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Apprendimento cooperativo
I PRINCIPI
“CIO’ CHE FAI OGGI
IN GRUPPO,
POTRAI RIFARLO DOMANI
INDIVIDUALMENTE ”
L. Vygostsky
L’apprendimento cooperativo, nelle varie forme modalità con cui si presenta,
è una strada indubbiamente significativa per progettare esperienze di apprendimento
per preparare le nuove generazioni a concepire l’apprendimento
come costruzione sociale della conoscenza, per promuovere cooperazione e collaborazione
attraverso esercizi guidati e continuativi che sviluppino
competenze sociali indispensabili per la vita adulta,
per imparare a lavorare insieme su compiti complessi trovando negli altri aiuto e integrazione
insieme con il riconoscimento delle proprie possibilità. Comoglio 1999
Apprendimento cooperativo:
che cos’è?
Simula G. - Sanna A.
Esperienze Alghero Corsi base “Apprendimento cooperativo”
dicembre –maggio a.s 2008/2009 (Scuola Primaria) Formatrice Brancadoro Daniela
Percorso di Formazione - Sperimentazione
a.s 2010/2011 - 2011/2012 (Scuola Primaria) Formatore Andrea Bertucci
Percorsi di autoformazione a.s. 2010/2011 - 2011/2012 (Scuola Primaria e dell’infanzia) Conduttrici Sanna Antonella – Simula Giovanna
Workshop “INSIEME PER … COOPERARE” Esperienze di Cooperative Learning a.s 2011/2012 Conduttrici Sanna Antonella – Simula Giovanna
Simula G. - Sanna A.
Corso base “Apprendimento cooperativo”
nella scuola dell’infanzia 2009/2010 Facilitatrici Sanna Antonella – Simula Giovanna
Alghero “Progettare unità d’apprendimento significative” 2009/2010 (Scuola Primaria) Formatrice Brancadoro Daniela
Lavorare insieme
per raggiungere obiettivi comuni a differenza dell’apprendimento
competitivo, individualistico,
può essere applicato ad ogni compito, disciplina, curricolo.
Simula G. - Sanna A.
Apprendimento cooperativo
CARATTERISTICHE DEL METODO
ISTRUZIONE EDUCAZIONE
Simula G. - Sanna A.
ASPETTO COGNITIVO
ASPETTO RELAZIONALE SOCIO-AFFETTIVO
ASPETTO COGNITIVO
Cooperazione
L’apprendimento, attraverso il lavoro di gruppo cooperativo, permette un lavoro di ricerca, coinvolge
gli alunni, gli consente di assumere un ruolo attivo, alternativo alla
LEZIONE FRONTALE (ruolo per lo più passivo, trasmissione e memorizzazione di contenuti)
Simula G. - Sanna A.
ASPETTO COGNITIVO
L’alunno è messo in condizione di scoprire da solo, invece di ricevere conoscenza. Chi impara formula ipotesi seguendo processi sperimentali, attua cioè il PROBLEM SOLVING attraverso un procedimento attivo che segue i principi della RICERCA/AZIONE
Simula G. - Sanna A.
ASPETTO SOCIO
RELAZIONALE/AFFETTIVO
Migliorare il clima affettivo e quindi il rendimento
SAPER COMUNICARE: comunicare con chiarezza e precisione; parlare a bassa voce,aspettare il proprio turno per intervenire
ABILITÀ SOCIALI
ACCETTARE UNA LEADERSHIP DISTRIBUITA: conoscersi fidarsi gli uni degli altri
SAPER GESTIRE I CONFLITTI: risolvere i conflitti in maniera costruttiva, mettersi nei panni degli altri, accettarsi e sostenersi a vicenda
SAPER RISOLVERE I PROBLEMI RICERCANDO LE SOLUZIONI
ASPETTO SOCIO
RELAZIONALE/AFFETTIVO
Migliorare il clima affettivo e quindi il rendimento
Interdipendenza positiva
L’interdipendenza va costruita intorno ad un obiettivo comune e condiviso che deve avere le caratteristiche di essere complesso e più difficile da conseguire individualmente.
Favorisce tra gli studenti rapporti tali per cui il successo individuale si consegue con il successo dell’intero gruppo, uno per tutti/tutti per uno, successo individuale/successo collettivo.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Per essere efficace deve essere preferibilmente condotto in collaborazione con altri colleghi e non da soli; ciò non solo
favorirà una più solida comprensione del metodo, ma permetterà anche di attuare il
Cooperative teaching (insegnamento cooperativo)
Simula G. - Sanna A.
RUOLO DEL DOCENTE
Progettare in modo puntuale l’articolazione delle attività
Essere un regista fornendo supporto anziché dare la soluzione
Simula G. - Sanna A.
Monitorare il percorso di apprendimento dei soggetti coinvolti
RUOLO DEL DOCENTE
• SISTEMARE I GRUPPI NELL’AULA
• DEFINIRE GLI OBIETTIVI IN TERMINI DI ABILITÀ’
• ASSEGNARE I RUOLI
• SPIEGARE IL COMPITO E L’APPROCCIO COOPERATIVO
• SPIEGARE I CRITERI DI VALUTAZIONE
Simula G. - Sanna A.
Simula G. - Sanna A.
L’ insegnante prende le decisioni preliminari: Definisce gli obiettivi Organizza i materiali Sceglie la modalità di formazione dei gruppi e di assegnazione i ruoli Predispone l’ambiente L’ insegnante definisce il compito e l’approccio cooperativo: Spiega la consegna Esplicita i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo Evidenzia la responsabilità individuale e di gruppo L’ insegnante controlla e interviene: Monitora e registra i risultati raggiunti Media e incoraggia se necessario Invita a riflettere su aspetti positivi e negativi
RUOLO DEL DOCENTE
DECIDERE LE DIMENSIONI DEI GRUPPI: da 2 a 4/5 componenti
DECIDERE LA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI: eterogenei per abilità e affinità
Simula G. - Sanna A.
