i prodotti realizzati per la costruzione del sistema
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LA RETE DEI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE SVANTAGGIATE Lo sviluppo della Rete Territoriale. I PRODOTTI REALIZZATI PER LA COSTRUZIONE DEL SISTEMA. AZIONE 4 a) Rilevazione attuale dinamica di funzionamento Sviluppo delle rete della rete dei servizi - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
LA RETE DEI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE
PERSONE SVANTAGGIATE
Lo sviluppo della Rete Territoriale
I PRODOTTI REALIZZATI PER LA COSTRUZIONE DEL SISTEMA
AZIONE 4 a)Rilevazione attuale dinamica di funzionamento Sviluppo delle rete della rete
dei servizi
b)Scheda trasmissione dati su persone in
carico per costruzione data base
svantaggio
c)Rilevazione metodologia inserimento
lavorativo
coop sociali
d)Definizione funzioni servizio specialistico
per
l’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate
f) Protocollo d’intesa Servizio del Lavoro
Servizi sanitari e sociali
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
12/06
QUESTIONARIO COSTRUITO AD HOC
LE AREE D’INDAGINE SONO:
MANDATI ED ORGANIZZAZIONI DEGLI ENTI
MEDIAZIONE DOMANDA OFFERTA DI LAVORO
DINAMICHE, RACCORDI E MODALITA’ COMUNICATIVE
ALCUNI RISULTATI
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine, Gorizia e Pordenone – Ministero di Grazia e Giustizia
Servizio per il Lavoro di Gorizia
Servizio per il Lavoro di Monfalcone
Servizio Sociale dei Comuni Ambito Basso Isontino
C.S.M. Alto Isontino Integrato
C.S.M. Basso Isontino
C.I.S.I.
Ser.T di Gorizia (dati)
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
4 soggetti istituzionali dichiarano una mission relativa alla
mediazione domanda offerta di lavoro; 5 un mandato
istituzionale:
U.E.P.E.
C.P.I. Monfalcone
C.P.I. Gorizia
C.I.S.I.
C.S.M. Alto Isontino Integrato
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
I soggetti coinvolti maggiormente, valutando il peso della funzione “occuparsi della mediazione domanda offerta di lavoro” sulle attività complessive sono:
“Centri per l’Impiego”
“Ufficio Esecuzione Pensale Esterna”.
Il C.I.S.I., fornisce un’autovalutazione bassa come ente però, si ricorda che al suo interno opera il S.I.L. unico servizio dedicato interamente allo svolgimento della funzione.
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
La funzione mediazione domanda offerta di lavoro è stata descritta dividendola in gruppi di attività:
valutazione necessità, fattibilità, percorsi di inserimento lavorativo
gestione di aspetti amministrativi e finanziari
valutazioni di analisi sociotecniche delle caratteristiche professionali richieste dal posto di lavoro
valutazioni specifiche competenze lavoratore
Supporto al lavoratore
Supporto all’azienda
Supporto ai familiari del lavoratore
Monitoraggio esperienza lavorativa
Abbinamento domanda offerta di lavoro
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Lo svolgimento delle azioni previste è attuato maggiormente da CPI e SIL anche se i soggetti dichiarano di realizzare quasi tutte le azioni.
