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Isola bella Magazine 22 AMBIENTE& NATURA Sette Fratelli Sette Fratelli

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magazine sardegna

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Isola bella Magazine22

AMBIENTE&NATURASette Fratelli

Sette Fratelli

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Isola bella Magazine 23

La foresta demaniale dei Sette Fratelli e Castiadas si esten-de per una superfi cie di 10.000

ettari nel sud – est della Sardegna. Con i suoi picchi granitici ai cui piedi si stende un manto di macchia medi-terranea costituisce uno dei paesaggi più affascinanti e selvaggi dell’isola.I boschi di lecci, le sugherete, costitui-scono l’habitat ideale del cervo sardo che qui, grazie anche alle azioni di conservazione adottate dalla Regio-ne Sardegna, è riuscito a riprodursi e ad ambientarsi. Oltre al cervo, fra i corbezzoli e i cespugli di mirto e gi-nepro, non è raro avvistare qualche cinghiale, le martore e le lepri. In pri-mavera si assiste al fi orire delle spe-cie endemiche: ovunque c’è il giallo della ginestra di Corsica, le delicate margherite della pratolina spatolata, i fi ori viola dello zafferano, il verbasco e tante altre. Per raggiungere la foresta si percorre la SS 195 da Cagliari in direzione Bur-cei, fi no al km 30, qui si svolta a sini-stra lasciando la statale e si seguono le indicazioni per i sette fradis.Dopo poche centinaia di metri si arri-va alla caserma della forestale “Noci”, posta ad un’altitudine di circa 600 mt sul livello del mare. Qui si trova sia il centro visite in cui le guardie forestali offrono tutte le informazioni e il mate-riale informativo necessario per pia-nifi care una escursione in sicurezza. Nel parco sono tracciati sei sentieri di diffi coltà facile o media, per un tempo di percorrenza che va da una a quat-tro ore: per lo più raggiungono alcuni picchi, dai quali si possono godere panorami mozzafi ato sia sul Campi-dano di Cagliari che su Castiadas e lo stagno di Colostrai. La foresta è percorsa anche dal Sentiero Italia che dopo aver attraversato tutta la nazio-ne percorre qua una delle ultime tap-pe per una lunghezza di 28 Km fi no al paese di Castiadas. Nella foresta

è disponibile un sentiero natura per non vedenti che, attraverso le sensa-zioni dell’udito, del tatto e dell’olfatto, potranno vivere un’esperienza unica in mezzo alla natura. Il sentiero può essere utilizzato in modo autonomo, grazie alla presenza di un corrimano in corda che guida il visitatore attra-verso le dieci stazioni, composte da pannelli tattili informativi e cassette tattili contenenti diversi materiali sul-l’argomento della sosta.Nell’edifi cio che ospita la caserma Noci ha sede anche il museo del cer-vo sardo che grazie alle istallazione, ai diorami e agli altri reperti sul cervo, raccolti con passione negli anni dai dipendenti dell’Ente Foreste, ci svela il mondo segreto di questo splendido animale. Per chi non si vuole avventu-rare sulle cime è possibile percorrere, a piedi o in auto, la lunga sterrata che porta alla vecchia caserma Maidopis. Lungo la strada scorre il rio omonimo e durante la primavera i tavolini da pic-nic disseminati lungo il corso del fi ume si riempiono di allegre famiglie con bambini. A metà percorso si tro-va una roccia monumentale in equi-librio che sembra precario a ridosso del letto del fi umiciattolo: è Sa Grotta De Sa Pippia alla cui base sgorga una fontanella. La leggenda racconta che un gruppo di cacciatori si addentrò nel bosco per procurarsi il cibo; d’im-provviso un masso enorme si stacco dalla montagna e cadde su una bam-bina seppellendola. Da allora il masso è rimasto là e chi accosti l’orecchio alla roccia può sentire il lamento della bambina. Nei pressi della caserma Maidopis un piccolo sbarramento sul rio forma un laghetto. L’area prospiciente è stata attrezzata con un giardino botanico montano che raccoglie le piante da frutto selvatiche e con una piccola mostra dedicata agli animali del bo-sco.

Sette Fratelli

Un mare... di montagne

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AMBIENTE&NATURASette Fratelli

The Sette Fratelli and Castiadas State forest spreads on 10.000 hectares on the south-east of

Sardinia. His high granite peaks and the Mediterranean scrub offer one of the most fascinating view of the island. The live-oaks woods and the cork-trees areas are the ideal habitat for the Sardinian red deer that, thanks to the protection activities carried out by the Regione Sardegna had grown in number. Here you can see also the wild boars, martens and hares.During spring you can see the beautiful flowering of the endemic species; the yellow gorse of Corse, the delicate daisy, the purple flowers

of the saffron, and so on.The State forest of the Sette Fratelli is along the SS 125 from Cagliari to Burcei: at the 30th km you have to turn right on the road to the ranger station ‘Noci’ at Campuomu, high 600 meters above sea level. Here the rangers will offer all information you need about the forest and all kind of printed material about the tracks and trails, in a new and efficient visitor’s centre. There are several tracks, from easy to more difficult ones, from one to four hours duration: most of them reach the peaks where you can enjoy a breathtaking view of the sea

