il biogas da pollina

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IUP HEIDELBERG DAL BIOGAS AL BIO METANO: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DOPO IL CONVEGNO LEGAMBIENTE EMILIA ROMAGNA (6/2/2007) Sono lieto di aver potuto presenziare, nella prestigiosa sede del CNR di Bologna. Mi occupo di divulgazione tecnico scientifica nelle aziende, se mi spiego male o dico delle cose errate, sono sanzionato, senza pietà, dalla verifica pratica. In questo documento ho raccolto quanto ho gradualmente appreso sul biogas, dopo essermi occupato, come consulente, di due progetti, entrambi bocciati, senza appello. LA SOLUZIONE TEORICAMENTE PERFETTA Il biogas è famigerato perché la grave nocività delle emissioni è ignorata e la gente l’ha capito. Il metano delle nostre cucine è la stessa, identica, cosa, ma preistorico, però viene depurato!! Perché non si è partiti con il piede giusto, replicando la stessa identica normativa? Per l’incidenza del trasporto. Le unità produttive hanno una micro capacità e sono molto decentrate, il biogas grezzo ha una pessima resa=infimo valore economico. Una politica demente ha gonfiato il settore con gli incentivi, fingendo che la nocività non esista. Ovvio che gli interventi si siano concentrati solo su questo tema, silenzio sulla depurazione. Le sovvenzioni oggi sono il propellente principale del business, domani dovrebbero privilegiare selettivamente le biomasse più virtuose, p.e. quella della raccolta differenziata. La filiera del mais è pura follia ecologica, l’assistenza sociale trovi una soluzione meno idiota. Per altri documenti i links sono a pag. 7

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Page 1: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG DAL BIOGAS AL BIO METANO: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DOPO IL CONVEGNO LEGAMBIENTE EMILIA ROMAGNA (6/2/2007)

Sono lieto di aver potuto presenziare, nella prestigiosa sede del CNR di Bologna. Mi occupo di divulgazione tecnico scientifica nelle aziende, se mi spiego male o dico delle cose errate, sono sanzionato, senza pietà, dalla verifica pratica. In questo documento ho raccolto quanto ho gradualmente appreso sul biogas, dopo essermi occupato, come consulente, di due progetti, entrambi bocciati, senza appello.

LA SOLUZIONE TEORICAMENTE PERFETTA Il biogas è famigerato perché la grave nocività delle emissioni è ignorata e la gente l’ha capito. Il metano delle nostre cucine è la stessa, identica, cosa, ma preistorico, però viene depurato!! Perché non si è partiti con il piede giusto, replicando la stessa identica normativa? Per l’incidenza del trasporto. Le unità produttive hanno una micro capacità e sono molto decentrate, il biogas grezzo ha una pessima resa=infimo valore economico. Una politica demente ha gonfiato il settore con gli incentivi, fingendo che la nocività non esista. Ovvio che gli interventi si siano concentrati solo su questo tema, silenzio sulla depurazione. Le sovvenzioni oggi sono il propellente principale del business, domani dovrebbero privilegiare selettivamente le biomasse più virtuose, p.e. quella della raccolta differenziata. La filiera del mais è pura follia ecologica, l’assistenza sociale trovi una soluzione meno idiota.

Per altri documenti i links sono a pag. 7

Page 2: Il biogas da pollina

In questo documento argomento contro quelli che, per me, sono i più evidenti ed errati luoghi comuni, che Legambiente diffonde con tanta autorevolezza e responsabilità sociale. 1 - ISPRA segnala che la fonte maggiore di PM2,5 è la combustione di biomasse (Residenziale), non il traffico. 2 - Si continua a parlare di PM10, bisogna concentrarsi su quelle più sottili, le più pericolose. 3 – Queste si producono soprattutto per reazione tra due gas, p.e. ammoniaca + Nox. 4 - L’ammoniaca viene “sprecata”, evapora, a causa delle attività agricole mal gestite. I Nox provengono dalla combustione di qualsiasi biomassa, anche con la tecnologia del biogas. 5 - L’azoto è presente anche nel biogas fossile, ma viene depurato, per questo il metano della rete è il combustibile ambientalmente perfetto. 6 - L’azoto non è presente nemmeno nel diesel, che deve essere raffinato a questo scopo. In questi motori, i Nox vengono generati da una reazione con l’azoto atmosferico, possibile solo a temperature/pressioni estremamente elevate. Come eliminare drasticamente questa fonte l’ha dimostrato Volkswagen: bisogna limitare le prestazioni di questi veicoli, che, nel nostro traffico, si possono esprimere solo in accelerazione. 7 - Il problema dell’effetto serra non va mai confuso con quello della tossicità dell’aria. Inseguire un contenimento della CO2, pagandolo con l’aumento delle polveri sottili. Migliaia di morti in più, oggi, in cambio di un minor rischio meteorologico futuro! Una pluridecennale idiozia, dato che l’alternativa esiste da sempre. Si può depurare, con le migliori tecnologie disponibili e concentrare su questa scelta gli incentivi. Quanto si propone il legislatore imponendo la raffinazione; lobby del biogas permettendo!

IUP HEIDELBERG Le polveri sottili e l’azoto delle biomasse

Page 3: Il biogas da pollina

Abbiamo imparato tutti che, dietro il prefisso “bio”, si nascondono molte truffe Non si tratta di essere pro o contro qualcosa pregiudizialmente, ma di saper discriminare

Per esempio, il biogas non è un’opzione buona o cattiva in sé stessa, dipende se viene depurato e come

CREMONA, PRIMA PER IL BIOGAS(1), PRIMA PER PM2,5 (2)

Una provincia a vocazione “bio”, un eden agroalimentare perfino l’industria. L’Adda, l’Oglio, il Po, con i loro enormi parchi, la isolano dall’inquinamento altrui.

Traffico minimo , l’autostrada A21 - E70 l’attraversa per 20 km

INQUINAMENTO DA COMBUSTIONE DI BIOMASSE

Fonti : (1) Convert Italia (2)Legambiente: Malaria 2016 Links a pag. 7

impianti a biogas nella provincia

Page 4: Il biogas da pollina

VW, RCA: I NOX DEI MOTORI DIESEL

I NOX PRODOTTI DALL’AZOTO PRESENTE NELLE BIOMASSE L’azoto, nella combustione delle sostanze organiche, si trasforma in ossido, Nox. E’ un gas, ma in aria reagisce, p.e. con ammoniaca, forma una polvere ultra “sottile”, la più pericolosa. La legislazione ha disciplinato le emissioni dei motori a combustione, costringendo il settore a depurare meglio il combustibile, rimane scandalosamente permissiva nei processi travisati da “bio”.

I NOX PRODOTTI NEI DIESEL: SOPRA I 1200° C, ANCHE L’AZOTO ATMOSFERICO SI OSSIDA A NOX L’azoto dell’aria è inerte, la sua reazione con l’ossigeno un’eventualità ritenuta finora molto remota. Il fenomeno è diventato un problema concreto quando, la ricerca di prestazioni sempre più spinte, ha comportato il superamento di valori critici di temperatura+pressione, nella tecnologia diesel. A quel punto, la reazione aumenta di velocità in misura vertiginosa.

LA TRUFFA DI VOLKSWAGEN Il dolo è evidente nel sensore, che rileva la sonda per il test sulle emissioni; il software limita le prestazioni del motore, quanto basta per non superare la condizione critica.

TAGLIARE LE ORECCHIE AL MARKETING Anche con i bolidi più performanti, è difficile superare le condizioni critiche solo con un’elevata velocità di crociera, anche se non si rispetta il codice è l’intasamento delle strade a limitarla. La potenza massima si sviluppa tutta solo in accelerazione. Pare semplice; bisogna limitare le performances ammesse per l’omologazione, anzi, togliere le voci “Potenza massima erogabile”, “Km da fermo” ecc. nella tabella delle caratteristiche tecniche. Chi lo va a dire a Marchionne? Non venderebbe più uno solo dei suoi migliori gioielli!

Page 5: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

-Bruciare per smaltire l’immondizia è una follia, eliminiamo solo l’apparenza del problema. Lo stesso elemento è, sempre, molto più nocivo allo stato aeriforme, che liquido o solido. -Bruciare la biomassa, per produrre energia, può essere il male minore in alcuni casi. Allora bisogna pretendere la migliore tecnologia di depurazione disponibile. Le stufe a legna rappresentano la più rudimentale in assoluto, sono la maggiore fonte delle PM2,5 insieme con il biogas, molto più nocive del traffico o delle centrali elettriche. -Il biogas, previa depurazione, potrebbe essere immesso in rete, chiamandolo “bio-metano”. Non si procede perché molti tipi sono talmente inquinati, che costerebbe una follia depurarli. -L’inceneritore è demonizzato perché si è provato a smaltire anche le peggiori porcherie, rimane comunque la tecnologia migliore, se si accettata la malaugurata opzione di bruciare qualcosa. -Il martellamento sull’effetto serra, crea un’oggettiva distorsione sulle priorità ambientali. La CO2 costituisce un problema meteorologico /ambientale futuro, ma non è affatto tossica. Le emissioni da combustione, non depurate, di biomassa, provocano una strage quotidiana! Bio o non Bio, poche balle! Per la depurazione di qualsiasi combustione:

L’ENERGIA RINNOVABILE PER SOSTITUIRE LA FOSSILE, DEVE GARANTIRE UNA DIMINUZIONE DEL RAPPORTO: EMISSIONI NOCIVE/KWH

BISOGNA IMPORRE LA MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE

Page 6: Il biogas da pollina

SOGLIANO ED I FURBACCHIONI BIOGASSISTI DELLA RAI

Un sito semidesertico, ideale anche come orografia, il paese è molto lontano. In altre parole, in questo caso, gli abitanti di Sogliano incassano i sontuosi benefici degli incentivi, mentre il danno ambientale viene distribuito altrove, su un’area molto vasta.

Ci mancherebbe altro che non ne fossero entusiasti, beati loro!

La trasmissione “Ambiente Italia” del 9/4 ha replicato, tal quale, un documentario - marchetta, pro-biogas, sulla discarica di Sogliano, già visto in Rai: confermando la cieca fedeltà dell’ente alla lobby biogassista.

(REALACCI=LEGAMBIENTE=COMMISSIONE AMBIENTE)=RAI=PD=RENZI

Page 7: Il biogas da pollina

CAPITOLO 1

QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

Ho raccolto in questo documento le conoscenze, che ho man mano acquisito, nella discussione di due distinti progetti di biogas, entrambi bocciati, a Loria (TV), nel secondo caso come consulente del comune. L’ho riorganizzato solo recentemente, conferendo una successione propedeutica agli argomenti. Anche se mi sono sforzato di presentarli nella forma più didattica possibile, la lettura integrale potrebbe scoraggiare molti. Per questo ho aggiunto un sommario delle questioni più importanti o meno conosciute dai non addetti ai lavori, che il lettore può cercare poi mediante l’indice che segue.

I dati riportati sono di dominio pubblico e di fonti istituzionali: ARPA, CTI, ISPRA, EEA ecc. Ho rielaborato graficamente le tabelle, per facilitare la consultazione. Chi voglia accedere all’originale, trova sempre il riferimento.

Libro sulla combustione delle biomasse E BOOK

Per visitare il sito di BIOMAN, Maniago BIOMAN

MONITER

ARPAE su inceneritore

LEGAMBIENTEmalaria-2016 PM 2,5

La più inquinata per PM 2.5 n°1 per il biogas

CREMONA

STORIA ED AMBIENTE STORIA LOCALE

Page 8: Il biogas da pollina

IL SONNO DELLA RAGIONE BRUCIARE LE BIOMASSE SENZA DEPURARLE

Le PM2.5 solo in parte sono emesse con i fumi, vengono generate in aria , per reazione tra gli ossidi azoto e l’ammoniaca p.e. presente in elevata concentrazione, specie in pianura padana. La concentrazione di questi Nox ci colloca tra le tre zone più inquinate del pianeta, con New York e Pechino.

Secondo ISPRA, fonte governativa, l’inquinamento da combustione di biomasse è aumentato del 370% tra il 2013 ed il 1990, poi ha smesso di pubblicare (2016), vedi 4/4, TREND PM 2.5 DA BIOMASSE E DAL BIOGAS. E’ il periodo del tumultuoso sviluppo del biogas, voce peraltro non esplicitata a parte. Sono diminuite drasticamente le emissioni causate dal traffico e dalla produzione di energia. I fanatici oscurantisti di LEGAMBIENTE e RAI le sanno queste cose? Ci fanno o ci sono?

La correlazione delle PM2.5 con la mortalità è scontata per gli addetti ai lavori e certificata per l’Italia da EEA: è stata diagnosticata come causa di morte in 60000 decessi nel 2012, il 10% circa dell’intera popolazione italiana, vedi pag. 2/5, INCIDENZA SULLA MORTALITA. Le mappe EEA indicano valori elevatissimi, decisamente sopra la norma, ovunque in pianura padana.

I dati ISPRA, salvo aggiornamenti, si fermano al 2013, ho cercato sul web una spiegazione; i malevoli dicono che l’Italia rischia una multa per infrazione dei limiti, che si cincischia per ritardare il verdetto.

1/1 - QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

Page 9: Il biogas da pollina

IL BIOMETANO UN RIMEDIO TROPPO OVVIO

1/2 - QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

LA SOLUZIONE PERFETTA PER IL BIOGAS: DEPURARLO COME IL METANO D’ORIGINE FOSSILE

Sono entrambi “bio”, ma non a pari merito: per il biogas, alle impurezze “naturali” del fossile, dobbiamo aggiungere tutti gli inquinanti che l’uomo stesso può aggiungere alla biomassa, con ed anche senza malizia.

Comunque anche quello di origine fossile è spesso molto “sporco”, guai se lo bruciassimo tal quale nelle nostre cucine! Ovviamente viene depurato per poter essere omologato ed immesso in rete. Il risultato è estremamente brillante: il metano della rete è senza dubbio il più pulito di tutti i combustibili sul mercato.

Come mai non si è fatto lo stesso, fin dall’inizio, anche per il biogas? Che sollievo, per gli stessi agricoltori, liberarsi del combustibile grezzo, vendendolo. I biogas non sono tutti ugualmente tossici, per quelli particolarmente inquinati e nocivi, il costo della depurazione salirebbe alle stelle.

Page 10: Il biogas da pollina

INQUINAMENTO E RENDIMENTO DEL BIOGAS

1/3 - QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

TECNOLOGIA ED INQUINAMENTO

Nessun controllo obbligatorio e di routine sulla materia prima, sul processo, le emissioni al camino e nell’abitato

Limiti ammessi molto superiori rispetto alle tecnologie energetiche competitive

Per un processo tanto problematico, livello di competenza insignificante, richiesto al proprietario dell’impianto

Un parametro fondamentale del processo, come la temperatura, dipende molto dalle variazioni di materia prima e non è liberamente regolabile in un ampio intervallo, come sarebbe necessario ed è possibile, con gli inceneritori. I quali, a parità di materia prima, sono infinitamente più performanti, come limitazione delle diossine p.e.

Il camino molto basso va bene solo per non dare nell’occhio, è una soluzione criminale per chi abita nelle vicinanze. Quando la ventilazione è quasi nulla, gli inquinanti si accumulano tutti nell’abitato vicino.

RENDIMENTO ENERGETICO

La scarsa resa calorica del carbone del Sulcis, che ha imposto la cessazione dello sfruttamento, è ben 7 volte superiore a quella della pollina, secondo i dati di in un progetto che ho esaminato personalmente.

I pannelli fotovoltaici, assorbono l’energia del sole con un’efficienza enormemente superiore alla fotosintesi e la trasformano direttamente in energia elettrica. Tutti i sistemi che la generano mediante un combustibile, sono penalizzati fortemente dalle perdite in calore.

Quando si parla di coltivazioni dedicate al biogas, tutti hanno preso consapevolezza che bisogna considerare nel confronto l’energia e l’inquinamento per la lavorazione ed il trasporto, il consumo di altre risorse ecc. Molti dimenticano i batteri anaerobici, che consumano molta energia e generano CO2 , dal 30% al 50% nel biogas. Una quantità enorme, un valido indice dell’inefficienza energetica ed ambientale, causata dalla sola fermentazione.

Page 11: Il biogas da pollina

L’ASPETTO POLITICO

1/4 - QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

LEGAMBIENTE, RAI ECC. Stanno acriticamente con la lobby del BIO gas, mai visto un approccio divulgativo, scientifico. Nell’ultimo anno (2016) hanno smesso di fare propaganda, sfacciata, per quanto mi consta.

ARPA E REGIONI Le leggi vengono elaborate a livello nazionale, ma è la regione che determina la localizzazione del progetto. Le ARPA certificano l’idoneità ambientale, ma dipendono dalla benevolenza del presidente di regione. Un caso perfetto, da manuale, di conflitto di interessi controllato/controllore.

SINDACO Per sottrarlo alla pressione popolare, nella procedura di approvazione, si cerca di minimizzarne il ruolo formale, ma nessun artificio giuridico può attenuare la sua responsabilità per la sicurezza ambientale della sua comunità. Deve barcamenarsi tra la pressione dell’opinione pubblica e quella delle lobby, fino all’avviamento dell’impianto, ma poi è solo, in prima linea: a fronte di un allarme credibile, la responsabilità decisionale è prioritariamente sua. Se le analisi certificano un danno alla salute degli abitanti, ha il dovere/potere di far fermare una centrale nucleare.

LA DIRETTIVA NITRATI L’eccesso di azoto nelle acque provoca il fenomeno dell’eutrofizzazione, specie in mare (formazione di alghe p.e.). Perciò l’Europa ha drasticamente limitato, la quantità di letame (azoto), che si può distribuire sul suolo agricolo. Il risultato è catastrofico: gli agricoltori si arrangiano ricorrendo a vari tipi di abusi, peggiorando molto la situazione. Seguivo i loro blog negli anni 90, quando è iniziata la follia biogassista: la maggioranza dichiarava apertamente di essere interessata a questa trovata geniale, soprattutto perché consentiva di liberare in aria l’azoto in eccesso.