Valutazione necessità, fattibilità percorsi inserimento lavorativo
Servizio Lavoro GoriziaCentro Impiego MonfalconeSSC Basso Isontino U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino IntegratoC.S.M. Basso Isontino
Aspetti amministrativi e finanziari
Servizio Lavoro GoriziaSSC Basso IsontinoU.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino IntegratoC.S.M. Basso Isontino
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Valutazioni ed analisi sociotecniche del posto di lavoro
Servizio Lavoro GoriziaCentro Impiego MonfalconeSCC Basso Isontino (delega SIL)U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato
Valutazioni specifiche competenze del lavoratore (specificare come…)
Servizio Lavoro GoriziaCentro Impiego MonfalconeSCC Basso Isontino (delega SIL)U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Supporto al lavoratore Servizio Lavoro GoriziaCentro Impiego MonfalconeSCC Basso Isontino (delega SIL)U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato C.S.M. Basso Isontino
Supporto all’azienda Servizio Lavoro GoriziaCentro Impiego MonfalconeSCC Basso Isontino (delega SIL)U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Supporto ai familiari del lavoratore
SCC Basso Isontino U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato C.S.M. Basso Isontino
Monitoraggio esperienza lavorativa
Centro Impiego MonfalconeSCC Basso Isontino U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino IntegratoC.S.M. Basso Isontino
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
Abbinamento domanda offerta di lavoro (specificare)
Servizio del Lavoro di GoriziaCPI di MonfalconeSCC Basso Isontino (delega SIL)U.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)C.S.M. Alto Isontino Integrato
Altro: Servizio Lavoro GoriziU.E.P.E.C.I.S.I. (S.I.L.)
ALCUNE RIFLESSIONI EMERSE DALL’ANALISI DI QUESTA AREA DI INDAGINE, CONSEGUENTI AZIONI E RISULTATI
Necessità di aumentare ulteriormente la conoscenza reciproca ed implementare una cultura sulla mediazione domanda offerta di lavoro condivisa nella rete relativa. ad aspetti legislativi, metodologici e linguistici.
Risultati raggiunti:• Riconoscimento della specificità della funzione lavorativa dei
CPI e del costituendo Ufficio Inclusione Sociale e del ruolo che ricoprirà nell’inserimento lavorativo, nel supporto al progetto e quindi alla persona, ai servizi ed alle realtà produttive
• Realizzato un approfondimento reciproco di conoscenza tra gli enti in relazione a specifiche funzioni ed attività
• Realizzato un aumento della cultura condivisa tra la rete attraverso scambio di materiali ed informazioni, elaborazione di un linguaggio comune, documentazione elaborata dal tavolo e realizzazione di formazione (es. legislazione svantaggio, misure facilitatorie l’ingresso nel mondo del lavoro, ecc..); analisi e ricerca di soluzioni anche di criticità interne agli enti e/o di culture organizzative diverse
C.P.I. Go
C.S.M. Basso
Isontino
Sert
Go, Mn
C.I.S.I.
S.S.C. Basso
Isontino
S.S.C Alto Isontino
C.S.M. Alto
Isontino
C.P.I. Mn
U. E. P. E.
Consorzio
Mosaico
Associazioni di categoria
Cooperative
sociali
ASS n2
Regione INPS
U. Col.
Mirato
Provincia
Enti pubblici
Aziende private piccole/indiv
Cooperative
di servizi
Direzione case circondariali
IAL
Conf
ocop
erat
ive
Fede
rsol
idar
ietà
Aziende private artigiane
Aziende private medie-grandi
Aziende generico
oueeph
Stampa
Consulenti ed associazioni datoriali
Altri CPI
S. I. L.
Enti formazione
Agenzie formative
Comuni
Organi collegiali
RAPPORTI CHE SI REALIZZANO NELLA
FUNZIONE MEDIAZIONE
COMPLESSIVAMENTE
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
QUANTITA’ DELLE RELAZIONI
Sono stati identificati gli enti con i quali i soggetti complessivamente si rapportano.
Alcuni sono ben identificabili come organizzazioni, in totale 17, altri si configurano più come sottosistemi.
Nella realizzazione della mediazione domanda offerta di lavoro è stata segnalata la realizzazione di 113 relazioni tra enti ed organizzazioni.