A sea of... mountains

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AereiAir One

www.flyairone.it199.207.080

Airvallee www.airvallee.com

0165.303.303Alitalia

www.alitalia.it06.22.22

Alpi Eagles www.alpieagles.com

899.500.058Brussel Airlines

www.brusselsairlines.com

Easyjet www.easyjet.com

848.887.766Edelweiss Air

www.edelweissari.chGerman Wings

www.germanwings.comHelvetic.com

www.helvetic.com02.69682684

Iberia www.iberia.it199.010.191Lufthansa

www.lufthansa.com199.400.044Meridiana

www.meridiana.it892.928Ryanair

www.ryanair.com899.678.910

NaviTirrenia

www.tirrenia.it892.123

0039 081 017 19 98Moby Lines e Linea dei

Golfiwww.mobylines.it0789.27927 - 0565

0222300Grimaldi

www.gnc.it0795 14477

Sardinia Ferrieswww.sardiniaferries.com199.400.500 - 019 215511

EmergenzaCarabinieri

www.carabinieri.itVigili del Fuoco

www.vigilidelfuoco.itservizio antincendio

800.865.065Emergenza medicawww.119italia.nerCorpo forestale

www.regione.sardegna.it/corpoforestalePolizia Stradale

www.polstrada.itGuardia Costiera

www.guardiacostiera.it1530

AssistenzaMedicaCardiologia070 6094414

Guardia Medica070 522458Ortopedia

070 6094367Ostetricia/Ginecologia

070 6092281Servizio Tossicodipen-

denti070 6096329

Telefono Amico199.284.284

OspedaliCagliari

Ospedale Binaghi070 6093178

Ospedale Brotzu070 539210

Ospedale Marino070 6094430

Ospedale Microcitemico070 6095553

Ospedale Oncologico070 6095359

Policlinico Universitario070 51096001

San Giovanni di Dio070 6092215SS: Trinità

070 6095722

TrasportiCagliariCTM 07020911

Radio taxi 4 mori070 400101

Radio taxi Cagliari070 6655

Taxi Piazza Matteotti070650633

Trenino Cagliaritano070 655549

Ferrovie dello Statowww.trenitalia.com

892021Ferrovie della Sardegna

(FDS)070 491304

Autobus ARST800 865042

FMS800 044533

Turmo Travel0789 21487Linee FDS070 491304079 250529

Gli indirizzi ed i numeri telefonici presenti

nella rivista sono tratti da elenchi pubblici e

corrispondono a numeri di esercizi commerciali o

enti pubblici.

The editorial staff is not responsible for any changes.

and all the coastline from Cagliari to Castiadas. This forest is crossed by several mapped paths, in particular the Sentiero Italia, that after passed on the whole nation has here its end stop.There is also a nature trail for blind people. This special visitors can smell, touch and hear and will be able to feel the nature in a way that they usually don’t.Near the ranger station Noci there is the Corsican red deer museum that it is worth a visit to discover the secrets of this beautiful animal. For those who don’t want to climb on the peaks, there is a track (you can even drive

on it) that will bring you to Maidopis Station. Along this track a little river runs and you can have your picnic with sound of water on background. Halfway there is a rock that seems to be in unstable equilibrium called Sa grotta de Sa Pippia, with a water spring at its base. The legend says that a group of hunters entered the wood to look for food. Suddenly a rock fell down from the mountain on a little girl, burying her.Near Maidopis Station, a little weir forms a lake in front of which the area is been organized with a plants garden and a little forest animals exhibition.

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TERRA&PIETRACountryside

SerrentiSerrenti, paese di cinquemila

anime, sorge su un terreno la-vico proprio nel punto in cui la

pianura campidanese si increspa a formare le prime colline e i campi colti-vati lasciano il posto alla macchia me-diterranea. Serrenti vive di agricoltura: le campagne circostanti sono coltivate a grano, carciofi e pomodori; la colti-vazione degli asparagi, introdotta da poco, ha avuto una riuscita così buona da far nascere un’affollata fi era prima-verile.Ma Serrenti è anche, e soprattutto, il paese della pietra, la trachite grigia, detta anche “pedra di Serrenti”, uti-lizzata nella costruzione di importanti edifi ci pubblici, come ad es. il Palazzo di Giustizia a Cagliari. Dopo un perio-do di abbandono, l’attività estrattiva è

stata rilanciata e la pietra di Serrenti viene, oggi, esportata in tutta Italia. Importante fonte di reddito, la trachite ha caratterizzato anche la fi sionomia del paese. Le case del centro storico, quelle più antiche, sono interamente costruite in pietra e, insieme con le case in terra cruda (Serrenti appartie-ne al circuito delle Città di Terra Cruda) valgono, da sole, la visita.Anche se chi arriva a Serrenti si ferma per i portali. In paese ne rimangono centotrenta.“Su pottabi”, il portale, è una gran-de porta monumentale che costituiva l’unico accesso alle abitazioni. La lar-ghezza era tale da consentire il pas-saggio al carro trainato dagli animali, buoi o cavalli, mezzo di locomozione e lavoro per le famiglie contadine. Per capirne l’importanza occorre sapere che la tipica casa rurale si affacciava su un cortile interno antistante l’abita-zione che era usato per le varie atti-vità domestiche e per il ricovero degli animali. Un alto muro di cinta con il tempo sostituì le siepi di fi co d’India nel separare il cortile dalle strade: fu il grande portale che assunse il com-pito di mostrare esteriormente il livello di ricchezza raggiunto dalla famiglia. Per questo dalla fi ne dell’Ottocento

agli anni sessanta, il periodo in cui si diffusero, i portali rappresentarono una sorta di status symbol!Composti da due stipiti che reggono un arco a tutto sesto, i portali di Serrenti presentano nelle chiavi di volta i fregi più diversi: le iniziali dei proprietari del-la casa, l’anno di costruzione, l’attività che vi si svolgeva, raccontando così la storia del paese e rimanendo custodi giganti della memoria della comunità.Nel paese si svolgono due feste reli-giose molto sentite: il primo lunedì di ottobre, la sagra di Santa Vitalia richia-ma migliaia di pellegrini da ogni parte della Sardegna. Meno affollati ma più caratteristici per il rito de “s’arromadu-ra” i festeggiamenti di San Giacomo e Sant’Anna, dal 24 al 27 luglio. In quel-l’occasione gli uomini del quartiere di San Giacomo, vanno in una precisa zona della campagna, Procedda, a raccogliere canne e frasche che tra-sportano in paese sui trattori, accolti da lanci di mortaretti. Con le frasche raccolte si allestirà un grande pergo-lato “su stabi” vicino alla chiesa di San Giacomo per proteggere i fedeli dalla grande calura estiva.

