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Anno I - N°7

Tishrì - Cheshvan 5774 Ottobre 2013

IL BOLLETTINOIL BOLLETTINOIL BOLLETTINOIL BOLLETTINO DELLA DELLA DELLA DELLA COMUNITACOMUNITACOMUNITACOMUNITA’’’’ EBRAICA !EBRAICA !EBRAICA !EBRAICA ! Nel mese di Settembre abbiamo editato il primo numero speciale del Bollettino dedicato alla ricorrenza di Succhot . Ad esso è stato associato un inserto, del nostro rabbino Capo, di approfondimenti sul significato della Festa e delle relative regole. Il mese dei Mo’adim è stato, quest’anno, particolarmente impegnativo poiché Rosh ha-Shanà e Succoth sono cadute di Giovedì; tre volte abbiamo avuto tre giorni consecutivi di mo’ed. Altra particolarità è stata la precocità stagionale; bisogna infatti risalire nel tempo di 11 anni per trovare una analogia: nell’anno 2002 Rosh ha-Shanà si verificò il 7 Settembre. L’estate, protrattasi oltre i limiti di calendario, ci ha regalato un Settembre inusuale anche dal punto di vista meteorologico e la succhà, quest’anno, non è stata bagnata dalla pioggia, evento abbastanza consueto ed apprezzato a Livorno. Ma, come sempre, da Sheminì Azzeret abbiamo iniziato a chiedere la pioggia: “Masshiv ha-ruach umorid ha-ghèshem” e..tre giorni dopo siamo stati esauditi! Domenica 29 Settembre, Giornata Europea della Cultura Ebraica, data posticipata quest’anno per i Mo’adim, il tempo è rapidamente peggiorato e nella mattinata, sulla nostra città, si sono abbattute due vere “bombe d’acqua” tra le 10.00 e le 12.30. La manifestazione si è comunque svolta con successo nel pomeriggio sotto la tensostruttura di Via Micali (vedi dettaglio in Eventi). La redazione si scusa per il ritardo con cui uscirà il numero di Ottobre del Bollettino ma speriamo nella comprensione dei nostri lettori, che vorranno tener conto degli impegni sopra ricordati.

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Ci giunge ora notizia telefonica del grave lutto che ha colpito la famiglia Bedarida per la morte di David, z.l., a causa di un tragico, quanto banale, incidente stradale. Non abbiamo parole; vediamo il volto di David, il suo fare schivo e riservato. Ricordiamo la sua grande cultura, non solo professionale, la sua disponibilità ed impegno verso gli altri che, ancora, continuava con entusiasmo. Siamo costernati, tutti noi, perché ognuno, nella cheillà, ha il suo ricordo di un ieri, più vicino o lontano, con lui. “…i giorni dell’uomo sono brevi come quelli dell’erba e la sua fioritura dura come quella di un fiore del campo; poiché basta che un alito passi su di lui ed egli non c’è più…” (Salmo 103)

- ATTIVITA’ GIOVANI & TALMUD TORA’ -

Inizio l’anno scolastico 5774 del Talmud Torah! Eccoci tutti pronti; riprendiamoriprendiamoriprendiamoriprendiamo dopo le vacanze, dopo le Feste ed i pranzi (ne avete fatti molti anche voi) il nostro studioil nostro studioil nostro studioil nostro studio....

Ecco il quadro delle attività didatticheEcco il quadro delle attività didatticheEcco il quadro delle attività didatticheEcco il quadro delle attività didattiche sia per sia per sia per sia per i i i i giovani sia per gli ….adultigiovani sia per gli ….adultigiovani sia per gli ….adultigiovani sia per gli ….adulti ::::

Attività Didattiche Anno 5774

domenica ore 11 -12.30 lezioni di Talmud Torà locali della scuola domenica ore 11 -12.30 lezioni di ebraico (Rachel Didi) sala del Benè Akiva domenica ore 11 - 12.30 lezioni di Talmud (Rav Didi) biblioteca Con inizio 15 ottobre martedì ore 17 - 18,30 lezioni di Talmud Torà locali della scuola mercoledì ore 17 - 18.30 lezioni di Talmud Torà locali della scuola giovedì ora da stabilire corso di lingua ebraica (A. Gottfried) biblioteca

sabato prima di Minchà lezione di Torà (Rav Didi) sala Lampronti sabato tra Minchà e Arvit lezione di Rav Didi sala Lampronti