QUALITA’ DELLE RELAZIONI
Non tutti gli enti hanno segnato delle relazioni pur essendo segnati da altri enti
Segnalate delle criticità tra enti non sempre segnalate da entrambi gli enti
ALTRE CRITICITA’
Identificate delle criticità per il funzionamento della rete (es. monitoraggi informatici, stereotipi, ecc..) nella processo d’inserimento lavorativo
Provincia (Servizio Disabili e Generico) Federsolidarietà
CPI di Monfalcone e CPI di Gorizia COOP
Aziende private S.I.L.
A.S.S. 2 Goriziana C.S.M di Gorizia
C.S.M di Monfalcone SSC di Gorizia
SSC di Monfalcone Regione
CCIA INPS
SERT U.O.E.E.P.P
Magistratura di sorveglianza Direzione case circondariali
consulenti ed associazioni datoriali Associazioni di categoria
vari pubblici Stampa locale
Comuni Unione Europea e sede della stessa a
Paesi UE Roma
Enti di formazione (indicato in una risposta lo IAL Cooperative del Consorzio il Mosaico
ma assenza di riferimenti specifici alla sede) Confcooperative
ALCUNE RIFLESSIONI EMERSE DALL’ANALISI DI QUESTA AREA DI INDAGINE, CONSEGUENTI AZIONI E RISULTATI
Non tutti i soggetti citati sono presenti al tavolo, non tutti gli enti si riconoscono partecipi nelle relazioni; sono state segnalate 14 relazioni migliorabili; non tutte le relazioni hanno delle procedure formalizzate che consentono anche l’identificazione del responsabile del raccordo tra gli enti.
Risultati raggiunti:• Valutazione di un piano progressivo di coinvolgimento anche
con azioni specifiche (es. modalità e tempi di incontro del tavolo con i soggetti del mondo produttivo, sensibilizzazione da parte del tavolo sui tempi necessari per realizzare un inserimento lavorativo alla Magistratura di Sorveglianza; sensibilizzazione delle associazioni datoriali, ecc.. )
• Presa d’atto della necessità che la dove i soggetti segnalano criticità ed aspetti migliorabili si facciano carico di identificare soluzioni, alcune già identificate al tavolo di lavoro (es. operatore di riferimento del progetto d’inserimento lavorativo)
• Risoluzione di alcune criticità: es: monitoraggi informatici, modalità di “invio delle persone a soggetti della rete”
• Supporto dell’Ufficio Inclusione Sociale all’identificazione di procedure maggiormente strutturate
C.P.I. Go
C.S.M. Basso
Isontino
Sert
Go, Mn
C.I.S.I.
S.S.C. Basso
Isontino
S.S.C Alto Isontino
C.S.M. Alto
Isontino
C.P.I. Mn
U. E. P. E.
Consorzio
Mosaico
Associazioni di categoria
Cooperative
sociali
ASS n2
Regione INPS
U. Col.
Mirato
Provincia
Enti pubblici
Aziende private piccole/indiv
Cooperative
di servizi
Direzione case circondariali
IAL
Conf
ocop
erat
ive
Fede
rsol
idar
ietà
Aziende private artigiane
Aziende private medie-grandi
Aziende generico
oueeph
Stampa
Consulenti ed associazioni datoriali
Altri CPI
S. I. L.
Enti formazione
Agenzie formative
Comuni
Organi collegiali
RILEVAZIONE DINAMICA DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE
I RACCORDI CON IL MONDO PRODUTTIVO
E’ stato chiesto agli enti di indicare i raccordi che attuano con il mondo produttivo (cooperative e realtà for profit) al fine di inserire le persone svantaggiate. Si è chiesto anche di specificare quali formali e quali informali.
Sono emersi dei rapporti più consolidati tra alcuni soggetti: servizi sanitari e cooperative
Altri molto rari: enti comunali e cooperative
centri per l’impiego e cooperative
Modalità di rapporto all’interno di una modalità formale maggiore negli enti pubblici con una maggiore tradizione ed un mandato istituzionale, quali CPI e S.I.L.