UN REGALO AVVELENATO: IL BIOGAS DA MAIS O ALTRE CULTURE DEDICATE I nostri agricoltori vivono una crisi mortale per la caduta mondiale dei prezzi, le direttive europee che incentivano le energie alternative sono apparse come un’imperdibile scialuppa di salvataggio. Ho un profondo rispetto per il loro dramma, ma è impossibile immaginare un regalo più stolto da parte dei politici. A fronte di un futuro, discutibilissimo, vantaggio per l’effetto serra, un certissimo, immediato, incremento della mortalità.

Page 12: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG INDICE

1 QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

1/1 IL TRAGICO ERRORE NAZIONALE ED UN RIMEDIO TROPPO OVVIO

1/2 INQUINAMENTO E RENDIMENTO DEL BIOGAS

1/3 L’ASPETTO POLITICO

1/4 INDICE

1/5 INDICE

1/6 INDICE

2 IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

2/1 UN PO’ DI CHIMICA

2/2 TERMINOLOGIA

2/3 IL DRAMMA DELL’INCOMPETENZA

2/4 LA PERICOLOSITA’ DEL VOSTRO IMPIANTO SI MISURA CON LE ANALISI CHIMICHE

2/5 L’INCIDENZA SULLA MORTALITA’

2/6 PERCHE’ LEGAMBIENTE E’ PRO BIOGAS?

3 ELIMINARE LA VISIONE DEL BRUTTO BRUCIANDOLO

3/1 DOVE E’ MEGLIO NASCONDERE I VELENI?

3/2 MOLTI GAS NON SI VEDONO, NON PUZZANO, VANNO DOVE VOGLIONO

3/3 LA CATARSI CON IL FUOCO (NEL SUBCONSCIO DEL PERFETTO IGNORANTE)

4 POLVERI SOTTILI CONTRO EFFETTO SERRA

4/1 LE EMISSIONI NOCIVE SONO IL PROBLEMA

4/2 EVOLUZIONE DELLE POLVERI SOTTILI

4/3 PM2.5 IN EUROPA

4/4 TREND PM 2.5 DA BIOMASSE E DAL BIOGAS

4/5 IN VENETO LE PM2.5 STANNO DIMINUENDO?

4/6 CERCARE LE PM2.5, NON LE PM10, NELLE ZONE RURALI

4/7 EEA VEDE UN AUMENTO SIA DELLE PM2.5 CHE DELLE PM10

Page 13: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG INDICE

5 IPA, IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI

5/1 BENZOPIRENE IN EUROPA

5/2 A LORIA

5/3 A GODEGO

6 I Nox , L’ORIGINE DEL PROBLEMA

6/1 LA DIRETTIVA NITRATI

6/2 OSSIDI D’AZOTO IN EUROPA

6/3 OSSIDI D’AZOTO NEL MONDO

7 IL MAIS E LE ALTRE COLTIVAZIONI DEDICATE PER IL BIOGAS 7/1 BIOGAS DA MAIS

7/2 CONCIME IMPIEGATO = PM2,5 EMESSE

7/3 IL FOTOVOLTAICO NON INQUINA E RENDE DI PIU’

8 METODI DI SAMLTIMENTO A CONFRONTO

8/1 PERCHE’ NON TORNARE ALLA CONCIMAIA?

8/2 LA FABBRICA BIO E’ PIU ECOLOGICA E SICURA DELLE ALTRE?

8/3 INCENDIO + PLASTICA = DIOSSINE

8/4 COME “BRUCIARE” 76 CASSONETTI DI IMMONDIZIA AL GIORNO?

8/5 INCENERITORI CONTRO BIOGAS? 8/6 TRASPARENZA SULL’INCENERITORE, BUIO SUL BIOGAS

8/7 VANTAGGI DELL’INCENERITORE 9 IL PIROGASSIFCIATORE DI PAESE (TV)

9/1 LA MIGLIOR ALTERNATIVA PER I TRALCI

9/2 LA PIROLISI

9/3 BIOGAS E PIROLISI

9/4 LA DEPURAZIONE DEL SYNGAS

9/5 COSA PROMETTE IL PROGETTO DI PAESE? 9/6 LA VERITA’ NEGATA SULL’ENERGIA DA BIOMASSE

10 DAL BIOGAS AL BIOMETANO

Page 14: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG INDICE

10/1 METANO FOSSILE, BIOGAS, BIO METANO

10/2 LE IMPUREZZE DEL BIOGAS DIPENDONO DALLA BIOMASSA

10/3 IL COSTO DELLA DEPURAZIONE

11 IL BIOGAS DA POLLINA

11/1 TROPPI COMPOSTI AZOTATI NEL TERRENO E NELLE ACQUE

11/2 TROPPO AZOTO SULLE RIVE DEL MUSON

11/3 LA CATTIVA COSCIENZA DEI POLITICI RIFARE

11/4 UNA QUANTITA ENORME DI AZOTO IN ENTRATA

11/5 LIMITI AMMESSI AL CAMINO E PER L’ARIA CHE RESPIRIAMO

11/6 NOX PRODOTTI DAL TRAFFICO E DALLA POLLINA

11/7 IL CLORO

11/8 LE DIOSSINE, IL MONOSSIDO DI CARBONIO, LO ZOLFO ECC.

11/9 IL SUOLO AFFAMATO DI CARBOIDRATI

11/10 IMPORTIAMO CO2 CON I MANGIMI

11/11 LA BUFALA DEL RECUPERO ENERGETICO: CARBONE SULCIS BATTE POLLINA 7 - 1

12 PM10

12/1 PM 10 IN EUROPA

12/2 PM10 IN ITALIA

12/3 IN VENETO, CON LE PM10: TUTTO BENE?

12/4 PM10 A GODEGO

12/5 PM10 A LORIA

13 BIOGAS E POLITICA

13/1 A TREVISO SI COMINCIA A CAPIRE LE POLVERI SOTTILI

13/2 LEGA

13/3 PD E M5S

12/4 IL VERDETTO DI BOCCIATURA

13/5 ALLEATI

13/6 BIOGAS, CASALEGGIO E LA GENERAZIONE 2D

Page 15: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG CAPITOLO 2

IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA,

FINTA O AUTENTICA

NON COMPETE ALLA POPOLAZIONE DIMOSTRARE QUANTO

IL BIOGAS COMBUSTO SIA NOCIVO

RIFUGGITE DA OGNI FUMOSA ELOCUBRAZIONE, PRETENDETE SOLO

DATI REALI CERTIFICATI SULLE EMISSIONI

ABITATE VICINO AD UN IMPIANTO E NEANCHE IL SINDACO VI DA RETTA

AUTOTASSATVI E FATE FARE UN’ANALISI DELLE PM2.5

Page 16: Il biogas da pollina

UN PO’ DI CHIMICA

N, S, P, As, C, Cl ecc. Sono elementi presenti in tutte le sostanze organiche, vengono ricavati dal suolo ed a questo devono ritornare se si vuole salvaguardarne la fertilità. Con la combustione vengono trasformati in ossidi, soprattutto come gas .

Nox, Sox e PM2.5 Usciti dal camino come gas, reagiscono con l’ammoniaca, abbondante nelle zone agricole, formando dei sali; solfato ammonico, nitrato ammonico ecc. composti che i contadini conoscono bene, perché sono i fertilizzanti che usano di solito. Costituiscono il nucleo iniziale delle famigerate PM2.5. Si può dire, con ragionevole approssimazione, che tutto il fertilizzante che l’agricoltore impiega, ogni anno, per produrre il mais da biogas, esclusa la parte minima che rimane nel particolato, finisce in aria come PM2.5.

Carbonio I pochissimi carboidrati residui nel letame una volta ritornavano al suolo, con il biogas finiscono in aria, come CO2.

Nella giusta quantità, sono indispensabili per mantenere in vita l’ecosistema che mantiene fertile il terreno.

Cloro Sempre presente, in quantità non insignificanti, in qualsiasi materiale organico, è il principale fattore di rischio per la produzione di diossine, considerando anche la pessima gestione della temperatura con il biogas. Può essere presente in quantità elevatissime, abnormi, se p.e. l’allevatore impiega disinfettanti o altri prodotti chimici.

IPA: idrocarburi poliaromatici Fortemente cancerogeni, sono generati in un processo di combustione incompleto/non ottimizzato della biomassa legno. E’ l’inquinante tipico delle campagne, nelle città si utilizza prevalentemente il metano. Speriamo che, molto presto, stufe tecnologicamente avanzate, possano minimizzare il problema.

2/1 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 17: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

TERMINOLOGIA BIO

Biomassa

Materiale organico putrescibile, idoneo, tra l’altro, a produrre biogas, mediante fermentazione anaerobica.

Negli ultimi tempi, se non specificato, ci si riferisce spesso a mais coltivato allo scopo, a volte diluito con altro

materiale più difficile da trattare: escrementi animali ed altri rifiuti organici di varia natura

Fermentazione anaerobica

Il processo di putrefazione della biomassa, che trasforma i carboidrati in metano ( biogas)

I batteri che operano questa trasformazione sono detti anaerobici perché utilizzano l’ossigeno del materiale

putrescibile per il loro metabolismo, anziché quello atmosferico, quindi operano in un ambiente chiuso.

Biogas e metano fossile

Entrambi derivano dalla fermentazione anaerobica della biomassa, sono composti prevalentemente da metano,

ma altri idrocarburi possono essere presenti in quantità significative.

Contengono rilevanti quantità di CO2 (dal 30 al 50%), acqua ed altri composti che invece sono molto nocivi.

La composizione varia fortemente, in funzione della materia prima, nel caso del biogas l’incognita è rappresentata

dalle sostanze introdotte con l’attività umana.

IMPUREZZE DI ALCUNI BIOGAS

ALCUNI COMPOSTI TIPO DI BIOMASSA (mg/ m3)

Scarti agricoli Scarti di cucina Rifiuti organici Discarica

Idrogeno solforato 1.500 5.200 390 610

Tetra-cloro-etilene 15 0,52 7,4 260

Benzene 2,1 <0,17 39

Cloro totale 25 5 40 850

http://www.leggerifiutizero.it/download/file/53-federico-valerio-il-biometano-e-i-fattori-di-emissione-dei-combustibili-da-biomasse

Basta osservare p.e. il cloro, è ben noto a tutti che è un fattore fondamentale nella formazione di diossine

2/2 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 18: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

IL DRAMMA DELL’INCOMPETENZA

PROGETTISTI DI IMPIANTI

Nei due rispettivi dibattiti, con i rappresentanti delle ditte che presentavano il progetto, il pubblico ha

letteralmente massacrato gli “esperti”, con argomenti tecnici, semplici, rigorosi.

Sotto la prosopopea dei proponenti, un’impreparazione ed una superficialità che lascia senza fiato.

ARPA

Come consulente del comune di Loria, ho avuto un lungo incontro nel quale ho presentato le principali

obiezioni tecnico scientifiche, tra le molte avanzate formalmente per scritto.

Tutte sono state ritenute fondate e rilevanti ad una prima valutazione.

L’ente ha proposto un successivo incontro di approfondimento, perché in quella sede non c’erano le

competenze sufficienti per una parere ufficiale e definitivo.

Qualche giorno dopo, sono stato pesantemente attaccato sulla stampa, da due dei tre sindaci coinvolti.

Hanno conseguito l’obiettivo loro assegnato: togliermi subito dai piedi.

Per dettagli si può cercare la pagina “LEGA“ nell’indice.

AMBIENTALISMO

Di fronte alle chiese “verdi” mi sento come un cristiano di fronte alle lobby dei preti pedofili.

Entrambi tradiscono la fede a cui si sono votati; sul biogas, spero, per rozza miopia.

Sono ipnotizzati dall’apparenza del problema e finiscono per non vedere la sostanza

Sono un consulente di materie plastiche, partito da una posizione iniziale molto favorevole alle

energie rinnovabili, ho imparato tutto sul campo di battaglia.

Nel mio paese, due successivi progetti di biogas da pollina, sono stati entrambi bocciati.

2/3 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 19: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

LA PERICOLOSITA’ DEL VOSTRO IMPIANTO

SI MISURA CON LE ANALISI CHIMICHE

Avete una discussione pubblica per un impianto a biogas in progetto o già attivo?

Non perdete tempo con questo o quell’esperto, chiamate in causa il vostro sindaco.

IL COMPITO DELLE ARPA

Anche se la legge non prescrive controlli sistematici al conduttore di impianti sotto 1 MW, è scontato che l’ente

pubblico avrà svolto, in qualche modo, la sua attività di controllo.

Servono analisi molto comuni, eseguite a varie distanze dall’impianto inquinante, in varie condizioni meteo.

Non perdete tempo a cercare dati reali, sono tenuti, sempre ed ovunque, nascosti.

Perché questi enti siano così segreti è evidente ai maliziosi.

Agli ingenui ricordo che le ARPA soffrono un intollerabile conflitto di interessi controllore/controllato, mangiano il

loro quotidiano becchime dalle mani del presidente della propria regione.

IL COMPITO DEL SINDACO

La popolazione non si perda a cavillare se le emissioni rispettano i limiti di una legge che tollera valori doppi

rispetto a qualsiasi altro processo industriale e non prevede controlli sistematici.

Il sindaco ha la personale, ineludibile, responsabilità di far verificare come ogni emissione aggiuntiva di inquinanti

si integri ed interagisca con quelle già note e monitorate.

Per esempio, a Loria e Godego, in inverno, siamo molto spesso oltre i limiti di legge con le PM10, vedi l’INDICE.

IL COMPITO DELLA ULSS

Nel documento EEA Report N° 5/2015, di cui ho già commentato alcune mappe più significative, sono illustrate

anche le stime sulla correlazione tra concentrazione di gas tossici ed aspettativa di vita.

E’ un argomento complesso, ma non oscuro: serve un buon epidemiologo per farvele spiegare senza errori.

Non ho il minimo dubbio: il responso obiettivo dell’esperto farà inorridire solo gli sprovveduti.

Bisogna valutare con grande cautela il danno stimato, quando non esistono soluzioni alternative.

Ma noi non siamo affatto obbligati a convertire la merda in aeriformi!

2/4 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 20: Il biogas da pollina

L’INCIDENZA SULLA MORTALITA’

Nazione

Morti/anno (2012) Dati tratti dal Report N° 5/2015 dell’EEA

Totale PM2.5 Nox

N° % N° %

Polonia 384.788 44600 11,6 1600 0,4

Romania 255.539 25500 10 1500 0,6

Italia 612.883 59500 9,7 21600 3,5

Francia 569.986 43400 7,6 7700 1,4

Germania 869.582 59500 6,8 10400 1,2

Inghilterra 569.024 37800 6,6 14100 2,5

Spagna 401.122 25500 6,4 5900 1,5

Per il 9,7% dei decessi, sono state diagnosticate le PM2.5 come causa di morte. Le mappe di EEA mostrano una fortissima concentrazione di valori limite nella pianura padana. Insomma, molto approssimativamente, l’incidenza al nord è doppia.

2/5 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 21: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

PERCHE’ LEGAMBIENTE + RAI SONO PER IL BIOGAS?

Si può capire quanto forti siano le pressioni dei biogassisti sui politici.

Sul fronte opposto, il belato di un’opinione pubblica, spesso disorientata e confusa,

legittimamente ignorante sull’argomento, ma anche poco disposta ad un approfondimento.

La corretta divulgazione dovrebbe venire dalle organizzazioni ambientaliste.

L’NTRECCIO MOSTRUOSO LEGAMBIENTE + PD + BIOGASSISTI

Neanche la Gabanelli riuscirebbe a rappresentare, in modo leggibile per gli umani, quel

coacervo di partecipazioni societarie e di scambio di poltrone.

L’uomo simbolo, l’artefice più famoso di questo mondo, è Ermete Realacci, tuttora

potentissimo nel PD, presidente della commissione ambiente.

E’ diplomato al liceo classico: a volte la scelta dell’indirizzo scolastico può essere un valido

indizio del retroterra culturale e dell’approccio psicologico alla realtà di una persona.

Nella diatriba con Galileo lo colloco tra i frati dell’inquisizione, bibbia alla mano.

Uno sciocco pregiudizio?

Provate a verificare l’impostazione divulgativa di Legambiente, su un qualsiasi tema.

La sua comunicazione mi appare sistematicamente faziosa, ipnotizzata dall’apparenza,

ignora ciò che non è percepibile con i sensi.

Siete iscritti o simpatizzanti? Fate una prova.

Prendete una questione qualsiasi, tra quelle sollevate in questo documento e chiedete una

replica, la più netta e dura possibile e che venga divulgata ampiamente.

Sarei molto felice di veder confutati i miei foschi scenari, con dati scientifici.

Se continuano a menare il can per l’aia, avrete la prova che sono in mala fede.

2/6 - IL MURO DI GOMMA DELL’IGNORANZA, FINTA O AUTENTICA

Page 22: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG CAPITOLO 3

ELIMINARE LA VISIONE DEL BRUTTO

BRUCIANDOLO

Secondo me, la spinta principale allo sviluppo del biogas è nata dal problema di smaltire la merda.

Da questo punto di vista, la cervellotica e severissima direttiva nitrati, che limita l’azoto nel suolo

agricolo, avulsa dalla realtà del mondo agricolo, ha aggravato la situazione, incentivando i furbi.

Abito vicino al fiume Muson, ad una decina di chilometri dalla sorgente, in un ambiente agricolo

apparentemente idilliaco, ma i suoi sassi sono neri da eutrofizzazione (= eccesso di azoto),

ritornano bianchi dopo qualche pioggia.

Ipocrita porsi delle domande retoriche.

Prima della globalizzazione ci contendevamo gli escrementi, anche quelli umani, per nutrire il suolo.

Facevo il bagno tutti i giorni nel fiume, allora i sassi erano bianchissimi.

Page 23: Il biogas da pollina

In qualsiasi tipo di materiale putrescibile, biomassa compresa, esistono innumerevoli sostanze potenzialmente

nocive, in quanto tali, oppure che possono divenirlo durante un processo mal gestito. Il mondo ambientalista non l’ha ancora capito e non pretende a gran voce un controllo sistematico, pubblico.

DOVE CONVIENE POSIZIONARE GLI INQUINANTI?

Da quando esiste l’uomo, il materiale putrescente è stato sempre interrato, principale e preziosissimo concime.

Adesso, proprio il mondo dei “verdi”, si è fatto sedurre stupidamente dalla parola bio: biogas, biomassa, il prefisso

“bio”, taumaturgicamente, santifica tutto per loro.

