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Martedì 10 ottobre 2017 IV I FOGGIA CITTÀ «LAST DAY» IL BLITZ DELLA SQUADRA MOBILE BLINDATI Nel mirino della banda composta da foggiani, cerignolani e campani l Ci sono 9 foggiani e ceri- gnolani tra le 17 persone arre- state nel blitz «Last day» della Polizia sull’asse Campania-Ca- pitanata, relativo a una presun- ta banda che tra febbraio e luglio scorsi avrebbe messo a segno 4 rapine e un tentativo di rapina ai danni di portavalori, blindati, banche tra capoluogo dauno (colpo da 63mila euro del 14 lu- glio alla filiale di via Vittime Civili dell’Unicredit) e Campa- nia. La gang avrebbe anche pro- gettato a maggio un assalto in Germania a un blindato che avrebbe dovuto trasportare mi- lioni di euro, progetto sventato dagli investigatori italiani in collaborazione con i colleghi te- deschi. Il gip di Nocera Inferiore Pao- lo Valiante accogliendo in gran parte le richieste della Procura campana ha firmato 19 ordinan- ze cautelari eseguite nel Foggia- no, a Salerno, Napoli, Verona e in Germania: 9 in carcere, 8 ai domiciliari, 1 obbligo di dimora e 1 obbligo di firma. Due foggiani sono ritenuti tra i capi della pre- sunta banda insieme a due cam- pani: si tratta di Antonio De Sandi, 68 anni, sfuggito a un ag- guato sotto casa lo scorso 28 set- tembre dal movente ancora mi- steriose; e Angelo Carbone, 51 anni, anche lui del capoluogo dauno, già in cella dal 24 agosto per essere stato trovato in pos- sesso di munizioni per mitra Ka- lashnikov su un’auto rubata. Sono complessivamente 22 gli indagati (3 a piede libero, tra cui due foggiani) dell’inchiesta «La- st day». Si tratta di foggiani, ce- rignolani, salernitani, napoleta- ni, e albanesi accusati a vario titolo di associazione per delin- quere finalizzata a rapinare banche e portavalori; un tentato omicidio per un conflitto a fuoco con i vigilantes a bordo di un blindato lo scorso 19 aprile a So- lofra (Avellino); 4 rapine andate a segno; un tentativo di rapina; porto e detenzione illegale di ar- mi anche da guerra; ricettazione e riciclaggio di auto. L’indagine, partita a febbraio e basata anche su intercettazioni, è condotta da- gli agenti dello «Sco» di Roma (servizio centrale operativo) al comando del vicequestore ag- giunto Alfredo Fabbrocini che ben conosce la criminalità dau- na per aver diretto la squadra mobile foggiana dal 2011 al 2013; dai colleghi delle squadre mobili di Foggia e Salerno e dalla «Lka», (landeskcriminalamt), ossia la Polizia tedesca del lan- der Renania-Palatino. Questo perché - è stato spie- gato nelle conferenze stampa nelle questure di Salerno e Fog- gia - la banda di foggiani e cam- pani avrebbe progettato nel maggio scorso anche un assalto blindato in Germania, nella zo- na di Coblenza, ai danni di un portavalori. «Il progetto è stato scongiurato» dicono gli investi- gatori «anche grazie alla colla- borazione della Polizia tedesca attivata su input degli inquiren- ti italiani. Fondamentale si è in- fatti rivelato lo scambio di in- formazioni tra le autorità giu- diziarie dei due Paesi, assicu- rato dal coordinamento di Eu- rojust che attraverso i magistra- ti delle due nazioni ha garantito il necessario raccordo per va- lorizzare gli sviluppi investiga- tivi italiani e al contempo per garantire le esigenze di ordine pubblico anche sul territorio te- desco». Cinque le rapine oggetto dell’indagine: assalto da 78mila euro a una guardia giurata della «Cosmopol» di Avellino, avve- nuto il 20 febbraio scorso a Fi- sciano in provincia di Salerno; rapina sull’autostrada Saler- no-Avellino del 19 aprile a So- lofra ai danni di un’auto e un furgone della «Cosmopol» con esplosione di colpi di mitra Ka- lashnikov (da qui l’accusa anche di tentato omicidio) e sottrazio- ne della pistola ad un vigilante; colpo da 3mila euro del 21 luglio agli Scavi di Pompei ai danni degli addetti alla biglietteria del notissimo sito archeologico; la tentata rapina a un blindato fer- mo davanti alla filiale di Acerra del Banco di Napoli del 28 luglio, con il tentativo, fallito, di im- possessarsi del denaro preleva- to dai vigilantes nell’istituto di credito. E c’è poi la rapina com- piuta la mattina del 14 luglio scorso a Foggia alla filiale di via Vittime Civili dell’Unicredit, di cui rispondono una mezza doz- zina di indagati. Poco dopo che un vigilante aveva consegnato alcuni plichi con soldi all’isti- tuto di credito, vi fece irruzione un bandito con occhiali da sole e armato di pistola che si impos- sessò di 63mila euro in contanti e di 450 sterline. Nell’immedia- tezza del fatto la Polizia arrestò un