’ingresso in università.
Questi si dividono in 2 setto-
ri, economico e tecnologico,
e 11 indirizzi. Sono previste
più ore di laboratorio, stage e
tirocini per cui gli studenti si
alternano tra scuola e lavoro.
Per finire, gli istituti profes-
sionali permettono di colle-
gare il mondo dell’istruzione
con quello dell’ impiego.
Con la nuova riforma si ridu-
cono i 5 settori a solo 2 e i 27
indirizzi a 6.
Il settore dell’industria e
artigianato, che comprende:
- produzioni artigianali e
industriali
- servizi per la manutenzione
e l'assistenza tecnica.
Il settore dei servizi invece
comprende:
-gli indirizzi dei servizi per
l'agricoltura e lo sviluppo
rurale,
-dei servizi socio-sanitari,
-dei servizi per l'enogastro-
nomia e l'ospitalità alber-
ghiera
-dei servizi commerciali.
Tra questi istituti rientrano il
sistema di Istruzione e For-
mazione Professionale (IFP)
e gli ENAIP che rilasciano
una qualifica riconosciuta a
livello nazionale a seguito di
tre anni, la quale permette di
proseguire gli studi o di en-
trare molto rapidamente nel
mondo del lavoro.
A seguito di questa descri-
zione, per la quale ci siamo
molto documentate, siamo
dell’idea che troveremo isti-
tuti più efficienti e organiz-
zati, tuttavia solo l’anno
prossimo potremo esprimere
giudizi più completi poiché
saranno da noi direttamente
sperimentati.
Erica S. e Deborah T.
Un tuffo nella riforma della scuola superiore.
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La polisportiva di Zibido San Giacomo ha inaugura-to un’iniziativa interessan-te: un album contenente le foto di coloro che pratica-no sport all’interno della polisportiva. Gli sport contenuti nell’album sono: calcio, karate, basket, pal-lavolo. L’iniziativa, avviata lo scorso anno, ha avuto suc-cesso e quindi è partita una seconda edizione, più r i cca e comple t a : quest’anno c’è tutta la po-lisportiva mentre prima c’era solo il calcio. Ogni sport comprende diverse categorie di sporti-vi, suddivisi per età, ma anche gli allenatori e i dirigenti sportivi. L’album costa 3 euro, contiene 5 pacchetti di figurine in omaggio e si trova solo a Zibido S. Gia-como; le figurine si trova-no anche a San Pietro e nelle altre frazioni di Zibi-
do. Un pacchetto costa 60 cent. e contiene 6 figurine. L’album comprende oltre 350 figurine tra tutti gli sport, per un totale di 50 pagine. Gli sport più prati-cati sono il calcio e la pal-lavolo, ai quali hanno de-dicato più pagine, mentre il basket e il tennis hanno uno spazio ridotto. Il calcio ed è diviso in “Scuola calcio” (bambini piccoli), “Pulcini” (2002, 2 0 0 1 , 2 0 0 0 ) , “Esordienti” (1999, 1998), “Giovanissimi”(1997,1996),”Allievi” (1995 a 1991), “Prima squa-dra” (1991 in poi). La pallavolo è suddivisa in “Minivolley livello 1”, “Minivolley livello 2”, “Under 13”, “Under 14”,” Terza divisione” e “Seconda divisione”. I ragazzi vengono fotogra-fati mentre indossano la divisa ufficiale. Il livello di Karate si nota
buone condizioni i luoghi nei quali si praticano gli sport a Zibido San Giaco-mo. Anche se non fate la colle-zione delle figurine vi invitiamo a praticare lo sport perché ci si diverte e se si pratica un’attività fisica ci si mantiene in forma e in salute.
Nicolas N. Lorenzo P.
Alessandro P., Esslam
F., Alessio C.