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LLLL’incontro’incontro’incontro’incontro iniziale con ragazzi e genitori si è già tenutoiniziale con ragazzi e genitori si è già tenutoiniziale con ragazzi e genitori si è già tenutoiniziale con ragazzi e genitori si è già tenuto Domenica 22 settembre Domenica 22 settembre Domenica 22 settembre Domenica 22 settembre (seguito da un pranzo in Succà(seguito da un pranzo in Succà(seguito da un pranzo in Succà(seguito da un pranzo in Succà);););); le lezioni, fino a metà Ottobre, si terrannole lezioni, fino a metà Ottobre, si terrannole lezioni, fino a metà Ottobre, si terrannole lezioni, fino a metà Ottobre, si terranno solo la Domenica mattina. Poi inizierà la cadenza di tre lezioni settimanali.solo la Domenica mattina. Poi inizierà la cadenza di tre lezioni settimanali.solo la Domenica mattina. Poi inizierà la cadenza di tre lezioni settimanali.solo la Domenica mattina. Poi inizierà la cadenza di tre lezioni settimanali.

Con l’occasione vi auguriamo di mantenere impegno e rendimento

dello scorso anno.E c c e z i o n a l e !!

- ATTIVITA’ della COMUNITA’ -

• Il Consiglio Nel mese di Settembre non si sono tenute Riunioni di Consiglio, e sono stati portati avanti i progetti e le pratiche in corso nei giorni (pochi) non festivi. In particolare ricordiamo : - Preparazione aree del Cimitero Monumentale

per ospitare il cantiere per il Restauro Conservativo dei muri di cinta. Sono stati resi praticabili sia i viali principali sia le aree adiacenti le mura, tramite taglio della vegetazione spontanea cresciuta in quantità incredibile. Lo smaltimento non sarà problema di facile soluzione, considerando la presenza del cantiere e le dimensioni del cancello che non consente l’ingresso di camion di dimensioni adeguate alla quantità tagliata. Con il mese di Ottobre, comunque, la Ditta CLC ha iniziato i lavori del restauro.

- Nel mese di Agosto è stata effettuata catalogazione ed immissione in rete di un primo lotto di volumi del ‘600 della Biblioteca del Talmud Torà di Livorno.

La catalogazione, e la relativa immissione in “Indice”, è stata effettuata secondo le Norme REICAT, con lo standard SBNA, come previsto

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da ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane). In poche parole ICCU prevede, nella descrizione, la translitterazione in caratteri latini, senza vocali, del titolo ebraico. Le note descrittive del volume (editore, autore, data, caratteri, città di pubblicazione etc..) sono in italiano. Per una migliore comprensione, il “secondo titolo” nella griglia è stato usato per ripetere il titolo translitterato vocalizzato in caratteri latini. Con questo sistema sono stati immessi in Indice #56 schede di altrettanti volumi. Queste 56 schede sono state duplicate sul Polo Locale della Provincia di Livorno. In questo caso la “descrizione” é in caratteri ebraici ed è stato utilizzato il “secondo titolo” per la traslitterazione vocalizzata. Autore, editore, luogo, anno di pubblicazione e descrizione sono in italiano. E’ stato seguito questo procedimento per avere già pronta la scheda in caratteri ebraici, qualora venisse accettato da ICCU la catalogazione in Indice secondo questo sistema.

- Sempre in Agosto, prima dei Mo’adim, è stata effettuata una manutenzione straordinaria della Sinagoga.

E’ stato revisionato l’impianto elettrico e sono state sostituite le lampadine bruciate dei lampadari; questa banale operazione risulta estremamente impegnativa richiedendo l’asportazione delle poltroncine centrali per consentire l’ingresso di una gru, con cestello, per raggiungere la volta e sostituire le lampade. Sono state, anche, revisionate 39 poltroncine del matroneo che ,avendo la “seduta” con l’impiallacciatura rotta, risultavano inutilizzabili.

- Si è tenuta una seconda riunione della Commissione Sociale che sta

analizzando le situazioni degli iscritti sussidiati dalla Comunità. - L’Avv. Bassano,z.l., iscritto alla Comunità di Milano ma abitante da anni a

Livorno, ha nominato come suo erede la Comunità di Livorno. Essendo trascorsi diversi mesi dalla sua scomparsa, si stanno sollecitando

legali/notai per definire l’entità della eredità e delle passività. Sarà così possibile deciderne la relativa accettazione.