cerignolano (anche se gli in- vestigatori non lo rivelarono). I FOGGIANI COINVOLTI DE SANDI COLPITO 12 GIORNI FA, CARBONE GIÀ IN CELLA, IL ROGO LETALE E CIRO BRUNO Uno dei presunti capi ferito in un agguato Indagine sull’asse Campania-Capitanata: i 5 raid avvenuti tra febbraio e luglio IL BLITZ Uno degli arrestati e a destra la cartina con cerchiata la zona vicino Coblenza, in Germania, dove sarebbe stato progettato un assalto al blindato sventato dalla Polizia italiana e tedesca IL RAID IN CITTÀ Quello del 14 luglio in via Vittime Civili in un istituto di credito fruttò 63mila euro e 450 sterlina: sono sei i sospettati l L’anziano rapinatore che ha rischiato di non essere... arrestato nel blitz per essere sfuggito alla morte 2 settimane fa in un ag- guato dai contorni ancora misteriosi; l’uomo inutilmente in fuga dalla Polizia arrestato il 24 agosto con munizioni per mitra; il figlio del malavitoso ucciso nella guerra di mafia del 2002/2003, che rischiò a sua volta di mo- rire bruciato nell’appiccare le fiamme ad un negozio di corso Giannone nell’estate del 2000, uccidendo un’anziana paralitica che viveva al piano di sopra; l’imprenditore vit- tima di un agguato e poi di un sequestro di persona nel giugno del 2006. Sono i «profili» di 4 dei 9 arrestati nel blitz «Last day» di Polizia e Procura di Nocera inferiore su una presunta banda specializzata in assalti a por- tavalori e banche. Il nome di Antonio De Sandi, 68 anni compiuti a inizio ottobre, ora tornato in car- cere perché ritenuto uno dei capi della banda di rapinatori, era tornato - suo malgrado - alla ribalta delle cronache giornalistiche la sera del 28 settembre scorso. Era sotto casa in via Calvanese quando sopraggiunge un’auto cpn due persone, da cui scese un pistolero che esplose almeno 5 colpi con l’intenzione di uccidere De Sandi - è il sospetto della squadra mobile - che fu stato raggiunto da un colpo al braccio e accompagnato da un passante in ospedale. Chi e perché volesse uccidere De Sandi è ancora oggetto di indagini, il passato del foggiano racconta di arresti, processi, condanne e assoluzioni per rapine di spes- sore anche in banche e gioiellerie. Come l’accusa di rapina già compare nel passato di Angelo Carbone, 51 anni, fog- giano, pure destinatario di una delle ordi- nanze cautelari in carcere firmate dal gip di Nocera Inferiore (gli è stata notificata in carcere) in quanto a sua volta ritenuto uno dei promotori dell’associazione per delin- quere finalizzata a rapinare banche e por- tavalori. Era la mattina del 3 novembre del 2010 quando la «volante» arrestò in flagranza in città in piazza Giordano tre foggiani - tra cui Carbone - accusati di tentata rapina alla Unicredit: secondo l’accusa si erano intro- dotti nel seminterrato della banca di notte per poi fare irruzione dall’interno nei locali al piano terra con l’obiettivo di prendere i soldi che però erano chiusi nella cassaforte, per cui rinunciarono e ridiscesero nel se- minterrato dove li trovarono gli agenti. Car- bone è in cella dal 24 agosto scorso, dopo essere stato inseguito e arrestato in flagran- za ancora dalla Polizia con l’accusa di ri- cettazione, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di munizioni da guerra: fu infatti trovato a bordo di una «Ford Focus» rubata con 40 proiettili da guerra calibro 7.62 (di quelli anche dei Kalasnikov), passamon- tagna e guanti. A poliziotti prima e gip dopo che gli chiesero cosa ci facesse con quella roba, Carbone oppose il silenzio. Volto noto alle cronache giudiziarie, di- rettamente e indirettamente, è anche quello di Ciro Bruno, 39 anni, foggiano per il quale il gip ha disposto i domiciliari quale pre- sunto componente dell’associazione per de- linquere. È il figlio di Silvano Bruno am- mazzato al Cep il 13 ottobre del 2003 in un agguato di mafia (ci fu un arresto con suc- cessiva assoluzione dell’imputato) collegato alla guerra di mala del 2002/2003 tra il clan Sinesi/Francavilla cui la vittima era rite- nuta contigua (era amica di Franco Vita- gliani, il killer della batteria mafiosa) e i rivali dell’allora gruppo Trisciuoglio-Pren- cipe. Nel passato di Ciro Bruno c’è un arresto per un chilo di cocaina nel marzo 2011; e soprattutto il coinvolgimento nell’incendio doloso di un negozio di camicie in corso Giannone il pomeriggio del 21 agosto del 2000. Bruno, che secondo l’accusa era stato incaricato di dar fuoco al negozio in quel momento chiuso per una presunta truffa all’assicurazione, fu investito dalle fiamme e Assalti a banche e furgoni arrestati anche 9 foggiani E la banda avrebbe progettato colpo milionario pure in Germania