Immaginiamo ora che un folle ladruncolo, abbia rubato una tanica di acido “muriatico” (HCl) in un centro

commerciale e che, in preda al panico, intenda sbarazzarsene al più presto.

1) Lo rovescia su un’aiuola fiorita (= terreno)

La sostanza verrà assorbita dal terreno, l’inquinamento rimarrà molto localizzato, solo una parte infinitesima

riuscirà ad evaporare; certo muoiono le piante.

2) Lo riversa nel circuito dell’acqua potabile (= fase liquida= falda, fiumi)

L‘inquinante si diffonderà molto rapidamente a tutta la rete idrica.

Il danno tuttavia sarà limitato ai soli malcapitati che utilizzeranno l’acqua inquinata nell’intervallo di tempo, prima

che venga dato l’allarme.

L’ingestione di una sostanza tossica può danneggiare questo o quell’organo dell’apparato digerente, ma la sua

diffusione a tutto il corpo, avviene essenzialmente solo dopo essere entrata nella circolazione sanguigna.

Questa relativa lentezza spiega molti salvataggi miracolosi, dopo un avvelenamento.

3)Riesce diabolicamente ad introdurlo nella presa di aspirazione dell’aria condizionata (= fase vapore= aria)

La diffusione sarà istantanea in tutti gli ambienti, nessuno essere vivente verrà risparmiato.

La stessa aliquota di sostanza tossica, assunta per via aerea anziché nell’apparato digerente, arriva direttamente

e rapidissimamente, attraverso la circolazione sanguigna, a tutti gli organi del corpo, con effetti istantanei e

catastrofici.

DOVE E’ MEGLIO NASCONDERE I VELENI?

3/1 - ELIMINARE LA VISIONE DEL BRUTTO BRUCIANDOLO

Page 24: Il biogas da pollina

MOLTI GAS NON SI VEDONO, NON PUZZANO, VANNO DOVE VOGLIONO

NON SI VEDONO

Vedo molte persone con preparazione scolastica scientifica, razionali e molto competenti quando le

questioni toccano il loro portafoglio, andare a “naso” e rifiutare la fatica di un approfondimento rigoroso su

argomenti come questo, che non ritengono prioritario.

Escono fumi da un impianto a biogas? Non lo so, ma è quasi irrilevante per la salute.

Certo non si “vede” la diossina o gli Nox, anche a concentrazioni molto superiori a quelle mortali.

La gente comunemente usa la parola “fumi” anche per indicare i vapori che escono da un camino; spesso

si può trattare di nebbie generate dalla condensazione del vapore.

Per tranquillizzare il sempliciotto si aumenta di qualche grado la temperatura dei gas in uscita: i vapori si

diffondono prima di condensare. Oplà! Tutti contenti! Occhio non vede, cuore non duole!

E’ un bel guaio che i gas non siano visibili, visto che è dolosamente escluso dalla legge ogni monitoraggio

analitico in continuo: almeno forse potremmo avere a disposizione un controllo rudimentale, ma efficace.

NON PUZZANO ABBASTANZA

Si sentono lamentele in proposito, ma è una grande disgrazia che il biogas non provochi un fastidio

proporzionato alla sua pericolosità oggettiva.

Per esempio l’acido solfidrico è molto puzzolente, ma, purtroppo, gli NOX e le diossine, sono inodori ben

oltre la soglia di pericolo!

VANNO DOVE VOGLIONO

La dinamica del rimescolamento degli aeriformi è una materia molto complessa e molti ciarlatani si

improvvisano esperti: una credenza diffusa da per scontato che “tanto l’aria tira verso in zò”, come se

fosse acqua.

Certamente, quando non sono in atto delle perturbazioni, la corrente d’aria ha un andamento ciclico nella

pedemontana: tutti, nelle sere d’estate, apprezziamo la brezza che spira dal monte Grappa.

Però, nelle altre ore del giorno, la direzione è quanto mai mutevole e complessa da descrivere: diffidare

degli autodidatti che pontificano sul’argomento, con l’evidente scopo di rassicurare la gente.

3/2 - ELIMINARE LA VISIONE DEL BRUTTO BRUCIANDOLO

Page 25: Il biogas da pollina

Il fuoco purifica ciò che è cattivo e repellente

per i sensi, oppure ideologicamente.

Se non si vede, non esiste più

LA CATARSI CON IL FUOCO (NEL SUBCONSCIO DEL PERFETTO IGNORANTE)

3/3 - ELIMINARE LA VISIONE DEL BRUTTO BRUCIANDOLO

Page 26: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

CO2 (= effetto serra) contro PM2.5 (= 59500 morti nel 2012, in Italia) La CO2 è la sostanza meno velenosa, dopo l’acqua, tra quelle generate nella combustione. Il rischio climatico minaccia il nostro futuro, i Nox, Sox , IPA, provocano ora e da molti anni, una tragica epidemia. Le autorità e gli ambientalisti, che promuovono il biogas come energia “verde”, inseguono un incerto, futuro, vantaggio climatico, a scapito di un certo, drammatico, aumento della mortalità, oggi. La componente traffico è migliorata enormemente, grazie al maggior rigore sui carburanti e sui motori Anni fa c’erano “le piogge acide”, causate dallo zolfo (=Sox) presente nel carburante. Le autorità mondiali hanno imposto la depurazione ed il problema è rapidamente scomparso. Come abbiamo già visto, i Nox, provocati dal traffico, derivano dall’ossidazione dell’azoto atmosferico, una reazione possibile solo alle elevatissime temperature/pressioni dei motori diesel, troppo spinti. Gli IPA, Idrocarburi Poli Aromatici del riscaldamento a legna Che idea geniale promuoverlo! Forse una tecnologia molto più sofisticata potrà migliorare l’efficienza delle stufe.

CAPITOLO 4

POLVERI SOTTILI

CONTRO EFFETTO SERRA

Page 27: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

L’EFFETTO SERRA NON È LA PRIORITA’ DEI VENETI Le nostre donne hanno mediamente 1,4 figli a testa: il nostro contributo all’abbattimento dell’effetto serra, in un paio di generazioni, risulterà stupefacente per tutto il mondo. La CO2 è un gas perfettamente innocuo, mentre sono velenosi molti altri, sempre sicuramente presenti nella combustione di qualsiasi biomassa “rinnovabile”, se non vengono depurati.

L’ALTERNATIVA “VERDE” DEVE EMETTERE MENO VELENI, PER UNITÀ DI ENERGIA PRODOTTA Bruciare è sempre la scelta peggiore, se esistono alternative e serve, in realtà, per “smaltire” un materiale. Il “brutto” non si vede più, ma è aumentato di volume e ci uccide lentamente, senza che ce ne accorgiamo. I pochi dati sulle emissioni sono sempre oscuri, perché non sono correlati all’energia prodotta. E’ la quantità che fa il veleno: la legge ed il buon senso impone che una fonte rinnovabile non sia più velenosa di quella di origine fossile che va a sostituire. Il metano delle ”trivelle” è il combustibile meno inquinante, semplicemente perché viene depurato, il biogas no, di altri nessuno dice come e quanto.

LE EMISSIONI NOCIVE SONO IL PROBLEMA

4/1 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 28: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

IL CONFORMISMO DELLA COMUNITÀ Le nostre donne hanno mediamente 1,4 figli a testa: il nostro contributo all’abbattimento dell’effetto serra, in un paio di generazioni, risulterà stupefacente per tutto il mondo. La CO2 è un gas perfettamente innocuo, mentre sono velenosi molti altri, sempre sicuramente presenti nella combustione di qualsiasi biomassa “rinnovabile”, se non vengono depurati.

L’ALTERNATIVA “VERDE” DEVE EMETTERE MENO VELENI, PER UNITÀ DI ENERGIA PRODOTTA Bruciare è sempre la scelta peggiore, se esistono alternative e serve, in realtà, per “smaltire” un materiale. Il “brutto” non si vede più, ma è aumentato di volume e ci uccide lentamente, senza che ce ne accorgiamo. I pochi dati sulle emissioni sono sempre oscuri, perché non sono correlati all’energia prodotta. E’ la quantità che fa il veleno: la legge ed il buon senso impone che una fonte rinnovabile non sia più velenosa di quella di origine fossile che va a sostituire. Il metano delle ”trivelle” è il combustibile meno inquinante, semplicemente perché viene depurato, il biogas no, di altri nessuno dice come e quanto.

EFFETTO SERRA CONTRO EMISSIONI NOCIVE

CO2 CONTRO NOX

4/1 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 29: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

PM2.5 IN EUROPA

Mappa riprodotta dal Report

N° 5/2015 dell’EEA

PM2.5 2013

Media annua

mg/m3

Limite OMS: 10 mg/m3

Limite UE : 20 mg/m3

La pianura padana, è inesorabilmente condannata,

segnata a dito, da questa mappa.

Solo l’est può insidiare il nostro triste primato.

Complimenti alla nostra classe dirigente, ma

soprattutto all’efficienza degli “anticorpi”

ambientalisti.

IL TRAFFICO ED I NOX DELLA VOLKSWAGEN

Sono essenzialmente i diesel a generare la quota

minoritaria di Nox (= Pm2.5 ) imputati al traffico.

Abbiamo imparato che non proviene dal carburante,

ma da una reazione, finora ritenuta molto anomala,

con l’azoto atmosferico.

Infatti è possibile solo alle altissime

temperature/pressioni che vengono perseguite per

soddisfare le sempre più elevate ed insensate

prestazioni, che un mercato folle richiede.

Non si tratta solo di ridurre la velocità massima o

media, ma anche le accelerazioni.

Insomma bisogna che la politica tenga ben stretta,

per le orecchie, la lobby dei costruttori.

4/3 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 30: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

TREND PM 2.5 DA BIOMASSE E DAL BIOGAS

Ton >20000 >10000 >5000 >1000 http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni

I dati di questa tabella sono tratti da un’altra, di ISPRA, la quale elenca minuziosamente molte altre fonti emissive,

con apporti progressivamente inferiori a quelli riportati qui.

Non compare la voce biogas, sono convinto che sia stata “camuffata” con il “residenziale”.

C’è una componente generale di riduzione da attribuire alla crisi economica e quindi reversibile.

Però è certamente merito delle scelte politiche, se alcune fonti hanno conseguito una diminuzione fenomenale.

Residenziale:370% vs 1990

La voce pudicamente allude al

riscaldamento domestico, ovvero

all’incentivazione del riscaldamento a

legna, responsabilità ambientalista.

Impopolare fare marcia indietro ora!

Produzione energia elettrica

Ha beneficiato della sostituzione dei

combustibili più inquinanti con il

metano, dell’ energia eolica e solare.

Esattamente il contrario della scelta

per il residenziale.

Traffico

La diminuzione è sorprendente, pur

considerando la crisi economica.

La nostra classe dirigente conosce

queste tabelle, visto che continua ad

accanirsi esclusivamente sul traffico?

FONTI PM2.5 (Ton) IN ITALIA 1990 2000 2005 2010 2011 2012 2013 13/90 Incendi foreste e altra vegetazione 35600 19655 7418 4388 8159 22642 4676 0,1 Residenziale 30499 39521 41030 53243 53874 61279 112552 3,7 Incendi Grassland (praterie) 26007 15221 6575 8992 12846 21840 2337 0,1 Centrali elettriche cogeneraz. pubbliche 25077 9852 2044 997 605 564 568 0,02 Automobili 18663 11295 9604 8863 7686 6033 5871 0,3 Off-road Agricoltura 15965 15082 10668 5203 4669 4068 3701 0,2 Veicoli pesanti P > 3.5 t e autobus 13815 10530 8196 5339 5236 4763 4170 0,3 Processi di combustione con contatto 12899 10105 7998 5267 5361 4620 4807 0,4 Veicoli leggeri P < 3.5 t 10028 13471 10357 6703 6543 4941 3742 0,4 Attività marittime 7983 8147 7978 7284 6859 6153 5745 0,7 Comb. , caldaie turbine gas, motori fissi 6478 2003 1649 769 671 387 453 0,1 Proc. ind. legno/carta/alim./bevande ecc. 6189 6080 6968 5064 4884 3963 3528 0,6 Proc. ind. del ferro/acciaio, miniere carb. 5735 4860 5418 4688 5247 5008 4283 0,7 Off-road Industria 5560 5035 2880 1508 1401 1401 1401 0,3 Pneumatici, freni e manto stradale 4240 5109 5370 5234 5253 4749 4634 1,1 Raffinerie 3904 2998 1042 613 247 542 300 0,1 Allevamento di bestiame (deiezioni) 3859 3619 3503 3585 3624 3680 3696 1 Motocicli cc < 50 cm3 2879 3592 2483 1293 1221 1115 1012 0,4 Combustione di residui agricoli 2131 2104 2268 2195 2167 2289 2154 1 Incenerimento rifiuti agricoli (escl. 103) 1913 2069 2263 2165 2153 2151 2056 1,1 Terziario 1585 1432 1411 1203 1075 1098 1342 0,8 Militari 1272 895 1598 811 627 491 777 0,6 Totale ( tonx1000) 248 198 154 139 144 166 176 0,6

4/4 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 31: Il biogas da pollina

VALORE MEDIO ANNUO DELLE PM2.5 (espresso in µg/m3)

Comune Località ZONA 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Belluno Città BU - - 22 19 17 16 16 14

Feltre Area Feltrina BS - - 27 24 25 23 22 18

Padova Mandria BU 38 30 32 31 34 32 28 24

Padova aps1 IU - - 32 33 37 29 27 23

Padova aps2 IU - - 29 26 29 28 26 22

Monselice Monselice IU - - 24 21 26 - - -

Porto Tolle Porto Tolle BS - - - 21 22 19 - -

Rovigo Città TU - - - - 31 29 25 21

Porto Viro Porto Levante IS - - - - - - 15 13

Treviso Via Lancieri BU - - 30 28 31 27 23 18

Conegliano Conegliano BU - - - - 27 23 23 19

Mansuè Mansuè BR - - - - 29 28 25 21

Venezia Circonvallazione TU 36 31 - - - - - -

Venezia Parco Bissuola BU - - - - 30 28 24 21

Venezia Via Malcontenta IS 44 - 32 30 35 32 27 23

Venezia Via Tagliamento TU - - - 30 37 - - -

San Donà Città BU - - - 22 32 30 26 22

Verona Cason BS - 28 27 24 28 24 21 21

Vicenza Quartiere Italia BU 35 31 28 29 31 28 27 22

Bassano Città BU - - - 22 23 21 19 17

B= ambiente; U=urbano, I=industriale; T=traffico;R=rurale Lim. UE: 20 Lim. OMS: 10

IN VENETO LE PM2.5 STANNO DIMINUENDO?

Il Veneto è molto più inquinato del resto

d’Europa, la tabella conferma,

pressappoco, la mappa EEA, i colori sono

gli stessi.

Siamo ben oltre il limite proposto da OMS

ed anche quello europeo.

Appare un trend in miglioramento, grazie

alla crisi economica ed agli efficaci

interventi sul traffico e sull’energia,

confermati dai dati ISPRA.

Le centraline sono, tranne una, tutte

focalizzate sugli agglomerati urbani,

industriali e sul traffico, mentre sappiamo

che le biomasse si bruciano soprattutto in

campagna.

Il report EEA spiega bene che la fonte

maggiore è la combustione non filtrata di

biomasse non depurate, legno e biogas.

La deregulation in materia è prevalente

nelle zone rurali.

http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/atmosfera/pm-2-5

> 30

4/5 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 32: Il biogas da pollina

VALORE MEDIO ANNUO DELLE PM10 (espresso in µg/m3) Comune Località TIPO 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Noale Noale TU - - - - 73 70 - - - - - - - - Portogruaro Portogruaro TU - - - - - - - - 34 - - - - - Spinea Spinea BU - - - - - - - - - 38 42 - - 29 Venezia Via F.lli Bandiera TU - - - - - - - - - 45 - - - - Venezia Via Circonvallazione TU - - 51 56 57 57 112 47 - - - - - - Chioggia Chioggia BU - - - - - 39 58 31 34 29 38 - - - Venezia Sacca Fisola BU - - 42 40 38 43 59 36 35 32 38 34 30 28 Venezia Parco Bissuola BU - - 42 48 47 47 83 38 37 34 39 36 31 28 Venezia Via Beccaria TU - - - - - - - - - - - - 37 32 San Donà di Piave San Donà di Piave BU - - - - - 37 60 33 33 - - - - - Concordia Sagittaria Concordia Sagittaria BR - - - - - 34 42 30 35 32 35 - - - Venezia Via Tagliamento TU - - - - - - 119 47 44 39 46 40 33 28 Mira Mira BU - - - - - - - - 43 - 44 - - - Venezia Malcontenta IS - - - - - - - - - - 42 40 36 37 Verona Borgo Milano TU - 65 66 71 61 52 89 42 40 36 48 41 36 27 San Bonifacio San Bonifacio BU - - - - - - - - - 37 50 41 36 32 Bovolone Bovolone BU - - - - - - - - - 40 47 - - - Verona Cason BR/BS - - - 47 48 47 83 40 38 31 35 31 32 29 Boscochiesanuova Boscochiesanuova BR - - - - - 20 19 20 20 20 20 22 19 19 Fumane Fumane IS - - - - - - - - 34 32 34 31 35 22 Schio Schio BU - - 40 37 36 32 47 32 28 27 29 28 25 23 Bassano Bassano BU - - - - - - 40 29 27 - - - - - Vicenza Quartiere Italia BU 47 54 53 51 50 46 94 41 38 38 46 44 37 36 Vicenza San Felice TU - - - - - 53 102 45 39 39 43 39 36 31 Vicenza Ferrovieri BU - - - - - - - - - 38 42 40 35 29

CERCARE LE PM2.5, NON LE PM10, NELLE ZONE RURALI

B= ambiente; U=urbano, I=industriale; T=traffico;R=rurale

http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/atmosfera/pm10

Ormai abbiamo imparato che è la “Residenziale” la fonte da mettere sotto controllo, ovvero meno centraline in

centro città e qualcuna in più in campagna, vicino agli impianti a biogas.