Si ringrazia per la collaborazioneil Sindaco di Serrenti Luca Becciu

Passeggiando tra case di terra cruda e pietra

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SerrentiSerrenti, with about 5000 people,

rises on a land formed by lava just in the area where the Cam-

pidano lowland starts to form some hil-ls and Mediterranean scrub takes over the cultivated fi elds. Serrenti lasts on agriculture: wheat, artichokes and to-matoes are cultivated in surrounding lands; asparagus growing, introduced not so long ago, had given back such a good result that a crowded spring fair is born. But Serrenti is also, and above all, the country of the grey stone, the trachyte, said also “pedra of Serrenti”, used in the construction of important public buildings, like the Cagliari Cour-thouse. After a period of abandoning, the extractive activity has been restar-ted and the stone of Serrenti is, nowa-days, exported in all parts of Italy.Important income source, the trachyte has also characterized the physiognomy of the country. Some houses of the historical center, more ancient ones, are entirely built with this stone and they alone, are worth the visit. Even if who visits Serrenti stops to see the portals: 130 of them remain in the city.“Su pottabi”, the portal, is a great monumental door that was the only access to the houses. Their width was enough to allow the passage of the trucks pulled by oxen or horses, use to move and to work by rural families. To understand the portal importance it is necessary to know that the typical rural house overlooked on an internal court, that was used for several domestic activities and for animals shelter. A tall wall slowly replaced the prickly pears hedges used to separate the court and the road: so the great portal was used by the families to let people from the outside look inside at the level of richness reached by the family. For this reason the portals represented a sort of status symbol during the period of their greatest diffusion, from the end of XIX century till the ‘60s.Composed by two doorposts that hold

up a round arc, the portals of Serrenti have in the keystones friezes the bigger differences: the owner’s names initials, the year of construction, the activity that were practicing inside, so telling the history of this city and remaining solid custodians of the community memories. In Serrenti, two religious festivals are organized: the fi rst Monday of October, the feast of Saint Vitalia attracts thousands of pilgrims from every part of Sardinia. Less crowded, but very characteristic,

for the rite of “s’arromadura”, are the celebrations for St. Giacomo and Sant’Anna, from 24th to 27th of July. In that occasion, the men of the district of St. Giacomo, go to a precise zone of the countyside, Procedda, to pick up reeds and branches; then they transport them in the city on tractors, welcomed by fi re crackers. With the branches a great pergola will be prepared, “su stabi”, next to the church of St. Giacomo, to protect the believers from the hot summer sun.

The grey stone portals

Il paese dei centotrenta portali

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GUSTO&TRADIZIONETorrone

Torrone

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Se chiedete ad un italiano qual è la città del torrone vi dirà “Cre-mona”. Ma se fate ad un sar-

do la stessa domanda vi risponderà “Tonara, naturalmente”. Il fatto è che entrambi hanno ragione!!Infatti tracciare l’origine di questo ali-mento signifi ca arrivare nell’antica e lontana Cina. Da lì il torrone giunge nel Mediterraneo grazie agli arabi che lo esportarono, come impasto di mie-le e sesamo, in varie località tra cui Cremona.L’origine del nome è ovviamente con-troversa. In Spagna, dove la produ-zione del torrone è iniziata nel XVI secolo, si dice che il nome derivi dallo spagnolo ‘turròn’. Mentre in Italia, agli inizi del XI secolo in una traduzione di Gherardo Cremonese di un tratta-to medico arabo, si evidenziavano le virtù del miele citando un dolce dal nome ‘turun’. Mentre a Cremona dicono che un dol-ce a forma di Torrazzo, la torre cam-panaria del duomo, venne preparato in occasione del ricevimento nuziale di Bianca Maria Visconti e di France-sco Sforza, nel 1441. Così, tradizio-nalmente si dice che Cremona è la città del torrone. In Italia, però, come spesso accade, ogni regione ha una propria particolarità nella produzione del torrone. Così a Cremona si usa-no zucchero e canditi, in Lombardia è spesso ricoperto di cioccolato, mentre in Abruzzo il cacao nell’impasto rende il torrone scuro.E la ricetta sarda? Possiamo affer-mare che in Sardegna il torrone è il più genuino che ci sia. Infatti gli ingre-dienti sono solo miele sardo, albume d’uovo, mandorle, nocciole e noci sar-de, senza aggiunta di zucchero, altri ingredienti o conservanti. Non a caso la zona più rinomata per la produzione del torrone sardo è la Barbagia, con Tonara in testa, dal momento che è un area ricca di ottimo miele prodotto dai fi ori selvatici. Il fatto che si usi esclusi-vamente miele e non zucchero rende

Torrone

Miele sardo e frutta secca per un dolce tradizionale

Un ottimo prodotto da acquistare, che risponde

ai criteri descritti, è il “Torrone Pruneddu”

in vendita nei negozi specializzati e

nella grande distribuzione

il torrone sardo un alimento sano con una percentuale bassa di grassi satu-ri. La lavorazione tradizionale preve-deva un paiolo di rame sul fornello di mattoni dove mescolare gli ingredien-ti. Bisognava avere una grande forza per girare l’impasto molto denso a cui si aggiungevano lentamente il miele e gli albumi montati a neve. A fi ne cot-tura si metteva la frutta e, si versava il tutto su cassette di legno quindi si lasciava raffreddare e si serviva. Oggi il novanta per cento del torrone sardo viene prodotto a Tonara vera capitale di questa delizia. Durante qualsiasi festa di paese, sagra, ricor-renza religiosa, concerto in piazza, in tutta la Sardegna troverete sempre un banchetto che vende il torrone di To-nara. Se non lo avete mai assaggiato, compratene un pezzo, alle noci o alle mandorle, e poi fatevi una scorta da portare a casa: potete congelarlo, du-rerà mesi e non mancherà di stupire i vostri amici quando offrirete loro que-sta tipica bontà sarda.

RICONOSCEREIL TORRONE SARDOQuesti sono i criteri per riconoscere e acquistare un torrone di qualità:• Ha un colore avorio. La colorazione è data dal miele: se la barra è color bian-co vivo vuol dire che si è utilizzato zuc-chero e sciroppo di glucosio.• Contiene un grande quantitativo di frutta secca, almeno un 50%. Per legge gli ingredienti debbono essere elencati in ordine di quantità, un torrone di buona qualità deve aver la frutta secca indicata per prima nella lista degli ingredienti. • Il torrone sardo deve utilizzare solo miele sardo di alta qualità.• Il torrone è un prodotto deperibile: le date di scadenza debbono essere rav-vicinate: dieci mesi per il torrone alle noci, quattordici per quello alle noc-ciole; diciotto per quello alle mandorle. Nell’acquisto delle scatole di torroni as-sortiti, in cui si può indicare solo la sca-denza più lunga, conoscere tutte le date può essere utile per evitare spiacevoli sorprese.

