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IL BAMBINO CON DSA IN CLASSE: CHE FARE?

XII Convegno «Imparare: questo è il problema»

San Marino 19-20 settembre 2014

Dott.Ssa Daniela Gallo

Dott. Ssa Chiara Tintoni

Insegnanti: «non vuole usare la sintesi vocale in classe, si rifiuta, che posso fare?»

Genitori : «ha fatto un campus dove ha imparato perfettamente ad usare gli strumenti compensativi, ma si rifiuta di usarli, perché?»

La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer

65 %

L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale

85 %

Possiede un computer con un programma con sintesi vocale

56 %

Usa il computer a casa per svolgere i compiti scolastici tutti i giorni, o quasi

15 %

Usa a casa un programma con sintesi vocale praticamente tutti i giorni

10 %

Usa a scuola un programma con sintesi vocale praticamente tutti i giorni

1 %

L'efficacia della compensazione tecnologica

negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'AID (2008)

Ragazzino con DSA: « mi vergogno ad usare la mappa durante l’interrogazione, i miei compagni dicono che sono così sono troppo facilitato, e anche i miei insegnanti mi guardano in modo strano quando uso la mappa»

per contrastare la resistenza all’uso degli strumenti compensativi da parte dei DSA

Proponiamo un lavoro in classe sull’accettazione e la comprensione delle caratteristiche dei DSA prima sugli insegnanti e poi sul gruppo classe

Lavorare sul: - riconoscimento/accettazione della

diversità/difficoltà nel fare certe cose - riconoscimento di “aree di forza” e “aspetti positivi”,

fino alla percezione di sé come persona “valida”, “amabile” e “che può dare molto”

Permette di guardarsi benevolmente allo specchio

e di decidere con serenità gli strumenti compensativi e dispensativi più adatti

(da Gerber P.J et al 1992, Identifying alterable patterns in employment success for highly successful adults with learning disabilities; Journal of Learning Disability 25: 475-487)

CHI PUÒ CAPIRE UN BAMBINO CON DSA

ED ESSERGLI D’ AIUTO?

(QUESTIONARIO POST PERCORSO SULLE EMOZIONI PER DSA, 2012, TINTONI C.)

“I genitori e le maestre lo possono capire dalla lettura o da altre cose”

“Dottoressa/e”

“Chi è stato già DSA – semplificare le verifiche – le opzicologhe”

“Psicologhe”

“Un insegnante che ha avuto la sua stesse esperienza”

“Lo psicologo, l’insegnanti, i professori”

“La Tintoni, il Prof.Rossi e altri dislessici”

“Il prof. Rossi”

COME POSSIAMO AIUTARLI?

PENSIERI E ATTEGGIAMENTI

EMOZIONI

RIVOLTO AGLI INSEGNANTI: PENSIERI E ATTEGGIAMENTI

LAVORARE SULLA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI PENSIERI SUI DSA

I pensieri e gli atteggiamenti che si assumono in determinate circostanze possono portarci a rappresentare la realtà in modo negativo e a farci provare emozioni spiacevoli che condizioneranno il nostro comportamento nei confronti degli alunni

«è spaventoso dover insegnare in una classe con così tanti problemi»

«se a quel ragazzo concedo l’uso della mappa, non è giusto nei confronti dei suoi compagni»

«quando vuole riesce a scrivere correttamente»

RIVOLTO AGLI INSEGNANTI: PENSIERI E ATTEGGIAMENTI

LAVORO SULLA MESSA IN DISCUSSIONE DEI PENSIERI IRRAZIONALI SUI DSA

Tecniche per trasformare i pensieri disfunzionali e negativi, e per renderli più razionali

PENSIERO DISFUNZIONALE: «se a quel ragazzo concedo l’uso della mappa, non è giusto nei confronti dei suoi compagni»

PENSIERO RAZIONALE: «dandogli la mappa lo metto nelle stesse condizioni dei suoi compagni»

TECNICHE REBT:

RIVOLTO AGLI INSEGNANTI: LAVORO SULLE EMOZIONI

Metodo attivo di simulazione caratterizzato dall’interazione verbale e comportamentale tra due o più ruoli ricoperti da persone diverse

ROLE-PLAYNING:

…ORA L’INSEGNANTE E’ PRONTO A PARLARE ALLA CLASSE DELLA DISLESSIA

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COME PARLARE ALLA CLASSE DEI DSA?

Non parlare solo dei DSA

Prima di parlare alla classe valutare il livello di accettazione del disturbo in quel momento negli alunni con diagnosi di DSA

OBIETTIVI:

Far capire ai ragazzi che cos’è la Dislessia

E cosa si prova nei panni di un bambino con DSA

..PRIMA DI TUTTO…

Brainstorming = chiedete ai ragazzi cosa sanno e cosa pensano della Dislessia, senza censurare o giudicare le loro idee…

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…POI VISIONE DI FILMATI E/O LETTURE SULL’ARGOMENTO

Come una macchia di cioccolato. Raccontarsi per raccontare la dislessia. (Filmato), Donini R., Brembati F.2007, distribuito dall’AID

STELLE SULLA TERRA, Film

Video dei DISLESSICI FAMOSI, scaricabili su youtube

Mago delle formiche giganti (con cd audio), Editore Libriliberi Firenze

Storie di dislessia, G. Stella, Editore Libriliberi, AID Firenze 2002

Le aquile sono nate per volare. Il genio creativo nei bambini dislessici; R. Grenci, Editore La Meridiana luglio 2004

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…POI LAVORI SULLE EMOZIONI CON I RAGAZZI

PER APPRENDERE UN LINGUAGGIO COMUNE PER ESPRIMERE LE PROPRIE EMOZIONI

- Il volto delle emozioni

- A pesca di emozioni

- Il termometro delle emozioni

PER SPERIMENTARE COME CI SI SENTE NEI PANNI DI…

- Role-playing di situazioni che si possono verificare in classe

TESTIMONIANZA di chi ha vissuto la stessa esperienza

..INFINE RIVEDIAMO IL BRAINSTORMING INIZIALE….

IN CONCLUSIONE….

Non è sufficiente che l’insegnante conosca tecnicamente il Disturbo Specifico di Apprendimento e gli strumenti compensativi affinché il bambino raggiunga il benessere in classe, ma per raggiungere questo obiettivo è importante che si dia importanza anche agli aspetti emotivi e di pensiero di questi bambini così come di tutto il gruppo classe.