C.P.I. Go
C.S.M. Basso
Isontino
Sert
Go, Mn
C.I.S.I.
S.S.C. Basso
Isontino
C.S.M. Alto
Isontino
C.P.I. Mn
U. E. P. E.
Consorzio
Mosaico
Cooperative
sociali
ASS n2
U. Col.
Mirato
Provincia
Aziende private piccole/indiv
Cooperative
di servizi
IAL
Conf
ocop
erat
ive
Fede
rsol
idar
ietà
Aziende private artigiane
Aziende private medie-grandi
Aziende generico
oueeph
S. I. L.
RAPPORTI CON IL MONDO PRODUTTIVO
Tratteggiate le informali
ALCUNE RIFLESSIONI EMERSE DALL’ANALISI DI QUESTA AREA DI INDAGINE, CONSEGUENTI AZIONI E RISULTATI
I raccordi con il mondo produttivo e la cooperazione sono attuati a varia misura un po’ da tutti i soggetti che però hanno delle aree ove i rapporti sono più consolidati ed aree dove non sono presenti.I rapporti dei CPI e del SIL sono tutti formali e verosimilmente conseguenti anche alle relazioni instaurate per gli inserimenti delle persone disabili.I rapporti con le piccole aziende ed in particolare quelle artigiane sono quasi tutti informali e rappresentano una risorsa importante per gli inserimenti.La cooperazione sociale si conferma un importante risorsa per l’inserimento di persone svantaggiate.Si è registrata una certa resistenza a condividere i nomi delle aziende che inseriscono persone svantaggiate.I rapporti sono caratterizzati da stabilità.
Risultati raggiunti:• Progettazione dell’analisi del mondo della cooperazione e
delle realizzazioni di relazioni per attuare fasi di inserimento lavorativo (soggetti, metodologie, ecc..)
• Rassicurazione reciproca tra gli enti anche attraverso il riconoscimento di possibili livelli diversi d’inserimento e del rispetto di percorsi già avviati
• Progettazione di una futura massima condivisione delle risorse disponibili attraverso l’Ufficio Inclusione Sociale
L’UFFICIO INCLUSIONE SOCIALE
• Funzioni• Competenze • Valore aggiunto al processo
L’UFFICIO INCLUSIONE SOCIALE• Contribuire ad aumentare l’efficienza della rete nell’effettuare
gli inserimenti lavorativi anche attraverso i punti già citati (procedure, soggetti in carico a più servizi, supporto per alcuni soggetti in specifiche fasi del processo d’inserimento)
• Aumentare le informazioni e la condivisione delle stesse• Fungere da punto di riferimento• Rendere disponibile alla rete patrimonio di competenze nella
mediazione domanda offerta di lavoro ed in particolare nei processi d’inserimento delle persone svantaggiate
• Aumentare il numero degli inserimenti delle persone svantaggiate anche utilizzando mission e mandato istituzionale
• Stabilire e rafforzare delle metodologie efficaci e dei processi che dimostrando la loro efficacia diventino patrimonio stabile e consolidato della rete e del territorio
• Monitorare i processi
L’UFFICIO INCLUSIONE SOCIALEI soggetti del tavolo istituzionale hanno concordato sulle seguenti
attività (03/07):
• Tenuta ed aggiornamento di un data base sulle persone a cui è rivolto l’ufficio condiviso con i servizi che hanno le persone in carico
• Valutazione della persona da avviare nei patti di servizio con colloquio• Costruzione del progetto per la persona assieme ai soggetti della rete• Raccordarsi con il mondo della cooperazione sociale• Relazioni all’interno del Servizio per il lavoro ed in particolare con l’Ufficio
Disabili• Attivazione procedure agevolate in raccordo con la provincia• Raccordi con il mondo profit • Raccordi con gli enti pubblici• Monitoraggio delle procedure di appalto del territorio al fine di poter
redigere un documento da cui emergano prospettive future e le figure professionali che conseguentemente andrebbero formate
• Azioni di sensibilizzazioni con enti ed associazioni di categoria.