- La prossima Riunione di Consiglio, anche se non ancora convocata per

impegni di lavoro all’estero del Presidente, sarà verosimilmente tenuta nella 3° settimana di Ottobre

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• MISCELLANEA MISCELLANEA MISCELLANEA MISCELLANEA EVENTIEVENTIEVENTIEVENTI & & & & INFORMAZIONI INFORMAZIONI INFORMAZIONI INFORMAZIONI Vi forniamo qui, una rapida carrellata degli eventi del mese di Settembre che sono quasi tutti, ovviamente, legati ai Mo’adim : - 18 Settembre, dopo Arvit del primo giorno

di Succoth, una quarantina dei nostri iscritti hanno adempiuto la mitzvà di consumare i pranzi in Succà, in modo particolare la prima sera. La cena inaugurale, svoltasi alla presenza del Rabbino Capo, è stata organizzata dal Consiglio. Seguendo l’uso sefardita, il Qiddush è stato recitato in piedi, dopo aver detto “le-shev ba-succhà” ci siamo seduti ed è stato recitato “She-hechejanù”.

Menù e qualità sono state all’altezza della ricorrenza : antipastini – lasagne – tagliatelle – carne – frittata (per i vegetariani) – contorni - dolcetti e caffè.

Ottima convivialità e chiusura con una “Birkàth hamazòn” cantata a più voci! - 19 Settembre, dopo Musàf, Qiddush offerto da Adei-Wizo. Anche in questo

caso la capienza della Succà è stata messa a dura prova. - 22 Settembre, Domenica di chol ha-moed, dopo la preghiera di Shachrith

incontro con gli studenti del Talmud Torà ed i loro genitori. Alla presenza di Rabbino, kazan e Presidente è stato definito: programma – cadenza e date dei Corsi del nuovo anno scolastico. E’ seguito il pranzo dei ragazzi in Succà, preparato da Yael Techiouba. Dopo aver ascoltato le spiegazioni di Leone, sul significato della Festa, gli studenti hanno festeggiato anche il compleanno di Shaul Didi, con la torta preparata da sua mamma Rachel.

- 22 Settembre a sera, pranzo in Succà

organizzato da Adei-Wizo, a cui è stato associato quello dei giovani. Presenze molto numerose; si parla di oltre 60 partecipanti e di momenti di vera allegria (come deve essere per Succhot).

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- 29-30 Settembre, Incontro per la Pace a Roma: “Il coraggio della speranza” – Religioni e Culture in dialogo. 27° Edizione, organizzata dalla Comunità di S. Egidio. La Comunità, nelle figure del Presidente e del Rabbino, era stata invitata a partecipare all’evento. Il Convegno si é articolato su 32 sezioni a tema e si è concluso, Martedì 1° Ottobre, con la cerimonia della Preghiera per la Pace in luoghi diversi, secondo le varie religioni, e con l’accensione di candelabri, nel punto di raduno, in Campidoglio. Hanno partecipato ufficialmente 22 esponenti dell’ebraismo mondiale di cui 5 italiani. Il nostro rabbino Capo, Rav Didi, si è recato all’incontro, ed ha avuto modo di incontrare Papa Francesco (vedi foto).

- 29 Settembre, Giornata Europea della Cultura

Ebraica dedicata a “Ebraismo e Natura”. Le condizioni meteorologiche, specialmente al mattino, non hanno favorito la manifestazione. Le visite guidate a Cimitero – Sinagoga – Museo, sono andate praticamente quasi deserte. Si è reso necessario modificare, anche, la logistica di Via Micali per rendere possibile lo svolgimento del programma pomeridiano. Sotto la tensostruttura dell’asilo, è stato possibile ospitare un discreto numero di partecipanti tra i quali era presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Tredici. Gli intervenuti hanno ascoltato, con interesse e domande, gli interventi del Presidente, Vittorio Mosseri (che ha letto anche l’introduzione al Tema di Rav. Didi), del Consigliere delegato alla Cultura, Guido Servi, e la organica trattazione di Daniele Bedarida, Consigliere Ucei.