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Martedì 10 ottobre 2017IV I FOGGIA CITTÀ

«LAST DAY»IL BLITZ DELLA SQUADRA MOBILE

BLINDATINel mirino dellabanda compostada foggiani,cerignolani ecampani

.

l Ci sono 9 foggiani e ceri-gnolani tra le 17 persone arre-state nel blitz «Last day» dellaPolizia sull’asse Campania-Ca-pitanata, relativo a una presun-ta banda che tra febbraio e luglioscorsi avrebbe messo a segno 4rapine e un tentativo di rapinaai danni di portavalori, blindati,banche tra capoluogo dauno(colpo da 63mila euro del 14 lu-glio alla filiale di via VittimeCivili dell’Unicredit) e Campa-nia. La gang avrebbe anche pro-gettato a maggio un assalto inGermania a un blindato cheavrebbe dovuto trasportare mi-lioni di euro, progetto sventatodagli investigatori italiani incollaborazione con i colleghi te-deschi.

Il gip di Nocera Inferiore Pao -lo Valiante accogliendo in granparte le richieste della Procuracampana ha firmato 19 ordinan-ze cautelari eseguite nel Foggia-no, a Salerno, Napoli, Verona ein Germania: 9 in carcere, 8 aidomiciliari, 1 obbligo di dimorae 1 obbligo di firma. Due foggianisono ritenuti tra i capi della pre-sunta banda insieme a due cam-pani: si tratta di Antonio DeSandi, 68 anni, sfuggito a un ag-guato sotto casa lo scorso 28 set-tembre dal movente ancora mi-steriose; e Angelo Carbone, 51anni, anche lui del capoluogodauno, già in cella dal 24 agostoper essere stato trovato in pos-sesso di munizioni per mitra Ka-lashnikov su un’auto rubata.