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Siamo nel negozio, Delizie di Sarde-gna, punto di riferimento in città per l’acquisto dei prodotti tipici sardi. E

chiediamo alla proprietaria, Ilaria, qualche consiglio sugli acquisti.Ilaria, molti turisti arrivano con l’aereo e le limitazioni al peso del bagaglio possono indurre a limitare le compere. Su che cosa ci possiamo orientare per evitare problemi al chek in?Ovviamente su tutti quegli articoli che non hanno grandi dimensioni: la bottarga è un prodotto non troppo pesante, di solito con-fezionato sotto vuoto, che non dà grandi problemi di trasporto. Ma se proprio ci si è innamorati di un enorme centrotavola in ceramica non è necessario frenarsi.Noi ad esempio spediamo in tutto il mon-do: si sceglie quello che si vuole e dopo pochi giorni gli acquisti arrivano, impac-chettati e senza fatica, a casa propria.Se un turista vuole un prodotto emblema della Sardegna tu che cosa suggerisci?Oltre alla già citata bottarga, che non do-vrebbe mai mancare nella borsa del visi-tatore, una bottiglia di mirto o una buona etichetta di Cannonau.Se invece si vuole comprare qualcosa da regalare?Allora propongo la pavoncella, è il simbo-lo della Sardegna, ma soprattutto di buon augurio. Oltre alla riproduzione ceramica, si trova stilizzata su piccoli oggetti, ad esempio presine, guanti da cucina, copri-cuscini.Come scegli i tuoi fornitori?Io prediligo la produzione artigianale: le aziende sono piccole, l’attenzione alle ma-terie prime è elevata. Di solito sono situate in zone ancora incontaminate e si orienta-no su una produzione ecosostenibile. Poi cerco di curare anche i cosiddetti mercati di nicchia. Penso per esempio ad un nostro fornitore di Ussaramanna che produce gli insaccati tipici sardi, mustela, salsiccia sar-da e prosciutto, senza il glutine e il lattosio, appositamente per celiaci. Magari nessu-no ci pensa, ma per un celiaco, anche ad-dentare su sartizzu è un sogno che noi nel nostro piccolo cerchiamo di realizzare.Qui arrivano turisti da tutto il mondo. Che cosa ti dicono della Sardegna?I commenti sono unanimi: tutti dicono che l’isola è bellissima, che la gente è simpa-tica e ospitale e che la cucina è ottima. Tutti quelli che vengono qui per la prima volta mi confidano che sperano di tornare presto. E come dare loro torto?

GUSTO&TRADIZIONETorrone

SARDINIAN NOUGAT

If you ask an Italian which is the ‘nougat’ city he will tell you “Cre-mona”. If you do the same que-

stion to a Sardinian he will answer “Tonara, of course”. The fact is that both are right!If we try to trace the nougat origin we arrive in the far and ancient China. It seems that from there it had arrived in the Mediterranean sea, thanks to Arabian merchants, that exported this honey and sesame dough, in several cities, among which Cremona, important site on Po river.The name origin is obviously controversial. In Spain, where the production started around the XVI century, they say that the name comes from Spanish ‘turròn’. While in Italy, in the beginning of XI century, in a Gherardo Cremonese translation of a Arab doctor writing, the virtue of the honey was highlighted quoting a sweet called ‘turun’. In Cremona they say that a sweet with the form of ‘Torrazzo’, the dome bell tower, was prepared for the wedding ceremony of Bianca Maria Visconti and Francesco Sforza, in 1441. So Cremona is traditionally called the nougat city.But, in Italy, as often happens, each area has its own receipt and particularity in the process of making nougat. So in Cremona they use sugar and candied fruits, in Lombardy is often covered with chocolate, while in Abruzzo county cacao is mixed to the dough making a dark nougat.What about Sardinia receipt? We can say that here there is the most genuine nougat you can find.In fact ingredients are just sardinian honey, egg whites, sardinian almonds,

hazelnuts and nuts, with no sugar, preservatives or other ingredients. It is not a case that the most known area for the sardinian nougat production is Barbagia, with Tonara leading, due to the fact that this area is rich of first class honey produced with just wild flora. And the fact that just honey with no sugar is used, makes this nougat a healthy food with low saturated fat percentage.In the traditional making of nougat in Sardinia, a big copper pot was used on bricks stove to mix ingredients. It was necessary to have force in the arms due to the dough density in which honey and egg whites were slowly added. At the end of cooking fruit’s pieces were put in, and then everything was chilled on wood boxes.In every festival, religious or not, concert, public ceremony, in the whole Sardinia, you will find some pitchman selling ‘Torrone di Tonara’. If you have never tasted, buy a piece, with nut or almonds, and then buy a supply to bring at home. Put it in your freezer, and it will last for months, and surprise your friends when you will offer them this typical sardinian goodness.

HOW TO RECOGNIZE SARDINIAN NOUGATThese are some criteria to recognize and buy sardinian nougat.• It has a ivory colour; this is caused by honey, if it is white it means that sugar and glucose syrup were used.• It has a great quantity of fruit, at least 50%. Because the law says that the ingredients must be listed in quantity order, fruit has to be the first, in a good quality nougat.• Sardinia nougat has no preser-vatives, so it is perishable. Thus the ‘best before date’ has to be near: ten months for nuts nougat, fourteen for the one with hazelnuts, eighteen for the one with almonds.

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Food Art ColorI consigli di Ilaria

Here we are in Delizie di Sarde-gna shop, city reference point to buy typical sardinian products.

We ask Ilaria, the owner, some shop-ping hints.Ilaria, many tourists arrive by airplane, and the limitation on baggage weight may induce to reduce the purchases. What we can do to avoid some check-in problems?Obviously you can chose those articles not so big: bottarga, for example, is light and is vacuum-packed. But if you fall in love for a big ceramic centre-piece don’t stop yourself. We can ship worldwide: you chose and after few days your purchase will arrive packed a without effort at your home.If a tourist want to buy a symbol of Sardinia what do you suggest? Other than bottarga, that should never miss, a Myrtle bottle and a good Cannonau.And for a gift?I will propose the ‘pavoncella’ (black-bellied plover). It is the symbol of Sardinia and of good wish.You can fi nd in ceramics as well as in other objects such as kitchen gloves, pillows, linens and so on.How do you chose your suppliers?I like the craftsman production: the fi rm are little, and the attention to raw materials is high. Usually they are located in uncontaminated areas and are oriented in eco-sustainable production. Then I try to pay attention on so called niche-market. My thought goes to one of our supplier in Ussaramanna, that makes typical sardinian sausages, ‘mustela’, sardinian salami, raw ham, without gluten and lactose just for coeliacs. For those people is a dream to take a bite on a piece of ‘sartizzu’, and we are contributing to realize it.Here all around world tourists come. What do they say about Sardinia? It’s just one voice: the Island is beautiful, the people is funny and hospitable, and the food is the best. Everybody, coming here for the fi rst time, confi de the hope of coming back soon.