Particolare apprezzamento è stato riservato al successivo spettacolo di chiusura “L’uomo è un albero del campo” di Eyal Lerner: narrazione, canti, flauto e chitarra si sono alternati in un programma sviluppato dall’Artista appositamente per la nostra manifestazione.

Il programma, basandosi sui giorni della creazione, si agganciava ai temi della natura, intesa come “creato”, sia nella narrazione sia nelle canzoni, selezionate tra pezzi israeliani degli anni ’70, klezmer ed yiddish. Senza parlare del coinvolgimento del pubblico ed i “bis” richiesti a gran voce.

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Una chiusura della Giornata molto apprezzata, come il vasto campionario di dolcetti della tradizione ebraica libico-livornese, offerti ai partecipanti. - 29 Settembre, GECE a Pitigliano: “La Piccola Gerusalemme” ci informa che il numero dei partecipanti è risultato inferiore agli anni precedenti a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la giornata. Sono intervenuti, comunque, molti stranieri, alcune coppie di israeliani e,

tra le Autorità, erano presenti il Sindaco, Vicesindaco, Assessore alla Cultura e la Redattrice della Rivista MITUP. Le presenze sono state valutate in circa 400 persone.

Vediamo ora gli avvenimenti programmati per il mese prossimo…. pardon, per il mese in corso: - 7-8 Ottobre San Rossore, la Comunità di Pisa

segnala l’incontro ”PISA NON DIMENTICA” per ricordare la Promulgazione delle Leggi Razziali del 1938. La Manifestazione in sé, articolata su due giorni, appare di sicuro interesse e, considerando gli oratori presenti, di alto livello.

- 16 Ottobre Roma,la Segreteria UCEI comunica,

ed invita, alla Manifestazione per il 70° Anniversario della Razzia degli ebrei di Roma.

La Cerimonia si svolgerà al Tempio Maggiore alla

presenza del Presidente della Repubblica, del Sindaco di Roma,

del Rabbino Capo e del Presidente della Comunità Ebraica. - Ultima informazione è relativa alla prossima Riunione di Consiglio che, anche

se non ancora convocata, dovrebbe tenersi entro la 3° settimana di Ottobre.

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- LE PAGINE delle TRADIZIONE -

Riceviamo dal nostro Rabbino capo, Rav Didi, con la collaborazione di Anna Pesaro, un articolo in memoria del gran Rabbino Rav Ovadia Yosef, z.l. i cui funerali si sono appena svolti a Gerusalemme alla presenza di oltre 700.000 persone. Ci siamo permessi di reimpaginare, correggere alcuni refusi ed aggiungere una foto della folla “oceanica” che ha partecipato alla cerimonia funebre.

RAV OVADIA’ YOSEF Tre giorni fa è stato fatto il funerale più grande della storia ebraica dall’inizio della diaspora, cioè da più di duemila anni. In tutta la Bibbia è scritto solo poche volte che tutto il popolo ha pianto per un lutto, come fu per Mosè ed Aaron. Secondo la polizia più di 850.000 persone (qualcuno a scritto anche 1.000.000) erano presenti al funerale di Rav Ovadià Yosef. Decine d’autobus non sono riusciti ad entrare nella città chiusa. Chi voleva essere presente, ha dovuto percorrere a piedi chilometri per raggiungere il luogo del funerale. Si può dire che Rav Ovadià Yosef è stato il rabbino principale, il più importante ed il più attivo negli ultimi secoli. Ho avuto il privilegio di frequentare la Yeshivà Porat Yosef, nella città vecchia, dove lui aveva studiato insieme a grandi maestri quali: Rav Caduri , anziano e famoso cabalista che ci ha lasciato circa dieci anni fa - Rav Mordechai Eliahu z”l che è stato Rabbino capo d’Israele - Rav Bacshi Doron anche lui Rabbino Capo d’Israele. Ho seguito, a suo tempo, le sue lezioni settimanali, oltre a quelle che teneva nella yeshivà. I miei Maestri più illuminati avevano tutti studiato con lui. Da loro ho appreso molte storie che mi hanno fatto capire la profondità del suo pensiero che gli dava la forza di risolvere i problemi scegliendo, sempre, il lato più permissivo dell’alahà. Un po’ di storia: Nato come Ovadia Ovadià, cambiò il cognome in Yosef, in onore del Rav Yosef Caro, autore dello “Shulhan Aruh”. Nacque a Bagdad nel 1920; la famiglia fece l’alia’ quando lui aveva quattro anni e si stabilì a Gerusalemme. Il padre, un uomo semplice, aprì un negozio di alimentari. Lo mandò a studiare nella Yeshiva Porat Yosef presso Rav Hadaia, che aveva intuito la capacità di apprendere del ragazzo. Si racconta che quando era adolescente, il padre gli chiese di aiutarlo in negozio.