Sono complessivamente 22 gliindagati (3 a piede libero, tra cuidue foggiani) dell’inchiesta «La-st day». Si tratta di foggiani, ce-rignolani, salernitani, napoleta-ni, e albanesi accusati a variotitolo di associazione per delin-quere finalizzata a rapinarebanche e portavalori; un tentatoomicidio per un conflitto a fuococon i vigilantes a bordo di unblindato lo scorso 19 aprile a So-lofra (Avellino); 4 rapine andatea segno; un tentativo di rapina;porto e detenzione illegale di ar-mi anche da guerra; ricettazionee riciclaggio di auto. L’indagine,partita a febbraio e basata anchesu intercettazioni, è condotta da-gli agenti dello «Sco» di Roma(servizio centrale operativo) alcomando del vicequestore ag-giunto Alfredo Fabbrocini cheben conosce la criminalità dau-na per aver diretto la squadramobile foggiana dal 2011 al 2013;dai colleghi delle squadre mobilidi Foggia e Salerno e dalla«Lka», (landeskcriminalamt),ossia la Polizia tedesca del lan-der Renania-Palatino.

Questo perché - è stato spie-gato nelle conferenze stampanelle questure di Salerno e Fog-gia - la banda di foggiani e cam-pani avrebbe progettato nelmaggio scorso anche un assaltoblindato in Germania, nella zo-

na di Coblenza, ai danni di unportavalori. «Il progetto è statoscongiurato» dicono gli investi-gatori «anche grazie alla colla-borazione della Polizia tedescaattivata su input degli inquiren-ti italiani. Fondamentale si è in-fatti rivelato lo scambio di in-formazioni tra le autorità giu-diziarie dei due Paesi, assicu-rato dal coordinamento di Eu-rojust che attraverso i magistra-ti delle due nazioni ha garantitoil necessario raccordo per va-lorizzare gli sviluppi investiga-tivi italiani e al contempo pergarantire le esigenze di ordinepubblico anche sul territorio te-desco».

Cinque le rapine oggettodell’indagine: assalto da 78milaeuro a una guardia giurata della«Cosmopol» di Avellino, avve-nuto il 20 febbraio scorso a Fi-sciano in provincia di Salerno;rapina sull’autostrada Saler-no-Avellino del 19 aprile a So-lofra ai danni di un’auto e unfurgone della «Cosmopol» conesplosione di colpi di mitra Ka-lashnikov (da qui l’accusa anchedi tentato omicidio) e sottrazio-ne della pistola ad un vigilante;colpo da 3mila euro del 21 luglioagli Scavi di Pompei ai dannidegli addetti alla biglietteria delnotissimo sito archeologico; latentata rapina a un blindato fer-mo davanti alla filiale di Acerradel Banco di Napoli del 28 luglio,con il tentativo, fallito, di im-possessarsi del denaro preleva-to dai vigilantes nell’istituto dicredito. E c’è poi la rapina com-piuta la mattina del 14 luglioscorso a Foggia alla filiale di viaVittime Civili dell’Unicredit, dicui rispondono una mezza doz-zina di indagati. Poco dopo cheun vigilante aveva consegnatoalcuni plichi con soldi all’isti -tuto di credito, vi fece irruzioneun bandito con occhiali da sole earmato di pistola che si impos-sessò di 63mila euro in contantie di 450 sterline. Nell’immedia -tezza del fatto la Polizia arrestòun cerignolano (anche se gli in-vestigatori non lo rivelarono).