Lim. UE: 50 Lim. OMS: 20 > 75

4/6 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 33: Il biogas da pollina

EEA VEDE UN AUMENTO SIA DELLE PM2.5 CHE DELLE PM10

Cercando un trend, nelle mappe EEA, si evidenzia un aumento per le PM2.5 in Padania.

Questa rappresentazione visiva non mi pare abbastanza rigorosa per trarre delle conclusioni generali perentorie.

Bisogna considerare statisticamente la scelta dei punti di monitoraggio, la condizione meteo, ecc.

Abbiamo visto che anche i dati ARPAV non sono omogenei ed idonei per trarre un giudizio globale,

In questo senso, forse ha maggior rigore uno studio statisticamente mirato di EEA, relativo al decennio 2002-

2011: c’è un deciso aumento delle PM10 nel litorale del nord-est, mi pare più localizzato verso il Friuli.

In questo lungo periodo di recessione, quali nuove fonti inquinanti sono state attivate in loco?

PM2.5

2013

PM2.5

2009

TREND PM10

2002- 2011

EEA

pm10-interpolated-maps

Mappa riprodotta dal Report N° 5/2015 dell’EEA Mappa riprodotta dal Report N° 5/2015 dell’EEA

4/7 - TOSSICITA’ DELL’ARIA CONTRO EFFETTO SERRA

Page 34: Il biogas da pollina

IPA

IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI

Bruciare il legno ed ottenere solo CO2 ed acqua è una sfida tecnologica incerta e problematica.

Speriamo che il legislatore sproni i costruttori di stufe a sviluppare una tecnologia più evoluta, in

grado di contenere i composti nocivi generati dalla cattiva gestione del processo.

Naturalmente i Nox, Sox saranno sempre presenti nei fumi e depurarli in modo economicamente

accettabile, è una seconda sfida, estremamente ardua, dal punto di vista dei costi.

Tra i tanti composti nocivi generati da una combustione non perfetta, gli IPA sono maggiormente nel

mirino delle ARPA, per l’elevata tossicità.

Purtroppo sono anche sostanze che, come le diossine, persistono a lungo nell’ambiente e si

accumulano facilmente nelle gocce di particolato.

Infatti, il sale che costituisce il nucleo originale di PM2.5, può rivestirsi superficialmente di acqua di

condensa, fino a solubilizzarsi.

Quindi la pericolosità delle PM2.5 è ingigantita, anche perché accumula queste sostanze.

CAPITOLO 5

Page 35: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

BENZOPIRENE IN EUROPA

E’ il più citato degli IPA, Idrocarburi Poli Aromatici, sostanze altamente cancerogene, che persistono come tali a lungo nell’ambiente e quindi si accumulano nel tempo, particolarmente nelle polveri PM2.5. La fonte principale è la combustione imperfetta di biomasse, il riscaldamento a legna, per esempio.

Pochi punti in Padania, perché ci sono poche analisi

LIMITE

consigliato

EU

Mappa riprodotta dal Report N° 5/2015 dell’EEA

5/1 - GLI IPA (idrocarburi policiclici aromatici)

Page 36: Il biogas da pollina

limite di legge

limite consigliato

A LORIA

Questi grafici vanno letti con attenzione, ai fini di comprendere il superamento dei limiti di legge.

Ci si riferisce al valore medio annuo e quindi, se ho capito bene, ARPA ha fatto una media dei valori

rilevati in inverno, ad esempio, per il benzopirene: 4,2 ng/m3.

Poi assume un valore 0 per l’estate e divide per 2.

Comune di Loria -25 maggio 27 giugno 2011- - -9 febbraio 20 marzo 2012 Fonte ARPAV, basta digitare: ARPAV LORIA MONITORAGGIO

5/1 - GLI IPA (idrocarburi policiclici aromatici)

Page 37: Il biogas da pollina

A GODEGO

Castello di Godego _22 maggio - 7 luglio 2013__31 ottobre - 11 dicembre 2013_ Fonte ARPAV, basta digitare: ARPAV GODEGO MONITORAGGIO

Si conferma un’enorme differenza rispetto a Treviso città: il primo indiziato è senz’altro il

riscaldamento con la bio massa legno, molto più diffuso in campagna.

Una catastrofe rispetto a Treviso

limite di legge

limite consigliato

5/2 - GLI IPA (idrocarburi policiclici aromatici)

Page 38: Il biogas da pollina

I Nox L’ORIGINE DEL PROBLEMA

CAPITOLO 6

Troppi nitrati nel suolo e nelle acque Sono i fertilizzanti che l’agricoltore deve aggiungere al terreno, indispensabile nutrimento delle piante. In eccesso nel suolo, aumentano anche nell’acqua, provocando l’eutrofizzazione. La direttiva nitrati, per combattere il fenomeno, ha limitato drasticamente la quantità di azoto (letame) che si può distribuire sul suolo agricolo, incentivando i “furbi” e peggiorando la situazione.

Troppi Nox e troppa NH3 in aria Sono generati dalla combustione o metabolizzazione di qualsiasi materiale organico, ovviamente sono in eccesso nelle zone agricole e dove si usano biocombustibili non depurati, cioè biomassa legno o biogas.

Le PM2.5 sono in buona parte i fertilizzanti reintegrati nel suolo e poi trasformati in aeriformi con il biogas I biocombustibili generano i Nox, Sox, che trovano una enorme sovrabbondanza di NH3 nelle zone agricole. Dunque si riformano velocemente il nitrato ed il solfato ammonico che , nella nostra zona, sono prevalenti nella formazione del particolato.

N20 e la chimica dell’azoto in aria Si chiama protossido di azoto, ha un ruolo estremamente complesso nelle reazioni che regolano la formazione dell’ozono, ha un effetto serra 300 volte superiore alla CO2.

Ha una densità elevata, quindi, in prossimità di un biogas, tende a ristagnare ed a concentrarsi al suolo.

Page 39: Il biogas da pollina

LA DIRETTIVA NITRATI

LA DIRETTIVA NITRATI

Gli allevatori non aspirano certo a trasformarsi in industriali della chimica e dell’energia.

Il loro unico, vero, incubo è la legge che limita la quantità di escrementi (azoto) che è concesso spargere

nel terreno: il bio gas è una scappatoia, resa molto allettante dagli stolti incentivi.

Nox emesso nella troposfera

La legge europea limita fortemente la quantità di escrementi che si possono spandere nel terreno, paralizzando il sistema agricolo, viziato da gravi squilibri nei flussi, come vedremo. Forse qualche ambientalista deve aver avuto il colpo di genio di “nascondere” l’eccesso d’azoto in aria e di premiare l’allevatore per questa nobile opera di pulizia. Una scelta demenziale, pagata da Pantalone, poco appetibile per i veri agricoltori, che hanno ben altre priorità che quella di improvvisarsi imprenditori della chimica e dell’energia. Invece è una pappatoria succulenta per le grandi aziende, meglio attrezzate per districarsi nei meandri della burocrazia e della connessa corruzione.

IUP Heidelberg - NO2 – 1996 - 2001

6/1 - I Nox L’ORIGINE DEL PROBLEMA

Page 40: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

OSSIDI D’AZOTO IN EUROPA (1)

(1) Questa cartina è più precisa ed aggiornata delle precedenti, relative al periodo 1996 – 2001

Oltre ad entrare nel meccanismo di formazione del particolato, in particolare delle PM2.5, hanno

anche un effetto tossicologico, analogo alla SO2, generano le piogge acide, per esempio.

Limite UE

Mappa riprodotta dal Report N° 5/2015 dell’EEA

6/2 - I Nox L’ORIGINE DEL PROBLEMA

Page 41: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

OSSIDI D’AZOTO NEL MONDO

Abbiamo già visto che l’azoto è presente, in quantità anche molto rilevanti in termini di tossicità, in

qualsiasi materiale organico, quindi anche nella biomassa combustibile.

In un mondo non accecato dal fanatismo antiscientifico, sarebbe proibito bruciarla senza la

depurazione preventiva e/o la filtrazione dei fumi.

Gli inceneritori, demonizzati perché sospettati di accettare ogni schifezza, hanno un controllo del

processo sofisticato, misurano le emissioni e le filtrano, a norma di legge.

Con il biogas siamo alla deregulation selvaggia, controllo del processo intrinsecamente carente,

nessun monitoraggio delle emissioni, la filtrazione non prevista.

IUP Heidelberg - NO2 – 1996 - 2001

Come noi, in Padania, New York e Pechino I Nox prodotti dai motori diesel potrebbero essere drasticamente ridotti domattina, se la politica avesse la forza d’imporre un limite alla potenza che le auto in circolazione possono sviluppare. La Volkswagen l’ha dimostrato truccando i test.

6/3 - I Nox L’ORIGINE DEL PROBLEMA

Page 42: Il biogas da pollina

IL MAIS E LE ALTRE COLTIVAZIONI

DEDICATE PER IL BIOGAS

Nella mia esperienza con il biogas, mi sono convinto che si va più in fretta al nocciolo del problema,

se si analizza l’aspetto economico e politico.

Trovato il bandolo della matassa, non ci si deve stupire delle decisioni scientificamente più folli, da

parte della nostra classe dirigente.

Vivo in campagna, ho anch’io un po’ di terreno agricolo, fertile, che ho smesso di coltivare da

diversi anni, perché è assolutamente antieconomico.

Il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli interessa un settore economico che ha ancora una vasta

occupazione, dunque una grande tragedia sociale.

Bisogna assolutamente aiutare questa gente, compito smisuratamente difficile, ma è indispensabile

un minimo di competenza tecnica, da parte del legislatore.

Non riesco ad immaginare una soluzione, scientificamente meno cretina, del biogas da mais.

CAPITOLO 7

Page 43: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

BIOGAS DA MAIS

CONCIME IMPIEGATO = PM2,5 EMESSE

Come abbiamo già visto, l’azoto e lo zolfo contenuti nel mais, vengono sottratti al

terreno e devono essere ripristinati con la concimazione: le tonnellate di solfato e nitrato

ammonico acquistate dall’agricoltore si trasformano prevalentemente in PM2,5.

Qualche pignolo obietterà che non è esatto al 100%, che la trasformazione avrà un certo

“rendimento”; metteteci la percentuale che volete voi.

I BATTERI ANAEROBICI SPRECANO MOLTA ENERGIA E PRODUCONO CO2

La nostra priorità è non morire oggi per la nocività dell’aria, in nome di un dubbio

vantaggio nella riduzione della CO2, avendo a disposizione molte alternative migliori.

Affermare che il bilancio della CO2 rimane invariato è confutato da molti, che

considerano l’energia spesa per i mezzi di produzione e trasporto.

Ma non bisogna dimenticare quella consumata dai batteri anaerobici, l’allevatore la può

stimare, misurando il riscaldamento prodotto dalla biodigestione.

Lo stesso dato può essere dedotto dalla percentuale di CO2 presente nel biogas che può

arrivare fino al 50%.

PANNELLI SOLARI

Hanno un rendimento enormemente superiore a qualsiasi tipo di coltivazione, non

inquinano, possono essere disposti razionalmente in aree non sottratte all’agricoltura.

7/1 - IL MAIS E LE ALTRE COLTIVAZIONI DEDICATE PER BIOGAS

Page 44: Il biogas da pollina

CI SONO ALTERNATIVE MIGLIORI DELLA COLTIVAZIONE DEL MAIS? IL FOTOVOLTAICO

-Non ha emissioni

-Non occupa superficie coltivabile

Nessuno può essere così stupido da ipotizzare la massiccia occupazione delle nostre campagne

con i pannelli solari; esistono infinite altre opzioni interessanti da valutare prioritariamente: i tetti, i

parcheggi, le pareti fonoassorbenti lungo le autostrade ecc.

-In termini di LCA (Life Cycle Assessment) è paragonabile o migliore, rispetto alle centrali

idroelettriche e all’eolico

La coltivazione del mais invece comporta uno spreco notevole di risorse: acqua, combustibili fossili

per le lavorazioni, concimi, diserbanti ecc.

EFFICIENZA ENERGETICA: FOTOVOLTAICO CONTRO BIO MASSE

E’ abbastanza difficile trovare dati comparabili, nella pagina seguente riporto una tabella ricavata

da una pubblicazione del prof. Giulio De Simon, disponibile in rete.

Sintetizzando brutalmente i termini del confronto:

-Il fotovoltaico assorbe molta più energia solare della fotosintesi, passiamo dal 10% allo 0,5 – 1%.

Ma il primo ha un trend di sviluppo molto forte e si parla già di efficienze vicine al 20%.

-Il fotovoltaico genera direttamente energia elettrica, mentre la bio massa l’accumula e la libera poi

sotto forma di calore, con un rendimento elettrico molto basso, del 30% circa.

-La coltivazione del mais necessita anche di una quantità rilevante di energia per le lavorazioni ed

il trasporto.

IL FOTOVOLTAICO NON INQUINA E RENDE DI PIU’

7/2 - IL MAIS E LE ALTRE COLTIVAZIONI DEDICATE PER BIOGAS

Page 45: Il biogas da pollina

Energia solare irradiata media in Italia ( Roma) 1516 kWh/(m2, anno)

BIOMASSA

Potere calorico superiore lordo dalla combustione 6,8 kWh/(m2, anno)

Potere calorico superiore netto (- 10% lavorazioni varie*) 6,1 kWh/(m2, anno)

Produttività elettrica 1,8 kWh/(m2, anno)

Rendimento termico 0,40 %

Rendimento elettrico (1,8/1516) 0,12 %

FOTOVOLTAICO

Produttività elettrica media (30 anni) 141 kWh/(m2, anno)

Produzione totale (141 x 30) 4224 kWh/(m2, anno)

Detrazione per produzione impianto (**) 630 kWh/m2

Produzione totale netta (4224-630) 3594 kWh/(m2, anno)

Produttività annua netta (3594/30) 120 kWh/(m2, anno)

Rendimento elettrico ( 120/1516) 7,9 % Dati ricavati dal documento disponibile in rete: http://www.menfivive.it/files/desimonfvbiomasse.pdf

La nostra agricoltura vive una crisi drammatica, il prezzo di mercato del mais e di altre colture è

molto depresso, la coltivazione antieconomica.

Il trucco loffio delle “biomasse”, come sempre pagato in bolletta da Pantalone, è stato inventato da

politici privi di idee più intelligenti, per sostenere il mondo agricolo.

A scapito della nostra salute!

PER UN CONFRONTO PIU’ DETTAGLIATO

PERCHÉ PROSPERA IL BUSINESS DELLE BIO MASSE?

* Energia consumata nella coltivazione e nel trasporto, può variare molto da un contesto all’altro

** Energia consumata nella fabbricazione del pannello, installazione ecc.

7/3 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 46: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

CAPITOLO 8

La fermentazione è un processo molto sofisticato ed inaffidabile Solo gli sciocchi credono ciecamente che tutto ciò che si autodefinisce bio è sempre puro. innocuo. La fermentazione è un processo quanto mai problematico ed insicuro, chiedetelo ai vinificatori. I proprietari di impianti a biogas, che pontificano alla RAI senza contradditorio, appaiono spesso analfabeti scientificamente, non certo consapevoli dell’enorme responsabilità delle loro azioni, specie di quelle illecite.

L’inceneritore è una tecnologia infinitamente più valida e sicura del biogas Demonizzato nella fase pionieristica, ci si è illusi di “purificare”, bruciandola, qualsiasi tipo di porcheria.

Le diossine ed i suoi fantasmi Tra i molti fattori che ne favoriscono la formazione, i più importanti sono la presenza di cloro e un controllo carente della combustione, innanzitutto per quanto riguarda la temperatura. La plastica, in questo ambito, è scioccamente demonizzata anche da saccenti “esperti”. E’ un combustibile molto più puro del biolegno e del biogas, se non viene inquinato da additivi, vernici ecc. Produce diossine solo un polimero, il pvc, che contiene quantità enormi di cloro. Ad ogni incendio di materie plastiche è doveroso allarmarsi, ogni volta che c’è il minimo dubbio che siano contaminate da cloro; p.e. lo sono le stoviglie sporche di alimenti (=sale da cucina).

Page 47: Il biogas da pollina

PERCHE’ NON TORNARE ALLA CONCIMAIA?

IL COMPOSTAGGIO DEL NOSTRO UMIDO A SIGNORESSA (TV)

Ho visitato l’impianto che trasforma in compost tutto il nostro umido (per 300000 abitanti !) e ne ho tratto

un’impressione ottima.

In 55 gg circa si completa la fermentazione aerobica, accelerata insufflando aria e rimescolando continuamente la

massa, segue un mese circa di sosta all’aperto durante la quale il processo,rallentato, si arresta gradualmente.

Il prodotto finito è conteso dai privati e dalle aziende, anche per il suo prezzo “scandalosamente” basso.

La fermentazione accelerata avviene in depressione e l’aria di processo passa attraverso un grande bio-filtro, una

“piscina” piena di pezzi di legno: ho annusato a lungo l’aria satura di vapore in uscita, la puzza era

sorprendentemente ridotta, quasi impercettibile!

Un odore più rilevante, a mio giudizio l’ho percepito nelle aree attualmente non depressurizzate, carico, scarico,

prodotto finito ed anche avvicinandomi all’impianto, a qualche centinaio di metri.

Sono convinto che si potrebbe migliorare ancora molto e che sia, caso mai, una questione di costi impiantistici.

All’esterno della struttura, in una bacheca visibile a chiunque, sono pubblicati i dati analitici dettagliatissimi

dell’ultimo lotto di compost, ben evidenti e chiari anche i valori della carica batterica: 10 e lode!

LA LOGISTICA DELLA POLLINA

Dal punto di vista energetico, almeno per quanto riguarda il biogas della pollina, è scontato che si tratta di

un’evidente e colossale bufala.

Quindi è solo la problematica dello smaltimento a spingere per il biogas.

E più sensato sfruttare il progresso scientifico per ottimizzare la trasformazione delle deiezioni animali in

fertilizzante oppure in aeriforme combustibile?

Certo, per garantire un equilibrio del ciclo naturale, che ha funzionato perfettamente da quando esiste l’uomo, è

necessario controllare anche l’import - export degli alimenti e delle deiezioni, dell’azoto in particolare.

Semplificando molto: si dovrebbe autorizzare lo smaltimento in loco solo per i sottoprodotti degli alimenti coltivati

nella nostra stessa zona, nel nostro caso: pollina “Km = 0”.