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Poiché il ragazzo non poteva più frequentare le lezioni, Rav Ezrà Attia, capo della Yeshivà, andò dal padre per fargli cambiare idea. Ricevuta una rispose negativa, si presentò egli stesso in qualità di aiutante affinchè Ovadià potesse continuare gli studi. Finalmente ne ebbe il consenso. Amante dello studio, non si concesse mai distrazioni. Cominciò a scrivere i suoi commenti all’età di nove anni, pur essendo deriso dai compagni che lo accusavano di non essere in grado di interpretare le scritture. Come insegnante consigliava di cominciare a scrivere presto, per essere abituati alla composizione :“In fondo io ho scritto 40 libri e loro nessuno! ” diceva, quando raccontava questo episodio. All’età di 17 anni, nel 1940, pubblicò il suo primo libro. A 20 anni si laureò Rabbino e Dayan. Nel 1947 fu gettata una bomba sulla Yeshivà. L’economo mi raccontò, che tutti gli studenti si precipitarono fuori. L’insegnante contò gli allievi e notò che Rav Ovadià non era fra loro. Rientrò per cercarlo e lo trovò intento a studiare, illeso. Seppero dopo che la bomba era caduta nella cisterna dell’acqua spegnendosi. Il ricordo di questo episodio è rimasto nella memoria della Yeshivà. Lo stesso anno fu mandato in Egitto in qualità di Dayan (giudice). Nel ‘50 tornò in Israele, dove fu nominato Rabbino capo di Tel Aviv ed in seguito Rabbino capo dello stato di Israele. Per le sue opere (ha scritto 51 libri fondamentali per l’ebraismo) ricevette nel 1970 il “Prass Israel ”, il premio più importante del governo israeliano. Ha creato il gruppo politico “Shas”, divenuto il terzo partito per importanza in Israele. La sua dedizione allo studio dell’alahà, lo aveva portato alla risoluzione di molti problemi come quello delle “Agunot”, le donne legate ad uomini che erano stati dichiari dispersi durante la guerra del Kippur. Ha accettato nell’ebraismo gli Etiopi considerandoli membri della tribù di Dan. Era il Rabbino più amato dagli studenti: Nessuno poteva, ne osava, interrompere le sue lezioni. L’unica volta che accadde entrò un suo aiutante con un foglio e capimmo, immediatamente, che qualcosa di veramente grave era avvenuto. Dopo che ebbe letto il messaggio, ci dette la notizia che Isaac Rabbin era stato ferito: “Ora leggeremo dei salmi per la sua completa guarigione” fu il suo commento. Ricordo di aver pregato con lui nella sua sinagoga, dove non c’erano posti privati. Scelsi un posto di fronte a lui e notai la presenza di molti famosi cantori. Finita la Tefillà, il mio vicino mi raccontò che preferiva cantare in quel Tempio, perché al Rav piaceva la sua voce, anziché andare a officiare all’estero, dietro compenso. Dopo la preghiera, lo accompagnammo casa, dove rispose a tutte le nostre domande. La sua lezione più famosa era quella di mozzè shabbat, che veniva messa in onda via satellite. La sua casa era sempre aperta; chiunque poteva incontrarlo senza appuntamento e parlare con lui dopo la preghiera. Solo negli ultimi anni, data l’età, incontrarlo era sempre più difficile; io sono stato fortunato, perché un mio compagno di studi era diventato suo aiutante.

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Rav Ovadià ,quando doveva risolvere un problema, aveva l’abitudine di consultare tutto quanto era stato scritto fino a quel momento; questo significava consultare centinaia di libri. Invecchiando, era il mio amico che cercava ogni dettaglio per lui e questo mi permetteva di contattarlo in caso di dubbio, come faccio anche con altri maestri : Rav Shalom HaCoen (Rabbino capo della Yeshivat Porat Yosef), Rav Mazus (Rabbino capo della Yeshivà Chisse Rahamim), Rav Amar (Rabbino capo uscente dello Stato d’Israel) ed anche Rav Ovadià Yosef direttamente. L’ultima volta che l’ho consultato, fu per il nostro cimitero. All’inizio del quadrato, dove attualmente seppelliamo, una tomba non era stata posta verso oriente. Chiesi se si poteva spostare, ma la risposta fu negativa. Sentivo la sua voce che diceva: “ digli di non toccare” !! .