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ARTE&ARTIGIANATOEdoardo Pilia

RakuEDOARDO PILIAArtigianoo artista?

Edoardo Pilia vive e lavora a Quartu Sant’Elena ed è un profondo conoscitore della tec-

nica Raku.Come tutti gli artisti ha fuso le sue co-noscenze con lo spirto della sua terra, egli usa l’argilla locale per creare una ceramica unica che rifl ette il forte at-taccamento alle proprie radici.In Sardegna ci sono argille particolari che manipolate in maniera opportuna, macinate e impastate forniscono la

materia prima per realizzare diverse tipologie di oggetti, ed è questa terra che Edoardo Pilia ha scelto per le pro-prie opere. Sfortunatamente, per ora, non tutta la produzione può essere realizzata con questo metodo e mol-to materiale deve essere importato in Sardegna da regioni come il Veneto.Il sogno di Edoardo resta però quello di far tutto da sè.Molti dei suoi manufatti sono realizzati a mano, senza tornio, avvalendosi di alcuni stampi in gesso, ma soprattutto della sua grande passione. Mentre crea i suoi lavori non è tan-to interessato all’aspetto decorativo, tutte le sue energie esplodono nelle forme. Non ci deve essere una deco-razione accurata, l’attenzione è posta unicamente sulla materia. Plasmare l’argilla, modellarla docil-mente tra le mani e vedere pian pia-no qualcosa di nuovo che nasce, che cresce, mille idee che prendono cor-po. Questo è lo spirito delle sue crea-zioni.

I colori sono emozioni che si imprimo-no sulle forme, l’azzurro del mare, il rosso vivo del fuoco, il giallo dorato del sole colori che ricordano il caratte-re dell’isola, l’anima della Sardegna. Vasi, piatti, complementi d’arredo... parole molto riduttive per il lavoro di un’artista che crea veri e propri pezzi unici con rifl essi metallici e cavillatu-ra, colori iridescenti e una brillantez-za eccezionale. La tecnica raku è uno strumento perfetto per i ceramisti come Edoardo Pilia che amano fare sperimentazioni sulla base di sensa-zioni, emozioni e estro creativo.Che cosa è un piatto: una semplice forma rotonda o un mare con le onde frastagliate? Se apro o chiudo la forma tonda cosa nasce? Una ciotola o una conchiglia? Un paralume o una vela? Un vaso o una barca... il movimento forma colori, sensazioni. Un richiamo forte alla Sardegna, al mare che si co-niuga con una vivacità creativa unica che eleva l’artigianato all’arte, il dise-gno al design.

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STORIA del RAKURakuyaki o raku, è una tecnica originaria del Giappone,’ risalente al XV secolo e legata alla cerimo-nia del thè. Nacque casualmente come molte delle innovazioni crea-te dall’uomo in campo artistico, la lentezza delle cotture dei forni giapponesi fece sì che uno dei ce-ramisti nel tirar fuori degli oggetti incandescenti dal forno li faces-se cadere su delle foglie secche. Il contatto fra le foglie e gli smalti dell’oggetto incandescente dette luogo a dei difetti, imperfezioni che inizialmente vennero considerate come tali, ma che in seguito furono apprezzate poiché rendevano tali manufatti unici e irripetibili, quindi adeguati allo spirito della cerimonia del thè. Da allora ci sono stati se-dici discendenti di questa dinastia giapponese, in cui solo il primoge-nito ha il diritto di fi rmarsi raku. I ceramisti americani sono rimasti affascinati da questa tecnica, l’han-no fatta propria ed è stata diffusa in tutto il mondo. In Italia è conosciu-ta ed usata da circa venti anni.

www.edoardopilia.itwww.rakusardegna.com

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ARTE&ARTIGIANATOEdoardo Pilia

Edoardo Pilia lives in Quartu Sant’Elena and he knows dee-ply the ‘Raku’ technique.

As every artist, he has mixed his knowledge with the soul of his land, using local clay to create unique ceramics that refl ect his fondness for his roots.In Sardinia there are particular types of clays that conveniently mixed and kneaded give back the raw material, good to realize different kinds of objects. And Edoardo has chosen it for his works.Unfortunately this material is not enough for the entire production, so some has to be imported from Veneto. Edoardo dream is to do everything by himself.Most of his works are handmade without using the potter’s wheel but just some plaster forms and his

passion.While creating, he put his attention not on decoration but all his energy explodes in the design and shape. Moulding easily the clay, styling it and see that slowly something new is coming to life: this is the soul of his creations.Colors are emotions that are impressed on the shapes: the blue of the sea, the red of the fi re, the golden yellow of the sun, remind the island character, the soul of Sardinia.Pots, plates, home ornaments are very reductive words for this artist work, that creates just unique masterpieces, with iridescent colors and special brilliance.Raku technique is a perfect instrument for artist like Edoardo, that loves do experiments on the base of sensations, emotions and inspiration.

What is a plate? It’s just a round shape or a sea with waves? If I open and close a round shape what I have on my hands, a bowl or a shell? A lampshade or a sail? a vase or a boat… the movement forms colors and sensations. A strong recall to Sardinia, to the sea that mixes with a rare creation vivacity that makes handicraft art.

www.edoardopilia.itwww.rakusardegna.com

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Alessandra Ghisu

Anche quest’anno si è conclusa la sesta edizione del Festival della letteratura “L’Isola delle

storie” a Gavoi. La manifestazione ha avuto luogo dal 2 al 5 Luglio nel cuore del centro bar-baricino, con una presenza stimata di circa 40.000 spettatori in 4 giorni.L’Isola delle storie è un evento cul-turale che vuole portare i racconti, i romanzi, le storie e gli stessi scrittori in mezzo alla gente, per le strade, le città, i monti e le spiagge della Sar-degna.L’organizzazione perfetta ha fatto si che il Festival si svolgesse al meglio, grande la collaborazione dei cittadini, con i giovani volontari, le cosiddette “magliette rosse”, che si sono mobi-litati numerosi per uno svolgimento fluido e dinamico degli incontri. I protagonisti della manifestazione, fra famosi e meno famosi, sono stati accolti tutti con grande curiosità ed entusiasmo da una da una folla assi-dua e interessata. Durante le giornate si sono avvicen-dati diversi momenti esilaranti e di grande spessore.Ricordiamo la “fantastica” Geppy Cucciari che con il suo humor e la sua ironia ha vivacizzato la serata.Alessandro Baricco, firma di spicco