I F
dal colore della cintura indossata, che cambia in funzione alle abilità e al periodo di tempo di prati-ca della disciplina. Le pagine dedicate al ba-sket comprendono la cate-goria “Aquilotti”, che in-clude i ragazzini delle scuole elementari, e i “Senior”, ovvero gli adul-ti. L’album è stato creato dal direttivo della polisportiva di Zibido San Giacomo, per volontà della sig.ra Belloli, assessore alla co-municazione, politiche giovanili e sportive di Zi-bido San Giacomo. È una bella soddisfazione trovarsi nei pacchetti di figurine? Ebbene si! Per i nostri intervistati, sia grandi che bambini più piccoli, è un orgoglio. Le figurine sono state cre-ate per far pubblicità alla polisportiva. Inoltre con il ricavato si manterranno in
Album dello sport per Zibido
Tra i tanti sport che ci so-no a Zibido, quello che interessa di più le ragazze è la pallavolo. Ora vi raccontiamo una nostra lezione: entrate in palestra andiamo negli spogliatoi a cambiarci. Indossiamo pantaloncini corti, una maglietta con la scritta New Eagles, il no-me della squadra, e le gi-nocchiere. Iniziamo il riscaldamento che consiste in alcuni giri di corsa, esercizi vari che terminano con gli addomi-nali, veramente faticosi! In seguito iniziamo il vero
e proprio allenamento: ognuna di noi si mette davanti al muro e comin-cia a palleggiare. Dopo 60 palleggi, iniziamo con i bagher, facciamo molta fatica, bisogna stare atten-te a piegare le gambe e a non muovere le braccia, cose che spesso ci dimen-t i c h i a m o e c h e l’istruttrice, Laura, ci ripe-te mille volte. Poi ci di-sponiamo a coppie scelte da noi e Laura ci dà una dimostrazione degli eser-cizi che dobbiamo com-piere. Mentre noi li svolgiamo
lei passa di coppia in cop-pia per correggerci e dar-ci consigli utili per miglio-rare. Dopo aver concluso questi esercizi siamo veramente stanche, ma l’allenamento non è ancora finito. A questo punto c’è la par-te che preferiamo, quella che prevede la preparazio-ne alla partita. Ci disponiamo nel campo in sei, le posizioni sono stabilite da Laura in base alle capacità che ognuna di noi ha. Alla fine della partita ci salutiamo e corriamo negli
spogliatoi a cambiarci. La pallavolo è uno sport che richiede impegno e con-centrazione,ma è anche un divertimento.
Federica, Aurora ,
I F
Una lezione di pallavolo
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Pesca: che passione!!!
Ciao, siamo dei ragazzi della scuola media e abbiamo una passione comune: la pesca sportiva. Chi abita a Zibido e vuole praticare questo sport può recarsi ai laghi Carcana. Quest’attività è molto di-vertente, anche se è ne-cessaria una certa dose di pazienza. Generalmente noi preferiamo pescare nei giorni infrasettimanali perché nei week-end il
posto è affollato. Di solito peschiamo trote o carpe. Alcune volte ci fermiamo a mangiare tutti insieme i pesci che abbiamo pesca-to, facendo una grande grigliata. La tecnica più semplice per pescare pre-vede l’uso del cucchiaino, anche se i più bravi prefe-riscono pescare con il gal-leggiante, utilizzando la camola o i mashmellow come esca. Se si prende un pesce di grandi dimen-sioni bisogna recarsi all’ingresso per pesarlo: se supera un certo peso si ottiene un premio che vie-ne estratto a sorte, facendo girare la ruota della fortu-na. Si potrebbe vincere anche uno spumante, col quale festeggiare la giornata pescosa!
Vi invitiamo a visitare i “Laghi Carcana”, ottimo luogo per passare del tem-po in compagnia e a con-tatto con la natura. Ricordate che gli orari di apertura sono dalle 7 alle 18 (sabato, domenica e festivi dalle 6 alle 18) e potrete arrivarci facilmen-
te grazie alla pista ciclabi-le che collega Zibido S. G. a S. Pietro Cusico. Mi raccomando andateci, perché è molto diverten-te... Buona pesca a tutti!
Mattia C, Daniele D,
Alessio B, Stefano T.
Quasi il 50% dei ragazzi di prima media ha un profilo su facebook; com’è possibile? Se l’età minima per facebook è 13 anni perché si sente il bisogno di falsificare i propri dati anagrafici pur di essere su facebook? Chi agisce in questo modo, oltre a non rispettare la legge, può incorrere in tanti pericoli: se si pubblica la propria foto e si accetta l’amicizia di persone sconosciute solo per il vanto di avere molti contatti, c’è il rischio di essere contattati da persone con cattive intenzioni, certamente diverse dall’amicizia. Se poi in bacheca si scrivono
cose personali, come per esempio che si è in casa da soli o si percorrono tratti di strada isolati, bisogna considerare che chiunque può leggere il commento e approfittare dell’informazione. Ma, a parte i pericoli, ci sono anche mo l t i vantaggi: si può chattare con gli amici, c o n t a t t a r e persone che non si vedono da molto tempo o che a b i t a n o d a l l ’ a l t r a parte del mondo, si può g i o c a r e , c e r c a r e p e r s o n e
famose, etc… Facebook è stato fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harva rd : a l l ’ i n i z i o avrebbe dovuto essere un social network per l’università di Harvard. Successivamente Mark ne fece una rivisitazione
facendo conoscere il sito a t u t t o i l m o n d o , raccontando una storia d’amore. Grazie a questa intuizione Mark è diventato miliardario: nel 2010 arrivò ad avere 6,9 miliardi di dollari e donò 100 milioni a un’ associazione per sostenere l’istruzione pubblica del New Jersey. Nel 2009, è stato pubblicato i l l ibro “Miliardari per caso” in cui viene descritta la vita di Mark Zuckerberg e la nascita di Facebook, libro che ha ispirato il film “The Social Network”, uscito nel 2010.