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- L’angolo dei giochi -

RIPRENDEREMO a GIOCARE RIPRENDEREMO a GIOCARE RIPRENDEREMO a GIOCARE RIPRENDEREMO a GIOCARE INSIEME INSIEME INSIEME INSIEME dal dal dal dal PROSSIMOPROSSIMOPROSSIMOPROSSIMO

MESE di NOVEMBREMESE di NOVEMBREMESE di NOVEMBREMESE di NOVEMBRE Ciao !! Alla prossima puntata con Sorpresa!!!!!!!!!!!!

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Vi proponiamo, come al solito, il calendario delle ricorrenze religiose relative a Ottobre 2013 Essendo riprese anche le attività socio – culturali Vi proponiamo : • Programma Adei di Livorno per Ottobre

• Giornata Memoria Promulgazione Leggi Razziali – Pisa

• 70° Anniversario Razzia Ebrei a Roma - Roma

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Ottobre 2013

Lunedì

Martedì 1

Mercoledì 2 (28 Tishrì)

Giovedì 3

Shachrit h.8.00

Venerdì 4 (30 Tishrì) Rosh Chòdesh

Accensione candele 18.36

Sabato 5 (1 Cheshvàn) Rosh Chodesh “Shabbat Nòach” Genesi (6:9-11:22) Aftarà Is. 54:1-55:5

Uscita 19.37

Domenica 6 (2 Chehvàn) Lezioni Talmud Torà per giovani/adulti

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Shachrit h. 8.00

“Pisa Non Dimentica” Le leggi razziali- San Rossore

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“Pisa Non Dimentica” Le leggi razziali- Pisa ADEI: Inizio Anno Sociale Casa Guastalla

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10 Shachrit h.8.00

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(7 Cheshvàn)

Accensione candele 18.24

12 “Shabbat Lèch-Lechà” Genesi (12:1-17:27) Aftarà Is.40:25-41:17

Uscita 19.25

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Lezioni Talmud Torà per giovani/adulti

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Shachrit h. 8.00

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(11 Cheshvàn)

Lezione Talmud Torà h.17.00

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Lezione Talmud Torà h. 17.00

70° Anniv. Razzia Ebrei a Roma

17 Shachrit h.8.00

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Accensione candele 18.12

19 “Shabbat Vaijerà” “Genesi (18:1-22:24) Aftarà 2 Re 4:1-37

Uscita 19.14

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Lezione Talmud Torà per giovani/adulti

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Shachrit h.8.00

22

Lezione Talmud Torà h. 17.00

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Lezione Talmud Torà h. 17.00 ADEI: Assemblea Sede h.16.30

24 Shachrit h. 8.00

25 (21 Cheshvàn)

Accensione candele 18.01

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“Shabbat

Chaijè Sarà“ Genesi (23:1-25:18) Aftarà I Re I:1-34 Uscita 19.03

27 Lezione Talmud Torà adulti

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Shachrit h. 8.00

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Lezione Talmud Torà h. 17.00