del panorama letterario italiano, ha dato vita ad un importante dibattito su questioni nazionali.Massimo Cirri, conduttore radiofoni-co, psicologo e autore teatrale italia-no, nel suo libro “ A colloquio” è alle prese con il malessere del mondo, un mondo che gli passa davanti in cerca di una via d’uscita, in cerca di sollie-vo, purtroppo a volte alla ricerca di niente. Tra gli interventi, che hanno maggior-mente riscosso il plauso della folla va ricordato quello del grande maestro Ermanno Olmi. Il suo film-documentario “Terra Ma-dre” costruito sulle problematiche uomo-ambiente, ripercorre la vita delle comunità contadine e ha una forma e un nome che è lo stesso del movimento da cui nasce come costo-la (Terra Madre). Silenziosa la folla che rapita dalla grande personalità del regista ha potuto godere di uno spettacolo unico e irripetibile.

Again this year, the 6th edition of literature festival “L’Isola delle Storie” has taken place in Ga-

voi between the 2nd and the 5th of July with about 40000 visitors.“The stories Island” (L'Isola delle Storie) is a cultural event whose purpose is to bring novels, books,

and even writers among people, on the streets, in towns, mountains and beaches of Sardinia.The festival was carried out in the best way, thanks to the perfect organization and the collaboration of volunteers, called ‘red t-shirts’.Guests, more or less famous, has been welcomed with enthusiasm and curiosity by the interested and regular visiting people. During the four days, serious moments alternated with more funny ones.Among others the fantastic Geppy Cucciari, with her humor and irony, has juiced up one of the nights Alessandro Baricco, one of the most important Italian writer, has carried out an interesting debate on national issues, while Massimo Cirri, radio speaker, psychologist, and theater author, has spoken about his book “A colloquio” where he talks about world uneasiness.But the most expected and applauded moment was the one with the film director Ermanno Olmi.His “Terra Madre” (mother earth) documentary, telling rural village families stories, talks about the problems in the relationship between man and the environment. People, ravished by his strong personality, enjoyed this unique show.

FESTE&PAESIGavoi

Il regista Ermanno Olmi durante la conferenza stampa

al Festival

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LINGUA&SARDEGNAIl sardo

Guida rapida per il turista in difficolta’Una delle lamentele più frequen-ti da parte dei turisti stranieri in giro per l’Italia è “Ma qui non c’è nessuno che parli un po’ d’inglese, perbacco!”. Un’esagerazione? Certamente, ma c’è del vero: gli italiani, in media, non hanno un gran talento per le lingue. Non sappiamo se questo dipenda dai film che arrivano tutti già doppiati o dalle carenze dei programmi scola-stici; sta di fatto che se un turista si perde in una grande città italiana e fa assegnamento sulle indicazioni dei

nativi, è meglio che si porti con sé una buona scorta di mappe e cartine stra-dali. In Sardegna la situazione è ancora più complicata. Per molti sardi, spe-cialmente se anziani e se abitanti dei paesi dell’interno, l’italiano non è la lingua materna: sono cresciuti par-lando sardo in casa e sono abituati a esprimersi in sardo con i familiari e gli amici. Va da sé che il loro italiano è fluente, ed anzi potrebbero persino arrangiarsi con l’inglese o altre lingue straniere, ma per seguire una con-versazione autentica da queste parti almeno un po’ di sardo è indispensa-bile.Quella che abbiamo appena citato è già una prima ragione per imparare quantomeno i più basilari modi di dire locali. Ma ce n’è un’altra: l’umorismo sardo. Nella maggior parte dell’iso-la la gente preferisce parlare italiano per comunicare fatti o opinioni, però,

quando arriva il momento di raccon-tare una storiella divertente, potete star certi che la battuta finale sarà in sardo.A seguire riportiamo una lista di espressioni usate molto di frequente, tanto per cominciare. Molte altre ne imparerete nel corso del vostro viag-gio attraverso l’isola. Se non capite qualcosa, chiedete gentilmente “A pagu a pagu, po prexeri” (piano, per favore). I vostri interlocutori faranno del loro meglio per farsi capire ed ap-prezzeranno i vostri sforzi di imparare la loro lingua nativa. Ricordiamo infine che del sardo esistono innumerevoli varianti, e che le frasi sotto riportate appartengono al sardo campidanese “casteddaiu”, parlato nell’area caglia-ritana.AIO’, MOVIRINDI GOPPAI! “Via, muoviti, compare!”. Se bighellonate con un gelato in mano e siete d’intral-cio a qualcuno che non ha tempo da

Modi di dire sardi

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One of the complaints you will hear most frequently from fo-reign travellers visiting Italy is

“But no one can speak any bloody En-glish here!”. There’s some truth in this remark. Italians, on the average, don’t have a special knack for languages. Whether this depends on dubbed movies or on school curricula, the hard fact is that tourists getting lost in some Italian city and relying on occasional help from natives to receive directions had better bring a good supply of maps with them. In Sardinia the situation is even more complicated.For many Sardinians, especially aged people from the small towns of the interior, Italian is not the main language: they grew up speaking Sardinian in their homes and are accustomed to express themselves in Sardinian with their family and friends. Sure, they’re all fluent in Italian and they might even get by with English or other foreign languages, but if you want to follow a real conversation in these places and you don’t know any Sardinian, you’ll be lost.This is a first reason to learn some basic local idioms. Another one has to do with Sardinian humour. People all over the island will preferably talk to each other in Italian, but if someone wants to make a witty remark, rest assured that the punch line will be in Sardinian.Here’s a list of key phrases, just to begin. You’ll learn many more on your way through the island. If you don’t understand, just say “A pagu a pagu, po prexeri” (slowly, please). People will do their best to make themselves understood and will appreciate your efforts to cope with their native language. Don’t give in, be consistent, and above all... have fun!