Claudia e Giulia -
IF & IH
Facebook: una tentazione anche per i più giovani
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Aggiungi un posto a… pagina
Vi voglio raccontare di tre miei compagni che in que-sti anni di scuola mi hanno toccato il cuore con la loro simpatia e hanno rallegra-to le nostre lezioni. F.M. ,D. S. e M. C. sono tre comici unici al mondo, inizierò con F. M. Tanto per cominciare lui parla con una sintassi che conosce solo lui, una sin-tassi che la nostra maestra definisce sicula. Ad esem-pio,per chiedere di andare ai servizi, lui dice: "In bagno devo andare". Sia-mo in quinta elementare, ma lui pronuncia male ancora alcune parole. Im-maginate che risate quan-do ha chiesto alla maestra d i a b b a s s a r e i l "caciolifero", o quando Taranto è diventato Taran-tola. Durante una lezione sull'Irlanda, invece, dopo che la maestra aveva detto che S. Patrizio visse nel v secolo, F. M. ha chiesto se era ancora vivo. Durante una lezione di scienze in-vece ha definito le piastri-
ne della croste. Quando dico che è nato comico, non lo dico tanto per scherzare… Pensate che già alla scuola materna si addormentava con la faccia sul piatto durante la mensa e le sue povere maestre lo traspor-tavano in braccio sulla sua brandina. Già dalla mater-na era così simpatico per le sue guanciotte e le sue marachelle che le maestre
lo chiamavano scoiattolo. Adesso vi parlo di D. S. Comincerò raccontandovi che, visto che l’anno pros-simo andremo alle scuole medie, abbiamo iniziato a conoscere un po’ i profes-sori e D. S. ha chiamato il prof. Passarella prof Pape-rella, e questo è il meno! Un giorno stavamo scri-vendo il riassunto di un capitolo dei “Promessi sposi” che avevamo appe-
Il cuore della scuola si apre a tutte le classi dell’istituto comprensivo. Coloro che desiderano proporre un articolo o, semplicemente, condividere un pensiero possono proporre il proprio elaborato alla redazione, anche inviandolo per posta elettronica all’indirizzo [email protected]
In questo numero ospitiamo un divertentissimo elaborato proposto dalla V E di Lacchiarella. L’insegnante di classe, Rossella Ghiselli, ha proposto ai propri alunni di realizzare una composizione in “stile umoristico”. Quello che ne è venuto fuori è un elaborato raffinato, scorrevole e molto divertente.
La redazione de “il cuore della scuola” è lieta di ospitare l’articolo realizzato da Federica C. e dalla classe V E. Rivolgiamo a tutti un caloroso invito a inviarci nuovi articoli da pubblicare sul giornalino della scuola.
La Redazione
na letto insieme. Lui ha scritto un riassunto inven-tato, un riassunto comicis-simo che aveva ideato so-lo nella sua mente. Quan-do la maestra ce l’ha letto siamo scoppiati tutti dal ridere perché era impossi-bile resistere. Sempre nella nostra classe c’è un bambino che vive in un mondo tutto suo, M. C. Lo riconosci da un chilo-metro di distanza con la sua cartoleria ambulante: sul suo banco ci sono mi-nimo sei astucci, ma den-tro non c’è niente che gli serva veramente. Infatti, quando la maestra dice di prendere una penna , lui ci mette così tanto tempo a cercarla, che lei,disperata per la lunga attesa, gliela presta. Questa è la mia diverten-tissima classe, una classe da sballo!
Federica C.
e la Classe 5E
U n a c l a s s e … . . . d a s b a l l o ! ! !