I FOGGIANI COINVOLTI DE SANDI COLPITO 12 GIORNI FA, CARBONE GIÀ IN CELLA, IL ROGO LETALE E CIRO BRUNO

Uno dei presunti capiferito in un agguato

Indagine sull’asseCampania-Capitanata:

i 5 raid avvenuti trafebbraio e luglio

IL BLITZUno degliarrestati e adestra lacartina concerchiata lazona vicinoCoblenza, inGermania,dove sarebbestatoprogettato unassalto alblindatosventato dallaPolizia italianae tedesca

IL RAID IN CITTÀQuello del 14 luglio in via Vittime Civili inun istituto di credito fruttò 63mila euro e450 sterlina: sono sei i sospettati

l L’anziano rapinatore che ha rischiato dinon essere... arrestato nel blitz per esseresfuggito alla morte 2 settimane fa in un ag-guato dai contorni ancora misteriosi; l’uomoinutilmente in fuga dalla Polizia arrestato il24 agosto con munizioni per mitra; il figliodel malavitoso ucciso nella guerra di mafiadel 2002/2003, che rischiò a sua volta di mo-rire bruciato nell’appiccare le fiamme ad unnegozio di corso Giannone nell’estate del2000, uccidendo un’anziana paralitica cheviveva al piano di sopra; l’imprenditore vit-tima di un agguato e poi di un sequestro dipersona nel giugno del 2006. Sono i «profili»di 4 dei 9 arrestati nel blitz «Last day» diPolizia e Procura di Nocera inferiore su unapresunta banda specializzata in assalti a por-tavalori e banche.

Il nome di Antonio De Sandi, 68 annicompiuti a inizio ottobre, ora tornato in car-cere perché ritenuto uno dei capi della bandadi rapinatori, era tornato - suo malgrado -alla ribalta delle cronache giornalistiche lasera del 28 settembre scorso. Era sotto casa invia Calvanese quando sopraggiunge un’autocpn due persone, da cui scese un pistoleroche esplose almeno 5 colpi con l’intenzione diuccidere De Sandi - è il sospetto della squadramobile - che fu stato raggiunto da un colpo albraccio e accompagnato da un passante inospedale. Chi e perché volesse uccidere DeSandi è ancora oggetto di indagini, il passatodel foggiano racconta di arresti, processi,condanne e assoluzioni per rapine di spes-sore anche in banche e gioiellerie.

Come l’accusa di rapina già compare nelpassato di Angelo Carbone, 51 anni, fog-giano, pure destinatario di una delle ordi-nanze cautelari in carcere firmate dal gip diNocera Inferiore (gli è stata notificata incarcere) in quanto a sua volta ritenuto unodei promotori dell’associazione per delin-quere finalizzata a rapinare banche e por-tavalori. Era la mattina del 3 novembre del

2010 quando la «volante» arrestò in flagranzain città in piazza Giordano tre foggiani - tracui Carbone - accusati di tentata rapina allaUnicredit: secondo l’accusa si erano intro-dotti nel seminterrato della banca di notteper poi fare irruzione dall’interno nei localial piano terra con l’obiettivo di prendere isoldi che però erano chiusi nella cassaforte,per cui rinunciarono e ridiscesero nel se-minterrato dove li trovarono gli agenti. Car-bone è in cella dal 24 agosto scorso, dopoessere stato inseguito e arrestato in flagran-za ancora dalla Polizia con l’accusa di ri-cettazione, resistenza a pubblico ufficiale edetenzione illegale di munizioni da guerra:fu infatti trovato a bordo di una «Ford Focus»rubata con 40 proiettili da guerra calibro 7.62(di quelli anche dei Kalasnikov), passamon-tagna e guanti. A poliziotti prima e gip dopoche gli chiesero cosa ci facesse con quellaroba, Carbone oppose il silenzio.