AIO’, MOVIRINDI GOPPAI! “C’mon, hurry up, mate!”. You may hear this phrase if you’re taking your time with an ice cream in your hand and you’re in the way of someone with no time to lose.BUCCA RUA SANTA. “Holy mouth of yours”. It means something like “I wish what you said was true”. You could get this reply if you tell some boy he’s gonna become a football star or if you wish some girl to be a top dancer in her favourite TV show.ZACCA STRADONI. “Strike the road”. It means “Get lost!”. If someone grunts like this to you, you’re likely to have annoyed him a lot.PAGU GENTI, BONA FESTA. “Few people, good party”. Party organisers like to cheer up this way when they invite lots of people to their place and only a handful show up.A SI BIRI PRINGIA. “I’ll see you again pregnant”. It is a wish of good omen originally addressed to newly-wed women. If you’re a young girl and hear these words, don’t take it amiss: these people don’t mean to be jinxs, quite the contrary indeed.CEEE, NON CI POZZU CREI! “Gosh, I can’t believe it!” If you ask someone a question in a fluent Sardinian, this is her most likely reply.PAPPA E CITTI! “Eat and shut up!” . To a noisy child, it is equivalent to “Enjoy your dinner”. TOCCA BESSIMINCI. “Come off it”. A plausible reaction if you claim that your family has been living in a town near Cagliari for generations and you have learnt your Sardinian from your grandpa. TA SES NARENDI? “What are you saying?” Actually, there will probably be another word in between “ta” and “ses”, like in “What the *** are you saying”. But this is not a course in swearing, and in any case it’s not hard to guess its meaning.

perdere, non è escluso che sentiate questa espressione.BUCCA RUA SANTA. Letteralmen-te: “Bocca tua santa”. Significa più o meno “magari si avverasse quel che hai detto”. E’ quel che vi sentirete dire se augurate a un ragazzo di diventare un calciatore famoso, o a una ragaz-za di fare la velina nella sua trasmis-sione preferita.ZACCA STRADONI. Letteralmente: “Colpisci la strada”. In realtà vuol dire “Fila via!”. Se qualcuno grugnisce in questo modo rivolto verso di voi, l’avete infastidito un bel po’.PAGU GENTI, BONA FESTA. “Poca gente, buona festa”. Lo dicono per consolarsi gli organizzatori di eventi quando invitano tutto il mondo e inve-ce arrivano tre gatti.A SI BIRI PRINGIA. “A rivederti in-cinta”. Espressione beneaugurante tradizionalmente rivolta alle spose novelle. Alle ragazze che eventual-mente ne fossero destinatarie, con-sigliamo di non offendersi e di non scambiare il loro interlocutore per un menagramo.CEEE, NON CI POZZU CREI! “Daì, non ci posso credere!” La risposta più probabile se vi rivolgete a qualcuno in un sardo perfetto.PAPPA E CITTI! “Mangia e zitto!” . Equivalente a “Buon appetito”, se ri-volto a un bambino particolarmente rumoroso. TOCCA BESSIMINCI. “Ma va là”. Reazione plausibile se spergiurate che la vostra famiglia è cagliaritana da generazioni e avete imparato il sardo da vostro nonno. TA SES NARENDI? “Che stai dicen-do?” In effetti, molto probabilmente ci sarà una parolina in più nel mezzo tra “ta” e “ses”, come in italiano quando diciamo “Che *** stai dicendo?”. Ma questo non è un corso di parolacce, e in ogni caso non è poi così difficile indovinarne il significato.

A crash course in Sardinian for the befuddled traveller

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Cagliari

OPERATORI COMMERCIALI 1 Trenino Cagliaritano: p.za del Carmine2 Loredana Mandas: via Sicilia, 313 Delizie di Sardegna: via Sardegna, 224 Info Point piazza Matteotti

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Agenzia di Sassariviale Porto Torres

Sassaritel. 079 2639200

Agenzia di Nuoroloc. Pratosardo

Nuorotel. 0784 295038

Agenzia di Oristanovia Copenaghen

Oristanotel. 0783 71776

Sede di Lanuseiviale Marconi 41

Lanuseitel. 0782 40292

Sede di Olbiac.so Umberto I

Olbiatel. 0789 553000

Sede di Guspinivia Matteotti 215

Guspinitel. 070 970236

NUMERI TELEFONICIAGENZIE ARST

STAZ ARST P.ZZA MATTEOTTI

Tel:70/4098324orario: 06:00 - 20:30

TABACCHERIA CORGIOLU VIA DANTE 72/B

orario: 07,30-13,00 - 16,00-21,00 BAR BRISTOL

V.LE MONASTIR 23 orario: 06,30-23,00

BAR CORRIAS VIA S. BENEDETTO 54

orario: 06,00-22,00

BAR TABACCHI SULIS VIA SAN MICHELE 90

orario: 06,00-24,00Chiusura: DOMENICA

TABACCHERIA CASTI P.ZZA S.BENEDETTO 8

7.00-14.00 16.00-21.00

Chiusura: DOMENICABAR CONCAS

VIA COCCO ORTU orario: 5.00-20.00

5.00-20.00 Chiusura: DOMENICA

BAR LOI VIALE BONARIA 112 - 114

orario: 06.30-23.00 - Chiusura: DOMENICA BIGLIETTERIA ARST

BAR SNACK VIALE TRIESTE 59/D

orario: 06:30-20.45Chiusura: DOMENICA

Gli orari sono pubblicati su:http://arst.sardegna.it

ARST CAGLIARI TICKET rivendite biglietti per Cagliari

TRASPORTIPUBBLICIBUS SCHEDULES

Cagliari - Villasimius - Costa Rei / Costa Rei - Villasimius - CagliariATTENZIONE: verificare sempre con l’ARST gli orari esposti nelle tabelleATTENTION: indicative timetable check them out before departure