30 (26 Cheshvàn) Lezione Talmud Torà h. 17.00

31 Shachrit h. 8.00

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- Parashot del Mese -

5 Ottobre: Parashà Nòach(Genesi 6:9–11:22). Noè, unico giusto in una umanità corrotta, riceve da D’o la notizia della sentenza di distruzione di tutti gli esseri viventi perché, a causa loro, la Terra era piena di violenza. Riceve dal Signore l’ordine di costruire un’arca grande abbastanza da ospitare due esemplari di ogni specie “impura” e sette coppie di animali “puri”. Da questo cataclisma universale si sarebbe salvato lui e la sua famiglia. Dopo che Noè ebbe completato la costruzione dell’arca ed accolto le specie di animali, come indicato dal Signore, iniziò il “diluvio”, che si protrasse per quaranta giorni e quaranta notti. Tutti gli esseri viventi, non ospitati nell’arca, annegarono. Il livello dell’acqua sulla terra cominciò a decrescere dopo 150 giorni e l’enorme casa galleggiante si arenò sui monti di Ararat. Prima di uscire dall’arca, Noè inviò dalla finestra un corvo che fece , però, ogni volta ritorno perché tutto era ancora sommerso. Poi, fece uscire una colomba che, la seconda volta tornò con un ramoscello di ulivo nel becco e la terza volta non tornò. Noè, e tutti gli animali, poté uscire dalla barca e vedere che la terra aveva ripreso il suo aspetto normale; edificò un altare e ringraziò il Signore di averlo salvato. Il Signore benedì Noè e la sua famiglia e fermò un patto con gli esseri viventi che non avrebbe più mandato il “diluvio”, ricorda, però, che avrebbe chiesto conto ad ogni uomo della vita dell’uomo. Noè riprese la coltivazione dei campi e piantò la prima vigna. Poi, ottenutone il vino, se ne ubriacò coricandosi nudo nella sua tenda. Cam, suo figlio minore, vistolo in quello stato chiamò i fratelli, Sem e Jefet, per fargli vedere l’impudico spettacolo; ma loro, mossi da rispetto, camminando a ritroso lo coprirono meritandosi riconoscenza e benedizione paterna. Era iniziata una seconda Umanità, di cui la parashàh fornisce dati genealogici delle varie stirpi derivate dai tre figli di Noè. Fra i personaggi delle nuove stirpi viene ricordato Nimròd, grande cacciatore; tra i fatti più notevoli si ricorda la costruzione della Torre di Babele con cui, le popolazioni primitive, pensavano di poter scalare il cielo, ma la confusione linguistica creata lo impedì ed i popoli si dispersero sulla terra. Viene, infine,indicata la progenie di Sem con la quale si giunge ad Abramo che inizia la vera storia del popolo ebraico. Haftarà (Isaia 54:1-55:5)Il rapporto con la parashàh è la menzione delle acque di Noè cioè del diluvio. 12 Ottobre: Parashàh Léch-Lechà (Genesi12:1-17:27) D’o ordinò ad Abramo di lasciare il suo paese natio per stabilirsi in un'altra terra, dove i suoi discendenti sarebbero divenuti un popolo grande, glorioso e benefico agli uomini. Abramo, con la moglie Sarà, il nipote Lot, con i loro averi e con la carovana dei loro dipendenti, partì verso la terra di Canaàn passando da Shekhèm fino al Negev. La carestia lo costrinse ad andare in Egitto, dove Sarà, con la sua