Volto noto alle cronache giudiziarie, di-

rettamente e indirettamente, è anche quellodi Ciro Bruno, 39 anni, foggiano per il qualeil gip ha disposto i domiciliari quale pre-sunto componente dell’associazione per de-linquere. È il figlio di Silvano Bruno am -mazzato al Cep il 13 ottobre del 2003 in unagguato di mafia (ci fu un arresto con suc-cessiva assoluzione dell’imputato) collegatoalla guerra di mala del 2002/2003 tra il clanSinesi/Francavilla cui la vittima era rite-nuta contigua (era amica di Franco Vita-gliani, il killer della batteria mafiosa) e irivali dell’allora gruppo Trisciuoglio-Pren-cipe. Nel passato di Ciro Bruno c’è un arrestoper un chilo di cocaina nel marzo 2011; esoprattutto il coinvolgimento nell’incendiodoloso di un negozio di camicie in corsoGiannone il pomeriggio del 21 agosto del2000. Bruno, che secondo l’accusa era statoincaricato di dar fuoco al negozio in quelmomento chiuso per una presunta truffaall’assicurazione, fu investito dalle fiamme e

Assalti a banche e furgoniarrestati anche 9 foggianiE la banda avrebbe progettato colpo milionario pure in Germania

Martedì 10 ottobre 2017 FOGGIA CITTÀ I V

LE TRASFERTEIl foggiano Carbone avrebbe preso parteal primo colpo della gang, nel febbraiovicino Salerno che fruttò 78mila euro»

Gli indagatiCarcere per 9

ai domiciliari altri 8Ecco chi sono i 19 indagati nei

confronti dei quali il giudice per le in-dagini preliminari del Tribunale di No-cera Inferiore su richiesta della localeProcura ha firmato altrettante ordi-nanze: carcere per 9 persone; arrestidomiciliari per altre 8; un obbligo didimora; e un obbligo di firma.La custodia cautelare in carcere è sta-ta disposta per Angelo Carbone, 51anni, foggiano (cui il provvedimentorestrittivo è stato notificato nella casacircondariale del capoluogo daunodov’è detenuto dal 24 agosto quandofu arrestato in flagranza per altre vi-cende); Antonio De Sandi, 68 anni,foggiano; Pasquale Pecorella, 40anni, foggiano, residente in Veneto;Angelo Pugliese, 45 anni, nato aCerignola e residente a Foggia;Giancarlo Valerio D’Abramo, 40anni, Cerignola; Salvatore DellaRatta, 37 anni di Cercola (in provin-cia di Napoli); Domenico Cocco, 36anni di Scafati (Salerno); Lorenc Hu-qi, 34 anni, albanese residente a Ve-rona; e il connazionale Erand Salla-ku pure di 34 anni.Gli 8 indagati per i quali invece il giu-dice per le indagini preliminari ha di-sposto gli arresti domiciliari sono Ci -ro Bruno, 40 anni, di Foggia; Mauri -zio Correra, 52 anni, di Foggia; Lui -gi Delli Carri, 46 anni, di Foggia;Francesco Cucchiarale, 21 anni, diCerignola; Pasquale Panico, 48 an-ni, napoletano residente ad Acerra (inprovincia di Napoli); Ciro De Falco,46 anni, di Pomigliano d’Arco, pureresidente ad Acerra; Giovanni Di-mitri, 39 anni di Somma Vesuviana(in provincia di Napoli); mentre non èstato reso noto il nome dell’ottavo in-dagato per il quale pure sono stati di-sposti i domiciliari e non ancora rin-tracciato (sarebbe un campano).Il gip ha infine disposto l’obbligo di di-mora per Giovanni Visone, quaran-tasettenne di Volla (Napoli); e l’obbli -go di firma per Luigi Cavallaro, 45anni, di Scafati (in provincia di Saler-no). L’inchiesta conta altri tre indagatia piede libero, tra cui ci sarebberodue foggiani.