DESTINAZIONE FER GIOR FER GIOR FER FER FEST GIOR FER GIOR FEST FER

CAGLIARI (ARST) 05.00 08.15 08.15 11.15 12.30 14.05 14.05 15.30 16.30 18.30 21.00 21.00CAGLIARI BUON PASTORE 05.10 08.25 08.25 11.25 12.40 14.15 14.15 15.40 16.40 18.40 21.10 21.10QUARTU S.E. 05.20 08.35 08.35 11.35 12.50 14.25 14.25 15.50 16.50 18.50 21.20 21.20CANT.FLUMINI 05.35 08.50 08.50 11.50 13.05 14.40 14.40 16.05 17.05 19.05 21.35 21.35PONTE CAPITANA 05.40 08.55 08.55 11.55 13.10 14.45 14.45 16.10 17.10 19.10 21.40 21.40IS MORTORIUS 05.42 08.57 08.57 11.57 13.12 14.47 14.47 16.12 17.12 19.12 21.42 21.42CANT.GEREMEAS 05.52 09.07 09.07 12.07 13.22 14.57 14.57 16.22 17.22 19.22 21.52 21.52CANNESISA - Torre delle Stelle 05.57 09.12 09.12 12.12 13.27 15.02 15.02 16.27 17.27 19.27 21.57 21.57CANT.SOLANAS 06.05 09.20 09.20 12.20 13.35 15.10 15.10 16.35 17.35 19.35 22.05 22.05CAPO BOI 06.15 09.30 09.30 12.30 13.45 15.20 15.20 16.45 17.45 19.45 22.15 22.15VILLASIMIUS 06.25 09.40 09.40 12.40 13.55 15.30 15.35 16.55 17.55 19.55 22.25 22.25CALA SINZIAS 06.44 10.05 10.10 13.05 14.20 15.58 15.55 17.20 18.20 20.20 22.50 22.50SAN PIETRO 10.15 16.03CASTIADAS (CENTRO) 10.22 16.10MONTE GRUTTAS 10.33 16.21OLIA SPECIOSA 10.36 16.24COSTA REI-MONTE NAI 06.59 10.20 13.20 14.35 16.40 16.10 17.35 18.35 20.35 23.05 23.05CAPO FERRATO 07.09 16.20 23.15MURAVERA 07.59 11.05 15.20 17.21 23.50

PARTENZE CAGLIARIAEROPORTO05:20 / 06:10 / 07:05 / 08:10 / 09:00 / 09:30 / 10:00 / 10:30 / 11:00 / 11:30 / 12:00 / 12:30 / 13:00 / 13:30 / 14:00 / 14:30 / 15:00 / 15:30 / 16:00 / 16:30 / 17:00 / 17:30 / 18:00 / 18:30 / 19:00 / 19:30 / 20:00 / 20:30 / 21:00 / 21:30 / 22:00 / 22:30.

PARTENZE AEROPORTOCAGLIARI 08:45 / 09:15 / 09:45 / 10:15 / 10:45 / 11:15 / 11:45 / 12:15 / 12:45 / 13:15 / 13:45 / 14:15 / 14:45 / 15:15 / 15:45 / 16:15 / 16:45 / 17:15 / 17:45 / 18:15 / 18:45 / 19:15 / 19:45 / 20:15 / 20:45 / 21:15 / 21:45 / 22:15 / 22:45 / 23:30.

GIORNALIERA tempo stimato 10 minuti

AEROPORTO

Vi presentiamo in queste pagine una selezione indicativa di orari valido fino al 15 settembre 2008 di autobus di linea ARST per alcune destinazio-ni turistiche, per maggiori informa-zioni consultare l’orario ufficiale o visitare il sito http://arst.sardegna.it/ o telefonare allo 070 4098324. La redazione non risponde di eventuali variazioni agli orari pubblicati. Si consiglia di contattare sempre gli la compagnia tramite email/telefono.

We introduce you in these pages an indicative selection of bus’ti-metables of ARST line for some destinations, for more information http://arst.sardegna.it or +0039 070 4098324.The editorial staff is not responsible for any changes to the schedules that may occur. In the event of any query, please contact ARST. Timeta-bles valid until September, 15

In alto riportiamo una selezione di fermate delle corse ARTS CAGLIARI - VILLASIMIUS- COSTA REIFER - Corsa feriale / GIOR - Corse giornaliere compresi i festivi / SCOL - Corse che si effettuano nel periodo scolastico / FEST - Corse che si effettuano nei giorni festivi. / PENT - Corsa che si effettua dal lunedì al venerdì feriali / FER - Week services / GIOR - Every day / SCOL - Scholastic period / FEST - Holidays / PENT - From monday to friday / La voce Cagliari ARST indica la partenza dall’autostrazione di Piazza Matteotti / Cagliari ARST indicates departure from railway station in Piazza Matteotti

Useful information

DESTINAZIONE FER FER FER GIOR GIOR FER FER FEST FER GIOR GIOR FEST

S.VITO 04.45 06.05 07.00 13.40 16.50MURAVERA 04.55 06.25 07.20 14.00 17.10CAPO FERRATO 7.55 14.50COSTA REI - MONTE NAI 05.30 07.10 8.05 10.55 14.00 15.00 17.45 18.30 18.30 19.30 21.30 23.30OLIA SPECIOSA 07.26MONTE GRUTTAS 07.29CALA SINZIAS 08.20 11.10 14.15 18.00 18.45 18.45 19.45 21.45 23.45SAN PIETRO 05.40 15.10CASTIADAS (CENTRO) 05.47 07.40 15.17SAN PIETRO 05.54 07.47 15.24CALA SINZIAS 05.59 07.52 08.20 11.10 14.15 15.29 18.45 18.45 19.45 21.45 23.45VILLASIMIUS 06.24 08.17 08.40 11.30 14.35 15.54 19.05 19.05 20.05 22.05 00.05CANT.SOLANAS 06.50 08.40 09.05 11.55 15.00 16.20 18.45 19.30 19.30 20.30 22.30 00.30CANNESISA - Torre delle Stelle 06.58 08.48 09.13 12.03 15.08 16.28 18.53 19.38 19.38 20.38 22.38 00.38CANT.GEREMEAS 07.03 08.53 09.18 12.08 15.13 16.33 18.58 19.43 19.43 20.43 22.43 00.43IS MORTORIUS 07.13 09.03 09.28 12.18 15.23 16.43 19.08 19.53 19.53 20.53 22.53 00.53PONTE CAPITANA 07.15 09.05 09.30 12.20 15.25 16.45 19.10 19.55 19.55 20.55 22.55 00.55CANT.FLUMINI 07.20 09.10 09.35 12.25 15.30 16.50 19.15 20.00 20.00 21.00 23.00 01.00QUARTU S.E. 07.35 09.25 09.50 12.40 15.45 17.05 19.30 20.15 20.15 21.15 23.15 01.15CAGLIARI (BUON PASTORE) 07.45 09.35 10.00 12.50 15.55 17.15 19.40 20.25 20.25 21.25 23.25 01.25CAGLIARI (ARST) 07.55 09.45 10.10 13.00 16.05 17.25 19.50 20.35 20.35 21.35 23.35 01.35