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bellezza, attrasse gli sguardi dei cortigiani del Faraone che la condussero a corte. Il Faraone fu colpito da piaghe a causa del rapimento e la restituì al marito con le dovute scuse. Risaliti nel Negev, a causa delle frequenti liti tra i pastori di Lot e quelli di Abramo, i due decisero di separarsi; Lot scelse di stabilirsi sul litorale del Giordano per i suoi bei pascoli e piantò le tende nella regione di Sodoma mentre Abramo, dopo lungo viaggio, si fermò presso Hebron. Nel corso di una guerra tra due coalizioni di Re, Sodoma fu saccheggiata e Lot fatto prigioniero. Abramo, saputa la notizia corse in suo aiuto e con i suoi servi armati liberò Lot e la sua gente ricevendo i ringraziamenti del re di Sodoma e la benedizione di Malkizedeq, Re di Shalem. Abramo non sapeva, però, consolarsi della mancanza di un erede e Sarà, preoccupata della sua sterilità, gli concesse la schiava egiziana Hagàr. Questa, rimasta incinta, perse il dovuto rispetto verso Sarà che la costrinse ad andarsene; per intervento di un angelo, Hagàr tornò sottomettendosi alla padrona e partorì Ismaele. In una apparizione il Signore confermò la sua promessa ad Abramo, gli ordinò di effettuare la circoncisione a se stesso, al figlio Ismaele ed a tutta la sua gente. Annunciò la prossima nascita di un figlio a Sarà, nonostante i suoi 90 anni, che si sarebbe chiamato Izchaq. Haftarà (Isaia 40:25-41:17) Nel passo profetico è menzionato Abramo. Secondi il Midrash si allude ad Abramo nel verso 41,2. 19 Ottobre : Parashàh Vaijerà (Genesi 18:1–22:24) Faceva caldo, Abramo sedeva sulla soglia della tenda quando gli apparvero davanti tre viandanti. Gli andò incontro e, con rispettosi convenevoli, li invitò a riposarsi ed a rifocillarsi. Offrì loro pietanze squisite ed essi, dopo aver mangiato, chiesero di Sarà ed annunciarono che entro l’anno avrebbe avuto il figlio tanto atteso. E come Abramo aveva riso al precedente annuncio, questa volta fu Sarà a sorridere.Accompagnati per un tratto di strada da Abramo, i tre viandanti si diressero verso Sodoma, di cui D’o comunicò la imminente distruzione al patriarca porgendo, però, benigno ascolto alle preghiere di indulgenza di Abramo. Due dei tre viandanti (messi di D’o) raggiungevano Sodoma verso sera e venivano invitati da Lot a pernottare nella sua casa. Essi comunicavano a Lot la imminente distruzione della città invitandolo a lasciare la città con tutte le persone di cui voleva salva la vita. Lot, all’alba, lasciava Sodoma con moglie e figlie mentre le città di Gomorra e Sodoma sparivano sotto una pioggia di fuoco e di zolfo. Mentre Abramo si trasferiva più a sud, Sarà fu rapita dal re di Gherar ignaro che si trattasse di donna maritata. Riconosciuta la sua, involontaria, colpa restituì ad Abramo la sua compagna lamentandosi con lui di avergli fatto credere che la donna fosse sua sorella. Come annunciato, Sarà ebbe il desiderato figlio Itzchàq, ma durante la festa per lo svezzamento l’ironico riso di Ismaele rinfocolò le frizioni tra Sarà e Hagàr che fu ,nuovamente, cacciata insieme al figlio. Ma anche questa volta il Signore intervenne a consolare e salvare madre e figlio nel deserto. Segue il racconto del mancato “sacrificio di Isacco” con cui il Signore mise alla prova l’ubbidienza del patriarca: l’eroica accondiscendenza al volere di D’o valse ad Abramo nuova promessa di prospera, numerosa discendenza benefica alle genti del mondo. Haftarà (2Re 4:1-37) Si parla nella Haftarà della donna di Sciunem a cui, dopo lunga sterilità, nacque un figlio annunciatole dal profeta, con molte analogie con la storia di Sarà. 26 Ottobre : Parashàh Chaijè Sarà (Genesi 23:1-25:18) Sarà moriva a 127 anni in Hebron e veniva seppellita nella grotta di Machpelàch, acquistata da Abramo per 400 sicli d’argento dagli Hittiti. Sentendosi ormai vecchio ,mandò il suo servo Eliezer nel luogo della sua origine a cercare una sposa per Itzchàq nella sua famiglia. Eliezer partiva per la Mesopotamia con una carovana di cammelli carica di preziosi doni destinati ai parenti di Abramo. Giunto verso sera a Charàn, dove viveva Nachòr fratello di Abramo, si accampò presso il pozzo dove le ragazze venivano ad attingere acqua pregando il Signore che lo aiutasse a trovare una donna degna del suo padroncino. Vide subito una bella giovine ragazza che, alla sua preghiera di dargli un po’ d’acqua rispose, con rara gentilezza, che avrebbe anche abbeverato i suoi cammelli. Era proprio il segno che aveva invocato dal Signore e così seguì Rebecca, figlia di Butuèl e nipote di Milkàh e Nachòr, accettando la sua ospitalità. Labano, suo fratello, informato dell’incontro al pozzo, lo invitò a prendere alloggio presso di lui.

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Eliezer spiegò lo scopo del suo viaggio e chiese che Rebecca lo seguisse a casa dello zio Abramo per sposarne il figlio. Essa divenne, così, la sposa di Itzchàq. Abramo cessava di vivere a 175 anni e veniva seppellito accanto a Sarà nella grotta di Machpelàch. Haftarà (I Re 1:1-34) Nella Haftarà si parla di ciò che avvenne quando David era vecchio, come nella Parashàh si parla di ciò che avvenne quando Abramo era vecchio.

Ed anche per questa volta è la…

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Nel prossimo numero Vi Parleremo di….Nel prossimo numero Vi Parleremo di….Nel prossimo numero Vi Parleremo di….Nel prossimo numero Vi Parleremo di….

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