8/1 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 48: Il biogas da pollina

LA FABBRICA BIO E’ PIU ECOLOGICA E SICURA DELLE ALTRE? L’idealista verde va in deliquio solo a sentire la parola “bio”: i danni che può fare l’idealismo associato

all’ignoranza, a mio giudizio, sono molto peggiori di quelli razionali e gestibili, causati dalle lobbies.

Non mancano situazioni torbide sulle quali sono focalizzati i media, vedi gli interessi di “Legambiente” nel settore.

BIOGAS : IDROCARBURI PRODOTTI DAL BATTERIO ANAEROBICO

Si nutre dei carboidrati presenti nell’escremento (C, H, O) ed utilizza l’ossigeno della pollina, anziché, come noi,

quello atmosferico, per le sue funzioni vitali.

Con un meraviglioso risultato: i carboidrati, privati dell’ossigeno, diventano idrocarburi (C, H), un eccellente

combustibile.

E’ il processo che valorizza al massimo il potere calorico presente nell’escremento.

Tutto OK? Niente affatto: in realtà questi batteri sono dei pessimi lavoratori.

Sono operai ultra specializzati, esigenti e lazzaroni: ci vogliono settimane perché si avvii la fermentazione, molto

poco perché si arresti o proceda verso trasformazioni incontrollate.

Si ammalano o muoiono per un nonnulla, una piccolissima variazione di temperatura, una contaminazione

batterica, una piccola variazione del Ph.

Non si “mettono in malattia”; quanto ci mette un allevatore non scienziato ad accorgersi, a naso, che qualcosa non

va?

Immaginatevi un esperto di polli che dovesse gestire, oltre al suo lavoro usuale, la perfetta fermentazione di 76

tonnellate d’uva, in ingresso tutti i giorni.

Attenzione: la trasformazione di zucchero in alcool è robetta da principianti rispetto all’impresa, finora mai riuscita

a nessun batterio, di processare pollina al 100%.

SYNGAS : IDROCARBURI OTTENUTI CON IL CALORE

Invece di far fermentare la massa, si ottengono gli idrocarburi con un processo termico che “brucia” parte del

materiale stesso da riciclare.

So pochissimo su questa tecnologia: se correttamente monitorata, attività non prevista nel biogas, può anche

darsi che sia più affidabile della sofisticata e problematica fermentazione.

E’ abbastanza scontato che renda energeticamente ancora meno del biogas.

8/2 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 49: Il biogas da pollina

INCENDIO + PLASTICA = DIOSSINE

Tutti gli organismi viventi sono composti da tre elementi : C, H, O. Gli idrocarburi e le materie plastiche derivano dalla materia vivente ed hanno perso l’ossigeno, grazie alla fermentazione anaerobica : C, H. Carta, legno, plastica ecc. hanno la stessa probabilità di sviluppare le famigerate diossine, se vanno incontro ad un processo di combustione , che presenti alcune delle condizioni favorevoli, sopra tutto: -Cloro, presente anche in minima quantità: per esempio nel sale da cucina di un condimento -Combustione a bassa temperatura, comunque non controllata ed ottimizzata

IL PVC (PoliVinilCloruro) IL componente di partenza è il VCM (VinilCloruroMonomero), sanno bene cos’è i parenti dei molti morti di Marghera. Come dice il suo nome, il cloro è uno dei componenti principali, la produzione di enormi quantità di diossine durante la combustione, una certezza consolidata. Le altre plastiche non contengono cloro! Anche la stampa ignora questa differenza sostanziale. Da qualche decennio, produzione e trasformazione sono sparite dal mondo civilizzato, ma continuano, come prima, nel terzo mondo, è la globalizzazione bellezza! Lo usiamo ancora in edilizia e perfino negli ospedali! E’ un materiale facilmente sostituibile con altri di basso costo, è solo un classico problema di lobbies. Se la legislazione chiedesse almeno di separarlo nei magazzini, l’operazione sarebbe molto facilitata dal fatto che il materiale ha caratteristiche inconfondibili, è molto più pesante di tutti gli altri(densità = 1,4 ca.).

DUNQUE NIENTE CLORO = NIENTE DIOSSINA? Lasciamo rispondere alle analisi, ad ARPAV.

Se non c’era PVC e non c’erano composti di CLORO, io mi sento molto più tranquillo

INCENDIO + PLASTICA = DIOSSINE

8/3 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 50: Il biogas da pollina

COME “BRUCIARE” 76 CASSONETTI DI IMMONDIZIA AL GIORNO?

NON MANCA IL RAME

E’ il più noto e comune catalizzatore nei processi di formazione delle

diossine.

Il progetto ne dovrebbe prevedere scrupolosamente la separazione

prima della combustione, ma la documentazione presentata ignora il

problema.

Nella pollina è presente in quantità molto elevata, in base alla tabella a

fianco: 120,5x(100-42)x10^-2= 58 mg/Kg (limite di legge = 35 mg/kg)

Questi valori sono ritenuti del tutto anomali per un escremento sano di

un pollo normale; la forte quantità di rame pare sia necessaria

nell’alimentazione delle ovaiole degli allevamenti intensivi.

Tabella riprodotta dal documento: “Valorizzazione della pollina a fini energetici e ambientali Problemi e prospettive del CTI (Comitato Termotecnico Italiano)”

E’ PIU’ DEMENZIALE “BRUCIARE” 76 CASSONETTI DI IMMONDIZIA AL GIORNO O 76 TON DI POLLINA ?

Certo nessuno lo può sapere, mancando per entrambi i potenziali crimini, dati scientifici adeguati ed oggettivi.

Posso solo concludere con alcune considerazioni presuntive e indiziarie.

A sfavore della pollina

- Azoto, una quantità enorme da smaltire, non esiste nulla di paragonabile nell’immondizia

- Zolfo ( 836 kg/gg), come sopra.

- Cloro e Rame, come sopra, ovvero rischio di formazione delle diossine più elevato

A sfavore dell’immondizia

-Sofferenza fisica ed angoscia indotta attraverso i nostri sensi.

Però, come ho già detto, le diossine e le peggiori sostanze tossiche, sono subdole, non puzzano e non si vedono.

Insomma ci fanno ammalare di tumore molto prima che i nostri sensi le percepiscano.

8/4 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 51: Il biogas da pollina

INCENERITORI CONTRO BIOGAS:QUALCHE PUNTO FERMO

1) Perché le emissioni di un inceneritore sono nocive, mentre le stesse sono innocue nel biogas? Questo dogma sostiene, a spada tratta, Legambiente e l’ambientalismo più fanatico nostrano. Volete verificare personalmente il mistero? Consultate il documento “Moniter” (ARPAE) cliccando a pag. 6, o digitando: http://www.arpae.it/cms3/documenti/moniter/quaderni/03_emissioni.pdf Presenta, con precisione e chiarezza, le analisi sulle emissioni di un inceneritore funzionante da tempo, ma ristrutturato secondo le migliori pratiche del momento (2008). Nella pagina seguente riporto alcuni di questi di dati, con i limiti di legge previsti per il biogas. 2) La combustione, come tecnologia per lo smaltimento, è la peggiore follia immaginabile Tutti d’accordo: cosa può venire prima della salute, ovvero della salubrità dell’aria? Mentre gli ambientalisti idealisti si attardano a disquisire sul mondo perfetto che loro sognano, le lobbies, scatenate, “bruciano” di tutto, hanno carta bianca, soprattutto con il biogas. Perché? 3)Produzione di energia da biomassa, come fonte rinnovabile A breve termine, sembra che non si possa farne a meno, in quanto materia prima accumulabile, mentre le altre fonti sono prevalentemente discontinue. Assumiamo pure che, per la biomassa, il bilancio della CO2 risulti in pareggio, è certamente inamissibile pagare la riduzione dell’effetto serra, con un gravissimo peggioramento della salubrità dell’aria. Le emissioni nocive per KWH prodotto non dovrebbero mai superare quelle del metano fossile.

Page 52: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG BUONA TRASPARENZA SULL’INCENERITORE

BUIO MAFIOSO SUL BIOGAS

Inquinanti presenti in ogni combustione di biomassa

Il termovalorizzatore del Frullo opera con un sistema

di controllo in continuo delle emissioni in tabella.

I valori reali sono spesso molto inferiori ai limiti

Anche per il biogas si discute di ridurli, p.e. si

comincia a capire in pieno il ruolo dei Nox nella

generazione delle PM, dopo il camino.

Il guaio peggiore è la deregulation dei controlli.

1)Non esiste un sistema pianificato, istituzionale

2)Trasparenza: zero assoluto sui dati reali, storici

3)Monitoraggio in continuo: pura fantascienza

Inquinante Limite ( mg/Nm3 )

Descrizione Sigla INCENERITORE dl 133/05 (1)

BIOGAS (2)

Polveri PTS 5 30

Ossidi di azoto NOx 150 500

Ossidi di zolfo SOx 25 200

Ossido di carbonio CO 35 800

Carb. organico tot COT 10 150

Acido cloridrico HCL 5 10

(1) Decreto legislativo 11 maggio 2005 n°133 (2) Limiti in vigore nel 2013 per impianti ≤ 1 MW

PTS , pag. 53

Diossina equiv. pag. 57

IPA, pag. 65

La documentazione ARPAE è un vero gioiello

divulgativo: precisa, completa, LEGGIBILE.

A quando un lavoro simile sul biogas?

Page 53: Il biogas da pollina

I VANTAGGI DELL’INCENERITORE Non sono certo a favore degli inceneritori, ma vorrei mettere in moto la libera capacità critica di chi legge.

Gli inceneritori sono meritatamente malfamati, per un lungo periodo di tempo ci si è illusi di bruciare

vantaggiosamente e senza alcun rischio, qualsiasi porcheria.

Anche il biogas ha dimostrato tutta la sua pericolosità, vedi la seconda pagina:”CREMONA, LA PIU

BIOGASSISTA”, ma molti fanatici ambientalisti sono ancora plagiati dal prefisso “bio”.

Combustione a temperatura ottimale e controllata

Fondamentale per ridurre il rischio delle diossine, nel biogas molto inferiore e non controllabile, subordinata alla

qualità dei gas, a sua volta dipendente dalle variazioni della pollina e dell’attività anaerobica.

Monitoraggio

E’ sempre previsto un controllo automatico ed in continuo delle emissioni, escluso per il biogas

Livelli di inquinamento ammessi ingiustificatamente superiori per il biogas

Per esempio il limite per Nox nel biogas è di 450 mg/mc, per gli inceneritori di 200 mg/mc.

Sistemi di abbattimento

Nessuna imposizione esplicita nella legge per il biogas, quando esistono (per esempio per lo zolfo) sono

progettati per proteggere l’impianto, non per ridurre le emissioni.

Sono obbligatori e di routine in tutti gli altri e spesso molto efficaci.

Per esempio fino a pochi anni fa c’era il dramma delle piogge acide (SO2), c’è stato un formidabile miglioramento

epocale, a livello mondiale, sul quale pochi sono informati.

Uno dei meccanismi tossicologici principali, provocato dall’azoto, è legato proprio alle piogge acide.

Camini alti

Il nostro impianto pare avrà un camino molto basso (10 metri) ; cioè, in inverno specialmente, i gas tossici si

accumuleranno molto nella nostra zona, ce li respireremo tutti noi.

SVANTAGGIO MOLTO PROBLEMATICO: LA GRANDE CAPACITA’ DI SMALTIMENTO

Magari le emissioni fossero davvero nulle, tutto è relativo, non esiste scientificamente questa possibilità.

Sicuramente la qualità dell’aria, di una vasta zona circostante, risulterà più inquinata di quelle molto lontane.

8/5 - METODI DI SMALTIMENTO AL CONFRONTO

Page 54: Il biogas da pollina

BRUCIARE PER SMALTIRE E’ FOLLIA PURA Se i contadini vogliono continuare a bruciare i tralci, come facevano i loro nonni, meglio eliminare i vigneti e cominciare a bere, tutti, solo acqua. E’ la quantità che fa il veleno.

EMISSIONI NOCIVE PER KWH PRODOTTO

Adesso bruciamo molto soprattutto per produrre energia. Dobbiamo sviluppare velocemente le fonti alternative, ma non aumentando le emissioni per kwh prodotto: è esattamente quanto accade per il biogas, su impulso di Legambiente, p.e. Quanti riscaldano a legna, soprattutto nelle campagne, anche spinti dalle varie forme di incentivo, promosse proprio dagli ambientalisti? E’ follia pura, “fuoco amico”. Sono convinto che, a parità di biomassa, la migliore stufa a pelletts non potrà mai ottenere l’abbattimento degli inquinanti che è potenzialmente in grado di garantire un buon processo industriale, con il suo sistema di depurazione. Vi ricordate la grappa fatta in casa?

E’ TUTTA, SOLO, UNA QUESTIONE DI SOLDI Non c’è il minimo dubbio che un impianto a pirogas, che utilizzi tutti i progressi tecnologici, possa emulare le prestazioni del metano delle “trivelle”, insomma quello della rete, il combustibile meno inquinante che usiamo attualmente. Ma migliorare la depurazione, oltre un certo livello, può costare molto. Bisogna vedere se i nostri politici saranno in grado di imporsi alle varie lobbies.

CAPITOLO 9 IL PIROGASSIFICATORE

Page 55: Il biogas da pollina

LA MIGLIORE ALTERNATIVA PER I TRALCI

Ammendante Si possono macinare e rimescolare al terreno con molti vantaggi. Sono stato a Valdobbiadene ed ho consultato un autorevole e noto esperto, operante nell’ambito del prosecco, egli stesso coltivatore. Non esistono controindicazioni, escluse eccezioni molto limitate ( p.e. la malattia trasmissibile di una pianta). La verità è che è molto più comodo ed economico bruciarli dove stanno ed allora sì che il guaio ambientale è ingigantito; insomma è soprattutto un difficile problema di rispetto della legge. Un’abitudine inveterata e più tollerabile in passato, quando le quantità in gioco erano minori.

Qualcuno dimostra che conviene invece produrre energia?

Allora abbattiamo le emissioni Il metano ha sostituito gli altri combustibili fossili nella produzione di energia elettrica, con risultati brillantissimi, nella riduzione dell’inquinamento, a livello nazionale. Il biogas può raggiungere le stesse performances, se si depura allo stesso modo e si brucia con una tecnologia adeguata, è così difficile far capire il passaggio logico alla gente? Non ho il minimo dubbio, che anche il pirogas di Cortus possa uguagliare, ma anche superare, il grado di purezza del metano che bruciamo nelle nostre cucine. Certo bisogna stare alle calcagna di queste “malvagie” multinazionali. Il livello di abbattimento delle emissioni è essenzialmente un problema di soldi.

9/1 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Page 56: Il biogas da pollina

LA PIROLISI LA COMBUSTIONE DEL LEGNO E’ UN PROCESSO PROBLEMATICO

Non basta disporre di un prodotto di ottima qualità e perfettamente asciutto, per garantire un’erogazione di energia costante ed affidabile. Bisogna assicurare una superficie di scambio ottimale tra aria e combustibile, diminuendo la pezzatura. L’ideale, da questo punto di vista, sarebbe utilizzare la segatura, ma quando la granulometria è troppo ridotta, le particelle, troppo leggere, vengono trascinate dai gas combusti, fuori dal camino.

Questa struttura deve essere completamente “demolita” nella combustione e tutto il C ed H deve combinarsi con l’ossigeno dell’aria fino a formare esclusivamente CO2 ed H2O. C’è un’analogia con la riduzione della pezzatura; scindere preliminarmente questa struttura in composti a basso peso molecolare, preferibilmente gas, migliora molto l’efficienza della combustione. Sia il biogas che la pirolisi puntano a questo risultato.

LA SCISSIONE MOLECOLARE I composti del legno sono estremamente numerosi, la famiglia delle cellulose la più nominata; però gli elementi chimici sono sempre: C, H, O, in quantità molto inferiore N. In figura è rappresentato il monomero, cioè il gruppo che si ripete “n” volte, come i grani del rosario, per formare il polimero, cioè la macromolecola completa.

CELLULOSA

9/2 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Page 57: Il biogas da pollina

BIOGAS = FERMENTAZIONER ANAEROBICA I batteri anaerobici svolgono il “lavoro” di scissione della struttura molecolare. Hanno bisogno di bruciare carboidrati e quindi si nutrono dei quelli presenti nel materiale da trattare. Anaerobici perché non respirano aria, ma utilizzano l’ossigeno presente nella biomassa. L’energia spesa e l’effettivo rendimento, per quanto riguarda l’effetto serra, è misurato dalla quantità di CO2 che rimane nel biogas, che può oscillare dal 30% al 50% del biogas. La fermentazione produce metano, diluito in CO2 , acqua ecc., inerti che diminuiscono molto il potere calorico e rendono queste miscele poco competitive per il trasporto a distanza. Questa limite ha contribuito all’incentivazione dei microimpianti locali, inevitabilmente rudimentali nel controllo e la gestione degli inquinanti.

PIROLISI, PIROGASSIFICAZIONE, SYNGAS Pirolisi ( scissione mediante il fuoco) Alcune biomasse, come il legno, non si prestano alla fermentazione anaerobica e da molti anni è collaudata la scissione mediante degradazione termica. Se la biomassa viene riscaldata dall’esterno, le macromolecole si trasformano in composti elementari, ma la composizione percentuale degli elementi C, H, O rimane invariata. Altre volte il calore viene generato bruciando direttamente una parte della biomassa stessa, in questo caso il gas ottenuto avrà perduto, in proporzione, una parte del suo potere calorico. Inoltre l’aria introdotta diluisce fortemente la miscela, soprattutto per quanto riguarda l’azoto. La relativa concentrazione è un buon indice sia dell’effetto serra che dello spreco di energia connessi. Pirogassificazione: pirolisi per la produzione di gas (in realtà non è trascurabile la parte solida e liquida) Syngas: letteralmente gas di sintesi. Termine generico, usato impropriamente nella pirogassificazione.

BIOGAS E PIROLISI

9/3 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Page 58: Il biogas da pollina

LA DEPURAZIONE STANDARD Stiamo parlando di una tecnologia matura, tutti i progetti si fanno carico di separare le impurezze “che si vedono” , solide (CHAR) e liquide (TAR), i più avanzati vantano molto l’abbattimento delle polveri sottili.