Attuale maggiore definizione delle modalità di operative per la realizzazione delle attività.
L’UFFICIO INCLUSIONE SOCIALEData base svantaggio
• Progettazione aree da inserire– Area presa in carico dei servizi– Area progetto– Area curriculum formativo e professionale– Area elementi da considerare per il miglior inserimento
possibile– Area orientamento
• Sperimentazione scheda su cartaceo• Costruzione• Identificazione di misure di tutela della privacy e di
“consenso informato”• Identificazione modalità informatiche per la
condivisione
L’UFFICIO INCLUSIONE SOCIALE
COOPERATIVE SOCIALIRILEVAMENTO DELLE METODOLOGIE
D’INSERIMENTO LAVORATIVO
• Adesione cooperative “attive dell’isontino”
• Rilevamento metodologie d’inserimento lavorativo e dati personale
• Incontri con i referenti delle cooperative
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI
41%
41%
18%
Miste
Tipo B
Tipo A
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: il questionario
Lo strumento è diviso in aree di indagine:
• dati sul personale delle cooperative;• interventi favorenti l’inserimento di persone
svantaggiate;• inserimento di lavoratori svantaggiati;• area mediazione domanda offerta (servizi, fasi del
processo di inserimento lavorativo e rapporti con altri soggetti).
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: alcuni dati
Persone che opera nelle diverse cooperative sociali
7 = Cooperative Sociali di tipo A110 = Cooperative Sociali di tipo B
persone condizione di svantaggio 40; persone non in condizione di svantaggio 70
365 = Cooperative Sociali Miste sez. A = 304; sez. B 61; persone in condizione di
svantaggiato 31; persone non in condizione di svantaggiato 31
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: alcuni dati generali
uomini e donne
(tutti i tipi di inserimenti)
Donne
72%
Uomini
28%
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: alcuni dati generali
Persone impiegate a tempo parziale
uomini24%
donne76%
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: alcuni dati
83%
9%
17%
8%
Sez A Sez B Non svantaggio Svantaggio
L’INDAGINE SULLE COOPERATIVE SOCIALI: alcuni dati coop B
Donne
Uomini
30,2%25,7%33,1%
11%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Differenze di genere ed assenza/presenza di svantaggio
Non svantaggiati Svantaggiati
Inserimenti cooperative sociali
376440 483 494
643
511
53 56 60 66 73 760
100
200
300
400
500
600
700
2001 2002 2003 2004 2005 2006
Anni di riferimento
Num
ero
pers
one
Non svantaggiati Svantaggiati
Strumenti propedeutici
Cooperative M 76%
Cooperative B 24%
Strumenti propedeutici
55%
15%11%
7% 4% 4% 2% 2%
0
5
10
15
20
25
Borse CSM
tirocini CSM
Borse Sert
Borse Comune
Convenzioni L.68/99
Work experiences
Tirocini conoscenza
altro
Strumenti propedeutici
Due categorie principali:
• Strumenti per lo sviluppo/rinforzo abilità sociali con obiettivo riabilitativo
• Strumenti per lo sviluppo ulteriore di abilità sociali, capacità e competenze professionali con obiettivo prossimo inserimento lavorativo
STRUMENTI PROPEDEUTICI E DIFFERENZE DI GENERE
87%
13%
Uomini Donne
STRUMENTI PROPEDEUTICI CONCLUSIONE INSERIMENTO LAVORATIVO STABILIZZATO
77,5%
22,5%
METODOLOGIE
Metodologia strutturata - Inserimenti propedeutici
58%
42%
Esiste metodologia Non esiste metodologia
L’INCONTRO DOMANDA OFFERTA