RUOLO DEL DOCENTE
• MONITORARE IL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
si accerta che gli alunni abbiano compreso il compito o il materiale loro assegnato,
fornisce sostegno e rinforzo immediato,
raccoglie i dati osservati.
• FAVORIRE L’INTERAZIONE COSTRUTTIVA DIRETTA
si assicura che gli studenti si aiutino e favoriscano reciprocamente la loro riuscita attraverso un rapporto diretto
Simula G. - Sanna A.
RUOLO DEL DOCENTE
Monitoraggio ed
intervento
INTERVENIRE PER MIGLIORARE IL LAVORO DEL GRUPPO SUL COMPITO
fornisce aiuto sul compito con chiarimenti ed ulteriori istruzioni se gli studenti fanno fatica a capire il materiale o se mostrano difficoltà nel lavorare insieme produttivamente
CHIUDERE LA LEZIONE
chiede al gruppo di ricapitolare i punti salienti
Simula G. - Sanna A.
RUOLO DEL DOCENTE
E’ essenziale che la valutazione sia svolta periodicamente.
Gli studenti devono valutare il funzionamento del gruppo, identificando i problemi e suggerendo soluzioni.
Valutazione
Simula G. - Sanna A.
Valutazione
rivisitazione metacognitiva
Al termine delle attività i gruppi rispondono alle seguenti domande:
1. Che cosa, come gruppo, riusciamo a fare bene?
2. Che cosa potremo fare meglio?
3. Qual è stato il contributo che ognuno di noi ha dato al gruppo?
4. Abbiamo rispettato i ruoli?
5. Ci sono state delle difficoltà’?
6. Siamo soddisfatti dei risultati?
Gli esiti dell’autovalutazione vengono condivisi al’interno del gruppo classe
Simula G. - Sanna A.
Simula G. - Sanna A.
Con tutta onestà il cooperative learning non è fatto per i timorosi,
perché non vi è dubbio che nel cooperative learning possono verificarsi molti problemi.
Se li si vuole evitare si può scegliere la strada di fare sedere gli studenti in fila uno dietro l'altro,
di non lasciarli parlare o interagire gli uni con gli altri, di costringerli a prendere appunti dal bravo insegnante.
Certo possiamo farlo. Possiamo scegliere di mascherare il fatto che gli studenti non hanno abilità sociali. Ma, allora, quando o come acquisiranno
le abilità per interagire socialmente, che sono la cosa che più di ogni altra influenzerà il loro successo nella vita e la loro gioia di vivere?
(Spencer Kagan)
Simula G. - Sanna A.
Bibliografia essenziale
In italiano:
• COHEN, E., Organizzare i gruppi cooperativi, ERICKSON, TRENTO., COMOGLIO, M.,
CARDOSO, M. A., Insegnare e apprendere in gruppo, LAS, ROMA, 1996.
• COMOGLIO, M., Educare insegnando, LAS, ROMA, 1998.
• DOZZA, L., Relazioni cooperative a scuola, ERICKSON, TRENTO, 2006.
• FABIANI, R., PASSANTINO, C., Risolvere i conflitti in classe, ERICKSON, TRENTO, 2007.
• JOHNSON, D., JOHNSON, R., HOLUBEC, E., Apprendimento cooperativo in classe, ERICKSON,
TRENTO, 1996.
• JOHNSON, D., JOHNSON, R., Leadership e apprendimento cooperativo, ERICKSON, TRENTO,
2005
• KAGAN, S., Apprendimento cooperativo. L'approccio strutturale, Edizioni Lavoro, Roma, 2000
• LAMBERTI, S., Apprendimento cooperativo e educazione interculturale, ERICKSON, TRENTO, 2010
• LA PROVA, A., Apprendimento cooperativo e differenze individuali, ERICKSON, TRENTO, 2008.
• MIATO, S., MIATO L., La didattica inclusiva, ERICKSON, TRENTO, 2003.
• POLITO, M., Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo, ERICKSON, TRENTO, 2003.
• SHARAN, Y., SHARAN, S., Gli alunni fanno ricerca, ERICKSON, TRENTO, 1998
• TOPPING, K., Tutoring, ERICKSON, Trento.
Simula G. - Sanna A.
Sitografia essenziale – in italiano
http://www.abilidendi.it
Sito ufficiale della società LINDBERGH - FORMAZIONE & CONSULENZA
http://www.apprendimentocooperativo.it
Sito del Il GIS - Gruppo per l'Innovazione della Scuola della Provincia di Torino
http://www.ariac.eu/
Sito dell’Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo
http://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/cooperative_learning.htm
"L'apprendimento cooperativo come metodologia complessiva di gestione della classe".
http://lnx.laboratorioformazione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=60&Itemid=1
Sito del Prof. M. Comoglio – Docente presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione dell’Università
Pontifica Salesiana
http://www.scintille.it
Sito di un gruppo di formatori
http://www.scuolaer.it/page.asp?IDCategoria=129&IDSezione=380&ID=40125
"Come applicare il Cooperative Learning".
http://www.unitn.it/dsrs/7728/circle
Sito del CIRCLE (Centro Interdipartimentale Ricerca Cooperative Learning Educativo) - Università di
Trento.
http://www.ipbz.it/generale/visualizzadescrsezione.aspx?area=11&id=694S
Sito della Provincia autonoma di Bolzano che accoglie esempi di sperimentazioni e pratiche didattiche