I NOX, SOX E LE PM ≤2.5 (1) I report di EEA (organismo ufficiale UE) non lasciano dubbi: la fonte più importante e pericolosa delle PM ≤2.5 è l’emissione di questi gas, sempre presenti nei gas combusti di una biomassa, a meno che non vengano separati. “E’ la quantità che fa il veleno”: questo problema è sempre esistito, ma era irrilevante per i nostri nonni. La società ha il diritto di conoscere quanto peggiora l’aria che respiriamo una qualsiasi nuova installazione. (1) Gli IPA, le diossine ecc. sono un problema generale della biomassa legno, che tratto in un capitolo a parte.

L’AGGRAVANTE DELL’OSSIDAZIONE DELL’AZOTO (N2) ATMOSFERICO Oltre all’azoto già presente nel legno, la pirogassificazione può ossidare anche quello atmosferico: probabilmente il problema più grave ed indagato nella letteratura del settore. E’ un fenomeno piuttosto raro, che si verifica in condizioni particolari di temperatura e pressione. E’ al centro dello scandalo Volkswagen, si presenta soprattutto nei motori diesel estremamente spinti.

SYNGAS

COMPOSTO %

CO2 9,5

N2 49

O2 3

CO 21

H2 14

CH4 3,5

LA COMPOSIZIONE La parte combustibile è evidenziata in celeste, il giallo è inerte, soprattutto azoto. Se si utilizza l’aria per la pirolisi, ne ritroviamo una quantità enorme nel syngas, dato che è presente in rapporto 4:1 con l’ossigeno. Quindi anche il syngas, come il biogas, è un combustibile molto diluito e con un basso potere calorico, quindi il trasporto a distanza diventa proibitivo. Per eliminare l’azoto, si può usare l’ossigeno puro, oppure l’acqua, con un aggravio di costi che è spesso compensato dai benefici.

LA DEPURAZIONE DEL SYNGAS 9/4 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Page 59: Il biogas da pollina

COSA PROMETTE IL PROGETTO DI PAESE?

9/5 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Per farsi una prima idea consiglio di visitare il sito di Cortus ed in particolare di vedere il filmato didattico al link: http://www.cortus.se/flash/WoodRoll_process.swf Per gli esperti, questo riassunto è solo uno stimolo a leggersi direttamente i brevetti.

LA PIROLISI MEDIANTE RISCALDAMENTO ESTERNO Ho già accennato alla possibilità di gestire la pirolisi in un ambiente separato, fornendo il calore necessario mediante una fonte esterna: si ottengono due vantaggi molto importanti: a)La miscela non è diluita dalla grande quantità di azoto atmosferico dell’aria per la combustione b)Il potere calorico specifico è ottimizzato, non avendo sottratto la quantità di energia necessaria alla pirolisi Nulla si crea e nulla si distrugge, si consuma comunque una parte del pirogas che viene poi emesso separatamente all’ambiente, ma la qualità dell’altro rimane migliore, probabilmente il gioco vale la candela.

I NOX ED I SOX SONO PRESI IN SERIA CONSIDERAZIONE a) Con il riscaldamento indiretto la pirolisi si svolge in assenza di azoto atmosferico, una delle due fonti che generano i Nox è eliminata alla radice. b)Il pirogas combusto, utilizzato per il riscaldamento dei due stadi del processo, passa attraverso un sistema di depurazione dei Nox, Sox (reazione con ammoniaca). Le centrali elettriche che usano il metano della rete garantiscono risultati brillanti in termine di emissioni, sono convinto che questa tecnologia è in grado di emularli, è solo un problema di costi.

DAL COKE L’IDROGENO Nello stadio finale, la parte solida, prevalentemente carbonio, viene fatta reagire, ad altissime temperature, con acqua, ottenendo alla fine solo H2 e CO2 , quest’ultima poi viene separata. In altri termini si ottiene un combustibile eccellente e molto puro.

Page 60: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

LA VERITA’ NEGATA SULL’ENERGIA DA BIOMASSE

Ton >20000 >10000 >5000 >1000 http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni

Questi dati sono una sintesi di una tabella di ISPRA, ente governativo, la voce “residenziale” è responsabile del 64% delle emissioni di PM2.5. Mentre tutte le altre voci sono drasticamente diminuite (rapporto 2013/1990), questa è aumentata fino al 370%. Il termine, ambiguo scientificamente, sicuramente comprende il riscaldamento a legna e, presumibilmente, anche il biogas. Gli ambientalisti continuano, a fare baccano contro tutto ciò che puzza di “multinazionale” e “progresso scientifico”. L’energia “fatta in casa”, a km=0, fai da te, con la biomassa, con il biogas, sono esentate dalla depurazione e dal controllo, incoraggiate con gli incentivi,. Questo disastro è colpa del loro cieco fanatismo, della mancata vigilanza. Vedi anche http://bit.ly/biogaspollina

FONTI PM2.5 (Ton) IN ITALIA 1990 2000 2005 2010 2011 2012 2013 13/90 Incendi foreste e altra vegetazione 35600 19655 7418 4388 8159 22642 4676 0,1 Residenziale 30499 39521 41030 53243 53874 61279 11252 3,7 Incendi Grassland (praterie) 26007 15221 6575 8992 12846 21840 2337 0,1 Centrali elettriche cogeneraz. pubbliche 25077 9852 2044 997 605 564 568 0,02 Automobili 18663 11295 9604 8863 7686 6033 5871 0,3 Off-road Agricoltura 15965 15082 10668 5203 4669 4068 3701 0,2 Veicoli pesanti P > 3.5 t e autobus 13815 10530 8196 5339 5236 4763 4170 0,3 Processi di combustione con contatto 12899 10105 7998 5267 5361 4620 4807 0,4 Veicoli leggeri P < 3.5 t 10028 13471 10357 6703 6543 4941 3742 0,4 Attività marittime 7983 8147 7978 7284 6859 6153 5745 0,7 Comb. , caldaie turbine gas, motori fissi 6478 2003 1649 769 671 387 453 0,1 Pneumatici, freni e manto stradale 4240 5109 5370 5234 5253 4749 4634 1,1 Raffinerie 3904 2998 1042 613 247 542 300 0,1 Allevamento di bestiame (deiezioni) 3859 3619 3503 3585 3624 3680 3696 1 Motocicli cc < 50 cm3 2879 3592 2483 1293 1221 1115 1012 0,4 Combustione di residui agricoli 2131 2104 2268 2195 2167 2289 2154 1 Incenerimento rifiuti agricoli (escl. 103) 1913 2069 2263 2165 2153 2151 2056 1,1 Totale ( tonx1000) 248 198 154 139 144 166 176 0,6

9/6 – IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE (TV)

Page 61: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

DAL BIOGAS AL BIO METANO

C’è un progetto di legge per immettere il biogas nella stessa rete del metano per uso civile e per i trasporti. Se non c’è alcun trucco od inganno, dovrebbe valere la stessa normativa di omologazione operante, con eccellenti risultati, per il metano fossile. Finalmente l’agricoltore tornerebbe a fare, più tranquillo, il suo mestiere ed un ente, più qualificato e specializzato, raffinerebbe il suo biogas: tutti saremmo felici e contenti.

Quanto costa depurare il biogas? La tecnologia è in grado di raffinare anche il più “sporco”, è un problema di costi. In una società consapevole ed evoluta questa dovrebbe essere la nuova frontiera: - selezionare i rifiuti per i quali rimane comunque vantaggiosa la tecnologia del biogas - incentivare la ricerca scientifica per ottimizzarne la depurazione - dirottare gli incentivi attuali verso il processo di raffinazione

CAPITOLO 10

Page 62: Il biogas da pollina

METANO FOSSILE, BIOGAS, BIO METANO

METANO FOSSILE

E’ sempre biogas; la condizione di assenza di ossigeno per la fermentazione anaerobica si è verificata perché la

biomassa è rimasta seppellita, a causa di eventi naturali, per milioni di anni.

La sua composizione varia molto, oltre al metano presenta altri idrocarburi e molte impurezze.

Nazione

COMPOSIZIONE DI ALCUNE FORNITURE (%)

CH4 C2H6 ALTRI

IDROCARB. N2

Italia 99,53 0,06 0,03 0,35

Russia 97,5 1,06 0,45 0,83

Libia 85,28 6,8 2,95 3,42

DAL BIOGAS AL BIO METANO

Diffidare sempre del prefisso “bio” usato a sproposito, il suo appeal serve spesso per architettare

qualche imbroglio.

Se il biogas diventa magicamente biometano, senza una corretta depurazione, è una truffa

esemplare, allora è meglio continuare a bruciare il metano senza bio della rete attuale.

La raffinazione garantisce risultati eccellenti: la conversione delle centrali elettriche da altri combustibili al metano

ha abbattuto fino a valori insignificanti le emissioni generate nella produzione di energia.

Il metano potrebbe essere una scelta immediata validissima anche per il trasporto, in attesa che maturi, in termini

di competitività economica, la chimera dell’auto elettrica.

10/1 - DAL BIOGAS AL BIO METANO

Page 63: Il biogas da pollina

LE IMPUREZZE DEL BIO GAS DIPENDONO DALLA BIOMASSA

10/2 - DAL BIOGAS AL BIO METANO

IMPUREZZE DI ALCUNI BIOGAS

ALCUNI COMPOSTI TIPO DI BIOMASSA (mg/ m3)

Scarti agricoli Scarti di cucina Rifiuti organici Discarica

Idrogeno solforato 1.500 5.200 390 610

Tetra-cloro-etilene 15 0,52 7,4 260

Benzene 2,1 <0,17 39

Cloro totale 25 5 40 850

LE BIOMASSE NON SONO TUTTE UGUALI

P.e. bruciare il biogas da discarica, senza causare una catastrofe ambientale, è una sfida che

dovrebbe atterrire l’azienda incaricata del progetto.

Nella tabella sono riportati alcuni valori tipici, ma vanno presi molto con le pinze, l’analisi qualitativa

e quantitativa può portare alla luce qualsiasi sorpresa.

L’attività umana è l’incognita più pericolosa, cosa può aggiungere chi manipola la biomassa.

http://www.leggerifiutizero.it/download/file/53-federico-valerio-il-biometano-e-i-fattori-di-emissione-dei-combustibili-da-biomasse

Page 64: Il biogas da pollina

BIOGAS H2O H2S NOX NH3 SILICONI PARTICOLATO CO2 BIOMETANO

IL COSTO DELLA DEPURAZIONE

L’OMOLOGAZIONE CON IL TRUCCO

Il legislatore si trova davanti ad una sfida difficile, ma positiva e stimolante.

Si smette di incentivare il contadino e si possono dirottare quelle risorse nella raffinazione,

esigendo , senza compromessi, gli stessi standard di purezza del metano attualmente in rete.

Il rischio è che le lobbies cerchino la scorciatoia delle eccezioni legali, per salvaguardare i profitti

CO2 E ACQUA

Non sono sostanze nocive, ma limitano l’efficienza della combustione, è facile separarle ma costa

molto: su questo tema è concentrata maggiormente l’attenzione degli interessati nel web.

L’INCERTO E COMPLESSO QUADRO DELLE SOSTANZE NOCIVE

Di alcune si sottovaluta la pericolosità: p.e. i Nox continuano ad essere considerati solo per

l’acidificazione dell’ambiente, “le piogge acide”, non come fonte primaria delle polveri sottili.

Altre sono pericolose in relazione al processo; la presenza di cloro, insieme con una combustione

non ottimizzata, sono i due fattori principali per la produzione di diossine.

Infine c’è l’incognita peggiore di tutte: le porcherie aggiunte, per ignoranza o malizia, da chi genera

o manipola la biomassa.

10/3 - DAL BIOGAS AL BIO METANO

Page 65: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

IL BIOGAS DA POLLINA

Nella pollina l’azoto può essere presente in quantità molto rilevante, fino al 4% circa. Per poter smaltirla in conformità alle norme comunitarie, un allevatore dovrebbe disporre di una superficie coltivabile spaventosamente grande. Cosa fareste al suo posto, se uno stolto samaritano ambientalista vi spalancasse la possibilità di immetterlo tutto in aria e vi offrisse anche un incentivo per questo? Qualche anno fa i progetti ignoravano il problema dell’eccesso di azoto, era tacitamente scontato e sottinteso che finisse tutto nell’aria. Adesso ci si preoccupa di separare e recuperare almeno l’ammoniaca. In effetti si valutava solo l’effetto acidificante e soprattutto sulla vegetazione, ricordate il fenomeno delle piogge acide, causato dai Sox? Il quale adesso è risolto, dimenticato, è stato sufficiente imporne la depurazione. Nel 1990, quando è iniziata la follia del biogas, il nesso tra Nox e PM2.5 era sconosciuto alla divulgazione di massa.

CAPITOLO 11

Page 66: Il biogas da pollina

TROPPI COMPOSTI AZOTATI NEL TERRENO E NELLE ACQUE

L’AZOTO COME ESEMPIO FACILE, DIDATTICO

E’ l’unico elemento per il quale disponiamo di una discreta abbondanza di dati: sulla sua pericolosità nel suolo e

nelle acque ( da allevamenti) ed in aria (da traffico stradale), la regione Veneto ha operato con zelo e trasparenza

assolutamente lodevoli. Per il biogas da pollina si sa quasi tutto sul materiale in entrata, nulla sulle emissioni.

Diceva Lavoisier : “nulla si crea e nulla si distrugge”, servono analisi comparate, in ingresso ed in uscita.

NON LO VOGLIONO I BATTERI ANAEROBICI

Per poter fermentare la pollina bisogna diluirla molto, spesso si usa una miscela al 60% mais + 40% pollina.

Follia pura, finanziata con le nostre bollette della luce, credo non serva spiegare perché.

Meglio questa soluzione però che non la diluizione con altri sottoprodotti, scelti a piacimento dall’allevatore.

NON LO VUOLE IL TERRENO E TANTO MENO IL MARE

La pollina è un eccellente fertilizzante con tutto il suo azoto, ma troppo è nocivo anche per il terreno .

Oltre un certo limite, ne deprime il rendimento, si trasferisce inevitabilmente anche alla falda, ai corsi d’acqua ed

al mare: alla fine ci ritroviamo anche il problema delle alghe sulle nostre coste.

Il legislatore europeo ha messo limiti molto drastici alla quantità immessa ogni anno come fertilizzante,

penalizzando fortemente le zone “vulnerabili”, cioè quelle che ne hanno già troppo.

Forse ho capito male; per l’impianto in progetto servirebbero (2800/170)x365=6011 ettari?

Allontanandosi di pochi chilometri dal Muson, ne sarebbero bastati la metà.

LIMITE DI LEGGE AZOTO IMMESSO NEL TERRENO Kg

Zone vulnerabili (Kg/anno/ha) 170

Zone non vulnerabili (Kg/anno/ha) 340

11/1 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 67: Il biogas da pollina

TROPPO AZOTO SULLE RIVE DEL MUSON I MEGA ALLEVAMENTI, NEMICI MORTALI DELLA NOSTRA AGRICOLTURA

La natura benigna provvede, da miliardi di anni ed in maniera perfetta, al riciclo del materiale organico, senza che

sia mai stato necessario dirottare in aria le peggiori porcherie, come vogliono fare adesso gli allevatori.

Come mai si è rotto questo magico equilibrio?

L’IMPORT EXPORT SBILANCIATO DELL’AZOTO

Ogni giorno l’allevamento preso come

esempio,importa 2800 kg di azoto circa, che deve

per forza smaltire qui, dove già non siamo in grado

di collocare, a norma di legge, quello prodotto in

loco.

Per mantenere l’equilibrio planetario bisognerebbe

rispedire al luogo d’origine del mangime tutta la

pollina.

LE AREE VULNERABILI

Nel secolo scorso, raccogliere gli escrementi degli

animali abbandonati sulle strade, era un lavoro

che dava da vivere a diverse persone; i terreni

erano cronicamente impoveriti dalla mancanza di

letame.

Adesso invece, come si vede nella cartina, la

quantità di N per ettaro è troppo elevata quasi

dappertutto a casa nostra, escluse le zone poco

coltivate, come la provincia di Belluno o la laguna.

La legislazione europea impone dei limiti

severissimi, di cui tratto più avanti.

documento ARPAV

11/2 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 68: Il biogas da pollina

LA CATTIVA COSCIENZA DEI POLITICI PERCHE’ LA POLITICA SFIDA L’IMPOPOLARITA’ INSISTENDO CON IL BIOGAS?

Sfido chiunque a trovare un filo logico in questa vicenda, non esistono dati sicuri e trasparenti, sull’assenza di

rischi ed in compenso si enfatizza un recupero energetico, in realtà ridicolo, “bruciando” un fertilizzante prezioso e

magari indispensabile in altre zone.

Tutto diventa semplice e chiaro se si considera l’aspetto politico; la normativa europea limita fortemente la

quantità di azoto che si può immettere nel terreno, specie da noi dove ce n’è veramente troppo; bisogna scaricare

sulla pelle di qualcun altro questo problema degli allevatori.

TROPPO AZOTO ANCHE PER FAR FUNZIONARE IL BIOGAS

Oltre una certa concentrazione, deprime la fermentazione anaerobica, quella che dovrebbe trasformare la merda

in metano.

La soluzione finora tentata, consiste nel diluire fortemente la pollina con il mais (o peggio con altre porcherie), una

follia, dal punto di vista energetico ed ecologico , che non si può commentare.

TROPPE UOVA , TROPPA POLLINA , TROPPO AZOTO, TROPPI INCENTIVI

L’eccesso di offerta deprime irrimediabilmente il business delle uova, in un sistema economicamente sano non ci

sono alternative, bisogna lasciare che il sistema ritrovi un equilibrio riducendo sia l’offerta del prodotto uova che

del sottoprodotto pollina.

I folli incentivi al biogas ricreano un margine di profitto che sconvolge le regole di mercato, inoltre favorisce

ingiustamente le aziende più grandi, in grado di realizzare questi progetti.

Vengono finanziati con un prelievo diretto, automatico, dalla nostra bolletta elettrica.