«Gli servivano soldiper il grande colpo»Come fu sventato il piano per rapinare blindato a Coblenza

lLe rapine compiute a Foggia e inCampania ai danni di banche e por-tavalori, sarebbero servite a finan-ziare la banda in vista dell’assalto aun furgone portavalori da mette asegno nel maggio scorso vicino Co-blenza, in Germania, blindato chesolitamente trasporta ingenti som-me di denaro. Lo ipotizzano gli in-vestigatori dell’inchiesta «Lastday», coordinata dalla Procura diNocera e inferiore e condotta dallaPolizia, sfociata nel blitz di ieri conl’arresto di 17 uomini sull’asse Cam-pania-Capitanata: 9 degli arrestatisono foggiani e cerignolani (altridue foggiani sono indagati a piedelibero).

L’indagine condotta da «Sco» (ser-vizio centrale operativo) della Po-lizia e dalle squadre mobili di Foggiae Salerno è partita lo scorso febbraioquando ci fu la prima delle 5 rapine(una fallita) ricostruite nelle 700 pa-gine dell’ordinanza cautelare del gipdi Nocera inferiore, quella ai dannidi un portavalori della «Cosmopol»di Avellino nei pressi di Fisciano, inprovincia di Salerno. «Quel colpo»ha detto nella conferenza stampa aFoggia il capo della squadra mobiledauna Roberto Pititto «fruttò 78mila euro. Sin dalla prima fase ac-certammo la presenza sul luogo del-la rapina di un foggiano già noto alleforze dell’ordine, Angelo Carbone,ora arrestato nel blitz per essere ri-sultato una delle figure apicali delgruppo; poi monitorando il trafficotelefonico abbiamo verificato colle-gamenti con il foggiano Antonio DeSandi», pure ritenuto tra i capi dellabanda e ieri finito in carcere.

«Un secondo colpo avvenne» èproseguita la ricostruzione degli in-vestigatori «il 19 aprile quando uncommando tentò di assaltare un por-tavalori sempre della “Cosmopol”nel tratto autostradale tra Avellino eSalerno: ci fu n conflitto a fuoco tra ivigilantes (uno fu anche rapinatodella pistola) e i banditi che dovet-tero desistere. Ma il commando» haaggiunto il dirigente della squadramobile «voleva compiere il grandesalto di qualità, esportare la propriaconoscenza criminale all’estero, inGermania, motivo per cui dovevaassolutamente recuperare denarocontante», in vista del progettato esventato assalto al blindato vicinoCoblenza.

Una terza rapina presunti com-ponenti della banda l’avrebbe com-piuta il 22 luglio scorso ai danni dellabiglietteria degli scavi di Pompeicon un bottino di circa 3mila euro.Raid preceduto il 14 luglio dalla ra-pina a Foggia alla filiale di via Vit-time Civili della Unicredit che fruttò63mila euro. «In questa circostanzaabbiamo accertato» hanno detto ipoliziotti «che la banda aveva la pro-pria base operativa all’interno delchiosco di proprietà di Antonio DeSandi. Ultimo colpo ricstruito è untentativo di rapine del 28 luglio aidanni del blindato Cosmopol davan-ti al banco di Napoli di Acerra».

Tra gli arrestati del blitz c’è CiroDe Falco, napoletano, guardia giu-rata della «Cosmopol» di Avellino,posto ai domiciliari e sospettatod’essere la talpa. «La banda puntavain alto, stava programmando un col-po da 20 milioni di euro ai danni diun portavalori di un istituto di vi-gilanza tedesco» ha detto invece ilvice questore Sabatino Fiorillo che

dirige da qualche tempo la squadramobile di Salerno dopo aver lavo-rato negli ultimi anni proprio allasquadra mobile di Foggia. «Agivanosolitamente in quattro o in cinque; alcerignolano Angelo Pugliese» (car-cere per lui) «spettava il compito direclutare i cosiddetti “operai”, ov-vero coloro i quali effettuavano ma-terialmente le rapine» ha detto l’in -