18%
46%
36%
Cooperativa chiede Servizio offre Entrambi
DA DOVE ARRIVANO LE PERSONE
Principale canale
84%
8% 8%
CSM Alcologia Autocandidature
SERVIZIO CHE HA IN CARICO IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE
C.S.M Alto Isontino Integrato Indicato da 5 cooperative4
CSM Basso Isontino Indicato da 4 cooperative
Sert di Gorizia Indicato da 1 cooperativa
Sert di Monfalcone Indicato da 1 cooperativa
Ufficio Esecuzione Penale Esterna Indicato da 1 cooperativa1
DSM Bassa Friulana Indicato da 1 cooperativa
SERVIZI CHE HANNO IN CARICO PERSONE SVANTAGGIATE PRESENTI IN COOPERATIVA
C.S.M Alto Isontino Integrato 4
CSM Basso Isontino 7
Sert di Gorizia 3
Sert di Monfalcone 3
Servizi Sociali dei Comuni Alto Isontino 1
Servizi Sociali dei Comuni Basso Isontino 2
Ufficio Esecuzione Penale Esterna 1
C.I.S.I. 2
DSM Bassa Friulana 2
ANALISI DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO, ATTIVITA’ SVOLTE IN AUTONOMIA
• Valutazione fattibilità 9• Aspetti amministrativi 10• Valutazione sociotecnica posto lavoro 14• Valutazione competenze 9• Supporto lavoratore 4• Supporto azienda 4• Supporto familiari 4• Monitoraggio esperienza 9• Abbinamento 3
ANALISI DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO, ATTIVITA’ SVOLTE IN
COLLABORAZIONEProcesso suddiviso in fasi Servizi/enti e numero di volte che sono stati indicati dalle cooperative per ogni fase
a) Valutazioni fattibilità percorsi inserimento lavorativo attuati sulle persone
2 volte DSM; 2 volte comune; 1 parrocchia; 2 équipe multidisciplinare
a) Aspetti amministrativi e finanziari 2 volte Consorzio; 2 volte consulenti del lavoro; 1 volta esterni
a) Valutazione ed analisi socio-tecnica delle caratteristiche professionali richieste dal posto di lavoro
a) Valutazioni specifiche competenze lavoratore (specificare: es. selezione/orientamento/bilanci di competenze, ecc.)
2 volte équipe multidisciplinare, 1 volta D.S.M, Parrocchia e Comune
a) Supporto al lavoratore 1 servizi generico; 1 assistente sociale; 1 DSM, parocchia e Comune; 1 DSM, 1 consorzio enti formativi; 1 equipe muiltidisciplinare
a) Supporto all’azienda 1 consulenti; 1 équipe multidisciplinare; 1 privati;
a) Supporto ai famigliari lavoratore 1 équipe multidisciplinare, 1 DSM, Comune, parrocchia, 1 servizi; 1 assistente sociale
a) Monitoraggio esperienza lavorativa CPI, 1 DSM, comune, parrocchia; assieme ai servizi
a) Abbinamento domanda offerta di lavoro (specificare) Enti di formazione, servizi pubblici
SOGGETTI CHE COLLABORANO
I soggetti che collaborano con le cooperative per effettuare gli inserimenti sono:
• DSM• COMUNE• EQUIPE MULTIDISCIPLINARE• CONSULENTI LAVORO• CONSORZIO• PRIVATI• FORMAZIONE• SERVIZI• PAROCCHIA
METODOLOGIE E STRUMENTI
Attraverso l’Ufficio Inclusione Esterna si approfondiranno, al fine di una maggiore definizione e di una futura messa in comune, le strategie e gli strumenti utilizzati
PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZIO DEL LAVORO SERVIZI SANITARI E SOCIALI
Il protocollo, sulla base di tutto quanto illustrato, include anche gli aspetti visti fino ad ora e costituisce un altro mattone per proseguire il lavoro di miglioramento delle dinamiche della rete per un maggior successo ed un’implementazione degli inserimenti lavori di persone svantaggiate