GRILLO IL PROFETA DELL’INCOMPETENZA URLATA

“Ma cosa ridete? Il futuro è nella merda! C’è una centrale a Londra che va a cacca di gallina, fa dodici milioni di

watt, gli azionisti sono le galline e l’amministratore è il gallo. Cazzo, più ecologista di così!”

Ahimè, questa citazione è presa sul serio ed utilizzata come una bandiera dalla lobby degli allevatori.

Che forte l’ex comico! Però, quando parla di scienza, lo vedo bene all’osteria .

I suoi grillini sono nel marasma più assoluto, li trovi da una parte e dall’altra della barricata, speriamo diventino

“grilli” più in fretta.

11/3 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 69: Il biogas da pollina

UNA QUANTITA ENORME DI AZOTO IN ENTRATA:

MA DOVE FINISCE EFFETTIVAMENTE? LA LETTURA DELLE TABELLE

Questo è un esempio di come si leggono i dati analitici nel settore.

Le sigle riportate nella tabella sono molto semplici; però bisogna sempre verificare e correggere il dato in base

alla fase di riferimento.

Questa tabella mostra l’evoluzione della composizione in un processo di essiccamento

Sigle Significato

st sostanza totale

sl sostanza liquida

sv (*) sostanza solida volatile

ss sostanza secca

tq tal quale

(*) Corrisponde in pratica alla frazione solida organica che può

diventare volatile, per esempio, nel processo di fermentazione.

Nella tabella si accelera l’effetto sulla composizione del tempo di

permanenza sulla lettiera.

Tabella riprodotta dal documento liberamente consultabile su internet: Valorizzazione della pollina a fini energetici e ambientali – Problemi e prospettive del CTI (Comitato Termotecnico Italiano)

AZOTO IN INGRESSO : 2800 KG

Il progetto dichiara 76 ton/gg di pollina in entrata : 76000x0,037= 2812 Kg/gg

Naturalmente questa è solo una stima esemplificativa, la fonte è il documento del CTI citato in calce.

La percentuale ovviamente può cambiare un po’, ma i dati in letteratura hanno delle oscillazioni limitate.

11/4 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 70: Il biogas da pollina

LIMITI AMMESSI AL CAMINO E PER L’ARIA CHE RESPIRIAMO

Il 78% dell’aria che respiriamo è azoto molecolare (N2), i due atomi di N formano tra di loro un’unione molto

stabile; per esempio è usato, per la sua inerzia chimica, nella conservazione a lunga scadenza del cibo.

Invece quello presente nella pollina è troppo tossico, sia per i batteri anaerobici che per il terreno. E per noi?

COSA DICE LA LEGGE

LIMITI DI LEGGE NOX IN ARIA misura Nox

PER L’UOMO : 24/24 h, 7/7 gg mg/m3 54

PER I VEGETALI : 24/24 h, 7/7 gg mg/m3 30

BIOGAS, EMISSIONI (1) mg/m3 450

(1) Limite privilegiato per impianti per il biogas sotto 1 MWh, la regola generale è : 200 mg/m3 !

Notare come 1 mc di emissioni può inquinare, legalmente, 8333 mc di aria perfettamente pulita.

Anzitutto l’azoto si comporta come lo zolfo, genera le piogge acide; inoltre ha un’interazione molto complessa ed

importante nei meccanismi di formazione dell’ozono e nella generazione di polveri sottili, dopo l’uscita dal camino

del depuratore.

In linea di principio tutti i suoi composti, presenti nella pollina, possono ossidarsi a Nox, una volta esposti

all’ambiente atmosferico, per l’effetto sinergico dell’ossigeno, della temperatura e dei raggi UV.

NOX PRODOTTI DAL TRAFFICO

La combustione ad alta temperatura, nei motori degli autoveicoli, ossida anche un po’ di N2 atmosferico; la

legislazione continua ad abbassare i limiti concessi ed i costruttori investono somme colossali per ottemperarvi.

La zona della Castellana è particolarmente critica; uno studio di ARPAV (2003) misura fino a 30 kg/Km di NOX ,

emessi in un giorno feriale, presso la circonvallazione di Castelfranco Veneto.

(450x1000/54)= 8333

11/5 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 71: Il biogas da pollina

NOX PRODOTTI DAL TRAFFICO E DALLA POLLINA

EMISSIONI NOX Nox

(kg/gg)

Raggio

metri (1)

Circonvallazione Castelfranco, feriale (2) 30 1330

Nox impianto biogas, in perfetta regola (3) 46 1647

Nox stimato in ingresso (4) 2812 12878

(1)Raggio, dell’area equivalente inquinata , al limite massimo consentito, per un’esposizione continua

Ho trasformato il volume nominale in un cilindro avente un’altezza di 100 metri.

Per quanto riguarda l’altezza dello strato di rimescolamento delle masse d’aria, la condizione mediamente

peggiore si verifica di notte ed in inverno, quando si riduce appunto sotto tale valore

(2) Kg/gg/Km: rilevazione ARPAV 2003, condizione peggiore in un’area che include i comuni di Castello di

Godego, Castelfranco, Istrana, Resana.

(3)L’impianto dichiara una portata di emissioni pari a 4300 mc/h = kg (450*4300*24*10^-6)

(4)Calcolo approssimativo, considerando una percentuale del 3,7% di N per 76 ton/gg

NOX DA POLLINA

Nell’impianto preso come esempio vengono immessi 2800 Kg di azoto/gg circa; nessuno immagina minimamente

che esca tutto in aria, sarebbe una catastrofe inimmaginabile.

Ho già motivato perché non possono esistere dati ufficiali, su impianti non sperimentali, oppure vengono

maliziosamente nascosti.

Non approvo, ma potrei capire, il mondo degli allevatori, che esercita le sue pressioni contando soprattutto sul

black out informativo sulla nocività; è meno sopportabile la complicità di una parte del mondo sedicente

ecologista.

DISTANZA CENTRO PAESE

Paese Punto metri

Ramon Chiesa 1000

Poggiana Chiesa 1300

Godego V. Priuli 1600

Loria Municipio 2400

11/6 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 72: Il biogas da pollina

Sia il rame che il cloro partecipano alla catena di reazioni intermedie che portano alle diossine, nella cui molecola

Cl rimane presente in piccolissima quantità.

Follia affrontare questo tema complicatissimo con i pochissimi dati a disposizione, che espongo solo per dare

un’idea molto grossolana dell’ordine di grandezza del problema, dal punto di vista stechiometrico.

IL CLORO

(1) Se tutto il cloro passa alla fase gassosa:

[(76*10^3/24)*2050]/4300= 1509 mg/m3

IL CLORO DEI DISINFETTANTI

La sua concentrazione è spesso molto irregolare e superiore a

quella prevedibile nell’escremento. L’anomalia viene attribuita

all’uso di sostanze clorurate per disinfettare.

Nella tabella immagino, ragionando precauzionalmente, che

tutto il cloro passi alla fase gassosa, in attesa di verifiche

analitiche non si può arzigogolare a vanvera su queste cose.

I controlli analitici dovrebbero essere veramente efficaci e

continuati nel tempo; l’allevatore non avverte certo la

popolazione quando disinfetta, tantomeno ci comunica quanto

prodotto usa.

Probabilmente non ha alcuna consapevolezza scientifica delle

sue responsabilità.

Programma regionale di ricerca in campo agricolo 2004/2006

I NUMERI DEL CLORO

Contenuto nella pollina tal quale 0,2%

Contenuto ipotetico nel biogas, max (1) 1509 mg/m3

Limite di legge nelle emissioni 10 mg/m3

11/7 - IL BIOGAS DA POLLINA

Limite di legge (diossina equivalente) nelle emissioni :

0,1 ng/m3. (1 ng = 10^-9 gr !)

Page 73: Il biogas da pollina

LE DIOSSINE, IL MONOSSIDO DI CARBONIO, LO ZOLFO ECC.

LE DIOSSINE

La combustione del biogas ha tutti i requisiti necessari, nessuno escluso, per produrne una rilevante quantità:

-Cloro: può arrivare a concentrazioni relativamente elevate, per l’apporto irregolare dei prodotti per disinfettare

-Rame: in concentrazione elevata, circa il doppio del limite di legge

-Combustione “magra”: condizione di processo perseguita da progetto

-Temperatura molto bassa e difficilmente controllabile: tutti i processi di combustione industriale ammessi dalla

legge non transigono su questo punto fondamentale, tranne il biogas.

Questo aspetto è il più grave di tutti: per minimizzare la formazione di diossine la temperatura deve essere

liberamente regolabile ad un valore ottimale, molto superiore a quello possibile con il biogas, dove le condizioni di

processo sono determinate dalla variabilità della miscela dei gas prodotti dalla fermentazione.

ZOLFO, METALLI PESANTI, BATTERI PERICOLOSI, MEDICINALI, DETERSIVI……

La pollina, ha una composizione chimica complessa, a pagina 10 ho riportato in una tabella gli elementi principali

che di solito si tengono sotto controllo, per esempio lo zolfo: 836 kg/gg (76000X0,011)!

Molto problematico nelle emissioni, per gli odori, ma soprattutto per la fermentazione.

Poi ci sono gli antibiotici che possono deprimere o sterminare la carica batterica anaerobica e così via.

Quanta altra porcheria sia aggiunta ai sani escrementi, prima della fermentazione, lo sa solo l’allevatore.

IL CONTROLLO CHE VIENE ESCLUSO PER LEGGE

Questo è un impianto che deve lavorare, 24/24h, 7/7gg .

A gestire una potenziale bomba chimica, una fermentazione delicata ed una combustione molto problematica, in

presenza di sostanze pericolose per la salute, la legge non esclude personale scientificamente analfabeta.

Non è previsto alcun controllo analitico in continuo delle emissioni, almeno sui principali inquinanti, nessun

sistema di abbattimento, sempre obbligatori su qualsiasi impianto industriale, per Nox, polveri sottili, diossine ecc.

Questa aberrazione, io l’addebito alla stoltezza dei così detti “verdi”; loro si eccitano con l’aggettivo “bio”, fino a

perdere l’uso della ragione: con quel prefisso magico davanti, tutto diventa ok, per verità di fede.

11/8 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 74: Il biogas da pollina

IL SUOLO AFFAMATO DI CARBOIDRATI

Sembra uno scherzo, Carbonio = CO2: l’elemento incriminato perché in eccesso in aria è carente nel suolo.

I carboidrati sono una componente indispensabile, per un corretto sviluppo del bios nel terreno.

Una volta venivano reintegrati con la minima quantità residua nel letame, adesso la bruciamo tutta con il biogas.

11/9 - IL BIOGAS DA POLLINA

IL TERRENO, SENZA CARBOIDRATI, DIVENTA

STERILE E SENZA DIFESE

La scarsezza di carboidrati:

-peggiora la fertilità del suolo

-amplifica i danni provocati dall’eccesso di azoto,

p.e.

La cartina illustra la situazione della nostra zona.

I SASSI NERI DEL MUSON

Ci si può liberare dell’azoto in eccesso

liberandolo in aria, con il biogas.

Ma qualcuno deve aver trovato il modo di

disfarsene direttamente nel Muson.

Sono sicuro che l’ARPAV conosce bene la

ragione per cui i suoi sassi sono neri.

Fonte ARPAV

Page 75: Il biogas da pollina

IMPORTIAMO CO2 CON I MANGIMI

SE SI RITORNASSE ALLA CONCIMAIA

Prima della globalizzazione il bilancio della CO2 poteva considerarsi in equilibrio, a livello locale.

Cioè tutta quella prodotta trasformando gli alimenti, veniva riassorbita poi dalle piante.

Oggi la lavorazione della terra ed il trasporto sono molto più energivori di una volta; purtroppo non si può

trascurare l’incremento prodotto.

SE IL DISASTRO DELLA GLOBALIZZAZIONE INCREMENTA IL BIOGAS

Se le industrie dell’allevamento possono importare senza limiti, enormi quantità di alimenti e poi sono lasciate

libere di smaltire gli escrementi nella nostra aria, vuol dire che tutto il carbonio presente verrà trasformato in CO2 e

l’effetto serra aumenterà proporzionalmente.

RIMESCOLAMENTO MINIMO IN PIANURA PADANA

Guardate la cartina in prima pagina, abitiamo in una delle pianure più inquinate del mondo, solo la Cina sta

peggio di noi.

Facciamo fatica a crederci; non si riesce a capire la drammaticità della situazione se non si considera la

particolare conformazione della nostra area, chiusa tra le Alpi e gli Appennini: c’è poco rimescolamento.

Gli ossidi d’azoto sono l’inquinante tipico utilizzato come riferimento anche per gli altri, c’è una sorprendente

correlazione con le altre sostanze pericolose, con le polveri sottili, per esempio.

Non è un caso: i Nox, tra i vari fenomeni attraverso i quali manifestano la loro tossicità, sono particolarmente

famigerati proprio per la generazione di polveri sottili.

11/10 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 76: Il biogas da pollina

LA BUFALA DEL RECUPERO ENERGETICO

CARBONE SULCIS BATTE POLLINA 7 - 1

BILANCIO ENERGETICO BIOGAS

COMPONENTE KWH %

INGRESSO 2583 100

ELETTRICA 935 36

AUTOCONSUMO 103 4

IMMESSA IN RETE 832 32

La fermentazione anaerobica è affascinante; trasforma i carboidrati in un ottimo combustibile, il metano e, poiché

avviene in ambiente chiuso, non rilascia odori all’ambiente.

Certamente può essere un’eccellente soluzione in molti processi di smaltimento di rifiuti, bisogna valutare

scientificamente, caso per caso.

POTERE CALORICO DI ALCUNI COMBUSTIBILI

COMBUSTIBILE KWH/KG

CARBONE SULCIS 5,8

LEGNO 5,3

POLLINA TAL QUALE (2583/3167) 0,8

INQUINAMENTO : POLLINA BATTE CARBONE SULCIS 4 - 1 Il carbone del Sulcis contiene troppo zolfo (6%); però, in tutte le centrali elettriche, viene controllato e separato

con eccellenti risultati e da diversi anni.

Tuttavia, una quantità così elevata, fa schizzare i costi della depurazione alle stelle e rende definitivamente

antieconomico l’impiego di questo combustibile, già penalizzato per la scarsa resa e per altri aspetti.

L’azoto, presente al 4% nella pollina, presenta problematiche ambientali molto affini allo zolfo, con una differenza,

per quanto riguarda il biogas: nessuno si preoccupa di controllarlo ed eliminarlo, si fa finta che non esista.

L’impianto a pollina può emettere in aria fino a (76*0,037): 2,8 ton/gg Nox, a parità di produzione elettrica, il

carbone del Sulcis non libera, ma dovrebbe separare: (76*0,06/7) 0,65 ton/gg di zolfo.

QUANTO RENDE EFFETTIVAMENTE IL

COMBUSTIBILE POLLINA Se si disseminasse tutto il Veneto di questi impianti,

uno per ogni quadrato di lato 22 km, arriveremmo a

coprire lo 1% del nostro fabbisogno elettrico

regionale.

La resa specifica della pollina è ridicola: 0,26 Kwh/Kg

(832/3167), infinitamente meglio il famigerato carbone

del Sulcis: 1,9 Kwh/kg (5,8x0,33)

In termini di rendimento, la prima è penalizzata dal

75% di frazione liquida, il carbone dal 16% di ceneri.

11/11 - IL BIOGAS DA POLLINA

Page 77: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

PM10

CAPITOLO 12

I politici si riferiscono con malizia alle PM10 , ben sapendo che è un parametro obsoleto Infatti consente di adulterare la percezione popolare della gravità del problema unificando e confondendo la componente dovuta alle sostanze più inerti (p.e. derivanti dalla frantumazione di solidi), con quella originata dalla combinazione in aria di Nox e Sox, con l’ammoniaca ( = PM2.5), ben più nociva. In base ai limiti di legge per le PM2.5, la situazione in padania appare drammaticamente peggiore.

Le PM10 andavano bene per misurare l’inquinamento del passato: amianto, silicosi ecc. Queste sostanze avevano un’aggressività talmente bassa, che la loro pericolosità è derivata storicamente proprio dal ritardo irrimediabile con cui si manifestavano i sintomi della malattia.

Le PM≤ 2,5 derivano soprattutto da reazioni tra gas, in aria Sono molto più aggressive, arrivano molto in profondità, all’interfaccia con la circolazione sanguigna e la loro nocività è molto aggravata da altri inquinanti assorbiti in aria, come gli IPA

Page 78: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

PM 10 IN EUROPA

Limite UE

Limite OMS

Mappa riprodotta dal Report N° 5/2015 dell’EEA

I limiti per le PM10 sono molto più generosi che per le PM2.5.

Comunque la mappa della EEA pare segnalare visivamente, per il 2013, una situazione catastrofica della pianura

padana, ben altro effetto provocano i dati locali di ARPAV, per il Veneto.

I dati dopo il 2013 dove sono finiti?

12/1 – PM10

Page 79: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

PM10 IN ITALIA

Ton >20000 >10000 >5000 >1000 http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni

Anche qui la componente biogas è negata, nascosta; suppongo sia inclusa, camuffata, con il “Residenziale”

Sottraendo la quantità misurata di PM2.5 , si conferma che le polveri nell’intervallo 2,5 ÷ 10m, sono una quantità

minore, sono molto meno aggressive, si depositano più velocemente.