vestigatore.Il questore di Foggia Mario Della

Cioppa ha invece posto l’attenzionesull’importanza del lavoro in siner-gia: «Quando c’è un coordinato giocodi squadra riusciamo ad ottenererisultati straordinari» ha detto nellaconferenza stampa rimarcando co-me «in Capitanata stiamo operandosia con un piano straordinario dicontrollo del territorio, sia poten-ziando la struttura investigativa conl'arrivo di 22 unità di altissimo pro-filo professionale che ci hanno per-messo di poter dare un'accelerata atutte le indagini sul Gargano, su Ce-rignola, su San Severo e natural-mente su Foggia. L’operazioneodierna “Last day” è l'ennesima ri-prova dell'attività che stiamo com-piendo e che ha inferto un colpo agruppi che compiono in manieraspregiudicata assalti a blindati. I 17arresti sono stati effettuati» ha ri-cordato il questore « con il coordi-namento dello “Sco” e il supporto delReparto prevenzione crimine di Ba-ri e Pescara».

Che i foggiani, e i cerignolani so-prattutto, siano «specialisti» in as-salti a blindati l’ha ricordato il vicequestore Eugenio Masina del Ser-vizio centrale operativo, riferendosial blitz dello scorso 30 agosto conl’arresto di 8 cerignolani su ordi-nanze del gip di Pisa per un fallitoassalto ad un portavalori che tra-sportava quasi 6 milioni di euro, av-venuto sull’autostrada nell’agro to-scano nel settembre del 2016» «Doponeanche un mese e mezzo» ha dettoMasina «ci ritroviamo qui con spi-rito di squadra a parlare ancora unavolta di una delle più violente or-ganizzazione criminali legata a reatipredatori. Stiamo lavorando per di-sarticolare queste associazioni perdelinquere che popolano il territoriodella provincia di Foggia. Quest’ul -tima inchiesta ha poi visto una fortecooperazione internazionale e in ta-le ambito è risultato fondamentale loscambio informativo tra l'Italia e laGermania assicurato dal costantecoordinamento di Eurojust. Negliultimi cinque anni abbiamo esegui-to più di 130 provvedimenti restrit-tivi contro bande di rapinatori, mol-ti dei quali proprio nel Foggiano».

I COLPIQuattro messi a segno(parzialmente) e unofallito tra Foggia eCampania da febbraioe luglio scorsi; inbasso l’istituto dicredito svaligiato incittà il 14 luglio.

RAID IN BANCA

Un momento del blitz

‘‘L’IRRUZIONELa base operativa sarebbestata il chiosco gestito da

Antonio De Sandi

‘‘LA TALPAAi domiciliari guardia

giurata dipendente di unistituto di vigilanza irpino

Perquisizioni eseguite

venne ricoverato con gravi ustioni. Fu ar-restato nei giorni successivi e accusato delrogo che causò la morte di un’anziana pa-ralitica che abitava al piano di sopra delnegozio e che rimase intrappolata dalle fiam-me: al processo fu condannato a 6 anni perincendio e omicidio colposo.

Anche per Maurizio Correra, impren-ditore foggiano di 52 anni, il gip ha disposto idomiciliari quale presunto componentedell’associazione per delinquere. Ex dipen-dente di banca coinvolto nel blitz «5 reali siti»del 10 luglio ‘98 contrassegno da una serie diarresti per rapine in banca e che lo vide poiassolto, il nome di Correra era finito duevolte all’attenzione di investigatori e cro-nache nel 2006: l’11 marzo per l’esplosione(indossava un giubbotto antiproiettile) di al-cuni colpi di pistola, quindi il 24 giugnosuccessivo quando fu vittima di un miste-rioso sequestro di persona risolto nel giro di48 ore.

LA SQUADRA MOBILE«Inchiesta con una forte cooperazioneinternazionale, fondamentale lo scambioinformativo assicurato da Eurojust»

LA CONFERENZA STAMPA Al centro il questore Mario Della Cioppa