FONTI PM10 (Ton) IN ITALIA 1990 2000 2005 2010 2011 2012 2013 13/90

Incendi foreste e altra vegetazione 43511 24023 9066 5363 9972 27673 5716 0,1 Centrali elettriche e di cogenerazione pubbliche 37800 14000 3505 1660 1107 959 903 0,0 Incendi Grassland (praterie) 31787 18603 8036 10990 15701 26693 2856 0,1 Residenziale 30909 39916 41462 53830 54474 61967 113820 3,7 Processi di combustione con contatto 18917 14472 11711 7259 7324 6194 5928 0,3 Automobili 18663 11295 9604 8863 7686 6033 5871 0,3 Off-road Agricoltura 15965 15082 10668 5203 4669 4068 3701 0,2 Allevamento di bestiame (deiezioni) 15675 15147 15402 16332 16570 16976 16933 1,1 Veicoli pesanti P > 3.5 t e autobus 13815 10530 8196 5339 5236 4763 4170 0,3 Veicoli leggeri P < 3.5 t 10028 13471 10357 6703 6543 4941 3742 0,4 Proc. ind. legno/pasta-carta/alim./bevande ecc. 9755 9964 11281 8236 8093 6767 6210 0,6 Combust. in caldaie turbine a gas e motori fissi 9637 2655 2163 949 830 472 586 0,1 Proc. nelle ind. del ferro/acciaio, miniere carb. 8276 6173 6847 5892 6606 6298 5333 0,6 Attività marittime 8017 8185 8011 7319 6892 6183 5772 0,7 Pneumatici, freni e manto stradale 7864 9376 9822 9542 9579 8666 8452 1,1 Off-road Industria 5560 5035 2880 1508 1401 1401 1401 0,3 Raffinerie 5519 3123 1453 831 314 739 404 0,1 Motocicli cc < 50 cm3 2879 3592 2483 1293 1221 1115 1012 0,4 Incenerimento di rifiuti agricoli (escl. 103) 2231 2413 2640 2525 2512 2510 2399 1,1 Combustione di residui agricoli 2131 2104 2268 2195 2167 2289 2154 1,0 Processi nelle industrie chimiche inorganiche 1864 593 296 282 272 243 291 0,2 Terziario 1761 1568 1519 1232 1104 1107 1348 0,8 Siderurgico 1501 1245 890 329 336 245 163 0,1 Militari 1272 895 1598 811 627 491 777 0,6 Totale ( Ton x 1000) 310 239 188 169 176 202 203 0,7

12/2 – PM10

Page 80: Il biogas da pollina

VALORE MEDIO ANNUO DELLE PM10 (espresso in µg/m3) COMUNE LOCALITA’ TIPO 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Belluno BL_città BU - - 29 27 26 23 22 23 24 21 23 20 18 16 Feltre Area Feltrina BU/BS - - - 39 40 32 56 31 29 27 28 29 25 22 Pieve d'Alpago Pieve d'Alpago BS/BR - - - - - 20 8 19 20 20 17 15 13 12 Falcade Passo Valles BR - - - - - 6 1 6 7 6 7 - - - Padova PD_Granze IU - - - - 50 48 104 45 46 41 45 39 36 32 Padova PD_aps1 IU - - - - - - - - 42 41 46 38 34 31 Padova PD_aps2 IU - - - - - - - - 37 37 39 38 33 29 S.Giustina in Colle S.Giustina in Colle BR - - - - - - - - - 37 43 39 35 31 Padova PD_Mandria BU - 59 52 52 51 47 94 42 42 39 44 40 34 32 Cinto Euganeo Parco Colli Euganei BR - - - - - - 50 32 26 28 32 31 26 25 Este Este TU/IS - - - - - 45 76 39 34 30 34 29 27 29 Monselice Monselice IU - - - - - - 71 38 37 33 - - - - Padova PD_Arcella TU/TU 59 61 - 60 55 - 92 45 42 38 42 39 33 32 Badia Polesine Badia Polesine BR - - - - - - - - - 36 40 38 33 24 Castelnovo Bariano Castelnovo Bariano BS 49 44 42 45 43 40 63 34 37 - - - - - Porto Tolle Porto Tolle BS - - 31 38 37 35 - - - - - - - - Adria Adria BU - - - - - 31 48 30 30 30 35 - - - Rovigo RO_Borsea BU - - 50 50 47 42 72 35 39 37 41 38 32 27 Rovigo RO_Centro TU - - 48 46 48 42 79 37 38 36 42 42 35 31 Porto Viro GNL Porto Levante IS - - - - - - - - - 30 38 27 21 20 Conegliano Conegliano BU - - - 36 36 33 48 32 29 29 31 27 25 23 Treviso TV_Via Lancieri BU - - 44 45 41 44 83 40 35 35 43 37 34 30 Castelfranco Veneto Castelfranco Veneto BR - - - - - - - - - 38 40 - - - Mansuè Mansuè BR - - - - 32 32 38 26 27 33 40 36 29 27 Cavaso del Tomba Cavaso del Tomba BR - - - - - 19 - - 22 19 19 - - - Marcon Marcon TU - - - - 58 56 112 49 42 - - 35 35 30

B= ambiente; U=urbano, I=industriale; T=traffico;R=rurale http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/atmosfera/pm10

IN VENETO, CON LE PM10: TUTTO BENE?

I limiti per le PM10 sono molto più benevoli e meno significativi, rispetto alle PM2.5 .

Lim. UE: 50 Lim. OMS: 20 > 75

12/3 – PM10

Page 81: Il biogas da pollina

PM10 A GODEGO La relazione inquinamento/meteorologia è materia complessa: un ostacolo formidabile al rimescolamento degli

inquinanti è dovuto alla quota d’inversione termica, spesso molto bassa d’inverno.

E’ come vivere sotto un tetto molto basso che limita il movimento verticale delle masse d’aria.

In questi giorni a Godego ci doveva essere una buona circolazione, i dati non sono molto diversi da Treviso.

Castello di Godego _22 maggio - 7 luglio 2013__31 ottobre - 11 dicembre 2013_ Fonte ARPAV, basta digitare: ARPAV GODEGO MONITORAGGIO

Limite europeo

Limite OMS

(1)Rischio mortalità a lungo termine (Fonte : “Health effect of particulate matter, WHO 2013)

Il rischio di mortalità aumenta dello 0.2–0.6% per ogni aumento medio annuo di 10 μg/m3 (1)

12/4 – PM10

Page 82: Il biogas da pollina

PM10 A LORIA L’inverno precedente, a Loria la circolazione d’aria era più ridotta, i dati sono significativamente

peggiori e si differenziano maggiormente rispetto a Castelfranco.

Quando si deve misura l’impatto di un impianto a biogas sull’abitato vicino, bisogna farlo d’inverno,

quando le nuvole sono basse oppure c’è la nebbia.

Che disastro a Loria! Peggio di Castelfranco

Comune di Loria -25 maggio 27 giugno 2011- - -9 febbraio 20 marzo 2012 Fonte ARPAV, basta digitare: ARPAV LORIA MONITORAGGIO

Limite europeo

Limite OMS

12/5 – PM10

Page 83: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

BIOGAS E POLITICA

Nelle pagine che seguono ho riassunto le vicende di una battaglia condotta a Ramon di Loria, contro un progetto di biogas da pollina. Penso che la discussione non debba mai prescindere ipocritamente dalla politica e non mi sono mai preoccupato di nascondere il mio orientamento. Chi voglia verificare la veridicità della mia versione, può farlo facilmente. Tutti i momenti salienti della mia attività si sono svolti, sempre ed esclusivamente, davanti ad un foltissimo pubblico.

CAPITOLO 13

Page 84: Il biogas da pollina

A TREVISO SI COMINCIA A CAPIRE LE POLVERI SOTTILI

Sottoscrivo con calore il loro documento, che ribadisce, con tono più smorzato, istituzionale,

contenuti che vado comunicando qui dal 2013, con tutta l’intensità di cui sono capace.

8 SINDACI CONTRO IL PIROGASSIFICATORE DI PAESE

13/1 - BIOGAS E POLITICA

Riprodotto da Paeseambiente (facebook

Il problema sono le PM2,5

Purtroppo, il redattore della parte tecnica,

dimostra un imperdonabile ritardo

culturale: oggi l’attenzione degli studiosi è

tutta sulle PM2,5 e non sulle PM10 .

Le particelle più piccole:

-non si filtrano e vengono generate fuori

dal camino

-cambia radicalmente il modello scientifico

-cambia l’analisi delle fonti, la correlazione

con i Nox e la mortalità

-i limiti di legge sono molto più stretti

Page 85: Il biogas da pollina

IUP HEIDELBERG

CONTARIN, NICOLETTI, NORDIO, ALLA GUERRA DELLA POLLINA MEDIATICA Nell’ordine, sindaci di Riese e di Godego i primi, pennivendolo della tribuna il terzo. In un affollato incontro sul progetto di biogas, al termine della mia relazione, i due sindaci hanno dato in escandescenze, forse eccitati dalla claque che occupava le prime file, le rispettive amministrazioni comunali. I contenuti, che li hanno tanto irritati, costituiscono la prima versione di questo stesso documento. Parlavo come consulente del terzo sindaco presente, quello di Loria, sul cui territorio era previsto l’impianto. Qualche giorno dopo, i tre spettegolavano, sulla mia persona e non sulle le mie idee, riempiendo di porcheria una pagina quasi intera della tribuna. Ottenevano l’obiettivo loro impartito: troncare i miei rapporti, già avviati, con la regione. A tamburo battente, tutti e tre i consigli comunali si pronunciavano enfaticamente contro il biogas. Poco dopo, un superbo team di esperti del progettista affrontava un dibattito pubblico e ne usciva ridicolizzato: nessuna polemica becera o caduta di stile. Un pubblico, in buona parte a me sconosciuto, ha massacrato gli “specialisti” proprio sul piano della competenza scientifica e del rigore logico

LEGA

Questi tre pettegoli bugiardi, non hanno l’onore di conoscermi, quindi solo puzzolenti pettegolezzi potevano emettere; perciò sono ricorsi ad una menzogna, che li disonora doppiamente, per il loro ruolo istituzionale. Sono smentiti dalla testimonianza del supervisore della serata, da loro scelto e gestito, vedi l’ultima pagina. Il basso livello intellettuale dell’articolo mi fa pensare a degli sfigati, esecutori di un ordine superiore. La proliferazione degli impianti a biogas in Padania testimonia come tutti i partiti, al governo nelle varie regioni, facciano a gara nel compiacere la lobby biogassista, però la lega è la più zelante di tutti. Dopo la vittoria contro il precedente progetto, ha preso una batosta impressionante proprio qui a Ramon e questo può spiegare la sua grande reattività nella seconda battaglia.

LEGA

13/2 - BIOGAS E POLITICA

Page 86: Il biogas da pollina

PD Prevalentemente finora ho votato PD. Sia nella prima che nella seconda battaglia, ho cercato di decifrare l’atteggiamento del partito sul bio gas, che tuttora mi risulta totalmente ambiguo. All’inizio mi sono illuso un po’, in zona abbiamo la Puppato, nota per la battaglia contro un inceneritore, che l’ha lanciata in politica, una con l’etichetta di “pasionaria” dell’ambientalismo. Semplicemente non si è mai degnata di rispondere, né alle mie comunicazioni dirette, né a quelle attraverso la sede locale del partito. Si è rifatta viva con un’intervista, a poche ore dal verdetto, che si sapeva già favorevole al no.

M5S A Ramon sono stati i giovani che hanno votato per loro, provocando la debacle della Lega. Mi pare evidente che, finora, i M5S sono ancora grillini, non possiedono le competenze per posizionarsi tempestivamente, aspettano sempre qualcuno che detti la linea. Nei fatti, in questa specifica vicenda, hanno operato a favore dei biogassisti. A differenza del PD, hanno garbatamente risposto a qualche mia interpellanza, sia Cristian Bernardi, un loro rappresentante locale, che Gianni Girotto, cittadino portavoce al senato. Purtroppo il risultato è stato questo primo video, tuttora visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=4K6JK7RStb0 Contrariamente a quanto hanno capito alcuni, le persone intervistate non appartengono all’università, ma ad una società che si occupa proprio di business del biogas. Evitano qualsiasi accenno alle obiezioni di questo documento, ben noto a Cristian Bernardi. Ho provato ad interagire, a stanarli. Risultato? Un’altra intervista in rete, più tartufesca e paracula della prima: https://www.youtube.com/watch?v=FXV-duyqzEQ

IUP HEIDELBERG

PD E M5S 13/3 - BIOGAS E POLITICA

Page 87: Il biogas da pollina

IL VERDETTO DI BOCCIATURA

CAPIRE I POLITICI DAI MESSAGGI SUBLIMINALI

IN CAUDA VENENUM

Se uno legge superficialmente il testo può dedurre che

l’organo tecnico, ARPAV, abbia approvato il progetto,

non si sa perché, mentre tutti gli altri enti, condividono

le perplessità espresse dallo stesso ente, che però non

ha negato la sua approvazione.

Impossibile per un cittadino normale decrittare questi

bizantinismi.

Le prime due motivazioni sono proprio quelle vere o

solo un pretesto-paravento, per il popolo bue?

Quale spinta ha provocato questa importante,

rivoluzionaria, sottolineatura sulla problematica

ambientale?

I SINDACI ERANO PRO O CONTRO IL BIOGAS?

Non ho dubbi: soli, davanti allo specchio, nessuno dei

tre sarebbe capace di una risposta netta.

Il contesto scientifico è estremamente oscuro, le

pressioni forti e contrapposte.

Da una parte il partito e le autorità regionali, dall’altra la

popolazione; considerando solo quelle legittime.

E’ nella capacità di trovare il miglior equilibrio tra queste

spinte, che si vede la qualità dei nostri amministratori.

Alcuni sanno muoversi con dignità ed onore, altri meno.

I due sindaci, che hanno sparato contro di me fango

mediatico, puntavano a zittire la voce più irritante,

perché veritiera, della protesta:

i pifferi andarono per suonare e furono suonati.

13/4 - BIOGAS E POLITICA

Page 88: Il biogas da pollina

ALLEATI

Questo documento non rappresenta solo le mie opinioni tecniche, ma anche quelle politiche.

Non si può capire niente di biogas se non si individuano gli interessi che muovono le parti.

COMUNICATO DEL COMUNE DI LORIA DEL 13 GENNAIO 2014 http://saluteditutti.blogspot.it/ RESPINTO IL PROGETTO PER IMPIANTO A BIOGAS A RAMON

La Conferenza di Servizi convocata dalla regione veneto in data 7 gennaio 2014 ha definitivamente respinto, per motivi di carattere

urbanistico eccepiti dal comune, il progetto per la realizzazione e gestione di un impianto per la produzione di energia elettrica

alimentato a biogas di origine agricola (pollina). Il progetto, che aveva destato tanta preoccupazione nella cittadinanza, prevedeva

la realizzazione dell’impianto in frazione Ramon, via Fontanelle, in zona di pregio ambientale e troppo vicino a zone residenziali.

L’amministrazione comunale ringrazia tutti coloro che hanno dato il loro fattivo apporto al raggiungimento dell’importante obiettivo,

in particolare i comuni di Riese Pio X e Castello di Godego, il comitato la Salute è di Tutti ed il sig. Bernardi Sergio per

l’importante e competente supporto tecnico dato.

ARPAV

Ho avuto due incontri in Regione: uno a livello tecnico e l’altro politico, accompagnato dal sindaco e vicesindaco di Loria.

Ho portato le domande motivate che mi ero preparato, non ho subito il minimo tentativo di censura da parte dei miei

accompagnatori.

Ho trovato un ascolto molto paziente, intelligente, senza inutili furberie: per un inguaribile “malfidente” come me, una positiva

sorpresa.

Ho la vanità di pensare che questa azione abbia contribuito significativamente al buon esito finale.

IMPORTANTE CHIARIMENTO SUI FATTI ACCADUTI ALL'INCONTRO DEL 4 NOVEMBRE 2013 http://saluteditutti.blogspot.it/ Ad onor del vero, desidero puntualizzare quanto segue.

Mi sembra ingiusto che il Sig. Sergio Bernardi sia stato rappresentato da un articolo su un quotidiano come un

facinoroso, un violento.

Mi riferisco agli spintoni e agli strattonamenti che ci sarebbero stati alla fine dell'incontro del 4 novembre 2013. Io mi trovavo lì ad

un metro e posso assicurare che non c'è stato alcuno spintone o strattonamento. Solo un momento di tensione.

Egli ha dimostrato un tale rispetto per la causa perorata dal Comitato, che ha fatto un passo indietro e ha rimandato i chiarimenti

con me circa tale vicenda a quando la questione sull'impianto a biogas si fosse chiusa. In questo momento mi sembra doveroso

difendere l'immagine pubblica di una persona che, come molti di noi, si è spesa fino in fondo per raggiungere un

obiettivo comune.

Ruggero Comacchio

13/5 - BIOGAS E POLITICA

Page 89: Il biogas da pollina

IL BIOGAS, CASALEGGIO E LA GENERAZIONE 2D

UNO VALE UNO Dopo la morte di Casaleggio, ho cercato un libro che mi aiutasse a capirlo. In questo confronto con Fo, mi pare chiara la sua utopia. L’accessibilità all’informazione potenzia in modo rivoluzionario l’accesso della massa al confronto democratico, sia per l’acquisizione della competenza, che per la potenzialità di far sentire al propria voce.

IL BIOGAS E LA RETE

Nel web ho trovato molti dei dati sui quali ho costruito questo documento, comunicando i contenuti a migliaia di sconosciuti.

Senza falsa modestia, questa divulgazione è stata oggettivamente determinante, nell’informare l’opinione pubblica locale, sugli aspetti scientifici di un impianto a biogas in zona, poi bocciato.

LA REALTA’ IN 2D Il planisferio rappresenta utilmente un solido, la terra, in due dimensioni, una descrizione parziale, ma sintetica ed utile, di un corpo tridimensionale. L’assordante starnazzare di Twitter mi rappresenta bene la vacua superficialità della rete. Con l’aereo e l’aiuto del planisferio mi posso spostare ovunque velocemente. Ma, se non so scavare sotto il suolo, non trovo il petrolio e nemmeno le patate. Scegliere il biogas e bocciare le “trivelle”, come ha suggerito Legambiente, è “fuoco amico”, l’ostinata superficialità degli ignoranti(etim.) fa più male all’ambiente delle lobbies petrolifere. Per capire qualcosa sul biogas, ho studiato la voluminosa documentazione del proponente.

13/6 - BIOGAS E POLITICA

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IL NORDEST RINGRAZIA ROMA PER LE SUE PM2,5

Far risalire la penisola a tutto quel voluminoso materiale organico in decomposizione, pare proprio una follia, anche economica. Sappiamo che il Lazio pullula di impianti a biogas, perché non trattare in zona, anziché venire ad aumentare l’inquinamento da biomasse proprio nell’inquinatissima padania? Finalmente è al potere la persona giusta, colei che, essendone l’artefice, ci spiegherà chiaramente tutto l’arcano, con la massima trasparenza garantita.

Perché il biogas a Maniago e non a Roma? Quali sono i limiti ammessi per le emissioni del biogas in BIOMAN? Nella stessa azienda, come si sceglie tra compostaggio e biogas?

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